Ottima come sempre la presentazione. La strada impervia. Bisogna ricordarci sempre che il risultato dell'analogico era frutto finale di un effetto chimico quello che vediamo nel digitale è alla fine, come dice il nome, il risultato di una serie enorme di 0 e 1, nei quali il sensore converte le radiazioni luminose. Un tempo in maniera molto più complicata si interveniva nel risultato chimico, oggi, in maniera molto più semplice, si interviene modificando a piacimento le sequenze binarie delle nostre immagini. Ma alla fine per me il discorso non si sposta di una virgola, in entrambi i casi. Anzi la domanda si sposta inevitabilmente, sempre e solo, su cosa consideriamo una modifica lecita e quale no. Personalmente ho sempre puntato a riprodurre in post produzione quello che il mio occhio ha realmente visto e che non sempre il sensore ha riprodotto fedelmente. Altre volte me ne discosto sensibilmente, puntando sull' artistico, quasi sempre senza riuscirci. Vedo alcuni che fanno dei veri quadri astratti da pittori impressionisti. Perché no dico io? Quelle che non mi piacciono invece sono le vie di mezzo, le cose taroccate, le immagini piene di artifici evidenti spacciate per visioni eccezionali in momenti eccezionali. Tramonti o ritratti improbabili spacciati tacitamente per reali.
Ciao Damiano, scusami per il commento lungo ma le tue parole hanno suscitato in me una piccola considerazione... Secondo me il photoediting e la fotografia, sono le due facce della stessa medaglia. Nessuno delle due esclude l'altra. Mi spiego meglio non vorrei essere frainteso, se parliamo di pura fotografia è corretto e sono d'accordo con il tuo discorso. Però a volte, almeno a me capita, che alcuni scatti, alcuni paesaggi, alcuni ricordi possono avere un'amplificazione artistica attraverso il photoediting. Ad esempio nel mio percorso da fotoamatore, sono passato prima per la computer-grafica, per poi approdare alla fotografia, e non immagini quanta soddisfazione ho quando le foto che ritocco, sono foto scattate da me con la consapevolezza di come me le sarei immaginate dopo una post-produzione artistica. Non so se questo mio modo di pensare preclude la possibilità di essere o diventare un bravo fotografo, però penso che alla base di tutto c'è l'emozione che questa passione ci trasmette. Comunque grazie ancora per i contenuti che ci offri, anche e soprattutto di riflessione!
Ma che bella la stampa incorniciata! Sono davvero felice che il risultato finale sia stato di tuo gradimento. Quando la foto è buona di partenza (anzi in questo caso ottima!) in fase di stampa tutto diventa più semplice. La porta della camera oscura è per voi sempre aperta per future nuove esperienze da fare insieme! Complimenti per il video Damiano! Un caro saluto.
Ciao Damiano, hai toccato un argomento che spero tu, a breve, possa riprendere ed ampliare in altri video. Non sono un professionista, ma solo un appassionato e per quel che vale il mio giudizio, in linea di massima sono d'accordo con quanto dici. Fotografo da molto tempo ed ho sempre pensato che la foto deve uscire buona al momento dello scatto, a meno di non voler ragionare con il sistema zonale con tutte le difficoltà che questo comporta. Sovrapporre o sottoesporre... dipende da cosa ho in mente in quel momento come risultato finale, l'importante è evitare il clipping delle alte luci e delle ombre. Basta per questo un rapido controllo dell'istogramma. E poi, come dici tu, bisogna decidere se fare fotografia o computer grafica. Per come la penso, se fotografo un paesaggio, non posso sostituire il cielo, né cancellare un traliccio o un edificio che stanno in mezzo e sono brutti, semmai mi sposto e cerco una inquadratura diversa. Per quanto mi riguarda la post produzione si limita agli interventi che facevo in camera oscura: contrasto, saturazione e mascherature.
Ottima recensione ! Condivido tutto considerando che ho cominciato a fotografare da ragazzino in BN studiandomi anche il sistema zonale di Ansel Adams. Ora con il digitale... SI per l’elaborazione del file ... NO per la manipolazione digitale😉 bravo Damiano 👍
Sono pienamente d'accordo con te specie per quanto riguarda le foto di reportage, devono essere il più possibile fedeli all'originale, salvo piccoli aggiustamenti che NON devono stravolgere la foto
A volte per questione di spazio in studio si e "obbligati" a togliere elementi (luci, stativi, pannelli ecc ecc) in post produzione. Vedi le mie ultime foto su instagram sono stato obbligato a togliere elementi per arrivare a quel risultato. Nel fotogiornalismo sono pienamente d'accordo con te.
Ciao Damiano condivido in pieno il tuo pensiero. Scattando in raw ritengo la post produzione un elemento imprescindibile della fotografia digitale ma soprattutto ritengo debba essere fatta dal fotografo, sulle basi di cosa vuole ottenere e raccontare con l'immagine, senza stravolgerla e soprattutto in base alle sue capacità a 360 gradi di scattare e post produrre. Penso che la post debba essere fatta dal fotografo in base alle sue effettive capacità di utilizzare i vari programmi, non sfruttando l'intelligenza artificiale come sta avvenendo sempre di più e non facendo affidamento su foto-ritoccatori. Personalmente trovo assurdo che ci siano dei fotografi che si fanno chiamare tali, anche professionisti, che delegano la post produzione e il risultato finale dell'immagine a foto-ritoccatori, i quali spesso correggono gli errori commessi dal fotografo e migliorano notevolmente l'immagine sapendo utilizzare bene gli strumenti di post produzione. Personalmente ritengo che se sei un fotografo, il risultato finale deve dipendere esclusivamente dalle tue capacità creative in fase di scatto e di post produzione. Se ti ritieni un fotografo impari a post produrre e ti post produci tu le immagini sulla base delle tue capacità.
Ciao Marco, capisco il tuo ragionamento. Per me il fatto che la post e la stampa sia affidata a figure specializzate non è un problema, a meno che il merito della foto finale non sia da attribuire principalmente al post produttore. Tieni conto che molti professionisti che fanno tanti servizi non hanno molto tempo a disposizione...
