Ottima live finalmente si parla di regia marina! Volevo segnalare come il dilemma dell'eccessiva dispersione delle salve sia stato risolto dall Ammiraglio Marco Santarini, in breve l eccessiva stabilizzazione dei proietti impediva agli stessi di seguire con l ogiva l arco balistico ( in pratica tuffarsi di pancia invece che con la resta) rendendoli molto più soggetti a variazioni aerodinamiche generando una marcata rotazione conica risultante in una dispersione quasi 3-4 volte maggiore rispetto ai pari calibro inglesi. L'elevata velocita non generava rilevanti problemi anzi, e le cariche erano qualità elevata ma poche. Gli italiani pur cercando molteplici soluzioni non sarebbero mai riusciti a capire il problema in quanto mancavano precise conoscenze aerodinamiche ancora sconosciute. Gli inglesi sparavano di più e capirono empiricamente come arginare il problema, sempre il discorso delle economie alle spalle di un paese. Un peccato in quanto i nostri 381 probabilemente erano il pezzo piu potente di artiglieria mai montato su di una nave da battaglia per velocità (100km/h in piu rispetto alla media) penetrazione verticale e gittata. Aggiungo inoltre che ciò che rallentava la nostra cadenza di tiro di 15 secondi rispetto alla controparte inglese era il nostro sofisticato sistema di stabilizzazione, per quanto riguarda le nostre centrali di tiro erano assolutamente in linea alla controparte le littorio erano navi modernissime resistenti e potenti ma pensate per il mediterraneo quindi con autonomia limitata. In definitiva l era delle corazzate era già terminata a mio parere gia dopo la fine della prima guerra mondiale, la portaerei ormai era l arma d eccellenaza se unita a una efficace intelligence (pecca delle forze dell asse) Grazie per aver messo come immagine la corazzata Roma alla quale sono molto legato, da modellista navale
Dopo questa LIVE ho preso un po' l'iniziativa per aprire il mio di canale RUclips, dove si parla di storia della Marina (e delle Marine) Italiana. Per chi fosse interessato: youtube.com/@ITM_archives?si=nmVC3EdDEt-Br5uy youtube.com/@ITM_archives?si=nmVC3EdDEt-Br5uy
Le faccio un complimento sincero per il suo meraviglioso canale e per la sua professionalità nei documentari fatti da lei che secondo me e mio fratello sono i migliori grazie grazie
@@ParabellumStoriaBuongiorno. Ma la live n.1 come mai non è in lista? Rispettiamo in tanti il Vostro lavoro, sarebbe piacevolissimo rivedere tutto dall'inizio...
Grazie e ancora grazie a te Mirko, e sopratutto a Giovanni Cecini, che grazie a te seguo con interesse , per suoi preziosi documenti. E statauna bella live sulla regia marina nella 2° guerra mondiale , che mi ha fatta capire, tante cose, una cosa soprattutto trizzino e inaffidabile, e che per a regia marina, correggimi se sbaglio,non eravamo osi messi male, ma gestita male e senza coordinazione con l'aeronautica. Bello il confronto di urata tra la vittorio veneto e la bismarck, e ho visto, che stavamo costruendo delle portaerei, e dell'eroismo di singoli marinai. M8 stai prendo un mondo. Ho comprato il libro di beevor come mi hai consigliato tu.e altri e prendero, grazie i tuoi video sui libri
Anche se con un anno di ritardo complimenti per questa live, davvero molto interessante. Aspetto con ansia una live sulla marina post bellica e attuale
Punta Stilo...eravamo a 50 km dalla Calabria e gli inglesi ci attaccano...pensiamo a una flotta italiana a così breve distanza dalle coste inglesi, non ci sarebbe rimasto neanche le tavole. Noi arrivammo coi bombardieri in quota, colpi messo a segno? Ovviamente nessuno. Tedeschi, inglesi, giapponesi avevano aerosiluranti e in picchiata: noi no. Non ci aveva pensato nessuno che colpire una nave veloce in manovra da 3000 metri era un terno al lotto? E per di più con bombe leggere? Altro che corazzate, la nostra tara era qui.
ma la smetti di dire castronerie, lo sai che il b17 è nato come bombardiere navale in quota? lo sai che il bombardamento a tuffo e silurante lo usammo anche noi e che anche i tedeschi si misero a bombardare in quota? ma puoi fare il piacere di informarti di più prima di scrivere ste menzogne.
@@artyomascaron3985 Ma l'ha punto la tarantola? Che maniere sono queste? Cos'è, viene sul blog per litigare? Se ha dei problemi personali se li risolva in proprio invece di sfogarsi qua! Ma almeno dicesse cose sensate...mi sa dire quante navi sono state affondate dai B17? Lo sa che i nostri bombardieri in picchiata erano stukas che ci avevano fornito e su cui ci avevano addestrato i tedeschi? Lo sa che non avevamo aerosiluranti e l'S79 era un bombardiere in quota trasformato come ripiego? Sì, i tedeschi bombardavano in quota...ma con con le bombe guidate! Sennò col cavolo che colpivano una nave da guerra in manovra evasiva! Semmai bombardavano in quota mercantili...le pare uguale? Comunque preciso il mio pensiero (non per lei che non merita nulla ma per chi dovesse leggere): i bombardieri in quota, specialmente con bombe da 250Kg come i nostri erano asslotamente inefficaci contro navia da guerra. Giapponesi, tedeschi, inglesie e americani lo sapevano e infatti avevano sviluppato aerosiluranti e bombradirei di precisione in picchiata. Noi no, entrammo in guerra senza portaerei ma soprattutto senza un aviazione efficace contro naviglio militare. E I RISULTATI SI VIDERO. Lei può blaterare quanto vuole: i nostri aerei non furono mai una minaccia grave contro le navi inglesi, perchè non controlla i colpi messi a segno dall'intera aeronautica italiana e li confronta coi tedeschi invece di blaterare a vanvera?
@@mauroperossini4785 1 è lei ad essere passato agli insulti dandomi del fascista, 2 non ho mai detto che i b17 abbiano affondato niente, come del resto i bombardieri in quota tedeschi ed inglesi. quindi non faccia quello che critica noi come se gli altri non avevano questi stessi problemi. Poi, lo sparviero era la macchina che meglio riusciva a coprire la parte dell'aerosilurante perchè, appunto, non ne avevamo uno costruito da zero adatto al compito. I tedeschi non avevano già nel 39 le bombe teleguidate e provarono a bombardare le navi con bombe convenzionali... tra l'altro affondando dei caccia tedeschi per errore nell'operazione wikinger, vada a leggerselo che tanto non sa manco questo. dicendo che il bombardamento ad alta quota marittimo sia inefficace mi sembra che lei abbia scoperto l'acqua calda, ma anche qui, ormai, la sua immagine da finto professore l'ha persa 10 commenti fa :). I nostri Aerosiluranti divennero famosi PROPRIO per essere una minaccia, utilizzando un volo a bassissima quota per non essere rilevati dai radar aerei e dagli osservatori se non all'ultimo, ma anche questo lei di sicuro non lo sa perchè ormai tutti han visto che non sa assolutamente niente di giusto. a confronto coi tedeschi di sicuro le loro grosse prede le ebbero, ma non siamo in una gara tra pescatori di tonno, non è il pesce più grosso che vince la competizione...... ma anche questo lei non lo sa, vada a giocare a battaglia navale che di sicuro si trova meglio.
@@artyomascaron3985 1) Si sbaglia (tanto per cambiare) non le ho dato del fascista, ho detto "forse", il dubbio era lecito visto la foga con cui difende l'indifendibile, cioè il fallimento disastroso della Regia Marina 2) Gli americani avevano il traguardo di precisione Norden col quale speravano di ottenere risultati sulle navi, e guarda caso ci riuscirono pure colpendo la Littorio. Ma in genere usarono solo aerosiluranti e a tuffo. I nostri andavano a occhio, non si erano accorti in tempo di pace che era impossibile? Come si erano accorti TUTTI? "dicendo che il bombardamento ad alta quota marittimo sia inefficace mi sembra che lei abbia scoperto l'acqua calda" Ah sì? E allora perchè la nostra aviazione non aveva altro? E' l'accusa che ho fatto ai nostri vertici militari: non aver preparato un' aviazione antinave come tutti gli altri...e lei cosa risponde? Parla a vanvera...operazione wikinger...mi pare sia lei che sta cercando di sfoggiare competenze da imparaticcio che ha letto qualcosa qua e là. "I nostri Aerosiluranti divennero famosi PROPRIO per essere una minaccia, utilizzando un volo a bassissima quota per non essere rilevati dai radar aerei e dagli osservatori se non all'ultimo" Vabbè comincio a capire, siamo su "Scherzi a parte" 😄: chiacchiere in libertà. (Certamente tutti gli altri aerosiluranti NON SAPEVANO volare bassi, solo noi..) "a confronto coi tedeschi di sicuro le loro grosse prede le ebbero, ma non siamo in una gara tra pescatori di tonno, non è il pesce più grosso che vince la competizione...."🤣🤣🤣🤣 Ascolti cosa facevano i tedeschi e perchè...: "I trentuno bombardieri in picchiata che presero parte all’attacco avevano portato a termine un corso speciale di addestramento in attacchi su navi. E’ infatti interessante notare come i tedeschi, al pari di noi stessi, erano venuti a quell’epoca a comprendere che il successo in compiti altamente specializzati, quali le operazioni aereo-marittime, potevano essere conseguite solo per mezzo di una completa istruzione e di un continuo allenamento." (Roskill, storico navale inglese) "Da parte nostra dobbiamo dire che il 1° Stormo Sperimentale era nato come unità specializzata nella guerra sul mare, e gli straordinari successi conseguiti fino ad allora nel Mediterraneo fin dal gennaio 1941 lo stavano a dimostrare." (F. Mattesini) La stormo di cui si parla (su Ju88) appena giunto in Italia comincià a esercitarsi su come colpire le navi. L'azione cui fanno riferimento queste note è l'affondamento di 3 caccia inglesi su 4...bei tonni direi. Bah, sto a risponderle perchè nel complesso, sempre se si esprime con maggiore cortesia, la trovo divertente.
