MovieBlog- 955: Recensione La Zona d'Interesse

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  • Опубликовано: 4 ноя 2024

Комментарии • 344

  • @soffiozen6516
    @soffiozen6516 8 месяцев назад +173

    Ma in fondo , gli Hoss siamo tutti noi, al sicuro nelle nostre calde casette, mentre le tragedie nel n mondo accadono e ci sfiorano con indifferenza. Colpevoli anche noi ?

    • @alessandraascrizzi4026
      @alessandraascrizzi4026 8 месяцев назад +35

      È la cosa che più mi ha fatto venire il pal di pancia. Quella sensazione di sentirsi in qualche modo rappresentata, perché allo stesso modo stiamo cercando non perdere il nostro bel giardino mentre intorno sta crollando tutto. È devastante

    • @francescacasini4694
      @francescacasini4694 8 месяцев назад +2

      Sono d' accordo. Ho scritto un commento simile

    • @vamosama
      @vamosama 8 месяцев назад +5

      Abbiamo carceri sovraffollate e macelli vicino a noi....il male, l' orrore la sofferenza. Poi uno sceglie o no di ignorare

    • @auuuuuuuuuuuuuuuuuu
      @auuuuuuuuuuuuuuuuuu 8 месяцев назад

      ​@@alessandraascrizzi4026spegni la tv e magari ti svegli

    • @nomecognome5486
      @nomecognome5486 8 месяцев назад +13

      ragazzo, padre hoss è un carnefice non uno che gira la testa dall altra parte

  • @eleonoramarino2406
    @eleonoramarino2406 8 месяцев назад +147

    Film pazzesco, grazie per la recensione.
    La moglie di Hoss mi ha disgustata ancora più di Hoss stesso. Lei non si sporca le mani decidendo sulla vita o la morte, ma banchetta gioiosa sui resti. È assolutamente consapevole e ciononostante vive nel suo piccolo paradiso. Tutto quello che dice risulta grottesco.

    • @RememberFrogs
      @RememberFrogs 8 месяцев назад +5

      Concordo, a me lei ha inquietato più di tutti

    • @Lucy-hf8xz
      @Lucy-hf8xz 7 месяцев назад +2

      Vero, lei davvero oscura e di un cinismo inquietantissimo

  • @jethro994
    @jethro994 8 месяцев назад +241

    Questo film racconta l'Olocausto in un modo che non si era mai visto prima. É una terribile storia di fantasmi, non un solo ebreo prigioniero del campo ci viene mostrato. Il personaggio della moglie é agghiacciante, è l'unica della famiglia che sembra non sentire nulla, dorme sonni profondi e ama il suo "piccolo paradiso". Per tutto il film non fai che chiederti "ma lo sa che vive alle porte dell'inferno?", fino a quando dá una risposta alla sua cameriera che fa accapponare la pelle. Film che non si dimentica facilmente.

    • @jjjeeee656
      @jjjeeee656 8 месяцев назад +2

      Dove l'hai visto il film?

    • @nana-we7np
      @nana-we7np 8 месяцев назад +1

      @@jjjeeee656 al cinema?

    • @tommaso9334
      @tommaso9334 8 месяцев назад +2

      Film bellissimo, ma nessuno parla dei suoi difettii

    • @jjjeeee656
      @jjjeeee656 8 месяцев назад

      @@nana-we7np chiedo perché non so se magari non è già uscito su qualche piattaforma così da non andare al cinema

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 8 месяцев назад +2

      In realtà uno si vede all'inizio con la carriola

  • @compagniateatralenottestel6417
    @compagniateatralenottestel6417 7 месяцев назад +11

    Il regista in una intervista ha detto che ad un certo punto non ce la faceva più ad andare avanti a girare il film per il “troppo buio del male”, ed ha fatto un incontro casuale con Alexandria una signora di 90 anni protagonista della resistenza polacca, che andava a mettere le mele per sfamare i prigionieri di notte, e questo è stato il “punto di luce” stimolo per proseguire il film. La bici che si vede nel film è di quella signora, anche il vestito della ragazza ed anche la casa dove è stato girato il film.

  • @marcoangeletti5078
    @marcoangeletti5078 8 месяцев назад +91

    Far avvertire l'orrore senza mai mostrare l'orrore.... operazione riuscita.. il senso di disagio pervade lo spettatore per tutta la durata del film, da vedere assolutamente

    • @mariagrazia2657
      @mariagrazia2657 8 месяцев назад +3

      E quindi? Che senso ha sto film ? Potrebbe durare un minuto tanto il significato lo capirebbe anche un neonato. È noiosissimo

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 8 месяцев назад +2

      @@mariagrazia2657 ma che commento è? Per curiosità mi diresti il tuo film preferito?

    • @mariobarbacini5949
      @mariobarbacini5949 8 месяцев назад

      @@IvanChannel.con tutto il rispetto ma se questo è un bel film allora siamo tutti ciechi

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 8 месяцев назад +2

      @@mariobarbacini5949 probabilmente lo siete voi visto che non lo apprezzate. Vi bevete senza problemi tutti i filmacci che escono ogni anno senza problemi, una volta ogni tanto che escono film diversi dal solito e soprattutto con un idea originale subito tutti ad urlare "brutto film senza senso". Già si fa fatica ad avere film così al cinema, vista la mole incredibile di blockbusteroni da normie che escono, se poi la massa li boccia senza ragionarci allora siamo fregati...

  • @opinionistaclandestino
    @opinionistaclandestino 8 месяцев назад +80

    Ciao Victor, questo film ha messo in scena ciò che nella narrazione dell'Olocausto troppo spesso manca. Perché quando si parla di nazisti, sembra sempre che si parli di alieni venuti dallo spazio, come se questo bastasse a prendere le distanze e tracciare una linea che segni la differenza tra noi e loro. La zona di interesse, invece, fa vedere come i nazisti fossero degli esseri umani con una vita come quelle di tutti gli altri. Quando ho visitato il campo di concentramente di Mauthausen e di Auschwitz mi sono reso conto di come vittime e carnefici fossero comunque tutti persone, esseri umani (e disumani), solo diversi per ruolo e destino. Forse il fatto che chi ha fatto cose orribili sia comunque parte della stessa specie di cui siamo parte noi è una verità troppo difficile da accettare. Grazie per la tua recensione.

    • @GiusyMormile
      @GiusyMormile 8 месяцев назад +13

      Io ho letto Se questo è un uomo di Levi e anche altri suoi scritti e lui ci teneva tantissimo a ribadire il concetto che i nazisti erano dei "burocrati" e non dei pazzi come li hanno fatti passare. Levi ha sempre affermato che se questo aspetto non verrà compreso ci saranno altri g*nocidi che si ripeteranno all'infinito. Mi ha inquietato tantissimo leggere le sue parole alla luce di quello che sta succedendo oggi, veramente tanto...

    • @maxon999
      @maxon999 8 месяцев назад

      ​@@GiusyMormile intendi quello che accade a Gaza?
      Sono sempre accadute cose così e sempre accadranno, se vivi nel comfort è perché vivi su milioni di ossa di persone massacrate e sopraffatte dai nostri antenati.

  • @TheWhitechains
    @TheWhitechains 8 месяцев назад +28

    bello il taglio del video a 2.01 ; comunque andando on topic dopo 3 giorni dalla visione ancora sto pensando al comparto audio di quello che si sentE al di là del muro davvero inquietante e potente.

