Ottimo approfondimento. Non ho capito però il senso dei due ospiti se poi uno dei due ha 5 minuti scarsi per parlare…. E mi spiace perché Mirko mette sempre molta carne al fuoco.
Intanto i lituani vanno a fare spese in Bielorussia, a causa della crescita dei prezzi, soprattutto gli idrocarburi ed i bielorussi non ostacolano alcuno. La mia compagna è lituana... Informatevi sulla gestione "politica" dell'emergenza della compagnia Lifosa e capirete tante cose sui politici lituani, paese che al primo posto dell'agenda politica ha ormai da due decenni il problema dell'emigrazione, tanto per chiarire.
@@matteorenzulli2434 il governo bielorusso ha esteso l'accesso ai cittadini lituani e lettoni fino al 31 dicembre 2022, senza il bisogno di richiedere la visa. Per quanto riguarda la questione Lifosa, gruppo attivo nella produzione di fertilizzanti e fosfati per l'agricoltura, che ha in ucraina russia e Bielorussia i maggiori clienti e che impiega quasi mille dipendenti, a domanda specifica a politici del governo di maggioranza riguardo la cassaintegrazione, i licenziamenti già avvenuti, i mancati introiti fiscali la risposta è stata "con i fondi che stanno arrivando dall'Europa tutto ciò è ininfluente"... Ad aprile o maggio, l'amministratore delegato, in aperta opposizione al governo, si è dimesso. Ora il governo punta a far ripartire la produzione, ridotta, dal 7 agosto p.v. . In un paese che conta 2 milioni e 750 mila abitanti, l'aumento dei contigenti militari della nato rappresenta un bel business, i lavori di adeguamento o costruzione ex novo di strutture militari standard nato sono già avviati e dovrebbero essere consegnati entro il 2025. Faccio infine presente che condizione necessaria per l'annessione della lituania alla comunità europea fu, all'epoca, la dismissione della centrale nucleare di Ignalina che da sola forniva il 70% dell'elettricità utilizzata nel paese (ed in parte venduta all'estero.), ed altro ci sarebbe da dire su (s)vendite di aziende di stato..
Debbo assolutamente disubbidire ai Vostri consigli di civile convivenza: non riesco ad ascoltare tutti gli “ eeem “ che interrompono la chiarissima lezione della discepola di Lines, Agnese.
I vostri video mi han convinto ad abbonarmi, son contentissimo sia di leggervi che di ascoltarvi. Son contento che si affaccino dei giovani che mostrano di avere gia' una visione larga e spirito analitico: avranno tempo per maturare ed essere ancora piu' piacevoli.
@@johnnypaglia7970 se ti puo' far piacere, seguo parabellum, vlad sparastoria e varie. Senza nulla togliere a essi, Limes ha diversi punti di vista che offrono un quadro generale mentre son da tener presente le formazioni e le mentalità sia di Mirko che di Vlad, che per inciso stimo moltissimo ma, su questo conflitto, hanno un coinvolgimento che in alcuni casi toglie loro qualche grammo di lucidità. Opinione strettamente personale.
se dici cosi Federico Petroni ci rimane male, piuttosto mentre Fabbri era fissato (troppo?) con la grand strategy, Mirco copre il buco dell'analisi tattica, che a Limes nessuno era abituato a fare perche... semplicemente non c era una guerra convenzionale da 30 anni!
@@mrwolf84 soprattutto l'approfondimento dell'aspetto militare era spesso una mancanza in Limes. Vediamo se scateneranno Mirko anche su altri quadranti (tipo l'Indo-Pacifico o il Mediterraneo...)
@@mrwolf84 A Limes non capiscono quasi nulla di guerra, sono giornalisti spesso, Parabellum mise in imbarazzo Caracciolo con alcune domande da Andrea Grieco se non erro.
@@cluadiotuccillo se non ricordo male c'è prima un interesse da parte del Paese richiedente espresso con una richiesta formale di informazioni. Questa richiesta non è assolutamente vincolante, viene presa in considerazione dalla NATO che in base a quale Paese ne fa richiesta può anche decidere di non rispondere proprio nemmeno ad una richiesta di informazioni. Se la richiesta di informazioni è considerata degna allora la NATO manda un modulo da riempire con domande specifiche. Dopo questa fase possono passare ANNI prima che la successiva richiesta formale di ingresso si verifichi, soprattutto se il Paese in questione ha ancora un po' di questioni interne da sistemare, come ad esempio la Romania. La relativa rapidità con la quale Svezia e Finlandia sono entrate nella NATO non è dovuto alla situazione attuale, ma piuttosto al fatto che già in anni precedenti avevano fatto richiesta di informazioni e ricevuto un benestare come Paesi adeguati. A quel punto un Paese può decidere di fare la richiesta di adesione formale che in seguito viene ratificata. Si può anche decidere di non fare la richiesta formale di ingresso fino a quando non ne senta il bisogno. I motivi sono banalmente economici, cioè se valga o meno la pena destinare una certa quota di soldi nazionali agli armamenti NATO e anche ad avere la NATO fra le p@lle in casa e a mandare contingenti militari di peacekeeping altrove, ad esempio in Afghanistan. Svezia e Finlandia, al contrario della Norvegia già presente dal 1949, anche per opinione popolare, non erano così propensi ad aderire prima che la Russia si svegliasse ai suoi sogni di gloria in Crimea nel 2014, ma si erano già portati avanti e problemi interni o costituzionali non ne hanno. Rientravano già fra i paesi amici.
@@aureliotutino539 se conoscessi bene l'ambiente universitario ti renderesti conto molto rapidamente che certi youtuber come Mirko sono molto più preparati sulle questioni odierne
Consiglio ad Agnese, quando lo riterrà opportuno, di curare un pò il ritmo della narrazione. a volte è necessario fare delle brevi pause tra un concetto ed un altro, perché altrimenti l'esposizione diventa un mattone. è una cosa secondaria però ne va della qualità dell'esposizione
La qualità della sua esposizione è bassa: ci ha massacrato di "appunto" e "in qualche modo". Consiglierei, dopo il corso a Limes, un bel corso di Parlare in Pubblico.
Tipastri ce ne sono in giro, certo. Qui si parla delle percezioni e preoccupazioni, fondate e meno fondate, di essere oggetto di aggressioni militari possibili, in pianificazione o anche reali. Questi sono paesi che, quando hanno avuto dagli anni 90 governi piú democratici e non sono stati piú obbligati dalla forza militare della URSS e della Russia poi, a limitare la loro indipendenza, in modo molto convinto hanno chiesto e poi ottenuto di aderire a questa alleanza, tutti temendo aggressioni da parte russa. Molti in Italia, tra cui l´intervistatissimo professor Orsini, ripetono la versione di una Russia accerchiata, umiliata ed praticamente aggredita dagli anni 90 dai paesi della Nato. E invitano a considerare i fatti di quest'anno come conseguenze di tale errore da parte dell'Occidente dagli anni 90. Errore evitabile a cui doveva seguire la risposta russa di oggi, questa non evitabile, come lo afferma Putin? Avremmo dovuto opporci e vetare l'entrata di questi paesi nella Nato e in questi giorni anche l'entrata di Svezia e Finlandia? Di sicuro quel che é giustissimo evitare é una inutile corsa ad armamenti da parte di tutti. Ma cerchiamo di distinguere tra le posizioni di governi dedicati ad una comprensibile organizzazione per difendere il loro paese e quelle in cui un timore non fondato di possibili aggressioni porta a forti spese militari e perfino a spingere verso azioni aggressive giustificate come mosse difensive. É assai diffusa l´ idea di gravissime colpe dei paesi della Nato nel conflitto in Ucrania. Non si arriva a dire che questo o quel paese della Nato, includendo gli USA, abbia mai programmato invadere o attaccare militarmente la Russia. Peró molti stanno presentando i nostri paesi dell'Europa Occidentale ed Orientale come paranoici in quanto inutilmente preoccupati dell'aggressività della Russia, anche se é chiara la loro forte resistenza ad aumentare le spese militari per avvicinarsi al 2% del Prodotto Interno. Mentre é valido il proposito di negozi diplomatici intelligenti per porre fine alla guerra in Ucrania, é giusto tener presente fatti come: i) la realtà di spese militari russe che da anni nettamente superano il 4% del loro Prodotto Interno, ii) la convinzione del governo russo di essere oggetto di minacce assai gravi al di lá di quel che si può comprovare e che iii) tale percezione di minacce é forte al punto di aver fatto decidere di iniziare il 24 febbraio di quest'anno una costosa impresa militare presentata come assolutamente inevitabile, pagando il prezzo di un numero altissimo di giovani russi mandati a morire e soffrire fuori dai confini del proprio paese. Se si ammette che una certa paranoia esiste nel governo russo attuale e che questa é pericolosa, rinunciare ad appoggiare militarmente l´Ucrania facilitando il raggiungimento rapido di tutti gli obiettivi del governo russo, oltre a limitare il numero di vittime del conflitto, potrebbe, ma non é sicuro, ridurre tale paranoia. Comunque, dopo una vittoria schiacciante e netta della Russia in quella guerra non ci troveremmo in un´Europa piú prospera e pacifica. Dovremmo probabilmente prepararci a nuove azioni militari "da ogni parte" e a negoziati piú difficili di quelli a stento iniziati in questi mesi.
@@enniocufino2413 apprezzo la tua analisi ben dettagliata ma penso che anche l'Ucraina, come ora la Lituania, abbia volutamente cercato lo scontro con la Russia, fidando sull'aiuto della NATO. Credo che se noi per primi fossimo rimasti al nostro posto tutti questi guai si sarebbero evitati.
@@Mr1Magoo D'accordo, vero anche quello che lei scrive. Ma riflettiamo sul fatto che in ogni caso la vera sorpresa per tutti é stata la decisione del presidente ucraino col suo governo e una parte importante della popolazione di non arrendersi, La loro difesa é cominciata con armi proprie, anche perché l´attacco russo non sembrava affatto limitato al Donbass. L'aiuto militare straniero a quel governo contro una Russia (le cui intenzioni chiare non sono ancora) é cominciato dopo tale decisione di Zelensky e inizio di difesa nel nord del paese.
La Germania è sempre stata dalla parte sbagliata e attualmente sta favendo una enorme figura di guano. Rimane un paese ipocrita, come ipocrita è sempre stato il popolo tedesco.
1:58 più che altro non ci appartiene, per una diversa percezione delle minacce. Per noi, le principali minacce vengono da sud (immigrazione, fondamentalismo islamico ecc.). E la Russia, al di là delle simpatie personali, costituisce un potenziale alleato. Paesi come la Polonia non amano gli immigrati e quant’altro, come è noto, ma non avrebbero problemi a sostenere gli indipendentisti ceceni contro la Russia, mentre per il 90% di noi basta dire “sono fondamentalisti islamici” e ogni simpatia è andata.