@@mauroperossini4785 come no, basta parlare bene di qualcosa di tedesco, russo o italiano per farsi venire "il dubbio di essere un estremista", va bene.... meglio dimenticare questa parte. allora ovviamente si sapeva che il bombardamento in quota era meno efficace del bombardamento a tuffo, peccato che di bombardieri a tuffo numerosi, con abbastanza autonomia e avanzati non ne avevamo. anche per l'aerosiluramento la specialità ebbe enormi problemi tra mancanza di fondi e paura di passaggi di responsabilità tra marina e aviazione, ma non mi pare come questo tolga o aggiunga dal fatto che I nostri aerosiluranti fecero la loro parte e sono riconosciuti per questo.... ovviamente anche qua un aerosilurante nato come tale male non avrebbe di certo fatto. con questo lei aveva fatto passare il bombardamento navale in quota come un errore tutto italiano ed il mio esempio serviva a smantellare questa idea. non ho mai detto che i nostri siluranti fossero più bravi degli altri,detto questo si fecero una nomea contro i britannici in mediterraneo, questo modo di utilizzarli fu una delle motivazioni che aiutò nella loro efficacia e ne creò il soprannome. la citazione di roskill non ho capito a cosa serve quindi me lo faccia sapere nel prossimo commento, la seconda sto tentando di capire se si stia riferendo ai primi reparti italiani siluranti o a cos'altro, e mi piacerebbe avere la fonte completa che il nome della fonte stessa " fino ad allora nel mediterraneo fin dal gennaio" non ha molto senso, sin da quel gennaio o da prima? se magari la prossima volta non mi mette solo il nome di un famoso storico ma tutto l'insieme di sicuro male non farebbe, se no anche io posso dirgli che si riferiva d un'azione in cui 3 elicotteri affondarono 6 corazzate e 3 portaerei nucleari, un po' inutile.
Bellissima live che ho trovato un po’ per caso. Veramente sorprendente. Tante informazioni utili per approfondire la guerra navale della Regia Marina. Per chi come me ha sempre avuto un approccio un po’ superficiale sul ruolo della nostra Marina, veramente tanta roba: tattica, strategia, materiali, uomini…poi.. che dire.. tutti e tre molto bravi a catturare l’attenzione degli utenti con il rigore degli argomenti trattati unito alla simpatia e alla naturalezza della narrazione. 👏👏👏
Colpevolmente ho visto solo adesso la live. Complimenti per competenza e professionalità, avrei voluto porvi qualche domanda fosse stata dal vivo, ma vabbè...
Buonasera a tutti, Mirko è stata una bella live veramente, mi piace Giovanni, è una persona piacevolissima da ascoltare e lo seguo con interesse, ho comprato anche il suo libro per capire la guerra dal punto.di vista militare, mi sta appossionando la storiografia militare, la guerra in genere mi sta appassionando, e pensare che prima di conoscerti non ci pensavo minimamente di potermi interessare alla guerra ne di leggere Beevor o Cecini, sei un danno 🤣🤣🤣
Commenti a parte del Signor Perossini che fanno pietà è stato molto bello sentire il ragazzo di Italian Military archives parlare di marina, una volta tanto qualcuno che sa di che parla.
@@ParabellumStoria assolutamente e non giudico per questo, anzi ti volevo ringraziare di nuovo sia per il tempo datomi quando ti ho scritto in discord che per avermi sopportato ieri nella live, a queste cose ci tengo molto.
@@mauroperossini4785 intanto non mi da del fascista e tiene la politica fuori, come si permette con così tanta leggerezza, secondo, come può vedere nella chat della live io dicevo e dico le stesse cose del signore Giulio, faccia poco il professore di turno che non ne sta azzeccando una.
visto oggi. Bella live. Complimenti a Giulio che dimostra una notevolissima competenza. Solo due strafalcioni davvero inascoltabili (stavo guidando.... magari ho frainteso) -combattevamo vicino alle basi.... quindi si poteva pensare di tornare in porto a cambiare le canne da 381!!!! un lavoro del genere avrebbe richiesto mesi di bacino ... -altra cosa: i nostri aerei erano trimotori perché non avevamo motori abbastanza potenti.... non perché avevamo progettisti idioti
Salve purtroppo vi ascolto in differita, trovo interessante la trasmissione e la discussione. Comunque un fatto andrebbe segnalato come primario l'impostazione strategica dell'Italia ma anche della Germania era errato pensare di condurre una guerra per raggiungere un compromesso con l'Inghilterra. Infine credo che la rega marina abbia perso l'occasione dello scontro di Punta di Stilo non facendo navigare la corazzata Vittorio veneto che poteva prendere il mare e prendere alle spalle la flotta inglese, come riporta Bandini in Tecnica di una sconfitta! Buon lavoro
E ora una questione moolto difficile e per me controversa: almeno da Giorgerini in poi si è affermato (a livello di divulgazione) che tutto sommato la sua vera guerra, la protezione dei convogli per l'Africa, la Marina l'avrebbe vinta. Questo stando alle statistiche, presentate anche in questo video. Da un'approssimativa analisi le nostre perdite sulle rotte per l'Africa sarebbero state causate per il 90 % da aerei e sommergibili alleati. La protezione contro queste offese fu demandata nella quasi totalità a torpediniere, incrociatori ausiliari (mercantili armati) e cacciatorpediniere (9.000, 4500, 2500 missioni ripettivamente per tipo di nave). Con tutto il rispetto per l'abnegazione di questi equipaggi la "vera guerra" della Marina sarebbe stata vinta da torpediniere e incrociatori ausiliari? Una "vittoria" che comunque ci costò 600 navi mercantili su 1000. E quando gli inglesi riuscirono a usare navi di superficie furono disastri. Personalmente ho l'impressione che si sia formata una corrente critica che abbia voluto comunque individuare un lato positivo nella nostra guerra sul mare e si sia concentrata sulla battaglia dei convogli a colpi di statistiche totali, trascurando aspetti molto importanti e cioè che in certi periodi cruciali le perdite furono gravi e dagli attacchi di superficie inglesi ci han protetto più gli aerei tedeschi che altro, sia con l'offensiva su Malta che per la minaccia contro incursioni provenienti da Alessandria. Comunque una questione come dicevo controversa e opinabile.
Le perdite maggiori dei convogli dell'asse ci furono proprio in concomitanza con l'operazione Crusader nel novembre 41 e Lighfoot-Supercharge nell'ottobre-novembre 42, non parliamo poi della campagna di Tunisia, insomma fasi che si tradussero in dure sconfitte per l'armata italo-tedesca. Certo si può discutere sul fatto se quanto affondato avrebbe fatto la differenza sul campo di battaglia ed estendere la questione in generale a tutto il corso della campagna, ma in questo contesto la regia marina non avrebbe potuto avere alcun ruolo, non era certo supermarina che decideva quante risorse destinare al fronte africano, detto questo al netto dell'abnegazione e coraggio dei nostri marinai sono tra coloro che ritengono che i risultati complessivi della nostra regia marina furono complessivamente mediocri, una flotta di quelle dimensioni avrebbe dovuto avere un maggiore peso strategico, in questo contesto la scorta ai nostri convogli seppure importante era un corollario.
@@robertoferrigato1998 Roberto, è esattamente quel che penso anch'io: la quinta marina del mondo (quarta dopo l'eliminazione della Francia) si è ridotta a proteggere (nemmeno bene, viste appunto le tre crisi che elenchi) i convogli per l'Africa. Capisco che con tutte le sue deficienze probabilmente non si poteva fare molto di più ma le deficienze non sono colpa del destino cinico e baro: le navi le hai costruite male, le armi pure, l'addestramento era carente, gli aerei per uso sul mare non c'erano, la catena di comando era ipertrofica, le comunicazioni con gli aerei lentissime, gli ammiragli timidi ecc. ecc. Non fosse stato per i tedeschi il Mediterraneo l'avremmo perso in tempo di mesi, non anni.
Di nuovo su Malta: la Marina non aveva quindi torto a sostenere che poteva essere resa inoffensiva solo con la minaccia aerea. In fin dei conti si trattava di un solo ancoraggio a cento km dalla nostre coste, sembrava ragionevole poterla tenere sotto pressione coi bombardamenti. Solo che l'intera strombazzata aeronautica italiana non ne fu assolutamente capace! Un po' di batterie antiaeree e un centinaio di caccia furono sufficienti a neutralizzare l'intera nostra forza aerea! Quando arrivò un corpo aereo tedesco la musica cambiò completamente e Malta fu sotterrata di bombe: qualche centinaio di aerei tedeschi fecero quello che l'intera nostra aviazione non era stata minimamente capace di fare pur subendo gravi perdite. E questa è un'altra perla da aggiungere alle nostre prestazioni in quella disgraziatissima (per le nostre FA) guerra.
Ma se 15 minuti dopo della dichiarazione di guerra l'interna flotta avesse effettuato un bombardamento devastante di Malta in concomitanza di un bombardamento aereo. Mi pare che Bergamini disse: "Che senso ha dichiarare guerra nel momento più favorevole per noi e non fare assolutamente nulla?" Non l'avremmo neutralizzata subito e saremmo sbarcati in tutta tranquillità, magari prendendo un aeroporto con gli arditi dell'aria di Balbo?
@@comstraker7329 Mi pare parli a prescindere delle due flotte inglesi di Gibilterra e Alessandria. Nel giugno 1940 noi avevamo pronte alcune corazzate rimodernate assolutamente non in grado di affrontare quelle inglesi, che sarebbe successo se durante l'attacco la nostra flotta fosse stata presa in mezzo da corazzate e portaerei britanniche? Con le truppe che sbarcavano con le scialuppe? E con l'inefficienza subito dimostrata a Punta Stilo dalla nostra aviazione? Potevamo anche perdere la guerra in un solo giorno o almeno cominciare con un disastro decisivo. Non per nulla non esistevano piani precisi per la sua occupazione ritenuta superiore alle nostre forze. Ma poi perchè rischiare quando entrammo in guerra perchè considerata era già vinta? Malta ci sarebbe stata consegnata senza colpo ferire. Bisogna aggiungere però che anche gli inglesi la davano per perduta, avendo sopravvalutato grandemente la nostra tanto vantata aviazione. Quando si accorsero che eravamo una tigre di carta si affrettarono a rinforzare l'isola.
