Questo Special è frutto di riflessioni che mi accompagnano da molto tempo, sia per vie letterarie che per esperienze personali. Spero possiate trovare qualche spunto importante per riflettere su voi stessi: a me questi pensieri sono serviti moltissimo. Grazie per l'ascolto! Se vi va, qui trovate qualche link utile per conoscere meglio il nostro lavoro e magari sostenerlo! 😉 Compra e leggi "La Parola a don Chisciotte" ➤➤➤ amzn.to/3jmCYpQ (e tutti i miei libri: www.dailycogito.com/libri/) Questo episodio è stato sponsorizzato da NordVPN, che supporta il Podcast e il mio lavoro. Vai su nordvpn.com/dufer e inserisci il nostro coupon DUFER per avere uno sconto esclusivo e 4 mesi extra gratuiti. Prova NordVPN senza rischi grazie ai 30 giorni di garanzia soddisfatti o rimborsati. BIBLIOGRAFIA del video 1) Pascal, Pensieri: amzn.to/3Uv94Oo 2) Nietzsche, Così parlò Zarathustra: amzn.to/3Mwymtp 3) Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione: amzn.to/40UdAIF 4) Kierkegaard, La malattia mortale: amzn.to/3KnsEaw 5) Ligotti, la cospirazione contro la razza umana: amzn.to/3ZVRu7f 6) Frankl, L'uomo in cerca di senso: amzn.to/3MBc7Tj 7) Seneca, Lettere a Lucilio: amzn.to/3Gwy6XH Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ www.dailycogito.com/video-corso/ Entra nella Community ➤➤➤ www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ eepurl.com/c-LKfz Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ discord.gg/pSVdzMB Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ www.dailycogito.org/
Ma se si ribaltasse la prospettiva? Perchè la sofferenza deve essere una cosa negativa? La sofferenza è il motore dello sviluppo. La sofferenza è lo squilibrio che ci mobilita a ritrovare l'equilibrio e che quindi ci attiva. Se non avessimo "sofferto" il freddo non avremmo "creato" vestiti per coprirci, se non avessimo "sofferto" la fame non avremmo sviluppato le capacità per essere dei cacciatori (con tutto quello che ne consegue a livello sociale e cognitivo). Ma anche su piani cognitivamente più alti rispetto agli esempi, la sofferenza rimane uno strumento eccezionale. Se assumiamo per vera la tendenza della materia (e dei viventi) a ricercare l'equilibrio (o l'omeostasi), la sofferenza è uno dei mezzi che sbilancia l'equilibrio e ci induce a fare il possibile per ritornarci. Potremmo azzardarci a dire che anche un atomo, in una reazione chimica, quando perde un elettrone va in "sofferenza" e che faccia di tutto per ritornare al suo equilibrio.
Io sono nata infelice, in gioventù lo sospettavo ma, non essendone pienamente consapevole, soffrivo tantissimo e mi isolavo, e mi sentivo diversa perche non sorridevo quasi.mai e mi sentivo in sintonia con pochissime persone. Paradossalmente, la mia infelicita mi ha protetto durante la pandemia, in quanto era una situazione talmente incredibile e terrificante, che il mio vedere tutto nero e il mio animo leso erano quasi legittimati. E quando la pandemia è (apparentemente) terminata, mi sono sentita QUASI felice perche mi sentivo piu forte , una sopravvissuta. Naturalmente, sono rimasta infelice,ma ora ci convivo, anche se spesso ho delle cadute semidepressive, spesso accompagnate da pensieri infausti, che supero solo pensando allunico essere umano che mi tiene in vita , che è mio figlio, che (spero) abbia ancora bisogno di me (sebbene sia una madre imperfetta)
Intanto grazie alla "modernità" abbiamo accesso a queste cose. Una volta, o leggevi, oppure dovevi scegliere tra Pippo Baudo e Mike Bongiorno. Complimenti, come sempre👏🏻
Uno dei tuoi video migliori. Credi nell'interiorità non nell'effimero piacere ma ti fermi lì. Non ti apri alla ipotesi che un certo modo di coltivare l'interiorità possa avere un ruolo ulteriore di relazione con..., riflesso di un Mistero più ampio della nostra limitata individualità? Giustamente avverti che la ricerca ordinaria del piacere è una chimera e ribadisci la priorità del senso fondato sulla autenticità e libertà di espressione della propria unicità. Indicazioni importantissime e sagge. La difficoltà a non interpretare nichilisticamente la constatazione che intrinsecamente c'è potenziale dolore nell'essere viventi è uno sparti acque esistenziale per chi lo comprende. Ma ti fermi lì. Legittimo, per carità. Già tanto. Insomma, credi in un senso che potremmo concepire come individuazione, ma una individuazione che rimane sempre personale non presupposto anche di altro. L'unicità individuale come punto di arrivo e non come punto di partenza, come espressione anche di altro... Insomma ti fermi alla individuazione personale e non contempli per ora quella transpersonale (con tutti i limiti dell'uso di queste etichette e parole).
A mio avviso, una delle migliori puntate, sia per come hai argomentato le tue riflessioni sia per la tematica (di importanza cardinale). Niente da dire, forse una delle live più pregne di significato fino ad ora, che bello!
Mi sono venuti i brividi, mi sono commossa. Quando si parla di significato, è proprio ciò che mi sta accadendo, nella mia vita familiare è arrivata la malattia (la mia) e sto capendo ogni giorno di più che è li la chiave...lavorare sul significato...sempre. grazie di cuore per questi video indescrivibili. ❤
Video immensamente importante da lasciare nel cassetto nel qual caso foste felici in quel momento. Penso vada visto nei momenti in cui si è maggiormente infelici, perché è lì che agisce come un balsamo. Grazie Daily Cogito per l'ottimo lavoro che fate ed evviva la progettualità!
Forse va visto quando siamo felici, perché così possiamo passare del tempo a essere introspettivi e capire la confusione che siamo per guardare alla fine quello che siamo, pensieri, aspettative, illusioni, immagini di come dovremmo o vorremmo essere e così poter diventare famigliari con l'"infelicità" che abitiamo perché nei momenti difficili possiamo scorgere il bisogno enorme del corpo di un rifugio temporaneo e magari così facendo sceglieremo di ascoltarlo come parte integrante di noi stessi piuttosto che come qualcosa da rifuggire indulgendo in attività stimolanti che alla fine ci fanno credere di essere miserabili o incompleti. Forse anche vedersi come incompleti è un'illusione, un pensiero, un immagine, un altro aspetto della nostra realtà.
Ho letto la parola a Don Chisciotte e sono rimasto senza parole, perché sono concetti che cercavo da tantissimo e avevo in testa ma non riuscivo ad esprimere con tanta chiarezza..il fatto che fossero immersi in personaggi lettarari ti fa rendere ancora più bello e fruibile il tutto!complimenti e grazie perché sto meglio..😁
Se dovessi fare una metafora,penso che la felicità sia quel rapporto/relazione che c'è tra: te,uno specchio e una lampada interposta tra te e lo specchio...se la lampada non è accesa non puoi vederti nello specchio e quindi non c'è felicità, se lo specchio è sporco o rotto non puoi specchiarti e quindi non c'è felicità, se non stai davanti allo specchio non riesci a vederti e quindi non c'è felicità.. te sei la persona di ogni giorno ,lo specchio è la tua anima avvolta dal conscio e l'inconscio (la consapevolezza) e la luce è la voglia di vivere nel presente, perché la felicità si può trovare solo lì nel presente,tra te lo specchio e quella lampada.
Mi sembra che la scelta di prefiggersi e perseguire un progetto di vita rientri nel concetto di distrazione di cui parla Pascal che hai citato proprio all’inizio del video (tanto più ci si impegna nel raggiungimento di uno scopo). La storia è comunque questa: che io dedichi le mie energie al continuo divertimento, o al continuo studio, o al continuo lavoro, o al perseguimento di un progetto (che non spesso viene raggiunto in tempo tanto che è caotica la casualità della vita) quello che sto facendo è semplicemente distrarmi, utilizzando le energie in qualcosa che mi tenga alla larga dall’abisso angoscioso che è il non senso della vita. E quindi neanche darsi un motivo, a questo punto, è affrontare la vita, che certamente è più faticoso e comporta risultati e traguardi, ma basta fermarsi e ricordarsi che la vita umana è un nonnulla rispetto all’eterno fuori di noi: quei traguardi, anche solo la speranza di essi, ci distraggono. Allora non resta che accettare l’infelicità. Io credo che, su questo presupposto, chi decide di vivere senza uno scopo e chi invece ha un obiettivo siano sullo stesso livello, ed è futile da parte della società giudicare l’inetto tra i due. Che la vita venga colmata da continui impegni/fatiche o da continui piaceri (perché si sa che un piacere solo dura poco) è, alla fine, indifferente.
ma anche perché mi sembra che chi si dia un obbiettivo di vita comunque insegua la felicità, pensa che raggiunto quello sarà felice. Quindi a questo punto non so se sia più vano l'"inetto" o "quello con un obiettivo". Se studio per diventare medico è perché credo che da medico sarò felice e finisco per dipendere effettivamente anche da cause esterne. Diciamo che dare un proprio senso alla vita sembra essere una strada prolifica, solo che credo che qui Rick l'abbia confuso con altro, che ne abbia molto sfumato i confini o mi sbaglio io?
