Iscriviti al mini-corso di PsicoStoicismo con Gennaro Romagnoli ➤➤➤ psinel.com/ps-iscrizione-minicorso-pillole-di-psicostoicismo/ Prenota la tua data per lo Stand-Up Cogito Tour! 15/6 Padova con Andrea Lorenzon (Cartoni Morti): bit.ly/lorenzonstandup 17/6 Bologna con Wesa: bit.ly/wesastandup 18/6 Villa Torlonia con L'Avvocato dell'Atomo: bit.ly/romanostandup 20/6 Mestre con Parabellum: bit.ly/parabellstandup 22/6 Firenze con Dario Moccia: bit.ly/mocciastandup 26/6 Milano con Vittorio Emanuele Parsi: bit.ly/parsistandup
In realtà non e mai un problema filosofico. Ma tutto solo strettamente umano. E bastano solo due parole in un mondo da sempre così. Non benessere. Ma equilibrio. E quindi da lì il tutto con spiegazioni. Al di là di tutto il resto! è se il mondo non lo è e mai potrà esserlo. È perché è solo l'uomo che mai potrà esserlo. Ed e stato sempre così e risaputo dal sapere da sempre. Ecco perché c'è il tutto e di più. Ma va spiegato. E tutto dipende dall'equilibrio stesso attraverso se stessi. Molto bene con Seneca. Ovvio indietro bisogna andare se poi noi pensiamo lo dobbiamo al nostro passato lì dove tutto iniziò.
“Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio...." Lire 26900 (titolo originale “99 franchi”) Frédéric Beigbeder "grande" pubblicitario
Come sarebbe stato bello avere le parole giuste per esprimere Tutto questo nel 1992, ad un prof di italiano che per obbligo ci fece fare Un tema che tutto sommato riguardava l'esistenza. Chiesi perché gli facesse tanto schifo farci esercitare per un tema possibile alla maturità: la sua risposta era che queste seghe mentali se le fa chi non ha zappato abbastanza e ho sempre trovato singolare che si trovasse a insegnare italiano storia e filosofia in un liceo, quando perfino in un romanzo si riassume che il cielo sta sempre sopra la tua testa, ma se hai la schiena piegata dal lavoro difficilmente avrai il tempo e la forza per guardare in alto.
@@manuelavanzini9358 Non vorrei sbagliare ma ricordo che era narrativa e si trattava della ipotetica avanguardia di Romani che avrebbe raggiunto la Cina. Il momento in questuone è una prigionia in Persia forse. Potrebbe essere di Valerio Massimo Manfredi ma... tanti anni fa, sorry 😊
'La felicità di oggi si raggiunge con la fatica dell'introspezione, nella gestione di quello spazio interiore che il benessere ha aperto' Una constatazione quasi banale, eppure solitamente poco considerata. Grazie per gli spunti di riflessione!
Era il 1956 quando il filosofo ebreo e tedesco Günther Anders scrisse questo passaggio: "Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l'idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini. L' ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate. In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale. Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi. Bisogna fare in modo che l'accesso al sapere diventi sempre più difficile ed elitario. È necessario che l'informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo. Niente filosofia. Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che distraggano dai problemi. Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso. E' buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare. Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c'è niente di meglio. In generale si farà in modo di bandire la serietà dell'esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l'euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana. E il modello della libertà. Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l'unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità. L' uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come parte di un gregge. Tutto cio' che permette di far addormentare la sua lucidità e' un bene sociale; tutto cio che metterebbe a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato. Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come sovversiva e terrorista, e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali. " Günther Anders, "L'uomo è antiquato", 1956
Intervento azzeccatissimo ☝️Poi c'è tutto il tema del peso insostenibile della libertà e della mancanza di struttura emotiva... E qui l introspezione non basta.
