Buongiorno Rick, sono un'adolescente che segue con piacere le tue cogitate e, ascoltando quest'ultima, ho pensato che sarebbe davvero illuminante portare un episodio in cui si parla di tecnologia, futuro e la percezione umana, specialemente dei giovani, in merito...penso che sarebbe interessante una puntata in cui si affrontino alcune tematiche affini a quelle del video dando voce ad ospiti giovanissimi. Spero che l'idea possa piacere e ti ringrazio per i contenuti che porti
1:01:43 Quale rotta vorresti costruire mentre ti trovi tra i flutti di un mare in tempesta? Il cosiddetto "mondo solido" ti dava la base sulla quale svolgere la tua crescita. La base ora è crollata: non è possibile alcuna crescita, se non per determinati individui privilegiati i quali non hanno alcuna cognizione di cosa significhi vivere in quel mare. Le opportunità si colgono soltanto se si può contare su un terreno sicuro, fermo, che conferisce quella tranquillità necessaria per comprendere cosa avviene. Ed è allora che si può anche pensare di volare e di sviluppare il volo, ben sapendo che vi è una base cui fare assegnamento.
Non sono del tutto d'accordo. È vero che prima si avevano delle basi di partenza, ma erano già prestabilite molto spesso da genitori autoritari. Ora con la onnipresenza, possiamo dire, di genitori empatici e troppo buoni, quelle basi che un tempo si avevano ora non si hanno più; questo non vuol dire che non se ne possono avere di altro tipo. Bisogna solo svegliarsi da questo mondo automatico e pensare un po' a chi sono e a cosa voglio essere. Le basi non si trovano, si costruiscono.
Veramente interessante e tantissimi spunti di riflessione. La consapevolezza è sicuramente un grande punto di partenza ed anche il dialogo costruttivo con i nostri ragazzi. Fiducia a gogò perché se lo meritano. Grazie mille
Quanto sarebbe utile portare un dibattito del genere nei collegi docenti e nelle assemblee con i genitori! Da insegnante mi chiedo anch'io il perché dello spreco dei fondi pnnr.
Le parole di Stefano sono bellissime e hanno la mia piena risonanza. Il punto è che educare all' uso del mezzo è una sfida a cui mi sembra che le istituzioni educative ( famiglia in primis, scuola e società), al di là delle fisiologiche eccezioni di buona volontà e competenza, non stiano nemmeno provando a rispondere. Sono d'accordo sul divieto ( è a questo punto inevitabile oltreché necessario) ma il timore più che fondato, è che un divieto senza una messa a tema seria e consapevole con studenti e genitori sia solo la via più comoda e immediata per nascondere i problemi sotto lo zerbino. Insomma i divieti devono essere sostenuti da adulti credibili altrimenti sono solo pezze che metti in emergenza. Meglio che niente certo, ma dagli adulti i ragazzini dovrebbero aspettarsi di più
Salve Signor Dal Ferro. Intanto grazie per i video, che condivido in larga parte, ma non nella totalità. E questo è uno di quei video in cui ci troviamo in grande disaccordo. Dal mio parziale punto di vista, la capacità di avere una rete di connessione globale è semplicemente il punto piu' alto che siamo stati in grado di raggiungere come specie, avendo oggettivamente "dematerializzato" parte delle nostre espressioni, punti di vista, ed emozioni, attraverso il digitale. Il nocciolo, sempre a mio parere, sta nella mancanza di regole con le quali questa rivoluzione è stata vissuta, unita ad una profonda ignoranza nell'utilizzo da "dietro le quinte" dello stesso mezzo informatico. Dunque, per quanto il titolo sia volutamente "provocatorio", ciò che ho percepito (e potrei sbagliarmi) è che si sta spostando il problema sulla macchina e non sul perché la macchina ha acquisito importanza. Inoltre, la macchina NON è il problema diretto, dato che, ad oggi, non vi è grande differenza tra 50 o 60 anni fa : la maggioranza delle persone fa un uso irrisorio delle potenzialità degli oggetti di uso comune, perché NON è educato a farlo, non perché l'oggetto sia intenzionalmente DANNOSO, e dunque non riesce a comprenderne effetti e conseguenze, perché spesso non si ha idea di, effettivamente, che cosa si abbia tra le mani. Questo perché su uno smartphone può essere utilizzato sia il software Wolfram che in social Instagram, alla stessa maniera e allo stesso modo. Infine, e concludo, : i genitori, cosi come i docenti e gli educatori dovrebbero sostenere esami di conoscenza informatica, in maniera tale da poter essere in grado di gestire il mezzo, e non di demonizzarlo in toto. E, per le scuole, se non si vuole davvero avere seccature, al posto di reti wifi, si forniscano Jammer di segnale da poche decine di euro agli istituti, e si attivino per le 5 ore necessarie alle lezioni, invece di immaginare un mondo nel quale, oltre a tutto il carico che già i professori hanno, essi dovrebbero anche mettersi a fare i segugi per non fare utilizzare ai loro studenti il cellulare. Opinione personale, spero tu la trovi interessante e in una risposta. Grazie.
