quando scattavo con pellicola per diapositiva, dove non esisteva post produzione, spesso sottoesponevo di 2/3 - 1 stop per saturare o anche di 2 per creare un effetto notte ma erano altri tempi, altri materiali e forse altre emozioni... Complimenti per la chiarezza
Complimenti per i contenuti che ci offri con i video del canale. Trovo molto interessante quello che dici e tutt'altro che scontato. Un saluto. Valerio
Ho girato l'Appennino con la Canon 5Diii ... recuperare le ombre in scatti anche poco sotto esposti era un massacro di pixel, allora mi trovavo bene con un bracketin a 2 scatti, uno esposto bene e un sovraesposto per le ombre. Poi è arrivata fuji..
Ciao, concordo pienamente la tua riflessione, in generale questi "salvagente" della post portano i fotografi a pensare un po' di meno... Spesso, quando non sono in condizione di non poter controllare nulla della luce - ad esempio, sono in mezzo alla natura, non ho un cavalletto e sono senza filtri, una brutta condizione insomma - o mi concentro sul soggetto di mio interesse o valuto il punto delle alte luci e salgo di 1 stop/1 stop e mezzo. Non esiste però una legge generale, secondo me, il fotografo dovrebbe avere sempre il compito di valutare cum grano salis la scena che gli si para davanti.. Tenera a mente che un sensore non lavora inoltre allo stesso modo sulle alte luci e sulle ombre, inoltre, è davvero sempre fondamentale
Assolutamente daccordo con te! Bisogna sempre scattare pensando in maniera analogica e non digitale, non bisogna pensare che agendo sui cursori poi si sistema la foto in post, la foto deve essere quanto più possibile buona come esce dalla fotocamera. La post poi eventualmente ci aiuta a risolvere piccoli problemi.
La ragione matematica del concetto ETTR (esposizione a destra) è chiara. E tuttavia la soluzione di sottoesporre leggermente in situazioni di alto contrasto per non bucare le alti luci (o almeno quella parte di queste che ci interessa, trascurando lampadine ecc.) mi sembra del tutto ragionevole: il bianco bruciato in raw non è ovviamente recuperabile in alcun modo e spesso la perdita di qualche dettaglio o un aumento di rumore nelle ombre è il compromesso più accettabile (e anche più vicino al modo in cui noi vediamo la scena). Sono rimasto sorpreso dall'affermazione di Roberto (o Simone?) nel live su Fuji di qualche giorno che con Fuji si riescono a recuperare anche 4 stop nelle alte luci: nella mia esperienza con x100f (quindi a meno che non ci siano stati drastici cambiamenti col sensore BSI), già oltrepassare di uno stop il limite destro dell'istogramma in fase di scatto è pericoloso perche' si rischia di bucare il raw. Il discorso di tendere sempre più alla sovra- che alla sotto-esposizione andava molto bene con la pellicola negativa, che era molto difficile bucare (a differenza delle diapo). D'altro canto, se la scena non presenta alto contrasto e ha luce sufficiente, i piccoli vantaggi che si ottengono con la tecnica ETTR in termini di qualità dell'immagine vengono spesso controbilanciati dal fatto che non è poi semplice in post-produzione riottenere gli stessi rapporti tonali e cromatici della scena originale, che sono stati significativamente alterati dalla sovraesposizione. In sintesi --- se non vogliamo ricorrere a filtri, flash fill-in, bracketing --- a me sembra che l'approccio migliore nella maggior parte dei casi sia quello di esporre correttamente, e al limite sotto-esporre leggermente (1-1.5 stop) nel caso di istogramma che sfora a destra (ovviamente se le zone interessate dalla sforatura ci interessano). Una alternativa interessante è quella di usare il DR (specialmente nelle Fuji). Sempre nel video citato prima, Damiano hai detto che con DR=400 la resa è molto simile alla pellicola, nel senso che è difficile bucare le alte luci e tuttavia si mantiene una qualità naturale dell'immagine (non HDR). Tu usi per default DR=400 nelle Fuji nella maggioranza dei casi (DR=auto è limitato a 200 credo)? Grazie per i tuoi video, sempre interessanti e utili.
Ciao Damiano.. Concordo con te.. La tecnica della sottoesposizione va per la maggiore e funziona bene ( quando è opportunamente dosata) con i sensori iso invariant ma è abusata nelle fotografia da ritratto e spesso in quella cerimoniale... Ma questo fa parte della cultura moderna in cui è importante la nitidezza e lo sfocato ma la gestione della luce è secondaria...Usare flash e pannelli riflettenti per molti è una bestemmia... la realtà è che non dispongono della giusta tecnica fotografica..Ora si sottoespone, si usa la priorità diaframma, Iso automatici, si osserva nel mirino elettronico con anteprima di esposizione e si scatta...
