Rick ormai ti seguo da quasi cinque anni. Non sono un utente molto attivo, non commento quasi mai anche perché la maggior parte delle volte che ti ascolto è in differita. Quante volte mi hai tenuto compagnia! Volevo scriverti per ringraziarti, perché è anche grazie a te se ad oggi riesco ad apprezzarmi e ad amare la vita. È una condizione tipica oggi quella dell'adolescente "depresso" ed io ero uno di quelli, ma con la cultura si può riemergere migliorandosi. Non è stato un cambiamento determinato da un preciso evento, è stato più un processo: nonostante da un lato le superiori mi abbiano fatto passare la voglia di studiare, dall'altro c'erano i tuoi video che mi facevano accendere la passione per il sapere. Mi ricordo con molto piacere la settimana dedicata a Philip K. Dick, perché mi ascoltavo le puntate nel tragitto per scuola, e lì ho preso coscienza del fatto che esistono davvero molti scrittori validi al di fuori del programma scolastico. Mi hai in qualche modo influenzato a voler sapere sempre di più, nel momento in cui ho capito che non avrei mai potuto sapere tutto ho iniziato ad interessarmi a "tutto". Ad oggi la mia monografia preferita rimane l'ultima su Kafka, un altro autore "scoperto" grazie a te, penso di averla riascoltata un numero vicino alla decina di volte prima di innamorarmi dei suoi libri. Perdonami se ho spaziato dove non dovevo, ma avrei ancora così tanto da scriverti. Non mi serve che tu legga questo messaggio, però all'ennesima notizia di suicidio in ambito universitario mi si è spezzato il cuore perché sarei potuto essere una di quelle persone. Per questo ci tengo a ringraziarti, perché pur non sapendolo hai veramente cambiato la prospettiva con cui io guardo alla vita, e io nel mio piccolo cerco di farlo con le persone che fanno parte della mia vita.
Per quella che è la mia storia personale, devo dire che fatica e sofferenza sono state delle insegnanti di vita tanto spietate quanto utili. Non cambierei una virgola del passato per quanto mi abbia fatto male. Condivido quasi la totalità del discorso e posso solo complimentarmi per come lo hai portato in luce 👏🏻
Sono esattamente quella persona lì.. senza forza per affrontare le fatiche e le sfide della vita. Spero di riuscire a migliorarmi.. ma prima devo trovare la forza di mettere vero impegno per ciö che faccio. Grazie Rick, con i tuoi contenuti fai davvero del bene.
Ciao Rick, di solito non commento i tuoi video ma hai trattato un tema a me molto vicino e mi hai fatto venir voglia di dire la mia. Secondo me bisogna anche considerare che il non chiudersi, il voler affrontare il mondo, che è inevitabilmente sofferenza e frustrazione, richiede energie che a volte non si hanno. Allora, prima di prendere il toro per le corna è indispensabile imparare a misurarsi per capire quali risorse si hanno a disposizione. E se manchiamo del necessario dobbiamo lavorare per ottenerle. L' esame di coscienza quotidiano per poter diventare se stessi, 'nsomma. Cosa che impone una discreta forza di volontà ma anche tempo e concentrazione sui propri obiettivi (emotivi e di vita), per cui spesso un ritiro in se stessi, spazio e silenzio per riflettere, diventano condizioni imprescindibili. Va da sé che bisogna imporsi di tenere le antenne dritte perché il "buen ritiro" non si trasformi nel pantano di una nuova zona di comfort da cui poi non si riesce più ad uscire.