Ecco, questo è un ospite preparato, che argomenta, con una esperienza forte e importante, e cosa molto più incisiva, che sa di cosa sta parlando mentre ne parla. Dopo aver sentito la cogitata con santoro, il cui argomento può essere molto interessante se sviscerato in maniera coerente da persone preparate (come ha fatto Rick) mi sono emozionato da quanto Stefano Rossi fosse una boccata d’aria fresca, che ha saputo portare dati, fatti, vissuto e problemi riguardo l’argomento trattato (che ricordiamolo, avrebbe potuto risolversi in 1 ora di noia se trattato male o superficialmente). Paragonando le due cogitate pare che quella con Santoro sia stata fatta intervistando un primate.
Mi scuso in anticipo per l'off topic perché commenterò un altro video sotto questo video ma ho deciso di commentare proprio questo video per aumentare le chances che Rick legga questo commento. Ho appena visto il video su Simone Santoro e, da ragazzo che ha vissuto un'esperienza molto intensa di conversione "repentina", senza che me ne accorgessi, hai dato parole e voce a ciò che ho provato e che non riuscivo nemmeno io a spiegarmi. Ora mi definisco agnostico perché, come hai detto tu, molte persone si aggrappano alla religione per aggrapparsi a qualcosa per non sprofondare nel "nulla" ma poi quella che pensavano essere la cura, cito le tue parole, "lo mette al culo". Grazie per gli spunti di riflessione e per i consigli contenuti in quel video, ritengo che la visione di quel video sia stata una grande esperienza formativa per me e forse potrà perfino spingermi ad interessarmi al tuo canale in toto o alla filosofia in generale (dico forse perché mi reputo una persona molto prigra, "zombificata" direi, per usare le parole di Simone Santoro). Comunque sia, ti ringrazio per aver prodotto un video così stimolante che sarà stato prezioso per molte altre persone oltre a me
Allora i genitori con le regole dure hanno creato la generazione con grande empatia, adesso i genitori troppo affettivi creeranno la generazione senza empatia 😢
Buongiorno Rick, innanzitutto ti ringrazio per questi contenuti. Avrei due domande per te : -come mai, secondo te, in questa conversazione, l'Emilio di Rousseau non è mai stato citato? Pertanto si tratta di una pietra miliare dell'educazione, no? Sarà mia perchè il povero filosofo svizzero era stato messo in fondo nella tua classifica dei filosofi...;) -trovo, nel tuo pensiero -ed in particolare in alcuni passaggi della tua Critica della ragion demoniaca, dei riferimenti a Pirandello ed al suo pensiero (vedi Uno nessuno centomila). Hai mai pensato di prenderlo in considerazione per il tuo Daily Cogito? Grazie ancora per favorire queste piacevoli discussioni, ciao!
