Best survivor Knife
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- Опубликовано: 18 дек 2020
- Ogni appassionato di coltelleria ha una sua idea di quale secondo lui sarebbe il miglior coltello da sopravvivenza, ogni escursionista pure, vediamo di fare una disanima delle caratteristiche tecniche e delle dimensioni che deve avere un coltello per ambire alla carica di migliore per la sopravvivenza.
Video lungo, e molto parlato ,mettetevi comodi e siate buoni con i commenti.
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Buonasera, mi sono imbattuto per caso nel suo video pochi minuti fa e desidero esprimere una considerazione.
Premetto che ho 70 anni, alle spalle viaggi in oltre 120 Paesi e in più di uno ho vissuto a lungo maturando anche esperienze abbastanza inusuali quali trekking di circa 1000 km, viaggi a cavallo, un paio di seri corsi di sopravvivenza. Entrambi, basico e superiore, erano tenuti da due ex-istruttori anziani dell'aviazione militare USA sulle Montagne Rocciose. Il secondo, della durata di 2 settimane, si tenne a settembre, in condizioni meteo assai variabili. Il primo giorno eravamo in 14 ma a terminarlo fummo soltanto in 8, al termine di un programma addestrativo molto articolato e impegnativo e dopo aver superato una decina di prove pratiche, due delle quali sotto la pioggia battente e un test finale che toccò tutti gli argomenti affrontati in quei 15 gg .
Questo per dire che ho avuto modo di sperimentare in diversi scenari le più differenti attrezzature e molti tipi di coltelli, verificandone la reale utilità.
Da oltre mezzo secolo mi interesso di coltelli e di metallurgia e in qualche occasione mi sono anche impegnato nella costruzione, sia a freddo, quindi solo per asportazione graduale, che con l'uso della forgia e conseguenti trattamenti termici. Ovvia conclusione: non è affatto facile realizzare un coltello che sia a un tempo affidabile, funzionale, durevole e, perchè no, anche esteticamente gradevole. Ho posseduto tanti coltelli e ancora oggi penso di averne un centinaio, dai più piccoli, utilizzabili anche come ciondoli portachiavi, ai mastodontici bowies tipo il Traimaster di Cold Steel, per fare un esempio.
Pur avendone tanti, e vado a concludere, i coltelli che mi hanno sempre accompagnato ogni volta che portavo sulle spalle uno zaino, sono stati ( e ancora sono) due: un multilama Victorinox e un vetusto Cattaraugus 225Q dell'US Army risalente al 2o conflitto mondiale, trovato per caso sui banchi di un flea market californiano.. La robusta lama da 15 cm in acciaio al carbonio 1095, di circa mm 3,5 di spessore, si affila anche con un ciottolo di fiume come ha fatto notare lei. Il guardamano ben pronunciato e un'impugnatura in dischi di cuoio ne consentono un uso pratico e sicuro in ogni circostanza.
Concordo quindi con lei quando afferma che il migliore coltello da "surviving" debba essere di medie dimensioni, molto solido e facilmente riaffilabile. Purtroppo, e questo va detto perchè la vita reale è differente da un film, se mai capiterà ( e non lo auguro) a qualcuno di noi di trovarsi in situazioni di vera emergenza (disastro naturale, incidente in ambiente selvaggio, ecc), è verosimile pensare purtroppo che in quel momento difficilmente avremo con noi un buon coltello.Semplicemente perchè capiterà all'improvviso quando non ce lo aspetteremo. Ecco allora che a fare la differenza saremo noi e le nostre capacità personali, gli unici strumenti che mai nulla e nessuno ci potrà togliere: il vero "survival tool"siamo noi, in realtà. E nessun coltello, nessun equipaggiamento ci sarà veramente utile se non sapremo usarlo e se, magari, saremo sovrappeso di 20 chili. Non è comperando mille e mille ammennicoli da surviving che diventiamo tutti dei Rambo. Insomma, se davvero pensiamo a situazioni di emergenza alle quali sopravvivere, cominciamo a prepararci, fisicamente e sotto il profilo psicologico.
Ho molto apprezzato, Signor Azzolini, il buon senso e la pacatezza che saltano subito agli occhi guardando il suo video, e l'evidente bagaglio di esperienza che ha alle spalle e la ringrazio di questa opportunità di esprimere il mio pensiero. Con i migliori auguri e un grosso in bocca al lupo.
Condivido in pieno quanto dice, la ringrazio per il dettagliato commento e spero che continuerà a seguirmi, un caro saluto.
@@ErmannoAzzolini grazie per il gentile riscontro e buon proseguo.
Alberto
@@albertoangelici ciao albert io ho 48 aanni di matera nella mia citta 3 armeria ci sono una ha chiuso e le altre sul passo fallimento ballisong tattici grandi k25 so urbani ma nessuno mai ma spiegato armiere mi ha venduto un ballisonf di lama 12 cm larga 3 centimetri o kuasi 3 poi mi vide in tasca uno stiletto kon lama scarsa dieci cm mi disse okkio kom kuesto stiletto se ti becccano soo kazzzi io io so collezionista poi lo stiletto era piu pikkolo del ballisong akre se aveva lama apuntita e molto affilata perche poi siec cm kon indumenti addosso im inverbo cappotto eccc puo arrivarea l polmone o frgato o milza una lama di doeci cm dvarsi poi lo stiletto perke mi disse cosi se ti bekkkano kon kullo ti arresano mi b vennne da ridere mi ai venduto uno poiu grande muaa stilettto deve esssere odiato dallle fdo uniko pensieri venuyomi a mente grazie ,,,,
@@barbourgruopmilan9800 .....non dipende tanto dalle dimensioni,ma i coltelli a scatto sono vietati,é quello il nocciolo della questione,sono coltelli di pronto uso atti esclusivamente ad offendere,di fatto non sono piú in commercio i coltelli a molla...ma one hand,o al massimo ad apertura assistita,saluti.
@@Maxcugno io ho un ballisong ne ho tanti ultimo pagato 65 euro lama giapponese ballisong tokisu difficile da affilare altri kon la pietra subito lo affilati e larniere mi disse okkio kuesto e perikoloso difatti mi tagliai ma non era affilato kome volevo lo provato ad affilare con pietra cote da bagnare si affila ma lentamente dovro portralo da kualke priofesionista e si apra kon una mano solo kome kullo a scatto
Complimenti, avessi avuto dei professori che spiegavano le cose così chiaramente avrei avuto sicuramente voti più alti.
Grazie !
bel video, professionale e chiaro : complimenti. mi permetto di scherzare dicendo che il miglior coltello da sopravvivenza è il mitico "svizzero" per poche semplici ragioni : 1) lo si può portare sempre appresso, quindi lo si ha quando serve, 2) pesa poco 3) è utile in tante piccole cose nella vita di tutti i giorni
GRAZIE Ermanno 🤗💛✌
Prendo questo assolutamente magnifico video come un vero regalo di Natale da parte tua per noi tutti 😊
L'ESEE Izula-II è geniale.
Così come il TOPS UTE #02.
GRAZIE Ermanno di esistere !
Il mondo è migliore perché persone come te esistono...
Buon Natale a te e a tutte le persone che contano per te 🤗💛
Grazie, gentilissimo, auguri a te ed ai tuoi cari.
Da appassionato non posso che farti i complimenti: il migliore video sui coltelli che ho visto fino adesso! Hai guadagnato un iscritto, continua così! 👍👏
Grazie !
Davvero complimenti: io credo di saperne abbastanza di coltelli, è una passione che mi accompagna da tutta la vita ma i tuoi video sono sempre illuminanti.
