Grazie Report per aver innescato la Rivoluzione della Pizza e grazie Napoli per aver accettato la critica e esserti rialzata con l’umiltà che ti contraddistingue, che possa essere di esempio per tante altre cose
@@DiegoBruno99 sì, ho visto sia quello del 2014 sia questo, come pure i vari aggiornamenti nel mezzo. Dico solo che parlare di umiltà dopo che hanno riempito di offese i giornalisti di Report per poi decidere di cambiare il modo di produzione della pizza per convenienza (per carità, anche giusto, è il loro lavoro), mi pare inappropriato. L'umiltà è altro e non prevede l'offesa a chi fa notare errori o imprecisioni. Tutto qui
@@bender3568 come è stato detto nel servizio la pizza napoletana è stata colpita quando non era capace di difendersi. Tutte le persone che sono state intervistate, e che nel servizio precedente avevano aggredito report, hanno avuto l’umiltà di fare un passo indietro, cosa che non è da tutti. Vedi Ciro Salvo, Gino Sorbillo, Luciano Pignataro.
Si potrà dire tutto: Sorbillo fa impresa e questo è logico. Si potrà odiare o amare ma è una persona di grande umiltà nel porsi al pubblico. Da celiaca non posso giudicare la qualità della sua pizza (non so se ne faccia di senza glutine) ma stimo la sua filosofia.
Perché tu gli credi? Si è evidentemente preparato prima il discorsetto, ha capito che Report fa male....da domani si ricomincia con l'olio di semi...non fatevi prendere in giro, Sorbillo mica dorme in piedi..
Bellissimo , bisogna fare una legge che obblighi ai pizzaioli a studiare i processi di Panificazione . Nella pizza non c’è niente più di naturale . Conoscenza dei Processi e Proprietà di linguaggio saranno il futuro della Pizza ❤
@@blackblues9 almeno sai quanto olio ci va? Sappi che alle temperature del forno a legna il punto di fumo viene abbondantemente superato per ogni olio vegetale esistente al mondo. L' olio di oliva a pizza fuori dal forno chi vuole lo mette sopra, a crudo. Ma per me non c'è bisogno nella margherita, eventualmente nella pizza rossa o nella marinara.
Grazie a: Report, Dr. Ranucci e al giornaldita Bernardo Iovene per migliorare la qualita gastronomica Italiana, patrimonio universale! Abbiamo pero, bisogno di maggiore qualita e piu locali stellati per incentivare al meglio un turismo gastronomico ed essere piu competitivi sia sul mercato nazionale che sul mercato mondiale.
Si, ce vai te al locale stellato... Con gli stipendi tra i più bassi d'europa che ci ritroviamo io sinceramente non vorrei locali stellati in cui possono andare solo 4 riccastri e che io posso solo guardare col binocolo, mi accontenterei di prezzi calmierati e misure contro il carovita che permettano a tutti di gustarsi una pizza decente una volta ogni tanto.
Quelli che usano le basi già prefatte sarebbero da chiudere se non mettono sul menù l'avviso... anche perché i clienti seppur stranieri si accorgono e che buona immagine dai della così decantata pizza Italiana
I clienti stranieri non si accorgono di un bel niente considerando che nei loro Paesi mangiano della pizza con della mozzarella che sembra gomma/plastica fusa ... mi è capitato anche in Italia di trovare pizze non decenti, ma all'estero è molto più frequente ... trovare una pizza decente all'estero è difficilissimo. Una persona straniera che è stata abituata fin da piccola a mangiare pizza non decente e non ha mai mangiato della pizza decente in vita sua, se mangia in una pizzeria non decente in Italia, penserà che in Italia fanno la pizza come all'estero
Ci sono le avvertenze sui menù assieme a quelle sugli allergeni ed intolleranze, solo che non se le leggono e poi chi a Venezia si lamenta di non mangiare la pizza buona se lo merita perché la laguna non é famosa per quello, sono sempre i turisti capricciosi a dettare i menù e titolari di ristoranti che gli accontentano sempre. In teoria a Venezia vai a cicchettare, prendi le schie fritte, il baccalà, le sarde in saor, il fegato alla veneziana, polenta e radicchio, ma sono tutti piatti che ai turisti non piacciono perché non sono per tutti i palati.
@@qwertyuqwertyu7481 Questo lo dici tu che forse non hai messo mai piede fuori dall'Italia. Di pizzerie buone con pizzaioli italiani, o proprio napoletani sono piene ormai tutte le grandi città in Europa e oltre, anzi, ormai pure nelle piccole città (pensa che ultimamente passando in Svizzera in una cittadina chiamata Arauu di 15mila persone ho mangiato una delle migliori pizze degli ultimi anni). A Parigi, dove vivo ci sono tantissime pizzerie che sarebbero considerate di livello pure in Italia, anzi addirittura a Napoli, sempre pieni di francesi a mangiare. Quindi stai certo che se gli dai una pizza surgelata/o base prefatta, lo capiscano che fa abbastanza cagare, come infatti l'ha capito lo straniero nel video a Venezia.
Quando vedo le pizze che diamo da mangiare ai turisti nei locali turistici in tutta Italia.. tipo a Venezia.. Per non parlare del 100% delle pizzerie da asporto che vendono gomma condita con gomma
Spero di fare cosa gradita nel chiarire alcuni aspetti presenti nel video. Partiamo dal presupposto che la pizza napoletana è un universo di ricchezza e complessità, al pari del mondo del vino, caffè, olio ecc. La pizza è il prodotto finale, ma dietro ci sono centinaia di aspetti che il pizzaiolo esperto deve imparare a padroneggiare: ingredienti, gestione dell'impasto, cottura. 1-la tipologia del forno è irrilevante e non aggiunge nulla in termini di gusto. Quello che conta è che il forno raggiunga una temperatura compresa tra i 380° e il 450°, perché la pizza napoletana prevede una cottura rapidissima; 2-la pulizia del forno è fondamentale, ma la gestione della cottura della pizza ed evitare la caduta di farina o ingredienti della pizza nella parte interna del forno e relativa carbonizzazione sta alla bravura del pizzaiolo; 3-una pizza bruciata o esposta ai fumi del forno a legna è cancerogena; 4-le farine raffinate, così come lo zucchero nel caffè o le paste che mangiamo, portano all'innalzamento della glicemia e questo se diventa una costante può portare a un disordine metabolico e aprire le porte ai tumori; 4-non si usano le farine raffinate per risparmiare ma per questioni di gusto e per la formazione dei panetti di pizza: le farine raffinate creano una maglia glutinica migliore e più elastica rispetto a quelle integrali e quindi vengono preferite; 5-il fatto che l'impasto possa lievitare nello stomaco è una sciocchezza: saccaromicete, il fungo del lievito, a 80° gradi muore, figuriamoci a 400° gradi. Il senso di gonfiore o di pesantezza che si prova dopo aver provato certe pizze è legato alla qualità degli ingredienti; 6- gli impasti per pizza napoletana prevedono lievitazione lunghe, perché così l'impasto sarà più arioso e la struttura interna della pizza sarà più alveolato. Anche lievitando solo 30 minuti l'impasto cotto a 400 gradi non crescerà nello stomaco per i motivi spiegati sopra. Con una lievitazione così breve la pizza risulterà solo più croccante; 7- la persona intervistata nell'Antica Pizzeria da Michele ha sbagliato a ridere quando il giornalista alludeva che utilizzo dell'olio di semi era legato solo a una logica di risparmio: l'olio di oliva sebbene sia qualitativamente superiore all'olio di semi ha indubbiamente una caratteristica coprente rispetto agli altri ingredienti presenti sulla pizza. L'uso dell'olio di semi o di oliva è legato solo a una preferenza di gusto.
Complimenti per la disamina attenta e precisa! Esistono ancora troppe false teorie sulla pizza e miti da sfatare su cui campano pizzerie improvvisate e dai prodotti scadenti!
Il problema è l onestà di chi prepara la pizza. In alcuni casi spendi poco per cui non puoi pretendere in altri casi come nei luoghi turistici c'è molta speculazione per approfittare ed arricchirsi. Ci fosse qualche controllo in più magari a campione. I NAS vanno solo quando li mandano in seguito a denuncia. Per cui la colpa è del sistema italiano " Vivi e Lascia Vivere........."
Questo giornalista ha Toppato di brutto e un credulone a Napoli stiamo ancora uccisi . Bellissimo , bisogna fare una legge che obblighi ai pizzaioli a studiare i processi di Panificazione . Nella pizza non c’è niente più di naturale . Conoscenza dei Processi e Proprietà di linguaggio saranno il futuro della Pizza ❤
Michele, Sorbillo, Di Matteo, Starita, 50Kalo’.. e altri. Che spettacolo. Napoli è una meraviglia 🤩. Martucci e Pepe nel casertano, pure spaccano tutto!!
Ricordo che venivano i napoletani nella nostra piizzeria in Sicilia e ci facevano i complimenti perché usando una cottura a temperature inferiori in modo da cuocere la pizza senza bruciarle... comunque il forno a legna non è pericoloso,se lo sai usare e se usi limone o ulivo
@@Effesse1 Forse non leggeranno il commento... e poi ricordo una pizza a Forcella, buona anche quella, avvolta in carta di giornale stile 'street food' casalingo.
Limone od ulivo a cosa servono? Io odio la pizza bruciata sotto, la mangio solo se è perfettamente bianca, senza bruciature. In caso contrario la butto proprio.
