Una storia sul quoziente d'intelligenza
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- Опубликовано: 28 июл 2024
- Segui l'avvincente viaggio di un giovane alla ricerca della vera saggezza, andando oltre il limite del QI misurato. In questa coinvolgente storia basata sulla ricerca scientifica, il protagonista affronta il peso dell'attenzione sul quoziente intellettivo e sulla genialità di suo fratello. Ma durante un test del QI, scopre che l'intelligenza va ben oltre le misurazioni. Attraverso scene emozionanti, il video esplora la connessione tra intelligenza e felicità, mettendo in discussione le credenze convenzionali. Unisciti a noi per riflettere sul significato più profondo dell'intelligenza e scoprire come la saggezza possa influire sulla nostra vita. Alla fine del video, mettiti alla prova con alcune domande tratte da un vero test del QI e condividi le tue risposte nei commenti. Preparati a esplorare il vero potenziale della tua mente e a scoprire la bellezza di essere te stesso.
Parole chiave:
Saggezza
QI
Intelligenza
Test del QI
Scoperta personale
"Dicono che ci vuole intelligenza per fare le cose bene, ma saggezza per fare la cosa giusta". Bella.
Odio i test a tempo, in 5 secondi manco lo riesco a rileggere con attenzione
Same
Ci sono molti tipi di intelligenza. Mi viene in mente quella emotiva, musicale etc etc... forse le valutazioni scolastiche cercano di scovare buoni scienziati, professori, ma non è detto che poi siano buoni esseri umani nel loro complesso, o che nel lungo periodo siano poi così speciali per l'umanità.
Ah, l'intelligenza, un concetto che molti confondono con la capacità di accumulare conoscenze e punteggi nelle aule scolastiche. Ma sai, l'anima umana è un universo vasto e variegato. Ci sono quelli che brillano nella musica, nella comprensione delle emozioni, nell'arte di vivere. Le valutazioni scolastiche possono cercare di scoprire i futuri scienziati e professori, ma non possono mai catturare l'essenza profonda di un individuo.
Un buon essere umano va al di là dei voti e dei titoli accademici. È fatto di gentilezza, empatia, e di una saggezza che non può essere misurata da nessun test. Nel lungo periodo, sono le azioni amorevoli e la comprensione degli altri che rendono veramente speciale un individuo per l'umanità. Ecco dove risiede la vera grandezza, in quei gesti umili che creano legami duraturi e lasciano un'impronta indelebile nel cuore degli altri. Forse, alla fine, tutto il resto è solo rumore di fondo. 🌟
1 - 2 cm
2 - si
3 - quattro
4 - caffè
5- 256
Ho un'età per la quale ho avuto sul lavoro tante dimostrazioni di capire situazioni e trovare soluzioni prima e meglio di altri.
Ho dovuto imparare (da sola) la struttura del OS Windows, il funzionamento dei computer Apple quando tutti in ufficio lavoravano con la piattaforma Windows, l'uso di molti SW, e i linguaggi che hanno portato all'XML. Ho svolto con successo attività in campi assolutamente diversi dalla mia formazione.
Ho studiato in lingua straniera concetti inconsueti per la cultura comune.
Questo tipo di test però, da sempre, scivola via incomprensibile, dalla mia ...disponibilità a concentrarmi.
Per la cinque, quei numeri sono tutti quadrati perfetti. La logica dietro la serie si basa sull'addizionare i numeri dispari in progressione, partendo (a parte l'esempio dell'1), dal 3: 1^2=1 . Poi, 1+3=4, 4^2=16. Dopo il 3 il numero dispari successivo è 5, infatti 4+5=9, 9^2=81. Dopo il 5 il numero dispari successivo è il 7, quindi: 9+7=16, 16^2=256. Quindi la risposta è 256.
più brevemente, è la serie della quarta potenza dei numeri naturali
Sul quesito 2 ho visto per lo più risposte si, anche quella proposta da @SproutsItalia
e un'argomentazione a giustificazione basata sull'inclusione.
