Trovo assurdo che nel discorso "ascoltare il pubblico" nessuno abbia evidenziato questa differenza abissale: il pubblico che mette bocca sulla scelta CREATIVA di un'artista (esempio finali di Mass Effect) é la morte dell'arte. Ma quí non si tratta di questo. Halo, cosí come presentato, non era un gioco esclusivo di punta che sarebbe dovuto girare sulla console più potente del mondo. Prince of Persia non rispetta per niente lo standard tecnico dei giochi moderni. In questi casi non c'è una volontà di cambiare "l'arte", ma di volere di più da un punto di vista tecnico che, volendo, può essere misurato oggettivamente.
Esattamente. Dopo il disastro di cyberpunk, probabilmente la gente ha cominciato a stringere di più le chiappe, e le varie compagnie ad avere paura. E direi menomale, visto che negli ultimi anni l'industria videoludica sta andando nel cesso: ai piani alti ci sono sempre più persone interessate al guadagno facile, a discapito della qualità del prodotto. Quante ip storiche sono morte o irrimediabilmente rovinate?. L'unica arma che abbiamo è la critica.
Il discorso del potere del pubblico sulle produzioni è molto particolare, ma vorrei far notare una cosa: è giusto che i director mantengano vive le proprie idee, cercando magari di proporre qualcosa di nuovo, particolare, ma al contempo scomodo, però in quel caso la produzione sa di rivolgersi a una nicchia. Nel caso di sonic, del remake di prince of persia e di halo infinite, invece, stiamo parlando di prodotti estremamente commerciali, ricchi di fan service e che puntano ad arrivare a più gente possibile. Mi sembra quasi normale, quindi, che la produzione cambi rotta nell’istante in cui si accorge dal feedback ricevuto dopo il trailer che molta meno gente del previsto comprerà il loro prodotto. Il pubblico, in questo senso, esercita il potere che ha sempre avuto, quello di comprare o no un prodotto, solo che adesso (grazie ai social) le aziende possono capirlo (come dice redez) prima ancora dell’uscita, e decidere se aggiustare il tiro o no. E se una produzione dall’impronta estremamente artistica tenderà a rimanere sulla sua idea, ciò non vale per i prodotti sopra elencati: il loro obiettivo è vendere, e la produzione si adatta per riuscire al meglio in questo intento. In questo senso mi pare che il pubblico quasi aiuti la produzione. Questo per dire che, se Nintendo se ne frega di chi vuole la grafica di horizon zero dawn in Zelda, o se naughty dog propone comunque una trama scomoda a molti, è ovvio che invece i tre prodotti elencati sopra stiano con le orecchie ben aperte
"Michelangelo svogliato ti caca in bocca quando vuole..."...Il mio primo premio. Difficilissima questa Q/A, bravi ad autoregolarsi per lasciare spazio a tutti.
Viviamo in un epoca in cui ci si lamenta giustamente di Anna Bolena nera ma non viene cambiata, però allo stesso tempo vengono cambiate le opere per delle lamentele idiote e ingiuste come per little devil inside, Promised neverland, e quant'altri in cui vengono intaccate dalle lamentele delle scelte autoriali e artistiche, non quindi delle stronzate ideologiche politicamente corrette che intaccano la logica e la coerenza dell'opera, la fedeltà all'originale o ai personaggi e quant'altro che rovinano davvero l'esperienza invadendo l'arte con ciò che è politica faziosa, alle quali opporsi è sacrosanto. Che tristezza...
Personalmente ritengo che questa sia una delle live migliori di Old Gen. Sentirvi parlare di giochi vecchi o della differenza fra gli indie e i tripla A (in linea generale), era una cosa di cui avevo bisogno, perché penso che lo facciano veramente in pochi. Commentare le ultime uscite è una cosa che "possono fare tutti", ma voi (in particolare con il nome che vi siete dati), secondo me dovreste parlare di più delle differenze fra i giochi vecchi e quelli nuovi, di cosa si è perso e di cosa si è guadagnato. Ad esempio (sparo a caso) parlate di Ape Escape, di quanto fosse un gioco diverso dagli altri quando è uscito, e diteci se secondo voi è ancora possibile che esca un gioco così diverso dal mucchio. Parlate delle idee e delle meccaniche di gioco più particolari che avete visto. So che detto sotto una live in cui si parla anche del pubblico che condiziona le scelte mi faccia passare un po' dalla parte del torto o del viziato, ma era da un po' che volevo suggerirvi questa cosa. Siete fantastici, viva la old gen 😁
Dopo aver mollato di fila Mass Effect Andromeda e Anthem, presi entrambi al costo di un panino di McDonald, ho acceso il PC e fatto partire Jade Empire. Attualmente vivo nel mio piccolo mondo di frutta candita dove Bioware è rimasta a fare giochi come quello e non voglio che nessuno mi riporti alla realtà.
Michele : "C'è qualcosa di moooooooolto storto sotto................................che katso lo assumi a fare un dirigente, se alla prima reazione del pubblico lo devi licenziare ?"
Ti dirò... A me non dispiace affatto. La EA si merita ciò che ha avuto. Con tutte quelle micro transazioni eccetera. Sempre quello schema con le fottute barre di salute che odio.
Adoro queste live, ma riguardo al discorso a 50:38 La "verità" sta nel mezzo, cioè che l'azienda deve tener conto della community, ma dovrebbe sapere (questo significa fare il proprio lavoro) che le community vanno prese con un bambino di 3 anni che piange per il giocattolo: Lui chiede il giocattolo, la mamma glielo da ed inizialmente va tutto bene, poi dopo 2 minuti scoppia di nuovo a piangere. Questo perchè neanche lui si è reso conto che non voleva veramente il giocattolo ma le coccole della mamma. La community spesso chiede qualcosa ma non è detto che sia quello che vuole veramente, per questo ci sono designer, autori, produttori che lavorano per capire ciò che neanche il pubblico capisce. Se dovessero fare un videogioco tenendo conto di tutti i suggerimenti della community verrebbe una cagata colossale. Questo riguarda qualsiasi produzione artistica per il grande pubblico.
Vorrei dire che Prince of Persia l'ho giocato da bambino e mi ricordo la paura che incuteva l'ambientazione, la musica e i nemici (per un bambino). Questo sembra uscito da una mod di fortnite. È troppo cartoon
Anche perché nell'originale i mostri di sabbia erano degli umani distorti, praticamente. Nel trailer invece qui sembrano dei pezzi di roccia inespressivi che camminano.
Riguardante l'esempio del microfono di Nicola: a seconda delle preferenze del pubblico il microfono viene ottimizzato e plasmato in modo da essere il più comodo possibile per l'utenza, però rimane un microfono simile ,anche se migliorato, ad altri modelli precedenti. Un designer inventa un nuovo tipo di microfono con una forma mai vista prima ed una tecnologia sonora mai utilizzata prima. fa un enorme successo, ma il pubblico non poteva aiutare nella creazione di questo microfono perché non sapeva di volerlo finché non lo ha avuto. È come il primo metal Gear solid, all'epoca la gente non sapeva di volere un gioco del genere, ed il mercato non aveva per nulla giochi del genere. Oppure Undertale, stessa cosa, le indagini di mercato ed il pubblico hanno perfettamente senso e sono utilissimi, ma solo se non hai un idea abbastanza forte o innovativa.
1:16:52 Un piccolo appunto a quello che dice Synergo qui, che è giusto ma necessita di un distinguo: nel passato, diciamo nell'epoca preindustriale, la strumentalizzazione dell'arte avveniva soprattutto a fini politico-ideologici e di prestigio sociale, ma ciò non impediva la creazione di opere di altissimo valore e talvolta anche astutamente rivoluzionarie o comunque qualitativamente eccellenti. Questo per due ordini di motivi: 1. l'artista aveva la possibilità di soddisfare il committente a livello contenutistico, inserendo nell'opera elementi che ne celebrassero lo status sociale o il potere politico, e al contempo esprimersi più liberamente sul piano estetico, facendo altro, in modo tale che l'opera stessa superasse in valore il motivo per cui era stata commissionata (pensiamo a opere che nascono per essere encomiastiche, come l'Eneide o l'Orlando Furioso, tanto per volare basso); 2) prima dell'avvento della massificazione del lavoro culturale, artista e committenta magari si incontravano con intenzioni diverse e confliggenti, ma entrambi condividevano lo stesso tipo di cultura e di formazione basata su dei valori riconosciuti che erano quelli dell'élite: un'opera era tanto più potente sul piano della rappresentazione sociale quanto era eccellente su quello qualitativo, perché il valore estetico restava un elemento centrale. Oggi non è più così, perché l'élite lo è soltanto sul piano economico, non è più un'élite che vuole produrre anche cultura per potercisi specchiare. Quindi un'opera viene valutata soltanto rispetto al proprio valore di mercato, in quanto merce, ossia in base a quanto successo di vendita possa ottenere presso un pubblico che sia il più ampio possibile, e ciò implica la ricerca di un minimo comune denominatore che è inversamente proporzionale all'espressione artistica, che per sua natura tende alla singolarità. Va da sé che valore artistico e successo commerciale, in un sistema di questo tipo, soltanto raramente possano trovare un equilibrio e che in ogni caso, quando ciò accade, sarà sempre un valore artistico tendenzialmente conservatore e poco audace (penso, per restare in ambito videoludico, a un prodotto assolutamente pregevole come la serie di The Last of Us).