Neanche la Russia avrebbe problemi a sostenere brigate islamiche contro l'Europa, basti guardare quanto sono amichevoli con una nazione teocratica come l'Iran. Certo che siete sandroni veri eh
@@marcot3868 sui rapporti tra Russia e Iran ci sarebbe qualcosa da dire, visto che quando Israele bombarda le postazioni di Hezbollah Putin non alza un dito 😉 Comunque c’è una differenza tra il terrorismo di matrice wahhabita e movimenti quali Hezbollah. A prescindere che un movimento anche fondamentalista di matrice sciita è per il primo un nemico naturale (e viceversa)… non mi sembra che i terroristi islamici che di tanto in tanto dobbiamo fronteggiare sono di matrice sciita
Il mondo è diviso in due e noi non essendo obiettivi non ce ne accorgiamo, la posizione neutrale ahimè non esiste più perché l'Europa ha dimostrato di non esistere, quindi ora o uno sta con gli USA o con la Russia, dopo quello che è successo per noi occidentali stare con la Russia è impossibile, forse per sempre
Limes ha fatto 3 giornate del mare per spiegare che il mediterraneo e' una risorsa e non una minaccia. E' gas e petrolio che stiamo utilizzando e ancora di piu utilizzeremo , l'ENI lo prende dalla sponda sud del mediterraneo allargato! Le maggiori minacce per noi sono la penetrazione mafiosa in nord italia, e l'analfabetismo finanziario degli elettori che poi si riverbera nella scelta di una classe politica incompetente e assuefatta agli scostamenti di bilancio. Insomma la minaccia all'Italia sono gli italiani
Aspetto un servizio sul Kazakistan, mi sembra che i rapporti con la Russia non siano più così buoni. E sul Giappone :inflazione, crescita, caro energia : un altro mondo ?
Se può interessarti un esperienza personale ne ho parlato di recente con una amica Kazaka, vanno d'amore e d'accordo con Mosca e ho scoperto che i kazaki non etnici si considerano direttamente russi
@@cluadiotuccillo strano. Il presidente kazako ha protestato con mosca dell'invasione ucraina ( e verosimilmente non vuol fare la stessa fine ) stanno inoltre progettando un oleodotto che arrivi in Azerbaijan senza più passare dalla Russia
@@vincenzosansone8740 ho precisato che è un esperienza personale, però parlando con questa amica l'impressione era che dopo i recenti disordini la situazione sia sotto controllo e la sudditanza alla Russia sia data per scontata, il non allinearsi completamente con la politica di Mosca sembra sia più che altro una via per non compromettere gli affari con l'Occidente
Puntata che perprime un po'. Viene esposto il punto di vista strategico dei paesi baltici + Polonia ma non viene discusso. Sono credibili gli assunti da cui parte questa lettura strategica o no? Posto conto che questo sia difficile da stabilire (ma date le letture precedenti che lo stesso Limes forniva del rapporto tra Usa e Russia direi di no) almeno un tentativo di analisi critica...
@@paolodimilano5964 i governi degni di questo nome e consapevoli pensano alla sicurezza del proprio territorio; sfortunatamente questa situazione evidenzia una volta di più la pochezza dell'esecutivo italiano, sia come preparazione che lungimiranza. Essere affaristi non è una grande garanzia, salvo che per speculazioni. Idem per chi occupa poltrone, sprecando denaro pubblico o troppo impegnati ad intrallazzando in business farmaceutici o compiacere interessi extranazionali. Macron si barcamena, ma la Francia, ricorda molto bene la fine di Napoleone e il regime di Vichy. Germania e Russia sono equiparabili per la rispettiva tradizione belligerante. Basta vedere chi ha iniziato ogni conflitto in epoca moderna... anche sotto il profilo bancario. Chi li conosce, li contiene. Ha detto molto bene Tim Marshall: le guerre le decide la geografia. Limes, linee di confine, preziose per capire e prendere posizione. Una partita a scacchi da preparare considerando tutte le variabili.
Guardiamo un mappamondo. Cosa fareste se foste russi? 8 anni di sanzioni, sempre più circondati dalla Nato, con l’Ucraina gestita ormai direttamente da USA e Gran Bretagna, il Kazakistan sempre più problematico e simile all’Ucraina, il Giappone che si riarma e udite udite, il Canada “padrino” della Lettonia? In merito al presunto “razzismo” dei russi nei confronti delle minoranze mandate al fronte, vorrei ricordare che le forze armate italiane da decenni reclutano prevalentemente nel Sud Italia. È normale, accade in tutti i paesi. E quindi, in caso di guerra dovremmo definire razzista lo stato italiano perchè invia al fronte prevalentemente soldati del Sud? Ma stiamo scherzando?
Questa volta italiani una volta che avete scelto il vostro alleato, non fate i volta gabbana alla prima opportunità più favorevole ai vostri interessi. Geopolitica non e il calcio🤡. Molti paesi e nazionalità ne hanno per il cazzo di questo atteggiamento. Comunque "siamo alle botte".
Ho letto articolo e l'ho trovato molto interessante. Ovviamente ci sono sempre ragioni storiche per certi sentimenti diffusi, però la mia impressione è che più che della Ucraina questi stati si preoccupano dei loro interessi. Non è una novità, della Ucraina a mio parere non frega niente a nessuno, se non per ragioni egoistiche. In tal senso, la definizione guerra "per procura" per me resta quella più precisa, povera gente...
Si ,ci sono creati solo nuovi oligarchi ucraini! ricchiti sulla pelle non solo popolo ucraino ,anche sulla pelle di cittadini di UE,ma nessuno non parla di loro ,che guerra aiuta loro fare grandi soldi! si parla solo oligarchi russi!
Difendere gli interessi nazionali senza alcuna remora in Europa è ciò che ci rende deboli e che potrebbe riportare instabilità nella regione. Bisogna dialogare cooperare e essere uniti anche nelle difficoltà perche è l'unico modo per mantere la pace nel continente e favorire l'economia del continente
Ho perso interesse per i video di Limes, peccato...avevo iniziato a seguire il canale un anno fa di questi tempi e mi ha appassionato sempre, dopo un mese di guerra ho smesso di guardare i video, sarà che sto passando un periodo brutto e l'argomento ormai principale sul canale non aiuta a distrarsi. Qualcun altro come me?
Mirko è un gigante, se Caracciolo è furbo dovrebbe cercare una collaborazione permanente. Troppo spazio è stato dato ad Agnese che non mi sembra un fenomeno.
Guarda che Agnese viene dalla scuola di Limes dell'anno scorso, è giovane, brava, e serve un po' di tempo per parlare come Caracciolo, no? Onore a lei e a chi le ha dato la possibilità di crescere in fretta. Decisamente meglio ascoltare lei che i vari giornalisti tuttologi che imperversano nei vari programmi TV
Molto interessanti le questioni narrate da Parabellum. Per Agnese però consiglierei, e lo dico con tutta la benevolenza non con il dito puntato, di togliere un po’ di “appunto”, di “ehm...” ce ne sono stati una MAREA e di essere un briciolo piú coincisa. Per il resto continua così. A Limes va alzata l’asticella. Merita lavorarci su 😉👍
Mettere donne a parlare di strategia è sempre un po' fuori luogo, diciamocelo. Non hanno in genere gli istinti psicologici adatti. Inoltre ho notato che Limes tra gli ospiti più giovani sta scegliendo sempre femmine, che non mi appaiono grossi talenti (Parabellum può stare simpatico o meno, ma è tosto nella sua sfera). Infine qualcuno mi pare ti abbia redarguito per aver osato muovere un elemento di critica a una 'sacra donna': ricorda 'maschietto', esse sono sempre meravigliose, incriticabili, bellissime e ultraterrene. Poi ci si chiede le ragioni della morte demografica, primo argomento geopolitico che dovrebbe interessare... Forse che portare le donne su un piedistallo in privato, in pubblico e nella carriera a priori ha un ruolo?
@@tairo1092 Sì ma se tu critichi una donna in quanto donna, è normale che ti facciano notare che ce l'hai con le donne. Che cazzo vuol dire che non hanno gli istinti adatti? La geopolitica è basata su analisi razionali, non su istinti.
@@adramelch82 Va bene, a volte calco un po' troppo la posizione, opposta alla solita, per bilanciare dialetticamente. Tuttavia non conosco grandi strateghi e generali donna nella Storia, Zenobia, Budicca, Cleopatra ecc. si rivelarono tutte instabili e dominate dalle passioni, facendo collassare il proprio popolo (e nessuna di loro era sciocca o ignorante, anzi). Quindi credo ci siano campi dove è più adatto l'uno o l'altro genere, più affidabile. Incarichi come lo stratega o il giudice, che richiedono grande sangue freddo e imparzialità, non li reputo (non solo io) affatto adatti. Meglio L'economia, la sociologia o la psicologia se dovessi scegliere una scienza sociale. Il discorso è lungo, si dovrebbe conversare per ore sulla questione.
Oh finalmente uno zoom sul cuore del problema: l'Intermarium. Quella carta a 26:16 ci svela finalmente quali sono i territori che costituiscono quella che avete chiamato:"Cortina d'acciaio". Ma ci svela soprattutto qual è la faglia della "Geopolitica polacca-lituana" che si è messa in movimento grazie all'appoggio americano. Territori che vanno dalla Svezia e Norvegia fino alla Finlandia e scendono poi a sud verso i Balcani passando da quello che fu l'impero asburgico, la vecchia Ceco-slovacchia, Ungheria, ex Jugoslavia e Romania. Costeggiando la Russia proprio nei territori oggi in fibrillazione: Lituania, Estonia, Lettonia e il pezzo occidentale dell'Ucraina. Eccola disegnata la Cortina d'acciaio o Intermarium. Se si considera che la Polonia è storicamente "cattolica" e la cortina va a Sud in paesi slavi ortodossi (Ungheria, ex Jugoslavia) che sono da sempre vicini alla Russia il quadro è completato. Si capisce anche la centralità della Turchia (ex impero ottomano) poi, vista la presenza nei Balcani di popolazioni musulmane proprio nella pancia della vecchia Jugoslavia già esplosa negli anni Novanta del Novecento. Una faglia quella Polacca-Lituana da fare cadere i capelli. Grazie e complimenti. Un saluto speciale a Alfonso Desiderio il nostro supereroe
Cosi la Cina si riprende la Siberia? A me sembra che sta guerra non convenga a nessuna delle parti in causa e soltanto India, Cina e Turchia ne beneficino.
Quella della polonia e dei baltici e' una preoccupazione utopica. La russia non invadera' mai un paese nato . La preoccupazione russa e' invece reale. Dietro alla preoccupazione polacca c' e' una strategia finalizzata sempre a strozzare la russia. Narrazioni assurde. Noi occidentali dobbiamo rassegnarci! Cina, russia ed india hanno un ruolo geopolitico che va riconosciuto; tutto il resto sono parole inutili; sofisticazioni ed elucubrazioni mentali assurde. Parlate quante volete. Ma se l' ucraina usa come scudi i civili di cosa parlate.
La NATO dove si è presentata ha poi perso contro nazioni completamente occupate e non in grado di opporre una vera resistenza cosa vi fa credere che di fronte ad un vero avversario sarà una passeggiata? Magari sarà un Pochettino complicata
La NATO vincerebbe contro la Russia proprio perché è addestrata ed equipaggiata per combattere contro altre forze armate e non in guerre di guerriglia come quella in Afghanistan. La Russia sono già 5 mesi che prende schiaffi dall'Ucraina, con perdite spaventose per ogni metro guadagnato dopo settimane di combattimenti. Figuriamoci i cazzotti che prenderebbe se la NATO scendesse in campo. L'unico motivo per cui la Russia fa paura è il suo arsenale nucleare. Se non fosse per quello sarebbero già stati cacciati via a calci nel sedere dall'Ucraina da parte della NATO.
