Molto interessante, gli scenari sono molti come hai giustamente spiegato. L’unica cosa che ricordo con vividezza quando mi sono laureato era la necessità di trovare un lavoro per mantenermi ed essere indipendente il più velocemente possibile. Nel mio caso si è trattato di scendere a patti con l’Ikigai e anche questo penso faccia parte del percorso di crescita personale e professionale di un architetto, che gli consente di avvicinarsi il più possibile all’intersezione dei 4 cerchi.
Ciao Archisax, video immenso di spunti e contenuti per me che sono un papà che cerca di stimolare e capire e supportare il proprio figlio nella scelta di come e se proseguire gli studi dopo il liceo artistico . Sono un ex designer e progettista di auto e riconosco le potenzialità nascoste in mio figli ma desidero essere supporter e non influenzerà nelle scelte di mio figlio per il suo futuro , ed il tuo video mi aiuta molto.. Grazie per gli spunti e per la dinamica articolata del tuo intervento ….. ma sei proprio bravo !
Mi piace un sacco questo format, grande capacità di sintesi ma allo stesso tempo capace di introdurre tante riflessioni. Interessante come sempre, bel video!
Ciao Archisax. Sono uno studente della lingua italiana (parlo inglese e spagnolo), voglio dire che i tuoi video mi stanno aiutando ad imparare più velocemente. te ho appena raccomandato sulle paginas su youtube dove si impara l'italiano. Grazie !!
Studio anche io Architettura. Per me il valore aggiunto è proprio la scalabilità delle conoscenze che acquisisci in quanto progettista, ma a mio avviso un buon 70% rimane bloccato alla visione di dover fare l’ Architetto. Questo viene dalla non conoscenza di quali sono le passioni e qual’ é il motivo per cui si fa quello che si fa, quindi gli studenti preferiscono rimanere attaccati alla professione di Architetto perché magari non hanno una visione su quello che vogliono fare e hanno paura di buttarsi in un nuovo settore. Secondo me la stessa situazione é replicabile negli altri corsi di studio di altre facoltà, ma con la differenza che la laurea in architettura apre un infiniá di strade. Diciamo che adesso piú persone stanno prendendo in considerazione il mondo dell’ animazione, cinema, archvizz, ecc… pero ci vorrà ancora tempo per capire questo concetto. Per chiudere secondo me il concetto chiave che più persone dovrebbero affrontare é l’ Ikigai.
Mi intristisce sentire che più della metà dei laureati non fa l'architetto ma è una triste realtà. Ottimo video! Fossi in te invierei il link di questo video a fiscozen o simili per fare un video in collaborazione. Sarebbe bello sapere i codici ateco per ogni lavoro che hai elencato e cosa si deve fare fra gestione separata e/o Inarcassa. Io mi trovo che dovrei aggiungere 2 o più settori ateco alla mia p.iva. con costi fissi esorbitanti... Totto questo mi frena
In realtà con Fiscozen ci collaboro già quindi la tua idea potrebbe essere realizzabile e credo sarebbe anche molto interessante parlarne. Se loro volessero condividere i dati per creare un video del genere ci sarebbe molto su cui ragionare! Grazie del consiglio!