Ma la pop art non doveva avere un impatto sul grande pubblico? Non ne sono convinto. Comunque per dire che anche se condivido il ragionamento non basta a spiegare il "fenomeno"
Penso che sia arte qualunque che contenga un contributo, un'idea, un'interpretazione o un'emozione dell'autore. Un ritratto dipinto su commissione per un nobile NON è arte ma un esercizio di tecnica, a meno che al suo interno non contenga una tecnica originale, una disposizione delle luci particolare o magari un'espressività spiccata del soggetto, comunque sia un guizzo dettato da chi quel quadro l'ha prodotto. Inoltre, qualsiasi cosa pensata per vendere, celebrare o altro NON è arte. Sia ben chiaro che non voglio dire qualsiasi cosa messa in vendita sia una commercialata senza valore o altro. è perfettamente normale che un opera sia costituita in gran parte di canoni atti a soddisfare un certo pubblico, ma la parte artistica risiede là dove queste disposizioni finiscono, ed il creativo ha la possibilità di metterci del suo per completare il prodotto. Ad esempio quando Pininfarina progetta una nuova macchina deve sottostare ad un sacco di canoni: deve avere un abitacolo comodo e accessibile, deve ospitare un motore funzionante, deve superare i crash tests. Poi però, dopo aver dovuto sottostare a tutti questi dettami per rendere il prodotti appetibile, ecco che rimane da decidere il design, una piccola area libera di vincoli dove è possibile essere creativi: è lì che si genera l'arte. E poco importa se poi proprio quelle linee originali si dimostrino essere il maggior selling point della macchina, perchè quando Pininfarina le ha create non ha pensato alle vendite, ma a metterci del suo, indipendentemente che se poi sperasse oppure no che mettendoci del suo avrebbe fatto la differenza nelle vendite. Proprio perchè l'arte viene creata laddove non ci sono dei canoni da rispettare, NON ha senso attribuirne un valore economico ne tanto meno esiste una scala oggettiva di "livello di artisticità", tuttavia esistono dei canoni oggettivi per quantificare l'importanza di un opera. La merda d'artista è arte? Sì, perchè c'è stato un processo creativo originale che ha portato alla sua creazione. Siccome è arte deve per forza piacere? No, è una cosa soggettiva. Ha un valore artistico maggiore o minore rispetto al David di Michelangelo? La domanda non ha senso, infatti qualcuno potrebbe risultare molto più affascinato dall'opera di Manzoni che da quello che considera un pezzo di pietra, e per questo sarebbe disposto a pagare molto di più per averla. Tra le due, il David è l'opera più importante? Assolutamente sì, perchè ha creato un nuovo standard, a cui tutti gli altri scultori si sono dovuti adattare. Pensando all'ambito dei videogiochi, ce ne sono sicuramente alcuni che sono arte, come undertale, le opere di Kojima o di Miyazaki, o magari anche un doom 2016 o un tlou 2. La maggior parte però non può essere considerata tale. Synergo ha ragione a dire che spesso i creativi hanno le ali tarpate dai troppi paletti imposti dai committenti, però dovrebbe anche dire che spesso nei videogiochi l'arte non solo non è necessaria, ma a volte non è nemmeno compatibile, se non addirittura dannosa! La gente che gioca agli open world ubisoft non vuole certo l'autorialità. In molti titoli come fifa, gran turismo, call of duty o total war c'è poco spazio per l'arte. In certi giochi, come ad esempio in civ 6 il game design è stato pure dannoso. Quindi é assurdo che yotobi si scandalizzi del suo rinvio, perchè in halo di arte ce n'è ben poca. Un videogioco dovrebbe essere prima di tutto valutato come un prodotto pensato per i videogiocatori, la componente artistica è casomai un plus.
1:12:35 Ecco qui ha ragione Yotobi ma sicuramente le case come Ubisoft , EA e simili non lo faranno mai e appunto il problema è sicuramente legato al CEO che magari vede solo il mercato come va , però questo mercato qui è difficile che si stacchi da questo pensiero visto che penso che da più di 10 anni si punta al sequel o al remake e simili per vendere.. Comunque queste live sono una più bella dell'altra e da quando non leggo più i commenti su twitch oppure qua (perfortuna solo alcuni commenti di gente probabilmente frustrata) queste live sono diventate ancora più belle.
1:12:35 Il discorso che fa Yotobi a questo punto è esattamento quello che accadeva spesso fino a pochi decenni fa in qualsiasi industria artistica/dell'intrattenimento: gli stessi produttori finanziavano prodotti commerciali il cui ricavato permetteva di avere un profitto e allo stesso tempo finanziare prodotti più audaci artisticamente destinati a un pubblico di minori dimensioni. Non sarebbe nulla di rivoluzionario, anzi, sarebbe scorprire l'acqua calda. Oggi questo non accade più perché si punta soltanto alla massimizzazione del profitto e per far ciò non si può che adottare sempre e soltanto la strategia più prudente, con un gioco al ribasso assolutamente distruttivo dal punto di vista culturale.
È una cosa che si fa già anche in campo videoludico. Nippon Ichi Software ha cominciato nel 2014 con The firefly diary e ogni anno c'è una riunione in azienda in cui si valutano le proposte degli sviluppatori interni all'azienda stessa e se ne sceglie una da finanziare. Il punto è proprio questo. Si fa, ma stiamo ancora qui a parlare di quanto sia brutto Cyberpunk o mediocre The Medium.
@@etalune Più che altro bisognerebbe capire secondo quali criteri si sceglie di finanziare un progetto piuttosto che un altro, però certo, colgo la giusta frecciatina, anche critica e influencer hanno un ruolo all'interno di queste dinamiche, ma sarebbe un altro discorso molto lungo che è stato parzialmente affrontato altrove.
Io so da gente del mestiere che Ubisoft tira al risparmio commissionando ad aziende mediorientali di dubbia competenza alcuni lavori senza neanche poi sottoporre il prodotto finale a controlli, in modo da massimizzare i processi di produzione e/o risparmiare. Per questo motivo riusciamo a buggarci cosi facilmente nell'intersezione di due poligoni
Sarebbe bello confrontare il discorso potere del pubblico in ambito videoludico con quello cinematografico, in particolar modo col cinema d'autore: nessuno si sognerebbe di chiedere ad un Refn, ad un Von Trier, ad un Scorsese di modificare i propri prodotti filmici. Il punto è che, secondo me in ambito videoludico ci sono pochi autori e molti mestieranti. Non metto in dubbio la passione ovviamente. Spero di aver fornito uno spunto interessante, magari un discorso sul concetto stesso di autorialità e confronto col pubblico.
Nella prossima live sarei curioso di sentirvi parlare del nuovo engine di Epic sulla facilità di poter realizzare e Dar vita a personaggi e creature 'realistiche' e come tutto ció potrà influire,ovvero determinerà un nuovo standard a cui tutti per forza dovranno arrivare oppure sarà un utile strumento che lascerà comunque margine di manovra? E se possibile sapere cosa ne pensa Sabaku su Crimson desert perché é un titolo che mi incuriosisce molto e sapere che potró giocarlo in single player e non perforza in Multi mi stuzzica non poco
Speravo che nominassero Flatout 2, l'ho comprato su Steam due mesi fa e questa volta l'ho finito al 100%, compresi quei maledetti minigiochi. Sono rimasto molto colpito dal motore fisico, ogni oggetto ha una densità diversa che lo fa interagire con il veicolo e con l'ambiente, dopo un po' impari a evitarne certi che ti rallenterebbero e urtarne altri che aumentano la nitro, solo per fare un esempio. Schiantarsi sugli avversari a tutta velocità, poi, da' una soddisfazione unica, soprattutto nelle gare con auto da strada, molto più fragili e tendenti a esplodere facilmente. È pazzesco come un gioco di 15 anni fa sia invecchiato così bene, gameplay semplice, intuitivo e riuscitissimo. Poi la colonna sonora è storica, piena di brani che danno la carica, soprattutto se ti ritrovi con il tempismo giusto e usi il turbo in un rettilineo quando parte un ritornello.
