Nel 2020, ho eliminato i social network, ho cancellato il 90% delle iscrizioni yt, e magicame mi son trovato con più tempo da dedicare ad attività sociali e non, yt lo uso alla stregua di Netflix ed ho completamente sostituito la televisione, ho ricominciato a leggere, e ad imparare cose, approfondire interessi… ho ritrovato una noia Sana. Ed ho interrotto relazioni per colpa dello smartphone, allontanandomi progressivamente ed inconsciamente all’inizio da chi passava le giornate a riempirmi whatsapp di reel… Fare questo cambio mi ha portato in 4 anni ad avere una vita migliore!
Bro io come te, l unica cosa che odio è che su youtube non posso levare la funzione degli shorts, che poi alla fine ci casco ma dopo un po mi cago il cazzo perche sono noiosi però li vorrei eliminare
@@dinotacconi9979Sono disponibili delle piattaforme e/o estensioni usufruibili gratuitamente al fine di delimitare a un tempo determinato/indeterminato gli "shorts" sulla piattaforma digitale RUclips. Comunque ha completamente ragione, vedere gli shorts su RUclips è come avere un Tiktok integrato. Spero che questo messaggio le possa essere d'ausilio. Buon proseguimento di giornata.
Il video che cercavo da anni. Una conferma di quello che immaginavo stesse accadendo a me che da anni ormai sono intrappolato nello scrolling passivo di Instagram e compagnia. Ore e ore buttate davanti a uno schermo senza riuscire a staccarmene e sentendomi negli anni via via più stupido. Sicuramente non mi serviva una conferma, eppure sento che mi ha aiutato. Grazie Rick!
Sono un taxista: il 50/60% delle persone che incontro in città sono al telefono...che siano in macchina, a piedi, in bicicletta o alla fermata dell' autobus ..mi chiedo la gente cosa fa dentro le mura di casa alla sera. È una vera epidemia. Una bolla destinata a scoppiare. Un saluto
Purtroppo mi tocca confermare. Mia madre ha quasi 70 anni ed è otoneurologa in un grande ospedale in Nord Italia. Le ho chiesto se notava qualcosa di diverso nei pazienti più giovani per via dell'uso del cellulare. Mi ha detto che già nei 30-40 notava dei rallentamenti nei tempi di risposta e aveva sospettato delle forme precoci di declino cognitivo. Lei ha passato una vita senza questi strumenti ed è una persona molto lucida e reattiva. Io da trentenne noto la differenza tra me e lei (e comunque non sono cresciuta con i cellulari e le app attuali).
Non solo problemi mentali ma anche fisici: inquinamento elettromagnetico, disturbi muscolari, cervicali e problemi agli occhi...incidenti per distrazione
Non io che mi sveglio la mattina e guardo video da 20+ minuti fino al pomeriggio se ho qualcosa da fare o fino a fine giornata. Purtroppo mi sono rovinato e mi sto rovinando
Dipende come lo usi, consiglio video su come funziona econo mia e finanza, guarda video anche in inglese per migliorare la comprensione, consiglio infine video tecnologici sull'AI o anche video di esercizi fisici.
@@federiccobeneMi sa che non è proprio il consiglio giusto per chi ha una dipendenza smodata anche di video di lunga durata 😅 Vedrei meglio la settimana enigmistica o i sudoku prima di ritornare a vedere video di qualsiasi genere
Grazie Rick sto facendo la tesi proprio sugli effetti della tecnologia (schermi, IA ecc) sull'apprendimento nei giovani. Video molto interessante, grazie!
Grande. Grazie come sempre ❤️🔥 Il problema è che questi contenuti, penso siano visualizzati da persone che hanno già in mente quale sia il problema..persone come me che seppur apprezzando e ascoltando comunque a prescindere queste parole, non ne hanno realmente bisogno, dato che sono (siamo) persone già formate e forti di testa....peccato
Avevo bisogno di questo video. L'ho trovato per puro caso, ma dopo averlo visto tutto, spero che lo vedano più persone possibili. Perché troppe persone soffrono di questi problemi, chi più chi meno.
Vedo molti commenti (e lo si dice anche in video) che il problema non è lo strumento ma il come lo si usa. Questo è uno slancio piuttosto ottimistico, che trascura il fatto che uno strumento ha nella sua struttura anche il suo uso e scopo (Günther Anders lo spiega in maniera esaustiva in L'uomo è antiquato parte 1 e 2). Faccio un esempio. Abbiamo internet, un mondo in teoria infinito di conoscenza e sapere, a cosa si riduce invece tutto questo spazio? A pochi social e visione continua di video. La colpa è nostra? Eeeh insomma. Oggi è un dato di fatto che tra le nuove generazioni ignorare volontariamente la serie, il meme, il trend del momento, vuol dire essere semplicemente al di fuori della socializzazione e, per esteso, della società. Essere in rete è diventato l'unico modo per essere, l'avatar rende la carne... carne. Paradossalmente, usare internet solo per la cultura, ignorando il trend, vuol dire diventare dei fantasmi, degli alienati. Il problema è proprio la struttura del mezzo, la schizofrenia di anime in preda a così tante possibilità da saltare freneticamente da contenuto a contenuto pur restando alla fine immobili col corpo e col pensiero. Passiamo invece a un libro. Esso costringe alla riflessione in quanto mezzo strutturalmente lento, dando il tempo di metabolizzare idee alla lenta biologia che naturalmente ci compone. Eppure già al giorno d'oggi, persino i lettori accaniti, sentono mentre leggono che "c'è un mondo fuori che sta correndo e ci lascia indietro mentre leggiamo". La lentezza è il nemico numero uno della società dei prodotti in cui viviamo e ogni suo valore non è più un valore. Internet in sé è un problema, e l'uso smodato non è e non sarà una scelta, ma è già obbligo. È obbligo sociale in ogni senso e passa come scelta, poiché è proprio così che deve passare uno strumento nato (analogamente a tv e radio del passato ma molto più potente) per trasferire informazioni (spacciandole per realtà) in modo così diretto e caotico da lasciare gli utenti al tempo stesso interdetti e illusi "sull'essere sul pezzo".
D'accordissimo con te. Occorrerebbe un po' più di coraggio e ammettere che anche lo strumento in sé è la fonte del problema e non solo il suo utilizzo. Se per usufruire dei vantaggi di uno strumento devo dribblare tra i suoi infiniti pericoli, allora lo strumento è un problema. Se camminando in un terreno minato metto il piede nel punto sbagliato, non mi si può dire che la colpa è mia perché non ho visto la mina, la colpa è che di chi ha seminato il terreno di trappole.
D'accordo con te e con Rick, tranne infatti sulla sua critica alle scelte di alcune persone di usare il detox con i dumb phone: anche solo per iniziare, perché effettivamente non è facile regolarsi quando si è già immersi in questo tugurio.
trovo che la visione opposta alla tua sia più completa dal momento che lo strumento di internet non era all'origine fonte di un problema. come ci insegna la storia, l'uomo se ne è impossessato e ci ha iniziato a fare i suoi porci comodi, ma ciò è avvenuto molto più tardi
Complimenti! Il ragionamento sul fatto che ci sia un problema nonostante io usi consapevolmente il telefono (siccome intorno a me c'è tanta gente che lo usa di merda) non l'avevo mai fatto, ottimo spunto!
il problema è che ci sono abitudini che da soli è difficile cambiare, avremmo bisogno di qualcosa/uno che ci obblighi a tendere verso abitudini positive. Non puoi aspettarti che chi faccia uso di anfetamine si disintossichi in completa autonomia, pur non provocando la stessa dipendenza il concetto è lo stesso.
La differenza col tossicodipendente è che quest'ultimo ha la cattiva coscienza delle sue azioni e il biasimo della gente, in più riconosce di star facendosi del male pur non potendone fare a meno. Le altre persone, dipendenti da questo mezzo e da altri, hanno la buona coscienza dalla loro e sono spinti all'uso dalla società stessa. Drogati e ignari di esserlo. Il problema non lo sentiamo proprio addosso, e peggio sarà con le nuove generazioni, che in questo mondo non solo ci cresceranno ma ci sono nati fin dall'inizio: non hanno né una memoria di un mondo diverso né l'occasione di pensarlo, poiché è stata delegata alla macchina l'indicarci coi trend anche in che cosa e chi credere.
Grazie per il video! Ricorda tristemente il processo tramite cui si è scoperto che alcune sostanze utilizzate in farmacia e in medicina avevano in realtà delle controindicazioni che superavano di gran lunga i benefici. Alla luce di questi studi è auspicabile che, come per i farmaci, i dispositivi vengano venduti con un "bugiardino". Ma ovviamente,viste le implicazioni economiche, è un processo che avverrà lentissimamente o comunque non in un tempo da noi apprezzabile.
Se il problema non è lo strumento ma sono le abitudini che creiamo intorno ad esso, non dobbiamo dimenticarci che è ormai appurato che chi struttura le piattaforme ( soprattutto quelle social ) utilizza pratiche scorrette finalizzate a creare dipendenza. Iniziare ad utilizzare i social equivale quasi a iniziare a fumare. Per ciò non attribuirei la responsabilità della dipendenza da social ai soli consumatori ma la estenderei con cognizione di causa anche e soprattutto alle aziende che utilizzano "apetizzanti" ( anzi app-etizzanti) per trasformare i loro servizi in delle trappole. Dovrebbero essere istituiti degli organi di controllo per monitorare le pratiche scorrette delle aziende digitali. I consumatori sono responsabili solo per metà.