Grazie, ben gentile !
Buongiorno, complimenti per i suoi video e sopratutto per il modo che ha di spiegare e raccontare. Non è da tutti.
Da appassionato e collezionista di coltelli posso solo dire che ogni lama racchiude in sé un grande lavoro da parte di professionisti e artigiani quindi ogni coltello ha una propria storia da raccontare, a prescindere.
Parlare di miglior coltello per poi lasciarlo a casa e nel momento di bisogno potersi solo appoggiare all'opinel arrugginito dimenticato nel cruscotto della macchina...accidenti il tutto crolla in un istante.
Ecco che sia per evitare sanzioni, sia anche per nascondere meglio il nostro coltello e soprattutto perché diventi parte di noi senza sentirne e accusarne il peso e la lunghezza non posso che appoggiare assolutamente quello che ha ben spiegato nel video, in quanto un coltello di piccole medie dimensioni è più idoneo ad essere portato comodamente in giro senza dover faticare nel nasconderlo e trasportarlo.
L'unico neo che posso dare a tutti quei coltelli ormai di ultima generazione che tendono ad avere guancette su lama full tung etc etc...è che la sopravvivenza purtroppo non è solo spellare dei rami, far rifugi, pescare, mangiare etc etc...
Purtroppo è anche doversi difendere, pugnalare e non parlo solo di animali, ma un corso S.E.R.E. insegna ben altro oltre che pugnalare un animale.
Il sapersi e sopratutto potersi difendere grazie anche al nostro inseparabile amico è fondamentale in una situazione di emergenza.
Purtroppo l'ergonomia della maggior parte dei coltelli venduti come "sopravvvenza" cadono sulla guardia, sulla sicurezza della mano, e come ben sanno presumo tutti gli appassionati di coltelli o arti marziali in genere, ci sono tecniche per evitare di far scivolare la mano etc etc..ma è complesso poi metterle in pratica in situazioni di grave emergenza. Ecco che su questo punto mi trovo a ragionare e dire che probabilmente è necessario avere una guardia in un coltello da sopravvivenza, anche se purtroppo andrà a pregiudicare la maneggevolezza durante lavori di fino o di scuoiatura, però se dobbiamo SOPRAVVIVERE a volte è necessario arrivare a scontri di qualsiasi tipo e non possiamo rischiare di ferirci gravemente, aumentando così il rischio di perdere la vita.
Questa è puramente una mia conclusione, io pratico da anni combattimento sia a mani nude che con lame di vario genere, ho cercato di approfondire corsi specifici di sopravvivenza, bushcraft e quant'altro ma sulla guardia, sulla protezione della mano non si può transigere e la scelta di un coltello deve per forza arrivare da un ragionamento.
Cordialmente,
Mattia
Grazie mille per la bella disanima, che mi trova d’accordo su tutto, purtroppo mode e show televisivi e youtube portano a scelte di coltelloni spesso dalle geometrie bizzarre, in realtà serve ben altro , grazie ancora 🤗
Eccellente video, spiegato molto molto bene, Ermanno complimenti veramente, io ritengo che per dimensioni ed acciaio usato x la lama essendo un full=tang sia il FOX VESUVIUS.
Grazie !
Grazie per quest'ottimo video, molto valido dal punto di vista pratico, perché aiuta a capire la differenza tra cosa ci piace e cosa è utile veramente. Per quanto riguarda le affilature delle lame, da molto tempo arroto e affilo tutti i miei coltelli da solo, ho due mole ad acqua, una quantità di mole a mano e altri strumenti utili allo scopo, e non mi è mai capitato di danneggiare così tanto una lama da doverla riaffilare sul campo. Del resto, arrotare una lama creando un bevel di 3/5 millimetri, se l'acciaio è discreto, in genere permette di non dover rinfrescare il filo in continuazione, o al massimo di farlo anche con una semplice pietra dura trovata nel bosco. Un saluto, e grazie ancora.
Grazie per il commento!
Veramente un video interessante e completo. Bravissimo. Belle recensioni. Un video completo sui cortelli.
Grazie ☺️!
😊👋🏻 buon giorno sig. Ermanno, bel video descrittivo che copre una vasta gamma di modelli e acciai. Complimenti anche per la collezione, che già vedevo in altri suoi video. Per quanto mi riguarda preferisco gli inox visto l' uso che ne faccio. Sempre con lame lunghe non più di 15 cm. Eviterei i modelli militari non sono poi così indicati per il bosco e si prestano per altri utilizzi. Visto che viviamo nella civiltà è bene se si compra un coltello con lama " dura" comprarsi anche un corredo per affilarlo adeguatamente. Per il resto complimenti ancora e buona giornata.
Buona sera....sono affascinato dei suoi consigli ...grande esperienza....
Grazie ☺
Tanti complimenti, stima e ammirazione per la preparazione e la passione che accompagna i suoi video.
Essendo anch'io un appassionato della sopravvivenza come principio di libertà e indipendenza ho disegnato io stesso il coltello e lo sto facendo produrre da un maestro coltellinaio. Mi piace anche lo spessore (senza esagerare), che permetta eventualmente di poterlo utilizzare anche come martello dalla parte del dorso (6mm full tang). Ogni cosa studiata nel dettaglio. Lunghezza lama 19 cm e manico delle misure della mia mano in ergonomia; anche un po' di seghetto sul dorso ma senza esagerare. Geometria lama? Convessa. A mio parere non è da sottovalutare anche perché ha un grande potenziale e previene le scheggiature.
Mi piacerebbe proporle un video
Contattami , ermannohome@gmail.com
Bravo Ermanno bel video esaustivo...
Grazie!
Bravo,,complimenti. Finalmente un discorso chiaro ed onesto.
Lei è un grande divulgatore. Grazie.
Troppo buono, grazie ☺️
Bravo hai spiegato benissimo
Grazie !
Ottima presentazione fruibile da parte di tutti, fluida e interessante. Per questioni di tempo e lavoro non pratico molto il bushcraft, ma faccio il giardiniere, vivo in un comune montano e sto spesso all'aria aperta. Da poco(più per sfizio che per necessità) ho comprato un tops bob 1095 ed in seguito un Bradford guardian 3 . Il tops lo ho già testato e mi ci trovo molto bene , il Guardian è ancora intonso.
Grazie del commento 👍
bel video. compro e uso coltelli fin da bambino e ho apprezzato molto l'esposizione e i contenuti. a mio parere per un civile (rimarco civile) la sopravvivenza è una situazione di energenza che esula da quanto pianificato. pertanto l'attrezzo che si ha, come ribadito più volte nel video, è quello giusto. la situazione d'emergenza potrebbe avvenire in un momento qualsiasi dove non stiamo praticando attività outdoor e pertanto siamo equipaggiati diversamente dalla vita di tutti i giorni, dove potremmo non aver niente con noi se non un coltellino portachiavi visto le leggi vigenti.
quando si pratica attività outdoor poi ogni scenario ambientale ha i suoi strumenti ideali che variano ovviamente in base alla durata prevista per l'attività. quelli saranno gli strumenti a disposizione in caso di sopravvivenza.
sicuramente se faccio un trekking in alta quota sulle dolomiti non avrò quello che mi serve in appennino per 4 giorni.
Grazie del commento !