Una volta una signora di età vissuta in un contesto lavorativo mi disse:" Come è gentile, comprensivo e garbato". Io:" Signora la ringrazio".Ma volevo dirle:" Io non sono gentile,io sono rassegnato.
Mi scoccia molto non essere riuscito a seguire questa live. Comunque mi ha ricordato quel che mio padre mi diceva: "dalle difficoltà nascono gli eroi", mi diceva di non fuggire davanti all'infelicità, alle difficoltà, alla noia... ma di affrontare tutto, accettarlo e tirare avanti. Non è facile ovviamente e, devo ammettere, difronte ad alcune difficoltà ho "deluso" mio padre e le sue aspettative, però ci sto provando ogni giorno, anche se Yoda direbbe "fare o non fare, non c'è provare"😅 Grazie per questo speciale.
Cristian suo padre aveva ragione, del resto la vita ci mette sempre alla prova e io penso che di " eroi "..ce ne saranno parecchi in giro perche la vita e' dura.
Poi questo special mi ha ancora più rincuorato paradossalmente perché è vero..e a volte mi sento in colpa ad essere normalmente infelice senza dover per forza colmare tutti i vuoti con serie e intrattenimento vario..è bello riuscire a stare un pò tra se e se e pensare a come poter pensare meglio..❤
Special Cogito magnifico, complimenti! Ragionare in questa maniera sull'infelicità in maniera così contrapposta alla visione promossa dalla società è stato bellissimo! Spero ci siano riscontri favorevoli da parte di tutti i tuoi ascoltatori per questo tipo di contenuti e "non vedo l'ora"di sentire lo special cogito sulla pazienza 😉
Come recita SALVE REGINA: gementi e piangenti in questa valle di lacrime, ambiamo alla felicità che in realtà è una condizione centellinata purtroppo a gocce quando invece dovremmo aspirare alla gioia che è la pienezza di una condizione dello stato d'essere interiore che al contrario di quel che si può pensare passa e permea anche da uno stato di infelicità... VAI VECIO!! TE SI SEMPRE EL MEJO!!
Grazie. Nella vita a volte si perde la strada e poi senti un giorno Rick e ... ritrovi il sentiero. Grazie di cuore per avermi ricordato cose che avevo dimenticato
Questo tuo contenuto mi ha dato tanti tanti spunti di riflessione su me stesso, sul mio passato, sulle persone a me vicino o che lo sono stato. Per cui un sincero Grazie. Sto per affrontare un capitolo molto importante della mia vita e queste riflessioni sia tue che dei Giganti su cui siamo in spalla, sono di una profondità e grandezza inestimabile.
io stimo quest'uomo e il suo lavoro, fa qualcosa che ad un occhio poco attento potrebbe sembrare poco, ma in realtà ha creato qualcosa che ben pochi farebbero, e in più offre moltissimi punti di vista, stimolando il senso critico dell'ascoltatore, invogliandolo ad ampliare le sue conoscenze.... è evidente che i social non sono proprio da buttare ahahaha
Vorrei fare un appunto, oltre che ovviamente fare i complimenti per l'ennesimo contenuto di valore, su quanto detto nello spot dello sponsor. Sebbene non siano effettivamente in molte a farlo, NordVpn non è l'unica ad avere una politica "no log". Lo so, sono un rompiballe😂 non me ne vogliate. Ho una specie di compulsione per la precisione. Mi consolo pensando quanto sia figo che l'unico microscopico appunto che si possa fare alle vostre live sia un'inezia nella presentazione dello sponsor. Un grande grazie a tutti voi per i vostri contenuti di valore e spessore😊
Questo video è davvero bello. Come del resto tutti i video di Rick che ho visto finora. Ho scoperto questo canale guardando il confronto con Odifreddi. E ho trovato in Rick, che non conoscevo, un vero intellettuale. Per quel che valgono, ti faccio i miei complimenti!
Scelta consapevole e intenzionale dell'impegno costante e che prescinde dalle condizioni esterne. Questo, per come ho capito io, è il Progetto, l'idea più conveniente per vivere bene nonostante l'infelicità, che non è una stortura strana o ingiusta della vita decisa da altri (e dalla quale fuggire) ma strutturale alla vita in quanto siamo esseri umani. Bel lavoro, bravo Rick. Grazie.
Anche se vista in differita, questa è la migliore live che io abbia visto 3 ascoltato. Citazioni ad hoc e grande riflessione. Piacevolissima e interessantissima. Quella che aspettavo da secoli. Frase storica: "in 2000 anni le cose non sono esattamente cambiate...". Quanta verità e quanto dialogo con la propria angoscia c'è in questa frase. Grazie mille a tutto il canale❤
Questa live mi ha fatto pensare al concetto di "autarchia" promulgato dagli stoici, ovvero che la "vera" felicità è l' essere padroni di noi stessi e inseguire la virtù
Grazie, uno special davvero bellissimo arrivato proprio ora che sto affrontando uno dei tanti scogli della vita e in compagnia di Marco Aurelio, Frankl e... Sant'Agostino (appena iniziato Le Confessioni). Grazie per il vostro progetto ❤
Puntata molto apprezzata che mi ha fatto sorgere molti pensieri su cui riflettere. Uno di questi è il seguente: se la felicità non duratura non è una vera felicità ma essere sempre felici è impossibile e non desiderabile allora siamo destinati ad essere solo infelici?
Ai tempi di only fans ascoltare le tue parole, a me, boomers, sembra di tornare indietro ma non perché "prima si stava meglio" ma perché c'erano questi pensieri, questi discorsi...ora non ci sono più o meglio nessuno li vuole più ascoltare né tantomeno fare! (A parte qualche rara eccezione come questa).... perché troppo ...lungo! Ora sono tutti come il coniglio di Alice nel paese delle meraviglie...al posto di guardare l'orologio guardano in continuazione lo smartphone per...diventare felici! Anzi. Per una ennesima spruzzata di dopamina!
Argomento molto interessante. Penso che, proprio pk niente è per sempre, per l'individuo come per l'intero universo, il fatto che gli umani ne abbiano coscienza, è fonte di infelicità. Si cerca l'immortalità, quando invece credo che proprio la "fine" dia un senso alla vita, come una serie tv che piace, se dura all'infinito viene a noia. L'infelicità dovuta a frustrazione quando non riusciamo a ottenere tt quello che oggi ci fanno credere sia indispensabile per essere felici, è tipica della società del "benessere" che in realtà ci propina solo "bisogni indotti", per niente necessari al nostro benessere, anzi creano depressione e infelicità quando non possiamo averli. Molti si suicidano nei Paesi più ricchi, avanzati , "civili:, quasi nessuno si suicida in paesi dove non hanno neanche l'acqua, né cibo, farmaci etc. Personalmente ho letto poco su filosofia occidentale, ma moltissimo, fin da bambina di filosofie orientali. Cmq trovo che i miei migliori "guru" siano sempre stati i gatti. Basta la soddisfazione dei bisogni primari per essere felici, (respirare mangiare bere dormire giocare) Non hanno ansie di nessun tipo dormono molte ore al giorno e in rapporto alle ore dormite sognano più di ogni altro animale compreso l'uomo. Non hanno nome ma sanno benissimo chi sono, da dove vengono, dove vanno e perché. Imperscrutabili creature, per me esseri superiori Imparo molto da loro, e dalla loro "filosofia" di vita...felici con niente, indipendenti da tutto, ma, contrariamente a quanto molti pensano, capaci di amare non per opportunismo, ma per rispetto e affetto reciproco Grazie molto felice di seguire tuoi video...😂
Mamma mia quanto mi sei piaciuto. Ti conosco da pochissimo, sto guardando i tuoi video in ordine sparso, ma questo video mi ha colpita molto. Mi hai arricchita...penso. Ho un discreto rapporto con la mia infelicità ma ora, forse, grazie a te ho qualche strumento in più. Complimenti. Oltretutto sei molto affascinante 😊
"Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe....non Dio dei filosofi..." Parole di Pascal, dopo la sua piena conversione nel novembre 1654, per cui abbandonò i suoi studi scentifici per la teologia. Penso soprattutto alle frasi di Michelangelo Buonarroti: "La serenità si può ottenere solo con molto affanno" e " Fate, mio Dio, che io possa desiderare sempre più di quanto io possa realizzare"... Felicità o infelicità? Se anche l'uomo si trova proiettato su una terra di dolore, la sua aspirazione naturale è di andare oltre il dolore e superarlo. La Fede, in questo, ci è di grande aiuto. Senza la Fede, ci resta poca cosa.
Uno Special Cogito che mi è piaciuto molto in un momento in cui ne avevo bisogno (se c'è un momento che non sia sempre). A me purtroppo mancherebbe l'eventuale special cogito precedente e cioè quello su come scegliere il proprio significato nei vari campi della propria vita 😢
Naturalmente tutto questo va bene per società dove c'è comunque un minimo di benessere. Devo pensare in questi giorni a tutti quei palestinesi o anche israeliani che hanno cessato di vivere e dunque di potersi fare anche queste domande perché qualcuno ha deciso così. E prima di farli morire..., li hanno fatti vivere per molti anni in campi di concentramento ...questo non è complottismo, è constatazione della realtà in cui c'è comunque un potere cieco e crudele che comunque incide pesantemente sulle nostre vite, anche di chi è "solo" spettatore di pesanti crimini all'umanità che però paradossalmente non è solo spettatore perché sa che in altri modi questo potere potrebbe (e a mio parere lo sta già facendo...) incidere sulla propria vita anche in "democrazie" cosiddette civili...