Evviva! Bravissimo Rick, abitudine che ti faccia dimentica l'interesse delle persone carne e ossa, delle loro emozioni sul vivo condivise, e la ricchezza di tante possibilità regalate dal proprio corpo, che essendo la fonte dell'energia vitale vi consente della gioia più ricca di quella ristretta a una solo intellettuale 😮 Appunto, qui si spiazza la soluzione, usare tutte le tue possibilità nella loro diversità, per equilibrio e massima serenità libertà felicità sanità ecc. 🎉❤ Amore della propria vita. Auguri a tutti. Non c'è spazio per buona o peggiore fortuna, solo c'è voi, voi regine ed re del vostro territorio, corpo e anima 🌦️🌤️🔆🌞
Posso aggiungere come esperienza che con l'utilizzo smanioso del correttore automatico, che spesso rimane nell'ombra, mi ha fatto perdere anche la conoscenza (ovviamente non completamente ma in modo leggero) di alcune forme grammaticali
Sempre non io che ho dovuto cambiare la password di ig e scrivermela su un foglietto per non. copiarla e incollarla perché andavo a scrollare per ore anche dal browser. Ho cercato anche le limitazioni parentali, che ormai non serve solo ai genitori ma a noi adulti che non sappiamo campare e che ahimé sono troppo semplici da annullare
Same. Pensa che ringrazio i buchi di memoria causati dall’abuso di social dal momento in cui ho fatto logout e non ricordo la password, ovviamente mi sforzo di non richiedere di cambiarla, assurdo ahahah
ho fatto la stessa cosa bro. poi però ho imparato a memorizzarla e ora la posso scrivere anche senza leggere il foglietto 😂❤ magari dovrei cambiarla di nuovo e scriverla così che non me la ricordi affatto. siamo sulla stessa barca ❤
Grazie per aver trattato questo argomento, alcuni non se lo vogliono sentir dire che fa male scrollare tutto il giorno. Hai dei libri da suggerire sulla neurobiologia, riguardo la memoria, il funzionamento delle sinapsi e cose del genere? Grazie, Serena.
Interessantissimo. Io tengo sempre d’occhio il mio ‘screen time’ che oscilla sempre dalle 5-7 ore. Però uso il cellulare per lavoro e la maggior parte sono dedicate a mandare mail e leggere libri (si lo so, me ceco. Mi dovrei prendere un Kindle). Inoltre non mi piacciono i podcast quindi se lavoro in laboratorio avrò sicuramente un video/audiolibro in background che quindi però conta come screen time. Ho avuto un paio di esperienze di ‘doomscrolling’ in cui ho perso ore su insta e ho deciso di non aprire mai più l’opzione reel.
un tempo era lo zapping con il telecomando della tv, ora lo scrolling... credo che questi "studi" lascino il tempo che trovano, poi è logico che l'esagerazione fa male per qualunque cosa, ad esempio io uso quasi per nulla lo smartphone e i social, ma molto il pc (4-5 ore) e su pc c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare e fare attivamente.
Con la differenza, però, che la TV a usavi solo la sera quando tornavi a casa dal lavoro, mentre lo smartphone lo puoi usare in qualsiasi momento della giornata. Ti pare poco? Non facciamo qualunquismo spicciolo dicendo che "tanto è tutto uguale"
Io ho disinstallato Instagram e ci accedo solo da pc, come se fosse il 2010. Mi sono creato una restrizione volontaria, in modo che il social diventi un' attività ben delimitata in uno o più momenti della giornata. Il grosso problema dei social è l'alta disponibilità, data dagli smartphone... Ho provato a usarli meno e basta, ma è più forte di me... Meglio non avere social sul telefono e basta
mi sorprende tantissimo chi non cerca di ridurre lo screen time, a me sembra talmente naturale che ho messo un timer e tolto le notifiche per instagram e ho tolto gli shorts su youtube
Come si tolgono gli short da youtube? Io ho disattivato la cronologia da youtube e ho ne ho tratto un gran beneficio perché non mi propone più la robaccia solo le cose che ho scelto io in primis di seguire
Io non ho mai avuto social non per spocchia o qualcosa di simile, ma semplicemente perché non avendo un accesso ad internet non gli ho mai potuti fare. Poi quando potevo farli, non gli ho fatti perché stavo bene lo stesso. I social non rendono migliore la vita e nemmeno i dispositivi che permettono di accedervi, la vita la migliori tu stesso, il resto sono solo orpelli che ti porti dietro.
Il problema nasce dal fatto che ad oggi la tecnologia viene usata senza saperne le controindicazioni , non solo il telefonino, dopo 10 anni arrivano i primi studi e tutto viene rivisto....ripensare fin dall'inizio come usare anzi far usare alla massa la tecnologia non sarebbe meglio?
Si usa il cellulare per pagare, lavorare, intrattenimento, ordinare cibo, vestiti, oggetti, si fa presto a dire "bisogna usarlo meno" , ma poi tutto passa da lì, strano venga usato solo 6 ore al giorno.
Mi leggerò certamente tutti gli articoli linkati. Però ci starei attento, non è che qui manchino le pecche già in linea di principio. D'accordo, Rick ha detto che qui "non si vuole fare terrorismo", ma dire subito dopo che quanto discusso qui è semplicemente "l'evidenza" è quasi peggio. A parte il titolo, di squisita scuola giornalistica scandalistica, con "DEMENTE" urlato scritto a grandi caratteri, il che potrebbe essere ancora ancora un peccato veniale, nel sottotitolo leggo "incontrovertibile", parola che personalmente detesto e che penso andrebbe bannata dal dizionario, perché antiscientifica e ascientifica, visto che la scienza è basata proprio sulla sempre possibile discussione, ridefinizione e falsificazione delle affermazioni, e "incontrovertibile" significa esattamente "che è impossibile discutere o negare", un aggettivo quindi estremamente arrogante e dittatoriale, molto lontano dallo spirito scientifico. Peraltro nel campo della ricerca è difficile che una manciata di studi, e per di più piuttosto recenti, sia in assoluto un’"evidenza", motivo per cui gli studi vanno ripetuti anche da team diversi e motivo per cui esistono pure i metastudi, che analizzano i risultati di molti studi presi assieme, permettendo una maggiore obiettività. Studi come quelli riportati possono essere utili a fornire degli indizi, una serie di dati su cui lavorare e indirizzare studi futuri, ma non possono dare risposte definitive. Primo, la mia sarà una riflessione qualunquista, ma se proprio vogliamo guardare l'evidenza, generazioni e generazioni di nonni e di bisnonni hanno (purtroppo) sviluppato in percentuale non trascurabile casi di demenza, senile o precoce che sia, in epoche in cui non c'erano né Internet né smartphone né niente di tutto questo. Secondo, il fatto che alcuni studi indichino modifiche nell'attività cerebrale in laboratorio, oppure che una persona che usa più cellulare sia meno abile in certi test, oppure perfino se si dimostrano certe modifiche strutturali semipermanenti al cervello nei "malati di telefonino", resta tutto da dimostrare se nel lungo termine questi portino letteralmente a "demenza", anche perché essendo i cellulari diffusisi più o meno una trentina d'anni fa, e gli smartphone da una quindicina, tecnicamente non possono esistere ancora studi che abbiano seguito gli utilizzatori dall'infanzia fino a tarda età. Terzo, nessuno nega i problemi sociali, relazionali, umorali, caratteriali, la riduzione della soglia di attenzione e quant'altro che possono venire indotti o acuiti dall'uso eccessivo di tecnologia, tutte cose reali e che inquietano pure me, ma "demenza" è una parola forte, la demenza peraltro è una sindrome, in buona parte ancora misteriosa nelle cause, ma se una cosa è certa è che, come per il cancro, non vi è una causa unica: concorrono al suo sopravvenire le abitudini alimentari, il fumo, l'alcool, le altre malattie eventualmente presenti nell'individuo, probabilmente certi inquinanti, l'invecchiamento generale della popolazione e certamente molto altro ancora come la solitudine, la depressione, eccetera eccetera, quindi studi e statistiche serie dovrebbero prendere in considerazione tutto questo. Quarto, non voglio offendere nessuno, ma l’istinto mi dice dallo stare in guardia quando chi mi sventola i pericoli di social e media è la stessa persona che questi social e media li cavalca e li utilizza su ampia scala, magari con buoni fini, ma comunque li cavalca, e magari anche ci campa su. Niente di male in tutto questo ma… ricordiamoci che è difficile fare i tuttologi e, in qualunque ambito, non dimentichiamo che più pubblico ci segue più responsabilità abbiamo. Buona giornata a tutti e a tutte.
Ma anche se lo si utilizza solo per leggere articoli , forum , informarsi ecc...? è proprio la visione di uno schermo il problema o contenuti che si vanno a visualizzare ?
Bella domanda! Io lo uso solo per le lingue straniere. Ne conosco molte e, si, rimango diverse ore sul tablet. Uso solo RUclips ma interagisco con i libri. In compenso, vivo con i miei che sono molto anziani e iniziano a avere bisogno di assistenza. Nel mio caso, grazie ai madrelingua, ho imparato molte cose nuove a distanza. Non so nemmeno io se sia solo la mera visione dello schermo il problema o i contenuti. Bisognerebbe informarsi, ma come si fa? Pealtro, faccio un altro esempio: ho bisogno di formulare una domanda di diritto sanitario, cerco su Google e poi su RUclips; sono costretto a farlo perché non posso, anche per una questione di educazione e autostima, rompere le scatole a un avvocato di mia conoscenza. Beh, questo è un esempio. Bisogna chiedere a un esperto per il resto.
Non sono strumenti di cui facciamo un uso distorto, ne facciamo l'uso per cui sono stati creati. Gli strumenti non sono mai neutrali, se aspettiamo che le persone facciano un uso consapevole di questi mezzi stiamo belli che freschi.
Concordo su quasi tutto, vorrei tuttavia dire che, comunque, con un po' di pianificazione, grazie alle funzioni stesse delle applicazioni come RUclips, si può creare un ottimo strumento di informazione, arricchimento, esercizio e consultazione. A me gli altri social non interessano, li trovo di'pessimo gusto.
@@deepblue188 Ma a livello individuale va benissimo, ognuno può riuscirci con un po' di impegno e metodo. Ma qui si parlava a livello di massa, sui grandi numeri affidarsi al buon senso delle persone è utopistico, ci siamo fottuti con le nostre stesse mani purtroppo.
Piccola correzione che non stravolge il senso del video. Per demenza non si intende la perdita della capacità di creare nuove connessioni o la diminuzione della plasticità, ma la compromissione e la perdita di funzioni corticali superiori... Come memoria, funzioni motorie/percettive, problem solving, controllo delle reazioni emotive, etc. Quindi quanto emerso da questi studi è MOLTO più grave. Ottimo comunque 🙏
Abbiamo già adesso i dementi quarantenni e plus; guidano la macchinina usando il telefonino, guardando le notifiche e rispondendo a messaggi, zombies alla guida. Gli adolescenti, di conseguenza, seguono l'esempio.