@@gabrieleb.6053 per questo motivo si controlla sempre la temperatura del suolo bittando della farina,e la pizza bianca è cruda deve essere bruna senza bolle nere
Se fanno le pizze come dite voi, ingredienti, farina ecc Italiani, una margherita vi verrà a costare 10 💶 E poi al minuto 9:47 scusatemi ma il salame in Arabia Saudita di che animale? Salame di pollo? Salame di agnello? Salame di manzo? Salame di cosa? Mi pare strano
*22:58** «'a pizza è ffiglia 'e ar₸» (clic dentale per enfatizzare il concetto)* *19:48** «bisogna regolarlo ad oCCHJO»* *18:58** il meraviglioso signor Pace con la "parlatura" tra Totò, Croccolo e Marisa Laurito*
🤔 non credo: Michele è un brand e non gli conviene far lavorare i dipendenti a nero e sfornando centinaia di pizze al giorno, una pizza a 5 euro se la può permettere, rimanendo nella legalità. La boiata del servizio sta nel non prendere in considerazione il differente costo della vita dei vari paesi(e delle città italiane): tokyo è una delle città più care al mondo ed una pizza con prodotti che vengono dall'altra parte del mondo a 18 euro va benissimo, stessa cosa per NY e LA, per non parlare di Dubai dove, da bravi arricchiti, se una cosa non costa uno sproposito, non la vogliono. Classico servizio che punta solo a creare indignazione.
Comunque la farina 00 esiste soltanto da pochi anni (circa 60), quindi di conseguenza, meno raffinata è la farina utilizzata per preparare la pizza e più ci si avvicina alla tradizione. Non si può negare questo fatto purtroppo, non si poteva utilizzare qualcosa che non esisteva all'epoca della nascita della pizza.
@@davidechiti5844 Comunque in ogni caso ci sarebbe da dire che c'è questa errata convinzione che le ricette tradizionali siano sempre nate buonissime, quando tante volte sono nate in un modo e si sono evolute diventando più buone. Questo perché quando è nata le disponibilità economiche diverse, gli ingredienti limitati e quindi qualità o meno te lo mangiavi punto e basta. Poi non c'erano le conoscenze adatte che ci sono oggi e di certo la lievitazione non era così ben conosciuta e non c'erano le temperature controllate. Bisogna anche contestualizzare la tradizione, perché se dovessimo avvicinarci al 100% alla tradizione staremmo mangiando un prodotto completamente diverso e spesso non necessariamente così buono. Basta pensare al fatto che la carbonara è nata nel dopoguerra con il bacon e poi si è evoluta prendendo la stessa idea dell'usare l'uovo e un salume ma migliorando la qualità e le tecniche di preparazione. Dubito che nel dopoguerra ci fossero tanti chef a fare la carbonara cremosa di oggi. All'inizio sarà stata una pasta con l'uovo strapazzato, e fino agli anni '50 molti chef la facevano con ingredienti che oggi associamo a carbonare sicuramente non tradizionali. Ormai tutti sono totalmente accecati dall'avvicinarsi alla tradizione ma solo perché non conoscono la storia alla fin fine.
@@devilrabbit96 I'm an American home pizzamaker and casually interested in its history. I hope this comment translates well into Italian. Not sure the exact date 00 flour was invented but it wouldn't have been commonly used until the late 1800s at *earliest*. And while there are older millers in Napoli, the 00 flour brand, Caputo didn't start until 1924. So in the 1800s whole wheat flour would've dominated pizza napoletana plus various sourdough starting methods would've been how they leavened it, there's no instant yeast at that point. Early descriptions and pictures of pizza show it flatter and less puffy than the pizza napoletana of today.
Ma il giornalista non è mai andato a fare la spesa ? Non ha mai avuto un attività ? Il prezzo dipende da dove ti trovi e dal costo della vita del paese … dai su finitela con ste domande da elementari Grande Michele che è stato gentile si vede la passione come si vede la propensione al marketing
Esistono semplicemente pizzerie buone e "cattive". I due video semplicemente mostrano le due categorie di pizzerie. Non credo che report abbia portato una qualche rivoluzione
Per me è rivoluzionario il fatto che abbiano fermato un pezzettino di decadimento culinario in Italia. Leggi i commenti sotto il video e capisci la situazione.
Bel servizio che ha solamente migliorato il nostro patrimonio unescu e sono contento che sorbillo con la sua umiltà ha ammesso che il servizio stesso ha portato solo migliorie nella pizza anche e soprattutto per il consumatore che poi se la mangia. Unica cosa sulla quale sono d'accordo con l'associazione pizzaiuoli che per me la pizza deve essere fatta in forno a legna come da tradizione, basta usare legno di qualità e aspettare che il fumo si dissolva per non rendere la pizza nociva alla salute.
In pizzeria (anche in quello del sig. Micheli) tutti gli oli di semi non sono "spremuti meccanicamente", come l'olio extra vergine d'oliva, ma "estratti chimicamente grazie all'uso di vapori di ESANO (sottoprodotto del petrolio) a temperature superiori a 300 gradi celsius che investono e si agglomerano ai semi macinati e, nelle raffinerie come quelle che producono il gasolio e le benzine, successivamente vengono separati dall'ESANO (che di SANO non ha niente) per diventare OLIO DI SEMI". L'ignoranza è una bestia che, purtroppo, alberga anche negli innumerevoli "famosi sedicenti nutrizionisti", figuriamoci scandalizzarsi per quella dei giornalisti di...Report. Buon pizzo a tutti!!
@@EdoardoTozziWinstonSmith Da frantoiano e come tutti i frantoiani che lavorano le olive per trasformarle in olio evo, sappiamo anche come si fanno gli oli di semi (soia, mais, arachide, girasole, lino, cartamo, vinaccioli...). Il 99,99% degli oli di semi commercializzati nei centri commerciali, negli alimenti, nelle pizzerie...sono lavorati con gli stessi procedimenti industriali per produrre l'olio di sansa di oliva che prevedono due fasi, l'estrazione e la raffineria. Per l'estrazione è quasi sempre usato l'esano, come solvente, in autoclavi caldissime per incorporare ogni goccio di olio che, ovviamente, si ingloba al solvente. La seconda fase avviene nella raffineria dove vengono usate ancora elevatissime temperature per separare l'esano dall'olio con l'evaporazione. Solo lo 0,01% di olio di semi viene "spremuto meccanicamente". Questi oli si trovano in rarissimi negozi specializzati e venduti in bottiglie e bottigliette spesso a prezzi più elevati di quelli dei migliori extra vergine di oliva, con una assurda dicitura in etichetta che dichiara: "Spremuto a freddo". Tanto per capire: Per la legge italiana, per un olio extra vergine di oliva si può usare in etichetta la frase di "Spremuto a freddo" soltanto nella condizione che, alla fine della spremitura, l'olio esca dalla centrifuga del "Separatore finale" alla temperatura massima di 29 gradi centigradi. La lavorazione meccanica degli oli di semi si svolge in una macchina composta da una tramoggia, una coclea che trasporta i semi a un "Vermiglione" che li pressa in una "Camicia" riscaldata a temperature superiori ai 150 gradi Celsius e nonostante l'olio esca a temperature superiori a 45 gradi Celsius, loro, solo loro, possono fregiarsi di quella frase magica. Comunque, anche a 45 gradi, se tutti i semi fossero spremuti meccanicamente, sarebbero "Eccellenti" e salutari. Purtroppo non è cosi. Qualche tempo fa ho comprato una bottiglia di 3/4 di olio di semi di canapa bio, "spremuto a freddo", a 14 euro. Ma un olio evo di oliva piccante e amaro, è un'altra storia. E te, chi sei? Comunque non fidarti di nessuno, nemmeno di me. E a tutti: documentatevi voi stessi. Chi ha fame di conoscenza, internet sazia.
Il problema è sempre lo stesso, mangiamo troppo di un cibo e la qualità va a farsi benedire. Se la pizza la mangiassimo il giusto, ovvero poco, e fosse pagata il giusto anche le farine e i prodotti di cui è composta sarebbero di max qualità
Quanto la vorresti pagare più di quello che costa? Guarda che na pizza di qualità non supera i 3 euro (come costo) e mi sto tenendo largo, un panetto non arriva ai 200gr. lievito, mozzarella, sugo e un filo di olio d'oliva.. la fai pagare 7/8 euro ci rientri eccome delle spese quindi non vedo il problema. Si può fare un ottima pizza e guadagnarci, ci sono tantissime realtà che lo fanno ma purtroppo in tanti non ci riescono, guardano alla quantità piuttosto che qualità.
@@luigisanna7920 calcolando che un 60% va in tasse, stipendi e varie vuol dire che su una pizza ci guadagni 1€ e capisci che se ci guadagni 1€ devi puntare alla quantità e non alla qualità....
@@bushdelkul Non sono d'accordo, si deve fare un ottimo prodotto pagato al giusto prezzo, indipendentemente dal discorso tasse. Che siamo maiali? Se una margherita la fai pagare 6/7 euro ci rientri alla grande, non fai solo margherite.