1:14:46 io ti amo sabaku, stavo pensando proprio a quel gioco, una delle poche volte che ubisoft innova e poi che fa? abbandona l engine e non ci fa più niente, ho adorato quel gioco a tal punto da farmi avvicinare ai jrpg che non mi ero mai filato prima
È vero che le meccaniche di "vendita" e "percezione" di un prodotto sono cambiate come quando rivolti un guanto, ma non si può prescindere dal valore CREATIVO di base che un autore, uno studio, un director, un game designer ci mette dentro. Può piacere, può non piacere ma non si può cambiare (Mass Effect 3 è ancora una distorsione che io non ho condiviso, pur se necessaria o Ubisoft che chiede all'utenza è una cosa che non si può vedere). Il lato TECNICO è un'altra cosa. The Last Of Us parte II dopo che la community ha blaterato avrebbe dovuto resuscitare Joel? Cambiare narrativa? No. Han fatto bene. A molti (sul numero si può discutere) può non piacere, ma l'"autore" ha deciso così perché voleva fare QUELLO, non altro. Un altro conto è l'aspetto TECNICO: CP2077, Prince of Persia, Halo Infinite sono scarsi tecnicamente e Anthem ha problemi di meccanica talmente svilenti che non si può non metterci mano per non distruggere l'investimento fatto, a meno che, strutturalmente, Anthem su tutti, e temo per CP, non ne valga la candela (dovresti rifarlo da zero oltre che sistemare bug e glitch). Sono invece contento di sentire che anche a voi manchi IL NUOVO (meccaniche, IP, tematiche ecc ecc) per mancanza di coraggio da parte delle "major" che delegano la sfida al mercato indie.
Però tutto ciò mi fa pensare ad un cosa. Un sacco di persone me compreso, vuole vedere nuove IP e non ste cavolo di remastered. Dicevo, ma le major, terranno conto di cosa vuole il pubblico? E soprattutto, invece di far le corse per far uscire un titolo, lo faranno ancora il beta testing? Visto che praticamente il 90% dei giochi soprattutto tripla a al day one subito fanno uscire una patch da diversi giga... Tutto ciò fa pensare che ormai li fanno per il solo scopo di lucro e non più per passione. So che è il mio è un pensiero "romantico" che cozza drammaticamente col sistema capitalista. Però se si va a vedere i giochi che hanno fatto la storia, li hanno fatti perché si credeva in quello che si faceva c'era effettivamente passione e voglia di creare qualcosa. Tutto sto sproloquio per dire. Si lavora per la fine del mese anche in questo settore purtroppo.
@@giovanniarchitravo3339 Si. I giochi come tutto (e dai tempi dei cabinati) si fanno per i soldi, non per altro; paradossalmente l'evoluzione tecnologica non serve a fruizione dell'utente ma alla casa di software (in pratica siamo una variabile dell'equazione, non il risultato), vedi ad esempio l'ultima innovazione sulla modellazione dei volti di unreal engine 5, per fare più soldi spendendone di meno. L'idea di "amore" in un videogioco la vedo nascosta nelle pieghe della trama, nella genesi di un IP nuova o in una meccanica di gameplay ma MAI nel suo complesso. Quindi la tua idea è a tutti gli effetti romantica, anche perché ormai il beta testing è MORTO, la comunicazione è quasi sempre fuorviante (la mano destra non sa cosa fa la sinistra, vedi Halo o Prince of Persia) e si vive in una perenne bolla di mancanza di coraggio (prendi The Medium ad esempio, ma posso citarne altri 22 così : PRIMO GIOCO NEXT GEN e blablabla ed è un prodotto VECCHIO). Nel mercato Indie c'è volontà di sperimentare invece, ma il 90% dei prodotti non supera la sufficienza, e l'eccellenza viene raggiunta solo da pochi fortunati che scelgono bene tra mezzi e compromesso (Hollow Knight e Hades ma anche Ori e Fall Guys o Disco Elysium e Celeste per intenderci) e hanno pure una botta di culo da parte della pubblicità e distribuzione (The Pedestrian e Technobabylon sono due gran giochi indie ma li conosco solo io, per dire) ma hanno anche un problema di fruibilità non indifferente (vendere un gioco non localizzato in italia è come non venderlo). Sarebbe carino se si usasse un po' di più ma con senno, anche se oggettivamente non è facile, per i produttori di AAA, vorrebbe però dire che dal PR al CEO tutti, ma proprio tutti, capiscano cosa c'è dietro un prodotto (se fosse così Anthem e CP2077 sarebbero stati sistemati o bloccati in tempo) e quali rischi comportano determinate derive. Senza ombra di dubbio, per ora, il miglior ecosistema in rapporto alla qualità e alla fruizione dei prodotti è ancora Nintendo, ma soffre dal punto di vista hw. Mi piacerebbe moltissimo che le cose cambiassero, ma bisogna che anche la base cominci a non accettare più tutto ciò che le viene propinato e se il primo passo è stato CP2077 e l'abbassamento dei dati dei preorder io non posso essere altro che contento.
@@PaoloCecini esattamente... Alla fine si risolverebbe semplicemente facendo capire al pubblico tutto, che finché non si smette di acquistare qualsiasi cosa mal cagata si tiri fuori, solo perché è stata fatta da Caio o tizio. Bisognerebbe che tutti fossero più critici. Forse allora le case di sviluppo inizieranno a capire. Ma è più facile insegnare a ballare ad un tardigrado piu tosto che inculcare tutto ciò nella testa delle persone. R.I.P. videogames 🙏
Una cosa che manca nei titoli anche indie per pc, sono gli shooter platform alla ratchet e clank. Su steam ne avrò trovato forse uno solo che è carino ma che dura veramente poco. Il sogno più bagnato in assoluto che ho è che i titoli indie capiscano che il futuro del gaming sta nella creazione randomica di nemici e npc usabili, un po' alla wg legion o alla so mordor/war . Quello secondo me è il futuro del gaming e mi rendo conto sia praticamente impossibile che uno studio indie possa concepire una cosa delò genere. Ma sarebbe veramente un titolo "CORNO" per me. Un platform shooter alla ratchet e clanck indie con quella cosa lì dei nemici a cazzo
Nessuno di loro lo ha giocato né ha la minima intenzione di farlo (almeno che io sappia). È una tristezza pazzesca la community italiana di Persona. In Italia esiste qualcuno che conosca e discuta di persona? Forse solo Phenrir e Gianandrea Muia di Orion e nessuno di loro in modo approfondito. (Eccezion fatta dal video di Dario Moccia)
@@edwardsuou è che Sabaku ha paura di perderci centinaia e centinaia di ore, e nella sua tabella di marcia c’è spazio per un solo gioco con queste caratteristiche, e per ora quel gioco è Monster Hunter
In realtà Gianandrea ne parla abbastanza su Twitch e ne ha portato un intero gameplay (che non ho visto perché conto di giocarlo), poi non so cosa intendi con "approfondita"
@@FingolfinEladar E allora perché non ci ha pensato 2 volte a decidere di portare su twitch tutti i the Witcher e tutti i Kingdom hearts? Risposta: non è una questione di tempo ma di preferenze, per lui ci sono giochi meritevoli a priori (perché conosce the Witcher quanto persona e dragon quest) di essere messi in forse e altri che rientrano nel “un giorno molto remoto quando sarò in pensione” ed è un peccato che alcuni giochi così meritevoli siano lasciati sullo scaffale a priori. Poi per carità sono sue scelte ed è giusto che porti ciò che gli piace giocare tuttavia non è corretto dire che non gioca a giochi longevi perché invece su twitch ne gioca e ne vuole portare diversi semplicemente ad alcuni non vuole al momento dare una possibilità (rispetto ad altri che lo interessano di più a parità di conoscenze sui giochi).