Ci stavo giusto pensando in questi giorni, dopo questo video capitato a fagiolo comprerò un telefono con i tasti e metterò il telefono in una scatola nell'armadio, ci sta rovinando, io lo sento che mi sta rincoglionendo, specialmente dal punto di vista dell'attenzione
Avevo già eliminato i social, ma in qualche modo riesce a tenermi incollato per troppo tempo rispetto a quello che dovrebbe essere. Molti, compreso me, non hanno abbastanza forza di volontà per dire di no in momenti come appena sveglio o prima di andare a letto, il "dumbphone" è la soluzione, per lo meno potremmo usarlo per un paio di mesi, così da riabituarci a stare senza smartphone
Me ne sono reso conto sulla mia pelle, memoria a breve termine sicuramente calata, e capacità di attenzione che crolla ad essere ottimista a qualche minuto
Non ho 15 o 22 anni (ma venti in più), anche tra i miei coetanei over 40 c'è chi passa qualche ora a fare scrolling su Instagram, ad esempio quando tornano stanchi da lavoro e non hanno voglia di fare nulla. Posso vantarmi di dedicare ai social meno di mezz'ora al giorno e mi trovo bene così
Diciamo che gli effetti negativi di questi dispositivi nel rendere dementi i propri utenti, trovano un terreno molto "fertile". Lavoro in istituto di scuola media superiore come tecnico informatico e nei miei interventi con gli studenti per risolvere problemi più disparati, ogni volta resto stravolto. A parte la diffusa ignoranza generale su qualsiasi argomento, quello che noto con sempre maggiore stupore è l'utilizzo stupido e passivo dei supporti informatici. Nelle loro operazioni non c'è mai semantica, eseguono stupidamente in maniera meccanica semplici sequenze di gesti senza capire minimamente cosa comportano le loro procedure. Quando poi (molto spesso) le cose non vanno per il verso giusto, è quasi sempre impossibile fargli capire, seguendo un ragionamento tecnico logico, dove hanno sbagliato e come avrebbero invece dovuto fare. Semplicemente perché non hanno nessuna nozione di cultura tecnica, anche la più elementare. Mi arrabbio moltissimo quando sento dire che le nuove generazioni sono esperte in tecnologia e informatica. NO!! Quando in un allevamento, le galline ficcano il becco nell'abbeveratoio per bere, queste galline non sono ingegneri idraulici che con il loro progetto fanno sì che l'acqua arrivi nell'abbeveratoio, semplicemente compiono la loro azione con meccanica stupidità perché sanno che l'acqua c'é sempre. Se per qualche motivo l'acqua non arrivasse più..... addio galline. Si prospetta per queste generazioni un futuro molto triste e opaco. Forse quando l'intera umanità sarà una moltitudine di beoti, i pochi capaci di ragionare con cognizione e competenza avranno delle opportunità smisurate, ma temo che non sarà per nulla un fatto poositivo....
Non ho capito i danni provocati dalla tecnologia sono legati all’oggetto in sé oppure all’attività fatta, ad esempio se uno lo smartphone per leggere un articolo di giornale mi provoca danni, oppure è legato solamente alle attività vuote come lo scrolling?
Tutto vero, ma a 'sto punto non capisco perché all'epoca stroncasti "The social dilemma", che tra i temi che si occupava di evidenziare, denunciava anche i problemi da te evidenziati in questo video.
@@rickdufer mah, non ricordo bene il video e le ragioni precise del tuo giudizio negativo, mi propongo di rivederlo, non capisco tuttavia cosa intendi con l'espressione "di parte". È un documentario che si propone di portare avanti una tesi, come fai tu quando scrivi uno qualunque dei tuoi saggi e scegli di richiamarti a un filosofo piuttosto che a un altro. L'argomento dell'oggettività, o dell'essere "al di sopra delle parti" è un vecchio mito, un'illusione; si esprime la propria interpretazione e posizione "di parte" anche solo nella bibliografia a cui si fa riferimento, talora persino sulla scelta della copertina (estremizzo). Grazie comunque dell'interlocuzione.
Dal 2021 ho messo un timer sull'iPhone che blocca tutti i social dopo 2 ore di utilizzo. Mosca bianca, perché vedo continuamente situazioni fuori controllo attorno a me.
Ragazzi io penso di avere tanti dei problemi citati nel video. Ho una dipendenza dallo smartphone ormai troppo forte e sento che più tempo passo e più la mia soglia dell'attenzione e la soglia di sopportazio e del disagio scendono. È una cosa che va avanti da un po', ho letto tanti articoli in merito e ho trovato anche soluzioni molto utili, oggi ad esempio uso un impostazione sul cellulare che non mi permette di usare i social più di un tot di minuti al giorno e mi impongo di provare più noia possibile durante la giornata. Però questi cellulari sono subdoli, sono entrati ormai troppo nell'uso quotidiano e le tentazioni ormai sono costanti e ci ricasco sempre. Se c'è qualcuno che come me vive lo stesso problema e l'ha risolto vorrei un consiglio per capire come fare
no, invece la tv per 50 anni che ci ha plasmato e reso dipendenti? Io non ci credo, chissà perché lo studio è del 2021 dopo che la voce del dissenso , 16:19 rispetto il main streaming ,correva sul web
Neanche a farlo apposta ho iniziato a non portarmi il cellulare al lavoro o a non usarlo nei momenti morti, quando l'ho detto alle mie colleghe mi hanno guardato come se fossi un alieno (inoltre erano stranite dal fatto che non ho Tik Tok e che non ho intenzione di scaricarlo)
Così come esiste un algoritmo che ti piazza su internet tutta la pubblicità possibile e immaginabile, così ci dovrebbe essere un algoritmo all'interno del telefono che sulla base del tempo trascorso sugli smartphone e dei contenuti fruiti, avvisa con un banner, con la stessa frequenza con cui troviamo la pubblicità e senza possibilità di neutralizzazione, che abbiamo superato una certa soglia critica e che è arrivato il momento di consultare un medico
Potresti fare un video su come migliorare in questa cosa qui? Io sono una studente universitaria, sono molto consapevole del fatto che il telefono mi faccia più male che bene, infatti quando studio lo metto via in un’altra stanza (peccato che abbia il tablet che sossso sostituisce). Soprattutto sono colpevole dello screen check e nelle pause putte di studio visto che sono stanca prendo il telefono 😅. Non mi influisce sui voti o altro ma più che altro sulla mia salute mentale
Grazie per questo video , peccato solo che non fosse stato fatto 5 o più anni fà perchè a me personalmente non mi è mai stato detto così chiramente le conseguenze dell'uso del telefono. Purtroppo, ne avro le mie conseguenze 😢
Ma questo discorso vale anche per gli adulti? Cioè una persona over21 (quindi ha l'encefalo che ha terminato già la sua crescita) rischia di andare incontro a demenza se sta troppo sullo smartphone?
Una donna al ristorante con una figlia di 5 anni e chiede a quella grande dove sia la piccola e la grande dice : sta al telefono a farsi le foto. Nella mia testa mentre servivo pensavo che cazzo di generazione verrà fuori
Fa anche le combo con altri vizi. Per esempio io che ho il vizio del fumo, quando accendo la sigaretta, uso anche il telefono. 4 minuti di sigaretta diventano 30 minuti di meme e perdo un sacco di tempo.
Io vorrei sapere quale erano le abitudine pre social nerwork alla noia. Stare a guardare fisso un muro? Uscire per riempire il tempo con gente con cui non vuoi avere a che fare? Leggere un libro leggero e non troppo impegnativo? Cioé vorrei capire quale é la linea di confine tra noia che porta ad un effettivo utilizzo migliore del tempo con uno smartphone o senza, quale era il tipo di differenza ai tipi di intrattenimento piú vecchi e non collegati a internet e nuove tecnologie? Quale era il tipo di noia "produttiva" che serviva alla persona media prima dei social network?
Gli antidoti alla noia pre-social network erano tanti, televisione compresa probabilmente. Anche se ritengo che la televisione fosse uno strumento meno distruttivo di uno smartphone dove veramente c'è gente che guarda continui mini-contenuti senza senso. Io li vedo anche in pausa pranzo a lavoro e poi sono lì che se la ridono da soli perché non li condividi nemmeno certi contenuti.
@cecilia8585 per me ad esempio la televisione era peggio, l'obiettivo di chi stava in tv era comunque il farti rimanere il piú attaccato allo schermo, con il problema che ogni rete aveva una direzione e un qualche tipo di messaggio o pensiero non filtrato da passare a chi guardava. Comunque parlavo anche di un momento pre televisione, quasi storicamente vorrei sapere quale era la risoluzione alla noia, quale tipo di produttività creava
@@tlorn7548 Mi sa che questo problema del sotto pensiero sul messaggio televisivo sia veramente deleterio e da relegare se proprio alla TV degli ultimi 25 anni. Chi ha vissuto la TV fino agli anni '90 sa che in realtà esistevano tanto bei programmi che erano anche educativi o comunque stimolanti, come quiz o varietà. Ad ogni modo nemmeno io sono mai stata una grande spettatrice di televisione e per quanto mi riguarda, io che ora ho quasi 39 anni ho sempre fatto di tutto per non annoiarmi, soprattutto con lettura e sport. Se ci sono stati momenti di noia o li passavo da sola coi miei pensieri oppure in compagnia. Tutte e due le cose ora mancano terribilmente e mancano anche a me che ero abituata a queste cose e invece come vedi sono qui a scrivere a te da dietro un telefonino. Secondo me anche prima della TV si riempivano i momenti di noia con la socialità, ma forse, soprattutto per quanto riguarda gli uomini il lavoro (mio padre è del '48 e tutt'ora la sua vita è pensare al lavoro, andare al bar a giocare a carte, leggere e guardare documentari di storia) e le donne i lavori di casa. Non c'era la corsa impellente al divertimento a tutti i costi mi verrebbe da dire e ciò mi fa anche dire che per molti oggi noia significa non divertimento, quando noia può essere tante altre cose.
Il tuo ragionamento nasce dalla tua esperienza di vita,molta gente per stare al telefono trascura l’igiene,gli affetti e la salute fisica,io quando mi annoio vado in palestra o provo a fare qualcosa che credo di non saper fare,facendo così ho imparato a cucinare e ad andare sui rollerblade,esperienze che condivido con la mia ragazza e che arricchiscono la relazione
Leggere, uscire per passeggiare, fare attività fisica, scrivere i propri pensieri su un diario, vedere gli amici, e talvolta starsene soli, per fatti propri in silenzio, per rimettere ordine nei pensieri.
Ma se gli effetti di una teoria li posso verificare solo dopo almeno 30 anni - stando a questi studi su ipotetiche conseguenze date da uso smodato di telefoni cellulari- come posso OGGI considerarla valida? Sulla base di ipotesi non verificabili? E quindi non su base scientifica? E quindi di che stiamo parlando?
