amzn.to/3pAokOL Prova Audible gratis per 30 giorni, disdici quando vuoi! Compra il libro di Galimberti sull'amore: amzn.to/3OaYCc5 Cosa ne pensi della conferenza? lasciaci un commento! li leggiamo tutti 🌞
Guarda che anche io ho studiato Carl Gustav Jung e non dice che gli uomini sono stupidi, dice piuttosto che l' uomo ha un "anima" femminile e le donne hanno un "animus" maschile al loro interno, concetti comunque impossibili da trasmettere con un video RUclips. Quindi cosa facciamo diventiamo tutti transgender?! Un professore dovrebbe spiegare le cose in modo sobrio e non fare il provolone...
In questo periodo occorrono maestri come Galimberti che aiutano i genitori e i giovani che li ascoltano a ragionare e cambiare i propri comportamenti. La loro voce è un bene per tutti.
Non posso più fare a meno di ascoltarlo ...Maestro illuminante che apre la mente e scuote la coscienza . Si può solo essere grati per la sua passione e sincerità. ❤grazie Maestro
È consolante ascoltare Galimberti. Mi nutre. Grazie. Ci siamo incontrati anni fa in un evento formativo,ed è passato tra noi uno sguardo,che porto con me. La vastità e profondità della sua mente è un appoggio per la vita.
Galimberti usa un linguaggio culturalmente molto profondo, complesso, disturbante e poco consolatorio. I molti commenti negativi sono irrilevanti perché non riescono a porsi criticamente con i concetti da lui espressi ma usano per lo più aggettivi ed epiteti o slogan semplicistici. Lui è e rimane un grande filosofo e come tutti i grandi poco simpatico e un po' indigesto. Ma io lo adoro...
Idem. La sua profondità deriva da una profondità di conoscenza che va oltre. Conosce alla perfezione gli ingredienti su cui Freud ha fondato la sua vita. Conosce irrimediabilmente i dosaggi. Crudo e reale come Freud. Genio della psicanalisi. Il danno più grosso? Le mamme. Copriti che da freddo ma se sei infelice coperto ? Obbedienza e sudditanza ai padroni genitori che ragionano con la loro mente disgregando l' essenza di chi partoriscono Il complesso di Edipo è chiudere la porta ai genitori prima che ci si ritrovi ad essere la loro brutta copia. Identità la propria prima di tutto.
Si ma aggiunge troppe cavolate. Pensieri suoi figli di stereotipi. Mamme che non vedono i disegni dei figli e padri che hanno piacere a parlare coi propri bambini?
Convengo. Ma proprio il prof. Galimberti insegna di affrontare ogni discorso con il dubbio di non aver visto o capito tutto il quadro. Più semplicemente dare una scrollata all' albero e vedere che succede perché la verità sta in piedi da sola, non ha bisogno di qualcuno che la regga.
Caro Kafk81 non ci perdiamo tempo e spendiamo parole! Dimmi una cosa che ancora non è, ed io ti so dire da che parte starà Galimberti quando sarà o starebbe quando fosse.
Ah! I vaccinati. Erano tutti alto locati e corrotti oppure poveri ignoranti e spaventati dalla propaganda spietata, costretti a vaccinarsi per poter andare a lavorare. Per fortuna sono una novax , e mio dottore mi ha sempre sconsigliato di farmi vaccinare. Trovalo tu un medico così onesto e non corrotto.
Sono estasiata dal contenuto, il professore dona multipli argomenti di riflessione, molti di profondità. Grazie per la sua intelligenza, grazie per la condivisione
Un’allieva vittima di bullismo ieri si è confidata con me. Al momento sapevo di non poter fare altro che ascoltarla. Adesso ho buoni argomenti e buoni riferimenti per affrontare la questione in classe. Grazie, Maestro.
Sono utili a tutti gli esseri umani, che riconoscono in questi argomenti un vero valore da perseguire però poi facilmente ricadiamo nella meccanicità delle nostre vite che ci impedisce una vera evoluzione
Amo il modo in cui Galimberti espone la storia della filosofia, è davvero un ottimo insegnante. Lo trovo interessante anche come filosofo . Ovviamente non condivido tutto ciò che dice, ad esempio mi è scaduto quando ha detto che chi ha scelto di non vaccinarsi è un criminale; proprio lui che promuove ( da bravo filosofo) ,il pensiero critico. Non per questo pero' non penso sia un grande professore e studioso. Ciao amici e grazie per questi commenti e scambi :)
AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. Amare se stessi significa combattere il peccato. Quando si riuscirà a togliere la trave dal proprio occhio si riuscirà a togliere la pagliuzza dall'occhio del nostro prossimo (la via stretta.......)
l'unico problema dell'altruismo ideologico instaurato col cristianesimo è che ci ha portati tutti a sviluppare una coscienza sottomessa alle astrazioni (l'altro non esiste, come Dio o l'Uomo), ed in definitiva oggi siamo una società di servi gli uni agli altri.
@@mammole Grazie, ma non esagerare sono cose suggerite da semplice ordinario buon senso con qualche spruzzatina di "celluline grigie". Ti ringrazio dell'apprezzamento e saluto cordialmente.
Tutti siamo liberi di credere quello che vogliamo, quello che sentiamo, abbiamo il diritto di sperare che il futuro sia migliore..per tutti quelli che hanno avuto un passato difficile,un infanzia traumatica, nessuno ha avuto genitori perfetti..ma questo non significa niente! Siamo liberi di sognare..di amarci e di amare,di affidarci al nostro credo.. vivere la vita e accettarla in tutto e per tutto perché è un grande dono! altrimenti diventa tutto frustrazione no senso depressione totale.. invece no non credo che sia solo questo,alla fine anche il non senso arriva sempre ad un logica basta trovarla in questa vita o nell'altra!
Per parlare d'amore dobbiamo iniziare da ciò che non è Amore, abbiamo distorto tale parola così profondamente che tutto è tranne che Amore. Ripartiamo da Zero.
Poche chiacchiere, semplicemente ciò che è ritenuto Amore non è Amore, non ci può essere Amore dove c'è gelosia, conflitti, competizione, dove c'è l'esaltazione del Ego.
che fatica ascoltarti Galimberti, pesante...siamo di passagio qua ,cerchiamo di cooperare per il bene di tutti " volemoce bene , viva l' amore e la creatività . ❤
Come si fà a mettere al mondo un figlio e poi fregarsene del suo futuro? Vogliamo cercare di dare una possibilità di futuro ancora "vivibile" ai nostri figli, nipoti, nuove generazioni? Cosa stiamo facendo veramente per loro? Ogni giorno facciamo delle scelte senza pensare alle conseguenze delle nostre scelte. Le conseguenze delle nostre scelte errate le stiamo già pagando ma nonostante i disastri che ci circondano continuiamo a girare la ruota senza comprendere il vero senso della Vita. Analizziamo le nostre vite e cerchiamo di capire cosa veramente conta nella nostra vita cercando di cambiare tutto ciò che è sbagliato e nocivo. Lo stiamo facendo? Perché non lo stiamo facendo?
Avevo stima di Galimberti, che ho conosciuto personalmente più di 20 anni fa. Ultimamente ha cominciato a sostenere tesi strampalate e anti-umane. Non è l'unico purtroppo. Spero non sia per la ragione che penso...
anti-umane? Ma Lei si illude di essere l'Uomo? no, Lei come tutti è dis-umano, cioè quell'uomo singolo e specifico che è molto più dell'Uomo assoluto dell'umanesimo o del sentimento di umanità, perché quelli sono apparati di astrazioni che generano conformità dei sentimenti, mentre Lei appunto nella sua disumanità è unico e irripetibile.
Galimberti e' l'unica persona che da' una risposta ai miei molti interrogativi che,non essendo una persona colta,mi nascono dentro in modo inquietante.Io sono per natura folle,artista dalla nascita,sempre alla ricerca,e non rispondo agli schemi.Sarei stata rinchiusa sicuramente in altri tempi.Ma non nascondo che le sue conferenze sono per me faticosissime,ogni minuto devi abbandonare una certezza,rimanendo alla fine nuda come un verme.Ma comunque un grazie a Galimberti.
A coloro i quali criticano Galimberti (per il suo cinismo e disfattismo) rispondo con quello che penso: io credo che Galimberti sia cosi perché (per un motivo o per un’altro) è diventato quello che Nietzsche definiva “Ubermensch”. Suppongo di non avere ne il dovere ne il diritto di spiegare cosa sia, abbiamo tutti i mezzi per documentarci e scoprirlo.
Io credo che se a uno nn piace Galimberti nn sta a sentire tutto il video x poi criticare. Se a me una cosa o una persona nn piace nn perdo manco tempo a sentirlo..buona vita a tutti
Però dire che non è importante da dove vengano i bambini, riferito alla maternità surrogata, significa anche fregarsene totalmente di schiavizzare donne povere e anche impedire a questi bambini di sapere quali sono le loro origini; e si sa quanto questo sia importante per loro. E poi ce ne sarebbero tante di cose da dire a riguardo. Mi spaventa no le persone che ragionano in questo modo, non è l'umanità alla quale io auspico.