La serenità credo che ognuno di noi debba trovarla dentro di se anche in un mondo che non piace ,provare a stare bene e in qualche modo a cambiarlo indirettamente è un atto rivoluzionario , alla fine la vita è un punto di vista quindi cerchiamo di vederle cose più in profondità, sotto un altra luce , il mondo è pieno di meraviglia e sopratutto fragilità , anche nella gioia e nella morte ci può essere gioia . Cerchiamo di coltivare la meraviglia ( che include il bene il male) la sensazione di stupore davanti alle cose e scopriremmo una ricchezza infinita. E sopratutto cerchiamo noi di essere un esempio per gli altri di onestà, di rispetto per gli altri, per la natura, e cerchiamo una volta per tutte di mettere da parte l’ego sopratutto se non è rivolto a qualcosa di positivo, coltivo la mia personalità/ identità per potermi rapportare meglio agli altri e poter cercare di creare in qualche modo benessere, se tutti facessero questo switch cambierebbero tante cose
Il fatto che milioni di persone condividano gli stessi vizi non fa di questi vizi delle virtù, il fatto che essi condividano tanti errori non fa di questi errori delle verità, e il fatto che milioni di persone condividano una stessa forma di malattia mentale non fa che questa gente sia sana. E. Fromm
Consumare è una forma dell’avere, forse quella di maggior momento per l’odierna società industriale opulenta. Il consumo ha caratteristiche ambivalenti: placa l’ansia, perché ciò che uno ha non può essergli ripreso; ma impone anche che il consumatore consumi sempre di più, dal momento che il consumo precedente ben presto perde il proprio carattere gratificante. I consumatori moderni possono etichettare se stessi con questa formula: io sono = ciò che ho e ciò che consumo. E. Fromm
Io avrei una ottima lista circa le motivazioni ed è una lista piuttosto notevole perché è molto soggettiva e ci sono modalità talmente differenti tra una persona e l ‘altra e non si può ridurre a poche formule.
11:01 tutto il discorso che Dufer fa cadrebbe se solo leggesse "L'economia dell'età della pietra" di Salins, che sbugiarda l'assunto fondamentale di questo video, ossia che il tempo dell'uomo primitivo fosse dedicato esclusivamente o principalmente alla ricerca di cibo. In realtà, oziavano molto più di noi. Pare impossibile che parli di queste cose ignorando il testo fondamentale dell'antropologia economica
Gentile Alberto, io non ignoro proprio nulla, io so che dopo il 1980 ci sono svariati antropologi che hanno criticato anche aspramente le tesi di Sahlins, come per esempio Bill Bryson o Angus Deaton, ma anche lo stesso Harari che tanto ha preso spunto dagli studi di Sahlins. Ormai è molto chiaro che quelle di Sahlins erano in buona parte iperboli tese a sostenere una visione primitivista che, al riscontro dei fatti, non è per nulla scientifica. I cacciatori-raccoglitori NON vivevano una vita "migliore" o più libera della nostra.
L'aggiornamento del software di sistema non puoi sempre effettuarlo. Anzi, possiamo serenamente dire che per effettuare determinati aggiornamenti del software è necessario modificare la parte hardware per renderlo compatibile e predisposto a tale aggiornamento. Per quanto tu possa provarci e sforzati, con l'hardware antiquato che hai a disposizione l'aggiornamento del software, in alcuni casi, sarà semplicemente impossibile da effettuare
Oggigiorno ci siamo svuotati delle risorse interiori appannaggio di quelle esteriori. Pertanto, seguendo il ragionamento esternato nel video, l'uomo odierno dovrebbe cercare il benessere guardandosi dentro, perché le risorse, come detto, scarseggiano in noi.
Io ho notato che sono molto più felice quando sono a contatto con la natura,quando sto in montagna. Quando torno in città mi sale una depressione assurda.
Penso che sopravvaluti un po’ la situazione: alcuni fortunati hanno questo problema, ma per la maggioranza delle persone lavorare 8/9h al giorno per procacciarsi il minimo rimane tale, e spazio per riflettere e studiare ne rimane poco. Aristotele e Platone erano aristocratici, come tu stesso riporti e la proporzione attuale di popolazione privilegiata rimane più o meno la stessa, è questa la cosa triste. Inoltre il fatto che stordirsi di droga o altro non sia felicità duratura (se ho le risorse lo potrebbe essere) è un concetto morale, non psicologico/evolutivo, e i suoi presupposti andrebbero esplicitati.
Non sono niente le 8/9 ore al giorno di ufficio comparato alle 12 ore dei bambini in miniera di 100 anni fa. E comunque la gente si lamenta. Perciò il benessere oggi raggiunge anche i più poveri
@@semeyazailchaos13059/10 ore al gg di lavoro, due o tre/quattro ore di tragitto perché i costi in città sono insostenibile, mangiare e doccia e nanna. Questo per 5 volte la settimana per sempre e solo per pagare le spese, fondamentalmente. E poi ci si stupisce che la gente si lamenta. Abbiamo le risorse per avanzare e dobbiamo guardare al futuro, non al passato. Gente come te ci avrebbe fatto rimanere al 1800
Ovvio lo stoicismo ma chi pensa! Chi segue e si riconosce risaputo da sempre. È ovvio che il tutto inizia dal momento che iniziammo ha pensare. E noi non siamo altro che quel prodotto. Ma non dimenticando che fu scoperto anche questo dramma della nostra natura stessa che ci contraddistingue. Il bene e male in noi. E come lo cambi. La filosofia. Sii un tutto ruginoso tentativo pure se di passi ne abbiamo fatti.
