@@mrbeaver2637 /Non sono d'accordo con il 95% di Voi/ Test di Intelligenza. "Qual è la cosa più importante ?" Hai 300 possibilità. Se le sbagli tutte , mi porti 300 persone , alla Prova della Saggezza. Semplice.
@@Heisenberg336 Si sente da qui il tuo Rosy Car... 😂😂😂 Sei un comico. Un comico non avezzo a rispondere ad una domandina di sei parole... Patetico. Un comico che non sa qual è la cosa più importante , e pretende pure di insegnare qualcosa ai Centenari. Patetico. Fai alquanto ridere. Non rosicar troppo , che fa' male al tuo Ego da Mago M'Inchino. Inchinati allora... Potevi dimostrare il tuo Genio e hai fallito... Con una rispostucola scialba e scontata , in vendita nei migliori Negozi di Fischi. Bravo Campione. 😂😂😂
@@oxiares1810 minchia, uno come te che le pone dovrebbe essere patetico. Guarda manco "sto a rosica" perché fondamentalmente, gli insulti di neanderthal non mi fanno né caldo né freddo. Comico? Potrei anche esserlo chi lo sa, ma in confronto a te, lei maestro è superiore a tutti noi eh, proprio tanto, le cedo la mia corona da comico, perché lei mi batte a mani basse con le sue battute e le sue affermazioni. Fa molto ridere lei, con la sua disinformazio-ehm, mi perdoni ho sbagliato a scrivere, CON LA SUA VERITÀ DEL DISCOUN- ehm mi scusi altro lapsus
@@nigihan9137 Matt groening inserisce suo padre nella centrale nucleare perché ci lavorava e questo calza a pennello con lo stereotipo dell'americano medio qual è Homer che pur di mantenere la moglie e i figli è disposto a fare un lavoro rischiosissimo. Chi lavora in centrali nucleari lo fa con precauzioni quali maschere e tute, direi che il paragone con il farmacista è fuori luogo. Se qualcosa va storto ci rimettiamo la salute tutti, in primis chi ci lavora.
Si però non ha detto quanto tempo ci vogliono per costruirle e alla fine per kw prodotto costa molto di più di qualsiasi energia rinnovabile come fotovoltaico o eolico. Le stime ottimistiche dicono ci vogliono 20 anni per costruire una centrale nucleare ma c’è ne mettono sempre minimo di 30. Inoltre le centrali nucleari non sono sostenibili come fonte di energia a lungo andare. È una soluzione temporanea
@@johnsmith-zo1xz ma dove ha letto che ci vogliono 30 anni? In media stando largi con 10 anni si fa tutto. La superficie occupata a parità di energia prodotta è minore di tante altre fonti. Il nucleare non è rinnovabile nel senso stretto del termine. Un grossissimo vantaggio è che può andare 24 ore su 24 e può facilmente essere modulata la quantità di energia prodotta a piacimento cosa non possibile con fotovoltaico ed eolico ad esempio perché sono soggetti al meteo e quello non lo si può controllare. Poi se non c'è vento o manca il sole cosa facciamo? Andiamo a candele?
Infatti in Europa chi ha le bollette meno pesanti (cioè care) sono i Francesi che, guarda caso, hanno investito moltissimo nel nucleare e chi è il paese che emette meno Co2?……allerta spoiler…..ma sempre i Francesi…….invece di scimmiottare risposte becere possiamo iniziare a pensare un pò con la ns testa?….. e a dispetto di quello che si possa credere in Francia i pesci nei fiumi non hanno 3 occhi o chissà quale altra malformazione……a dispetto della moltissima disinformazione invece che si ha in Italia su questo argomento……ma pure altri….ciao a tt
Non posso non essere d'accordo con Barbascura. Sono un chimico ambientale, mi occupo di divulgazione in questo ambito nel mio piccolo, sui social, e non posso negare che la paura per il nucleare è propaganda. Tendenzialmente, chi è contro il nucleare non ha minimamente studiato l'argomento. Non ne faccio una colpa, ma è così a causa del nostro sistema di informazione. Leggere sui libri di scuola (dalle medie alle superiori) numeri sbagliati e completamente diversi rispetto alla realtà, circa i morti di Chernobyl e Fukushima o sui presunti morti nelle zone vicine alle centrali è solo la punta dell'iceberg. Il problema è che spesso chi fa la voce grossa su questi argomenti, come ad esempio le emissioni di CO2, cita i report di IPCC e IEA, due grandi enti internazionali, che riportano proprio quanto citato da Barbascura. Ma non ci sono solo questi due enti. Basta leggere anche i report dell'UNECE e dell'IPCC. Ad oggi, il nucleare È NECESSARIO per affrontare la transizione energetica IN COMBINAZIONE con le sole rinnovabili la cui energia non può essere ancora stoccata efficientemente e per tempi relativamente lunghi (es. stoccare "energia solare" d'estate e da usare d'inverno). Il nucleare emette tanto quanto (in realtà leggermente meno) delle rinnovabili per tutto l'intero ciclo di vita, fino a 60 anni contro le rinnovabili che durano 25 anni nelle migliori ipotesi. Quindi, ripeto quanto già citato da Barbascura: perché non usare il nucleare invece di usare il carbone e altri combustibili fossili per iniziare a ridurre le emissioni? La Francia lo sta già facendo, la Germania sta facendo l'opposto e vuole chiudere le centrali a fine anno. In più, la IEA ci spiega che al 2050 dovremmo avere ca.90% rinnovabili e ca. 10% nucleare, su scala globale. Bene, in Italia siamo ancora al 40% e allo 0%, rispettivamente. Come dovremmo affrontare la transizione energetica?? A questa domanda non si ha ancora risposta, ma si passa il tempo a litigare sui pro e i contro, quando l'emergenza climatica è dietro l'angolo!
Io starei cercando di informarmi e avere una opinione più precisa e accurata del nucleare. Vedo molti commenti come il tuo che quasi mi convincono davvero, però manca sempre il punto in cui si affronta lo smaltimento delle scorie. Come funzionerebbe? Qui in Italia abbiamo già difficoltà e smaltire j rifiuti normali e decidere dove fare discariche e inceneritori, come credi che potrebbe andare in questo senso con il nucleare? (Senza poi contare il tema della sicurezza con costruzione e manutenzione fatta decentemente...)
Io sono favorevole al nucleare, come emissioni come ha detto lui emette quasi nulla gli unici problemi del nucleare è che serve tanta acqua e soprattutto l'acqua circostante è acqua calda quindi nella zona della centrale nucleare ci sarà molta meno biodiversità se si costruisse in maniera tale da fare delle vasche di raffreddamento sarebbe meglio.
@@enduroduro anche questo sarebbe interessante, c è da sperare che facciano come dici tu. Ma appunto come si gestisce lo smaltimento delle scorie? Perché di sicuro nessuno sarebbe felice se a qualche km da casa sua le stoccassero... eppure da qualche parte devono andare e non si può fare finta che non esistano e non inquinino
@@giuliat5218 guarda io delle scorie non ne farei un grosso problema ovviamente va gestito ma metterle in tombe di cemento in posti relativamente isolati penso sia più che sufficiente anche perché io abito a circa 20km in un posto dove ci sono ancora scorie del passato e ti posso dire che non ha paura nessuno.
@@enduroduro bho io sarei abbastanza preoccupata invece 😅 anche perché bisogna vedere quanto isolino effettivamente quelle bare di cemento. Poi come dicevo prima, basta solo guardare la situazione dei rifiuti a Roma... non riescono a trovare un accordo su dove fare degli impianti di smaltimento e discariche varie, figuriamoci il casino che verrebbe su per le scorie radioattive. Non so se sia così facile trovare in Italia un posto isolato da tutti dato che il nostro territorio è davvero molto abitato, al contrario di Paesi come la Norvegia da dove sono appena tornata che è più difficile trovare un posto vicino a delle case ahahaha
Credo la paura sull"uso del nucleare sia un po' come la paura di viaggiare con l'aereo. Fa arrivare molto velocemente alla destinazione ma se capita un incidente é quasi sempre disastroso.
Per fare un paragone con il livello di pericolo che si rischia adesso: La centrale di Chernobyl si è rotta perchè tolsero l'elettricità completamente per vedere cosa sarebbe successo se si fosse sfiorata la fusione del nocciolo. L'ultima centrale rotta è quella di Fukushima e per romperla ci è voluto uno dei terremoti più forti degli ultimi 100 anni e uno tsunami che ha superato i 14 metri di altezza. E comunque il rilascio è stato talmente minimo che ora la zona nei paraggi della centrale è abitabile. Adesso stanno facendo prototipi di centrali nucleari che in assenza di elettricità non scoppiano utilizzando come "conduttore" altri materiali che ebollono a temperature più alte e non l'acqua. Ne abbiamo fatti di passi avanti da Chernobyl e ne faremo ancora. Con questo non volevo dire che il nucleare sia la soluzione finale anche perchè non possiamo sapere esattamente cosa succeda in caso di uso di massa. Ma volava far riflettere sul fatto che le centrali nucleari stanno diventando sempre meno un rischio e sempre più un asset da usare.
Però a livello statistico alla fine è il mezzo più sicuro al mondo. Il rapporto morti/kWh è il più basso appena dopo solare e pari merito con l'eolico.
Conta anche che il problema di Chernobyl era la scadente struttura di contenimento del reattore, che ha permesso il rilascio di materiale radioattivo. E conta che era un impianto nucleare di 2 generazione, adesso siamo alla 4 generazione avanzata e sono già stati messi in atto sistemi di sicurezza che fermano la reazione nel Core per processi fisici naturali. Tra l'altro si é fatto terrorismo mediatico per Fukushima, quando le vittime totali dirette e indirette dell'incidente sono pari a 0.
In Francia recentemente ci sono state corrosioni in alcune centrali con conseguente chiusura delle stesse. È per questo che anche in Italia abbiamo avuto aumenti
Gli aumenti in Italia sono dovuti ad altro. Proprio gli avvenimenti della Francia ti fanno capire quanto il nucleare è controllato e sicuro. Hanno riscontrato delle corrosioni nelle saldature del sistema di raffreddamento secondario di una centrale, per sicurezza hanno chiuso quella centrale e riparato il fanno, inoltre hanno chiuso e controllato tutte le altre che erano state costruite nello stesso modo. Questo è un avvenimento che aggiunge sicurezza alla tecnologia, se ti fa dubitare, mi dispiace ma hai qualche problema di comprensione su come funzionano gli impianti energetici
appunto in francia hanno una marea di centrali nucleari è solo alcune sono state chiuse e sono state chiuse in tempo dimostrando che la sicurezza è sufficiente
E i contro di un energia a emissione praticamente 0, più sicura di quanto si pensi e che ci renderebbe parzialmente indipendenti dagli altri stati quali sono?
@@fraz813 Un singolo reattore costa mediamente 7 miliardi di euro, inoltre servono diversi anni per costruire un impianto. Certo è green ed estremamente efficiente, ma non sono vantaggi che vengono regalati così.
@@francescoruffinengo3458 è ovviamente un investimento per il medio-lungo periodo, che però ti porta in positivo. Pensa a quanti soldi non spesi in energia importata dall'estero risparmieremmo... anche in termini economici vedo più vantaggi che svantaggi
@@fraz813 Certo, è un investimento per il medio-lungo periodo, il problema però è che il nucleare viene spacciato come soluzione immediata al problema dei rincari delle bollette nelle campagne elettorali, il che è falso. Il nucleare richiede denaro e tempo per essere messo in atto, due cose che l'Italia attualmente non ha.
Io, personalmente, credo che il problema non sia il nucleare in sè quanto il nucleare qui, in italia, ora. Nessun dubbio scientificamente parlando sulla convenienza e sulla sua ‘greeness’. I dubbi, forti a tal punto da farmi essere contro l’utilizzo, sono sul sistema italia in quanto tale: siamo un paese divorato dalle lobbies e dalla mafia, dove per risparmiare spicci nn si manutengono nemmeno strutture ‘semplici’ come un ponte o una scuola. Siamo un paese dove persino i rifiuti ordinari sono un problema apparentemente irrisolvibile. Tutto questo x incompetenza della classe dirigente e della criminalità infiltrata a tutti i livelli. Avere un’altra terra dei fuochi cn scorie nucleari o vedere una centrale costruita da ‘amici di amici’ utilizzando cemento scadente…credo che purtroppo ora nn ce lo possiamo permettere. Prima facciamo in modo di rimettere a posto il sistema. Questo a mio avviso è la vera questione sul nucleare in italia.
Questo ragionamento mi fece votare contro nel 2011. Tuttavia, è un ragionamento sbagliato, perché la gestione delle centrali e delle scorie sono strettamente controllate dall'AIEA, un organo internazionale in grado di segnalare, intervenire e bloccare qualsiasi anomalia, anche la più insignificante.
Completo l'informazione di Alberto, dicendo che non solo la IAEA controlla tutte le centrali nucleari al mondo, ma delle centrali in Italia, sarebbero controllate anche dall'UE e dall'ente regolatorie del paese a cui afideremmo la costruzione, oltre che anche dall'ente regolatorie italiano. Non esiste nessun altra tecnologia che ha così tanti livelli di controllo
Aggiungendo un'altra informazione le mafie puntano ad infiltrarsi in organizzazzioni a bassa specializzazione, il nucleare è il contrario, è estremamente specializzato, e oltretutto non potrà mai creare una quantità di scorie tale da essere redditizia, per le mafie è più facile infiltrarsi in altre aziende, quelle soprattutto meno controllate.
Come detto dagl'altri, è un groviglio di controllo così intricato che le mafie stesse cercherebbero di non far entrare altre mafie in contatto con queste strutture, ho visto un documentario, tempo fa non ricordo di quale nazione parlasse, mi è rimasto in presso, il modo in cui trasportavano le scorie, dalla centrale a un laboratorio di non ricordo cosa, le scorie venivano trasportate su un treno, su dei binari privati, scortato da blindati militari, forze dell'ordine dell'ordine del posto, elicotteri, polizia a cavallo, tutti armati fino ai denti manco fosse un battaglione del fronte, venne anche allertata l'aereonautica, avevano anche un caccia a disposizione in caso di emergenza
Un paese che mantiene bene le strutture "semplici" è molto più impressionante di uno che mantiene bene le strutture cruciali, perché queste ultime le mantengono bene tutti. È un fatto di necessità. È un po' come quei ragazzi che completano il loro dottorato in fisica senza problemi ma non rifanno il letto la mattina. Poi la corretta manutenzione delle centrali è nell'interesse internazionale e c'è un'ente che si occupa del controllo. Infine, per quanto riguarda il discorso scorie, le centrali producono una quantità talmente irrisoria di scorie che non sarà mai un problema. Possiamo stoccarle nel magazzino più insignificante e non lo riempiremo per decenni. Anche nel caso arrivassimo a costruire una quantità di centrali paragonabile agli Stati Uniti, non sarà comunque un problema. L'unico vero svantaggio è l'entità dell'investimento iniziale, svariati miliardi per ogni singola centrale.
Dati alla mano, il nucleare non è fattibile. 1) I dati, non le congetture, ci dicono che una centrale nucleare da 3.2GW (che è la taglia "standard" odierna), in posti dove la schiavitù non è legale, non si realizza in meno di 15 anni, a essere ottimisti. In realtà più 20 che 15. Questo ce lo insegnano le esperienze di Olkiluoto III, Flamanville 3, Hinkley Point C. Le uniche tre centrali in costruzione in Europa. Ma anche quelle delle centrali in costruzione negli USA. 2) Sempre i dati, non le congetture, ci dicono che una di queste centrali costa ALMENO 20 miliardi di euro di upfront cost investment. In realtà, durante la loro costruzione si è visto che hanno questa simpatica tendenza a sforare continuamente e abbondantemente i business plan, per cui anche questa assunzione di base possiamo prenderla come conservativa. 3) Sempre i dati, eccetera eccetera, ci dicono che il tempo medio di pay-back della suddetta centrale è di circa 35 (TRENTACINQUE) anni. 4) Facciamo l'esempio italiano, giusto per chiarezza. I dati, idem con patate, ci dicono che il picco di potenza italiano si aggira sui 60GW. Ammettendo di volerne coprire la META' col nucleare oggi disponibile, significa che delle suddette centrali dovremmo realizzarne più o meno dieci. 5) Semplifichiamo e diciamo che domani stesso, ottobre 2021, facciamo partire l'iter per tutte e dieci contemporaneamente. Diamo pure per scontato di avere individuato i siti adatti in un territorio soggetto a costante rischio idrogeologico, vulcanologico, con una delle densità abitative più alte del mondo e di essere riusciti a convincere la popolazione locale. 6) Il risultato a) è che - se ci va di lusso - abbiamo immobilizzato circa 200 miliardi di euro per vent'anni, oppure a costi del kWh di 40-50 centesimi per progetti di costruzione foraggiati a tariffa tipo Hinkley Point C. Il risultato b) è che per i vent'anni di cui sopra non avremo un singolo kWh di produzione elettrica. Il risultato c) è che per recuperare quei 200 miliardi dovremo aspettarne almeno 55, di anni, a cui seguiranno (forse) 15 anni di produzione netta e infine la dismissione, che ha costi completamente inquantificabili (notare che, a oggi, una centrale nucleare si chiude e si lascia là perché al suo smaltimento effettivo ci pensino le generazioni successive. Per smantellamento impianti e stoccaggio scorie, nel 2016 la EU si trovò a che fare con una spesa di circa 270 miliardi contro i "soli" 150 messi a budget). Notare che, nel ragionamento di cui sopra, non si è minimamente discussa la tecnologia (che non è in discussione, lo sappiamo che il nucleare esiste e produce) né altri argomenti che invece avrebbero il loro peso, tipo il deprezzamento delle proprietà vicine a centrali e impianti di stoccaggio. Parliamo ora, invece, dei presunti vantaggi del nucleare. Primo, il costo dell'energia. Non so se conoscete Lazard: è una banca d'affari e uno dei più importanti (se non il più importante) istituti di consulenza finanziaria al mondo. Secondo un rapporto Lazard del 2018, il Levelized Cost Of Energy (LCOE) del nucleare varia, ottimisticamente, tra i 112 e i 189 dollari al MWh. Che è già enorme, e il più alto delle tecnologie convenzionali a disposizione. Ma questa stima tiene conto di un tempo di costruzione di meno di sei anni, mai verificatosi per un impianto della taglia in oggetto, tanto è vero che esistono diversi casi di impianti nucleari che, a distanza di pochi anni, devono essere sussidiati per restare funzionanti. D'altra parte un rapporto del 2020 della stessa Lazard dice che già oggi, con le tecnologie di stoccaggio che hanno ancora un potenziale di sviluppo enorme, le rinnovabili con stoccaggio sono economicamente attrattive rispetto a TUTTE le tecnologie "tradizionali", anche in assenza di qualsiasi sussidio, specialmente in commercial e utility scale (cioè impianti medio-grandi). Secondo, la presunta 'verdità' del nucleare. Non esiste il nucleare "a zero emissioni". Scegliere di produrre energia col nucleare genera emissioni nel ciclo vita quantificate dal prof. Jacobson della Stanford University tra i 78 e i 178 gCO2/kWh nel 2019, contro un massimo 30 gCO2/kWh delle rinnovabili (senza stoccaggio). Ora, questi risultati potrebbero sembrare scioccanti, ma la verità è che a oggi non ne trovo una confutazione credibile. Se la trovate, giratemela. Tesi finale 1: scommettere sul nucleare nel 2021 è come scommettere sul fax nel 1990 e ogni centesimo speso in nucleare è un piccolo passo indietro rispetto a una possibile soluzione del problema energetico/emissivo globale. Tesi finale 2: i gientisti dell'energia sono i pasdaran pronuclearisti, quelli che "habbiamo la soluzzione del probblema, energia aggratiss per tt a zero amissioni, ma sono le lobbi kattive che non ciela fanno fare al bobboloh". Linkografia: Rapporto Jacobson/Stanford 2019 (ne consiglio la lettura, anche a puntate, anche in bagno) web.stanford.edu/group/efmh/jacobson/Articles/I/NuclearVsWWS.pdf?fbclid=IwAR0lFujGtaeLzVOo84yv_JnWOGgB-o0Ni0e81cweBt5XDp0rcf7LKL5Iv7M Rapporto Jacobson/Stanford 2019 (abstract della Fondazione Heinrich Boll) eu.boell.org/en/2021/04/26/7-reasons-why-nuclear-energy-not-answer-solve-climate-change?fbclid=IwAR23Clz2L_dE86eE2zlOiT4-ogZja-F4q_-A5svkjIcQ4Qn8R0dmWK2x1m0 Costi europei di dismissione nucleare www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/25/nucleare-per-smantellare-impianti-europei-e-stoccare-scorie-servono-268-miliardi-ma-ce-ne-sono-solo-150/2495437/?fbclid=IwAR0R5X9eZyzCHe-QOXF4GIIr0k8TGUSZB4VSmeCRBEpTgPX8nyvyycEnnn4 Costi svizzeri di dismissione nucleare www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-42366.html?fbclid=IwAR2P008Gqm0JfiMX6dMiDoVFJu5IpWJqcc2xxgQerlUwRTdTJ87wbDDWNh4 Rapporto Lazard 2018 www.lazard.com/media/450784/lazards-levelized-cost-of-energy-version-120-vfinal.pdf?fbclid=IwAR0sduN-z3RZwuEEf2PRTGhMXpMP-0xFpWTtEr20x1xVL3iW-OuzbIEueD8 Rapporto Lazard 2020 (abstract) www.lazard.com/perspective/levelized-cost-of-energy-levelized-cost-of-storage-and-levelized-cost-of-hydrogen/?fbclid=IwAR1Z9MyQBcJ3dJLnW9drGUpap8qsNsxYBGdQ21snHTEz7BCGt_0uz21lj8E
@@giuseppec.956 aspetta quando realizzi che - un impianto solare dura al massimo 10 anni, - che "costi noscosti" sono NULLA in confronto al costo dell'inflazione che da quello che scrivi assumo che tu supporti politicamente ed economicamente - ed il prezzo dell'eletricita' che sale per la semplice legge della domanda e dell'offerta, perche' le rinnovabili non riescono a produrre energia a surplus, mettendo i piu' poveri senza accesso all'energia. Non ho bisogno di dati per sapere che 2+2=4, e le fonti che hai presentato sono sia di parte e sia incentivati a manipolare i dati. *LA SCIENZA(!)* ci dice: - materie prime per rinnovabili sono difficili da recuperare - la costruzione e le materie prime stesse sono sotto il monopolio di stati esteri, quindi siamo nella stessa situazione di comprare l'olio Russo o alArabo - Non riescono a sostenere una economia dell'abbondanza, unica che permette ai poveri di avere accesso all'energia.
