Una delle migliori riflessioni delle ultime settimane. Il punto in comune è appunto lo spronarsi a riflettere per dare un senso a quel click. Sulla foto a pellicola però ho un'osservazione: è vero che i primi scatti di un nuovo rullino li fai in modo molto consapevole e coscienzioso, ma (esperienza personale) più ti avvicini al numero 36 e più si ha fretta di finirlo o per cambiarlo subito nella paura che rimani senza scatti in momenti significativi oppure per la voglia frenetica di portare il rullino a sviluppare. Vorrei capire prima o poi come combattere questo meccanismo... Magari il portarsi dietro un solo rullino alla volta (per scatti personali e "spensierati") va bene per il primo motivo, ma il secondo è sempre in agguato!
Quando hai tirato fuori la Pentax mi è scesa la lacrimuccia. Io ho iniziato a fotografare con una spotmatic, le sensazioni che davano quelle macchine sono inspiegabili per i più giovani (sono del '75 ma mi sento vecchio in questi casi 😆).
Ciao Damiano. Sono contento nel condividerti che,da possessore di una Pentax digitale, ieri ho acquistato da RCE una MX + il 50mm f1.7. Non vedo l'ora che mi arriva. Era da tempo che aspettavo l'occasione ed è arrivata. Prossimo sogno la K3iii Monochrom. Un saluto e grazie
Pentax mx x me numero 1 nella lista, le devo tanto... Lho ceduta ad un parente anni fa, vorrei tanto riaverla indietro.. Indistruttibile, mi ha accompagnato in tanti viaggi in giro per il mondo, sott'acqua, in montagna... Ovunque... Mi manca l'ammaccatura sul pentaprisma, la leggerezza, la perfetta misura nelle mie mani.. È un pezzo di me
Complimenti Damiano mi ritrovo in pieno in tutto quello che hai detto, per me nato con la pellicola le macchine meccaniche la messa a fuoco manuale ogni scatto era prezioso e fotografare in questo modo è una palestra eccezionale che ti forma mentalmente a cercare sempre l'attimo giusto per scattare. Ovviamente poi ognuno di noi ha una propria sensibilità che lo porta a preferire certe situazioni piuttosto che altre ma resta il fatto che scattare tanto per scattare non può appartenere a chi cerca di trasformare in immagine le proprie sensazioni, io personalmente questo modo di fotografare lo applico anche con il digitale e me ne rendo conto quando cambio il corpo macchina e vedo il totale degli scatti fatti.
Sempre un piacere ascoltarti Damiano, io nel mio cassetto dei ricordi ho una Nikon FM2 e una Mamiya 645, ogni tanto le faccio scattare a vuoto, solo per il piacere di sentirle! Saluti dal Messico!
Bravo Damiano... ricordarci certi principi fondamentali del piacere e dell'arte della fotografia... PRIMA della tecnologia e dei modelli mirrorless o no... Grazie
Per me è stata fondamentale la Canon EOS 400d con l'obiettivo kit (vecchio e malandato). Mi ha permesso di imparare ad usare la modalità manuale grazie alle sue mille limitazioni e ai suoi file un po' carenti, non avevo molto margine di errore che potesse essere corretto in post
Bravo Damiano. Personalmente ho imparato tanto da corpi come d2x Nikon e 1dmk2 Canon. Ritengo siano la migliore palestra dopo la pellicola che tutt'ora utilizzo con le mitiche Canon EOS 3 kodak retina e yashica mat 124 g di mio nonno e mio padre. Ciao
La mia camera a cui sono grato è stata la Canon eos 6D. Con lei ho passato quasi 7 anni stupendi regalandomi foto fantastiche. Da quando sono passato a mirrorless l'unica cosa che mi manca è la reattività istantanea che ha la 6d quando si addormenta, reattività che a Fuji ancora manca quel pizzico (ma molto meglio di Sony in questo campo)
Ciao Damiano. Riflessione interessante. Oggi la foto è “veloce”, si scatta a raffica ad uso e consumo dei social e del web e poco per la stampa. Motivo per il quale addirittura c’è gente in controtendenza che si appassiona davvero alla fotografia oggi prende anche una macchina a pellicola. Ne conosco sempre di più. Io personalmente rimpiango a volte i tempi della Yashica Fx3 (mia prima macchina all’età di 12 anni) e della Nikon FM2. Tempi di messa a fuoco manuale con immagine spezzata, di 50ino montato su fisso, di esposimetro a led o lancetta e di scatti ragionati. E soprattutto il brivido del primo TMax da 36pose e del conseguente sviluppo in camera oscura. Oggi vedo costruttori ed utenti inseguire la fotografia “comoda” con anteprime di esposizione, istogrammi, focus peaking, af sulle pupille, ottimizzazioni sugli iso ed automatismi vari. Un botto di elettronica (a quale prezzo?) che poi alla fine quanto migliora le nostre foto?
