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Buongiorno, Non le consiglio di aumentare dosaggi in quanto può provocare diarrea e disordini gastrointestinali (es. meteorismo); Inoltre potrebbe abbassare troppo la glicemia. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

@@VoxalCorporation grazie mille per avermi risposto

Buonasera, La glicina è un amminoacido non essenziale in quanto l’organismo può costruirselo partendo da altri precursori. In condizioni normali e con diete equilibrate, l’assunzione di glicina a mio avviso non ha alcun senso. Detto questo ci sono alcuni lavori scientifici che mostrano risultati con l’associazione tra glicina e NAC, ma non trovo studi che analizzino singolarmente questo tipo di integrazioni. Pertanto se non vengono fatti studi di confronto, è impossibile stabile quanto la glicina possa contribuire all’azione della sola NAC sulla sintesi del glutatione. Dal punto di vista nutrizionale non ci sono linee guida sui dosaggi giornalieri della glicina; in linea generale una alimentazione equilibrata apporta circa 2 g di glicina al giorno. Negli studi sperimentali le sostanze sono generalmente usate in combinazione. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

Buonasera, Il colon-retto, così come altri tipi di organi (es. vescica), è costituito da diversi strati di tessuti. In questo caso, quando il tumore non risulta più confinato nel lume intestinale, ma inizia ad invadere altri strati che compongono l'organo (esempio la tonaca muscolare (detta anche muscolatura propria)), allora il tumore inizia ad essere più pericoloso perché ha la possibilità di raggiungere i vasi sanguigni e diffondere in altri distretti corporei. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

@@VoxalCorporation Grazie mille Dottore

La ringrazio ^_^ Buona giornata Michele

La ringrazio, lei è molto gentile

Buongiorno, Ad oggi è molto difficile rispondere a questa domanda. Da una parte la Nigella sativa è dotata di evidenti proprietà fito-estrogene come dimostrano vari studi condotti sia su modello animale che sull'essere umano. Dall'altra questa pianta medicinale si è dimostrata potenzialmente utile per limitare la progressione del tumore al seno come mostra una revisione scientifica. Ulteriori studi clinici in vitro mostra un potenziale effetto benefico della Nigella sativa nel favorire la riduzione della massa tumorale. Precauzionalmente potrei dirle di evitare di assumere il cumino nero in questi casi. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia: • Korak, T., Ergül, E., & Sazci, A. (2020). Nigella sativa and cancer: A review focusing on breast cancer, inhibition of metastasis and enhancement of natural killer cell cytotoxicity. Current pharmaceutical biotechnology, 21(12), 1176-1185. • Parhizkar, S., Latiff, L. A., & Parsa, A. (2016). Effect of Nigella sativa on reproductive system in experimental menopause rat model. Avicenna Journal of Phytomedicine, 6(1), 95. • Sana, S., Umair, H. M., & Saeed, M. (2021, November). Effect of Nigella sativa on Estradiol Levels and Menopausal Symptoms in Post-Menopausal Females. In Proceedings (Vol. 35, No. 4, pp. 36-40).

@@VoxalCorporation Grazie mille, grazie anche per aver aggiunto la bibliografia, dottore.

Buongiorno, I range normali del potassio nel sangue variano da 3.4 a 5.2 mmol/L, ma occorre considerare i valori presenti sui suoi referti in relazione al laboratorio che ha eseguito l'analisi. In caso di potassio leggermente alto occorre ridurre il consumo dei cibi ricchi di potassio ed aumentare l'idratazione assumendo acqua (preferibilmente minimamente mineralizzata). Se il potassio dovesse aumentare ulteriormente, occorre confrontarsi con il proprio medico di medicina generale e procedere con esami più approfonditi. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

