Golosone al cioccolato - È sempre mezzogiorno - 07/11/2023
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- Опубликовано: 6 ноя 2023
- www.raiplay.it/programmi/esem... - Natalia prepara una torta perfetta per un’occasione speciale a base di pan di spagna con una golosa crema al cacao e mascarpone. Per prima cosa Natalia prepara il pan di spagna montando le uova in planetaria con lo zucchero per circa 15 minuti e poi aggiungendo la farina setacciata. Versa il composto in uno stampo e inforna per 40 minuti. Nel frattempo realizza la crema mescolando le uova con zucchero, amido di mais, cacao amaro e latte caldo e poi trasferisce il tutto in un pentolino per cuocere fino a farla addensare. Quando è pronta la toglie dal fuoco, unisce le scaglie di cioccolato fondente e lascia raffreddare. Una volta fredda, Natalia aggiunge il mascarpone e amalgama la crema. Natalia prepara poi una bagna per il pan di spagna, scaldando il latte con acqua, vaniglia e zucchero. Dal pan di spagna ricava tre dischi uguali per poi inumidire un primo disco con la bagna al latte, il liquore alchermes e stendere uno strato di crema con l’aiuto di una sac a poche. Dispone il secondo disco sopra alla crema e ripete l’operazione. Infine adagia l’ultimo disco a coprire e inumidisce con la bagna al latte. Ultima la torta con riccioli di cioccolato.
Ingredienti per il pan di spagna
6 uova
225 g di zucchero
225 g di farina
Per la crema
4 uova intere
80 g di amido di mais
20 g di cacao amaro
1 l di latte
280 g di zucchero
200 g di cioccolato fondente
200 g di mascarpone
Per la bagna al latte
200 ml di latte
100 ml di acqua
60 g di zucchero
estratto di vaniglia
Per completare
100 ml di liquore alchermes
100 g di cioccolato fondente
Cottura: 170°C per 40 minuti 
Развлечения
Bravissima
Buon appetito
Antonella ciao ! Sei Straordinaria ! Grazie 🤩al tuo programma meraviglioso ❤
Io sto a dieta e vi guardo 😊
Anch'io!!!
Ma la crema se rimane si può congelare eventualmente?
Che diametro ha la teglia?
io sto proclamando dappertutto quello che serve davvero: ravvedersi e credere al vangelo. Quotidianamente dobbiamo fare nostra la parola di Yeshua: "ravvedetevi e credete al vangelo." ( Mc. 1:15). Io frequento una chiesa cristiana evangelica. Giovanni 10:9: Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura.
Cosa c'entra con la torta?
@@mariarosamasotti4935 ciao, ascolta, io sto proclamando la cosa veramente importante dappertutto, e cioè questa: "egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siate stati sanati." ( 1 Pt. 2:24). Pietro cita Isaia 53:5: "Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità. Il castigo, per cui abbiamo pace, e' caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti." (in ebraico il termine tradotto "lividure" non è al plurale ma al singolare, chabbuwrah, lividura, contusione, ferita). Leggendo questo versetto nel suo contesto vediamo che l'apostolo Pietro ha in vista la guarigione dal peccato, e io spero che tutti quelli che leggeranno se non lo sono già possano convertirsi veramente a Cristo, affinché siano guariti dalla malattia del peccato, propio perché convertiti a Cristo, il quale, sulla croce ha portato i vostri peccati nel suo corpo". Sulla croce c'era solo il Figlio di Dio, il giusto, l'unico essere nato e vissuto senza peccato, nessun altro avrebbe potuto compiere il sacrificio insieme a Lui. I chiodi trapassarono le Sue mani e i Suoi piedi, :" ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che e' in Cristo Gesù" ( Ro. 3:24). "in lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue" (Ef. 1:7). Biblicamente parlando il sangue di Gesu' serve per la purificazione dei nostri peccati, dalla nostra cattiva coscienza ( Ap. 1:5. Eb.10:19_22. 1 Gv. 1:7), in 1 Giovanni 1:6_7 dice: Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se camminiamo nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro. La mia domanda è : Come possiamo camminare nella luce ed essere separati dal corpo di Cristo? Perché Dio ci porta a essere in comunione l'uno con l'altro, Gesù ha pregato per l'unità della Chiesa. E allora se siamo in Cristo, se stiamo facendo un cammino con Cristo dobbiamo in qualche modo essere l'arte di una realtà locale, di una comunità locale, di una Chiesa. Perché se non camminiamo in comunione l'uno con l'altro significa che non stiamo camminando nella luce. Non possiamo essere in comunione con Dio e non essere in comunione con il suo corpo. Io frequento una chiesa cristiana evangelica. Se siamo in Cristo non siamo più sotto il giudizio di Dio, perché il Suo sangue ha lavato e continua a lavare via i nostri peccati, quando pentiti li riconosciamo e li confessiamo a Lui. E'evidente che il sangue di Gesù non ci purifichera' se non camminiamo nella luce, ossia se perseveriamo nel peccato, e quindi saremo esposti all'opera dei demoni. Possiamo invocare tutto il giorno il sangue di Gesù, ma se non ci ravvediamo è convertiamo dai nostri peccati non saremo né purificati, né protetti dal nemico. Il sangue rappresenta l'opera edpistoria di Cristo sulla croce in favore dell' umanità.
@@mariarosamasotti4935 il nome rappresenta l'autorità e il potere della persona di Cristo. Queste due verità sono legate inseparabilmente da un rapporto di causa _effetto: "trovato esteriormente come un uomo, umilio' se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome,, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo e' il Signore, alla gloria di Dio Padre. " (FL. 2:8_11). L'apostolo Paolo attribuisce l'autorità e la potenza del nome di Gesù al riconoscimento di Dio per l'ubbidienza assoluta di Gesù, che ha, avuto il suo apice con la Sua morte sulla croce.
@@mariarosamasotti4935 Il sangue versato sulla croce e' la base dell'autorità e della potenza del Suo Nome ("... Ubbidiente fino alla morte di croce. Perciò... Gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome".) Dio ha ricompensato l'ubbidienza di Cristo esaltando sommamente il Suo nome, che è diventato un superconcentrato di autorità e potenza, di fronte al quale si piega ogni essere dotato di intelligenza nell'universo intero.
@@consuelocavallo5271 no comment! Ripeto: cosa c'entra con la torta?