La X-T3 per adesso é la mia fotocamera ideale. Prevalentemente prima di scattare guardo nel mirino cosa vedo, mi sposto e controllo la scena da più punti di vista, usando prevalentemente fissi. Quindi prima di scattare in genere controllo dove scatterò e come sarà la luce quando scatterò. In ogni set però uso anche la raffica soprattutto quando il soggetto é in movimento, quando sento la location ma non riesco a visualizzare perfettamente come scattare. Allora faccio muovere il soggetto nella scena e guardo nel mirino. Prevalentemente amo scattare moltissimo e poi operare una feroce selezione in post. Più pose mi permettono di scegliere la posa che preferisco. Anzi, secondo me scattare tanto é un vantaggio perché poi ti aiuta a saper fare selezione in post, a trovare la migliore posa e capire perché é la migliore posa.
Sante parole.. io sono ancora affezionato alla mia prima FF una Canon 5d che con il suo punto centrale, l'unico funzionante, eri costretto ad attendere il momento giusto e tenevi tutti i sensi all'erta, belle sensazioni
Ho cominciato con la zenit di papá scattando a pellicola e sbagliando un infinitá di volte e spendendo un po' di soldi in rullini. Poi acquistai la mia prima reflex e lavorai con un fotografo usando la Nikon d700 che è un ottima macchina, ma rapportata alle performance di oggi sembrerebbe "antiquata". Eppure sapendo che avevo a disposizione 12 MP e scattavo massimo a 1600 uso dovevo ingegnarmi come potevo per catturare quanta piú luce naturale possibile. Se croppavo si notava la perdita di definizione, invece poi a basse luci l'autofocus spesso si indispettiva. Inoltre essere discreti con il suono dell'otturatore della d700 è difficilissimo, è una mitragliatrice Browning Cal 50 :D. Ho poi usato ottiche fisse come il 35 e il 50 e ho imparato ad usare le gambe oltre che la testa e questo mi ha aiutato molto. Oggi le camere moderne tipo le Sony o Canon r Nikon Z ecc ecc ti danno veramente di tutto e di piú ma alle volte ti cullano un po' troppo. Penso che a volte la creativitá nasce proprio dal limite, dalla necessitá di superare un ostacolo.
Per quanto abbia un'età sufficientemente "analogica", ho cominciato a premere il tasto di scatto con macchine digitali. Per il tipo di fotografia che faccio, la macchina che più mi aiuta nella realizzazione è una modestissima Lumix Gx80 perchè mi offre una versatilità senza pari. Poco tempo fa però ho trovato in cantina una vecchia Nikon FE ed è partita la sfida. Penso che tornare indietro usando il minimo indispensabile sia un ottimo spunto per crescere e migliorare e, come hai detto tu, non scattare sempre e comunque ma osservare con attenzione ciò che si vede dal mirino. Quindi le mie uscite saranno con questa Nikon, un 28mm 2.8 e un Ilford bianco e nero 400 Iso (ASA). Vediamo se la teoria è giusta e potrò poi ringraziare questo "ferro vecchio".