Ciao Damiano, concordo con quanto dici e aggiungo che i sensori moderni hanno fatto passi da gigante anche nel recupero delle alte luci. Quindi secondo me esporre a destra, o meglio "più a destra possibile" si può e si deve per catturare quante più informazioni possibili della scena. Secondo me subentra più che altro un discorso di insicurezza nel sottoesporre, ovvero: chi non conosce il limite della propria attrezzatura e/o non sa leggere una scena o un istogramma si sente più "tranquillo" nel sottoesporre perché "tanto può recuperare dopo" (anche se in modo maldestro) anche 4-5 stop, mentre se brucia le alte luci ha sicuramente meno margine. Ma parliamo, più che di una nuova corrente fotografica, di una regolina "quick and dirty" per portare a casa la pelle... Ciao! Danilo
Ciao Damiano, come sempre ottimo video però ho una domanda da farti: ho fatto un test per calcolare la latitudine di posa della mia Fuji x-t2. Fotografando un muro di cemento ho fatto degli scatti a distanza di 1/3 di stop con cavalletto, stessa luce, AWB ecc. Il risultato è stato incredibile (a meno che non abbia sbagliato qualcosa) e vorrei che tu mi dicessi se questo è possibile. Quello che ho riscontrato è stato un valore di 11 EV ma il bello è che 3 EV sono sopra la misurazione media corretta per la cellula e ben 7 al di sotto. Praticamente con una sottoesposizione di quasi 7 stop potevo ancora vedere dei dettagli nelle ombre e recuperare tutto portando l'immagine al valore corretto. Invece ho visto che la mia X-T2 sopporta meno la sovraesposizione rendendo molto più arduo il recupero se si va sopra i 2 stop. Se ho scritto delle cagate fatemelo presente miraccomando perchè su queste cose è un attimo sbagliare.
Non posso darti certezza per la x-t2, ma i sensori della x-t3 e 4 oltre che iso invariant è dual iso e a seconda di come scatti il raw recuperi in modo diverso le informazioni già a livello di scatto raw con DR Aggiuntiva (se abilitata), anche la sopportazione sulle alte luci dipende dall’iso.
Buongiorno Damiano e complimenti per i tuoi video. Come tu hai detto io sapevo che con la pellicola o la diapositiva andava sotto esposto, ma con i sensori digitali è esattamente il contrario, cioè va esposto a destra per poi in post produzione sottoesporre. Vorrei anche chiederti del sensore foveon di cui tu sei estimatore e conoscitore. Nel Foveon vale sempre la regola di esporre a destra oppure ragiona come la pellicola cioè sottoesporre un pò? Grazie Luca da Cortona.
Interessantissime considerazioni, io pratico soprattutto avifauna dove è quasi sempre d’obbligo scattare da 6,3 a f8 di diaframma con tempi spesso superiori al 3000 di sec. aggiungi che a volte non hai una luce ottimale ne consegue che gli iso spesso arrivino ai 10.000, io ho visto, oramai per esperienza che è meglio dare un limite al valore max di iso con conseguente sottoesposizione di due-tre stop in molti casi e recuperarli successivamente in camera raw, il tutto anche suffragato da tabelle che ho letto su riviste molto serie dove vengono riportati i dati di uno specifico modello, io ho la Sony a9 col 200-600, dove appunto confermano che è consigliabile questa pratica....
3, 4 STOP no, ma uno sì... in genere quando scatto tendo a sottoesporre di uno stop. Nella mia piccola esperienza quando ho fotografato ai matrimoni, essendo solitamente bianco il vestito della sposa, ho capito a mie spese (quindi sbagliando) che la cosa migliore è sottoesporre leggermente la foto. Per abitudine, adesso, anche se mi trovo a fare le classiche foto della domenica tendo per abitudine a sottoesporre leggermente la foto (massimo uno stop).. ciao e buona giornata, aspetto il prossimo video...
Exposing to the right è la tecnica migliore ancora oggi. In casi estremi è meglio usare un filtro come dici tu o fare un paio di scatti da unire con photoshop.
Avrei una domanda che pongo con un esempio, cercando di essere chiaro. Ho un soggetto che sta lavorando sotto una lampada (officina o bottega artigiana) dalla luce calda, forte e puntiforme. Misuro la luce incidente con l'esposimetro esterno e avrò quindi una corretta esposizione ma la restante parte del fotogramma sarà pressoché illeggibile o quanto mena sottoesposta anche di -2 ev. Cosa converrebbe fare? Sovraesporre di 1 stop per avere maggiore dettaglio ma "bruciare" le luci? Grazie per un eventuale risposta
Condivido tutto. In giro si vedono cose veramente discutibili. Se non in alcuni casi particolari, una fotografia che perde la naturalezza può risultare appariscente o interessante a un neofita, ma alla lunga stanca. Personalmente sottoespongo max un paio di stop e non oltre ISO 1600/2000 con la D750 solo quando faccio street nelle ore serali/notturne, di modo che con il Tamron 35 1.8 VC a f2, 2.2 riesco a scattare anche a 1/30 1/50 e portare a casa un file decisamente lavorabile anche in condizioni di luce critica.
Mi pare di capire, vedendo anche altri tuoi video, che la Tua filosofia sia quella di fotografare con gli stessi principi e metodi di quando si utilizzava la pellicola. Quindi cercare di portare a casa già un risultato buono in ripresa perchè, in camera oscura, i processi di "burn e dodge" erano complessi e non alla portata di tutti. E' una posizione condivisibile.