Buongiorno, Per la gastrite sono disponibili altri rimedi fitoterapici come, per esempio, la bardana, l'achillea e la piantaggine. Particolarmente utile è l'infuso di Achillea millefolium poiché è capace di ridurre potenzialmente la secrezione gastrica e di favorire la produzione di muco protettivo da parte dello stomaco. Sebbene in letteratura non siano presenti trial clinici, anche l'utilizzo dell'infuso di equiseto (Equisetum arvense) può favorire, secondo quanto riporta la medicina tradizionale, il recupero della mucosa gastrica. Ultimi lavori scientifici mostrano risultati promettenti anche con l'utilizzo dell'estratto di semi di broccoli e con la somministrazione di un preparato a base di Coptis chinensis Franch e di Tetradium ruticarpum. Queste ultime due piante, sebbene utilizzate tradizionalmente da molti anni, andrebbero tuttavia supportate da ulteriori studi sia in ambito clinico che tossicologico. Sulla gastrite troverà comunque maggiori informazioni sul mio libro "Prevenire e Curare secondo Natura": www.amazon.it/Prevenire-Curare-secondo-Natura-sconfiggere/dp/B0D1CW62YZ Cordiali saluti, Dott. Michele Moggio Bibliografia: • M. Moggio, Prevenire e Curare secondo Natura, IIa edizione. 2024 • Guo, K., Wang, L., Mahe, J., Li, L., Jiao, S., Wang, H., ... & Jing, L. (2022). Effect of aqueous extract of seed of broccoli on inflammatory cytokines and Helicobacter pylori infection: A randomized, double-blind, controlled trial in patients without atrophic gastritis. Inflammopharmacology, 30(5), 1659-1668. • Shi, J., Liu, L., Li, J., Ma, X., Qiu, H., & Shen, T. (2020). Efficacy and safety of Zuojin Pill for chronic gastritis: protocol for a systematic review of randomized controlled trials. Medicine, 99(29), e21248. •

Grazie per una risposta

Buongiorno, La creatina può essere assunta anche da parte di chi non fa sport, occorre tuttavia monitorare la funzionalità renale (e a mio consiglio anche epatica) in soggetti che presentano problemi ai reni, patologie a carico del fegato o che sono sottoposti a particolari terapie (es. antipertensive, ecc.). Le dosi e i tempi di utilizzo vanno definiti accuratamente in relazione al quadro clinico. L'assunzione per periodi limitati tuttavia comporta rischi tossicologici bassi nella maggior parte dei casi, anche in individui di età superiore ai 65 anni. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

@@VoxalCorporation grazie, io non ho patologie particolari, 2 o 3 grammi al giorno x un mese vanno bene? Grazie mille e complimenti

Meglio mantenere dosaggi di 2 g per non più di un mese. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

@@VoxalCorporation grazie

Buonasera, Purtroppo Amazon rimanda alla prima edizione che ho escluso dalle vendite. Il libro è presente a questo link: www.amazon.it/Prevenire-Curare-secondo-Natura-sconfiggere/dp/B0D1CW62YZ

@@VoxalCorporation grazie mille Dottore, allora lo acquisto da qui. Buona serata

@@VoxalCorporation grazie mille. Acquistato

Grazie a lei, Le auguro una buona serata

Buonasera, L’acetil carnitina e la creatina possono essere assunte insieme nella stessa giornata anche in caso di età superiore ai 65 anni, purché venga monitorata la funzione renale in soggetti con malattie renali acute, croniche o sotto terapie nefrotossiche (es. durante chemioterapia a base di derivati del platino). In questi casi è comunque preferibile non assumere integratori se non sotto stretto controllo medico. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