Prima macchina, poi rubata, Canon ftb. Poi nel digitale la Nikon D100, perché è stata la prima digitale che mi ha fatto sentire di nuovo "a casa" (impostazione tradizionale, con ghiere ecc.). E su questa stessa lunghezza d'onda la mia attuale Fuji xe2s, che inoltre mi ha fatto scoprire il mirino stile telemetro, che ha cambiato anche un po' il modo di inquadrare. P.S. sto aspettando che mi ritorni dal fotriparatore una Nikon Fe2 per tornare a fare un po' di foto in analogico 😉
La mia prima reflex fu la Pentax k3 +18-135: quando il tempo è inclemente è un vero muletto. La mia prima mirrorless x ritratti o interni fuji x100 sono impareggiabili discrete come nessuna...grazie ciao Nicola
Io sono giovane ed ho iniziato con il digitale, da quando sono passato a fuji con la x-t3 ho scoperto un mondo... E ancora giorno dopo giorno mi dà nuove soddisfazioni insegnandomi anche nuove cose. Spero però in futuro di poter provare nuovi sistemi anche "speciali", mi piacerebbe davvero provare la sigma sd quattro.
Buongiorno Damiano, la mia prima reflex "seria" .....era il 1972, alla quale sono legatissimo. Purtroppo un odio di anni fa ho sentito un crack ef il diaframma nn funziona più.
D'accordo su tutto, unica perplessità quando si parla di scattare facendo alto volume, affidandosi agli automatismi. Ho usato le camere più lente, fino alla velocissima 7III ma non ho mai fatto un gesto simile, se metto la camera sull'occhio è perchè vedo (o sento) qualcosa. Poi lo scatto può esserci o no, ma l'uzi lo lascio agli israeliani (fabbricazione ed uso se andate a vedere). Bella riflessione. Ancora più interessante sarebbe parlare dei fotografi che più hanno dato nella mia fotografia. Hai
bravo sei stato esplicativo, anch'io vengo dall analogico la prima macchina che ho avuto e stata un agfa , che poi ho dato hai miei parenti ma quella che mi ha fatto da nave scuola e stata la zenit E pur avendo una lente molto morbida la macchina ti aiutava a ragionare
Io ringrazio la canon ae1 program la mia prima fotocamera, la yhashica 124 che uso tanto quasi tutte le volte che esco a fare foto la porto, e le fuji percheè dopo 18 anni di canon mi hanno fatto tornare a pensare la fotografia con un approccio più "analogico" anche per i suoi comandi ghiere ecc....
Analogico sarò sempre affezionato alla Konica autoreflex T3 ereditata da mio padre e al suo hexanon 50mm che è stata la prima ottica vintage usata anche sul digitale. Per il digitale il mio ore incondizionato va al sistema m43 e alla Olympus e-p5 che trovo ancora di una bellezza rara e che fece tornare l'amore per la fotografia dopo anni di reflex lasciata sempre a casa x via del peso.
Per me è stata la Pentax ME S lo ancora . Condivido le macchine analogiche hanno un fascino unico , forse anche per questo o scelto Fuji digitali mi ricordano le vecchie reflex .
Io non cambio macchina troppo spesso e non corro dietro all'ultima novità (ho ancora eos 6d old e non credo di cambiarla tanto presto....) e non perché sono snob ma solo perché non penso che mi farebbe fare foto migliori anzi mi sconcentrerebbe. la macchina da cui non mi staccherò mai è la canon Ftb, sia per il valore affettivo (mio padre l'ha comprata quando sono nato io) sia perché è stata la mia prima macchina e sia perché è essenziale e nonostante questo non ho mai sentito la mancanza di qualcosa...
Ho preso la Sigma SD4 e ho trovato tutto ciò che dici e il bianco e nero e favoloso così come con Leica M che per ora io ho solo a pellicola e la monochrome e il desiderio che ho da tempo
Concordo con le tue riflessioni e mi permetto di aggiungere che, personalmente, lentezza, attenzione alla luce, "cura" nello scatto possono essere "raggiunte" con qualunque macchina fotografica, utilizzandola completamente in manuale, magari con un obiettivo vintage. Io ho una Leica CL che utilizzo quasi esclusivamente con un Pentacon 50mm f1. 8, ho disabilitato il display e "uso" gli iso come se avessi una macchina a pellicola, non li cambio mai....🙄 Idem quando scatto con la Pen-f e il Panasonic 20mm f1. 7 o la Fujifilm x100s. Chiaramente lo spirito "analogico" di queste tre macchine fotografiche aiuta ad entrare nel mood pellicoloso, ma in ogni caso credo che sia soprattutto figlio di un'inclinazione naturale...
