La cementazione adesiva di perni endocanalari in fibra

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  • Опубликовано: 7 сен 2024

Комментарии • 14

  • @gianmarcocamaione7547
    @gianmarcocamaione7547 Год назад

    Spiegazione fantastica! 😊

  • @vevodj
    @vevodj Год назад

    Tutto molto bello e pulito, ho solo una damanda sul perche lasciare tanto tempo l'acido ortofosforico al 37% dentro il canale con la dentina e il collageno esposto tutto quel tempo non collassa? Grazie mille se mi puo rispondere e tanti saluti.😄

    • @MauroCattaruzza
      @MauroCattaruzza  Год назад +1

      Ogni sistema adesivo deve poter interagire con la dentina per essere efficace. Ciò significa che il fango dentinale va rimosso. Nei denti trattati endodonticamente, sulle superfici dentinali radicolari, si forma un fango dentinale molto più spesso e tenace di quello che abitualmente ritroviamo a livello coronale. La maggior parte degli adesivi e dei primer selfetching non sono in grado di rimuovere totalmente il fango dentinale intraradicolare, soprattutto se applicati passivamente per un tempo troppo breve. Questo è uno dei motivi per cui, soprattutto nella cementazione adesiva intracanalare, preferisco un adesivo total tech e, in particolare, un adesivo in tre passaggi, acido-premer-bonding. Pur utilizzando un acido forte, come l'acido fosforico al 37%, faccio un condizionamento acido intracanalare piuttosto aggressivo, per un tempo superiore a quello con cui condiziono la dentina coronale, proprio per rimuovere a fondo tutto il fango dentinale intracanalare. Anzi, per i primi 10-15 secondi applico l'acido all'interno dei canali in modo attivo, soffregando, così da favorire la rimozione del fango dentinale ed evitare che i prodotti di dissoluzione acida vadano a tamponare il gel acido, riducendone l'efficacia. Lo so di disattendere ogni attuale indicazione accademica sui tempi di condizionamento acido della dentina. I miei riferimenti bibliografici sono un po' più "allargati" di quelli oggi più frequentati. In presenza di dentina sclerotica (nella maggior parte dei casi) condiziono per 60 secondi. 30 secondi se la dentina non è sclerotica (vedi fratture in pazienti giovani). All'interno dei canali radicolari per 90 secondi. Questo con un adesivo, come l'All Bond 2, che non ha una adesione chimica al calcio e che lavora unicamente su una ritenzione micromeccanica, con un primer molto diffusibile, su base acetonica, con una grande capacità di spostare l'acqua dalle porosità dentali e quindi di infiltrarsi in profondità, anche su di un substrato dentinale particolarmente demineralizzato. E' ovvio, a questo punto, che il primer vada applicato abbondantemente per un lungo tempo. Ti invito a vedere i miei filmati su questo canale dedicati all'adesione e all'All Bond 2. Demineralizzando in profondità la dentina si scopre la trama collagena (è necessario al fine di produrre le dovute porosità su cui può realizzarsi una ritenzione micromeccanica), ma questa collassa solo nel momento in cui la dentina viene asciugata. Ecco perché il primer va applicato in campo umido. Anzi, l'All Bond 2 va applicato su dentina visibilmente bagnata. In questo modo il primer sposta l'acqua, in virtù del suo solvente acetonico, e veicola il monomero adesivo tra le fibre collagene prima che queste collassino. Utilizzo l'All Boind 2 secondo questi principi da quasi trent'anni, con risultati sorprendenti. L'approccio adesivo ha subito negli anni una evoluzione volta soprattutto alla semplificazione e alla riduzione dei tempi operativi, senza un sostanziale aumento della qualità adesiva assoluta. Va considerato che adesivi non proprio recenti possano essere estremamente efficaci, se non ancora più efficaci di molti altri, a patto che vengano utilizzati correttamente.Ogni sistema adesivo necessita di una procedura perfezionata sulla base del particolare meccanismo adesivo sviluppato dallo stesso adesivo. Per questo motivo non si possono confrontare i tempi di condizionamento acido di adesivi in tre passaggi come l'All Bond 2 con adesivi più attuali dalle caratteristiche completamente differenti. Resto a tua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Un caro saluto.

  • @francescosianoli4720
    @francescosianoli4720 3 месяца назад

    Le chiedo gentilmente se puo' darmi questa informazione, dovrei fare un devitalizzazione su un premolare con successiva applicazione di un perno moncone e di corona, secondo lei posso farmi fare intanto la cura canalare e mettere al sicuro la radice del dente per poi nei messi successivi procedere con il perno moncone e tutto il resto. Ho bisogno di fare cosi solo per una questione economica del momento.

