Niccolò CUSANO, "La ricerca di Dio"

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  • Опубликовано: 5 сен 2024
  • independent.ac...

Комментарии • 2

  • @nomopoietica
    @nomopoietica 9 месяцев назад +2

    Complimenti Luca, i suoi interventi sono spesso preziosi. Personalmente avverto un'affinità con Weil, secondo cui la materia è totale passività meccanica e di conseguenza totale obbedienza alla volontà divina: a "velare" la Luce è soltanto l'ego, non il mondo. La sua battuta finale, così spontanea, mi ha strappato un sorriso: "ognuno va a Dio, nel caso ci vada, con quello che ha".

    • @librofago-libricultura
      @librofago-libricultura  9 месяцев назад +2

      Ciao Matteo, che bel messaggio, ti ringrazio, felice per soprammercato di averti involontariamente strappato un sorriso. Anch'io comunque mi sento più vicino alla Weil: capisco le ragioni di coloro che, come Cusano, includono tra le componenti di una vita virtuosa il "contemptus mundi", che è una via antica quasi quanto la cristianità, o perlomeno dacché asceti anacoreti ed eremiti hanno fatto la loro comparsa (trovo un'eco terminologica di queste figure, ne 'La ricerca di Dio', laddove Cusano parla di "ascensioni teoriche"), ma resta il fatto che Cusano, il cui contributo peraltro è tanto più prezioso tanto più è minoritario, resta tanto 'filosofo' e tanto 'religioso' (nel senso istituzionale della parola), quando si confronta con le cose spirituali, cioè un po' freddo; la Weil invece era puro slancio, e come ricordi anche tu cercava Dio, non da ultimo, nel mondo, ma diciamo pure dappertutto, persino in fabbrica (c'è quel celebre quanto discutibile passo de "La condizione operaia" in cui lei sostiene che pure gli operai alle prese con le mansioni più alienanti possono trovare Dio, devono solo alzare la testa). Diciamo, se proprio vogliamo usare una formula, che Cusano è stimolante, ma la Weil è contagiosa, febbrile quasi nella sua passione; immagino sia soprattutto per questo che si finisce per amarla così tanto