Grazie Simone, tu mi hai spiegato come ha fatto il regista a non farmi commuovere o provare altri sentimenti tipo odio o commiserazione nonostante il tema trattato (ed io piango per qualsiasi cosa al cinema!) ..... ma vi assicuro che una volta uscito continui a pensarci e soprattutto pensi a quanto siamo bravi noi essere umani a girarci dall'altra parte, a continuare il nostro day by day incuranti dell'orrore che c'è dietro al muro....grande film e bravo SImone
Quanti dettagli, aggiungono un sacco di valore alla pellicola, riflessione sulla termocamera molto molto interessante, ti ringrazio. PS: Sei una mina. Ti ho scoperto da poco ma sei stra-competente, continua così non ti far spaventare dai numeri bassi. Arriverai lontano!
La fotografia del film è davvero eccellente. Oltre alla luce naturale, è la poca saturazione dei colori la scelta riuscita, che rende il film visivamente simile ai filmati a colori girati allora. Chi abbia visto i cinegiornali dell'epoca o anche i filmini amatoriali girati da Eva Braun, che sono utilizzati in tanti documentari recenti, per esempio, osserverà la stessa resa delle immagini.
Sbaglio o anche Terrence Malick predilige nei suoi film la luce naturale? Ho un vago ricordo di un Professore universitario che lo diceva in continuazione...
Un film che mi ha fatto male : sono uscita dal cinema di pessimo umore e molto disturbata. La cosa piu atroce sono i suoni, i rumori, le grida di sottofondo lontani, l’assordante bum bum bum che sembra sul finire un urlo di dolore. Poi piccole immense atrocità … la moglie che si prova davanti allo specchio la pelliccia di una ebrea che è nel campo di concentramento e che un tempo era una signora che viveva ed era elegante ed ora è verosimilmente fumo e cenere. Quei bambini così sbiaditi , quelle chiacchiere di niente mentre a pochi metri c’è l’orrore . Un film fatto bene che centra l’obbiettivo di fare tanto male ma non so dire se mi è realmente piaciuto anche se perfetto.Ho detestato come mi ha fatta sentire : senza speranza !
L' estetica non è il punto di forza del film? Ma che vuol dire? Qui sono state compiute precise scelte estetiche. Titoli di testa: sprofondano nel nero che viene mantenuto e il tutto, mentre la musica (bellissima e spietata) dissolve in un cinguettio, culmina, con un taglio netto, nel totale abbagliante della famiglia presso il fiume. Non è forse una scelta estetica ben precisa? Senza contare che il nero all' inizio è preso da 2001, la cui corretta proiezione in cinerama, cui ho avuto la fortuna di assistere, prevedeva un certo periodo di tempo col nero sullo schermo per poi esplodere nella musica di Strauss.
Ho visto il film ero gia preparata alla trama ma non a quello che scatena dentro di te il susseguirsi di immagini reali di normalita ed emozioni create da suoni da luci da ricordi di racconti ed emozioni che affiorano dopo aver visitato dacau quello che non ho capito molto e il finale... il corpo si ribella alla mente? Oppure un pensiero va all esistenza di una anima in una persona che esegue degli ordini e li giustifica interiormente con la normalita ...questi film stimolano il pensiero attraverso immagini suoni e luci ciao
SIMONE MARCOLIN..! ma la scena del film, dove si vede il pennacchio di fumo di locomotiva sopra la serra botanica BIANCA... io domando a te SIMONE, durante il 1940-1945 puo essere esitita? Puo essere esistito, anche un solo giorno, tra il 1940-1945 che dal giardino, un uomo in piedi, guarda la serra (il tetto) e vede un pennacchio di fumo di locomotore a vapore? Risolvi la questione. O la scena....è una libertà narrativa fuori dal reale e dunque completamente immaginaria... fantasia.