Ma alcuni b sono c, non significa B incluso in C ma B si interseca con C.
Riassumento:
B interseca C
C interseca G
Non c'è nessuna implicazione sul fatto che B intersechi o meno G.
Il QI non è molto diverso dalla statura. Non è che se non sai quanto sei alto diventerai un giocatore di basket migliore. Ovviamente la differenza di statura è immediatamente ravvisabile, quella del QI è nascosta, ma non cambia il fatto che cestisti di successo possano essere bassi e persone alte possano non eccellere nella pallacanestro. Il concetto di under achievement nella plusdotazione è molto presente ed è una delle principali cause di depressione tra chi presenta QI elevati.
Ecco le mie risposte:
1. 2 cm
2. no
3. 4 viaggi
4. credenza
5. 256
un vero test di q.i. trovato su quale numero di topolino?
Secondo me, il protagonista ha parzialmente sbagliato la risposta sulla comprensione verbale.
Confutato significa smentito. Il suo contrario è inconfutato
Inconfutabile significa innegabile. Il suo contrario è confutabile.
Quindi sono vere sia la seconda, sia la terza risposta.
Soffre di depressione non perché sia intelligente ma perché non ha mai trovato la persona giusta
dopo aver visto i video sulle teorie di Cipolla e Banhoeffer mi sorge una domanda probabilmente da inesperta: stupidità e quoziente intellettivo sono collegati fra loro ?
2 cm, si, 4, credenza, 256
"Cosa ne pensate dell'intelligenza? Vi considerate abbastanza intelligenti, o forse pensate che essere troppo intelligenti possa diventare un peso? Siamo curiosi di conoscere le vostre opinioni e esperienze su questo argomento affascinante!
Dipende da cosa si intende per intelligenza, perché ormai si cerca di screditare WAIS e WISC come se fosse una sorta di frenologia. Raramente troverai qualcuno disposto ad ammettere di non essere intelligente, per non escludere nessuno si sono trovate le 9 intelligenze di gardner, accomunando talento e intelligenza. Per screditare il concetto di intelligenza poi si portano gli esempi di successo di persone poco istruite (come se ci fosse relazione tra le due cose). Io ho scoperto solo recentemente di avere un QI molto superiore alla media, ma ho sempre provato un certo disagio nel relazionarmi con le persone. Sentirsi incompresi, ho poi scoperto confrontandomi con gli altri Mensani, è comune a tanti di noi. E non è quel sentimento che prova l'adolescente che si ribella si genitori o all'autorità. Essere più intelligenti significa essere diversi, è, a suo modo, una forma di disabilità, perché ci impedisce di essere come gli altri, è frustrante ogni singolo giorno ed è faticoso se ricorri al masking per mimetizzarti. Chi ha un elevato QI in genere non lo dice in giro, i genitori che lo sbandierano quando hanno figli plusdotati commettono un grave errore. I più fortunati sono destinati a diventare fenomeni da baraccone, gli altri ad essere bullizzati ed emarginati. Oggi puoi dichiarare al mondo di essere omosessuale e, quasi, nessuno ti infastidirà più. Se provi a dire di avere un Qi elevato (già solo il 2% è comunque condizione comune) ti ritroverai a combattere contro tutti. Chi ha un talento si sente fortunato, chi è molto intelligente sogna di essere normale.
@@milanfanas l'intelligenza è coscienza o consapevolezza della realtà oggettiva. Il contrario della consapevolezza è l'illusione. Ovviamente non si è né interamente da una parte e né interamente dall'altra... e sconfiggere completamente l'illusione è probabilmente impossibile, perché noi umani siamo geneticamente programmati per auto-illuderci.
Ci sono anche forme di intelligenza totalmente a-razionali, che sono forse le migliori, perché provengono dal nostro istinto e non c'è nulla di meno illusorio di quello che abbiamo impresso nel codice genetico.