Ciao Luca (permettimi di darti questo tu confidenziale virtualmente/umanamente/professionalmente sentito) Complimenti davvero, bel video bel messaggio! Se posso suggerirti un piccolissimo spunto, magari per un prossimo intervento, vorrei puntare un piccolo faro anche su un percorso interstiziale a quelli proposti ...ovvero il Dottorato (un bel fattaccio in Italia) e sulle opportunità e/o mancate opportunità che da esso possono derivare soprattutto per chi sceglie di allontanarsi dall'accademia per trovare il suo IKIGAI (?) credo ci siano innumerevoli esperienze pronte ad essere condivise sulla rete... Chiudo rapidamente. Personalmente credo sia un enorme buco nell'acqua, nonché anacronismo puro, l'insegnamento generalista per due motivi: primo, esistono corsi universitari di serie A, B e C (specialmente in termini di continuità tra didattica e imprese) e secondo, in Italia c'è una profonda soluzione di continuità (termine caro ai restauratori) tra alcune programmazioni didattiche e la loro effettiva rispondenza ai profili professionali richiesti dal mercato "autoctono" e "alloctono". Il tuo video è significativo perché non motivazionale ma bensì "emotivazionale" cioè prova a trasmettere ai giovani e ai meno giovani, architetti o affini che la strada da perseguire è alimentata dalle emozioni.. e quelle si sa sono personali... ma pur sempre condivisibili! :)
Ciao Luciano, grazie tante per il tuo commento. Il dottorato e tutto ciò che ad esso segue (o non segue) è sicuramente un argomento che potrei approfondire in un prossimo contenuto. Leggere le tue riflessioni mi sembra già un primo punto di partenza interessante! Se volessi aggiungere altre considerazioni le leggerei con curiosità :)
Sei tra le persone più intelligenti che ho conosciuto negli ultimi tempi. Ti scrivo questo perché verrebbe da argomentare su ogni cosa che hai detto. Ma sulla tua domanda, se ci sono altri scenari professionali direi la fotogrammetria, la misurazione, laserscanner, e la restituzione tridimensionale per indagini, misurazioni e progetti; è uno degki ambiti su cui sto investendo e che mi piace e per cui credo ci sia anche domanda. La tecnologia ci viene in aiuto con riultati incredibili. Mi vengono in mente le parole di un grande architetto, che stranamente adesso non ricordo ma diceva così: sono un architetto e devo essere per forza un positivista. Un altro ancora diceva che la nostra vita è il progetto. E questo però lo ricordo ed era AG Fronzoni.
Aggiungo qui altri possibili mestieri che credo possano essere interessanti. Il mondo della moda attira molti architetti, che si occupano di progettare negozi, vetrine o pop up store. Allo stesso modo tutto ciò che è installazione temporanea è qualcosa che può essere affrontato con successo da un architetto, sia che sia nel campo della moda che dell'arte. Nelle aziende, in generale, trovano posto tanti laureati in architettura che si occupano delle proprietà e degli immobili, gestendo la manutenzione e lavorando allo sviluppo immobiliare dell'azienda. Ultimo ma non per importanza tutto ciò che riguarda la sostenibilità sta attirando talenti da ogni ambito, architettura compresa. Il futuro del nostro pianeta si gioca anche su questo e gli architetti si stanno ritagliando ruoli importanti in questo settore. Scrivi tu le altre professioni che si possono svolgere dopo una laurea in architettura!
ribadico che sati dicendo dei mestieri che puù far benissimo un geometra ed un archtetto per lavorare nella moda ci va laurea adatta e non quella di architettura..
io invece continuo a non capire in che lingua lei scriva, caro Sig. @@paologh7049 i Geometri e gli Ingegneri possono tranquillamente intraprendere uno qualsiasi dei percorsi descritti in questo video, ma l'aspetto d'insieme e il cambio continuo di prospettiva di un corso di studi in architettura non sono da tralasciare o da confondere. Se si è passati per tale carriera universitaria, con dedizione ed interesse, sono pienamente convito che un architetto possa intraprendere qualunque carriera, che sia umanistica o scientifica. Mi sentirei di proporre come altra via oltre al restauro, l'archeologia.
@@6Velociraptor9 sempre a commentare come unos scrive.....senza pensare che magari sono errori di battitura visto che ho piccolo ritardo con la tastiera e vabbè....comunque dico che è un elenco di lavori quasi inutili ...io ho un parente architetto che lavora proprio nel restuaro ma ha dovuto cambiare lavoro vincendo un concorso perchè non riusciva a campare...poi un architetto non può essere archelogo deve prendersi un'altra laurea....nel video sono descritti lavori ma in alcuni non basta la laurea da architetto....
Lo storico, il sociologo, il filosofo. Ma anche la fotografia e il cinema (basti pensare a quando si realizzano render e filmati per l'architettura) o la letteratura. Comunque hai centrato il punto. In genere si riesce bene in tutte le attività che richiedono capacità progettuali e aggiungo, visione d'insieme, problem solving, unito ad un approccio divergente tipico dei creativi. IO ad esempio, a parte il cinema, li faccio e li ho fatti tutti... inclusa la musica!