  • @DAVIDEGET
    @DAVIDEGET 8 месяцев назад +25

    film ammirato al Cinema di Assago, Milano, in data 23 febbraio. Da mesi, mi ero "imposto" la visione di questo film. Nel gennaio del 2023 ho difatti avuto modo di visitare il Campo di Concentramento/Museo KL Aushwitz I (il KL II è Aushwitz Birkenau, il Campo di Sterminio, ovvero quello mostrato nel bellissimo film di Spielberg, Schindler's List) Quindi ho vissuto l'esperienza al Cinema con il perpetuo ricordo nella mia mente di quel luogo indimenticabile ed orribile (in particolare, mi hanno personalmente colpito le scene riconducibili al presente, quelle delle addette alle pulizie...) inoltre, l'etichetta di "nuovo Kubrick" affibiata a Glazer dopo Under The Skin (altro meraviglioso lungometraggio...) mi incuriosiva. La curiosità si è trasformata in consapevolezza, dopo un'ora e quarantasette minuti.
    Certo, si corre sempre il rischio di fare paragoni impropri quando si accostano artisti appartenenti ad epoche diverse. Ma, al contempo, non mi pare ne venga fuori un paragone poi così tanto azzardato. Anzi.
    Film n e c e s s a r i o. Un capolavoro su tutti i fronti. Per la regia, il sound design, l'ambientazione, la fotografia, la sceneggiatura. Gli interpreti. Un pugno nello stomaco dato da una mano avvolta dal guanto di velluto. Nella speranza che sbanchi a Los Angeles il 10 marzo.
    Ringrazio Victor Laszlo per la bellissima recensione! Ne ho seguite tante altre, il giorno seguente alla visione. Svariati gli spunti ed i simbolismi rilevati:
    1) la camminata animalesca e goffa, da primate, che la moglie, Hedwig, ci mostra. Movimenti goffi e pesanti, in netto contrasto con la grazia degli ambienti domestici circostanti. Quasi a volerne sancire la "vera natura"...
    2) about Stanley Kubrick: quel fiore rosso, concimato anch'esso a ceneri umane, si dipana e si dissolve in un grande schermo rosso. Rosso sangue. Immagine potentissima. Così come i tre minuti d'apertura. Sconvolgenti.
    3) Le diverse inquadrature, secondo alcune fonti interessanti, potrebbero essere lette in questo modo: in molti casi la ripresa è dal basso verso l'alto. Una sorta di contre-plongée che ci porta ad avere lo stesso piano ottico del cane di famiglia. Ergo: osservo la realtà, interagisco, ma non posso fare nulla per cambiare la situazione. Diversamente, quando i gerarchi nazisti, architetti dell'Olocausto, discutono fra loro il Piano Ungherese, la ripresa dall'alto al basso sembra quasi voler simboleggiare "la Storia che osserva ed un giorno giudicherà"
    L'inquadratura più forte (non riesco, dopo 24 ore, a togliermela ancora dalla mente...) è quella di Rudolf Höss che sembra osservarci, mentre resta fermo, in una sorta di bivio. Un bivio strutturale e morale. Da un lato il buio più totale. Dall'altro lato una luce naturale che penetra, ovvero la speranza.L'uscita dal tunnel. Rudolf, nonostante i conati di vomito (estemporanea presa di coscienza. A ben guardare, egli non vomita nulla. Non stà male per un tumore allo stomaco o al pancreas, oppure per del cibo non digerito. I suoi sono conati di nausea. La nausea passa e l'uomo si incammina verso il basso, verso il buio, verso il baratro. Sceglierà di continuare il suo "lavoro".
    4) le immagini girate con termo-camera riconducono alla fiaba di Hansel e Gretel che infine bruciano la Strega nel forno, scagliandola dentro ancora viva... L'utilizzo di tale dispositivo è fortemente simbolico. La termo-camera rileva il calore. Su quelle 25 miglia di superficie quadra, che andavano appunto a creare la cosiddetta Interessengebiet (Zona di Interesse) di calore umano non vi era traccia. Eccola quindi emergere dai corpi di quella immaginaria famiglia di civili che viveva vicino al campo. La madre la vediamo ritirare le lenzuola intrise di cenere umana durante una notte di forte vento. La figlia, raccoglie scritti e spartiti musicali lasciati dai prigionieri ebrei e, lei stessa, lascia a loro dei frutti, nella speranza che si possano sfamare alla meglio.
    5) il significato del "Giardino-Bolla" . in quel Giardino dell'Eden, che funge da comfort-zone, Glazer ci rammenta che ci viviamo tutti noi.
    Quante volte, nella nostra vita, abbiamo voltato le spalle al male che si staglia al nostro cospetto. Consapevoli di farlo. Ma evoluti, nei millenni, a chiudere orecchie ed occhi.
    6) il mistero del biglietto lasciato dalla madre alla figlia Hedwig. Possiamo solo immaginare le parole. Molto probabilmente parole di sdegno per quanto percepito e visto durante la notte (il rossore nel cielo, provocato dai forni crematori in funzione) ed assolutamente desolante, spiazzante ed umanamente deprecabile è constatare come Hedwig resti impassibile dinnazi alla nota scritta. Quasi indispettita. Algida nello sguardo. Il foglietto finisce nella caldaia. Devastante.
    F i l m c l a m o r o s o da rivedere + e + volte...voto: ★★★★★

  • @andrearapetti8909
    @andrearapetti8909 8 месяцев назад +23

    Grande Mattia, nella tua premessa hai espresso nel modo più chiaro, consapevole, lucido ma allo stesso tempo appassionato la tua posizione su Israele e sull'antisemitismo, posizione che condivido totalmente e che ha bisogno di essere sostenuta con forza in tutte le sedi possibili in questo delicatissimo momento storico. Confondere l'operato del governo di Netanyahu con il terribile destino del popolo ebraico (e non solo di esso) durante la Seconda Guerra Mondiale è gravissimo e oltretutto estremamente stupido.

    • @paolomenicocci3971
      @paolomenicocci3971 8 месяцев назад

      30 mila Palestinesi ha sterminato ( per ora)...👍

  • @forlivese94
    @forlivese94 8 месяцев назад +15

    Uscito dal cinema ora e contentissimo di vedere che è uscita la tua recensione 😍 detto questo a me il film non ha detto niente forse non ero dell'umore giusto... Peccato perché le parti sull'olocausto erano struggenti, ma la trama principale non mi enfatizzava nessuna sensazione... Peccato, spero di scoprire nuovi spunti alla visione di questo video

    • @marcobentivegna1070
      @marcobentivegna1070 8 месяцев назад +4

      Stessa cosa io, visto ieri sera, forse perché sono andato con le aspettative a mille per via delle recensioni ottime e delle candidature prestigiose, mi ha "deluso". Poi sull'importanza della tematica e sull'aspetto tecnico di regia, sonoro, fotografia, etc... Non si discute

    • @forlivese94
      @forlivese94 8 месяцев назад +1

      @@marcobentivegna1070 io ci ho riflettuto... Penso di essere andato al cinema dopo una giornata estenuante. Ero talmente stanco da non riuscire a cogliere nulla... Tanto da non cogliere il contrasto tra il vissuto della famiglia e il campo di concentramento..m quindi ho visto il film dicendo "e quindi?" Forse aspettandomi una svolta di trama che mi risvegliasse. Dovrei rivederlo

    • @marcobentivegna1070
      @marcobentivegna1070 8 месяцев назад +1

      @@forlivese94 a me è successo lo stesso con Asteroid City, ci ho capito pochissimo perché ero stanchissimo quella sera, e lo voglio rivedere perché io Wes Anderson lo adoro e ho capito di non aver capito quel film ahahah

  • @davidxoomer3806
    @davidxoomer3806 8 месяцев назад +33

    Un film eccezionale per capire la "Banalità del Male", cit. Hannah Arendt.

  • @gloriabenedetti907
    @gloriabenedetti907 7 месяцев назад +3

    Ciao Victor, dopo ogni visione cerco subito la tua recensione e che dire, ti stimo tanto! La scena della festa finale l’ho interpretata però diversamente, durante il ballo Hoss era difatti palesemente distaccato, assente, distratto dai suoi stessi pensieri. Però penso che con la moglie lui si riferisse al fatto che nonostante si trovasse in luogo di “svago” lui non potesse fare a meno di pensare al modo con cui avrebbe potuto sterminare non gli ebrei, ma le stesse persone presenti nella stanza della villa luogo della festa, difatti afferma una cosa simile al “il soffitto era così alto”; magari mi sbaglio, ma sottolinea come appunto Hoss ragioni unicamente secondo una logica di morte, applicata a chiunque. Altra scena aberrante è quella in cui Hoss trasmette il messaggio sul divieto di raccogliere determinati fiori nella zona del campo affinché non vengano rovinati i cespugli e quindi la facciata di bellezza del luogo, a sottolineare ancor di più come la vita dei prigionieri condannati a morte valesse meno di qualsiasi cosa.

  • @staggkephala3642
    @staggkephala3642 8 месяцев назад +33

    Purtroppo a me non è piaciuto molto. Forse c'entra il fatto che conoscevo già la figura di Höss, e quindi la psicologia, sua e della famiglia, non mi hanno sorpreso, ed per la stessa ragione non mi ha sorpreso il messaggio sulla banalità del male.
    Comunque, mi è sembrato un film sconclusionato. Ci sono un sacco di scene e sequenze diverse, collegate tra di loro con un filo che non riesco a capire. Alcune scene sono potenti, od hanno un valore, in sé e per sé, quindi non risentono di questo sfilacciamento; altre hanno senso solo in rapporto alle altre, ma in molti casi non sono riuscito a capire e quindi osservavo perplesso.
    Meglio averlo visto che non averlo fatto, ma se potessi tornare indietro nel tempo mi porterei dietro il regista per fermare il film ogni 5 minuti e chiedergli "che significa questo?", "perché questa scelta?"

    • @andreagori5634
      @andreagori5634 8 месяцев назад +2

      Ti invito a riguardare il film non concentrandoti sul tema della banalità del male. Credo sia un film che tocca il tema della desensibilizzazione anche, e forse soprattutto, in rapporto ai giorni nostri.In questo caso la recensione di questo film mi è parsa, da parte tanti, una visione molto semplicistica della pellicola che non è lo Schindler's list degli anni 20. Il velo che viene alzato è sulla società di oggi e non quella di ieri. Certe scene di regia nemmeno io le ho capite sul momento, ma potrebbe essere una scelta stilistica di rottura con quanto visto fino ad ora e ringraziamo Dio che c'è ancora chi riesce a sorprenderci con scelte di difficile comprensione.

    • @SaraVittori91
      @SaraVittori91 8 месяцев назад +3

      Non ti conosco, ma lo vedrei insieme a te e fermerei il film ogni 5 minuti per darti la mia interpretazione di ogni scena (per quanto varrebbe). Perché è proprio un film non convenzionale, non ha una trama ben delineata, non segue, a mio avviso, i famosi 3 atti. Sembra quasi più una telecamera piazzata sulla quotidianità di quella famiglia, quasi alla "Grande Fratello" (il reality). Dove però ogni scena ti racconta cosa loro hanno che è esattamente cosa hanno tolto a coloro che hanno (o abbiamo?) sterminato.