Buongiorno, Come ho scritto sul mio libro “Prevenire e Curare secondo Natura” oltre ad essere utile nel trattamento delle disfunzioni endoteliali e quindi a ridurre il rischio di malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, il picnogenolo può ridurre sensibilmente la pressione arteriosa. Una revisione sistematica e meta-analisi condotta su 9 studi clinici per un totale di 549 pazienti coinvolti, ha infatti concluso che l’integrazione di picnogenolo a dosi comprese tra 150 e 200 mg al giorno, può ridurre sia la pressione sistolica che quella diastolica. È presumibile quindi che i soggetti ipotesi debbano prestare attenzione all’uso di questa sostanza. Ci tengo a precisare che anche il consumo di flavonoidi può portare ad abbassamenti della pressione arteriosa e quindi i pazienti ipotesi devono prestare attenzione anche all’uso di queste sostanze. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia Zhang, Z., Xing, T. O. N. G., Yu-Lu, W. E. I., Lin, Z. H. A. O., Jia-Ying, X. U., & Li-Qiang, Q. I. N. (2018). Effect of Pycnogenol supplementation on blood pressure: a systematic review and meta-analysis. Iranian journal of public health, 47(6), 779. • Prevenire e Curare secondo Natura - Dott. Michele Moggio www.amazon.it/Prevenire-Curare-secondo-Natura-sconfiggere/dp/B0D1CW62YZ/ref=sxts_b2b_sx_reorder_acb_customer?content-id=amzn1.sym.c4ab50a0-0b47-4a35-8f6a-d4cf1219c202%3Aamzn1.sym.c4ab50a0-0b47-4a35-8f6a-d4cf1219c202&crid=1JAVLG2YQCA2B&cv_ct_cx=prevenire+e+curare+secondo+natura&dib=eyJ2IjoiMSJ9.1UxgebmdwMIcLJB1oZgTgA.UlLgL723ny0O0_yHOPBf4pXzI1aO_1Y7vuqB57F4wAs&dib_tag=se&keywords=prevenire+e+curare+secondo+natura&pd_rd_i=B0D1CW62YZ&pd_rd_r=55042065-73ee-4017-a923-3339c576ab00&pd_rd_w=XBhOt&pd_rd_wg=yHsuo&pf_rd_p=c4ab50a0-0b47-4a35-8f6a-d4cf1219c202&pf_rd_r=01JMMAJV8YDE7AKG2263&qid=1724744709&sbo=RZvfv%2F%2FHxDF%2BO5021pAnSA%3D%3D&sprefix=%2Caps%2C143&sr=1-1-91abc21e-42b0-4837-95b9-f4a4018d2e41

​@@VoxalCorporationgrazie dottore per avermi risposto. Sicuramente acquisterò il suo libro.

Buongiorno, Premetto che è molto difficile confrontare l’efficacia della silimarina con quella dell’acido tauroursodesossicolico (TUDCA) perché in letteratura non sono presenti sufficienti studi clinici randomizzanti e controllati. La silimarina sembra ridurre di circa il 60% le ALT e di circa il 45% le AST, in soggetti con steatosi epatica non alcolica quando assunta alla dose di 140 mg al giorno per 2 mesi. Altri studi clinici riportano dati differenti con riduzioni anche più significative delle transaminasi tra il 60 e il 90%. L’efficacia della silimarina è nota da decenni, tuttavia è possibile che una parte della popolazione sia poco sensibile a questo insieme di flavonolignani; infatti ci sono studi clinici che non riportano cambiamenti a seguito di assunzione di silimarina. È possibile che dosaggi e tempi di assunzione non siano stati ottimizzati, ma alla luce di questi dati servirebbero ulteriori studi clinici randomizzanti e controllati su un numero molto più elevato di pazienti. Per quanto riguarda l’acido tauroursodesossicolico (TUDCA), la sua efficacia è stata valutata soprattutto in pazienti affetti da epatite cronica e i risultati mostrano l’efficacia di questa molecola nell’abbassare le transaminasi. Uno studio clinico multicentrico conclude che l’assunzione giornaliera di 500 mg di TUDCA per 3 mesi può ridurre di circa il 30% l’AST, di circa il 16% ALT e i circa il 27% le GGT. Un altro studio clinico riporta che la somministrazione di TUDCA per 3 mesi può ridurre le AST del 44%, le ALT del 49% e le GGT del 38%. La silimarina potrebbe essere più efficace del TUDCA nel promuovere un abbassamento delle transaminasi, ma forse più interessante sarebbe una associazione tra queste due molecole che dovrebbe essere considerata in ambito clinico. Purtroppo, da quello che so, non mi sembra siano mai stati fatti studi clinici combinati se non su modello murino. Sull’acido tauroursodesossicolico ho in programma comunque un video specifico prossimamente. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia: HAJAGHA, M. A., ZIAEI, A., & Rafiei, R. (2008). The efficacy of silymarin in decreasing transaminase activities in non-alcoholic fatty liver disease: A randomized controlled clinical trial. Martinez, E. C., Herrera, D., Mogan, S., Hameed, Z., Jangda, A. A., Khan, T. J., ... & Baig, I. (2023). Impact of silymarin supplements on liver enzyme levels: a systematic review. Cureus, 15(10). Angelico, M., Del Vecchio, C., Nistri, A., & on Tudca, I. C. S. G. (1995). Effect of tauroursodeoxycholic acid on serum liver enzyme and serum lipid levels in patients with chronic active hepatitis. Current therapeutic research, 56(6), 626-634. Portincasa, P., Palmieri, V., Doronzo, F., Vendemiale, G., Altomare, E., Sabba, C., ... & Albano, O. (1993). Effect of tauroursodeoxycholic acid on serum liver enzymes and dyspeptic symptoms in patients with chronic active hepatitis. Current therapeutic research, 53(5), 521-532.