@@giuseppec.956 aggiungerei che i maggiori operatori dell'energia italiani partecipano/possiedono un ampio numero di centrali a combustibile nucleare ubicate in stati diversi dall'Italia... Oltre agli aspetti tecnici, che da soli non risolvono il problema, è ancora il caso di riflettere sulla necessità di consegnare il mercato dell'energia ad un monopolio di fatto piuttosto che rendere la popolazione progressivamente indipendente.
La paura del nucleare secondo me è come la paura degli aerei. Se ci pensi bene non è sensata, perché la probabilità di morte è sensibilmente inferiore a quella che si ha camminando per strada, o andando in macchina ecc. Questo solo perché se succede qualcosa in cielo, non hai scampo. Per il nucleare uguale, probabilità e impatto bassi, ma quei pochi incidenti che ci sono stati hanno impattato tantissimo l’opinione pubblica con le varie conseguenze disastrose che ci sono state, senza rendersi conto che la probabilità è bassissima e che in tempi recenti, il problema a Fukushima è stato dettato da una serie sconfinata di coincidenze dalla probabilità di accadimento irrisoria.
Fra la probabilità che succeda un disastro 0 e una probabilità bassissima, la gente sceglie la probabilità 0 🤷🏻♀️ Molto interessanti i commenti sotto il video che elencano con dettaglio i pro e i contro. Quando ci fu bisogno di votare non avevo il diritto di voto e non mi sono fatta una mia opinione a riguardo, trovo comunque l’argomento interessante in generale 😊
@@Sim0sama il rischio 0 non esiste. Se non vogliamo il nucleare dobbiamo sostituirlo con rinnovabili e accumuli (che al momento non esistono perle capacità elevate che ci servono). L'unica rinnovabile che può competere con il nucleare per affidabilità è l'idroelettrico, ma anche questa non è esente da rischi e impatto ambientale. Gli incidenti da idroelettrico sono stati più numerosi e hanno fatto più vittime del nucleare, ma giustamente non smettiamo di costruire nuovi impianti perché ne abbiamo bisogno e il guadagno che ne traiamo supera i rischi.
Producono poche scorie e ci sono magazzini e contenitori appositi che non fanno uscire radiazioni, quindi quale sarebbe il problema? Usiamo il nucleare fino a quando non si scopre una nuova fonte di energia
3mq di scorie all'anno. E comunque sia noi le produciamo già per la ricerca medica e l'industria farmaceutica, se non erro. Solo che noi non abbiamo impianti di smaltimento, quindi paghiamo altri paesi per smaltire le nostre scorie.
@@matteotalloru1303lo smaltimento di scorie, per quanto ne so, consiste nello stoccarle da qualche parte ed aspettare che ne decada la radioattività: un periodo che mi pare sia nell'ordine delle migliaia se non addirittura milioni di anni. In pratica trasformiamo il pianeta in un futuro magazzino di roba che non sappiamo più dove mettere e come tutta la roba che non sai dove mettere, finirà al 99% in giri illeciti
@@dionigiborrelli3821 fino agli anni 90 le buttavano a mare. Senza contare i 4 sommergibili nucleari russi che già sono sepolti. Infatti la Germania vuole spegnere le centrali per quello lo stoccaggio non è sicuro. Ci sono oggigiorno centri specializzati che riciclano la maggior parte di uranio e plutonio. In modo da poterlo riutilizzare. Il resto chiaramente deve essere stoccato come dicevi tu
Mi fermo qui, per chi vuole riflettere bastano questi primi argomenti. Ho 73 anni e ho vissuto la più felice delle generazioni. Per voi giovani posso solo augurare buona fortuna.
Non è il nucleare di nuova generazione a far paura. Ma come vengono assegnati gli appalti in Italia.... Contando che nel campo energetico si sono inserite tutte le varie mafie.
sul nucleare non vengono assegnati appalti, dietro ogni centrale nuclerare del mondo c'è un ente internazionale chiamato ispeziona e comanda ogni cosa, la mafia non può infiltrarsi in materie così specifiche e in ogni caso verrebbe gestita da enti non italiani
È tutto supervisionato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Per capirci quella che è intevenuta adesso nella centrale ucraina per verificare i danni all'impianto
@@stefanocaronti potra scioccarti questa cosa ma non esiste nel nucleare, è una rete di enti internazionali enorme, non c'entrano nulla con l'italia, enti nazionali, regionali, comunali, ecc...è impossibile da corrompere visto che dovresti corrompere migliaia di persone insieme e saperne qualcosa di nucleare, è impossibile per le mafie italiane infilitrarsi in qualcosa di così specifico e diramato
@@pietroceccariglia sì lo so. Infatti il motivo del mio commento era esclusivamente per dire che se le centrali fuori non hanno problemi di infiltrazioni mafiose o appalti truccati non è perché non sono italiane. Cioè, mi stai dando conferma di ciò che ho detto
@@paoloalberti8877 SI TRATTA DI SOSTANZE CHE PRODUCONO MORTE E SOFFERENZA PER OLTRE 10 000 ANNI,CHIARO!!POI,OK,IL RENDIMENTO DELL' ENERGIA DA FISSIONE NUCLEARE E' OTTIMO,VA BENE,PERO' ALLE FORME DI VITA DI QUESTO PIANETA A MATRICE CELLULARE ORGANICA CREA TROPPI PROBLEMI.QUINDI,OBBLIGO DEVE ESSERE GESTITA CON SICUREZZA ADEGUATA,PERO' COSI' SUCCEDE CHE SE SI USA 20 GRAMMI DI URANIO(CARBURANTE PER FISSIONE NUCLEARE)E DOPO SPENDONO 100 000 000 000 DI EURO PER DEPOSITI DI RIFIUTI NUCLEARI IN SICUREZZA ES. IN GERMANIA, E IL MICIDIALE CHE NON SONO IN SICUREZZA ASSOLUTA,QUINDI HAI CAPITO LA FOLLIA !!!
E sono quantità irrisorie paragonate alle pale eoliche e i pannelli fotovoltaici interrati senza preoccuparsi della contaminazione del suolo da metalli pesanti
@@lolloblue9646 fioi...crollano i ponti e pensate che siamo in grado di fare centrali nucleri sicure e antisismiche? In francia e in Olanda non ci sono terremoti come qua e basti vedere il giappone per capire la portata dei possibili disastri. Non è la soluzione
Non è proprio così, la durata del combustibile nucleare è di gran lunga più alta dei fossili, per non parlare delle ceneri delle centrali a carbone che sono peggio delle scorie nucleari, con livelli altissimi di diossine e composti aromatici e metalli pesanti che sono peggio della radioattività. Da chimico.
@@nicomaurobadolamenti1443 quei casi sono ormai statisticamente impossibili. Le correzioni apportate dopo Chernobyl e Fukushima lo rendono impossibile (non improbabile, IMPOSSIBILE) da replicare.
Il problema dello smaltimento delle barre uranio ,.... 12,3 anni per il tritio. 30 anni per il cesio-137 e lo stronzio-90. 24100 anni per il plutonio-239. 710 milioni di anni per l'uranio-235.
Però è un po' semplice così ^^" non consideri il riciclo delle scorei, il fatto che sono solide, il confronto con le altre produzioni chimiche, insomma è come dire il pollo fa male perché se lo lasci al sole per una settimana non lo puoi mangiare
se voi anziche ascoltare sto scappato di casaascoltaste persone competenti imparereste qualcosa in piu' sulle scorie e sui reattori di 4-rta generazione.
È vero! e fare anche chiarezza sulla quantità delle scorie che vengono prodotte perché, se si va a indagare, si scopre che sono veramente poche in relazione all'energia prodotta. Poi sarebbe da paragonare con le altre fonti di energia e fare un confronto tra energia prodotta/rifiuti da smaltire (come e se vengono smaltiti)/impatto ambientale e da lì trarre le conclusioni. Purtroppo c'è ancora molta ignoranza sull'argomento energie e il non sapere genera dubbi e paure
Ho letto e visto un video a riguardo, non ricordo la fonte ad essere sincero. In ogni caso se tutti usassero il nucleare, prodotto tramite fissione (perchè ovviamente la fusione non è ancora stata raggiunta) si produrrebbe unq quantità di scorie bassissima. Conta che se dovessimo dividere le scorie per il numero di abitanti sulla terra, si produrrebbe una quantità di scorie pari a un barattolo di alluminio (tipo quello della pasdata di pomodoro, o dei fagioli), e questa quantità coprirebbe l'intera vita dell'individuo. Quindi in reltà il problema delle scorie è ampiamente trascurabile.
@@davide12446 Una centrale da 1GW produce 25/30 Tonnellate di rifiuti l’Anno ma il problema principale è lo smaltimento e gli incidenti legati ad esso. Anche per rifiuti a bassa radioattività ci vogliono fino a 10 anni e comunque credo che la Fusione nucleare sia sempre rischiosa e pericolosa; non succede nulla….ma quando succede….
@@lucaponti485 No no la fusione è un altro discorso, non solo le scorie sono veramente trascurabili e "innocue", ma non è neanche pericolosa... Se qualcosa va storto il plasma all'interno del reattore si raffredda e finisce lì, magari con danni economici e spreco di energia, ma nessuna tragedia simil-chernobyl
Che sono tutti in gran parte problemi estrinseci alla tecnologia, specialmente l'ultimo, dipendendo invece da come questa tecnologia viene trattata in funzione dell'opinione pubblica. Un'opinione pubblica contraria rende difficile la scelta del luogo (visto che l'unico requisito vero e proprio è la presenza di acqua) e rende necessaria, come misura di rassicurazione, una over regulation che in Europa e USA ha praticamente ammazzato il nucleare facendone esplodere ingiustificatamente tempi e costi (e facendo morire il settore i tempi si allungheranno per i primi nuovi reattori di ogni Paese, dovendo ripristinare le competenze, specie con reattori FOAK, First Of A Kind, ovvero i nuovi modelli). Inoltre sempre tale opinione pubblica rende difficile mantenere la stabilità politica necessaria per poter procedere senza intoppi nella costruzione (ulteriore allungamento dei tempi) e rendendolo poco appetibile a investitori e banche (a meno di non aumentare i tassi di interesse in maniera spropositata, e quindi facendo lievitare i costi). La media mondiale di costruzione di un reattore è 7 anni, 5 se guardiamo agli ultimi 30 anni. Il peggiore della storia è Olkiluoto-3, in Finlandia, che ci ha messo 17 anni per essere costruito, e comunque grazie ad esso la produzione elettrica finlandese è praticamente decarbonizzata. Ipotizzando che il primo reattore italiano venga iniziato a costruire nel 2030 (in sei anni convincere opinione pubblica e risolvere le scartoffie si può fare benissimo) e ci impieghi 17 anni, e che ogni anno si incominci la costruzione di un nuovo reattore (che per questione di standardizzazione e recupero delle competenze ci metterà sempre meno), non è azzardato ritenere che al 2050 avremmo 5 reattori di quella potenza (1.7 GWe), quasi metà del nostro carico di base. E questo è un worst case scenario, quei 17 anni sono un unicum nella storia
@@thekingofgindiose si riuscisse a mettere d'accordo la maggioranza della popolazione e si facesse qualche legge ad hoc per velocizzare la burocrazia del caso, potremo averle per il 2035. Quello sarebbe il sogno
Ho letto anche io suo libro, molto bello e simpatico. Ha gli attributi, ‘sto qua. Purtroppo la cultura media italiana è bassissima, con la classe politica che esprime la bassezza del popolo. Siamo fottuti.
Ahah questa e' bella! A parte che I materiali radioattivi in disuso impiegano millenni per scaricaricarsi, senza contare la pericolosità degli incidenti. L'ultima volta erano ad un passo da dover evacuare Tokio. È incredibile che tu parli cosi.
@@ziopuzzo5590 la costruisci dove non hai alluvioni e in zone con poco rischio sismico che comunque non è un gran problema visto che in Giappone hanno molti più terremoti. L'errore umano non è una variabile per non fare qualcosa, soprattutto se sai come farla.
Le scorie sono dei rifiuti solidi facilmente trattabili e stoccabili, che possono essere messi in sicurezza in un deposito fatto apposta. E non c'è neanche bisogno di avere delle centrali nucleari per costruire un deposito nazionale per le scorie, visto che L'industria, la sanità e la ricerca producono scorie. Ps. Tutti si preoccupano delle scorie nucleari, ma nessuno si fa un pensiero per le scorie chimiche. Peccato che incidenti con le scorie nucleari non avvengono mai, mentre incendi in industrie o depositi chimici ne avvengono diversi all'anno solo in Italia.
Poche, sicure e controllate da organizzazioni internazionali, senza contare che sono riciclabili, anche se per ora non è una pratica comune anche se molti si stanno muovendo in tal senso.
E lo smaltimento mafia-free. Ma viviamo nell'epoca più idiota della storia dell'umanità. Ormai sono tutti esperti. Una centrale a fissione? Ma si che ci vuole. Il rischio è ZEROH! Infatti siamo tutti preoccupati per la centrale di Zaporizhzhia proprio perchè il nucleare a fissione è a prova di incidente. E se succede, che sarà mai. Metti un sarcofago per qualche migliaio di anni come a Chernobyl e chiudi tutta la zona circostante per qualche decina di Km. Un rischio ridicolo.
Il nucleare ha ferito 600mila persone nel corso della storia, il carbone, petrolio, gass e tutto quello che viene usato ora causa 1 milione di morti OGNI ANNO, senza contare le morti e i danni che causa tramite l'inquinamento del clima, se si continua ad utilizzare metodi così possiamo pure parlare di estinzione della razza umana, tutto ciò solo per arricchire i criminali.
Purtroppo quello che è successo a Chernobyl ci ha segnato profondamente ma è una paura irrazionale... Ma visto come vanno le cose in Italia, la manutenzione la lascerei a qualcun' altro (scherzo ma neanche troppo)
Video brevi come questi sono come i titoli dei giornali, concisi, mettono in mostra solo un aspetto (positivo o negativo) e tralasciano tutto il contorno: pianificazione, fattibilità, logistica, costi, rischi.
Penso che vogliano pubblizzare infatti tutto il loro contenuto che hanno da offrire. Infatti nella descrizione c'è il link del loro pdcast. Ti fanno incuriosire e poi tu vai a sentire la loro opinione
@@maddy5407 sta parlando di come funzionano le centrali. Mica degli incidenti che sono accorsi nel corso del tempo. Lì è esplosa la centrale ma non è che hanno aumentato la potenza e quindi hanno fatto emettere più sostanze tossiche
Sisi certo che se inizi a considerare lo smaltimento degli impianti e le conseguenze degli incidenti in quel tipo di centrale… il discorso cambia completamente.
Lo smaltimento è ormai diventato talmente facile e senza rischio (almeno nei paesi con abbastanza denaro per farlo bene) che non è più un problema da anni. Gli incidenti più gravi come Chernobyl, sono stati causati dall’incompetenza dello stato, quelli meno gravi, causati da eventi difficili da prevedere, sono stati invece molto meno gravi (Fuskushima per esempio ha avuto una sola morte anni dopo, se non si contano coloro morti calpestati dalle persone prese dal panico). Il nucleare è la fonte di energia rinnovabile che causa meno morti e produce più energia
In realtà nel lungo periodo fotovoltaico e altre fonti di energia come l'elettrico inquinano molto ma molto di più del nucleare. Il primo perché tra la varie componenti contiene materiali come silicio, tellurio, piombo e cadmio mentre per quanta riguarda il secondo abbiamo le classiche pile a litio e tutti questi materiali si accumulano e non perdono le loro proprietà tossiche mentre gli scarti nucleari nel corso del tempo perdono la loro radioattività. Dopo tot tempo le scorie nucleari perdono la loro radioattività mentre gli scarti delle altre fonti di energia rimangono dannose per l'uomo e per l'ambiente. Inoltre bisogna considerare che il 95% delle scorie nucleari viene completamente riciclato e con l'avvento dei reattori di quarta generazione la percentuale di scorie riciclabili aumenterebbe ulteriormente. Infine le scorie prodotte dal nucleare sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle prodotte da eolico, fotovoltaico, idroelettrico ecc
@@antonioaprano8775 Grazie dell'esaustiva risposta che in parte condivido. Il problema è comunque quel "tot di tempo" che sono migliaia di anni. E poi nell'equazione c'è il rischio di incidenti. Per quanto basso nel lungo periodo sono quasi inevitabili e vanno secondo me considerati. Resta vero che comunque la tecnologia applicata alle altre energie rinnovabili ora è impattante, ma si spera che con il tempo queste migliorino (in particolare per quanto riguarda le batterie che hanno grandi margini di miglioramento...)
@@leternopadre si provi ad informare su come vengono stoccate le scorie nucleari, il livello di controllo che c'è nel farlo è quanto spazio occupano. Poi si faccia le stesse domande per i rifiuti di natura chimica prodotti da una ben più lunga serie di industrie
Non si può, si mettono sotto terra e saranno cazzi delle generazioni tra 3000 anni se non ci sono crisi geologiche e viene spaccato il container, giusto un altro tipo di inquinamento ma la gente così come col petrolio ed è egoista e presuntuosa dunque otterrà facilmente ora e rovinerà il futuro come già stato fatto in passato
@@lorenzovergani6920 Sei sicuro? Mai sentito parlare di traffici illeciti?Sei sicuro che siano veramente contenute?Nuocciono ugualmente all'ambiente...E poi sei sicuro che a nostra madre terra faccia piacere essere imbottita di porcherie? O che dell'oceano piaccia che i fondali siano disseminati di schifezze?
@@tony_4207 Inquiniamo con il petrolio ed i suoi derivati, con le bombole spray, con il gas, con la corrente elettrica...perfino le mucche inquinano con le loro deiezioni...il problema è limitare i danni, e non è semplice. Il nucleare comunque non è certo la soluzione...
Inoltre le scorie chimiche prodotte da farmacie e ospedali sono molte molte di più. In percentuale le scorie radioattive sono 1/6. E stanno studiando per riciclare scorie radioattive. Inoltre sono controllare. È veramente così semplice
Non è solo propaganda, può causare danni enormi, rari? Ok ma ci siamo riusciti in passato, perché siamo fatti così, un po’ distratti ed un po’ birboni. E io sono a favore del nucleare…
Verissimo.. non è di grande impatto ambientale..ma dimentichiamo che in Italia abbiamo un'amministrazione che chiamarla malavita sarebbe un complimento.. immagina per lo smaltimento...quante belle terre dei fuochi vogliamo??
Attualmente smaltiscono cmq i rifiuti tossici che emettono le altre centrali energetiche, solo che il nucleare sarebbe controllato a livello europeo, inoltre una centrale produce 3 metri cubi all'anno di scorie. E poi magari non è la scelta migliore, è solo la meno peggio.
La gestione dello stoccaggio non sarebbe compito di amministrazioni italiane, ma internazionali, che appena vedono qualcosa fuori posto ti fanno chiudere
@@giac370able Le stesse amministrazioni internazionali che hanno appaltato alla camorra lo smaltimento di migliaia di tonnellate di scorie che sono finite sotterrate nella provincia di caserta?? Se voi credete alle favole..
@@SaGeOwL4891 Sono d'accordo ma comunque in Italia sono già state smaltite scorie di origine europea...in campania in provincia di Caserta..sotterrate nel sottosuolo.. io credo che potremmo anche appellarci a fonti di energia migliore del nucleare.
@@alessandroneri3840 ehm non proprio. Stai confondendo le scorie industriali, che vengono attualmente prodotte anche in Italia, con quelle nucleari. Quelle nucleari, oltre a essere poche, non possono essere semplicemente sotterrate visto l'alto tasso di radioattività, ma vengono stoccate in cisterne rivestite al loro volta in modo da renderle impenetrabili persino ai missili. Te lo dico perché altrimenti in provincia di Caserta la situazione sarebbe peggiore, di gran lunga peggiore. Per altro con le sole fonti rinnovabili attualmente non si arriva al fabbisogno energetico, anche investendoci molto e il nucleare è di gran lunga migliore del carbone e del gas russo
Non ti basta avere Draghi come presidente del consiglio? Servo dell'Europa e degli Usa qui per svendergli tutto il possibile affossando il nostro paese. La sua politica energetica è la stessa renderci dipendenti dagli altri, in questo periodo non dai "nemici" Russi
@@gammytest6806 Purtroppo non ci ho mai capito un granché della situazione politica italiana, quindi non saprei che dirti. So che è una grave mancanza, ma mi sembrano tutti dei deficenti che invece di parlare delle loro idee buttano la m***a sugli altri
Se è una tragedia è successa in Giappone che sono molto professionali e precisi nella vita di tutti i giorni e nel lavoro, pensa in Italia come finirà. Qua cadono ponti per mancanza di manutenzione, non riparano strade e altro , si fanno le cose in modo approssimativo in generale. Abbiamo la sanità che fa piangere. Pensate con una centrale nucleare come andremmo a finire, dov'è scritto che eccelleremo nel gestirla a dovere. La Storia parla chiaro.