In realtà ha sempre vinto facilmente le proprie guerre. Al massimo ha sempre perso "Il post guerra", ma quelli sono più dovuti ad errori politici che militari
Quel che vedo è che la Russia non vuole l'occidente ai propri confini e vorrebbe dei paesi "neutrali" ai propri confini perché si sente "accerchiata" e un pericolo per la propria sicurezza. I paesi baltici la Polonia e altri paesi dell'Europa orientale, hanno paura che questi paesi neutrali si integrerebbero con il sistema russo e trovarsi di fatto la Russia ancora più vicina, e la Russia con il senso di accerchiamento chiederebbe altri "paesi neutrali" e questi paesi non hanno intenzione di divenire tali paesi, specie se poi c'è il rischio di essere inglobati in un modo o l'altro nel sistema russo (qui tirano fuori per le stesse ragioni di sicurezza che tirano fuori i russi nei confronti dell'occidente), tali paesi vogiono tenere la Russia il più lontana possibile. Poi gli interessi nazionali, e vero che il gas è un interesse nazionale specie immediato, ma non è il nostro unico interesse anche se sono meno visibili, per esempio se i russi ottengono il controllo del grano ucraino dove viene esportato in Africa, potrebbe causare crisi migratorie giocando con il prezzo del grano e fare pressioni sull'Europa (non ci basta la Turchia che fa questo giochetto?), c'è anche la questione dei paesi confinanti della Russia che si sentono il prossimo obbiettivo (specie se succede qualcosa negli Stati Uniti da impedirgli di intervenire in difesa di tali paesi). Poi anche se togliamo le sanzioni e il rifornimento di gas ritorna ai livelli di prima, c'è il rischio che tutti i progetti di diversificare le fonti e la provenienza di tali materie vadano a farsi fottere, dando la possibilità fra 5 annialla Russia di fare un altra "operazione militare speciale" senza che l'occidente possa fare tanto per la questione gas. Poi che negli ultimi anni dal 2014 dalla prima invasione l'Europa è stato poco previdente, e che da quando i russi 10 mesi prima di questa invasion hanno cominciato ad ammassare le truppe nessun governo europeo, non abbia fatto nessun piano nel caso (percepito all'epoca estremamente improbabile,na non nullo) in cui la Russia ha fatto quel che ha fatto è una grave mancanza.
Dissento sulla affermazione che questo conflitto sia tra USA e Russia. Gli Stati Uniti avevano altri interessi più urgenti da gestire, sono stati coinvolti loro malgrado sia pur considerando che, una volta entrati nello scontro indirettamente, stiano ora valutando la possibilità di ridimensionare per molto tempo le forze Russe. Per altro, visto ciò che sta accadendo, direi che l'orso corrotto e alticcio si è dimostrato molto sotto tono! Forte con i deboli e debole con i forti.
Aspetta e vedrai che la bestia ferita qui è l'america. Non l'orso russo. L'orso russo è in semi letargo e se si sveglierà saranno problemi per l'occidente. Visto che se ci pensi la russia ad ora non ha ancora fatto sanzioni e quindi guerra (economica) al contrario della nato che si considera non coinvolta nel conflitto... Il mondo cambierà e se i paesi occidentali saranno più poveri e in guerra sarà tutta colpa americana e la loro mania capitalista. Meglio cominciare a seguire i brics prima che sia troppo tardi
Nella nuova guerra fredda la Russia deve affrontare il calo demografico, fattore cruciale per uno stato cosi vasto, un'economia semisviluppata basata sull'export di materie prime che vengono estratte in Siberia e vendute da Mosca e poi vari i nazionalismi al suo interno che stanno nascendo. La Federazione Russa comprende 20 repubbliche, la popolazione e' un miscuglio di etnie, lingue, religioni, culture e costumi differenti. La strategia USA e' il depotenziamento della Russia soprattutto dal punto di vista economico, di conseguenza diventa debole politicamente e militarmente. L'intelligence americana prevede un'implosione della Russia tra 5-10 anni. Oltre all'ostilita' da parte dell'occidente, la Cina ha messo le mani avanti di voler rinegoziare il trattato del 1860 riguardo alla cessione della parte orientale della Siberia con la citta' di Vladivostok, mentre la Turchia mira a diventare leader delle popolazioni mussulmane del centro Asia e Sud della Russia.
Molto interessante e molto ben argomentato. E' evidente che avere una guerra basata sulla distruzione più indiscriminata a pochi chilometri da casa fa vedere le cose sotto una luce completamente diversa.
Mi dispiace di dover criticare anche questa puntata, ma non si puo` fare altrimenti. Il problema principale e` poca o generica conoscenza della storia che invece ha un'enorme importanza nell'ambito della riflessione sulla geopolitica dell'Europa centro-orientale. E vero che sig. Mirko ha menzionato alcune questioni di questo tipo (anche se quella su principe Czartoryski non si e` capita affatto), ma la sig.a Agnese dovrebbe leggere qualcosa sulla storia della Polonia (e generalmente non basta riportare il resoconto di una conferenza sotto il patrocinio degli americani tenuta a Varsavia per capire cosa sta succedendo nella parte centro-orientale del continente europeo) perche` se lo facesse prima non parlerebbe mai (peraltro ripetendo diverse volte) di Józef Piłsudski come "generale". No, Piłsudski, non essendo mai ufficiale di carriera, perche confinato in Siberia come giovane rivoluzionario socialista, fu solo comandante dell'Organizzazione di Lotta Armata del Partito socialista polacco durante la rivoluzione 1905-1907 e pure comandante delle Legioni (dei volontari polacchi) che durante la prima guerra mondiale combattevano nelle file delle forze dei paesi centrali fino al 1917 quando, sull'ordine di Piłsudski, non hanno giurato la fedelta` agli imperatori tedesco ed austriaco e lo stesso Piłsudski e` stato rinchiuso dai tedeschi nella fortezza di Madeburgo. Liberato giusto in tempo per l'11 novembre 1918 e` tornato a Varsavia per assumere l'incarico del Capo dello Stato nonche` comandante in capo delle forze armate e dal 1920 il Maresciallo della Polonia. Infatti, in Polonia quando si dice o scrive il Maresciallo tutti sanno che si tratta proprio di Piłsudski (fra l'altro anche a Roma c'e` il Viale Maresciallo Pilsudski...). Comunque il concetto di Trimarium, che precisamente non e` stata una riedizione dell'antica Rzeczpospolita polsko-litewska oppure Dwojga Narodów (Res publica polacco-lituana ovvero delle Due Nazioni) che esisteva, partendo dall'Unione della fine del XIV secolo fino alla fine del secolo XVIII (essendo nel XVI fino a meta` del XVII una potenza principale in questa parte d'Europa), ma era un concetto piuttosto teorico, invece quello che cercava di mettere in atto Piłsudski negli anni 1918-1920 era un'idea della federazione con la Lituania, il riconoscimento dell'indipendenza della Bielorussia (poi in gran parte inserita come Lituania di Wilno nell'ambito territoriale della Polonia dopo il 1918) e l'alleanza strategica con l'Ucraina indipendente (prima mai stata tale, divisa dalla seconda meta` del Seicento tra la Russia di Mosca e il Regno di Polonia, e successivamente tra la Russia zarista e l''impero austro-ungarico). In tal modo la Polonia sarebbe sicura nei propri confini, aiutando la lotta delle nazioni che una volta facevano parte della Rzeczpospolita ma nei primi decenni del XX secolo rivendicavano la loro autonomia o indipendenza in modo particolare nei confronti della Russia. Infatti, nel 1920 Pilsudski ha dato l'appoggio a (menzionato da sig. Mirko) - Semen Petlura, capo di indipendentisti ucraini (contro i quali solo nel 1918-1919 i polacchi combattevano duramente, difendendo anche Lwów (Leopoli) in quanto citta` polacca). Ma avendo di fronte un avversario che cercava di sottometterli tutti e due ovvero la Russia governata dalla fine del 1917 dai bolsceviki, nella primavera del 1920 le forze polacco-ucraine sono riuscite a riconquistare la capitale ucraina, Kiev ma nell'estate del 1920 l'offensiva della Russia sovietica e` arrivata fino a Varsavia, e nei pressi della capitale polacca a meta` dell'agosto del 1920 e` stata combattuta la Battaglia di Varsavia che da una parte ha salvato l'indipendenza della Polonia, e dall'altra ha fermato (almeno fino al 1945) la diffusione del bolscevismo in Europa. La Polonia ma anche i Paesi Baltici e ovviamente l'Ucraina indipendente sono state sempre avversate - non con la difesa bensi con le aggressioni in diversi periodi a partire dal Cinquecento - dalla Russia zarista, sovietica e oggi (in questo frangente con le armi sul territorio dell'Ucraina e con la propaganda piena di minacce di distruzione della Polonia e dei Baltici) da odierna putiniana. In questo contesto l'esclave di Kalinigrad va visto non come un territorio abitato da semplici pensionati russi, ma come una grande base militare con testate nucleari Iskander che sono un vero pericolo per questa parte d'Europa. Se aggiungiamo la questione del "corridoio di Suwałki", il rafforzamento della Nato nella fascia orientale dell'Alleanza come pure l'adesione della Svezia e della Finlandia non sono atti di "aggressione" verso la Russia, ma al contrario una ragionevole risposta al pericolo per la pace (peraltro gia` infranta con le azioni in atto, in Ucraina) ovvero dalla Russia di Putin.
Certo la Polonia cosi ama ucraina !che a cita di nord Polonia che si chiama Gdynia a centro di cita ,vicino Scver Kosciuszki tanti turisti esteri hanno notato che le bandiere polacce che si trovano di la sono machiate e sporche ,invece ci sono in giro tante bandiere ucraine ,gente chede !la cita Gdynia e una cita polacca ,opure ucraina ,!dove patriottismo polacco. Certo si puo essere solidari con ucraina ma questo che sucede Gdynia ,Danzica e una cosa asegerata !Pasando tutta Europa non si vede questo tipo di show!
@@teresanajda1494 Gentile Signora, quello che scritto a proposito delle questioni storiche e geopolitiche non ha niente a che fare con la Sua osservazione. Comunque non credo che sia un tema principale di fronte ai veri problemi sociali e pure politici che potranno scaturire dalla massiccia, anzi, mai vista, l'accoglienza di profughi di guerra. In Polonia, con diverse ondate, sono arrivate 4 mln persone dall'Ucraina (in stragrande maggioranza le donne con bambini), accolte non nei campi di profughi o cosiddetti "centri di accoglienza", ma dalle famiglie polacche nelle loro case. La Polonia finora non ha ricevuto nessun aiuto dall'Unione europea, che al contrario, cerca con le procedure di accuse sulle infrazioni del sistema giudiziario in Polonia (di fatto si tratta di uno scontro all'interno della "casta" dei giudici filo oppure antigovernativi, non tanto differente da quello che succede in altri paesi dell'Ue) di abbattere il governo di destra e favorire il ritorno dei liberali di Donald Tusk al potere. Aggiungendo alla guerra i problemi politici, sociali ma prima di tutto economici, non ci si puo` meravigliare dell'insofferenza dei cittadini polacchi che la esprimono anche nei commenti come quello di sig.a Teresa.