Devo ancora sentire il video ma dico già che il chiedere /chiedersi perché non siamo felici, così, in generale, non vuole dire granché...dipende ...se uno è solo al mondo, senza soldi, con il cancro vedi tu perché non è felice! La domanda dovrebbe essere piuttosto : perché nonostante una situazione abbastanza nella media/normale o almeno decente, se non addirittura ottima una persona non riesca ad essere felice? Perché in molti casi è ovvio, non serve chiederlo! Un sacco di gente versa in condizioni molto difficili, te credo che non è felice! Quando non sei che alla base della piramide di Maslow o anche meno c'è poco da stare allegri! Con buona pace di Nietzsche , Seneca & co.
Nonostante io abbia apprezzato molte delle tue affermazioni che hai fatto in questo video, e nonostante io posso essere d'accordo per la maggior parte con quasi tutto quello che hai detto in questo video, in me c'è sempre un dubbio, su qualsiasi affermazione, perché la verità assoluta non c'è l'ha nessuno (a patto che esista) e come vedi il dubbio e addirittura presente in questo commento? Cosa ne pensi del mio punto di vista? Mi farebbe piacere conoscerlo. Grazie 🙂
Ciao Rick ho un quesito da chiedere se una persona è soggetta a psicopatologie tipo depressione ect… Questa narrazione filosofica vale lo stesso? Perché onestamente dire ad una persona “vedi che ci sono persone che stanno peggio di te” penso che in una persona con una depressione e altro potrebbe installare un senso di colpa,dico ciò per esperienza. Comunque grazie sempre per questi contenuti di Arricchimento colturale contro la zoombificazione.🙋🏼♂️
Io credo che sia importante un addestramento mentale, visto che hai citato gli stoici e Seneca, che ci tempri nell’affrontare l’abisso. Non per risolverlo, perché impossibile, ma quanto più per surfare sulle onde della vita, rispetto a subirne sempre il loro infrangere. È quindi necessario, mantenere un’aspettativa bassa nella vita, per non essere disattesi. Seguire il proprio perché, il significato rispetto alla felicità effimera, come obbiettivo. E mettere il proprio sforzo in esso, no matter what.
Mi piacerebbe scoprire il collegamento di tutto ciò con "Il Mito di Sisifo" di Camus, unico libro che conosco in materia di filosofia. Devo ancora leggerlo ma scommetto che ha un forte link, un buon motivo per terminarlo
Video di una potenza devastante, mi risuonano le parole di una anziana donna che raggiunti i 100 anni e avendo problemi fisici di ogni tipo diceva: " Bisogna pagare con un po' di dolore una vita intera di felicità".
Ottimo Speciale. 👏👏👏👏L'unica critica riguarda la vu_Pi_enne:potreste chiamarla vi-pi-enne? 😅. Secondo me l'umano nasce felice, come un gatto, basta guardare i bimbi, e i vecchi saggi che l'hanno ritrovata. La felicità è già dentro di noi, che siamo come un gratta-e-vinci truccato: basta grattare la patina che la copre, ed eccola! ma è sempre stata già lì sotto. 😘
cosa consiglieresti come iniziare un progetto di vita umana, anche se essa non riesce ha trovare alcun significato è senso della vita? perché io penso che fare un progetto è un iniziativa, sia cominciare ha scrivere è pensare su noi stessi è sui propri obbiettivi, anche quando va tutto a malora, pero purtroppo alcune volte no riesco ha continuare ha scrivere, perché alcune volte mi distraggo è mia auto ferisco da solo; sinceramente un po' troppo, quindi chiedo anche un altro consiglio, come si fa ha essere concentrati solo a noi stesso è non dai oggetti o dalle relazione sentimentali poco durate è durabili nel mio arco di vita? è soprattutto come si può trovare un vero significato che ti dai una caratteristica è riflesso di quello che vuoi essere veramente è di quello che sei veramente in questo momento del mio arco si tempo che può essere come lungo o corto? è come si fa avere un carattere è stile tuo personale che possa anche durare è resistere nei momenti più difficili è complessi? soprattutto quando il tuo carattere vero è spirituale, non riesci ha capirlo del tutto o nel modo che vorresti, perché ancora troppo disperso è perso nel tuo io spirituale o del tuo io interiore, come fai ha recuperarlo del tutto in modo che riesci stare bene con te stesso è quindi di conseguenza anche con gli altri? spero che ti piacciano è ti incuriosiscono le domande che o appena fatto, perché io voglio delle risposte alle domande che ti ho appena scritto è trascritto (ti auguro una buona giornata, è un buono lavoro) scusa per il commento troppo lungo.
Sì, ma anche se arivi a quella consapevolezza, è dura superare le opinioni delle persone che ami... Essere troppo immersi in questo mondo è tossico: molte persone si identificano in ciò che fanno, e lo fanno anche con gli altri. Risultato: se non "fai nulla" per i loro canoni, sei fallito come essere umano, perciò triste. Se lo pensa uno sconosciuto ok, ma quando lo fanno i tuoi cari, fa male. Indipendentemente dalle proprie convinzioni. Secondo me 😅
La felicità è una casualità che non ha bisogno di cercare niente, sei sei alla ricerca di qualcosa , soprattutto l’amore allora questa ricerca ti renderà infelice. Quindi dimenticati di tutto e ritrova te stesso.
Sbaglio o (circa minuto 45) è un po' il concetto di Bonaventura, secondo cui chi fa del male ignorante del male che fa, è più biasimabile di chi lo fa consapevolmente perché oltre alla negatività dell' atto malvagio, si aggiunge la mancanza dell' ignoranza?
ciao rick, vorrei chiederti un consiglio. Mi conviene concentrarmi a leggere filosofia di un autore in particolare e approfondirlo il più possibile oppure alternare le letture di un autore con quelle di un altro? Grazie in anticipo per l’eventuale risposta 😊.
Ciao, intanto ti do un parere personale (che sei libero di ignorare). Se non ti occupi principalmente di filosofia ti consiglio di leggere le opere più importanti dei filosofi che trattano temi che ti interessano, così da introdurti alla lettura di un certo autore. Dopo aver letto un libro puoi decidere se, avendolo apprezzato, continuare con altre sue libri oppure, in caso contrario, dedicarti ad altri temi/filosofi.
È tutto scritto nel vangeli quello che vi serve ,ho vagabondato per decenni tra filosofi e religioni di tutto il mondo, un giorno mi sono accorto che la risposta era sotto casa in un corpo crocefisso esposto in una piccola chiesa
Posso chiederti di mandarmi le fonti del buddismo che sopprime l'io? Poi vorrei sottolineare che sostanzialmente la sofferenza che si propone di eliminare il buddismo è quella che deriva dalla nevrosi...nevrosi che è descritta in modo inequivocabile nel passo di Schopenhauer sull'instabilità emotiva Prima mi dici "io e buddismo no" e poi mi citi un passo di Schopenhauer dove si critica un certo modo di essere in accordo con la dottrina Buddista😅?
E anche quello che mi dici su Spinoza (l'ho studiato alle superiori ma non me lo ricordo bene ammetto) sul "guardare in faccia l'infelicità per ritagliarsi un angolo di felicità vera" ... è un concetto espresso nel buddismo Il superamento della sofferenza tramite la comprensione e l'accettazione di quest'ultima sono concetti espressi moooolto moolto prima di spinoza In ogni caso bel video:)
Mi rendo conto che sono temi difficili e tu semplifichi molto le cose perché fai divulgazione ma mi pare che tu confonda il fatto che uno parli di estinguersi o non esistere con un consiglio o un progetto. Le tue non sono posizioni consolatorie? Se non lo sono, in che senso non lo sono? Perché uno dovrebbe consolarsi o aiutarsi con l’estinzione? In che modo tu non ti dai una botta di dopamina con un progetto? Tu credi che Cioran o Ligotti o Benatar si rapportino al dolore molto diversamente da come fai tu? E credi che i filosofi che oggi sembrano più in linea con te, tipo Frankl, facciano operazioni diverse da altri? Il progetto è arrivare là dove? Capisco che tu sia contento di stare con una persona, almeno per adesso, ma che senso ha dire che il progetto sei tu e l’altra persona? Questa è una storiella cristiana che semplifica ed è una botta di dopamina come le altre. Poi tu sicuramente ti sentirai meglio o più sensato di altri, ma credimi non lo sei. Comunque sei stato coraggioso, nonostante siano posizioni molto poco sostenute da riflessione e giustamente risentano delle tue personali caratteristiche.
Io personalmente ho sempre amato la vita, anche se ho sofferto molto. A tutte le persone che si lamentano ,dicendo che la vita "fa schifo" gli ho risposto sempre che possono uccidersi quando vogliono, se veramente in cuor loro vedono la vita come schifosa ,non meritevole di essere vissuta. Alcuni mi hanno risposto che non si uccidono per altri, per non fare male ad altri e io non potrei mai vivere per fare un piacere agli altri. Io vivo per me stesso, e mi sento fortunato, super fortunato ad essere vivo. Poi sono contro allo stordimento " il dimenticare i problemi" per me la ricerca di consapevolezza, è la vera via per riuscire a vivere una vita che non è solo strutturalmente triste come dice Rick, secondo me nasciamo anche con un amore intrinseco per la vita. Almeno io ci sono nato, ma vedendo anche i bambini credo non sia solo io ,intrinsecamente ad amare la vita.