In Giappone non c'è stato nessun morto ed i livelli di radioattività erano tutti assolutamente nella norma. Peccato che quell'evento sia stato strumentalizzato dai promotori dell'ideologia anti nucleare per inculcare questa paura irrazionale: in realtà Fukushima è proprio la dimostrazione che le centrali moderne sono a prova di terremoto
@@andreacasini1011 sei troppo divertente, comunque se per te essendoci che non ci siano stati morti quindi non sia una cosa grave non hai capito cosa significhi e cosa ci sia dietro ad un problema del genere. Vai a vivere a Chernobyl allora ahahha
@@mafra1450 forse sei informato male. Ad Hiroshima il governo ha creato un panico assurdo evacuando migliaia di persone dalle loro case, cosa che non era per nulla necessaria. Circa il 70% di queste poteva non essere evacuata. Questo ovviamente per la centrale. Chernobyl non può essere considerata una "centrale nucleare standard", in quanto lì si producevano anche armamenti, e per fare ciò è stato rimosso l'involucro dal nocciolo, cosa che oggi tutte le centrali hanno, guarda Hiroshima non ci sono state radiazioni esposte. Soprattutto poi ad Hiroshima c'è stato uno TSUNAMI, ricordiamoci che le centrali nucleari hanno salvato un sacco di vite dal terremoto fungendo da riparo stabile
@@andreacasini1011 avrai ragione, ma so che hanno speso un sacco di soldi in strutture di contenimento non so spiegare bene. Se non sbaglio dovevono liberare piano piano in mare il prodotto della centrale nucleare, ricordo era nato un putiferio ma hanno affermato che non inquina. Comunque in Italia secondo me non sapremmo gestire un possibile incidente.
Soprattutto, per il "e dove mettiamo i pochi m³ di metallo radiattivo?"... Li puoi stoccare. Invece le centrali fossili dove buttano le migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e CO2 che producono? Ah, nell'aria. Comodo! Non farà mai male a nessuno così!
Un breve ciclo di vita della CO² assorbita dalla metà degli organismi viventi sulla Terra contro MINIMO 20.000 anni di radiazioni nocive per il 99,9% degli esseri viventi? Mi sembra più che ragionevole in realtà visto che con queste ultime non abbiamo idea di come riutilizzarle al meglio, o come immagazzinarle senza rovinare o distruggere gli ambienti circostanti, quindi, per cortesia, invece di scrivere la prima cosa che ti passa per la testa come facevo io prima in modo superficiale, o non parlare, o approfondisci meglio. (Non mi interessano gli eventuali errori di punteggiature che potresti volermi correggere quindi risparmiati di farlo)
@@WilliamGhinea E chi li dovrebbe assorbire? Tu? Perché gli alberi non ce la fanno più. Al contrario è molto facile conservare un quantitativo di scorie grande come una lattina di coca (il quantitativo prodotto da una sola persona in TUTTA la sua vita).
@@Tmplar gli alberi c'è la fanno eccome, anzi, loro stanno da Dio, il problema non sono gli alberi o le piante in generale, siamo noi che le eliminiamo per i nostri scopi e che di conseguenza non bastano più a mantenere l'equilibrio tra ossigeno e CO² e noi stiamo deforestando e contemporaneamente costruendo altre fabbriche, questo è il motivo per cui ci intossichiamo. Non sparare cazzate
@@Tmplar Sono a favore del nucleare ma il problema delle scorie è serio e non va minimizzato se vuole essere affrontato realmente. Nel caso si parlasse di transizione a livello mondiale del nucleare la tua "lattina di coca" andrebbe moltiplicata miliardi di volte.
@@antimonapolitano1465 Si ma anche l'energia prodotta andrebbe moltiplicata, così anche le emissioni di CO2 necessarie per produrre lo stesso quantitativo.
Deposito nazionale che sei obbligato a fare perché il 98% delle scorie che abbiamo sono fatte dagli ospedali, ricerca e industrie che lo utilizzano, quindi serve apprescindere dalle centrali, queste sono una caccola. Se non lo vogliamo smettiamo anche di fare le TAC in ospedale se no siamo costretti anche senza centrali. È tutto ideologismo, sono 2 anni che mi pento di avere votato contro nel 2011
@@maicolcapparuccia3610 Ci mancherebbe non era un accusa la mia, anche io cerco di informari, per quel che è possibile, su canili affidabili. Il problema che c'è molto ideologismo dietro. Lo vedi dal fatto che si parla solo dei difetti del nucleare (e ci sono) invece le altre sono come giocare ai lego.
Vieni pure in provincia di Brescia...bidoni ruggini pieni di materiale radioattivo che praticamente non servono a nulla come protezione; sono 40 anni che le abbiamo chiuse ed ancora non siamo riusciti a trovare un sito dove contenerli decentemente......Ogni centrale produce 30 tonnellate annue di rifiuti da conservare per almeno 300 anni, dove cavolo li metti?Iniziamo a sistemare quelli che circolino da prima che nascessi io, prima?
Il problema del nucleare è che mal si sposa con la conformazione del territorio italiano, perlopiù montuoso e collinare e soprattutto soggetto a terremoti. Tant’è che una delle volte in cui l’argomento tornò in auge venne proposto di installare le centrali in Sardegna, che ha un rischio sismico molto basso, e i sardi giustamente si opposero.
Ah eh una domanda: poi le celle di uranio come verrebbero smaltite?😂 Ah già, le seppelliscono sotto terra al rischio di distruggere falde acquifere e il resto dell'ambiente in caso di terremoti.
peccato che eolico causa morti sul lavoro e i pannelli solari sono tossicissimi e non ci sono al momento modi di smaltirli finito i loro cilco di utilizzo, inoltre tutte le scorie prodotte in Italia sarebbero pochissime si parla tipo di metri cubi... informati prima di dire cagate
@@Emanuelee.Greco_ te lh I spiegato le scorie sono pochissime come quantità e inquinerebbero molto meno di tutto ciò che richiedono le rinnovabili tra realizzazioni e potenziamenti sulla rete elettrica e nello stoccaggio dell' energia
@@diegodiego9593 abbastanza scorie da creare una chernobyl 2, questa è la verità. Non so se inquina di più lo smaltimento dei pannelli solari o un disastro nucleare. Vai a dormire nonno😝
@@Emanuelee.Greco_ ma da dove cacci queste cose, mostrami uno studio, qualcosa, sei totalmente pazzo a dire cose del genere. Guardati due video dell avvocato Dell'atomo o di ingegneria italia
Questa è un altra cazzata. Ci sono degli enti internazionali che controllano tutto. Va bene che siamo un paese di merda (lo dimostrano anche queste discussioni) però ci sono centrali in paesi molto più corrotti del nostro. È pieno di ideologismo il tema e non riesco a capire perché. Possibile sia solo irrazionale paura?
Quando sei stato Francia ti hanno detto che le centrali nucleari sono in bancarotta e che il paese le ha dovuto nazionalizzare ? Ti hanno detto😅 quanto tempo ci vuole per costruirne una? No giusto per sapere
Oggi son quasi tutti per il nucleare, ma alla fine sembra più una moda. Pochi anni fa era il contrario e molti ritenevano che il fronte pro-nucleare era "reazionario", lo sostenevano più che altro Berlusconi e l'area che diremmo oggi sovranista, di destra e sinistra mentre era estremamente avversato da chi si dichiarava progressista. Ora invece
@@lorenzovergani6920 Anche il reattore di Chernobyl. Vi sfugge il fatto che lo hanno dovuto sostituire da poco perchè anche i contenitori "appositi", nel tempo si deteriorano. E le scorie hanno tempi di dimezzamento di secoli o di migliaia di anni. Non le puoi riciclare, e le devi sorvegliare. La tecnologia a fusione sarà pronta per l'allaccio alla rete nel 2050. Non ha più senso investire su quella, così magari ci si arriva prima? Perchè il nucleare del futuro è quello. Non la tecnologia a fissione.
@@lordpiccettino dubito sia fattibile in Italia tra meno di trent'anni. Ma poi vorrebbe dire aver in cantiere ora centrali a fusione per averle nel 2050, se sei più informato dimmi pure dove hai trovato sta stima
@@lorenzovergani6920 per Il 2050 è previsto il primo impianto allacciato alla rete. Se si parla di orizzonti temporali futuri (anche per le centrali a fissione), tanto vale puntare su una tecnologia che ha futuro, non su una vecchia e meno sicura.
@@lorenzovergani6920 infatti quello che ho scritto è che se si investono più risorse sulla ricerca nella fusione, magari ci si arriva anche prima. E quello si che è davvero nucleare pulito
Quando tifate per il nucleare, ricordatevi che siamo sempre in Italia dove le cose sono fatte a cazzo (sappiate che io sono per il nucleare, ma se fatto bene, non dove i rifiuti vengono gettati in mare o sepolti sotto una scuola) Ps. A te che scrivi tipo VS laureato in chimica, sappi che anche io studio chimica, per cui il mio dubbio non è sulla materia in sé, ma su un entità bipede che non riesce a gestire nemmeno una centrale a petrolio, figurati una nucleare
Lo smaltimento delle scorie (così come qualsiasi altro aspetto concernente la centrale) è strettamente supervisionato da enti sovranazionali come l'IAEA. Non c'è alcun pericolo che le cose vengano fatte a cazzo, tant'è che hanno centrali pure in paesi messi molto peggio dell'Italia.
@@luigitraino non saprei, ultimamente ho ben poca fiducia nella gestione dell'apparato amministrativo, in ogni campo, è vero che non possiamo continuare a essere uno dei pochi paesi (se non l unico) in Europa a non adottare il nucleare come soluzione energetica, da un sacco di posti di lavoro, è molto conveniente dal punto di vista del costo dei materiali (almeno è redditizio e soddisfa il fabbisogno d energia, anche se l uranio non è che sia così tanto economico), però d altro canto, se penso a gente incompetente e incozzata finita a fare lavori importanti, allo statale che tutto fa tranne lavorare, e al politico che si mangia il denaro destinato alle imprese, edili e non, non saprei Da un avvelenamento da radiazioni non c è cura, mentre da quello causato da idrocarburi si
@@luigitraino la mia critica non va alla fonte di energia, che come tale colpe non ha, va alla sua messa in pratica, se fossimo un paese responsabile che non ha dimostrato di essere totalmente inefficiente da ogni punto di vista amministrativo firmerei oggi stesso per il nucleare, ma visto come siamo messi per le cazzate più misere scusami ma non mi sento sicuro di pensare come potremmo gestire impianti atomici in italia
@@nicolosoriga8910 il fatto è che tutti si preoccupano di questo fatto, delle mafie e della malagestione. Ma finiscono di preoccuparsi quando si leggono CHI e COME gestisce le scorie. Il nucleare se non erro lo trovi pure in messico e in egitto, sincero, credo sia più affidabile l'Italia.
Secondo me uno dei problemi del nucleare di cui non sento parlare tanto è il costo: primo di costruzione, mantenimento e manutenzione, e anche di corretto stoccaggio delle scorie. Se non ricordo male so parla di parecchi miliardi per centrale. Ovvio che per i benefici ottenuti è un investimento, ma non è che si può iniziare a costruire e poi mancano i fondi, oppure sono i finiti i fondi e quindi tagliano i costi dello stoccaggio... (Detto in parole povere)
Parlare di come delle scorie mal trattate potrebbero ucciderci quando le nostre fabbriche a carbone e petrolio stanno emettendo nanoparticelle che ci stanno uccidendo in questo momento è semplicemente irrazionale. Nessuno sta dicendo di sostituire il rinnovabile con nucleare. L'argomentazione è che, poiché non possiamo ancora usare il nucleare per tutto, non ha nessun senso scegliere i combustibili fossili come sostituto momentaneo, poiché il nucleare è oggettivamente più sicuro. Il nucleare ti dà la possibilità di trattare i suoi scarti in modo non dannoso. Il petrolio ti farà per forza male
Per quanto riguarda i problemi di stoccaggio, anche in questo caso serve un po' di pragmatismo. Neanche le peggiori stime in assoluto dei danni fatti da chernobyl arrivano anche solo lontanamente vicine alle morti attribuibili ai combustibili. Se anche ci fosse una chernobyl ogni anno, ci vorrebbe molto tempo per pareggiare pareggiare conti. So che parlare di vite umane come di semplici numeri fa male, ma non si può far altro in questo caso. Bisogna scegliere tra due mali e stiamo scegliendo il peggiore.
Una centrale costa circa dai 5 ai 10 miliardi (varia dal tipo di finanziamento e consenso), il quale insieme allo smantellamento compongono i costi veramente elevati. Potrebbe sembrare molto ma una centrale nucleare oggi viene costruita per una vita media di 80 anni con 20 di prologa se in condizzioni perfette. Il costo del mantenimento e manutenzione non è poi molto soprattuto paragonato alle rinnovabile classiche (dove costa parecchio) il fossile (gas) logicamente batte tutti essendo il più economico. La differenza lo fa l'uranio il quale ha costa/potenza bassissimo. A diferenza di tutte le altre tecnologie il nucleare fa pagare tutto all'interno del costo del energia (€/kw), quindi al suo interno paghi sia la costruzione che lo smantellamento oltre alla manutenzione e all'uranio che al sucessivo smaltimento dei rifiuti radioattivi e delle scorie, e nonostante ciò è ad oggi la soluzioneenergetica più economica per il cittadino sia al costo del Kw sia perché non aggiunge costi fissi nelle bollette. La discriminante più grande la fa il tipo di finanziamento il quale avvolte ha interessi elevatissimi proprio per il rischio che qualcuno, come è successo in Italia, abbia la bella idea di chiudere in maniera anticipata la centrale. Il vantaggio però e che anche se l'uranio domani costasse il doppio il costo del Kw di energia aumenterebbe solo del 5%
@@lorenzodigrigoli3500 sono d'accordo con tutto ciò che hai detto e ci aggiungo un appunto Una centrale nucleare è anche più efficiente del rinnovabile perché produce all'anno il 98% del suo potenziale mentre i pannelli fotovoltaici producono solo il 30% e l'eolico il 24%. E inoltre una centrale nucleare media produce energia equivalente a 100 pale eoliche o 5 km² di pannelli. In conclusione è la miglior energia di cui disponiamo ora. Se poi ci metti il fatto che ha una vita media di 75-85 anni quando i pannelli bisogna cambiarli per il massimo rendimento ogni 5 anni e le pale oliche 10
@@fede4060x Vero, ma i tuoi dati sono troppo ottimistici. In Italia solo in sicilia si arriva al 25% annuo nel resto d'Italia le stime sono molto inferiori (la media europea è 17%) per l'eolico non stiamo neanche a parlarne il nostro territorio è pessimo a tal proposito il dato medio del nostro paese dovrebbe essere 7-10% (la media europea è del 24-25% e in inghilterra dovrebbe essere del 35-40%), gli unici posti veramete ventosi li si trova in sardegna e a largo. senza parlare poi degli spazzi che questi ultimi occupano e dell'impatto che darebbero sulla fauna e sulla flora.
L'impatto ambientale si presenta quando bisogna liberarsi delle scorie radioattive. Dove posso trovare il video completo di questa intervista? Voglio capire bene il punto di vista di BarbascuraX..
Ma le scorie sono comprese nel pacchetto emissioni, tra le altre cose le scorie non emettono nulla, vanno solo conservate attentamente. Al contrario le fonti fossili una volta utilizzate gli scarti della combustione non si possono controllare oltre al fatto che chiaramente inquinano moooolto di più
Domanda da ignorante: visto che l'emergenza energetica è una questione da risolvere nell'immediato, quanto ci si impiegherebbe a costruire delle centrali nucleari per coprire quello che il rinnovabile non riesce a produrre durante la transizione? Quanto invece ci si impiegherebbe per installare impianti di rinnovabile per produrre la stessa quantità di energia?
allora il tempo medio di costruzione sono 5-7 anni a livello globale infatti sono una soluzione a lungo termine, in italia anche ci volesse il doppio rientreremmo comunque negli obbiettivi al 2050. per costruire un impianto rinnovabile che produca la stessa energia non saprei, però va considerato che: 1-ci vorrebbero molti più materiali(tra cui terre rare silicio ecc) e moolto più spazio. 2-lo stesso impianto avrebbe un capacity factor (tempo in cui viene effettivamente prodotta energia, è basso poichè le rinnovabili sono intermittenti, di notte un pannello non funziona) annuale del 20% mentre una centrale nucleare sta tranquillamente sul 90% 3-una centralnucleare è fatta per operare minimo 40 anni ma la sua vita operativa può benissimo essere raddoppiata mentre pannelli solari e pale eoliche dopo 30 anni vanno sostituiti
@@simoneorsi4763 sìsì l'impatto ambientale di materiale radioattivo non è maggiore rispetto alle altre fonti hai proprio ragione, anzi, puoi pure mangiarle che non succede nulla
Non è vero, siamo in grado di farlo perché già lo facciamo con alcune attrezzature mediche e scientifiche che utilizzano questo tipo di tecnologia. Inoltre, anche se ciò non fosse, basterebbe guardare quello che fanno gli altri paesi. Informati.
@t3mplar potrei anche informarmi meglio però cose le che dici tu potrebbero anche essere vero ma siamo ad un livello di rifiuti bassi nel senso smaltire 5 -10 kg di uranio non è la stessa di 100 o 1000 kg che può produrre una centrale .
Riutilizare le scorie nucleari per creare delle nuove tipi di pile non costa niente! Informati bene! Ma ci sarebbe un grande problema, queste pile durano per anni senza ricaricarsi!
Infatti non lo sono e, per di più, vengono gestite perfettamente. Potresti abbracciare direttamente per 5 minuti delle scorie di quarta gen senza subire alcun danno, come se avessi fatto una lastra. Ah, scorie tanto cattive solo quando derivano dal nucleare, ovviamente. Quelle derivanti dall'industria chimica e farmaceutica, di cui ignori sicuramente l'esistenza, invece sono sicuramente buone vero?
@@phantomfire57 non esistono rifiuti radioattivi non pericolosi. Vivo a 10 km da una centrale nucleare e ogni anno i verdi si scontrano con il politico di turno che vorrebbe riportare in auge la moda nucleare. Primo occorrono 7 anni per poter "spegnerne una", secondo occorrono circa 50 anni per lo smaltimento, sai il perché? Perché pure gli intonaci esterni sono impregnati di radiozioni dovute alle piccole, innocue, ma inevitabili fuoriuscite di vapore tossico.
se voi anziche ascoltare sto scappato di casaascoltaste persone competenti imparereste qualcosa in piu' sulle scorie e sui reattori di 4-rta generazione.
Al giorno d'oggi è perfettamente fattibile stoccare le scorie radioattive a diversi km nella superficie terrestre, a diversi km da qualsiasi corso d'acqua sotterraneo, in zone in cui i livelli di radiazioni sono analoghi all'intorno per via delle radiazioni provenienti dal centro della terra, oltre che dai vari metalli sempre più comuni man mano che ci si avvicina al mantello, inoltre queste scorie radioattive hanno un tempo di dimezzamento abbastanza veloce, grazie alle tecniche di fiasione più moderna Ps il tempo di dimezzamento è un fenomeno naturale non troppo complesso ma che non ho voglia di spiegare, fondamentalmente le radiazioni nocive diminuiscono in tempi abbastanza breve, e inoltre queste scorie sono contenute in barili di cemento che non da possibilità di dispersione, cosa invece non garantita da nessun tipo di combustibile fossile
@@nibiru3675 lo scappato di casa ha fatto un'intera intervista che potresti ascoltare perché in 15 secondi di short non si può fare un discorso vero. È ovvio che se prendi uno short come esempio non lo prendi sul serio. E comunque i suoi studi li ha fatti, non è il primo che passa ah, ha un bel percorso alle spalle
@@pasqualelandolfo3732 in situazioni normali no, ma i tagli sull'energia sono già iniziati. Non si può aspettare 4/5 anni, sapendo che la situazione andrà peggiorando.
@@plushtrapdg2148 raga il rinnovabile da solo non basta, questo e assodato. quindi senza Gas o lo intergriamo con il Carbone, che tra microparticelle e piogge acide preferirei evitare, oppure iniziamo ad investire nel nucleare il prima possibile cosi finiamo il prima possibile
Guarda, son ingegne meccatronico quindi non è proprio la mia area ma due conti li so fare. Ad un reattore da 1.6 GW elettrici corrispondono per energia generata annualmente (in TWh: circa 13.5 TWh) (se installati in Lazio) 10.3 GW nominali di fotovoltaico (capacity factor del 16.2% massimo possibile per il fotovoltaico in Lazio contro un 90-95% dei reattori di carico base,e degrado annuo dei pannelli attorno allo 0.5%). Oggigiorno una solar farm in Europa ha un costo di circa 0.9€/W in pannelli, supporti ed infrastruttura di base ovvero 9.4 miliardi per tale parco solare equivalente, senza contare l'acquisto di terreno (si parla di 215 W nominali per m2 con i migliori pannelli odierni, con uno shedding del 50% almeno, quindi è un'area di circa 95 km quadrati, un'area non banale). Questo per un parco con vita al più di 30 anni, metà della vita minima di un reattore costruito oggi. E ad oggi il reattore da 1.6 GW PIÙ COSTOSO è venuto a costare 13 miliardi. Quindi, terreni a parte, abbiamo speso 9.4 miliardi per ottenere la stessa quantità di energia annua di un impianto che nel peggiore dei casi della storia del nucleare costa 13 miliardi, ma che in compenso avrebbe VITA DOPPIA. Tralasciando lo spinoso discorso di inflazione e ammortamento, significa che ad investimento iniziale il costo della solar farm è almeno 9.4 miliardi, quello equivalente del nucleare 6.5 miliardi (sempre tenendo conto del prezzo del reattore più costoso della storia, quindi c'è solo possibilità di migliorare). Questo senza nemmeno toccare il discorso di accumulo di giorno per uso notturno, o la disparità di produzione estate inverno, o il fatto che un reattore può fornire teleriscaldamento pari allol' 80% dell'energia elettrica generata senza calare la produzione elettrica di base, tutti fattori che aumentano enormemente il prezzo di una rete 100% rinnovabile e che diminuiscono il prezzo effettivo di un reattore.