Credo che nel video però si dimentichi un contenuto ESSENZIALE, ossia che più della metà dei laureati in architettura NON intraprende la libera professione non perché non all’altezza o per inseguire una strada diversa per SCELTA, ma piuttosto perché ci si trova dinnanzi ad un bivio... Mi sono laureata al Politecnico di Milano con il massimo dei voti sia in triennale, sia in Magistrale, inizi a fare i colloqui e qualsiasi studio richiede la partita iva, quindi ti viene richiesto fin da subito e con nessuna competenza di tipo economico-finanziario, a diventare un piccolo imprenditore, ma nemmeno perché del resto sei in uno studio dove la paga è mensile... che poi parlare di paga è veramente RIDUTTIVO. E a questo in Università nessuno ti forma, nessuno ti prepara ANZI c’è una disconnessione TOTALE tra l’Università dove tutto è poetico e la dura realtà. Diamo un messaggio chiaro ai ragazzi che stanno studiando, ragazzi se volete fare gli architetti IN ITALIA anche se vi laureate con il massimo dei voti nella migliore università d’Italia vi aspetta un destino da precari travestiti da liberi professionisti in studi dove vi viene richiesto una disponibilità oraria disumana e con una paga ridicola per almeno i primi 5/6 anni di carriera. Io mi sono laureata a 24 anni, la domanda che mi sono fatta è semplice: ho intenzione di investire il mio tempo arrivando a 30 facendomi mantenere dai miei genitori vivendo nel sogno di fare l’architetto? O trovo una strada alternativa è più redditizia a breve termine? Ed è solo QUI che entrano in gioco le professioni di cui parli nel video!!!
Ciao Sofia. Grazie per il commento. Quello che dici è vero in tanti casi ma non in tutti. Ci sono, anche in Italia, tantissimi architetti che svolgono la libera professione, sia per studi (le cosiddette "finte P.Iva") che autonomamente. Per molti di loro i primi anni sono difficili poi si può pian piano crescere fino a stabilizzarsi economicamente. Non è un mestiere che arricchisce, su questo sono d'accordo, però da quello che scrivi sembra impossibile per chiunque esercitare la professione in Italia e non penso sia una descrizione realistica della realtà. La storia che hai raccontato è la storia di tanti ma non di tutti. Sono comunque d'accordo nel dire che molte delle strade alternative si aprono proprio a seguito delle difficoltà di esercitare la professione.
Francesco Rutelli ha conseguito una laurea triennale in pianificazione urbanistica nel 2017. Quest'anno spero potermi iscrivere alla triennale in scienze dell'architettura e completare questo percorso, lavorando...
salve a tutti, non so se qualcuno risponderà ma non so proprio a chi chiedere. sono un ragazzo diplomato CAT che non ha ancora intrapreso il tirocinio e ho scoperto che fra 2 anni sarà obbligatorio la laurea per poter esercitare la professione, non so se è una buona idea fare il tirocinio per geometra (18 mesi), fare triennale per geometri o se fare la triennale in architettura e poi vedere in futuro io non ho alcuna esperienza e non saprei scegliere la giusta opzione, se qualcuno più informato potesse rispondere sarebbe grandioso, grazie
Ciao! Non ho informazioni precise su come evolverà la normativa da qui in avanti. Come suggerimento posso dirti che se non hai un particolare interesse per l'architettura non ti conviene iniziare l'università, anche solo per una triennale. Sarebbe forse più utile cercare un percorso di specializzazione su un ambito specifico, ad esempio il BIM, se può essere un settore per te stimolante. Sicuramente ci sarà molta richiesta in futuro. Diversamente avviare la professione come geometra, anche tramite un tirocinio, mi sembra un'idea migliore di iniziare l'università senza un interesse verso l'architettura.