Mi dispiace ma devo rispondere all'ascoltatore che ritiene il professor Galimberti un grande filosofo, Io non so se l'ascoltatore abbia studiato profondamente il cristianesimo, ma mai in rigo dall'antico a Nuovo testamento parla di individualismo, Gesù ha insegnato ad uscire da sé stessi ed entrare nell'altro, la vera empatia , il rischio e la responsabilità che si prende il professor Galimberti mi fa pensare più che ad una follia pura Anche il concetto di non poter usare il termine (mio figlio) Lui ritiene un obbrobrio, Non lo so vorrei vedere il professore della società quando presenta suo figlio a qualcuno cerco di immaginare e mi viene da ridere (Questo è un individuo che ho concepito con una donna che tanti anni fa ho sposato) Perché nemmeno mia moglie si può dire Abbiamo capito il senso metaforico Ma non è questo il modo , dire è un obbrobrio usare questi termini fa perdere proprio il concetto di appartenenza, È ovvio che se c'è qualcosa di malato non è nell'aggettivo usato ma nel comportamento Quindi mi dispiace professore Ma se mai dovessi leggere questa mia le ho dato zero in condotta e nellla esposizione
La cosa problematica del dire mio, é che tanti pensano alle loro persone care come di loro proprietá e tentano di controllarle, spesso attraverso la manipolazione. Genitori iperprotettivi, relazioni con gelosia estrema, etc... Sono d'accordo che non si é spiegato bene, ma credo che questo sia il concetto. Per quanto riguarda il Cristianesimo, invece ha spiegato come porta all'individualismo, pur essendo una religione basata sulla relazione con gli altri e con Dio. Nel Cristianesimo l'uomo si salva a livello individuale e personale. I suoi meriti sono suoi e di Dio, lo stato e la societá sono visti come entitá parallele che il Cristiano deve soddisfare, ma senza veramente appartenere ad essa a livello profondo. Messa in questo modo, non é una critica al Cristianesimo, ma semplicemente un dato di fatto che mette al centro l'individuo piuttosto che la societá. Anche nel rapporto con Dio l'uomo é libero di peccare. Per noi é assurdo pensare a culture che mettono al centro la societá piuttosto che l'individuo, ma ne esistono tante in Asia, ed era comune prima dell'avvento delle religioni monoteistiche. Tanti concetti Cristiani come la libertá, il perdono, l'equalitá, sono valori focalizzati sull'individuo, nel bene e nel male.
2:35 3:50 13:45 denaro, tecnologia="generatore" simbolico di tutti i valori 17:10 davanti ai miei occhi, Questo vuol dire persona 17:30 è la relazione che forma la persona non la tua unicità 17:55 l'identità e' il "riconoscimento" che riceviamo dagli altri 29:20
@@rosannalombardi68Giusto così capisce meglio che il professore si crede Iddio, ma a differenza dei poveretti in mezzo ad una strada, grazie a Basagna, non lo dice e si contenta di lasciarlo credere ai suoi fans! Comunque ce n'è di assai più pericolosi, ai quali lui lustra le scarpe.
Per me l'amore possessivo è ossimorico. Amare qualcuno significa prima di tutto volere il suo bene. Anzi, anteporre il suo bene al nostro, come facciamo con i figli. La passione non giustifica né la gelosia né la voglia di controllo. L'amore per un partner per essere vero e completo deve nel contempo essere έρως, φιλιά, αγάπη.
si illude di parecchio, se non pensa di proiettare sé stesso nell'educazione dei figli o la cura di loro come amor proprio. L'ha detto anche Galimberti, ma non l'ha detto sino in fondo.
@@alessandrovaccari782 beh , non mi illudo sull'amore degli altri. Questo è semplicemente l'amore per me. Anteporre il bene dei figli al mio è per me il minimo sindacale. Non c'è niente di speciale. Qualsiasi genitore degno di questo nome lo fa. Che mi faccia piacere farlo è poi un dato di fatto. Non è certo un sacrificio, anzi.Se lei lo chiama amor proprio mi va benissimo. Sono piuttosto pragmatico. Quello che conta per me è il risultato. Le proiezioni lasciano per me il tempo che trovano. Può darsi ad esempio che chi si getta nel mare in tempesta e rischia la vita per salvare qualcuno che sta annegando non lo faccia per vero e disinteressato altruismo, bensì per amor proprio o addirittura per vanagloria o per delirio di onnipotenza. Ma se riesce a salvarlo direi che le motivazioni del gesto sono irrilevanti.
@@antoniotorcoli5740 la questione della dicotomia dialettica si annulla quando io non divido più me dall'altro, ma estendo la mia proprietà su gli altri e le cose del mondo. Invece l'altro deve rimanere una cosa sacra, inviolabile, come la proprietà privata. Quando chiude dicendo "questo è l'amore per me" dice giustissimo la più vera delle cose, cioè che al centro dell'universo non ci sia l'Uomo, ma io. Se Lei potesse estendere la sua opinione a legge dell'universo mondo, se riconoscesse nel mondo una copia conforme al suo interesse ed al suo sentire personale ed arbitrario lo farebbe, non avrebbe nulla da ridire, e se guarda bene non bastano la modestia e la limitatezza delle proprie opinioni sul proprio conto dal trattenerci nel mettere atto alla volontà, per soddisfare i nostri desideri. Se uno non ha tutto, o soccombe, è solamente perché non è in grado di una potenza superiore a quella dell'altro. Chiare cose vengono oggi in luce con la verità del mondo moderno: che non sono mai state vere le cose che abbiamo detto e che abbiamo pensato, ma tutto è alla mercé di una causa superiore che disconosciamo come noi, ma astraiamo come "fuori di noi", perché dobbiamo dirci "animali politici" e non semplicemente animali
@@antoniotorcoli5740 agli occhi pur sempre di un terzo che cerca un utile nelle cose del mondo. Ma il risultato di un'azione non può che nascere dal presupposto, dal quale sennò non scaturirebbe la qualità della sostanza in cui si compiono le vicende e come esse vadano a finire. Perciò io non ho nulla da opporre all'intenzione personale, quando perlomeno è chiara la propria volontà, ma in tema di dibattiti e di questioni serie (così la si vuole intendere la partecipazione al dibattito pubblico sui massimi sistemi), non posso che opporre un veto all'impianto ideologico delle nostre istanze universali. Farà bene il singolo a curare ciò che è proprio, ciò che senta collimare col proprio personale interesse e tornaconto, ma aderire succubi a dei processi escatologici, la cui derivazione è tutta da intendere su di un presupposto sbagliato (morale, raziocinio, torto e ragione a favore degli altri, perché così ci è stato detto di operare al fine di salvare l'anima, o il cervello...) non può che essere la santa battaglia di chi si eleva ben oltre il comune senso del pudore e dell'accortezza generale per mettere al riparo gli altri quanto sé stessi, se è ormai messo in luce che tutto sia una catena dalla quale non ci si può affrancare con una semplice opinione od una buona parola. E non equivochi sul fatto che ho usato la parola "santa" per alzare il tono della missione che ci si prefigge; ognuno è a sé stesso il prossimo, come il proprio Domeneddio, e la parola "santa" esule dalla morale religiosa significa semplicemente pulito, cioè fuori dai lavacri santi e dalla purificazione di qualunque parrocchia teologale o raziocinante. Cordialità, mi stia bene
Non vado ai funerali da anni. Gente che parlotta e a volte scherza. Per me la morte è tragedia e posso soltanto rimanere in silenzio. Assoluto silenzio e pensiero.
2:00 Ma che dice? È una partenogenesi, ove l'uno verrebbe sempre prima del due. Ma come fa ad invischiarsi in questo modo? "Alla fine generando, nasce quell'uno"
Buongiorno caro Professore..la prego non dica mai che le sue parole sono inutili inascoltate..ogni parola che lei ha pronunciato..per me che sono attraversata dalla follia d'amore sono risposte chiare e inequivocabili ..gli eventi..le emozioni..cio' che sembra accadere..senza una ragione trovano nelle sue parole..cio' che la mia mente fatica a capire..sono come oro profumato..preziose oltre ogni immaginazione..grazie veramente..ivana
Quali sono i discorsi terrificanti sulle mamme surrogato? Ovviamente è importante il " come cresce un bambino" ma l' affittare l' utero è qualcosa che non si può sentire
L'amore non è una follia. L'amore è una condanna!!! La condanna del peccato originale! Basta pensare a Gesù Cristo, quello che ha dovuto subire in nome dell'amore. L'essere umano, primo e dannoso predatore nella catena alimentare, nasce dall'amore! 🫤
Giusto che l'amore é condanna, perché la persona che ami ti tradirá, invecchierá e morirá. Ma l'amore é anche salvezza e chiave per la felicitá. Non si può vivere a fondo senza amore, nel bene e nel male.
Credo che prendere pezzi di scritti di intellettuali antichi e dire che il loro popolo aveva capito tutto sia un'esagerazione assurda. Immaginatevi uno tra 2000 anni che guarderá questo video e dirá che gli uomini del 2000 avevano capito tutto. Sarebbe ridicolo: il 99.999% delle persone non ha capito niente, oggi come allora ai tempi dei greci. E potresti insegnare la filosofia greca, il greco e tutto quello che vuoi a tantissime persone senza che la maggioranza capisca veramente quello che impara. É come quando si prende una frase innocente di un bambino e si dice che i bambini sono saggi. No, il saggio é chi riesce ad invecchiare e continuare ad avere la mentalitá di un bambino, e chi riesce ad applicare le idee dei greci antichi alla modernitá
Gli unici esseri che conosco in grado di AMARE, sono Gesù, madre Teresa, Ghandi , Siddharta, Giordano Bruno e pochi altri. Tutto il resto è una pena infinita, siamo esseri disumanizzati, pieni di vuoti emotivi che cercano miseramente, fallendo, di colmare le proprie voragini "usando" un altro essere che a sua volta ha bisogno di colmare altre voragini. Non perdere tempo Galimberti
Ti potrei contraddire. L'unico amore innato è per i figli. Poi i vari personaggi che elenchi sono solo personaggi che hanno dovuto esprimere un commento nemmeno voluto
Dopo aver sentito le opinioni del professore sulla guerra, mi é scaduto tantissimo. Riguardando i suoi video ora vedo un signore che "grazie" ad una ferita narcisistica é diventato un luminare ... Ma lo ha fatto diventare un vecchio dinosauro acido e presuntuoso. Dunnig-Kruger effect hit again.