E' verissimo che recuperare le ombre porta a un enorme rumore ma quando fotografo gli spettacoli se non metto il correttore di esposizione a -2 ottengo i visi degli attori sovraesposti , quasi bruciati . quale soluzione posso trovare ? grazie per eventuali consigli.
Nella diatriba tra elettricisti e fisici (si fa per dire) propendo per i secondi. Un sensore esposto CORRETTAMENTE per gli ISO nativi ha un rapporto segnale/rumore eccezionale; se invece la luce che riceve diminuisce, questo rapporto scende drasticamente e la qualità di conseguenza. Se siamo a 1/125 f:8, non scegliamo tra ISO 3200 ben esposto o ISO 400 tirato in PP, ma cambiamo la coppia tempo-diaframma. Questa scelta è qualità della fotografia, l'altra rischia di essere qualità dell'impianto elettrico.
si è vero, ma io che ho una macchina a iso invariance: Sony 7a mk3, devo dire che le ombre si tirano su molto bene...sopratutto se si sta intorno a 1-2 stop.., di pù mi è capitato poco, ho fatto delle prove e si può arrivare anche 4 stop.. ma l'ho solo fatto per prova, però non ci ho visto una grande differenza da un file magari esposto bene a iso maggiori..in generale la uso solo se non ci sono le condizioni di luci buone, come poi dici tu Damiano.
Se non erro, l'esposizione a destra (quindi per le alte luci), che contengono o meglio conterrebbero più informazioni, va in conflitto però con le indicazioni ad esempio di Nikon che consiglia di sottoesporre 1/2 o 1 stop in quanto tende a bruciare sui bianchi e perdere informazioni poi non recuperabili in post produzione. Io ho D300-700-810 e nonostante un leggero miglioramento della qualità del sensore nell'ultima il problema permane. Ecco che per la foto paesaggistica uso fare bracketing di +1 0 -1 stop e poi riassemblo in post. Per gli ISO elevati noto che oltre 1600 ISO non riesco ad andare perché il rumore video per me è eccessivo. Mi chiedo: ma quando c'era la pellicola, che aveva meno latitudine di posa e iso fino 400, come si faceva? Mi sembra che si fotografasse e pure meglio di oggi, senza troppe alchimie.
Caro Damiano ti faccio una domanda: ma perché tutta questa enfasi sulla post-produzione? Con gli strumenti che abbiamo oggi non è così difficile fare una foto corretta già allo scatto! Mi sembra un altro messaggio fuorviante: scattiamo come capita che tanto dopo correggiamo. È una mia opinione , forse per essere un nativo analogico e sai bene che i margini di correzione , prima , erano molto pochi.
Arrivo a rispondere a questo video con un po’ di ritardo. Stavo proprio cercando informazioni sulla capacità da parte dei sensori digitali di gestire le situazioni di contrasto elevato. Io ho iniziato a scattare a pellicola, non per questioni anagrafiche ma perché era l’unico strumento a mia disposizione quando ho iniziato a fotografare. Mi è stato insegnato a governare le situazioni di forte contrasto agendo su iso, esposizione e riducendo lo sviluppo. Nella maggior parte delle situazioni, gestire un contrasto di 10 stop e anche più non è mai stato un grosso problema e si riusciva tranquillamente ad avere dettaglio sia nelle ombre che nelle luci. Mi pare di capire comunque che, nonostante i sensori digitali abbiano oggi raggiunto livelli molto alti, siano in realtà ancora lontani dal riuscire a gestire situazioni di contrasto molto alto senza dover necessariamente rinunciare a qualcosa. Guardando vari video di test mi sembra di capire che mediamente i sensori moderni, a prescindere dalla dimensione, facciano fatica a gestire situazioni di contrasto che vadano oltre i 7-8 stop senza ricorrere a modificatori di luminosità come flash e altri strumenti. Cosa ne pensate?
Se fossero 4096 sarebbe molto corretto, ma non lo sono ormai da molto. Poi non è detto che il risultato "innaturale" non sia bello. Come dire che un quadro è bello solo se realistico. Fra l'altro nei paesaggi puoi semplicemente fare 3 scatti uguali e poi interpoli il tutto, avendo una qualità perfetta e zero rumore. Il filtro nd graduato andrebbe vietato per legge nell'era del digitale! Fotografi una montagna o dei palazzi, vengono scuri sopra e chiari sotto. xD No grazie! Fra l'altro questa ricerca estrema della massima qualità ottenibile, quando le fotocamere odierne fanno meglio a 3200 iso di quello che le top gamma di qualche anno fa facevano a 100-200 iso, fornendo comunque al tempo lavori degni di poster e riviste. ;)
Hai ragione. Anch'io non ne posso più di immagini così finte (chiamarle foto è un insulto). Come tu hai già lasciato intendere in tanti video, quasi sempre se ci si ritrova a scattare in situazioni così avverse è perché non ci si è preparati prima (orario sbagliato, attrezzatura sbagliata, ecc..) Poi, se uno è costretto (succede, specie quando amici o parenti vogliono QUELLA foto), o si opta per la siluette nera (spesso è figa) oppure bisogna ricordarsi che, indipendentemente dall'esposizione di scatto, la foto post prodotta deve avere un istogramma "a U" ovvero ricco nelle ombre e nelle luci e povero in mezzo, così da rispettare quanto possibile il contrasto naturale nella scena.