    • @CazzoneMagrolino
      @CazzoneMagrolino 2 месяца назад

      @@andreagori5634 Il problema è che se si è già a conosenza del tema, non risulta un buon fulm. Ho letto le memorie di Hoss e le testimonianze sulla sua vita, cosi come il testo di Arendt su Eichmann prima di vedre il film, risultaot? Vedere il film mi è parso come vedere un documentario sapendo già il testo della narrazione, noioso. E' un film con un contenuto e messaggio interessant ma la forma è spartana, ricorda piu un documentario che un film.
      Nulla a che vedre con Schindler List, anche conoscendo la storia di Schindler, il firlm è talmente bello nella forma (dramma, angoscia, dolore, poetico) che resta un'esperienza fantastica a prescindere.

  • @mauronickfly90
    @mauronickfly90 8 месяцев назад +4

    Anche io, come molti, scrivo qui dopo aver visto il film oggi pomeriggio. Ho voluto cercare una recensione, per sapere cosa ne pensano altri... Ho apprezzato molto i tuoi ripetuti inviti alla pacatezza nel commentare e al lasciar perdere ulteriori vomiti di odio, grazie davvero per esserti espresso in tal senso. Oltre a tutto ciò che hai detto aggiungo 2 cose (attenzione, spoiler):
    - la colonna sonora è perlopiù un continuo "rumore" inquietante di fondo delle atrocità che si verificano nel limitrofo campo, urla, spari, rumore e fumo dei treni a vapore che incessanti portano il loro carico di "merce" destinata alla "fabbrica".
    - a volte, il film descrive un cinismo assurdo dei personaggi che rende il tutto così grottesco, così ridicolo da strappare anche una risata, mi riferisco ad esempio alla scena in cui Rudolph emana una sorta di circolare al telefono per ammonire coloro che in malo modo raccoglievano dei fiori dai cespugli, rovinandoli. Totalmente fuori di testa.
    PS: concordo con te che il film va rivisto altre volte.
    Grazie ancora per la tua appassionata recensione.

  • @daniele8973
    @daniele8973 8 месяцев назад +12

    Io personalmente sono rimasto deluso
    Il film ha una premessa interessantissima, quella di raccontare l'olocausto senza farlo. E lo fa molto bene. Ma non va oltre, rimane sullo stesso punto senza mai distaccarcisi. Dopo un'oretta, chiarito il concetto, mi sono iniziato a chiedere "ok, e ora?". E niente, ora si rimane lì a vedere e sentire le stesse cose.
    Morale della favola: carino, ma non parlerei di capolavoro. Idea mia, ovviamente. 6/6,5 non di più

    • @Chipperfield10
      @Chipperfield10 9 дней назад

      Stessa cosa che ho pensato io, il messaggio è potente ma si esaurisce in fretta, poi il film si trascina senza dire altro.

  • @1minuteofemotions
    @1minuteofemotions 8 месяцев назад +2

    Grazie vic, per la recensione. Gia quando ero andato a vedere povere creature e prima che iniziasse il film compariva il trailer della zona di interesse sapevo che sarebbe stato semplicemente straordinario. Oggi non vedo l'ora di andarlo a vedere❤

  • @gabriele.ceccherini
    @gabriele.ceccherini 8 месяцев назад +20

    Film realizzato benissimo, però se posso dire una cosa contro corrente, dopo 5 minuti avevo capito come sarebbe stato tutto il film (e non ho visto i trailer). Inoltre, il concetto è quello della banalità del male, per cui non mi è sembrato così innovativo (poi sarà che è un tema che ho a cuore e che ho approfondito molto, magari ad altri dà un effetto diverso).

    • @wewe12173
      @wewe12173 8 месяцев назад +1

      Sottoscrivo ogni parola

  • @savyc9658
    @savyc9658 8 месяцев назад +4

    Come tu hai ben detto, la bellezza del film è proprio ciò che non si vede ma viene solo immaginato grazie al sonoro, unito anche al fatto che l'idillio della famiglia sia in contrasto con ciò che sta succedendo oltre il muro; veramente incredibile che oggigiorno ci siano ancora autori in grado di trasporre quel periodo con degli spunti originali. Un plauso speciale anche a Glazer per la regia fantastica e la fotografia così fredda, che rende tutto così asettico e cinico (mi ha ricordato certo cinema svedese come Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza). Penso sarà immancabile l'Oscar al Miglior film internazionale.

    • @martacccc689
      @martacccc689 8 месяцев назад +1

      Speriamo...senno mi incazz0

  • @namedeleted666
    @namedeleted666 8 месяцев назад +3

    Vic, come al solito grazie per la recensione, mi hai veramente molto incuriosito ☺️
    PS. Volevo avvisarti di un taglio improvviso nella parte iniziale. Comunque sia grazie per i tuoi contenuti 💪🏻🫀

  • @matteoghidotti3974
    @matteoghidotti3974 7 месяцев назад +1

    Ho recuperato il film ieri sera, questo film mi ha lasciato esattamente le stesse sensazioni di quando sono andato a visitare Auschwitz la prima volta, la stessa angoscia e lo stesso dolore (specialmente nella parte finale del film). Finito il film dovevo distrarmi un po' parlando o sentendo qualche suono come musica ecc... perché se rimanevo in silenzio o sentivo silenzio mi faceva male, mi sentivo il dolore e l'angoscia proprio invadermi. Film molto forte che mi ha fatto tornare ad Auschwitz, sensazioni che non devo dimenticare.

  • @matteogiordano4336
    @matteogiordano4336 8 месяцев назад +3

    Ci sono alcune scene che mi hanno distrutto. Io sono uno studente di ingegneria e la freddezza con la quale parlano del campo di concentramento come se fosse un impianto qualunque da rendere più efficiente è agghiacciante. Alcuni discorsi mi hanno quasi ricordato quelli che si fanno a lezione. Ad un esame ho parlato della progettazione di un combustore con i vari aspetti tecnici quasi allo stesso modo con cui nel film si parla di camere a gas. In entrambi i casi si parla di tecnica, di tecnologia, ma nel film è strumento di morte e nessuno sembra farci caso. È agghiacciante

  • @mariacarmeladelnegro6978
    @mariacarmeladelnegro6978 8 месяцев назад +6

    Appena uscita dalla sala...sono sconvolta. Va assolutamente visto

  • @sa-kura3495
    @sa-kura3495 8 месяцев назад +9

    Un film difficile, non per tutti. Il sonoro è una presenza fissa, totalizzante. Loro ignorano, noi no. Impossibile per lo spettatore far finta di niente.
    Ti aspetti sempre da un momento all'altro che se ne vadano, che decidano di cambiare vita... spoiler... non avviene. Un epilogo gia scritto che si vede nella scena finale da pugno nello stomaco, forse per questo che il direttore aveva la nausea, un pugno allo stomaco...

  • @suppliziante666
    @suppliziante666 8 месяцев назад +8

    Ho visto le peggio porcate gore e di ultra violenza e non ho mai battuto ciglia, ma una roba del genere mi ha fatto uscire dal cinema nauseato. Madonna che pugno nello stomaco.