Tutto sommato definire l'intelligenza è abbastanza semplice. Il difficile è usarla perché, al netto delle mille contraddizioni e paradossi di cui i ragionamenti abbondano, secondo me facciamo un sacco di errori, tra cui:
1] dividiamo e classifichiamo tutto, mentre il tutto è indivisibile ed inclassificabile.
2] pensiamo che la realtà sia soprattutto fuori di noi, ma forse è dentro, mentre fuori non c'è nulla o comunque l'esterno è solo una rappresentazione soggettiva o un riflesso di noi stessi.
Ecc. ecc.
Penso di avere buona memoria, di saper connettere intuitivamente informazioni diverse e di essere da sempre molto curiosa.
Ma ho avuto tante dimostrazioni di quanto sono stupida. Non ingenua. Proprio stupida (non nel senso inteso da Bonhöfer).
@Milanfans: "Mensani"? Mi ricorda un famoso libro di fantascienza.
Cmq sì, può essere frustrante. Ma il vecchio antidoto è cercare amicizie fra persone con gli stessi interessi.
E fregarsene.
Mascherarsi? "Essere visti" è un'Esperienza di Base del Sé (EBS) fondamentale nello sviluppo del bambino. Da adulti, "vedere se stessi" e accettarsi offre la chiave per affrancarsi dal bisogno di riscontri esterni.
Cmq, la sensazione di isolamento (o il disagio dell'ingenuità) aiutano a capire che buone capacità cognitive e empatiche possono non essere sufficienti.
Io auguro anche a me stessa di affinare le capacità di interazione sociale. Ma... solo dove e quando indispensabile 😊
Secondo me l'intelligenza sta al confine tra quoziente intellettivo e la capacità di introspezione. Si può risolvere un'enigma in 3 minuti ma non è detto che si riesca a trovare una soluzione rapida e lucida se si è in pericolo o addirittura di saper riconoscere un pericolo. Per concludere il QI da solo non ci dà la sopravvivenza a tutto. La curiosità ad esempio è un buon modo per far lavorare la mente insieme a tanta autocritica, introspezione, amore per l'intero e profondo universo e cercare la verità tra gli inganni di chi crede che chi abbia il QI alto saprà anche vivere bene.
Il quoziente intellettivo è solo un dato. Uno dei tanti. Peratro senza altre capacità potrebbe essere perfino un limite.
In effetti, l'intelligenza di calcolo di alcuni software oggi è impressionante. Bisogna sapere controllare la AI, per quello ci vuole capacità di ragionamento.
Grazie del commento! ;-)
E infatti... dopo tanti riscontri, e dolorosamente per chi crede che sia presunzione di chi scrive, abbiamo constatato che nel mondo del lavoro chi ha studiato Latino (e meglio ancora anche Greco antico) ha una marcia in più.
Perché ha sviluppato l'attitudine al ragionamento. Al top ci sono quelli (e ci sono!) che hanno successiva formazione universita STEM.
Se parliamo di "successo" nella comprensione delle problematiche, e di contributo al miglioramento interno, non di soddisfazione di ambizioni compulsive.
Approvo lascio la busta chiusa, anche questa piccolina che proponi.
In effetti non bisogna guardare solo l'intelligenza. Ci sono altri fattori importanti per avere un quadro complessivo di una persona.
Esaminare un quadro completo di una persona richiede una valutazione approfondita di diversi aspetti della loro vita e personalità. Ecco 10 fattori chiave da considerare per ottenere una visione completa di una persona:
Background Familiare e Culturale: La famiglia in cui è cresciuta e l'ambiente culturale in cui è stata immersa possono influenzare profondamente le credenze e i valori di una persona.
Educazione ed Esperienze Accademiche: Il livello di istruzione, le esperienze educative e il tipo di istituzioni frequentate possono fornire indicazioni sulle competenze e le conoscenze acquisite.