Buongiorno, La ringrazio per la sua domanda che mi permette di chiarire un aspetto importante non affrontato in questo video e che sarebbe stato affrontato in un video successivo. Lo zinco è contenuto nella prostata e una sua carenza è legata, insieme al deficit delle ZIP1, alla possibile genesi del carcinoma prostatico; purtroppo ad oggi gli studi che hanno analizzato il ruolo dello zinco come supplemento per la prostata hanno portato a risultati estremamente contrastanti. Basse dosi di zinco sembrano non avere alcun ruolo protettivo, di contro dosi elevate di zinco (e soprattutto dosi croniche di zinco assunte tutti i giorni per lunghi periodi) sono legate ad un aumento del rischio di tumore alla prostata. Come ho specificato nel video la carenza di zinco nella popolazione dei paesi industrializzati è limitata a determinate classi di individui e quindi il consumo di zinco dovrebbe essere modulato attentamente. Lo zinco è fondamentale per la prostata, poiché svolge un ruolo funzionale sulla vitalità degli spermatozoi e sul mantenimento del sistema immunitario, tuttavia una sua integrazione merita studi clinici più approfonditi. Ad oggi non è possibile stabilire linee guida generali. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia: Leitzmann, M. F., Stampfer, M. J., Wu, K., Colditz, G. A., Willett, W. C., & Giovannucci, E. L. (2003). Zinc supplement use and risk of prostate cancer. Journal of the National Cancer Institute, 95(13), 1004-1007. Costello, L. C., & Franklin, R. B. (2016). A comprehensive review of the role of zinc in normal prostate function and metabolism; and its implications in prostate cancer. Archives of biochemistry and biophysics, 611, 100-112. Li, D., Stovall, D. B., Wang, W., & Sui, G. (2020). Advances of zinc signaling studies in prostate cancer. International Journal of Molecular Sciences, 21(2), 667. To, P. K., Do, M. H., Cho, J. H., & Jung, C. (2020). Growth modulatory role of zinc in prostate cancer and application to cancer therapeutics. International journal of molecular sciences, 21(8), 2991. Zhang, Y., Song, M., Mucci, L. A., & Giovannucci, E. L. (2022). Zinc supplement use and risk of aggressive prostate cancer: a 30-year follow-up study. European Journal of Epidemiology, 37(12), 1251-1260.