Non potrebbe esser diventato oggi lo smartphone la cornice di cui parlate?? Con questo non voglio dire sia una buona cornice ma che sia quella più performativa di oggi
ciao Rick! ho seguito questa puntata in live e non ricordo se in questa o in altre precedenti che toccavano questo argomento saltò fuori il "i sapienti di un tempo sarebbero usciti di testa per uno strumento simile" e non lo trovo per forza corretto. lo smarphone ci fà così male perchè è stato studiato per farcene, posto che abbiamo sempre la facoltà di mutarlo e metterlo via è anche vero che è uno strumento fatto appositamente per calamitare l'attenzione, appositamente studiato per questo. Se è vero che il cervello apprende tanto meglio se gli viene dato anche uno stimolo emotivo e si sente estremamente gratificato quando lo fà, le pillole dei social che ci convincono di farci apprendere qualcosa mentre ci fanno arrabbiare, sorridere, o rilassarci colgono impreparato qualsiasi meccanismo di difesa e molto probabilmente anche i sapienti ne verrebbero rapiti se non adeguatamente preparati proprio perchè curiosi e perchè sembra che quelle pillole di scarso valore siano nutrienti. Ovvio, questo non deve portare al pensiero estremo del "condannerebbe anche aristotele e tutti gli altri" no, come non condanna tutti noi, però non penso che ne sarebbero completamente immuni. Purtroppo i sapienti di oggi hanno messo la loro conoscenza a servizio dello screentime infinito e forse anche questa lettura che da un minimo di responsabilità su algoritmi e metodi di creazione dei contenuti andrebbe approfondita per venir compresa e contrastata, un pò come quando si spiega perchè fumo e alcool fanno male.
Non è lo smartphone ad essere fatto appositamente per calamitare l'attenzione, ma tutto quello che sta all'interno. Nel 2010 gli smartphone esistevano eppure la soglia dell'attenzione media era ancora decente.
@@Francesco-uu8hx mai letta una risposta più inutile di questa, pur di dire la propria si decontestualizza una generalizzazione a favore della scorrevolezza del discorso e ci si esprime per vomitare addosso i pochi numeretti che si conoscono senza dare un reale parere ma solo dar sfogo alla dipendenza da "quello che c'è dentro gli smarphone" . Statistica registrata, grazie, ora cerca di capire tutto il messaggio.
@@Massimo_S. Stavo solo esprimendo il mio parere, non ti stavo attaccando in alcun modo amico. Probabilmente necessiti di colmare una grossa dose di frustrazione proveniente non so da dove e quindi tendi ad etichettare ogni forma di scambio umano come un attacco. Tranquillo non oserò più ampliare una discussione con te, magari una bella tisanina non farebbe male...
@@Massimo_S. Questo è probabilmente uno dei tanti effetti che provoca la dipendenza da smartphone/social, ormai la gente sta incazzata 24h su 24h e si sente in dovere di giudicare qualsiasi cosa in modo da apparire nel miglior modo possibile.
@@Francesco-uu8hx secondo me se ti fai un altra doccia e ci pensi di nuovo su ti viene in mente un altro modo per modificare il commento e tentare di ribaltare la cosa a tuo favore. Per me ha poco senso provarci ma se vuoi fai pure, anche se forse sarebbe più semplice ammettere che non hai letto l' intero post o non l' hai compreso, che potrebbe starci, è possibile che io mi sia spiegato male, anche se continua a sembrarmi solo una precisazione abbastanza sterile.