Questi sono gli effetti del capitalismo e del consumismo che creano un sistema in cui, per reggere una competizione sleale e far fronte allo sciacallaggio economico, portano a molti ristoratori ad ottimizzare i costi che ha come conseguenza quella di produrre tanto cibo di scarsa qualità, perché si pensa più al profitto e poco alla qualità del prodotto. Comunque, consiglio di venire a mangiare la Pizza nel foggiano, dove vengono usati prodotti autoctoni e non ti appesantisce. Ovviamente anche da noi, non tutti sono impeccabili, ma se andate nelle parti giuste, mangerete una Pizza mondiale. Ma se oltre alla pizza, volete mangiare la cucina tradizionale, nel foggiano, abbiamo delle trattorie straordinarie. Soprattutto nei paesini, mangi prodotti che provengono direttamente dal produttore. Uno spettacolo. Poi se volete mangiare bene e volete godere anche della bellezza paesaggistica, consiglio di andare nel Gargano, spettacolo puro. Sia per chi ama il mare e sia per chi ama la montagna, quindi potete mangiare carne e pesce, ma anche formaggi, di ottima qualità. Bestiame di razza podolica da cui poter ricavare carne e prodotti caseari straordinari. Foggia, nonostante i suoi problemi legati a fatti di cronaca e criminalità organizzata, sul piano gastronomico è il posto migliore in cui poter mangiare cibo di qualità , con ricette gustosissime, e fare una stile di vita più sano.
Per cercare di fare quadrare i conti i ristoratori risparmiano sulla materia prima. Dobbiamo dire che grazie lo dobbiamo a uno Stato dove la tassazione è a livelli di usura e che ormai anche per l'inflazione tenera aperta una attività è un impresa ai limiti dell'impossibile.
Fare una pizza in modo decente è il minimo e non è una impresa impossibile. Se non è così significa due cose 1. Che il pizzaiolo vuole fare numero e speculare a discapito della qualità 2. Che i clienti che continuano ad andare hanno qualche problema gustativo o cognitivo (e quindi sono anche loro la causa di questo circolo vizioso). Non fare poi pizze buone nell’era di internet, dove le recensioni (fortunatamente la maggior parte delle persone is un minimo di decenza e capacità cognitiva nel giudicare) sono in riferimento per capire una pizza di qualità, beh, è follia
''fare una pizza in modo decente è il minimo'' ... magari fosse così ... prova ad andare nel centro-nord Italia (la mia zona d'origine) in cui qualche ristorante non fa pizze decenti ... oppure fuori dall'Italia e vedrai quanti pizzaioli fanno la pizza con una mozzarella che sembra un po' gomma e un po' plastica fusa ... il problema sono i clienti ovviamente (che non hanno senso del gusto, la maggior parte della gente non ha senso del gusto) ma sono un problema anche i ristoratori che non educano i clienti al buon gusto ... come fa una persona all'estero, che magari fin da bambina è stata abituata a mangiare una brutta copia della pizza fino all'età adulta e non ha mai mangiato una pizza decente, a sapere cos'è realmente una pizza decente o molto più che decente. Il problema è anche non dare il giusto valore alle pietanze italiane ad alto valore di carboidrati solo perché sono prodotte con la farina di grano, che è l'alimento per umani che a parità di potere energetico è quello che costa meno, di conseguenza si è formata una abitudine sbagliata che consiste nel credere che sia giusto che qualsiasi pietanza ad alto valore di carboidrati debba costare poco indipendente dai suoi altri ingredienti, dalla sua qualità e dalla sua bontà
Non occorre andare a Stoccolma o Miami per pagare una margherita a prezzi assurdi. Nella località di mare in Toscana, dove abito, si può capitare in posti normalissimi dove per una pizza semplice, spesso scadente, tra bevande e coperto non te la cavi con meno di 25/30 euro a testa.
Il problema sono gli stipendi non adeguati a questi prezzi perché se guadagno 3000 euro al mese,non è un problema spendere 25 euro per una pizza e una bibita ma ne ne guadagno 1200 allora è un problema
con il passaggio dal forno a legna a quello a gas/elettrico si passa dall'indipendenza di approvvigionamento ad un bel cappio al collo. Napoli apri gli occhi
Non è il problema di come si alimenta un forno, ma dal fatto che la fonte di calore è diretta sul cibo. Se si usa un forno indiretto, in cui la fiamma non è a contatto con il cibo va bene anche la legna. Inoltre potresti anche abbassare la temperatura e far cuocere la pizza un po’ di più per renderla meno indigesta.
@@enricomangoni1355 mi dispiace ma dimostri di non aver capito che tutte le motivazioni tecnico/sanitarie più o meno importanti vengono usate come pretesto per erodere la nostra autosufficienza.
Una polemica inutile quella dei pizzaioli contro report. Il fatto che molte cose siano buone e la gente le mangia volentieri non ha nulla a che vedere col fatto che facciano bene o male. I tempi cambiano e la scienza scopre cose nuove. In passato non si conoscevano i danni di certi coloranti alimentari o di altro, per non parlare di cose come le sigarette quando si fumava dovunque. Se in passato la vita media era di 40-50 anni un motivo ci sarà stato! 😅
Sinceramente non so che problema ci sia se non c’è il forno a legna: come nel video ci sono forni a gas ed elettrici che permettono di raggiungere temperature della cottura napoletana. Più che altro il problema sono i forni a legna dove non si raggiungono temperature alte quindi la pizza viene tenuta troppo in cottura risultando una piadina. Nel nord del Veneto dove vivo io, le pizze sono tutte così e la margherita, che è completamente ricoperta di mozzarella bruciata per nascondere il pomodoro acidulo, non costa meno di 8/9 euro, nelle pizzerie “gourmet” che qui si intende come un po’ alla napoletana, con qualità molto più alta, allora costa anche 11/12 euro
@@sniperated qualcuna c’è ma devi andare a cercarle con il lanternino: non più di 3/4 per provincia e per di più sono tutte gourmet quindi i prezzi spesso sono altissimi. Tuttavia anche queste sono abbastanza diverse dalle pizze napoletane. Solitamente hanno impasti a lunga lievitazione ma vengono cotte più a lungo e in forni più freddi (lo si nota dalle bolle che si formano sul cornicione). Qui in provincia di Belluno di pizzerie veramente buone c’è ne sono solo due in tutta la provincia
Di vera pizza contemporanea con idratazione al 70/80% avete parlato poco.. Sarebbe stato utile approfondire anche i vari tipi di impasto, dal poolish alla biga.
per gli italiani che a breve saranno costretti a vivere e dormire in auto, facciamo il forno da piazzare nel bagagliaio e che riscalda l abitacolo! fai pane pizze infili pentole con minestrone pasta riso,.. e riscaldi """casa"""! Italia in progress; grazie USA !
Parlo da consumatore accanito di pizza.. La pizza è un arte!!!! NON CI SONO REGOLE DI IMPASTO. Un mastro pizzaiolo che conosco usa ingredienti che non sarebbero venuti in mente neanche al miglior mastro pizzaiolo napoletano odierno o dell'epoca... E probabilmente solo il 50% degli ingredienti è originale alla ricetta o veramente made in italy. Eppure con l'aggiunta di percentuali di farina di soia, olio di semi etc... tutti ingrendienti LONTANI dalla classica pizza comune e di origine estera, esce una delle pizze più leggere e più buone che io probabilmente abbia mai assaggiato in vita mia. SMETTIAMOLA di demonizzare tutto ciò che non è italiano!! L'agroalimentare come tutto il resto non si ferma fuori i confini italici. Quindi caro Report... va bene tutto... ma limitatevi a demonizzare gli stipendi d'oro, i sprechi dello stato/delle regioni etc... e non demonizzate QUALSIASI cosa mescolando temi assurdi come in questo caso ""l'ignoranza"" dei pizzaioli, la mancata """PERFEZIONE""" delle misure o ingredienti etc.. Perchè poi cadete nel banale e nel ridicolo. Lasciate il piacere delle persone di mangiarsi una sana pizza che poi saranno loro a giudicare quale pizzeria farà schifo e quale meno... Intervenite quando cominceranno a fare pizze con prodotti radioattivi con un realistico danno alla salute pubblica e non con ste fesserie.. Perchè il consumatore non è scemo! Ci sarà un motivo se la gente quando vuole mangiare bene riempie certi locali ben noti (e magari spende poco più) piuttosto che andare dall'egiziano sotto casa a prendersi al volo il venerdi sera la margherita a 4 euro solo perchè è vicino....
1:07 state rompendo le palle....ma io vorrei sapere se chi di dovere ha mai fatto un controllo per verificare che nel menu ci fosse stato scritto che erano pizze surgelate..ma se io ero seduto a uno di quei tavoli mi sarei alzato e avrei detto,ah si beh io non penso stanno rompendo le balle, io penso che un cameriere dovrebbe usare un modo diverso di rivolgersi perche' anche i giornalisti stanno lavorando ,qual e' la particolare difficolta ad ammettere che si tratta di pizze con basi surgelate?
Nonostante il primo servizio fosse obiettivamente on point ai tempi, pur se già ignorava realtà valide che al tempo nascevano (e ora sono affermatissime) questo servizio è invece pieno, colo e stracolmo di inesattezze e approssimazioni. In più mettiamoci che ad essere intervistati sono stati solo i pizzaioli proprietari di mega catene, i più lontani dal monto artigianale che invece sono molto forti nell' arte dell' imbastire. Lo dico da pizzaiolo, per quello che può valere....
In realtà report non ha assolutamente fatto nulla per rivoluzionare la pizza, anzi ha divulgato falsità. Questo video è una vergogna che non ha rispetto dei grandi lavoratori come i pizzaioli e della pizza in sé.
Questo video quest’altra puntata è stata architettata da un bravo giornalista che in questo video si vede una sola volta dove ci ha messo dentro tutti i suoi clienti dalla farina alla mozzarella e per me questo è solo un video pubblicitario che bisogna solo distruggere queste cose perché fanno solo disinformazione peccato che paghiamo la Rai
Report è un gran programma è un servizio come questo non è degno...ci sono centinaia di pizzaioli seri e consapevoli...poi la guerra a farine raffinate e la leggenda che della pizza che lievita in pancia..ma quale meriti avete...l'evoluzione in cucina pasticceria e pizzeria è una cosa che c'è e ci sarà sempre anche senza di voi. Sorbillo poi Vergognoso...lui sa benissimo che non centrate niente con i cambiamenti...Per favore siate più seri come solitamente siete.