Forse più che a corpi macchina sono affezionato alle delle lenti vintage che, proprio come dici, mi riportano a pensare di più ad una foto invece che sparare raffiche. PS: penso che ti "ruberò" l'esercizio degli aggettivi facendo delle uscite con solo un taccuino e una penna!
Analogico sarò sempre affezionato alla Konica autoreflex T3 ereditata da mio padre e al suo hexanon 50mm che è stata la prima ottica vintage usata anche sul digitale. Per il digitale il mio ore incondizionato va al sistema m43 e alla Olympus e-p5 che trovo ancora di una bellezza rara e che fece tornare l'amore per la fotografia dopo anni di reflex lasciata sempre a casa x via del peso.
Analogico sarò sempre affezionato alla Konica autoreflex T3 ereditata da mio padre e al suo hexanon 50mm che è stata la prima ottica vintage usata anche sul digitale. Per il digitale il mio amore incondizionato va al sistema m43 e alla Olympus e-p5 che trovo ancora di una bellezza rara e che fece tornare l'amore per la fotografia dopo anni di reflex lasciata sempre a casa x via del peso.
Una delle migliori riflessioni delle ultime settimane. Il punto in comune è appunto lo spronarsi a riflettere per dare un senso a quel click. Sulla foto a pellicola però ho un'osservazione: è vero che i primi scatti di un nuovo rullino li fai in modo molto consapevole e coscienzioso, ma (esperienza personale) più ti avvicini al numero 36 e più si ha fretta di finirlo o per cambiarlo subito nella paura che rimani senza scatti in momenti significativi oppure per la voglia frenetica di portare il rullino a sviluppare. Vorrei capire prima o poi come combattere questo meccanismo... Magari il portarsi dietro un solo rullino alla volta (per scatti personali e "spensierati") va bene per il primo motivo, ma il secondo è sempre in agguato!
Quando hai tirato fuori la Pentax mi è scesa la lacrimuccia. Io ho iniziato a fotografare con una spotmatic, le sensazioni che davano quelle macchine sono inspiegabili per i più giovani (sono del '75 ma mi sento vecchio in questi casi 😆).
Ciao Damiano. Sono contento nel condividerti che,da possessore di una Pentax digitale, ieri ho acquistato da RCE una MX + il 50mm f1.7. Non vedo l'ora che mi arriva. Era da tempo che aspettavo l'occasione ed è arrivata. Prossimo sogno la K3iii Monochrom. Un saluto e grazie
Pentax mx x me numero 1 nella lista, le devo tanto... Lho ceduta ad un parente anni fa, vorrei tanto riaverla indietro.. Indistruttibile, mi ha accompagnato in tanti viaggi in giro per il mondo, sott'acqua, in montagna... Ovunque... Mi manca l'ammaccatura sul pentaprisma, la leggerezza, la perfetta misura nelle mie mani.. È un pezzo di me
Complimenti Damiano mi ritrovo in pieno in tutto quello che hai detto, per me nato con la pellicola le macchine meccaniche la messa a fuoco manuale ogni scatto era prezioso e fotografare in questo modo è una palestra eccezionale che ti forma mentalmente a cercare sempre l'attimo giusto per scattare. Ovviamente poi ognuno di noi ha una propria sensibilità che lo porta a preferire certe situazioni piuttosto che altre ma resta il fatto che scattare tanto per scattare non può appartenere a chi cerca di trasformare in immagine le proprie sensazioni, io personalmente questo modo di fotografare lo applico anche con il digitale e me ne rendo conto quando cambio il corpo macchina e vedo il totale degli scatti fatti.
Street photografy senza uscire di casa? Fotografa in televisione... Damiano sei il numero uno!🤟✌
Sempre un piacere ascoltarti Damiano, io nel mio cassetto dei ricordi ho una Nikon FM2 e una Mamiya 645, ogni tanto le faccio scattare a vuoto, solo per il piacere di sentirle! Saluti dal Messico!