@@stefanbielanski3776 Gentile Signor Stefan non ce dubbi che popolo polacco e cosi generoso a confronti popolo ucraino,ma si deve sopratutto guardare interesi suo popolo e proteggere soprattutto simboli propio poese.
polacchi e baltici sono pazzi (per le ragione che avete ben esposto) e vengono facilmente strumentalizzati...comunque il buon campochiari l'ho sentito poco mi sarebbe piaciuto ascoltarlo di più, ma bella liva
Sono curiosa se l'Italia avesse un vicino e trascorsi(!!!) con un paese come la Russia penseresti lo stesso modo? (storia parla molto chiaro) Pazzi o sanno molto bene con chi hanno a che fare?!?!
non capisco perche turchi, francesi ed americani (gli altri praticamente non esistono) non mettano pressione alla Russia in Siria, Libia e Mali, viste anche le risorse energetiche di questi paesi.
@@cultureabroad8983 E perchè no? Ti dico una cosina che so per certo: Baltici e Polonia pur di non avere i Russi in casa di guerre mondiali ne farebbero anche 10 una dopo l'altra. ...Questo ti dice quanto la Russia è amata nel mondo.
@@andreadalcortivo747 non è amata dai paesi occidentali, dall'altra parte non penso, l'Occidente si è arricchita molto ben prima tramite il colonialismo...tralasciando sto discorso, Africa, e una buona parte del sud america e Asia continuano a non odiarla la Russia.
@@marcot3868 sono progetti della Cia vecchi di 15 anni e da realizzare con la guerra in Europa. Francamente, che Limes sia la grancassa degli yanx è deludente.
Grandi slogan con una veridicità nulla. E anche di questo si nutre e illude popolo russo, da anni e anni subiscono è aspettano famigerato miglioramento della loro povera vita...
BOT RUSSO: nome finto, iscrizione a RUclips il 25 febbraio 2022 (il giorno dopo l'inizio dell'i invasione), accuse surreali a stati che non hanno mai dichiarato guerra a nessuno e vivono incastrati tra la minaccia russa da un lato e alleati come Italia e Germania dall'altro, pieni di opportunisti che pur di fare business indisturbati li sacrifichebbero volentieri.
Buongiorno, volevo chiedervi se, nell’attuale momento storico, gli USA e l’UE potevano cercare di destabilizzare le regioni autonome della Federazione Russa, riaccendendo lo spirito autonomista, per far disperdere risorse umane e mezzi militari? Sarebbe interessante fare una puntata su suddetto scenario. Grazie
Una Libia grande come la Russia e con 6000 testate nucleari che ballano tra centinaia di milizie incontrollabili? Per essere interessante è interessante. Ed è interesse di tutti chiudere in manicomio perché non ne esca più chiunque se lo auguri.
@@toffonardi7037 condivido il tuo pensiero nell’essere schierati con gli USA e di conseguenza con la NATO. Lo stabilizzare all’interno delle Federazioni era riferito ai territori delle repubbliche del Tatarstan, Baschiria, Udmurtia, Karelia, Tuva, Buriazia, Calmucchia, Yakutia, Khakassia, Altaj, Chuvassia, Mordavia, Mari-El, Dagestan e tutta la zona del Caucaso. Inoltre, non è da sottovalutare l’annullamento del referendum per l’adesione dell’Ossezia del Sud e Abcasia per l’annessione alla russia. A me sembra una polveriera la situazione nella federazione russa.
Esiste esiste tranquillo, affidarsi all'Istituto Aspen e al tizio coll'erre moscia per la questione non è il massimo... L'Europa unita si farà, non siamo nell'Ottocento, gli Stati nazione sono impotenti, il mondo spinge verso l'unificazione continentale.
Se in Russia ci fosse un cambio di regime in senso democratico, o fosse in qualche modo "sconfitta", le farebbero anche dei cambiamenti territoriali? visto che permangono delle questioni controverse. E quella nuova Russia che verrebbe fuori, sarebbe in grado di diventare stabilmente una democrazia?
Difficile dirlo! Per mantenere intera l'attuale Russia servono delle figure forti, che cozzano con la democrazia come la intendiamo noi. C'è il rischio che la Russia si rompa per pressioni interne e lì non sarebbe una bella cosa.
Per quanto riguarda la fortissima russofobia polacca consiglio la visione del film Legiony, un prodotto cinematografico polacco del 2019 che racconta le storie di alcuni soldati polacchi nella Prima Guerra Mondiale alle prese contro la Russia zarista. Un'accozzaglia di cattivo gusto, atteggiamento antistorico e patriottismo romanzesco e malsano concentrati in uno dei più grandi esempi di storia piegata ad una vulgata sociopolitica russofoba estremizzata all'inverosimile.
ottimo che Parabellum collabori con Limes. Ottimo analista, molto preciso e professionale
Fa molto piacere ascoltare dei giovani tanto preparati e che invitano a studiare e pensare per capire meglio.
Non conoscevo Mirko, ma è davvero preparatissimo, wow!
Pensa che è autodidatta 😄
concordo
Mirko Campochiari, va ascoltato, è molto competente e preparato
Ottimo approfondimento. Non ho capito però il senso dei due ospiti se poi uno dei due ha 5 minuti scarsi per parlare…. E mi spiace perché Mirko mette sempre molta carne al fuoco.
te ne danno 5 minuti cosi se poi vuoi sentire 1ora e mezza di Parabellum vai nel suo canale ;-)
@@mrwolf84 Sono già un suo aficionado :-)
Magnifica puntata, non vedo l'ora di leggere gli articoli di Agnese e Mirko sul nuovo numero.
Intanto i lituani vanno a fare spese in Bielorussia, a causa della crescita dei prezzi, soprattutto gli idrocarburi ed i bielorussi non ostacolano alcuno.
La mia compagna è lituana...
Informatevi sulla gestione "politica" dell'emergenza della compagnia Lifosa e capirete tante cose sui politici lituani, paese che al primo posto dell'agenda politica ha ormai da due decenni il problema dell'emigrazione, tanto per chiarire.
Interessante questa dritta
@@matteorenzulli2434 il governo bielorusso ha esteso l'accesso ai cittadini lituani e lettoni fino al 31 dicembre 2022, senza il bisogno di richiedere la visa.
Per quanto riguarda la questione Lifosa, gruppo attivo nella produzione di fertilizzanti e fosfati per l'agricoltura, che ha in ucraina russia e Bielorussia i maggiori clienti e che impiega quasi mille dipendenti, a domanda specifica a politici del governo di maggioranza riguardo la cassaintegrazione, i licenziamenti già avvenuti, i mancati introiti fiscali la risposta è stata "con i fondi che stanno arrivando dall'Europa tutto ciò è ininfluente"...
Ad aprile o maggio, l'amministratore delegato, in aperta opposizione al governo, si è dimesso.
Ora il governo punta a far ripartire la produzione, ridotta, dal 7 agosto p.v. .
In un paese che conta 2 milioni e 750 mila abitanti, l'aumento dei contigenti militari della nato rappresenta un bel business, i lavori di adeguamento o costruzione ex novo di strutture militari standard nato sono già avviati e dovrebbero essere consegnati entro il 2025.
Faccio infine presente che condizione necessaria per l'annessione della lituania alla comunità europea fu, all'epoca, la dismissione della centrale nucleare di Ignalina che da sola forniva il 70% dell'elettricità utilizzata nel paese (ed in parte venduta all'estero.), ed altro ci sarebbe da dire su (s)vendite di aziende di stato..
Debbo assolutamente disubbidire ai Vostri consigli di civile convivenza: non riesco ad ascoltare tutti gli “ eeem “ che interrompono la chiarissima lezione della discepola di Lines, Agnese.
Ascoltare questo video , a distanza di due anni , mi permette di capire , quali previsioni si sono realizzate ed quali no .
Interessantissimo argomento...Mirko è più che all'altezza,ma la ragazza non è pronta per i live, troppi "eeehm"
Buongiorno,
Mi permetto, con rispetto, di ricordarle che se mai si inizia mai si impara.
“la ragazza” - Dott.ssa Agnese Rossi
Grazie
@@KyooGozenla risposta che avrei voluto sentire, con garbo e grinta...buon lavoro dott.ssa Rossi.
I vostri video mi han convinto ad abbonarmi, son contentissimo sia di leggervi che di ascoltarvi. Son contento che si affaccino dei giovani che mostrano di avere gia' una visione larga e spirito analitico: avranno tempo per maturare ed essere ancora piu' piacevoli.
Ti consiglio di seguire anche il canale parabelum che hanno citato qui nel video,
@@johnnypaglia7970 se ti puo' far piacere, seguo parabellum, vlad sparastoria e varie. Senza nulla togliere a essi, Limes ha diversi punti di vista che offrono un quadro generale mentre son da tener presente le formazioni e le mentalità sia di Mirko che di Vlad, che per inciso stimo moltissimo ma, su questo conflitto, hanno un coinvolgimento che in alcuni casi toglie loro qualche grammo di lucidità. Opinione strettamente personale.
Mirco è avviato in Limes ad essere il nuovo Dario Fabbri; continua così Mirco!!
Complimenti anche a Limes che sa cooptare le menti valide👍
Beh oddio
Sono figure completamente diverse
Non esageriamo.
Però gli si vuole bene !
se dici cosi Federico Petroni ci rimane male,
piuttosto mentre Fabbri era fissato (troppo?) con la grand strategy, Mirco copre il buco dell'analisi tattica, che a Limes nessuno era abituato a fare perche... semplicemente non c era una guerra convenzionale da 30 anni!
@@mrwolf84 soprattutto l'approfondimento dell'aspetto militare era spesso una mancanza in Limes. Vediamo se scateneranno Mirko anche su altri quadranti (tipo l'Indo-Pacifico o il Mediterraneo...)
@@mrwolf84 A Limes non capiscono quasi nulla di guerra, sono giornalisti spesso, Parabellum mise in imbarazzo Caracciolo con alcune domande da Andrea Grieco se non erro.
Invito a Svezia e Finlandia ad entrare nella NATO???la NATO non invita nessuno, ma forse Limes preferisce non saperlo
Veramente per entrare nella NATO c'è bisogno di un invito ufficiale. Invito che ovviamente può essere rifiutato o accettato
A me sembra abbastanza giusto, l'importante è che non si parli di "annessione" come faceva qualcuno
@@Nico-iv3wr immagino previa richiesta di ingresso
@@cluadiotuccillo se non ricordo male c'è prima un interesse da parte del Paese richiedente espresso con una richiesta formale di informazioni.
Questa richiesta non è assolutamente vincolante, viene presa in considerazione dalla NATO che in base a quale Paese ne fa richiesta può anche decidere di non rispondere proprio nemmeno ad una richiesta di informazioni.
Se la richiesta di informazioni è considerata degna allora la NATO manda un modulo da riempire con domande specifiche. Dopo questa fase possono passare ANNI prima che la successiva richiesta formale di ingresso si verifichi, soprattutto se il Paese in questione ha ancora un po' di questioni interne da sistemare, come ad esempio la Romania.