Michele a Forcella è dal 1870 che fa le pizze con la doppio zero e con olio di semi e vi assicuro che l’impasto non è pesante. La pizza contemporanea è tutt’altra cosa per me è un lievitato. Alessandro Condurro insegna ascoltate lui titolare di una delle pizzerie più antiche di Napoli.
Peccato che la farina 00 fu inventata solo nel dopoguerra ovvero circa 60 anni fa' 😂 Poi la pizza di Michele è bruciata e cruda, sembra un paradosso ma è così negarlo vuol dire solo non aprire gli occhi quando la mangi. Quindi non solo non può essere tradizionale ma è anche fatta male.
@@davidechiti5844 Ci hanno fatto credere che la pizza contemporanea è quella da definirsi appunto pizza. Ma non è così chi ama la tradizione e non le foto nei locali più gettonati sceglie le pizzerie si tradizione. Mangiare la pizza non è farsi le foto nella pizzeria del campione del mondo. La pizza è una cosa semplice fatta di ingredienti semplici il che non vuol dire di scarsa qualità. La pizza di Michele bruciata? Fanno 1000 pizze al giorno è un lavoro artigianale qualche pizza può uscire bruciata come può uscire bruciata nel forno a gas. Vi parla uno che si trova nel settore da 15 anni. Va bene l’innovazione ma fino a un certo punto. Smettiamola di chiamare pizza perché la pizza vera e propria è un’altra cosa.
salve, sono stato da poco in una delle pizzerie di Gino Sorbillo e precisamente a casa sorbillo a Milano la pizza Margherita buona (solo un pò acquosa) costo 12 euro, prezzo giusto per il posto
Eppure non ci vorrebbe molto: faccio pizza in casa per passione da quasi 10 anni, uso solo farine Caputo, Polselli e Petra. Rispetto i tempi di lievitazione e ingredienti di prima qualità. Quando mangio una pizza devo fare un'esperienza di gusto, non devo intossicarmi. Riguardo l'olio d'oliva, almeno per quanto mi riguarda, non è pesante...anzi: un olio d'oliva come si deve, dà un tocco in più, sia per conservare meglio l'impasto sia per condire la pizza.
Non c'entra caputo, polselli e petra, sono buone farine, per carità, ma c'entra quanto sono raffinate. Per esempio, caputo pizzeria è una 00, caputo nuvola una 0. Bisognerebbe riscoprire anche le farine tipo 1
Cioè acqua sporca chiamata caffè esiste. Tuttavia non è che serva per stare in salute meglio non bere caffè anche per non cadere in brutti vizi dannosi per il nostro cuore; Alcune miscele di caffè sono ricche di minerali tossici che ingeriti in quantità di tre caffè al giorno potrebbero farti molto male. meglio informarsi su cosa ci mangiamo.
è arrivato anche il certificato di pizza napoletana anche per un particolare forno rotante con l'alzata del piano di cottura, sarebbe interessante approfondire anche questo
Ma avete trovato solo chi fa' male la pizza in italia, x fortuna c'è nè sono parecchie buone, è facile isolare chi nn è capace, ho dimenticato la cosa più importante, brava napoli x il suo folclore e i fantastici pizzaioli👍💞
Ma tu ti devi domandare la natura cosa creato oppure quali sono dei processi naturali per produrre un olio stai sicuro che non nell’olio non solvente ma che dici
Che la farina doppio zero faccia male perché è raffinata è un’informazione sbagliata. E mi meraviglio che Sorbillo gli dia ragione. Che tutte le farine lavorate male siano poco digeribili è un discorso che vale per tutti gli alimenti.
ma io non ho capito il problema dell'olio (che già al sapore sulla pizza è meglio quello si semi), ne fate una questione di nutrienti? ma voi lo sapete che l'olio di semi contiene una concentrazione di vitamina E superiore all'olio d'oliva?
Si ma contiene anche una grossa quantità di grassi nocivi rispetto all'olio d'oliva, per tante persone ( me compreso ) è pesante da digerire, sinceramente se mangiouna pizza poi non voglio stare con una palla di piombo sullo stomaco.
Cosa c’entrano i prodotti tecnici con il cibo? Se chiedi a qualcuno all’estero della tecnologia italiana, ti risponderà Ferrari o Fiat. Ma quando si parla di cibo, la pizza è ovviamente la prima cosa menzionata, così come in Germania si menzionano la salsiccia bianca o i crauti.
ed io che pensavo che per pizza conterporanea si intendesse quelle pizze che fanno negli ultimi anni con roba strana su come il mascarpone al posto del pomodoro e altra roba che non si puó sentire o vedere sulla pizza
Qui a Ginevra c'era uno che faceva la pizza con caviale (non chiedermi come e dove lo metteva) al modico prezzo di 500chf 🤦♀️🤦♀️🤦♀️450 euro. Inutile dire che é fallito nel giro di 2 anni
Grazie Report per aver innescato la Rivoluzione della Pizza e grazie Napoli per aver accettato la critica e esserti rialzata con l’umiltà che ti contraddistingue, che possa essere di esempio per tante altre cose
Concordo!! 🎉
Sì, s'è vista l'umiltà che contraddistingue Napoli, vai...
@@bender3568 ma il servizio completo l’hai visto?
@@DiegoBruno99 sì, ho visto sia quello del 2014 sia questo, come pure i vari aggiornamenti nel mezzo. Dico solo che parlare di umiltà dopo che hanno riempito di offese i giornalisti di Report per poi decidere di cambiare il modo di produzione della pizza per convenienza (per carità, anche giusto, è il loro lavoro), mi pare inappropriato. L'umiltà è altro e non prevede l'offesa a chi fa notare errori o imprecisioni. Tutto qui
@@bender3568 come è stato detto nel servizio la pizza napoletana è stata colpita quando non era capace di difendersi. Tutte le persone che sono state intervistate, e che nel servizio precedente avevano aggredito report, hanno avuto l’umiltà di fare un passo indietro, cosa che non è da tutti. Vedi Ciro Salvo, Gino Sorbillo, Luciano Pignataro.
Si potrà dire tutto: Sorbillo fa impresa e questo è logico. Si potrà odiare o amare ma è una persona di grande umiltà nel porsi al pubblico. Da celiaca non posso giudicare la qualità della sua pizza (non so se ne faccia di senza glutine) ma stimo la sua filosofia.
Perché tu gli credi? Si è evidentemente preparato prima il discorsetto, ha capito che Report fa male....da domani si ricomincia con l'olio di semi...non fatevi prendere in giro, Sorbillo mica dorme in piedi..
@@Glamdring19 io gli credo
@@s-lab-o-art io no. 🤷♂️
@@Glamdring19 eh vabé, differenza di vedute
Sorbillo e umiltà nella stessa frase?! Ma stiamo scherzando?! 😕🤔😂
Bellissimo , bisogna fare una legge che obblighi ai pizzaioli a studiare i processi di Panificazione . Nella pizza non c’è niente più di naturale . Conoscenza dei Processi e Proprietà di linguaggio saranno il futuro della Pizza ❤
l'olio di semi.........che schifezza
Da noi si dice.............. "quello che ci metti, ci trovi"
@@blackblues9 infatti
@@blackblues9 almeno sai quanto olio ci va? Sappi che alle temperature del forno a legna il punto di fumo viene abbondantemente superato per ogni olio vegetale esistente al mondo. L' olio di oliva a pizza fuori dal forno chi vuole lo mette sopra, a crudo. Ma per me non c'è bisogno nella margherita, eventualmente nella pizza rossa o nella marinara.
Se la competenza fosse un requisito obbligatorio a Napoli chiuderebbero nove pizzerie su dieci
"una legge che obblighi"
Quanta italianità in un solo commento
Report siete fantastici, l'unico programma che seguo in tv !!!
Grazie a: Report, Dr. Ranucci e al giornaldita Bernardo Iovene per migliorare la qualita gastronomica Italiana, patrimonio universale! Abbiamo pero, bisogno di maggiore qualita e piu locali stellati per incentivare al meglio un turismo gastronomico ed essere piu competitivi sia sul mercato nazionale che sul mercato mondiale.
Si, ce vai te al locale stellato...
Con gli stipendi tra i più bassi d'europa che ci ritroviamo io sinceramente non vorrei locali stellati in cui possono andare solo 4 riccastri e che io posso solo guardare col binocolo, mi accontenterei di prezzi calmierati e misure contro il carovita che permettano a tutti di gustarsi una pizza decente una volta ogni tanto.
Nei ristoranti stellati ci vai per fare un esperienza gastronomica, ma il cibo dovrebbe essere alla portata di tutti.
mi aspettavo che dopo anni non cambiasse nulla, la solita tarantella all'italiana ma mi hanno piacevolmente sorpreso tutti quanti!!! grazie!
La Rai con tutti i sodi che intasca potrebbe rinunciare alla pubblicità di youtube, 23 min. di video ci sono stati 7 interruzioni pubblicitarie.
E tu un abbonamento RUclips Premium lo potresti anche fare 🤷♂️🤷♂️🤷♂️🤷♂️
@@Cista333 e perché dovrebbe pagare un'azienda americana per ottenere un servizio che dovrebbe essere italiano?