Il mio coltello preferito é l'Ontario Rat 7,considero anche il fodero molto importante in un coltello...rotolare di qualche metro in un dirupo,o cadere in un fiume sono cose che possono capitare a chi fa viaggi impegnativi nella natura ed il suo fodero mi garantisce molto di non perderlo,oltre alla piccola tasca in cui é possibile inserire/paracord/fiammiferi/garze/o un piccolo multiuso/affilatore. Il coltello superiore ai 30 cm é in affidabile acciao a filo piano e con progetto full tang, fantastico nel batoning,discreto nel chopping (se ho un'unico strumento,é importante che questo possa sopperire almeno in parte all'uso come accetta)e nei lavori di carving,sono convinto che la micarta del manico non mi tradirà mai,e nella peggiore delle situazioni potrei addirittura ipotizzare di ricostruire una guancetta considerando le due semplici brugole con cui sono fissate,considero importantissimo per un coltello da sopravvivenza il foro per il cordino,ne aumenta la praticità nel lavoro in quanto per avere un'attimo le mani libere nn serve ne appoggiarlo ne rinfoderarlo,ma basta "lasciarlo cadere" per poi riprenderlo,ed é una sicurezza usarlo in strane posizioni evitando il rischio che ti cada in faccia o ti scivoli nel solito dirupo. Completa il tutto il codolo sporgente per dare colpi a qualsiasi cosa,ciao grazie e complimenti per l'esposizione e la tua cultura.
Grazie ☺️
Grazie, ottimo video! Adesso so su cosa indirizzarmi per l'acquisto di un coltello da sopravvivenza. E concordo sul fatto che per ogni persona vi sia il coltello più adatto in base ai gusti e sensazioni personali. Io ne avevo provati alcuni della black fox in mano e uno in particolare mi colpì per l'impugnatura ergonomica che mi consentiva una presa molto salda e stabile. Concordo anche sul fatto che vadano utilizzati subito senza aspettare l'occasione del bisogno. Chissà che non diventi anche io un'appassionata di coltelli. Mi spiace solo di non aver potuto fare il militare quando ero più giovane, ma a quei tempi non veniva data la possibilità alle donne di entrare nell'esercito.
Prego, felice di essere stato utile, se hai bisogno di altri chiarimenti chiedi pure .
Bravissimo, chiaro e simpatico
Grazie ☺️
Complimenti bellissimo video , interessante
Grazie!
Un video tecnico e ben argomentato,l ho visto tutto d un fiato e apprezzato molto.
Personalmente mi trovo molto bene col Selvans di Daniele dal Canto e con L Uro di Wander Tactical accompagnati ad un coltello svizzero.
Mi piace l idea di non dovermi ,così, portare l accetta (faccio escursionismo prevalentemente)
Grazie per il commento ,
Ciao, mi sono avvicinato da poco al mondo del camping, survivor ecc...come mio primo coltello, senza spendere molto,ho acquistato un mora bushcraft black. Che dire mi ci trovo molto bene, ho anche fatto alcuni lavori pesanti e va alla grande. L’ho affiancato ad una accetta della fiskars la x7. Come inizio credo possa andar bene. Trovo molto belli i tuoi video spieghi molto bene complimenti !
I “Mora” vanno sempre bene e costano poco, quindi è una buona scelta, anche l’accetta che hai preso è valida, quindi direi che sei ben equipaggiato, certo l’estetica è basica ma sono funzionali. Grazie del commento.
Ciao Ermanno...
Ho trovato il tuo video per caso e mi è piaciuto fin da subito.
Ti volevo ringraziare per il tuo tempo dedicato a condividere con noi la tua esperienza e opinione...
Detto questo a me piacciono da morire le scampagnate di qualche settimana in montagna e non esco mai senza i miei due aiutanti: la mia leatherman black wave plus e il mio fedele pennato con un uncinatura poco pronunciata il quale lo rendono estremamente versatile e affidabile in ogni situazione.
Le propensione al lavoro duro lo rende perfetto in ogni situazione e la leatherman per qualsiasi lavoro di fino. Uso questa combinazione da 20 anni oramai è devo dire che anche in situazioni un po disagevoli ne sono uscito sempre vincitore senza sudare troppo.
Amici mi prendono un pò in giro e mi consigliano un coltello di grandi dimensioni... ma quel pennato ha servito mio nonno per tutta la vita e adesso sta continuando a farlo con me... secondo te dovrei cambiare oppure restare nella mia save zone ben rodaggiata?
Grazie mille in anticipo per il tuo tempo. 🙏🏻🙏🏻🙏🏻
La risposta è semplice, resta con gli strumenti che ti fanno il lavoro che ti serve e che ormai saprai usare con maestria. 👍
Sono d'accordo con te che il miglior coltello da sopravvivenza é quello che hai con te quando l'emergenza ti capita,concordo anche che nessuno di noi fa il pilota di Piper in angoli remoti del mondo che sono gli unici che veramente possono trovarsi, per un'avaria, in condizioni difficili in terre di nessuno,ma nello stabilire,quantomeno le dimensioni del coltello,bisogna tenere in considerazione se il coltello é l'unico strumento che hai. Io sono dell'idea che nessun coltello puó fare tutto bene,quindi se un coltello é affiancato da un'accetta,o seghetto,concordo su lame anche sotto i 10 cm,se contrariamente il coltello é l'unico strumento che possiamo avere,ritengo che sia piú completo avere un coltello anche superiore ai 30cm e con spiccate vocazioni chopping.
Opinione rispettabilissima, io nell’esercito quando mi è capitato ho usato il mio 10 cm di lama e ho fatto ciò che mi serviva.
Vedere i tuoi video è sempre piacevole e formativo. Ho usato il Lionsteel M4. Ho poi usato un coltello artigianale in 80crV2 a tripla tempra a grana 400 da 6mm con molatura full flat insieme ad un neck knife sempre artigianale con lama di 10 cm in Niolox da 4 mm ... trovo che uso la lama da 10 cm sempre più spesso. Finalmente ho ordinato l'Izula II ... le lame corte con acciaio carbonioso mi piacciono sempre di più. Una lama fissa di 6-7 cm, carboniosa, la porterei anche come EDC se si potesse.
Grazie, si una corta carbonioso tipo Izula due occupa quanto un folder ma essendo senza parti mobili è migliore, più resistente e funzionale
@@ErmannoAzzolini Cosa ne pensi dei coltelli Helle?
Sono buoni coltelli, ci sono peró ultimamente lamentele da parte di utenti di lame che si piegano, in effetti temprano molto morbido anche l’inox per i motivi che cito nel video, ma forse in alcuni modelli hanno esagerato.
@@ErmannoAzzolini grazie
Bravo ai spiegato benissimo complimenti
Grazie ☺️
Veramente spiegato bene!!!!! Senza paroloni bravo. Grazie. Anch'io preferisco i coltelli tipo San mai. Ma anche in acciao 1095.
Grazie!
Ciao Armanno, in qualche tuo video mi sembra di aver visto che ci potrebbe essere un modo tramite clip di fissare l'accerino alle custodia dei coltelli a lama fissa? se si, mi potresti indicare il modo come compore il sistema per l'acquisto su internet?
Ti segnalo anche il pukko di benchmade, che ha una tenuta del filo favolosa ed è molto maneggevole. Ottimo rapporto qualità prezzo; l'unico neo, il fodero.
parole sante... Ermanno e gran bel video.. il Lynx è strabello un coltellone.. e la Wander Tactical tra l'altro Italianissima... fa dei coltelli veramente esagerati.. vedi anche il Hurricane.. o T-Rex .. il D2 sta prendendo molto voga e sta sostituendo il famoso e super usato N690co hai mostrato coltelli davvero da campo.. anche il Bob davvero bello .. mi sembra che è stato voluto e progettato da una community di persone che facevano bushcraft se non erro.. hai comunque una bella collezione.. alcuni dei quali ho messo anch'io nel mirino perchè anche secondo me sono coltelli davvero fatti bene.. un abbraccio..