Ciao,non voglio insegnarti niente ma,a parere mio,se nella descrizione del video inserisci il link cliccabile del sito, può essere che tu abbia una maggiore visibilità. Complimenti comunque
Ottime considerazioni, comunque ho trovato necessario sottoesporre in due casi, spesso uso ottiche analogiche e ho notato che sottoesponendo migliora la nitidezza, probabilmente si aumenta il contrasto, nel secondo caso quando devo fotografare in macro fiori con colore rosso e bianco che altrimenti risulterebbero bruciati. Non essendo un esperto come tanti di voi, ho la possibilità di agire in modo migliore? Grazie Damiano per i tuoi sempre preziosi consigli e considerazioni.
In un vecchio articolo di Fotografare di molti anni fa insegnavano di sovraesporre con il digitale e comunque in base alla macchina e ai gusti in alcuni casi una leggera sottoesposizione può essere piacevole a me non piace ritoccare le foto e nemmeno cropparle nel mio piccolo cerco di fare una giusta scelta alla fonte
superdino72 grazie mille! Molto chiaro nel singolo modello, selezionando invece due modelli, quello con la linea che sta più in alto sarebbe quella che a parità di iso ha meno rumore?
Messaggio interessante ricevuto, però se sto troppo alto brucio le luci, invece stando basso il rischio di bruciare le ombre è più difficile. Nel senso che si recuperano meglio le ombre piuttosto che le luci. O sbaglio? Io parlo per i video in quanto videomaker.
Damiano sembri nato per insegnare fotografia digitale. Rendi facile il difficile usando l'indispensabile. Mi chiedo se sei stato un insegnante di scuola.
Non so...io sono un amatore ma tempo fa ho fatto un workshop con Alan Schaller, e lui sottoespone sempre, nel suo workshop di fatto ci ha insegnato a sottoesporre...penso che ognuno faccia fotografia come vuole
@@withtiago verissimo...forse quindi dipende anche dal genere e da come si fotografa, quindi a seconda della situazione si possono usare tecniche diverse...
Ciao Damiano mi chiedo.. per avere una bella foto, con una buona qualità' alla fine bisogna comunque dare sempre un tocco di post produzione e' cosi? spero di no. grazie
Sottoesporre di tre stop per me e' qualcosa da non fare mai. In quanto poi vi sarebbero molte possibile di non recupetare piu' nulla e comunque schiarire ombre in post produzione perdi parecchio dettaglio. Per me sconsigliatissimo e pure se fosse di UNO STOP quando la luce comincia gia' a scendere non lo farei MAI..
quando scattavo con pellicola per diapositiva, dove non esisteva post produzione, spesso sottoesponevo di 2/3 - 1 stop per saturare o anche di 2 per creare un effetto notte ma erano altri tempi, altri materiali e forse altre emozioni... Complimenti per la chiarezza
Sempre molto belli i tuoi video , giusto sottolineare che i sensori se hanno la giusta luce , rendono molto meglio quando sottoesponi .
Complimenti per i contenuti che ci offri con i video del canale. Trovo molto interessante quello che dici e tutt'altro che scontato. Un saluto. Valerio
concordo in pieno. I servizi di moda e di glamour si avvantaggiano dall'esposizione a dx. Mio parere
Ho girato l'Appennino con la Canon 5Diii ... recuperare le ombre in scatti anche poco sotto esposti era un massacro di pixel, allora mi trovavo bene con un bracketin a 2 scatti, uno esposto bene e un sovraesposto per le ombre.
Poi è arrivata fuji..
hahahaha Fuji is the way
Ciao, concordo pienamente la tua riflessione, in generale questi "salvagente" della post portano i fotografi a pensare un po' di meno... Spesso, quando non sono in condizione di non poter controllare nulla della luce - ad esempio, sono in mezzo alla natura, non ho un cavalletto e sono senza filtri, una brutta condizione insomma - o mi concentro sul soggetto di mio interesse o valuto il punto delle alte luci e salgo di 1 stop/1 stop e mezzo. Non esiste però una legge generale, secondo me, il fotografo dovrebbe avere sempre il compito di valutare cum grano salis la scena che gli si para davanti.. Tenera a mente che un sensore non lavora inoltre allo stesso modo sulle alte luci e sulle ombre, inoltre, è davvero sempre fondamentale
Sono pienamente d'accordo con te caro Damiano. Grazie per le continue conferme che mi dai con i tuoi video!! ✌️
Assolutamente daccordo con te! Bisogna sempre scattare pensando in maniera analogica e non digitale, non bisogna pensare che agendo sui cursori poi si sistema la foto in post, la foto deve essere quanto più possibile buona come esce dalla fotocamera. La post poi eventualmente ci aiuta a risolvere piccoli problemi.
ettr non si fa in analogico..