@@mauroperossini4785 Il mio ragionamento si basa sul fatto che si sapeva praticamente con certezza fin dalla guerra di Etiopia e il conseguente avvicinamento alla Germania, che la possibilità di una guerra con l'Impero Britannico era altissima. In primo luogo avendo occupato l'Etiopia avevamo messo in una situazione strategica molto pericolosa l'Inghilterra stessa avendo la concreta possibilità, se avessimo voluto, di bloccargli il mar Rosso ganglio fondamentale per legare alla madrepatria i loro possessi nell'indopacifico. Chiudere lo stretto di Bab El Mandeb (soli 19 Km) avrebbe costretto gli inglesi a circumnavigare l'Africa per portare materiali, uomini e mezzi in Egitto passando da tre settimane di viaggio a quasi tre mesi (senza tenere conto di tutti gli attacchi da sommergibili che avrebbero potuto avere), una differenza di tempo che un'offensiva seria dalla Libia avrebbe potuto sfruttare sopratutto se dall'Eritrea si fosse avanzati lungo il Nilo costringendo i britannici a dividere le forze. Minacciavamo inoltre Aden, Karthoum, Nairobi e Porto Sudan rischiando di chiudere la tenaglia sull'Egitto dalla Libia e dal Sudan. A riprova di questo ci sono le lettere di Baistrocchi a Mussolini sulla necessità di armare potentemente l'Impero, le relazioni di Cavallero quando andò in Etiopia, le richieste di Graziani quando era governatore e infine le pressanti richieste del duca d'Aosta per utilizzare l'AOI come perno della strategia italiana con una richista dettagliata di tutto quello che sarebbe servito e marciva nei magazzini. Tutto questo per dire che ci furono anni per preparasi a questo scenario e sopratutto dopo aver firmato il Patto d'Acciaio, una follia diplomatica, ma pur sempre ormai firmato, si doveva almeno nel periodo di non belligeranza mettersi in condizione di sfruttare adeguatamente un eventuale situazione favorevole, che poi si verificò effetivamente. La questione che loro avevano le portaerei è vero in termini assoluti, ma relativamente al 10 giugno 1940 queste non c'erano nella zona operazioni di Malta (e questo noi lo sapevamo avendo decrittato i loro codici) Se avessimo attaccato Malta poco dopo la consegna da parte di Ciano della dichiarazione di guerra all'ambasciatore inglese i vantaggi di un colpo decisivo rispetto al rischio di un attacco era molto basso, in quanto in quel momento non c'erano portaerei nel Mediterraneo e sole due vecchie corazzate lente mentre noi ne potevamo mettere in campo in quel momento praticamente 6 navi da battaglia e Malta era totalmente indifesa tranne 3 biplani gloster gladiator e poche e vetuste batterie antiaeree.
scrivi tutti i commenti in 1 post unico e non 1 frase x commento ogni ora grazie e non scrivere cavolate tipo tradimento di qua di la, perchè allora non hai capito la live e le risate che ci facciamo noi su trizzino e altri cazzari
Il tradimento non si configura solo nel passare informazioni al nemico ma anche nel perpetrare comportamenti e atteggiamenti che lo faviscono. Quindi non scrivo cavolate di trizzino, e poi basterebbe vedere il trattato di pace e sai a che art mi riferisco
@@davidecarbone6919 Ma siete fissati con i traditori, che la marina abbia operato male anche se non malissimo, all'italiana diciamo è un conto ma sta balla del tradimento poi, alcune scorte c'erano ma non così grandi, del resto la WWI aveva insegnato che contava l'ultimo anno di guerra e l'Italia, uno dei tanti errori, vedeva la WWII come una riedizione tecnologica della WWI. Il primo ed unico tradimento fu del ducetto e la sua corte dei miracoli, che ci hanno trascinato in una guerra che non doveva essere la nostra, a cui non eravamo preparati, in una politica di potenza imperiale di un impero che era defunto da oltre un millennio
Ho sempre considerato strano il fatto che una piccola isola come Malta viene considerata a livello storico una spina nel fianco delle forze navale nel Mediterraneo,poi l'asse appunto tra l'Italia,comprese le Isole maggiori e minori,tra le isole greche compresa creta che in pratica è una portaerei di fronte l'Egitto non rappresentava la stessa minaccia per gli inglesi...se qualcuno sa darmi delle delucidazioni
non mi sembra plausibile il rimpiazzo delle canne ...costoso comunque , non ti porta ad un risparmio perche'il grado dell' acciaio e'cmqe molto similare... la qualita' del munizionamento e'molto piu'solida come teoria...
come al solito interessante la marina alla fine fu quella che se la cavò meglio; del resto con quello che era stato speso per ammodernarla non poteva che essere così.
Mirko, ma è possibile che anche Marco Cimmino sostenga che ci fu tradimento da parte di Maugeri e Campioni? Parlando dell'attacco inglese a Taranto... ruclips.net/video/B_PwGVxFLjM/видео.html min 13 circa...
@@miro1677 Appunto non c'entra nulla con la Storia. Dopo aver sentito le amenità che diceva sulla Guerra del Peloponneso presente Barbero che fremeva di fronte alle sue affermazioni, ma non poteva ovviamente sconfessarlo, essendo ospite, ho smesso di guardarlo.
@@vincenzomaugeri6422 Gelosie, Guerre sul budget, paura di cedere all'altro il controllo sulle proprie forze... e quindi volontà di controllo. I Giapponesi avevano gli aerei della marina e quelli dell'esercito ma anche loro ebbero problemi ad esempio dopo Midway la marina chiese all'esercito una mano per rimpiazzare le perdite e l'esercito rispose essenzialmente : affari vostri! le diatribe interforze non sono una peculiarità italiana.. i giapponesi arrivarono a spararsi addosso e farsi attentati tra i vari comandi... avevano anche teorie strategiche di espansione con direttrici ed interessi diametralmente opposti vedi Hokushin-ron e Nanshin-ron
@@ParabellumStoria Un altra domanda chi dei generali italiani aveva compreso che le future guerre non sarebbero state come quelli della prima guerra mondiale cioè una guerra di trincea ma di movimento . Vi ringrazio per la risposta.
Sulla questione di Malta: a proposito di faciloneria si sente spesso lamentare che avremmo dovuto occuparla i primi giorni di guerra perchè era praticamente indifesa. Ovviamente non so se un colpo di mano potesse o meno riuscire ma: non avevamo paracadutisti, non avevamo mezzi da sbarco nè truppe anfibie quindi non sembrava niente facile. Non esisteva un piano della Marina perchè non erano scemi: come avremmo fatto a sbarcare a Malta presi in mezzo dalle flotte inglesi di Gibilterra e Alessandria più quella francese? Roba da kamikaze. Nel giugno del '40 il pericolo era minore per assenza dei francesi ma era comunque grande, avremmo rischiato una tragedia. Ma soprattutto a che scopo? Noi entrammo in guerra solo per un motivo: la guerra era già vinta. Dunque perchè mai avremmo dovuto rischiare una debàcle quando sarebbe arrivata presto la pace e magari Malta l'avremmo avuta senza colpo ferire?
@@ParabellumStoria Certo caro Mirko, non per nulla nel '42 si allenarono intensamente fra Calafuria e Calignaia, con battelli "dedicati" per scalare le scogliere con scale da pompieri. Io credo che senza parà fosse impossibile. Comunque gli inglesi nel giugno '40 a quanto pare la ritenevano persa perchè scarsamente difesa, quando si accorsero che non ci muovevamo la rinforzarono rapidamente.
L'unico vantaggio era che nel 1940 Malta era praticamente indifesa, nel 42 eravamo sicuramente meglio attrezzati e preparati, tuttavia era altrettanto vero però che Malta era ben difesa e che occuparla sarebbe stato difficile e con perdite sicuramente notevoli. Un'operazione di tale portata avrebbe poi inevitabilmente procrastinato l'offensiva di Rommel contro un avversario che si rinforzava ogni giorni di più, morale della favola, per me i giochi erano ormai fatti, attaccare prima malta e dopo in africa del nord o viceversa a quel punto non avrebbe cambiato niente.
@@robertoferrigato1998 Oh! Ferry, abbiamo consonanza. Mentre attaccavi Malta gli inglesi avrebbero rinforzato l'Egitto e ciao core. Almeno Rommel ci ha provato, ora sappiamo che non poteva farcela, con tutto quel che stava arrivando, ma allora con gli inglesi sbandati e in fuga per quel che ne sapeva lui poteva anche riuscire. E comunque il finale è lo stesso: ammesso di prender Malta appunto non sarebbe cambiato niente.
@@robertoferrigato1998 "L'unico vantaggio era che nel 1940 Malta era praticamente indifesa," Però Roberto, riflettiamo: già il 9 Luglio '40 a pochi km dalla Calabria ci troviamo fra capo e collo tre corazzate inglesi e una portaerei, e ci andò bene. Pensa se con la protezione della Cesare e della Cavour avessimo dovuto affrontare le squadre di Gibilterra e Alessandria che ci prendevano in mezzo mentre si assediava Malta...un incubo. L'unica forse è che avessimo preprato un colpo di mano alla giapponese: il 10 giugno attaccavi di sorpresa, anche se non so come. Ma tanto per il crapone la guerra era finita...perchè farsi venire il mal di testa.
Credo che il problema grave della dispersione fosse la correzione del tiro. Se i proiettili cadono raccolti ti rendi conto di dove stai sparando e correggi, se distano centinaia di metri l'uno dall'altro cosa fai? Mettiamoci che uno o due non partivano, quindi salve incomplete, ancora meglio... I proiettili da 381 avevano tolleranze troppo grandi, i direttori del tiro però lo sapevano e li pesavano per riunirli in gruppi più omogenei. Un altro problema pare venisse dalla canne troppo lunghe (per aumentare la gittata) soggette percciò a distorsione. Il problema vero però si dice fosse che sopra i 25.000 metri un colpo a segno era un caso per tutti. Tranne che per gli americani che ovviamente anche nelle artiglierie, pure a un certo punto asservite ai radar, erano i più precisi. Comunque non sparavano male solo le corazzate, anche gli incrociatori non combinarono nulla. Mussolini dopo ogni scontro chiedeva:"Affondato qualcuno col cannone?"
di nuovo ti sbagli, di grosso anche, per le canne calibro 50 erano presenti anche nella flotta americana dove problemi di dispersione non se ne videro così tanti (anche se il loro uso della classe Iowa fu sporadico), per le centrali il nostro tiro fu sempre sul bersaglio in pochissimo tempo, Il problema fu nelle cariche che a volte tra una e l'altra cambiavano sensibilmente, ovviamente aumentando la dispersione della salva sparata. secondo il radar non aumenta la precisione di un cannone, ma il centro del bersaglio con la salva, se i tuoi cannoni sparano male non interessa che tu usi il radar o meno.