Tutto molto bello e interessante - ma io sono stupido e quindi faccio la domanda stupida: e allora che devo fare per ottenere la felicità dell'esistenza e non quella del raggiungimento? Cosa vuol dire e come faccio a gestire quello "spazio interiore" che ora mi trovo ad avere?
@@zupurfeg89 e quando sorgono i dubbi e le incertezze come ti comporti? Non voglio farmi gli affari tuoi , cerco solo di capirne di più perché lo ritengo un argomento molto importante
@@AlessioNicotra solitamente provo a capire se sono cose reali o fantasmi mentali - ma da tempo sembra siano solo situazioni reali, e beh, nel tale caso valuto le scelte e agisco, a volte va bene a volte va male - lo accetto al posto del perfezionismo, o almeno provo a forzare la cosa che non voglio essere bloccato per questo. Poi vabbè, linee guida variano molto, col COVID ho capito che le occasioni vanno colte per cui mi capita più spesso di fare scelte che vanno un po' oltre la zona comfort o puntano a scenari difficilmente ripetibili (tipo quest'anno mi sono fatto un mese abbondate di vita all'estero da amici appena si è presentata la possibilità)
il cervello non è fatto per essere felici ma per sopravvivere, per questo ci spara commenti negativi ad ogni secondo da 100.000 anni. Consiglio a tutti di leggere i libri di Russ Harris per capirne di più.
In effetti più sul capitalismo che si basa sui consumi che sul capitalismo in generale. È ovvio, se mi manca una sedia su cui sedermi soffro fisicamente in più sono frustrata se la sedia manca solo a me perciò cercherò di acquisirne una. Se non sono in grado di autoprodurmi la sedia andando nella foresta a procurarmi la legna dovrò produrre un bene o un servizio che sono in grado di produrre, cercare di rifilarlo a qualcuno per ottenere in cambio o direttamente la sedia oppure il denaro (lo scambiatore universale) che darò via per avere la sedia. Il denaro non mi serve, mi serve la sedia. Compro la sedia e sono felice. Fine della storia e della crescita del PIL. Se il meccanismo frustrazione soddisfazione non viene perpetrato il sistema crolla e il benessere economico generale va a carte quarantotto. Se io continuerò ad essere felice della sedia non comprerò un puff e poi una poltrona e poi un divano, non mi affannerò per produrre cose che non mi servono ma altri desiderano. È uno dei principi fondamentali del marketing. Dove il bisogno non c'è si crea con la propaganda. Il benessere non è un dato di fatto naturale è mantenuto mantenendo bassa la durata della felicità e regolando finemente quella della frustrazione. Il depresso (chi è più portato a prolungare lo stato di frustrazione) e l'anziano non sono fu funzionali al sistema, perciò si opera una pressione sociale fortissima contro queste due condizioni che vengono medicalizzate per tenere la maggior parte delle persone nel torrente circolatorio dello scambiatore universale.
@@lauradivittorio1014un po' complottista come visione, però aldilà di questo secondo il mio punto di vista l'anziano non viene medicalizzato perché non è funzionale come consumatore. In realtà è la pubblicità che per anni è stata progettata per colpire maggiormente i giovani perché nata in un epoca in cui le nascite erano più elevate e le persone avevano un aspettativa di vita inferiore. Oggi per effetto dell'inversione di tendenza demografica, si sta sviluppando un modello pubblicitario che colpisca l'attenzione anche degli anziani e che soddisfi i loro bisogni. La medicalizzazione secondo me deriva da un desiderio congenito, ossia il desiderio di immortalità che alberga nell'animo della stesse specie umana o forse dei viventi in generale
Chi è felice non consuma. In modo che il soldo giri bisogna sempre creare desideri e bisogni indotti. Insomma la gente infelice è sempre alla ricerca di un upgrade e consuma. Ma non voglio fare l'ippcrita. Anch'io ne sono vittima.
Alla luce di questo discorso, il cui succo mi trova d'accordo, mi viene da chiedermi: se tutti gli uomini venissero "patchati", se domani ci svegliassimo tutti Marco Aurelio, che fine farebbe il nostro sistema economico? Un sistema in cui la crescita economica ha valore intrinseco ed è condizione necessaria per la sopravvivenza del sistema che ripercussioni avrebbe se tutti gli uomini si rendessero conto che, sopra una certa soglia minima, la felicità si trova dentro di loro e non fuori?