@@marber6218 io sono dalla parte opposta della "curva di Dunnig-Kruger" é indubbio. Sono parte di quella enorme fetta di popolazione che non ha avuto la possibilità di avere accesso ad una buona istruzione, ad una buona sanità e a delle buone politiche sociali... Il risultato é che sono una capra ( come mi definirebbe un altro "intellettuale" nostrano). Ciononostante continuo a provare ad accrescere le mie conoscenze districandomi tra l'indifferenza, la cattiveria e i pregiudizi di questa società, ma la saccenza e la presunzione di "chi sá" hanno un solo possibile effetto: quello di creare antipatia e rabbia, frustrazione e violenza. Perché le capre, essendo prede e non predatori, conoscono poche cose e prendono a testate ciò che non gli piace o gli fa paura. Se il prezzo della conoscenza é il perdere empatia ( quella vera ed emozionale, quella che viene dal basso e non un susseguirsi di parole forbite o citazioni altrui) allora la "casta degli eruditi" é per me solo fonte di informazioni e non esempio di vita, un qualcosa da saccheggiare come un ladro per tornarmene nel mio gregge e provare a fare "fruttare" meglio che posso. Le poche verità che conosco le ho capite attraverso il mio "sangue" e non grazie a persone che non riescono ad abbassarsi nemmeno per allacciarsi le scarpe. Buone cose.
Non interessa se piace o no come persona, interessa quello che racconta, e racconta cose molto più sensate ed intelligenti di tanti sofisti, più simpatici.
Anni orsono lavoravo per una comunità psichiatrica e con un paziente di mezza età avevamo l'abitudine di fare un gioco di parole Gli chiedevo : con l'ironia?... E lui : non si scherza !! E poi proseguivo con : il futuro è un' i .... ? E lui : un' ipotesi ! Un giorno per l'ennesima volta gli feci il giochino e la prima andò come al solito; mentre alla domanda... il futuro è un i ?... Lui rispose : il futuro è un incubo !!
A giudicare da come trattiamo il nostro stesso pianeta Sì! Stiamo uccidendo l' unica madre-natura a nostra disposizione! Ma le persone preferiscono guardare Amici o il grande fratello quindi...
@@francescomaletta7876 ahahahah... Non era tutti i giorni, ma una volta a settimana; comunque hai ragione anche tu e soprattutto lui, che ha dimostrato un senso dell' umorismo straordinariamente tagliente !!
@@enricodavidedassereto7542Lo credo bene, come si suol dire "pazzo sì ma non scemo!" Comunque, come ved,i la percezione di questo incubo non risparmia neanche i poveretti psichicamente disturbati. Perché,scherzi a parte, di un incubo si tratterebbe anche per me, se non sapessi che è il preambolo storico dell'adempiersi delle profezie escatologiche vetero e novotestanentarie, a questi versetti della più lunga delle quali penso fin da pochi anni dopo il lontano 1973, quando, proprio in Italia, entrò in vigore il numero di codice fiscale: Apocalisse 13: "16 Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. 17 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome." Se non l'hai già fatto, dalle un'occhiata. Costa solo pochi minuti di questa effimera vita tribolata, e potrebbe additarti la giusta via per quella eterna e felice. Stammi bene.
Ha avuto in lutto significativo..poi si è ammalato ma guarito. Forse più provato..sue idee..se sue.. una caduta l ha fatta nell esprimersi contro a chi ha deciso diversamente nonostante l obbligo. Caduto.
@@culturamusicalepopolareQuesta risposta ti colloca certamente tra le cose al mondo che piacciono al professore, anche dovessero essere le sole, come viene spontaneo credere.
Bo questa cosa che nel cristianesimo la cosa importante sia salvare l'anima non mi torna proprio, anzi direi che l'importante è il prossimo, non l'individuo. A questa cosa del peccato originale prima, e redenzione dopo ormai penso solo le vecchiette ignoranti ci credano, nessuno ormai è contento di morire perché che bello, andrò in paradiso
Beh, vero anche lui ha i suoi anni... però comunque l'importante é il prossimo per ottenere la salvezza in cielo e in terra. Il focus é sempre sull'individuo, che ottiene la felicitá aiutando il prossimo, anche nella versione più moderna e originale del cristianesimo di cui parli tu.
Rousseau..la notte mentre studiai e mi preparai per l interrogazione il giorno dopo , ebbi le doglie..tanti tanti anni fa , circa 49.. e mai ho smesso di studiare. Corsista fino a ché nonna. Ma studio altro e ancora.
Il cristiano, da buon cristiano, prega per tutti i fratelli che soffrono, sia spiritualmente che fisicamente e nella sua vita cerca di aiutare il prossimo come può. Non mi sembra una cultura individualista!
Più ascolto Garimberti, più sento che è un profondo conoscitore dell'umanità e delle sue relazioni sociali e di coppia. Sono però poco convinta che sia il cristianesimo ad aver provocato l'egoismo di cui parla. Credo che questo derivi da un irrisolto problema dello stesso Garimberti. Confonde comunque la chiesa con la spiritualità religiosa. Il Cristianesimo di oggi è ecumenico, il cristianesimo di oggi è proprio quel darsi da fare del presente. Garimberti con le sue parole rischia di essere il vero nichilista.
Forse mi sbaglio, ma credo che lui parli di individualismo, non di egoismo quando parla di Cristianesimo. Il Cristianesimo é senza dubbio promotore dell'individualismo, perché la salvezza in cielo e in terra é individuale (attraverso la Chiesa, ma comunque individuale). Secondo me l'egoismo é semplicemente una degenerazione dell'individualismo, quindi l'egoismo é una cosa negativa, ma dire che il Cristianesimo ha portato all'individualismo é un dato di fatto, nel bene e nel male.
C'è un concetto cristiano che Galimberti non ha agganciato, quello del "Comandamento Nuovo" : Amatevi gli uni e gli altri come Io ho amato voi. Il Cristianesimo non è riuscito a rispettare questo Comandamento Nuovo in 2000 anni, perché non hanno compreso che l' anima dell' uomo è importante per Dio perché è importante l' anima di tutti gli uomini, non solo quella di un solo uomo! In questo far parte tutti , di un solo Corpo ( mistico), sta la nostra immortalità divina! Il Cristianesimo deve rifarsi a Cristo e non agli uomini sulla terra! Purtroppo si è rifatto agli uomini ...!
Bello sentire qualcuno di cui non si capisce se é di destra o di sinistra, vuol dire avere senso critico. Ci sono due cose su cui non sono d'accordo: 1) il greco é una bella cosa da sapere per passione, ma quello che insegna a pensare non é il greco, ma il perlnsiero critico, e quello si impara con la filosofia fatta bene (non la storia della filosofia). Quindi non é un male studiare il greco per passione, ma la scuola non dovrebbe insegnarlo, e neanche il latino. Bisognerebbe invece studiare filosofia, programmazione, economia, diritto e altre cose del genere per creare cittadini istruiti, non il greco e il latino. 2) se é vero che "le donne hanno due tipi di intelligenza che gli uomini non hanno" allora é anche vero che gli uomini hanno altri tipi di intelligenza che le donne non hanno. Ci sono tantissimi tipi di intelligenza, e non bisognerebbe dire che un genere ha un certo tipo di intelligenza, ma piuttosto che un genere ha una predisposizione maggiore per un tipo diverso di intelligenza. Lui questa differenza la capisce bene, ma il pubblico no, altrimenti non applaudirebbe una frase del genere. Il patriarcato esiste e danneggia sia uomini che donne, ma questo genere di frasi e mentalitá dette da chi vuole lottare contro il patriarcato sono in realtá controproducenti, perché mettono un genere contro l'altro.
