Io da quando ho iniziato a girare l’Europa mi sento più cittadina europea e questo mi ha permesso di cambiare idea sul ruolo europeo nella nostra Italia 🎉
@Prof Boldrin: la necessità di un esercito europeo sembra palese anche a me ma - in tutta onestà - un esercito senza un governo che ne indirizza l'azione e a cui questo risponde non penso si formerà mai. Tocca fare gli Stati Uniti d'Europa se si vuole un esercito europeo. Mi pare più realistica (e utile) l'idea di una industria militare europea comune. Che si rimetta al lavoro quanto prima, peraltro. Abbiamo poltrito per decenni e doppiamo correre ai ripari.
@@giovannichiaranti9775se hai 20 stati diversi che ragionano da stati indipendenti non hai molta scelta. E torniamo al punto di partenza. Senza un'unione politica vera un esercito comune non serve a nulla.
@@giovannichiaranti9775se il punto è fare una mini NATO europea, teniamoci la NATO originale, no? Se invece volgiamo un esercito che sia strumento di politica estera, tocca prima di tutto avere un governo che quella politica esterea la decide. L'UE di oggi palesemente non è attrezzata a farlo...
l'unico modo per sconfiggere i movimenti sovranisti anti-europeisti è di smantellare gran parte delle cose che si sono fatte negli ultimi 25 anni in sede europea. tornare alle tre cose menzionate da michele a 12:50, e concentrarsi solo su quelle, in più aggiungendo processi di forte democratizzazione cambiando nettamente come i cittadini influiscono sulle figure chiave delle istituzioni europee (mi sembra evidente che le votazioni europee così come sono ora non servono a nulla, sono solo usate dai partiti nazionali per trovare il posto ai raccomandati impresentabili), e ripartire da lì. ma sembra che abbiamo completamente perso la voglia di fare riforme radicali in questo continente vecchio e stanco
L'Europa ha sempre puntato il dito sul nostro debito pubblico (con ragione, mi verrebbe da dire) però ci ha anche praticamente lasciati da soli nella gestione dei flussi di migranti... Io so che non siamo realmente i soli a doverci occupare della prima accoglienza, ma la percezione della gente è quella... e questo è stato uno dei motivi che ha spianato la strada all'avanzata delle destre sovraniste... la lega esiste ancora solo per come è schierata nel contrasto dell'immigrazione...
L'europa procede solo se a 2 (o più) velocità: Francia e Germania (da cui nn si può prescindere) fanno l'unione fiscale, poi il debito comune, poi l'asercito comune ecc ecc e gli altri mano mano si aggregano. Sbaglio? E la lingua: inglese obhligatorio in tutte le scuole dell'unione dalla 1a elementare!
@@davideluciani1754 sono pienamente d'accordo ma la mia battuta si riferiva ad alcuni popoli (soprattutto i francesi) all'interno della UE che mai accetterebbero 'intrusioni' nella loro sovranità linguistica
mai capito questa cosa dell'europa a due velocità. significa semplicemente disgregare l'europa. o si procede assieme o non ha senso logico unirsi. tra l'altro non ha nemmeno senso per l'italia che è a sua volta frammentata internamente, con regioni che potrebbero tranquillamente stare assieme a germania, olanda e danimarca, e altre che invece sono al livello di grecia e romania. quindi che facciamo? mettiamo l'italia intera sul binario 2 solo perché ha dentro di sé regioni da binario 2, e quindi penalizziamo indirettamente tutte le regioni da binario 1?
Parlo per mera esperienza personale, dunque non voglio avere la supponenza di credere che ciò che sto per dire abbia una certa valenza statistica, però confrontandomi con diversi miei colleghi universitari in erasmus (portoghesi, francesi e spagnoli), la maggior parte si sente europeo: parlano del portogallo, della francia, della spagna con la consapevolezza e la fierezza di essere cittadini di quello stato, ma non solo di quello stato, bensì cittadini europei; tutto ciò mi ha confortato abbastanza ed è una cosa che ho notato anche durante l'esperienza di interrail che ho fatto quest'estate, dove ho avuto la possibilità di esplorare 4 stati differenti e di interfacciarmi con persone aventi background completamente diversi. A mio avviso è una cosa che si deve costruire con enorme pazienza e con molte risorse (sarebbe utile utilizzare una lingua comune, ed omogeneizzare certi percorsi educativi), prestando enorme attenzione all'onda sovranista che ci sta travolgendo e che rischia di portarci indietro di decenni, nonché alle influenze estere che potrebbero essere spaventate da un unione molto più forte e coesa di ciò che è adesso. Ad ogni modo è sempre un piacere sentirvi parlare, soprattutto perchè spesso offrite elementi di riflessione, come l'intervento di Michele riguardo il debito europeo.