    • @MauroCattaruzza
      @MauroCattaruzza  3 месяца назад

      Certamente. Spesso dopo il trattamento endodontico si attende del tempo, anche diversi mesi, prima di procedere con la ricostruzione per verificare il successo della cura canalare. L'importante è che in questo periodo di attesa il dente venga messo in sicurezza con un adeguato restauro provvisorio e con alcuni accorgimenti per evitare che il dente possa rompersi nel frattempo. Quando si intuisce un importante rischio di frattura il dente va perlomeno abbassato e tolto dal contatto con il dente antagonista. Se devi attendere più di 4-6 mesi è meglio rimanere un primo periodo, di alcuni mesi, con un restauro provvisorio, poi ricostruire il dente con perni e composito e a quel punto attendere, almeno nella mia esperienza, fino ad un massimo di 2 anni prima di procedere con la corona. Il dente ricostruito con i perni, come vedi nel filmato, ha già una discreta resistenza, soprattutto se viene fatta una copertura completa delle cuspidi.

    • @francescosianoli4720
      @francescosianoli4720 3 месяца назад

      @@MauroCattaruzza Grazie molte per l'informazione.

  • @cicilluzzo7673
    @cicilluzzo7673 5 лет назад +2

    questi perni dunque non hanno delle proprie frese calibrate?

    • @MauroCattaruzza
      @MauroCattaruzza  5 лет назад +3

      No. L'obbiettivo di questo perni è quello di adattarsi passivamente alla preparazione endodontica, che è solitamente troncoconica, come i perni, rispettando l'anatomia canalare. Questo per non ridurre ulteriormente lo spessore delle pareti radicolari, esponendo la radice ad un maggior rischio di frattura. L'unica preparazione canalare dovuta è quella legata alla rimozione della gutta e alla pulizia dei canali. Osserva, comunque, come, malgrado non vi sia una preparazione canalare, la lunghezza e lo spessore coronale del perno sono consistenti.

    • @alewayne
      @alewayne 4 года назад +2

      Mauro Cattaruzza cosa ne pensa dei thermafil relativamente alla necessità di inserimento poi di un perno?

    • @MauroCattaruzza
      @MauroCattaruzza  4 года назад +2

      @@alewayne Non mi ritengo un endodonzista. Tuttavia, personalmente non credo che i Thermafil siano una buona soluzione endodontica. Da un punto di vista restaurativo sono proprio un impiccio! Temo anche che, nella loro parziale rimozione, per alloggiare un perno endoanalare, possano perdere il loro sigillo canalare. Fortunatamente non è una tipologia di trattamento canalare che vedo nei miei pazienti.

  • @cicilluzzo7673
    @cicilluzzo7673 4 года назад

    cosa ne pensa dell'utilizzo del lentulo per veicolare il cemento nel canale? La sua metodica con la siringa è sicuramente efficace ma non trova che in tal modo se ne sprechi troppo?

    • @MauroCattaruzza
      @MauroCattaruzza  4 года назад +1

      Se utilizzi un cemento composito fluido, il lentulo va bene. Personalmente impiego una apposita siringa, come avrai visto dal filmato, perchè il composito impiegato, quello che comunemente utilizzo, il Clearfil Core New Bond, è un composito pasta-pasta non lentulabile, poichè troppo viscoso. Si tratta di un composito con elevate proprietà meccaniche e un modulo elastico di quasi 16 GPa, la cui affidabilità, soprattutto nei canali ampi o nei canali ellittici, è superiore a qualsiasi altro composito fluido. L'unica pecca, un tempo di lavoro alquanto breve. Non cementare più di 2 perni alla volta. Viscosità a parte, se devi cementare 2 o 3 perni in sequenza, riesci ad essere più veloce utilizzando una siringa, piuttosto che il lentulo. Con la siringa, riesci ad essere anche più "pulito", con meno eccessi di materiale al di fuori del canale (ma questo vale solo per chi distingue un composito per la cementazione del perno dal composito per la ricostruzione coronale). Sullo spreco di materiale con la siringa, come tu osservi, si, è probabile. La siringa che utilizzo è comunque molto sottile. Non c'è un gran spreco. Grazie per la discussione.

    • @cicilluzzo7673
      @cicilluzzo7673 4 года назад +3

      Mauro Cattaruzza grazie x la risposta. La considerazione sullo spreco chiaramente nn è una critica. Ho comprato le siringhe e gli aghi ultradent che mostra nel video e ho notato che per caricare adeguatamente la siringa la quantità di cemento (uso variolink dc ivoclar) da inserire con il puntale auto mix è non indifferente. Con il lentulo purtroppo è facilissimo incorporare fastidiosissime bolle d’aria ed è una cosa veramente odiosa. La sua tecnica invece mi sembra ottima ma in collaborazione qualcuno potrebbe storcere il naso sul consumo, tutto qui. Nel proprio Studio invece ognuno fa come meglio crede.

  • @user-sw2cr1bh6c
    @user-sw2cr1bh6c 2 года назад

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