Solitamente Scienze dell'Architettura è una laurea triennale che quindi mette le basi di un percorso di studi in architettura. Una volta terminati quei tre anni ci si può fermare, diventando un cosiddetto "architetto junior" oppure proseguire con una Laurea Magistrale in vari ambiti (Progettazione, Restauro, Interni, ecc...). Il percorso quinquennale invece è una laurea a ciclo unico, che in cinque anni ti forma per essere architetto a tutto tondo permettendoti di sostenere l'Esame di Stato per l'abilitazione professionale. In sostanza una è una triennale che poi consente di scegliere una magistrale più specifica mentre l'altro è un percorso formativo completo distribuito in cinque anni senza possibilità di variazioni e quindi più rigido.
Si tratta di una strada che hanno percorso in molti, spesso nata naturalmente come estensione delle proprie capacità progettuali. Inizialmente non esisteva nemmeno la differenza tra architetto e designer (sto parlando di design di oggetti e di spazi interni). Non a caso i più grandi architetti del '900 hanno quasi sempre progettato e realizzato mobili per i loro progetti. Credo che oggi a partire dalla formazione universitaria in architettura si possa andare verso il design con pratica e pazienza.
Peccato che 10 su 12 lavori li possono fare sia ingegneri e geometri...non mi sembra un video molto appurato...quasi inutile...poi arcgitetura è molto disciolinare questa è bella ne sa più un geometra
Hai ragione, in Italia c'è una grande sovrapposizione tra architetti e geometri. Questo è uno dei principali problemi che contribuisce a limitare lo sviluppo della professione di architetto nel nostro paese. Finché si riterrà un geometra assimilabile ad un architetto non credo vedremo un vero avanzamento nella qualità media del costruito e questo è un'enorme criticità. All'estero in effetti i geometri non ci sono e su questo si potrebbero fare molte riflessioni. Ti ringrazio per il tuo commento perché mette perfettamente in luce la questione, che definirei imbarazzante per il mestiere di architetto!
@@paologh7049 può essere sia come dici anche se mi sembra un po'una generalizzazione. Quali architetti? Saperne di più di cosa? Comunque il problema è proprio questo: geometri diplomati e architetti laureati che si pestano i piedi e non è del tutto chiaro chi dovrebbe fare cosa.
@@archisax bhe architetti che fanno catatsto per esempio.....oppure estimo che poi di normativa in materia di diritto non sanno nulla e si improvvisano sul momento...al contrario dei geomrti almeno non si imporvvisano me perchè sono solo diplomati ma hanno molte conoscenze e pirma di affrontrare una discplina studiano....almeno parlo per me stesso .....
@@paologh7049 sono d'accordo: catasto ed estimo sono attività da geometri. Non che un architetto non possa imparare, ci mancherebbe, ma non sono ambiti direttamente connessi alla professione di architetto. Così come la progettazione a tutte le scale, da quella urbana agli interni, dovrebbe essere unicamente il campo d'azione degli architetti e invece non è così. In Italia più che in altri luoghi l'edilizia l'hanno fatta e continuano a farla i geometri. I risultati sono lì da vedere.
Questo set up molto piu fresco e informale, ci sta. Io rimarrei su questa direzione.
presto tornerò sul davanzale!
Molto interessante, gli scenari sono molti come hai giustamente spiegato. L’unica cosa che ricordo con vividezza quando mi sono laureato era la necessità di trovare un lavoro per mantenermi ed essere indipendente il più velocemente possibile. Nel mio caso si è trattato di scendere a patti con l’Ikigai e anche questo penso faccia parte del percorso di crescita personale e professionale di un architetto, che gli consente di avvicinarsi il più possibile all’intersezione dei 4 cerchi.
Ciao Archisax, video immenso di spunti e contenuti per me che sono un papà che cerca di stimolare e capire e supportare il proprio figlio nella scelta di come e se proseguire gli studi dopo il liceo artistico . Sono un ex designer e progettista di auto e riconosco le potenzialità nascoste in mio figli ma desidero essere supporter e non influenzerà nelle scelte di mio figlio per il suo futuro , ed il tuo video mi aiuta molto..
Grazie per gli spunti e per la dinamica articolata del tuo intervento ….. ma sei proprio bravo !
Ciao Sergio! Che commento magnifico, grazie!! In bocca al lupo al figlio, che trovi la sua strada e una dimensione in cui stare bene.