Secondo me il sistema economico starebbe anche meglio. Appagamento interiore non significa che rinuncio all'auto nuova se mi fa comodo / mi fa piacere, significa semplicemente che non ne sono così dipendente da comprarla anche se non me la posso permettere, indebitandomi. Masse di gente che finisce nei casini perché vive oltre le sue possibilità, nell'ansia di apparire, in realtà sono una fragilità anche per il sistema economico, perché quando vanno a gambe all'aria finiscono per pesare sulla comunità (insoluti, sussidi statali di varia natura). Qualche vendita in meno ma famiglie più solide dal punto di vista economico-finanziario non sarebbe una brutta situazione per l'economia, tutt'altro.
Perché stai male in mezzo al benessere? Perché non hai mai provato la miseria più nera, quella che ti fa morire di freddo, ti fa addormentare dalla fame e non sai se ti risveglierai. Se sopravvivi a questa esperienza, non starai più male in mezzo al benessere.
Ho da poco iniziato terapia dallo psicologo per conoscermi meglio, per una serie di motivi che citi anche qui. Video che centra tutto xD grazie Rick, ciao
Non concordo, per me la felicità sta sempre all esterno, io la trovo nelle donne, la risorsa che mi piace di più, se hai quella risorsa il resto é molto relativo, e proprio perché sono conservatore l incertezza dei giorni odierni a me non piace per niente, oggi c'è molta incertezza in giro, quanto meno percepita, per me ancora la cosa migliore é farsi un terreno e mangiare quello che produci, non vedo altre possibilità all incertezza che ci circonda
Mi spiego meglio, c'è incertezza sul punto di vista delle donne, troppe disponibilità ma poche possibilità facili, e c'è mancanza di lavoro per quelli che sono sotto alla media con l IQ, quindi si sta male e si rischia di non avere neanche le risorse base, il problema della felicità si estende anche questa categoria non solo alla classe media
Refrattari ai cambiamenti comunità senza niente pronti a sfidare l’ignoto avventurandosi in terre sconosciute? Andando a costruire altre comunità sparse portando la propria specie ad occupare spazi sconosciuti? Cosa c’è di più audace che non cambiare habitat, abbandonare la sicurezza del proprio luogo di origine? Grande fallacia logica (altrimenti detta: cagata) alla base del ragionamento, mio adorato rick. I sapiens erano molto più pronti al cambiamento allora che i sapiens di rovigo, dolcemente adagiati sul proprio lavoro fisso.
benessere, ricchezza, mancanza di criminalità, sacrifici ben ripagati, relazioni sane. il capitalismo tira fuori da noi il meglio, una società basata sul merito 🌞
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Prenota la tua data per lo Stand-Up Cogito Tour!
15/6 Padova con Andrea Lorenzon (Cartoni Morti): bit.ly/lorenzonstandup
17/6 Bologna con Wesa: bit.ly/wesastandup
18/6 Villa Torlonia con L'Avvocato dell'Atomo: bit.ly/romanostandup
20/6 Mestre con Parabellum: bit.ly/parabellstandup
22/6 Firenze con Dario Moccia: bit.ly/mocciastandup
26/6 Milano con Vittorio Emanuele Parsi: bit.ly/parsistandup
😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😊😍😊
In realtà non e mai un problema filosofico. Ma tutto solo strettamente umano. E bastano solo due parole in un mondo da sempre così. Non benessere. Ma equilibrio. E quindi da lì il tutto con spiegazioni. Al di là di tutto il resto! è se il mondo non lo è e mai potrà esserlo. È perché è solo l'uomo che mai potrà esserlo. Ed e stato sempre così e risaputo dal sapere da sempre. Ecco perché c'è il tutto e di più. Ma va spiegato. E tutto dipende dall'equilibrio stesso attraverso se stessi. Molto bene con Seneca. Ovvio indietro bisogna andare se poi noi pensiamo lo dobbiamo al nostro passato lì dove tutto iniziò.
“Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. La vostra sofferenza dopa il commercio...."
Lire 26900 (titolo originale “99 franchi”)
Frédéric Beigbeder "grande" pubblicitario
Come sarebbe stato bello avere le parole giuste per esprimere Tutto questo nel 1992, ad un prof di italiano che per obbligo ci fece fare Un tema che tutto sommato riguardava l'esistenza. Chiesi perché gli facesse tanto schifo farci esercitare per un tema possibile alla maturità: la sua risposta era che queste seghe mentali se le fa chi non ha zappato abbastanza e ho sempre trovato singolare che si trovasse a insegnare italiano storia e filosofia in un liceo, quando perfino in un romanzo si riassume che il cielo sta sempre sopra la tua testa, ma se hai la schiena piegata dal lavoro difficilmente avrai il tempo e la forza per guardare in alto.