@@auroradada8742 I bambini non sanno ,non conoscono il mondo,questo è vero ma sentono la bellezza del correre ,della vita che gli scorre.. Gli adulti sanno alcune cose in più, conoscono il dolore (anche se devo dire ,io da bambino l'ho conosciuto e anche molto)conoscono la fatica ecc Il problema di molti adulti è che si intrappolano, diventano spesso passivi e decidono di non dare un significato alle sfide, ai problemi che la vita offre, a sestessi. Quando per esempio si rischia di morire e poi si sopravvive, io credo che almeno la maggioranza di noi si sente felicissima. Le persone che davvero decidono di non avere speranza, di non credere minimamente nella bellezza della vita si uccidono. Io quando penso alle cose per cui ringraziare anche nei momenti tristi, dove ce ne sono poche, l'essere vivo rimane di per sè un motivo per essere felici. Devo ammettere che sè venissi preso e rinchiuso e torturato non so se continuerei a pensarla così. Il punto è che credo che molte persone continuano a lamentarsi a vedere solo gli aspetti tristi,il dolore, ma a non vedere la fortuna di respirare, di muoversi. Delle cose cose che sembrano piccole e invece sono le più grandi ed essenziali. Il mio è un discorso relativo ovviamente ristretto, sono i miei limiti conoscitivi che mi fanno credere in questo.
@@mattialeonardi8636 Ciao Mattia, ho deciso di rispondere al tuo commento nella speranza di portarti a una riflessione; non devi essere per forza d'accordo con me. Io ho 38 anni, sono sempre stata una persona piena di passione per le cose, ho vissuto in diversi paesi, la mia vita e stata a volte bellissima, a volte una merda (come per tutti), ho molti amici e persone che mi stimano e mi vogliono bene. Tuttavia, per alcune cose che mi sono successe, da qualche anno soffro di pensieri ossessivi di s . u . i . c . i . d . i . o . : è l'unico pensiero che ho la mattina appena sveglia, ed è il pensiero preponderante durante la mia giornata. È molto doloroso avere questo tipo di pensieri, sia di per sè, che per le conseguenze che portano - paura, angoscia, senso di impotenza, senso di colpa verso i propri cari. Ho chiesto al mio psicologo : "Perchè alcune persone sviluppano questo tipo di pensieri, e altre, anche se passano attraverso ersperienze orribili, non li sviluppano?". La sua risposta è stata : "Sono stati scritti milioni di libri a riguardo, ancora nom lo sappiamo.". Questa risposta è stata positiva per me, perchè mi ha fatto capire che questa cosa è molto più profonda e forse potente di qualunque mia volontà o pensiero conscio e razionale, e non ha nulla a che fare con la pigrizia o la debolezza. Avere questi pensieri non è affatto una "decisione". Inoltre, anche se decidessi di attuarlo, non esiste un modo sicuro, privo di rischi o poco doloroso di farlo (per non parlare di socialmente accettato) : non è vero che "posso uccidermi quando voglio". Ultimamente sto cercando di non combattere questi pensieri ma vederli semplicemente come una parte di me che cerca di dirmi qualcosa, ma è molto difficile e doloroso. Ti consiglio vivamente di smettere di rispondere a chiunque esprima un disagio "ti puoi uccidere quando vuoi". Anzitutto perchè lamentarsi di qualcosa e desiderare la morte non sono la stessa cosa, a volte una persona vuole solo sfogarsi ed essere ascoltata. Secondo perchè, come ho spiegato, non è vero. Terzo, perchè se ti capitasse di dirlo a un amico che in effetti ha questi pensieri potrebbe farlo soffrire moltissimo - e aumentare quel desiderio. Il tuo entusiasmo per la vita è bello e spero che non venga mai meno, ma ti consiglio di essere un po' più empatico con persone che, per qualunque motivo, non si sentono come te. E ti consiglio anche, se vuoi menzionare il fatto di "puoi ucciderti quando vuoi", di informarti un po' meglio a riguardo per capire che cosa provano le persone che hanno questi pensieri. Ciao :)
@@elisarasello6015 Grazie per la tua testimonianza. Quando dico che ci si può uccidere quando lo si vuole è una questione più che altro pratica ,fisica. Avere dei pensieri di suicidio non significa aver perso qualsiasi voglia di vivere, quando la si è persa ,credo che lo si fa ( perdonami se dico sciocchezze , ti dico la mia idea ,che avrá di sicuro dei limiti). Avere dei pensieri di suicidio non significa che la totalitá della tua persona abbia giá deciso di morire, dico così e forse mi sbaglio, ma tante volte siamo indecisi su tante questioni e ci sono difficoltá che non ci fanno riuscire a comprenderci. Il fatto che tu vada da un professionista già mi fa pensare che tu voglia ancora pensarci su e che a differenza di altri stai prendendo di petto i tuoi problemi e ti stai prendendo cura di te .Capisco che la questione sia più complessa e che io come ho detto sbaglierò. Comunque i disagi li accetto quando me ne parlano ,ma un conto è parlare di un proprio disagio personale come hai fatto tu, un altro é sparare merda sul mondo ,su ogni cosa. Conosco persone che non fanno altro e dico veramente non fanno altro che scaricare le proprie frustazioni sugli altri, a vedere sempre le cose in negativo e a prendersela con gli altri per qualsiasi loro problema. Quando sento anche persone che per moda dicono questo, io rispondo incazzandomi, si perché ci sono persone che dicono che il mondo fa schifo per moda per sentito dire . La tua condizione è diversa e io non risponderei a te in questo modo e con nessun altro che mi parla dei suoi problemi. Capisco i disagi e la sofferenza, la vita non è una cavolata. Io mi riferivo alle altre persone.
Sono piuttosto d'accordo con quello che dici ma non so se è un discorso universalizzabile. Parti dal presupposto che tutti abbiano un abisso dentro o meglio che tutti lo sentano. Ecco credo che sia vero in tante persone soprattutto nelle più sensibili ma non in tutte.
Non devo imparare,lo sono da tutta la vita, comunque lo so benissimo che la colpa non è del mondo ma mia,non so forse è un problema psicologico oppure neurologico che mi impedisce di essere felice.
Seguire un progetto invece non rientra in una posizione consolatoria? In che modo modellare il significato della propria vita su un progetto di vita artefatto non rappresenta l'ennesimo spruzzo dopaminico?
Per me il punto é che quel dolore viene controbilanciato dal fatto che stai mettendo a frutto te stesso. E non una versione che semplicemente teova il posto fisso e magna la pizza al trancio sognando una vita diversa. Il progetto per me é quello che spesso chiamiamo erroneamente "sogno", che vediamo come bellissimo ma anche irraggiungibile. Ma riconoscerne le amarezze intrinseche da prima, ti fa poi apprezzare il suo inestricabile legame con te dopo. Un esempio di questo? Qualunque lavoro a che fare con l' arte. Si, I progetti possono morire proprio come le persone, ed è da qui che traggo la frase "cadere e sapersi rialzare". Ed è sicuramente diverso dallo scegliere di fare una vita normale ma tendenzialmente monotona e poco direzionale dalla tua persona. Ma avere un progetto non uol dire per forza cose grandi: puoi anche solo voler fare il bagnino al sabato in piscina se è quello desideri
Questo Special è frutto di riflessioni che mi accompagnano da molto tempo, sia per vie letterarie che per esperienze personali. Spero possiate trovare qualche spunto importante per riflettere su voi stessi: a me questi pensieri sono serviti moltissimo. Grazie per l'ascolto!
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BIBLIOGRAFIA del video
1) Pascal, Pensieri: amzn.to/3Uv94Oo
2) Nietzsche, Così parlò Zarathustra: amzn.to/3Mwymtp
3) Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione: amzn.to/40UdAIF
4) Kierkegaard, La malattia mortale: amzn.to/3KnsEaw
5) Ligotti, la cospirazione contro la razza umana: amzn.to/3ZVRu7f
6) Frankl, L'uomo in cerca di senso: amzn.to/3MBc7Tj
7) Seneca, Lettere a Lucilio: amzn.to/3Gwy6XH
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Ma se si ribaltasse la prospettiva? Perchè la sofferenza deve essere una cosa negativa? La sofferenza è il motore dello sviluppo. La sofferenza è lo squilibrio che ci mobilita a ritrovare l'equilibrio e che quindi ci attiva. Se non avessimo "sofferto" il freddo non avremmo "creato" vestiti per coprirci, se non avessimo "sofferto" la fame non avremmo sviluppato le capacità per essere dei cacciatori (con tutto quello che ne consegue a livello sociale e cognitivo). Ma anche su piani cognitivamente più alti rispetto agli esempi, la sofferenza rimane uno strumento eccezionale. Se assumiamo per vera la tendenza della materia (e dei viventi) a ricercare l'equilibrio (o l'omeostasi), la sofferenza è uno dei mezzi che sbilancia l'equilibrio e ci induce a fare il possibile per ritornarci. Potremmo azzardarci a dire che anche un atomo, in una reazione chimica, quando perde un elettrone va in "sofferenza" e che faccia di tutto per ritornare al suo equilibrio.