Grazie

Buongiorno, È stato già realizzato un video completo sulla sindrome dell'intestino irritabile presente a questo link: ruclips.net/video/W0CAP1o1bho/видео.html Cordiali saluti, Segreteria Voxal Corporation

Buonasera, Una recente revisione sistematica di 10 studi clinici (3 su umani, 6 su animali e 1 che includeva sia animali che umani) suggerisce che la PEA potrebbe migliorare il linguaggio e il comportamento nei soggetti autistici. Un altro studio clinico condotto su 60 bambini autistici di età compresa tra i 4 e i 12 anni, mostra che l’integrazione di PEA (per 10 settimane) insieme al trattamento con risperidone può migliorare gli effetti terapeutici del medicinale, riducendo l’irritabilità e l’iperreattività. Il problema di fondo è che mancano studi clinici randomizzati, controllati e su un numero elevato di pazienti, quindi ad oggi è difficile trarre conclusioni. È presumibile che la PEA sia ben tollerata, ma deve essere lo specialista a gestire i dosaggi, specie se in associazione a medicinali. Cordiali saluti Dott. Michele Moggio Bibliografia: • Khalaj, M., Saghazadeh, A., Shirazi, E., Shalbafan, M. R., Alavi, K., Shooshtari, M. H., ... & Akhondzadeh, S. (2018). Palmitoylethanolamide as adjunctive therapy for autism: Efficacy and safety results from a randomized controlled trial. Journal of psychiatric research, 103, 104-111. • Colizzi, M., Bortoletto, R., Costa, R., & Zoccante, L. (2021). Palmitoylethanolamide and its biobehavioral correlates in autism spectrum disorder: a systematic review of human and animal evidence. Nutrients, 13(4), 1346.

È in programma :)

Buonasera Fiorediloto, È preferibile utilizzare integratori titolati, anche per una più precisa somministrazione. Bisogna fare attenzione all'azione diuretica, poiché in alcuni soggetti potrebbe causare infiammazione renale. Buona serata Dott. Michele Moggio

Buonasera FiorediLoto, La ringrazio per i complimenti e le auguro una buona vacanza nella meravigliosa Calabria ^_^. Per normativa non è consentito associare proprietà curative ad integratori, per questo parlo sempre di sostanze funzionali in ambito clinico e fitoterapico, ma mai di integratori diretti. L’integrazione può essere presa in considerazione dai medici in ambito clinico con dosaggi e tempi anche molto differenti da quelli descritti negli integratori alimentari in commercio. L’aloe può dare reazioni cutanee, ma potrebbero essere anche i componenti presenti nelle creme a scatenare reazioni allergiche. Se vuole avere maggiori informazioni, le consiglio di contattarmi per mail a ricerca@voxalcorporation.com Cordiali saluti Dott. Michele Moggio

Buonasera, Come descritto e sottolineato nella sezione presente del mio Curriculum, io sono laureato in Farmacia e sono iscritto all'Albo dei Farmacisti di Trento. Cordiali saluti, Dott. Michele Moggio

@@VoxalCorporation ho verificato e risulta. Mi fa piacere, perché quello che ha detto nel video è fonte di informazione reale e importante. Purtroppo ci sono tanti divulgatori che raccontano benefici non veritieri che riguardano l'astaxantina e li sto man mano segnalando per disinformazione. La ringrazio ancora per aver chiarito, saluti.

La capisco molto bene, purtroppo è triste tutto quello che sta succedendo in questa società basata sul marketing e sulla disinformazione. L'astaxantina è una delle tante molecole che vengono esaltate in modo non veritiero come dice giustamente lei. Questo canale l'ho costruito appositamente per dare una visione il più possibile scientifica sulle reali conoscenze delle sostanze, delle patologie e delle piante medicinali. Spero che sia di aiuto e, per quello che potrò fare, continuerò ad aggiornare i video in relazione ai nuovi studi, meta analisi e revisioni sistematiche. Le auguro una buona serata Michele

@@VoxalCorporation sta facendo un ottimo lavoro, grazie a lei.

@@VoxalCorporation ultima richiesta se possibile, può mettere le sue fonti degli studi in cui non sono stati riscontrati benefici rilevanti? Grazie.