Secondo me per quanto riguarda il discorso sull'ascoltare le lamentele del pubblico, hanno mancato tutti un punto (tranne in parte Redez), e cioè il fatto che il videogioco, al contrario di altri ambiti artistici, dipende enormemente da una componente tecnica, oltre che creativa, e che le lamentele sono di natura principalmente tecnica. Nessuno si lamenta del character design di Halo o di Prince of Persia, la gente si lamenta del fatto che il lavoro non è TECNICAMENTE al passo coi tempo: i modelli sono scarni e poco definiti, le animazioni legnose, il frame rate indecente, etc etc... e lo sono non per scelta artistica degli sviluppatori, ma per scarsa cura/competenza/impegno/tempo/quellochevuoi del team di sviluppo. Quello che chiede il pubblico non è: rifate il mondo di gioco perchè così non ci piace, ma è: rendetelo tecnicamente al passo con la current gen di console. Non è un discorso artistico ma tecnico.
Per quanto riguarda la questione dei director che si fanno influenzare dalla community al punto da modificare o interrompere progetti ha un problema di fondo: cioè credere che la comunità internet che commenta negativamente rappresenti un campione attendibile di potenziali acquirenti o interessati al prodotto. Non sanno che la maggior parte di loro non ha il benché minimo interesse nei confronti di quel prodotto e magari non lo comprerebbe a prescindere. Noi sappiamo che molti amano sfogarsi su internet davanti a una tastiera, alcuni non hanno una vita sociale, mentre altri amano darsi un tono scrivendo solo per criticare questo o quello. Altrimenti non si spiegherebbero i commenti negativi verso alcuni giochi che comunque hanno venduto tantissimo. Anzi paradossalmente i commenti negativi potrebbero pure aiutare un prodotto a diffondersi e a pubblicizzarsi. La mia modestissima opinione.
Fraws afferma che "Hades avrebbe dovuto vincere più premi, ma lasciamo perdere". Mi sa tanto che vi siete vietati di parlare di The Last of Us parte 2 perché altrimenti litigate, ho questa sensazione. E, a tal proposito, mi riallaccio al discorso che ha fatto Synergo sulla percezione differente che hai giocando un qualunque titolo in giornate o periodi diversi. Prendendo sempre The Last of Us, come brand, io non avevo apprezzato particolarmente il primo, perché sostanzialmente in quel periodo cercavo altro dai videogiochi. 7 anni dopo esce The Last of Us parte 2 ed ha avuto un impatto talmente forte su di me da farmi rivalutare pure il primo, cosa che nessun gioco era riuscito a fare prima. Mi scuso se l'ipotesi che ho fatto all'inizio dovesse risultare errata, è solo una mia sensazione conoscendo le vostre opinioni soggettive.
Mi ritrovo molto nella tua storia. Giocato il primo the last of us circa 6 anni fa. Lo completai, mi piacque, ma per qualche motivo non mi ci appassionai più di tanto e lo diedi via dopo pochi mesi. Ottobre scorso, Ho giocato the last of us parte 2 perché attratto dal gameplay e ho finito per innamorarmene soprattutto per la scrittura. Sta di fatto che poi ho ripreso in mano il primo capitolo, e anche quello stavolta è entrato nel mio cuore. Ho giocato ad altri giochi pluripremiati usciti in questa generazione, ma nessuno mi ha fatto lo stesso effetto di TLOU 2.
Anch'io sono d'accordo sul far lavorare gli artisti come vogliono e giudicare poi con i miei gusti se usufruire di quell'opera oppure no, nonostante questo, non mi sento di biasimare le persone che hanno smosso casini per far cambiare una determinata opera, mi spiego meglio. Synergo fa l'esempio di Berserk e dice che, da quando è cambiata l'atmosfera, non l'ha più letto perché non soddisfaceva più i suoi gusti ed ha fatto notare che però non si è messo a protestare per poter far rivisitare l'opera; tutto ok, non fa una piega e io mi associo completamente a questo comportamento, ma c'è da dire che Berserk è un'opera originale ed è proprio per questo che è sbagliato voler correggere la decisione dell'autore. Yotobi fa l'esempio di Sonic e spiega come lui sia contro a quello che sia successo nei confronti del film, ma in questo caso io non sono d'accordo. Un conto è un'opera originale, un altro è un remake e vedere un'icona del passato come Sonic riproposta in quel modo è stato, per me, sbagliato, quasi offensivo. Sonic non è stato un loro prodotto e se è diventata un'icona importante è anche (se non soprattutto) per il suo aspetto, quindi non mi sento di biasimare il comportamento di chi non è piaciuto. E così Prince of Persia e qualsiasi altro colosso del passato che è stato o sarà riproposto a distanza di anni dall'uscita, i quali saranno, chi per un motivo, chi per un altro, mediocri, invece di brillare di luce nuova. Quello che è successo con Halo, invece, è un po' diverso, perchè non sarà un remake, ma un sequel, cioè un'opera originale a modo suo. In questo specifico caso, però, ha fatto storcere il naso, secondo me, una moltitudine di fattori: Microsoft pompa tantissimo la sua uscita evidenziando che sarà titolo di punta, importantissimo di qui, incredibile di là, ma quando viene mostrato (nel suo Announcement trailer) non rispetta assolutamente gli standard di quello che avevano promesso né della potenzialità della console. Aggiungeteci che per le mani hanno Halo, saga leggendaria per gli appassionati e la frittata è fatta, anche in questo caso io mi sarei sentito preso in giro e non mi sento, quindi, di biasimare il comportamento della gente. Quando si va a riportare in superficie memorie sepolte felicemente è sempre molto difficile ritrattarle, eppure ci sono stati esempi molto positivi per questo tipo di trasposizione, il più recente è Demon's Souls: Bluepoint avrebbe potuto stravolgerlo e riproporlo a loro piacimento, invece hanno rispettato l'opera (anche troppo a mio avviso) e quello che però è venuto fuori è stato un progetto all'altezza delle aspettative (seppur con la consapevolezza dei difetti).
EA ha voluto inseguire le mode fregandosene di tutto il resto....ne ha pagato le conseguenze ma mi dispiace tanto per Bioware che subisce queste politiche fallimentari
Capitolo Prince of Persia: ciò che dice Nicola esiste e si chiama “Social Listening”, è una pratica di marketing molto utilizzata per capire il sentimento della gente nei confronti di un prodotto o di un bisogno, attuabile grazie all’analisi di una quantità di dati per parole chiave. Detto questo, sviluppare un gioco così becero per fare un’operazione di social listening è un’operazione troppo costosa e che finirà con segno meno, al 5500%.
io questa cosa del "non puoi dargli meno di 7" non la capisco, se è fatto male, scritto male, meccaniche pessime,ecc...perchè non si può dare al gioco meno di 7? perchè ci hanno speso i soldi? e quindi?
Michelangelo odiava dipingere la Cappella Sistina, ma era costretto . Un Artista resta tale se non deve, sempre, rompersi le palle con scemi- committenti . Altrimenti bisogna accontentarsi ...
Volete un'idea innovativa per un gioco? Un gioco con una trama rispettabile (scegliete voi il tipo di gioco) ma con una meccanica di crafting letteralmente aperta, come quella di Spore, io giocavo ad un MMORPG coreano che aveva la classe del fabbro e dell'artigiano che aveva questa meccanica e aveva milioni di utenti, gioco chiuso perché nessuno usava le micro transazioni, non si è aggiornato con le nuove generazioni e non l'hanno mai voluto tradurre per il resto del mondo...
Quello che dice redez più o meno dal Min 1:29:00 in poi lo sta facendo riot games, praticamente permettono a sviluppatori indipendenti di utilizzare il loro "Benchmark" per creare giochi e loro si prendono una percentuale supervisionando l'operato, infatti tra poco uscirà Il gioco Ruined King che tra l'altro sarà canonico con la lore si League of legends
A me sembra che non ci sia molto la consapevolezza del rischio che comporta produrre un videogioco. Parliamo di milioni investiti da società enormi, che danno lavoro a migliaia di persone e, generalmente, tra un gioco e il successivo passano anni, in cui il fatturato dell’azienda cala e devi guadagnarti la fiducia degli investitori. Fallire in una situazione del genere significa farlo in modo rovinoso. Non tutti gli studi sono Rockstar, che ha GTA Online a macinare soldi, o Naughty Dog, che ha talmente tanta fiducia da parte di Sony che difficilmente la lascerà in secondo piano. Sono poche le società “too big to fail”.