@.marcolin .......è un film serio storico o è un film FANTASY? la scena fumo sopra il tetto della serra bianca, non puo mai essere esistita , ne nel 1940 ne nel 1945.... per questi motivi tecnici e scientifici....1) binario a ben 2.5km lontanissimo.... 2) serra alta piu di 4mt. 3) cinepresa Sony Venice ad un altezza da terra di circa 1-1.5 mt. 4) dunque fa una linea tangenziale al tetto di diversi gradi verso l'alto............................che termina sul binario a 2.5km .............ad un altezza tra i 250 e 350mt ................. siamo al FANTASY!
lo ho visto lunedi...credevo fosse un film d'autore, valido,serio visto tutto il marketing di trailer di cui ha goduto. Una vera campagna mediatica a suo favore. Premtto che ad Auschwitz ci andai nel 1990. una intera giornata. E ricordo quella villa. Subito mi è sembrato strano........... e che le cose non quadravano........ e tanti BLOOPER. Metti al tuo minutio 0:26 vedi una scala in giardino giusto? l a scala va da destra e sale a sinistra. Ora cerca il riscontro in google maps o earth . Non esite quella scala. E' una scala inventata e costruita in scenggiatura. vi sono altri errori e ben piu gravi.. ad esempio la scena del fumo locomotiva sopra il tetto serra bianca... ERRORONE! SUPER ERRORE. FUMO creato digitale al computer.
Sul serio su 18 minuti di video dove vengono dette molte cose, è quello il punto su cui ti vuoi soffermare? che poi comunque ha senso la frase quindi mi domando l'utilità del commento.
ti sei visto 17 minuti di video il cui punto focale era spiegare come questo look piatto e non artificiale fosse una cosa volutamente ricercata dal regista e dalla sua crew e questa è la tua conclusione?
@nisilvestrini9781 Già, già... Le dirò di più: ho visto pure il film, ahimé. A parte la mia laconica replica (analisi puntualissima ed interessante - i cui contenuti peraltro avevo già appurato per conto mio -), che, se vuole, poteva sembrare superciliosa - me ne scuso ma era solo per brevità -, il rilievo permane. E parlo solo di 'look' appunto: non vorrei scomodare i massimi sistemi (il cinema ha una grammatica che non è quella del teatro ecc. ecc.). La faccenda mi pare pretestuosa; voglio dire: ce ne sono centinaia di film visivamente 'piatti' ma finanche 'esplosivi' per il mood che trasmettono: uno per tutti - e in relazione strettissima con questo di Glazer - 'Il nastro bianco' di Haneke. 'La zona di interesse' al contrario puzza di gioco-a-tavolino, il cui intento primario, a mio parere, è quello di 'épater' a forza di amenicoli e stratagemmi; con la pretesa del distacco fittizio, della scrittura anodina. La cinematografia non basta. I trucchi non bastano. Glazer è un iper-manierista ingannevole: ciò che turba è la mise-en-scène e il suo occhio è tutto lì: nel decoro, nella chirurgia lenticolare, in queste speciosità. Quanto all'artificio - che Lei adombra sopra -, mi lasci dire che a me pare proprio artificiale questa sperticata difesa (fintissima) del supposto 'naturalismo', appunto della messa-in-scena -. Non mi convince affatto; usando un termine molto à-la-mode, qui si precipita nell''uncanny valley' applicata alla drammaturgia. E restringendo il campo alla sola cinematografia, personalmente trovo 'finta' proprio l'inquadratura, in questo film - talmente stilizzata e manierata (per sembrare 'reale') da sfondare il profilmico -. So benissimo di rimanere 'solo', di fronte al coro di rane metafisiche che idolatrano il capolavoro di turno e la next big thing rivoluzionaria. Pazienza. Questo prodotto è l'ennesima smorfia autoriale che ricerca l'hype; con l'aggravante di un tema tanto attuale e 'facile', quanto più colpevole. Cordialmente.