Devo ammettere di essermi riconosciuto nello "screen check" compulsivo, ho attivato il suono sul telefono e l'ho allontanato, così lo uso solo se sento veramente una notifica.
Un pò allarmistico questo viedo eh... per carità sono d'accordo che un uso smodato possa far male, come tutto poi, ma come molti dicono nei commenti, causalità e correlazionalità non sono la stessa cosa.
@@rickdufer Verissimo per carità, poi lo dici nel video. Ma le premesse, il titolo, il thumbnail e il discorso introduttivo non mi hanno subito dato quell'impressione. Grazie inoltre di avermi notificato l'errore, il correttore da cell a quanto pare non è a conoscenza della parola causalità (e mannaggia, se non sto attento me la cambia da solo).
@@rickdufer Poi se il mio commento serve a dare ancora più visibilità al fatto che ribadisci un concetto che già dici nel video secondo me è buona cosa ed evita a gente i fraintendimenti che potrebbe aver generato in persone come me. Io la vedo come una win situation.
@@artemis-u-3676 Comunque a parte il già citato video di Enkk in cui Rick parlava di un nesso causa-effetto, lo stesso Rick pubblicizzava così il video: "Un numero incontrovertibile di studi lo sta dimostrando: il tuo smartphone rischia di trasformarti in un *parola che non metto perché RUclips rischia di non pubblicarmi il commento* precoce. E bisogna assolutamente fare qualcosa!". Quindi ecco, quantomeno c'è dell'ambiguità
Se qualcuno volesse andare a riguardare Batman Forever e il marchingegno del dottor Edward Nygma ( l’enigmista) scoprirebbe che questa roba era già stata ipotizzata!
Ma in realtà tutti gli studi che hai linkato e citato sono correlazionali, non implicano affatto un nesso causale per cui è lo smartphone a produrre riduzione di sostanza grigia, peggioramento dei sintomi dell'ADHD ecc. Può anche essere anche "semplicemente" che quelli siano degli indicatori che predispongono a far sviluppare il disturbo (e dirò di più: mi sembra la cosa più probabile): se, per esempio, ho di base un deficit in quelle parti della sostanza grigia che sono correlate alla capacità di inibizione, mi sembra assolutamente coerente che io abbia più probabilità di sviluppare una dipendenza da Internet. O può anche essere che ci sia una correlazione spuria, alla fine nel campo delle scienze della mente e del cervello ci sono una quantità enorme di potenziali spiegazioni. Ma queste cose le dicono gli studi stessi; dal primo paper linkato: Further research is needed to understand the nature of gray matter differences across different PUI behaviors (such as whether they constitute vulnerability markers or stem from PUI itself).
Il nesso di causalità è qualcosa che va ancora studiato a fondo per essere compreso, ma si pensa che il legame sia bidirezionale. Persone con preesistenti differenze nel cervello sono più vulnerabili allo sviluppo di PUI, e il PUI provoca modificazioni plastiche del cervello che a loro volta possono peggiorare la condizione.
@@gabrieleazzola2998 Dire che qualcosa provochi delle modificazioni nel cervello vuol dire tutto e nulla. Anche se adesso mi metto a imparare una lista di quattro parole c'è una modificazione a livello cerebrale. Qualsiasi interazione con l'ambiente provoca cambiamenti nel cervello ma qua si sta proprio parlando di differenze sostanziali nella materia grigia che non è una cosa da poco e infatti non mi pare ci sia nessuna evidenza che allo stato attuale sostenga questo
@@gabrieleazzola2998 Tra il dire che ci sono cambiamenti a livello cerebrale (che ci sono per qualsiasi interazione con l'ambiente) e parlare di modificazioni simili a quelle citate nell'articolo di Rick c'è una bella differenza. Comunque si può pensare quanto vuoi ma serve dimostrarlo. E allo stato attuale non mi pare che ci sia una mole neanche lontanamente sufficiente che attesti quanto invece detto nel video. EDIT: Non capisco se il mio messaggio precedente si veda o meno: ordinando i commenti dal più recente si trova, altrimenti è come se fosse invisibile. Boh, misteri di RUclips
La correlazione è statisticamente provata dai vari studi già pubblicati in merito. Come scritto nel primo articolo citato, resta da capire il nesso logico, ovvero la causalità tra differenze nella struttura cerebrale e PUI. Sebbene non ancora dimostrato che sia il PUI a provocarle, mancando sufficienti studi che analizzano le modifiche di lungo periodo sugli stessi individui, non è nemmeno dimostrato il contrario, cioè che siano una premessa del PUI come affermi te. Varie fonti e pareri scientifici sostengono un nesso bidirezionale, ovvero che entrambi si causino a vicenda. Resterà da dimostrarlo con futuri studi.
@@gabrieleazzola2998 Appunto, quindi allo stato attuale si sta parlando del nulla. E io non ho mai affermato il contrario, rileggi meglio quello che ho scritto
Sarebbe super interessante un approfondimento sui processi cognitivi della noia (secondo il punto di vista dei filosofi). E magari un collegamento (se ha senso) su DMN. Un plauso sulla conclusione, chi è del mestiere nota un calo assurdo in capacità di attenzione e dipendenza dal telefono nelle classi di medicina università (spagna, nel mio caso). Si devono continuamente abbassare gli standard degli anni precedenti, i medici del futuro mi fanno obiettivamente cagare in mano.
Effetto Contraste : Vediamo una persona apparentemente migliore in una foto che ci fa sentire in colpa per qualcosa che ci manca ....una parte della "demenza" social F.O.M.O e smartphone
Io è da mo' che lo dico ai genitori che il loro bambini finiranno tutti in psichiatria quando avranno una ventina d'anni... Ma tanto non hanno voglia di informarsi... Troppa fatica e probabilmente i loro figli non sono abbastanza importanti. 🤷🏻♀️
Mi rende pigro...ho imparato mille cose sul fai da te...sullo spazio...la scienza in generale...la medicina...la botanica ecc...eppure non ho voglia di spolverare casa...o meglio...la spolvero ascoltando Giancarlo del canale L uomo in erba...e le circa 7000 specie di cimici nel mondo...e come si accoppia il phidippus regius o ragno saltatore
mah, non sarà che lo youtubing va di pari passo con l'instupidimento dei telefonini? L'aggancio psicologico è una dipendenza quanto una necessità di sbarcare il lunario. E come uscirne? Sempre in quel modo: mollandoci.
Ormai lo smartphone lo considero al pari del "unico anello" del Signore degli Anelli: un mezzo potente, che crea dipendenza in modo subdolo, e che in più mi rende osservato da forze che non hanno di certo a cuore il mio interesse.
Al minuto 0.43 inizi col dire che "nel 2021 esce uno studio molto importante"... ottimo... Al minuto 1.10 aggiungi poi che "nel 2020 esce un altro studio"... ottimissimo 😂 Che è un test per vedere quanta materia grigia sia rimasta in circolo?😂😂😂
Lavorando nell'assistenza tecnica telefonica posso tranquillamente dire che i 40 anni ce li siamo persi e i 30 enni sono già sulla strada giusta. Non sanno recuperare una password, non sanno usare un PC, non sanno compilare un form e, spesso, nemmeno leggere un PDF. Prova a scrivere una mail come si deve e con un linguaggio un minimo non informale? Non capiranno un tubo. Ma una cosa nel video credo sia un po' troppo populista: Il cellulare è uno strumento STRAORDINARIO per migliorare sé stessi e per avere facilmente informazioni, I SOCIAL sono il problema e "qualcuno" ha persino cambiato nome per sfuggire all'ovvio e salvarsi da cause milionarie (MET...COFF-COFF) . Come giustamente dici, le notifiche, la disinformazione, però non fanno parte del mezzo, sono un applicativo sul mezzo. Quindi, chi lo fa sto bel virus che blocca tutti i social su ogni cellulare? 😂
Nel 2020, ho eliminato i social network, ho cancellato il 90% delle iscrizioni yt, e magicame mi son trovato con più tempo da dedicare ad attività sociali e non, yt lo uso alla stregua di Netflix ed ho completamente sostituito la televisione, ho ricominciato a leggere, e ad imparare cose, approfondire interessi… ho ritrovato una noia Sana. Ed ho interrotto relazioni per colpa dello smartphone, allontanandomi progressivamente ed inconsciamente all’inizio da chi passava le giornate a riempirmi whatsapp di reel…
Fare questo cambio mi ha portato in 4 anni ad avere una vita migliore!
Bro io come te, l unica cosa che odio è che su youtube non posso levare la funzione degli shorts, che poi alla fine ci casco ma dopo un po mi cago il cazzo perche sono noiosi però li vorrei eliminare
@@dinotacconi9979 se riesci a non aprirli per un paio di settimane il problema è risolto 🦾
fatto bene ad interrompere relazioni
Grande
@@dinotacconi9979Sono disponibili delle piattaforme e/o estensioni usufruibili gratuitamente al fine di delimitare a un tempo determinato/indeterminato gli "shorts" sulla piattaforma digitale RUclips. Comunque ha completamente ragione, vedere gli shorts su RUclips è come avere un Tiktok integrato. Spero che questo messaggio le possa essere d'ausilio. Buon proseguimento di giornata.
Il video che cercavo da anni. Una conferma di quello che immaginavo stesse accadendo a me che da anni ormai sono intrappolato nello scrolling passivo di Instagram e compagnia. Ore e ore buttate davanti a uno schermo senza riuscire a staccarmene e sentendomi negli anni via via più stupido.
Sicuramente non mi serviva una conferma, eppure sento che mi ha aiutato. Grazie Rick!
Sono un taxista: il 50/60% delle persone che incontro in città sono al telefono...che siano in macchina, a piedi, in bicicletta o alla fermata dell' autobus ..mi chiedo la gente cosa fa dentro le mura di casa alla sera. È una vera epidemia. Una bolla destinata a scoppiare. Un saluto
Purtroppo mi tocca confermare. Mia madre ha quasi 70 anni ed è otoneurologa in un grande ospedale in Nord Italia. Le ho chiesto se notava qualcosa di diverso nei pazienti più giovani per via dell'uso del cellulare. Mi ha detto che già nei 30-40 notava dei rallentamenti nei tempi di risposta e aveva sospettato delle forme precoci di declino cognitivo. Lei ha passato una vita senza questi strumenti ed è una persona molto lucida e reattiva. Io da trentenne noto la differenza tra me e lei (e comunque non sono cresciuta con i cellulari e le app attuali).