Ciao, commento molto interessante il tuo, la frase che hai citato mi ha colpito. Da che libro é tratta?
@@manuelavanzini9358 Non vorrei sbagliare ma ricordo che era narrativa e si trattava della ipotetica avanguardia di Romani che avrebbe raggiunto la Cina. Il momento in questuone è una prigionia in Persia forse. Potrebbe essere di Valerio Massimo Manfredi ma... tanti anni fa, sorry 😊
estremamente interessante. Grazie rick per 40 minuti di puro servizio pubblico
'La felicità di oggi si raggiunge con la fatica dell'introspezione, nella gestione di quello spazio interiore che il benessere ha aperto'
Una constatazione quasi banale, eppure solitamente poco considerata. Grazie per gli spunti di riflessione!
Tu per me sei illuminante, grazie Rick, ogni tuo ragionamento e come lo esponi, mi arricchisce con nuove consapevolezze
Era il 1956 quando il filosofo ebreo e tedesco Günther Anders scrisse questo passaggio:
"Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l'idea stessa di rivolta non verrà nemmeno
più alla mente degli uomini.
L' ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate. In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione,
per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato
e più il suo pensiero è limitato
a preoccupazioni mediocri,
meno può rivoltarsi.
Bisogna fare in modo
che l'accesso al sapere diventi sempre più difficile ed elitario.
È necessario che l'informazione
destinata al grande pubblico
sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.
Niente filosofia. Anche in questo caso bisogna usare la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che distraggano dai problemi.
Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso. E' buono,
in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani. Come tranquillante sociale, non c'è niente di meglio. In generale si farà in modo di bandire la serietà dell'esistenza, di ridicolizzare tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l'euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana.
E il modello della libertà. Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione, che l'unica paura, che dovrà essere mantenuta, sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.
L' uomo di massa, così prodotto,
deve essere trattato come quello che è: un vitello, e deve essere monitorato come parte di un gregge. Tutto cio' che permette
di far addormentare la sua lucidità e' un bene sociale; tutto cio che metterebbe
a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato.
Ogni dottrina che mette in discussione il sistema deve prima essere designata come
sovversiva e terrorista, e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali. "
Günther Anders, "L'uomo è antiquato", 1956
Video straordinario Rick. Grazie per tutto il lavoro che fai.❤
Consiglio i libri di Erich Fromm per ragionare su certi temi... "Fuga dalla libertà" e "avere o essere"
Voi filosofi avete capito tutto della vita, ciao Rick!
Bellissimo tema, ho sempre pensato che la filosofia girasse intorno a questo ❤
Intervento azzeccatissimo ☝️Poi c'è tutto il tema del peso insostenibile della libertà e della mancanza di struttura emotiva... E qui l introspezione non basta.
La serenità credo che ognuno di noi debba trovarla dentro di se anche in un mondo che non piace ,provare a stare bene e in qualche modo a cambiarlo indirettamente è un atto rivoluzionario , alla fine la vita è un punto di vista quindi cerchiamo di vederle cose più in profondità, sotto un altra luce , il mondo è pieno di meraviglia e sopratutto fragilità , anche nella gioia e nella morte ci può essere gioia . Cerchiamo di coltivare la meraviglia ( che include il bene il male) la sensazione di stupore davanti alle cose e scopriremmo una ricchezza infinita. E sopratutto cerchiamo noi di essere un esempio per gli altri di onestà, di rispetto per gli altri, per la natura, e cerchiamo una volta per tutte di mettere da parte l’ego sopratutto se non è rivolto a qualcosa di positivo, coltivo la mia personalità/ identità per potermi rapportare meglio agli altri e poter cercare di creare in qualche modo benessere, se tutti facessero questo switch cambierebbero tante cose
Mi è piaciuta molto la metafora del software e della patch, 40 minuti volati!
"la filosofia è una patch" una delle analogie più calzanti che abbia mai sentito 👍
Il fatto che milioni di persone condividano gli stessi vizi non fa di questi vizi delle virtù, il fatto che essi condividano tanti errori non fa di questi errori delle verità, e il fatto che milioni di persone condividano una stessa forma di malattia mentale non fa che questa gente sia sana.