Sempre interessanti ed oneste le tue riflessioni Damiano, riflessioni che seguo sempre con molta attenzione. Come già ho avuto modo di scrivere, dopo una breve pausa digitale, sono ritornato all'analogico con il medio formato, preferendo trascorrere il tempo in CO anziché passarlo davanti al computer, che con la fotografia, diciamolo, centra poco. Però, come tu dici, non bisogna avere preconcetti e, anche se possiedo una vecchia Oly E1, sicuramente mi iscriverò ad uno dei tuoi corsi, investendo così in formazione anziché rincorrere la tecnologia, (prediligo il bianco e nero, ma credo che sia più corretto iniziare dallo scatto alla stampa fine art) Un caro saluto
Riflessione molto bella e, a mio avviso, profonda 🙂 Quando nel 2012 acquistai la K30, la mia prima reflex digitale, rimasi "abbagliato" dalla qualità dei JPG tanto che per ben 3 anni non volli sapere di RAW e mi ostinavo a dire che le foto non dovevano essere svoluppate, poi un giorno qualcuno vedendole mi disse che era un peccato non svilupparle dal RAW, da li cominciai a studiare e capii che avevo torto, per quanto bello possa essere un JPG sfornato da una fotocamera un RAW ti darà comunque un JPG superiore, magari anche di poco, ma migliore....se non si ha fretta di consegnare subito delle foto meglio per me partire sempre dal RAW. Nel corso del tempo ho cambiato anche il mio "profilo colore": prima mi affidavo al proilo Brillante che è saturo e contrastato, mentre ora le mie foto le sviluppo quasi come dei ritrattai, ho un tocco molto più morbiso e le foto sono molto più naturali.....per farla brebe ora non scatto più in JPG, se mi serve al massimo nel doppio formato, ma alla fine finisco sempre per sviluppare il RAW, e a prescindere i profili che utilizzo in caso di scatto di JPG sono molto più tenui rispetto al passato. La penso come te per quanto rigauarda lo sviluppo del file, nessuno stravolgimento a meno che non si debba fare una qualche pubblicità (ma questo è un altro lavoro) , ma per le stampe "classiche" o "pure" secondo me non va stravolta la realtà, altrimenti come dici tu è grafica. In questi anni mi accorgo di essere cresciuto, di certo non sono arrivato ci mancherebbe, e parecchi scatti "del passato" li sto risviluppando col mio attuale gusto e nel mentre continuo a far pratica 🙂
I JPG Pentax sono sempre stati ottimi fin dalla K-20, soprattutto poi con la K5. All'epoca era abbastanza normale scattare solo in JPG, vista la qualità dello stesso. Riuscire a produrre un JPG dal RAW migliore di quello sfornato dalla k5 era una impresa e significava avere pieno controllo sulla postproduzione. Son soddisfazioni! :-)
Ciao Damiano è sempre un piacere vedere i tuoi video di approfondimento, una puntualizzazione se mi permetti, se scatti in RAW le impostazioni in fotocamera come i Nikon Picture Control (per la Nikon per altri marchi cambia il nome ma il concetto è identico) o lo spazio Colore o altre diavoleria per schiarire le ombre non hanno nessun effetto sul RAW essendo un grezzo ricavato direttamente dal sensore. Dalla mia esperienza questi hanno solo effetto sui JPG ricavati in macchina, al minuto 5:20 parli di RAW e settaggi in macchina, ma questi consigli credo siano validi per chi scatta solo in JPG è corretto? Grazie ciao Giancarlo.
Ciao. Concordo pienamente con quanto hai esposto. La foto, secondo me, parte dalla mente (vd progetto, colpo d'occhio, ecc), passa poi dalla composizione e scelta appropriata della triade espositiva (diaframma, tempo, iso), fino alla stampa.. e la postproduzione? Un atto tecnico fondamentale dalla pressione del pulsante di scatto fino a vedere su carta la propria foto. Anzi direi che la postproduzione, fatta con "testa", senza creare fotine e non foto è una prova di abilità del fotografo, abilità anche nel recuperare una foto non correttamente eseguita in fase di scatto. Se escludiamo programmi come luminar (eccezionale in sé, ma con il rischio di creare paesaggi inesistenti..) un programma di postproduzione lo trovo fondamentale. Scatto in raw, porto in tif con il programma della casa madre e finisco con lightroom. La postproduzione, così come la sofisticazione elettronica delle fotocamere non deve far pensare che faccia tutto "l'elettronica".. alla fine la mente del fotografo farà sempre la differenza fra foto e fotine.
Personalmente mi è stato utilissimo il video dove hai spiegato come ragionare per esporre correttamente, sovraesponendo leggermente le aree più luminose…ho iniziato a fare così e in situazioni in cui ho un minimo di tempo per ragionare difficilmente poi ho bisogno di mettere mano all’esposizione. Per il resto al 99% Faccio foto in natura e sott’acqua, quindi faccio giusto qualche aggiustamento di contrasto colore ecc, ma poca poca roba per non stravolgere quello che era nella realtà quell’immagine..
Ottimo ed interessante video. Io personalmente scatto in JPEG con profilo neutro (Canon) disattivando le varie correzioni rumore. Elaboro il JPEG con programmi gratuiti modificando la saturazione, il contrasto, piccole curve di tono, correzione rumore , correggendo le ottiche (dove e se possibile) e croppando quando serve. In poche modifiche non ho mai visto un degradazione del file. L'importante a mio avviso è trovare nel momento dello scatto il grigio medio ( in molti colori ed in molti oggetti) e guardare l'istogramma nel mirino (mirrorles) ed incastrarlo dentro i bordi dei 256 colori. Tutto qui, un po' di attenzione in fase di scatto, nessuna paranoia e l consapevolezza che non tutti gli scatti debbano essere perfetti ... Mi accontento di una buona metà .... Se non si hanno le giuste competenze in post-produzione un file con tanti dati non sempre è la soluzione migliore
"...corbellerie...freg..ccia...pu..anata...stupidaggine..." Praticamente hai calato un poker d'assi! :-) Al tempo stesso trattasi di un compendio socio-esplicativo della sottocultura imperante. Con più skey ghe metto e più devento bravo e con più spotacci fasso e più bea vien la me foto, ciò! Quando sento: "èeh ma anche in camera oscura..." da genti che una c.o. non l'hanno mai vista, mi sale lo sconforto. Speriamo che dopo queste batoste finalmente escano a fotografare. Bella la stampa. Ti stimo!
una cosa curiosa. Ultimamente, anche un po' per gioco, scatto più spesso in Jpeg sia colore sia B/N (in RGB) , cerco di esporre meglio che posso, ma poi faccio sempre un po' di editing e di ottimizzazione. la cosa buffa è che così facendo a volte ottengo risultati che mi piacciono di più rispetto allo sviluppo canonico dei RAW e ci metto meno tempo. Poi, se confronto l'informazione tra raw e Jpeg al 100% non c'è discussione, ma a volte l'impatto visivo del Jpeg in stampa è più in stile analogico. Sarebbe interessante un video su questo thread.
Anche a me fa lo stesso effetto il JPEG ... Forse il mio , non più giovane , cervello non ne ha voglia di stare ore al PC a smanettare con i file 😄( e poi non si è mai soddisfatti del risultato)
Penso dipenda dal tipo/modello della macchina fotografica. Essendo il jpg una elaborazione interna dovuta quindi al software integrato, significa che la tua macchina produce già dei buoni jpeg rispetto ad altre.