Bravo Damiano... ricordarci certi principi fondamentali del piacere e dell'arte della fotografia... PRIMA della tecnologia e dei modelli mirrorless o no... Grazie
Il mio "primo amore", nel lontano 1993 una Yashica fx3 super 2000, ho imparato tutto quello che so con lei :)
Per me è stata fondamentale la Canon EOS 400d con l'obiettivo kit (vecchio e malandato). Mi ha permesso di imparare ad usare la modalità manuale grazie alle sue mille limitazioni e ai suoi file un po' carenti, non avevo molto margine di errore che potesse essere corretto in post
Bravo Damiano. Personalmente ho imparato tanto da corpi come d2x Nikon e 1dmk2 Canon. Ritengo siano la migliore palestra dopo la pellicola che tutt'ora utilizzo con le mitiche Canon EOS 3 kodak retina e yashica mat 124 g di mio nonno e mio padre. Ciao
La mia camera a cui sono grato è stata la Canon eos 6D. Con lei ho passato quasi 7 anni stupendi regalandomi foto fantastiche. Da quando sono passato a mirrorless l'unica cosa che mi manca è la reattività istantanea che ha la 6d quando si addormenta, reattività che a Fuji ancora manca quel pizzico (ma molto meglio di Sony in questo campo)
Ciao Damiano. Riflessione interessante. Oggi la foto è “veloce”, si scatta a raffica ad uso e consumo dei social e del web e poco per la stampa. Motivo per il quale addirittura c’è gente in controtendenza che si appassiona davvero alla fotografia oggi prende anche una macchina a pellicola. Ne conosco sempre di più. Io personalmente rimpiango a volte i tempi della Yashica Fx3 (mia prima macchina all’età di 12 anni) e della Nikon FM2. Tempi di messa a fuoco manuale con immagine spezzata, di 50ino montato su fisso, di esposimetro a led o lancetta e di scatti ragionati. E soprattutto il brivido del primo TMax da 36pose e del conseguente sviluppo in camera oscura. Oggi vedo costruttori ed utenti inseguire la fotografia “comoda” con anteprime di esposizione, istogrammi, focus peaking, af sulle pupille, ottimizzazioni sugli iso ed automatismi vari. Un botto di elettronica (a quale prezzo?) che poi alla fine quanto migliora le nostre foto?
La X-T3 per adesso é la mia fotocamera ideale. Prevalentemente prima di scattare guardo nel mirino cosa vedo, mi sposto e controllo la scena da più punti di vista, usando prevalentemente fissi.
Quindi prima di scattare in genere controllo dove scatterò e come sarà la luce quando scatterò.
In ogni set però
uso anche la raffica soprattutto quando il soggetto é in movimento, quando sento la location ma non riesco a visualizzare perfettamente come scattare. Allora faccio muovere il soggetto nella scena e guardo nel mirino.
Prevalentemente amo scattare moltissimo e poi operare una feroce selezione in post. Più pose mi permettono di scegliere la posa che preferisco. Anzi, secondo me scattare tanto é un vantaggio perché poi ti aiuta a saper fare selezione in post, a trovare la migliore posa e capire perché é la migliore posa.
Al di la della/delle fotocamera/e cui ciascuno è legato, condivido ancora una volta il discorso di fondo. Quella che proponi è, per me, LA fotografia.
Sante parole.. io sono ancora affezionato alla mia prima FF una Canon 5d che con il suo punto centrale, l'unico funzionante, eri costretto ad attendere il momento giusto e tenevi tutti i sensi all'erta, belle sensazioni
Vero, quando i menù erano ancora semplici e si poteva scegliere una macchina che facesse SOLO foto.
Ho cominciato con la zenit di papá scattando a pellicola e sbagliando un infinitá di volte e spendendo un po' di soldi in rullini. Poi acquistai la mia prima reflex e lavorai con un fotografo usando la Nikon d700 che è un ottima macchina, ma rapportata alle performance di oggi sembrerebbe "antiquata". Eppure sapendo che avevo a disposizione 12 MP e scattavo massimo a 1600 uso dovevo ingegnarmi come potevo per catturare quanta piú luce naturale possibile. Se croppavo si notava la perdita di definizione, invece poi a basse luci l'autofocus spesso si indispettiva. Inoltre essere discreti con il suono dell'otturatore della d700 è difficilissimo, è una mitragliatrice Browning Cal 50 :D. Ho poi usato ottiche fisse come il 35 e il 50 e ho imparato ad usare le gambe oltre che la testa e questo mi ha aiutato molto. Oggi le camere moderne tipo le Sony o Canon r Nikon Z ecc ecc ti danno veramente di tutto e di piú ma alle volte ti cullano un po' troppo. Penso che a volte la creativitá nasce proprio dal limite, dalla necessitá di superare un ostacolo.