Complimenti, sempre argomenti molto interessanti, mi è piaciuto. Alla prossima
La ragione matematica del concetto ETTR (esposizione a destra) è chiara. E tuttavia la soluzione di sottoesporre leggermente in situazioni di alto contrasto per non bucare le alti luci (o almeno quella parte di queste che ci interessa, trascurando lampadine ecc.) mi sembra del tutto ragionevole: il bianco bruciato in raw non è ovviamente recuperabile in alcun modo e spesso la perdita di qualche dettaglio o un aumento di rumore nelle ombre è il compromesso più accettabile (e anche più vicino al modo in cui noi vediamo la scena). Sono rimasto sorpreso dall'affermazione di Roberto (o Simone?) nel live su Fuji di qualche giorno che con Fuji si riescono a recuperare anche 4 stop nelle alte luci: nella mia esperienza con x100f (quindi a meno che non ci siano stati drastici cambiamenti col sensore BSI), già oltrepassare di uno stop il limite destro dell'istogramma in fase di scatto è pericoloso perche' si rischia di bucare il raw. Il discorso di tendere sempre più alla sovra- che alla sotto-esposizione andava molto bene con la pellicola negativa, che era molto difficile bucare (a differenza delle diapo).
D'altro canto, se la scena non presenta alto contrasto e ha luce sufficiente, i piccoli vantaggi che si ottengono con la tecnica ETTR in termini di qualità dell'immagine vengono spesso controbilanciati dal fatto che non è poi semplice in post-produzione riottenere gli stessi rapporti tonali e cromatici della scena originale, che sono stati significativamente alterati dalla sovraesposizione.
In sintesi --- se non vogliamo ricorrere a filtri, flash fill-in, bracketing --- a me sembra che l'approccio migliore nella maggior parte dei casi sia quello di esporre correttamente, e al limite sotto-esporre leggermente (1-1.5 stop) nel caso di istogramma che sfora a destra (ovviamente se le zone interessate dalla sforatura ci interessano).
Una alternativa interessante è quella di usare il DR (specialmente nelle Fuji). Sempre nel video citato prima, Damiano hai detto che con DR=400 la resa è molto simile alla pellicola, nel senso che è difficile bucare le alte luci e tuttavia si mantiene una qualità naturale dell'immagine (non HDR). Tu usi per default DR=400 nelle Fuji nella maggioranza dei casi (DR=auto è limitato a 200 credo)? Grazie per i tuoi video, sempre interessanti e utili.
Una sotto esposizione di 1 stop ci può stare ed è pratico. L’importante è non farlo diventare la norma e soprattutto non esagerare
è praticamente quello che faccio io nella fotografia di paesaggio, sottoespongo leggermente per non bruciare le alte luci,🙏🏽
Grazie per il podcast che nel mio caso è perfetto per ascoltare le tue riflessioni. Complimenti per il tuo/vostro lavoro
Ciao Damiano.. Concordo con te.. La tecnica della sottoesposizione va per la maggiore e funziona bene ( quando è opportunamente dosata) con i sensori iso invariant ma è abusata nelle fotografia da ritratto e spesso in quella cerimoniale... Ma questo fa parte della cultura moderna in cui è importante la nitidezza e lo sfocato ma la gestione della luce è secondaria...Usare flash e pannelli riflettenti per molti è una bestemmia... la realtà è che non dispongono della giusta tecnica fotografica..Ora si sottoespone, si usa la priorità diaframma, Iso automatici, si osserva nel mirino elettronico con anteprima di esposizione e si scatta...
Presente! 😅
Sempre un piacere ascoltarti!
Ciao Damiano, concordo con quanto dici e aggiungo che i sensori moderni hanno fatto passi da gigante anche nel recupero delle alte luci. Quindi secondo me esporre a destra, o meglio "più a destra possibile" si può e si deve per catturare quante più informazioni possibili della scena. Secondo me subentra più che altro un discorso di insicurezza nel sottoesporre, ovvero: chi non conosce il limite della propria attrezzatura e/o non sa leggere una scena o un istogramma si sente più "tranquillo" nel sottoesporre perché "tanto può recuperare dopo" (anche se in modo maldestro) anche 4-5 stop, mentre se brucia le alte luci ha sicuramente meno margine. Ma parliamo, più che di una nuova corrente fotografica, di una regolina "quick and dirty" per portare a casa la pelle... Ciao! Danilo
Ciao Damiano, come sempre ottimo video però ho una domanda da farti: ho fatto un test per calcolare la latitudine di posa della mia Fuji x-t2. Fotografando un muro di cemento ho fatto degli scatti a distanza di 1/3 di stop con cavalletto, stessa luce, AWB ecc. Il risultato è stato incredibile (a meno che non abbia sbagliato qualcosa) e vorrei che tu mi dicessi se questo è possibile.
Quello che ho riscontrato è stato un valore di 11 EV ma il bello è che 3 EV sono sopra la misurazione media corretta per la cellula e ben 7 al di sotto.