    • @nana-we7np
      @nana-we7np 8 месяцев назад

      Questo non ti fa onore però

  • @marskitsune
    @marskitsune 8 месяцев назад +100

    COMMENTO CON SPOILER
    Visto questa sera anche io, tornata a casa ho ascoltato la tua recensione ed.. eccoci qui.
    Anni fa ho avuto occasione di visitare il campo di Auschwitz e quello di Birkenau, ci fossero dubbi in merito.. gli edifici che si vedono oltre il "muro" della casa di Rudolf sono ancora in piedi, trattasi ovviamente di strutture delle SS e non dei prigionieri, e lì dentro si trova il museo con le vetrine che vengono mostrate alla fine del film. Avendoci camminato nel mezzo, vederli sullo sfondo dopo l'introduzione pregna di inquietudine e quasi estenuante è stato già di un certo effetto.
    Quello che pensai quando arrivai in visita in quei luoghi, in un gennaio ovviamente pieno di neve, fu "questo posto è così lontano da ogni cosa che le sue grida sono rimaste chiuse al suo interno, non hanno raggiunto nessuno che potesse ascoltarle", l'impressione che i muri spinati racchiudessero una zona di cielo a parte, una dimensione volutamente estranea. Il freddo della fotografia, quel quasi "asettico" che vuole dondolare fra una perfezione fiabesca di bagni al lago e momenti di vita rustici.. è stato come rivedere quel freddo, quella neve, come tornare a sentire la sensazione che quella fosse una terribile bolla (sentirla chiamare Zona dal titolo ha contribuito) dove tutto accade, ma al tempo stesso non lo fa, di facile dimenticanza, labile, qualcosa che non attira l'attenzione a facilitare la normalizzazione del 'disumano'.
    Un altro dettaglio che mi ha tolto il fiato è stato quello del "rumore". Quel "vrumm" che il figlio di Rudolf ripeteva a letto, insieme ovviamente all'intero sonoro. L'impatto è quello che differisce dalle letture sui libri e dai filmati in bianco e nero, dove la rappresentazione solitamente non ci lascia memorizzare l'eco infernale che emetteva quella fabbrica di morte, lasciandocela immaginare come silenziosa.
    Le ceneri che concimano i loro amati fiori, ma che vengono grattate con forza inaudita sulle pelli dei figli dopo la scena al fiume. Quel lavarsi, così come il lavarsi il pene di Rudolf, io li ho visti come ostentati segni di superiorità (neanche io ho compreso se la giovane fosse una prigioniera o la contadina polacca al loro servizio, ma credo davvero cambi poco). Un vero e proprio schifo per quelle "bestie" (tali per loro, ovviamente) in cui comunque non si disdegnava infilarsi per uno stupro.
    Quello che ho visto nelle dinamiche fra gli adulti, inoltre, mi ha comunque suscitato una certa tensione. Si tratta di una generazione, la loro, che ha visto crescere l'ideologia nazista nel bel mezzo dei loro sogni giovanili o, nel caso della madre di lei, dopo una vita vissuta priva di certi orribili principi. C'è un adattarsi forzato, ma un fondo di rifiuto, lo stesso che alle volte avvalora il far finta di niente per non accettazione e per restare dalla parte dei 'vincitori' e dei 'forti'. L'irritabilità continua della moglie di Rudolf, unica più emotiva fra i personaggi, l'ostentazione del suo potere "potrei chiedere a mio marito di spargere le tue ceneri" è stato per me segno da una parte di una posizione sociale guadagnata che vuol tenersi stretta, quel suo essere "la regina di Auschwitz" su cui scherza, dall'altra un indice molto malato di qualcuno che si è assoggettato al suo stesso bel reame costruito fra fiori e serre, per poter sopravvivere, e anche per poter mantenere un certo status. Quella casa significa prestigio, e quando dice a suo marito "alla fine della guerra andremo a coltivare come abbiamo sempre sognato" a mio parere sussurra l'illusione di lei che quella sia una parentesi, che la loro vita possa realmente avvalorarsi di amore e semplicità dopo la fine dei conflitti, che tutto possa tornare alla normalità senza portarsi dietro il peso dello sterminio. Lei è la regina della Bolla, della Zona d'Interesse: l'ha abbellita, l'ha candita, l'ha resa così cupamente perfetta. Poco importa cosa ci sia a due passi da lì, poco importa cosa costi tenere quelle mura in piedi. Ma noi, che non vediamo altro che la Zona, siamo in essa quanto loro. Noi che non vediamo molto di quella vita e soprattutto non vita dei prigionieri, siamo dalla parte della Zona d'Interesse, nonostante da quando inizia a quando finisce il film non riusciamo a godere di nessuna gioia che ci viene mostrata, perchè nata dalla mostruosità.
    Ci sarebbe da parlarne ancora per molte, molte righe. Ma queste sono le mie impressioni a caldo.
    Non mi soffermo su tecnicismi che non mi competono per niente, mi limito a dire che nel complesso è un film che mi è piaciuto, mi ha colpita molto, consiglierei e non darei affatto per scontato.
    L'ultimo appunto è: lo sterminio, il genocidio, la violenza, tutto ciò che esiste per sottomettere il prossimo.. è umano. Dietro c'è strategia, c'è ingegneria, c'è medicina, c'è studio di ogni tipo, organizzazione esemplare. Non lasciatevi ingannare da terminologie metaforiche, "inumano, bestiale, fuori dal mondo".
    Mettere da parte la storia di chi ha sofferto, di qualsiasi etnia, credo, provenienza, non farà altro che rendere tutto questo ancor più vivo, anche nel quotidiano. Guardate il nostro mondo com'è nonostante ci sia la memoria. Pensate come sarebbe senza.

    • @leona25
      @leona25 8 месяцев назад

      Chi ha perso la memoria sono proprio i discendenti delle vittime dell' olocausto che oggi perpetrano le peggiori schifezze ai danni dei palestinesi.

    • @folleducare
      @folleducare 8 месяцев назад +8

      Complimenti per l'analisi

    • @marskitsune
      @marskitsune 8 месяцев назад +3

      Grazie mille, spero sia un punto di vista utile per chi passa di qua

    • @andrea52052
      @andrea52052 8 месяцев назад +4

      Una bella botta altroché, il regista sembra puntare il dito contro tutti noi.
      Noi siamo nella zona d'interesse, portiamo avanti il nostro spesso effimero quotidiano senza o quasi accorgersi di ciò che succede intorno a noi, consiglio a riguardo lo splendido Green Border del 2023 di Agnieszka Holland e a tema molto simile a La Zona, Il Nastro Bianco di Haneke del 2009.
      Una provocazione: siamo così sicuri che non potremmo mai essere noi come gli Höss?

    • @marskitsune
      @marskitsune 8 месяцев назад +2

      La verità è che questo film è difatti tristemente attuale. E' successo quando il mondo non aveva i mezzi di informazione e conoscenza che abbiamo adesso, succede ora che veniamo a sapere di continue tragedie anche mentre siamo al bagno a scorrere la home di qualche social. Non a caso, poi, ho parlato di "lato dei vittoriosi" che è qualcosa che psicologicamente tenderebbe a lasciar fluire chiunque verso un certo tipo di crudeltà in nome di una superiorità dedotta o instillata, di ricchezze e assicurazione di benestare per sé e la propria famiglia. Si sarebbe disposti anche a fingere che vada bene, che sia giusto, autoconvincersi indipendentemente dal contesto. Per me la Zona rappresenta questo, quello status di silenzio permanente a due passi dalla catastrofe. Intanto, grazie per il suggerimento, cercherò di reperire il film di cui parli! @@andrea52052

  • @andreialenacurpan3424
    @andreialenacurpan3424 8 месяцев назад +3

    Soffro solo a sentire la descrizione, figuriamoci vedere il film....con questo video mi sono resa conto che tutti i film che riguardano eventi tanto traumatici, basta vederli una volta per ricordarli per sempre, perché sono di una potenza indescrivibile, si rendono indelebili dalla memoria e fin dentro le viscere. Questo film sarà uno di quelli sicuramente...

    • @maxon999
      @maxon999 8 месяцев назад

      Si poi qua non vedi nulla, ma percepisci tutto
      È terribile

  • @sottocolle29
    @sottocolle29 8 месяцев назад +2

    Per quanto sia abbastanza informato (e in linea con il pensiero di Vic): CRISTIDDIO!

  • @antoniogianfreda2945
    @antoniogianfreda2945 8 месяцев назад +22

    Aspettavo un pugno allo stomaco, aspettavo di stare male ma....
    Fin troppo didascalico, a tratti piatto e fin troppo ermetico, la parte finale poi decisamente acchiappa consensi.
    O forse era troppo il mio hype.

    • @poec77
      @poec77 8 месяцев назад +5

      Dai diciamolo, il film è nullo su tutti i fronti. Sei stato anche troppo buono.

    • @nana-we7np
      @nana-we7np 8 месяцев назад +1

      Didascalico?

    • @marcotombe8211
      @marcotombe8211 5 месяцев назад +2

      Il film peggiore dell' anno per quanto mi riguarda.

  • @domenicomartinelli4506
    @domenicomartinelli4506 8 месяцев назад +1

    Condivido in toto la tua recensione. Da appassionato di fotografia da tempi remoti mi ha davvero stupito la stessa. L'uso magistrale di campi larghi, a voler raccontare attraverso le immagini la contrapposizione dei 2 spazi, oggetto del film. L'uso del colore con quella lieve desaturazione si addice perfettamente al racconto filmico. La scena della mamma della protagonista è resa magistralmente dalla fotografia. A differenza ad esempio di Oppenheimer in cui il dialogo sembra essere il protagonista del film, nel caso del film in oggetto i protagonisti sono la fotografia e i suoni fuori campo. Ed è l'utilizzo di questi due strumenti che mi ha devastato l'anima. Anche gli stessi movimenti di camera all'interno della casa, come ad esempio il semplice utilizzo delle porte è magistrale. È un film che va rivisto per riuscire a comprendere appieno le strategie registiche. Quando sono uscito dal cinema ero ancora avvolto dall'ambiente e dal sonoro filmico.

  • @Wurfenkopf
    @Wurfenkopf 8 месяцев назад +6

    3:58 - 6:10 A questo discorso aggiungerei che l'olocausto non ha riguardato solo gli ebrei, ma anche un'infinità di individui non semitici, tra zingari, omosessuali, disabili e altri che il partito nazista considerava "parassiti".
    Fare antisemitismo in questo contesto dimostra una grande ignoranza storica, sia in termini di conoscenze che di metodo.
    Non si ricorda l'olocausto per tutelare gli ebrei, ma le vittime di atrocità. Anche se a compiere dei crimini fossero degli ebrei, per esempio.

  • @gaiussssssss_
    @gaiussssssss_ 8 месяцев назад +3

    Ciao Vic! Ho visto il film questa sera e non posso che concordare con te su tutto, ma in particolar modo circa la genialità del film che risiede nel “non mostrare, ma farti sentire”. Per tutta la durata del film ho provato un senso di angoscia terribile e il fatto che il regista abbia deciso di puntare molto sul sonoro mi ha inevitabilmente portato a ricordare un progetto analogo, e mi riferisco all’installazione intitolata Shalechet - Foglie cadute del Museo Ebraico di Berlino, dove i visitatori sono invitati a camminare su 10.000 lastre in acciaio raffiguranti i volti delle vittime della Shoah. Il rumore delle lastre che sbattono fra di loro è così assordante che induce le persone a desiderare di abbandonare la sala.