@@archisax GRAZIE Archisax e …continua così ! 👍
Mi piace un sacco questo format, grande capacità di sintesi ma allo stesso tempo capace di introdurre tante riflessioni. Interessante come sempre, bel video!
Grazie tante Gianluca! Credo proprio tornerò sul davanzale d quella finestra! Potrebbe essere la base del format "intimo"! ;)
Ciao Archisax. Sono uno studente della lingua italiana (parlo inglese e spagnolo), voglio dire che i tuoi video mi stanno aiutando ad imparare più velocemente. te ho appena raccomandato sulle paginas su youtube dove si impara l'italiano. Grazie !!
Fantastico Omero! Grazie tante!
ADORO IL TUO CANALE GRAZIE DI ESISTERE
Grazie tante Giacomo!
Canale utilissimo per uno studente di architettura come me! Grazie mille
Grazie Stefano! 🔥🔥
Studio anche io Architettura. Per me il valore aggiunto è proprio la scalabilità delle conoscenze che acquisisci in quanto progettista, ma a mio avviso un buon 70% rimane bloccato alla visione di dover fare l’ Architetto. Questo viene dalla non conoscenza di quali sono le passioni e qual’ é il motivo per cui si fa quello che si fa, quindi gli studenti preferiscono rimanere attaccati alla professione di Architetto perché magari non hanno una visione su quello che vogliono fare e hanno paura di buttarsi in un nuovo settore. Secondo me la stessa situazione é replicabile negli altri corsi di studio di altre facoltà, ma con la differenza che la laurea in architettura apre un infiniá di strade. Diciamo che adesso piú persone stanno prendendo in considerazione il mondo dell’ animazione, cinema, archvizz, ecc… pero ci vorrà ancora tempo per capire questo concetto. Per chiudere secondo me il concetto chiave che più persone dovrebbero affrontare é l’ Ikigai.
Grazie tante Lorenzo! 💥
Mi intristisce sentire che più della metà dei laureati non fa l'architetto ma è una triste realtà. Ottimo video! Fossi in te invierei il link di questo video a fiscozen o simili per fare un video in collaborazione. Sarebbe bello sapere i codici ateco per ogni lavoro che hai elencato e cosa si deve fare fra gestione separata e/o Inarcassa. Io mi trovo che dovrei aggiungere 2 o più settori ateco alla mia p.iva. con costi fissi esorbitanti... Totto questo mi frena
In realtà con Fiscozen ci collaboro già quindi la tua idea potrebbe essere realizzabile e credo sarebbe anche molto interessante parlarne. Se loro volessero condividere i dati per creare un video del genere ci sarebbe molto su cui ragionare! Grazie del consiglio!
Ciao Luca (permettimi di darti questo tu confidenziale virtualmente/umanamente/professionalmente sentito) Complimenti davvero, bel video bel messaggio!
Se posso suggerirti un piccolissimo spunto, magari per un prossimo intervento, vorrei puntare un piccolo faro anche su un percorso interstiziale a quelli proposti ...ovvero il Dottorato (un bel fattaccio in Italia) e sulle opportunità e/o mancate opportunità che da esso possono derivare soprattutto per chi sceglie di allontanarsi dall'accademia per trovare il suo IKIGAI (?) credo ci siano innumerevoli esperienze pronte ad essere condivise sulla rete...