Praticamente con una sottoesposizione di quasi 7 stop potevo ancora vedere dei dettagli nelle ombre e recuperare tutto portando l'immagine al valore corretto. Invece ho visto che la mia X-T2 sopporta meno la sovraesposizione rendendo molto più arduo il recupero se si va sopra i 2 stop. Se ho scritto delle cagate fatemelo presente miraccomando perchè su queste cose è un attimo sbagliare.
Mi sembra che non torni qualcosa. Il muro era grigio medio? La luce sul muro (inquadrato) era uniforme?
@@Promirrorless sisi. Cosa non ti torna di preciso?
Non posso darti certezza per la x-t2, ma i sensori della x-t3 e 4 oltre che iso invariant è dual iso e a seconda di come scatti il raw recuperi in modo diverso le informazioni già a livello di scatto raw con DR Aggiuntiva (se abilitata), anche la sopportazione sulle alte luci dipende dall’iso.
Buongiorno Damiano e complimenti per i tuoi video. Come tu hai detto io sapevo che con la pellicola o la diapositiva andava sotto esposto, ma con i sensori digitali è esattamente il contrario, cioè va esposto a destra per poi in post produzione sottoesporre. Vorrei anche chiederti del sensore foveon di cui tu sei estimatore e conoscitore. Nel Foveon vale sempre la regola di esporre a destra oppure ragiona come la pellicola cioè sottoesporre un pò? Grazie Luca da Cortona.
La cosa importante è tenere in gamma le alte luci.., ma le ultime Sigma hanno una gamma molto buona
Interessantissime considerazioni, io pratico soprattutto avifauna dove è quasi sempre d’obbligo scattare da 6,3 a f8 di diaframma con tempi spesso superiori al 3000 di sec. aggiungi che a volte non hai una luce ottimale ne consegue che gli iso spesso arrivino ai 10.000, io ho visto, oramai per esperienza che è meglio dare un limite al valore max di iso con conseguente sottoesposizione di due-tre stop in molti casi e recuperarli successivamente in camera raw, il tutto anche suffragato da tabelle che ho letto su riviste molto serie dove vengono riportati i dati di uno specifico modello, io ho la Sony a9 col 200-600, dove appunto confermano che è consigliabile questa pratica....
3, 4 STOP no, ma uno sì... in genere quando scatto tendo a sottoesporre di uno stop. Nella mia piccola esperienza quando ho fotografato ai matrimoni, essendo solitamente bianco il vestito della sposa, ho capito a mie spese (quindi sbagliando) che la cosa migliore è sottoesporre leggermente la foto. Per abitudine, adesso, anche se mi trovo a fare le classiche foto della domenica tendo per abitudine a sottoesporre leggermente la foto (massimo uno stop).. ciao e buona giornata, aspetto il prossimo video...
Ciao Davide ognuno trova le sue strade, ma con le mirrorless in particolare applicare sempre una sottoesposizione di 1 stop mi sembra eccessivo
@@Promirrorless grazie per aver risposto.. lo apprezzo tantissimo
bravooooo... complimenti ottima analisi
Grande come sempre bel l’argomento
Exposing to the right è la tecnica migliore ancora oggi. In casi estremi è meglio usare un filtro come dici tu o fare un paio di scatti da unire con photoshop.
Avrei una domanda che pongo con un esempio, cercando di essere chiaro.
Ho un soggetto che sta lavorando sotto una lampada (officina o bottega artigiana) dalla luce calda, forte e puntiforme. Misuro la luce incidente con l'esposimetro esterno e avrò quindi una corretta esposizione ma la restante parte del fotogramma sarà pressoché illeggibile o quanto mena sottoesposta anche di -2 ev. Cosa converrebbe fare? Sovraesporre di 1 stop per avere maggiore dettaglio ma "bruciare" le luci?
Grazie per un eventuale risposta
Condivido tutto. In giro si vedono cose veramente discutibili. Se non in alcuni casi particolari, una fotografia che perde la naturalezza può risultare appariscente o interessante a un neofita, ma alla lunga stanca. Personalmente sottoespongo max un paio di stop e non oltre ISO 1600/2000 con la D750 solo quando faccio street nelle ore serali/notturne, di modo che con il Tamron 35 1.8 VC a f2, 2.2 riesco a scattare anche a 1/30 1/50 e portare a casa un file decisamente lavorabile anche in condizioni di luce critica.
Beh ma due stop non sono pochi.... ..e' difficile recupetare in post - produzione. Gestibile ma con molta molta accortezza.......
Quindi siamo passati "da esporre a destra" al contrario....il prossimo steep sarà quello di esporre normale ? bella riflessione Damiano 😎
Damiano ciao, scusa ma dietro di te hai una canon pixma? Quale se posso?
Image prograf 1000
Mi pare di capire, vedendo anche altri tuoi video, che la Tua filosofia sia quella di fotografare con gli stessi principi e metodi di quando si utilizzava la pellicola. Quindi cercare di portare a casa già un risultato buono in ripresa perchè, in camera oscura, i processi di "burn e dodge" erano complessi e non alla portata di tutti. E' una posizione condivisibile.