Per quanto abbia un'età sufficientemente "analogica", ho cominciato a premere il tasto di scatto con macchine digitali. Per il tipo di fotografia che faccio, la macchina che più mi aiuta nella realizzazione è una modestissima Lumix Gx80 perchè mi offre una versatilità senza pari. Poco tempo fa però ho trovato in cantina una vecchia Nikon FE ed è partita la sfida. Penso che tornare indietro usando il minimo indispensabile sia un ottimo spunto per crescere e migliorare e, come hai detto tu, non scattare sempre e comunque ma osservare con attenzione ciò che si vede dal mirino. Quindi le mie uscite saranno con questa Nikon, un 28mm 2.8 e un Ilford bianco e nero 400 Iso (ASA). Vediamo se la teoria è giusta e potrò poi ringraziare questo "ferro vecchio".
Il mio amore è stata la NIkon F2 caricata con pellicola Ilford HP-5 da trattare con sviluppo Kodak HC 110
Prima macchina, poi rubata, Canon ftb. Poi nel digitale la Nikon D100, perché è stata la prima digitale che mi ha fatto sentire di nuovo "a casa" (impostazione tradizionale, con ghiere ecc.).
E su questa stessa lunghezza d'onda la mia attuale Fuji xe2s, che inoltre mi ha fatto scoprire il mirino stile telemetro, che ha cambiato anche un po' il modo di inquadrare.
P.S. sto aspettando che mi ritorni dal fotriparatore una Nikon Fe2 per tornare a fare un po' di foto in analogico 😉
La mia prima reflex fu la Pentax k3 +18-135: quando il tempo è inclemente è un vero muletto. La mia prima mirrorless x ritratti o interni fuji x100 sono impareggiabili discrete come nessuna...grazie ciao Nicola
Io sono giovane ed ho iniziato con il digitale, da quando sono passato a fuji con la x-t3 ho scoperto un mondo... E ancora giorno dopo giorno mi dà nuove soddisfazioni insegnandomi anche nuove cose. Spero però in futuro di poter provare nuovi sistemi anche "speciali", mi piacerebbe davvero provare la sigma sd quattro.
Buongiorno Damiano, la mia prima reflex "seria" .....era il 1972, alla quale sono legatissimo. Purtroppo un odio di anni fa ho sentito un crack ef il diaframma nn funziona più.
Era la pentax mx , scusa non l'avevo riportato
D'accordo su tutto, unica perplessità quando si parla di scattare facendo alto volume, affidandosi agli automatismi. Ho usato le camere più lente, fino alla velocissima 7III ma non ho mai fatto un gesto simile, se metto la camera sull'occhio è perchè vedo (o sento) qualcosa. Poi lo scatto può esserci o no, ma l'uzi lo lascio agli israeliani (fabbricazione ed uso se andate a vedere).
Bella riflessione.
Ancora più interessante sarebbe parlare dei fotografi che più hanno dato nella mia fotografia.
Hai
bravo sei stato esplicativo, anch'io vengo dall analogico la prima macchina che ho avuto e stata un agfa , che poi ho dato hai miei parenti ma quella che mi ha fatto da nave scuola e stata la zenit E pur avendo una lente molto morbida la macchina ti aiutava a ragionare
Io ringrazio la canon ae1 program la mia prima fotocamera, la yhashica 124 che uso tanto quasi tutte le volte che esco a fare foto la porto, e le fuji percheè dopo 18 anni di canon mi hanno fatto tornare a pensare la fotografia con un approccio più "analogico" anche per i suoi comandi ghiere ecc....
Analogico sarò sempre affezionato alla Konica autoreflex T3 ereditata da mio padre e al suo hexanon 50mm che è stata la prima ottica vintage usata anche sul digitale. Per il digitale il mio ore incondizionato va al sistema m43 e alla Olympus e-p5 che trovo ancora di una bellezza rara e che fece tornare l'amore per la fotografia dopo anni di reflex lasciata sempre a casa x via del peso.