Io invece dopo anni in jpeg ora cerco qualcosa in più e quel Qualcosa l'hai per forza con un minimo di postproduzione che ottieni al massimo elaborando i raw
Diego può essere uno spunto per un video. Ovviamente tutto dipende da come post produci. Certo è che se scatti in jpg con rigore e metodo il risultato (con alcune camere) è ottimo e a volte anche più "naturale".
io penso che ci sia un pò di chiusura ancora riguardo la post, il discorso esposto alla fine lo evidenzia, non sei un purista e per questo scrivo il commento, perchè so che potresti capire, palesemente un fotografo che fa retouching avanzato è semplicemente una persona più competente e che si prende più responsabilità, alla fine, ci sono varie scuole di pensiero e lo sappiamo bene, però, chi fa editing molto spinto magari sa bene che la fotografia è solo il 50% dell'immagine finale, e va bene così, anzi, per molti è un vanto, nel mio modo di interpretare le cose, facciamo e consegniamo immagini, il concetto che un fotografo che fa foto molto ritoccate non si possa definire fotografo, come detto nella frase di chiusura del video, imho porta ad una forte chiusura e un palese limite di visione, immagina chissà quale immagini di alto livell avremmo se la gente non si chiudesse in semplici categorizzazioni dettate dalla pigrizia, per il resto il video rimane interessante ed un ottimo spunto di riflessione
Sostanzialmente mi trovo in linea con l'analisi, tuttavia non è chiara la supposta differenza (ovviamente non tecnica, ma concettuale) tra l'elaborazione analogica e quella digitale. Parlando di elaborazione "manuale" e non di AI, contrariamente a quanto sostenuto, penso che la luce e la sua conoscenza rimanga elemento imprescindibile anche per l'elaborazione digitale, così come lo rimangono la capacità di interpretare e tradurre la realtà in un messaggio. Giustamente si fa distinzione tra il fotogiornalismo ed il resto, così come trovo corretto che le immagini pubblicitarie debbano esplicitamente indicare la loro "falsa" natura. Tuttavia, va ricordato, nessuna fotografia è rappresentazione della realtà, nel migliore dei casi si tratta di un punto di vista soggettivivo, ma quasi sempre di "inganno". In fondo, chi conosce un po' di storia della fotografia, sa bene che questa è nata già subito ricorrendo a piccoli o grandi "inganni", perché l'arte è per sua natura elaborazione che porta allo stupore.
Ciao Damiano bel video e bella l'idea di fare un video dedicato ai profili colore Fuji. A questo proposito, riguardo la neutralità del profilo colore, sarebbe possibile farlo con una "ricetta profilo" come quelle che si trovano sul sito di Fuji?......per quanto riguarda l'oggetto del video devo dire che sono molto pigro in merito alla post produzione, anche perché Fuji ha dei profili pellicola veramente belli e tendo a tenere i raw solo delle foto che veramente mi piacciono. Sono molto d'accordo con quanto hai detto su Adams, i "ritocchi" fatti in fase di stampa sono molto diversi da quelli col computer anche perché non sono così vasti. Quando stampavo in bn potevo giocare sull'esposizione, ma partivo sempre da un negativo che poteva essere buono o una schifezza ( facevo i provini prima) e più di tanto non si poteva fare.
Ciao Damiano. Da quando ho iniziato a usare l'esposizione spot sulle alte luci invece che esporre sul grigio medio mi sono accorto che le foto vengono già con un contrasto ottimo, e in fase di post mi trovo a fare giusto qualche piccola regolazione e basta. Prima mi ritrovavo a fare grandi variazioni sui file raw
Fa onore a Damiano, come sempre, la preoccupazione etica e morale nell'approccio al fatto fotografico, come mostra l'esempio della foto di O.J Simpson, con quel viso scurito, probabilmente per dare in pasto al pubblico un imputato nero ancora più...nero. Però sulla mistificazione della realtà sono pessimista: i volti, soprattutto femminili sono resi assurdamente "belli" mentre molte ragazze tendono a look appunto stile Photoshop. La deriva della mistificazione continuerà, purtroppo. Dal punto di vista tecnico il video mi trova d'accordo.
Ciao "ragazzi" per caso avete intenzione di fare delle lezioni su RawTeraphy? Free e mi sembra una bella alternativa per i "non professionisti" Grazie Gianni
Ciao Damiano! Ma il profilo in camera non influisce solo il jpg (o la preview) e non il raw che comunque è sempre "piatto"? Non ho capito questa parte del tuo discorso. Grazie ciao!
@@Promirrorless Il profilo in camera influisce anche sul raw nel senso che influisce su chi scatta la foto e quindi ti porta a valutazioni errate mentre imposti la foto.Intendevi questo? Cmq sempre contenuti molto interessanti sul canale complimenti.
Damiano e invece delle piccole modifiche in foto street o still life che ne pensi? Ricordo ancora un video dove si parlava di Herzog e ponevi l'attenzione anche sul mozzicone di sigaretta a terra, togliere (pulire) le immagini per solo estetica ,dove serve, o per veicolare meglio (non distorcere) il messaggio è "giusto"? Ovviamente mi trovi d'accordo su tutto il resto anzi questo video lo dovrebbero guardare tutti gli aspirati fotografi e non solo :)
Per Damiano: ho pensato di affinare la mia preparazione in bianco e nero, a cui da vecchio analogico sono particolarmente legato, di fare uno dei tuoi corsi: avevo pensato al Bianco e nero fine arte. Che ne dici? Grazie. Siete il mio punto di riferimento fotografico post analogico-mirrorless. Che ne pensate, spassionatamente, del lavoro del mio concittadino Settimio Benedusi che sicuramente conoscerete? Giorgio
Ciao Giorgio, per quanto riguarda il corso credo sia un'ottima soluzione per conoscere il processo adatto per trasformare i file digitali in bianco e neri dal look analogico. Se hai bisogno di info specifiche scrivimi su durantedamiano@mac.com Su Settimio Benedusi invece alcuni lavori mi piacciono altri non sono proprio di mio gradimento. Però ho grande stima perché è sempre un pro con la P maiuscola.
Bellissimo video come sempre! Grazie grazie grazie per tutta la passione e il lavoro che fai. Concordo su moltissimi aspetti che hai introdotto, ma non ho capito perché consigli di scattare senza aver attivo la correzione lente. Mi spiego meglio. Alcune volte averla attiva ti dice subito se la composizione è corretta e dopo in post quando riprendi delle linee o deformazioni non ti trovi nella condizione che ti si tagliano parti indesiderate. Non avendola magari hai deformazioni che poi non riesci a gestire in post. O mi perdo qualcosa?
Ciao Samuele, consiglio di disattivare tutte le funzioni software non essenziali perché rallentano la fotocamera e scaldano il processore che è costretto a lavorare molto di più. Il raw inoltre più è neutro meglio è... Tieni conto poi che in molti casi non è possibile da LR disattivare il profilo della lente.
So di essere un unicorno, ma ad esempio io fotografo sia con Fuji che con Olympus e poi preparo il file e stampo con il cellulare su in A3 le mie opere. Io però penso che neanche l’HDR sia una post-produzione.
Il tema della post produzione mi stressa in un modo particolare. Non so ancora perché sembra un passaggio obbligatorio. Chiedo un parere. Io prima di scattare mi scelgo bene la temperatura e il bilanciamento del bianco, dopo di che inizio il mio lavoro per tutta la sessione. Salvo sia il RAW che il JPEG. Ma alla fine uso sempre il JPEG . Se a me piacciono i file finiti dalla Olympus e ho davvero un quasi nulla da ritoccare, perché devo per forza farmi tutto il lavoro dal RAW o rawpeg, e poi esportare sempre il JPEG ? Mi concentro sullo scatto e per la post che faccio , che è davvero un quasi nulla a volte solo crop, perché devo fare tutto il lavoro con il RAW? Grazie x le risposte in anticipo.