E. Fromm
Consumare è una forma dell’avere, forse quella di maggior momento per l’odierna società industriale opulenta. Il consumo ha caratteristiche ambivalenti: placa l’ansia, perché ciò che uno ha non può essergli ripreso; ma impone anche che il consumatore consumi sempre di più, dal momento che il consumo precedente ben presto perde il proprio carattere gratificante. I consumatori moderni possono etichettare se stessi con questa formula: io sono = ciò che ho e ciò che consumo.
E. Fromm
Io avrei una ottima lista circa le motivazioni ed è una lista piuttosto notevole perché è molto soggettiva e ci sono modalità talmente differenti tra una persona e l ‘altra e non si può ridurre a poche formule.
Bellissimo tema.. Condivido pienamente
Rick prima o poi arrivo, grazie per tutto
11:01 tutto il discorso che Dufer fa cadrebbe se solo leggesse "L'economia dell'età della pietra" di Salins, che sbugiarda l'assunto fondamentale di questo video, ossia che il tempo dell'uomo primitivo fosse dedicato esclusivamente o principalmente alla ricerca di cibo. In realtà, oziavano molto più di noi. Pare impossibile che parli di queste cose ignorando il testo fondamentale dell'antropologia economica
Gentile Alberto, io non ignoro proprio nulla, io so che dopo il 1980 ci sono svariati antropologi che hanno criticato anche aspramente le tesi di Sahlins, come per esempio Bill Bryson o Angus Deaton, ma anche lo stesso Harari che tanto ha preso spunto dagli studi di Sahlins. Ormai è molto chiaro che quelle di Sahlins erano in buona parte iperboli tese a sostenere una visione primitivista che, al riscontro dei fatti, non è per nulla scientifica. I cacciatori-raccoglitori NON vivevano una vita "migliore" o più libera della nostra.
commento inutilmente acido
L'aggiornamento del software di sistema non puoi sempre effettuarlo. Anzi, possiamo serenamente dire che per effettuare determinati aggiornamenti del software è necessario modificare la parte hardware per renderlo compatibile e predisposto a tale aggiornamento. Per quanto tu possa provarci e sforzati, con l'hardware antiquato che hai a disposizione l'aggiornamento del software, in alcuni casi, sarà semplicemente impossibile da effettuare
Oggigiorno ci siamo svuotati delle risorse interiori appannaggio di quelle esteriori. Pertanto, seguendo il ragionamento esternato nel video, l'uomo odierno dovrebbe cercare il benessere guardandosi dentro, perché le risorse, come detto, scarseggiano in noi.
Io ho notato che sono molto più felice quando sono a contatto con la natura,quando sto in montagna. Quando torno in città mi sale una depressione assurda.
Sei per caso anche in ferie mentre stai in montagna? E a lavoro quando torni in città?
Penso che sopravvaluti un po’ la situazione: alcuni fortunati hanno questo problema, ma per la maggioranza delle persone lavorare 8/9h al giorno per procacciarsi il minimo rimane tale, e spazio per riflettere e studiare ne rimane poco. Aristotele e Platone erano aristocratici, come tu stesso riporti e la proporzione attuale di popolazione privilegiata rimane più o meno la stessa, è questa la cosa triste. Inoltre il fatto che stordirsi di droga o altro non sia felicità duratura (se ho le risorse lo potrebbe essere) è un concetto morale, non psicologico/evolutivo, e i suoi presupposti andrebbero esplicitati.
La felicità delle droghe però va scemando con il perdurare dell'utilizzo
Non sono niente le 8/9 ore al giorno di ufficio comparato alle 12 ore dei bambini in miniera di 100 anni fa. E comunque la gente si lamenta. Perciò il benessere oggi raggiunge anche i più poveri
@@semeyazailchaos1305 vallo a dire ai migranti nelle baraccopoli in meridione . Alle donne e gli uomini vittime del caporalato.
@@semeyazailchaos13059/10 ore al gg di lavoro, due o tre/quattro ore di tragitto perché i costi in città sono insostenibile, mangiare e doccia e nanna. Questo per 5 volte la settimana per sempre e solo per pagare le spese, fondamentalmente. E poi ci si stupisce che la gente si lamenta. Abbiamo le risorse per avanzare e dobbiamo guardare al futuro, non al passato. Gente come te ci avrebbe fatto rimanere al 1800
Video dell'anno.
Ovvio lo stoicismo ma chi pensa! Chi segue e si riconosce risaputo da sempre. È ovvio che il tutto inizia dal momento che iniziammo ha pensare. E noi non siamo altro che quel prodotto. Ma non dimenticando che fu scoperto anche questo dramma della nostra natura stessa che ci contraddistingue. Il bene e male in noi. E come lo cambi. La filosofia. Sii un tutto ruginoso tentativo pure se di passi ne abbiamo fatti.