Ciao Rick, come al solito guardo i tuoi video pensando di trovare risposte e invece mi ritrovo con più domande di prima... Mi trovo d'accordissimo con tutto quello che hai detto nella prima mezz'ora di video, ma non appena hai affibiato la causa del nostro non essere più abituati a soffrire al mondo che ci circonda non ho potuto fare a meno di pensare che dando la colpa al mondo ci stiamo in qualche modo giustificando per il nostro non voler soffrire fino ad adesso. Dal mio punto di vista anche la presa di coscienza e la conseguente sofferenza (o comunque senso di colpa) dell'aver sbagliato il nostro modus operandi, è una sensazione che non deve essere affievolita dalla consolazione di non aver sbagliato per causa nostra ma perché il contesto dove siamo ci ha portati a farlo, poiché questo ci priverebbe della crescita derivante da quella sofferenza. Un altra cosa, tu hai detto che anche la sofferenza derivante da un percorso o una scelta che si dimostrerà in seguito essere sbagliata troverà ugualmente scopo, poiché ci avrà fatto capire quello che non vogliamo. Questo modo di vedere il fallimento, non lo nascondo, mi ha aiutato a vedere il periodo della mia vita che sto vivendo con più positività, tuttavia non posso fare a meno di sentire ugualmente il peso del tempo che avanza, sento che non riuscirò ad imparare dai miei errori in tempo perché possa riuscire a realizzarmi nella vita, sento che a forza di fare sbagli l'unica cosa che mi rimarrà sarà la consapevolezza di ciò che voglio non fare e niente più. Qualche consiglio su come potrei riuscire a superare o perlomeno ad accettare questa mia paura? Ti prego di scusarmi per la forma che ha questo mio commento ma non sono veramente riuscito a fare di meglio
Io faccio un lavoro che amo(insegnante di inglese per bambini) e anche se fatico tanto... non lo sento perchè il mio lavoro mi rende felice... Bel video!
Anche io sarei molto felice se qualcuno al posto mio mi preparasse tutte le scatole per il trasloco... Non sono giovane e so che sono tante le situazioni che rompono i maroni, ma tocca farlo e forse alla fine sarò contenta di averlo fatto.
Contributo banale ma, secondo me, puntuale: Luis che parlando di palestra dice che persone gli scrivono dicendo "io vorrei il tuo fisico, ma andare in palestra é faticoso". La sua risposta "non fa niente, non avrai il mio fisico. Tu non lo vuoi davvero". Per quanto possa sembrare stupido é lo stesso concetto
lo stesso è accaduto a me con un conoscente che voleva fare il "salto" lavorativo che avevo fatto io, ma era sempre dubbioso, prima diceva di volerlo fare poi no, poi diceva ma chi me lo fa fare. ecco quando un giorno gli ho detto "tu non lo vuoi fare veramente o lo fai adesso o non lo farai mai più" si è talmente incazzato che mi ha tolto la parola. avevo semplicemente detto la verità
In un vecchio video Rick Wafer diceva che bisogna essere all’altezza della propria felicità, per caso qualcuno si ricorda da che opera era tratta o per lo meno il video?
Secondo me è difficile essere "felici" anche perché il più grande problema della società di oggi e che ci stiamo abituando a vedere il "mondo" come proprietà dell'uomo quindi dimenticandoci che la natura ha una regola fondamentale: "il forte sopravvive e il debole muore". In breve ci educano alla pace in un mondo senza pietà, rischiamo di confonderci tra come vorremmo fosse il mondo e tra come è realmente. Permettetemi il filosofeggiamento: "l'uomo vuole elevarsi a Dio dimenticandosi che è un animale". Sia chiaro: non dico che bisogna pensare che tutti vogliano ucciderti, ma neanche pensare che nessuno voglia farlo. (So che ho estremizzato molto ma è più facile esprimere il concetto in questo modo)
Ciao Rick, ho consigliato a degli amici le tue riflessioni e le hanno trovate molto interessanti, ma non capiscano bene l'italiano. Non hai per caso un sito, un podcast con il tuo materiale in lingua inglese? Grazie.
Tutto vero e saggio quello da te esposto , ma il riassunto spietato è : Bella vita di m€rda insomma . E c'è gente che ha ancora il coraggio di criticarmi quando predico il valore di NON fare figli .
