Gozzo - Cause, Sintomi, Diagnosi, Cure

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  • Опубликовано: 17 окт 2024
  • Il video presenta il gozzo (o ingrossamento della tiroide). Classificazione e Tipi di Gozzo. Cause e Sintomi. Esami, Diagnosi e Trattamento.
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    Il termine gozzo identifica un aumento di volume della tiroide. Questo ingrossamento della ghiandola può essere un disturbo passeggero oppure il sintomo di una patologia più seria. In ogni caso, il risultato finale è la comparsa di una protuberanza più o meno vistosa sul collo.
    Per prima cosa, è opportuno distinguere le varie tipologie di gozzo e le cause che ne determinano l'insorgenza.
    Anzitutto, in base allo stato funzionale della tiroide, il gozzo può essere tossico oppure non tossico. Per comprendere meglio questa distinzione, occorre precisare che l'ingrossamento della tiroide può essere accompagnato, o meno, da alterazioni della funzionalità della ghiandola, che può risultare aumentata (e in questo caso si parla di ipertiroidismo) oppure diminuita (e in questo caso si parla di ipotiroidismo). Quando parliamo di gozzo tossico significa che l'ingrossamento della tiroide è associato ad ipertiroidismo.
    Appurato che il gozzo può verificarsi sia in condizioni di ipertiroidismo, che in condizioni di ipotiroidismo, esistono, però, anche gozzi che non modificano affatto la funzionalità tiroidea. Questi ultimi, sono chiamati gozzi non tossici o gozzi semplici e consistono in tumefazioni che non possono essere riferite né all'ipertiroidismo, né all'ipotiroidismo e nemmeno ad aumenti di volume di natura infiammatoria o tumorale.
    Se dal punto di vista funzionale parliamo di gozzi semplici e gozzi tossici, dal punto di vista morfologico è invece possibile distinguere gozzi diffusi e gozzi nodulari.
    Si parla di gozzo diffuso quando tutta la tiroide aumenta uniformemente le proprie dimensioni e non presenta noduli. Quando, invece, il gozzo è caratterizzato da una o più tumefazioni circoscritte, simili a piccoli grumi o protuberanze, si parla di gozzo nodulare. In particolare, parliamo di gozzo uninodulare se è presente un solo nodulo e di gozzo multinodulare, se sono presenti due o più noduli.
    Spesso il gozzo multinodulare rappresenta l'evoluzione naturale di un gozzo semplice. In alcuni casi, infatti, la stimolazione cronica della tiroide, con relativo aumento di volume omogeneo della ghiandola, finisce col selezionare gruppi di cellule che iniziano a svilupparsi in modo accelerato e formano più noduli. Ricordiamo che questi noduli possono crescere e produrre ormoni tiroidei in modo autonomo. In altre parole, si comportano come un gozzo tossico e, a distanza di tempo, possono portare all'ipertiroidismo.
    Il gozzo può essere provocato da numerosi fattori.
    Tra le cause esterne, quindi tra le cause esogene, la più nota e comune è la carenza di iodio nell'acqua potabile e negli alimenti; si parla in questi casi di gozzo endemico. Questo tipo di gozzo è chiamato "endemico" perché è molto diffuso in precise aree geografiche, soprattutto montagnose e lontane dal mare, oppure in popolazioni che conducono una dieta povera di iodio o ricca di alimenti, detti "gozzigeni", che ne ostacolano l'assimilazione (tra gli alimenti gozzigeni, vi ricordo i cavoli, la cipolla, la rapa e anche la soia consumata in grandi quantità).
    Nel caso del gozzo endemico, l'ingrossamento della tiroide rappresenta, quindi, un fenomeno di compensazione alla carenza di iodio. Come abbiamo visto in un precedente video, infatti, lo iodio è fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei, che sono la tiroxina e triiodotironina. Poiché questi ormoni sono carenti, l'ipofisi capta tale deficit e stimola l'attività della tiroidei secernendo l'ormone tireostimolante. Per effetto di questo ormone, noto anche come TSH, la tiroide diventa più attiva per tentare di produrre quantità di ormoni adeguate alle necessità dell'organismo. Di conseguenza, le cellule follicolari producono grandi quantità di tireoglobulina, ma data la carenza di iodio sono incapaci di coniugarle a questo minerale per formare l'ormone in forma definitiva e funzionante. Ne consegue un ulteriore aumento dei livelli di TSH, la ghiandola tiroidea lavora sempre di più e si gonfia dando origine al gozzo.
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