Mi sebti di scrivere solo che mi spiace da foto amatore, forse un po' condizionato dal nome nel canale, di aver considerato il canale stesso.... Hai un modo di porti che non ha nessuno..... Complimenti davvero Damiano.
Ciao Damiano sono perfettamente d'accordo con te le foto fatte al computer mi piacciono tanto Sono bellissime ma sono foto realizzate al pc quindi credo che facciano parte più della Grafica che della fotografia
Non sono d'accordo, sono d'accordissimo! Le foto in raw vanno sviluppate, quando si sconfina in interventi di fotoritocco, li diventa grafica non é più fotografia. Condivido pienamente.
Nella post fotografica, così come in quella video, ci sono due fasi entrambe importanti: la color corretion, fase in cui si correggono gli "errori" nati per vari motivi durante lo scatto, esposizione, inquadratura e se necessario pulizia (sia quella dovuta allo sporco presente sul sensore che quella atta a "cancellare" elementi che "disturbano" es. fili d'erba, persone, oggetti ecc.). La seconda fase, color grading, dove si trova o si esalta il mood della fotografia scattata, modificando le tonalità per fini artistici/creativi e comunicativi all'occorrenza. Magari, tutto questo, farlo con un monitor calibrato... ne guadagna la foto, soprattutto se stampata. Il fotogiornalismo ritengo sia altra cosa. A mio parere non dovrebbero modificare nulla...nemmeno la densità del cielo.
E' possibile che sottoesporre sia un "retaggio" di chi ha imparato o utilizza la pellicola in funzione del contrasto. I sensori digitali funzionano al contrario, meglio sovraesporre di 1 stop che il contrario. Sottoesporre volutamente al massimo di 1 stop aiuta in contesti non controllati per "limitare" le alte luci. Avevo acquisito questo approccio con l'analogico ma il digitale è differente... Grazie per questi contenuti.
Nel video ti dichiari decisamente contrario alla manipolazione dell'informazione attraverso l'immagine...dev'essere stata dura anche per te vivere in Italia in questi ultimi 2 anni :)))
Personalmente ritengo la post-produzione un elemento imprescindibile della fotografia digitale ma a condizione che si utilizzi per ottenere il massimo dal file raw generato dalla fotocamera e non per creare una foto sul pc. Approfitto della tua riflessione per chiederti se pensate di fare anche un corso specifico sulla post-produzione.
Ciao Damiano, sarebbe bello, adesso che iniziano belle giornate, fare dei bei video all'aperto e fare delle riunioni virtuali tramite te e i tuoi insegnamenti
Sottoesporre è sbagliato, lasciare la correzione obiettivo in camera è sbagliato. Ma ti rendi conto di quello che dici? Non è uno svantaggio recuperare le ombre e non ammazzare i bianchi, non è uno svantaggio correggere la pin cushion o la barrel distortion delle lenti, soprattutto se le lenti sono proprietarie. Per favore, basta con questo nonnismo della fotografia, sta diventando troppo anacronistico, sono d'accordo con quello che dici per la maggiore ma a volte esageri troppo; sempre a mio avviso, sia chiaro.
@@SuperMassara Mi dispiace ma non sono d'accordo, la tua argomentazione non HA senso senza una valida spiegazione. Ci sono scuole di pensiero differenti e prima di invitare qualcuno a studiare forse dovrebbe guardare il suo giardino che vanta vistose lacune in italiano.
Sono completa.ente daccordo: la fotografia è luce e composizione, diversamente ricadi o nella grafica o nell'intervento "artistico" e questo esula dal linguaggio fotografico
Le foto vanno sviluppate. Lo faceva Adams (che ha anche elaborato il suo famoso metodo e anche varie tecniche di stampa-consiglio di leggere i suoi libri) lo faceva koudelka, lo facevano tutti. Non c’è niente di male. Esattamente come ritagliare il negativo: sono scelte personali del fotografo. Sulla foto di Simpson c’è da dire che quelle sono scelte dell’editore e non del fotografo. Anche w.e. Smith modificava alcune foto per forzare la lettura in una direzione. È una questione etica. Io la penso come te ma non è detto he sia sempre Giusto. Per il resto che dire…. Cieli finti, colori finti, persone o oggetti che scompaiono…. 🤦♂️🤦♂️🤦♂️ ma che gusto c’è mi chiedo!
Cieli tropicali su città medievali , tramonti da cartone animato , ci manca solo una bella aurora boreale sullo sfondo del Colosseo e poi siamo a posto...🤷🏻♂️
Ottimo video, come sempre! Con la xt-4 per paesaggistica uso il profilo eterna in fase di scatto, ma vorrei un profilo completamente flat. Spero che lo introducano con un semplice aggiornamento firmware, lo troverei molto utile. Ciao Damiano!
Secondo me affidare i file raw a un post produttore non ha senso. Anche nello sviluppo del raw il fotografo mette la sua interpretazione. Personalmente scatto solo in raw, con tutti i parametri azzerati, e non mi sbatto con tutte quelle impostazioni della fotocamera (primo fra tutti il bilanciamento del bianco). A mio parere è più facile sviluppare il raw che andare a cambiare le impostazioni della fotocamera ogni volta che cambiano il soggetto o le condizioni di ripresa.
Aggiungerei se non fosse per voi molti fotografi avrebbero perso la loro passione! Grazie Damiano!
Ottima come sempre la presentazione. La strada impervia. Bisogna ricordarci sempre che il risultato dell'analogico era frutto finale di un effetto chimico quello che vediamo nel digitale è alla fine, come dice il nome, il risultato di una serie enorme di 0 e 1, nei quali il sensore converte le radiazioni luminose. Un tempo in maniera molto più complicata si interveniva nel risultato chimico, oggi, in maniera molto più semplice, si interviene modificando a piacimento le sequenze binarie delle nostre immagini. Ma alla fine per me il discorso non si sposta di una virgola, in entrambi i casi. Anzi la domanda si sposta inevitabilmente, sempre e solo, su cosa consideriamo una modifica lecita e quale no. Personalmente ho sempre puntato a riprodurre in post produzione quello che il mio occhio ha realmente visto e che non sempre il sensore ha riprodotto fedelmente. Altre volte me ne discosto sensibilmente, puntando sull' artistico, quasi sempre senza riuscirci. Vedo alcuni che fanno dei veri quadri astratti da pittori impressionisti. Perché no dico io? Quelle che non mi piacciono invece sono le vie di mezzo, le cose taroccate, le immagini piene di artifici evidenti spacciate per visioni eccezionali in momenti eccezionali. Tramonti o ritratti improbabili spacciati tacitamente per reali.
Concordo 👍
Ciao Damiano, scusami per il commento lungo ma le tue parole hanno suscitato in me una piccola considerazione...