L'esempio del fottuto capodoglio che entra nella mia fottuta Toyota Auris è il sunto di tutto, è il montante che ci serve per smetterla di piangerci addosso e di rompere il cazzo al prossimo.
Un piccolo commento (perché non ho le conoscenze per scrivere una critica) sulla regia durante la sigla: campo e controcampo uguali per 2 volte è un po' fastidioso
Rick ormai ti seguo da quasi cinque anni. Non sono un utente molto attivo, non commento quasi mai anche perché la maggior parte delle volte che ti ascolto è in differita. Quante volte mi hai tenuto compagnia! Volevo scriverti per ringraziarti, perché è anche grazie a te se ad oggi riesco ad apprezzarmi e ad amare la vita. È una condizione tipica oggi quella dell'adolescente "depresso" ed io ero uno di quelli, ma con la cultura si può riemergere migliorandosi. Non è stato un cambiamento determinato da un preciso evento, è stato più un processo: nonostante da un lato le superiori mi abbiano fatto passare la voglia di studiare, dall'altro c'erano i tuoi video che mi facevano accendere la passione per il sapere. Mi ricordo con molto piacere la settimana dedicata a Philip K. Dick, perché mi ascoltavo le puntate nel tragitto per scuola, e lì ho preso coscienza del fatto che esistono davvero molti scrittori validi al di fuori del programma scolastico. Mi hai in qualche modo influenzato a voler sapere sempre di più, nel momento in cui ho capito che non avrei mai potuto sapere tutto ho iniziato ad interessarmi a "tutto". Ad oggi la mia monografia preferita rimane l'ultima su Kafka, un altro autore "scoperto" grazie a te, penso di averla riascoltata un numero vicino alla decina di volte prima di innamorarmi dei suoi libri. Perdonami se ho spaziato dove non dovevo, ma avrei ancora così tanto da scriverti. Non mi serve che tu legga questo messaggio, però all'ennesima notizia di suicidio in ambito universitario mi si è spezzato il cuore perché sarei potuto essere una di quelle persone. Per questo ci tengo a ringraziarti, perché pur non sapendolo hai veramente cambiato la prospettiva con cui io guardo alla vita, e io nel mio piccolo cerco di farlo con le persone che fanno parte della mia vita.
Daniele, ti abbraccio fortissimo e ti ringrazio di questo messaggio che mi riempie di significato. A presto!
Continua a leggere e vedrai quand'è profonda la tana del bianconiglio 👏👏
Per quella che è la mia storia personale, devo dire che fatica e sofferenza sono state delle insegnanti di vita tanto spietate quanto utili. Non cambierei una virgola del passato per quanto mi abbia fatto male. Condivido quasi la totalità del discorso e posso solo complimentarmi per come lo hai portato in luce 👏🏻
Sono esattamente quella persona lì.. senza forza per affrontare le fatiche e le sfide della vita.
Spero di riuscire a migliorarmi.. ma prima devo trovare la forza di mettere vero impegno per ciö che faccio.
Grazie Rick, con i tuoi contenuti fai davvero del bene.
Ti capisco bene 😢
Penso potrebbe essere più semplice se le scomponi in sfide più piccole che ti portino allo scopo più grande.
Ciao Rick, di solito non commento i tuoi video ma hai trattato un tema a me molto vicino e mi hai fatto venir voglia di dire la mia.
Secondo me bisogna anche considerare che il non chiudersi, il voler affrontare il mondo, che è inevitabilmente sofferenza e frustrazione, richiede energie che a volte non si hanno. Allora, prima di prendere il toro per le corna è indispensabile imparare a misurarsi per capire quali risorse si hanno a disposizione. E se manchiamo del necessario dobbiamo lavorare per ottenerle. L' esame di coscienza quotidiano per poter diventare se stessi, 'nsomma.
Cosa che impone una discreta forza di volontà ma anche tempo e concentrazione sui propri obiettivi (emotivi e di vita), per cui spesso un ritiro in se stessi, spazio e silenzio per riflettere, diventano condizioni imprescindibili.