Grazie, si il Bob si chiama così per è stata creata un’associazione, un vera e proprio community che si chiama Brothers of Buschcraft, da li Bob che ha in base alle esperienze dei suoi fondatori ed iscritti creato un progetto poi realizzato dalla Tops. Un caro saluto.
interessantissima presentazione e personalmente pur avendo svariati coltelli, ho fatto una scelta operativa di assemblare sul fodero a molle del mio Fox Parang di Alfredo Doricchi ( togliendo la pouch di sopravvivenza) ed allegando il minimalista coltello Fox Tarlo di Alfredo Doricchi. cosi facecendo ho risolto il problema per "Quasi" tutte le situazioni possibili nelle mie uscite Bushcraft.
un saluto
Massimo Cesati
Ciao Ermanno come al solito i tuoi video sono sempre belli e interessanti da vedere specie per me che sono un appassionato di outdoor e vita nei boschi, spieghi tutto con estrema chiarezza e facilità di comprensione.. Sto pensando di comprare un altro coltello da aggiungere alla mia collezione, quale mi consigli tra il tops BOB e Esee Pr4.
Tieni presente che gli ambienti che frequento sono i boschi della mia terra tra Puglia e Basilicata 😊😉
A mio parere tra i due non c’è storia a favore del Tops Bob, diversamente se vuoi un coltello più minuto potresti provare. L’Esee JG3 sempre della linea Camp Lore, o un Esee 4 , se lo vuoi più massiccio e rimanere sul Marchio, il PR4 nato con belle intenzioni di ricordare i primi coltelli dei coloni e trappers non è funzionale (a mio modesto parere) come si voleva, hanno tirato fuori un ne carne ne pesce.
Grazie mille per la dritta 👍💪
Video molto interessante! Avrei una domanda: cosa ne pensa del Fox parang ?
Premetto a mio gusto non mi è mai piaciuto ed è utilizzabile prettamente da campo, ho amici che lo hanno e lo usano con soddisfazione da parecchio tempo, la qualità c’è ma io personalmente non saprei che farmene.
Il Parang è quasi un accetta, è pesante però taglia bene la legna, il chopping è la sua vocazione, felice possessore del Parang👍👍👍
Che coltello consigli per un kit/zaino di sopravvivenza che sia affidabile in ogni situazione? Il lionstell m5 é un buon coltello ? O il ka-bar bk2?me ne consigli uno altro?
Ma lei è un grande, è impressionante la quantità di informazioni che condivide🙏💪 complimenti ed grazie. Poi vorrei chiederle un consiglio su un coltella da acquistare che non trovo, ha le seguenti caratteristiche una lama lunga tra i 13 e 16 cm, spessa tra i 4 e 6 mm che sia più grosso sulla punta cioè una pancia tipo sulla punta e verso il manico più sottile, acciaio carbonioso col strato protettivo naturale cioè ossidato, ma va bene anche inox. Se avrebbe qualche modello da consigliarmi ne sarei davvero felice. Un coltello simile al magnum khucom magari non così esagerato. La ringrazio ancora per la condivisione della sua conoscenza, tanti saluti🙏
Non è una forma che prediligo ma ovviamente molto dipende dal budget, i kukri sarebbero i migliori a gestire quel tipo di pancia vicino alla punta, comunque partendo dagli “economici” blackfox trackmaster e dipprasad kukri , ma con una forma meno panciuta ai migliori M7 ed M5 della Lionsteel , ma anche l’A1 della Fallkniven, nel catalogo Cold Steel ne trova anche chiudibili, solitamente sono esagerati proprio per assecondare la pancia in punta che su una lamia più corta risulterebbe troppo tozza.
Sempre più desideroso di conoscerti, ottima spiegazione LOGICA delle tue ed altrui preferenze, io personalmente preferisco lame più abbondanti, diciamo attorno ai 16/18 cm per fare eventualmente chopping senza dannarmi l'anima, ma quando vado per boschi ho sempre 2 lame, piccola e grande e uso di più la piccola (Lionsteel m5) perciò sono combattuto 😆
Grazie ☺️
@motokappa74 come ti trovi con l'm5? Ne ho ordinato uno non so ancora se cambiarlo, mi serve un coltello buono un po' per tutto da mettere in un kit da sopravvivenza che sia affidabile, ho visto che ci sono vari modelli di m5
@@jackanunna9217 gran bel coltello, credo sia una giusta misura per fare tutto, lo sleipner è l'evoluzione del 1095, facile da affilare e con una buona tenuta del filo, poi come dice Ermanno, mica siamo nel Borneo qui
Ciao Ermanno, innanzi tutto complimenti per le tue rubriche, sono stato sempre colpito dai coltelli tipo alla rambo per così dire, ma il tuo Pilot con impugnatura in cuoio è fantastico. ..dove lo potrei trovare? E a che prezzo?
Il mio non lo fanno più nel senso che l’azienda ha chiuso la camillus, li produce ora anche per l’USA Army la Ontario e puoi chiedere che te ne procuri uno Thomas di passione per i coltelli , il costo è tra i 60 ed i 70 euro circa.
Complimenti per il video molto chiaro ed esaustivo e complimenti anche per la vasta gamma di coltelli che possiedi .su tutti i coltelli da te presentati era presente il modello vesuvius della fox o black fox credo,che è da un po' di tempo che sto valutando un eventuale acquisto, l'unica cosa che mi dispiace è che è fabbricato in Cina, al contrario avrei voluto che fosse completamente di "sangue" italiano. Cosa mi suggerisci in merito alla questione? Grazie in anticipo e saluti
Si vero la lama è fatta in Cina, ma non è una cineasta, la Fox da le specifiche ed esegue il controllo qualità, quindi puoi prenderlo tranquillamente.
@@ErmannoAzzolini grazie mille per il suggerimento 👍
Ciao Ermanno bel video. Mi consiglieresti un coltello meno costoso tipo sui 100 euro max 120 per un neofita, quindi un primo coltello?
Morakniv Garberg oppure Fox Vesuvius ad esempio
@@ErmannoAzzolini ok grazie mille Ermanno
Una vera lectio magistralis sul coltello da sopravvivenza!. Sono abbastanza d'accordo, non ho ancora avuto la fortuna di provare il san mai, ma i carboniosi mi piacciono molto.
Adesso manca una trattazione analoga sul coltello migliore in caso di sopravvivenza intesa come situazione imprevista di emergenza, in cui quindi l'ambiente potrebbe essere quello cittadino o comunque antropizzato.
In questo caso forse un buon multiuso è la soluzione migliore, magari appaiato ad un izula 2, perché deve essere robusto ma anche non occultabile. In città, ad esempio in seguito ad un terremoto, potrebbe essere utile avere dietro cacciaviti, seghetto, pinze ecc, oltre ad una buona lama.
Io mi trovavo in Giappone nel 2011, fortunatamente lontano dal disastro, ma ho visto molto da vicino e con sgomento tante persone che erano uscite di casa in un giorno che sembrava normalissimo, e poi in pochi minuti hanno visto le loro città devastate da uno tsunami, senza più niente a parte quello che avevano in dosso, senza elettricità nee gas, ne possibilità di comunicare, i soccorsi nel caos, senza sapere se i familiari erano vivi. Dal 2011 non esco di casa senza il mio piccolo kit. Certo qua in Italia non succede mai nulla direte voi, ma intanto io mi attrezzo.