dico io: come si fa a sottintendere un giudizio morale verso l'egoismo e l'individualismo, senza però mai riconoscere il merito a Max Stirner e citare una sola volta l'Unico? Galimberti sorvola sempre Stirner passando da Schopenhauer, uno dei suoi probabili ispiratori, per planare direttamente su Nietzsche il cui merito è quello di aver semplicemente plagiato Stirner. E questa è l'onestà intellettuale del libero pensiero? O forse Galimberti non lo menziona perché, come fecero ugualmente i preti cristiani e i comunisti, che lui aborre, non lo considera rilevante per capire la contemporaneità dell'io o considera l'Unico e la sua proprietà il vaneggiamento isterico di un cretinetti? Tanto è innocuo e irrilevante l'Unico che Marx ed Engels si presero la briga di scrivere quattrocento pagine per confutarne riga per riga, parola per parola, stoppare all'opinione pubblica quanto veniva sentenziato nel libro di Stirner, che è l'unico che scrisse, come è la sola opera filosofica che liquidi definitivamente la nostra sottomissione al sacro, al pensiero e la morale universale. Non dice cose sbagliate Galimberti, è un uomo prezioso, ma non si rassegna a qualche scopo di ordine morale ed universale, perché parte nel presupposto di pensiero e vuole chiudere il cerchio magico del pensiero, sottintendendo fin troppo chiaramente che non è la virtù da abbandonare definitivamente, che anche i greci come i cristiani vadano buttati nella spazzatura se si impongono a noi come dover d'essere, ma che si debba restaurare la virtù, tornare ad essere vasi entro cui versare il dolce nettare dell'aretè e che quindi infine sono le idee che devono vivere in noi e non esse per noi. Ma se lui arriva ad insinuare che l'io sia un peccato (cosa può arrivare ad imprimere la gente nella propria coscienza se non il senso di colpa o l'idea di non essere completa come "Uomo"?) io dico che bisogna immergercisi dentro sino ad affogarvici per capire una volta per tutte che ogni cosa che si fa, anche Galimberti che tiene conferenze ed ancora non si ritira a vita privata ( ecco le condizioni perché la gente cominci ad andare con le proprie gambe!) lo si mette in piedi e lo si porta avanti unicamente per amore di sé stessi. Ciò rivela che se anche l'io è uno pseudonimo o sia irreale e metafisico come l'anima ha vinto la partita e una volta instaurato nella storia del Pensiero (Logos, con la maiuscola, perché per voi esiste, più di voi, ed è una sacralità) si mette in luce quanto sempre e solo sia stato vero: che comunque alla fine vengo io (con la minuscola)ed ogni altra cosa ed il mondo è una mia proprietà che deve soggiacere al mio interesse od al mio utile, le cause superiori devono dissolversi nella causa dell'unico, che sono io (e questo io). Lo si chiami altruismo, lo si faccia ciò che si fa per spirito di umanità o bene comune, è comunque il mio godimento della vita e del mondo e quindi per tali queste relazionalità con il sacro sono solamente una forma di egoismo ingannato. Così la intendono tutti (la mia volontà è la mia potenza), ma si trattengono dal proclamarlo apertamente per non essere derisi o portati in manicomio per l'esplicitazione di un grave disturbo narcisistico o megalomania celata. Buone cose, leggete Stirner e chiudete i manicomi, la società civile e la cultura (culti della ragione, fondamento di ogni ordine costituito) sono già forme di penitenziario manicomiale a cielo aperto. PS: Sbaglia Galimberti quando dice che l'uno viene dal due, anche questo resta descartesismo. Bisogna innanzitutto precisare che il due non è il preludio alla molteplicità (da tre, in su), ma essa è già cosa di una sostanza a sé rispetto alla dicotomia. Questa è una rilevanza fondamentale per non rimanere vittime del solito pensiero di cui siamo sempre vittime, e da cui si crede di sfuggire perché abbagliati dalle sfumature del linguaggio. L'uno non ha causa propria, come la può avere se non si limita neanche alla ripetizione o semplicemente alla differenza, perché anche la differenza è relazione. Se Galimberti afferma che l'uno è la somma dei complementari differendone la sostanza (sintesi di relazione), allora deve anche dire che la molteplicità è lo scarto dell'uno che differisce sé stesso. Cioè in sostanza io sono per me stesso l'uno se escludo la relazione con il mondo e questo in taluni casi è possibile (sennò non avrebbe "dato all'untore", cioè al malsano individualismo, durante la conferenza o come i grillini che con lo slogan "ognuno vale uno" intendevano dire che l'uno ha causa propria come ripetizione, invece ognuno non ha valore come molteplice, perché il molteplice comprende le differenze), ma il molteplice non può mai fare a meno dell'uno, perché è la somma di svariati uno. Invece il due è sempre ego ed alter, cioè uno più la ripetizione di sé stesso, che esso intenda come ripetizione vera e propria o differenza (1+1 o 1+107 rimangono ugualmente somme compositive). Quindi in conclusione nessuno deve niente a nessuno se non è egli stesso a riconoscersi un'origine genitoriale (e per tagliare tout-court un'origine), ma se proprio se la volesse attribuire per ragioni di ragione o di sentimento, egli non potrà limitarsi a dire d'essere scaturito dalla fusione di una sola dicotomia, ma dovrà esso stesso farsi parte del processo, quantomeno perché è lui a riconoscere e ad accogliere la sua origine, e quindi dal due si passa direttamente al tre, che è il vero inizio della molteplicità. Allo stesso modo se il due volesse mantenersi uguale a sé stesso dopo la manifestazione dell'uno, compirebbe una contradictio ad ajecto in quanto è somma dell'uguale (ripetizione di due uno) che non ha sostanza propria in quanto sintesi delle sue proprie dicotomie (non sintesi di un solo due, ma della somma di due dicotomie che fa quattro e quindi è già molteplice) e negherebbe di annullarsi nella molteplicità una volta apparso il nuovo uno. Se lo facesse, il due dovrebbe riconoscersi come uno (ma lo può essere solo perché somma di due unità) e solo con il nuovo altro potrebbe garantirsi la ripetizione ad infinitum della sua sostanza, ma non per questo della sua causa. Il due non ha causa propria, perché è la somma di due uno (che invece possono averla per sé stessi) e a sua volta è il derivato della molteplicità (sintesi delle sue dicotomie e come dell'uno la cui origine Galimberti attribuisce al due, esse sono l'origine della dualità, ma non sono la dualità, semmai la pluralità) che si compongono solo con la somma delle unità, che, ripeto, possono o non possono avere causa propria. Bisogna solo domandarglielo... per il resto: dovremo presto o tardi rassegnarci al fatto che il nostro impianto di pensiero razionale-teologico-psicologico scaturisce solo da una equivoca e tragica ratio ab absurdo! E' un postulato.
Ciao, ho provato a capire il tuo post scrittum ma non ci arrivo.. c'è un modo più semplice per spiegare il tuo punto di vista? Perché sono molto curiosa ma i miei neuroni sembrano non voler collaborare..
Galimberti è sempre STRAORDINARIO..... Meno male che Lo troviamo sui social..... La Televisione ha molto Poco interesse ad arricchirci di Cultura..😢. 😢
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Cosa ne pensi della conferenza? lasciaci un commento! li leggiamo tutti 🌞
Molto interessante, come sempre nel caso di Galimberti.
Guarda che anche io ho studiato Carl Gustav Jung e non dice che gli uomini sono stupidi, dice piuttosto che l' uomo ha un "anima" femminile e le donne hanno un "animus" maschile al loro interno, concetti comunque impossibili da trasmettere con un video RUclips. Quindi cosa facciamo diventiamo tutti transgender?! Un professore dovrebbe spiegare le cose in modo sobrio e non fare il provolone...
L
Un pensier maleodorante
egli spande a tutte l'ore.
Divenuto dominante
fa di lui un gran dottore
Tutto vero ho conosciuto la follia due volte nella mia vita
In questo periodo occorrono maestri come Galimberti che aiutano i genitori e i giovani che li ascoltano a ragionare e cambiare i propri comportamenti.
La loro voce è un bene per tutti.
Non posso più fare a meno di ascoltarlo ...Maestro illuminante che apre la mente e scuote la coscienza .
Si può solo essere grati per la sua passione e sincerità. ❤grazie Maestro
È sempre un piacere ascoltare Galimberti
Il professore...è UN MAESTRO nel senso pieno del termine
Ancora, fatene ancora e ancora e sempre
Però suona sempre la stessa musica.
È consolante ascoltare Galimberti. Mi nutre.
Grazie. Ci siamo incontrati anni fa in un evento formativo,ed è passato tra noi uno sguardo,che porto con me. La vastità e profondità della sua mente è un appoggio per la vita.
Ascoltare i suoi discorsi e' per me meraviglioso!! Grazie Professore Galimberti.
Galimberti usa un linguaggio culturalmente molto profondo, complesso, disturbante e poco consolatorio. I molti commenti negativi sono irrilevanti perché non riescono a porsi criticamente con i concetti da lui espressi ma usano per lo più aggettivi ed epiteti o slogan semplicistici. Lui è e rimane un grande filosofo e come tutti i grandi poco simpatico e un po' indigesto. Ma io lo adoro...
Resta pur sempre sempre uno Storytelling ...
Credo che lei viva l'effetto Dunning-Kruger
Idem. La sua profondità deriva da una profondità di conoscenza che va oltre.
Conosce alla perfezione gli ingredienti su cui Freud ha fondato la sua vita.
Conosce irrimediabilmente i dosaggi.
Crudo e reale come Freud.
Genio della psicanalisi.
Il danno più grosso?
Le mamme.
Copriti che da freddo ma se sei infelice coperto ?
Obbedienza e sudditanza ai padroni genitori che ragionano con la loro mente disgregando l' essenza di chi partoriscono
Il complesso di Edipo è chiudere la porta ai genitori prima che ci si ritrovi ad essere la loro brutta copia.
Identità la propria prima di tutto.
Si ma aggiunge troppe cavolate. Pensieri suoi figli di stereotipi. Mamme che non vedono i disegni dei figli e padri che hanno piacere a parlare coi propri bambini?
Convengo. Ma proprio il prof. Galimberti insegna di affrontare ogni discorso con il dubbio di non aver visto o capito tutto il quadro. Più semplicemente dare una scrollata all' albero e vedere che succede perché la verità sta in piedi da sola, non ha bisogno di qualcuno che la regga.
Il professor,Galimberti mi piace molto,ascoltarlo mi arricchisce infintamente.