E questo declino cognitivo si risolve usando meno il telefono o è permanente?
Aneddoti
Non solo problemi mentali ma anche fisici: inquinamento elettromagnetico, disturbi muscolari, cervicali e problemi agli occhi...incidenti per distrazione
Non io che mi sveglio la mattina e guardo video da 20+ minuti fino al pomeriggio se ho qualcosa da fare o fino a fine giornata. Purtroppo mi sono rovinato e mi sto rovinando
Dipende come lo usi, consiglio video su come funziona econo mia e finanza, guarda video anche in inglese per migliorare la comprensione, consiglio infine video tecnologici sull'AI o anche video di esercizi fisici.
@@federiccobeneMi sa che non è proprio il consiglio giusto per chi ha una dipendenza smodata anche di video di lunga durata 😅
Vedrei meglio la settimana enigmistica o i sudoku prima di ritornare a vedere video di qualsiasi genere
riprenditi la tua vita in mano.
Ma dai ragazzi preferite passare il tempo con un fucile in mano? Se potete socializzare è bene altrimenti ammazzatevi di seghe con li smartphone
Ti capisco. Io se devo vedere 1h di lezione mi ci vogliono 3 giorni, invece 1h di video su RUclips senza problemi
Grazie Rick sto facendo la tesi proprio sugli effetti della tecnologia (schermi, IA ecc) sull'apprendimento nei giovani. Video molto interessante, grazie!
Grande. Grazie come sempre ❤️🔥 Il problema è che questi contenuti, penso siano visualizzati da persone che hanno già in mente quale sia il problema..persone come me che seppur apprezzando e ascoltando comunque a prescindere queste parole, non ne hanno realmente bisogno, dato che sono (siamo) persone già formate e forti di testa....peccato
Avevo bisogno di questo video. L'ho trovato per puro caso, ma dopo averlo visto tutto, spero che lo vedano più persone possibili. Perché troppe persone soffrono di questi problemi, chi più chi meno.
L'apocalisse zombie non è un pranzo di gala...
... e si combatte un Daily Cogito alla volta
Vedo molti commenti (e lo si dice anche in video) che il problema non è lo strumento ma il come lo si usa. Questo è uno slancio piuttosto ottimistico, che trascura il fatto che uno strumento ha nella sua struttura anche il suo uso e scopo (Günther Anders lo spiega in maniera esaustiva in L'uomo è antiquato parte 1 e 2).
Faccio un esempio. Abbiamo internet, un mondo in teoria infinito di conoscenza e sapere, a cosa si riduce invece tutto questo spazio? A pochi social e visione continua di video. La colpa è nostra? Eeeh insomma. Oggi è un dato di fatto che tra le nuove generazioni ignorare volontariamente la serie, il meme, il trend del momento, vuol dire essere semplicemente al di fuori della socializzazione e, per esteso, della società. Essere in rete è diventato l'unico modo per essere, l'avatar rende la carne... carne. Paradossalmente, usare internet solo per la cultura, ignorando il trend, vuol dire diventare dei fantasmi, degli alienati.
Il problema è proprio la struttura del mezzo, la schizofrenia di anime in preda a così tante possibilità da saltare freneticamente da contenuto a contenuto pur restando alla fine immobili col corpo e col pensiero.
Passiamo invece a un libro. Esso costringe alla riflessione in quanto mezzo strutturalmente lento, dando il tempo di metabolizzare idee alla lenta biologia che naturalmente ci compone. Eppure già al giorno d'oggi, persino i lettori accaniti, sentono mentre leggono che "c'è un mondo fuori che sta correndo e ci lascia indietro mentre leggiamo". La lentezza è il nemico numero uno della società dei prodotti in cui viviamo e ogni suo valore non è più un valore.
Internet in sé è un problema, e l'uso smodato non è e non sarà una scelta, ma è già obbligo. È obbligo sociale in ogni senso e passa come scelta, poiché è proprio così che deve passare uno strumento nato (analogamente a tv e radio del passato ma molto più potente) per trasferire informazioni (spacciandole per realtà) in modo così diretto e caotico da lasciare gli utenti al tempo stesso interdetti e illusi "sull'essere sul pezzo".
D'accordissimo con te. Occorrerebbe un po' più di coraggio e ammettere che anche lo strumento in sé è la fonte del problema e non solo il suo utilizzo. Se per usufruire dei vantaggi di uno strumento devo dribblare tra i suoi infiniti pericoli, allora lo strumento è un problema. Se camminando in un terreno minato metto il piede nel punto sbagliato, non mi si può dire che la colpa è mia perché non ho visto la mina, la colpa è che di chi ha seminato il terreno di trappole.
D'accordo con te e con Rick, tranne infatti sulla sua critica alle scelte di alcune persone di usare il detox con i dumb phone: anche solo per iniziare, perché effettivamente non è facile regolarsi quando si è già immersi in questo tugurio.
trovo che la visione opposta alla tua sia più completa dal momento che lo strumento di internet non era all'origine fonte di un problema. come ci insegna la storia, l'uomo se ne è impossessato e ci ha iniziato a fare i suoi porci comodi, ma ciò è avvenuto molto più tardi
Complimenti! Il ragionamento sul fatto che ci sia un problema nonostante io usi consapevolmente il telefono (siccome intorno a me c'è tanta gente che lo usa di merda) non l'avevo mai fatto, ottimo spunto!
il problema è che ci sono abitudini che da soli è difficile cambiare, avremmo bisogno di qualcosa/uno che ci obblighi a tendere verso abitudini positive. Non puoi aspettarti che chi faccia uso di anfetamine si disintossichi in completa autonomia, pur non provocando la stessa dipendenza il concetto è lo stesso.
Esatto! Io ad esempio sto sempre con lo smartphone perché non ho nessuno che condivida la vita con me,non ho amici e ne' un partner
La differenza col tossicodipendente è che quest'ultimo ha la cattiva coscienza delle sue azioni e il biasimo della gente, in più riconosce di star facendosi del male pur non potendone fare a meno.
Le altre persone, dipendenti da questo mezzo e da altri, hanno la buona coscienza dalla loro e sono spinti all'uso dalla società stessa. Drogati e ignari di esserlo.
Il problema non lo sentiamo proprio addosso, e peggio sarà con le nuove generazioni, che in questo mondo non solo ci cresceranno ma ci sono nati fin dall'inizio: non hanno né una memoria di un mondo diverso né l'occasione di pensarlo, poiché è stata delegata alla macchina l'indicarci coi trend anche in che cosa e chi credere.
Consiglio il video fino alla fine perché la conclusione è davvero molto interessante e di spessore
Grazie per il video! Ricorda tristemente il processo tramite cui si è scoperto che alcune sostanze utilizzate in farmacia e in medicina avevano in realtà delle controindicazioni che superavano di gran lunga i benefici. Alla luce di questi studi è auspicabile che, come per i farmaci, i dispositivi vengano venduti con un "bugiardino". Ma ovviamente,viste le implicazioni economiche, è un processo che avverrà lentissimamente o comunque non in un tempo da noi apprezzabile.
Se il problema non è lo strumento ma sono le abitudini che creiamo intorno ad esso, non dobbiamo dimenticarci che è ormai appurato che chi struttura le piattaforme ( soprattutto quelle social ) utilizza pratiche scorrette finalizzate a creare dipendenza. Iniziare ad utilizzare i social equivale quasi a iniziare a fumare. Per ciò non attribuirei la responsabilità della dipendenza da social ai soli consumatori ma la estenderei con cognizione di causa anche e soprattutto alle aziende che utilizzano "apetizzanti" ( anzi app-etizzanti) per trasformare i loro servizi in delle trappole. Dovrebbero essere istituiti degli organi di controllo per monitorare le pratiche scorrette delle aziende digitali. I consumatori sono responsabili solo per metà.
Brava
Evviva! Bravissimo Rick, abitudine che ti faccia dimentica l'interesse delle persone carne e ossa, delle loro emozioni sul vivo condivise, e la ricchezza di tante possibilità regalate dal proprio corpo, che essendo la fonte dell'energia vitale vi consente della gioia più ricca di quella ristretta a una solo intellettuale 😮
Appunto, qui si spiazza la soluzione, usare tutte le tue possibilità nella loro diversità, per equilibrio e massima serenità libertà felicità sanità ecc. 🎉❤ Amore della propria vita. Auguri a tutti. Non c'è spazio per buona o peggiore fortuna, solo c'è voi, voi regine ed re del vostro territorio, corpo e anima 🌦️🌤️🔆🌞
Posso aggiungere come esperienza che con l'utilizzo smanioso del correttore automatico, che spesso rimane nell'ombra, mi ha fatto perdere anche la conoscenza (ovviamente non completamente ma in modo leggero) di alcune forme grammaticali
Il finale, devo dire, è una gran novità!
Sempre non io che ho dovuto cambiare la password di ig e scrivermela su un foglietto per non. copiarla e incollarla perché andavo a scrollare per ore anche dal browser. Ho cercato anche le limitazioni parentali, che ormai non serve solo ai genitori ma a noi adulti che non sappiamo campare e che ahimé sono troppo semplici da annullare
Same. Pensa che ringrazio i buchi di memoria causati dall’abuso di social dal momento in cui ho fatto logout e non ricordo la password, ovviamente mi sforzo di non richiedere di cambiarla, assurdo ahahah
ho fatto la stessa cosa bro. poi però ho imparato a memorizzarla e ora la posso scrivere anche senza leggere il foglietto 😂❤ magari dovrei cambiarla di nuovo e scriverla così che non me la ricordi affatto. siamo sulla stessa barca ❤
Grazie per aver trattato questo argomento, alcuni non se lo vogliono sentir dire che fa male scrollare tutto il giorno.
Hai dei libri da suggerire sulla neurobiologia, riguardo la memoria, il funzionamento delle sinapsi e cose del genere?
Grazie, Serena.
Interessantissimo. Io tengo sempre d’occhio il mio ‘screen time’ che oscilla sempre dalle 5-7 ore. Però uso il cellulare per lavoro e la maggior parte sono dedicate a mandare mail e leggere libri (si lo so, me ceco. Mi dovrei prendere un Kindle). Inoltre non mi piacciono i podcast quindi se lavoro in laboratorio avrò sicuramente un video/audiolibro in background che quindi però conta come screen time. Ho avuto un paio di esperienze di ‘doomscrolling’ in cui ho perso ore su insta e ho deciso di non aprire mai più l’opzione reel.
un tempo era lo zapping con il telecomando della tv, ora lo scrolling... credo che questi "studi" lascino il tempo che trovano, poi è logico che l'esagerazione fa male per qualunque cosa, ad esempio io uso quasi per nulla lo smartphone e i social, ma molto il pc (4-5 ore) e su pc c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare e fare attivamente.