Magnifico! Divino!
quando hai detto "la filosofia è imparare ad essere infelici" ho subito sorriso.
grazie per questo speciale, molto molto speciale.
Il Self-arrangiati spacca
Io sono nata infelice, in gioventù lo sospettavo ma, non essendone pienamente consapevole, soffrivo tantissimo e mi isolavo, e mi sentivo diversa perche non sorridevo quasi.mai e mi sentivo in sintonia con pochissime persone.
Paradossalmente, la mia infelicita mi ha protetto durante la pandemia, in quanto era una situazione talmente incredibile e terrificante, che il mio vedere tutto nero e il mio animo leso erano quasi legittimati. E quando la pandemia è (apparentemente) terminata, mi sono sentita QUASI felice perche mi sentivo piu forte , una sopravvissuta. Naturalmente, sono rimasta infelice,ma ora ci convivo, anche se spesso ho delle cadute semidepressive, spesso accompagnate da pensieri infausti, che supero solo pensando allunico essere umano che mi tiene in vita , che è mio figlio, che (spero) abbia ancora bisogno di me (sebbene sia una madre imperfetta)
Intanto grazie alla "modernità" abbiamo accesso a queste cose.
Una volta, o leggevi, oppure dovevi scegliere tra Pippo Baudo e Mike Bongiorno.
Complimenti, come sempre👏🏻
Uno dei tuoi video migliori. Credi nell'interiorità non nell'effimero piacere ma ti fermi lì. Non ti apri alla ipotesi che un certo modo di coltivare l'interiorità possa avere un ruolo ulteriore di relazione con..., riflesso di un Mistero più ampio della nostra limitata individualità? Giustamente avverti che la ricerca ordinaria del piacere è una chimera e ribadisci la priorità del senso fondato sulla autenticità e libertà di espressione della propria unicità. Indicazioni importantissime e sagge. La difficoltà a non interpretare nichilisticamente la constatazione che intrinsecamente c'è potenziale dolore nell'essere viventi è uno sparti acque esistenziale per chi lo comprende. Ma ti fermi lì. Legittimo, per carità. Già tanto. Insomma, credi in un senso che potremmo concepire come individuazione, ma una individuazione che rimane sempre personale non presupposto anche di altro. L'unicità individuale come punto di arrivo e non come punto di partenza, come espressione anche di altro... Insomma ti fermi alla individuazione personale e non contempli per ora quella transpersonale (con tutti i limiti dell'uso di queste etichette e parole).
Meraviglioso! Grazie è davvero una riflessione che può cambiare una vita! Sto girando queste riflessioni anche ai miei figli 🙏🌹
Questo video che sto vedendo nel giugno 2024 mi cambierà la vita Rick...
Molto bella questa live. Molto dura, ne sono uscita un po' scossa.
A mio avviso, una delle migliori puntate, sia per come hai argomentato le tue riflessioni sia per la tematica (di importanza cardinale). Niente da dire, forse una delle live più pregne di significato fino ad ora, che bello!
Mi sono venuti i brividi, mi sono commossa. Quando si parla di significato, è proprio ciò che mi sta accadendo, nella mia vita familiare è arrivata la malattia (la mia) e sto capendo ogni giorno di più che è li la chiave...lavorare sul significato...sempre. grazie di cuore per questi video indescrivibili. ❤
Sei un grande ti adoro minstai aiutando molto grazie ......
Poco da dire splendida cogitata, adoro iniziare la giornata con un bel mattone filosofico
Video immensamente importante da lasciare nel cassetto nel qual caso foste felici in quel momento. Penso vada visto nei momenti in cui si è maggiormente infelici, perché è lì che agisce come un balsamo.
Grazie Daily Cogito per l'ottimo lavoro che fate ed evviva la progettualità!
Jacopo , si e' da tenere in un cassetto perche' la vita ti porta prima.o poi a servirtene....
Forse va visto quando siamo felici, perché così possiamo passare del tempo a essere introspettivi e capire la confusione che siamo per guardare alla fine quello che siamo, pensieri, aspettative, illusioni, immagini di come dovremmo o vorremmo essere e così poter diventare famigliari con l'"infelicità" che abitiamo perché nei momenti difficili possiamo scorgere il bisogno enorme del corpo di un rifugio temporaneo e magari così facendo sceglieremo di ascoltarlo come parte integrante di noi stessi piuttosto che come qualcosa da rifuggire indulgendo in attività stimolanti che alla fine ci fanno credere di essere miserabili o incompleti. Forse anche vedersi come incompleti è un'illusione, un pensiero, un immagine, un altro aspetto della nostra realtà.
L'ascolto di questa cogitata dovrebbe essere resa obbligatoria a tutti!!
Ho letto la parola a Don Chisciotte e sono rimasto senza parole, perché sono concetti che cercavo da tantissimo e avevo in testa ma non riuscivo ad esprimere con tanta chiarezza..il fatto che fossero immersi in personaggi lettarari ti fa rendere ancora più bello e fruibile il tutto!complimenti e grazie perché sto meglio..😁
Se dovessi fare una metafora,penso che la felicità sia quel rapporto/relazione che c'è tra: te,uno specchio e una lampada interposta tra te e lo specchio...se la lampada non è accesa non puoi vederti nello specchio e quindi non c'è felicità, se lo specchio è sporco o rotto non puoi specchiarti e quindi non c'è felicità, se non stai davanti allo specchio non riesci a vederti e quindi non c'è felicità.. te sei la persona di ogni giorno ,lo specchio è la tua anima avvolta dal conscio e l'inconscio (la consapevolezza) e la luce è la voglia di vivere nel presente, perché la felicità si può trovare solo lì nel presente,tra te lo specchio e quella lampada.
🖤
Buona metafora. C'è un nucleo che se si conosce bene e ci si specchia bene allora ci si può sentire felici.
Secondo me è l'esatto opposto
Bella!!! Sembra una analogia platonica❤
Mi sembra che la scelta di prefiggersi e perseguire un progetto di vita rientri nel concetto di distrazione di cui parla Pascal che hai citato proprio all’inizio del video (tanto più ci si impegna nel raggiungimento di uno scopo). La storia è comunque questa: che io dedichi le mie energie al continuo divertimento, o al continuo studio, o al continuo lavoro, o al perseguimento di un progetto (che non spesso viene raggiunto in tempo tanto che è caotica la casualità della vita) quello che sto facendo è semplicemente distrarmi, utilizzando le energie in qualcosa che mi tenga alla larga dall’abisso angoscioso che è il non senso della vita. E quindi neanche darsi un motivo, a questo punto, è affrontare la vita, che certamente è più faticoso e comporta risultati e traguardi, ma basta fermarsi e ricordarsi che la vita umana è un nonnulla rispetto all’eterno fuori di noi: quei traguardi, anche solo la speranza di essi, ci distraggono.
Allora non resta che accettare l’infelicità. Io credo che, su questo presupposto, chi decide di vivere senza uno scopo e chi invece ha un obiettivo siano sullo stesso livello, ed è futile da parte della società giudicare l’inetto tra i due. Che la vita venga colmata da continui impegni/fatiche o da continui piaceri (perché si sa che un piacere solo dura poco) è, alla fine, indifferente.
ma anche perché mi sembra che chi si dia un obbiettivo di vita comunque insegua la felicità, pensa che raggiunto quello sarà felice. Quindi a questo punto non so se sia più vano l'"inetto" o "quello con un obiettivo". Se studio per diventare medico è perché credo che da medico sarò felice e finisco per dipendere effettivamente anche da cause esterne. Diciamo che dare un proprio senso alla vita sembra essere una strada prolifica, solo che credo che qui Rick l'abbia confuso con altro, che ne abbia molto sfumato i confini o mi sbaglio io?
Bravissimo, condivido in toto
Una volta una signora di età vissuta in un contesto lavorativo mi disse:" Come è gentile, comprensivo e garbato".
Io:" Signora la ringrazio".Ma volevo dirle:" Io non sono gentile,io sono rassegnato.
Spruzzata dopaminica!!!! Grande! Rende parecchio bene quello che vedo intorno a me....
Mi scoccia molto non essere riuscito a seguire questa live. Comunque mi ha ricordato quel che mio padre mi diceva: "dalle difficoltà nascono gli eroi", mi diceva di non fuggire davanti all'infelicità, alle difficoltà, alla noia... ma di affrontare tutto, accettarlo e tirare avanti. Non è facile ovviamente e, devo ammettere, difronte ad alcune difficoltà ho "deluso" mio padre e le sue aspettative, però ci sto provando ogni giorno, anche se Yoda direbbe "fare o non fare, non c'è provare"😅
Grazie per questo speciale.
Cristian suo padre aveva ragione, del resto la vita ci mette sempre alla prova e io penso che di " eroi "..ce ne saranno parecchi in giro perche la vita e' dura.
Ho la pelle d'oca, Rick!