@@massimowindowcolor360 io per primo sono a favore di una maggioranza di rinnovabile in rete, ho io stesso del fotovoltaico sul tetto di casa, e non dico di non installarne ogni anno il più possibile. Però bisogna rendersi conto che una rete 100% rinnovabile non è economicamente possibile, solo in Italia dovremmo installare una di quantità di batterie al litio che necessiterebbe circa 1/4 del litio estratto nella storia fin'ora (conti fatti sul fabbisogno italiano di appena 32 ore, coi consumi odierni, che son destinati a raddoppiare al 2050 in realtà), ai prezzi dei pochi impianti costruiti oggi si parla di cifre superiori ai 1500 miliardi in impianti di accumulo. Tutto questo su una filiera produttiva che oggi non esiste e che da qui al 2060 sarà costantemente inflazionata con l'aumento di richiesta previsto e quindi difficilmente vedrà un ulteriore calo di costi. Oppure dovremmo moltiplicare per un fattore 100 l'attuale capacità di idroelettrico di accumulo, praticamente dovresti devastare paesaggi montani come non si è mai visto nella storia. Altrimenti l'alternativa è installare molto più solare ed eolico del necessario per avere una sufficiente sovrapproduzione nei momenti di "magra" di sole e vento, col risultato di prezzi anche 3 o 4 volte più alti per l'infrastruttura di produzione, con sovrapproduzione che andrebbe persa. Introdurre un 25% di carico base garantito (e pulito) permetterebbe di ridurre esponenzialmente queste criticità e lasciare maggior spazio di manovra. Ma appunto queste sono criticità di una rete ad alta permeazione di rinnovabile, che nel migliore dei casi, anzi sognando direi, potremmo avere nel 2045 o più realisticamente nel 2055. Quindi la criticità maggiore per cui serve una fonte come il nucleare non è la decarbonizzazione immediata (per cui è comunque utile, dato che ha una produzione di CO2equivalente stimata a 8-12 gr per kWh al pari dell'eolico e contro i 40 del fotovoltaico), è il supporto ad una rete a prevalenza rinnovabile, e quindi un target temporale potrebbe essere primo reattore nel 2045/2047 e altri 5/6 ad arrivare al 2060.
@@massimowindowcolor360 ti ho spiegato perché anche se viene pronta nel 2045 va bene comunque. Il punto non è la decarbonizzazione parziale, il punto è rendere sostenibile una rete con molto rinnovabile, quindi la necessità che sian prontini primi reattori è una necessità a medio termine, (2045? 2047? 2050? ) compatibile con i tempi di costruzione degli stessi. Non sono una soluzione al gas russo oggi ad esempio, e sbaglia chi lo sostiene, ma sono una soluzione che serve per la stabilità di rete in futuro. In questi 10 anni continuiamo a costruire rinnovabile, ma bisogna mettere avanti i l'idea di nucleare. Dato che c'è da convincere opinione pubblica e politici oltre che poi costruire la centrale c'è da farsi una svegliata in fretta.
@@MrChinese00 nel programma politico di queste elezioni il pd si è schierato apertamente contro il nucleare. Stranamente la sinistra, che dovrebbe essere più peogressista, è contro a questo cambiamento.
@@mastro1928 una frase che dice tutto e niente.dovresti dirmi quando avrebbero detto questa cosa.dico che la meloni è contro i gay perchè chiaramente e ideologicamente lo dice.dico che salvini è contro i migranti perchè tutto il suo partito si regge su quello.per il pd mi potresti dire quando lo avrebbe fatto contro gli ITALIANI?
@@Dan_nightwolf in realtà fu lo tsunami maggiormente a creare danni, cosa che in Italia non avverrà mai. puó venire un terremoto, ma le tecniche antisismiche moderne sono piu che sufficienti a scongiurare qualsiasi problema. e da noi è impossibile che avviene un terremoto con la stessa intensità di quello di Fukushima.
@@Dan_nightwolf Sono progettate proprio per resistere ai terremoti, che comunque sono molto ridotti qui in Italia. Per dirti quello dell'Abruzzo 2009 si aggirava sui 6,3. Quello di Fukushima nel 2011 toccava 9 di magnitudo
Difficile ragionare senza un cervello. Che pena. Se non sai guardale le cose da ogni punto di vista non esprimerti su cose che non conosci. Non è sufficiente andare li a fare una gita per dire che | tutto a posto. Che pena davvero.
Vengono stoccate in appositi magazzini, ma da quanto so (documentati perché potrei sbagliarmi) le attuali centrali possono sfruttare le scorie per produrre altra energia
Le scorie sono un totale "non problema". Te lo dico da ingegnere energetico. Se vuoi informarti al riguardo prova a cercare l avvocato dell' atomo su RUclips o il canale ingegneria Italia. In breve comunque, potremmo stoccare tutti i combustibili esausti altamente radioattivi prodotti da tutte le centrali italiane in tutti i 60-70 anni di funzionamento nella palestra della tua scuola ( per visualizzare lo spazio necessario )
Cavolate. L'unico deposito appositamente creato in California a yucca mountain, era già virtualmente pieno prima che fosse completato (e parliamo di pre anni 2000)
Molto deluso dalle parole di barbascura. Sul finire del video dice che è propaganda chi parla della paura delle centrali ( io non ho paura ma sono contro). Be mi sembra che lui abbia fatto propaganda al nucleare che fa 0 emissioni. In realtà non è così. Per ogni fonte di energia ci sono calcoli che considerano tutto l'arco della vita di ogni impianto. costruzione, utilizzo, smaltimento. Le centrali nucleari arrivano a 150gr kWh non 15 come qualcuno ha scritto nei commenti contro i 45 del solare che sono invece comprensivi di tutta la filiera ( comodo paragonare mele con pere). In più vorrei fare notare i costi stratosferici delle centrali nucleari, che se usati per fare energia rinnovabile in Italia saremmo già indipendenti energeticamente. Piccolo esempio l'Italia spenderà 2.7 miliardi di € dal 2020 al 2035 per finire ( si spera dovevano già essere smontate) di smantellare le nostre 2 centrali nucleari.( Per un totale di 7.2 miliardi spesi). Costi mostruosi. E per mettere in sicurezza un sito bisognerà fare anche una grossa colata di cemento per imprigionare materiale liquido radioattivo 🤦 il cemento è tra le più grandi produttori di CO2 per chi non lo sapesse. Altro che 0 CO2 🤦
Ed i 220 miliardi di euro per le rinnovabili? Eppure l'indipendenza energetica è ancora un miraggio. Smantellare le nostre centrali e dove le metti? Nel nostro deposito nazionale, dov'è il nostro deposito? Per quanto vuoi buttarci dentro non verranno smantellate. I liquidi radioattivi sono stati confinanti in cask apposti non capisco cosa intendi per colata di cemento.
@@TheItalianWST scusa l'ho scritto molto chiaro che io non ho paura. Ho fatto una analogia che sul finire del video lui dica che chi ha paura è per colpa di una propaganda. E lui fa la stessa cosa dicendo che la centrale nucleare fa 0 emissione di CO2.
@@fabior7698 scusa ma cosa sono 220 miliardi per diventare indipendenti energeticamente? La struttura che abbiamo oggi costruita in 40 anni sarà costata migliaia di miliardi. Solo di incentivi alle fonti fossili ( incentivi senza costruire nulla) in 40 anni abbiamo speso 400 miliardi ( ho fatto una media di 10 miliardi all'anno perché conosco le cifre degli ultimi 20 anni prima non so , che sono partite da 14 fino ad arrivare a 17 miliardi annui). Per fare un'altro esempio la Francia che ha il più alto numero di centrali nucleari per costruirle ci vogliono più di 500 miliardi( 10x50) e sono stato basso ed in più il massimo prodotto è 80% del fabbisogno. Non sono indipendenti nemmeno loro. Per il discorso dello smantellamento è inutile che te la prendi con Mè io ho scritto notizie che leggo su quest'argomento perché mi interessa molto. Non so che liquido sia ma se sei stato finanziato con miliardi di euro ci saranno prove della sua esistenza. Posso supporre il liquido che trasferisce calore dal reattore alla turbina. Il materiale radioattivo di scarto infatti è solido. Comunque se cerchi su Google trovi più informazioni risale al 2020 questa notizia. Aggiungerei che se la tua idea è che non si possa recuperare l'area dove fai una centrale nucleare allora meglio non farle assolutamente. l'Italia ha un superfice molto limitata buttare spazio è follia.
@@Luca-wh5ux io vorrei argomentare le mie idee che sono esattamente contrarie alle tue. 1 il nucleare per quanto molto costoso all'inizio produce una quantità d'energia enorme, con scorie ridotte al minimo grazie alle centrali di nuova generazione, una vita lunghissima che può andare dai 70 ai 100 anni e una percentuale di energia prodotta sul potenziale che è la più alta di tutte (95-98) rispetto al 30% dei pannelli fotovoltaici e al 25% delle pale eoliche Co queste ultime tipologie che richiedono cambi continui rispettivamente 5 e 10 anni e dei costi di manutenzione più alti e una produzione di Co2 dovuta alla realizzazione e allo smantellamento. Inoltre se si contasse solo il potenziale di energia una centrale nucleare di nuova generazione a un reattore corrisponderebbe a 5 chilometri quadrati di pannelli o 100 pale eoliche e contando il potenziale servirebbero circa 16 chilometri quadrati di pannelli e circa 400 pale eoliche per pareggiare i conti. 2 le energie rinnovabili sono discontinue non c'è sempre vento come non c'è sempre sole e come non c'è sempre acqua da qui deriva la bassa percentuale sul potenziale delle rinnovabili. Se non ti convincono questi dati basta guardare a due stati che hanno adottato i due modelli. Uno è la Francia, del tutto nucleare, che ad oggi ha addirittura un eccesso di energia prodotta del 35% e che genera un grande guadagno per la sua economia dove l'energia costa molto meno rispetto al resto d'Europa. Il secondo è il Texas che dopo essersi convertito totalmente a rinnovabile gli ultimi due inverni è rimasto in parte senza elettricità. Ulteriore esempio è la Germania che sta spegnendo le centrali e che ora si ritrova a dover accendere le centrali a carbone, quelle a gas e quelle a lignite. 3 Nella storia sono ricordati due principali incidenti nucleari quello di fukushima che è stato solamente gonfiato dalla disinformazione e dell'attenzione mediatica (bilancio 1 morto e 7 chilometri di fondale marino inqu8nato per 6 settimane) e chernobyl che è realmente stato grave ma è comunque gonfiato dai soliti fattori. Inoltre le aree di radioattività eccessiva sono, a parte la centrale in se, perfettamente percorribili e gli stessi limiti imposti per definire una zona a rischio sono molto bassi; basti pensare che gli animali sono perfettamente in salute in quella zona. Banalmente alcuni sotterranei della pianura pada hanno livello di radioattività più alto della zona circostante chernobyl a causa del gas radon presente nelle rocce di questa zona.
Quando parlano di nucleare pulito mi fanno arrabbiare,io sono di Latina,dove c'e' una centrale nucleare dismessa. Ebbene,per le scorie di questa centrale abbiamo passato un incubo. In Italia non sappiamo che fare con i rifiuti normali,figurati con le scorie nucleari. Io le metterei sotto casa di questo tizio.
Già, c'è solo il piccolissimo problema delle SCORIE NUCLEARI che non si ha la minima idea di come poter smaltire!!! Come si fa a dire che il nucleare è a bassissimo impatto ambientale?
le scorie di tutto il mondo se usasse il nucleare potrebbe essere contenute in un magazzino, informati prima di sparare propaganda fondata sulla paura ....
@@Louis13XIII , in realtà è già tutto in fase di test, quindi si sta già facendo ma non è ancora distribuito alle imprese private, ci vorranno una decina d'anni. Inoltre anche le scorie non sarebbero un problema grave, ci sono molti luoghi dove vengono completamente isolate e stoccate in sicurezza. Il problema è che siamo in Italia, ed è logico e legittimo che i cittadini vedano la cosa con sospetto, dopo alcuni precedenti in cui qualcuno non ha svolto il lavoro che doveva fare.
@@just_jack_2181 non è in fase di test a quanto so, se ti rifersci ad esempio a Terrapower (che mi pare siano i più sul pezzo). Per le scorie sì in linea teorica c'è questo e quell'altro ma intanto Greenpeace scopre che i francesi vanno a scaricare in Siberia.
Ottima idea quella degli shorts. Vanno editati meglio però
Magari un canale a parte
@@mrbeaver2637
/Non sono d'accordo con il 95% di Voi/
Test di Intelligenza.
"Qual è la cosa più importante ?"
Hai 300 possibilità.
Se le sbagli tutte , mi porti 300 persone , alla Prova della Saggezza.
Semplice.
Avere un cervello, quel che tu non hai nemmeno
@@Heisenberg336
Si sente da qui il tuo Rosy Car...
😂😂😂
Sei un comico.
Un comico non avezzo a rispondere ad una domandina di sei parole...
Patetico.
Un comico che non sa qual è la cosa più importante , e pretende pure di insegnare qualcosa ai Centenari.
Patetico.
Fai alquanto ridere.
Non rosicar troppo , che fa' male al tuo Ego da Mago M'Inchino.
Inchinati allora...
Potevi dimostrare il tuo Genio e hai fallito...
Con una rispostucola scialba e scontata , in vendita nei migliori Negozi di Fischi.
Bravo Campione.
😂😂😂
@@oxiares1810 minchia, uno come te che le pone dovrebbe essere patetico. Guarda manco "sto a rosica" perché fondamentalmente, gli insulti di neanderthal non mi fanno né caldo né freddo. Comico? Potrei anche esserlo chi lo sa, ma in confronto a te, lei maestro è superiore a tutti noi eh, proprio tanto, le cedo la mia corona da comico, perché lei mi batte a mani basse con le sue battute e le sue affermazioni. Fa molto ridere lei, con la sua disinformazio-ehm, mi perdoni ho sbagliato a scrivere, CON LA SUA VERITÀ DEL DISCOUN- ehm mi scusi altro lapsus
Ragazzi, non scherziamo, nei Simpsons non dimentichiamo che Homer lavora in una centrale nucleare. È il futuro, nessuno può contraddire i Simpsons
Ecco, appunto, hai mai visto tutte le scorie radioattive?
Si dice nuculare...nuculare
@@djkratolsmith9276 pesci con 3 occhi, sai che buoni quelli bolliti
@@lucapa.7326 ah dimenticavo, GIUSTO, nuculare*
@@nigihan9137 Matt groening inserisce suo padre nella centrale nucleare perché ci lavorava e questo calza a pennello con lo stereotipo dell'americano medio qual è Homer che pur di mantenere la moglie e i figli è disposto a fare un lavoro rischiosissimo. Chi lavora in centrali nucleari lo fa con precauzioni quali maschere e tute, direi che il paragone con il farmacista è fuori luogo.
Se qualcosa va storto ci rimettiamo la salute tutti, in primis chi ci lavora.
Come ha giustamente detto, il problema principale sull'argomento è la disinformazione e la mal informazione.
Si però non ha detto quanto tempo ci vogliono per costruirle e alla fine per kw prodotto costa molto di più di qualsiasi energia rinnovabile come fotovoltaico o eolico. Le stime ottimistiche dicono ci vogliono 20 anni per costruire una centrale nucleare ma c’è ne mettono sempre minimo di 30. Inoltre le centrali nucleari non sono sostenibili come fonte di energia a lungo andare. È una soluzione temporanea
@@johnsmith-zo1xz ma dove ha letto che ci vogliono 30 anni? In media stando largi con 10 anni si fa tutto. La superficie occupata a parità di energia prodotta è minore di tante altre fonti. Il nucleare non è rinnovabile nel senso stretto del termine. Un grossissimo vantaggio è che può andare 24 ore su 24 e può facilmente essere modulata la quantità di energia prodotta a piacimento cosa non possibile con fotovoltaico ed eolico ad esempio perché sono soggetti al meteo e quello non lo si può controllare. Poi se non c'è vento o manca il sole cosa facciamo? Andiamo a candele?
Infatti in Europa chi ha le bollette meno pesanti (cioè care) sono i Francesi che, guarda caso, hanno investito moltissimo nel nucleare e chi è il paese che emette meno Co2?……allerta spoiler…..ma sempre i Francesi…….invece di scimmiottare risposte becere possiamo iniziare a pensare un pò con la ns testa?….. e a dispetto di quello che si possa credere in Francia i pesci nei fiumi non hanno 3 occhi o chissà quale altra malformazione……a dispetto della moltissima disinformazione invece che si ha in Italia su questo argomento……ma pure altri….ciao a tt
@@lucasandri5462 finalmente trovo una persona informata sul nucleare
Meglio un nucleare in casa che uno youtuber alla porta.
Si, questo é uno dei piu scemi del tubo LOL
Non posso non essere d'accordo con Barbascura. Sono un chimico ambientale, mi occupo di divulgazione in questo ambito nel mio piccolo, sui social, e non posso negare che la paura per il nucleare è propaganda. Tendenzialmente, chi è contro il nucleare non ha minimamente studiato l'argomento. Non ne faccio una colpa, ma è così a causa del nostro sistema di informazione. Leggere sui libri di scuola (dalle medie alle superiori) numeri sbagliati e completamente diversi rispetto alla realtà, circa i morti di Chernobyl e Fukushima o sui presunti morti nelle zone vicine alle centrali è solo la punta dell'iceberg.
Il problema è che spesso chi fa la voce grossa su questi argomenti, come ad esempio le emissioni di CO2, cita i report di IPCC e IEA, due grandi enti internazionali, che riportano proprio quanto citato da Barbascura. Ma non ci sono solo questi due enti. Basta leggere anche i report dell'UNECE e dell'IPCC. Ad oggi, il nucleare È NECESSARIO per affrontare la transizione energetica IN COMBINAZIONE con le sole rinnovabili la cui energia non può essere ancora stoccata efficientemente e per tempi relativamente lunghi (es. stoccare "energia solare" d'estate e da usare d'inverno). Il nucleare emette tanto quanto (in realtà leggermente meno) delle rinnovabili per tutto l'intero ciclo di vita, fino a 60 anni contro le rinnovabili che durano 25 anni nelle migliori ipotesi.
Quindi, ripeto quanto già citato da Barbascura: perché non usare il nucleare invece di usare il carbone e altri combustibili fossili per iniziare a ridurre le emissioni? La Francia lo sta già facendo, la Germania sta facendo l'opposto e vuole chiudere le centrali a fine anno. In più, la IEA ci spiega che al 2050 dovremmo avere ca.90% rinnovabili e ca. 10% nucleare, su scala globale. Bene, in Italia siamo ancora al 40% e allo 0%, rispettivamente. Come dovremmo affrontare la transizione energetica??
A questa domanda non si ha ancora risposta, ma si passa il tempo a litigare sui pro e i contro, quando l'emergenza climatica è dietro l'angolo!
Io starei cercando di informarmi e avere una opinione più precisa e accurata del nucleare. Vedo molti commenti come il tuo che quasi mi convincono davvero, però manca sempre il punto in cui si affronta lo smaltimento delle scorie. Come funzionerebbe? Qui in Italia abbiamo già difficoltà e smaltire j rifiuti normali e decidere dove fare discariche e inceneritori, come credi che potrebbe andare in questo senso con il nucleare? (Senza poi contare il tema della sicurezza con costruzione e manutenzione fatta decentemente...)
Io sono favorevole al nucleare, come emissioni come ha detto lui emette quasi nulla gli unici problemi del nucleare è che serve tanta acqua e soprattutto l'acqua circostante è acqua calda quindi nella zona della centrale nucleare ci sarà molta meno biodiversità se si costruisse in maniera tale da fare delle vasche di raffreddamento sarebbe meglio.
@@enduroduro anche questo sarebbe interessante, c è da sperare che facciano come dici tu. Ma appunto come si gestisce lo smaltimento delle scorie? Perché di sicuro nessuno sarebbe felice se a qualche km da casa sua le stoccassero... eppure da qualche parte devono andare e non si può fare finta che non esistano e non inquinino
@@giuliat5218 guarda io delle scorie non ne farei un grosso problema ovviamente va gestito ma metterle in tombe di cemento in posti relativamente isolati penso sia più che sufficiente anche perché io abito a circa 20km in un posto dove ci sono ancora scorie del passato e ti posso dire che non ha paura nessuno.
@@enduroduro bho io sarei abbastanza preoccupata invece 😅 anche perché bisogna vedere quanto isolino effettivamente quelle bare di cemento. Poi come dicevo prima, basta solo guardare la situazione dei rifiuti a Roma... non riescono a trovare un accordo su dove fare degli impianti di smaltimento e discariche varie, figuriamoci il casino che verrebbe su per le scorie radioattive. Non so se sia così facile trovare in Italia un posto isolato da tutti dato che il nostro territorio è davvero molto abitato, al contrario di Paesi come la Norvegia da dove sono appena tornata che è più difficile trovare un posto vicino a delle case ahahaha
Nuculare, si pronuncia nuculare.