Carriera e Ambizioni: L'occupazione attuale, le aspirazioni di carriera e il successo professionale possono offrire insight sulle capacità, l'ambizione e la realizzazione personale.
Interessi e Hobby: Le attività che una persona svolge nel tempo libero possono rivelare le sue passioni, interessi e sfide creative.
Relazioni Interpersonali: La qualità delle relazioni familiari, amicali e romantiche offre una visione sulle capacità sociali, la fiducia e l'empatia della persona.
Salute Fisica e Mentale: La salute fisica e mentale di una persona influisce sul suo benessere generale e sulla sua capacità di affrontare sfide nella vita quotidiana.
Valori e Credenze: Le convinzioni, religiose o laiche, e i principi morali guidano il comportamento e le decisioni di una persona.
Stile di Vita: L'approccio alla vita quotidiana, comprese le abitudini alimentari, l'esercizio fisico e le pratiche di gestione dello stress, possono influenzare la salute generale e il benessere.
Personalità e Temperamento: La personalità di una persona, tra cui tratti come l'estroversione, l'apertura mentale e la coscienziosità, fornisce un quadro del suo comportamento e delle reazioni alle situazioni.
Obiettivi a Lungo Termine: Gli obiettivi a lungo termine di una persona, come il desiderio di famiglia, il contributo alla comunità e il raggiungimento personale, possono rivelare le sue speranze e ambizioni nel lungo periodo.
2 cm, nn per forza pk dice alcuni e nn è detto che siano sempre gli stessi, cerchio, l' ultimo nn l' ho capito
Potrei avere le soluzioni?
L'altezza della scatola è di 2 cm.
La risposta è No. Anche se alcuni bargles sono chongos e alcuni chongos sono munhatsens, non possiamo affermare con certezza che alcuni bargles siano munhatsens. Questo perché l'overlap tra bargles e munhatsens non è esplicitamente stabilito.
Max avrebbe dovuto visitare il negozio 4 volte. Ogni visita poteva trasportare 2 porte, quindi per 6 porte avrebbe fatto 3 viaggi, e poi un quarto viaggio per l'ultima porta.
Quindi, "Arte è al muro come tazza è alla Credenza." Questa analogia suggerisce che così come l'arte viene appesa al muro, una tazza viene tipicamente riposta in una credenza.
Il numero mancante nella serie è 256 (4^4). Quindi, la serie completa è 1, 16, 81, 256, 625, 1296.
@@SproutsItaliascusami,ma.. alla domanda numero 2,in un commento precedente hai scritto che la risposta è "si",mentre adesso dici "no"..
Alla numero 4 invece hai detto che era il cerchio,mentre adesso è la credenza.. sono perplesso 😂😂
@@ramonakalissa1751 secondo me l'incoerenza tra le due risposte nasce dalla formulazione ambigua della domanda: "Alcuni gigiungos sono sicuramente {...}?"
Intende dire che, in assoluto, esistono sicuramente alcuni gigiungos che sono anche babigis o se possiamo dire che, presi alcuni gigiungos a caso, questi sono sicuramente bagigis. Le risposte riflettono le due diverse interpretazioni.
Però, la prima, con risposta "sì", è una ripetizione della premessa. Quindi, credo che l'autore si aspettasse di mettere alla prova con un finto sillogismo e si aspettava "no" come risposta.
2 cm
Si
4
cerchio
256
Poi c'è un altro tema interessante. Come verrà valutata l'intelligenza di un uomo post AI? Ha ancora senso valutarla sull'abilità di fare calcoli, memorizzare, risolvere quiz? Forse bisognerebbe valutarla sulla capacità di elaborare punti di vista coerenti su argomenti specifici. Quindi sulla capacità di elaborare un discorso complesso che coinvolga diverse discipline....