E' verissimo che recuperare le ombre porta a un enorme rumore ma quando fotografo gli spettacoli se non metto il correttore di esposizione a -2 ottengo i visi degli attori sovraesposti , quasi bruciati . quale soluzione posso trovare ? grazie per eventuali consigli.
Nella diatriba tra elettricisti e fisici (si fa per dire) propendo per i secondi. Un sensore esposto CORRETTAMENTE per gli ISO nativi ha un rapporto segnale/rumore eccezionale; se invece la luce che riceve diminuisce, questo rapporto scende drasticamente e la qualità di conseguenza. Se siamo a 1/125 f:8, non scegliamo tra ISO 3200 ben esposto o ISO 400 tirato in PP, ma cambiamo la coppia tempo-diaframma. Questa scelta è qualità della fotografia, l'altra rischia di essere qualità dell'impianto elettrico.
si è vero, ma io che ho una macchina a iso invariance: Sony 7a mk3, devo dire che le ombre si tirano su molto bene...sopratutto se si sta intorno a 1-2 stop.., di pù mi è capitato poco, ho fatto delle prove e si può arrivare anche 4 stop.. ma l'ho solo fatto per prova, però non ci ho visto una grande differenza da un file magari esposto bene a iso maggiori..in generale la uso solo se non ci sono le condizioni di luci buone, come poi dici tu Damiano.
Se non erro, l'esposizione a destra (quindi per le alte luci), che contengono o meglio conterrebbero più informazioni, va in conflitto però con le indicazioni ad esempio di Nikon che consiglia di sottoesporre 1/2 o 1 stop in quanto tende a bruciare sui bianchi e perdere informazioni poi non recuperabili in post produzione. Io ho D300-700-810 e nonostante un leggero miglioramento della qualità del sensore nell'ultima il problema permane. Ecco che per la foto paesaggistica uso fare bracketing di +1 0 -1 stop e poi riassemblo in post. Per gli ISO elevati noto che oltre 1600 ISO non riesco ad andare perché il rumore video per me è eccessivo.
Mi chiedo: ma quando c'era la pellicola, che aveva meno latitudine di posa e iso fino 400, come si faceva? Mi sembra che si fotografasse e pure meglio di oggi, senza troppe alchimie.
Non si zoomava al 800% a cercare i difetti tecnici ma si apprezzava di più soggetto, composizione, equilibrio luce ombra etc
Caro Damiano ti faccio una domanda: ma perché tutta questa enfasi sulla post-produzione? Con gli strumenti che abbiamo oggi non è così difficile fare una foto corretta già allo scatto!
Mi sembra un altro messaggio fuorviante: scattiamo come capita che tanto dopo correggiamo.
È una mia opinione , forse per essere un nativo analogico e sai bene che i margini di correzione , prima , erano molto pochi.
Si questo è un tema per un’altra riflessione. Ma sono messaggi portato avanti da smanettoni del computer...
Arrivo a rispondere a questo video con un po’ di ritardo. Stavo proprio cercando informazioni sulla capacità da parte dei sensori digitali di gestire le situazioni di contrasto elevato. Io ho iniziato a scattare a pellicola, non per questioni anagrafiche ma perché era l’unico strumento a mia disposizione quando ho iniziato a fotografare. Mi è stato insegnato a governare le situazioni di forte contrasto agendo su iso, esposizione e riducendo lo sviluppo. Nella maggior parte delle situazioni, gestire un contrasto di 10 stop e anche più non è mai stato un grosso problema e si riusciva tranquillamente ad avere dettaglio sia nelle ombre che nelle luci. Mi pare di capire comunque che, nonostante i sensori digitali abbiano oggi raggiunto livelli molto alti, siano in realtà ancora lontani dal riuscire a gestire situazioni di contrasto molto alto senza dover necessariamente rinunciare a qualcosa. Guardando vari video di test mi sembra di capire che mediamente i sensori moderni, a prescindere dalla dimensione, facciano fatica a gestire situazioni di contrasto che vadano oltre i 7-8 stop senza ricorrere a modificatori di luminosità come flash e altri strumenti. Cosa ne pensate?
Esattamente quello che hai descritto
Se fossero 4096 sarebbe molto corretto, ma non lo sono ormai da molto. Poi non è detto che il risultato "innaturale" non sia bello. Come dire che un quadro è bello solo se realistico.
Fra l'altro nei paesaggi puoi semplicemente fare 3 scatti uguali e poi interpoli il tutto, avendo una qualità perfetta e zero rumore.
Il filtro nd graduato andrebbe vietato per legge nell'era del digitale! Fotografi una montagna o dei palazzi, vengono scuri sopra e chiari sotto. xD No grazie!
Fra l'altro questa ricerca estrema della massima qualità ottenibile, quando le fotocamere odierne fanno meglio a 3200 iso di quello che le top gamma di qualche anno fa facevano a 100-200 iso, fornendo comunque al tempo lavori degni di poster e riviste.
;)
Grande Damiano. Mi permetto a scrivere. Chi ha messo il dito in giù ,può spiegare il motivo. Grazie
Hai ragione. Anch'io non ne posso più di immagini così finte (chiamarle foto è un insulto).