Quelli che usano le basi già prefatte sarebbero da chiudere se non mettono sul menù l'avviso... anche perché i clienti seppur stranieri si accorgono e che buona immagine dai della così decantata pizza Italiana
I clienti stranieri non si accorgono di un bel niente considerando che nei loro Paesi mangiano della pizza con della mozzarella che sembra gomma/plastica fusa ... mi è capitato anche in Italia di trovare pizze non decenti, ma all'estero è molto più frequente ... trovare una pizza decente all'estero è difficilissimo.
Una persona straniera che è stata abituata fin da piccola a mangiare pizza non decente e non ha mai mangiato della pizza decente in vita sua, se mangia in una pizzeria non decente in Italia, penserà che in Italia fanno la pizza come all'estero
Ci sono le avvertenze sui menù assieme a quelle sugli allergeni ed intolleranze, solo che non se le leggono e poi chi a Venezia si lamenta di non mangiare la pizza buona se lo merita perché la laguna non é famosa per quello, sono sempre i turisti capricciosi a dettare i menù e titolari di ristoranti che gli accontentano sempre. In teoria a Venezia vai a cicchettare, prendi le schie fritte, il baccalà, le sarde in saor, il fegato alla veneziana, polenta e radicchio, ma sono tutti piatti che ai turisti non piacciono perché non sono per tutti i palati.
@@qwertyuqwertyu7481 Questo lo dici tu che forse non hai messo mai piede fuori dall'Italia. Di pizzerie buone con pizzaioli italiani, o proprio napoletani sono piene ormai tutte le grandi città in Europa e oltre, anzi, ormai pure nelle piccole città (pensa che ultimamente passando in Svizzera in una cittadina chiamata Arauu di 15mila persone ho mangiato una delle migliori pizze degli ultimi anni). A Parigi, dove vivo ci sono tantissime pizzerie che sarebbero considerate di livello pure in Italia, anzi addirittura a Napoli, sempre pieni di francesi a mangiare. Quindi stai certo che se gli dai una pizza surgelata/o base prefatta, lo capiscano che fa abbastanza cagare, come infatti l'ha capito lo straniero nel video a Venezia.
Quando vedo le pizze che diamo da mangiare ai turisti nei locali turistici in tutta Italia.. tipo a Venezia.. Per non parlare del 100% delle pizzerie da asporto che vendono gomma condita con gomma
Chi va a Venezia per la pizza se lo merita, nessuno va a Napoli e pretende di mangiare il baccalà mantecato autentico.
4:56
"...con farine troppo raffinate, 00, al punto di risultare indigeste"
Questa frase NON HA ALCUN SENSO !
Esatto l'ho notato anch'io
Spero di fare cosa gradita nel chiarire alcuni aspetti presenti nel video. Partiamo dal presupposto che la pizza napoletana è un universo di ricchezza e complessità, al pari del mondo del vino, caffè, olio ecc. La pizza è il prodotto finale, ma dietro ci sono centinaia di aspetti che il pizzaiolo esperto deve imparare a padroneggiare: ingredienti, gestione dell'impasto, cottura. 1-la tipologia del forno è irrilevante e non aggiunge nulla in termini di gusto. Quello che conta è che il forno raggiunga una temperatura compresa tra i 380° e il 450°, perché la pizza napoletana prevede una cottura rapidissima; 2-la pulizia del forno è fondamentale, ma la gestione della cottura della pizza ed evitare la caduta di farina o ingredienti della pizza nella parte interna del forno e relativa carbonizzazione sta alla bravura del pizzaiolo; 3-una pizza bruciata o esposta ai fumi del forno a legna è cancerogena; 4-le farine raffinate, così come lo zucchero nel caffè o le paste che mangiamo, portano all'innalzamento della glicemia e questo se diventa una costante può portare a un disordine metabolico e aprire le porte ai tumori; 4-non si usano le farine raffinate per risparmiare ma per questioni di gusto e per la formazione dei panetti di pizza: le farine raffinate creano una maglia glutinica migliore e più elastica rispetto a quelle integrali e quindi vengono preferite; 5-il fatto che l'impasto possa lievitare nello stomaco è una sciocchezza: saccaromicete, il fungo del lievito, a 80° gradi muore, figuriamoci a 400° gradi. Il senso di gonfiore o di pesantezza che si prova dopo aver provato certe pizze è legato alla qualità degli ingredienti; 6- gli impasti per pizza napoletana prevedono lievitazione lunghe, perché così l'impasto sarà più arioso e la struttura interna della pizza sarà più alveolato. Anche lievitando solo 30 minuti l'impasto cotto a 400 gradi non crescerà nello stomaco per i motivi spiegati sopra. Con una lievitazione così breve la pizza risulterà solo più croccante; 7- la persona intervistata nell'Antica Pizzeria da Michele ha sbagliato a ridere quando il giornalista alludeva che utilizzo dell'olio di semi era legato solo a una logica di risparmio: l'olio di oliva sebbene sia qualitativamente superiore all'olio di semi ha indubbiamente una caratteristica coprente rispetto agli altri ingredienti presenti sulla pizza. L'uso dell'olio di semi o di oliva è legato solo a una preferenza di gusto.
Commento SACROSANTO! finalmente qualcuno che sa quello che dice. Complimenti!
sono commossa. grazie. commento sensato, argomentato e che denota una certa esperienza.
Grazie carlo
complimenti!
Complimenti per la disamina attenta e precisa! Esistono ancora troppe false teorie sulla pizza e miti da sfatare su cui campano pizzerie improvvisate e dai prodotti scadenti!
Il problema è l onestà di chi prepara la pizza. In alcuni casi spendi poco per cui non puoi pretendere in altri casi come nei luoghi turistici c'è molta speculazione per approfittare ed arricchirsi. Ci fosse qualche controllo in più magari a campione. I NAS vanno solo quando li mandano in seguito a denuncia. Per cui la colpa è del sistema italiano " Vivi e Lascia Vivere........."
Se i Nas fossero sguinzagliati nelle nostre città, scommetto che troverebbero irregolarità come minimo sul 70/80 % dei locali che conosciamo
Questo giornalista ha Toppato di brutto e un credulone a Napoli stiamo ancora uccisi . Bellissimo , bisogna fare una legge che obblighi ai pizzaioli a studiare i processi di Panificazione . Nella pizza non c’è niente più di naturale . Conoscenza dei Processi e Proprietà di linguaggio saranno il futuro della Pizza ❤
God bless Italy and a great country of culture history 🌾🤲🧑🍼
Bravi Report almeno si svegliano a tenere la qualità!
Si certo poi ti marchettano carni sintetica e insetti che nemmeno sono stati ancora studiati.
Michele, Sorbillo, Di Matteo, Starita, 50Kalo’.. e altri. Che spettacolo. Napoli è una meraviglia 🤩.
Martucci e Pepe nel casertano, pure spaccano tutto!!
Michele è una spanna sopra a tutti
@@tonyeffe5894 concordo
Ricordo che venivano i napoletani nella nostra piizzeria in Sicilia e ci facevano i complimenti perché usando una cottura a temperature inferiori in modo da cuocere la pizza senza bruciarle... comunque il forno a legna non è pericoloso,se lo sai usare e se usi limone o ulivo
La pizza migliore in vita mia l' ho mangiata a Naxos, ancora oggi non so cosa la distinguesse, ma era davvero speciale.
@@silviachmet3500 ora insorgeranno i napoletani...
@@Effesse1 Forse non leggeranno il commento... e poi ricordo una pizza a Forcella, buona anche quella, avvolta in carta di giornale stile 'street food' casalingo.
Limone od ulivo a cosa servono? Io odio la pizza bruciata sotto, la mangio solo se è perfettamente bianca, senza bruciature. In caso contrario la butto proprio.
@@gabrieleb.6053 per questo motivo si controlla sempre la temperatura del suolo bittando della farina,e la pizza bianca è cruda deve essere bruna senza bolle nere
Se fanno le pizze come dite voi, ingredienti, farina ecc Italiani, una margherita vi verrà a costare 10 💶
E poi al minuto 9:47 scusatemi ma il salame in Arabia Saudita di che animale? Salame di pollo? Salame di agnello? Salame di manzo? Salame di cosa? Mi pare strano
Sono morta quando hanno detto salame😂😂😂😂😂😂che li nn lo mangiano 😂
Io la vendo 10 Euro
Nei paesi arabi trovi prodotti suini con facilità,per lo più fanno schifo, ma li trovi. Viaggiate, alzatevi dal divano.
*22:58** «'a pizza è ffiglia 'e ar₸» (clic dentale per enfatizzare il concetto)*
*19:48** «bisogna regolarlo ad oCCHJO»*
*18:58** il meraviglioso signor Pace con la "parlatura" tra Totò, Croccolo e Marisa Laurito*
La pizza è l'essenza della felicità!♥️🍕
complimenti a report e ai pizzaioli che si sono evoluti...
Non vedo l'ora di ritornare a Napoli
Conoscenza dei Processi e Proprietà di linguaggio saranno il futuro della Pizza❤
Il prezzo della pizza costa di più all’estero (tra le altre cose) perché il personale è meglio retribuito e quasi mai in nero (anche quello di sala).
ed i prodotti importanti
@@vitomessina3784 certo… infatti ho scritto (tra le altre cose). Suggerisco a Report di fare la prossima inchiesta sulle retribuzioni.
Tra un po' costa più la pizza che fa ingrassare che il pesce.