Hai ragione, inoltre è la regola numero 11 di Gibbs, mai andare in giro senza un coltello 😊, girare con un piccolo kit è un ottima idea un po’ da prepper, ma anch’io esco sempre con un piccolo kit, e poi in Italia ultimamente succede ben di tutto, alluvioni, esondazioni, terremoti, smottamenti, pandemie quindi meglio avere sempre qualche piccolo strumento di supporto.
Bellissimo video, sarei curioso di sarei cosa ne pensa lei dell’Extrema Ratio Selvans, dicono sia stato progettato con esperti del settore della sopravvivenza. Pareri?
Se fosse vero non avrebbe quelle geometrie, manico scomodo, troppo pesante per un utilizzo prolungato, geometrie ottuse quindi buono per batoning e chopping ma per nessun altro lavoro, a quel punto un’accettina che costa un quarto e anche meno fa lo stesso lavoro e ti prendi una buona lama per tutto il resto. Mio parere personale .
Ottimo video come sempre, per esperienza personale il Fallkniven F1 e il Lionsteel M4 hanno la punta abbastanza fragile, nel senso che se conficcata nel legno e viene fatta leva come a voler scavare un solco nel legno si spezza, peccato perchè per il resto è veramente un coltello eccellente, un saluto Michele.
Un saluto a te 😉
Ciao ermanno sai darmi qualche recensione o consoglio sul terava jakaripuukko 140?
All'inizio ero intenzionato a comprare il ka bar bk2, il coltello mi servirebbe per le escursioni sia in giornata che quelle di 2 3 giorni in cui devo fare la legna per la sera e tagliare il cibo e fare qualche lavoretto di fino.
Secondo il tuo punto di vista quale potrebbe essere il coltello definitivo.
Del bk2 mi fa un pò paura il peso
Nessuno dei due da te citati, intanto cosa intendi per fare legna? Spaccare dei ciocchi, tagliare dei rami (allora meglio un seghetto serramanico) , o semplicemente raccoglierla? Un coltello definitivo non c’è, ci può essere un coltello che va meglio per il nostro modo di utilizzo o per quello che facciamo di solito in uscita, ma varia a seconda di abitudini, gusti e capacità. In linea generale meglio dei due da te citati, uno troppo ottuso il bk2, entrambi grandi per processare cibo( poi si fa con quello che si ha ci mancherebbe) io stare più su un Tops Bob fieldcraft, come multiruolo, cibo, legna, batoning se serve.
@@ErmannoAzzolini si li piaceva molto il tops bob ma troppo elevato di costo per il mio budget.... Per fare legna intendo sezionare dei ciocchetti per fare un fuoco durante il cmapeggio, di solito ho sempre con me un seghetto richiudibile..
dai un occhio al Morakniv Garberg , lo trovi anche su Amazon sia versione inox che carboniosa
Ciao Ermanno.
Ad un certo momento dici, parlando dell'ESEE 4, che "con poco" si può rimettere dritto un coltello piegato...
Potresti spiegarci come si fa ?
Grazie 1000.
Farò appena possibile un video, comunque proteggendo la lama con degli stracci o del cartone, in genere è sufficiente stringerla nella morsa e lasciarla stretta qualche decina di minuti, poi ci sono anche casi in cui lavorare di martello, ma è già più complicato.
@@ErmannoAzzolini GRAZIE Ermanno 🤗💛
bel video come sempre Ermanno. Anche io, che non sono certo esperto come te, preferisco i coltelli di dimensioni contenute. 9-10 cm. di lama sono più che sufficienti per fare tutto ciò che serve. Mi intrigano molto gli Esee, ho visto che il 3 si trova intorno ai 150 Euro. Grazie come sempre perchè condividi la tua esperienza e conoscenza.
Una buona lama poi a quel prezzo.
Ciao.che ne pensi dell glock modello 81??
In termini di sopravvivenza tante cose sono cambiate:
Ad esempio l'utilizzo del Tomahawk ibrido rispetto all'accetta o all'ascia tradizionale di vario formato come attrezzo multifunzionale a cui di proposito o no è veloce la sostituzione del manico per essere usato da solo, con una mano, o due mani per abbattere e spaccare nonché come arma da difesa. ...CRKT Chogan, Cold Steel Hudson bay, Barebones Field Hatchet... e questo sgrava di molto la lama e la capacità del coltello salvandone tanto l'affilatura e riducendone peso e dimensioni necessarie... cambiandone il ruolo nel contesto della sopravvivenza.
Ad esempio l'utilizzo della vanghetta militare polifunzionale che come caso migliore contemporaneo vede la WJQ-308 dell'esercito cinese, che offre molte utilità interessanti compresa quella di poter sparare un monocolpo di fortuna... essere usata come gancio d'arrampicata, come remo, come scure...
Poi ci sono coltelli monolitici come ad esempio lo Schrade SCFH1 con il manico cavo che ricorda quello di Rambo in cui inserire del kit... lenze, tavolette per purificare acqua, ferrocerio, bussola..
Poi ci sono i coltelli multiuso di victorinox da utilità generica usati da esercito tedesco, svizzero, americano sulla base del 111mm e i multitools, che come funzione da non sottovalutare hanno la sega... immaginate di essere un paracadutista finito impigliato sulle piante dopo il lancio... non dovrebbe succedere, ma se succede la sega è una funzione fondamentale per liberarsi tagliando cordini e rami, inoltre la sega è più silenziosa ed efficiente del coltello usato per percuotere il legno nel caso di dover preparare pali, ripari e trappole... e risparmia sia molto lavoro che l'affilatura della lama principale.
Poi c'è il maiale inglese... il M.O.D. survival Knife e su questo va fatta una riflessione essenziale... sia sull'acciaio carbonioso comunissimo che sullo spessore generoso della lama, sia sul fatto che uscito di fabbrica praticamente tutti gli rifanno l'affilatura scandinava. Sempre in questo contesto di origine militare, la baionetta è stata sostituita da un generico coltello da campo e combattimento... e tutti i militari si lamentano degli acciai Bohler N690 che usa E.R. o Eickhorn, non perché sia un cattivo acciaio, è ottimo anche lavorato CNC invece che forgiato, ma proprio perché è un acciaio con una durezza tale da renderlo difficile da riaffilare sul campo; e forse per semplificare il processo spesso si utilizzano profilature Tanto; inoltre la durezza abbassa le prestazioni con temperature fredde rigide estreme.
In termini di sopravvivenza generica, attualmente gli americani un po' per questione di marketing e di propaganda stanno spingendo il Gerberg Strongarm.
Una variazione interessante e recente sulla questione l'ha proposta una youtuber austriaca Survival Lilly con il suo APO-1 ed anche molto recentemente tra gli scandinavi il Mora GARBERG sia inox che carbone... una specie di Pukko fulltang che è costato la conversione inox e gli insulti a Canterbury.
Assolutamente d'accordo con la realizzazione di utensili secondari, lance, arpioni, arco e frecce... in caso di sopravvivenza... evitando di sacrificare il coltello e il suo tagliente.
In caso di sopravvivenza, nel contesto europeo alpino e appenninico penso che un coltello interessante sia il Ruike LD42-B oppure il Boker Techtool oppure ancora il Victorinox 111 e Rngergrip.
Coltelli multifunzione maggiorati in cui c'è la SEGA, in cui c'è la forbice per tagliare vestiti e curare ferite... e soprattutto compatti e leggeri da trasportare in tasca.