Secondo me il photoediting e la fotografia, sono le due facce della stessa medaglia. Nessuno delle due esclude l'altra. Mi spiego meglio non vorrei essere frainteso, se parliamo di pura fotografia è corretto e sono d'accordo con il tuo discorso. Però a volte, almeno a me capita, che alcuni scatti, alcuni paesaggi, alcuni ricordi possono avere un'amplificazione artistica attraverso il photoediting.
Ad esempio nel mio percorso da fotoamatore, sono passato prima per la computer-grafica, per poi approdare alla fotografia, e non immagini quanta soddisfazione ho quando le foto che ritocco, sono foto scattate da me con la consapevolezza di come me le sarei immaginate dopo una post-produzione artistica. Non so se questo mio modo di pensare preclude la possibilità di essere o diventare un bravo fotografo, però penso che alla base di tutto c'è l'emozione che questa passione ci trasmette. Comunque grazie ancora per i contenuti che ci offri, anche e soprattutto di riflessione!
Ma che bella la stampa incorniciata! Sono davvero felice che il risultato finale sia stato di tuo gradimento. Quando la foto è buona di partenza (anzi in questo caso ottima!) in fase di stampa tutto diventa più semplice. La porta della camera oscura è per voi sempre aperta per future nuove esperienze da fare insieme! Complimenti per il video Damiano! Un caro saluto.
Grazie Misha!
Riflessione condivisa pienamente
Ciao Damiano, hai toccato un argomento che spero tu, a breve, possa riprendere ed ampliare in altri video. Non sono un professionista, ma solo un appassionato e per quel che vale il mio giudizio, in linea di massima sono d'accordo con quanto dici. Fotografo da molto tempo ed ho sempre pensato che la foto deve uscire buona al momento dello scatto, a meno di non voler ragionare con il sistema zonale con tutte le difficoltà che questo comporta. Sovrapporre o sottoesporre... dipende da cosa ho in mente in quel momento come risultato finale, l'importante è evitare il clipping delle alte luci e delle ombre. Basta per questo un rapido controllo dell'istogramma. E poi, come dici tu, bisogna decidere se fare fotografia o computer grafica. Per come la penso, se fotografo un paesaggio, non posso sostituire il cielo, né cancellare un traliccio o un edificio che stanno in mezzo e sono brutti, semmai mi sposto e cerco una inquadratura diversa. Per quanto mi riguarda la post produzione si limita agli interventi che facevo in camera oscura: contrasto, saturazione e mascherature.
Ottima recensione ! Condivido tutto considerando che ho cominciato a fotografare da ragazzino in BN studiandomi anche il sistema zonale di Ansel Adams. Ora con il digitale... SI per l’elaborazione del file ... NO per la manipolazione digitale😉 bravo Damiano 👍
Grazie Massimo
Sono pienamente d'accordo con te specie per quanto riguarda le foto di reportage, devono essere il più possibile fedeli all'originale, salvo piccoli aggiustamenti che NON devono stravolgere la foto
Discorso importante.
A volte per questione di spazio in studio si e "obbligati" a togliere elementi (luci, stativi, pannelli ecc ecc) in post produzione. Vedi le mie ultime foto su instagram sono stato obbligato a togliere elementi per arrivare a quel risultato. Nel fotogiornalismo sono pienamente d'accordo con te.
Ciao Damiano condivido in pieno il tuo pensiero. Scattando in raw ritengo la post produzione un elemento imprescindibile della fotografia digitale ma soprattutto ritengo debba essere fatta dal fotografo, sulle basi di cosa vuole ottenere e raccontare con l'immagine, senza stravolgerla e soprattutto in base alle sue capacità a 360 gradi di scattare e post produrre. Penso che la post debba essere fatta dal fotografo in base alle sue effettive capacità di utilizzare i vari programmi, non sfruttando l'intelligenza artificiale come sta avvenendo sempre di più e non facendo affidamento su foto-ritoccatori. Personalmente trovo assurdo che ci siano dei fotografi che si fanno chiamare tali, anche professionisti, che delegano la post produzione e il risultato finale dell'immagine a foto-ritoccatori, i quali spesso correggono gli errori commessi dal fotografo e migliorano notevolmente l'immagine sapendo utilizzare bene gli strumenti di post produzione. Personalmente ritengo che se sei un fotografo, il risultato finale deve dipendere esclusivamente dalle tue capacità creative in fase di scatto e di post produzione. Se ti ritieni un fotografo impari a post produrre e ti post produci tu le immagini sulla base delle tue capacità.
Ciao Marco, capisco il tuo ragionamento. Per me il fatto che la post e la stampa sia affidata a figure specializzate non è un problema, a meno che il merito della foto finale non sia da attribuire principalmente al post produttore. Tieni conto che molti professionisti che fanno tanti servizi non hanno molto tempo a disposizione...
Sempre interessanti ed oneste le tue riflessioni Damiano, riflessioni che seguo sempre con molta attenzione.
Come già ho avuto modo di scrivere, dopo una breve pausa digitale, sono ritornato all'analogico con il medio formato, preferendo trascorrere il tempo in CO anziché passarlo davanti al computer, che con la fotografia, diciamolo, centra poco. Però, come tu dici, non bisogna avere preconcetti e, anche se possiedo una vecchia Oly E1, sicuramente mi iscriverò ad uno dei tuoi corsi, investendo così in formazione anziché rincorrere la tecnologia, (prediligo il bianco e nero, ma credo che sia più corretto iniziare dallo scatto alla stampa fine art)
Un caro saluto
Riflessione molto bella e, a mio avviso, profonda 🙂
Quando nel 2012 acquistai la K30, la mia prima reflex digitale, rimasi "abbagliato" dalla qualità dei JPG tanto che per ben 3 anni non volli sapere di RAW e mi ostinavo a dire che le foto non dovevano essere svoluppate, poi un giorno qualcuno vedendole mi disse che era un peccato non svilupparle dal RAW, da li cominciai a studiare e capii che avevo torto, per quanto bello possa essere un JPG sfornato da una fotocamera un RAW ti darà comunque un JPG superiore, magari anche di poco, ma migliore....se non si ha fretta di consegnare subito delle foto meglio per me partire sempre dal RAW. Nel corso del tempo ho cambiato anche il mio "profilo colore": prima mi affidavo al proilo Brillante che è saturo e contrastato, mentre ora le mie foto le sviluppo quasi come dei ritrattai, ho un tocco molto più morbiso e le foto sono molto più naturali.....per farla brebe ora non scatto più in JPG, se mi serve al massimo nel doppio formato, ma alla fine finisco sempre per sviluppare il RAW, e a prescindere i profili che utilizzo in caso di scatto di JPG sono molto più tenui rispetto al passato.
La penso come te per quanto rigauarda lo sviluppo del file, nessuno stravolgimento a meno che non si debba fare una qualche pubblicità (ma questo è un altro lavoro) , ma per le stampe "classiche" o "pure" secondo me non va stravolta la realtà, altrimenti come dici tu è grafica.