Rick volevo informarti che un canale che si chiama ReactArena ruba i tuoi video per farci reaction sopra con lo scopo di criticarti e ridicolizzarti, ti consiglio di denunciarli per copyright o diffamazione, o quantomeno di segnalarli perché sennò non smetteranno mai di farlo
Direi di non preoccuparsi, sono delle nullità che non fanno alcun male. Io non ho neanche il tempo di ascoltarli ma se vengono fuori cose da querela (insomma, insulti e diffamazioni pesanti) segnalameli qui: rick@dailycogito.com
prima di dire che hai ragazzini bisogna dare delle sfide bisognerebbe creare una società migliore non basata sul consumo, che gia' così si risolverebbero un sacco di problemi, lol
Se tutti i cinesi usassero la carta come noi, addio alberi! Alias se si vuole portare alla lettura e scrittura otto miliardi di individui è utopistico pensare solo a strumenti cartacei, ci vuole la tecnologia digitale come le esistenti app e dispositivi per e-book e la scrittura con pennino elettronico anche sullo smartphone oltre che sui tablet e gli e-book. La questione è educare a leggere e scrivere e la scuola lo fa malissimo indipendentemente dalla tecnologia usata.
Aspetta, ciò che non capisco è: che differenza c'è tra tv e smartphone? O meglio, la intuisco o riconosco che una differenza c'è ma, nel caso in cui io non avessi una tv in casa e per un'ora al giorno, non tutti i giorni lasciassi guardare i cartoni a mio figlio? Per il resto ha una vita piena ossia sta ogni giorno con ore nei parchi a giocare (ha quasi 3 anni), è molto abile fisicamente. Ma mi sento in crisi. Avevo capito che lo smartphone fa male, ma non avendo tv in casa e vivendo sola con mio figlio a volte gli ho lasciato guardare qualche cartone sullo smartphone. Grazie per la risposta
Penso che guadagnare ragionando sia una delle cose più incredibili che potrei provare a fare, ti faccio i miei complimenti
Buongiorno Rick, sono un'adolescente che segue con piacere le tue cogitate e, ascoltando quest'ultima, ho pensato che sarebbe davvero illuminante portare un episodio in cui si parla di tecnologia, futuro e la percezione umana, specialemente dei giovani, in merito...penso che sarebbe interessante una puntata in cui si affrontino alcune tematiche affini a quelle del video dando voce ad ospiti giovanissimi. Spero che l'idea possa piacere e ti ringrazio per i contenuti che porti
1:01:43 Quale rotta vorresti costruire mentre ti trovi tra i flutti di un mare in tempesta?
Il cosiddetto "mondo solido" ti dava la base sulla quale svolgere la tua crescita. La base ora è crollata: non è possibile alcuna crescita, se non per determinati individui privilegiati i quali non hanno alcuna cognizione di cosa significhi vivere in quel mare.
Le opportunità si colgono soltanto se si può contare su un terreno sicuro, fermo, che conferisce quella tranquillità necessaria per comprendere cosa avviene. Ed è allora che si può anche pensare di volare e di sviluppare il volo, ben sapendo che vi è una base cui fare assegnamento.
Non sono del tutto d'accordo. È vero che prima si avevano delle basi di partenza, ma erano già prestabilite molto spesso da genitori autoritari. Ora con la onnipresenza, possiamo dire, di genitori empatici e troppo buoni, quelle basi che un tempo si avevano ora non si hanno più; questo non vuol dire che non se ne possono avere di altro tipo. Bisogna solo svegliarsi da questo mondo automatico e pensare un po' a chi sono e a cosa voglio essere. Le basi non si trovano, si costruiscono.
Ospite di altissimo livello, grande puntata
È il miglior strumento di controllo celebrale mai inventato.
Veramente interessante e tantissimi spunti di riflessione. La consapevolezza è sicuramente un grande punto di partenza ed anche il dialogo costruttivo con i nostri ragazzi. Fiducia a gogò perché se lo meritano. Grazie mille
Distinguere il piacere dalla gioia è illuminante. Grazie a entrambi!
La vita è il nemico.
Non sarebbe male una cogitata tra Rick e Andrea presti…
Assolutamente
Potrei sapere di cosa potrebbero parlare secondo voi ?
Quanto è vero!
Quanto sarebbe utile portare un dibattito del genere nei collegi docenti e nelle assemblee con i genitori! Da insegnante mi chiedo anch'io il perché dello spreco dei fondi pnnr.