Come tu hai già lasciato intendere in tanti video, quasi sempre se ci si ritrova a scattare in situazioni così avverse è perché non ci si è preparati prima (orario sbagliato, attrezzatura sbagliata, ecc..)
Poi, se uno è costretto (succede, specie quando amici o parenti vogliono QUELLA foto), o si opta per la siluette nera (spesso è figa) oppure bisogna ricordarsi che, indipendentemente dall'esposizione di scatto, la foto post prodotta deve avere un istogramma "a U" ovvero ricco nelle ombre e nelle luci e povero in mezzo, così da rispettare quanto possibile il contrasto naturale nella scena.
Ciao,non voglio insegnarti niente ma,a parere mio,se nella descrizione del video inserisci il link cliccabile del sito, può essere che tu abbia una maggiore visibilità.
Complimenti comunque
Ottime considerazioni, comunque ho trovato necessario sottoesporre in due casi, spesso uso ottiche analogiche e ho notato che sottoesponendo migliora la nitidezza, probabilmente si aumenta
il contrasto, nel secondo caso quando devo fotografare in macro fiori con colore rosso e bianco che altrimenti risulterebbero bruciati.
Non essendo un esperto come tanti di voi, ho la possibilità di agire in modo migliore?
Grazie Damiano per i tuoi sempre preziosi consigli e considerazioni.
Si ci può stare 👍
Grazie.......
Ma non è preferibile in questi casi usare filtri ND per "generare" stop e quindi mantenere gli ISO bassi?
In un vecchio articolo di Fotografare di molti anni fa insegnavano di sovraesporre con il digitale e comunque in base alla macchina e ai gusti in alcuni casi una leggera sottoesposizione può essere piacevole a me non piace ritoccare le foto e nemmeno cropparle nel mio piccolo cerco di fare una giusta scelta alla fonte
Cosa pensi delle multi-esposizioni nei paesaggi?
Ciao! Come faccio a sapere se una fotocamera ha sensore iso invariant?
www.photonstophotos.net/Charts/RN_e.htm
superdino72 grazie mille! Molto chiaro nel singolo modello, selezionando invece due modelli, quello con la linea che sta più in alto sarebbe quella che a parità di iso ha meno rumore?
@@lorenzonarwhal ti passo un video che lo spiega....
@@lorenzonarwhal ruclips.net/video/VXLz6lM6tgY/видео.html
interessante....
👏👏👏👍👍
Messaggio interessante ricevuto, però se sto troppo alto brucio le luci, invece stando basso il rischio di bruciare le ombre è più difficile. Nel senso che si recuperano meglio le ombre piuttosto che le luci. O sbaglio? Io parlo per i video in quanto videomaker.
Damiano sembri nato per insegnare fotografia digitale. Rendi facile il difficile usando l'indispensabile. Mi chiedo se sei stato un insegnante di scuola.
Non so...io sono un amatore ma tempo fa ho fatto un workshop con Alan Schaller, e lui sottoespone sempre, nel suo workshop di fatto ci ha insegnato a sottoesporre...penso che ognuno faccia fotografia come vuole
Ps è un Leica ambassador
@@matteoenricocattaneo Shaller fra street incentrando la sua filosofia sul contrasto e in bianco e nero.
Comprensibile.
@@withtiago verissimo...forse quindi dipende anche dal genere e da come si fotografa, quindi a seconda della situazione si possono usare tecniche diverse...
@@matteoenricocattaneo assolutamente si a mio modo di vedere
Il rumore e le zone bruciate sono i Taboo del fotografo amatoriale.
fotografia vuol dire disegnare con la luce. e la gente che fa? toglie luce e informazioni al sensore???
hahahahahaha
Ciao Damiano mi chiedo.. per avere una bella foto, con una buona qualità' alla fine bisogna comunque dare sempre un tocco di post produzione e' cosi? spero di no. grazie
Tutto dipende dal concetto di bello. Secondo me no, ma dipende anche dal mezzo fotografico. Alcune fotocamere producono jpg che non sono un granché
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Sottoesporre di tre stop per me e' qualcosa da non fare mai. In quanto poi vi sarebbero molte possibile di non recupetare piu' nulla e comunque schiarire ombre in post produzione perdi parecchio dettaglio. Per me sconsigliatissimo e pure se fosse di UNO STOP quando la luce comincia gia' a scendere non lo farei MAI..
Io penso che la foto debba essere come ,vista al momento ed non elaborata a Paletta ,un piccolo controllo delle Ombre luci minime e basta
Ragazzi, ma con le autentiche magie che i moderni sensori fanno nel recupero delle alte luci, è da pazzi sottoesporre.
il sensore Canon non è iso-less (o iso-variant) per questo c'è più rumore che non avresti con Sony, Nikon, Fuji, Pentax, Olympus e Panasonic
La mark IV mi sembra Monti un sensore iso invariance
@@Promirrorless la canon 5d IV è invariance... da 4000 iso a 32000 iso, ai valori bassi no, passo un link dove si può vedere...
@@Promirrorless www.photonstophotos.net/Charts/RN_e.htm