Chiudo rapidamente. Personalmente credo sia un enorme buco nell'acqua, nonché anacronismo puro, l'insegnamento generalista per due motivi: primo, esistono corsi universitari di serie A, B e C (specialmente in termini di continuità tra didattica e imprese) e secondo, in Italia c'è una profonda soluzione di continuità (termine caro ai restauratori) tra alcune programmazioni didattiche e la loro effettiva rispondenza ai profili professionali richiesti dal mercato "autoctono" e "alloctono". Il tuo video è significativo perché non motivazionale ma bensì "emotivazionale" cioè prova a trasmettere ai giovani e ai meno giovani, architetti o affini che la strada da perseguire è alimentata dalle emozioni.. e quelle si sa sono personali... ma pur sempre condivisibili! :)
Ciao Luciano, grazie tante per il tuo commento. Il dottorato e tutto ciò che ad esso segue (o non segue) è sicuramente un argomento che potrei approfondire in un prossimo contenuto. Leggere le tue riflessioni mi sembra già un primo punto di partenza interessante! Se volessi aggiungere altre considerazioni le leggerei con curiosità :)
Bel video! Complimenti! 👍
Grazie! 🔥
Sei tra le persone più intelligenti che ho conosciuto negli ultimi tempi. Ti scrivo questo perché verrebbe da argomentare su ogni cosa che hai detto. Ma sulla tua domanda, se ci sono altri scenari professionali direi la fotogrammetria, la misurazione, laserscanner, e la restituzione tridimensionale per indagini, misurazioni e progetti; è uno degki ambiti su cui sto investendo e che mi piace e per cui credo ci sia anche domanda. La tecnologia ci viene in aiuto con riultati incredibili. Mi vengono in mente le parole di un grande architetto, che stranamente adesso non ricordo ma diceva così: sono un architetto e devo essere per forza un positivista. Un altro ancora diceva che la nostra vita è il progetto. E questo però lo ricordo ed era AG Fronzoni.
Grazie tante Marco!
@@archisaxfigurati quando vuoi.
Aggiungo qui altri possibili mestieri che credo possano essere interessanti. Il mondo della moda attira molti architetti, che si occupano di progettare negozi, vetrine o pop up store.
Allo stesso modo tutto ciò che è installazione temporanea è qualcosa che può essere affrontato con successo da un architetto, sia che sia nel campo della moda che dell'arte.
Nelle aziende, in generale, trovano posto tanti laureati in architettura che si occupano delle proprietà e degli immobili, gestendo la manutenzione e lavorando allo sviluppo immobiliare dell'azienda.
Ultimo ma non per importanza tutto ciò che riguarda la sostenibilità sta attirando talenti da ogni ambito, architettura compresa. Il futuro del nostro pianeta si gioca anche su questo e gli architetti si stanno ritagliando ruoli importanti in questo settore.
Scrivi tu le altre professioni che si possono svolgere dopo una laurea in architettura!
ribadico che sati dicendo dei mestieri che puù far benissimo un geometra ed un archtetto per lavorare nella moda ci va laurea adatta e non quella di architettura..
io invece continuo a non capire in che lingua lei scriva, caro Sig. @@paologh7049 i Geometri e gli Ingegneri possono tranquillamente intraprendere uno qualsiasi dei percorsi descritti in questo video, ma l'aspetto d'insieme e il cambio continuo di prospettiva di un corso di studi in architettura non sono da tralasciare o da confondere. Se si è passati per tale carriera universitaria, con dedizione ed interesse, sono pienamente convito che un architetto possa intraprendere qualunque carriera, che sia umanistica o scientifica.
Mi sentirei di proporre come altra via oltre al restauro, l'archeologia.
@@6Velociraptor9 sempre a commentare come unos scrive.....senza pensare che magari sono errori di battitura visto che ho piccolo ritardo con la tastiera e vabbè....comunque dico che è un elenco di lavori quasi inutili ...io ho un parente architetto che lavora proprio nel restuaro ma ha dovuto cambiare lavoro vincendo un concorso perchè non riusciva a campare...poi un architetto non può essere archelogo deve prendersi un'altra laurea....nel video sono descritti lavori ma in alcuni non basta la laurea da architetto....
Lo storico, il sociologo, il filosofo. Ma anche la fotografia e il cinema (basti pensare a quando si realizzano render e filmati per l'architettura) o la letteratura. Comunque hai centrato il punto. In genere si riesce bene in tutte le attività che richiedono capacità progettuali e aggiungo, visione d'insieme, problem solving, unito ad un approccio divergente tipico dei creativi.
IO ad esempio, a parte il cinema, li faccio e li ho fatti tutti... inclusa la musica!
@@bebbo73 grazie!