  • @enricoraspadori2854
    @enricoraspadori2854 8 месяцев назад +1

    Grazie per la recensione e per le parole iniziali sulla differenza che intercorre tra l'orrore di Gaza e il becero liberi tutti a poter dire qualunque cosa a riguardo. Ho viato il film ieri sera, con grandi aspettative, ma ne sono rimasto deluso. Dai trailer avevo avuto la sensazione di trovarmi davanti una specie di Dogtooth a tema olocausto, e per certi versi la visione ha confermato questa sensazione. Sono rimasto un po' basito nel trovarmi davanti un film dalla messa in scena impeccabile, che tuttavia presenta, a mio avviso, metafore e allegorie eccessivamente grossolane e un'assenza quasi completa di narrazione, in grado di coinvolgere il pubblico nella visione. Una pellicola unicamente costruita sull'atmosfera, una specie di Teorema con al centro il male. Un esperimento intellettualmente interessante, ma a mio avviso troppo fine a se stesso.

  • @BalanceRight871
    @BalanceRight871 7 месяцев назад +2

    Molti leggono sulla questione a Gaza ecc ma io lo metterei nel micro: avete mai sentito i vostri vicini litigare, sospettate che siano arrivati alle mani, ma non chiamate la polizia perché “senza prove come faccio?” O semplicemente “sono affari loro”?
    Ecco.

  • @lorenzodamarioguitar
    @lorenzodamarioguitar 8 месяцев назад +3

    Invece secondo me il film riesce ad essere attualissimo. Concentrandosi sulla vita "normale" della famiglia Hoss dietro il muro di Auschwitz vuole proprio rappresentare lo stato dissociativo in cui si trova chi perpreta orrori assoluti di questo tipo. E questo aspetto lo rende un film si legato ai fatti storici della seconda guerra, ma anche un film che mostra un orrore universale insito nell'uomo, e in particolare sembra una rappresentazione perfetta di noi nel nostro orticello occidentale circondato da muri insanguinati dai nostri governi e dal nostro stile di vita. E quelle immagini nel campo di Auschwitz con le donne delle pulizie parlano da sole, pulire quei forni quei corridoi, forse il messaggio è che siamo dissociati anche noi, forse ci sono urla che ancora una volta non vogliamo sentire, ossa e corpi che ancora una volta non vogliamo vedere, continuando a pulire con indifferenza le reliquie di quelle terribili torture.

  • @sarasordi8172
    @sarasordi8172 8 месяцев назад +6

    io penso che la volontà di Glazer sia anche più profonda. Oltre ad essere un tema già trattato in molti modi, dal punto di vista narratologico, Glazer utilizza lo sguardo del connivente mostrandoti il vero orrore della banalità del male, senza 'sfruttare' l'mmaginario decadente degli internati al campo, evitando dunque la scelta della pornografia del dolore. Dove l'ansia nei prodotti è generata quando il male non si vede ma di cui se ne sente la fumosa presenza, qui è difronte agli occhi, e sullo sfondo ne vediamo il triste esito. in più, SPOILER, penso che gli ultimi 10 minuti di girato siano estremamente ricchi di simbolismo: Hoss discende delle scale infernali completamente avvolto dallo spirito laborioso e ciecamente malato derivante dal suo compito, e lo stacco sulla contemporaneità lo vedo sia come il protagonismo delle vittime del suo operato, sia come anche una critica alla memoria asettica dell'Olocausto. Gli inservienti del museo della memoria hanno lo stesso ritmo e fanno gli stessi gesti degli Hoss anni prima, vivendo quasi con automatismo quei luoghi pregni di male.

    • @lolle249
      @lolle249 8 месяцев назад +1

      Riguardo quei 10 minuti chr ho trovato stupendi, l'ho recepito, ad una prima visione, come se in quel momento quel personaggio si distacchi dalla storia, si renda conto dell'orrore di quello che è stato ma anche di quello che sarà. I conati di vomito, di schifo, di disgusto, che vanno in contrasto col finale in cui torna in se e si rimette il cappello. Secondo me questa è la parte più terrificante, con un'altra scena, del film.

  • @aannnnaa1403
    @aannnnaa1403 8 месяцев назад +2

    lavorando per una multinazionale mi immagino Hoss che deve raggiungere i KPI per avere il bonus. In effetti, per loro la soluzione finale era proprio un obiettivo da raggiugere

  • @opinionistaclandestino
    @opinionistaclandestino 8 месяцев назад +5

    Ho notato che la scena "finale" (non faccio spoiler) è molto simile al finale di The Act Of Killing del 2012 di Joshua Oppenheimer. Ho cercato in rete e pare che Jonathan Glazer e Christian Friedel l'abbiano definita un omaggio a quel film. Un bel pugno nello stomaco anche quello. Ciao.

  • @LuigiMariaPascali
    @LuigiMariaPascali 8 месяцев назад +6

    La A24 sta donando linfa nuova al cinema mondiale, per me al momento non c'è una casa di produzione che gli si avvicini minimamente.

  • @VNTPLA
    @VNTPLA 8 месяцев назад +2

    Secondo me i film piu' profondi su questa tematica sono appunto quelli che ampliano il discorso, lo rendono, come hai detto, paradigmatco, in testa il sottovalutato Mr. Klein di Losey, ma anche il 'documentaristico' e piu' recente 'Waterloo'. La Harendt aveva ben compreso quanto la parola 'nazista' al pari del termine 'mostro', possa fungere da espediente per rendere gli altri estranei al 'male'. Ma noi italiani (i primi nella storia a bombardare dall'alto con gas venefici popolazioni civili e a nostra volta creatori di lager) dovremmo ben sapere (per quanto sia scomodo ammetterlo) che la malignita' e la sopraffazione hanno una ben altra estensione.

  • @elenamartelli4237
    @elenamartelli4237 8 месяцев назад +8

    Solo su una cosa non sono d'accordo con te: secondo me il film più che dell'Olocausto parla di tutti noi e della nostra capacità di chiuderci nel nostro egoismo ignorando le cose orrende che accadono poco lontano da noi. La scena finale mi ha davvero colpita e ha messo in discussione molte mie certezze

    • @victorlaszlo88
      @victorlaszlo88  8 месяцев назад +6

      Ah ma l'ho proprio detto, l'Olocausto è un simbolo, qualcosa da cui partire per imbastire un discorso più ampio

  • @natosbagliato22
    @natosbagliato22 8 месяцев назад +5

    sarò l'unico ma lo devo dire, un film onesto ma che non mi ha detto assolutamente nulla. Non credo nemmeno di essere poco sensibile all'argomento perchè altri film su questa tematica mi ha colpito profondamente, ma il modo con cui qua viene trattata non mi ha detto semplicemente niente. Limite mio probabilmente

  • @moonstar6592
    @moonstar6592 6 месяцев назад +2

    Avrei milioni di cose da dire sull'argomento trattato in questo film, le dinamiche umane che portano a compiere ed accettare le aberrazioni a danno dei propri simili, la facilità con cui una propaganda ben congenita ci renda manipolabili, l'importanza di restare in guardia affinché niente di simile si ripeta (non solo il genocidio ma anche la discriminazione di una determinata minoranza/etnia/comunità) ma non lo farò e mi limiterò ad esprimere un unico concetto, di cui sono sempre stata convinta:
    Se tutti questi pezzi grossi delle SS al momento della liberazione dei campi sono fuggiti come conigli, non erano permeati dal patriottismo e dal senso del dovere e dell'obbedienza tipici del soldato poiché combattere per un'ideale, qualunque esso sia, implica gioco forza l'essere disposti a tutto, anche a morire per esso.
    Secondo me godevano del loro potere, soprattutto quello di decidere delle sorti altrui senza conseguenze, e dei privilegi ad esso legati, ma quando hanno capito che la "pacchia" era finita si sono ritrovati nella stessa situazione delle loro vittime, ossia braccati, soli, traditi e preoccupati solo della propria sopravvivenza.
    Il nostro paese ha dato protezione e sostentamento ad uno di loro vita natural durante, è morto da anziano, nel suo letto, circondato dai familiari che minacciavano querele a chiunque avesse da ridire sulla legittimità di questa sua esistenza da onesto italiano d'adozione postbellica. Ricordo ancora il figlio trincerarsi dietro la frase "era una brava persona, un ottimo padre"
    Il fatto è che loro hanno tolto l'uniforme e hanno dimenticato, mimetizzandosi senza conseguenze nella società civile, mentre ai pochi "fortunati" sopravvissuti hanno tatuato addosso, letteralmente, l'inferno

  • @mina_ophelia.Moonbeam
    @mina_ophelia.Moonbeam 8 месяцев назад +1

    Bravissimo, anzi bisogna ricordare proprio per cercare di evitare e bisognerebbe imparare dagli errori del passato. Non vedo l'ora di vederlo domenica in un cinemino d'essai che ho vicino a casa. Io poi amo Amis, avevo adroato London Fields, quindi leggerò anche il libro sicuramente. è un grande scrittore. grazie per la recensione. (bella la maglia! )

  • @CT-pe5we
    @CT-pe5we 7 месяцев назад +1

    Visto, bellissimo. Avendo visto anche Oppenheimer trovo che forse avrei fatto vincere questo come miglior film, lasciando la regia a Nolan

  • @giuliamerlonetti7324
    @giuliamerlonetti7324 8 месяцев назад +6

    per me la scena piu straziante è stato il figlio che rinchiude il fratellino nella serra...