@@artyomascaron3985 Soliti discorsi campati in aria fatti solo per aggredire...le NOSTRE canne 50 calibri a quanto ho letto (non ero lì a far le misure) introducevano questi effetti di dispersione, le risulta che gli americani si facessero costruire i cannoni dall'Ansaldo? O pensa che la tecnologia per costruirli non sia influente? Quanto al radar se vuol capire quel che ho scritto è che la "precisione" scadeva dopo i 25.000 m tanto che non colpiva no nessuno, nè italiani, nè inglesi, nè tedeschi, che pure avevano dispersioni molto minori. Il radar agli americani servì per aumentare la precisione, non per diminuire la dispersione mi pare lapalissiano, ricordo di aver letto che verso la fine della guerra avevao colpito un incrociatore jap da 35.000 m. risultato a quanto pare incredibile. Capito ora?
il tiro più lungo a segno DELLA GUERRA fu fatto da warspite sul Giulio Cesare, ed è risaputo, altro che 35KM, il radar non aumenta la precisione a lungo raggio, semmai prende il segnale delle esplosioni dei proietti in mare, che aiuta nella correzzione del tiro, questo cuole dire centrare il tiro NON ridurre la dispersione, non puoi convergere i cannoni delle singole torri. E comunque i nostri bei tiri alle lunghe distanze ci furono, famoso è il tiro in addestramento alle massime distanza di Littorio e Veneto centrato sul bersaglio.
@@artyomascaron3985"questo cuole dire centrare il tiro NON ridurre la dispersione" Mi scusi, capisce quel che legge? Comincio a dubitarne, ho scritto: "Il radar agli americani servì per aumentare la precisione, non per diminuire la dispersione mi pare lapalissiano". "il tiro più lungo a segno DELLA GUERRA fu fatto da warspite sul Giulio Cesare, ed è risaputo, altro che 35KM" "Il miglior tiro in assoluto di tutta la seconda guerra mondiale (e direi di sempre) fu conseguito durante l’attacco della Flotta statunitense contro la base giapponese di Truk, nel febbraio 1944. In quell’occasione, avvistate all’orizzonte due navi giapponesi che tentavano di allontanarsi, le grandi e veloci corazzate "Iova" e "New Jersey", aprendo il fuoco con i loro sei cannoni prodieri da 406 m/m (proiettile da 1.220 chili) alla enorme distanza di 35.000 metri, centrarono l'incrociatore "Katori" e il cacciatorpediniere "Maikaze", affondandoli in tre minuti.... ....Purtroppo, dopo la battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940, che aveva visto impegnate le corazzate “Giulio Cesare” e “Conte di Cavour” con i loro cannoni da 320 m/m, impegnatesi contro tre corazzate britanniche con cannoni da 381 m/m (il combattimento fu sospeso da parte italiana quando la “Cesare” fu colpita da un proietto della “Warspite” sparato dalla distanza di 26.600 metri)... (Francesco Mattesini in “L’operazione Gaudo e lo scontro notturno di Capo Matapan”, Ufficio Storico della Marina Militare, Roma, 1998) "famoso è il tiro in addestramento alle massime distanza di Littorio e Veneto centrato sul bersaglio." Me lo immagino, magari all'ancora. Peccato che di centinaia di colpi sparati in battaglia mi pare uno solo andà a bersaglio.
@@mauroperossini4785 allora non ha capito che il radar ci serviva per ben altro che aumentare la precisione del tiro dato che quello non mancava, sul tiro americano io conosco solo quello del warspite e quello mi pare di ricordare dello sharnorst tra cui c'è sempre stato il dibattito per il tiro più lungo tra navi, con questo non conosco questo tiro ma sul resto rimane che la velocità di acquisizione del bersaglio e del calcolo del tiro su esso non ci è mai mancato, una cosa è la dispersione e uno è centrare il tiro.
...ma smettere di interrompere la persona che parla non sarebbe opportuno?....gli argomenti sono interessanti, gli ospiti preparati e gradevoli ma questo continuo interromperli continuamente con episodi fuorvianti e assolutamente fini a se stessi e' snervante......
@@massimobertocci3325 proviamo. a me risultano 12 leggeri , 7 pesanti , l'incrociatore corazzato San Giorgio e i due vecchi ex tedeschi Taranto e Bari. Forse mi sbaglio
A me non pare che sia motivo di soddisfazione il fatto che arrivammo alla resa con la flotta da battaglia integra. Ci arrivò perchè la usammo con prudenza, non con abilità. Tedeschi e giapponesi preferirono perderle facendole combattere piuttosto che farle arrivare intatte nelle mani del nemico. Secondo me la carenza più importante non fu la mancanza di portaerei ma la mancanza sella cultura aeronavale. I tedeschi arrivarono in Mediterraneo e addestrarono i loro Ju88 a colpire obiettivi navali: fecero una strage. Noi eravamo in mezzo al mare e non addestrammo nessuno.
Si in una guerra persa arrivare con la flotta intatta alla fine è motivo di soddisfazione solo in Italia,per il costo che il paese ha sostenuto per creare tale flotta alla fine sono soldi buttati
infatti si sa molto bene come la flotta tedesca, facendosi massacrare, raggiunse i suoi obbiettivi.... infatti la Gran bretagna si arrese e vinsero la guerra, vero? non siamo su battaglia navale.
Le guerre non si vincono evitando le battaglie, o consegnando la flotta al nemico, ripeto per il costo che ebbe per la nazione la flotta ottenne veramente scarsi risultati nonostante dovette confrontarsi solo con una parte della flotta inglese
@@marcosantella5690 ma ti rendi conto del grosso numero di ingaggi tra le due flotte? entrambi i lati giustamente evitavano di combattere chi in inferiorità tattica (noi di notte) chi in svantaggio o non sufficiente vantaggio (gli inglesi), che, come dovrebbe essere ovvio ma a certi elementi non sembra, tentavano di costringerci a ingaggi dove loro avevano più possibilità di vincere. non siamo i tedeschi che si fanno massacrare senza senso, se sai di non poter vincere uno scontro chiunque di sano si tira indietro.
@@artyomascaron3985sarà un mio limite ,ma non riesco a giudicare soddisfacente il comportamento della regia marina nel conflitto nonostante i limiti tecnologici era la nostra arma più forte e doveva certamente fare di più dove stava la flotta quando gli alleati sbarcarono in Sicilia o presero pantelleria, in guerra si da il tutto per vincere
Scusate ma non sono d'accordo con voi Supermarina sopratutto nei quadri superiori c'erano delle lacune e deficenze indecenti. E la teoria che cercate del risparmiare la Flotta é una bischerata.
non vuol dire assolutamente niente, i tedeschi in entrambe le guerre furono i migliori nell'arma subaque, quindi cosa ti aspettavi? che diventassimo la US navy della guerra fredda?
@@artyomascaron3985 Ma che commento è? Ma non sa ragionare? Non vuol dire niente? Mettemmo in mare 140 sommergibili dei quali purtroppo una novantina persi senza quasi risultati. Ma il punto è (se ci arriva) che qui si dice che la colpa era del mare chiuso ecc.(si potrebbe aggiungere che mancavano i fondali e l'acqua era più trasparente, quindi meno adatto per nascondersi) ma nello stesso mare i tedeschi con pochi battelli fecero sfracelli, e quellt inglesi si affondarono moltissime navi, mentre noi fummo capaci solo di perderci l'intera flotta sottomarina. Non vuol dir nulla? Beato lei, sogni d'oro...
È un piacere ascoltarvi. Contenuto super interessante che probabilmente in futuro tornerò a guardare. Da notare, che nelle live odierne, l'unica cosa che Mirko ha potuto migliorare è stata probabilmente la sua videocamera, perché i contenuti delle discussioni sono praticamente sempre stati al top
Ottima live finalmente si parla di regia marina!
Volevo segnalare come il dilemma dell'eccessiva dispersione delle salve sia stato risolto dall Ammiraglio Marco Santarini, in breve l eccessiva stabilizzazione dei proietti impediva agli stessi di seguire con l ogiva l arco balistico ( in pratica tuffarsi di pancia invece che con la resta) rendendoli molto più soggetti a variazioni aerodinamiche generando una marcata rotazione conica risultante in una dispersione quasi 3-4 volte maggiore rispetto ai pari calibro inglesi. L'elevata velocita non generava rilevanti problemi anzi, e le cariche erano qualità elevata ma poche.
Gli italiani pur cercando molteplici soluzioni non sarebbero mai riusciti a capire il problema in quanto mancavano precise conoscenze aerodinamiche ancora sconosciute.
Gli inglesi sparavano di più e capirono empiricamente come arginare il problema, sempre il discorso delle economie alle spalle di un paese.
Un peccato in quanto i nostri 381 probabilemente erano il pezzo piu potente di artiglieria mai montato su di una nave da battaglia per velocità (100km/h in piu rispetto alla media) penetrazione verticale e gittata.
Aggiungo inoltre che ciò che rallentava la nostra cadenza di tiro di 15 secondi rispetto alla controparte inglese era il nostro sofisticato sistema di stabilizzazione, per quanto riguarda le nostre centrali di tiro erano assolutamente in linea alla controparte le littorio erano navi modernissime resistenti e potenti ma pensate per il mediterraneo quindi con autonomia limitata.
In definitiva l era delle corazzate era già terminata a mio parere gia dopo la fine della prima guerra mondiale, la portaerei ormai era l arma d eccellenaza se unita a una efficace intelligence (pecca delle forze dell asse)
Grazie per aver messo come immagine la corazzata Roma alla quale sono molto legato, da modellista navale
😢
Dopo questa LIVE ho preso un po' l'iniziativa per aprire il mio di canale RUclips, dove si parla di storia della Marina (e delle Marine) Italiana. Per chi fosse interessato: youtube.com/@ITM_archives?si=nmVC3EdDEt-Br5uy youtube.com/@ITM_archives?si=nmVC3EdDEt-Br5uy
Le faccio un complimento sincero per il suo meraviglioso canale e per la sua professionalità nei documentari fatti da lei che secondo me e mio fratello sono i migliori grazie grazie
Grazie, in questo periodo sono occupatissimo cmq a breve uscirà il prox dei miti
@@ParabellumStoriaBuongiorno. Ma la live n.1 come mai non è in lista?
Rispettiamo in tanti il Vostro lavoro, sarebbe piacevolissimo rivedere tutto dall'inizio...