Le parole di Stefano sono bellissime e hanno la mia piena risonanza. Il punto è che educare all' uso del mezzo è una sfida a cui mi sembra che le istituzioni educative ( famiglia in primis, scuola e società), al di là delle fisiologiche eccezioni di buona volontà e competenza, non stiano nemmeno provando a rispondere. Sono d'accordo sul divieto ( è a questo punto inevitabile oltreché necessario) ma il timore più che fondato, è che un divieto senza una messa a tema seria e consapevole con studenti e genitori sia solo la via più comoda e immediata per nascondere i problemi sotto lo zerbino. Insomma i divieti devono essere sostenuti da adulti credibili altrimenti sono solo pezze che metti in emergenza. Meglio che niente certo, ma dagli adulti i ragazzini dovrebbero aspettarsi di più
Sarebbe fantastico un altro video con Stefano Rossi
Bellissimo video ❤
Salve Signor Dal Ferro.
Intanto grazie per i video, che condivido in larga parte, ma non nella totalità.
E questo è uno di quei video in cui ci troviamo in grande disaccordo.
Dal mio parziale punto di vista, la capacità di avere una rete di connessione globale è semplicemente il punto piu' alto che siamo stati in grado di raggiungere come specie, avendo oggettivamente "dematerializzato" parte delle nostre espressioni, punti di vista, ed emozioni, attraverso il digitale.
Il nocciolo, sempre a mio parere, sta nella mancanza di regole con le quali questa rivoluzione è stata vissuta, unita ad una profonda ignoranza nell'utilizzo da "dietro le quinte" dello stesso mezzo informatico.
Dunque, per quanto il titolo sia volutamente "provocatorio", ciò che ho percepito (e potrei sbagliarmi) è che si sta spostando il problema sulla macchina e non sul perché la macchina ha acquisito importanza.
Inoltre, la macchina NON è il problema diretto, dato che, ad oggi, non vi è grande differenza tra 50 o 60 anni fa : la maggioranza delle persone fa un uso irrisorio delle potenzialità degli oggetti di uso comune, perché NON è educato a farlo, non perché l'oggetto sia intenzionalmente DANNOSO, e dunque non riesce a comprenderne effetti e conseguenze, perché spesso non si ha idea di, effettivamente, che cosa si abbia tra le mani.
Questo perché su uno smartphone può essere utilizzato sia il software Wolfram che in social Instagram, alla stessa maniera e allo stesso modo.
Infine, e concludo, : i genitori, cosi come i docenti e gli educatori dovrebbero sostenere esami di conoscenza informatica, in maniera tale da poter essere in grado di gestire il mezzo, e non di demonizzarlo in toto.
E, per le scuole, se non si vuole davvero avere seccature, al posto di reti wifi, si forniscano Jammer di segnale da poche decine di euro agli istituti, e si attivino per le 5 ore necessarie alle lezioni, invece di immaginare un mondo nel quale, oltre a tutto il carico che già i professori hanno, essi dovrebbero anche mettersi a fare i segugi per non fare utilizzare ai loro studenti il cellulare.
Opinione personale, spero tu la trovi interessante e in una risposta.
Grazie.
*Dottor
Ecco, questo è un ospite preparato, che argomenta, con una esperienza forte e importante, e cosa molto più incisiva, che sa di cosa sta parlando mentre ne parla.
Dopo aver sentito la cogitata con santoro, il cui argomento può essere molto interessante se sviscerato in maniera coerente da persone preparate (come ha fatto Rick) mi sono emozionato da quanto Stefano Rossi fosse una boccata d’aria fresca, che ha saputo portare dati, fatti, vissuto e problemi riguardo l’argomento trattato (che ricordiamolo, avrebbe potuto risolversi in 1 ora di noia se trattato male o superficialmente).
Paragonando le due cogitate pare che quella con Santoro sia stata fatta intervistando un primate.