Serve davvero un esercito europeo? A me sembra più importante avere una logistica europea e un sistema d'arma comune. Unificare le imprese del settore e avere dei big europei, ricerca, sviluppo, munizionamento, aerospazio ecc. Il resto viene da sé, l'esercito europeo sarebbe l'insieme delle forze dei paesi. Magari servirebbe di più una forza militare (e anche di polizia, una sorta di Europol) per determinate operazioni, che sia controllata a livello Ue. Come proposto da molti generali anche italiani, una forza d'azione rapida (composta da 10000 uomini mi pare) sarebbe molto utile.
Non credo che la volontà di una politica comune europea sia un problema, anzi è un ottima idea perché permette di contrastare i desideri espansionistici della Russia in primis ed essere più compatti e coesi sul piano internazionale. Più che altro il problema è stato nella scelta di voler fare un Europa ad un unica via, che sul piano etico aveva senso ma non su quello pratico. Quanto al sentimento europeo comune è un processo che richiede molti anni, che una lingua comune può accelerare, ma non risolvere, dato che gli Stati europei, da quelli nati per primi fino a quelli di più recente formazione hanno un grande retaggio storico-culturale. Con le nuove generazioni questo processo si velocizzerà di molto, visto che stanno crescendo in un mondo sempre più omologato per via della globalizzazione
a me pare abbia preso il sopravvento una classe di burocrati di idee socialistoidi ed estrazione aristocratica, che non capendo niente di come funziona il mondo hanno rovinato il nobile progetto originale
Credo che il problema sia anche che il prodotto dell Unione Europea è una cozzaglia di regolamenti e sub regolamenti che hanno ulteriormente aumentato la burocrazia di stati già paralizzati come Italia e Francia.
Riguardo l'unanimità, si potrebbe considerare un'unanimità tra la maggioranza del voto all'interno di gruppi (i.e. stati centrali, meridionali e dell'est). L'asceresti il cerino in mano a governi come quello di Orban e Meloni, ma eviteresti politiche a "senso unico" (vedi gestione della crisi del debito 2011).
L'unica persona della Commissione Europea con cui mi identifico, da cui mi sento rappresentato è Kaja Kallas: formidabile. p.s. comunque - premesso che io non me ne intendo a sufficienza di prima mano, per cui mi baso su quello che sento dire da chi ne sa più di me- purtroppo anche sul mercato comune pare che siamo indietro, anche quello è incompleto. Per es. il mercato dei capitali è ancora segmentato; oppure le autorità regolatorie per es. la CONSOB, ogni stato in UE c'ha la sua, e così via.