La relativa rapidità con la quale Svezia e Finlandia sono entrate nella NATO non è dovuto alla situazione attuale, ma piuttosto al fatto che già in anni precedenti avevano fatto richiesta di informazioni e ricevuto un benestare come Paesi adeguati.
A quel punto un Paese può decidere di fare la richiesta di adesione formale che in seguito viene ratificata.
Si può anche decidere di non fare la richiesta formale di ingresso fino a quando non ne senta il bisogno.
I motivi sono banalmente economici, cioè se valga o meno la pena destinare una certa quota di soldi nazionali agli armamenti NATO e anche ad avere la NATO fra le p@lle in casa e a mandare contingenti militari di peacekeeping altrove, ad esempio in Afghanistan.
Svezia e Finlandia, al contrario della Norvegia già presente dal 1949, anche per opinione popolare, non erano così propensi ad aderire prima che la Russia si svegliasse ai suoi sogni di gloria in Crimea nel 2014, ma si erano già portati avanti e problemi interni o costituzionali non ne hanno. Rientravano già fra i paesi amici.
Aggiungo che c'è stato un boom di adesioni fra il 2007 e il 2009 in tutta l'area dell'ex blocco sovietico.
Ottima analisi e come sempre Mirko preparato e competente. Limes dovrebbe avviare una collaborazione fissa con parabellum.
Concordo, anche la ragazza molto preparata. Ospiti di alto livello
@@aureliotutino539 Fossero tutti come Mirko gli youtubers, RUclips avrebbe la stessa valenza didattica di tutte le università messe insieme
@@aureliotutino539 se conoscessi bene l'ambiente universitario ti renderesti conto molto rapidamente che certi youtuber come Mirko sono molto più preparati sulle questioni odierne
@@aureliotutino539 la conoscenza e lo studio non sono prerogativa esclusiva dell'accademia, anch'essa facilmente imbevuta di propaganda
@@aureliotutino539
Il Baronato ( all'inizio di una frase andrebbe usata la maiuscola: I )
è non e'
a fine frase andrebbe messo il .
Ho detto tutto.
Consiglio ad Agnese, quando lo riterrà opportuno, di curare un pò il ritmo della narrazione. a volte è necessario fare delle brevi pause tra un concetto ed un altro, perché altrimenti l'esposizione diventa un mattone. è una cosa secondaria però ne va della qualità dell'esposizione
La qualità della sua esposizione è bassa: ci ha massacrato di "appunto" e "in qualche modo".
Consiglierei, dopo il corso a Limes, un bel corso di Parlare in Pubblico.
@@CarParIta e vabbè però un po' di comprensione verso i giovani
magari un po' più di sintesi... dritti al punto e un po' meno parentesi
Interessantissimo e soprattutto obiettivo
quanto era meglio non espandere la NATO verso Est, e neanche l'unione europea. Ci siamo uniti a dei tipastri.
Detto da un Italiano fa un po' ridere
Tipastri ce ne sono in giro, certo. Qui si parla delle percezioni e preoccupazioni, fondate e meno fondate, di essere oggetto di aggressioni militari possibili, in pianificazione o anche reali.
Questi sono paesi che, quando hanno avuto dagli anni 90 governi piú democratici e non sono stati piú obbligati dalla forza militare della URSS e della Russia poi, a limitare la loro indipendenza, in modo molto convinto hanno chiesto e poi ottenuto di aderire a questa alleanza, tutti temendo aggressioni da parte russa. Molti in Italia, tra cui l´intervistatissimo professor Orsini, ripetono la versione di una Russia accerchiata, umiliata ed praticamente aggredita dagli anni 90 dai paesi della Nato. E invitano a considerare i fatti di quest'anno come conseguenze di tale errore da parte dell'Occidente dagli anni 90. Errore evitabile a cui doveva seguire la risposta russa di oggi, questa non evitabile, come lo afferma Putin? Avremmo dovuto opporci e vetare l'entrata di questi paesi nella Nato e in questi giorni anche l'entrata di Svezia e Finlandia?
Di sicuro quel che é giustissimo evitare é una inutile corsa ad armamenti da parte di tutti. Ma cerchiamo di distinguere tra le posizioni di governi dedicati ad una comprensibile organizzazione per difendere il loro paese e quelle in cui un timore non fondato di possibili aggressioni porta a forti spese militari e perfino a spingere verso azioni aggressive giustificate come mosse difensive.
É assai diffusa l´ idea di gravissime colpe dei paesi della Nato nel conflitto in Ucrania. Non si arriva a dire che questo o quel paese della Nato, includendo gli USA, abbia mai programmato invadere o attaccare militarmente la Russia. Peró molti stanno presentando i nostri paesi dell'Europa Occidentale ed Orientale come paranoici in quanto inutilmente preoccupati dell'aggressività della Russia, anche se é chiara la loro forte resistenza ad aumentare le spese militari per avvicinarsi al 2% del Prodotto Interno.
Mentre é valido il proposito di negozi diplomatici intelligenti per porre fine alla guerra in Ucrania, é giusto tener presente fatti come: i) la realtà di spese militari russe che da anni nettamente superano il 4% del loro Prodotto Interno, ii) la convinzione del governo russo di essere oggetto di minacce assai gravi al di lá di quel che si può comprovare e che iii) tale percezione di minacce é forte al punto di aver fatto decidere di iniziare il 24 febbraio di quest'anno una costosa impresa militare presentata come assolutamente inevitabile, pagando il prezzo di un numero altissimo di giovani russi mandati a morire e soffrire fuori dai confini del proprio paese.
Se si ammette che una certa paranoia esiste nel governo russo attuale e che questa é pericolosa, rinunciare ad appoggiare militarmente l´Ucrania facilitando il raggiungimento rapido di tutti gli obiettivi del governo russo, oltre a limitare il numero di vittime del conflitto, potrebbe, ma non é sicuro, ridurre tale paranoia. Comunque, dopo una vittoria schiacciante e netta della Russia in quella guerra non ci troveremmo in un´Europa piú prospera e pacifica. Dovremmo probabilmente prepararci a nuove azioni militari "da ogni parte" e a negoziati piú difficili di quelli a stento iniziati in questi mesi.
@@enniocufino2413 apprezzo la tua analisi ben dettagliata ma penso che anche l'Ucraina, come ora la Lituania, abbia volutamente cercato lo scontro con la Russia, fidando sull'aiuto della NATO. Credo che se noi per primi fossimo rimasti al nostro posto tutti questi guai si sarebbero evitati.
@@Mr1Magoo D'accordo, vero anche quello che lei scrive. Ma riflettiamo sul fatto che in ogni caso la vera sorpresa per tutti é stata la decisione del presidente ucraino col suo governo e una parte importante della popolazione di non arrendersi, La loro difesa é cominciata con armi proprie, anche perché l´attacco russo non sembrava affatto limitato al Donbass. L'aiuto militare straniero a quel governo contro una Russia (le cui intenzioni chiare non sono ancora) é cominciato dopo tale decisione di Zelensky e inizio di difesa nel nord del paese.
@@toffonardi7037 in 50 anni di guerra fredda i russi non si sono mai mossi oltre la cortina di ferro. Lo sai o no?
23:53 “ la Germania è passata dalla parte dei buoni”…. oh mio dio che sciocchezza!!
La Germania è sempre stata dalla parte sbagliata e attualmente sta favendo una enorme figura di guano. Rimane un paese ipocrita, come ipocrita è sempre stato il popolo tedesco.
@@AlgernonMoncrieff77 il mio era un commento ironico…
USA! USA!USA!USA!
… sssh… ti dó un aiutino la A sta per adolf 😂
La collaborazione tra Limes e Parabellum è stata una splendida sorpresa e ha grandi potenzialità
Grazie dei contenuti sia di Agnese sia di Mirko.
Grazie
1:58 più che altro non ci appartiene, per una diversa percezione delle minacce.
Per noi, le principali minacce vengono da sud (immigrazione, fondamentalismo islamico ecc.). E la Russia, al di là delle simpatie personali, costituisce un potenziale alleato. Paesi come la Polonia non amano gli immigrati e quant’altro, come è noto, ma non avrebbero problemi a sostenere gli indipendentisti ceceni contro la Russia, mentre per il 90% di noi basta dire “sono fondamentalisti islamici” e ogni simpatia è andata.
Neanche la Russia avrebbe problemi a sostenere brigate islamiche contro l'Europa, basti guardare quanto sono amichevoli con una nazione teocratica come l'Iran. Certo che siete sandroni veri eh
@@marcot3868 sui rapporti tra Russia e Iran ci sarebbe qualcosa da dire, visto che quando Israele bombarda le postazioni di Hezbollah Putin non alza un dito 😉
Comunque c’è una differenza tra il terrorismo di matrice wahhabita e movimenti quali Hezbollah. A prescindere che un movimento anche fondamentalista di matrice sciita è per il primo un nemico naturale (e viceversa)… non mi sembra che i terroristi islamici che di tanto in tanto dobbiamo fronteggiare sono di matrice sciita
Il mondo è diviso in due e noi non essendo obiettivi non ce ne accorgiamo, la posizione neutrale ahimè non esiste più perché l'Europa ha dimostrato di non esistere, quindi ora o uno sta con gli USA o con la Russia, dopo quello che è successo per noi occidentali stare con la Russia è impossibile, forse per sempre
Limes ha fatto 3 giornate del mare per spiegare che il mediterraneo e' una risorsa e non una minaccia. E' gas e petrolio che stiamo utilizzando e ancora di piu utilizzeremo , l'ENI lo prende dalla sponda sud del mediterraneo allargato!
Le maggiori minacce per noi sono la penetrazione mafiosa in nord italia, e l'analfabetismo finanziario degli elettori che poi si riverbera nella scelta di una classe politica incompetente e assuefatta agli scostamenti di bilancio.
Insomma la minaccia all'Italia sono gli italiani
@@giaki105 se possiamo stare con Turchia Egitto Arabia Saudita potremo benissimo continuare a commerciare anche con la Russia
Quanto sarebbe bello se, dopo aver fatto questa guerra per prendersi qualche porzione di territorio ucraino, la Russia finisse per perdere Königsberg!
Königsberg fa gola alla Polonia ( ma anche un po'alla Lituania).
Aspetto un servizio sul Kazakistan, mi sembra che i rapporti con la Russia non siano più così buoni. E sul Giappone :inflazione, crescita, caro energia : un altro mondo ?
Se può interessarti un esperienza personale ne ho parlato di recente con una amica Kazaka, vanno d'amore e d'accordo con Mosca e ho scoperto che i kazaki non etnici si considerano direttamente russi
@@cluadiotuccillo Interessante, perché le mosse di Tokayev non sembrano andare di pari passo con quelle del Cremlino.
@@cluadiotuccillo strano. Il presidente kazako ha protestato con mosca dell'invasione ucraina ( e verosimilmente non vuol fare la stessa fine ) stanno inoltre progettando un oleodotto che arrivi in Azerbaijan senza più passare dalla Russia
@@vincenzosansone8740 ho precisato che è un esperienza personale, però parlando con questa amica l'impressione era che dopo i recenti disordini la situazione sia sotto controllo e la sudditanza alla Russia sia data per scontata, il non allinearsi completamente con la politica di Mosca sembra sia più che altro una via per non compromettere gli affari con l'Occidente
Complimenti fantastica trasmissione
Episodio molto interessante. Notevole la capacità di esporre di entrambi: nessuna esitazione, linguaggio chiaro, preciso, pulito. Breve e bravi tutti
Ottimo video, entrambi molto preparati
Grazie Alfonso, gestione della serata sincronizzata alla perfezione!!