Grazie
Sempre affascinantii discorsi del Professor Galimberti.
Bravissimo prof galimberti dovrebbero farlo vedere alla televisive
Grandioso!!! A sei anni sapevo che non avrei voluto sposarmi e avere figli. È l'unica cosa che ritengo positiva oltre i miei studi.
Troppo troppo colto; meraviglioso favoloso fantastico!!!
GALIMBERTI LO RICORDO PER LE POSIZIONI PRESE DURANTE IL COVID! ORA PARLA DI AMORE!
Che opinioni aveva?
Mi è sfuggito
Non ricordo ...
Caro Kafk81 non ci perdiamo tempo e spendiamo parole! Dimmi una cosa che ancora non è, ed io ti so dire da che parte starà Galimberti quando sarà o starebbe quando fosse.
@@hildagadea1685ovviamente metteva al rogo chi come me ha scelto di non vaccinarsi.. libertà signori...libertà individuale
Ah! I vaccinati.
Erano tutti alto locati e corrotti oppure poveri ignoranti e spaventati dalla propaganda spietata, costretti a vaccinarsi per poter andare a lavorare. Per fortuna sono una novax , e mio dottore mi ha sempre sconsigliato di farmi vaccinare. Trovalo tu un medico così onesto e non corrotto.
Mi sono Innamorata della grecita' grazie a lei! Non sa quanto le sia grata!
Sono estasiata dal contenuto, il professore dona multipli argomenti di riflessione, molti di profondità. Grazie per la sua intelligenza, grazie per la condivisione
Ascoltare il professore è sempre illuminante grazie
Allora fa risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica!!
Un’allieva vittima di bullismo ieri si è confidata con me. Al momento sapevo di non poter fare altro che ascoltarla. Adesso ho buoni argomenti e buoni riferimenti per affrontare la questione in classe. Grazie, Maestro.
É prima volta che lo sento devo dire ho imparato tanto grazie!
Grazie Galimberti, ogni tuo insegnamento mi torna utili, ogni parola è a me un tesoro.
A me queste cose tornano utili prof.Galimberti,grazie.
Sono utili a tutti gli esseri umani, che riconoscono in questi argomenti un vero valore da perseguire però poi facilmente ricadiamo nella meccanicità delle nostre vite che ci impedisce una vera evoluzione
E'verissimo nessuno e' padrone di nessuno , grazie
Condivido tutto,bravissimo Professore Galimberti!!
Amo il modo in cui Galimberti espone la storia della filosofia, è davvero un ottimo insegnante. Lo trovo interessante anche come filosofo . Ovviamente non condivido tutto ciò che dice, ad esempio mi è scaduto quando ha detto che chi ha scelto di non vaccinarsi è un criminale; proprio lui che promuove ( da bravo filosofo) ,il pensiero critico. Non per questo pero' non penso sia un grande professore e studioso. Ciao amici e grazie per questi commenti e scambi :)
Io sono orgogliosamente criminale anche se non ho mai ammazzato nessuno o ne sono stata la causa. Chi lo ha sponsorizzato è un criminale!
Grande Prof....grazie!❤
E molto interessante ascoltare Galimberti le sue domande sono giuste come le sue risposte.. bravissimo prof. Galimberti
Come potrebbe essere altrimenti?
Ascoltare i suoi discorsi è l'immenso per me
Grazie di cuore prof .Nella mia ignoranza culturale ,ho recepito tutto il suo discorso.Buona vita ❤❤❤❤❤❤
AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO. Amare se stessi significa combattere il peccato. Quando si riuscirà a togliere la trave dal proprio occhio si riuscirà a togliere la pagliuzza dall'occhio del nostro prossimo (la via stretta.......)
l'unico problema dell'altruismo ideologico instaurato col cristianesimo è che ci ha portati tutti a sviluppare una coscienza sottomessa alle astrazioni (l'altro non esiste, come Dio o l'Uomo), ed in definitiva oggi siamo una società di servi gli uni agli altri.
Grazie per i suoi insegnamenti ciao Anna
Vorrei tornare giovane solo per avere questo fenomeno come mio professore ❤
Straordinario!!!
Mi ritrovo molto nel suo discorso molto bravo ❤
28:47 maestro!!!! Sì, tornano utili. Lei mi ha salvata!
È proprio quella che ricorderemo anche a 90 anni
Molto istruttivo Grazie professore
Grazie professore!
Un vecchio bambino. Purtroppo di uomini come lui ne sono rimasti pochissimi. Grazie.
Ma se si vendono a tre per due in tutte le coop culturali!
@@francescomaletta7876 ho letto invece i tuoi "grandiosi" commenti...
@@mammole Grazie, ma non esagerare sono cose suggerite da semplice ordinario buon senso con qualche spruzzatina di "celluline grigie". Ti ringrazio dell'apprezzamento e saluto cordialmente.
Grazie Professore ❤
Grazie per i suoi preziosi insegnamenti
Tutti siamo liberi di credere quello che vogliamo, quello che sentiamo, abbiamo il diritto di sperare che il futuro sia migliore..per tutti quelli che hanno avuto un passato difficile,un infanzia traumatica, nessuno ha avuto genitori perfetti..ma questo non significa niente! Siamo liberi di sognare..di amarci e di amare,di affidarci al nostro credo.. vivere la vita e accettarla in tutto e per tutto perché è un grande dono! altrimenti diventa tutto frustrazione no senso depressione totale.. invece no non credo che sia solo questo,alla fine anche il non senso arriva sempre ad un logica basta trovarla in questa vita o nell'altra!
Ciao prof in analisi da lei mi son divertito
Un Grande Maestro!
Super!!😮😮
Ma caro Maestro dove è stato finora? Ho sempre cercato qualcuno come lei ma senza trovarlo!
Bravissimo
Per parlare d'amore dobbiamo iniziare da ciò che non è Amore, abbiamo distorto tale parola così profondamente che tutto è tranne che Amore. Ripartiamo da Zero.
Poche chiacchiere, semplicemente ciò che è ritenuto Amore non è Amore, non ci può essere Amore dove c'è gelosia, conflitti, competizione, dove c'è l'esaltazione del Ego.
che cazzata. Mi scusi per il "che".
che fatica ascoltarti Galimberti, pesante...siamo di passagio qua ,cerchiamo di cooperare per il bene di tutti " volemoce bene , viva l' amore e la creatività . ❤
Come si fà a mettere al mondo un figlio e poi fregarsene del suo futuro?
Vogliamo cercare di dare una possibilità di futuro ancora "vivibile" ai nostri figli, nipoti, nuove generazioni?
Cosa stiamo facendo veramente per loro?
Ogni giorno facciamo delle scelte senza pensare alle conseguenze delle nostre scelte.
Le conseguenze delle nostre scelte errate le stiamo già pagando ma nonostante i disastri che ci circondano continuiamo a girare la ruota senza comprendere il vero senso della Vita.
Analizziamo le nostre vite e cerchiamo di capire cosa veramente conta nella nostra vita cercando di cambiare tutto ciò che è sbagliato e nocivo.
Lo stiamo facendo? Perché non lo stiamo facendo?
Non mi stanco mai di ascoltarlo 😅
Anche a cá foscari in aula e a udienza agli esami ci siam davvero divertiti
Avevo stima di Galimberti, che ho conosciuto personalmente più di 20 anni fa. Ultimamente ha cominciato a sostenere tesi strampalate e anti-umane. Non è l'unico purtroppo. Spero non sia per la ragione che penso...
Cioè? Quali tesi e per quale motivo?
È caduto..resta un ottimo filosofo, da tollerare per certe sue idee..se sue.
anti-umane? Ma Lei si illude di essere l'Uomo? no, Lei come tutti è dis-umano, cioè quell'uomo singolo e specifico che è molto più dell'Uomo assoluto dell'umanesimo o del sentimento di umanità, perché quelli sono apparati di astrazioni che generano conformità dei sentimenti, mentre Lei appunto nella sua disumanità è unico e irripetibile.
Galimberti e' l'unica persona che da' una risposta ai miei molti interrogativi che,non essendo una persona colta,mi nascono dentro in modo inquietante.Io sono per natura folle,artista dalla nascita,sempre alla ricerca,e non rispondo agli schemi.Sarei stata rinchiusa sicuramente in altri tempi.Ma non nascondo che le sue conferenze sono per me faticosissime,ogni minuto devi abbandonare una certezza,rimanendo alla fine nuda come un verme.Ma comunque un grazie a Galimberti.
Rapido, sintetico, stringato il linguaggio, spesso perentorio e convincente. Non del tutto, però. 😊
Grazie, grazie ❤
A coloro i quali criticano Galimberti (per il suo cinismo e disfattismo) rispondo con quello che penso: io credo che Galimberti sia cosi perché (per un motivo o per un’altro) è diventato quello che Nietzsche definiva “Ubermensch”. Suppongo di non avere ne il dovere ne il diritto di spiegare cosa sia, abbiamo tutti i mezzi per documentarci e scoprirlo.
😂
Roba pronta ci fa sempre piacere.
Apprezzo l indurre a studiare..
È proprio così. Gli mancano solo la mantellina blu e le mutandine rosse, nonché di lanciarsi nel vuoto da una finestra del decimo piano!