Nick Sleep! uno dei migliori investitori, appassionato alla qualità delle cose fatte bene
Credo che nel video però si dimentichi un contenuto ESSENZIALE, ossia che più della metà dei laureati in architettura NON intraprende la libera professione non perché non all’altezza o per inseguire una strada diversa per SCELTA, ma piuttosto perché ci si trova dinnanzi ad un bivio... Mi sono laureata al Politecnico di Milano con il massimo dei voti sia in triennale, sia in Magistrale, inizi a fare i colloqui e qualsiasi studio richiede la partita iva, quindi ti viene richiesto fin da subito e con nessuna competenza di tipo economico-finanziario, a diventare un piccolo imprenditore, ma nemmeno perché del resto sei in uno studio dove la paga è mensile... che poi parlare di paga è veramente RIDUTTIVO. E a questo in Università nessuno ti forma, nessuno ti prepara ANZI c’è una disconnessione TOTALE tra l’Università dove tutto è poetico e la dura realtà. Diamo un messaggio chiaro ai ragazzi che stanno studiando, ragazzi se volete fare gli architetti IN ITALIA anche se vi laureate con il massimo dei voti nella migliore università d’Italia vi aspetta un destino da precari travestiti da liberi professionisti in studi dove vi viene richiesto una disponibilità oraria disumana e con una paga ridicola per almeno i primi 5/6 anni di carriera. Io mi sono laureata a 24 anni, la domanda che mi sono fatta è semplice: ho intenzione di investire il mio tempo arrivando a 30 facendomi mantenere dai miei genitori vivendo nel sogno di fare l’architetto?
O trovo una strada alternativa è più redditizia a breve termine? Ed è solo QUI che entrano in gioco le professioni di cui parli nel video!!!
Ciao Sofia. Grazie per il commento. Quello che dici è vero in tanti casi ma non in tutti. Ci sono, anche in Italia, tantissimi architetti che svolgono la libera professione, sia per studi (le cosiddette "finte P.Iva") che autonomamente. Per molti di loro i primi anni sono difficili poi si può pian piano crescere fino a stabilizzarsi economicamente.
Non è un mestiere che arricchisce, su questo sono d'accordo, però da quello che scrivi sembra impossibile per chiunque esercitare la professione in Italia e non penso sia una descrizione realistica della realtà.
La storia che hai raccontato è la storia di tanti ma non di tutti. Sono comunque d'accordo nel dire che molte delle strade alternative si aprono proprio a seguito delle difficoltà di esercitare la professione.
Questa facciata mi pare di conoscerla... può essere che si trova vicino a Perugia?
No! Si trova a Reggio Emilia. E' il davanzale di una delle finestre del mio studio!
Gran bel contenuto
Grazie tante! 🔥
Essere o non essere, questo è il ‘Tema’…il dilemma della Vita 😮
Francesco Rutelli ha conseguito una laurea triennale in pianificazione urbanistica nel 2017. Quest'anno spero potermi iscrivere alla triennale in scienze dell'architettura e completare questo percorso, lavorando...
In bocca al lupo Matteo!
Ciao! Grazie per il video, volevo porre una domanda; dunque se studio architettura 3 anni poi posso studiare interior design?
Ciao! Certo, studiare architettura alla triennale ti lascia la possibilità di andare verso il mondo dell'interior design una volta ottenuta la laurea.
Gran video.
Grazie tante!
Edoardo Bennato laureato in architettura e anche Gianfranco Ferré
Wow! Non sapevo di Gianfranco Ferré! Interessante!
salve a tutti, non so se qualcuno risponderà ma non so proprio a chi chiedere.
sono un ragazzo diplomato CAT che non ha ancora intrapreso il tirocinio e ho scoperto che fra 2 anni sarà obbligatorio la laurea per poter esercitare la professione, non so se è una buona idea fare il tirocinio per geometra (18 mesi),
fare triennale per geometri o se fare la triennale in architettura e poi vedere in futuro
io non ho alcuna esperienza e non saprei scegliere la giusta opzione, se qualcuno più informato potesse rispondere sarebbe grandioso, grazie
Ciao! Non ho informazioni precise su come evolverà la normativa da qui in avanti. Come suggerimento posso dirti che se non hai un particolare interesse per l'architettura non ti conviene iniziare l'università, anche solo per una triennale.