Puntata che perprime un po'. Viene esposto il punto di vista strategico dei paesi baltici + Polonia ma non viene discusso. Sono credibili gli assunti da cui parte questa lettura strategica o no? Posto conto che questo sia difficile da stabilire (ma date le letture precedenti che lo stesso Limes forniva del rapporto tra Usa e Russia direi di no) almeno un tentativo di analisi critica...
Mi sarebbe piaciuto sapere se questi paesi si rendono conto che paesi come l'Italia hanno solo da perdere da questa situazione,
Ma certo che se ne rendono conto. Ma sono altresì sicuro che la cosa li lasci del tutto indifferenti.
@@paolodimilano5964 i governi degni di questo nome e consapevoli pensano alla sicurezza del proprio territorio; sfortunatamente questa situazione evidenzia una volta di più la pochezza dell'esecutivo italiano, sia come preparazione che lungimiranza. Essere affaristi non è una grande garanzia, salvo che per speculazioni. Idem per chi occupa poltrone, sprecando denaro pubblico o troppo impegnati ad intrallazzando in business farmaceutici o compiacere interessi extranazionali. Macron si barcamena, ma la Francia, ricorda molto bene la fine di Napoleone e il regime di Vichy. Germania e Russia sono equiparabili per la rispettiva tradizione belligerante. Basta vedere chi ha iniziato ogni conflitto in epoca moderna... anche sotto il profilo bancario. Chi li conosce, li contiene. Ha detto molto bene Tim Marshall: le guerre le decide la geografia. Limes, linee di confine, preziose per capire e prendere posizione. Una partita a scacchi da preparare considerando tutte le variabili.
Ottimo Mirko, come sempre. Un plauso anche ad Agnese, interessante il forum delle etine russe a Varsavia 👏
Excelente, muchas gracias por compartir vuestros conocimientos.
Guardiamo un mappamondo. Cosa fareste se foste russi? 8 anni di sanzioni, sempre più circondati dalla Nato, con l’Ucraina gestita ormai direttamente da USA e Gran Bretagna, il Kazakistan sempre più problematico e simile all’Ucraina, il Giappone che si riarma e udite udite, il Canada “padrino” della Lettonia? In merito al presunto “razzismo” dei russi nei confronti delle minoranze mandate al fronte, vorrei ricordare che le forze armate italiane da decenni reclutano prevalentemente nel Sud Italia. È normale, accade in tutti i paesi. E quindi, in caso di guerra dovremmo definire razzista lo stato italiano perchè invia al fronte prevalentemente soldati del Sud? Ma stiamo scherzando?
putin la lituania spianacela....tanto gia' e' piatta...
Yuri...un nome una garanzia, poi mi vengono a dire che i Russi sono brave persone😂
🤮
Questa volta italiani una volta che avete scelto il vostro alleato, non fate i volta gabbana alla prima opportunità più favorevole ai vostri interessi. Geopolitica non e il calcio🤡. Molti paesi e nazionalità ne hanno per il cazzo di questo atteggiamento. Comunque "siamo alle botte".
Ho letto articolo e l'ho trovato molto interessante. Ovviamente ci sono sempre ragioni storiche per certi sentimenti diffusi, però la mia impressione è che più che della Ucraina questi stati si preoccupano dei loro interessi. Non è una novità, della Ucraina a mio parere non frega niente a nessuno, se non per ragioni egoistiche. In tal senso, la definizione guerra "per procura" per me resta quella più precisa, povera gente...
@@svetanna2009 Italiano medio be like
@@svetanna2009 No no, mi fa ridere che un ITALIANO si permetta di giudicare eticamente altri popoli interi, è esilarante anzi😂
@@svetanna2009 Poi oh che coincidenza, tutte a te venivano a cercare eh😂 Non ti crede manco tua madre.
@@svetanna2009 Sicuuuuuro, tutti tranne te, che bravo ragazzo😂
Si ,ci sono creati solo nuovi oligarchi ucraini! ricchiti sulla pelle non solo popolo ucraino ,anche sulla pelle di cittadini di UE,ma nessuno non parla di loro ,che guerra aiuta loro fare grandi soldi! si parla solo oligarchi russi!
Difendere gli interessi nazionali senza alcuna remora in Europa è ciò che ci rende deboli e che potrebbe riportare instabilità nella regione. Bisogna dialogare cooperare e essere uniti anche nelle difficoltà perche è l'unico modo per mantere la pace nel continente e favorire l'economia del continente
Paesi russofobi o paesi che gli conoscono (storia che parla chiaro) molto meglio di noi italiani.... Per la nostra fortuna..
Ottimi Agnese e Mirko
Ho perso interesse per i video di Limes, peccato...avevo iniziato a seguire il canale un anno fa di questi tempi e mi ha appassionato sempre, dopo un mese di guerra ho smesso di guardare i video, sarà che sto passando un periodo brutto e l'argomento ormai principale sul canale non aiuta a distrarsi. Qualcun altro come me?
Mirko la stessa cosa non vale per gli USA?
Mirko è un gigante, se Caracciolo è furbo dovrebbe cercare una collaborazione permanente. Troppo spazio è stato dato ad Agnese che non mi sembra un fenomeno.
Guarda che Agnese viene dalla scuola di Limes dell'anno scorso, è giovane, brava, e serve un po' di tempo per parlare come Caracciolo, no? Onore a lei e a chi le ha dato la possibilità di crescere in fretta. Decisamente meglio ascoltare lei che i vari giornalisti tuttologi che imperversano nei vari programmi TV
@@nuvolarossa1619 Ok, però hanno fatto parlare solo lei,.
Scrivo per Limes, Agnese è preparata ma non ha un centinaio di live alle spalle ci vuole tempo per "sciogliersi".
Forse era emozionata ma non mi è piaciuta Agnese Rossi, troppi avverbi, troppe virgole: in generale troppo impostata. Da rivedere
" a professò, pe mme se a dico co una o due erre pe mme sempre guera è… e me scusi: a guera è guera!"
Molto interessanti le questioni narrate da Parabellum. Per Agnese però consiglierei, e lo dico con tutta la benevolenza non con il dito puntato, di togliere un po’ di “appunto”, di “ehm...” ce ne sono stati una MAREA e di essere un briciolo piú coincisa. Per il resto continua così. A Limes va alzata l’asticella. Merita lavorarci su 😉👍
@@BB-gv2lv ma certamente, ci mancherebbe! Ma per migliorare nella vita e nel lavoro, serve non essere portati su un piedistallo, tutto qui.
Mettere donne a parlare di strategia è sempre un po' fuori luogo, diciamocelo. Non hanno in genere gli istinti psicologici adatti. Inoltre ho notato che Limes tra gli ospiti più giovani sta scegliendo sempre femmine, che non mi appaiono grossi talenti (Parabellum può stare simpatico o meno, ma è tosto nella sua sfera).
Infine qualcuno mi pare ti abbia redarguito per aver osato muovere un elemento di critica a una 'sacra donna': ricorda 'maschietto', esse sono sempre meravigliose, incriticabili, bellissime e ultraterrene.
Poi ci si chiede le ragioni della morte demografica, primo argomento geopolitico che dovrebbe interessare...
Forse che portare le donne su un piedistallo in privato, in pubblico e nella carriera a priori ha un ruolo?
@@tairo1092 Sì ma se tu critichi una donna in quanto donna, è normale che ti facciano notare che ce l'hai con le donne. Che cazzo vuol dire che non hanno gli istinti adatti? La geopolitica è basata su analisi razionali, non su istinti.
@@adramelch82 Va bene, a volte calco un po' troppo la posizione, opposta alla solita, per bilanciare dialetticamente. Tuttavia non conosco grandi strateghi e generali donna nella Storia, Zenobia, Budicca, Cleopatra ecc. si rivelarono tutte instabili e dominate dalle passioni, facendo collassare il proprio popolo (e nessuna di loro era sciocca o ignorante, anzi).
Quindi credo ci siano campi dove è più adatto l'uno o l'altro genere, più affidabile. Incarichi come lo stratega o il giudice, che richiedono grande sangue freddo e imparzialità, non li reputo (non solo io) affatto adatti. Meglio L'economia, la sociologia o la psicologia se dovessi scegliere una scienza sociale.
Il discorso è lungo, si dovrebbe conversare per ore sulla questione.
@@tairo1092 non sono d accordo sulla prima parte. La seconda e la terza le sottoscrivo invece totalmente
La presenza di Mirko garantisce un'informazione il più possibile trasparente e veritiera.
Oh finalmente uno zoom sul cuore del problema: l'Intermarium.
Quella carta a 26:16 ci svela finalmente quali sono i territori che costituiscono quella che avete chiamato:"Cortina d'acciaio".
Ma ci svela soprattutto qual è la faglia della "Geopolitica polacca-lituana" che si è messa in movimento grazie all'appoggio americano.
Territori che vanno dalla Svezia e Norvegia fino alla Finlandia e scendono poi a sud verso i Balcani passando da quello che fu l'impero asburgico, la vecchia Ceco-slovacchia, Ungheria, ex Jugoslavia e Romania.
Costeggiando la Russia proprio nei territori oggi in fibrillazione: Lituania, Estonia, Lettonia e il pezzo occidentale dell'Ucraina.
Eccola disegnata la Cortina d'acciaio o Intermarium.
Se si considera che la Polonia è storicamente "cattolica" e la cortina va a Sud in paesi slavi ortodossi (Ungheria, ex Jugoslavia) che sono da sempre vicini alla Russia il quadro è completato.
Si capisce anche la centralità della Turchia (ex impero ottomano) poi, vista la presenza nei Balcani di popolazioni musulmane proprio nella pancia della vecchia Jugoslavia già esplosa negli anni Novanta del Novecento.
Una faglia quella Polacca-Lituana da fare cadere i capelli.
Grazie e complimenti.
Un saluto speciale a Alfonso Desiderio il nostro supereroe
Sono nato a suwalki...tutta questa situazione sembra troppo gonfiata.
Complimenti per la puntata e in particolare per Agnese Rossi, articolo ottimo, esposizione molto interessante.
Bravi tutti Alfonso King
Ma se lo stesso Putin ha detto che non gliene fregava un’acca della nato
Magari venisse sconfitta la Russia.
Sarebbe bello, ma è difficile che avvenga.
le riva' el pir....
Cosi la Cina si riprende la Siberia? A me sembra che sta guerra non convenga a nessuna delle parti in causa e soltanto India, Cina e Turchia ne beneficino.
magari la prossima volta chiederei ad Agnese di fare degli interventi sufficientemente concisi.
Ma se Polonia e baltici costruissero un casus belli nato Russia?
Motivo in più per uscire dalla nato e europa. O no!? Forse non possiamo perché siamo vassalli!?
Quella della polonia e dei baltici e' una preoccupazione utopica.
La russia non invadera' mai un paese nato .
La preoccupazione russa e' invece reale.
Dietro alla preoccupazione polacca c' e' una strategia finalizzata sempre a strozzare la russia.
Narrazioni assurde.