@@simone.marcolin infatti non mi riferivo alla Sua analisi. In ogni caso è anche questa un'abitudine invalsa nel clickbait: oggi o si parla di capolavori oppure si stronca. Bisognerebbe avere il coraggio di suscitare 'noia'; dicendo che la maggior parte dei film (ma anche altro beninteso) sono mediocri, alcuni un po' meglio, ecc. Purtroppo la comunicazione è una dittatura; l'unica vera rimasta. Quanto ai Suoi contenuti, li trovo ben fatti e interessanti. Complimenti.
Tutto questo commento avrebbe dovuto essere messo in un sottotitolo continuo perchè altrimenti chi si aspettava di vedere un film ha invece visto unba serie di immagini disturbanti dal punto di vista estetico. Il male c'è ma non si vede ma neanche si percepisce.
Grazie Simone, tu mi hai spiegato come ha fatto il regista a non farmi commuovere o provare altri sentimenti tipo odio o commiserazione nonostante il tema trattato (ed io piango per qualsiasi cosa al cinema!) ..... ma vi assicuro che una volta uscito continui a pensarci e soprattutto pensi a quanto siamo bravi noi essere umani a girarci dall'altra parte, a continuare il nostro day by day incuranti dell'orrore che c'è dietro al muro....grande film e bravo SImone
Visto domenica, uno dei migliori film per me mai fatti su questo argomento
Quanti dettagli, aggiungono un sacco di valore alla pellicola, riflessione sulla termocamera molto molto interessante, ti ringrazio.
PS: Sei una mina. Ti ho scoperto da poco ma sei stra-competente, continua così non ti far spaventare dai numeri bassi. Arriverai lontano!
Ma grazie a te! 🙏🙏
La fotografia del film è davvero eccellente. Oltre alla luce naturale, è la poca saturazione dei colori la scelta riuscita, che rende il film visivamente simile ai filmati a colori girati allora. Chi abbia visto i cinegiornali dell'epoca o anche i filmini amatoriali girati da Eva Braun, che sono utilizzati in tanti documentari recenti, per esempio, osserverà la stessa resa delle immagini.
Interessante
@@simone.marcolin si, a me ha ricordato i filmati restaurati della seconda guerra mondiale
Sei bravissimo, Simone!
Grande Simone , il film è un capolavoro
Ti seguo da un bel po’. Bravo. Grazie.
Molto molto interessante. Ho visto il film questa settimana e l'aspetto visivo mi ha colpita enormemente.
Ho visto il film e letto diverse recensioni.Trovo la tua disamina quella più interessante. Visitato il canale e iscritto. Complimenti continua
Devo dire che oggi l'algoritmo mi ha fatto contento! Ottimo canale, soprattutto per gente avida di robe cinematografiche. 💪
Devastante ma bellissimo film
Bel format! Complimenti
Ho aspettato di vedere il film per poi vedere questo video. Interessantissimo, complimenti
Grazie!
Grazie mille
Oi Simone di dove sei? Ottima analisi sia tecnica che linguistica del film
Bellissimo video, grazie davvero.
A te!
Sbaglio o anche Terrence Malick predilige nei suoi film la luce naturale? Ho un vago ricordo di un Professore universitario che lo diceva in continuazione...
Non sbagli. Nomino Lubezki facendo riferimento anche a lui. 😉
Grazie mille! Avevo dei dubbi sulla mia memoria 🥰🥰
Video molto interessante!
Ottima analisi, grazie!
so che non lo dirai mai , ma dove trovi tutte queste info ?
Visto ieri. Esci svuotata dalla sala, ti resta dentro.
Vero. Da ieri che ci penso
Un film che mi ha fatto male : sono uscita dal cinema di pessimo umore e molto disturbata. La cosa piu atroce sono i suoni, i rumori, le grida di sottofondo lontani, l’assordante bum bum bum che sembra sul finire un urlo di dolore. Poi piccole immense atrocità … la moglie che si prova davanti allo specchio la pelliccia di una ebrea che è nel campo di concentramento e che un tempo era una signora che viveva ed era elegante ed ora è verosimilmente fumo e cenere. Quei bambini così sbiaditi , quelle chiacchiere di niente mentre a pochi metri c’è l’orrore . Un film fatto bene che centra l’obbiettivo di fare tanto male ma non so dire se mi è realmente piaciuto anche se perfetto.Ho detestato come mi ha fatta sentire : senza speranza !