Poi questo special mi ha ancora più rincuorato paradossalmente perché è vero..e a volte mi sento in colpa ad essere normalmente infelice senza dover per forza colmare tutti i vuoti con serie e intrattenimento vario..è bello riuscire a stare un pò tra se e se e pensare a come poter pensare meglio..❤
Special Cogito magnifico, complimenti! Ragionare in questa maniera sull'infelicità in maniera così contrapposta alla visione promossa dalla società è stato bellissimo! Spero ci siano riscontri favorevoli da parte di tutti i tuoi ascoltatori per questo tipo di contenuti e "non vedo l'ora"di sentire lo special cogito sulla pazienza 😉
Come recita SALVE REGINA: gementi e piangenti in questa valle di lacrime, ambiamo alla felicità che in realtà è una condizione centellinata purtroppo a gocce quando invece dovremmo aspirare alla gioia che è la pienezza di una condizione dello stato d'essere interiore che al contrario di quel che si può pensare passa e permea anche da uno stato di infelicità...
VAI VECIO!! TE SI SEMPRE EL MEJO!!
Grazie. Nella vita a volte si perde la strada e poi senti un giorno Rick e ... ritrovi il sentiero. Grazie di cuore per avermi ricordato cose che avevo dimenticato
Questo tuo contenuto mi ha dato tanti tanti spunti di riflessione su me stesso, sul mio passato, sulle persone a me vicino o che lo sono stato. Per cui un sincero Grazie. Sto per affrontare un capitolo molto importante della mia vita e queste riflessioni sia tue che dei Giganti su cui siamo in spalla, sono di una profondità e grandezza inestimabile.
Che video MERAVIGLIOSO
Complimenti, bellissimo lavoro. Come speravi, live piena di spunti .. enormi
io stimo quest'uomo e il suo lavoro, fa qualcosa che ad un occhio poco attento potrebbe sembrare poco, ma in realtà ha creato qualcosa che ben pochi farebbero, e in più offre moltissimi punti di vista, stimolando il senso critico dell'ascoltatore, invogliandolo ad ampliare le sue conoscenze.... è evidente che i social non sono proprio da buttare ahahaha
Vorrei fare un appunto, oltre che ovviamente fare i complimenti per l'ennesimo contenuto di valore, su quanto detto nello spot dello sponsor. Sebbene non siano effettivamente in molte a farlo, NordVpn non è l'unica ad avere una politica "no log".
Lo so, sono un rompiballe😂 non me ne vogliate. Ho una specie di compulsione per la precisione.
Mi consolo pensando quanto sia figo che l'unico microscopico appunto che si possa fare alle vostre live sia un'inezia nella presentazione dello sponsor.
Un grande grazie a tutti voi per i vostri contenuti di valore e spessore😊
Questo video è davvero bello. Come del resto tutti i video di Rick che ho visto finora. Ho scoperto questo canale guardando il confronto con Odifreddi. E ho trovato in Rick, che non conoscevo, un vero intellettuale. Per quel che valgono, ti faccio i miei complimenti!
Scelta consapevole e intenzionale dell'impegno costante e che prescinde dalle condizioni esterne. Questo, per come ho capito io, è il Progetto, l'idea più conveniente per vivere bene nonostante l'infelicità, che non è una stortura strana o ingiusta della vita decisa da altri (e dalla quale fuggire) ma strutturale alla vita in quanto siamo esseri umani. Bel lavoro, bravo Rick. Grazie.
Anche se vista in differita, questa è la migliore live che io abbia visto 3 ascoltato. Citazioni ad hoc e grande riflessione. Piacevolissima e interessantissima. Quella che aspettavo da secoli.
Frase storica: "in 2000 anni le cose non sono esattamente cambiate...". Quanta verità e quanto dialogo con la propria angoscia c'è in questa frase.
Grazie mille a tutto il canale❤
Memorie del sottosuolo ❤️
Questa live mi ha fatto pensare al concetto di "autarchia" promulgato dagli stoici, ovvero che la "vera" felicità è l' essere padroni di noi stessi e inseguire la virtù
Mi piace tantissimo questa vostra rappresentazione finalmente qualcuno che pensa
Grazie, uno special davvero bellissimo arrivato proprio ora che sto affrontando uno dei tanti scogli della vita e in compagnia di Marco Aurelio, Frankl e... Sant'Agostino (appena iniziato Le Confessioni). Grazie per il vostro progetto ❤
👀 (commento perché so che fanno bene le iterazioni sul canale ma mi hai lasciato senza parole. Grazie ancora)
Puntata molto apprezzata che mi ha fatto sorgere molti pensieri su cui riflettere. Uno di questi è il seguente: se la felicità non duratura non è una vera felicità ma essere sempre felici è impossibile e non desiderabile allora siamo destinati ad essere solo infelici?
Credo che la felicità è essere altruisti . Aiutare sempre chi è dietro di noi fino in fondo, come dovere.
Straordinario. Da ascoltare e riascoltare. Grazie!
Uno dei video più belli su youtube ❤❤❤
Ai tempi di only fans ascoltare le tue parole, a me, boomers, sembra di tornare indietro ma non perché "prima si stava meglio" ma perché c'erano questi pensieri, questi discorsi...ora non ci sono più o meglio nessuno li vuole più ascoltare né tantomeno fare! (A parte qualche rara eccezione come questa).... perché troppo ...lungo! Ora sono tutti come il coniglio di Alice nel paese delle meraviglie...al posto di guardare l'orologio guardano in continuazione lo smartphone per...diventare felici! Anzi. Per una ennesima spruzzata di dopamina!
Argomento molto interessante. Penso che, proprio pk niente è per sempre, per l'individuo come per l'intero universo, il fatto che gli umani ne abbiano coscienza, è fonte di infelicità. Si cerca l'immortalità, quando invece credo che proprio la "fine" dia un senso alla vita, come una serie tv che piace, se dura all'infinito viene a noia. L'infelicità dovuta a frustrazione quando non riusciamo a ottenere tt quello che oggi ci fanno credere sia indispensabile per essere felici, è tipica della società del "benessere" che in realtà ci propina solo "bisogni indotti", per niente necessari al nostro benessere, anzi creano depressione e infelicità quando non possiamo averli. Molti si suicidano nei Paesi più ricchi, avanzati , "civili:, quasi nessuno si suicida in paesi dove non hanno neanche l'acqua, né cibo, farmaci etc. Personalmente ho letto poco su filosofia occidentale, ma moltissimo, fin da bambina di filosofie orientali. Cmq trovo che i miei migliori "guru" siano sempre stati i gatti. Basta la soddisfazione dei bisogni primari per essere felici, (respirare mangiare bere dormire giocare) Non hanno ansie di nessun tipo dormono molte ore al giorno e in rapporto alle ore dormite sognano più di ogni altro animale compreso l'uomo. Non hanno nome ma sanno benissimo chi sono, da dove vengono, dove vanno e perché. Imperscrutabili creature, per me esseri superiori Imparo molto da loro, e dalla loro "filosofia" di vita...felici con niente, indipendenti da tutto, ma, contrariamente a quanto molti pensano, capaci di amare non per opportunismo, ma per rispetto e affetto reciproco Grazie molto felice di seguire tuoi video...😂
Mamma mia quanto mi sei piaciuto. Ti conosco da pochissimo, sto guardando i tuoi video in ordine sparso, ma questo video mi ha colpita molto. Mi hai arricchita...penso.
Ho un discreto rapporto con la mia infelicità ma ora, forse, grazie a te ho qualche strumento in più.
Complimenti.
Oltretutto sei molto affascinante 😊
grazie mille rick carissimo
Serate adorabili, livello sontuoso.
Bellissima diretta, molto introspettiva, sicuramente utile per la crescita personale 😊
Renderebbe anche me infelice... Dunque grazie❕
✌️
Sei un grande 😍
Davvero interessante. Grazie Rick
"Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe....non Dio dei filosofi..." Parole di Pascal, dopo la sua piena conversione nel novembre 1654, per cui abbandonò i suoi studi scentifici per la teologia.
Penso soprattutto alle frasi di Michelangelo Buonarroti: "La serenità si può ottenere solo con molto affanno" e " Fate, mio Dio, che io possa desiderare sempre più di quanto io possa realizzare"...
Felicità o infelicità? Se anche l'uomo si trova proiettato su una terra di dolore, la sua aspirazione naturale è di andare oltre il dolore e superarlo. La Fede, in questo, ci è di grande aiuto. Senza la Fede, ci resta poca cosa.
Qua bisogna commentare tatticamente per l'impegno profuso. Si vede che ha frequentato il classico con profitto chist guaglione 👍
Veramente tosto questo argomento, molto interessante e approppriato con i tempi che corrono....
Thanks
Rick , è difficilissimo
Bellissimi video Rick, grazie mille.
Bellissima live, complimenti! 👏👏👏
Uno Special Cogito che mi è piaciuto molto in un momento in cui ne avevo bisogno (se c'è un momento che non sia sempre). A me purtroppo mancherebbe l'eventuale special cogito precedente e cioè quello su come scegliere il proprio significato nei vari campi della propria vita 😢
Episodio pazzesco. Grazie!
Naturalmente tutto questo va bene per società dove c'è comunque un minimo di benessere. Devo pensare in questi giorni a tutti quei palestinesi o anche israeliani che hanno cessato di vivere e dunque di potersi fare anche queste domande perché qualcuno ha deciso così. E prima di farli morire..., li hanno fatti vivere per molti anni in campi di concentramento ...questo non è complottismo, è constatazione della realtà in cui c'è comunque un potere cieco e crudele che comunque incide pesantemente sulle nostre vite, anche di chi è "solo" spettatore di pesanti crimini all'umanità che però paradossalmente non è solo spettatore perché sa che in altri modi questo potere potrebbe (e a mio parere lo sta già facendo...) incidere sulla propria vita anche in "democrazie" cosiddette civili...