Homer😂😂
Homer doppiato in italiano 🤕
@@147db che mai come in questo caso è reso benissimo dall'inglese.
😂😂ti stimo😂
Credo la paura sull"uso del nucleare sia un po' come la paura di viaggiare con l'aereo. Fa arrivare molto velocemente alla destinazione ma se capita un incidente é quasi sempre disastroso.
Per fare un paragone con il livello di pericolo che si rischia adesso: La centrale di Chernobyl si è rotta perchè tolsero l'elettricità completamente per vedere cosa sarebbe successo se si fosse sfiorata la fusione del nocciolo.
L'ultima centrale rotta è quella di Fukushima e per romperla ci è voluto uno dei terremoti più forti degli ultimi 100 anni e uno tsunami che ha superato i 14 metri di altezza. E comunque il rilascio è stato talmente minimo che ora la zona nei paraggi della centrale è abitabile.
Adesso stanno facendo prototipi di centrali nucleari che in assenza di elettricità non scoppiano utilizzando come "conduttore" altri materiali che ebollono a temperature più alte e non l'acqua.
Ne abbiamo fatti di passi avanti da Chernobyl e ne faremo ancora.
Con questo non volevo dire che il nucleare sia la soluzione finale anche perchè non possiamo sapere esattamente cosa succeda in caso di uso di massa. Ma volava far riflettere sul fatto che le centrali nucleari stanno diventando sempre meno un rischio e sempre più un asset da usare.
@@samueltupac3581no caro, Chernobyl è esplosa perché hanno usato tecnologia aliena dei Transformers. E non hanno potuto controllarla
Però a livello statistico alla fine è il mezzo più sicuro al mondo. Il rapporto morti/kWh è il più basso appena dopo solare e pari merito con l'eolico.
Conta anche che il problema di Chernobyl era la scadente struttura di contenimento del reattore, che ha permesso il rilascio di materiale radioattivo. E conta che era un impianto nucleare di 2 generazione, adesso siamo alla 4 generazione avanzata e sono già stati messi in atto sistemi di sicurezza che fermano la reazione nel Core per processi fisici naturali. Tra l'altro si é fatto terrorismo mediatico per Fukushima, quando le vittime totali dirette e indirette dell'incidente sono pari a 0.
In Francia recentemente ci sono state corrosioni in alcune centrali con conseguente chiusura delle stesse. È per questo che anche in Italia abbiamo avuto aumenti
Gli aumenti in Italia sono dovuti ad altro. Proprio gli avvenimenti della Francia ti fanno capire quanto il nucleare è controllato e sicuro. Hanno riscontrato delle corrosioni nelle saldature del sistema di raffreddamento secondario di una centrale, per sicurezza hanno chiuso quella centrale e riparato il fanno, inoltre hanno chiuso e controllato tutte le altre che erano state costruite nello stesso modo. Questo è un avvenimento che aggiunge sicurezza alla tecnologia, se ti fa dubitare, mi dispiace ma hai qualche problema di comprensione su come funzionano gli impianti energetici
appunto in francia hanno una marea di centrali nucleari è solo alcune sono state chiuse e sono state chiuse in tempo dimostrando che la sicurezza è sufficiente
Ragazzi guardatevi le interviste complete però, dove mostrano sempre pro e contro.
Non basate le vostre scelte su short da 15 secondi.
E i contro di un energia a emissione praticamente 0, più sicura di quanto si pensi e che ci renderebbe parzialmente indipendenti dagli altri stati quali sono?
@@fraz813 Un singolo reattore costa mediamente 7 miliardi di euro, inoltre servono diversi anni per costruire un impianto. Certo è green ed estremamente efficiente, ma non sono vantaggi che vengono regalati così.
@@francescoruffinengo3458 è ovviamente un investimento per il medio-lungo periodo, che però ti porta in positivo. Pensa a quanti soldi non spesi in energia importata dall'estero risparmieremmo... anche in termini economici vedo più vantaggi che svantaggi
So shorts
@@fraz813 Certo, è un investimento per il medio-lungo periodo, il problema però è che il nucleare viene spacciato come soluzione immediata al problema dei rincari delle bollette nelle campagne elettorali, il che è falso. Il nucleare richiede denaro e tempo per essere messo in atto, due cose che l'Italia attualmente non ha.
Se metti anche il link per il video per intero sarebbe top
Discorso semplice e ragionevile. Bravo!
Io, personalmente, credo che il problema non sia il nucleare in sè quanto il nucleare qui, in italia, ora. Nessun dubbio scientificamente parlando sulla convenienza e sulla sua ‘greeness’. I dubbi, forti a tal punto da farmi essere contro l’utilizzo, sono sul sistema italia in quanto tale: siamo un paese divorato dalle lobbies e dalla mafia, dove per risparmiare spicci nn si manutengono nemmeno strutture ‘semplici’ come un ponte o una scuola. Siamo un paese dove persino i rifiuti ordinari sono un problema apparentemente irrisolvibile. Tutto questo x incompetenza della classe dirigente e della criminalità infiltrata a tutti i livelli. Avere un’altra terra dei fuochi cn scorie nucleari o vedere una centrale costruita da ‘amici di amici’ utilizzando cemento scadente…credo che purtroppo ora nn ce lo possiamo permettere. Prima facciamo in modo di rimettere a posto il sistema. Questo a mio avviso è la vera questione sul nucleare in italia.
Questo ragionamento mi fece votare contro nel 2011. Tuttavia, è un ragionamento sbagliato, perché la gestione delle centrali e delle scorie sono strettamente controllate dall'AIEA, un organo internazionale in grado di segnalare, intervenire e bloccare qualsiasi anomalia, anche la più insignificante.
Completo l'informazione di Alberto, dicendo che non solo la IAEA controlla tutte le centrali nucleari al mondo, ma delle centrali in Italia, sarebbero controllate anche dall'UE e dall'ente regolatorie del paese a cui afideremmo la costruzione, oltre che anche dall'ente regolatorie italiano. Non esiste nessun altra tecnologia che ha così tanti livelli di controllo
Aggiungendo un'altra informazione le mafie puntano ad infiltrarsi in organizzazzioni a bassa specializzazione, il nucleare è il contrario, è estremamente specializzato, e oltretutto non potrà mai creare una quantità di scorie tale da essere redditizia, per le mafie è più facile infiltrarsi in altre aziende, quelle soprattutto meno controllate.
Come detto dagl'altri, è un groviglio di controllo così intricato che le mafie stesse cercherebbero di non far entrare altre mafie in contatto con queste strutture, ho visto un documentario, tempo fa non ricordo di quale nazione parlasse, mi è rimasto in presso, il modo in cui trasportavano le scorie, dalla centrale a un laboratorio di non ricordo cosa, le scorie venivano trasportate su un treno, su dei binari privati, scortato da blindati militari, forze dell'ordine dell'ordine del posto, elicotteri, polizia a cavallo, tutti armati fino ai denti manco fosse un battaglione del fronte, venne anche allertata l'aereonautica, avevano anche un caccia a disposizione in caso di emergenza
Un paese che mantiene bene le strutture "semplici" è molto più impressionante di uno che mantiene bene le strutture cruciali, perché queste ultime le mantengono bene tutti. È un fatto di necessità.
È un po' come quei ragazzi che completano il loro dottorato in fisica senza problemi ma non rifanno il letto la mattina.
Poi la corretta manutenzione delle centrali è nell'interesse internazionale e c'è un'ente che si occupa del controllo.
Infine, per quanto riguarda il discorso scorie, le centrali producono una quantità talmente irrisoria di scorie che non sarà mai un problema. Possiamo stoccarle nel magazzino più insignificante e non lo riempiremo per decenni.
Anche nel caso arrivassimo a costruire una quantità di centrali paragonabile agli Stati Uniti, non sarà comunque un problema.
L'unico vero svantaggio è l'entità dell'investimento iniziale, svariati miliardi per ogni singola centrale.
*intelletuale moderno:* "noi siamo nel giusto perche' usiamo la Ragione"
*intellettuale sul nucleare:* "eh, ma sto nucleare ... fa un po' paura, neh?"
Dati alla mano, il nucleare non è fattibile.
1) I dati, non le congetture, ci dicono che una centrale nucleare da 3.2GW (che è la taglia "standard" odierna), in posti dove la schiavitù non è legale, non si realizza in meno di 15 anni, a essere ottimisti. In realtà più 20 che 15. Questo ce lo insegnano le esperienze di Olkiluoto III, Flamanville 3, Hinkley Point C. Le uniche tre centrali in costruzione in Europa. Ma anche quelle delle centrali in costruzione negli USA.
2) Sempre i dati, non le congetture, ci dicono che una di queste centrali costa ALMENO 20 miliardi di euro di upfront cost investment. In realtà, durante la loro costruzione si è visto che hanno questa simpatica tendenza a sforare continuamente e abbondantemente i business plan, per cui anche questa assunzione di base possiamo prenderla come conservativa.
3) Sempre i dati, eccetera eccetera, ci dicono che il tempo medio di pay-back della suddetta centrale è di circa 35 (TRENTACINQUE) anni.
4) Facciamo l'esempio italiano, giusto per chiarezza. I dati, idem con patate, ci dicono che il picco di potenza italiano si aggira sui 60GW. Ammettendo di volerne coprire la META' col nucleare oggi disponibile, significa che delle suddette centrali dovremmo realizzarne più o meno dieci.
5) Semplifichiamo e diciamo che domani stesso, ottobre 2021, facciamo partire l'iter per tutte e dieci contemporaneamente. Diamo pure per scontato di avere individuato i siti adatti in un territorio soggetto a costante rischio idrogeologico, vulcanologico, con una delle densità abitative più alte del mondo e di essere riusciti a convincere la popolazione locale.
6) Il risultato a) è che - se ci va di lusso - abbiamo immobilizzato circa 200 miliardi di euro per vent'anni, oppure a costi del kWh di 40-50 centesimi per progetti di costruzione foraggiati a tariffa tipo Hinkley Point C. Il risultato b) è che per i vent'anni di cui sopra non avremo un singolo kWh di produzione elettrica. Il risultato c) è che per recuperare quei 200 miliardi dovremo aspettarne almeno 55, di anni, a cui seguiranno (forse) 15 anni di produzione netta e infine la dismissione, che ha costi completamente inquantificabili (notare che, a oggi, una centrale nucleare si chiude e si lascia là perché al suo smaltimento effettivo ci pensino le generazioni successive. Per smantellamento impianti e stoccaggio scorie, nel 2016 la EU si trovò a che fare con una spesa di circa 270 miliardi contro i "soli" 150 messi a budget).
Notare che, nel ragionamento di cui sopra, non si è minimamente discussa la tecnologia (che non è in discussione, lo sappiamo che il nucleare esiste e produce) né altri argomenti che invece avrebbero il loro peso, tipo il deprezzamento delle proprietà vicine a centrali e impianti di stoccaggio.
Parliamo ora, invece, dei presunti vantaggi del nucleare.
Primo, il costo dell'energia.
Non so se conoscete Lazard: è una banca d'affari e uno dei più importanti (se non il più importante) istituti di consulenza finanziaria al mondo. Secondo un rapporto Lazard del 2018, il Levelized Cost Of Energy (LCOE) del nucleare varia, ottimisticamente, tra i 112 e i 189 dollari al MWh. Che è già enorme, e il più alto delle tecnologie convenzionali a disposizione. Ma questa stima tiene conto di un tempo di costruzione di meno di sei anni, mai verificatosi per un impianto della taglia in oggetto, tanto è vero che esistono diversi casi di impianti nucleari che, a distanza di pochi anni, devono essere sussidiati per restare funzionanti.
D'altra parte un rapporto del 2020 della stessa Lazard dice che già oggi, con le tecnologie di stoccaggio che hanno ancora un potenziale di sviluppo enorme, le rinnovabili con stoccaggio sono economicamente attrattive rispetto a TUTTE le tecnologie "tradizionali", anche in assenza di qualsiasi sussidio, specialmente in commercial e utility scale (cioè impianti medio-grandi).
Secondo, la presunta 'verdità' del nucleare.
Non esiste il nucleare "a zero emissioni". Scegliere di produrre energia col nucleare genera emissioni nel ciclo vita quantificate dal prof. Jacobson della Stanford University tra i 78 e i 178 gCO2/kWh nel 2019, contro un massimo 30 gCO2/kWh delle rinnovabili (senza stoccaggio). Ora, questi risultati potrebbero sembrare scioccanti, ma la verità è che a oggi non ne trovo una confutazione credibile. Se la trovate, giratemela.
Tesi finale 1: scommettere sul nucleare nel 2021 è come scommettere sul fax nel 1990 e ogni centesimo speso in nucleare è un piccolo passo indietro rispetto a una possibile soluzione del problema energetico/emissivo globale.
Tesi finale 2: i gientisti dell'energia sono i pasdaran pronuclearisti, quelli che "habbiamo la soluzzione del probblema, energia aggratiss per tt a zero amissioni, ma sono le lobbi kattive che non ciela fanno fare al bobboloh".
Linkografia:
Rapporto Jacobson/Stanford 2019 (ne consiglio la lettura, anche a puntate, anche in bagno)
web.stanford.edu/group/efmh/jacobson/Articles/I/NuclearVsWWS.pdf?fbclid=IwAR0lFujGtaeLzVOo84yv_JnWOGgB-o0Ni0e81cweBt5XDp0rcf7LKL5Iv7M
Rapporto Jacobson/Stanford 2019 (abstract della Fondazione Heinrich Boll)
eu.boell.org/en/2021/04/26/7-reasons-why-nuclear-energy-not-answer-solve-climate-change?fbclid=IwAR23Clz2L_dE86eE2zlOiT4-ogZja-F4q_-A5svkjIcQ4Qn8R0dmWK2x1m0
Costi europei di dismissione nucleare
www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/25/nucleare-per-smantellare-impianti-europei-e-stoccare-scorie-servono-268-miliardi-ma-ce-ne-sono-solo-150/2495437/?fbclid=IwAR0R5X9eZyzCHe-QOXF4GIIr0k8TGUSZB4VSmeCRBEpTgPX8nyvyycEnnn4
Costi svizzeri di dismissione nucleare
www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-42366.html?fbclid=IwAR2P008Gqm0JfiMX6dMiDoVFJu5IpWJqcc2xxgQerlUwRTdTJ87wbDDWNh4
Rapporto Lazard 2018
www.lazard.com/media/450784/lazards-levelized-cost-of-energy-version-120-vfinal.pdf?fbclid=IwAR0sduN-z3RZwuEEf2PRTGhMXpMP-0xFpWTtEr20x1xVL3iW-OuzbIEueD8
Rapporto Lazard 2020 (abstract)
www.lazard.com/perspective/levelized-cost-of-energy-levelized-cost-of-storage-and-levelized-cost-of-hydrogen/?fbclid=IwAR1Z9MyQBcJ3dJLnW9drGUpap8qsNsxYBGdQ21snHTEz7BCGt_0uz21lj8E
@@giuseppec.956 aspetta quando realizzi che
- un impianto solare dura al massimo 10 anni,
- che "costi noscosti" sono NULLA in confronto al costo dell'inflazione che da quello che scrivi assumo che tu supporti politicamente ed economicamente
- ed il prezzo dell'eletricita' che sale per la semplice legge della domanda e dell'offerta, perche' le rinnovabili non riescono a produrre energia a surplus, mettendo i piu' poveri senza accesso all'energia.
Non ho bisogno di dati per sapere che 2+2=4, e le fonti che hai presentato sono sia di parte e sia incentivati a manipolare i dati.
*LA SCIENZA(!)* ci dice:
- materie prime per rinnovabili sono difficili da recuperare
- la costruzione e le materie prime stesse sono sotto il monopolio di stati esteri, quindi siamo nella stessa situazione di comprare l'olio Russo o alArabo
- Non riescono a sostenere una economia dell'abbondanza, unica che permette ai poveri di avere accesso all'energia.
@@giuseppec.956
aggiungerei che i maggiori operatori dell'energia italiani partecipano/possiedono un ampio numero di centrali a combustibile nucleare ubicate in stati diversi dall'Italia...
Oltre agli aspetti tecnici, che da soli non risolvono il problema, è ancora il caso di riflettere sulla necessità di consegnare il mercato dell'energia ad un monopolio di fatto piuttosto che rendere la popolazione progressivamente indipendente.
@@giuseppec.956 Sei un Giga Chad
@@zarodgaming1844 fonti ?
La paura del nucleare secondo me è come la paura degli aerei. Se ci pensi bene non è sensata, perché la probabilità di morte è sensibilmente inferiore a quella che si ha camminando per strada, o andando in macchina ecc. Questo solo perché se succede qualcosa in cielo, non hai scampo. Per il nucleare uguale, probabilità e impatto bassi, ma quei pochi incidenti che ci sono stati hanno impattato tantissimo l’opinione pubblica con le varie conseguenze disastrose che ci sono state, senza rendersi conto che la probabilità è bassissima e che in tempi recenti, il problema a Fukushima è stato dettato da una serie sconfinata di coincidenze dalla probabilità di accadimento irrisoria.
Fra la probabilità che succeda un disastro 0 e una probabilità bassissima, la gente sceglie la probabilità 0 🤷🏻♀️
Molto interessanti i commenti sotto il video che elencano con dettaglio i pro e i contro.
Quando ci fu bisogno di votare non avevo il diritto di voto e non mi sono fatta una mia opinione a riguardo, trovo comunque l’argomento interessante in generale 😊
@@Sim0sama il rischio 0 non esiste. Se non vogliamo il nucleare dobbiamo sostituirlo con rinnovabili e accumuli (che al momento non esistono perle capacità elevate che ci servono). L'unica rinnovabile che può competere con il nucleare per affidabilità è l'idroelettrico, ma anche questa non è esente da rischi e impatto ambientale. Gli incidenti da idroelettrico sono stati più numerosi e hanno fatto più vittime del nucleare, ma giustamente non smettiamo di costruire nuovi impianti perché ne abbiamo bisogno e il guadagno che ne traiamo supera i rischi.
Zero emissioni.. interessante. Le scorie le mettiamo a casa di Barbascura.
Producono poche scorie e ci sono magazzini e contenitori appositi che non fanno uscire radiazioni, quindi quale sarebbe il problema? Usiamo il nucleare fino a quando non si scopre una nuova fonte di energia
@@alessandro3401 poche scorie adesso. Si tratta sempre di spostare ogni volta il problema un po' più in là
3mq di scorie all'anno. E comunque sia noi le produciamo già per la ricerca medica e l'industria farmaceutica, se non erro. Solo che noi non abbiamo impianti di smaltimento, quindi paghiamo altri paesi per smaltire le nostre scorie.
@@matteotalloru1303lo smaltimento di scorie, per quanto ne so, consiste nello stoccarle da qualche parte ed aspettare che ne decada la radioattività: un periodo che mi pare sia nell'ordine delle migliaia se non addirittura milioni di anni. In pratica trasformiamo il pianeta in un futuro magazzino di roba che non sappiamo più dove mettere e come tutta la roba che non sai dove mettere, finirà al 99% in giri illeciti
@@dionigiborrelli3821 fino agli anni 90 le buttavano a mare. Senza contare i 4 sommergibili nucleari russi che già sono sepolti. Infatti la Germania vuole spegnere le centrali per quello lo stoccaggio non è sicuro. Ci sono oggigiorno centri specializzati che riciclano la maggior parte di uranio e plutonio. In modo da poterlo riutilizzare. Il resto chiaramente deve essere stoccato come dicevi tu
Mi fermo qui, per chi vuole riflettere bastano questi primi argomenti. Ho 73 anni e ho vissuto la più felice delle generazioni. Per voi giovani posso solo augurare buona fortuna.
Già... Di fortuna ne abbiamo proprio bisogno
Grazie mille signore. Ma non è di fortuna ciò di cui abbiamo bisogno, bensì di speranza
Adoro questo nuovo formato con pillole in shorts, sarebbe l'arma perfetta di Facebook contro i boomer
L'arma migliore contro i boomer è l'anagrafe
@@fib1478 quella migliore contro i millennials è lavorare
Non è il nucleare di nuova generazione a far paura. Ma come vengono assegnati gli appalti in Italia.... Contando che nel campo energetico si sono inserite tutte le varie mafie.
sul nucleare non vengono assegnati appalti, dietro ogni centrale nuclerare del mondo c'è un ente internazionale chiamato ispeziona e comanda ogni cosa, la mafia non può infiltrarsi in materie così specifiche e in ogni caso verrebbe gestita da enti non italiani
Potrà scioccarti questa cosa, ma la criminalità organizzata e gli appalti truccati esistono ovunque
È tutto supervisionato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Per capirci quella che è intevenuta adesso nella centrale ucraina per verificare i danni all'impianto
@@stefanocaronti potra scioccarti questa cosa ma non esiste nel nucleare, è una rete di enti internazionali enorme, non c'entrano nulla con l'italia, enti nazionali, regionali, comunali, ecc...è impossibile da corrompere visto che dovresti corrompere migliaia di persone insieme e saperne qualcosa di nucleare, è impossibile per le mafie italiane infilitrarsi in qualcosa di così specifico e diramato
@@pietroceccariglia sì lo so. Infatti il motivo del mio commento era esclusivamente per dire che se le centrali fuori non hanno problemi di infiltrazioni mafiose o appalti truccati non è perché non sono italiane. Cioè, mi stai dando conferma di ciò che ho detto
Barbascura, persona molto, molto intelligente. Grazie.
SU ENERGIA NUCLEARE NO INTELLIGENTE!!
@@Riccardo-br4wb ...capito tutto, sei tra quello che credono di trarre energia dalle scorreggie...