Assolutamente d'accordo! L'intelligenza umana va ben oltre la capacità di fare calcoli o risolvere quiz. Dopo tutto, anche un'intelligenza artificiale può farlo! Ciò che rende davvero unico l'essere umano è la capacità di comprendere, elaborare e comunicare idee complesse, coinvolgendo diverse prospettive e discipline. Quindi sì, valutiamo l'intelligenza sulla capacità di creare connessioni significative e di pensare in modo critico. Che affascinante mondo di pensiero abbiamo davanti a noi! 🌟
@@SproutsItalia Io non sono d'accordo. Sembra quasi che si voglia dimostrare che la macchina non può e non potrà mai essere "intelligente" tanto quanto l'uomo, solo con il fine di preservare la nostra superiorità. Con la pretesa ulteriore e molto poco critica di non definire esattamente cosa sia l'intelligenza. Allora si cercano attributi che la macchina non ha ancora, ma con il solo risultato che tale lista si riduce sempre di più. Infatti, sento già alcuni farneticare di anima (compreso lo stimatissimo Faggin), nella speranza che le macchine non acquisiscano pure quella.
Infatti, la vostra definizione di intelligenza, "la capacità di creare connessioni significative e di pensare in modo critico", mi sembra sia stata già acquisita dalle macchine.
Il problema semmai è che tale capacità non è generale, ma per ora è limitata a singoli domini. Aspetto che comunque la accumuna a molti essere umani.
Alcuni affermano che il vero gap tra uomini e macchine stia nell'incapacità delle seconde di "inventare" dal nulla. Infatti, richiedono immense quantità di input e l'output è sempre e solo un'estrazione dei primi mediante modelli statistici. Però, anche questa presunta unicità dell'uomo è dubbia. Ogni cosa che l'uomo inventa è già solo una rielaborazione di quello che ha già osservato in precedenza. L'invenzione umana per eccellenza è la matematica (cfr Kant), ma anche gli animali posseggono la capacità di contare e, metaforicamente, sappiamo contiamo fino a 10 solo perché la natura ci ha dato 10 dita.
Secondo me, paradossalmente, la vostra asserzione nasce proprio dall'assenza di pensiero critico. Da un lato si cerca di misurare qualcosa, il QI, però poi ne si vuole usare il risultato con un fine diverso, morale o sociale. È lo stesso errore di chi confonde correlazione e causalità.
Sono d'accordo solo sul fatto che non c'è una chiara e unica definizione di intelligenza e per questo stesso motivo non ci può essere un metro universale della stessa. Forse la risposta è proprio che non si può misurare cose diverse con un singolo metro.
Comunque bella la storia e sono d'accordo, soprattutto sul fregarsene del QI. Non siamo macchine. Lo dico da prof. Di matematica
Si puo' avere il QI alto nonostante la discalculia?
@@gordonfreeman2329 Si assolutamente
ma soprattutto sai che in italia la meritocrazia nin conta un cazzo bastano i soldi o le raccomandazioni.
2, si, 4, credenza, 256
I test QI per me sono un incubo. Avendo una leggera dislessia , ho bisogno di più tempo per comprendere ciò che stò leggendo. Ho provato a farne alcuni per sfizio, è stato una tragedia. Quanti come con dislessia, magari non diagnosticata, hanno fatto test QI ed il risultato è stato "siete stupidi"?
2, no, 4, cerchio, 290
Se un test scemo come quello del QI è in grado di determinare il tuo futuro, buona fortuna.
Mi sfugge il legame tra tazza e cerchio - Io avrei risposto "credenza". Una parete può ospitare l'arte (ad esempio un quadro o un murales) allo stesso modo di come una credenza può ospitare una tazza...
Inoltre la risposta alla domanda 2 è "NO".
Io risponderei "chiodo" perché tra arte e parete non c'è alcuna correlazione e l'unica risposta che non ha correlazione con tazza è chiodo
Quali sono le soluzioni?
Grazie
Soluzioni:
2 cm
Si
4
cerchio
256
L'arte sta alla parete come la tazza al cerchio?
@@SproutsItaliama perché la seconda è "sì"? Dov'è la certezza?