Un primo passo, a mio parere fondamentale e al contempo praticabile, dovrebbe essere ambire all’armonizzazione in ogni campo relativo a misurazioni e valutazioni. Poi vi possono essere ammesse iniziali differenziazioni (ovvero quelle già presenti adesso), ma se ognuno ha il suo sistema che comporta una difficoltà di comprensione da parte degli altri paesi, qualunque tipo di coordinazione e cooperazione efficace è impensabile. Per esempi di indicatori comuni si può prendere ad esempio gli SDG dell’ ONU (come idea, all’atto pratico sono ancora molto imperfetti) e per un’idea di graduale armonizzazione si potrebbe prendere spunto dal processo di Bologna (con un po’ più di dovuti calci nel culo nell’adozione). Improbabile che si possa raggiungere un’armonizzazione totale, ma già mettere “unità di misura comuni” per portare le discussioni sullo stesso piano sarebbe un ottimo modo per diminuire gli attriti, visto che c’è già la lingua a mettere i bastoni tra le ruote
Non so se il mio sia whishful thinking ma Personalmente - come qualcun altro ha evidenziato nei commmenti - credo che l'Unione politica sia la pre-condizione alla nascita di un esercito europeo. Forse l'Unione politica è utopia, ma se si vuole gente disposta a combattere serve una maggiore integrazione che ci porti verso la condivisione di Valori comuni. Valori da declinare poi in una Costituzione - seria - e leggi comuni con un determinato grado di autonomia da lasciare agli Stati sulle seconde. L'Unione politica poi - a mio modo di vedere - permette anche di avere un attore piu di "Peso" nella difesa di quegli interessi che possono essere comuni. Capisco che le obiezioni/domande spontanee che possano nascere siano "come pensi di convincere i vari stati nazionali a cedere sovranità?" e "quali sono gli interessi comuni?". Sinceramente non ho una risposta e non so neanche se ci sia, ma se non si cerca un modo di affrontare queste domande i Paesi Europei si condanneranno all'irrilevanza piu totale.
Magari bisogna rivedere gli ambiti di influenza del parlamento europeo? Perché mi trovo d’accordo con Alberto che ci vorrebbe più Europa, ma non ci vuole l’aeuropa che mi dice cosa posso coltivare o meno o che faccia debito o meno come dice Michele, forse basta darle gli ambiti di influenza giusti e andrà meglio. Per l’esercito a parer mio si può fare una cosa che penso da un po’. Unire 20 e passa eserciti è una cosa difficile. Però si può creare un entità centrale che inizia a fare una cosa molto precisa, un processo di standardizzazione di armi, armamenti, veicoli mezzi jet carri armati ecc… in ogni esercito nazionale. Un sistema in cui le nazioni competono per far adottare il proprio fucile piuttosto che il proprio carro ecc e che vinca il migliore. In questo modo si favorisce lo sviluppo di armamenti e si crea una standardizzazione tale per cui sarebbe poi più facile arrivare addirittura ad integrare gli eserciti, farlo adesso sarebbe un casino con tutte le differenze. In più appunto un esercito senza un indirizzo politico e un governo che lo governa appunto non serve a molto. Però già avere 27 o quel che è eserciti che invece che funzionare ogni uno per conto suo a modo suo hanno invece parecchie cose in comune diventa molto più facile poi cooperare coordinarsi ecc…
Per quanto piccolo come contributo un primo passo per eliminare un po' di "attrito" all'interno del contesto UE potrebbe essere quello di obbligare ogni Stato membro a fornire copia, su richiesta, di ogni documento/atto ufficiale e comunicazione con la PA in inglese. Questo aiuterebbe parecchio chi si vuole spostare da un Paese all'altro dell'UE ad avere vita più facile e ad integrarsi più velocemente visto che, per esempio, se uno viene in Italia ,e deve avere a che fare con la PA e con la varie procedure italiane, senza una conoscenza fluente dell'Italiano vive un po' un inferno (e per quello che so anche in Francia e Germania la situazione non è tanto diversa per chi voglia trasferirsi lì senza avere un francese o tedesco fluente)
Non capisco perché quando si accusa l'Europa di non avere identità, non si fa mai riferimento all'India... hanno mica una lingua comune? Storia comune (qualunque cosa questo voglia dire)? L'unica cosa che hanno avuto in più di noi è un po più di coercizione all'atto costitutivo.
Magari si può partire da una sorta di Guardia (sovra)nazionale Europea per pura difesa dei confini dell'unione, poi gli stati potranno decidere se mantenere forze di intervento/proiezione o accontentarsi della difesa comune. Meno paranoie e intanto la gente comincia a vedere qualcosa di tangibile oltre ai regolamenti. Oltretutto da sondaggi mi sembra che la difesa comune sia qualcosa di abbastanza ben visto a livello popolare.
Forchielli a malincuore è cotto. Mi sa che se vogliono avere credibilità da ora in poi, tutta questa fase pre elezioni 2027, la faccia Michele da solo. (Anche se considerata l’amicizia non credo sia gradevole come cosa da fare)
Forse non ha la statura culturale di boldrin ma non faccio fatica ad ammettere che lo trovo più addentro a certe situazioni pratiche, le ha vissute più in prima persona
In tutto ciò escludendo Svezia, Danimarca e Olanda i paesi geograficamente europei che funzionano meglio sono tutti extra UE (cioè UK, Svizzera e Norvegia).
