Dostoevskij, la recensione completa
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- Опубликовано: 12 июл 2024
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/ @badtasteit
Francesco Alò ci parla di Dostoevskij, la prima serie tv dei Fratelli D'Innocenzo con Filippo Timi, Gabriel Montesi, Carlotta Gamba, Federico Vanni, presentato in anteprima alla 74 esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino e disponibile al cinema dall'11 al 17 luglio divisa in due atti. 
Кино
FINALMENTE RECENSIONI COMPLETE!!! te se vole bene France❤
Super rece x un super film! Condivido tutto 👍
Dialoghi scritti molto bene, il protagonista molto ben congegnato, attori perfetti nelle loro interpretazioni, ma devo dire che il killer è monodimensionale. Anche l’indagine è deboluccia, soprattutto l’intuizione che lo porta sulla pista “decisiva” è tirata per i capelli. In ogni caso un noir di quelli pesanti, da dare gli incubi. Direi ben riuscito nel complesso, soprattutto coerente con la poetica degli autori (Ci sono anche momenti di comicità vera). Ci vedo una critica della giustizia privata e una riflessione sul nichilismo.
Regia e fotografia magistrali, vale la pena vederlo solo per quello, per tutto il resto: dialoghi debolissimi, delle volte addirittura imbarazzanti, si salvano solo determinati monologhi e le lettere del killer, forzature di sceneggiatura mostruose, recitazione che esprime disagio anche quando non dovrebbe, delle volte sembra proprio stiano leggendo il copione, gli attori soffrono nella loro performance proprio a causa di questi difetti, le interazioni tra i personaggi sono improbabili, azioni e reazioni poco credibili. La vera forza della narrazione, che ha portato lo spettatore ad interessarsi all’intreccio (ovvero l’indagine per individuare il killer) è quasi un pretesto per raccontare altro, rimane pallidamente in sottofondo.
L’intero film sembra più un esercizio di stile che si prende talmente tanto sul serio da essere surreale, dagli ambienti ai personaggi.
Insomma, non la pellicola imperdibile presentata in pompa magna che sembrava essere, per me un’occasione sprecata e lo dico con dispiacere, perché si vedeva che mezzi e capacità per valorizzare quest’opera c’erano.
Non so se lanciarmi in quasi 5 ore tirate in sala
Solo a me ha fatto vomitare? Mi sono sentito derubato di 2 ore e mezza....una tracotante arroganza dei D'Innocenzo. Ora capisco perché gli piace Kanye West
Comunque dura 4 ore e mezza, sono due parti
Si solo a te
Solo a te fortunatamente
Non lo hai visto, e hateri.
Ha fatto cagare anche a me e alle altre due persone che erano in sala con me, tranquillo