    • @PoPo-hl3zc
      @PoPo-hl3zc 8 месяцев назад

      Anche a me ha colpito molto. Come l’hai interpretata tu?

    • @nana-we7np
      @nana-we7np 8 месяцев назад

      Perché?

  • @blue00magic99
    @blue00magic99 8 месяцев назад +1

    Sono molto d'accordo sul discorso riguardo allo sbaglio di deumanizzare i cattivi, come se i "mostri" fossero qualcosa di estraneo, come se non possano essere i vicini di casa, come se non possiamo esserlo noi. Forse, il film avrebbe potuto osare ancora di più nel riumanizzazione questi mostri. Mi sarebbe piaciuto se si fosse portato lo spettatore fino a dispiacersi e ad emozionarsi per gli accidenti della vita di Rudold Hoss, invece, comunque, al di là delle responsabilità per quel che succede dall'altra parte del muro, sono personaggi un po' troppo anticipatici e freddi, con i quali lo spettatore non sviluppa mai empatia, ma solo disgusto.

  • @Uomo-ratto
    @Uomo-ratto 8 месяцев назад

    Bravo. Infatti il problema dei due casi è relativo ai loro governi e non ai civili. ❤

  • @kaneda7653
    @kaneda7653 8 месяцев назад +2

    Il video di Mortebianca spiega molto bene perché si debba usare il cervello quando si parla di questi argomenti

  • @starbuck0187
    @starbuck0187 6 месяцев назад

    Un film senza dubbio che ti lascia un malessere fisico incredibile....ti fa riflettere nel profondo, come l essere umano può arrivare e vivere in maniera totalmente spensierata, quando aldilà del muro accadevano cose inanerrabili, indicibili, e come erano contenti di depredare come solo gli sciacalli sanno fare! A parere mio il regista ha meritato l oscar, un film di una finezza incredibile, e con un sonoro perfetto! L olocausto come non l avevamo mai visto prima...di un livello superiore!

  • @maxon999
    @maxon999 8 месяцев назад +1

    25:00 no Vic, io penso che chiunque sia avido di potere (e tutti ne conosciamo qualcuno) sia disposto a TUTTO pur di farcela.
    E non uccidono solo per la casualità dovuta al fatto che queste persone non stiano vivendo in certe epoche precise.
    Consiglio il libro
    Le Benevole

  • @sarasara-io7lo
    @sarasara-io7lo 8 месяцев назад +1

    A me è piaciuta particolarmente la scena dei fiori a livello di effetti.... Quando riprende i fiori e le voci del campo iniziano a farsi più intense, per poi dr apparire all'improvviso una schermata rossa sotto un suono inquietante... Ho trovato delle affinità molto vicine ai recentissimi analog horror, un genere di horror molto niova

  • @billybrodm9849
    @billybrodm9849 8 месяцев назад +6

    Film visto ieri sera ed è stata una delle cose più noiose e rompipalle che abbia mai visto. Mi rendo conto che dietro c'è uno studio approfondito, che l' hanno apposta girato così e che dal punto di vista tecnico brilla particolarmente ma dopo 2 ore sfrantuma i coglioni. È un film che può piacere solo ai critici e agli intelletualoidi perché non ha gli elementi di un film. A me personalmente non ha emozionanto e non mi ha lasciato nulla in particolare. Se avessero fatto un cortometraggio avrebbe reso ugualmente l' idea senza rompere gli zebedei. Ho sentito in giro di gente che ne è uscita profondamente turbata quando io ho trovato come parte più entusiasmante i titoli di coda. Magari so' strano io.

    • @mariagrazia2657
      @mariagrazia2657 8 месяцев назад +1

      Uno con il cervello esiste allora

    • @mariagrazia2657
      @mariagrazia2657 8 месяцев назад

      Penso la stessa identica cosa e ti giuro che quando ci sono stati i titoli di coda ho pensato anch'io la stessa cosa( parte migliore del film)

  • @SaraVittori91
    @SaraVittori91 8 месяцев назад

    La banalità del male. Vero, un film veramente necessario in questo periodo. Ti ringrazio perché l'ho visto grazie a un tuo post. Mi è sembrato un film perfetto per vederlo e discuterne in un'aula delle superiori. Uno di quelli che per il ritmo lo snobberesti ma impossibile non rimanere profondamente smosso. Non provare un disgusto. Non costringerti a un esame di coscienza collettivo. Ha i canoni del cult. Un film fatto per rimanere. Un film per non dimenticare quanto è facile ignorare l'umanità e l'orrore delle proprie azioni per salvaguardare solo i propri interessi...

  • @alhenadigemini5190
    @alhenadigemini5190 8 месяцев назад

    Un film stupendo che ti dice tutto senza dirti niente. Un film che ti fa capire quanto l'indifferenza sia altamente pericolosa e altrettanto colpevole. Il finale è semplicemente perfetto e racchiude tutto il significato del film

  • @TizianaMariaGiuliaTocchi
    @TizianaMariaGiuliaTocchi 8 месяцев назад

    Bellissimo commento Victor, grazie. Io sono una di coloro che, dopo essere rimasta sconvolta all'inizio, ha avuto una reazione di fastidio per la lentezza delle scene e l'assenza di una vera e propria storia. Una reazione di rifiuto nei confronti della crudeltà di questo film. Poi non ho potuto smettere di pensarci e l'ho rivalutato completamente. Condivido tutte le tue riflessioni ad eccezione della descrizione del personaggio della moglie che, secondo me, ha totalmente abdicato alla propria umanità. Questo spiegherebbe anche la totale incapacità di manifestare emozioni anche nei confronti del marito e della madre. Sono emblematiche in questo senso, secondo me, le scene in cui lei fa colazione dopo la partenza della madre e la telefonata nella quale il marito le comunica il suo rientro ad Auschwitz.

  • @veraguidorizzi1252
    @veraguidorizzi1252 8 месяцев назад +1

    Ho apprezzato la premessa doverosa sulla distanza storica e i contenuti etici, rispetto a qualsiasi orrore della storia umana.
    Grazie al film, che vedrò, ho recuperato il libro di Martin Amis.

  • @francescacasini4694
    @francescacasini4694 8 месяцев назад +16

    I momenti più inquietanti del film secondo me sono quelli in cui i due coniugi si comportano in modo "normale" e addirittura affettuoso (!) come farebbe qualsiasi altro umano. La moglie che annusa gli splendidi fiori del lussureggiante giardino con la neonata, il marito che accarezza il proprio cavallo e gli dice ti voglio bene. La lettura delle fiabe della buonanotte. Le costruttive discussioni coniugali. Quello che fa sanguinare le viscere è che vengono messi in scena personaggi banali, come dici tu. Banali e con i paraocchi spesso come noi, persone in teoria per bene. Ieri prima di andare al cinema, stavo giusto pensando che magari è ora di prenotare le vacanze estive. Dopo il film ho pensato tra me e me...Dai su mica fai nulla di male a prenotare un volo per Pantelleria! No, però...Aspetta un attimo. Il Mediterraneo è una fossa comune. No. Io mi sa che non ce la faccio 😓 fu inventato l'acronimo NIMBY esattamente per descrivere coloro che si indignano solo quando qualcosa colpisce il loro giardino. Questo film me lo ha ricordato anche per lo spazio visivo dato proprio al giardino. Tutti noi abitiamo proprio quello spazio mentale, e anche se mondo è in tempesta, la verità è che ci concentriamo tutti sulla nostra "zona di interesse" (anche se non progettiamo campi di sterminio) ed è questo che personalmente mi ha trasmesso in modo agghiacciante questo film.

  • @angycolombo1917
    @angycolombo1917 8 месяцев назад +2

    Per quanto riguarda il conflitto israelo- palestine e soprattutto la storia e le motivazioni di questa guerra infinita consiglio a tutti di cuore i video che trovate su youtube di Paolo Barnard, ha una capacità rara di far comprendere con facilità fatti storici complessi anche a chi, come me, non mastica la storia.

  • @cate_5722
    @cate_5722 8 месяцев назад +1

    Non vedo l'ora di vederlo, mamma mia, è che devo aspettare sabato

  • @saveriollo
    @saveriollo 8 месяцев назад +1

    Madonna mia, visto adesso. A parte tutto il resto, secondo me l'oscar per il sonoro non glielo toglie nessuno

  • @noviziomontani2166
    @noviziomontani2166 5 месяцев назад

    Uno dei film più "significativi" sulla "criminalità" umana...andrebbe trasmesso una volta al mese su tutti i canali a reti unificate...ottima recensione Vic... Oo

  • @williamcarone869
    @williamcarone869 8 месяцев назад

    Proprio qualche giorno fa, ho visto sul canale "Vanilla Magazine", il racconto di questo essere e mi si è gelato il sangue; appena potrò guarderò questo film, pur sapendo che mi farà stare male. Grazie Victor per le emozioni che ci porti.

  • @Uomo-ratto
    @Uomo-ratto 7 месяцев назад

    Io faccio spesso riflettere sul modus palesato nella banalità del male di Arendt con analogie relative a cosa oggi facciamo ad animali non umani.