Per me al progetto dell'EUROPA manca la lingua, si deve fare l'inglese obbligatorio come la lingua propria di ogni paese, sarà dura, ma il premio è enorme.
@@GuidoTarantelliperché l'inglese è già ora lingua franca in quasi tutto il mondo e soprattutto dopo brexit è una 'lingua terza' e quindi eviterebbe ripicche ('perché hanno scelto la tua lingua e non la mia come lingua dell'Unione')
Io da quando ho iniziato a girare l’Europa mi sento più cittadina europea e questo mi ha permesso di cambiare idea sul ruolo europeo nella nostra Italia 🎉
L'Europa va costruita dal basso. Culturalmente. Sennò veramente diventeremo piano piano tipo la Cina di due secoli fa
Cosa ti ha fatto sentire piu europea?
Si ma non si sta parlando di sentimenti, si sta parlando di strategie politiche e macroeconomiche
Molto interessante. Ora di una Europa 2.0
E guarda caso in questi giorni Fitto sta facendo parlare di sé: preveggenti!
@Prof Boldrin: la necessità di un esercito europeo sembra palese anche a me ma - in tutta onestà - un esercito senza un governo che ne indirizza l'azione e a cui questo risponde non penso si formerà mai.
Tocca fare gli Stati Uniti d'Europa se si vuole un esercito europeo.
Mi pare più realistica (e utile) l'idea di una industria militare europea comune. Che si rimetta al lavoro quanto prima, peraltro. Abbiamo poltrito per decenni e doppiamo correre ai ripari.
Una comunità europea della difesa, tipo nato, avrebbe bisogno di un governo continentale ?
L ' industria militare unificata si ma per fare che? Per armare venti eserciti diversi?
@@giovannichiaranti9775se hai 20 stati diversi che ragionano da stati indipendenti non hai molta scelta. E torniamo al punto di partenza. Senza un'unione politica vera un esercito comune non serve a nulla.
@@giovannichiaranti9775se il punto è fare una mini NATO europea, teniamoci la NATO originale, no?
Se invece volgiamo un esercito che sia strumento di politica estera, tocca prima di tutto avere un governo che quella politica esterea la decide. L'UE di oggi palesemente non è attrezzata a farlo...
l'unico modo per sconfiggere i movimenti sovranisti anti-europeisti è di smantellare gran parte delle cose che si sono fatte negli ultimi 25 anni in sede europea. tornare alle tre cose menzionate da michele a 12:50, e concentrarsi solo su quelle, in più aggiungendo processi di forte democratizzazione cambiando nettamente come i cittadini influiscono sulle figure chiave delle istituzioni europee (mi sembra evidente che le votazioni europee così come sono ora non servono a nulla, sono solo usate dai partiti nazionali per trovare il posto ai raccomandati impresentabili), e ripartire da lì. ma sembra che abbiamo completamente perso la voglia di fare riforme radicali in questo continente vecchio e stanco
L'Europa ha sempre puntato il dito sul nostro debito pubblico (con ragione, mi verrebbe da dire) però ci ha anche praticamente lasciati da soli nella gestione dei flussi di migranti... Io so che non siamo realmente i soli a doverci occupare della prima accoglienza, ma la percezione della gente è quella... e questo è stato uno dei motivi che ha spianato la strada all'avanzata delle destre sovraniste... la lega esiste ancora solo per come è schierata nel contrasto dell'immigrazione...
Forse il problema risiede nella gente...Non è un qualcosa che escluderei.
@@inelnos il problema è che non puoi cambiare la gente.
L'europa procede solo se a 2 (o più) velocità: Francia e Germania (da cui nn si può prescindere) fanno l'unione fiscale, poi il debito comune, poi l'asercito comune ecc ecc e gli altri mano mano si aggregano. Sbaglio?
E la lingua: inglese obhligatorio in tutte le scuole dell'unione dalla 1a elementare!