Noi occidentali dobbiamo rassegnarci!
Cina, russia ed india hanno un ruolo geopolitico che va riconosciuto; tutto il resto sono parole inutili; sofisticazioni ed elucubrazioni mentali assurde.
Parlate quante volete.
Ma se l' ucraina usa come scudi i civili di cosa parlate.
L ultima frase è completamente no senso. Fa perdere senso a tutto ciò che hai detto anche se può avere un suo perché
Tutta verita, bravo
La NATO dove si è presentata ha poi perso contro nazioni completamente occupate e non in grado di opporre una vera resistenza cosa vi fa credere che di fronte ad un vero avversario sarà una passeggiata? Magari sarà un Pochettino complicata
La NATO vincerebbe contro la Russia proprio perché è addestrata ed equipaggiata per combattere contro altre forze armate e non in guerre di guerriglia come quella in Afghanistan. La Russia sono già 5 mesi che prende schiaffi dall'Ucraina, con perdite spaventose per ogni metro guadagnato dopo settimane di combattimenti. Figuriamoci i cazzotti che prenderebbe se la NATO scendesse in campo. L'unico motivo per cui la Russia fa paura è il suo arsenale nucleare. Se non fosse per quello sarebbero già stati cacciati via a calci nel sedere dall'Ucraina da parte della NATO.
In realtà ha sempre vinto facilmente le proprie guerre. Al massimo ha sempre perso "Il post guerra", ma quelli sono più dovuti ad errori politici che militari
E se invece fosse la Russia a volere la fine dei baltici e dei polacchi? Cosa direste?
La Russia manderà in fallimento gli stati baltici semplicemente tagliando le fonti energetiche
anche io vorrei molte cose
PERCHE' GLI AMERICANI NON MANDAVANO I NERI IN PRIMA LINEA DURANTE LA 2a GUERRA MONDIALI? E IN VIETNAM NON ANDAVANO QUADSI SOLO NERI?
Quel che vedo è che la Russia non vuole l'occidente ai propri confini e vorrebbe dei paesi "neutrali" ai propri confini perché si sente "accerchiata" e un pericolo per la propria sicurezza. I paesi baltici la Polonia e altri paesi dell'Europa orientale, hanno paura che questi paesi neutrali si integrerebbero con il sistema russo e trovarsi di fatto la Russia ancora più vicina, e la Russia con il senso di accerchiamento chiederebbe altri "paesi neutrali" e questi paesi non hanno intenzione di divenire tali paesi, specie se poi c'è il rischio di essere inglobati in un modo o l'altro nel sistema russo (qui tirano fuori per le stesse ragioni di sicurezza che tirano fuori i russi nei confronti dell'occidente), tali paesi vogiono tenere la Russia il più lontana possibile.
Poi gli interessi nazionali, e vero che il gas è un interesse nazionale specie immediato, ma non è il nostro unico interesse anche se sono meno visibili, per esempio se i russi ottengono il controllo del grano ucraino dove viene esportato in Africa, potrebbe causare crisi migratorie giocando con il prezzo del grano e fare pressioni sull'Europa (non ci basta la Turchia che fa questo giochetto?), c'è anche la questione dei paesi confinanti della Russia che si sentono il prossimo obbiettivo (specie se succede qualcosa negli Stati Uniti da impedirgli di intervenire in difesa di tali paesi). Poi anche se togliamo le sanzioni e il rifornimento di gas ritorna ai livelli di prima, c'è il rischio che tutti i progetti di diversificare le fonti e la provenienza di tali materie vadano a farsi fottere, dando la possibilità fra 5 annialla Russia di fare un altra "operazione militare speciale" senza che l'occidente possa fare tanto per la questione gas.
Poi che negli ultimi anni dal 2014 dalla prima invasione l'Europa è stato poco previdente, e che da quando i russi 10 mesi prima di questa invasion hanno cominciato ad ammassare le truppe nessun governo europeo, non abbia fatto nessun piano nel caso (percepito all'epoca estremamente improbabile,na non nullo) in cui la Russia ha fatto quel che ha fatto è una grave mancanza.
Dissento sulla affermazione che questo conflitto sia tra USA e Russia. Gli Stati Uniti avevano altri interessi più urgenti da gestire, sono stati coinvolti loro malgrado sia pur considerando che, una volta entrati nello scontro indirettamente, stiano ora valutando la possibilità di ridimensionare per molto tempo le forze Russe.
Per altro, visto ciò che sta accadendo, direi che l'orso corrotto e alticcio si è dimostrato molto sotto tono! Forte con i deboli e debole con i forti.
Io invece sono sempre più convinto che questa è una guerra per procura. Ovvio, tutta la propaganda e i nostri Mass media, non te lo diranno mai!
Ma che stai a dì
Aspetta e vedrai che la bestia ferita qui è l'america. Non l'orso russo. L'orso russo è in semi letargo e se si sveglierà saranno problemi per l'occidente. Visto che se ci pensi la russia ad ora non ha ancora fatto sanzioni e quindi guerra (economica) al contrario della nato che si considera non coinvolta nel conflitto... Il mondo cambierà e se i paesi occidentali saranno più poveri e in guerra sarà tutta colpa americana e la loro mania capitalista. Meglio cominciare a seguire i brics prima che sia troppo tardi
@@giulianamarsigli7749 La verità
Sotto tono? Sta facendo una guerra con il bisturi.
Secondo te avrebbe problemi se volesse a fare terra bruciata dove avanza?
mi ricorda la prima guerra mondiale
Ottimi ospiti. Complimenti
Nella nuova guerra fredda la Russia deve affrontare il calo demografico, fattore cruciale per uno stato cosi vasto, un'economia semisviluppata basata sull'export di materie prime che vengono estratte in Siberia e vendute da Mosca e poi vari i nazionalismi al suo interno che stanno nascendo. La Federazione Russa comprende 20 repubbliche, la popolazione e' un miscuglio di etnie, lingue, religioni, culture e costumi differenti.
La strategia USA e' il depotenziamento della Russia soprattutto dal punto di vista economico, di conseguenza diventa debole politicamente e militarmente. L'intelligence americana prevede un'implosione della Russia tra 5-10 anni.
Oltre all'ostilita' da parte dell'occidente, la Cina ha messo le mani avanti di voler rinegoziare il trattato del 1860 riguardo alla cessione della parte orientale della Siberia con la citta' di Vladivostok, mentre la Turchia mira a diventare leader delle popolazioni mussulmane del centro Asia e Sud della Russia.
Speriamo. Avremmo un problema in meno.
Tutto vero, ma questo non accadrà mai.
Не дождетесь😉
@ny ly non lo capiranno mai..... Come la storia della rana che viene messa nell'acqua e scaldata poco per volta.....
@ny ly purtroppo non sono più neanche loro "quelli di una volta"...
Brava questa ragazza
Bella puntata, ho acquistato per la prima volta la rivista con annesso libro, complimenti per il canale e a parabellum naturalmente.
Molto interessante e molto ben argomentato. E' evidente che avere una guerra basata sulla distruzione più indiscriminata a pochi chilometri da casa fa vedere le cose sotto una luce completamente diversa.
🍀🍀🍀
Mi dispiace di dover criticare anche questa puntata, ma non si puo` fare altrimenti. Il problema principale e` poca o generica conoscenza della storia che invece ha un'enorme importanza nell'ambito della riflessione sulla geopolitica dell'Europa centro-orientale. E vero che sig. Mirko ha menzionato alcune questioni di questo tipo (anche se quella su principe Czartoryski non si e` capita affatto), ma la sig.a Agnese dovrebbe leggere qualcosa sulla storia della Polonia (e generalmente non basta riportare il resoconto di una conferenza sotto il patrocinio degli americani tenuta a Varsavia per capire cosa sta succedendo nella parte centro-orientale del continente europeo) perche` se lo facesse prima non parlerebbe mai (peraltro ripetendo diverse volte) di Józef Piłsudski come "generale". No, Piłsudski, non essendo mai ufficiale di carriera, perche confinato in Siberia come giovane rivoluzionario socialista, fu solo comandante dell'Organizzazione di Lotta Armata del Partito socialista polacco durante la rivoluzione 1905-1907 e pure comandante delle Legioni (dei volontari polacchi) che durante la prima guerra mondiale combattevano nelle file delle forze dei paesi centrali fino al 1917 quando, sull'ordine di Piłsudski, non hanno giurato la fedelta` agli imperatori tedesco ed austriaco e lo stesso Piłsudski e` stato rinchiuso dai tedeschi nella fortezza di Madeburgo. Liberato giusto in tempo per l'11 novembre 1918 e` tornato a Varsavia per assumere l'incarico del Capo dello Stato nonche` comandante in capo delle forze armate e dal 1920 il Maresciallo della Polonia. Infatti, in Polonia quando si dice o scrive il Maresciallo tutti sanno che si tratta proprio di Piłsudski (fra l'altro anche a Roma c'e` il Viale Maresciallo Pilsudski...). Comunque il concetto di Trimarium, che precisamente non e` stata una riedizione dell'antica Rzeczpospolita polsko-litewska oppure Dwojga Narodów (Res publica polacco-lituana ovvero delle Due Nazioni) che esisteva, partendo dall'Unione della fine del XIV secolo fino alla fine del secolo XVIII (essendo nel XVI fino a meta` del XVII una potenza principale in questa parte d'Europa), ma era un concetto piuttosto teorico, invece quello che cercava di mettere in atto Piłsudski negli anni 1918-1920 era un'idea della federazione con la Lituania, il riconoscimento dell'indipendenza della Bielorussia (poi in gran parte inserita come Lituania di Wilno nell'ambito territoriale della Polonia dopo il 1918) e l'alleanza strategica con l'Ucraina indipendente (prima mai stata tale, divisa dalla seconda meta` del Seicento tra la Russia di Mosca e il Regno di Polonia, e successivamente tra la Russia zarista e l''impero austro-ungarico). In tal modo la Polonia sarebbe sicura nei propri confini, aiutando la lotta delle nazioni che una volta facevano parte della Rzeczpospolita ma nei primi decenni del XX secolo rivendicavano la loro autonomia o indipendenza in modo particolare nei confronti della Russia. Infatti, nel 1920 Pilsudski ha dato l'appoggio a (menzionato da sig. Mirko) - Semen Petlura, capo di indipendentisti ucraini (contro i quali solo nel 1918-1919 i polacchi combattevano duramente, difendendo anche Lwów (Leopoli) in quanto citta` polacca). Ma avendo di fronte un avversario che cercava di sottometterli tutti e due ovvero la Russia governata dalla fine del 1917 dai bolsceviki, nella primavera del 1920 le forze polacco-ucraine sono riuscite a riconquistare la capitale ucraina, Kiev ma nell'estate del 1920 l'offensiva della Russia sovietica e` arrivata fino a Varsavia, e nei pressi della capitale polacca a meta` dell'agosto del 1920 e` stata combattuta la Battaglia di Varsavia che da una parte ha salvato l'indipendenza della Polonia, e dall'altra ha fermato (almeno fino al 1945) la diffusione del bolscevismo in Europa. La Polonia ma anche i Paesi Baltici e ovviamente l'Ucraina indipendente sono state sempre avversate - non con la difesa bensi con le aggressioni in diversi periodi a partire dal Cinquecento - dalla Russia zarista, sovietica e oggi (in questo frangente con le armi sul territorio dell'Ucraina e con la propaganda piena di minacce di distruzione della Polonia e dei Baltici) da odierna putiniana. In questo contesto l'esclave di Kalinigrad va visto non come un territorio abitato da semplici pensionati russi, ma come una grande base militare con testate nucleari Iskander che sono un vero pericolo per questa parte d'Europa. Se aggiungiamo la questione del "corridoio di Suwałki", il rafforzamento della Nato nella fascia orientale dell'Alleanza come pure l'adesione della Svezia e della Finlandia non sono atti di "aggressione" verso la Russia, ma al contrario una ragionevole risposta al pericolo per la pace (peraltro gia` infranta con le azioni in atto, in Ucraina) ovvero dalla Russia di Putin.
