4. Cartesio: Dio e il “cogito ergo sum”
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- Опубликовано: 1 ноя 2020
- Ti ricordi che ti avevo parlato del genio maligno, di quel genio che ti inganna facendoti credere che sia vero qualcosa di falso. Ecco, a un certo punto Cartesio ha dovuto trovare una figura antitetica al genio maligno, una figura buona che non inganna l’uomo e questo è proprio Dio. un dio perfetto e buono che si contrappone al genio maligno. Questa dimostrazione ha più altro valore gnoseologico più che teologico perché Dio diventa un garante di ciò che l’uomo può conoscere.
Per dimostrare l’esistenza di Dio, Cartesio parte inevitabilmente dal cogito, cioè dalla ragione, dal pensiero dell’uomo e lo dimostra con tre prove che adesso vediamo insieme.
Iniziamo con la prima. Per Cartesio esistono 3 tipi di idee: quelle innate, quelle avventizie e quelle fattizie.
Le idee avventizie sono invece delle idee che provengono dall’esterno. Per esempio io in questo momento guardo un libro e lo conosco, è un libro, un oggetto esterno a me che conosco con i miei sensi e me ne faccio un’idea. Poi ci sono le idee fattizie che sono state fatte, prodotte dall’uomo, sono creazioni dell’uomo. Per esempio, i protagonisti di un romanzo possono essere personaggi fattizi, non reali inventati dall’autore. Infine, ci sono anche delle idee innate che io come uomo ho da sempre, sono dentro di me e non derivano dall’esterno. Per Cartesio l’idea di Dio è una di queste, è un’idea innata che abbiamo dentro di noi. E qui arriviamo alla prima prova dell’esistenza di Dio. se Dio è un’idea innata e Dio abbiamo detto è infinito e perfetto, come fa l’uomo che è finito e imperfetto a creare l’idea di Dio dal nulla. L’uomo non può creare qualcosa di più grande di lui ed è per questo che Dio esiste a priori, a prescindere.
Veniamo alla seconda prova dell’esistenza di Dio che parte sempre dal cogito, ossia dal pensare e dal dubitare di ogni cosa. se sono una persona che dubito io inevitabilmente dovrò ammettere che sono un essere imperfetto perché solo un’entità perfetta non dubita di niente. E quindi, se io sono un essere imperfetto ci dovrà essere necessariamente un essere perfetto e infinito dal quale io dipendo. Perché se io fossi la causa di me stesso ossia se io mi fossi generata da sola beh onestamente mi sarei fatta perfette, che dici? Anche tu penso. E invece non è così. Quindi ci deve essere qualcuno di perfetto che mi ha creato e che contiene tutte le perfezioni.
Infine, veniamo alla terza prova, che è una prova ontologica dell’esistenza di Dio. se noi ammettiamo che Dio è perfetto dobbiamo necessariamente ammetter che Dio esiste perché l’esistenza rappresenta una delle sue perfezioni. Infatti non si può concepire un quadrato con angoli diversi perché non sarebbe un quadrato, stessa cosa vale per Dio che se è perfetto deve anche esistere.
Quindi Dio che è buono e perfetto non può ingannare l’uomo contrariamente al genio maligno. Ma qui sorge un altro problema: se Dio è buono e perfetto e non inganna l’uomo, come mai l’uomo commette degli errori? L’errore, secondo Cartesio, deriva da due cause: l’intelletto da una parte e la volontà dall’altra. il nostro intelletto non è illimitato e perfetto come quello di Dio ma è appunto limitato e quindi è passibile di errore. E poi c’è la volontà che, contrariamente all’intelletto, è più estesa ed più libera. E quindi io scelgo liberamente nella mia vita (di mia spontanea volontà) utilizzando il mio intelletto ed è qui che possono sorgere degli errori proprio perché non abbiamo un intelletto perfetto e illimitato. L’errore sta quindi proprio nel libero arbitrio che ci ha dato Dio perché se lui non ci lasciasse liberi e ci dicesse tutto quello che dobbiamo fare non ci sarebbero probabilmente errori ma non avremmo più libertà. Tu cosa ne pensi di questo? Ti immagini una vita senza errori ma senza libertà? Scrivi qui sotto nei commenti cosa ne pensi.
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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.
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Micidiale, ottima spiegazione ed analisi, bravissima.
Non ti ringrazierò mai abbastanza per questi video di filosofia!! Sono all'università' e per laurearmi mi mancano solo degli esami di filosofia e mi stai salvando! Sto cercando di dare il like e commentare ogni video perché' davvero lo meriti. Grazie grazieee ❤️❤️
Se io pensassi senza errori allora penserei come Dio, di conseguenza Dio stesso non esisterebbe. E Dio non può creare un essere uguale a lui... ma allora..... Dio è davvero perfetto? Se non può creare esseri simili a lui no, non è infinito quindi non è perfetto.
La verità è che per noi è impossibile anche solo capire il concetto di Dio. Se la capissimo, allora Dio non esisterebbe più.
Dio oltre che essere infinito è anche inconoscibile, non possiamo capirlo, perché non siamo come lui.
Dio ha bisogno solo di sé stesso perché dio è pensiero di pensiero :)
Grazie per il tuo video!
Credo che una vita senza errori, senza dubbi non porterebbe all'affermazione della nostra reale esistenza. L'errore non è sempre qualcosa di negativo, può essere anche positivo perché ci porta veramente alla verità e alla crescita. Dobbiamo scoprire la nostra vita ma ammettere la nostra imperfezione.
Bravissima Laura. Sei la migliore
Grazie mi aiuti un sacco!!❤️❤️🐇-val
Sei la mia salvezza
Sei davvero una grande
grazie mille
Bravissima
GRAZIEEE
Grande
una vita senza errori ma senza libertà sarebbe una vita alla stregua di automi. Il libero arbitro, di cui amava parlare anche John Polkinghorne, è alla base della vita. Un concetto che fa cadere l'assioma secondo cui "esiste il male, quindi Dio non esiste"
Grazie
laura ti adoro sei la mia salvezza da due anni a questa parte. In classe mia ti appreziamo tutti
Bene ne sono felice :)
Tanto criticato senza causa, famoso, eppure poco considerato, tuttavia, un grandissimo pensatore ed analista.
Un razionalista, per l'appunto.
Verisssimo
Alla liberta' e alla vita..
Una certa ratio mi dice che l' idea stessa di perfetto sussiste proprio o piu' nella non esistenza di Dio,che nella sua esistenza.Troppi limiti ha l' uomo,anche nel libero arbitrio..che rendono la vita una scommessa,vincente o perdente..certo o una certa imperfezione e' stata seminata all 'origine,ma Dio non poteva rinunciare alla liberta' dell' uomo,oppure come alternativa si pone un' origine imperfetta per natura,ma con una possibilita' di crescita ed evoluzione.E questa e' comunque la storia dell' uomo.
Complimenti, lei è bravissima. Peccato che non insegni storia, sarebbe stato meraviglioso
Chi lo sa... magari in futuro quando avrò finito filosofia :)
@@LauraPirotta mi scusi riguardo Hegel gli argomenti sono finiti oppure deve pubblicare ancora altri video?
Il motto per chi ha una fervida immaginazione: escogito ergo sum...
Non siamo liberi perché siamo limitati dai nostri sensi, di conseguenza non essendo liberi siamo manlevati dal giudizio, dunque perdonati a priori o comunque fortemente giustificati.
Ciao. La libertà. Argomento molto plastico, la libertà non esiste.
!!!!!!!!!!!!!
io SONO perfetto