Mi scuso in anticipo per l'off topic perché commenterò un altro video sotto questo video ma ho deciso di commentare proprio questo video per aumentare le chances che Rick legga questo commento. Ho appena visto il video su Simone Santoro e, da ragazzo che ha vissuto un'esperienza molto intensa di conversione "repentina", senza che me ne accorgessi, hai dato parole e voce a ciò che ho provato e che non riuscivo nemmeno io a spiegarmi. Ora mi definisco agnostico perché, come hai detto tu, molte persone si aggrappano alla religione per aggrapparsi a qualcosa per non sprofondare nel "nulla" ma poi quella che pensavano essere la cura, cito le tue parole, "lo mette al culo". Grazie per gli spunti di riflessione e per i consigli contenuti in quel video, ritengo che la visione di quel video sia stata una grande esperienza formativa per me e forse potrà perfino spingermi ad interessarmi al tuo canale in toto o alla filosofia in generale (dico forse perché mi reputo una persona molto prigra, "zombificata" direi, per usare le parole di Simone Santoro). Comunque sia, ti ringrazio per aver prodotto un video così stimolante che sarà stato prezioso per molte altre persone oltre a me
Sei responsabile del modo in cui interpreti. Una delle cogitate più belle questa puntata sig. dufer.
Grazie per le vostre parole. Siete aria fresca!
Illuminante. GRAZIE
Allora i genitori con le regole dure hanno creato la generazione con grande empatia, adesso i genitori troppo affettivi creeranno la generazione senza empatia 😢
Buongiorno Rick,
innanzitutto ti ringrazio per questi contenuti. Avrei due domande per te :
-come mai, secondo te, in questa conversazione, l'Emilio di Rousseau non è mai stato citato? Pertanto si tratta di una pietra miliare dell'educazione, no? Sarà mia perchè il povero filosofo svizzero era stato messo in fondo nella tua classifica dei filosofi...;)
-trovo, nel tuo pensiero -ed in particolare in alcuni passaggi della tua Critica della ragion demoniaca, dei riferimenti a Pirandello ed al suo pensiero (vedi Uno nessuno centomila). Hai mai pensato di prenderlo in considerazione per il tuo Daily Cogito?
Grazie ancora per favorire queste piacevoli discussioni, ciao!
Non potrebbe esser diventato oggi lo smartphone la cornice di cui parlate?? Con questo non voglio dire sia una buona cornice ma che sia quella più performativa di oggi
Bel video
Il libro fatelo uscire anche in digitale...
Argomento super stimolante quello della libertà. Domandina: ma la cornice può anche essere quella designata alla nascita dai nostri organi sessuali?
da genitore mi sono arrivati diversi pugni nello stomaco. Bella cogitata
ciao Rick!
ho seguito questa puntata in live e non ricordo se in questa o in altre precedenti che toccavano questo argomento saltò fuori il "i sapienti di un tempo sarebbero usciti di testa per uno strumento simile" e non lo trovo per forza corretto.
lo smarphone ci fà così male perchè è stato studiato per farcene, posto che abbiamo sempre la facoltà di mutarlo e metterlo via è anche vero che è uno strumento fatto appositamente per calamitare l'attenzione, appositamente studiato per questo.
Se è vero che il cervello apprende tanto meglio se gli viene dato anche uno stimolo emotivo e si sente estremamente gratificato quando lo fà, le pillole dei social che ci convincono di farci apprendere qualcosa mentre ci fanno arrabbiare, sorridere, o rilassarci colgono impreparato qualsiasi meccanismo di difesa e molto probabilmente anche i sapienti ne verrebbero rapiti se non adeguatamente preparati proprio perchè curiosi e perchè sembra che quelle pillole di scarso valore siano nutrienti. Ovvio, questo non deve portare al pensiero estremo del "condannerebbe anche aristotele e tutti gli altri" no, come non condanna tutti noi, però non penso che ne sarebbero completamente immuni.