Certo la Polonia cosi ama ucraina !che a cita di nord Polonia che si chiama Gdynia a centro di cita ,vicino Scver Kosciuszki tanti turisti esteri hanno notato che le bandiere polacce che si trovano di la sono machiate e sporche ,invece ci sono in giro tante bandiere ucraine ,gente chede !la cita Gdynia e una cita polacca ,opure ucraina ,!dove patriottismo polacco. Certo si puo essere solidari con ucraina ma questo che sucede Gdynia ,Danzica e una cosa asegerata !Pasando tutta Europa non si vede questo tipo di show!
@@teresanajda1494 Gentile Signora, quello che scritto a proposito delle questioni storiche e geopolitiche non ha niente a che fare con la Sua osservazione. Comunque non credo che sia un tema principale di fronte ai veri problemi sociali e pure politici che potranno scaturire dalla massiccia, anzi, mai vista, l'accoglienza di profughi di guerra. In Polonia, con diverse ondate, sono arrivate 4 mln persone dall'Ucraina (in stragrande maggioranza le donne con bambini), accolte non nei campi di profughi o cosiddetti "centri di accoglienza", ma dalle famiglie polacche nelle loro case. La Polonia finora non ha ricevuto nessun aiuto dall'Unione europea, che al contrario, cerca con le procedure di accuse sulle infrazioni del sistema giudiziario in Polonia (di fatto si tratta di uno scontro all'interno della "casta" dei giudici filo oppure antigovernativi, non tanto differente da quello che succede in altri paesi dell'Ue) di abbattere il governo di destra e favorire il ritorno dei liberali di Donald Tusk al potere. Aggiungendo alla guerra i problemi politici, sociali ma prima di tutto economici, non ci si puo` meravigliare dell'insofferenza dei cittadini polacchi che la esprimono anche nei commenti come quello di sig.a Teresa.
@@stefanbielanski3776 Gentile Signor Stefan non ce dubbi che popolo polacco e cosi generoso a confronti popolo ucraino,ma si deve sopratutto guardare interesi suo popolo e proteggere soprattutto simboli propio poese.
@@teresanajda1494 Ma di questo non ho avuto mai dubbi, anzi... Pero` questa questione semplicemente non c'entra con il contenuto del mio intervento.
Il dilemma del marinaio. Paradossi nella pragmatica della comunicazione.
Che peccato che è già finito
Appunto appunto appunto, che strazio
polacchi e baltici sono pazzi (per le ragione che avete ben esposto) e vengono facilmente strumentalizzati...comunque il buon campochiari l'ho sentito poco mi sarebbe piaciuto ascoltarlo di più, ma bella liva
Non è che sono pazzi. Lo saremmo anche noi se fossimo al loro posto
Sono curiosa se l'Italia avesse un vicino e trascorsi(!!!) con un paese come la Russia penseresti lo stesso modo? (storia parla molto chiaro) Pazzi o sanno molto bene con chi hanno a che fare?!?!
@@dora9567 ma infatti l'italia li ha quei vicini.. si chiamano francesi e tedeschi.. (il fu impero austriaco). Comunque sono discorsi complicati..
non capisco perche turchi, francesi ed americani (gli altri praticamente non esistono) non mettano pressione alla Russia in Siria, Libia e Mali, viste anche le risorse energetiche di questi paesi.
Tutti e tre hanno finito i soldi
@@luigibenni3449 i turchi sicuramente!
@ny ly si poteva fare i pacifisti finche c'era la pace
Ma senza il background anglosassone non si muoverebbero mai contro la Russia, è ovvio…
Dici? Io non ci scommetterei.
Scommettiamo che se la Bielorussia interviene Polonia & Co. la maciullano?
@@andreadalcortivo747 e poi terza guerra mondiale?
@@cultureabroad8983 Bielorussia, non Russia
@@cultureabroad8983 E perchè no?
Ti dico una cosina che so per certo: Baltici e Polonia pur di non avere i Russi in casa di guerre mondiali ne farebbero anche 10 una dopo l'altra.
...Questo ti dice quanto la Russia è amata nel mondo.
@@andreadalcortivo747 non è amata dai paesi occidentali, dall'altra parte non penso, l'Occidente si è arricchita molto ben prima tramite il colonialismo...tralasciando sto discorso, Africa, e una buona parte del sud america e Asia continuano a non odiarla la Russia.
Brava Agnese, magari prova ad essere piu' sintetica
W la Polonia 🇲🇨🇲🇨🇲🇨🇲🇨
Sogni di divisioni interne, sollevazione delle minoranze e secessione di Kaliningrad... aspetto che Limes torni coi piedi per terra.
Non sono sogni, sono possibili o probabili sviluppi futuri
@@marcot3868 sono progetti della Cia vecchi di 15 anni e da realizzare con la guerra in Europa. Francamente, che Limes sia la grancassa degli yanx è deludente.
@@luigibenni3449 Maledetti Yankee, hanno rovinato la Scozia
@@Michael-bs7dz Ma chi sei, Medvedev?
@@marcot3868 vedi per caso scritto il suo nome?
La Russia sarà più forte di prima.
Grandi slogan con una veridicità nulla. E anche di questo si nutre e illude popolo russo, da anni e anni subiscono è aspettano famigerato miglioramento della loro povera vita...
Agnese: Troppe pause piene.
Cerchi di rimediare, per cortesia!
Un tratto a senso unico, Mentana non avrebbe fatto di meglio
Perché gli stati uniti non se ne stanno a casa loro e non vanno a rompere le scatole dappertutto?
ciao agneseeeeee 😍😍😍😍😍
Che problemi hai? Ti piace zerbinare tizie casuali di aspetto vieppiù mediocre su internet? Ma la dignità l'avete?
Perché i baltici non si sono staccati prima? Sono dei piccoli staterelli opportunisti e guerrafondai.
BOT RUSSO: nome finto, iscrizione a RUclips il 25 febbraio 2022 (il giorno dopo l'inizio dell'i invasione), accuse surreali a stati che non hanno mai dichiarato guerra a nessuno e vivono incastrati tra la minaccia russa da un lato e alleati come Italia e Germania dall'altro, pieni di opportunisti che pur di fare business indisturbati li sacrifichebbero volentieri.
Bravo,!
Domanda: ma perché Gitanas Nausėda non parla con Vladimir Putin?
quali relazioni ci sono tra i due presidenti?
In questo momento nessuno riesce a parlare con Vladimir Putin
@@marcot3868 che strano… io ci ho parlato…
Ma va spiegato cosa vuol dire "Cassandre d'Europa"? 🥳
Lo ha spiegato a 5:10
@@argonk mi stupivo del fatto che avesse ritenuto opportuno opportuno spiegarlo 😅
@@claritycome Ah! Non avevo colto 😅
Grandissima Agnese!
chi e' ? la tua fidanzatina? :D
Se è così io vorrei la fine loro, pensa un po'!!
estonia...lassamo perde...
fa la finne della serbia di milosevic
E io vorrei quei paesi neo nato fuori dalle palle..pensa un pò..
Ma Agnese è del mestiere?
Appunto... appunto.... appunto... .
... sacerdotessa greca... 🙄 almeno nel editing...😢
Buongiorno, volevo chiedervi se, nell’attuale momento storico, gli USA e l’UE potevano cercare di destabilizzare le regioni autonome della Federazione Russa, riaccendendo lo spirito autonomista, per far disperdere risorse umane e mezzi militari? Sarebbe interessante fare una puntata su suddetto scenario. Grazie
Una Libia grande come la Russia e con 6000 testate nucleari che ballano tra centinaia di milizie incontrollabili? Per essere interessante è interessante. Ed è interesse di tutti chiudere in manicomio perché non ne esca più chiunque se lo auguri.
Mi d usi, ma chi ha parlato di Libia? Onestamente non capisco cosa ha scritto
@@massimilianocatalucci150 perché non hai capito cosa hai scritto tu.
@@paoloserra700 👏🏻
@@toffonardi7037 condivido il tuo pensiero nell’essere schierati con gli USA e di conseguenza con la NATO. Lo stabilizzare all’interno delle Federazioni era riferito ai territori delle repubbliche del Tatarstan, Baschiria, Udmurtia, Karelia, Tuva, Buriazia, Calmucchia, Yakutia, Khakassia, Altaj, Chuvassia, Mordavia, Mari-El, Dagestan e tutta la zona del Caucaso. Inoltre, non è da sottovalutare l’annullamento del referendum per l’adesione dell’Ossezia del Sud e Abcasia per l’annessione alla russia. A me sembra una polveriera la situazione nella federazione russa.
E se lo meritano pure
Il progetto USA si profila piano piano.
L' UE non esiste più.
Esiste esiste tranquillo, affidarsi all'Istituto Aspen e al tizio coll'erre moscia per la questione non è il massimo... L'Europa unita si farà, non siamo nell'Ottocento, gli Stati nazione sono impotenti, il mondo spinge verso l'unificazione continentale.
Se in Russia ci fosse un cambio di regime in senso democratico, o fosse in qualche modo "sconfitta", le farebbero anche dei cambiamenti territoriali? visto che permangono delle questioni controverse. E quella nuova Russia che verrebbe fuori, sarebbe in grado di diventare stabilmente una democrazia?
Questa è una domanda a cui non sa rispondere nessuno
la russia senza un potere centrale forte non è mai esistita e non può esistere
Mettere "Russia" e "Democrazia" nella stessa frase dovrebbe essere considerato un errore di grammatica grave
Difficile dirlo! Per mantenere intera l'attuale Russia servono delle figure forti, che cozzano con la democrazia come la intendiamo noi. C'è il rischio che la Russia si rompa per pressioni interne e lì non sarebbe una bella cosa.
La democrazia è finita anche in occidente.
Per quanto riguarda la fortissima russofobia polacca consiglio la visione del film Legiony, un prodotto cinematografico polacco del 2019 che racconta le storie di alcuni soldati polacchi nella Prima Guerra Mondiale alle prese contro la Russia zarista. Un'accozzaglia di cattivo gusto, atteggiamento antistorico e patriottismo romanzesco e malsano concentrati in uno dei più grandi esempi di storia piegata ad una vulgata sociopolitica russofoba estremizzata all'inverosimile.
ma se ce stata una forte russificazione in lituania perche ce una minoranza cosi bassa di russi ?
Cioè?
Laura Canali ci manchi
I paesi Baltici la Russia se li magna a colazione
Si come no! Come l' Ucraina
Marsigli è un bot di Orsini