Tipi blocco della covata. Parte seconda
HTML-код
- Опубликовано: 1 июл 2024
- Questo filmato completa il precedente. Si considerano i due parametri principali per decidere che tipo di blocco della covata applicare:
1. Grado di infestazione da varroasi.
2. Forza della famiglia. 
Животные
Complimenti, ottima illustrazione.
Sarebbe favorevole all’asportazione parziale della covata con doppio escludiregina verticale (senza cercare la regina) in maniera tale da confinarla su 3 telaini con arnia da 9 + diaframma?
Grazie romano, molto chiaro come sempre
grazie Maestro, come sempre
Grazie per questi preziosi video, anche io ho una domanda: che tipo di blocco di covata consiglia per le famiglie nei portasciami? Grazie mille!
Dato che una famiglia su 5 o 6 favi non può essere sdoppiata si può solo fare un blocco della covata normale. Con cornice e telaio orizzontale non si può fare, se mai con gabbia da nido o con gabbietta piccola. Oppure blocco per orfanizzazione.
Salve e grazie per le nozioni che ci date. Ho due curiosità:
1) che tipo di trattamento ci consigliate al 24°giorno?
2) in base al trattamento fatto, dopo quanto tempo possiamo rimettere su i melari?
Grazie mille Maurizio e Gianni FraApi
Io normalmente faccio un ossalico gocciolato e i melari li tolgo subito prima. L'azione del gocciolato dura alcuni giorni, se rimetti i melari dopo una settimana dovrebbe andare bene.
Complimenti per il video. Una curiosità: è chiaro perché i trattamenti non vanno fatti prima dei 24 gg, ma qual' è la motivazione per la quale si sconsiglia di andare troppo oltre i 24 gg? È forse dovuto alla varroa che dopo i 24 gg è tutta sulle api? Grazie
Il ventiquattresimo giorno la regina inizia a deporre uova e dopo qualche giorno le larve iniziano ad essere recettive per l'acaro che entra per riprodursi. Ritardando troppo una parte degli acari riuscirebbero a salvarsi e anche a riprodursi. Per di più se tratto dopo 24 giorni gli acari sono sulle api per 24 giorni se tratto al giorno 28 sono sulle api 4 giorni in più e fanno danni.
Ma pur facendo il blocco in estate e come dite voi così c'è una pulizia abbastanza consistente dalla varroa in inverno siamo punto e a capo dinuovo trattamento io in estate preferisco dei cicli di gocciolato a distanza di 7 giorni per coprire il ciclo di covata in estate il blocco è un po' forzato io preferisco il blocco naturale invernale e in quel momento faccio una pulizia più radicale
@@salvatoregiaquinta3174 Il blocco della covata è una condizione naturale in qualsiasi stagione: in molte zone alcune regine bloccano la deposizione anche in estate quando fa caldo. Per di più il gocciolato fatto a distanza ravvicinata in quel modo sulle stesse api provoca danni sulle api. Inoltre, per non applicare una tecnica vengono fatti molti trattamenti...
@@NeslerRomano vero hai ragione che può essere che si Bloccano anche in estate ma il più delle volte questo blocco è un po' forzato capita che si fanno delle celle perché non sentono il ferormone della regina purtroppo con la varroa devono conviverci l importante è che si tenga sempre sotto una soglia di tolleranza infatti pur pulendo bene tramite il blocco in inverno si deve ritrattare
Grazie per la spiegazione . Voglio essere specifico sulla tempistica per essere preciso. Quindi lei sgabbia il 24esimo giorno e tratta subito o aspetta che ci sia della covata fresca ?
Perché avevo sentito che alcuni consigliano di sgabbiare il 21esimo, lasciare passare 2/3 giorni che la regina deponga uova fresche ( che dicono non ricettiva alla varroa) E trattare il 24 esimo giorno.
Libero la regina il ventiquattresimo giorno e contestualmente lo stesso giorno tratto.
Buonasera, ma, se ho già fatto un trattamento ad nuovo nucleo al momento della sua costituzione (non più di due mesi fa) dopo aver atteso lo sfarfallamento della covata, perché si dovrebbe rifare il blocco? Mi perdoni ma, con il massimo rispetto per la sua immensa competenza, non le sembra un’esagerazione e un danno per la famiglia in crescita ripetere di fatto il blocco dopo due mesi?
E' sempre difficile dare consigli perché, se sono sbagliati, si rischia di fare danni in casa d'altri. Certo in linea di massima si potrebbe fare come dice Lei e magari ottenere anche buoni risultati. Io cerco il più possibile di applicare le tecniche di lotta a tutto l'apiario per evitare la re-infestazione, ma molto dipende dalla situazione dell'apicoltore: io facendo nomadismo molto spinto ho re-infestazioni molto forti, magari Lei no e questo può fare una grande differenza. Direi che se Lei non fa un nomadismo molto spinto la sua scelta può essere anche la migliore. In effetti per dare buoni consigli servirebbero spesso informazioni che non si hanno ...
@@NeslerRomanograzie mille. È sempre un piacere vedere i suoi video e ricevere le sue risposte. Il nomade sono io 😂😂😂che abito a Milano e ho le api sull’Appennino a 130 km da casa. Poche arnie per pura passione. Saluti
@@giovannibuscone1164 😂😂😂