Sulla lingua dillo ai francesi 😂
La lingua inglese è una buona scelta appunto perché non è lingua ufficiale di alcun paese interno + è la lingua dei principali riferimenti esteri
@@davideluciani1754 sono pienamente d'accordo ma la mia battuta si riferiva ad alcuni popoli (soprattutto i francesi) all'interno della UE che mai accetterebbero 'intrusioni' nella loro sovranità linguistica
@@davideluciani1754 è la lingua ufficiale di Irlanda e Malta
mai capito questa cosa dell'europa a due velocità. significa semplicemente disgregare l'europa. o si procede assieme o non ha senso logico unirsi. tra l'altro non ha nemmeno senso per l'italia che è a sua volta frammentata internamente, con regioni che potrebbero tranquillamente stare assieme a germania, olanda e danimarca, e altre che invece sono al livello di grecia e romania. quindi che facciamo? mettiamo l'italia intera sul binario 2 solo perché ha dentro di sé regioni da binario 2, e quindi penalizziamo indirettamente tutte le regioni da binario 1?
bella puntata, avanti!
Parlo per mera esperienza personale, dunque non voglio avere la supponenza di credere che ciò che sto per dire abbia una certa valenza statistica, però confrontandomi con diversi miei colleghi universitari in erasmus (portoghesi, francesi e spagnoli), la maggior parte si sente europeo: parlano del portogallo, della francia, della spagna con la consapevolezza e la fierezza di essere cittadini di quello stato, ma non solo di quello stato, bensì cittadini europei; tutto ciò mi ha confortato abbastanza ed è una cosa che ho notato anche durante l'esperienza di interrail che ho fatto quest'estate, dove ho avuto la possibilità di esplorare 4 stati differenti e di interfacciarmi con persone aventi background completamente diversi. A mio avviso è una cosa che si deve costruire con enorme pazienza e con molte risorse (sarebbe utile utilizzare una lingua comune, ed omogeneizzare certi percorsi educativi), prestando enorme attenzione all'onda sovranista che ci sta travolgendo e che rischia di portarci indietro di decenni, nonché alle influenze estere che potrebbero essere spaventate da un unione molto più forte e coesa di ciò che è adesso. Ad ogni modo è sempre un piacere sentirvi parlare, soprattutto perchè spesso offrite elementi di riflessione, come l'intervento di Michele riguardo il debito europeo.
Viva l'Europa unita 💛💙
Le competenze non sono imperative per contribuire al successo del processo: una prova efficace è questo commento. Forza e coraggio!
Buona sera!
Serve davvero un esercito europeo? A me sembra più importante avere una logistica europea e un sistema d'arma comune. Unificare le imprese del settore e avere dei big europei, ricerca, sviluppo, munizionamento, aerospazio ecc. Il resto viene da sé, l'esercito europeo sarebbe l'insieme delle forze dei paesi. Magari servirebbe di più una forza militare (e anche di polizia, una sorta di Europol) per determinate operazioni, che sia controllata a livello Ue. Come proposto da molti generali anche italiani, una forza d'azione rapida (composta da 10000 uomini mi pare) sarebbe molto utile.
Non credo che la volontà di una politica comune europea sia un problema, anzi è un ottima idea perché permette di contrastare i desideri espansionistici della Russia in primis ed essere più compatti e coesi sul piano internazionale. Più che altro il problema è stato nella scelta di voler fare un Europa ad un unica via, che sul piano etico aveva senso ma non su quello pratico. Quanto al sentimento europeo comune è un processo che richiede molti anni, che una lingua comune può accelerare, ma non risolvere, dato che gli Stati europei, da quelli nati per primi fino a quelli di più recente formazione hanno un grande retaggio storico-culturale. Con le nuove generazioni questo processo si velocizzerà di molto, visto che stanno crescendo in un mondo sempre più omologato per via della globalizzazione
👍👍
L'idea di partenza era buona. Poi gli egoismi hanno preso il sopravvento.
a me pare abbia preso il sopravvento una classe di burocrati di idee socialistoidi ed estrazione aristocratica, che non capendo niente di come funziona il mondo hanno rovinato il nobile progetto originale
Credo che il problema sia anche che il prodotto dell Unione Europea è una cozzaglia di regolamenti e sub regolamenti che hanno ulteriormente aumentato la burocrazia di stati già paralizzati come Italia e Francia.