Quando c'è da sopravvivere... bisogna camminare... quando c'è da sopravvivere... spesso bisogna sopravvivere perché tutto l'equipaggiamento è andato perso in qualche maniera e ci resta solo quello che abbiamo addosso per cui... un piccolo tirante in paracord all'anello del coltello è sempre indispensabile...
Un ottimo coltello da sopravvivenza può essere anche la baionetta del vecchio AK47 polacco... multifunzione, compatto, buon acciaio, facile da affilare e basso prezzo nei mercatini di surplus e reliquie.
Pienamente d accordo!!
Complimenti per il video molto interessante e completo. I due piccoli fori sulla guardia del "pilot" sono stati veramente pensati per usare il coltello come lancia (non userei mai la mia unica arma/risorsa in questo modo) o conosci un altro motivo che giustifichino la loro presenza? Grazie, Massimiliano, Scuola Survival Sportivo Rin-tin-tin
In realtà i due fori sulla guardia del pilot sono stati fatti per poterlo agganciare a un moschettone tramite cordino o lacciuolo per evitare di essere perso in certi utilizzi o per creare una dragona, non per legarlo a mo di lancia, anche se funzionano anche per quello, concordo con te, non rischio di perdere l’unico attrezzo che mi permette di sopravvivere, la lancia la costruisco con un ramo e indurisco la punta sul fuoco, lo stesso dicasi per una fiocina . Grazie per il commento.
@@ErmannoAzzolini Grazie a te per avermi risposto e per l'esauriente spiegazione. Complimenti per le tue conoscenze, grazie ancora
Bel video e belle argomentazioni, esaustivo e chiaro.
Per le mie esigenze blande di outdoor ero giunto da solo a preferire lame attorno ai 8-9 cm ,
partito da un joker passando per un boker ora ho trovato un buon compromesso con il Fox vesuvius trovato a poco più di 50€ in offerta.
il Vesuvius è una buona lama, molto sottovalutata, ma in realtà con molti pregi.
@@ErmannoAzzolini lo so che è una richiesta quasi utopica, ma mi piacerebbe davvero molto vedere un tuo video che parli in dettaglio di quella lama, sarei davvero curioso di sentire la differenza tra il commento di un esperto e cosa invece provo con mano usando il mio Fox
@@marcorosso2338 forse ti è sfuggito ma ne ho già parlato ecco il link : ruclips.net/video/E8B-qRTtOns/видео.html
Sono già rinco alla soglia dei 40 😂😂😂 video che avevo già visto oltretutto .
Grazie comunque della risposta, sempre gentilissimo 👍
Disamina equilibrata, più oggettiva che si può, basata sull'esperienza, su cui è difficile non concordare. Mi ha spinto a due riflessioni, che faccio "ad alta voce". 1. Dovessi rispondere alla domanda "qual è il migliore coltello per la sopravvivenza?", risponderei... sono DUE. E mi spiego. Dovendo mettere in conto di fare un'escursione - perché è lì che possono capitare quegli imprevisti (ci si perde, si incorre in un infortunio) che fanno sorgere l'esigenza "sopravvivenza" -, mi verrebbe da mettere nello zaino un coltello di medie dimensioni (meglio occultarlo, onde evitare che, se ci imbattiamo in qualcuno nel bosco, visto il coltello al fianco si metta subito a urlare al maniaco omicida), più adatto al chopping e, occultato sotto la giacca, in porto orizzontale - sto diventando un gran fan di questo porto -, uno piccolo, tipo appunto l'ESEE Izula II, o l'Extrema Ratio Satre. Con i seguenti vantaggi: se si perde lo zaino, con dentro il coltello "grande" - si potrebbe dimenticare lo zaino da qualche parte, finire in un burrone e lo zaino rimane in alto -, si ha sempre con sé il coltello "piccolo". Se invece si perde per qualche motivo il "coltellino" (lo si smarrisce nel fogliame, lo si dimentica conficcato da qualche parte etc.), si ha sempre il "fratellone" nello zaino. Due... ti aiutano a sopravvivere meglio che uno. 2. C'è sempre un'altra possibilità, che alcuni giudicherebbero "scabrosa" e aborrirebbero all'istante: un coltello a manico cavo. Direi il Jungle King II, che è di medie dimensioni (il Jungle King I ne ha di importanti), affidabile se non altro perché in dotazione a vari reparti militari, in Spagna come altrove. Si possono utilizzare i veri "gadget" di cui dispone, all'interno del manico come nel fodero. "Ma si spezza!!!". Più facile si spezzi la lama, che sulla giuntura manico/lama. Poi, se proprio uno non ci dorme la notte... si porta dietro ANCHE l'Izula II (o, al limite, un neck). L'importante è sopravvivere. Poi, se nonostante le opzioni ottimamente indicate nel video, e quelle qui indicate, uno ci lascia le penne: a) esiste l'imperizia; b) è sfiga (esiste anche quella) 🙂
Bravissimo!!! Ottime spiegazioni esaustive!! Mi hai fatto innamorare del Pilot Survivor per la sua storia e le sue caratteristiche! Come mai non hai citato il Garberg della Morakniv? Io ne posseggo uno da pochissimo tempo però non ho ancora avuto modo di provarlo a 360 gradi.
IL Garberger che ho avuto, ne ho ancora i pezzi, anzi ci ho fatto un coltellino, purtroppo vittima dei miei esperimenti, è un buon coltello, non l’ho citato come per altri modelli solo perché è impossibile in un video già lungo citarli tutti, ma a mio parere è valido sia nella versione inox che quella carbon.
@@ErmannoAzzolini sarei curioso di vedere i resti del Garberg!!! Pensavo fosse quasi indistruttibile!!!🤣 chissà cosa gli è successo!!! Grazie ancora per la tua attenzione. I tuoi video sono veramente interessanti e coinvolgenti.
A presto
@@lonewolf4x4 ci sarà occasione di vederlo nei prossimi video 😉
@@ErmannoAzzolini ciao e grazie sempre per la tua attenzione!!! Volevo chiederti se hai mai fatto una recensione sul Fox Parang? Non ti ho mai sentito parlare di quel coltello! Secondo te può rientrare in questa categoria di coltelli da sopravvivenza?
@@lonewolf4x4 Non l’ho fatta, e so di dire una cosa impopolare, ma è un attrezzo non un coltello, è una tipologia di strumenti che non amo, se devo portarmi appresso quel peso mi porto un’accetta , ovviamente mio parere e gusto personale.
Ermanno cosa ne pensi del t5 lionsteel come primo e unico coltello
finora il più esaustivo video sull argomento che ho visionato fin'ora ,notando quindi una grande competenza , volevo chiedere una cosa un po strana! c'è mio nipote che è appassionato anche lui di coltelli e desidererebbe trovarne uno che secondo lui era il coltello di sopravvivenza per eccelllenza purtroppo ormai non più in produzione perchè prodotto solo negli anni 80 mi sembra che si chiami buckmaster 184 e si sta dannando nel cercare di trovarlo ma i prezzi ormai sono assurdi a causa di collezzionisti avidi che se li accaparrano molti e non lasciandone piuù neanche uno in giro , sa darmi qualche info al riguardo ?
Un coltello appariscente dalla dubbia utilità, nato più per i collezionisti che per gli utilizzatori, non c'è molto da dire . Poi che qualche pezzo senza punte sulla guardia e appositamente modificato sia stato donato a qualche reparto operativo può anche essere, lo fa spesso anche estrema ratio, ma che sia un coltello funzionale a quelle cifre si trova ben di meglio assai. Poi se piace , i gusti non si discutono.