40:34 qualcuno può spiegarmi in parole povere o con un esempio questo discorso
Tutto molto bello e interessante - ma io sono stupido e quindi faccio la domanda stupida: e allora che devo fare per ottenere la felicità dell'esistenza e non quella del raggiungimento? Cosa vuol dire e come faccio a gestire quello "spazio interiore" che ora mi trovo ad avere?
Sei riuscito a trovare la risposta?
@@AlessioNicotra ovviamente no - però mi sto limitando a vivere senza farmi troppe domande e sembra funzionare
@@zupurfeg89 e quando sorgono i dubbi e le incertezze come ti comporti? Non voglio farmi gli affari tuoi , cerco solo di capirne di più perché lo ritengo un argomento molto importante
@@AlessioNicotra solitamente provo a capire se sono cose reali o fantasmi mentali - ma da tempo sembra siano solo situazioni reali, e beh, nel tale caso valuto le scelte e agisco, a volte va bene a volte va male - lo accetto al posto del perfezionismo, o almeno provo a forzare la cosa che non voglio essere bloccato per questo. Poi vabbè, linee guida variano molto, col COVID ho capito che le occasioni vanno colte per cui mi capita più spesso di fare scelte che vanno un po' oltre la zona comfort o puntano a scenari difficilmente ripetibili (tipo quest'anno mi sono fatto un mese abbondate di vita all'estero da amici appena si è presentata la possibilità)
@@zupurfeg89 grazie mille per il tuo tempo. Sono spunti utili che farò miei. Ti auguro il meglio!
La felicità non dipende da cosa avete o da chi siete. La felicità dipende solo da che cosa pensate.
Qual è il libro di Harris citato?
La trappola della felicità
@@davideprocacci1391 grazie ✌️
il cervello non è fatto per essere felici ma per sopravvivere, per questo ci spara commenti negativi ad ogni secondo da 100.000 anni.
Consiglio a tutti di leggere i libri di Russ Harris per capirne di più.
E' tutta colpa del capitalismo, come ci insegna Rick.
Anche del neoliberismo!!! 🤣
In effetti più sul capitalismo che si basa sui consumi che sul capitalismo in generale. È ovvio, se mi manca una sedia su cui sedermi soffro fisicamente in più sono frustrata se la sedia manca solo a me perciò cercherò di acquisirne una. Se non sono in grado di autoprodurmi la sedia andando nella foresta a procurarmi la legna dovrò produrre un bene o un servizio che sono in grado di produrre, cercare di rifilarlo a qualcuno per ottenere in cambio o direttamente la sedia oppure il denaro (lo scambiatore universale) che darò via per avere la sedia. Il denaro non mi serve, mi serve la sedia. Compro la sedia e sono felice. Fine della storia e della crescita del PIL. Se il meccanismo frustrazione soddisfazione non viene perpetrato il sistema crolla e il benessere economico generale va a carte quarantotto. Se io continuerò ad essere felice della sedia non comprerò un puff e poi una poltrona e poi un divano, non mi affannerò per produrre cose che non mi servono ma altri desiderano. È uno dei principi fondamentali del marketing. Dove il bisogno non c'è si crea con la propaganda. Il benessere non è un dato di fatto naturale è mantenuto mantenendo bassa la durata della felicità e regolando finemente quella della frustrazione. Il depresso (chi è più portato a prolungare lo stato di frustrazione) e l'anziano non sono fu funzionali al sistema, perciò si opera una pressione sociale fortissima contro queste due condizioni che vengono medicalizzate per tenere la maggior parte delle persone nel torrente circolatorio dello scambiatore universale.
@@lauradivittorio1014 non so se tu hai afferrato a pieno il concetto di depressione però, é una sindrome assai complessa
@@lauradivittorio1014un po' complottista come visione, però aldilà di questo secondo il mio punto di vista l'anziano non viene medicalizzato perché non è funzionale come consumatore. In realtà è la pubblicità che per anni è stata progettata per colpire maggiormente i giovani perché nata in un epoca in cui le nascite erano più elevate e le persone avevano un aspettativa di vita inferiore. Oggi per effetto dell'inversione di tendenza demografica, si sta sviluppando un modello pubblicitario che colpisca l'attenzione anche degli anziani e che soddisfi i loro bisogni. La medicalizzazione secondo me deriva da un desiderio congenito, ossia il desiderio di immortalità che alberga nell'animo della stesse specie umana o forse dei viventi in generale
Lo hai detto fratello tu nei ai accennato solo un granello dell'uomo. Solo un granello di questo sterminato male umano. Da sempre.