Va da sé che bisogna imporsi di tenere le antenne dritte perché il "buen ritiro" non si trasformi nel pantano di una nuova zona di comfort da cui poi non si riesce più ad uscire.
Ciao Rick, ti ho scoperto da alcuni giorni, grazie a mio figlio, e l'unico rimpianto è non averti scoperto prima, sei per me illuminante! grazie!!!!
I tuoi video hanno un effetto curativo; grazie per il tuo lavoro.
Ciao Rick, come al solito guardo i tuoi video pensando di trovare risposte e invece mi ritrovo con più domande di prima... Mi trovo d'accordissimo con tutto quello che hai detto nella prima mezz'ora di video, ma non appena hai affibiato la causa del nostro non essere più abituati a soffrire al mondo che ci circonda non ho potuto fare a meno di pensare che dando la colpa al mondo ci stiamo in qualche modo giustificando per il nostro non voler soffrire fino ad adesso. Dal mio punto di vista anche la presa di coscienza e la conseguente sofferenza (o comunque senso di colpa) dell'aver sbagliato il nostro modus operandi, è una sensazione che non deve essere affievolita dalla consolazione di non aver sbagliato per causa nostra ma perché il contesto dove siamo ci ha portati a farlo, poiché questo ci priverebbe della crescita derivante da quella sofferenza. Un altra cosa, tu hai detto che anche la sofferenza derivante da un percorso o una scelta che si dimostrerà in seguito essere sbagliata troverà ugualmente scopo, poiché ci avrà fatto capire quello che non vogliamo. Questo modo di vedere il fallimento, non lo nascondo, mi ha aiutato a vedere il periodo della mia vita che sto vivendo con più positività, tuttavia non posso fare a meno di sentire ugualmente il peso del tempo che avanza, sento che non riuscirò ad imparare dai miei errori in tempo perché possa riuscire a realizzarmi nella vita, sento che a forza di fare sbagli l'unica cosa che mi rimarrà sarà la consapevolezza di ciò che voglio non fare e niente più. Qualche consiglio su come potrei riuscire a superare o perlomeno ad accettare questa mia paura? Ti prego di scusarmi per la forma che ha questo mio commento ma non sono veramente riuscito a fare di meglio
Rick a questo giro ti sei superato, grande
Il lavoro duro batte il talento, se il talento non lavora duro!
"Si lavora e si fatica, per la legge della ..." DAILY COGITO, PRIMO PODCAST IN ITALIA E AL MONDO PER LA LOTTA ALLA ZOMBIFICAZIONE 😂
io la sapevo diversamente e coinvolgeva un certo dittatore calvo
@@claudioberioli e con la mascella prominente
Grazie; grazie per questa cogitata che mi ha toccato profondamente
Grazie!
Io faccio un lavoro che amo(insegnante di inglese per bambini) e anche se fatico tanto... non lo sento perchè il mio lavoro mi rende felice... Bel video!
Mamma mia, Rick! Crei più dipendenza del più potente oppiaceo in circolazione. Ti adoro! ❤
Grande puntata.
L'immagine del capodoglio nella Toyota mi perseguiterà per mesi. Grazie Rick 🤣
1:33 su' per il guru
Bella diretta
Grande Rick!
Che bello studio accogliente.
Basta non avere aspettative sulla vita e sulle persone. Tutto quello che arriva é un dono
Anche io sarei molto felice se qualcuno al posto mio mi preparasse tutte le scatole per il trasloco...
Non sono giovane e so che sono tante le situazioni che rompono i maroni, ma tocca farlo e forse alla fine sarò contenta di averlo fatto.
Grande Rick! Plausi vari...
Prossima puntata: come trovare la forza per affrontare la sofferenza?
Abbonati subito al video corso Rick Wafer per soli 100 soldi!!!