In questi anni mi accorgo di essere cresciuto, di certo non sono arrivato ci mancherebbe, e parecchi scatti "del passato" li sto risviluppando col mio attuale gusto e nel mentre continuo a far pratica 🙂
Dalle tue parole si capisce l’evoluzione che hai fatto…, in meglio.
Ti ringrazio 🙂
I JPG Pentax sono sempre stati ottimi fin dalla K-20, soprattutto poi con la K5. All'epoca era abbastanza normale scattare solo in JPG, vista la qualità dello stesso. Riuscire a produrre un JPG dal RAW migliore di quello sfornato dalla k5 era una impresa e significava avere pieno controllo sulla postproduzione. Son soddisfazioni! :-)
Ciao Damiano è sempre un piacere vedere i tuoi video di approfondimento, una puntualizzazione se mi permetti, se scatti in RAW le impostazioni in fotocamera come i Nikon Picture Control (per la Nikon per altri marchi cambia il nome ma il concetto è identico) o lo spazio Colore o altre diavoleria per schiarire le ombre non hanno nessun effetto sul RAW essendo un grezzo ricavato direttamente dal sensore. Dalla mia esperienza questi hanno solo effetto sui JPG ricavati in macchina, al minuto 5:20 parli di RAW e settaggi in macchina, ma questi consigli credo siano validi per chi scatta solo in JPG è corretto? Grazie ciao Giancarlo.
Ciao. Concordo pienamente con quanto hai esposto. La foto, secondo me, parte dalla mente (vd progetto, colpo d'occhio, ecc), passa poi dalla composizione e scelta appropriata della triade espositiva (diaframma, tempo, iso), fino alla stampa.. e la postproduzione? Un atto tecnico fondamentale dalla pressione del pulsante di scatto fino a vedere su carta la propria foto. Anzi direi che la postproduzione, fatta con "testa", senza creare fotine e non foto è una prova di abilità del fotografo, abilità anche nel recuperare una foto non correttamente eseguita in fase di scatto. Se escludiamo programmi come luminar (eccezionale in sé, ma con il rischio di creare paesaggi inesistenti..) un programma di postproduzione lo trovo fondamentale. Scatto in raw, porto in tif con il programma della casa madre e finisco con lightroom. La postproduzione, così come la sofisticazione elettronica delle fotocamere non deve far pensare che faccia tutto "l'elettronica".. alla fine la mente del fotografo farà sempre la differenza fra foto e fotine.
Ciao Flavio, ottimo ragionamento
Personalmente mi è stato utilissimo il video dove hai spiegato come ragionare per esporre correttamente, sovraesponendo leggermente le aree più luminose…ho iniziato a fare così e in situazioni in cui ho un minimo di tempo per ragionare difficilmente poi ho bisogno di mettere mano all’esposizione.
Per il resto al 99% Faccio foto in natura e sott’acqua, quindi faccio giusto qualche aggiustamento di contrasto colore ecc, ma poca poca roba per non stravolgere quello che era nella realtà quell’immagine..
Ottimo ed interessante video. Io personalmente scatto in JPEG con profilo neutro (Canon) disattivando le varie correzioni rumore. Elaboro il JPEG con programmi gratuiti modificando la saturazione, il contrasto, piccole curve di tono, correzione rumore , correggendo le ottiche (dove e se possibile) e croppando quando serve. In poche modifiche non ho mai visto un degradazione del file.
L'importante a mio avviso è trovare nel momento dello scatto il grigio medio ( in molti colori ed in molti oggetti) e guardare l'istogramma nel mirino (mirrorles) ed incastrarlo dentro i bordi dei 256 colori. Tutto qui, un po' di attenzione in fase di scatto, nessuna paranoia e l consapevolezza che non tutti gli scatti debbano essere perfetti ... Mi accontento di una buona metà .... Se non si hanno le giuste competenze in post-produzione un file con tanti dati non sempre è la soluzione migliore
Approccio interessante e sicuramente utile per fare del proprio meglio quando si fotografa
"...corbellerie...freg..ccia...pu..anata...stupidaggine..." Praticamente hai calato un poker d'assi! :-) Al tempo stesso trattasi di un compendio socio-esplicativo della sottocultura imperante. Con più skey ghe metto e più devento bravo e con più spotacci fasso e più bea vien la me foto, ciò! Quando sento: "èeh ma anche in camera oscura..." da genti che una c.o. non l'hanno mai vista, mi sale lo sconforto. Speriamo che dopo queste batoste finalmente escano a fotografare. Bella la stampa. Ti stimo!
una cosa curiosa. Ultimamente, anche un po' per gioco, scatto più spesso in Jpeg sia colore sia B/N (in RGB) , cerco di esporre meglio che posso, ma poi faccio sempre un po' di editing e di ottimizzazione. la cosa buffa è che così facendo a volte ottengo risultati che mi piacciono di più rispetto allo sviluppo canonico dei RAW e ci metto meno tempo. Poi, se confronto l'informazione tra raw e Jpeg al 100% non c'è discussione, ma a volte l'impatto visivo del Jpeg in stampa è più in stile analogico. Sarebbe interessante un video su questo thread.
Anche a me fa lo stesso effetto il JPEG ...
Forse il mio , non più giovane , cervello non ne ha voglia di stare ore al PC a smanettare con i file 😄( e poi non si è mai soddisfatti del risultato)
Penso dipenda dal tipo/modello della macchina fotografica. Essendo il jpg una elaborazione interna dovuta quindi al software integrato, significa che la tua macchina produce già dei buoni jpeg rispetto ad altre.
Io invece dopo anni in jpeg ora cerco qualcosa in più e quel Qualcosa l'hai per forza con un minimo di postproduzione che ottieni al massimo elaborando i raw
Diego può essere uno spunto per un video. Ovviamente tutto dipende da come post produci. Certo è che se scatti in jpg con rigore e metodo il risultato (con alcune camere) è ottimo e a volte anche più "naturale".
io penso che ci sia un pò di chiusura ancora riguardo la post, il discorso esposto alla fine lo evidenzia, non sei un purista e per questo scrivo il commento, perchè so che potresti capire, palesemente un fotografo che fa retouching avanzato è semplicemente una persona più competente e che si prende più responsabilità, alla fine, ci sono varie scuole di pensiero e lo sappiamo bene, però, chi fa editing molto spinto magari sa bene che la fotografia è solo il 50% dell'immagine finale, e va bene così, anzi, per molti è un vanto, nel mio modo di interpretare le cose, facciamo e consegniamo immagini, il concetto che un fotografo che fa foto molto ritoccate non si possa definire fotografo, come detto nella frase di chiusura del video, imho porta ad una forte chiusura e un palese limite di visione, immagina chissà quale immagini di alto livell avremmo se la gente non si chiudesse in semplici categorizzazioni dettate dalla pigrizia, per il resto il video rimane interessante ed un ottimo spunto di riflessione
Sostanzialmente mi trovo in linea con l'analisi, tuttavia non è chiara la supposta differenza (ovviamente non tecnica, ma concettuale) tra l'elaborazione analogica e quella digitale. Parlando di elaborazione "manuale" e non di AI, contrariamente a quanto sostenuto, penso che la luce e la sua conoscenza rimanga elemento imprescindibile anche per l'elaborazione digitale, così come lo rimangono la capacità di interpretare e tradurre la realtà in un messaggio. Giustamente si fa distinzione tra il fotogiornalismo ed il resto, così come trovo corretto che le immagini pubblicitarie debbano esplicitamente indicare la loro "falsa" natura. Tuttavia, va ricordato, nessuna fotografia è rappresentazione della realtà, nel migliore dei casi si tratta di un punto di vista soggettivivo, ma quasi sempre di "inganno". In fondo, chi conosce un po' di storia della fotografia, sa bene che questa è nata già subito ricorrendo a piccoli o grandi "inganni", perché l'arte è per sua natura elaborazione che porta allo stupore.