@@paoloalberti8877 SI TRATTA DI SOSTANZE CHE PRODUCONO MORTE E SOFFERENZA PER OLTRE 10 000 ANNI,CHIARO!!POI,OK,IL RENDIMENTO DELL' ENERGIA DA FISSIONE NUCLEARE E' OTTIMO,VA BENE,PERO' ALLE FORME DI VITA DI QUESTO PIANETA A MATRICE CELLULARE ORGANICA CREA TROPPI PROBLEMI.QUINDI,OBBLIGO DEVE ESSERE GESTITA CON SICUREZZA ADEGUATA,PERO' COSI' SUCCEDE CHE SE SI USA 20 GRAMMI DI URANIO(CARBURANTE PER FISSIONE NUCLEARE)E DOPO SPENDONO 100 000 000 000 DI EURO PER DEPOSITI DI RIFIUTI NUCLEARI IN SICUREZZA ES. IN GERMANIA, E IL MICIDIALE CHE NON SONO IN SICUREZZA ASSOLUTA,QUINDI HAI CAPITO LA FOLLIA !!!
@@Riccardo-br4wb🤡 disadattato
Lo dico da quando avevo 15 anni ma ho sempre suscitato scetticismo attorno al mio pensiero...speriamo che barbascura sensibilizzi un pochino
Dopo tutto quello che ha passato (e mangiato) in America con Nicolò Balini un incidente nucleare sarebbe un piccolo raffreddore 🤣
🤣🤣🤣visto anch'io.. Bellissimo
@@robinaux2435 quando ho visto il sangue in quelle lenzuola ho pensato subito ad un serial killer 😂😂😂
@@ihaveadream7573 più probabilmente era un tossico che ha fatto casino con l'ago.
Speravo fosse lo spezzone che parla dei mattoni che puzzano e quelli di hello Kitty. 😆
Tutti aspettavamo quella parte 🤣
Io invece in un deposito di scorie...!..in Italia 😱
L'italia gestisce già scorie nucleari
Bravo barbascura, sana onestà intellettuale
E le scorie radioattive? Mi sembra che ci dimentichiamo qualcosa
Le fai stoccare. Occupano uno spazio minimo e per di più sono siti molto sicuro
E sono quantità irrisorie paragonate alle pale eoliche e i pannelli fotovoltaici interrati senza preoccuparsi della contaminazione del suolo da metalli pesanti
@@lolloblue9646 😂😂
Se leggi attentamente i commenti, in realtà sono state delle scimmie a scriverli
@@lolloblue9646 fioi...crollano i ponti e pensate che siamo in grado di fare centrali nucleri sicure e antisismiche? In francia e in Olanda non ci sono terremoti come qua e basti vedere il giappone per capire la portata dei possibili disastri. Non è la soluzione
Si dice NUCULARE, Barbascú, NUCULARE (CIT.)
Citazione illustrissima
Il problema è il costo di impianto altissimo, il corretto smaltimento delle scorie e il tempo di impianto che si attesta attorno ai 10 anni
Non è proprio così, la durata del combustibile nucleare è di gran lunga più alta dei fossili, per non parlare delle ceneri delle centrali a carbone che sono peggio delle scorie nucleari, con livelli altissimi di diossine e composti aromatici e metalli pesanti che sono peggio della radioattività.
Da chimico.
E purtroppo in caso incidente i danni possono essere incalcolabili
@@nicomaurobadolamenti1443incidenti che hanno una probabilità bassissima
@@Andrea-pi4xv prima di parlare, guarderei le statistiche, ricordando che nei casi più gravi si rende invivibile un intero territorio
@@nicomaurobadolamenti1443 quei casi sono ormai statisticamente impossibili. Le correzioni apportate dopo Chernobyl e Fukushima lo rendono impossibile (non improbabile, IMPOSSIBILE) da replicare.
“È come l’interno di una farmacia”, “ma per i rischi …”, “noooh … è solo propaganda … pensa alla farmacia”
Quali rischi?
Il problema dello smaltimento delle barre uranio ,.... 12,3 anni per il tritio. 30 anni per il cesio-137 e lo stronzio-90. 24100 anni per il plutonio-239. 710 milioni di anni per l'uranio-235.
Ma è vero oppure hai sparato a caso?
@@jio_0884 è vero. Lo dovresti mandare nel sole per risolvere. Però sulla terra c’è un sacco di spazio inutile.
Però è un po' semplice così ^^" non consideri il riciclo delle scorei, il fatto che sono solide, il confronto con le altre produzioni chimiche, insomma è come dire il pollo fa male perché se lo lasci al sole per una settimana non lo puoi mangiare
se voi anziche ascoltare sto scappato di casaascoltaste persone competenti imparereste qualcosa in piu' sulle scorie e sui reattori di 4-rta generazione.
Puoi mettere le scorie radioattive a diversi km sottoterra senza troppo sforzo, è un tipo di soluzione molto fattibile al giorno d'oggi
Bisognerebbe anche parlare dello smaltimento dei rifiuti radioattivi…..
È vero! e fare anche chiarezza sulla quantità delle scorie che vengono prodotte perché, se si va a indagare, si scopre che sono veramente poche in relazione all'energia prodotta. Poi sarebbe da paragonare con le altre fonti di energia e fare un confronto tra energia prodotta/rifiuti da smaltire (come e se vengono smaltiti)/impatto ambientale e da lì trarre le conclusioni. Purtroppo c'è ancora molta ignoranza sull'argomento energie e il non sapere genera dubbi e paure
Ho letto e visto un video a riguardo, non ricordo la fonte ad essere sincero. In ogni caso se tutti usassero il nucleare, prodotto tramite fissione (perchè ovviamente la fusione non è ancora stata raggiunta) si produrrebbe unq quantità di scorie bassissima. Conta che se dovessimo dividere le scorie per il numero di abitanti sulla terra, si produrrebbe una quantità di scorie pari a un barattolo di alluminio (tipo quello della pasdata di pomodoro, o dei fagioli), e questa quantità coprirebbe l'intera vita dell'individuo. Quindi in reltà il problema delle scorie è ampiamente trascurabile.
@@davide12446 Una centrale da 1GW produce 25/30 Tonnellate di rifiuti l’Anno ma il problema principale è lo smaltimento e gli incidenti legati ad esso. Anche per rifiuti a bassa radioattività ci vogliono fino a 10 anni e comunque credo che la Fusione nucleare sia sempre rischiosa e pericolosa; non succede nulla….ma quando succede….
@@lucaponti485 No no la fusione è un altro discorso, non solo le scorie sono veramente trascurabili e "innocue", ma non è neanche pericolosa... Se qualcosa va storto il plasma all'interno del reattore si raffredda e finisce lì, magari con danni economici e spreco di energia, ma nessuna tragedia simil-chernobyl
@@alessandromonticelli8595 confuso con fissione…. 😅
Chiamiamola in modo diverso perché l unica cosa che spaventa è la parola nucleare!
3 problemi che sorgerebbero: Costi, Tempistiche, Luoghi. La Sicurezza è condizione necessaria ma non sufficiente.
Che sono tutti in gran parte problemi estrinseci alla tecnologia, specialmente l'ultimo, dipendendo invece da come questa tecnologia viene trattata in funzione dell'opinione pubblica. Un'opinione pubblica contraria rende difficile la scelta del luogo (visto che l'unico requisito vero e proprio è la presenza di acqua) e rende necessaria, come misura di rassicurazione, una over regulation che in Europa e USA ha praticamente ammazzato il nucleare facendone esplodere ingiustificatamente tempi e costi (e facendo morire il settore i tempi si allungheranno per i primi nuovi reattori di ogni Paese, dovendo ripristinare le competenze, specie con reattori FOAK, First Of A Kind, ovvero i nuovi modelli). Inoltre sempre tale opinione pubblica rende difficile mantenere la stabilità politica necessaria per poter procedere senza intoppi nella costruzione (ulteriore allungamento dei tempi) e rendendolo poco appetibile a investitori e banche (a meno di non aumentare i tassi di interesse in maniera spropositata, e quindi facendo lievitare i costi). La media mondiale di costruzione di un reattore è 7 anni, 5 se guardiamo agli ultimi 30 anni. Il peggiore della storia è Olkiluoto-3, in Finlandia, che ci ha messo 17 anni per essere costruito, e comunque grazie ad esso la produzione elettrica finlandese è praticamente decarbonizzata. Ipotizzando che il primo reattore italiano venga iniziato a costruire nel 2030 (in sei anni convincere opinione pubblica e risolvere le scartoffie si può fare benissimo) e ci impieghi 17 anni, e che ogni anno si incominci la costruzione di un nuovo reattore (che per questione di standardizzazione e recupero delle competenze ci metterà sempre meno), non è azzardato ritenere che al 2050 avremmo 5 reattori di quella potenza (1.7 GWe), quasi metà del nostro carico di base. E questo è un worst case scenario, quei 17 anni sono un unicum nella storia
@@thekingofgindiose si riuscisse a mettere d'accordo la maggioranza della popolazione e si facesse qualche legge ad hoc per velocizzare la burocrazia del caso, potremo averle per il 2035. Quello sarebbe il sogno
@lesokun7307 si potrà fare quando la maggior parte dei vecchi moriranno, 10/15 anni
Grandissimi! Mancano solo le musichette motivazionali...
Per fortuna mancano*
🤣🤣🤣🤣🤣
Ho letto anche io suo libro, molto bello e simpatico. Ha gli attributi, ‘sto qua. Purtroppo la cultura media italiana è bassissima, con la classe politica che esprime la bassezza del popolo. Siamo fottuti.
Devi abilitare tu a fianco alla centrale così se ci sono problemi hai la farmacia
Ok, puoi scegliere di abitare vicino ad una centrale a carbone
Ahah questa e' bella!
A parte che I materiali radioattivi in disuso impiegano millenni per scaricaricarsi, senza contare la pericolosità degli incidenti.
L'ultima volta erano ad un passo da dover evacuare Tokio.
È incredibile che tu parli cosi.
Perché credi di non avere centrali nucleari a 20 metri dal confine?
Oltre al fatto che in Italia uno tsunami non lo vedi.
Un terremoto, un alluvione un errore umano... le possibilità di certo non mancano.
Averle al confine non le rende certo sicure.
@@ziopuzzo5590 la costruisci dove non hai alluvioni e in zone con poco rischio sismico che comunque non è un gran problema visto che in Giappone hanno molti più terremoti. L'errore umano non è una variabile per non fare qualcosa, soprattutto se sai come farla.
E le scorie?
Le scorie sono dei rifiuti solidi facilmente trattabili e stoccabili, che possono essere messi in sicurezza in un deposito fatto apposta. E non c'è neanche bisogno di avere delle centrali nucleari per costruire un deposito nazionale per le scorie, visto che L'industria, la sanità e la ricerca producono scorie.
Ps. Tutti si preoccupano delle scorie nucleari, ma nessuno si fa un pensiero per le scorie chimiche. Peccato che incidenti con le scorie nucleari non avvengono mai, mentre incendi in industrie o depositi chimici ne avvengono diversi all'anno solo in Italia.
Poche, sicure e controllate da organizzazioni internazionali, senza contare che sono riciclabili, anche se per ora non è una pratica comune anche se molti si stanno muovendo in tal senso.
Le potresti letteralmente tenere in casa e avresti spazio per diversi anni per farti capire quanto sono poche in proporzione all'energia creata
Le scorie radioattive 🙃
E lo smaltimento mafia-free. Ma viviamo nell'epoca più idiota della storia dell'umanità. Ormai sono tutti esperti. Una centrale a fissione? Ma si che ci vuole. Il rischio è ZEROH!
Infatti siamo tutti preoccupati per la centrale di Zaporizhzhia proprio perchè il nucleare a fissione è a prova di incidente. E se succede, che sarà mai. Metti un sarcofago per qualche migliaio di anni come a Chernobyl e chiudi tutta la zona circostante per qualche decina di Km. Un rischio ridicolo.
Sono poche e facili da immagazzinare.
Il nucleare ha ferito 600mila persone nel corso della storia, il carbone, petrolio, gass e tutto quello che viene usato ora causa 1 milione di morti OGNI ANNO, senza contare le morti e i danni che causa tramite l'inquinamento del clima, se si continua ad utilizzare metodi così possiamo pure parlare di estinzione della razza umana, tutto ciò solo per arricchire i criminali.
@@Ilsindacodicooperville E questo chi te lo avrebbe detto? Mr Cialtron?
@@nabucodorozon molto meglio le scorie del gas, quelle le possiamo stoccare in sicurezza nei nostri polmoni 👍👍👍
Purtroppo quello che è successo a Chernobyl ci ha segnato profondamente ma è una paura irrazionale... Ma visto come vanno le cose in Italia, la manutenzione la lascerei a qualcun' altro (scherzo ma neanche troppo)
In realtà il nucleare ha molte meno emissioni del eolico e fotovoltaico
Video brevi come questi sono come i titoli dei giornali, concisi, mettono in mostra solo un aspetto (positivo o negativo) e tralasciano tutto il contorno: pianificazione, fattibilità, logistica, costi, rischi.
I rischi non ci sono
Penso che vogliano pubblizzare infatti tutto il loro contenuto che hanno da offrire.
Infatti nella descrizione c'è il link del loro pdcast.
Ti fanno incuriosire e poi tu vai a sentire la loro opinione
@@valeriorufoloni6933 si e Chernobyl non esiste allora
@@maddy5407sono passati un po' di anni, comunque cerca gli incidenti su centrali a carbone e ne riparliamo
@@maddy5407 sta parlando di come funzionano le centrali. Mica degli incidenti che sono accorsi nel corso del tempo. Lì è esplosa la centrale ma non è che hanno aumentato la potenza e quindi hanno fatto emettere più sostanze tossiche
Sisi certo che se inizi a considerare lo smaltimento degli impianti e le conseguenze degli incidenti in quel tipo di centrale… il discorso cambia completamente.
Lo smaltimento è ormai diventato talmente facile e senza rischio (almeno nei paesi con abbastanza denaro per farlo bene) che non è più un problema da anni. Gli incidenti più gravi come Chernobyl, sono stati causati dall’incompetenza dello stato, quelli meno gravi, causati da eventi difficili da prevedere, sono stati invece molto meno gravi (Fuskushima per esempio ha avuto una sola morte anni dopo, se non si contano coloro morti calpestati dalle persone prese dal panico).
Il nucleare è la fonte di energia rinnovabile che causa meno morti e produce più energia
Anche le scorregge fanno energia ma chi se ne fotte dell inquinamento tra qualche hanno saro sotto terra chi se ne frega degli altri
Io volevo visitare Fukushima ma mi hanno detto che la farmacia era chiusa
Ms cosa centra
Dove si può vedere il video completo?
Bassissimo impatto ambientale? Nel breve periodo… nel lungo i problemi di stoccaggio delle scorie sono un enorme problema ambientale
In realtà nel lungo periodo fotovoltaico e altre fonti di energia come l'elettrico inquinano molto ma molto di più del nucleare. Il primo perché tra la varie componenti contiene materiali come silicio, tellurio, piombo e cadmio mentre per quanta riguarda il secondo abbiamo le classiche pile a litio e tutti questi materiali si accumulano e non perdono le loro proprietà tossiche mentre gli scarti nucleari nel corso del tempo perdono la loro radioattività. Dopo tot tempo le scorie nucleari perdono la loro radioattività mentre gli scarti delle altre fonti di energia rimangono dannose per l'uomo e per l'ambiente. Inoltre bisogna considerare che il 95% delle scorie nucleari viene completamente riciclato e con l'avvento dei reattori di quarta generazione la percentuale di scorie riciclabili aumenterebbe ulteriormente. Infine le scorie prodotte dal nucleare sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle prodotte da eolico, fotovoltaico, idroelettrico ecc
@@antonioaprano8775 Grazie dell'esaustiva risposta che in parte condivido. Il problema è comunque quel "tot di tempo" che sono migliaia di anni. E poi nell'equazione c'è il rischio di incidenti. Per quanto basso nel lungo periodo sono quasi inevitabili e vanno secondo me considerati. Resta vero che comunque la tecnologia applicata alle altre energie rinnovabili ora è impattante, ma si spera che con il tempo queste migliorino (in particolare per quanto riguarda le batterie che hanno grandi margini di miglioramento...)
... e se qualcuno non è daccordo militarizziamo i cantieri come dice Calenda.
Inizia con il farla fare prima a casa tua, di quel farabutto di calenda e di tutti gli altri che la vogliono!
@@annacinieri7932 va bene, così noi siamo a posto con l'energia mentre tu piangi sangue.
@@annacinieri7932 Sono d'accordo con te! I liberisti sono più fasci dei fasci!
O come fece la Francia 😁
@@annacinieri7932 la farei sotto casa mia, che problema c'è... Solo chi non è informato ha paura del nucleare
"Ho paura del nucleare"
come se scoppiasse in francia o in olanda noi fossimo salvi.
Tanto vale attivarci su questo fronte il prima possibile
Le scorie le portiamo a casa tua
Quello e’ una cavolata l olanda e’ a quasi 1000 km di distanza
@@toffonardi7037 le ricordo che sono arrivate delle radiazioni di cernobyl anche qui in Italia, ed è al doppio dei km
@@leternopadre vada a leggere cosa dicono sulle scorie del nucleare e quanto spazio prendono quest’ultime. Non parli per sentito dire per cortesia
@@leternopadre si provi ad informare su come vengono stoccate le scorie nucleari, il livello di controllo che c'è nel farlo è quanto spazio occupano. Poi si faccia le stesse domande per i rifiuti di natura chimica prodotti da una ben più lunga serie di industrie
…. Tutto vero ….. l’unico problema è lo smaltimento delle scorie ….. dove possiamo smaltirle e con quale procedimento????? ……
Sullo stesso internet che usi per scrivere sto commento puoi trovare la risposta alla tua domanda, forza cerca che ce la fai
Non si può, si mettono sotto terra e saranno cazzi delle generazioni tra 3000 anni se non ci sono crisi geologiche e viene spaccato il container, giusto un altro tipo di inquinamento ma la gente così come col petrolio ed è egoista e presuntuosa dunque otterrà facilmente ora e rovinerà il futuro come già stato fatto in passato
@@lorenzovergani6920 ma lascia perdere internet
@@lorenzovergani6920 su google ho trovato che le possiamo mettere in casa tua
@@Louis13XIII va benissimo
Le scorie radioattive te le porti a casa tua?
Sono sotterrate, contenute
@@lorenzovergani6920 Sei sicuro? Mai sentito parlare di traffici illeciti?Sei sicuro che siano veramente contenute?Nuocciono ugualmente all'ambiente...E poi sei sicuro che a nostra madre terra faccia piacere essere imbottita di porcherie? O che dell'oceano piaccia che i fondali siano disseminati di schifezze?
Inquiniamo con il carbone, top business mind
@@tony_4207 Inquiniamo con il petrolio ed i suoi derivati, con le bombole spray, con il gas, con la corrente elettrica...perfino le mucche inquinano con le loro deiezioni...il problema è limitare i danni, e non è semplice. Il nucleare comunque non è certo la soluzione...
Inoltre le scorie chimiche prodotte da farmacie e ospedali sono molte molte di più. In percentuale le scorie radioattive sono 1/6. E stanno studiando per riciclare scorie radioattive. Inoltre sono controllare. È veramente così semplice
Non è solo propaganda, può causare danni enormi, rari? Ok ma ci siamo riusciti in passato, perché siamo fatti così, un po’ distratti ed un po’ birboni. E io sono a favore del nucleare…
Adesso non ho ascoltato tutta l'intervista, ma mi chiedo dove il luminare voglia buttare le scorie....
Nello stesso posto in cui mettiamo le tonnellate di rifiuti Radioattivi prodotti dagli Ospedali....
Nei centri di stoccaggio?
@@leandromaniscalco5248 quindi infilare tonnellate di scorie sotto terra è una soluzione alla lunga sostenibile dici?
@@onesta_intellettuale7358 ma quali tonnellate che se si raggiungono i 3 kg all'anno è già assurdo
@@leandromaniscalco5248 Per Impianti nucleari?
Verissimo.. non è di grande impatto ambientale..ma dimentichiamo che in Italia abbiamo un'amministrazione che chiamarla malavita sarebbe un complimento.. immagina per lo smaltimento...quante belle terre dei fuochi vogliamo??
Attualmente smaltiscono cmq i rifiuti tossici che emettono le altre centrali energetiche, solo che il nucleare sarebbe controllato a livello europeo, inoltre una centrale produce 3 metri cubi all'anno di scorie.
E poi magari non è la scelta migliore, è solo la meno peggio.
La gestione dello stoccaggio non sarebbe compito di amministrazioni italiane, ma internazionali, che appena vedono qualcosa fuori posto ti fanno chiudere
@@giac370able Le stesse amministrazioni internazionali che hanno appaltato alla camorra lo smaltimento di migliaia di tonnellate di scorie che sono finite sotterrate nella provincia di caserta?? Se voi credete alle favole..
@@SaGeOwL4891 Sono d'accordo ma comunque in Italia sono già state smaltite scorie di origine europea...in campania in provincia di Caserta..sotterrate nel sottosuolo.. io credo che potremmo anche appellarci a fonti di energia migliore del nucleare.
@@alessandroneri3840 ehm non proprio. Stai confondendo le scorie industriali, che vengono attualmente prodotte anche in Italia, con quelle nucleari. Quelle nucleari, oltre a essere poche, non possono essere semplicemente sotterrate visto l'alto tasso di radioattività, ma vengono stoccate in cisterne rivestite al loro volta in modo da renderle impenetrabili persino ai missili. Te lo dico perché altrimenti in provincia di Caserta la situazione sarebbe peggiore, di gran lunga peggiore. Per altro con le sole fonti rinnovabili attualmente non si arriva al fabbisogno energetico, anche investendoci molto e il nucleare è di gran lunga migliore del carbone e del gas russo
Bella la parte in cui ci fai vedere come spiega il perché sia propaganda
Non ti basta avere Draghi come presidente del consiglio? Servo dell'Europa e degli Usa qui per svendergli tutto il possibile affossando il nostro paese.