Solo grazie
Bravo rick
"La realtà ha la faccia di Giuliano Ferrara truccato come Michela Murgia" questa massima la utilizzeranno anche nel 3000🙌
Contributo banale ma, secondo me, puntuale: Luis che parlando di palestra dice che persone gli scrivono dicendo "io vorrei il tuo fisico, ma andare in palestra é faticoso".
La sua risposta "non fa niente, non avrai il mio fisico. Tu non lo vuoi davvero".
Per quanto possa sembrare stupido é lo stesso concetto
lo stesso è accaduto a me con un conoscente che voleva fare il "salto" lavorativo che avevo fatto io, ma era sempre dubbioso, prima diceva di volerlo fare poi no, poi diceva ma chi me lo fa fare. ecco quando un giorno gli ho detto "tu non lo vuoi fare veramente o lo fai adesso o non lo farai mai più" si è talmente incazzato che mi ha tolto la parola. avevo semplicemente detto la verità
In un vecchio video Rick Wafer diceva che bisogna essere all’altezza della propria felicità, per caso qualcuno si ricorda da che opera era tratta o per lo meno il video?
Senza "fatica" probabilmente è impossibile.
Senza sofferenza si può.
Riflessione utilissima... per me, ora.
Secondo me è difficile essere "felici" anche perché il più grande problema della società di oggi e che ci stiamo abituando a vedere il "mondo" come proprietà dell'uomo quindi dimenticandoci che la natura ha una regola fondamentale: "il forte sopravvive e il debole muore". In breve ci educano alla pace in un mondo senza pietà, rischiamo di confonderci tra come vorremmo fosse il mondo e tra come è realmente. Permettetemi il filosofeggiamento: "l'uomo vuole elevarsi a Dio dimenticandosi che è un animale".
Sia chiaro: non dico che bisogna pensare che tutti vogliano ucciderti, ma neanche pensare che nessuno voglia farlo. (So che ho estremizzato molto ma è più facile esprimere il concetto in questo modo)
In un mondo di lupi (oggi) sono i Pastori a spingere le pecore nel bosco solo perché ai loro tempi di lupi ce n'erano pochi
La voce di Romina Falconi mi attizza ogni volta.
"Soffrire in modo giusto" ). La domanda "perché" è probabilmente la più utilissima delle tutte altre domande.
Ciao Rick, ho consigliato a degli amici le tue riflessioni e le hanno trovate molto interessanti, ma non capiscano bene l'italiano. Non hai per caso un sito, un podcast con il tuo materiale in lingua inglese? Grazie.
Non esiste purtroppo, prova ad usare i vari traduttori che ci sono in giro
@@MarcoSperanza2001 e un vero peccato
figo assai
Tutto vero e saggio quello da te esposto , ma il riassunto spietato è : Bella vita di m€rda insomma . E c'è gente che ha ancora il coraggio di criticarmi quando predico il valore di NON fare figli .
Ma una monografica su mio padre Joseph campbell ?
👏👏👏
Questo discorso vale anche per il gioco d’azzardo? Chiedo per un amico
grande
C'è un equivoco sul significato di 'sofferenza '.
1:51 twich e YT dovrebbero bannare quella parola.. la A-word
Sembra quasi di sentire un. riciolo di filosofia adleriana, mista a pensieri frankleriani uniti a kirkegaardismi nobili ed accesi. Dico bene?
I mariti delle spigole sono valsi un like, grazie
Si lavora e si Produce, per il F.. e per il D.. 🇮🇹
Per la legge dell’ortica
L'esempio del fottuto capodoglio che entra nella mia fottuta Toyota Auris è il sunto di tutto, è il montante che ci serve per smetterla di piangerci addosso e di rompere il cazzo al prossimo.
A questo non gli piace lavorare e sopratutto non ha Fame
Se stai guidando NON CORREREEEEEEEE spagnolo
Un piccolo commento (perché non ho le conoscenze per scrivere una critica) sulla regia durante la sigla: campo e controcampo uguali per 2 volte è un po' fastidioso
Famolo Tetris