Ma dai sta cosa del rischio è assurda, ne hanno fatte di cappellate queste big industries e continuano a farne oggi proprio per non rischiare quando invece sarebbero le uniche che oggettivamente potrebbero. Basta vedere EA quanti brand ammazza per mosse strategiche solo per guadagnare, ha sacrificato l'unico sparattutto innovativo che aveva per comprarsi RESPAWN a due lire e per fortuna quando fanno ste porcate il karma gli dà qualche calcio negli zibedei, infatti il piano non andò come previsto e dovettero comprare respawn ad una cifra bella salata, però sacrificarono un gioco solo per avidità e questo è uno dei tanti esempi di come queste big industries ci marciano sopra a ste stronzate e nel pubblico dichiarano solo che sono troppo grossi per azzardare a fare certe cose, la stessa cd che non è mai stata tanto big eppure si è visto che cosa ha prodotto il suo non voler rischiare ma avere la vita facile. La verità è che finché a capo di ste industrie ci stanno 4 laureati raccomandati dalle migliori università americane che non sanno nulla di ciò che vendono, i videogiochi non faranno più il salto di qualità, al di là dei rischi, dato che si spende quasi sempre tutto in marketing e le briciole si danno agli sviluppatori, così da farsi 3 volte la spesa già con i preorder.
Ma poi prodotti come sonic, il remake di prince of persia e halo infinite sono fatti per arrivare a più persone possibili, non per proporre qualcosa di nuovo, artistico e audace, quindi mi pare quasi normale che ascoltino il feedback del pubblico per aggiustare il tiro. Anche perché il pubblico si limita a esercitare il potere che ha sempre avuto: comprare o non comprare un videogioco. Solo che ora le aziende possono capirlo prima e decidere se “no, questo è un gioco che sapevo sarebbe piaciuto a pochi, ma deve essere fatto così perché ci creeremo una nicchia fidelizzata, grazie alla sua audacia e impronta artistica” oppure “no oh, sto halo infinite deve essere una killer app, non possiamo permetterci che così tanta gente lo schifi”
@@therobb6109 A parte il fatto che non si può leggere l'ultimo capoverso del tuo discorso: anche fosse vero che ci sono "laureati raccomandati" in testa alle aziende del settore, il CEO di un'azienda ha un ruolo gestionale societario da cui non può prescindere una competenza accertata, che, per come funziona una società, prescinde dalla qualità del prodotto inquadrato nel mercato di riferimento. Poi, ho chiaramente scritto che esistono aziende "too big to fail", come Rockstar che può prendersi anni di sviluppo perché ha deciso di puntare su titoli online di largo mercato con un formato simile al game as a service, che gli permettono di investire poco, mantenendo una community attiva. Quella che tu hai citato è EA, su cui si applica lo stesso identico discorso: ha un parco titoli che, con il minimo sforzo produttivo e quindi di investimento, gli permettono di avere un rientro economico tale per cui possono permettersi di fare cazzate. Ma questi colossi sono eccezioni in un mercato enorme. Discutendo del rapporto tra innovazione e mercato non si può ragionare per assoluti e dire "sono ricchi devono innovare", bisogna capire che ruolo si è scelta ogni società nel mercato: è abbastanza ingenuo aspettarsi che le sperimentazioni arrivino da EA, a prescindere dal fatturato dell'azienda. Questo discorso si applica a qualsiasi ambito artistico che richieda costi di produzione elevati, il cinema ne è un chiaro esempio.
@@FingolfinEladar Infatti in questo caso il discorso dovrebbe essere relativo alle ricerche di mercato: se vuoi che Halo Infinite sia una killer app non aspetti il backlash del pubblico, lo prevedi. Le indagini di mercato si fanno prima di investire, non per aggiustare il tiro.
@@TheNerdOnTube sì questo è vero, infatti non credo che il trailer di halo infinite fosse un sondaggione. Quello su cui vorrei mettere il focus è che appunto ci sta che questi blockbusteroni super commerciali facciano dietrofront dopo il backlash. Non lo vedo come una limitazione all’arte, perché non vuole esserlo più di tanto
Magari è bello dire che non si deve dare potere al pubblico, e che un creativo non deve farsi influenzare dal pubblico. Tuttavia secondo la mia opinione indipendentemente che l'artista voglia o meno il pubblico ha un potere che può fare la fortuna o la rovina dell'artista e/o di un'azienda, e se dal mio punto di vista un'artista per mantenere la sua idea originale può anche decidere di andare in rovina, un'azienda non dovrebbe suicidarsi in favore di un idea. Su questo vorrei ricordare la responsabilità di un direttore d'azienda non deve necessariamente comprendere il far creare prodotti innovativi, in quanto le sue prime responsabilità dovrebbero essere quelle di mantenere dipendenti retribuiti e un bilancio attivo. Personalmente credo che non investirei un capitale ogni anno, per avere (quando va bene) un'innovazione che può essermi presa e rubata dai concorrenti dopo un'anno o due.
Io ho campato la prima play solo per poter giocare a vigilante 8 2nd. Quando lo provai da mio cugino, amore a prima vista. Se rifanno quello, con l online, addio vita sociale... (che già vabbe, non è che ce ne sia molta in sto ultimo periodo)😅
"berserk diventa il signore degli anelli" Beh sì, ma no. È in quel l'arco che introducono la berserk armor, è in quel l'arco dove si vede la peggio merda che fanno i demoni. La caverna "oscura" mamma mia. Sono arrivato al volume 26, quindi forse synergo sta parlando di un'altro arco, ma l'aria dark fantasy si sente ECCOME.
Per me ciò che sta succedendo con Anthem è un colpo al cuore. Ho giocato Destiny e mi è piaciuto, ho giocato Destiny 2 e mi è piaciuto ancora di più, ho sacrificato tempo universitario per stare dietro a Warframe e dio solo sa quanto mi ci ero chiuso (quando ancora nemmeno aveva le aree "open world", di fatto smisi poco prima che arrivarono, causa impegni)... e con tutto che le quest di Warframe con l' Odonata mi hanno sempre fatto schifo! Però Anthem cavoli, fu amore a prima vista. Al diavolo il "eh, ma non ha un' identità" o il "Eh, ma non è nulla di nuovo". Avevo la mia mappa enorme da esplorare, avevo il mio volo totalmente libero, ringraziando il cielo ho una 1070 che, seppur con qualche singhiozzo, riusciva a farmelo girare senza problemi... cavoli, mi ci sono immerso per tantissimo tempo. Tanto oramai tra grinding e farming nei gdr e su Warframe, ero abituato alle quest ripetitive. Lo avrei giocato anche solo per l'ambientazione e la libertà di movimento, alla faccia di Warframe dove per muoversi rapidamente si era costretti ad un perenne spam di salto+scivolata, che su tastiera dopo un po' si traduceva in dolori atroci che erano quasi peggio della leggendaria presa a granchio per gestire movimenti + camera in Monster Hunter, su psp. Purtroppo molti di quelli che ci si avvicinarono fecero lo stesso errore di chi di recente si è approcciato a Genshin Impact o altri titoli simili, ossia non comprendere che sono titoli che non nascono già conclusi, e che che si presume siano da portare avanti per anni. Ok, ciò che il gioco offriva era un po' povero, ma mai che la gente pensi "ok dai, diamogli un po' di tempo". No, direttamente tutti ad abbandonarlo e/o a fare i refund, senza lasciare un minimo di fiducia al titolo. Ci credo che senza più clientela il gioco crolla e lo devono chiudere. Non aveva nulla di innovativo? E STICA**I!! Quanti tripla A escono ancora oggi, che non hanno nulla di nuovo e riciclano vecchie meccaniche?! O se introducono novità, lo fanno in misura ridottissima? (ad esempio Bioshock Infinite, che introdusse le rail-lyne ma erano usate pochissimo e quasi inesistenti). Anthem già solo per il volo in un titolo di quel tipo sarebbe stato da considerare innovativo. Specie visto che era la prima volta che Bioware si approcciava ad un titolo come quello. Ma vabbè, oramai è successo quello che è successo. Io lo giocai tramite abbonamento a suo tempo e più di recente l'ho acquistato direttamente, tenendomelo lì al caldo nella speranza di Anthem Next... speriamo bene...
@@TheFizio Lascia stare, che poi si arrivava ad una certa dove l'unica cosa che si faceva era ripetere sempre la stessa quest su Marte, andando di Ember per correre per la mappa e uccidere automaticamente i nemici, all'occorrenza armati di Sonicor per enormi danni aoe (oppure con l'Ignis Wraith buildato con danni corrosivi, visto che le sue fiamme attraversavano le pareti e bucavano le barriere in un attimo). Warframe era (e in parte è tutt'ora) la sagra della ripetitività e della non innovazione.