  • @massimilianoceretti9517
    @massimilianoceretti9517 8 месяцев назад +4

    Appena uscito dal cinema...
    Spoiler
    .
    .
    .
    Io la scena del ballo e della telefonata l'ho colta in un altro modo (l'ho visto tradotto) La moglie al telefono gli chiede chi c'era alla festa, e lui risponde che non ci ha fatto caso perché sta pensando quale sarebbe stato il modo migliore di gasare quelle persone visto che i soffitti erano molto alti. Ma lui parlava delle persone della festa, difatti guarda la stanza e sale al piano di sopra per vedere quante persone ci sono e quanto è alta la stanza. Quindi pensa semplicemente alla migliore soluzione tecnica in un caso diverso, non curandosi minimamente delle persone in questo caso suoi compagni ma pensando solo alla soluzione tecnica migliore per la soluzione

    • @geppetto2012
      @geppetto2012 8 месяцев назад +1

      Sono d'accordo. Höss in quella scena si mostra ancora completamente distaccato, quasi se stesse dicendo qualcosa di totalmente neutrale, un tecnicismo innocuo ed efficiente.

  • @AlessandroNardoianni
    @AlessandroNardoianni 8 месяцев назад +1

    Completamente d'accordo su tutto. Bel film , il sonoro è geniale.

  • @Tear84
    @Tear84 7 месяцев назад

    Appena visto. Una centra in faccia devastante, bellissimo e terribile.

  • @geaejona
    @geaejona 8 месяцев назад +2

    Ti seguo da tempo in tutte le recensioni in quanto mi trovo tendenzialmente in accordo con il tuo pensiero. Non in questo purtroppo (che a mio avviso va visto almeno tre volte). Non sono una tecnica di cinema e non ho influenze DAMS e similari ma amo il cinema da quando ho 9 anni con il mio primo Zabriskie Point. Per questo il cinema è, a mio avviso, la più grande forma d'arte esistente. Detto ciò conosco tutto Glazer e trovo geniale il fatto che sia sempre estremamente diverso in tutti i suoi film, con particolare fedeltà verso Birth, ma non qui! La scena buia iniziale (prima ripetizione stridente) già vista in Under the Skin, preludio alla vera "alienazione" che comporta il lungometraggio, ripresa in chiave diversa nel suo ultimo. Il sonoro, per nulla insignificante dalla stessa autrice del precedente Mica Levi, non mi ha dato la stessa senzazione del NON sonoro di Miss Violence di Alexandros Avranas, film che sono riuscita a vedere una sola volta e mai più per lo straziante tema (forse da donna è più agghiacciante...a partire da una festeggiata suicida sotto le note di Cohen) La stessa medesima consapevolezza analizzata 10 anni prima del NON dire e del NON far vedere ma che colpevolizza il pensiero dello spettatore in modo atroce. Ricordiamoci che nel cinema greco la prima accusa è il personaggio, che vive in famiglia che rappresenta quello che sarà la società. L'ultimo Glazer tratta di una complessità storica ovvia per tutti senza però partire dalla causa del singolo in primis. Esattamente come tu sostieni inizialmente il non schierarsi, specie in questo momento storico, e concedendo il fatto che non tutti gli appartenenti ad un popolo possano sentirsi colpevoli di scelte maggiori, viceversa generazioni di giovani tedeschi successive all'olocausto sono state devastate nelle scuole trasmettendo il senso di colpa che deve persistere in quanto "tedeschi" e che non condivido. Premio, nonostante, l'utilizzo del negativo con il suo opposto significato e la magistrale scena finale. Concludo dicendo che sono stata ad Auschwitz molti anni fa ed è proprio il silenzio assordante sotto la pioggia, gli odori, l'assenza che racconta un dramma ....non le urla di Glazer. Inoltre non trovo assolutamente riferimenti a Kubrick ormai citato ovunque quando siamo consapevoli del fatto che sia stato maestro del mondo intero, non solo dei tecnici. Niente, mi ha lasciato molto poco questo film, e dire che sono una esponenziale amante di Haneke e Lanthimos da sempre. Modesto parere ma in questo caso ci tenevo a confrontarmi. Domanda ...chissà se la gan parte della gente che considera questo film "capolavoro" e straziante non sia la stessa di Austerlitz... !?

  • @in.giro.con.frank.
    @in.giro.con.frank. 8 месяцев назад +1

    Io lo capisco che sia voluta la mancanza di una parte centrale ma sono uscito dalla sala desiderando un sequel che racconti la distruzione di quell'idillio. Voglio vedere i membri della famiglia Hoss fare i conti con la realtà che li circonda e con la sconfitta tedesca. Voglio vedere i personaggi secondari a malapena accennati prendere vita e trasformarsi da macchie a figure ben delineate

  • @marcocio
    @marcocio 7 месяцев назад

    La scena in cui lei mostra il giardino alla madre mi stava facendo uscire le lacrime. Parlano di begonie, di cavoli, di rose, di viti piantate apposta per farle crescere e coprire quello che c'è dietro al muro, mentre in sottofondo si sente il rumore del treno, persone che gridano, spari... e la madre che dice di trovarsi nel giardino del paradiso

  • @matteobassanini9525
    @matteobassanini9525 8 месяцев назад +1

    Bella la regia (originale l’idea di avere per il 99,9% del film le telecamere fisse..). La vera trama del film non è la storia che si segue ma il parallelo che si percepisce. Penso sia un ottimo film sperimentale che richiama sotto molti aspetti Lars Von Trier che da secoli racconta storie con questa originalità.

  • @marcolancia3380
    @marcolancia3380 7 месяцев назад

    Senza troppi discorsi di retorica di analisi del testo filmico che mai mi appassionano, riassumendo questo film l'ho letto come una sorta di malizioso documentario sul come ci si abitua ad una situazione del genere, che forse è il motivo stesso per cui tali situazioni possono accadere; in questo secondo me fa il suo lavoro anche il titolo sottolineando, per me, la chiave di questo processo, ossia la scelta del dove focalizzare il proprio interesse o come praticarlo, se sollecitato senza potersi voltare dall'altro lato. La scena a fine film, senza fare spolier, se ci fai caso è la risposta provocatoria al momento giusto ad ogni possibile domanda, dubbio o necessità insoddisfatta rimasta fino a quel momento nello spettatore. Almeno a me è piaciuta vederla così.
    Inutile dire, al netto di un film tranquillamente imperfetto, che quando comunque un'opera riesce a dare uno spunto di lettura/discussione per ogni singola persona che vada a vederlo, si stia parlando sempre di un gran film.

  • @manuelagrassi7939
    @manuelagrassi7939 8 месяцев назад +6

    Sei bravissimo Vic ❤❤❤❤

  • @robertoesterini1021
    @robertoesterini1021 6 месяцев назад

    Questo film raccontando l'olocausto in modo assolutamente distaccato, è il completo opposto de "il figlio di Saul", altro capolavoro di questo genere

  • @robertasanti3653
    @robertasanti3653 8 месяцев назад

    É un film che lascia il segno che ti scuote. Sei bravissimo❤

    • @riccardodiliberto372
      @riccardodiliberto372 6 месяцев назад

      A me ha scosso altro invece, per me sopravvalutato,pesante, noioso. Ok l'uomo può essere malvagio e indifferente alla sofferenza di altri, ma si sà già. Qualunque fosse il messaggio che voleva mandare non l'ho afferrato.

  • @andreajuventus7855
    @andreajuventus7855 8 месяцев назад

    Cosa pretendi di piu’ , sei imparziale a volte impopolare per determinate tue idee sui film , sei da un botto sul tubbo e’ cosi che doveva andare il tuo libro , te lo meriti !

  • @lostintheecho3463
    @lostintheecho3463 7 месяцев назад +2

    Un film che vuole far riflettere… ma sinceramente è tutto qui. Manca una qualsivoglia trama, il concetto chiave del film è tanto innovativo quanto ripetitivo ed il tutto è molto, troppo didascalico.

  • @fridavpna
    @fridavpna 8 месяцев назад

    Quando sono stata ad Auschwitz la guida ci parlò di questa casa ricordo perfettamente lo steccato che delimitava l'area dal campo, la casa si intravede l'hanno lasciata li a testimonianza, il suo proprietario fu giustiziato proprio di fronte casa sua ancora oggi ne è presente il cappio

  • @helyair
    @helyair 8 месяцев назад +1

    Guardati anche il Labirinto del silenzio del 2014. È su Now. L'ha recensito anche il Frusciante.

  • @dapy9737
    @dapy9737 8 месяцев назад +1

    1:59 l'intro messa così mi ha ricordato l'episodio di community con jack black

  • @eddieskream
    @eddieskream 8 месяцев назад

    Piccolo commento per il tema che tratta Vic ad inizio video. Sono una persona che è devastata per quello che sta succedendo in Palsstina, partecipo attivamente a tutte le manifestazioni e faccio il possibile per sensibilizzare chi mi sta attorno, ma mettere in discussione l'olocausto è la cosa più tremenda che si possa fare. Proprio perché si ritiene l'olocausto una tragedia, ci si deve indignare per quello che sta accadendo oggi in Palestina. I governi non sono il popolo, non facciamo il gioco di certa feccia come Netanyahu, non deumanizziamoci tutti per colpa di un vile omicida e del suo governo, si deve essere uniti (persone senziente) contro tutte queste tragedie.