Ma la D eufonica? Ci stava? "Ad essere..." io non ho ancora capito. Se ti vede W si attacca anche a quello. Grande Rick, tieni duro!
Mi sto rovinando a furia di comprare libri, poi chissà quando li leggerò....
grazie rick❤
L ho ascoltata due volte
Devo ancora sentire il video ma dico già che il chiedere /chiedersi perché non siamo felici, così, in generale, non vuole dire granché...dipende ...se uno è solo al mondo, senza soldi, con il cancro vedi tu perché non è felice!
La domanda dovrebbe essere piuttosto : perché nonostante una situazione abbastanza nella media/normale o almeno decente, se non addirittura ottima una persona non riesca ad essere felice?
Perché in molti casi è ovvio, non serve chiederlo! Un sacco di gente versa in condizioni molto difficili, te credo che non è felice! Quando non sei che alla base della piramide di Maslow o anche meno c'è poco da stare allegri! Con buona pace di Nietzsche , Seneca & co.
Ma se ancora non hai sentito il video perché fai puntualizzazioni di cui OVVIAMENTE si parla nel video?
Vorrei poter mettere più di un like a questo video ❤
Seneca 🤓 che grandiosità
Nonostante io abbia apprezzato molte delle tue affermazioni che hai fatto in questo video, e nonostante io posso essere d'accordo per la maggior parte con quasi tutto quello che hai detto in questo video, in me c'è sempre un dubbio, su qualsiasi affermazione, perché la verità assoluta non c'è l'ha nessuno (a patto che esista) e come vedi il dubbio e addirittura presente in questo commento?
Cosa ne pensi del mio punto di vista?
Mi farebbe piacere conoscerlo. Grazie 🙂
Ho messo il like per arrivare a 2001, una coincidenza non da poco per questa live densa di contenuti XD
❤😊grazie ❤️ 😊
Ciao Rick ho un quesito da chiedere se una persona è soggetta a psicopatologie tipo depressione ect… Questa narrazione filosofica vale lo stesso? Perché onestamente dire ad una persona “vedi che ci sono persone che stanno peggio di te” penso che in una persona con una depressione e altro potrebbe installare un senso di colpa,dico ciò per esperienza.
Comunque grazie sempre per questi contenuti di Arricchimento colturale contro la zoombificazione.🙋🏼♂️
Io credo che sia importante un addestramento mentale, visto che hai citato gli stoici e Seneca, che ci tempri nell’affrontare l’abisso. Non per risolverlo, perché impossibile, ma quanto più per surfare sulle onde della vita, rispetto a subirne sempre il loro infrangere. È quindi necessario, mantenere un’aspettativa bassa nella vita, per non essere disattesi.
Seguire il proprio perché, il significato rispetto alla felicità effimera, come obbiettivo.
E mettere il proprio sforzo in esso, no matter what.
Ma mantenere un'aspettativa bassa.nella.vita renderebbe tutto piu semplice,.ma non si e' spronati a proggredire,
È tutto vero
Mi piacerebbe scoprire il collegamento di tutto ciò con "Il Mito di Sisifo" di Camus, unico libro che conosco in materia di filosofia.
Devo ancora leggerlo ma scommetto che ha un forte link, un buon motivo per terminarlo
Minuto 26:30 ❤❤❤
Video di una potenza devastante, mi risuonano le parole di una anziana donna che raggiunti i 100 anni e avendo problemi fisici di ogni tipo diceva: " Bisogna pagare con un po' di dolore una vita intera di felicità".
Daniele io penso che la vita ha il suo prezzo, e se ne siamo consapevoli sopportiamo di piu le avversita'.
Ottimo Speciale. 👏👏👏👏L'unica critica riguarda la vu_Pi_enne:potreste chiamarla vi-pi-enne? 😅. Secondo me l'umano nasce felice, come un gatto, basta guardare i bimbi, e i vecchi saggi che l'hanno ritrovata. La felicità è già dentro di noi, che siamo come un gratta-e-vinci truccato: basta grattare la patina che la copre, ed eccola! ma è sempre stata già lì sotto. 😘
cosa consiglieresti come iniziare un progetto di vita umana, anche se essa non riesce ha trovare alcun significato è senso della vita?
perché io penso che fare un progetto è un iniziativa, sia cominciare ha scrivere è pensare su noi stessi è sui propri obbiettivi, anche quando va tutto a malora, pero purtroppo alcune volte no riesco ha continuare ha scrivere, perché alcune volte mi distraggo è mia auto ferisco da solo; sinceramente un po' troppo, quindi chiedo anche un altro consiglio, come si fa ha essere concentrati solo a noi stesso è non dai oggetti o dalle relazione sentimentali poco durate è durabili nel mio arco di vita?
è soprattutto come si può trovare un vero significato che ti dai una caratteristica è riflesso di quello che vuoi essere veramente è di quello che sei veramente in questo momento del mio arco si tempo che può essere come lungo o corto?
è come si fa avere un carattere è stile tuo personale che possa anche durare è resistere nei momenti più difficili è complessi?
soprattutto quando il tuo carattere vero è spirituale, non riesci ha capirlo del tutto o nel modo che vorresti, perché ancora troppo disperso è perso nel tuo io spirituale o del tuo io interiore, come fai ha recuperarlo del tutto in modo che riesci stare bene con te stesso è quindi di conseguenza anche con gli altri?
spero che ti piacciano è ti incuriosiscono le domande che o appena fatto, perché io voglio delle risposte alle domande che ti ho appena scritto è trascritto (ti auguro una buona giornata, è un buono lavoro) scusa per il commento troppo lungo.
Sì, ma anche se arivi a quella consapevolezza, è dura superare le opinioni delle persone che ami... Essere troppo immersi in questo mondo è tossico: molte persone si identificano in ciò che fanno, e lo fanno anche con gli altri. Risultato: se non "fai nulla" per i loro canoni, sei fallito come essere umano, perciò triste. Se lo pensa uno sconosciuto ok, ma quando lo fanno i tuoi cari, fa male. Indipendentemente dalle proprie convinzioni. Secondo me 😅
La felicità è una casualità che non ha bisogno di cercare niente, sei sei alla ricerca di qualcosa , soprattutto l’amore allora questa ricerca ti renderà infelice. Quindi dimenticati di tutto e ritrova te stesso.
Sbaglio o (circa minuto 45) è un po' il concetto di Bonaventura, secondo cui chi fa del male ignorante del male che fa, è più biasimabile di chi lo fa consapevolmente perché oltre alla negatività dell' atto malvagio, si aggiunge la mancanza dell' ignoranza?
ciao rick, vorrei chiederti un consiglio. Mi conviene concentrarmi a leggere filosofia di un autore in particolare e approfondirlo il più possibile oppure alternare le letture di un autore con quelle di un altro? Grazie in anticipo per l’eventuale risposta 😊.
Ciao, intanto ti do un parere personale (che sei libero di ignorare). Se non ti occupi principalmente di filosofia ti consiglio di leggere le opere più importanti dei filosofi che trattano temi che ti interessano, così da introdurti alla lettura di un certo autore. Dopo aver letto un libro puoi decidere se, avendolo apprezzato, continuare con altre sue libri oppure, in caso contrario, dedicarti ad altri temi/filosofi.
È tutto scritto nel vangeli quello che vi serve ,ho vagabondato per decenni tra filosofi e religioni di tutto il mondo, un giorno mi sono accorto che la risposta era sotto casa in un corpo crocefisso esposto in una piccola chiesa
Posso chiederti di mandarmi le fonti del buddismo che sopprime l'io?
Poi vorrei sottolineare che sostanzialmente la sofferenza che si propone di eliminare il buddismo è quella che deriva dalla nevrosi...nevrosi che è descritta in modo inequivocabile nel passo di Schopenhauer sull'instabilità emotiva
Prima mi dici "io e buddismo no" e poi mi citi un passo di Schopenhauer dove si critica un certo modo di essere in accordo con la dottrina Buddista😅?
E anche quello che mi dici su Spinoza (l'ho studiato alle superiori ma non me lo ricordo bene ammetto) sul "guardare in faccia l'infelicità per ritagliarsi un angolo di felicità vera" ... è un concetto espresso nel buddismo
Il superamento della sofferenza tramite la comprensione e l'accettazione di quest'ultima sono concetti espressi moooolto moolto prima di spinoza
In ogni caso bel video:)
Mi rendo conto che sono temi difficili e tu semplifichi molto le cose perché fai divulgazione ma mi pare che tu confonda il fatto che uno parli di estinguersi o non esistere con un consiglio o un progetto. Le tue non sono posizioni consolatorie? Se non lo sono, in che senso non lo sono?
Perché uno dovrebbe consolarsi o aiutarsi con l’estinzione? In che modo tu non ti dai una botta di dopamina con un progetto?
Tu credi che Cioran o Ligotti o Benatar si rapportino al dolore molto diversamente da come fai tu? E credi che i filosofi che oggi sembrano più in linea con te, tipo Frankl, facciano operazioni diverse da altri?