Grazie e ancora grazie a te Mirko, e sopratutto a Giovanni Cecini, che grazie a te seguo con interesse , per suoi preziosi documenti. E statauna bella live sulla regia marina nella 2° guerra mondiale , che mi ha fatta capire, tante cose, una cosa soprattutto trizzino e inaffidabile, e che per a regia marina, correggimi se sbaglio,non eravamo osi messi male, ma gestita male e senza coordinazione con l'aeronautica. Bello il confronto di urata tra la vittorio veneto e la bismarck, e ho visto, che stavamo costruendo delle portaerei, e dell'eroismo di singoli marinai. M8 stai prendo un mondo. Ho comprato il libro di beevor come mi hai consigliato tu.e altri e prendero, grazie i tuoi video sui libri
Solo l'episodio del Generale Pugliese descritto dal prof. Cecini vale uno sceneggiato TV, per non parlare di decifrazioni e missioni della X^
Splendida live con tre ottimi storici👍😁❤
Anche se con un anno di ritardo complimenti per questa live, davvero molto interessante. Aspetto con ansia una live sulla marina post bellica e attuale
Live eccezionale l'ho seguita ieri e me la sto rivedendo adesso. Ciao
Live molto interessante. Apprezzo molto l’equilibrio e la pacatezza e la serenità di giudizio
Punta Stilo...eravamo a 50 km dalla Calabria e gli inglesi ci attaccano...pensiamo a una flotta italiana a così breve distanza dalle coste inglesi, non ci sarebbe rimasto neanche le tavole.
Noi arrivammo coi bombardieri in quota, colpi messo a segno? Ovviamente nessuno.
Tedeschi, inglesi, giapponesi avevano aerosiluranti e in picchiata: noi no. Non ci aveva pensato nessuno che colpire una nave veloce in manovra da 3000 metri era un terno al lotto? E per di più con bombe leggere? Altro che corazzate, la nostra tara era qui.
ma la smetti di dire castronerie, lo sai che il b17 è nato come bombardiere navale in quota? lo sai che il bombardamento a tuffo e silurante lo usammo anche noi e che anche i tedeschi si misero a bombardare in quota? ma puoi fare il piacere di informarti di più prima di scrivere ste menzogne.
@@artyomascaron3985 Ma l'ha punto la tarantola? Che maniere sono queste? Cos'è, viene sul blog per litigare? Se ha dei problemi personali se li risolva in proprio invece di sfogarsi qua!
Ma almeno dicesse cose sensate...mi sa dire quante navi sono state affondate dai B17? Lo sa che i nostri bombardieri in picchiata erano stukas che ci avevano fornito e su cui ci avevano addestrato i tedeschi? Lo sa che non avevamo aerosiluranti e l'S79 era un bombardiere in quota trasformato come ripiego?
Sì, i tedeschi bombardavano in quota...ma con con le bombe guidate! Sennò col cavolo che colpivano una nave da guerra in manovra evasiva! Semmai bombardavano in quota mercantili...le pare uguale?
Comunque preciso il mio pensiero (non per lei che non merita nulla ma per chi dovesse leggere): i bombardieri in quota, specialmente con bombe da 250Kg come i nostri erano asslotamente inefficaci contro navia da guerra. Giapponesi, tedeschi, inglesie e americani lo sapevano e infatti avevano sviluppato aerosiluranti e bombradirei di precisione in picchiata.
Noi no, entrammo in guerra senza portaerei ma soprattutto senza un aviazione efficace contro naviglio militare.
E I RISULTATI SI VIDERO. Lei può blaterare quanto vuole: i nostri aerei non furono mai una minaccia grave contro le navi inglesi, perchè non controlla i colpi messi a segno dall'intera aeronautica italiana e li confronta coi tedeschi invece di blaterare a vanvera?
@@mauroperossini4785 1 è lei ad essere passato agli insulti dandomi del fascista, 2 non ho mai detto che i b17 abbiano affondato niente, come del resto i bombardieri in quota tedeschi ed inglesi. quindi non faccia quello che critica noi come se gli altri non avevano questi stessi problemi. Poi, lo sparviero era la macchina che meglio riusciva a coprire la parte dell'aerosilurante perchè, appunto, non ne avevamo uno costruito da zero adatto al compito. I tedeschi non avevano già nel 39 le bombe teleguidate e provarono a bombardare le navi con bombe convenzionali... tra l'altro affondando dei caccia tedeschi per errore nell'operazione wikinger, vada a leggerselo che tanto non sa manco questo. dicendo che il bombardamento ad alta quota marittimo sia inefficace mi sembra che lei abbia scoperto l'acqua calda, ma anche qui, ormai, la sua immagine da finto professore l'ha persa 10 commenti fa :). I nostri Aerosiluranti divennero famosi PROPRIO per essere una minaccia, utilizzando un volo a bassissima quota per non essere rilevati dai radar aerei e dagli osservatori se non all'ultimo, ma anche questo lei di sicuro non lo sa perchè ormai tutti han visto che non sa assolutamente niente di giusto. a confronto coi tedeschi di sicuro le loro grosse prede le ebbero, ma non siamo in una gara tra pescatori di tonno, non è il pesce più grosso che vince la competizione...... ma anche questo lei non lo sa, vada a giocare a battaglia navale che di sicuro si trova meglio.
@@artyomascaron3985 1) Si sbaglia (tanto per cambiare) non le ho dato del fascista, ho detto "forse", il dubbio era lecito visto la foga con cui difende l'indifendibile, cioè il fallimento disastroso della Regia Marina
2) Gli americani avevano il traguardo di precisione Norden col quale speravano di ottenere risultati sulle navi, e guarda caso ci riuscirono pure colpendo la Littorio. Ma in genere usarono solo aerosiluranti e a tuffo. I nostri andavano a occhio, non si erano accorti in tempo di pace che era impossibile? Come si erano accorti TUTTI?
"dicendo che il bombardamento ad alta quota marittimo sia inefficace mi sembra che lei abbia scoperto l'acqua calda"
Ah sì? E allora perchè la nostra aviazione non aveva altro? E' l'accusa che ho fatto ai nostri vertici militari: non aver preparato un' aviazione antinave come tutti gli altri...e lei cosa risponde? Parla a vanvera...operazione wikinger...mi pare sia lei che sta cercando di sfoggiare competenze da imparaticcio che ha letto qualcosa qua e là.
"I nostri Aerosiluranti divennero famosi PROPRIO per essere una minaccia, utilizzando un volo a bassissima quota per non essere rilevati dai radar aerei e dagli osservatori se non all'ultimo"
Vabbè comincio a capire, siamo su "Scherzi a parte" 😄: chiacchiere in libertà. (Certamente tutti gli altri aerosiluranti NON SAPEVANO volare bassi, solo noi..)
"a confronto coi tedeschi di sicuro le loro grosse prede le ebbero, ma non siamo in una gara tra pescatori di tonno, non è il pesce più grosso che vince la competizione...."🤣🤣🤣🤣
Ascolti cosa facevano i tedeschi e perchè...:
"I trentuno bombardieri in picchiata che presero parte all’attacco avevano portato a termine un corso speciale di addestramento in attacchi su navi. E’ infatti interessante notare come i tedeschi, al pari di noi stessi, erano venuti a quell’epoca a
comprendere che il successo in compiti altamente specializzati, quali le operazioni aereo-marittime, potevano essere conseguite solo per mezzo di una completa istruzione e di un continuo allenamento."
(Roskill, storico navale inglese)
"Da parte nostra dobbiamo dire che il 1° Stormo Sperimentale era nato come unità specializzata nella guerra sul mare, e gli straordinari successi conseguiti fino ad allora nel Mediterraneo fin dal gennaio 1941 lo stavano a dimostrare."
(F. Mattesini)
La stormo di cui si parla (su Ju88) appena giunto in Italia comincià a esercitarsi su come colpire le navi. L'azione cui fanno riferimento queste note è l'affondamento di 3 caccia inglesi su 4...bei tonni direi.
Bah, sto a risponderle perchè nel complesso, sempre se si esprime con maggiore cortesia, la trovo divertente.
@@mauroperossini4785 come no, basta parlare bene di qualcosa di tedesco, russo o italiano per farsi venire "il dubbio di essere un estremista", va bene.... meglio dimenticare questa parte. allora ovviamente si sapeva che il bombardamento in quota era meno efficace del bombardamento a tuffo, peccato che di bombardieri a tuffo numerosi, con abbastanza autonomia e avanzati non ne avevamo. anche per l'aerosiluramento la specialità ebbe enormi problemi tra mancanza di fondi e paura di passaggi di responsabilità tra marina e aviazione, ma non mi pare come questo tolga o aggiunga dal fatto che I nostri aerosiluranti fecero la loro parte e sono riconosciuti per questo.... ovviamente anche qua un aerosilurante nato come tale male non avrebbe di certo fatto. con questo lei aveva fatto passare il bombardamento navale in quota come un errore tutto italiano ed il mio esempio serviva a smantellare questa idea. non ho mai detto che i nostri siluranti fossero più bravi degli altri,detto questo si fecero una nomea contro i britannici in mediterraneo, questo modo di utilizzarli fu una delle motivazioni che aiutò nella loro efficacia e ne creò il soprannome. la citazione di roskill non ho capito a cosa serve quindi me lo faccia sapere nel prossimo commento, la seconda sto tentando di capire se si stia riferendo ai primi reparti italiani siluranti o a cos'altro, e mi piacerebbe avere la fonte completa che il nome della fonte stessa " fino ad allora nel mediterraneo fin dal gennaio" non ha molto senso, sin da quel gennaio o da prima? se magari la prossima volta non mi mette solo il nome di un famoso storico ma tutto l'insieme di sicuro male non farebbe, se no anche io posso dirgli che si riferiva d un'azione in cui 3 elicotteri affondarono 6 corazzate e 3 portaerei nucleari, un po' inutile.
Anche se avessimo completato le portaerei non ci avremmo fatto nulla perché non avevamo aerei adatti.
É stata una bella e rara live . Per un appassionato di Regia marina come me sono state 2 ore molto liete. Grazie e fatene altre
Prego grazie a te per esserti sorbito 2h :O
@@ParabellumStoriaun'altra oretta l'avrei gradita
Vorrei tanto non aver avuto quel colpo di sonno così l'avrei vista tutta. Va beh guarderò la parte mancata ora !