🤔 non credo: Michele è un brand e non gli conviene far lavorare i dipendenti a nero e sfornando centinaia di pizze al giorno, una pizza a 5 euro se la può permettere, rimanendo nella legalità. La boiata del servizio sta nel non prendere in considerazione il differente costo della vita dei vari paesi(e delle città italiane): tokyo è una delle città più care al mondo ed una pizza con prodotti che vengono dall'altra parte del mondo a 18 euro va benissimo, stessa cosa per NY e LA, per non parlare di Dubai dove, da bravi arricchiti, se una cosa non costa uno sproposito, non la vogliono. Classico servizio che punta solo a creare indignazione.
Sì, e poi negli USA si dà la mancia ai camerieri perché non vengono pagati abbastanza
Comunque la farina 00 esiste soltanto da pochi anni (circa 60), quindi di conseguenza, meno raffinata è la farina utilizzata per preparare la pizza e più ci si avvicina alla tradizione. Non si può negare questo fatto purtroppo, non si poteva utilizzare qualcosa che non esisteva all'epoca della nascita della pizza.
L’80% della cucina “tradizionale” italiana esiste da meno di 60 anni. Dobbiamo smetterla di farci le seghe con la “tradizione” che non esiste
Esiste da molto tempo prima degli anni 60
@@Aquilone79 da quanto?
@@davidechiti5844 Comunque in ogni caso ci sarebbe da dire che c'è questa errata convinzione che le ricette tradizionali siano sempre nate buonissime, quando tante volte sono nate in un modo e si sono evolute diventando più buone. Questo perché quando è nata le disponibilità economiche diverse, gli ingredienti limitati e quindi qualità o meno te lo mangiavi punto e basta. Poi non c'erano le conoscenze adatte che ci sono oggi e di certo la lievitazione non era così ben conosciuta e non c'erano le temperature controllate. Bisogna anche contestualizzare la tradizione, perché se dovessimo avvicinarci al 100% alla tradizione staremmo mangiando un prodotto completamente diverso e spesso non necessariamente così buono. Basta pensare al fatto che la carbonara è nata nel dopoguerra con il bacon e poi si è evoluta prendendo la stessa idea dell'usare l'uovo e un salume ma migliorando la qualità e le tecniche di preparazione. Dubito che nel dopoguerra ci fossero tanti chef a fare la carbonara cremosa di oggi. All'inizio sarà stata una pasta con l'uovo strapazzato, e fino agli anni '50 molti chef la facevano con ingredienti che oggi associamo a carbonare sicuramente non tradizionali. Ormai tutti sono totalmente accecati dall'avvicinarsi alla tradizione ma solo perché non conoscono la storia alla fin fine.
@@devilrabbit96 I'm an American home pizzamaker and casually interested in its history. I hope this comment translates well into Italian.
Not sure the exact date 00 flour was invented but it wouldn't have been commonly used until the late 1800s at *earliest*. And while there are older millers in Napoli, the 00 flour brand, Caputo didn't start until 1924.
So in the 1800s whole wheat flour would've dominated pizza napoletana plus various sourdough starting methods would've been how they leavened it, there's no instant yeast at that point.
Early descriptions and pictures of pizza show it flatter and less puffy than the pizza napoletana of today.
La gente non sa distinguere la mozzarella dalla segatura d Abete..figuriamoci
Ma il giornalista non è mai andato a fare la spesa ? Non ha mai avuto un attività ? Il prezzo dipende da dove ti trovi e dal costo della vita del paese … dai su finitela con ste domande da elementari
Grande Michele che è stato gentile si vede la passione come si vede la propensione al marketing
Interessante sto servizio confermo che in giro trovare un buon posto dove mangiare è dura
Mettete il video completo !
Esistono semplicemente pizzerie buone e "cattive". I due video semplicemente mostrano le due categorie di pizzerie. Non credo che report abbia portato una qualche rivoluzione
Concordo, inoltre non tutti possono permettersi la pizza di 30 euro. Semplice
Per me è rivoluzionario il fatto che abbiano fermato un pezzettino di decadimento culinario in Italia.
Leggi i commenti sotto il video e capisci la situazione.
@@alexorioneita esatto, quantomeno ha fatto aprire gli occhi
Bravi Report❤❤❤
Da notare come Vincenzo Capuano ripete in continuazione la parola pizza contemporanea come voglio farti il lavaggio del cervello
Bel servizio che ha solamente migliorato il nostro patrimonio unescu e sono contento che sorbillo con la sua umiltà ha ammesso che il servizio stesso ha portato solo migliorie nella pizza anche e soprattutto per il consumatore che poi se la mangia. Unica cosa sulla quale sono d'accordo con l'associazione pizzaiuoli che per me la pizza deve essere fatta in forno a legna come da tradizione, basta usare legno di qualità e aspettare che il fumo si dissolva per non rendere la pizza nociva alla salute.
In pizzeria (anche in quello del sig. Micheli) tutti gli oli di semi non sono "spremuti meccanicamente", come l'olio extra vergine d'oliva, ma "estratti chimicamente grazie all'uso di vapori di ESANO (sottoprodotto del petrolio) a temperature superiori a 300 gradi celsius che investono e si agglomerano ai semi macinati e, nelle raffinerie come quelle che producono il gasolio e le benzine, successivamente vengono separati dall'ESANO (che di SANO non ha niente) per diventare OLIO DI SEMI". L'ignoranza è una bestia che, purtroppo, alberga anche negli innumerevoli "famosi sedicenti nutrizionisti", figuriamoci scandalizzarsi per quella dei giornalisti di...Report. Buon pizzo a tutti!!
Ma te che ne sai? Chi sei?
@@EdoardoTozziWinstonSmith Da frantoiano e come tutti i frantoiani che lavorano le olive per trasformarle in olio evo, sappiamo anche come si fanno gli oli di semi (soia, mais, arachide, girasole, lino, cartamo, vinaccioli...). Il 99,99% degli oli di semi commercializzati nei centri commerciali, negli alimenti, nelle pizzerie...sono lavorati con gli stessi procedimenti industriali per produrre l'olio di sansa di oliva che prevedono due fasi, l'estrazione e la raffineria. Per l'estrazione è quasi sempre usato l'esano, come solvente, in autoclavi caldissime per incorporare ogni goccio di olio che, ovviamente, si ingloba al solvente. La seconda fase avviene nella raffineria dove vengono usate ancora elevatissime temperature per separare l'esano dall'olio con l'evaporazione. Solo lo 0,01% di olio di semi viene "spremuto meccanicamente". Questi oli si trovano in rarissimi negozi specializzati e venduti in bottiglie e bottigliette spesso a prezzi più elevati di quelli dei migliori extra vergine di oliva, con una assurda dicitura in etichetta che dichiara: "Spremuto a freddo". Tanto per capire: Per la legge italiana, per un olio extra vergine di oliva si può usare in etichetta la frase di "Spremuto a freddo" soltanto nella condizione che, alla fine della spremitura, l'olio esca dalla centrifuga del "Separatore finale" alla temperatura massima di 29 gradi centigradi. La lavorazione meccanica degli oli di semi si svolge in una macchina composta da una tramoggia, una coclea che trasporta i semi a un "Vermiglione" che li pressa in una "Camicia" riscaldata a temperature superiori ai 150 gradi Celsius e nonostante l'olio esca a temperature superiori a 45 gradi Celsius, loro, solo loro, possono fregiarsi di quella frase magica. Comunque, anche a 45 gradi, se tutti i semi fossero spremuti meccanicamente, sarebbero "Eccellenti" e salutari. Purtroppo non è cosi. Qualche tempo fa ho comprato una bottiglia di 3/4 di olio di semi di canapa bio, "spremuto a freddo", a 14 euro. Ma un olio evo di oliva piccante e amaro, è un'altra storia. E te, chi sei? Comunque non fidarti di nessuno, nemmeno di me. E a tutti: documentatevi voi stessi. Chi ha fame di conoscenza, internet sazia.
Tutto vero, mi sà che hai lavorato alla Bunge...😂
Comunque , senza ironia, la tua osservazione é completamente corretta
@@Blabla-he4vn bravo collega. .però sono 27 i gradi 👍
Il problema è sempre lo stesso, mangiamo troppo di un cibo e la qualità va a farsi benedire. Se la pizza la mangiassimo il giusto, ovvero poco, e fosse pagata il giusto anche le farine e i prodotti di cui è composta sarebbero di max qualità
Quanto la vorresti pagare più di quello che costa? Guarda che na pizza di qualità non supera i 3 euro (come costo) e mi sto tenendo largo, un panetto non arriva ai 200gr. lievito, mozzarella, sugo e un filo di olio d'oliva.. la fai pagare 7/8 euro ci rientri eccome delle spese quindi non vedo il problema. Si può fare un ottima pizza e guadagnarci, ci sono tantissime realtà che lo fanno ma purtroppo in tanti non ci riescono, guardano alla quantità piuttosto che qualità.
@@luigisanna7920 Assolutamente, infatti per es. nel video Sorbilo dimostra che si può benissimo fare
Sorbillo, maledetto correttore automatico !
@@luigisanna7920 calcolando che un 60% va in tasse, stipendi e varie vuol dire che su una pizza ci guadagni 1€ e capisci che se ci guadagni 1€ devi puntare alla quantità e non alla qualità....
@@bushdelkul Non sono d'accordo, si deve fare un ottimo prodotto pagato al giusto prezzo, indipendentemente dal discorso tasse. Che siamo maiali? Se una margherita la fai pagare 6/7 euro ci rientri alla grande, non fai solo margherite.
Un giorno si capirà definitivamente che briatore non vende pizza..
Grazie Bernardo
GRAZIE A REPORT, CHE CON LE SUE INTERVISTE, OGGI LA PIZZA E' PIU' BUONA. L''UNICA TRASMISSIONE SERIA DELLA TV DI STATO ITALIANO.
