Estou lendo "Pai Patrão" neste momento. Um livro maravilhoso, emocionante. Complimenti Gavino, per il coraggio di mostrare al mondo la tua vita, questo sarà di grande aiuto a tanti.
Gavino Ledda, classe 1938, è senz'altro un uomo particolare. Ma di bambini come lui, avviati in giovane età al lavoro, negli anni 40 ce ne erano tantissimi in tutta Italia, principalmente nelle campagna, sui monti, ma anche nelle città. Circa le femmine, forse era ancora peggio.... Tutti noi, se abbiamo almeno 40 anni, di persone che da sempre avevano lavorato, ne abbiamo conosciute molte fra i nostri vecchi. Solo che non lo raccontavano. Una volta una signora mi disse "mio padre era un manovale... non diventò mai muratore. Ma era una bravissima persona e tirò su 5 figli". Il grande merito di Ledda è stato parlare di queste persone attraverso la sua esperienza personale, di raccontarci i loro sacrifici. Per tutti i secoli che ci precedono, la vita della gran parte della gente è stata quella di Gavino: fin da piccoli bisognava contribuire, lavorare. Come noto anche il grande Re Davide era un pastorello, un Gavino. Oggi a 30 anni molti giovani abbandonano la speranza di un lavoro senza avere mai lavorato, come non ci fosse posto nel mondo per loro. Il mondo si è capovolto
Beh la sua storia personale era certamente di lavoro minorile, e non unica. Ma la sua infanzia va ben oltre il lavoro minorile. Venne strappato alla scuola subito e mandato a 5 anni a vivere in campagna, praticamente da solo. Riusciamo ad immaginarci oggi un bambino di 5-6 anni che sta da solo in campagna? Una cosa terribile, un trauma che non recuperi. Poi lui nel suo libro parla della sua educazione parallela/diversa. Ed anche di certi suoi lati positivi (diciamo così). Che le femmine lavorassero è indubbio. Che per loro fosse anche peggio non lo credo... Crescevano comunque in mezzo ad altra gente, non sperimentavano mai la solitudine assoluta di un Gavino (quando il padre andava in paese lui stava da solo nella campagna tra volpi, cinghiali e serpenti....). Le femmine non hanno mai vissuto nei "pinnetos", ovvero le capanne di pietra e legno dei pastori. Hanno sempre vissuto in mezzo ad altri, nei paesi o comunque non in solitudine... Non è una cosa da poco. A loro non veniva negata la socialità.
Grandissimo Gavino non ho mai avuto l'onore di conoscere in uomo Umile come te , sei un Arista nascosto nel ombra della Sardegna , ascoltando le tue parole mi riempi di sapere sempre . Io sono sardi di Cagliari vivo a Tempio Pausania ho 50 anni quasi . Io amo la fotografia l'arte della foto scatto foto e mi piace fare piccole riprese , spero un giorno di avere l'onore di conoscerti di persona perché di vorrei chiedere dei consigli per un paio di progetti che ho , ho visto che HDi i capelli lunghi neri e barba non ostante l'età che hai anche io o la stessa lunghezza di capelli che hai tu ma sul buondì . Hai citato Galileo Hhain Stein , Leopardi etc concordo a pieno cio che dici , sei molto mignolo e preciso sui discorso molto metticoloso e geloso del tuo operando prima di portarlo a termine , anche io sono preciso nel mio e nei discorsi . Gavino io mio nome E Sandro Demuro in Arte Tempesta e il Cognome di Antonio Tempesta famoso Ligure e sculture , e comunque ti saluto e spero di conoscerti di persona .
Padre padrone, un libro verame te notevole, che tutti dovrebbero leggere, soprattutto i ragazzi
Speriamo davvero di vedere la pubblicazione di questo nuovo libro di cui parla. Sono molto curioso
Estou lendo "Pai Patrão" neste momento. Um livro maravilhoso, emocionante. Complimenti Gavino, per il coraggio di mostrare al mondo la tua vita, questo sarà di grande aiuto a tanti.
Gavino Ledda, classe 1938, è senz'altro un uomo particolare. Ma di bambini come lui, avviati in giovane età al lavoro, negli anni 40 ce ne erano tantissimi in tutta Italia, principalmente nelle campagna, sui monti, ma anche nelle città. Circa le femmine, forse era ancora peggio.... Tutti noi, se abbiamo almeno 40 anni, di persone che da sempre avevano lavorato, ne abbiamo conosciute molte fra i nostri vecchi. Solo che non lo raccontavano. Una volta una signora mi disse "mio padre era un manovale... non diventò mai muratore. Ma era una bravissima persona e tirò su 5 figli". Il grande merito di Ledda è stato parlare di queste persone attraverso la sua esperienza personale, di raccontarci i loro sacrifici. Per tutti i secoli che ci precedono, la vita della gran parte della gente è stata quella di Gavino: fin da piccoli bisognava contribuire, lavorare. Come noto anche il grande Re Davide era un pastorello, un Gavino. Oggi a 30 anni molti giovani abbandonano la speranza di un lavoro senza avere mai lavorato, come non ci fosse posto nel mondo per loro. Il mondo si è capovolto
Beh la sua storia personale era certamente di lavoro minorile, e non unica. Ma la sua infanzia va ben oltre il lavoro minorile. Venne strappato alla scuola subito e mandato a 5 anni a vivere in campagna, praticamente da solo. Riusciamo ad immaginarci oggi un bambino di 5-6 anni che sta da solo in campagna? Una cosa terribile, un trauma che non recuperi. Poi lui nel suo libro parla della sua educazione parallela/diversa. Ed anche di certi suoi lati positivi (diciamo così). Che le femmine lavorassero è indubbio. Che per loro fosse anche peggio non lo credo... Crescevano comunque in mezzo ad altra gente, non sperimentavano mai la solitudine assoluta di un Gavino (quando il padre andava in paese lui stava da solo nella campagna tra volpi, cinghiali e serpenti....). Le femmine non hanno mai vissuto nei "pinnetos", ovvero le capanne di pietra e legno dei pastori. Hanno sempre vissuto in mezzo ad altri, nei paesi o comunque non in solitudine... Non è una cosa da poco. A loro non veniva negata la socialità.
Grandissimo Gavino non ho mai avuto l'onore di conoscere in uomo Umile come te , sei un Arista nascosto nel ombra della Sardegna , ascoltando le tue parole mi riempi di sapere sempre . Io sono sardi di Cagliari vivo a Tempio Pausania ho 50 anni quasi . Io amo la fotografia l'arte della foto scatto foto e mi piace fare piccole riprese , spero un giorno di avere l'onore di conoscerti di persona perché di vorrei chiedere dei consigli per un paio di progetti che ho , ho visto che HDi i capelli lunghi neri e barba non ostante l'età che hai anche io o la stessa lunghezza di capelli che hai tu ma sul buondì . Hai citato Galileo Hhain Stein , Leopardi etc concordo a pieno cio che dici , sei molto mignolo e preciso sui discorso molto metticoloso e geloso del tuo operando prima di portarlo a termine , anche io sono preciso nel mio e nei discorsi . Gavino io mio nome E Sandro Demuro in Arte Tempesta e il Cognome di Antonio Tempesta famoso Ligure e sculture , e comunque ti saluto e spero di conoscerti di persona .
Vorrei incontrare Gavino Ledda!