Ciao Maurizio, grazie per il commento.
Ciao Damiano bel video e bella l'idea di fare un video dedicato ai profili colore Fuji. A questo proposito, riguardo la neutralità del profilo colore, sarebbe possibile farlo con una "ricetta profilo" come quelle che si trovano sul sito di Fuji?......per quanto riguarda l'oggetto del video devo dire che sono molto pigro in merito alla post produzione, anche perché Fuji
ha dei profili pellicola veramente belli e tendo a tenere i raw solo delle foto che veramente mi piacciono. Sono molto d'accordo con quanto hai detto su Adams, i "ritocchi" fatti in fase di stampa sono molto diversi da quelli col computer anche perché non sono così vasti. Quando stampavo in bn potevo giocare sull'esposizione, ma partivo sempre da un negativo che poteva essere buono o una schifezza ( facevo i provini prima) e più di tanto non si poteva fare.
Sono d'accordo. Ho notato che se devo giocare troppo con lightroom, vuol dire che la foto è già scarsa in partenza
Ciao Damiano. Da quando ho iniziato a usare l'esposizione spot sulle alte luci invece che esporre sul grigio medio mi sono accorto che le foto vengono già con un contrasto ottimo, e in fase di post mi trovo a fare giusto qualche piccola regolazione e basta. Prima mi ritrovavo a fare grandi variazioni sui file raw
Esatto Andrea, perfetto!
Fa onore a Damiano, come sempre, la preoccupazione etica e morale nell'approccio al fatto fotografico, come mostra l'esempio della foto di O.J Simpson, con quel viso scurito, probabilmente per dare in pasto al pubblico un imputato nero ancora più...nero. Però sulla mistificazione della realtà sono pessimista: i volti, soprattutto femminili sono resi assurdamente "belli" mentre molte ragazze tendono a look appunto stile Photoshop. La deriva della mistificazione continuerà, purtroppo. Dal punto di vista tecnico il video mi trova d'accordo.
Maurizio condivido il tuo pensiero...La contraffazione delle immagini e delle notizie aumenterà in modo esponenziale.
Ciao "ragazzi" per caso avete intenzione di fare delle lezioni su RawTeraphy? Free e mi sembra una bella alternativa per i "non professionisti" Grazie Gianni
Ciao Gianni, grazie per lo spunto
Ciao Damiano! Ma il profilo in camera non influisce solo il jpg (o la preview) e non il raw che comunque è sempre "piatto"?
Non ho capito questa parte del tuo discorso. Grazie ciao!
Il profilo in camera influisce anche sul raw anche se molti credono il contrario. Farò un video per spiegare meglio questo concetto
@@Promirrorless con Photolab assolutamente no... se tu non vuoi che influisca
@@Promirrorless Il profilo in camera influisce anche sul raw nel senso che influisce su chi scatta la foto e quindi ti porta a valutazioni errate mentre imposti la foto.Intendevi questo? Cmq sempre contenuti molto interessanti sul canale complimenti.
ASSOLUTAMENTE ESATTO !!!
Damiano e invece delle piccole modifiche in foto street o still life che ne pensi?
Ricordo ancora un video dove si parlava di Herzog e ponevi l'attenzione anche sul mozzicone di sigaretta a terra, togliere (pulire) le immagini per solo estetica ,dove serve, o per veicolare meglio (non distorcere) il messaggio è "giusto"?
Ovviamente mi trovi d'accordo su tutto il resto anzi questo video lo dovrebbero guardare tutti gli aspirati fotografi e non solo :)
Discorso complesso in linea generale se uno ha in mente le buone foto e non le belle foto le scelte successive sono una conseguenza logica.
Completamente d’accordo con te. 👍
Di nuovo concorso totalmente con TUTTO ciò che hai detto. Tecnicamente e non solo.
Bravo Damiano.
Parole Sante e santo Ansel Adams le sue foto ti fanno entrare la luce negli occhi come un diamante!
Grazie Luca
Per Damiano: ho pensato di affinare la mia preparazione in bianco e nero, a cui da vecchio analogico sono particolarmente legato, di fare uno dei tuoi corsi: avevo pensato al Bianco e nero fine arte. Che ne dici? Grazie. Siete il mio punto di riferimento fotografico post analogico-mirrorless. Che ne pensate, spassionatamente, del lavoro del mio concittadino Settimio Benedusi che sicuramente conoscerete? Giorgio
Ciao Giorgio, per quanto riguarda il corso credo sia un'ottima soluzione per conoscere il processo adatto per trasformare i file digitali in bianco e neri dal look analogico. Se hai bisogno di info specifiche scrivimi su durantedamiano@mac.com Su Settimio Benedusi invece alcuni lavori mi piacciono altri non sono proprio di mio gradimento. Però ho grande stima perché è sempre un pro con la P maiuscola.
il massimo l'ho visto in una immagine del duomo di milano sovrastato da una via lattea che neanche un doppio miracolo ti farebbe vedere in quella zona
🤣🤣🤣🤣🤐
A proposito di profili, sarebbe interessante un video che spieghi come impostare un profilo flat sulle Fuji
Sei bravissimo! Hai una conoscenza fotografica pazzesca! Complimenti!
Bellissimo video come sempre! Grazie grazie grazie per tutta la passione e il lavoro che fai. Concordo su moltissimi aspetti che hai introdotto, ma non ho capito perché consigli di scattare senza aver attivo la correzione lente. Mi spiego meglio. Alcune volte averla attiva ti dice subito se la composizione è corretta e dopo in post quando riprendi delle linee o deformazioni non ti trovi nella condizione che ti si tagliano parti indesiderate. Non avendola magari hai deformazioni che poi non riesci a gestire in post. O mi perdo qualcosa?
Ciao Samuele, consiglio di disattivare tutte le funzioni software non essenziali perché rallentano la fotocamera e scaldano il processore che è costretto a lavorare molto di più. Il raw inoltre più è neutro meglio è... Tieni conto poi che in molti casi non è possibile da LR disattivare il profilo della lente.
So di essere un unicorno, ma ad esempio io fotografo sia con Fuji che con Olympus e poi preparo il file e stampo con il cellulare su in A3 le mie opere. Io però penso che neanche l’HDR sia una post-produzione.