Cercavo un commento equilibrato come il tuo. La penso esattamente allo stesso modo.
Con la differenza, però, che la TV a usavi solo la sera quando tornavi a casa dal lavoro, mentre lo smartphone lo puoi usare in qualsiasi momento della giornata. Ti pare poco?
Non facciamo qualunquismo spicciolo dicendo che "tanto è tutto uguale"
Io ho disinstallato Instagram e ci accedo solo da pc, come se fosse il 2010.
Mi sono creato una restrizione volontaria, in modo che il social diventi un' attività ben delimitata in uno o più momenti della giornata.
Il grosso problema dei social è l'alta disponibilità, data dagli smartphone...
Ho provato a usarli meno e basta, ma è più forte di me... Meglio non avere social sul telefono e basta
C'è ne fossero di più di persone come te, complimenti. Le vere amicizie si costruiscono faccia a faccia non virtualmente 😊
mi sorprende tantissimo chi non cerca di ridurre lo screen time, a me sembra talmente naturale che ho messo un timer e tolto le notifiche per instagram e ho tolto gli shorts su youtube
Come si tolgono gli short da youtube? Io ho disattivato la cronologia da youtube e ho ne ho tratto un gran beneficio perché non mi propone più la robaccia solo le cose che ho scelto io in primis di seguire
@@stefanovisani8909 ci sono app alternative che li tolgono dal feed
Esatto come si toglie?
Io ho messo un timer ma puntualmente lo disattivo
ci sono delle applicazioni non ufficiali che permettono di eliminarli
Io non ho mai avuto social non per spocchia o qualcosa di simile, ma semplicemente perché non avendo un accesso ad internet non gli ho mai potuti fare. Poi quando potevo farli, non gli ho fatti perché stavo bene lo stesso. I social non rendono migliore la vita e nemmeno i dispositivi che permettono di accedervi, la vita la migliori tu stesso, il resto sono solo orpelli che ti porti dietro.
Il problema nasce dal fatto che ad oggi la tecnologia viene usata senza saperne le controindicazioni , non solo il telefonino, dopo 10 anni arrivano i primi studi e tutto viene rivisto....ripensare fin dall'inizio come usare anzi far usare alla massa la tecnologia non sarebbe meglio?
completamente d'accordo
Si usa il cellulare per pagare, lavorare, intrattenimento, ordinare cibo, vestiti, oggetti, si fa presto a dire "bisogna usarlo meno" , ma poi tutto passa da lì, strano venga usato solo 6 ore al giorno.
Non hai compreso bene cosa volesse dire Rick.
Mi leggerò certamente tutti gli articoli linkati. Però ci starei attento, non è che qui manchino le pecche già in linea di principio. D'accordo, Rick ha detto che qui "non si vuole fare terrorismo", ma dire subito dopo che quanto discusso qui è semplicemente "l'evidenza" è quasi peggio. A parte il titolo, di squisita scuola giornalistica scandalistica, con "DEMENTE" urlato scritto a grandi caratteri, il che potrebbe essere ancora ancora un peccato veniale, nel sottotitolo leggo "incontrovertibile", parola che personalmente detesto e che penso andrebbe bannata dal dizionario, perché antiscientifica e ascientifica, visto che la scienza è basata proprio sulla sempre possibile discussione, ridefinizione e falsificazione delle affermazioni, e "incontrovertibile" significa esattamente "che è impossibile discutere o negare", un aggettivo quindi estremamente arrogante e dittatoriale, molto lontano dallo spirito scientifico.
Peraltro nel campo della ricerca è difficile che una manciata di studi, e per di più piuttosto recenti, sia in assoluto un’"evidenza", motivo per cui gli studi vanno ripetuti anche da team diversi e motivo per cui esistono pure i metastudi, che analizzano i risultati di molti studi presi assieme, permettendo una maggiore obiettività. Studi come quelli riportati possono essere utili a fornire degli indizi, una serie di dati su cui lavorare e indirizzare studi futuri, ma non possono dare risposte definitive. Primo, la mia sarà una riflessione qualunquista, ma se proprio vogliamo guardare l'evidenza, generazioni e generazioni di nonni e di bisnonni hanno (purtroppo) sviluppato in percentuale non trascurabile casi di demenza, senile o precoce che sia, in epoche in cui non c'erano né Internet né smartphone né niente di tutto questo. Secondo, il fatto che alcuni studi indichino modifiche nell'attività cerebrale in laboratorio, oppure che una persona che usa più cellulare sia meno abile in certi test, oppure perfino se si dimostrano certe modifiche strutturali semipermanenti al cervello nei "malati di telefonino", resta tutto da dimostrare se nel lungo termine questi portino letteralmente a "demenza", anche perché essendo i cellulari diffusisi più o meno una trentina d'anni fa, e gli smartphone da una quindicina, tecnicamente non possono esistere ancora studi che abbiano seguito gli utilizzatori dall'infanzia fino a tarda età. Terzo, nessuno nega i problemi sociali, relazionali, umorali, caratteriali, la riduzione della soglia di attenzione e quant'altro che possono venire indotti o acuiti dall'uso eccessivo di tecnologia, tutte cose reali e che inquietano pure me, ma "demenza" è una parola forte, la demenza peraltro è una sindrome, in buona parte ancora misteriosa nelle cause, ma se una cosa è certa è che, come per il cancro, non vi è una causa unica: concorrono al suo sopravvenire le abitudini alimentari, il fumo, l'alcool, le altre malattie eventualmente presenti nell'individuo, probabilmente certi inquinanti, l'invecchiamento generale della popolazione e certamente molto altro ancora come la solitudine, la depressione, eccetera eccetera, quindi studi e statistiche serie dovrebbero prendere in considerazione tutto questo. Quarto, non voglio offendere nessuno, ma l’istinto mi dice dallo stare in guardia quando chi mi sventola i pericoli di social e media è la stessa persona che questi social e media li cavalca e li utilizza su ampia scala, magari con buoni fini, ma comunque li cavalca, e magari anche ci campa su. Niente di male in tutto questo ma… ricordiamoci che è difficile fare i tuttologi e, in qualunque ambito, non dimentichiamo che più pubblico ci segue più responsabilità abbiamo. Buona giornata a tutti e a tutte.
Mi piacerebbe farci tipo una tesi del tipo:
“RUclips: un pendolo di apprendimento che oscilla tra disturbo ed efficacia”
Ma anche se lo si utilizza solo per leggere articoli , forum , informarsi ecc...? è proprio la visione di uno schermo il problema o contenuti che si vanno a visualizzare ?
Bella domanda! Io lo uso solo per le lingue straniere. Ne conosco molte e, si, rimango diverse ore sul tablet. Uso solo RUclips ma interagisco con i libri. In compenso, vivo con i miei che sono molto anziani e iniziano a avere bisogno di assistenza. Nel mio caso, grazie ai madrelingua, ho imparato molte cose nuove a distanza. Non so nemmeno io se sia solo la mera visione dello schermo il problema o i contenuti. Bisognerebbe informarsi, ma come si fa?
Pealtro, faccio un altro esempio: ho bisogno di formulare una domanda di diritto sanitario, cerco su Google e poi su RUclips; sono costretto a farlo perché non posso, anche per una questione di educazione e autostima, rompere le scatole a un avvocato di mia conoscenza.
Beh, questo è un esempio. Bisogna chiedere a un esperto per il resto.
Non sono strumenti di cui facciamo un uso distorto, ne facciamo l'uso per cui sono stati creati. Gli strumenti non sono mai neutrali, se aspettiamo che le persone facciano un uso consapevole di questi mezzi stiamo belli che freschi.
Concordo su quasi tutto, vorrei tuttavia dire che, comunque, con un po' di pianificazione, grazie alle funzioni stesse delle applicazioni come RUclips, si può creare un ottimo strumento di informazione, arricchimento, esercizio e consultazione.
A me gli altri social non interessano, li trovo di'pessimo gusto.
@@deepblue188 Ma a livello individuale va benissimo, ognuno può riuscirci con un po' di impegno e metodo. Ma qui si parlava a livello di massa, sui grandi numeri affidarsi al buon senso delle persone è utopistico, ci siamo fottuti con le nostre stesse mani purtroppo.
@@leezard2578 È vero. Infatti è un problema. Il buon senso è latitante, purtroppo.
Rick l anello ha una volontà propria, intrinsecamente malvagia, non v è modo di usarlo in maniera giusta! 😊
Vero...ma se non vedessi il Tuo video, sul cellulare....non lo avrei mai scoperto 😂😉
Piccola correzione che non stravolge il senso del video. Per demenza non si intende la perdita della capacità di creare nuove connessioni o la diminuzione della plasticità, ma la compromissione e la perdita di funzioni corticali superiori... Come memoria, funzioni motorie/percettive, problem solving, controllo delle reazioni emotive, etc. Quindi quanto emerso da questi studi è MOLTO più grave. Ottimo comunque 🙏
Abbiamo già adesso i dementi quarantenni e plus; guidano la macchinina usando il telefonino, guardando le notifiche e rispondendo a messaggi, zombies alla guida. Gli adolescenti, di conseguenza, seguono l'esempio.
Ci stavo giusto pensando in questi giorni, dopo questo video capitato a fagiolo comprerò un telefono con i tasti e metterò il telefono in una scatola nell'armadio, ci sta rovinando, io lo sento che mi sta rincoglionendo, specialmente dal punto di vista dell'attenzione
Avevo già eliminato i social, ma in qualche modo riesce a tenermi incollato per troppo tempo rispetto a quello che dovrebbe essere. Molti, compreso me, non hanno abbastanza forza di volontà per dire di no in momenti come appena sveglio o prima di andare a letto, il "dumbphone" è la soluzione, per lo meno potremmo usarlo per un paio di mesi, così da riabituarci a stare senza smartphone
10:00 Questo tipo di scrolling è detto anche doom-scrolling
Praticamente lo stadio finale del lavaggio del cervello dopo l’abbassamento della soglia dell’attenzione grazie ai nostri ultratossici reel e tiktok…
Me ne sono reso conto sulla mia pelle, memoria a breve termine sicuramente calata, e capacità di attenzione che crolla ad essere ottimista a qualche minuto
Non ho 15 o 22 anni (ma venti in più), anche tra i miei coetanei over 40 c'è chi passa qualche ora a fare scrolling su Instagram, ad esempio quando tornano stanchi da lavoro e non hanno voglia di fare nulla.