Bellissima live che ho trovato un po’ per caso. Veramente sorprendente. Tante informazioni utili per approfondire la guerra navale della Regia Marina. Per chi come me ha sempre avuto un approccio un po’ superficiale sul ruolo della nostra Marina, veramente tanta roba: tattica, strategia, materiali, uomini…poi.. che dire.. tutti e tre molto bravi a catturare l’attenzione degli utenti con il rigore degli argomenti trattati unito alla simpatia e alla naturalezza della narrazione. 👏👏👏
Colpevolmente ho visto solo adesso la live. Complimenti per competenza e professionalità, avrei voluto porvi qualche domanda fosse stata dal vivo, ma vabbè...
Buonasera a tutti, Mirko è stata una bella live veramente, mi piace Giovanni, è una persona piacevolissima da ascoltare e lo seguo con interesse, ho comprato anche il suo libro per capire la guerra dal punto.di vista militare, mi sta appossionando la storiografia militare, la guerra in genere mi sta appassionando, e pensare che prima di conoscerti non ci pensavo minimamente di potermi interessare alla guerra ne di leggere Beevor o Cecini, sei un danno 🤣🤣🤣
Brava
Mettiamo il like e condividiamo. Alto livello
Cecini numero uno !
Commenti a parte del Signor Perossini che fanno pietà è stato molto bello sentire il ragazzo di Italian Military archives parlare di marina, una volta tanto qualcuno che sa di che parla.
Ma infatti la marina non è il mio forte idem x Cecini quindi ho portato un ospite ad Hoc :)
@@ParabellumStoria assolutamente e non giudico per questo, anzi ti volevo ringraziare di nuovo sia per il tempo datomi quando ti ho scritto in discord che per avermi sopportato ieri nella live, a queste cose ci tengo molto.
@@artyomascaron3985 Certo, il confronto è essenziale.
Il sig. Giulio P, è un competente, lei solo un cafone che si crede tale e non lo è. O forse solo un "nostalgico" arrabbiato.
@@mauroperossini4785 intanto non mi da del fascista e tiene la politica fuori, come si permette con così tanta leggerezza, secondo, come può vedere nella chat della live io dicevo e dico le stesse cose del signore Giulio, faccia poco il professore di turno che non ne sta azzeccando una.
La Flotta italiana non aveva radar, cannoni e munizionamento adeguati e copertura aerea. Da qui la Flotta in being.
Mi sembra che la HOOD non fu mai rimodernata, lo programmarono più volte, ma non lo fecero mai
visto oggi. Bella live. Complimenti a Giulio che dimostra una notevolissima competenza. Solo due strafalcioni davvero inascoltabili (stavo guidando.... magari ho frainteso)
-combattevamo vicino alle basi.... quindi si poteva pensare di tornare in porto a cambiare le canne da 381!!!! un lavoro del genere avrebbe richiesto mesi di bacino ...
-altra cosa: i nostri aerei erano trimotori perché non avevamo motori abbastanza potenti.... non perché avevamo progettisti idioti
Salve purtroppo vi ascolto in differita, trovo interessante la trasmissione e la discussione. Comunque un fatto andrebbe segnalato come primario l'impostazione strategica dell'Italia ma anche della Germania era errato pensare di condurre una guerra per raggiungere un compromesso con l'Inghilterra. Infine credo che la rega marina abbia perso l'occasione dello scontro di Punta di Stilo non facendo navigare la corazzata Vittorio veneto che poteva prendere il mare e prendere alle spalle la flotta inglese, come riporta Bandini in Tecnica di una sconfitta! Buon lavoro
E ora una questione moolto difficile e per me controversa: almeno da Giorgerini in poi si è affermato (a livello di divulgazione) che tutto sommato la sua vera guerra, la protezione dei convogli per l'Africa, la Marina l'avrebbe vinta. Questo stando alle statistiche, presentate anche in questo video.
Da un'approssimativa analisi le nostre perdite sulle rotte per l'Africa sarebbero state causate per il 90 % da aerei e sommergibili alleati.
La protezione contro queste offese fu demandata nella quasi totalità a torpediniere, incrociatori ausiliari (mercantili armati) e cacciatorpediniere (9.000, 4500, 2500 missioni ripettivamente per tipo di nave).
Con tutto il rispetto per l'abnegazione di questi equipaggi la "vera guerra" della Marina sarebbe stata vinta da torpediniere e incrociatori ausiliari?
Una "vittoria" che comunque ci costò 600 navi mercantili su 1000.
E quando gli inglesi riuscirono a usare navi di superficie furono disastri.
Personalmente ho l'impressione che si sia formata una corrente critica che abbia voluto comunque individuare un lato positivo nella nostra guerra sul mare e si sia concentrata sulla battaglia dei convogli a colpi di statistiche totali, trascurando aspetti molto importanti e cioè che in certi periodi cruciali le perdite furono gravi e dagli attacchi di superficie inglesi ci han protetto più gli aerei tedeschi che altro, sia con l'offensiva su Malta che per la minaccia contro incursioni provenienti da Alessandria.
Comunque una questione come dicevo controversa e opinabile.
Le perdite maggiori dei convogli dell'asse ci furono proprio in concomitanza con l'operazione Crusader nel novembre 41 e Lighfoot-Supercharge nell'ottobre-novembre 42, non parliamo poi della campagna di Tunisia, insomma fasi che si tradussero in dure sconfitte per l'armata italo-tedesca.
Certo si può discutere sul fatto se quanto affondato avrebbe fatto la differenza sul campo di battaglia ed estendere la questione in generale a tutto il corso della campagna, ma in questo contesto la regia marina non avrebbe potuto avere alcun ruolo, non era certo supermarina che decideva quante risorse destinare al fronte africano, detto questo al netto dell'abnegazione e coraggio dei nostri marinai sono tra coloro che ritengono che i risultati complessivi della nostra regia marina furono complessivamente mediocri, una flotta di quelle dimensioni avrebbe dovuto avere un maggiore peso strategico, in questo contesto la scorta ai nostri convogli seppure importante era un corollario.
@@robertoferrigato1998 Roberto, è esattamente quel che penso anch'io: la quinta marina del mondo (quarta dopo l'eliminazione della Francia) si è ridotta a proteggere (nemmeno bene, viste appunto le tre crisi che elenchi) i convogli per l'Africa.
Capisco che con tutte le sue deficienze probabilmente non si poteva fare molto di più ma le deficienze non sono colpa del destino cinico e baro: le navi le hai costruite male, le armi pure, l'addestramento era carente, gli aerei per uso sul mare non c'erano, la catena di comando era ipertrofica, le comunicazioni con gli aerei lentissime, gli ammiragli timidi ecc. ecc.
Non fosse stato per i tedeschi il Mediterraneo l'avremmo perso in tempo di mesi, non anni.
Il problema di dispersione era determinato da un sovrastabilizzazione dei proiettili, (un passo di rigatura troppo veloce)
Londra dal tempo di Luigi XIV opero’ per evitare che ci fosse una unica potenza in Europa prima contro la Francia poi la Germania
ciao Mirko 😉, interessante! e poi le marine militari sono una delle sezioni più belle dell'esercito 🙂, anche se non saprei dire 😅
Di nuovo su Malta: la Marina non aveva quindi torto a sostenere che poteva essere resa inoffensiva solo con la minaccia aerea. In fin dei conti si trattava di un solo ancoraggio a cento km dalla nostre coste, sembrava ragionevole poterla tenere sotto pressione coi bombardamenti.
Solo che l'intera strombazzata aeronautica italiana non ne fu assolutamente capace! Un po' di batterie antiaeree e un centinaio di caccia furono sufficienti a neutralizzare l'intera nostra forza aerea!
Quando arrivò un corpo aereo tedesco la musica cambiò completamente e Malta fu sotterrata di bombe: qualche centinaio di aerei tedeschi fecero quello che l'intera nostra aviazione non era stata minimamente capace di fare pur subendo gravi perdite.
E questa è un'altra perla da aggiungere alle nostre prestazioni in quella disgraziatissima (per le nostre FA) guerra.
Ma se 15 minuti dopo della dichiarazione di guerra l'interna flotta avesse effettuato un bombardamento devastante di Malta in concomitanza di un bombardamento aereo.
Mi pare che Bergamini disse: "Che senso ha dichiarare guerra nel momento più favorevole per noi e non fare assolutamente nulla?"
Non l'avremmo neutralizzata subito e saremmo sbarcati in tutta tranquillità, magari prendendo un aeroporto con gli arditi dell'aria di Balbo?
@@comstraker7329 Mi pare parli a prescindere delle due flotte inglesi di Gibilterra e Alessandria. Nel giugno 1940 noi avevamo pronte alcune corazzate rimodernate assolutamente non in grado di affrontare quelle inglesi, che sarebbe successo se durante l'attacco la nostra flotta fosse stata presa in mezzo da corazzate e portaerei britanniche? Con le truppe che sbarcavano con le scialuppe? E con l'inefficienza subito dimostrata a Punta Stilo dalla nostra aviazione?
Potevamo anche perdere la guerra in un solo giorno o almeno cominciare con un disastro decisivo. Non per nulla non esistevano piani precisi per la sua occupazione ritenuta superiore alle nostre forze.
Ma poi perchè rischiare quando entrammo in guerra perchè considerata era già vinta? Malta ci sarebbe stata consegnata senza colpo ferire.
Bisogna aggiungere però che anche gli inglesi la davano per perduta, avendo sopravvalutato grandemente la nostra tanto vantata aviazione. Quando si accorsero che eravamo una tigre di carta si affrettarono a rinforzare l'isola.
@@mauroperossini4785 Il mio ragionamento si basa sul fatto che si sapeva praticamente con certezza fin dalla guerra di Etiopia e il conseguente avvicinamento alla Germania, che la possibilità di una guerra con l'Impero Britannico era altissima. In primo luogo avendo occupato l'Etiopia avevamo messo in una situazione strategica molto pericolosa l'Inghilterra stessa avendo la concreta possibilità, se avessimo voluto, di bloccargli il mar Rosso ganglio fondamentale per legare alla madrepatria i loro possessi nell'indopacifico.
Chiudere lo stretto di Bab El Mandeb (soli 19 Km) avrebbe costretto gli inglesi a circumnavigare l'Africa per portare materiali, uomini e mezzi in Egitto passando da tre settimane di viaggio a quasi tre mesi (senza tenere conto di tutti gli attacchi da sommergibili che avrebbero potuto avere), una differenza di tempo
che un'offensiva seria dalla Libia avrebbe potuto sfruttare sopratutto se dall'Eritrea si fosse avanzati lungo il Nilo costringendo i britannici a dividere le forze.