@@xgiacomocalore6490 Infatti è "NO".
@@GiovanniSanguedolce ah ecco! Mi pareva 😅
2, si, 4, cerchio, 256
Cosa è l intelligenza? La si intuisce ma difficilmente la si può misurare..
Serie e’ 1 2 3 4 5 6 tutto alla quarta quindi manca 256
POTRESTE DIRE CHE I NOSTRI LEADERS NEL MONDO sono persone intelligenti?
hanno dimostrato di non esserlo. ALLORA MI CHIEDO, QUANTO sia davvero importante tutta questa intelligenza, e quando sia magari meglio concentrarsi su EMPATIA, UMANITA', RISPETTO DEL PIANETA?
Credo che intelligenza sia la cosa più sopravvalutata del mondo.
Non sono d’accordo. Per accettarsi bisogna fare i conti con i propri limiti e non aprirla ha evitato un problema. Ha dato e sta ancora dando valore a una busta che non significa nulla
Grazie del tuo punto di vista. Affrontare i propri limiti è cruciale per l'accettazione di sé. La storia che abbiamo raccontato voleva stimolare proprio questa riflessione. Grazie per il tuo contributo alla discussione!
Bè in un ipotetica realtà parallela in cui la busta viene aperta
1) in caso di punteggio alto, il protagonista ha una bella botta di autostima e sente di poter competere col fratello e riconquistare la stima del padre equiparandola erroneamente all'affetto paterno, con tutto ciò che ne consegue a livello emotivo.
2) in caso di punteggio nella media, il protagonista dovrebbe arrivare a capire che essere "normale" non ha niente di male e fare un percorso simile al non aprire la busta
3) in caso di punteggio basso, il protagonista si incupirebbe e sapendo di non poter competere col fratello, penserebbe di aver perso per sempre il legame con lui ma anche col padre. Probabilmente si svaluterebbe e accettebbe lavori senza qualifiche universitarie né abilità particolari.
Sempre probabilmente, farebbe anche lui la fine del fratello nella storia, SE non capisce durante il percorso di vita, che l'autostima DEVE basarsi anche su altro e non solo il QI.
Con la soluzione del non-sapere, il protagonista sceglie di accettarsi, prende in mano il suo "destino" ma soprattutto comprende che il legame tra lui e la sua famiglia è più importante del risultato del test e che non c'è bisogno di essere geni per mantenere dei legami affettivi. Infatti, così facendo dimostra anche che l'intelligenza socio/emotiva, nella vita è più importante di quella logico/matematica.
@@marasma82 non sono daccordo. Non ti stai accettando davvero se pensi che una busta possa creare scenari di futuro diversi
@@carmineoliva quello che dici tu è giusto nel caso lui abbia PAURA di aprire la busta e delle conseguenze derivanti a seconda dei casi. Certo in questo caso allora starebbe solo rimandando il problema e mettendo la testa sotto la sabbia. Ma dalla spiegazione/illustrazione mi pare di capire che lui non la apre perché non gli importa più e non vuole più dare importanza alla faccenda del Q.I. ma rimane consapevole che aprendo la busta il risultato influenzebbe il suo umore, le sue decisioni, quindi il suo futuro in modo inconscio!
Ci sono tante persone che non vanno a farsi controlli medici perché preferiscono "non sapere" e in questo caso è per paura. Ma non mi sembra assimilabile al caso della storia. Magari la busta avrebbe potuto tenerla chiusa e conservarla, per poterla aprire in futuro, quando si sarebbe sentito pronto e abbastanza maturo da essere libero da eventuali condizionamenti.
Chi mi rispiega la successione di numeri? 🙂
È la successione dei numeri primi elevata alla 4
1 elevato a 4 =1
2 elevato a 4 = 16
3 elevato a 4 =81
4 elevato a 4 =256
5 elevato a 4 = 625
6 elevato a 4 = 1296
Non “primi”..naturali 🙌
2; NO; 4; credenza; 256 (4^4)