Sarebbe forse più utile cercare un percorso di specializzazione su un ambito specifico, ad esempio il BIM, se può essere un settore per te stimolante. Sicuramente ci sarà molta richiesta in futuro.
Diversamente avviare la professione come geometra, anche tramite un tirocinio, mi sembra un'idea migliore di iniziare l'università senza un interesse verso l'architettura.
puoi dirmi la differenza tra scienze dell'architettura e architettura quinquennale ?
Solitamente Scienze dell'Architettura è una laurea triennale che quindi mette le basi di un percorso di studi in architettura. Una volta terminati quei tre anni ci si può fermare, diventando un cosiddetto "architetto junior" oppure proseguire con una Laurea Magistrale in vari ambiti (Progettazione, Restauro, Interni, ecc...).
Il percorso quinquennale invece è una laurea a ciclo unico, che in cinque anni ti forma per essere architetto a tutto tondo permettendoti di sostenere l'Esame di Stato per l'abilitazione professionale. In sostanza una è una triennale che poi consente di scegliere una magistrale più specifica mentre l'altro è un percorso formativo completo distribuito in cinque anni senza possibilità di variazioni e quindi più rigido.
Come funziona dalla laurea in architettura per arrivare al design?😅
Si tratta di una strada che hanno percorso in molti, spesso nata naturalmente come estensione delle proprie capacità progettuali.
Inizialmente non esisteva nemmeno la differenza tra architetto e designer (sto parlando di design di oggetti e di spazi interni).
Non a caso i più grandi architetti del '900 hanno quasi sempre progettato e realizzato mobili per i loro progetti.
Credo che oggi a partire dalla formazione universitaria in architettura si possa andare verso il design con pratica e pazienza.
io sono architetto e ho aperto uno studio di interior design con mio marito ❤
ormai una pagina la tua di condivisione, formazione e studio
Ancora una volta grazie di cuore 🔥❤
Archeologo. Fotografo Stilista
Interessante! Sarebbe da approfondire, se non altro per la curiosità che suscita.
Anche andrea lasagni hahahahaha rido di me
Peccato che 10 su 12 lavori li possono fare sia ingegneri e geometri...non mi sembra un video molto appurato...quasi inutile...poi arcgitetura è molto disciolinare questa è bella ne sa più un geometra
Hai ragione, in Italia c'è una grande sovrapposizione tra architetti e geometri. Questo è uno dei principali problemi che contribuisce a limitare lo sviluppo della professione di architetto nel nostro paese. Finché si riterrà un geometra assimilabile ad un architetto non credo vedremo un vero avanzamento nella qualità media del costruito e questo è un'enorme criticità. All'estero in effetti i geometri non ci sono e su questo si potrebbero fare molte riflessioni. Ti ringrazio per il tuo commento perché mette perfettamente in luce la questione, che definirei imbarazzante per il mestiere di architetto!
@@archisax bhe ma vale anche il contrario...ovvero architetti che ne vogliono sapere di più del geometra
@@paologh7049 può essere sia come dici anche se mi sembra un po'una generalizzazione. Quali architetti? Saperne di più di cosa?
Comunque il problema è proprio questo: geometri diplomati e architetti laureati che si pestano i piedi e non è del tutto chiaro chi dovrebbe fare cosa.
@@archisax bhe architetti che fanno catatsto per esempio.....oppure estimo che poi di normativa in materia di diritto non sanno nulla e si improvvisano sul momento...al contrario dei geomrti almeno non si imporvvisano me perchè sono solo diplomati ma hanno molte conoscenze e pirma di affrontrare una discplina studiano....almeno parlo per me stesso .....
@@paologh7049 sono d'accordo: catasto ed estimo sono attività da geometri. Non che un architetto non possa imparare, ci mancherebbe, ma non sono ambiti direttamente connessi alla professione di architetto. Così come la progettazione a tutte le scale, da quella urbana agli interni, dovrebbe essere unicamente il campo d'azione degli architetti e invece non è così.
In Italia più che in altri luoghi l'edilizia l'hanno fatta e continuano a farla i geometri. I risultati sono lì da vedere.