Minacciavamo inoltre Aden, Karthoum, Nairobi e Porto Sudan rischiando di chiudere la tenaglia sull'Egitto dalla Libia e dal Sudan.
A riprova di questo ci sono le lettere di Baistrocchi a Mussolini sulla necessità di armare potentemente l'Impero, le relazioni di Cavallero quando andò in Etiopia, le richieste di Graziani quando era governatore e infine le pressanti richieste del duca d'Aosta per utilizzare l'AOI come perno della strategia italiana con una richista dettagliata di tutto quello che sarebbe servito e marciva nei magazzini.
Tutto questo per dire che ci furono anni per preparasi a questo scenario e sopratutto dopo aver firmato il Patto d'Acciaio, una follia diplomatica, ma pur sempre ormai firmato, si doveva almeno nel periodo di non belligeranza mettersi in condizione di sfruttare adeguatamente un eventuale situazione favorevole, che poi si verificò effetivamente.
La questione che loro avevano le portaerei è vero in termini assoluti, ma relativamente al 10 giugno 1940 queste non c'erano nella zona operazioni di Malta (e questo noi lo sapevamo avendo decrittato i loro codici)
Se avessimo attaccato Malta poco dopo la consegna da parte di Ciano della dichiarazione di guerra all'ambasciatore inglese i vantaggi di un colpo decisivo rispetto al rischio di un attacco era molto basso, in quanto in quel momento non c'erano portaerei nel Mediterraneo e sole due vecchie corazzate lente mentre noi ne potevamo mettere in campo in quel momento praticamente 6 navi da battaglia e Malta era totalmente indifesa tranne 3 biplani gloster gladiator e poche e vetuste batterie antiaeree.
Lissa ultima battaglia tra le Repubbliche Marinare!
Sul carburante vedere le memorie di Kesselring sul ritrovamento a genova
scrivi tutti i commenti in 1 post unico e non 1 frase x commento ogni ora grazie e non scrivere cavolate tipo tradimento di qua di la, perchè allora non hai capito la live e le risate che ci facciamo noi su trizzino e altri cazzari
Il tradimento non si configura solo nel passare informazioni al nemico ma anche nel perpetrare comportamenti e atteggiamenti che lo faviscono. Quindi non scrivo cavolate di trizzino, e poi basterebbe vedere il trattato di pace e sai a che art mi riferisco
@@davidecarbone6919 Art.16 e la relazione sulle scorte di carburante occultate erano di Göring e Rommel.
@@davidecarbone6919 Ma siete fissati con i traditori, che la marina abbia operato male anche se non malissimo, all'italiana diciamo è un conto ma sta balla del tradimento poi, alcune scorte c'erano ma non così grandi, del resto la WWI aveva insegnato che contava l'ultimo anno di guerra e l'Italia, uno dei tanti errori, vedeva la WWII come una riedizione tecnologica della WWI. Il primo ed unico tradimento fu del ducetto e la sua corte dei miracoli, che ci hanno trascinato in una guerra che non doveva essere la nostra, a cui non eravamo preparati, in una politica di potenza imperiale di un impero che era defunto da oltre un millennio
Ho sempre considerato strano il fatto che una piccola isola come Malta viene considerata a livello storico una spina nel fianco delle forze navale nel Mediterraneo,poi l'asse appunto tra l'Italia,comprese le Isole maggiori e minori,tra le isole greche compresa creta che in pratica è una portaerei di fronte l'Egitto non rappresentava la stessa minaccia per gli inglesi...se qualcuno sa darmi delle delucidazioni
non mi sembra plausibile il rimpiazzo delle canne ...costoso comunque , non ti porta ad un risparmio perche'il grado dell' acciaio e'cmqe molto similare... la qualita' del munizionamento e'molto piu'solida come teoria...
La flotta da battaglia italiana era intatta ! Per forza non si e’ mai mossa dai porti .
ma che stai a dì, lol. Andora con 'ste scemenze?
come al solito interessante la marina alla fine fu quella che se la cavò meglio; del resto con quello che era stato speso per ammodernarla non poteva che essere così.
Un video sulla decima mas?
Mirko, ma è possibile che anche Marco Cimmino sostenga che ci fu tradimento da parte di Maugeri e Campioni?
Parlando dell'attacco inglese a Taranto...
ruclips.net/video/B_PwGVxFLjM/видео.html
min 13 circa...
Ne dubito quando è capitato di parlare di Trizzino navi & poltrone ha sempre convenuto che erano cazzate
quando avete la possibilita di attacare la Royal Navy a creta si nascossero ai porti
Beh se arriviamo al paradosso che usare i siluri costa quindi non usiamoli è meglio che l'Italia giocava a Risiko.
Ho prenotato il libro sui generali di mussolini ed e 3 mesi che non riesco ad averli
La qualità dell' acciaio conta?
Certo, più duttilità, nel caso dei cannoni maggiore durata e precisione meno propensione al deterioramento etc.
Sottoscriviamo una lettera aperta alla RAI per chiedere una collaborazione di Mieli con Cecini
Cecini può far a meno di Mieli che non c'entra nulla con la Storia.
@@comstraker7329 è stato un grande inviato ma ha fatto il suo tempo
@@miro1677 Appunto non c'entra nulla con la Storia. Dopo aver sentito le amenità che diceva sulla Guerra del Peloponneso presente Barbero che fremeva di fronte alle sue affermazioni, ma non poteva ovviamente sconfessarlo, essendo ospite, ho smesso di guardarlo.
buonasera a tutti
Salve :)
@@ParabellumStoria Come mai non cera nessuno cooperazione fra marina e aviazione
@@vincenzomaugeri6422 Gelosie, Guerre sul budget, paura di cedere all'altro il controllo sulle proprie forze... e quindi volontà di controllo. I Giapponesi avevano gli aerei della marina e quelli dell'esercito ma anche loro ebbero problemi ad esempio dopo Midway la marina chiese all'esercito una mano per rimpiazzare le perdite e l'esercito rispose essenzialmente : affari vostri! le diatribe interforze non sono una peculiarità italiana.. i giapponesi arrivarono a spararsi addosso e farsi attentati tra i vari comandi... avevano anche teorie strategiche di espansione con direttrici ed interessi diametralmente opposti vedi Hokushin-ron e Nanshin-ron
@@ParabellumStoria Vi ringrazio per la risposta siete in gamba continuate cosi.
@@ParabellumStoria Un altra domanda chi dei generali italiani aveva compreso che le future guerre non sarebbero state come quelli della prima guerra mondiale cioè una guerra di trincea ma di movimento .
Vi ringrazio per la risposta.
Sulla questione di Malta: a proposito di faciloneria si sente spesso lamentare che avremmo dovuto occuparla i primi giorni di guerra perchè era praticamente indifesa.
Ovviamente non so se un colpo di mano potesse o meno riuscire ma: non avevamo paracadutisti, non avevamo mezzi da sbarco nè truppe anfibie quindi non sembrava niente facile.
Non esisteva un piano della Marina perchè non erano scemi: come avremmo fatto a sbarcare a Malta presi in mezzo dalle flotte inglesi di Gibilterra e Alessandria più quella francese? Roba da kamikaze.
Nel giugno del '40 il pericolo era minore per assenza dei francesi ma era comunque grande, avremmo rischiato una tragedia.
Ma soprattutto a che scopo? Noi entrammo in guerra solo per un motivo: la guerra era già vinta. Dunque perchè mai avremmo dovuto rischiare una debàcle quando sarebbe arrivata presto la pace e magari Malta l'avremmo avuta senza colpo ferire?
Malta è difficile da invadere la morfologia del terreno rende ovvi i punti di sbarco
@@ParabellumStoria Certo caro Mirko, non per nulla nel '42 si allenarono intensamente fra Calafuria e Calignaia, con battelli "dedicati" per scalare le scogliere con scale da pompieri.
Io credo che senza parà fosse impossibile. Comunque gli inglesi nel giugno '40 a quanto pare la ritenevano persa perchè scarsamente difesa, quando si accorsero che non ci muovevamo la rinforzarono rapidamente.
L'unico vantaggio era che nel 1940 Malta era praticamente indifesa, nel 42 eravamo sicuramente meglio attrezzati e preparati, tuttavia era altrettanto vero però che Malta era ben difesa e che occuparla sarebbe stato difficile e con perdite sicuramente notevoli. Un'operazione di tale portata avrebbe poi inevitabilmente procrastinato l'offensiva di Rommel contro un avversario che si rinforzava ogni giorni di più, morale della favola, per me i giochi erano ormai fatti, attaccare prima malta e dopo in africa del nord o viceversa a quel punto non avrebbe cambiato niente.
@@robertoferrigato1998 Oh! Ferry, abbiamo consonanza. Mentre attaccavi Malta gli inglesi avrebbero rinforzato l'Egitto e ciao core. Almeno Rommel ci ha provato, ora sappiamo che non poteva farcela, con tutto quel che stava arrivando, ma allora con gli inglesi sbandati e in fuga per quel che ne sapeva lui poteva anche riuscire.
E comunque il finale è lo stesso: ammesso di prender Malta appunto non sarebbe cambiato niente.
@@robertoferrigato1998 "L'unico vantaggio era che nel 1940 Malta era praticamente indifesa,"
Però Roberto, riflettiamo: già il 9 Luglio '40 a pochi km dalla Calabria ci troviamo fra capo e collo tre corazzate inglesi e una portaerei, e ci andò bene.
Pensa se con la protezione della Cesare e della Cavour avessimo dovuto affrontare le squadre di Gibilterra e Alessandria che ci prendevano in mezzo mentre si assediava Malta...un incubo.
L'unica forse è che avessimo preprato un colpo di mano alla giapponese: il 10 giugno attaccavi di sorpresa, anche se non so come.
Ma tanto per il crapone la guerra era finita...perchè farsi venire il mal di testa.
Di che colori erano i numeri della nostra marina?
Rosso mi pare di ricordare
Credo che il problema grave della dispersione fosse la correzione del tiro. Se i proiettili cadono raccolti ti rendi conto di dove stai sparando e correggi, se distano centinaia di metri l'uno dall'altro cosa fai? Mettiamoci che uno o due non partivano, quindi salve incomplete, ancora meglio...
I proiettili da 381 avevano tolleranze troppo grandi, i direttori del tiro però lo sapevano e li pesavano per riunirli in gruppi più omogenei.