Il tema della post produzione mi stressa in un modo particolare. Non so ancora perché sembra un passaggio obbligatorio. Chiedo un parere. Io prima di scattare mi scelgo bene la temperatura e il bilanciamento del bianco, dopo di che inizio il mio lavoro per tutta la sessione. Salvo sia il RAW che il JPEG. Ma alla fine uso sempre il JPEG . Se a me piacciono i file finiti dalla Olympus e ho davvero un quasi nulla da ritoccare, perché devo per forza farmi tutto il lavoro dal RAW o rawpeg, e poi esportare sempre il JPEG ? Mi concentro sullo scatto e per la post che faccio , che è davvero un quasi nulla a volte solo crop, perché devo fare tutto il lavoro con il RAW? Grazie x le risposte in anticipo.
Perchè il bianco e nero non viene mai visto come manipolazione, mentre scurire o schiarire la pelle si!
La foto si fa in macchina, al pc meno si sta meglio è! Luminar e compagnia cantante, fosse per me, li abolirei!
Mi sebti di scrivere solo che mi spiace da foto amatore, forse un po' condizionato dal nome nel canale, di aver considerato il canale stesso.... Hai un modo di porti che non ha nessuno..... Complimenti davvero Damiano.
Ciao Damiano sono perfettamente d'accordo con te le foto fatte al computer mi piacciono tanto Sono bellissime ma sono foto realizzate al pc quindi credo che facciano parte più della Grafica che della fotografia
Grazie Vincenzo
Non sono d'accordo, sono d'accordissimo!
Le foto in raw vanno sviluppate, quando si sconfina in interventi di fotoritocco, li diventa grafica non é più fotografia.
Condivido pienamente.
Grazie Antonio
Nella post fotografica, così come in quella video, ci sono due fasi entrambe importanti: la color corretion, fase in cui si correggono gli "errori" nati per vari motivi durante lo scatto, esposizione, inquadratura e se necessario pulizia (sia quella dovuta allo sporco presente sul sensore che quella atta a "cancellare" elementi che "disturbano" es. fili d'erba, persone, oggetti ecc.). La seconda fase, color grading, dove si trova o si esalta il mood della fotografia scattata, modificando le tonalità per fini artistici/creativi e comunicativi all'occorrenza. Magari, tutto questo, farlo con un monitor calibrato... ne guadagna la foto, soprattutto se stampata. Il fotogiornalismo ritengo sia altra cosa. A mio parere non dovrebbero modificare nulla...nemmeno la densità del cielo.
Massimiliano anche io ho sul foto giornalismo ho una posizione "estrema"
Che lente monti su quella xt-4?
E' possibile che sottoesporre sia un "retaggio" di chi ha imparato o utilizza la pellicola in funzione del contrasto. I sensori digitali funzionano al contrario, meglio sovraesporre di 1 stop che il contrario. Sottoesporre volutamente al massimo di 1 stop aiuta in contesti non controllati per "limitare" le alte luci. Avevo acquisito questo approccio con l'analogico ma il digitale è differente...
Grazie per questi contenuti.
Nel video ti dichiari decisamente contrario alla manipolazione dell'informazione attraverso l'immagine...dev'essere stata dura anche per te vivere in Italia in questi ultimi 2 anni :)))
Per chiunque provi ad usare il cervello è dura….
Personalmente ritengo la post-produzione un elemento imprescindibile della fotografia digitale ma a condizione che si utilizzi per ottenere il massimo dal file raw generato dalla fotocamera e non per creare una foto sul pc. Approfitto della tua riflessione per chiederti se pensate di fare anche un corso specifico sulla post-produzione.
Ciao Francesco, si faremo un corso anche sulla post. Attualmente è in fase di realizzazione un corso sull'uso del flash, poi sulla luce naturale.
@@Promirrorless splendido mi iscriverò senz'altro.
Ciao Damiano, sarebbe bello, adesso che iniziano belle giornate, fare dei bei video all'aperto e fare delle riunioni virtuali tramite te e i tuoi insegnamenti
Cercheremo di fare il possibile considerando che fra poco inizierà per noi la stagione più intensa
Sottoesporre è sbagliato, lasciare la correzione obiettivo in camera è sbagliato. Ma ti rendi conto di quello che dici? Non è uno svantaggio recuperare le ombre e non ammazzare i bianchi, non è uno svantaggio correggere la pin cushion o la barrel distortion delle lenti, soprattutto se le lenti sono proprietarie. Per favore, basta con questo nonnismo della fotografia, sta diventando troppo anacronistico, sono d'accordo con quello che dici per la maggiore ma a volte esageri troppo; sempre a mio avviso, sia chiaro.
Non è solamente sbagliato è una idiozia. Damiano a ragione in pieno , studia prima di scrivere. Studia.
@@SuperMassara Mi dispiace ma non sono d'accordo, la tua argomentazione non HA senso senza una valida spiegazione. Ci sono scuole di pensiero differenti e prima di invitare qualcuno a studiare forse dovrebbe guardare il suo giardino che vanta vistose lacune in italiano.
Sono completa.ente daccordo: la fotografia è luce e composizione, diversamente ricadi o nella grafica o nell'intervento "artistico" e questo esula dal linguaggio fotografico
Esatto Fuvio
Ormai anche l'informazione è photoshoppata, non solo le fotografie.
Forse più l'informazione che le fotografie.., purtroppo
Le foto vanno sviluppate. Lo faceva Adams (che ha anche elaborato il suo famoso metodo e anche varie tecniche di stampa-consiglio di leggere i suoi libri) lo faceva koudelka, lo facevano tutti. Non c’è niente di male. Esattamente come ritagliare il negativo: sono scelte personali del fotografo.
Sulla foto di Simpson c’è da dire che quelle sono scelte dell’editore e non del fotografo. Anche w.e. Smith modificava alcune foto per forzare la lettura in una direzione. È una questione etica. Io la penso come te ma non è detto he sia sempre Giusto.
Per il resto che dire…. Cieli finti, colori finti, persone o oggetti che scompaiono…. 🤦♂️🤦♂️🤦♂️ ma che gusto c’è mi chiedo!
Cieli tropicali su città medievali , tramonti da cartone animato , ci manca solo una bella aurora boreale sullo sfondo del Colosseo e poi siamo a posto...🤷🏻♂️
@@leominerva3494 la via lattea da qualsiasi lato! 😂😂
Ottimo video, come sempre!
Con la xt-4 per paesaggistica uso il profilo eterna in fase di scatto, ma vorrei un profilo completamente flat. Spero che lo introducano con un semplice aggiornamento firmware, lo troverei molto utile. Ciao Damiano!
Speriamo!
@@danielealamia9088 esattamente ..🤣
Secondo me affidare i file raw a un post produttore non ha senso. Anche nello sviluppo del raw il fotografo mette la sua interpretazione. Personalmente scatto solo in raw, con tutti i parametri azzerati, e non mi sbatto con tutte quelle impostazioni della fotocamera (primo fra tutti il bilanciamento del bianco). A mio parere è più facile sviluppare il raw che andare a cambiare le impostazioni della fotocamera ogni volta che cambiano il soggetto o le condizioni di ripresa.