Posso vantarmi di dedicare ai social meno di mezz'ora al giorno e mi trovo bene così
Diciamo che gli effetti negativi di questi dispositivi nel rendere dementi i propri utenti, trovano un terreno molto "fertile".
Lavoro in istituto di scuola media superiore come tecnico informatico e nei miei interventi con gli studenti per risolvere problemi più disparati, ogni volta resto stravolto.
A parte la diffusa ignoranza generale su qualsiasi argomento, quello che noto con sempre maggiore stupore è l'utilizzo stupido e passivo dei supporti informatici. Nelle loro operazioni non c'è mai semantica, eseguono stupidamente in maniera meccanica semplici sequenze di gesti senza capire minimamente cosa comportano le loro procedure. Quando poi (molto spesso) le cose non vanno per il verso giusto, è quasi sempre impossibile fargli capire, seguendo un ragionamento tecnico logico, dove hanno sbagliato e come avrebbero invece dovuto fare. Semplicemente perché non hanno nessuna nozione di cultura tecnica, anche la più elementare.
Mi arrabbio moltissimo quando sento dire che le nuove generazioni sono esperte in tecnologia e informatica.
NO!! Quando in un allevamento, le galline ficcano il becco nell'abbeveratoio per bere, queste galline non sono ingegneri idraulici che con il loro progetto fanno sì che l'acqua arrivi nell'abbeveratoio, semplicemente compiono la loro azione con meccanica stupidità perché sanno che l'acqua c'é sempre. Se per qualche motivo l'acqua non arrivasse più..... addio galline.
Si prospetta per queste generazioni un futuro molto triste e opaco. Forse quando l'intera umanità sarà una moltitudine di beoti, i pochi capaci di ragionare con cognizione e competenza avranno delle opportunità smisurate, ma temo che non sarà per nulla un fatto poositivo....
Non ho capito i danni provocati dalla tecnologia sono legati all’oggetto in sé oppure all’attività fatta, ad esempio se uno lo smartphone per leggere un articolo di giornale mi provoca danni, oppure è legato solamente alle attività vuote come lo scrolling?
Tutto vero, ma a 'sto punto non capisco perché all'epoca stroncasti "The social dilemma", che tra i temi che si occupava di evidenziare, denunciava anche i problemi da te evidenziati in questo video.
Perché lo faceva nel modo sbagliato, come ho spiegato nel video. Social Dilemma è un documentario furbo e incompleto, oltre che decisamente di parte.
@@rickdufer mah, non ricordo bene il video e le ragioni precise del tuo giudizio negativo, mi propongo di rivederlo, non capisco tuttavia cosa intendi con l'espressione "di parte". È un documentario che si propone di portare avanti una tesi, come fai tu quando scrivi uno qualunque dei tuoi saggi e scegli di richiamarti a un filosofo piuttosto che a un altro. L'argomento dell'oggettività, o dell'essere "al di sopra delle parti" è un vecchio mito, un'illusione; si esprime la propria interpretazione e posizione "di parte" anche solo nella bibliografia a cui si fa riferimento, talora persino sulla scelta della copertina (estremizzo).
Grazie comunque dell'interlocuzione.
Dal 2021 ho messo un timer sull'iPhone che blocca tutti i social dopo 2 ore di utilizzo. Mosca bianca, perché vedo continuamente situazioni fuori controllo attorno a me.
Ragazzi io penso di avere tanti dei problemi citati nel video. Ho una dipendenza dallo smartphone ormai troppo forte e sento che più tempo passo e più la mia soglia dell'attenzione e la soglia di sopportazio e del disagio scendono. È una cosa che va avanti da un po', ho letto tanti articoli in merito e ho trovato anche soluzioni molto utili, oggi ad esempio uso un impostazione sul cellulare che non mi permette di usare i social più di un tot di minuti al giorno e mi impongo di provare più noia possibile durante la giornata. Però questi cellulari sono subdoli, sono entrati ormai troppo nell'uso quotidiano e le tentazioni ormai sono costanti e ci ricasco sempre.
Se c'è qualcuno che come me vive lo stesso problema e l'ha risolto vorrei un consiglio per capire come fare
Volevo mandarlo a un amico, poi mi sono ricordato della sua soglia dell'attenzione da tik tok 😅
no, invece la tv per 50 anni che ci ha plasmato e reso dipendenti? Io non ci credo, chissà perché lo studio è del 2021 dopo che la voce del dissenso , 16:19 rispetto il main streaming ,correva sul web
"Riempio il mio tempo, non colmo il vuoto"
-Marracash
Neanche a farlo apposta ho iniziato a non portarmi il cellulare al lavoro o a non usarlo nei momenti morti, quando l'ho detto alle mie colleghe mi hanno guardato come se fossi un alieno (inoltre erano stranite dal fatto che non ho Tik Tok e che non ho intenzione di scaricarlo)
Così come esiste un algoritmo che ti piazza su internet tutta la pubblicità possibile e immaginabile, così ci dovrebbe essere un algoritmo all'interno del telefono che sulla base del tempo trascorso sugli smartphone e dei contenuti fruiti, avvisa con un banner, con la stessa frequenza con cui troviamo la pubblicità e senza possibilità di neutralizzazione, che abbiamo superato una certa soglia critica e che è arrivato il momento di consultare un medico
La modalità accesso assistito su iOS17 da questo punto di vista è la salvezza
Potresti fare un video su come migliorare in questa cosa qui? Io sono una studente universitaria, sono molto consapevole del fatto che il telefono mi faccia più male che bene, infatti quando studio lo metto via in un’altra stanza (peccato che abbia il tablet che sossso sostituisce). Soprattutto sono colpevole dello screen check e nelle pause putte di studio visto che sono stanca prendo il telefono 😅. Non mi influisce sui voti o altro ma più che altro sulla mia salute mentale
Bel video
Rick,le fonti quali sono ? L'ha riportato l'ansa?
Io causa lavoro devo stare per forza davanti ad uno schermo ma ho installato un timer per i social, 10 minuti al giorno
Che dovrebbero mettere l'annuncio di queste patologie sulle scatole degli smartphone tipo "il fumo uccide", l'ho pensato anche prima di 17:50
Però effettivamente quanto utile risulterebbe? Come le scritte sulle sigarette: vedo chi fuma, se ne infischia bellamente, circa
Cosa ne pensi anche della calcificazione precocie della ghiandola pineale??
Vero come poche cose!
Grazie per questo video , peccato solo che non fosse stato fatto 5 o più anni fà perchè a me personalmente non mi è mai stato detto così chiramente le conseguenze dell'uso del telefono.
Purtroppo, ne avro le mie conseguenze 😢
Ma questo discorso vale anche per gli adulti? Cioè una persona over21 (quindi ha l'encefalo che ha terminato già la sua crescita) rischia di andare incontro a demenza se sta troppo sullo smartphone?
si… si tratta di una dipendenza
Una donna al ristorante con una figlia di 5 anni e chiede a quella grande dove sia la piccola e la grande dice : sta al telefono a farsi le foto. Nella mia testa mentre servivo pensavo che cazzo di generazione verrà fuori
La cosa peggiore è passare la giornata sdraiati a guardare video di gente che si allena 😂
Fa anche le combo con altri vizi. Per esempio io che ho il vizio del fumo, quando accendo la sigaretta, uso anche il telefono. 4 minuti di sigaretta diventano 30 minuti di meme e perdo un sacco di tempo.
Io vorrei sapere quale erano le abitudine pre social nerwork alla noia. Stare a guardare fisso un muro? Uscire per riempire il tempo con gente con cui non vuoi avere a che fare? Leggere un libro leggero e non troppo impegnativo? Cioé vorrei capire quale é la linea di confine tra noia che porta ad un effettivo utilizzo migliore del tempo con uno smartphone o senza, quale era il tipo di differenza ai tipi di intrattenimento piú vecchi e non collegati a internet e nuove tecnologie? Quale era il tipo di noia "produttiva" che serviva alla persona media prima dei social network?
Gli antidoti alla noia pre-social network erano tanti, televisione compresa probabilmente. Anche se ritengo che la televisione fosse uno strumento meno distruttivo di uno smartphone dove veramente c'è gente che guarda continui mini-contenuti senza senso. Io li vedo anche in pausa pranzo a lavoro e poi sono lì che se la ridono da soli perché non li condividi nemmeno certi contenuti.
@cecilia8585 per me ad esempio la televisione era peggio, l'obiettivo di chi stava in tv era comunque il farti rimanere il piú attaccato allo schermo, con il problema che ogni rete aveva una direzione e un qualche tipo di messaggio o pensiero non filtrato da passare a chi guardava. Comunque parlavo anche di un momento pre televisione, quasi storicamente vorrei sapere quale era la risoluzione alla noia, quale tipo di produttività creava
@@tlorn7548 Mi sa che questo problema del sotto pensiero sul messaggio televisivo sia veramente deleterio e da relegare se proprio alla TV degli ultimi 25 anni. Chi ha vissuto la TV fino agli anni '90 sa che in realtà esistevano tanto bei programmi che erano anche educativi o comunque stimolanti, come quiz o varietà. Ad ogni modo nemmeno io sono mai stata una grande spettatrice di televisione e per quanto mi riguarda, io che ora ho quasi 39 anni ho sempre fatto di tutto per non annoiarmi, soprattutto con lettura e sport. Se ci sono stati momenti di noia o li passavo da sola coi miei pensieri oppure in compagnia. Tutte e due le cose ora mancano terribilmente e mancano anche a me che ero abituata a queste cose e invece come vedi sono qui a scrivere a te da dietro un telefonino. Secondo me anche prima della TV si riempivano i momenti di noia con la socialità, ma forse, soprattutto per quanto riguarda gli uomini il lavoro (mio padre è del '48 e tutt'ora la sua vita è pensare al lavoro, andare al bar a giocare a carte, leggere e guardare documentari di storia) e le donne i lavori di casa. Non c'era la corsa impellente al divertimento a tutti i costi mi verrebbe da dire e ciò mi fa anche dire che per molti oggi noia significa non divertimento, quando noia può essere tante altre cose.
