C'era una volta l'architetto, ed era ricco

Davide Motta è un architetto di 35 anni. Ha lavorato per anni in uno studio a 700 euro al mese. L’arrivo della crisi e le scarse possibilità di fare carriera lo hanno poi indotto a mettersi in proprio. Oggi, a distanza di un anno dall’apertura della partita iva, sta valutando di chiuderla perché i guadagni sono pari a zero. Per ammortizzare le spese vive come ospite in un appartamento in condivisione nella periferia di Roma. Lavora nella sua stanza anche se per motivi legali ha dovuto affittare uno studio che non può permettersi e che quindi ha concordato di pagare a ore. Sogna di fare l’architetto da quando aveva 13 anni, quando ancora questa era una professione considerata di prestigio, ma negli ultimi tempi ha iniziato a valutare anche altre strade, come l’insegnante o il segretario, perché essere un libero professionista non paga.

[@lucaguida6131]

Si diciamo che in Italia se ingrani la professione ma superi determinati fatturati (cosa che tutti si augurano) diventa un calvario per le tasse . Un professionista che è ancora in determinati regimi (forfettario o minimi ) riesce ancora ancora a mangiare, se li superi ed entri in regime IVA, purtroppo devi entrare nell' ottica che più della metà del fatturato la paghi in tasse e spese, perchè anche le spese non detraibili, sono un' infinità per poter sostenere una professione da 100mila euro di fatturato, che non si fa chiusi dentro casa in pigiama da un pc portatile , quindi è chiaro che le spese ci sono. Non amo però troppo queste linee editoriali televisive italiane, ogni tanto sarebbe bello sentir parlare di storie di successo, di giovani professionisti che ce l'hanno fatta, così per dare anche un po' di fiducia, ci sono anche tanti professionisti 30enni o poco più, quindi molto giovani che fatturano cifre a 5 zeri tranquillamente, non sono la regola, ma sicuramente è molto più frequente di quanto si pensi ed andrebbe raccontato . Per il resto che dire, riguardo al video, il problema dell' architetto in questione non mi sembra siano le tasse, ma una frase che dice durante il video "in questi 6 mesi ho fatturato zero" , ora con tutto il bene, se in 6 mesi di professione non si fattura, o si è stati chiusi dentro una cantina al buio senza contatti con il mondo esterno, oppure si è sbagliato professione . Il problema delle libere professioni è stato e sarà sempre la discontinuità, ovvero ci sarà il mese che fatturi 500 euro, il mese che ne fatturi 2mila, il mese 5mila ecc... ma zero in 6 mesi consecutivi, non so come possa approcciare la professione , neppure nel mese di agosto che praticamente non si lavora e non squilla mai il telefono , riesci a fatturare zero, c'è sempre quel cliente che deve fare una pratica veloce i primi giorni di agosto, o quello che ti porta l'acconto per settembre, cioè è impossibile il contrario per me , figuriamoci 6 mesi di fila senza telefono che squilla .

[@paolorossi1772]

Ti capisco molto bene, hai detto le cose come stanno

[@andrealasagni3231]

Amen

[@albertopego8220]

Perché mai si vuole evitare lavoro da dipendente?

[@Ioriaaaa]

1:29 ma che cazzate sta dicendo? chiude la partita per il sistema di tassazione? Assurdo, i veri motivi non li ha detti perché altrimenti non avrebbero trasmesso il servizio.

[@mauriziostazzu6261]

Perché? Ci sono un sacco di colleghi che hanno chiuso la P.I., ovviamente non esercitano più e fanno altro.

[@dariogarofalo8213]

67 per cento di tasse non è un buon motivo?

[@Ioriaaaa]

@@dariogarofalo8213 non è vero che un architetto con la partita iva paga il 67% di tasse... chi lo dice mente o non ha capito niente di come funziona la fiscalità

[@dariogarofalo8213]

Jonny Brasco ho la partita iva, lei?

[@Ioriaaaa]

@@dariogarofalo8213 ovviamente si da 17 anni (ingegnere)