Questi sono gli effetti del capitalismo e del consumismo che creano un sistema in cui, per reggere una competizione sleale e far fronte allo sciacallaggio economico, portano a molti ristoratori ad ottimizzare i costi che ha come conseguenza quella di produrre tanto cibo di scarsa qualità, perché si pensa più al profitto e poco alla qualità del prodotto. Comunque, consiglio di venire a mangiare la Pizza nel foggiano, dove vengono usati prodotti autoctoni e non ti appesantisce. Ovviamente anche da noi, non tutti sono impeccabili, ma se andate nelle parti giuste, mangerete una Pizza mondiale. Ma se oltre alla pizza, volete mangiare la cucina tradizionale, nel foggiano, abbiamo delle trattorie straordinarie. Soprattutto nei paesini, mangi prodotti che provengono direttamente dal produttore. Uno spettacolo. Poi se volete mangiare bene e volete godere anche della bellezza paesaggistica, consiglio di andare nel Gargano, spettacolo puro. Sia per chi ama il mare e sia per chi ama la montagna, quindi potete mangiare carne e pesce, ma anche formaggi, di ottima qualità. Bestiame di razza podolica da cui poter ricavare carne e prodotti caseari straordinari. Foggia, nonostante i suoi problemi legati a fatti di cronaca e criminalità organizzata, sul piano gastronomico è il posto migliore in cui poter mangiare cibo di qualità , con ricette gustosissime, e fare una stile di vita più sano.
Sisi vero
Per cercare di fare quadrare i conti i ristoratori risparmiano sulla materia prima. Dobbiamo dire che grazie lo dobbiamo a uno Stato dove la tassazione è a livelli di usura e che ormai anche per l'inflazione tenera aperta una attività è un impresa ai limiti dell'impossibile.
Fare una pizza in modo decente è il minimo e non è una impresa impossibile. Se non è così significa due cose 1. Che il pizzaiolo vuole fare numero e speculare a discapito della qualità 2. Che i clienti che continuano ad andare hanno qualche problema gustativo o cognitivo (e quindi sono anche loro la causa di questo circolo vizioso).
Non fare poi pizze buone nell’era di internet, dove le recensioni (fortunatamente la maggior parte delle persone is un minimo di decenza e capacità cognitiva nel giudicare) sono in riferimento per capire una pizza di qualità, beh, è follia
''fare una pizza in modo decente è il minimo'' ... magari fosse così ... prova ad andare nel centro-nord Italia (la mia zona d'origine) in cui qualche ristorante non fa pizze decenti ... oppure fuori dall'Italia e vedrai quanti pizzaioli fanno la pizza con una mozzarella che sembra un po' gomma e un po' plastica fusa ... il problema sono i clienti ovviamente (che non hanno senso del gusto, la maggior parte della gente non ha senso del gusto) ma sono un problema anche i ristoratori che non educano i clienti al buon gusto ... come fa una persona all'estero, che magari fin da bambina è stata abituata a mangiare una brutta copia della pizza fino all'età adulta e non ha mai mangiato una pizza decente, a sapere cos'è realmente una pizza decente o molto più che decente.
Il problema è anche non dare il giusto valore alle pietanze italiane ad alto valore di carboidrati solo perché sono prodotte con la farina di grano, che è l'alimento per umani che a parità di potere energetico è quello che costa meno, di conseguenza si è formata una abitudine sbagliata che consiste nel credere che sia giusto che qualsiasi pietanza ad alto valore di carboidrati debba costare poco indipendente dai suoi altri ingredienti, dalla sua qualità e dalla sua bontà
Le recensioni possono essere montate
Finte dai
Una trasmissione che ti informa sulla politica e ti fa mangiare pure bene. Il TOP.
Non occorre andare a Stoccolma o Miami per pagare una margherita a prezzi assurdi. Nella località di mare in Toscana, dove abito, si può capitare in posti normalissimi dove per una pizza semplice, spesso scadente, tra bevande e coperto non te la cavi con meno di 25/30 euro a testa.
Il problema sono gli stipendi non adeguati a questi prezzi perché se guadagno 3000 euro al mese,non è un problema spendere 25 euro per una pizza e una bibita ma ne ne guadagno 1200 allora è un problema
con il passaggio dal forno a legna a quello a gas/elettrico si passa dall'indipendenza di approvvigionamento ad un bel cappio al collo.
Napoli apri gli occhi
Non è il problema di come si alimenta un forno, ma dal fatto che la fonte di calore è diretta sul cibo. Se si usa un forno indiretto, in cui la fiamma non è a contatto con il cibo va bene anche la legna. Inoltre potresti anche abbassare la temperatura e far cuocere la pizza un po’ di più per renderla meno indigesta.
@@enricomangoni1355 mi dispiace ma dimostri di non aver capito che tutte le motivazioni tecnico/sanitarie più o meno importanti vengono usate come pretesto per erodere la nostra autosufficienza.
Una polemica inutile quella dei pizzaioli contro report. Il fatto che molte cose siano buone e la gente le mangia volentieri non ha nulla a che vedere col fatto che facciano bene o male. I tempi cambiano e la scienza scopre cose nuove. In passato non si conoscevano i danni di certi coloranti alimentari o di altro, per non parlare di cose come le sigarette quando si fumava dovunque. Se in passato la vita media era di 40-50 anni un motivo ci sarà stato! 😅
Bravo. Sei il migliore continua così....
Sinceramente non so che problema ci sia se non c’è il forno a legna: come nel video ci sono forni a gas ed elettrici che permettono di raggiungere temperature della cottura napoletana. Più che altro il problema sono i forni a legna dove non si raggiungono temperature alte quindi la pizza viene tenuta troppo in cottura risultando una piadina. Nel nord del Veneto dove vivo io, le pizze sono tutte così e la margherita, che è completamente ricoperta di mozzarella bruciata per nascondere il pomodoro acidulo, non costa meno di 8/9 euro, nelle pizzerie “gourmet” che qui si intende come un po’ alla napoletana, con qualità molto più alta, allora costa anche 11/12 euro
Non c'è una pizza decente in tutto il veneto
@@sniperated qualcuna c’è ma devi andare a cercarle con il lanternino: non più di 3/4 per provincia e per di più sono tutte gourmet quindi i prezzi spesso sono altissimi. Tuttavia anche queste sono abbastanza diverse dalle pizze napoletane. Solitamente hanno impasti a lunga lievitazione ma vengono cotte più a lungo e in forni più freddi (lo si nota dalle bolle che si formano sul cornicione). Qui in provincia di Belluno di pizzerie veramente buone c’è ne sono solo due in tutta la provincia
22:55 😂😂😂😂 Briatore la pizza la fa con la farina di Pablo Escobar
meraviglioso qllo che ha detto che dal confronto si scresce. bravo
Pizza col salame in Arabia Saudita?
♥️ con questo si possono fare tante ottime pizze😉
Di pizzaioli bravi e preparati c'è ne sono pochi
Manca la parte che parla della pizza contemporanea
ma perchè parlate con queste stranissime pause tra una parola e l'altra?
Di vera pizza contemporanea con idratazione al 70/80% avete parlato poco.. Sarebbe stato utile approfondire anche i vari tipi di impasto, dal poolish alla biga.
Bernardo io' ta si rischiat, chissà ti fann o' cappotto! Ma nel costo della pizza è compreso anche il costo del pizzo?
In molte pizzerie usano troppa farina che la lasciano sulla pizza e non la tolgono facendo la tecnica dello schiaffo e in forno brucia la pizza.
per gli italiani che a breve saranno costretti a vivere e dormire in auto, facciamo il forno da piazzare nel bagagliaio e che riscalda l abitacolo! fai pane pizze infili pentole con minestrone pasta riso,.. e riscaldi """casa"""! Italia in progress; grazie USA !
Parlo da consumatore accanito di pizza.. La pizza è un arte!!!! NON CI SONO REGOLE DI IMPASTO. Un mastro pizzaiolo che conosco usa ingredienti che non sarebbero venuti in mente neanche al miglior mastro pizzaiolo napoletano odierno o dell'epoca... E probabilmente solo il 50% degli ingredienti è originale alla ricetta o veramente made in italy. Eppure con l'aggiunta di percentuali di farina di soia, olio di semi etc... tutti ingrendienti LONTANI dalla classica pizza comune e di origine estera, esce una delle pizze più leggere e più buone che io probabilmente abbia mai assaggiato in vita mia. SMETTIAMOLA di demonizzare tutto ciò che non è italiano!! L'agroalimentare come tutto il resto non si ferma fuori i confini italici. Quindi caro Report... va bene tutto... ma limitatevi a demonizzare gli stipendi d'oro, i sprechi dello stato/delle regioni etc... e non demonizzate QUALSIASI cosa mescolando temi assurdi come in questo caso ""l'ignoranza"" dei pizzaioli, la mancata """PERFEZIONE""" delle misure o ingredienti etc.. Perchè poi cadete nel banale e nel ridicolo. Lasciate il piacere delle persone di mangiarsi una sana pizza che poi saranno loro a giudicare quale pizzeria farà schifo e quale meno... Intervenite quando cominceranno a fare pizze con prodotti radioattivi con un realistico danno alla salute pubblica e non con ste fesserie.. Perchè il consumatore non è scemo! Ci sarà un motivo se la gente quando vuole mangiare bene riempie certi locali ben noti (e magari spende poco più) piuttosto che andare dall'egiziano sotto casa a prendersi al volo il venerdi sera la margherita a 4 euro solo perchè è vicino....
Solo io mi accorgo della differenza la legna e un altra cosa elettrico e gas fa cagare
Il salame sulla pizza in Arabia Saudita?