Sublime
Io credo che se a uno nn piace Galimberti nn sta a sentire tutto il video x poi criticare. Se a me una cosa o una persona nn piace nn perdo manco tempo a sentirlo..buona vita a tutti
Però dire che non è importante da dove vengano i bambini, riferito alla maternità surrogata, significa anche fregarsene totalmente di schiavizzare donne povere e anche impedire a questi bambini di sapere quali sono le loro origini; e si sa quanto questo sia importante per loro. E poi ce ne sarebbero tante di cose da dire a riguardo. Mi spaventa no le persone che ragionano in questo modo, non è l'umanità alla quale io auspico.
Parole Sante
Grazie
Mi dispiace ma devo rispondere all'ascoltatore che ritiene il professor Galimberti un grande filosofo,
Io non so se l'ascoltatore abbia studiato profondamente il cristianesimo, ma mai in rigo dall'antico a Nuovo testamento parla di individualismo,
Gesù ha insegnato ad uscire da sé stessi ed entrare nell'altro, la vera empatia , il rischio e la responsabilità che si prende il professor Galimberti mi fa pensare più che ad una follia pura
Anche il concetto di non poter usare il termine (mio figlio)
Lui ritiene un obbrobrio,
Non lo so vorrei vedere il professore della società quando presenta suo figlio a qualcuno cerco di immaginare e mi viene da ridere
(Questo è un individuo che ho concepito con una donna che tanti anni fa ho sposato) Perché nemmeno mia moglie si può dire
Abbiamo capito il senso metaforico Ma non è questo il modo , dire è un obbrobrio usare questi termini fa perdere proprio il concetto di appartenenza,
È ovvio che se c'è qualcosa di malato non è nell'aggettivo usato ma nel comportamento
Quindi mi dispiace professore Ma se mai dovessi leggere questa mia le ho dato zero in condotta e nellla esposizione
La cosa problematica del dire mio, é che tanti pensano alle loro persone care come di loro proprietá e tentano di controllarle, spesso attraverso la manipolazione. Genitori iperprotettivi, relazioni con gelosia estrema, etc... Sono d'accordo che non si é spiegato bene, ma credo che questo sia il concetto.
Per quanto riguarda il Cristianesimo, invece ha spiegato come porta all'individualismo, pur essendo una religione basata sulla relazione con gli altri e con Dio. Nel Cristianesimo l'uomo si salva a livello individuale e personale. I suoi meriti sono suoi e di Dio, lo stato e la societá sono visti come entitá parallele che il Cristiano deve soddisfare, ma senza veramente appartenere ad essa a livello profondo. Messa in questo modo, non é una critica al Cristianesimo, ma semplicemente un dato di fatto che mette al centro l'individuo piuttosto che la societá. Anche nel rapporto con Dio l'uomo é libero di peccare.
Per noi é assurdo pensare a culture che mettono al centro la societá piuttosto che l'individuo, ma ne esistono tante in Asia, ed era comune prima dell'avvento delle religioni monoteistiche.
Tanti concetti Cristiani come la libertá, il perdono, l'equalitá, sono valori focalizzati sull'individuo, nel bene e nel male.
2:35
3:50
13:45 denaro, tecnologia="generatore" simbolico di tutti i valori
17:10 davanti ai miei occhi, Questo vuol dire persona
17:30 è la relazione che forma la persona non la tua unicità
17:55 l'identità e' il "riconoscimento" che riceviamo dagli altri
29:20
Il nostro professore è diventato da qualche anno un 'elargitore' di verità assoluta. Si assurge a ciò che non è!
La pregherei di studiare e parecchio possibilmente Freud
@@rosannalombardi68Giusto così capisce meglio che il professore si crede Iddio, ma a differenza dei poveretti in mezzo ad una strada, grazie a Basagna, non lo dice e si contenta di lasciarlo credere ai suoi fans! Comunque ce n'è di assai più pericolosi, ai quali lui lustra le scarpe.
Non credere sia diventato. Come signori anche grulli si nasce, dalle sempre di loro incinte madri.
Grazie🙏
Mi chiamo sami . di Marocco lo Guardo tutti gli episodi
Per me l'amore possessivo è ossimorico. Amare qualcuno significa prima di tutto volere il suo bene. Anzi, anteporre il suo bene al nostro, come facciamo con i figli. La passione non giustifica né la gelosia né la voglia di controllo. L'amore per un partner per essere vero e completo deve nel contempo essere έρως, φιλιά, αγάπη.
si illude di parecchio, se non pensa di proiettare sé stesso nell'educazione dei figli o la cura di loro come amor proprio. L'ha detto anche Galimberti, ma non l'ha detto sino in fondo.
@@alessandrovaccari782 beh , non mi illudo sull'amore degli altri. Questo è semplicemente l'amore per me. Anteporre il bene dei figli al mio è per me il minimo sindacale. Non c'è niente di speciale. Qualsiasi genitore degno di questo nome lo fa. Che mi faccia piacere farlo è poi un dato di fatto. Non è certo un sacrificio, anzi.Se lei lo chiama amor proprio mi va benissimo. Sono piuttosto pragmatico. Quello che conta per me è il risultato. Le proiezioni lasciano per me il tempo che trovano. Può darsi ad esempio che chi si getta nel mare in tempesta e rischia la vita per salvare qualcuno che sta annegando non lo faccia per vero e disinteressato altruismo, bensì per amor proprio o addirittura per vanagloria o per delirio di onnipotenza. Ma se riesce a salvarlo direi che le motivazioni del gesto sono irrilevanti.
@@antoniotorcoli5740 la questione della dicotomia dialettica si annulla quando io non divido più me dall'altro, ma estendo la mia proprietà su gli altri e le cose del mondo. Invece l'altro deve rimanere una cosa sacra, inviolabile, come la proprietà privata. Quando chiude dicendo "questo è l'amore per me" dice giustissimo la più vera delle cose, cioè che al centro dell'universo non ci sia l'Uomo, ma io. Se Lei potesse estendere la sua opinione a legge dell'universo mondo, se riconoscesse nel mondo una copia conforme al suo interesse ed al suo sentire personale ed arbitrario lo farebbe, non avrebbe nulla da ridire, e se guarda bene non bastano la modestia e la limitatezza delle proprie opinioni sul proprio conto dal trattenerci nel mettere atto alla volontà, per soddisfare i nostri desideri. Se uno non ha tutto, o soccombe, è solamente perché non è in grado di una potenza superiore a quella dell'altro. Chiare cose vengono oggi in luce con la verità del mondo moderno: che non sono mai state vere le cose che abbiamo detto e che abbiamo pensato, ma tutto è alla mercé di una causa superiore che disconosciamo come noi, ma astraiamo come "fuori di noi", perché dobbiamo dirci "animali politici" e non semplicemente animali
@@antoniotorcoli5740 agli occhi pur sempre di un terzo che cerca un utile nelle cose del mondo. Ma il risultato di un'azione non può che nascere dal presupposto, dal quale sennò non scaturirebbe la qualità della sostanza in cui si compiono le vicende e come esse vadano a finire. Perciò io non ho nulla da opporre all'intenzione personale, quando perlomeno è chiara la propria volontà, ma in tema di dibattiti e di questioni serie (così la si vuole intendere la partecipazione al dibattito pubblico sui massimi sistemi), non posso che opporre un veto all'impianto ideologico delle nostre istanze universali. Farà bene il singolo a curare ciò che è proprio, ciò che senta collimare col proprio personale interesse e tornaconto, ma aderire succubi a dei processi escatologici, la cui derivazione è tutta da intendere su di un presupposto sbagliato (morale, raziocinio, torto e ragione a favore degli altri, perché così ci è stato detto di operare al fine di salvare l'anima, o il cervello...) non può che essere la santa battaglia di chi si eleva ben oltre il comune senso del pudore e dell'accortezza generale per mettere al riparo gli altri quanto sé stessi, se è ormai messo in luce che tutto sia una catena dalla quale non ci si può affrancare con una semplice opinione od una buona parola. E non equivochi sul fatto che ho usato la parola "santa" per alzare il tono della missione che ci si prefigge; ognuno è a sé stesso il prossimo, come il proprio Domeneddio, e la parola "santa" esule dalla morale religiosa significa semplicemente pulito, cioè fuori dai lavacri santi e dalla purificazione di qualunque parrocchia teologale o raziocinante. Cordialità, mi stia bene
Non vado ai funerali da anni. Gente che parlotta e a volte scherza. Per me la morte è tragedia e posso soltanto rimanere in silenzio. Assoluto silenzio e pensiero.
2:00 Ma che dice? È una partenogenesi, ove l'uno verrebbe sempre prima del due. Ma come fa ad invischiarsi in questo modo? "Alla fine generando, nasce quell'uno"
Grande
Ai perfettamente ragione..❤
la prossima volta non dimenticare l'h
Buongiorno caro Professore..la prego non dica mai che le sue parole sono inutili inascoltate..ogni parola che lei ha pronunciato..per me che sono attraversata dalla follia d'amore sono risposte chiare e inequivocabili ..gli eventi..le emozioni..cio' che sembra accadere..senza una ragione trovano nelle sue parole..cio' che la mia mente fatica a capire..sono come oro profumato..preziose oltre ogni immaginazione..grazie veramente..ivana
Quali sono i discorsi terrificanti sulle mamme surrogato? Ovviamente è importante il " come cresce un bambino" ma l' affittare l' utero è qualcosa che non si può sentire
L'amore non è una follia. L'amore è una condanna!!!
La condanna del peccato originale!
Basta pensare a Gesù Cristo, quello che ha dovuto subire in nome dell'amore.
L'essere umano, primo e dannoso predatore nella catena alimentare, nasce dall'amore!