@@zodiark93 confermo,l ho abbandonato un mesetto fa circa dopo 4 anni.Quest sempre piu tediose e lunghe e aggiunte poco pensate non hanno sicuramente giovato al gioco,per non parlare delle ore per farmare cose che poi dopo un paio di settimane vengono nerfate. Male male ma per fortuna sono riuscito a disintossicarmi,anche perche il titolo spinge sempre di piu verso i pl. Ti rendono le cose talmente noiose che ti spingono a sganciare soldi per evitare la rottura di palle del farming
Ma si, che siano stati fatti all acqua di rose è cosa risaputa. Anche considerando il campo di concentramento che son diventati gli studi bioware... Il fatto è che sapendo pure loro che era na ciofeca, hanno fatto una campagna pubblicitaria aggressiva. Un po come è stato per no man sky... Se avessero fatto dei trailler veritieri e non ste "truffe" sicuramente non avrebbero fatto tanto clamore... Quello intendevo dire
Aspettate, che problema ha la community di Steven Universe? Io sono completamente fuori da quel mondo in quanto scoprii da solo questo cartone e me ne innamorai senza alcun tipo di confronto...mi mette un po' di tristezza pensare che da un'opera meravigliosa come questa possa nascere una community tanto tossica da essere un metro di paragone per Fraws
Da quello che ne so la maggior parte del fandom è abbastanza tranquillo, ma c'è una porzione estremamente rumorosa e tossica che ha fatto la cattiva reputazione del fandom. Si parla di cyberbullismo, odio, incitamento al suicidio e robe così...
Synergo che parla di Berserk non si può sentire, consiglio di evidenziare che è un opinione sua non certo una vera critica visto che nel manga ha senso quello che succede. Poi ovvio ci sono i detrattori che hanno critiche sensate, ma francamente Synergo mi è sembrato uno che ha letto il manga 10 anni fa e ha dato un opinione alla va là che va bene.
A lui non importa che sia spiegato logicamente, semplicemente non gli piace da quel punto in avanti. Non c'entra niente la coerenza, ma il gusto. Il fatto che l'opera di Miura si sia sviluppata in quel modo non gli è piaciuto, e quindi l'ha mollato. Ha fatto la cosa più logica e giusta. Avrebbe potuto continuare a leggerlo? Sì, ma controvoglia in quanto ora ci sono aspetti che gli fanno cagare. Berserk è Berserk, ma non c'è nulla di male nell'ammettere il fatto che è cambiato da un lato del contenuto. DA UN LATO. Non tutto il contenuto. Ed è sempre stato così. Anche l'eclissi è stata un evoluzione del contenuto.
@@alexancarani8339 si ma se non ricordo male si parlava di snaturare , almeno a mio parere berserk non è mai veramente cambiato alla radice ma solo nello stile . Poco importa in realtà ma ci tenevo a farlo notare comunque.
@@asnor7588 Si parlava di opere che vengono influenzate dal pubblico e quindi modificate. L'intervento di Synergo era rivolto al fatto che lui non si è lamentato o ne abbia fatto ua tragedia, semplicemente ha smesso di leggerlo.
Accennato all’inizio, ma no, hanno preferito dare spazio ad altro perché, fatalità, da qualche mese ogni live arrivava in concomitanza con grossi casini e news su CDPR😂quindi hanno preferito dare spazio ad altro
![I Demoni del Paradiso - Il tesoro dell'Area Zero [VIDEO ANALISI]](http://i.ytimg.com/vi/3nLVVl9vmLU/mqdefault.jpg)
![I Demoni del Paradiso - Il tesoro dell'Area Zero [VIDEO ANALISI]](/img/tr.png)
![Oasis - Oasis Live '25 [Official Trailer]](http://i.ytimg.com/vi/gol_JnuEtKM/mqdefault.jpg)
La live inizia al minuto 4:50
Alle cinque meno dieci?
@@johnnydecomposizione3106 no intendo che la intro finisce al minuto 4:50
@@ueue568 lo so, scusami, sono uno stand-up comedian mancato e devo sfogarmi da qualche parte
@@johnnydecomposizione3106 ah ok scusami non l'avevo capita😅
grazie mille
Come sempre, vi recupero in differita.. come sempre, grazie! 👍 Uno spettacolo potervi vedere tutti insieme 👌
Synergo ha avuto un'ottima idea, ora ho l'hype per una live da strafatti
Altro che video alcolico
Parteciperemo anche noi da casa, intendo che anche noi staremo fatti mentre guardiamo la live 😏😏
C'è chi si guarda le live con la cannetta e chi mente
@@SignorLatteMaterno99 e chi recupera le live durante le canne e chi mente
Trovo assurdo che nel discorso "ascoltare il pubblico" nessuno abbia evidenziato questa differenza abissale: il pubblico che mette bocca sulla scelta CREATIVA di un'artista (esempio finali di Mass Effect) é la morte dell'arte.
Ma quí non si tratta di questo.
Halo, cosí come presentato, non era un gioco esclusivo di punta che sarebbe dovuto girare sulla console più potente del mondo.
Prince of Persia non rispetta per niente lo standard tecnico dei giochi moderni.
In questi casi non c'è una volontà di cambiare "l'arte", ma di volere di più da un punto di vista tecnico che, volendo, può essere misurato oggettivamente.
Esattamente. Dopo il disastro di cyberpunk, probabilmente la gente ha cominciato a stringere di più le chiappe, e le varie compagnie ad avere paura.
E direi menomale, visto che negli ultimi anni l'industria videoludica sta andando nel cesso: ai piani alti ci sono sempre più persone interessate al guadagno facile, a discapito della qualità del prodotto.
Quante ip storiche sono morte o irrimediabilmente rovinate?.
L'unica arma che abbiamo è la critica.
47:20 "Voglio fare Berserk finchè campo" RIP Kentarō Miura (20 maggio 2021)
Il discorso del potere del pubblico sulle produzioni è molto particolare, ma vorrei far notare una cosa: è giusto che i director mantengano vive le proprie idee, cercando magari di proporre qualcosa di nuovo, particolare, ma al contempo scomodo, però in quel caso la produzione sa di rivolgersi a una nicchia.
Nel caso di sonic, del remake di prince of persia e di halo infinite, invece, stiamo parlando di prodotti estremamente commerciali, ricchi di fan service e che puntano ad arrivare a più gente possibile. Mi sembra quasi normale, quindi, che la produzione cambi rotta nell’istante in cui si accorge dal feedback ricevuto dopo il trailer che molta meno gente del previsto comprerà il loro prodotto.
Il pubblico, in questo senso, esercita il potere che ha sempre avuto, quello di comprare o no un prodotto, solo che adesso (grazie ai social) le aziende possono capirlo (come dice redez) prima ancora dell’uscita, e decidere se aggiustare il tiro o no. E se una produzione dall’impronta estremamente artistica tenderà a rimanere sulla sua idea, ciò non vale per i prodotti sopra elencati: il loro obiettivo è vendere, e la produzione si adatta per riuscire al meglio in questo intento. In questo senso mi pare che il pubblico quasi aiuti la produzione.
Questo per dire che, se Nintendo se ne frega di chi vuole la grafica di horizon zero dawn in Zelda, o se naughty dog propone comunque una trama scomoda a molti, è ovvio che invece i tre prodotti elencati sopra stiano con le orecchie ben aperte
"Michelangelo svogliato ti caca in bocca quando vuole..."...Il mio primo premio.
Difficilissima questa Q/A, bravi ad autoregolarsi per lasciare spazio a tutti.
Viviamo in un epoca in cui ci si lamenta giustamente di Anna Bolena nera ma non viene cambiata, però allo stesso tempo vengono cambiate le opere per delle lamentele idiote e ingiuste come per little devil inside, Promised neverland, e quant'altri in cui vengono intaccate dalle lamentele delle scelte autoriali e artistiche, non quindi delle stronzate ideologiche politicamente corrette che intaccano la logica e la coerenza dell'opera, la fedeltà all'originale o ai personaggi e quant'altro che rovinano davvero l'esperienza invadendo l'arte con ciò che è politica faziosa, alle quali opporsi è sacrosanto. Che tristezza...
Personalmente ritengo che questa sia una delle live migliori di Old Gen. Sentirvi parlare di giochi vecchi o della differenza fra gli indie e i tripla A (in linea generale), era una cosa di cui avevo bisogno, perché penso che lo facciano veramente in pochi. Commentare le ultime uscite è una cosa che "possono fare tutti", ma voi (in particolare con il nome che vi siete dati), secondo me dovreste parlare di più delle differenze fra i giochi vecchi e quelli nuovi, di cosa si è perso e di cosa si è guadagnato. Ad esempio (sparo a caso) parlate di Ape Escape, di quanto fosse un gioco diverso dagli altri quando è uscito, e diteci se secondo voi è ancora possibile che esca un gioco così diverso dal mucchio. Parlate delle idee e delle meccaniche di gioco più particolari che avete visto.