Burocrazia e non includi la Germania alla lista?
STATI UNITI D'EUROPA
I Danesi, Olandesi, tedeschi e Austriaci NON vedono l'ora.
Con maggior sussidiarietà verticale, però, ed competenze prettamente economiche.
Molti paesi funzionanti del nord europa 'stanno bene così' e non crederanno altra sovranità se non con un fucile puntato alla testa (metaforicamente)
Suono pure male..
Riguardo l'unanimità, si potrebbe considerare un'unanimità tra la maggioranza del voto all'interno di gruppi (i.e. stati centrali, meridionali e dell'est). L'asceresti il cerino in mano a governi come quello di Orban e Meloni, ma eviteresti politiche a "senso unico" (vedi gestione della crisi del debito 2011).
Commento tattico
L'unica persona della Commissione Europea con cui mi identifico, da cui mi sento rappresentato è Kaja Kallas: formidabile.
p.s. comunque - premesso che io non me ne intendo a sufficienza di prima mano, per cui mi baso su quello che sento dire da chi ne sa più di me- purtroppo anche sul mercato comune pare che siamo indietro, anche quello è incompleto. Per es. il mercato dei capitali è ancora segmentato; oppure le autorità regolatorie per es. la CONSOB, ogni stato in UE c'ha la sua, e così via.
Un primo passo, a mio parere fondamentale e al contempo praticabile, dovrebbe essere ambire all’armonizzazione in ogni campo relativo a misurazioni e valutazioni. Poi vi possono essere ammesse iniziali differenziazioni (ovvero quelle già presenti adesso), ma se ognuno ha il suo sistema che comporta una difficoltà di comprensione da parte degli altri paesi, qualunque tipo di coordinazione e cooperazione efficace è impensabile. Per esempi di indicatori comuni si può prendere ad esempio gli SDG dell’ ONU (come idea, all’atto pratico sono ancora molto imperfetti) e per un’idea di graduale armonizzazione si potrebbe prendere spunto dal processo di Bologna (con un po’ più di dovuti calci nel culo nell’adozione). Improbabile che si possa raggiungere un’armonizzazione totale, ma già mettere “unità di misura comuni” per portare le discussioni sullo stesso piano sarebbe un ottimo modo per diminuire gli attriti, visto che c’è già la lingua a mettere i bastoni tra le ruote
Non so se il mio sia whishful thinking ma Personalmente - come qualcun altro ha evidenziato nei commmenti - credo che l'Unione politica sia la pre-condizione alla nascita di un esercito europeo. Forse l'Unione politica è utopia, ma se si vuole gente disposta a combattere serve una maggiore integrazione che ci porti verso la condivisione di Valori comuni. Valori da declinare poi in una Costituzione - seria - e leggi comuni con un determinato grado di autonomia da lasciare agli Stati sulle seconde. L'Unione politica poi - a mio modo di vedere - permette anche di avere un attore piu di "Peso" nella difesa di quegli interessi che possono essere comuni. Capisco che le obiezioni/domande spontanee che possano nascere siano "come pensi di convincere i vari stati nazionali a cedere sovranità?" e "quali sono gli interessi comuni?". Sinceramente non ho una risposta e non so neanche se ci sia, ma se non si cerca un modo di affrontare queste domande i Paesi Europei si condanneranno all'irrilevanza piu totale.
Magari bisogna rivedere gli ambiti di influenza del parlamento europeo?
Perché mi trovo d’accordo con Alberto che ci vorrebbe più Europa, ma non ci vuole l’aeuropa che mi dice cosa posso coltivare o meno o che faccia debito o meno come dice Michele, forse basta darle gli ambiti di influenza giusti e andrà meglio.
Per l’esercito a parer mio si può fare una cosa che penso da un po’.