Il tuo ragionamento nasce dalla tua esperienza di vita,molta gente per stare al telefono trascura l’igiene,gli affetti e la salute fisica,io quando mi annoio vado in palestra o provo a fare qualcosa che credo di non saper fare,facendo così ho imparato a cucinare e ad andare sui rollerblade,esperienze che condivido con la mia ragazza e che arricchiscono la relazione
Leggere, uscire per passeggiare, fare attività fisica, scrivere i propri pensieri su un diario, vedere gli amici, e talvolta starsene soli, per fatti propri in silenzio, per rimettere ordine nei pensieri.
Ma se gli effetti di una teoria li posso verificare solo dopo almeno 30 anni - stando a questi studi su ipotetiche conseguenze date da uso smodato di telefoni cellulari- come posso OGGI considerarla valida? Sulla base di ipotesi non verificabili? E quindi non su base scientifica? E quindi di che stiamo parlando?
Devo ammettere di essermi riconosciuto nello "screen check" compulsivo, ho attivato il suono sul telefono e l'ho allontanato, così lo uso solo se sento veramente una notifica.
Un pò allarmistico questo viedo eh... per carità sono d'accordo che un uso smodato possa far male, come tutto poi, ma come molti dicono nei commenti, causalità e correlazionalità non sono la stessa cosa.
Intanto è caUSalità e in secondo luogo io nel video l'ho detto due volte. Quindi, a che serve il tuo commento?
@@rickdufer Nel video con Enkk avevi esplicitamente parlato di un nesso causa-effetto riferendoti proprio a quel famoso studio
@@rickdufer Verissimo per carità, poi lo dici nel video. Ma le premesse, il titolo, il thumbnail e il discorso introduttivo non mi hanno subito dato quell'impressione. Grazie inoltre di avermi notificato l'errore, il correttore da cell a quanto pare non è a conoscenza della parola causalità (e mannaggia, se non sto attento me la cambia da solo).
@@rickdufer Poi se il mio commento serve a dare ancora più visibilità al fatto che ribadisci un concetto che già dici nel video secondo me è buona cosa ed evita a gente i fraintendimenti che potrebbe aver generato in persone come me. Io la vedo come una win situation.
@@artemis-u-3676 Comunque a parte il già citato video di Enkk in cui Rick parlava di un nesso causa-effetto, lo stesso Rick pubblicizzava così il video: "Un numero incontrovertibile di studi lo sta dimostrando: il tuo smartphone rischia di trasformarti in un *parola che non metto perché RUclips rischia di non pubblicarmi il commento* precoce. E bisogna assolutamente fare qualcosa!". Quindi ecco, quantomeno c'è dell'ambiguità
Se qualcuno volesse andare a riguardare Batman Forever e il marchingegno del dottor Edward Nygma ( l’enigmista) scoprirebbe che questa roba era già stata ipotizzata!
Rick Dufer , il rosso malpelo più geniale di YT 👏👏 Bravo
Ma in realtà tutti gli studi che hai linkato e citato sono correlazionali, non implicano affatto un nesso causale per cui è lo smartphone a produrre riduzione di sostanza grigia, peggioramento dei sintomi dell'ADHD ecc. Può anche essere anche "semplicemente" che quelli siano degli indicatori che predispongono a far sviluppare il disturbo (e dirò di più: mi sembra la cosa più probabile): se, per esempio, ho di base un deficit in quelle parti della sostanza grigia che sono correlate alla capacità di inibizione, mi sembra assolutamente coerente che io abbia più probabilità di sviluppare una dipendenza da Internet. O può anche essere che ci sia una correlazione spuria, alla fine nel campo delle scienze della mente e del cervello ci sono una quantità enorme di potenziali spiegazioni. Ma queste cose le dicono gli studi stessi; dal primo paper linkato: Further research is needed to understand the nature of gray matter differences across different PUI behaviors (such as whether they constitute vulnerability markers or stem from PUI itself).
Il nesso di causalità è qualcosa che va ancora studiato a fondo per essere compreso, ma si pensa che il legame sia bidirezionale. Persone con preesistenti differenze nel cervello sono più vulnerabili allo sviluppo di PUI, e il PUI provoca modificazioni plastiche del cervello che a loro volta possono peggiorare la condizione.
@@gabrieleazzola2998 Dire che qualcosa provochi delle modificazioni nel cervello vuol dire tutto e nulla. Anche se adesso mi metto a imparare una lista di quattro parole c'è una modificazione a livello cerebrale. Qualsiasi interazione con l'ambiente provoca cambiamenti nel cervello ma qua si sta proprio parlando di differenze sostanziali nella materia grigia che non è una cosa da poco e infatti non mi pare ci sia nessuna evidenza che allo stato attuale sostenga questo
@@gabrieleazzola2998 Tra il dire che ci sono cambiamenti a livello cerebrale (che ci sono per qualsiasi interazione con l'ambiente) e parlare di modificazioni simili a quelle citate nell'articolo di Rick c'è una bella differenza. Comunque si può pensare quanto vuoi ma serve dimostrarlo. E allo stato attuale non mi pare che ci sia una mole neanche lontanamente sufficiente che attesti quanto invece detto nel video.
EDIT: Non capisco se il mio messaggio precedente si veda o meno: ordinando i commenti dal più recente si trova, altrimenti è come se fosse invisibile. Boh, misteri di RUclips
La correlazione è statisticamente provata dai vari studi già pubblicati in merito. Come scritto nel primo articolo citato, resta da capire il nesso logico, ovvero la causalità tra differenze nella struttura cerebrale e PUI. Sebbene non ancora dimostrato che sia il PUI a provocarle, mancando sufficienti studi che analizzano le modifiche di lungo periodo sugli stessi individui, non è nemmeno dimostrato il contrario, cioè che siano una premessa del PUI come affermi te. Varie fonti e pareri scientifici sostengono un nesso bidirezionale, ovvero che entrambi si causino a vicenda. Resterà da dimostrarlo con futuri studi.
@@gabrieleazzola2998 Appunto, quindi allo stato attuale si sta parlando del nulla. E io non ho mai affermato il contrario, rileggi meglio quello che ho scritto
Grazie
Secondo me, ogni applicazione per smartphone dovrebbe avere un avviso come nei pacchetti di sigarette.
Mi e piaciuto molto
Chainsmoking, é solo una sigaretta, é solo un'abitudine.
quest’uomo è un mito😊
Poi chiederemo a putrid il motivo..... 😆🤣🤭
Ma la puntata intera per abbonati non c'è?
Sarebbe super interessante un approfondimento sui processi cognitivi della noia (secondo il punto di vista dei filosofi). E magari un collegamento (se ha senso) su DMN. Un plauso sulla conclusione, chi è del mestiere nota un calo assurdo in capacità di attenzione e dipendenza dal telefono nelle classi di medicina università (spagna, nel mio caso). Si devono continuamente abbassare gli standard degli anni precedenti, i medici del futuro mi fanno obiettivamente cagare in mano.
Effetto Contraste : Vediamo una persona apparentemente migliore in una foto che ci fa sentire in colpa per qualcosa che ci manca ....una parte della "demenza" social F.O.M.O e smartphone
Io è da mo' che lo dico ai genitori che il loro bambini finiranno tutti in psichiatria quando avranno una ventina d'anni... Ma tanto non hanno voglia di informarsi... Troppa fatica e probabilmente i loro figli non sono abbastanza importanti. 🤷🏻♀️
Mi rende pigro...ho imparato mille cose sul fai da te...sullo spazio...la scienza in generale...la medicina...la botanica ecc...eppure non ho voglia di spolverare casa...o meglio...la spolvero ascoltando Giancarlo del canale L uomo in erba...e le circa 7000 specie di cimici nel mondo...e come si accoppia il phidippus regius o ragno saltatore
mah, non sarà che lo youtubing va di pari passo con l'instupidimento dei telefonini? L'aggancio psicologico è una dipendenza quanto una necessità di sbarcare il lunario. E come uscirne? Sempre in quel modo: mollandoci.
Io lo uso perché tutti gli umani sono qui dentro
Sì, e temo valga ancora di più per i giovanissimi.
Interessante ma prevedibile.. io nn ho fb non ho Instagram, ho solo whatsapp e vorrei eliminarlo. Grazie delle info
Bravo
Vedrete, vedrete
8h di schermo poi li chiami e non rispondono perché hanno il non disturbare attivo
Ormai lo smartphone lo considero al pari del "unico anello" del Signore degli Anelli: un mezzo potente, che crea dipendenza in modo subdolo, e che in più mi rende osservato da forze che non hanno di certo a cuore il mio interesse.
Il film idiocrazy. Bellissimo. Vedetelo.
Esatto
ridateci irc, i forum (non del tutto morti) e l html 1.0... quanto era bello internet all inizio...
nono non è colpa del telefono...
Al minuto 0.43 inizi col dire che "nel 2021 esce uno studio molto importante"... ottimo...
Al minuto 1.10 aggiungi poi che "nel 2020 esce un altro studio"... ottimissimo 😂
Che è un test per vedere quanta materia grigia sia rimasta in circolo?😂😂😂
💯
Mi continuo a chiedere come caxxo si fa a stare 6/8 ore al giorno sul tel. Per farlo è d'obbligo non avere molto da fare del proprio tempo
Se uno non ha relazioni pensi che sia facile guardare solo i muri e il tramonto?? Sfido chi riesce a farlo! Magari quando uno lavora può non usarlo
❤
A noi no
Lavorando nell'assistenza tecnica telefonica posso tranquillamente dire che i 40 anni ce li siamo persi e i 30 enni sono già sulla strada giusta.
Non sanno recuperare una password, non sanno usare un PC, non sanno compilare un form e, spesso, nemmeno leggere un PDF.
Prova a scrivere una mail come si deve e con un linguaggio un minimo non informale?
Non capiranno un tubo.
Ma una cosa nel video credo sia un po' troppo populista:
Il cellulare è uno strumento STRAORDINARIO per migliorare sé stessi e per avere facilmente informazioni, I SOCIAL sono il problema e "qualcuno" ha persino cambiato nome per sfuggire all'ovvio e salvarsi da cause milionarie (MET...COFF-COFF) .
Come giustamente dici, le notifiche, la disinformazione, però non fanno parte del mezzo, sono un applicativo sul mezzo.
Quindi, chi lo fa sto bel virus che blocca tutti i social su ogni cellulare? 😂
👍👍