Anche la camera usata per le riprese notturne eccome se utilizza la luce!
nulla sul sonoro ?
L' estetica non è il punto di forza del film? Ma che vuol dire? Qui sono state compiute precise scelte estetiche. Titoli di testa: sprofondano nel nero che viene mantenuto e il tutto, mentre la musica (bellissima e spietata) dissolve in un cinguettio, culmina, con un taglio netto, nel totale abbagliante della famiglia presso il fiume. Non è forse una scelta estetica ben precisa? Senza contare che il nero all' inizio è preso da 2001, la cui corretta proiezione in cinerama, cui ho avuto la fortuna di assistere, prevedeva un certo periodo di tempo col nero sullo schermo per poi esplodere nella musica di Strauss.
Ho visto il film ero gia preparata alla trama ma non a quello che scatena dentro di te il susseguirsi di immagini reali di normalita ed emozioni create da suoni da luci da ricordi di racconti ed emozioni che affiorano dopo aver visitato dacau quello che non ho capito molto e il finale... il corpo si ribella alla mente? Oppure un pensiero va all esistenza di una anima in una persona che esegue degli ordini e li giustifica interiormente con la normalita ...questi film stimolano il pensiero attraverso immagini suoni e luci ciao
film stupendo
Bravissimo. Grazie
SIMONE MARCOLIN..! ma la scena del film, dove si vede il pennacchio di fumo di locomotiva sopra la serra botanica BIANCA... io domando a te SIMONE, durante il 1940-1945 puo essere esitita? Puo essere esistito, anche un solo giorno, tra il 1940-1945 che dal giardino, un uomo in piedi, guarda la serra (il tetto) e vede un pennacchio di fumo di locomotore a vapore? Risolvi la questione. O la scena....è una libertà narrativa fuori dal reale e dunque completamente immaginaria... fantasia.
Ho riso più del dovuto
@.marcolin .......è un film serio storico o è un film FANTASY? la scena fumo sopra il tetto della serra bianca, non puo mai essere esistita , ne nel 1940 ne nel 1945.... per questi motivi tecnici e scientifici....1) binario a ben 2.5km lontanissimo.... 2) serra alta piu di 4mt. 3) cinepresa Sony Venice ad un altezza da terra di circa 1-1.5 mt. 4) dunque fa una linea tangenziale al tetto di diversi gradi verso l'alto............................che termina sul binario a 2.5km .............ad un altezza tra i 250 e 350mt ................. siamo al FANTASY!
👍
lo ho visto lunedi...credevo fosse un film d'autore, valido,serio visto tutto il marketing di trailer di cui ha goduto.
Una vera campagna mediatica a suo favore.
Premtto che ad Auschwitz ci andai nel 1990. una intera giornata.
E ricordo quella villa. Subito mi è sembrato strano........... e che le cose non quadravano........ e tanti BLOOPER.
Metti al tuo minutio 0:26 vedi una scala in giardino giusto? l
a scala va da destra e sale a sinistra.
Ora cerca il riscontro in google maps o earth .
Non esite quella scala. E' una scala inventata e costruita in scenggiatura.
vi sono altri errori e ben piu gravi..
ad esempio la scena del fumo locomotiva sopra il tetto serra bianca... ERRORONE! SUPER ERRORE. FUMO creato digitale al computer.
senza il lavoro del suono avrebbe FATTO un film diverso, non sarebbe stato un film diverso..permettimi....eh!?