Per me è stata la Pentax ME S lo ancora . Condivido le macchine analogiche hanno un fascino unico , forse anche per questo o scelto Fuji digitali mi ricordano le vecchie reflex .
Mi fai morire quando simili gli scatti a raffica ahah
Io non cambio macchina troppo spesso e non corro dietro all'ultima novità (ho ancora eos 6d old e non credo di cambiarla tanto presto....) e non perché sono snob ma solo perché non penso che mi farebbe fare foto migliori anzi mi sconcentrerebbe. la macchina da cui non mi staccherò mai è la canon Ftb, sia per il valore affettivo (mio padre l'ha comprata quando sono nato io) sia perché è stata la mia prima macchina e sia perché è essenziale e nonostante questo non ho mai sentito la mancanza di qualcosa...
Yashica 109 MP. Quella è la macchina con cui ho imparato a vedere fotograficamente.
Dalle tue considerazioni (che approvo totalmente) consiglierei di iniziare a fotografare con una macchina analogica, lasciando totalmente il digitale.
La macchina al quale sono più grato è la fed5b ...senza esposimetro mi ha insegnato a leggere la luce. Poi la Canon 5d e la Sony a7ii.
Ho preso la Sigma SD4 e ho trovato tutto ciò che dici e il bianco e nero e favoloso così come con Leica M che per ora io ho solo a pellicola e la monochrome e il desiderio che ho da tempo
Concordo con le tue riflessioni e mi permetto di aggiungere che, personalmente, lentezza, attenzione alla luce, "cura" nello scatto possono essere "raggiunte" con qualunque macchina fotografica, utilizzandola completamente in manuale, magari con un obiettivo vintage. Io ho una Leica CL che utilizzo quasi esclusivamente con un Pentacon 50mm f1. 8, ho disabilitato il display e "uso" gli iso come se avessi una macchina a pellicola, non li cambio mai....🙄 Idem quando scatto con la Pen-f e il Panasonic 20mm f1. 7 o la Fujifilm x100s. Chiaramente lo spirito "analogico" di queste tre macchine fotografiche aiuta ad entrare nel mood pellicoloso, ma in ogni caso credo che sia soprattutto figlio di un'inclinazione naturale...
@Jack Shepard Rebirth .scatto anche con Agfa Optima Sensor, Olympus OM-1 e Ricoh 500 RF...
Topcon RE, reflex di famiglia; nikon EM, primo acquisto autonomo, Sigma quattro.... tua responsabilità!
Io son super affezionato alla mia vecchia fuij s5 pro....
Forse più che a corpi macchina sono affezionato alle delle lenti vintage che, proprio come dici, mi riportano a pensare di più ad una foto invece che sparare raffiche.
PS: penso che ti "ruberò" l'esercizio degli aggettivi facendo delle uscite con solo un taccuino e una penna!
Nikon F6 e D700.
Continuerò a seguire questi video ma una pubblicità ogni 3 minuti è devastante
Da pc utilizzate gli AdBlock, da Android uso una app chiamata RUclips Vanced... E addio pubblicità
Viaggi proprio con la fantasia 😂
leica meno cose ti mette più ti fa pagare la macchina fotografica -.-
Analogico sarò sempre affezionato alla Konica autoreflex T3 ereditata da mio padre e al suo hexanon 50mm che è stata la prima ottica vintage usata anche sul digitale. Per il digitale il mio ore incondizionato va al sistema m43 e alla Olympus e-p5 che trovo ancora di una bellezza rara e che fece tornare l'amore per la fotografia dopo anni di reflex lasciata sempre a casa x via del peso.
Analogico sarò sempre affezionato alla Konica autoreflex T3 ereditata da mio padre e al suo hexanon 50mm che è stata la prima ottica vintage usata anche sul digitale. Per il digitale il mio amore incondizionato va al sistema m43 e alla Olympus e-p5 che trovo ancora di una bellezza rara e che fece tornare l'amore per la fotografia dopo anni di reflex lasciata sempre a casa x via del peso.