La sua politica energetica è la stessa renderci dipendenti dagli altri, in questo periodo non dai "nemici" Russi
@@gammytest6806 Purtroppo non ci ho mai capito un granché della situazione politica italiana, quindi non saprei che dirti. So che è una grave mancanza, ma mi sembrano tutti dei deficenti che invece di parlare delle loro idee buttano la m***a sugli altri
ruclips.net/video/Sm5kFXpJc9k/видео.html&ab_channel=CARTONIMORTI
Se è una tragedia è successa in Giappone che sono molto professionali e precisi nella vita di tutti i giorni e nel lavoro, pensa in Italia come finirà.
Qua cadono ponti per mancanza di manutenzione, non riparano strade e altro , si fanno le cose in modo approssimativo in generale.
Abbiamo la sanità che fa piangere.
Pensate con una centrale nucleare come andremmo a finire, dov'è scritto che eccelleremo nel gestirla a dovere. La Storia parla chiaro.
Spoiler: in Giappone non c'è stato nessun morto dovuto alla centrale nucleare
In Giappone non c'è stato nessun morto ed i livelli di radioattività erano tutti assolutamente nella norma. Peccato che quell'evento sia stato strumentalizzato dai promotori dell'ideologia anti nucleare per inculcare questa paura irrazionale: in realtà Fukushima è proprio la dimostrazione che le centrali moderne sono a prova di terremoto
@@andreacasini1011 sei troppo divertente, comunque se per te essendoci che non ci siano stati morti quindi non sia una cosa grave non hai capito cosa significhi e cosa ci sia dietro ad un problema del genere.
Vai a vivere a Chernobyl allora ahahha
@@mafra1450 forse sei informato male. Ad Hiroshima il governo ha creato un panico assurdo evacuando migliaia di persone dalle loro case, cosa che non era per nulla necessaria. Circa il 70% di queste poteva non essere evacuata. Questo ovviamente per la centrale. Chernobyl non può essere considerata una "centrale nucleare standard", in quanto lì si producevano anche armamenti, e per fare ciò è stato rimosso l'involucro dal nocciolo, cosa che oggi tutte le centrali hanno, guarda Hiroshima non ci sono state radiazioni esposte. Soprattutto poi ad Hiroshima c'è stato uno TSUNAMI, ricordiamoci che le centrali nucleari hanno salvato un sacco di vite dal terremoto fungendo da riparo stabile
@@andreacasini1011 avrai ragione, ma so che hanno speso un sacco di soldi in strutture di contenimento non so spiegare bene.
Se non sbaglio dovevono liberare piano piano in mare il prodotto della centrale nucleare, ricordo era nato un putiferio ma hanno affermato che non inquina.
Comunque in Italia secondo me non sapremmo gestire un possibile incidente.
Basissimo impatto ambientale finché non esplode poi diventa a devastante impatto ambientale
Soprattutto, per il "e dove mettiamo i pochi m³ di metallo radiattivo?"... Li puoi stoccare. Invece le centrali fossili dove buttano le migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e CO2 che producono? Ah, nell'aria. Comodo! Non farà mai male a nessuno così!
Un breve ciclo di vita della CO² assorbita dalla metà degli organismi viventi sulla Terra contro MINIMO 20.000 anni di radiazioni nocive per il 99,9% degli esseri viventi? Mi sembra più che ragionevole in realtà visto che con queste ultime non abbiamo idea di come riutilizzarle al meglio, o come immagazzinarle senza rovinare o distruggere gli ambienti circostanti, quindi, per cortesia, invece di scrivere la prima cosa che ti passa per la testa come facevo io prima in modo superficiale, o non parlare, o approfondisci meglio. (Non mi interessano gli eventuali errori di punteggiature che potresti volermi correggere quindi risparmiati di farlo)
@@WilliamGhinea E chi li dovrebbe assorbire? Tu? Perché gli alberi non ce la fanno più. Al contrario è molto facile conservare un quantitativo di scorie grande come una lattina di coca (il quantitativo prodotto da una sola persona in TUTTA la sua vita).
@@Tmplar gli alberi c'è la fanno eccome, anzi, loro stanno da Dio, il problema non sono gli alberi o le piante in generale, siamo noi che le eliminiamo per i nostri scopi e che di conseguenza non bastano più a mantenere l'equilibrio tra ossigeno e CO² e noi stiamo deforestando e contemporaneamente costruendo altre fabbriche, questo è il motivo per cui ci intossichiamo. Non sparare cazzate
@@Tmplar Sono a favore del nucleare ma il problema delle scorie è serio e non va minimizzato se vuole essere affrontato realmente. Nel caso si parlasse di transizione a livello mondiale del nucleare la tua "lattina di coca" andrebbe moltiplicata miliardi di volte.
@@antimonapolitano1465 Si ma anche l'energia prodotta andrebbe moltiplicata, così anche le emissioni di CO2 necessarie per produrre lo stesso quantitativo.
E per lo smaltimento delle scorie il procedimento com'è?
Deposito nazionale che sei obbligato a fare perché il 98% delle scorie che abbiamo sono fatte dagli ospedali, ricerca e industrie che lo utilizzano, quindi serve apprescindere dalle centrali, queste sono una caccola. Se non lo vogliamo smettiamo anche di fare le TAC in ospedale se no siamo costretti anche senza centrali. È tutto ideologismo, sono 2 anni che mi pento di avere votato contro nel 2011
@@lucacorsi non sapevo tutta la storia. Grazie per l'informazione. Comunque la mia era una domanda perché davvero non conosco i procedimenti.
@@maicolcapparuccia3610 Ci mancherebbe non era un accusa la mia, anche io cerco di informari, per quel che è possibile, su canili affidabili. Il problema che c'è molto ideologismo dietro. Lo vedi dal fatto che si parla solo dei difetti del nucleare (e ci sono) invece le altre sono come giocare ai lego.
Lo buttiamo nello spazio
Vieni pure in provincia di Brescia...bidoni ruggini pieni di materiale radioattivo che praticamente non servono a nulla come protezione; sono 40 anni che le abbiamo chiuse ed ancora non siamo riusciti a trovare un sito dove contenerli decentemente......Ogni centrale produce 30 tonnellate annue di rifiuti da conservare per almeno 300 anni, dove cavolo li metti?Iniziamo a sistemare quelli che circolino da prima che nascessi io, prima?
Il problema del nucleare è che mal si sposa con la conformazione del territorio italiano, perlopiù montuoso e collinare e soprattutto soggetto a terremoti. Tant’è che una delle volte in cui l’argomento tornò in auge venne proposto di installare le centrali in Sardegna, che ha un rischio sismico molto basso, e i sardi giustamente si opposero.
Fukushima ha retto ad uno dei terremoti piu disastrosi di sempre ed uno Tsunami di 13 metri
si sposa perfettamente perchè sarebbero costruite solo o principalmente al nord dove c'è pianura e grande richiesta di energia
D'accordissimo.
Tra l'altro alcune centrali nucleari d'oltralpe sono vicinissime ai nostri territori.
Quindi in Francia e in Olanda hai comprato l'aspirina in una centrale nucleare?
Intendeva che è una cosa normalissima e nulla di fantascientifico come molti credono.
Ah eh una domanda: poi le celle di uranio come verrebbero smaltite?😂 Ah già, le seppelliscono sotto terra al rischio di distruggere falde acquifere e il resto dell'ambiente in caso di terremoti.
peccato che eolico causa morti sul lavoro e i pannelli solari sono tossicissimi e non ci sono al momento modi di smaltirli finito i loro cilco di utilizzo, inoltre tutte le scorie prodotte in Italia sarebbero pochissime si parla tipo di metri cubi... informati prima di dire cagate
@@diegodiego9593 cagate? Cosa ho detto di sbagliato?🤣🤣
@@Emanuelee.Greco_ te lh I spiegato le scorie sono pochissime come quantità e inquinerebbero molto meno di tutto ciò che richiedono le rinnovabili tra realizzazioni e potenziamenti sulla rete elettrica e nello stoccaggio dell' energia
@@diegodiego9593 abbastanza scorie da creare una chernobyl 2, questa è la verità. Non so se inquina di più lo smaltimento dei pannelli solari o un disastro nucleare. Vai a dormire nonno😝
@@Emanuelee.Greco_ ma da dove cacci queste cose, mostrami uno studio, qualcosa, sei totalmente pazzo a dire cose del genere. Guardati due video dell avvocato Dell'atomo o di ingegneria italia
Tante sciocchezze tutte insieme e dette così male non le avevo mai sentite.
Il problema in Italia sono i possibili gestori delle centrali…
ben detto ahahahahah
Questa è un altra cazzata. Ci sono degli enti internazionali che controllano tutto. Va bene che siamo un paese di merda (lo dimostrano anche queste discussioni) però ci sono centrali in paesi molto più corrotti del nostro. È pieno di ideologismo il tema e non riesco a capire perché. Possibile sia solo irrazionale paura?
sarebbero gestite da organizzazioni europee
Quando sei stato Francia ti hanno detto che le centrali nucleari sono in bancarotta e che il paese le ha dovuto nazionalizzare ? Ti hanno detto😅 quanto tempo ci vuole per costruirne una? No giusto per sapere
Oggi son quasi tutti per il nucleare, ma alla fine sembra più una moda. Pochi anni fa era il contrario e molti ritenevano che il fronte pro-nucleare era "reazionario", lo sostenevano più che altro Berlusconi e l'area che diremmo oggi sovranista, di destra e sinistra mentre era estremamente avversato da chi si dichiarava progressista. Ora invece
Bisogna tenere in considerazione le scorie nucleari
Sono contenute in appositi container tipo
@@lorenzovergani6920 Anche il reattore di Chernobyl. Vi sfugge il fatto che lo hanno dovuto sostituire da poco perchè anche i contenitori "appositi", nel tempo si deteriorano. E le scorie hanno tempi di dimezzamento di secoli o di migliaia di anni. Non le puoi riciclare, e le devi sorvegliare. La tecnologia a fusione sarà pronta per l'allaccio alla rete nel 2050. Non ha più senso investire su quella, così magari ci si arriva prima? Perchè il nucleare del futuro è quello. Non la tecnologia a fissione.
@@lordpiccettino dubito sia fattibile in Italia tra meno di trent'anni. Ma poi vorrebbe dire aver in cantiere ora centrali a fusione per averle nel 2050, se sei più informato dimmi pure dove hai trovato sta stima
@@lorenzovergani6920 per Il 2050 è previsto il primo impianto allacciato alla rete. Se si parla di orizzonti temporali futuri (anche per le centrali a fissione), tanto vale puntare su una tecnologia che ha futuro, non su una vecchia e meno sicura.
@@lorenzovergani6920 infatti quello che ho scritto è che se si investono più risorse sulla ricerca nella fusione, magari ci si arriva anche prima. E quello si che è davvero nucleare pulito
Quando tifate per il nucleare, ricordatevi che siamo sempre in Italia dove le cose sono fatte a cazzo (sappiate che io sono per il nucleare, ma se fatto bene, non dove i rifiuti vengono gettati in mare o sepolti sotto una scuola)
Ps. A te che scrivi tipo VS laureato in chimica, sappi che anche io studio chimica, per cui il mio dubbio non è sulla materia in sé, ma su un entità bipede che non riesce a gestire nemmeno una centrale a petrolio, figurati una nucleare
In italia vengono già stoccate scorie nucleari.
Lo smaltimento delle scorie (così come qualsiasi altro aspetto concernente la centrale) è strettamente supervisionato da enti sovranazionali come l'IAEA. Non c'è alcun pericolo che le cose vengano fatte a cazzo, tant'è che hanno centrali pure in paesi messi molto peggio dell'Italia.
@@luigitraino non saprei, ultimamente ho ben poca fiducia nella gestione dell'apparato amministrativo, in ogni campo, è vero che non possiamo continuare a essere uno dei pochi paesi (se non l unico) in Europa a non adottare il nucleare come soluzione energetica, da un sacco di posti di lavoro, è molto conveniente dal punto di vista del costo dei materiali (almeno è redditizio e soddisfa il fabbisogno d energia, anche se l uranio non è che sia così tanto economico), però d altro canto, se penso a gente incompetente e incozzata finita a fare lavori importanti, allo statale che tutto fa tranne lavorare, e al politico che si mangia il denaro destinato alle imprese, edili e non, non saprei
Da un avvelenamento da radiazioni non c è cura, mentre da quello causato da idrocarburi si
@@luigitraino la mia critica non va alla fonte di energia, che come tale colpe non ha, va alla sua messa in pratica, se fossimo un paese responsabile che non ha dimostrato di essere totalmente inefficiente da ogni punto di vista amministrativo firmerei oggi stesso per il nucleare, ma visto come siamo messi per le cazzate più misere scusami ma non mi sento sicuro di pensare come potremmo gestire impianti atomici in italia
@@nicolosoriga8910 il fatto è che tutti si preoccupano di questo fatto, delle mafie e della malagestione. Ma finiscono di preoccuparsi quando si leggono CHI e COME gestisce le scorie. Il nucleare se non erro lo trovi pure in messico e in egitto, sincero, credo sia più affidabile l'Italia.
il problema non sono le emissioni, ma le scorie prodotte. Ad oggi non esiste ancora un sito di stoccaggio definitivo
Ci sono già lì stoccaggi, come ci sono per gli scarti radioattivi di origine medica, oltretutto le scorie prodotte sono bassissime
Informati sugli scarti fisici...tipo quelli che non sanno dove stoccare da decenni...tipo...
Parliamo di poca roba e che in realtà è facile da stoccare.
@@mence5992 eh sì potremmo fare come i francesi che la gettano in siberia
@@selurehtekami8855 ti dà fastidio chi dice la verità? Sarai mica un mafioso?
Secondo me uno dei problemi del nucleare di cui non sento parlare tanto è il costo: primo di costruzione, mantenimento e manutenzione, e anche di corretto stoccaggio delle scorie. Se non ricordo male so parla di parecchi miliardi per centrale. Ovvio che per i benefici ottenuti è un investimento, ma non è che si può iniziare a costruire e poi mancano i fondi, oppure sono i finiti i fondi e quindi tagliano i costi dello stoccaggio... (Detto in parole povere)
Parlare di come delle scorie mal trattate potrebbero ucciderci quando le nostre fabbriche a carbone e petrolio stanno emettendo nanoparticelle che ci stanno uccidendo in questo momento è semplicemente irrazionale.
Nessuno sta dicendo di sostituire il rinnovabile con nucleare. L'argomentazione è che, poiché non possiamo ancora usare il nucleare per tutto, non ha nessun senso scegliere i combustibili fossili come sostituto momentaneo, poiché il nucleare è oggettivamente più sicuro. Il nucleare ti dà la possibilità di trattare i suoi scarti in modo non dannoso. Il petrolio ti farà per forza male
Per quanto riguarda i problemi di stoccaggio, anche in questo caso serve un po' di pragmatismo. Neanche le peggiori stime in assoluto dei danni fatti da chernobyl arrivano anche solo lontanamente vicine alle morti attribuibili ai combustibili. Se anche ci fosse una chernobyl ogni anno, ci vorrebbe molto tempo per pareggiare pareggiare conti. So che parlare di vite umane come di semplici numeri fa male, ma non si può far altro in questo caso. Bisogna scegliere tra due mali e stiamo scegliendo il peggiore.
Una centrale costa circa dai 5 ai 10 miliardi (varia dal tipo di finanziamento e consenso), il quale insieme allo smantellamento compongono i costi veramente elevati. Potrebbe sembrare molto ma una centrale nucleare oggi viene costruita per una vita media di 80 anni con 20 di prologa se in condizzioni perfette. Il costo del mantenimento e manutenzione non è poi molto soprattuto paragonato alle rinnovabile classiche (dove costa parecchio) il fossile (gas) logicamente batte tutti essendo il più economico. La differenza lo fa l'uranio il quale ha costa/potenza bassissimo. A diferenza di tutte le altre tecnologie il nucleare fa pagare tutto all'interno del costo del energia (€/kw), quindi al suo interno paghi sia la costruzione che lo smantellamento oltre alla manutenzione e all'uranio che al sucessivo smaltimento dei rifiuti radioattivi e delle scorie, e nonostante ciò è ad oggi la soluzioneenergetica più economica per il cittadino sia al costo del Kw sia perché non aggiunge costi fissi nelle bollette. La discriminante più grande la fa il tipo di finanziamento il quale avvolte ha interessi elevatissimi proprio per il rischio che qualcuno, come è successo in Italia, abbia la bella idea di chiudere in maniera anticipata la centrale. Il vantaggio però e che anche se l'uranio domani costasse il doppio il costo del Kw di energia aumenterebbe solo del 5%
@@lorenzodigrigoli3500 sono d'accordo con tutto ciò che hai detto e ci aggiungo un appunto
Una centrale nucleare è anche più efficiente del rinnovabile perché produce all'anno il 98% del suo potenziale mentre i pannelli fotovoltaici producono solo il 30% e l'eolico il 24%.
E inoltre una centrale nucleare media produce energia equivalente a 100 pale eoliche o 5 km² di pannelli.
In conclusione è la miglior energia di cui disponiamo ora.
Se poi ci metti il fatto che ha una vita media di 75-85 anni quando i pannelli bisogna cambiarli per il massimo rendimento ogni 5 anni e le pale oliche 10
@@fede4060x Vero, ma i tuoi dati sono troppo ottimistici. In Italia solo in sicilia si arriva al 25% annuo nel resto d'Italia le stime sono molto inferiori (la media europea è 17%) per l'eolico non stiamo neanche a parlarne il nostro territorio è pessimo a tal proposito il dato medio del nostro paese dovrebbe essere 7-10% (la media europea è del 24-25% e in inghilterra dovrebbe essere del 35-40%), gli unici posti veramete ventosi li si trova in sardegna e a largo. senza parlare poi degli spazzi che questi ultimi occupano e dell'impatto che darebbero sulla fauna e sulla flora.
L'impatto ambientale si presenta quando bisogna liberarsi delle scorie radioattive. Dove posso trovare il video completo di questa intervista? Voglio capire bene il punto di vista di BarbascuraX..
Ma le scorie sono comprese nel pacchetto emissioni, tra le altre cose le scorie non emettono nulla, vanno solo conservate attentamente. Al contrario le fonti fossili una volta utilizzate gli scarti della combustione non si possono controllare oltre al fatto che chiaramente inquinano moooolto di più
Le scorie saranno riprocessate tra 10 anni nei reattori di 4° generazione. Così finisce anche questa fobia
Le scorie datele a me le uso per i presepi
Io ho paura delle bollette non del nucleare
Domanda da ignorante: visto che l'emergenza energetica è una questione da risolvere nell'immediato, quanto ci si impiegherebbe a costruire delle centrali nucleari per coprire quello che il rinnovabile non riesce a produrre durante la transizione?
Quanto invece ci si impiegherebbe per installare impianti di rinnovabile per produrre la stessa quantità di energia?
Per la transizione completa ci vorrebbero all'incirca 10 anni, quindi sarebbe meglio mettersi in marcia subito!
Considerando la volatilità delle rinnovabili, in Italia ci si mette molto meno a costruire centrali nucleari per ottenere la stessa energia
allora il tempo medio di costruzione sono 5-7 anni a livello globale infatti sono una soluzione a lungo termine, in italia anche ci volesse il doppio rientreremmo comunque negli obbiettivi al 2050. per costruire un impianto rinnovabile che produca la stessa energia non saprei, però va considerato che: 1-ci vorrebbero molti più materiali(tra cui terre rare silicio ecc) e moolto più spazio. 2-lo stesso impianto avrebbe un capacity factor (tempo in cui viene effettivamente prodotta energia, è basso poichè le rinnovabili sono intermittenti, di notte un pannello non funziona) annuale del 20% mentre una centrale nucleare sta tranquillamente sul 90% 3-una centralnucleare è fatta per operare minimo 40 anni ma la sua vita operativa può benissimo essere raddoppiata mentre pannelli solari e pale eoliche dopo 30 anni vanno sostituiti
correggo: capacity factor del solare 25% dell'eolico 35% e nucleare 93%
@@robertomeo99 mi sembra troppo ottimista il 25% per il solare. Siamo più attorno al 16%, in media.
A si! E allora le scorie che ricava anche quelle sono ad impatto ambientale zero 🤔
Le scorie del carbone che vengono emesse in aria te le respiri e fanno MOOOLTO bene!!
L'impatto ambientale zero non esiste.
@@simoneorsi4763 l'impatto ambientale zero non esiste quindi produciamo scorie radioattive non fa una piega
@@Louis13XIII anche se le parole "scorie radioattive" fanno paura, non significa che l'impatto ambientale sia maggiore rispetto alle altre fonti.
@@simoneorsi4763 sìsì l'impatto ambientale di materiale radioattivo non è maggiore rispetto alle altre fonti hai proprio ragione, anzi, puoi pure mangiarle che non succede nulla
SI alla fusione NO alla fissione.
Hanno paura del nucleare.. , quando attorno a noi siamo circondati da centrali nucleari 😅
Il problema aldilà delle infrastrutture ,politica ,sono i rifiuti che non sappiamo smaltire in modo efficace
Non è vero, siamo in grado di farlo perché già lo facciamo con alcune attrezzature mediche e scientifiche che utilizzano questo tipo di tecnologia. Inoltre, anche se ciò non fosse, basterebbe guardare quello che fanno gli altri paesi. Informati.
Abbiamo il modo di contenerli. MOLTO MOLTO MOLTO BENE
@@Tmplar informati tu. Insipiente!