🫤
Esatto.Direi condanna e violenza.
Giusto che l'amore é condanna, perché la persona che ami ti tradirá, invecchierá e morirá. Ma l'amore é anche salvezza e chiave per la felicitá. Non si può vivere a fondo senza amore, nel bene e nel male.
La saggezza del mondo greco e di secoli di filosofia, in cui era già scritto tutto, ma che abbiamo gettato nel cesso rimanendo ignoranti.. 😌
Credo che prendere pezzi di scritti di intellettuali antichi e dire che il loro popolo aveva capito tutto sia un'esagerazione assurda. Immaginatevi uno tra 2000 anni che guarderá questo video e dirá che gli uomini del 2000 avevano capito tutto. Sarebbe ridicolo: il 99.999% delle persone non ha capito niente, oggi come allora ai tempi dei greci. E potresti insegnare la filosofia greca, il greco e tutto quello che vuoi a tantissime persone senza che la maggioranza capisca veramente quello che impara.
É come quando si prende una frase innocente di un bambino e si dice che i bambini sono saggi. No, il saggio é chi riesce ad invecchiare e continuare ad avere la mentalitá di un bambino, e chi riesce ad applicare le idee dei greci antichi alla modernitá
E come si esce dalla follia?
Galimberti che parla d’amore! Pure questa…
Boh. Se noti bene nei commenti ha più ammiratrici che ammiratori. Che avesse ragione sui narcisisti che piacciono alle donne?
Com' era il Barolo amo?
Gli unici esseri che conosco in grado di AMARE, sono Gesù, madre Teresa, Ghandi , Siddharta, Giordano Bruno e pochi altri.
Tutto il resto è una pena infinita, siamo esseri disumanizzati, pieni di vuoti emotivi che cercano miseramente, fallendo, di colmare le proprie voragini "usando" un altro essere che a sua volta ha bisogno di colmare altre voragini.
Non perdere tempo Galimberti
Ma solo l'amore del primo è salvifico di tutti noi.
Ti potrei contraddire. L'unico amore innato è per i figli. Poi i vari personaggi che elenchi sono solo personaggi che hanno dovuto esprimere un commento nemmeno voluto
Dopo aver sentito le opinioni del professore sulla guerra, mi é scaduto tantissimo. Riguardando i suoi video ora vedo un signore che "grazie" ad una ferita narcisistica é diventato un luminare ... Ma lo ha fatto diventare un vecchio dinosauro acido e presuntuoso. Dunnig-Kruger effect hit again.
Commento sintetico, ma perfettamente calzante. Mi ci ritrovo.
Tu invece.....
@@marber6218 io sono dalla parte opposta della "curva di Dunnig-Kruger" é indubbio. Sono parte di quella enorme fetta di popolazione che non ha avuto la possibilità di avere accesso ad una buona istruzione, ad una buona sanità e a delle buone politiche sociali... Il risultato é che sono una capra ( come mi definirebbe un altro "intellettuale" nostrano). Ciononostante continuo a provare ad accrescere le mie conoscenze districandomi tra l'indifferenza, la cattiveria e i pregiudizi di questa società, ma la saccenza e la presunzione di "chi sá" hanno un solo possibile effetto: quello di creare antipatia e rabbia, frustrazione e violenza. Perché le capre, essendo prede e non predatori, conoscono poche cose e prendono a testate ciò che non gli piace o gli fa paura.
Se il prezzo della conoscenza é il perdere empatia ( quella vera ed emozionale, quella che viene dal basso e non un susseguirsi di parole forbite o citazioni altrui) allora la "casta degli eruditi" é per me solo fonte di informazioni e non esempio di vita, un qualcosa da saccheggiare come un ladro per tornarmene nel mio gregge e provare a fare "fruttare" meglio che posso.
Le poche verità che conosco le ho capite attraverso il mio "sangue" e non grazie a persone che non riescono ad abbassarsi nemmeno per allacciarsi le scarpe.
Buone cose.
Non interessa se piace o no come persona, interessa quello che racconta, e racconta cose molto più sensate ed intelligenti di tanti sofisti, più simpatici.
Bravissimo sono d'accordo con chi lo ha definito acido e presuntuoso 😡😡😡😡😡😡😡
Mi hanno insegnato solo che tutto ciò che riguarda il sesso sia peccato. Quanti come me?
Anni orsono lavoravo per una comunità psichiatrica e con un paziente di mezza età avevamo l'abitudine di fare un gioco di parole
Gli chiedevo : con l'ironia?... E lui : non si scherza !!
E poi proseguivo con : il futuro è un' i .... ? E lui : un' ipotesi !
Un giorno per l'ennesima volta gli feci il giochino e la prima andò come al solito; mentre alla domanda... il futuro è un i ?...
Lui rispose : il futuro è un incubo !!
A giudicare da come trattiamo il nostro stesso pianeta Sì! Stiamo uccidendo l' unica madre-natura a nostra disposizione! Ma le persone preferiscono guardare Amici o il grande fratello quindi...
Beh co 'sto giochino tutto i giorni, alla fine 'na certa idea der futuro se la sarà pur fatta no?
@@francescomaletta7876 ahahahah... Non era tutti i giorni, ma una volta a settimana; comunque hai ragione anche tu e soprattutto lui, che ha dimostrato un senso dell' umorismo straordinariamente tagliente !!
@@enricodavidedassereto7542Lo credo bene, come si suol dire "pazzo sì ma non scemo!" Comunque, come ved,i la percezione di questo incubo non risparmia neanche i poveretti psichicamente disturbati. Perché,scherzi a parte, di un incubo si tratterebbe anche per me, se non sapessi che è il preambolo storico dell'adempiersi delle profezie escatologiche vetero e novotestanentarie, a questi versetti della più lunga delle quali penso fin da pochi anni dopo il lontano 1973, quando, proprio in Italia, entrò in vigore il numero di codice fiscale:
Apocalisse 13: "16 Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. 17 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome."
Se non l'hai già fatto, dalle un'occhiata. Costa solo pochi minuti di questa effimera vita tribolata, e potrebbe additarti la giusta via per quella eterna e felice.
Stammi bene.
L'uomo fa uno schizzetto insulso. Che impegno!!!
Mi chiedo se c'e' qualcosa che piace di questo mondo al professore
Tutto. Basta capirlo quando parla
Ha avuto in lutto significativo..poi si è ammalato ma guarito. Forse più provato..sue idee..se sue.. una caduta l ha fatta nell esprimersi contro a chi ha deciso diversamente nonostante l obbligo. Caduto.
@@culturamusicalepopolareQuesta risposta ti colloca certamente tra le cose al mondo che piacciono al professore, anche dovessero essere le sole, come viene spontaneo credere.
Bo questa cosa che nel cristianesimo la cosa importante sia salvare l'anima non mi torna proprio, anzi direi che l'importante è il prossimo, non l'individuo. A questa cosa del peccato originale prima, e redenzione dopo ormai penso solo le vecchiette ignoranti ci credano, nessuno ormai è contento di morire perché che bello, andrò in paradiso
E se nun te se' vaccinato manco ce vai!
Beh, vero anche lui ha i suoi anni... però comunque l'importante é il prossimo per ottenere la salvezza in cielo e in terra. Il focus é sempre sull'individuo, che ottiene la felicitá aiutando il prossimo, anche nella versione più moderna e originale del cristianesimo di cui parli tu.
Rousseau..la notte mentre studiai e mi preparai per l interrogazione il giorno dopo , ebbi le doglie..tanti tanti anni fa , circa 49.. e mai ho smesso di studiare. Corsista fino a ché nonna. Ma studio altro e ancora.
Ma in tutto questo perché ci sono due bottiglie d'acqua, una di plastica e l'altra di vetro?
Osservazione acuta!
Ci prendiamo cura dei nostri ospiti e abbiamo portato acqua naturale e acqua frizzante.
@@RinascimentoCulturale🤔
E due di vetro no!?..
..🤔
@@francacarta3983Quella di vetro è di grappa. La vodka è stata bandita.
Il cristiano, da buon cristiano, prega per tutti i fratelli che soffrono, sia spiritualmente che fisicamente e nella sua vita cerca di aiutare il prossimo come può. Non mi sembra una cultura individualista!
Più ascolto Garimberti, più sento che è un profondo conoscitore dell'umanità e delle sue relazioni sociali e di coppia. Sono però poco convinta che sia il cristianesimo ad aver provocato l'egoismo di cui parla. Credo che questo derivi da un irrisolto problema dello stesso Garimberti. Confonde comunque la chiesa con la spiritualità religiosa. Il Cristianesimo di oggi è ecumenico, il cristianesimo di oggi è proprio quel darsi da fare del presente. Garimberti con le sue parole rischia di essere il vero nichilista.
Forse mi sbaglio, ma credo che lui parli di individualismo, non di egoismo quando parla di Cristianesimo.
Il Cristianesimo é senza dubbio promotore dell'individualismo, perché la salvezza in cielo e in terra é individuale (attraverso la Chiesa, ma comunque individuale).
Secondo me l'egoismo é semplicemente una degenerazione dell'individualismo, quindi l'egoismo é una cosa negativa, ma dire che il Cristianesimo ha portato all'individualismo é un dato di fatto, nel bene e nel male.