1:07 state rompendo le palle....ma io vorrei sapere se chi di dovere ha mai fatto un controllo per verificare che nel menu ci fosse stato scritto che erano pizze surgelate..ma se io ero seduto a uno di quei tavoli mi sarei alzato e avrei detto,ah si beh io non penso stanno rompendo le balle, io penso che un cameriere dovrebbe usare un modo diverso di rivolgersi perche' anche i giornalisti stanno lavorando ,qual e' la particolare difficolta ad ammettere che si tratta di pizze con basi surgelate?
Esattamente
Beh dire che la pizza di Sorbillo è buona, vuol dire non sapere cos'è la pizza.
Nonostante il primo servizio fosse obiettivamente on point ai tempi, pur se già ignorava realtà valide che al tempo nascevano (e ora sono affermatissime) questo servizio è invece pieno, colo e stracolmo di inesattezze e approssimazioni. In più mettiamoci che ad essere intervistati sono stati solo i pizzaioli proprietari di mega catene, i più lontani dal monto artigianale che invece sono molto forti nell' arte dell' imbastire.
Lo dico da pizzaiolo, per quello che può valere....
In realtà report non ha assolutamente fatto nulla per rivoluzionare la pizza, anzi ha divulgato falsità. Questo video è una vergogna che non ha rispetto dei grandi lavoratori come i pizzaioli e della pizza in sé.
Questo video quest’altra puntata è stata architettata da un bravo giornalista che in questo video si vede una sola volta dove ci ha messo dentro tutti i suoi clienti dalla farina alla mozzarella e per me questo è solo un video pubblicitario che bisogna solo distruggere queste cose perché fanno solo disinformazione peccato che paghiamo la Rai
11:18 ma che cafonata é il mozzarellone schiaffato così sulla pizza? 40€ poi?
Report è un gran programma è un servizio come questo non è degno...ci sono centinaia di pizzaioli seri e consapevoli...poi la guerra a farine raffinate e la leggenda che della pizza che lievita in pancia..ma quale meriti avete...l'evoluzione in cucina pasticceria e pizzeria è una cosa che c'è e ci sarà sempre anche senza di voi. Sorbillo poi Vergognoso...lui sa benissimo che non centrate niente con i cambiamenti...Per favore siate più seri come solitamente siete.
Michele a Forcella è dal 1870 che fa le pizze con la doppio zero e con olio di semi e vi assicuro che l’impasto non è pesante. La pizza contemporanea è tutt’altra cosa per me è un lievitato. Alessandro Condurro insegna ascoltate lui titolare di una delle pizzerie più antiche di Napoli.
Peccato che la farina 00 fu inventata solo nel dopoguerra ovvero circa 60 anni fa' 😂
Poi la pizza di Michele è bruciata e cruda, sembra un paradosso ma è così negarlo vuol dire solo non aprire gli occhi quando la mangi.
Quindi non solo non può essere tradizionale ma è anche fatta male.
@@davidechiti5844 Ci hanno fatto credere che la pizza contemporanea è quella da definirsi appunto pizza. Ma non è così chi ama la tradizione e non le foto nei locali più gettonati sceglie le pizzerie si tradizione. Mangiare la pizza non è farsi le foto nella pizzeria del campione del mondo. La pizza è una cosa semplice fatta di ingredienti semplici il che non vuol dire di scarsa qualità. La pizza di Michele bruciata? Fanno 1000 pizze al giorno è un lavoro artigianale qualche pizza può uscire bruciata come può uscire bruciata nel forno a gas. Vi parla uno che si trova nel settore da 15 anni. Va bene l’innovazione ma fino a un certo punto. Smettiamola di chiamare pizza perché la pizza vera e propria è un’altra cosa.
A parte che anche la pizza Da Michele e' un lievitato, visto che contiene il lievito.
@@christianfarina3056 Un lievitato che si chiama pizza 🛑
salve, sono stato da poco in una delle pizzerie di Gino Sorbillo e precisamente a casa sorbillo a Milano la pizza Margherita buona (solo un pò acquosa) costo 12 euro, prezzo giusto per il posto
Ricordo che consigliavate l'acquisto delle farine non 00, non solo per la pizza, ma in vendita si trovano praticamente solo quelle.
Eppure non ci vorrebbe molto: faccio pizza in casa per passione da quasi 10 anni, uso solo farine Caputo, Polselli e Petra. Rispetto i tempi di lievitazione e ingredienti di prima qualità. Quando mangio una pizza devo fare un'esperienza di gusto, non devo intossicarmi. Riguardo l'olio d'oliva, almeno per quanto mi riguarda, non è pesante...anzi: un olio d'oliva come si deve, dà un tocco in più, sia per conservare meglio l'impasto sia per condire la pizza.
Non c'entra caputo, polselli e petra, sono buone farine, per carità, ma c'entra quanto sono raffinate. Per esempio, caputo pizzeria è una 00, caputo nuvola una 0. Bisognerebbe riscoprire anche le farine tipo 1
@@kurdt81 concordo
Neanche della pizza ci si può fidare.
Mi comprerò un forno pizza di Ariete e mi farò le pizze da solo.
Onii koda top
Come al solito tante storie e scuse dai pizzaioli e da Napoli, viva l'Italia!
E io che pensavo di non digerire più la pizza perché ero invecchiata...
ha ha ..idem
non è che se li è così allora in tutta Napoli è uguale, io ho mangiato la pizza napoletana ed era veramente leggera e buonissima di qualità
Dovreste fare una cosa del genere per lo schifo di caffé che beviamo in Italia
Cioè acqua sporca chiamata caffè esiste. Tuttavia non è che serva per stare in salute meglio non bere caffè anche per non cadere in brutti vizi dannosi per il nostro cuore; Alcune miscele di caffè sono ricche di minerali tossici che ingeriti in quantità di tre caffè al giorno potrebbero farti molto male. meglio informarsi su cosa ci mangiamo.
è arrivato anche il certificato di pizza napoletana anche per un particolare forno rotante con l'alzata del piano di cottura, sarebbe interessante approfondire anche questo
Ma da Sorbillo, quando le Leveranno le impalcature dalla facciata del palazzo (Fatiscente) ?
Ma avete trovato solo chi fa' male la pizza in italia, x fortuna c'è nè sono parecchie buone, è facile isolare chi nn è capace, ho dimenticato la cosa più importante, brava napoli x il suo folclore e i fantastici pizzaioli👍💞
mi sono visto più pubblicità che video.... grazie youtube
Sulla pizza non si é mai messo l'olio extra vergine
Ma tu ti devi domandare la natura cosa creato oppure quali sono dei processi naturali per produrre un olio stai sicuro che non nell’olio non solvente ma che dici
Le pizze che faccio io sono spettacolari invece! 😎
Che la farina doppio zero faccia male perché è raffinata è un’informazione sbagliata. E mi meraviglio che Sorbillo gli dia ragione.
Che tutte le farine lavorate male siano poco digeribili è un discorso che vale per tutti gli alimenti.
Pievo sei tu?
Io qui a Roma conosco solo ottime pizzerie. A Napoli non ne parliamo, una meraviglia. Poi capisco che in TV devono anche parlare e far parlare.
Un po' come se io trovassi una mosca nella minestra e il cuoco mi dicesse che quella è la tradizione e quindi devo mangiare tutto senza lamentarmi.
ma io non ho capito il problema dell'olio (che già al sapore sulla pizza è meglio quello si semi), ne fate una questione di nutrienti? ma voi lo sapete che l'olio di semi contiene una concentrazione di vitamina E superiore all'olio d'oliva?
Si ma contiene anche una grossa quantità di grassi nocivi rispetto all'olio d'oliva, per tante persone ( me compreso ) è pesante da digerire, sinceramente se mangiouna pizza poi non voglio stare con una palla di piombo sullo stomaco.
Simbolo italiano? Che tristezza 🤔
Un Germania hanno Mercedes, Siemens etc per simboli nazionali.
Noi ... a pizza
😱😱😱
Cosa c’entrano i prodotti tecnici con il cibo? Se chiedi a qualcuno all’estero della tecnologia italiana, ti risponderà Ferrari o Fiat. Ma quando si parla di cibo, la pizza è ovviamente la prima cosa menzionata, così come in Germania si menzionano la salsiccia bianca o i crauti.
ed io che pensavo che per pizza conterporanea si intendesse quelle pizze che fanno negli ultimi anni con roba strana su come il mascarpone al posto del pomodoro e altra roba che non si puó sentire o vedere sulla pizza
9:42 pizza con il salame in Arabia Saudita?
All'estero c'è il salame di pollo.
Napoli ❤
..." Briatò,...ma a pizz' parcheggiati" Nobel!
C'è gente che qua sotto pur di non dire che nel 2014 si mangiavano il cartone si sparerebbero sui gioielli di famiglia
La verità all'inizio fa sempre male ma quando la accetti ti fa crescere!
Mi è venuta voglia di pizza 🍕 🍕 🍕
Bravissimi
Alla fine Briatore ha fatto "lievitare" I prezzi delle pizze a Napoli!!!!
la migliora pizza in vita mia lho mangiata a casain due famiglie diverse fatta con amore e con ingredienti naturali e genuini
Per la pizza in Giappone basta utilizzare prodotti del posto che sono buoni ugualmente..
M quante interruzioni di pubblicità
Qui a Ginevra c'era uno che faceva la pizza con caviale (non chiedermi come e dove lo metteva) al modico prezzo di 500chf 🤦♀️🤦♀️🤦♀️450 euro. Inutile dire che é fallito nel giro di 2 anni