Un altro problema pare venisse dalla canne troppo lunghe (per aumentare la gittata) soggette percciò a distorsione. Il problema vero però si dice fosse che sopra i 25.000 metri un colpo a segno era un caso per tutti. Tranne che per gli americani che ovviamente anche nelle artiglierie, pure a un certo punto asservite ai radar, erano i più precisi.
Comunque non sparavano male solo le corazzate, anche gli incrociatori non combinarono nulla. Mussolini dopo ogni scontro chiedeva:"Affondato qualcuno col cannone?"
di nuovo ti sbagli, di grosso anche, per le canne calibro 50 erano presenti anche nella flotta americana dove problemi di dispersione non se ne videro così tanti (anche se il loro uso della classe Iowa fu sporadico), per le centrali il nostro tiro fu sempre sul bersaglio in pochissimo tempo, Il problema fu nelle cariche che a volte tra una e l'altra cambiavano sensibilmente, ovviamente aumentando la dispersione della salva sparata. secondo il radar non aumenta la precisione di un cannone, ma il centro del bersaglio con la salva, se i tuoi cannoni sparano male non interessa che tu usi il radar o meno.
@@artyomascaron3985 Soliti discorsi campati in aria fatti solo per aggredire...le NOSTRE canne 50 calibri a quanto ho letto (non ero lì a far le misure) introducevano questi effetti di dispersione, le risulta che gli americani si facessero costruire i cannoni dall'Ansaldo? O pensa che la tecnologia per costruirli non sia influente?
Quanto al radar se vuol capire quel che ho scritto è che la "precisione" scadeva dopo i 25.000 m tanto che non colpiva no nessuno, nè italiani, nè inglesi, nè tedeschi, che pure avevano dispersioni molto minori.
Il radar agli americani servì per aumentare la precisione, non per diminuire la dispersione mi pare lapalissiano, ricordo di aver letto che verso la fine della guerra avevao colpito un incrociatore jap da 35.000 m. risultato a quanto pare incredibile.
Capito ora?
il tiro più lungo a segno DELLA GUERRA fu fatto da warspite sul Giulio Cesare, ed è risaputo, altro che 35KM, il radar non aumenta la precisione a lungo raggio, semmai prende il segnale delle esplosioni dei proietti in mare, che aiuta nella correzzione del tiro, questo cuole dire centrare il tiro NON ridurre la dispersione, non puoi convergere i cannoni delle singole torri. E comunque i nostri bei tiri alle lunghe distanze ci furono, famoso è il tiro in addestramento alle massime distanza di Littorio e Veneto centrato sul bersaglio.
@@artyomascaron3985"questo cuole dire centrare il tiro NON ridurre la dispersione"
Mi scusi, capisce quel che legge? Comincio a dubitarne, ho scritto:
"Il radar agli americani servì per aumentare la precisione, non per diminuire la dispersione mi pare lapalissiano".
"il tiro più lungo a segno DELLA GUERRA fu fatto da warspite sul Giulio Cesare, ed è risaputo, altro che 35KM"
"Il miglior tiro in assoluto di tutta la seconda guerra mondiale (e direi di sempre) fu conseguito durante l’attacco della Flotta statunitense contro la base giapponese di Truk, nel febbraio 1944. In quell’occasione, avvistate all’orizzonte due navi giapponesi che tentavano di allontanarsi, le grandi e veloci corazzate "Iova" e "New Jersey", aprendo il fuoco con i loro sei cannoni prodieri da 406 m/m (proiettile da 1.220 chili) alla enorme distanza di 35.000 metri, centrarono l'incrociatore "Katori" e il cacciatorpediniere "Maikaze", affondandoli in tre minuti....
....Purtroppo, dopo la battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940, che aveva visto impegnate le corazzate “Giulio Cesare” e “Conte di Cavour” con i loro cannoni da 320 m/m, impegnatesi contro tre corazzate britanniche con cannoni da 381 m/m (il combattimento fu sospeso da parte italiana quando la “Cesare” fu colpita da un proietto della “Warspite” sparato dalla distanza di 26.600 metri)...
(Francesco Mattesini in “L’operazione Gaudo e lo scontro notturno di Capo Matapan”, Ufficio Storico della Marina Militare, Roma, 1998)
"famoso è il tiro in addestramento alle massime distanza di Littorio e Veneto centrato sul bersaglio."
Me lo immagino, magari all'ancora. Peccato che di centinaia di colpi sparati in battaglia mi pare uno solo andà a bersaglio.
@@mauroperossini4785 allora non ha capito che il radar ci serviva per ben altro che aumentare la precisione del tiro dato che quello non mancava, sul tiro americano io conosco solo quello del warspite e quello mi pare di ricordare dello sharnorst tra cui c'è sempre stato il dibattito per il tiro più lungo tra navi, con questo non conosco questo tiro ma sul resto rimane che la velocità di acquisizione del bersaglio e del calcolo del tiro su esso non ci è mai mancato, una cosa è la dispersione e uno è centrare il tiro.
...ma smettere di interrompere la persona che parla non sarebbe opportuno?....gli argomenti sono interessanti, gli ospiti preparati e gradevoli ma questo continuo interromperli continuamente con episodi fuorvianti e assolutamente fini a se stessi e' snervante......
I Giapponesi avevano le portaerei.
,61 cacciatorpediniere 31 Incrociatori
19 incrociatori più 3 obsoleti
@@andrearonchetti9837 sei in errore incrociatori 31, se vuoi ti comunico i nomi. Questo nel 1939
@@massimobertocci3325 proviamo. a me risultano 12 leggeri , 7 pesanti , l'incrociatore corazzato San Giorgio e i due vecchi ex tedeschi Taranto e Bari. Forse mi sbaglio
@@massimobertocci3325 PESANTI : Trento Trieste Bolzano Fiume Pola Gorizia Zara. LEGGERI : Diaz -Cadorna -Dabarbiano -DaGiussano -Colleoni -Attendolo- Montecuccoli- Eugenio- Garibaldi -Abruzzi - Eugenio-Bande nere. OBSOLETI San Giorgio - Bari - Taranto
@@andrearonchetti9837 Zara, Fiume, Gorizia, Pola, Trieste, Trento,Bolzano, Duca degli Abruzzi,Garibaldi,Eugenio di Savoia,Duca d'Aosta,Attendolo, Montecuccoli, Di Giussano, Bande nere, Colleoni, Da Barbiano, Diax, Cadorna, Attilio Regolo, Scipione Africano, Caio Mario, Cornelio Silla, Paolo Emilio, Pompeo Magno, Ottaviano Augusto, Claudio Druso, Vispasiano Agrippa, Claudio Tiberio, Giulio Germanico, Ulpio Traiano
Domande scomode non si possono fare?
Sicuro io sono in poltrona.
@@ParabellumStoria relativamente all'Olocausto...
@@Giubizza spara
A me non pare che sia motivo di soddisfazione il fatto che arrivammo alla resa con la flotta da battaglia integra. Ci arrivò perchè la usammo con prudenza, non con abilità.
Tedeschi e giapponesi preferirono perderle facendole combattere piuttosto che farle arrivare intatte nelle mani del nemico.
Secondo me la carenza più importante non fu la mancanza di portaerei ma la mancanza sella cultura aeronavale. I tedeschi arrivarono in Mediterraneo e addestrarono i loro Ju88 a colpire obiettivi navali: fecero una strage. Noi eravamo in mezzo al mare e non addestrammo nessuno.
Si in una guerra persa arrivare con la flotta intatta alla fine è motivo di soddisfazione solo in Italia,per il costo che il paese ha sostenuto per creare tale flotta alla fine sono soldi buttati
infatti si sa molto bene come la flotta tedesca, facendosi massacrare, raggiunse i suoi obbiettivi.... infatti la Gran bretagna si arrese e vinsero la guerra, vero? non siamo su battaglia navale.
Le guerre non si vincono evitando le battaglie, o consegnando la flotta al nemico, ripeto per il costo che ebbe per la nazione la flotta ottenne veramente scarsi risultati nonostante dovette confrontarsi solo con una parte della flotta inglese
@@marcosantella5690 ma ti rendi conto del grosso numero di ingaggi tra le due flotte? entrambi i lati giustamente evitavano di combattere chi in inferiorità tattica (noi di notte) chi in svantaggio o non sufficiente vantaggio (gli inglesi), che, come dovrebbe essere ovvio ma a certi elementi non sembra, tentavano di costringerci a ingaggi dove loro avevano più possibilità di vincere. non siamo i tedeschi che si fanno massacrare senza senso, se sai di non poter vincere uno scontro chiunque di sano si tira indietro.
@@artyomascaron3985sarà un mio limite ,ma non riesco a giudicare soddisfacente il comportamento della regia marina nel conflitto nonostante i limiti tecnologici era la nostra arma più forte e doveva certamente fare di più dove stava la flotta quando gli alleati sbarcarono in Sicilia o presero pantelleria, in guerra si da il tutto per vincere
Ma grazie al cazzo che durò 39 mesi non ingaggiarono battaglia praticamente mai.😅 C'è poco da vantarsene...
Scusate ma non sono d'accordo con voi Supermarina sopratutto nei quadri superiori c'erano delle lacune e deficenze indecenti. E la teoria che cercate del risparmiare la Flotta é una bischerata.
Gli U-boote in Mediterraneo erano pochini ma ebbero ben più successo dei nostri. Tanto per cambiare...
non vuol dire assolutamente niente, i tedeschi in entrambe le guerre furono i migliori nell'arma subaque, quindi cosa ti aspettavi? che diventassimo la US navy della guerra fredda?
@@artyomascaron3985 Ma che commento è? Ma non sa ragionare? Non vuol dire niente? Mettemmo in mare 140 sommergibili dei quali purtroppo una novantina persi senza quasi risultati.
Ma il punto è (se ci arriva) che qui si dice che la colpa era del mare chiuso ecc.(si potrebbe aggiungere che mancavano i fondali e l'acqua era più trasparente, quindi meno adatto per nascondersi) ma nello stesso mare i tedeschi con pochi battelli fecero sfracelli, e quellt inglesi si affondarono moltissime navi, mentre noi fummo capaci solo di perderci l'intera flotta sottomarina.
Non vuol dir nulla? Beato lei, sogni d'oro...
È un piacere ascoltarvi. Contenuto super interessante che probabilmente in futuro tornerò a guardare. Da notare, che nelle live odierne, l'unica cosa che Mirko ha potuto migliorare è stata probabilmente la sua videocamera, perché i contenuti delle discussioni sono praticamente sempre stati al top
Domanda da ignorante,ma costruire una flotta basandosi sui sommergibili?