So che detto sotto una live in cui si parla anche del pubblico che condiziona le scelte mi faccia passare un po' dalla parte del torto o del viziato, ma era da un po' che volevo suggerirvi questa cosa.
Siete fantastici, viva la old gen 😁
La sigla mi mette un chill assurdo. Bellissima!!!!
Dopo aver mollato di fila Mass Effect Andromeda e Anthem, presi entrambi al costo di un panino di McDonald, ho acceso il PC e fatto partire Jade Empire.
Attualmente vivo nel mio piccolo mondo di frutta candita dove Bioware è rimasta a fare giochi come quello e non voglio che nessuno mi riporti alla realtà.
Occhio a non tornare su baldur's gate o neverwinter nights che ti viene il diabete
@rpgzephir , mi hai fatto scendere la lacrimuccia 🥺
Baldur's gate 1 capolavoro,il 2 manco lo sto continuando perché è cambiato un botto.
Sabaku no Maiku aka "Il fatto è questo"
Ma quanto cavolo hai ragione lo dice con una frequenza tale.....
Cionondimeno
“Tuttavia” ahahah Mike un mito
F O N D A M E N T A L M E N T E
O
N
D
A
M
E
N
T
A
L
M
E
N
T
E
*ｃｈａｐｅａｕ*
Fraws: "4 cozzali che non sanno mettersi d'accordo tra di loro"
#ohpugliapugliamia
Che cozzalone!
Ma io adesso voglio TANTISSIMO vedere Redez e Sabaku giocare ad Undertale insieme (sul modello della run Sabaku-Cydonia su Dark Soul)
Michele :
"C'è qualcosa di moooooooolto storto sotto................................che katso lo assumi a fare un dirigente, se alla prima reazione del pubblico lo devi licenziare ?"
Si parla di cyberpunk e l'audio si bugga, coincidenza? Io non credo 😂😂😂
"e comunque Michelangelo svogliato ti caga in bocca quando vuole..."
frase dell'anno!!
Me la tatuo sul braccio!!
Tipo verso standard di un testo di caparezza.
@@francescogiuseppegrossi4033 🤣🤣🤣
Cacchio un po' mi dispiace per Anthem (in parte, l'ho pagato quanto un caffè). Soprattutto per coloro che ci hanno lavorato sopra
Ti dirò... A me non dispiace affatto. La EA si merita ciò che ha avuto. Con tutte quelle micro transazioni eccetera. Sempre quello schema con le fottute barre di salute che odio.
@@SignorLatteMaterno99 Capisco, però quando un gioco fallisce significa sempre un'occasione persa per avere un bel gioco
Adoro queste live, ma riguardo al discorso a 50:38
La "verità" sta nel mezzo, cioè che l'azienda deve tener conto della community, ma dovrebbe sapere (questo significa fare il proprio lavoro) che le community vanno prese con un bambino di 3 anni che piange per il giocattolo: Lui chiede il giocattolo, la mamma glielo da ed inizialmente va tutto bene, poi dopo 2 minuti scoppia di nuovo a piangere. Questo perchè neanche lui si è reso conto che non voleva veramente il giocattolo ma le coccole della mamma.
La community spesso chiede qualcosa ma non è detto che sia quello che vuole veramente, per questo ci sono designer, autori, produttori che lavorano per capire ciò che neanche il pubblico capisce. Se dovessero fare un videogioco tenendo conto di tutti i suggerimenti della community verrebbe una cagata colossale. Questo riguarda qualsiasi produzione artistica per il grande pubblico.
Vorrei dire che Prince of Persia l'ho giocato da bambino e mi ricordo la paura che incuteva l'ambientazione, la musica e i nemici (per un bambino). Questo sembra uscito da una mod di fortnite. È troppo cartoon
Anche perché nell'originale i mostri di sabbia erano degli umani distorti, praticamente. Nel trailer invece qui sembrano dei pezzi di roccia inespressivi che camminano.
METTETELI SU SPOTIFY
Io però adesso voglio una live solo per Sabaku e Synergo che litigano su Berserk.
E anche Dario
Synergo ha quasi ucciso Sabaku parlando di Berserk, e posso capire i sentimenti di Sabaku.
Riguardante l'esempio del microfono di Nicola: a seconda delle preferenze del pubblico il microfono viene ottimizzato e plasmato in modo da essere il più comodo possibile per l'utenza, però rimane un microfono simile ,anche se migliorato, ad altri modelli precedenti.
Un designer inventa un nuovo tipo di microfono con una forma mai vista prima ed una tecnologia sonora mai utilizzata prima. fa un enorme successo, ma il pubblico non poteva aiutare nella creazione di questo microfono perché non sapeva di volerlo finché non lo ha avuto.
È come il primo metal Gear solid, all'epoca la gente non sapeva di volere un gioco del genere, ed il mercato non aveva per nulla giochi del genere.
Oppure Undertale, stessa cosa, le indagini di mercato ed il pubblico hanno perfettamente senso e sono utilissimi, ma solo se non hai un idea abbastanza forte o innovativa.
Valakas story next gen.
1:16:52 Un piccolo appunto a quello che dice Synergo qui, che è giusto ma necessita di un distinguo: nel passato, diciamo nell'epoca preindustriale, la strumentalizzazione dell'arte avveniva soprattutto a fini politico-ideologici e di prestigio sociale, ma ciò non impediva la creazione di opere di altissimo valore e talvolta anche astutamente rivoluzionarie o comunque qualitativamente eccellenti. Questo per due ordini di motivi: 1. l'artista aveva la possibilità di soddisfare il committente a livello contenutistico, inserendo nell'opera elementi che ne celebrassero lo status sociale o il potere politico, e al contempo esprimersi più liberamente sul piano estetico, facendo altro, in modo tale che l'opera stessa superasse in valore il motivo per cui era stata commissionata (pensiamo a opere che nascono per essere encomiastiche, come l'Eneide o l'Orlando Furioso, tanto per volare basso); 2) prima dell'avvento della massificazione del lavoro culturale, artista e committenta magari si incontravano con intenzioni diverse e confliggenti, ma entrambi condividevano lo stesso tipo di cultura e di formazione basata su dei valori riconosciuti che erano quelli dell'élite: un'opera era tanto più potente sul piano della rappresentazione sociale quanto era eccellente su quello qualitativo, perché il valore estetico restava un elemento centrale. Oggi non è più così, perché l'élite lo è soltanto sul piano economico, non è più un'élite che vuole produrre anche cultura per potercisi specchiare. Quindi un'opera viene valutata soltanto rispetto al proprio valore di mercato, in quanto merce, ossia in base a quanto successo di vendita possa ottenere presso un pubblico che sia il più ampio possibile, e ciò implica la ricerca di un minimo comune denominatore che è inversamente proporzionale all'espressione artistica, che per sua natura tende alla singolarità. Va da sé che valore artistico e successo commerciale, in un sistema di questo tipo, soltanto raramente possano trovare un equilibrio e che in ogni caso, quando ciò accade, sarà sempre un valore artistico tendenzialmente conservatore e poco audace (penso, per restare in ambito videoludico, a un prodotto assolutamente pregevole come la serie di The Last of Us).
Non ho ancora ascoltato quella parte ma hai espresso perfettamente un pensiero che condivido tantissimo! Grande 👍👍
@@stefanobertotti5194 grazie!
Ma la pop art non doveva avere un impatto sul grande pubblico? Non ne sono convinto. Comunque per dire che anche se condivido il ragionamento non basta a spiegare il "fenomeno"
@@lorenzovergani6920 mi sa che non ti seguo
Penso che sia arte qualunque che contenga un contributo, un'idea, un'interpretazione o un'emozione dell'autore.
Un ritratto dipinto su commissione per un nobile NON è arte ma un esercizio di tecnica, a meno che al suo interno non contenga una tecnica originale, una disposizione delle luci particolare o magari un'espressività spiccata del soggetto, comunque sia un guizzo dettato da chi quel quadro l'ha prodotto.
Inoltre, qualsiasi cosa pensata per vendere, celebrare o altro NON è arte. Sia ben chiaro che non voglio dire qualsiasi cosa messa in vendita sia una commercialata senza valore o altro. è perfettamente normale che un opera sia costituita in gran parte di canoni atti a soddisfare un certo pubblico, ma la parte artistica risiede là dove queste disposizioni finiscono, ed il creativo ha la possibilità di metterci del suo per completare il prodotto.