Il progetto è arrivare là dove? Capisco che tu sia contento di stare con una persona, almeno per adesso, ma che senso ha dire che il progetto sei tu e l’altra persona? Questa è una storiella cristiana che semplifica ed è una botta di dopamina come le altre. Poi tu sicuramente ti sentirai meglio o più sensato di altri, ma credimi non lo sei.
Comunque sei stato coraggioso, nonostante siano posizioni molto poco sostenute da riflessione e giustamente risentano delle tue personali caratteristiche.
👍
2:31 😂😂😂
Nicee
Rick fammi respirare perfavore, ultimamente sei un tram sui denti ahahahha ... neanche il tempo di recuperare i cocci mi dai
give up desire: try hope
Mio padre
allora siamo fratelli
Io personalmente ho sempre amato la vita, anche se ho sofferto molto. A tutte le persone che si lamentano ,dicendo che la vita "fa schifo" gli ho risposto sempre che possono uccidersi quando vogliono, se veramente in cuor loro vedono la vita come schifosa ,non meritevole di essere vissuta. Alcuni mi hanno risposto che non si uccidono per altri, per non fare male ad altri e io non potrei mai vivere per fare un piacere agli altri. Io vivo per me stesso, e mi sento fortunato, super fortunato ad essere vivo. Poi sono contro allo stordimento " il dimenticare i problemi" per me la ricerca di consapevolezza, è la vera via per riuscire a vivere una vita che non è solo strutturalmente triste come dice Rick, secondo me nasciamo anche con un amore intrinseco per la vita. Almeno io ci sono nato, ma vedendo anche i bambini credo non sia solo io ,intrinsecamente ad amare la vita.
Ma i bambini nella.loro inconsapevoleuza,amano la vita anche in condizioni avverse, ma proprio perche inconsapevoli ....
@@auroradada8742 I bambini non sanno ,non conoscono il mondo,questo è vero ma sentono la bellezza del correre ,della vita che gli scorre.. Gli adulti sanno alcune cose in più, conoscono il dolore (anche se devo dire ,io da bambino l'ho conosciuto e anche molto)conoscono la fatica ecc Il problema di molti adulti è che si intrappolano, diventano spesso passivi e decidono di non dare un significato alle sfide, ai problemi che la vita offre, a sestessi. Quando per esempio si rischia di morire e poi si sopravvive, io credo che almeno la maggioranza di noi si sente felicissima. Le persone che davvero decidono di non avere speranza, di non credere minimamente nella bellezza della vita si uccidono. Io quando penso alle cose per cui ringraziare anche nei momenti tristi, dove ce ne sono poche, l'essere vivo rimane di per sè un motivo per essere felici. Devo ammettere che sè venissi preso e rinchiuso e torturato non so se continuerei a pensarla così. Il punto è che credo che molte persone continuano a lamentarsi a vedere solo gli aspetti tristi,il dolore, ma a non vedere la fortuna di respirare, di muoversi. Delle cose cose che sembrano piccole e invece sono le più grandi ed essenziali. Il mio è un discorso relativo ovviamente ristretto, sono i miei limiti conoscitivi che mi fanno credere in questo.
@@mattialeonardi8636 e' anche vero quello che dice lei....
@@mattialeonardi8636 Ciao Mattia, ho deciso di rispondere al tuo commento nella speranza di portarti a una riflessione; non devi essere per forza d'accordo con me. Io ho 38 anni, sono sempre stata una persona piena di passione per le cose, ho vissuto in diversi paesi, la mia vita e stata a volte bellissima, a volte una merda (come per tutti), ho molti amici e persone che mi stimano e mi vogliono bene. Tuttavia, per alcune cose che mi sono successe, da qualche anno soffro di pensieri ossessivi di s . u . i . c . i . d . i . o . : è l'unico pensiero che ho la mattina appena sveglia, ed è il pensiero preponderante durante la mia giornata. È molto doloroso avere questo tipo di pensieri, sia di per sè, che per le conseguenze che portano - paura, angoscia, senso di impotenza, senso di colpa verso i propri cari. Ho chiesto al mio psicologo : "Perchè alcune persone sviluppano questo tipo di pensieri, e altre, anche se passano attraverso ersperienze orribili, non li sviluppano?". La sua risposta è stata : "Sono stati scritti milioni di libri a riguardo, ancora nom lo sappiamo.". Questa risposta è stata positiva per me, perchè mi ha fatto capire che questa cosa è molto più profonda e forse potente di qualunque mia volontà o pensiero conscio e razionale, e non ha nulla a che fare con la pigrizia o la debolezza. Avere questi pensieri non è affatto una "decisione". Inoltre, anche se decidessi di attuarlo, non esiste un modo sicuro, privo di rischi o poco doloroso di farlo (per non parlare di socialmente accettato) : non è vero che "posso uccidermi quando voglio". Ultimamente sto cercando di non combattere questi pensieri ma vederli semplicemente come una parte di me che cerca di dirmi qualcosa, ma è molto difficile e doloroso. Ti consiglio vivamente di smettere di rispondere a chiunque esprima un disagio "ti puoi uccidere quando vuoi". Anzitutto perchè lamentarsi di qualcosa e desiderare la morte non sono la stessa cosa, a volte una persona vuole solo sfogarsi ed essere ascoltata. Secondo perchè, come ho spiegato, non è vero. Terzo, perchè se ti capitasse di dirlo a un amico che in effetti ha questi pensieri potrebbe farlo soffrire moltissimo - e aumentare quel desiderio. Il tuo entusiasmo per la vita è bello e spero che non venga mai meno, ma ti consiglio di essere un po' più empatico con persone che, per qualunque motivo, non si sentono come te. E ti consiglio anche, se vuoi menzionare il fatto di "puoi ucciderti quando vuoi", di informarti un po' meglio a riguardo per capire che cosa provano le persone che hanno questi pensieri. Ciao :)
@@elisarasello6015 Grazie per la tua testimonianza. Quando dico che ci si può uccidere quando lo si vuole è una questione più che altro pratica ,fisica. Avere dei pensieri di suicidio non significa aver perso qualsiasi voglia di vivere, quando la si è persa ,credo che lo si fa ( perdonami se dico sciocchezze , ti dico la mia idea ,che avrá di sicuro dei limiti). Avere dei pensieri di suicidio non significa che la totalitá della tua persona abbia giá deciso di morire, dico così e forse mi sbaglio, ma tante volte siamo indecisi su tante questioni e ci sono difficoltá che non ci fanno riuscire a comprenderci. Il fatto che tu vada da un professionista già mi fa pensare che tu voglia ancora pensarci su e che a differenza di altri stai prendendo di petto i tuoi problemi e ti stai prendendo cura di te .Capisco che la questione sia più complessa e che io come ho detto sbaglierò. Comunque i disagi li accetto quando me ne parlano ,ma un conto è parlare di un proprio disagio personale come hai fatto tu, un altro é sparare merda sul mondo ,su ogni cosa. Conosco persone che non fanno altro e dico veramente non fanno altro che scaricare le proprie frustazioni sugli altri, a vedere sempre le cose in negativo e a prendersela con gli altri per qualsiasi loro problema. Quando sento anche persone che per moda dicono questo, io rispondo incazzandomi, si perché ci sono persone che dicono che il mondo fa schifo per moda per sentito dire . La tua condizione è diversa e io non risponderei a te in questo modo e con nessun altro che mi parla dei suoi problemi. Capisco i disagi e la sofferenza, la vita non è una cavolata. Io mi riferivo alle altre persone.
Penso che il "senso" di frankl si possa tradurre anche in "passione".
Alcune posizioni dei vari filosofi riportati, direi la maggior parte, mi sembrano assurdità
Sono piuttosto d'accordo con quello che dici ma non so se è un discorso universalizzabile.
Parti dal presupposto che tutti abbiano un abisso dentro o meglio che tutti lo sentano. Ecco credo che sia vero in tante persone soprattutto nelle più sensibili ma non in tutte.
Io penso che sia univetsalizzabile perche anche le.persone meno densibili hanno una loro sensibilita'...
Non devo imparare,lo sono da tutta la vita, comunque lo so benissimo che la colpa non è del mondo ma mia,non so forse è un problema psicologico oppure neurologico che mi impedisce di essere felice.
Seguire un progetto invece non rientra in una posizione consolatoria? In che modo modellare il significato della propria vita su un progetto di vita artefatto non rappresenta l'ennesimo spruzzo dopaminico?
Per me il punto é che quel dolore viene controbilanciato dal fatto che stai mettendo a frutto te stesso. E non una versione che semplicemente teova il posto fisso e magna la pizza al trancio sognando una vita diversa.
Il progetto per me é quello che spesso chiamiamo erroneamente "sogno", che vediamo come bellissimo ma anche irraggiungibile. Ma riconoscerne le amarezze intrinseche da prima, ti fa poi apprezzare il suo inestricabile legame con te dopo.
Un esempio di questo? Qualunque lavoro a che fare con l' arte.
Si, I progetti possono morire proprio come le persone, ed è da qui che traggo la frase "cadere e sapersi rialzare". Ed è sicuramente diverso dallo scegliere di fare una vita normale ma tendenzialmente monotona e poco direzionale dalla tua persona.
Ma avere un progetto non uol dire per forza cose grandi: puoi anche solo voler fare il bagnino al sabato in piscina se è quello desideri
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