@@ErmannoAzzolini beh mi fu propinato un articolo di una reivista di coltelli dell'epoca e era considerato il coltello da sopravvivenza per eccellenza però poi non so se era una rivista di parte o altro ma la casa produtrice buckknives non credo spendesse risorse per una cosa da colezzione e basta! un certo pregio penso ce l'abbia avuto ai suoi tempi intendo anche se è stato prodotto a cavallo della filmografia holliwudiana per spingere un po il mercato è un modello del tutto diverso e piu specifico a me è stato detto che un reparto dei navysels l'avevano commissionaton alla buck poi se è vero o propaganda non lo so perquesto chiedevo più info !
@@letiziacatenaro7363 si le riviste scrivono per fare odiens, il solo fatto di avere un manico cavo è una debolezza non da poco, fatto sta che i Navy Seals più di altri adottarono i sog per dirne una , full tang.
@@ErmannoAzzolini ahah io non voglio stare in mezzo tra due fuochi ho rtiferito ciho che mi ha detto a mio nipote ma adirato mi ha detto eccone un altro che parla senza averlo mai avuto o provato ahaah cmq non so se il suo giudizio è influenzato da cio che i puristi del settore dicono o se è data da esperienza diretta ma vorrei acquitare il mio nipotino che sembra che gli sto disytruggendo un mito per lui!
@@letiziacatenaro7363 devi dire al nipotino che l’ho provato eccome visto che all’epoca ero anche nell’esercito e ne ho avuti ben due, ripeto di moda, ma in quanto praticità ed utilità meglio lasciarli e prendere ben altro. Poi se lo vuole per collezzione e perché gli piace, i gusti non si discutono, digli pure che se ha piacere e passa a trovarmi glie ne faccio provare qualcuno di coltelli seri e puó farsi un’idea di persona, sempre disponibile.
Se dovesse scegliere lei un coltello per survival sceglierebbe un Tops bob o un Esee 4 o 5'? Non e' solo una curiosità' ma sto' cercando di capire tramite lei che e' un'esperto verso quale coltello mi devo orientare visto che appena ci sarà' il via libera da questo covid vorrei cimentarmi con amici in una spedizione non estrema ma adeguata ovviamente alle nostre capacita' di survival in foresta del Costa Rica. Grazie saluti
L’esee 5 non lo prenderei, la scelta sarebbe tra Tops Bob ed Esee4, per la maggior parte dei lavori li ritengo paritetici, quindi si tratta di manualità e gusti, bisogna anche saperlo affilare sul campo e l’Esee 4 essendo un full flat è più semplice da affilare, il Bob ha un manico migliore se si hanno le mani grandi ed un buon intaglio, parliamo poi di zone calde umide quindi se non sei avezzo alle lame non inox, la scelta si restringe al Bob in 154cm che è inox e sopporta meglio i climi umidi, d’altro canto si affila con più fatica del gemello in 1095. Direi che come scegli cadi in piedi , se te la cavi ad affilare starei sul Bob inox visto l’ambiente.
Grazie per la preziosa e competente risposta
Bel video! Ma extrema ratio, esempio il cm9 ? Come mai non lo citi?
Non è il solo che non cito, non posso citare ogni coltello nato per quello scopo in un video, ho scelto due esempi storici di origine militare e altri outdoor, tra quelli che considero come termini di paragone .
Gli antichi romani erano in giro per boschi da prima dei "marines": per far legna non esiste nulla di meglio di una bella roncola (anche il manaresso e l'ascia piccola non sono male!). La roncola è in giro da qualche migliaio di anni, ci sarà un motivo, no? Taglia anche senza filo e si trova in ogni ferramenta. Coltelli economici formula "poca spesa/tanta resa"? Uno su tutti Glock 78 e 81 (20€, come la roncola). Ovviamente le alternative sono infinite, ma non lasciamoci guidare da mode o il "guru" del momento (soprattutto se "americano"😁). I coltelli preziosi stanno bene in collezione...saranno un'eredità gradita per figli e nipoti...sul campo servono "ferri" efficaci e senza fronzoli...da poter usare senza ritegno.L'ideale comunque, è avere un combinato coltello grande + coltello piccolo, per piccoli lavori e preparazione cibo.
L’uomo primitivo ha passato secoli prima ancora dei romani ed usava asce e coltelli di selce e allora? I coltelli preziosi vanno usati e provati così si capisce che il glock 78 e 81 sono lame scarse ed economiche , la roncola è un ottimo strumento di lavoro e non si discute, ma non è un coltello e l’argomento del video sono coltelli ne roncole ne asce, un ferro senza fronzoli non deve per forza essere costoso è vero, ma un minimo di qualità che è anche sicurezza nell’uso costa più di 20€. Poi se si vuole si può fare a meno anche del coltello, bastano mani capaci e cervello allenato, ma ovviamente se abbiamo in mano un buon coltello, la cosa viene più facile e semplice.
@@ErmannoAzzolini Capisco il suo punto di vista. Anch'io, come lei apprezzo le lame di qualità. E quelle da lei proposte sono tutte interessanti. Personalmente amo i coltelli della tradizione spagnola ed italiana. Tuttavia ritengo che nel bosco, ovvero in ambiente "primitivo", siano sufficienti strumenti "basici". Il bello e la qualità si percepiscono e gratificano naturalmente, ma nell' uso del campo non sono strettamente necessari (sempre che la qualità del prodotto "economico" non sia talmente bassa da pregiudicarne le qualità meccaniche. Il coltello Glock assomiglia alla pistola Glock ed alla pala Glock: fascino zero, ma efficace ed efficiente, ad un costo risibile, pur con specifiche militari...ricordiamo che è pure lama d'ordinanza).
Complimenti
Grazie ☺️
video come sempre interessante. Dell'ESEE sinceramente non comprendo la tempra con durezza eccessivamente bassa, mi risulta 55-57 HRC, quando con un 58-60 per un 1095 si mantiene comunque una buona tenacità ma incrementando parecchio la tenuta del filo.
da utilizzo 360° come unica lama, la preferisco sui 11-12cm, 2-3 cm extra di lama fanno comodo soprattutto nel bosco fitto per farsi strada tra la vegetazione o se posso lama sui 7-9cm da lavori di fino e Leuku leggero ma lungo (21cm) da usare come apripista.
All'F1 preferisco l'S1 che ho preso da poco ma a cui devo ancora trovare la quadra perfetta come affilatura. Non so se esca così di serie ma il mio era veramente affilato male ed ottuso, lo sto convertendo in un vero full convex, affilato a rasoio dalla punta (punto più critico per il regrind) al manico anche perché non uso il coltello per fare batoning, al limite chopping leggero e prediligo l'affilatura alla eccessiva robustezza
Grazie del commento, escono proprio ottusi di fabbrica, anch’io li riaffilo i fallkniven
@@ErmannoAzzolini facendo tutto a mano (pietre ad acqua e diamantate), ci vuole tanto per trovare la quadra per un regrind così radicale... allo stesso modo delle lame Lauri che, pure essendo carboniose, escono di fabbrica con quel bevel secondario che elimino ma dovendo lavorare con tutto il bisello in appoggio ci vuole comunque molto tempo
Buongiorno Ermanno per me è il dipprasad della black fox ottime caratteristiche da combattimento e col fatto che puoi penetrare a polso dritto è eccezionale per i fendenti e per quello che riguarda le linee di taglio altrettanto buono e avendo lama curva va bene anche per blocchi
Per quanto riguarda il campo ha un baricentro spostato in avanti e quindi fa benissimo chopping tu che ne pensi da esperto
come tutti i progetti di Alfredo Doricchi ha un suo perchè, una rivisitazione di un’arma asiatica, l’acciaio è il 440c , è senza dubbio funzionale e pratico e cosa non da poco non costa un’occhio della testa.