NON SOLO UN UNA ,KE POI DIVENTA UN DUE .NA ANCHE UN SEME EUN UNO KE FA DIVENTARE IN TRE .👍👌✌🏽🙏😇🌏❤💋🌺🌻
C'è un concetto cristiano che Galimberti non ha agganciato, quello del "Comandamento Nuovo" : Amatevi gli uni e gli altri come Io ho amato voi.
Il Cristianesimo non è riuscito a rispettare questo Comandamento Nuovo in 2000 anni, perché non hanno compreso che l' anima dell' uomo è importante per Dio perché è importante l' anima di tutti gli uomini, non solo quella di un solo uomo! In questo far parte tutti , di un solo Corpo ( mistico), sta la nostra immortalità divina!
Il Cristianesimo deve rifarsi a Cristo e non agli uomini sulla terra! Purtroppo si è rifatto agli uomini ...!
Bello sentire qualcuno di cui non si capisce se é di destra o di sinistra, vuol dire avere senso critico.
Ci sono due cose su cui non sono d'accordo:
1) il greco é una bella cosa da sapere per passione, ma quello che insegna a pensare non é il greco, ma il perlnsiero critico, e quello si impara con la filosofia fatta bene (non la storia della filosofia). Quindi non é un male studiare il greco per passione, ma la scuola non dovrebbe insegnarlo, e neanche il latino. Bisognerebbe invece studiare filosofia, programmazione, economia, diritto e altre cose del genere per creare cittadini istruiti, non il greco e il latino.
2) se é vero che "le donne hanno due tipi di intelligenza che gli uomini non hanno" allora é anche vero che gli uomini hanno altri tipi di intelligenza che le donne non hanno. Ci sono tantissimi tipi di intelligenza, e non bisognerebbe dire che un genere ha un certo tipo di intelligenza, ma piuttosto che un genere ha una predisposizione maggiore per un tipo diverso di intelligenza. Lui questa differenza la capisce bene, ma il pubblico no, altrimenti non applaudirebbe una frase del genere. Il patriarcato esiste e danneggia sia uomini che donne, ma questo genere di frasi e mentalitá dette da chi vuole lottare contro il patriarcato sono in realtá controproducenti, perché mettono un genere contro l'altro.
dico io: come si fa a sottintendere un giudizio morale verso l'egoismo e l'individualismo, senza però mai riconoscere il merito a Max Stirner e citare una sola volta l'Unico? Galimberti sorvola sempre Stirner passando da Schopenhauer, uno dei suoi probabili ispiratori, per planare direttamente su Nietzsche il cui merito è quello di aver semplicemente plagiato Stirner. E questa è l'onestà intellettuale del libero pensiero? O forse Galimberti non lo menziona perché, come fecero ugualmente i preti cristiani e i comunisti, che lui aborre, non lo considera rilevante per capire la contemporaneità dell'io o considera l'Unico e la sua proprietà il vaneggiamento isterico di un cretinetti? Tanto è innocuo e irrilevante l'Unico che Marx ed Engels si presero la briga di scrivere quattrocento pagine per confutarne riga per riga, parola per parola, stoppare all'opinione pubblica quanto veniva sentenziato nel libro di Stirner, che è l'unico che scrisse, come è la sola opera filosofica che liquidi definitivamente la nostra sottomissione al sacro, al pensiero e la morale universale. Non dice cose sbagliate Galimberti, è un uomo prezioso, ma non si rassegna a qualche scopo di ordine morale ed universale, perché parte nel presupposto di pensiero e vuole chiudere il cerchio magico del pensiero, sottintendendo fin troppo chiaramente che non è la virtù da abbandonare definitivamente, che anche i greci come i cristiani vadano buttati nella spazzatura se si impongono a noi come dover d'essere, ma che si debba restaurare la virtù, tornare ad essere vasi entro cui versare il dolce nettare dell'aretè e che quindi infine sono le idee che devono vivere in noi e non esse per noi. Ma se lui arriva ad insinuare che l'io sia un peccato (cosa può arrivare ad imprimere la gente nella propria coscienza se non il senso di colpa o l'idea di non essere completa come "Uomo"?) io dico che bisogna immergercisi dentro sino ad affogarvici per capire una volta per tutte che ogni cosa che si fa, anche Galimberti che tiene conferenze ed ancora non si ritira a vita privata ( ecco le condizioni perché la gente cominci ad andare con le proprie gambe!) lo si mette in piedi e lo si porta avanti unicamente per amore di sé stessi. Ciò rivela che se anche l'io è uno pseudonimo o sia irreale e metafisico come l'anima ha vinto la partita e una volta instaurato nella storia del Pensiero (Logos, con la maiuscola, perché per voi esiste, più di voi, ed è una sacralità) si mette in luce quanto sempre e solo sia stato vero: che comunque alla fine vengo io (con la minuscola)ed ogni altra cosa ed il mondo è una mia proprietà che deve soggiacere al mio interesse od al mio utile, le cause superiori devono dissolversi nella causa dell'unico, che sono io (e questo io). Lo si chiami altruismo, lo si faccia ciò che si fa per spirito di umanità o bene comune, è comunque il mio godimento della vita e del mondo e quindi per tali queste relazionalità con il sacro sono solamente una forma di egoismo ingannato. Così la intendono tutti (la mia volontà è la mia potenza), ma si trattengono dal proclamarlo apertamente per non essere derisi o portati in manicomio per l'esplicitazione di un grave disturbo narcisistico o megalomania celata. Buone cose, leggete Stirner e chiudete i manicomi, la società civile e la cultura (culti della ragione, fondamento di ogni ordine costituito) sono già forme di penitenziario manicomiale a cielo aperto.
PS: Sbaglia Galimberti quando dice che l'uno viene dal due, anche questo resta descartesismo. Bisogna innanzitutto precisare che il due non è il preludio alla molteplicità (da tre, in su), ma essa è già cosa di una sostanza a sé rispetto alla dicotomia. Questa è una rilevanza fondamentale per non rimanere vittime del solito pensiero di cui siamo sempre vittime, e da cui si crede di sfuggire perché abbagliati dalle sfumature del linguaggio. L'uno non ha causa propria, come la può avere se non si limita neanche alla ripetizione o semplicemente alla differenza, perché anche la differenza è relazione. Se Galimberti afferma che l'uno è la somma dei complementari differendone la sostanza (sintesi di relazione), allora deve anche dire che la molteplicità è lo scarto dell'uno che differisce sé stesso. Cioè in sostanza io sono per me stesso l'uno se escludo la relazione con il mondo e questo in taluni casi è possibile (sennò non avrebbe "dato all'untore", cioè al malsano individualismo, durante la conferenza o come i grillini che con lo slogan "ognuno vale uno" intendevano dire che l'uno ha causa propria come ripetizione, invece ognuno non ha valore come molteplice, perché il molteplice comprende le differenze), ma il molteplice non può mai fare a meno dell'uno, perché è la somma di svariati uno. Invece il due è sempre ego ed alter, cioè uno più la ripetizione di sé stesso, che esso intenda come ripetizione vera e propria o differenza (1+1 o 1+107 rimangono ugualmente somme compositive). Quindi in conclusione nessuno deve niente a nessuno se non è egli stesso a riconoscersi un'origine genitoriale (e per tagliare tout-court un'origine), ma se proprio se la volesse attribuire per ragioni di ragione o di sentimento, egli non potrà limitarsi a dire d'essere scaturito dalla fusione di una sola dicotomia, ma dovrà esso stesso farsi parte del processo, quantomeno perché è lui a riconoscere e ad accogliere la sua origine, e quindi dal due si passa direttamente al tre, che è il vero inizio della molteplicità. Allo stesso modo se il due volesse mantenersi uguale a sé stesso dopo la manifestazione dell'uno, compirebbe una contradictio ad ajecto in quanto è somma dell'uguale (ripetizione di due uno) che non ha sostanza propria in quanto sintesi delle sue proprie dicotomie (non sintesi di un solo due, ma della somma di due dicotomie che fa quattro e quindi è già molteplice) e negherebbe di annullarsi nella molteplicità una volta apparso il nuovo uno. Se lo facesse, il due dovrebbe riconoscersi come uno (ma lo può essere solo perché somma di due unità) e solo con il nuovo altro potrebbe garantirsi la ripetizione ad infinitum della sua sostanza, ma non per questo della sua causa. Il due non ha causa propria, perché è la somma di due uno (che invece possono averla per sé stessi) e a sua volta è il derivato della molteplicità (sintesi delle sue dicotomie e come dell'uno la cui origine Galimberti attribuisce al due, esse sono l'origine della dualità, ma non sono la dualità, semmai la pluralità) che si compongono solo con la somma delle unità, che, ripeto, possono o non possono avere causa propria. Bisogna solo domandarglielo... per il resto: dovremo presto o tardi rassegnarci al fatto che il nostro impianto di pensiero razionale-teologico-psicologico scaturisce solo da una equivoca e tragica ratio ab absurdo! E' un postulato.
Ciao, ho provato a capire il tuo post scrittum ma non ci arrivo.. c'è un modo più semplice per spiegare il tuo punto di vista? Perché sono molto curiosa ma i miei neuroni sembrano non voler collaborare..
Noi non siamo proprietari dell'altro! Vale per uomini e donne!
😊😊❤❤❤❤❤❤
Il due si fa uno per diventare tre...
Mio marito, etc sono designazioni di status simbol che nulla hanno a che spartire con i sentimenti.
Galimberti è sempre STRAORDINARIO..... Meno male che Lo troviamo sui social..... La Televisione ha molto Poco interesse ad arricchirci di Cultura..😢.
😢
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