Sul serio su 18 minuti di video dove vengono dette molte cose, è quello il punto su cui ti vuoi soffermare? che poi comunque ha senso la frase quindi mi domando l'utilità del commento.
sul serio, su 18 minuti in cui ho ascoltato ciò che hai detto di molto interessante, ti soffermi su una micro critica priva scherno? @@simone.marcolin
@@simone.marcolin mi hai cancellato il commento..bhoo, mi dispiace. Love and peace
@@danielet612 Non ho cancellato nulla. YT non mi mostrava ciò che avevi scritto
infatti: look piattissimo, film molto sopravvalutato a mio parere. analisi puntuale
Mah film molto sopravvalutato non direi
ti sei visto 17 minuti di video il cui punto focale era spiegare come questo look piatto e non artificiale fosse una cosa volutamente ricercata dal regista e dalla sua crew e questa è la tua conclusione?
@nisilvestrini9781 Già, già... Le dirò di più: ho visto pure il film, ahimé. A parte la mia laconica replica (analisi puntualissima ed interessante - i cui contenuti peraltro avevo già appurato per conto mio -), che, se vuole, poteva sembrare superciliosa - me ne scuso ma era solo per brevità -, il rilievo permane. E parlo solo di 'look' appunto: non vorrei scomodare i massimi sistemi (il cinema ha una grammatica che non è quella del teatro ecc. ecc.). La faccenda mi pare pretestuosa; voglio dire: ce ne sono centinaia di film visivamente 'piatti' ma finanche 'esplosivi' per il mood che trasmettono: uno per tutti - e in relazione strettissima con questo di Glazer - 'Il nastro bianco' di Haneke. 'La zona di interesse' al contrario puzza di gioco-a-tavolino, il cui intento primario, a mio parere, è quello di 'épater' a forza di amenicoli e stratagemmi; con la pretesa del distacco fittizio, della scrittura anodina. La cinematografia non basta. I trucchi non bastano. Glazer è un iper-manierista ingannevole: ciò che turba è la mise-en-scène e il suo occhio è tutto lì: nel decoro, nella chirurgia lenticolare, in queste speciosità. Quanto all'artificio - che Lei adombra sopra -, mi lasci dire che a me pare proprio artificiale questa sperticata difesa (fintissima) del supposto 'naturalismo', appunto della messa-in-scena -. Non mi convince affatto; usando un termine molto à-la-mode, qui si precipita nell''uncanny valley' applicata alla drammaturgia. E restringendo il campo alla sola cinematografia, personalmente trovo 'finta' proprio l'inquadratura, in questo film - talmente stilizzata e manierata (per sembrare 'reale') da sfondare il profilmico -. So benissimo di rimanere 'solo', di fronte al coro di rane metafisiche che idolatrano il capolavoro di turno e la next big thing rivoluzionaria. Pazienza. Questo prodotto è l'ennesima smorfia autoriale che ricerca l'hype; con l'aggravante di un tema tanto attuale e 'facile', quanto più colpevole. Cordialmente.
@@Endimione17 ma nessuno qui ha parlato di capolavoro
@@simone.marcolin infatti non mi riferivo alla Sua analisi. In ogni caso è anche questa un'abitudine invalsa nel clickbait: oggi o si parla di capolavori oppure si stronca. Bisognerebbe avere il coraggio di suscitare 'noia'; dicendo che la maggior parte dei film (ma anche altro beninteso) sono mediocri, alcuni un po' meglio, ecc. Purtroppo la comunicazione è una dittatura; l'unica vera rimasta. Quanto ai Suoi contenuti, li trovo ben fatti e interessanti. Complimenti.
Tutto questo commento avrebbe dovuto essere messo in un sottotitolo continuo perchè altrimenti chi si aspettava di vedere un film ha invece visto unba serie di immagini disturbanti dal punto di vista estetico. Il male c'è ma non si vede ma neanche si percepisce.
NUOVO ISCRITTO W IL CINEMA
LO VEDRO MERCOLEDI FINALMENTE