Unire 20 e passa eserciti è una cosa difficile. Però si può creare un entità centrale che inizia a fare una cosa molto precisa, un processo di standardizzazione di armi, armamenti, veicoli mezzi jet carri armati ecc… in ogni esercito nazionale. Un sistema in cui le nazioni competono per far adottare il proprio fucile piuttosto che il proprio carro ecc e che vinca il migliore. In questo modo si favorisce lo sviluppo di armamenti e si crea una standardizzazione tale per cui sarebbe poi più facile arrivare addirittura ad integrare gli eserciti, farlo adesso sarebbe un casino con tutte le differenze. In più appunto un esercito senza un indirizzo politico e un governo che lo governa appunto non serve a molto. Però già avere 27 o quel che è eserciti che invece che funzionare ogni uno per conto suo a modo suo hanno invece parecchie cose in comune diventa molto più facile poi cooperare coordinarsi ecc…
Per quanto piccolo come contributo un primo passo per eliminare un po' di "attrito" all'interno del contesto UE potrebbe essere quello di obbligare ogni Stato membro a fornire copia, su richiesta, di ogni documento/atto ufficiale e comunicazione con la PA in inglese. Questo aiuterebbe parecchio chi si vuole spostare da un Paese all'altro dell'UE ad avere vita più facile e ad integrarsi più velocemente visto che, per esempio, se uno viene in Italia ,e deve avere a che fare con la PA e con la varie procedure italiane, senza una conoscenza fluente dell'Italiano vive un po' un inferno (e per quello che so anche in Francia e Germania la situazione non è tanto diversa per chi voglia trasferirsi lì senza avere un francese o tedesco fluente)
Non capisco perché quando si accusa l'Europa di non avere identità, non si fa mai riferimento all'India... hanno mica una lingua comune? Storia comune (qualunque cosa questo voglia dire)? L'unica cosa che hanno avuto in più di noi è un po più di coercizione all'atto costitutivo.
infatti è un paese classista e disgregato sia su base etnica che socio-economica
Mio commento tattico 👍
Avete detto tutto senza dire concretamente niente.. come nella stragrande maggioranza dei video
Magari si può partire da una sorta di Guardia (sovra)nazionale Europea per pura difesa dei confini dell'unione, poi gli stati potranno decidere se mantenere forze di intervento/proiezione o accontentarsi della difesa comune. Meno paranoie e intanto la gente comincia a vedere qualcosa di tangibile oltre ai regolamenti. Oltretutto da sondaggi mi sembra che la difesa comune sia qualcosa di abbastanza ben visto a livello popolare.
Forchielli a malincuore è cotto. Mi sa che se vogliono avere credibilità da ora in poi, tutta questa fase pre elezioni 2027, la faccia Michele da solo. (Anche se considerata l’amicizia non credo sia gradevole come cosa da fare)
@@francescochimienti6825 perché cotto forchielli?
Forse non ha la statura culturale di boldrin ma non faccio fatica ad ammettere che lo trovo più addentro a certe situazioni pratiche, le ha vissute più in prima persona
In tutto ciò escludendo Svezia, Danimarca e Olanda i paesi geograficamente europei che funzionano meglio sono tutti extra UE (cioè UK, Svizzera e Norvegia).
austria, cechia, estonia, belgio e altri funzionano egregiamente. è la regola e non l'eccezione
Tattico
🎉 Stati uniti d'Europa 🎉
Per me al progetto dell'EUROPA manca la lingua, si deve fare l'inglese obbligatorio come la lingua propria di ogni paese, sarà dura, ma il premio è enorme.
perché non fare lo spagnolo come lingua primaria ?
@@GuidoTarantelli El castellano no lo tengo ni siquiera en cuenta, la única alternativa posible es el inglés.
@@GuidoTarantelliperché l'inglese è già ora lingua franca in quasi tutto il mondo e soprattutto dopo brexit è una 'lingua terza' e quindi eviterebbe ripicche ('perché hanno scelto la tua lingua e non la mia come lingua dell'Unione')
Ma che cavolata di idea è...
@@simonefico441 difficile essere uniti se non ci si capisce...
.
Costa Rica, Guatemala, Honduras, Es Salvador e Nicaragua, a buon intenditore...
?
@@davideluciani1754 magari si riferiva all'unione centramericana dell'800'? "Leggermente" lontano come riferimento
Ma che cosa è Europa?