@t3mplar potrei anche informarmi meglio però cose le che dici tu potrebbero anche essere vero ma siamo ad un livello di rifiuti bassi nel senso smaltire 5 -10 kg di uranio non è la stessa di 100 o 1000 kg che può produrre una centrale .
@@gianlucaallegra3430 se non ricordo male, bastano container da qualche decina di metri cubi per le scorie prodotte in un anno
esatto e aggiungerei che seppur servano anni per costruirla sarebbe meglio iniziare
Questo è vero. Anche riguardo le scorie attualmente ci sono dei modi per riutilizarli ma che a nessuno non importa niente!
certo come farci proiettili come successo nell'ex jugoslavia... ma vedrai che per barbascura è propaganda anche questo.
Riutilizzarle costa troppo rispetto all'uranio nuovo.
Riutilizare le scorie nucleari per creare delle nuove tipi di pile non costa niente! Informati bene! Ma ci sarebbe un grande problema, queste pile durano per anni senza ricaricarsi!
Le portiamo a casa tua le scorie, non sono pericolose fidati! ❤️
Infatti non lo sono e, per di più, vengono gestite perfettamente. Potresti abbracciare direttamente per 5 minuti delle scorie di quarta gen senza subire alcun danno, come se avessi fatto una lastra.
Ah, scorie tanto cattive solo quando derivano dal nucleare, ovviamente. Quelle derivanti dall'industria chimica e farmaceutica, di cui ignori sicuramente l'esistenza, invece sono sicuramente buone vero?
ruclips.net/video/Sm5kFXpJc9k/видео.html&ab_channel=CARTONIMORTI
Infatti non lo sono.
Infatti non lo sono.
@@phantomfire57 non esistono rifiuti radioattivi non pericolosi. Vivo a 10 km da una centrale nucleare e ogni anno i verdi si scontrano con il politico di turno che vorrebbe riportare in auge la moda nucleare. Primo occorrono 7 anni per poter "spegnerne una", secondo occorrono circa 50 anni per lo smaltimento, sai il perché? Perché pure gli intonaci esterni sono impregnati di radiozioni dovute alle piccole, innocue, ma inevitabili fuoriuscite di vapore tossico.
E le scorie te le portiamo sotto il letto a casa tua.
I rifiuti radioattivi già li stocchiamo, just FYI. Medicina nucleare, ricerca... Pensi non ne producano?
Volentieri, tu però ti prendi gli incendi che in India vanno avanti interrotti da 100 anni per le miniere di carbone ;)
se voi anziche ascoltare sto scappato di casaascoltaste persone competenti imparereste qualcosa in piu' sulle scorie e sui reattori di 4-rta generazione.
Al giorno d'oggi è perfettamente fattibile stoccare le scorie radioattive a diversi km nella superficie terrestre, a diversi km da qualsiasi corso d'acqua sotterraneo, in zone in cui i livelli di radiazioni sono analoghi all'intorno per via delle radiazioni provenienti dal centro della terra, oltre che dai vari metalli sempre più comuni man mano che ci si avvicina al mantello, inoltre queste scorie radioattive hanno un tempo di dimezzamento abbastanza veloce, grazie alle tecniche di fiasione più moderna
Ps il tempo di dimezzamento è un fenomeno naturale non troppo complesso ma che non ho voglia di spiegare, fondamentalmente le radiazioni nocive diminuiscono in tempi abbastanza breve, e inoltre queste scorie sono contenute in barili di cemento che non da possibilità di dispersione, cosa invece non garantita da nessun tipo di combustibile fossile
@@nibiru3675 lo scappato di casa ha fatto un'intera intervista che potresti ascoltare perché in 15 secondi di short non si può fare un discorso vero. È ovvio che se prendi uno short come esempio non lo prendi sul serio. E comunque i suoi studi li ha fatti, non è il primo che passa ah, ha un bel percorso alle spalle
Comodo, il problema che tra leggi, permessi e costruzione, per fare funzionare una centrale ci vorrebbero 4/5 anni circa
va che 4/5 anni non sono tantissimi
@@pasqualelandolfo3732 in situazioni normali no, ma i tagli sull'energia sono già iniziati. Non si può aspettare 4/5 anni, sapendo che la situazione andrà peggiorando.
Non esageriamo, anche 10
@@plushtrapdg2148 raga il rinnovabile da solo non basta, questo e assodato. quindi senza Gas o lo intergriamo con il Carbone, che tra microparticelle e piogge acide preferirei evitare, oppure iniziamo ad investire nel nucleare il prima possibile cosi finiamo il prima possibile
@@pasqualelandolfo3732 La cosa migliore sarebbe fermare la Russia, ma mi sembra un po' complicato...
Vallo a dire in Ucraina, Bielorussia e Giappone che il nucleare ha un impatto ambientale pari all eolico
E anche neglia Usa, dimenticavo
Strano che questo signore faccia queste affermazioni !
"Usiamo il nucleare, allora". Sì, fra 10 anni e fra 4-6 miliardi.
Guarda, son ingegne meccatronico quindi non è proprio la mia area ma due conti li so fare. Ad un reattore da 1.6 GW elettrici corrispondono per energia generata annualmente (in TWh: circa 13.5 TWh) (se installati in Lazio) 10.3 GW nominali di fotovoltaico (capacity factor del 16.2% massimo possibile per il fotovoltaico in Lazio contro un 90-95% dei reattori di carico base,e degrado annuo dei pannelli attorno allo 0.5%). Oggigiorno una solar farm in Europa ha un costo di circa 0.9€/W in pannelli, supporti ed infrastruttura di base ovvero 9.4 miliardi per tale parco solare equivalente, senza contare l'acquisto di terreno (si parla di 215 W nominali per m2 con i migliori pannelli odierni, con uno shedding del 50% almeno, quindi è un'area di circa 95 km quadrati, un'area non banale). Questo per un parco con vita al più di 30 anni, metà della vita minima di un reattore costruito oggi. E ad oggi il reattore da 1.6 GW PIÙ COSTOSO è venuto a costare 13 miliardi. Quindi, terreni a parte, abbiamo speso 9.4 miliardi per ottenere la stessa quantità di energia annua di un impianto che nel peggiore dei casi della storia del nucleare costa 13 miliardi, ma che in compenso avrebbe VITA DOPPIA. Tralasciando lo spinoso discorso di inflazione e ammortamento, significa che ad investimento iniziale il costo della solar farm è almeno 9.4 miliardi, quello equivalente del nucleare 6.5 miliardi (sempre tenendo conto del prezzo del reattore più costoso della storia, quindi c'è solo possibilità di migliorare). Questo senza nemmeno toccare il discorso di accumulo di giorno per uso notturno, o la disparità di produzione estate inverno, o il fatto che un reattore può fornire teleriscaldamento pari allol' 80% dell'energia elettrica generata senza calare la produzione elettrica di base, tutti fattori che aumentano enormemente il prezzo di una rete 100% rinnovabile e che diminuiscono il prezzo effettivo di un reattore.
@@REVOLUTIONS51 e in questi 10 anni cosa facciamo?
@@massimowindowcolor360 io per primo sono a favore di una maggioranza di rinnovabile in rete, ho io stesso del fotovoltaico sul tetto di casa, e non dico di non installarne ogni anno il più possibile. Però bisogna rendersi conto che una rete 100% rinnovabile non è economicamente possibile, solo in Italia dovremmo installare una di quantità di batterie al litio che necessiterebbe circa 1/4 del litio estratto nella storia fin'ora (conti fatti sul fabbisogno italiano di appena 32 ore, coi consumi odierni, che son destinati a raddoppiare al 2050 in realtà), ai prezzi dei pochi impianti costruiti oggi si parla di cifre superiori ai 1500 miliardi in impianti di accumulo. Tutto questo su una filiera produttiva che oggi non esiste e che da qui al 2060 sarà costantemente inflazionata con l'aumento di richiesta previsto e quindi difficilmente vedrà un ulteriore calo di costi. Oppure dovremmo moltiplicare per un fattore 100 l'attuale capacità di idroelettrico di accumulo, praticamente dovresti devastare paesaggi montani come non si è mai visto nella storia. Altrimenti l'alternativa è installare molto più solare ed eolico del necessario per avere una sufficiente sovrapproduzione nei momenti di "magra" di sole e vento, col risultato di prezzi anche 3 o 4 volte più alti per l'infrastruttura di produzione, con sovrapproduzione che andrebbe persa. Introdurre un 25% di carico base garantito (e pulito) permetterebbe di ridurre esponenzialmente queste criticità e lasciare maggior spazio di manovra. Ma appunto queste sono criticità di una rete ad alta permeazione di rinnovabile, che nel migliore dei casi, anzi sognando direi, potremmo avere nel 2045 o più realisticamente nel 2055. Quindi la criticità maggiore per cui serve una fonte come il nucleare non è la decarbonizzazione immediata (per cui è comunque utile, dato che ha una produzione di CO2equivalente stimata a 8-12 gr per kWh al pari dell'eolico e contro i 40 del fotovoltaico), è il supporto ad una rete a prevalenza rinnovabile, e quindi un target temporale potrebbe essere primo reattore nel 2045/2047 e altri 5/6 ad arrivare al 2060.
@@REVOLUTIONS51 si, ma non hai risposto alla mia domanda. Guarda che 10 anni sono lunghi
@@massimowindowcolor360 ti ho spiegato perché anche se viene pronta nel 2045 va bene comunque. Il punto non è la decarbonizzazione parziale, il punto è rendere sostenibile una rete con molto rinnovabile, quindi la necessità che sian prontini primi reattori è una necessità a medio termine, (2045? 2047? 2050? ) compatibile con i tempi di costruzione degli stessi. Non sono una soluzione al gas russo oggi ad esempio, e sbaglia chi lo sostiene, ma sono una soluzione che serve per la stabilità di rete in futuro.
In questi 10 anni continuiamo a costruire rinnovabile, ma bisogna mettere avanti i l'idea di nucleare. Dato che c'è da convincere opinione pubblica e politici oltre che poi costruire la centrale c'è da farsi una svegliata in fretta.
Spiegatelo al PD però.... per l'amor di dio. Che è per colpa dei NON contenuti del PD che mi tocca votare Calenda.
Beh, cambia tutto.
Il pd è l’unico che non è contro il nucleare a differenza di altri partiti di centro sinistra🤣
@@MrChinese00 nel programma politico di queste elezioni il pd si è schierato apertamente contro il nucleare. Stranamente la sinistra, che dovrebbe essere più peogressista, è contro a questo cambiamento.
@@MrChinese00 il PD non è contro il nucleare ma è contro gli italiani.
@@mastro1928 una frase che dice tutto e niente.dovresti dirmi quando avrebbero detto questa cosa.dico che la meloni è contro i gay perchè chiaramente e ideologicamente lo dice.dico che salvini è contro i migranti perchè tutto il suo partito si regge su quello.per il pd mi potresti dire quando lo avrebbe fatto contro gli ITALIANI?
Barbascura uno dei pochi con gli occhi aperti in Italia
In perfetta "buona fede" il referendum sul nucleare in Italia fu fatto....subito dopo Chernobyl
Ma se stavi in una centrale nucleare in Francia ed in Olanda , perchè non ci sei rimasto che eri piu' sicuro .Pataca !
Ma che commento è ? Fate ridere
Anche a Fukuscima sembrava una farmacia.
Ci saranno anche i terremoti in Italia, ma gli tsunami no...
Si è presa in successione un terremoto ed uno tsunami fai un po' tu
@@scorpion5574 E i giapponesi solitamente sono preparati a entrambi. Qui con un terremoto si rimane 20 anni per rimettere assieme i pezzi.
@@Dan_nightwolf in realtà fu lo tsunami maggiormente a creare danni, cosa che in Italia non avverrà mai. puó venire un terremoto, ma le tecniche antisismiche moderne sono piu che sufficienti a scongiurare qualsiasi problema. e da noi è impossibile
che avviene un terremoto con la stessa
intensità di quello di Fukushima.
@@Dan_nightwolf Sono progettate proprio per resistere ai terremoti, che comunque sono molto ridotti qui in Italia. Per dirti quello dell'Abruzzo 2009 si aggirava sui 6,3. Quello di Fukushima nel 2011 toccava 9 di magnitudo
Difficile ragionare senza un cervello. Che pena. Se non sai guardale le cose da ogni punto di vista non esprimerti su cose che non conosci. Non è sufficiente andare li a fare una gita per dire che | tutto a posto.
Che pena davvero.
"Il nucleare c'è paura perché...Sempre una forma di propaganda". E niente, questo è come parla Barbascura.
No, aspetta un attimo. Le scorie?
Uno dei pochi prezzi da pagare. Tuttavia non vengono immesse nell'ambiente ma vengono stoccate in apposti magazzini già presenti in Italia.
In Italia dobbiamo avere un deposito per le scorie lo stesso anche senza ritornare al nucleare
leggi nei commenti di altri troverai le tue risposte
Vengono stoccate in appositi magazzini, ma da quanto so (documentati perché potrei sbagliarmi) le attuali centrali possono sfruttare le scorie per produrre altra energia
Le scorie sono un totale "non problema". Te lo dico da ingegnere energetico. Se vuoi informarti al riguardo prova a cercare l avvocato dell' atomo su RUclips o il canale ingegneria Italia. In breve comunque, potremmo stoccare tutti i combustibili esausti altamente radioattivi prodotti da tutte le centrali italiane in tutti i 60-70 anni di funzionamento nella palestra della tua scuola ( per visualizzare lo spazio necessario )
Le scorie le mandiamo tutte a casa sua
Anche tua.
le scorie oltre ad essere in dimensioni minime sono facilmante stoccabili, ma secondo voi è una roba tipo peste nera che porta la morte come nel 1300
cerca pure su internet la quantità di scorie nucleari della svizzera prodotti in 40 anni, non ci fai nemmeno mezzo campo da calcio
Cavolate. L'unico deposito appositamente creato in California a yucca mountain, era già virtualmente pieno prima che fosse completato (e parliamo di pre anni 2000)
@Cool Koala ci sono saggi pubblicati in merito.
Poi le scorie radioattive per 10000 anni le tieni te in giardino sotto le ortensie
Così non si dice nulla!
Molto deluso dalle parole di barbascura. Sul finire del video dice che è propaganda chi parla della paura delle centrali ( io non ho paura ma sono contro). Be mi sembra che lui abbia fatto propaganda al nucleare che fa 0 emissioni. In realtà non è così. Per ogni fonte di energia ci sono calcoli che considerano tutto l'arco della vita di ogni impianto. costruzione, utilizzo, smaltimento. Le centrali nucleari arrivano a 150gr kWh non 15 come qualcuno ha scritto nei commenti contro i 45 del solare che sono invece comprensivi di tutta la filiera ( comodo paragonare mele con pere). In più vorrei fare notare i costi stratosferici delle centrali nucleari, che se usati per fare energia rinnovabile in Italia saremmo già indipendenti energeticamente. Piccolo esempio l'Italia spenderà 2.7 miliardi di € dal 2020 al 2035 per finire ( si spera dovevano già essere smontate) di smantellare le nostre 2 centrali nucleari.( Per un totale di 7.2 miliardi spesi). Costi mostruosi. E per mettere in sicurezza un sito bisognerà fare anche una grossa colata di cemento per imprigionare materiale liquido radioattivo 🤦 il cemento è tra le più grandi produttori di CO2 per chi non lo sapesse. Altro che 0 CO2 🤦
Avere paura delle centrali nucleari non ha senso, questo timore é stato provocato dalla propaganda. Su questa parte non puoi dargli torto
Ed i 220 miliardi di euro per le rinnovabili? Eppure l'indipendenza energetica è ancora un miraggio.
Smantellare le nostre centrali e dove le metti? Nel nostro deposito nazionale, dov'è il nostro deposito? Per quanto vuoi buttarci dentro non verranno smantellate.
I liquidi radioattivi sono stati confinanti in cask apposti non capisco cosa intendi per colata di cemento.
@@TheItalianWST scusa l'ho scritto molto chiaro che io non ho paura. Ho fatto una analogia che sul finire del video lui dica che chi ha paura è per colpa di una propaganda. E lui fa la stessa cosa dicendo che la centrale nucleare fa 0 emissione di CO2.
@@fabior7698 scusa ma cosa sono 220 miliardi per diventare indipendenti energeticamente? La struttura che abbiamo oggi costruita in 40 anni sarà costata migliaia di miliardi. Solo di incentivi alle fonti fossili ( incentivi senza costruire nulla) in 40 anni abbiamo speso 400 miliardi ( ho fatto una media di 10 miliardi all'anno perché conosco le cifre degli ultimi 20 anni prima non so , che sono partite da 14 fino ad arrivare a 17 miliardi annui). Per fare un'altro esempio la Francia che ha il più alto numero di centrali nucleari per costruirle ci vogliono più di 500 miliardi( 10x50) e sono stato basso ed in più il massimo prodotto è 80% del fabbisogno. Non sono indipendenti nemmeno loro. Per il discorso dello smantellamento è inutile che te la prendi con Mè io ho scritto notizie che leggo su quest'argomento perché mi interessa molto. Non so che liquido sia ma se sei stato finanziato con miliardi di euro ci saranno prove della sua esistenza. Posso supporre il liquido che trasferisce calore dal reattore alla turbina. Il materiale radioattivo di scarto infatti è solido. Comunque se cerchi su Google trovi più informazioni risale al 2020 questa notizia. Aggiungerei che se la tua idea è che non si possa recuperare l'area dove fai una centrale nucleare allora meglio non farle assolutamente. l'Italia ha un superfice molto limitata buttare spazio è follia.
@@Luca-wh5ux io vorrei argomentare le mie idee che sono esattamente contrarie alle tue.
1 il nucleare per quanto molto costoso all'inizio produce una quantità d'energia enorme, con scorie ridotte al minimo grazie alle centrali di nuova generazione, una vita lunghissima che può andare dai 70 ai 100 anni e una percentuale di energia prodotta sul potenziale che è la più alta di tutte (95-98) rispetto al 30% dei pannelli fotovoltaici e al 25% delle pale eoliche Co queste ultime tipologie che richiedono cambi continui rispettivamente 5 e 10 anni e dei costi di manutenzione più alti e una produzione di Co2 dovuta alla realizzazione e allo smantellamento. Inoltre se si contasse solo il potenziale di energia una centrale nucleare di nuova generazione a un reattore corrisponderebbe a 5 chilometri quadrati di pannelli o 100 pale eoliche e contando il potenziale servirebbero circa 16 chilometri quadrati di pannelli e circa 400 pale eoliche per pareggiare i conti.
2 le energie rinnovabili sono discontinue non c'è sempre vento come non c'è sempre sole e come non c'è sempre acqua da qui deriva la bassa percentuale sul potenziale delle rinnovabili. Se non ti convincono questi dati basta guardare a due stati che hanno adottato i due modelli.
Uno è la Francia, del tutto nucleare, che ad oggi ha addirittura un eccesso di energia prodotta del 35% e che genera un grande guadagno per la sua economia dove l'energia costa molto meno rispetto al resto d'Europa.
Il secondo è il Texas che dopo essersi convertito totalmente a rinnovabile gli ultimi due inverni è rimasto in parte senza elettricità.
Ulteriore esempio è la Germania che sta spegnendo le centrali e che ora si ritrova a dover accendere le centrali a carbone, quelle a gas e quelle a lignite.
3 Nella storia sono ricordati due principali incidenti nucleari quello di fukushima che è stato solamente gonfiato dalla disinformazione e dell'attenzione mediatica (bilancio 1 morto e 7 chilometri di fondale marino inqu8nato per 6 settimane) e chernobyl che è realmente stato grave ma è comunque gonfiato dai soliti fattori.
Inoltre le aree di radioattività eccessiva sono, a parte la centrale in se, perfettamente percorribili e gli stessi limiti imposti per definire una zona a rischio sono molto bassi; basti pensare che gli animali sono perfettamente in salute in quella zona. Banalmente alcuni sotterranei della pianura pada hanno livello di radioattività più alto della zona circostante chernobyl a causa del gas radon presente nelle rocce di questa zona.
Favorevole al nucleare.. ma sfavorevole alle politiche di costruzione e manutenzione che essendo in Italia farebbero veramente paura
Quando parlano di nucleare pulito mi fanno arrabbiare,io sono di Latina,dove c'e' una centrale nucleare dismessa.
Ebbene,per le scorie di questa centrale abbiamo passato un incubo.
In Italia non sappiamo che fare con i rifiuti normali,figurati con le scorie nucleari.
Io le metterei sotto casa di questo tizio.
Già, c'è solo il piccolissimo problema delle SCORIE NUCLEARI che non si ha la minima idea di come poter smaltire!!! Come si fa a dire che il nucleare è a bassissimo impatto ambientale?
Ci sono studi approfonditi dove si sta cercando di usare le scorie come "carburante" stesso per le centrali nucleari
le scorie di tutto il mondo se usasse il nucleare potrebbe essere contenute in un magazzino, informati prima di sparare propaganda fondata sulla paura ....
@@Alex-on8pe appunto roba teorica
@@Louis13XIII , in realtà è già tutto in fase di test, quindi si sta già facendo ma non è ancora distribuito alle imprese private, ci vorranno una decina d'anni. Inoltre anche le scorie non sarebbero un problema grave, ci sono molti luoghi dove vengono completamente isolate e stoccate in sicurezza. Il problema è che siamo in Italia, ed è logico e legittimo che i cittadini vedano la cosa con sospetto, dopo alcuni precedenti in cui qualcuno non ha svolto il lavoro che doveva fare.
@@just_jack_2181 non è in fase di test a quanto so, se ti rifersci ad esempio a Terrapower (che mi pare siano i più sul pezzo).
Per le scorie sì in linea teorica c'è questo e quell'altro ma intanto Greenpeace scopre che i francesi vanno a scaricare in Siberia.