  • @toninospiderman0153
    @toninospiderman0153 8 месяцев назад

    Io devo essere sincero, a me il film non mi è arrivato totalmente , ma per il semplice motivo che mi aspettavo qualcosa di più traumatizzante a livello proprio fisico, infatti aspettavo e aspettavo ma il film non partiva mai, un po’ come detto da te. Tuttavia ho colto i messaggi del film. Mi è piaciuto il fatto che venissero mostrati i momenti di spicco di felicità della famiglia e allo stesso tempo veniva mostrata Aus… , per dire “ guarda come sono felici però che succede? La loro felicità è attaccata ad Ausw.”. Anche quando Huss indossa il vestito tutto bianco, per dimostrare un po’ come se fosse la purezza in persona , un angioletto

  • @martinacesarano9368
    @martinacesarano9368 8 месяцев назад +2

    Leggi assolutamente il libro. L'adattamento, secondo me, è fatto centomila volte meglio di Oppenheimer e Povere Creature.
    Poi il sonoro mamma mia L'oscar glielo darei subito 😅😅😅.

  • @alebru9582
    @alebru9582 8 месяцев назад +1

    Sará sicuramente un bel film, e non sarebbe il primo sull'argomento a sfondare. Il film é piú attuale di quel che sembra. Noi chi siamo? La suocera? La bambina della frutta, o la moglie?

  • @lucagaudio89
    @lucagaudio89 8 месяцев назад +5

    Film straordinario che merita assolutamente di vincere l'oscar come miglior film Internazionale ma meriterebbe anche quello per la sceneggiatura non originale sia quello per il sonoro che è un elemento fondamentale della pellicola

  • @MrSemglory
    @MrSemglory 8 месяцев назад

    Gran pellicola. Metaforico, dove il vero protagonista è il sottofondo, l'ambiente, il contesto. Penso però che la camera fissa indugiasse un po' troppo su alcune scene dove i personaggi erano quasi statici; 50 secondi al fiume o 1 minuto per fumare una sigaretta. Anche se l'effetto è voluto l'ho trovato un povera forzato.

  • @Lucy-hf8xz
    @Lucy-hf8xz 7 месяцев назад

    Ho visto diversi film sull'Olocausto e sono stata anche ad Auschwitz lo scorso anno, la cosa che mi ha lasciato spiazzata in questo film è il punto di vista del lavoro, dell' organizzazione della macchina di morte che è stata messa in primo piano. La moglie tra l'altro è il personaggio peggiore di tutti a mio avviso, di un distacco e di un menefreghismo assurdi

  • @gondry83
    @gondry83 8 месяцев назад

    Per il comparto tecnico audio del film 10 e lode (si porterà a casa l'Oscar). Ho ammirato le sperimentazioni visive e sensoriali. Ansia costante per tutta la durata del film ma a mio parere meno potente del "Nastro bianco" di Haneke. Consiglio la visione, soprattutto nelle scuole.

  • @massimilianorizzieri6777
    @massimilianorizzieri6777 8 месяцев назад

    Io ed un amico andremo domenica. Hai aumentato la mia curiosità. (più di quanto ne avessi già)

  • @BalanceRight871
    @BalanceRight871 7 месяцев назад

    Visto giovedì scorso, un paio di considerazioni
    1) non mi è mai successo di odiare i personaggi di un media dopo soli 5 minuti di film
    2) ma tutto proprio. Bambini compresi
    3) la notte ho avuto gli incubi, non so se era un effetto voluto del film ma touché
    4) mi è piaciuto che Glazer abbia usato la regia come se fosse un horror, alcune inquadrature mi hanno ricordato i filmati delle backrooms, forse si è ispirato ma non penso
    5) non amo molto commentare i film al cinema, ma mi sono partiti vari “ma vaffanculo”. A una certa credo che il mio vicino di posto ricorderà a lungo il mio “che cazzo ridi oca di merda?” Urlato alla moglie del comandante 😅
    6) alla fine ho pensato “yes, karma”

  • @quickly_vale
    @quickly_vale 7 месяцев назад

    Sono uscita dalla sala sconvolta. Non ne potevo più che quel rumore/suono terrificante permeasse tutto. È un film violentissimo senza la minima scena di violenza

  • @merysanny
    @merysanny 8 месяцев назад

    Visto ieri in V.O.
    Film incredibile, spero vinca Oscar per sonoro perché è una componente fondamentale del film.
    Le scene in particolare del cavallo e delle donne delle pulizie sono potentissime.

  • @giuliacrespi8425
    @giuliacrespi8425 8 месяцев назад

    Ottima recensione, grazie.

  • @davidezeta
    @davidezeta 8 месяцев назад

    Un film dal forte impatto emotivo e sensoriale (uditivo e visivo).

  • @silviamori7025
    @silviamori7025 8 месяцев назад

    Film potente!un vero cazzotto allo stomaco...la banalità del male ..

  • @marcomodolo7827
    @marcomodolo7827 8 месяцев назад

    Tra le tante cose che Ho visto nel film mi ha colpito l’indifferenza della “gente normale”, la stessa indifferenza e cinismo che ho visto durante la vicenda pandemica. A riprova che la storia non può insegnare nulla semplicemente perché la propaganda ti fa credere che quello che è successo nel passato non abbia nulla a che fare con il presente. I grigi ed efficienti funzionari come HOSS sono diffusissimi nel mondo attuale ma la maggioranza del popolo bue preferisce per svariate ragioni (ideologiche, di opportunismo, cinismo, fede cieca nella nuova religione della scienza ecc) non vedere, non guardare, non ragionare, esattamente come faceva la famiglia Hoss, che in fondo ci rappresenta dal punto di vista psicosociale. Durante la pandemia, che ho vissuto come medico impegnato in prima linea, ho osservato e udito cose abbominevoli nei confronti di esseri umani discriminati perché gli si era appiccicato il marchio di infamia NO-VAX. Quindi si, il film dovrebbe far riflettere ma temo che i più rimarranno solo e semplicemente disgustati per quello che successe allora. Prosit

  • @jackfibra
    @jackfibra 8 месяцев назад

    Io l'ho percepito come se stessi guardando un live del Grande Fratello, per fare un esempio. Tutto molto crudo e spiattellato così com'è, senza raccontare nulla, senza farti empatizzare con nessuno.

  • @poec77
    @poec77 8 месяцев назад +2

    Visto ieri, per me un film nullo su tutti i fronti. Ero indeciso se farmi rimborsare il biglietto dopo 3/4 di film, poi visto che ero con amici ho desistito per non fare il polemico. Non riesco a capire come possa piacere un obbrobrio simile, è proprio vero che i gusti son gusti.

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 8 месяцев назад

      Secondo me non esistono i gusti, esiste il modo di vedere le cose. Trovo veramente assurdo questo commento. Puoi spiegare cosa non ti è piaciuto del film esattamente?

    • @poec77
      @poec77 8 месяцев назад +1

      @@IvanChannel. nel film c'è materiale sì e no per un cortometraggio. Non basta l'ideuzza dei rumori di fondo per tenere in piedi il primo tempo e nel secondo tempo ci viene anche proposto un pentimento di Hoss (senza analizzare minimamente l'evoluzione del suo pensiero) , quando si sa che durante il suo mandato non si è mai pentito. Non viene nemmeno analizzata la consapevolezza dei bambini riguardo a ciò che stava accadendo, che sicuramente sarebbe stato un punto interessante. A questo aggiungi un ritmo estremamente lento e la frittata è fatta.

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 8 месяцев назад +1

      @@poec77 i rumori di fondo sono la colonna portante del film, è come fossero quelli il vero contenuto. Ci si concentra sulla banalità della vita familiare pensando che sia tutto lì, quando in realtà la potenza del film sta tutta in quei suoni, le urla, gli spari, i cani che abbaiano ,il treno che passa nello sfondo, il camino dell'inceneritore etc... Ma sta allo spettatore coglierlo.

    • @poec77
      @poec77 8 месяцев назад +1

      @@IvanChannel. certo, ma ci puoi fare un cortometraggio coi rumori di fondo, non bastano certo per fare un film.

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 7 месяцев назад

      @@poec77 mi diresti la tua top3 dei tuoi film preferiti?

  • @mirkotasso
    @mirkotasso 8 месяцев назад

    Lo vedrò sicuramente, è un periodo storico che mi interessa particolarmente

  • @IvanChannel.
    @IvanChannel. 8 месяцев назад +1

    Aver visto La Zona di Interesse dopo Dune 2 ti ricorda qual'e il vero cinema di cui abbiamo bisogno. Mi spiace per Villenevue ma qui siamo in un livello superiore

    • @martacccc689
      @martacccc689 8 месяцев назад +4

      Sono due generi completamente diversi....non ha senso paragonarli dai

    • @IvanChannel.
      @IvanChannel. 7 месяцев назад

      @@martacccc689 se dividiamo tutto per generi allora certi film mediocri sarebbero considerati incredibili. Non dividiamo nulla e confrontiamo tutti i film insieme, in questo modo si può andare più a fondo con le critiche e analizzarli meglio. Sennò mettiamo Dune con voto 8 tra i blockbuster scifi e basta e non se ne parla più, ma allora che senso avrebbe confrontarsi? Se facciamo mille micro categorie allora neanche commentiamo con la nostra opinione, diciamo "bello" e basta

  • @cigarkhpower4992
    @cigarkhpower4992 7 месяцев назад

    Uscito poco fa dalla sala, con un certo ritardo rispetto all'uscita del film, e sono nauseato da quanto sia bella e potente questa pellicola. Gli ultimi 10 minuti sono un pugno in faccia