Interessante questo coltello, non lo conoscevo, mi piace, un kukri con la curva non troppo accentuata e di dimensioni contenute ma comunque funzionale sia per chopping leggero che per preparare il cibo. Mi piacerebbe provarlo.
Sarebbe utile un bel video sul coltello ideale da regalare al proprio figlio.
I bambini quando escono in bosco con noi finiscono per chiederci un coltello e non è facile scegliere il coltello piu adatto ad un bambino. Quando avevo 6 anni mio papà mi regaló il primo coltello (dopo aver tolto il filo contro una roccia, ahimé). Agli scout ci lasciavano usare un coltellino svizzero, ma :
1) non ci insegnavano ad usarlo correttamente
2) con un coltello pieghevole senza sicura, come lo svizzero, mi son fatto all’epoca piu tagli sui polpastrelli che costruito fischietti.
Cosa ne pensa lei? È un argomento valido per un suo video?
Un saluto dal Senegal
si ci stavo pensando, la Victorinox ha una linea dedicata con punte arrotondate, anche la Morakniv ha qualcosa per bambini.
@@ErmannoAzzolini ottimo a sapere. Le scriveró domani durante la diretta
Ho il lionsteel m5 e va da Dio
Ottimo 👍
Ahahaha anch io compro piu di un coltello identico, alcuni di quelli che hai li ho avuti e li ho, buoni coltelli, il bob per le dimensioni un po pesantuccio ma un buon coltello, ti consiglio di provare il lionsteel m5.
Detto ciò io vivo in mezzo alle montagne del trentino, mi piace fare escursioni e trekking, ho coltelli di ogni dimensioni ed essendo una vita che ho questa passione ne ho provati molti di molte marche, buck, kabar, fallkniven, fox, busse, bark river, etc etc..non ne ho uno solo preferito ne ho diversi che mi piacciono, resta il fatto che personalmente ho sia coltelli da 4 pollici che da 7 pollici in su, personalmente mi trovo più a mio agio in una situazione dove devo crearmi legna , fuoco o riparo con un coltello da 6-7 pollici, quello che dici è vero, l f1 è il coltello da sopravvivenza dei militari, ma imilitari devono contenere il peso dell equipaggiamento già abbastanza importante, quindi fattore decisivo non avere un coltello pesante.
Mi trovo bene con il cudeman 148 come coltello bushcraft ma mi trovo meglio con il cudeman boina verde 299 in n695 se dovessi avere un solo strumento, altro coltello che ti consiglio di provare.
Ciao sempre piacevoli i tuoi video.
Grazie del commento 👍
Io per esperienza personale quando facevo gli scout avevo sempre 2 coltelli che erano il victorinox huntsman per piccoli lavori o per preparare gli alimenti e per i lavori un po più pesanti usavo il companion della morakniv che per me aveva le caratteristiche migliori per le mie esigenze
Grazie per la tua testimonianza.
Secondo me sopravvivenza significa sopravvivere con i propri mezzi quindi di caccia e pesca ecc con quello che si riesce a procurarsi dal territorio in cui ci si ritrova anche sicuramente con l'aiuto di un coltello ma sfido chiunque delle persone che fanno questi corsi il 99.9 % che se non hanno dietro il zainetto con i panini dopo 2 giorni muoiono di fame
Bhe si posso concordare, nel senso che ovviamente anche il sottoscritto che lo ha fatto nell’esercito un bel corso, ora le uscite sono più che altro dei campeggi spartani, anche perchè in Italia è difficile essere in zone selvagge come in altri posti nel mondo.
Io ho un k-bar tanto... Cosa ne pensi?... Grazie ottimo video!!!! 👍
Che modello hai della Ka Bar?
@@ErmannoAzzolini praticamente il k-bar tutto nero manico e lama, proprio con la lama a forma di tanto' giapponese!
Personalmente, per una questione di sopravvivenza, trovo abbastanza inutili i coltelli che abbiano caratteristiche anche venatorie, al contrario penso che il coltello debba essere molto comodo nel processare la legna per il fuoco che oltre a scaldare e quindi dare anche la possibilità di potabilizzare dell'acqua, è anche utile per fare segnalazione.
Per questo, personalmente, penso che i coltelli scandinavi siano a sommi capi quelli più adatti sia per forma che per tipologia di acciai (tendenzialmente carboniosi)
L’esee 6 è tanta roba
Il pilot nacque nel 1950. Prima della marbles. Ma prima ai piloti davano il Bowie v44 della collins come attrezzo ..o.anche conosciuto come marauder Bowie usato nel pacifico 44-45
Domanda!! Cosa ne pensi del top overland?
Se intendi il Tops Overlander , ne ho uno prima serie, che poi differisce dalla seconda per i colori delle guancette in micarta e della copertura della lama. Come dico io una putrella affilata da un lato, però mentre altri non si sono trovati molto bene , a me piace, robusto , non grande, affilato. Certo non ci tagli fine le fette di salame, anche se volendo si potrebbe, ma per il bosco è un buon coltello in 1095 .
@@ErmannoAzzolini allora mi sono fatto un bel regalo....
@@ErmannoAzzolini in caso di sopravvivenza un coltello al carbonio se non si ha attrezzatura per fare manutenzione non comincia ad arrugginire? Non è meglio l'inox?
@@kevinfalco630 no, non arrugginisce, basta asciugarlo dopo l’uso, inoltre non è una cosa che succede in poco tempo, per secoli l’uomo è sopravvissuto con attrezzi fatti in acciaio al carbonio.
io mi trovo benissimo con il jeo-tec n°7acciaio n690c
bene, se ti fa il lavoro che ti serve va benone.
Ieri mi è arrivato il jeo tec n 55, una Bestia, devo Ancora testarlo ma è un carro armato, unica pecca non mi pare sia arrivato affilato, ora sto provando ad affilarlo con la pietra data in dotazione, devo poi testarlo, chissà
leatherman wave
Sempre con me mi ha tirato sempre fuori dai problemi nelle regate in alpinismo nei cantieri nei boschi nelle riparazioni ecc ecc. Le lame sono un po' delicate
Oggi si sopravvive nelle città
Ovviamente in contesto urbano hai perfettamente ragione.
Cmq penso che tra i tanti anche il bushcrafter di benchmade potrebbe essere un buon compromesso come coltello da sopravvivenza.
Concordo, ce ne sono anche altri , ma ovviamente in un singolo video non potevo citarli tutti.
Dipende dallo scenario ..ogni ambiente richiede uno strumento adatto..in giunga un machete o bolo...vai per funghi...un victorinox
ballisong e da soppravivvenza urbana
In effetti 👍
qual é senza apostrofo per cortesia
Io quello del Decathlon costa un casso !
Costa quello che vale .
Il mio coltello da sopravvivenza, un anonimo coltello con lama da 9cm, larga 2.5 cm e spessore 2,5 mm prodotto pare dalla delta sport di Amburgo, con fodero in plastica stile Moraknive e acciarino incorporato nel manico, tine bene il filo, ci ho fatto di tutto, pure batoning, dimenticavo, comprato alla Lidl a 5€. 🤪
io mi porto un coltello di casa e ci faccio di tutto😅
Qual è -> senza apostrofo.
Chiedo venia !
io credo nessuno...