Purtroppo i sapienti di oggi hanno messo la loro conoscenza a servizio dello screentime infinito e forse anche questa lettura che da un minimo di responsabilità su algoritmi e metodi di creazione dei contenuti andrebbe approfondita per venir compresa e contrastata, un pò come quando si spiega perchè fumo e alcool fanno male.
Non è lo smartphone ad essere fatto appositamente per calamitare l'attenzione, ma tutto quello che sta all'interno. Nel 2010 gli smartphone esistevano eppure la soglia dell'attenzione media era ancora decente.
@@Francesco-uu8hx mai letta una risposta più inutile di questa, pur di dire la propria si decontestualizza una generalizzazione a favore della scorrevolezza del discorso e ci si esprime per vomitare addosso i pochi numeretti che si conoscono senza dare un reale parere ma solo dar sfogo alla dipendenza da "quello che c'è dentro gli smarphone" . Statistica registrata, grazie, ora cerca di capire tutto il messaggio.
@@Massimo_S. Stavo solo esprimendo il mio parere, non ti stavo attaccando in alcun modo amico. Probabilmente necessiti di colmare una grossa dose di frustrazione proveniente non so da dove e quindi tendi ad etichettare ogni forma di scambio umano come un attacco. Tranquillo non oserò più ampliare una discussione con te, magari una bella tisanina non farebbe male...
@@Massimo_S. Questo è probabilmente uno dei tanti effetti che provoca la dipendenza da smartphone/social, ormai la gente sta incazzata 24h su 24h e si sente in dovere di giudicare qualsiasi cosa in modo da apparire nel miglior modo possibile.
@@Francesco-uu8hx secondo me se ti fai un altra doccia e ci pensi di nuovo su ti viene in mente un altro modo per modificare il commento e tentare di ribaltare la cosa a tuo favore. Per me ha poco senso provarci ma se vuoi fai pure, anche se forse sarebbe più semplice ammettere che non hai letto l' intero post o non l' hai compreso, che potrebbe starci, è possibile che io mi sia spiegato male, anche se continua a sembrarmi solo una precisazione abbastanza sterile.
Rick volevo informarti che un canale che si chiama ReactArena ruba i tuoi video per farci reaction sopra con lo scopo di criticarti e ridicolizzarti, ti consiglio di denunciarli per copyright o diffamazione, o quantomeno di segnalarli perché sennò non smetteranno mai di farlo
Direi di non preoccuparsi, sono delle nullità che non fanno alcun male. Io non ho neanche il tempo di ascoltarli ma se vengono fuori cose da querela (insomma, insulti e diffamazioni pesanti) segnalameli qui: rick@dailycogito.com
@@rickdufer D'accordo 👍
prima di dire che hai ragazzini bisogna dare delle sfide bisognerebbe creare una società migliore non basata sul consumo, che gia' così si risolverebbero un sacco di problemi, lol
Se tutti i cinesi usassero la carta come noi, addio alberi! Alias se si vuole portare alla lettura e scrittura otto miliardi di individui è utopistico pensare solo a strumenti cartacei, ci vuole la tecnologia digitale come le esistenti app e dispositivi per e-book e la scrittura con pennino elettronico anche sullo smartphone oltre che sui tablet e gli e-book. La questione è educare a leggere e scrivere e la scuola lo fa malissimo indipendentemente dalla tecnologia usata.
Aspetta, ciò che non capisco è: che differenza c'è tra tv e smartphone? O meglio, la intuisco o riconosco che una differenza c'è ma, nel caso in cui io non avessi una tv in casa e per un'ora al giorno, non tutti i giorni lasciassi guardare i cartoni a mio figlio? Per il resto ha una vita piena ossia sta ogni giorno con ore nei parchi a giocare (ha quasi 3 anni), è molto abile fisicamente. Ma mi sento in crisi. Avevo capito che lo smartphone fa male, ma non avendo tv in casa e vivendo sola con mio figlio a volte gli ho lasciato guardare qualche cartone sullo smartphone. Grazie per la risposta
Bellissimo dibattito