Chi è felice non consuma. In modo che il soldo giri bisogna sempre creare desideri e bisogni indotti. Insomma la gente infelice è sempre alla ricerca di un upgrade e consuma. Ma non voglio fare l'ippcrita. Anch'io ne sono vittima.
Alla luce di questo discorso, il cui succo mi trova d'accordo, mi viene da chiedermi: se tutti gli uomini venissero "patchati", se domani ci svegliassimo tutti Marco Aurelio, che fine farebbe il nostro sistema economico? Un sistema in cui la crescita economica ha valore intrinseco ed è condizione necessaria per la sopravvivenza del sistema che ripercussioni avrebbe se tutti gli uomini si rendessero conto che, sopra una certa soglia minima, la felicità si trova dentro di loro e non fuori?
Siamo vittime di bisogni indotti,tra i quali l'approvazione degli "altri" della massa stolta.
Secondo me il sistema economico starebbe anche meglio. Appagamento interiore non significa che rinuncio all'auto nuova se mi fa comodo / mi fa piacere, significa semplicemente che non ne sono così dipendente da comprarla anche se non me la posso permettere, indebitandomi. Masse di gente che finisce nei casini perché vive oltre le sue possibilità, nell'ansia di apparire, in realtà sono una fragilità anche per il sistema economico, perché quando vanno a gambe all'aria finiscono per pesare sulla comunità (insoluti, sussidi statali di varia natura).
Qualche vendita in meno ma famiglie più solide dal punto di vista economico-finanziario non sarebbe una brutta situazione per l'economia, tutt'altro.
Se domani fossimo tutti Marco Aurelio saremmo tutti più ricchi, benestanti e felici. Avremmo un sistema economico migliorato e sviluppato
Perché stai male in mezzo al benessere?
Perché non hai mai provato la miseria più nera, quella che ti fa morire di freddo, ti fa addormentare dalla fame e non sai se ti risveglierai.
Se sopravvivi a questa esperienza, non starai più male in mezzo al benessere.
In OrtegaYGasset c'è la risposta alla tua domanda
Quello che non ho è quel che non mi manca
Rick non hai caldo vestito tutto nero?
Ho da poco iniziato terapia dallo psicologo per conoscermi meglio, per una serie di motivi che citi anche qui. Video che centra tutto xD grazie Rick, ciao
torna a roma 😭
Non concordo, per me la felicità sta sempre all esterno, io la trovo nelle donne, la risorsa che mi piace di più, se hai quella risorsa il resto é molto relativo, e proprio perché sono conservatore l incertezza dei giorni odierni a me non piace per niente, oggi c'è molta incertezza in giro, quanto meno percepita, per me ancora la cosa migliore é farsi un terreno e mangiare quello che produci, non vedo altre possibilità all incertezza che ci circonda
Mi spiego meglio, c'è incertezza sul punto di vista delle donne, troppe disponibilità ma poche possibilità facili, e c'è mancanza di lavoro per quelli che sono sotto alla media con l IQ, quindi si sta male e si rischia di non avere neanche le risorse base, il problema della felicità si estende anche questa categoria non solo alla classe media
È tutta colpa della hybris
Refrattari ai cambiamenti comunità senza niente pronti a sfidare l’ignoto avventurandosi in terre sconosciute? Andando a costruire altre comunità sparse portando la propria specie ad occupare spazi sconosciuti? Cosa c’è di più audace che non cambiare habitat, abbandonare la sicurezza del proprio luogo di origine? Grande fallacia logica (altrimenti detta: cagata) alla base del ragionamento, mio adorato rick. I sapiens erano molto più pronti al cambiamento allora che i sapiens di rovigo, dolcemente adagiati sul proprio lavoro fisso.
E in piu di 40 minuti manco una parola sulla spiritualità, e poi si parla di interiore. Vabbe.
Dopo finiamo di ascoltare
Perché forse non sei circondato da benessere?
Mah sarà, io sto benissimo ahahahaha
benessere, ricchezza, mancanza di criminalità, sacrifici ben ripagati, relazioni sane.
il capitalismo tira fuori da noi il meglio, una società basata sul merito 🌞
Top 10 stronzate che ho letto questo mese:
Sperequità familismo avidità ingordigia
Speculazioni, disastri ambientali, avidità, diseguaglianze sociali, malattia, egoismo, e si può andare avanti per tempo. Sembri ironico
Sicuro è ironico
Caxxo cogita Dufer oggi....?