Ad esempio quando Pininfarina progetta una nuova macchina deve sottostare ad un sacco di canoni: deve avere un abitacolo comodo e accessibile, deve ospitare un motore funzionante, deve superare i crash tests. Poi però, dopo aver dovuto sottostare a tutti questi dettami per rendere il prodotti appetibile, ecco che rimane da decidere il design, una piccola area libera di vincoli dove è possibile essere creativi: è lì che si genera l'arte. E poco importa se poi proprio quelle linee originali si dimostrino essere il maggior selling point della macchina, perchè quando Pininfarina le ha create non ha pensato alle vendite, ma a metterci del suo, indipendentemente che se poi sperasse oppure no che mettendoci del suo avrebbe fatto la differenza nelle vendite.
Proprio perchè l'arte viene creata laddove non ci sono dei canoni da rispettare, NON ha senso attribuirne un valore economico ne tanto meno esiste una scala oggettiva di "livello di artisticità", tuttavia esistono dei canoni oggettivi per quantificare l'importanza di un opera.
La merda d'artista è arte? Sì, perchè c'è stato un processo creativo originale che ha portato alla sua creazione.
Siccome è arte deve per forza piacere? No, è una cosa soggettiva.
Ha un valore artistico maggiore o minore rispetto al David di Michelangelo? La domanda non ha senso, infatti qualcuno potrebbe risultare molto più affascinato dall'opera di Manzoni che da quello che considera un pezzo di pietra, e per questo sarebbe disposto a pagare molto di più per averla.
Tra le due, il David è l'opera più importante? Assolutamente sì, perchè ha creato un nuovo standard, a cui tutti gli altri scultori si sono dovuti adattare.
Pensando all'ambito dei videogiochi, ce ne sono sicuramente alcuni che sono arte, come undertale, le opere di Kojima o di Miyazaki, o magari anche un doom 2016 o un tlou 2. La maggior parte però non può essere considerata tale. Synergo ha ragione a dire che spesso i creativi hanno le ali tarpate dai troppi paletti imposti dai committenti, però dovrebbe anche dire che spesso nei videogiochi l'arte non solo non è necessaria, ma a volte non è nemmeno compatibile, se non addirittura dannosa! La gente che gioca agli open world ubisoft non vuole certo l'autorialità. In molti titoli come fifa, gran turismo, call of duty o total war c'è poco spazio per l'arte. In certi giochi, come ad esempio in civ 6 il game design è stato pure dannoso.
Quindi é assurdo che yotobi si scandalizzi del suo rinvio, perchè in halo di arte ce n'è ben poca.
Un videogioco dovrebbe essere prima di tutto valutato come un prodotto pensato per i videogiocatori, la componente artistica è casomai un plus.
si ma il videogame dei "ME contro te" 4k 120 fps DLSS ray tracing quando esce?
Dicono che sarà talmente bello che uscirà in 16k anche se non li hanno ancora inventati 😂
1:12:35 Ecco qui ha ragione Yotobi ma sicuramente le case come Ubisoft , EA e simili non lo faranno mai e appunto il problema è sicuramente legato al CEO che magari vede solo il mercato come va , però questo mercato qui è difficile che si stacchi da questo pensiero visto che penso che da più di 10 anni si punta al sequel o al remake e simili per vendere..
Comunque queste live sono una più bella dell'altra e da quando non leggo più i commenti su twitch oppure qua (perfortuna solo alcuni commenti di gente probabilmente frustrata) queste live sono diventate ancora più belle.
1:12:35 Il discorso che fa Yotobi a questo punto è esattamento quello che accadeva spesso fino a pochi decenni fa in qualsiasi industria artistica/dell'intrattenimento: gli stessi produttori finanziavano prodotti commerciali il cui ricavato permetteva di avere un profitto e allo stesso tempo finanziare prodotti più audaci artisticamente destinati a un pubblico di minori dimensioni. Non sarebbe nulla di rivoluzionario, anzi, sarebbe scorprire l'acqua calda. Oggi questo non accade più perché si punta soltanto alla massimizzazione del profitto e per far ciò non si può che adottare sempre e soltanto la strategia più prudente, con un gioco al ribasso assolutamente distruttivo dal punto di vista culturale.
È una cosa che si fa già anche in campo videoludico. Nippon Ichi Software ha cominciato nel 2014 con The firefly diary e ogni anno c'è una riunione in azienda in cui si valutano le proposte degli sviluppatori interni all'azienda stessa e se ne sceglie una da finanziare.
Il punto è proprio questo. Si fa, ma stiamo ancora qui a parlare di quanto sia brutto Cyberpunk o mediocre The Medium.
@@etalune Più che altro bisognerebbe capire secondo quali criteri si sceglie di finanziare un progetto piuttosto che un altro, però certo, colgo la giusta frecciatina, anche critica e influencer hanno un ruolo all'interno di queste dinamiche, ma sarebbe un altro discorso molto lungo che è stato parzialmente affrontato altrove.
Sono convinto che se una casa di sviluppo vende ciò che non promette, lo considero una truffa. É giusto che cdprogect abbia rimborsato gli acquirenti.
Io so da gente del mestiere che Ubisoft tira al risparmio commissionando ad aziende mediorientali di dubbia competenza alcuni lavori senza neanche poi sottoporre il prodotto finale a controlli, in modo da massimizzare i processi di produzione e/o risparmiare. Per questo motivo riusciamo a buggarci cosi facilmente nell'intersezione di due poligoni
Sarebbe bello confrontare il discorso potere del pubblico in ambito videoludico con quello cinematografico, in particolar modo col cinema d'autore: nessuno si sognerebbe di chiedere ad un Refn, ad un Von Trier, ad un Scorsese di modificare i propri prodotti filmici. Il punto è che, secondo me in ambito videoludico ci sono pochi autori e molti mestieranti. Non metto in dubbio la passione ovviamente. Spero di aver fornito uno spunto interessante, magari un discorso sul concetto stesso di autorialità e confronto col pubblico.
Synergo 47:20 : "io voglio fare Berserk finché campo".
Rip
Nella prossima live sarei curioso di sentirvi parlare del nuovo engine di Epic sulla facilità di poter realizzare e Dar vita a personaggi e creature 'realistiche' e come tutto ció potrà influire,ovvero determinerà un nuovo standard a cui tutti per forza dovranno arrivare oppure sarà un utile strumento che lascerà comunque margine di manovra?
E se possibile sapere cosa ne pensa Sabaku su Crimson desert perché é un titolo che mi incuriosisce molto e sapere che potró giocarlo in single player e non perforza in Multi mi stuzzica non poco
Speravo che nominassero Flatout 2, l'ho comprato su Steam due mesi fa e questa volta l'ho finito al 100%, compresi quei maledetti minigiochi. Sono rimasto molto colpito dal motore fisico, ogni oggetto ha una densità diversa che lo fa interagire con il veicolo e con l'ambiente, dopo un po' impari a evitarne certi che ti rallenterebbero e urtarne altri che aumentano la nitro, solo per fare un esempio. Schiantarsi sugli avversari a tutta velocità, poi, da' una soddisfazione unica, soprattutto nelle gare con auto da strada, molto più fragili e tendenti a esplodere facilmente. È pazzesco come un gioco di 15 anni fa sia invecchiato così bene, gameplay semplice, intuitivo e riuscitissimo. Poi la colonna sonora è storica, piena di brani che danno la carica, soprattutto se ti ritrovi con il tempismo giusto e usi il turbo in un rettilineo quando parte un ritornello.
Anche io sono fun di berserk , colleziono la maximum collection, mi piacerebbe sapere quando si è fermato synergo
Non ho sentito nominare Kingdom Come Deliverance 😱
1:14:46 io ti amo sabaku, stavo pensando proprio a quel gioco, una delle poche volte che ubisoft innova e poi che fa? abbandona l engine e non ci fa più niente, ho adorato quel gioco a tal punto da farmi avvicinare ai jrpg che non mi ero mai filato prima
È vero che le meccaniche di "vendita" e "percezione" di un prodotto sono cambiate come quando rivolti un guanto, ma non si può prescindere dal valore CREATIVO di base che un autore, uno studio, un director, un game designer ci mette dentro. Può piacere, può non piacere ma non si può cambiare (Mass Effect 3 è ancora una distorsione che io non ho condiviso, pur se necessaria o Ubisoft che chiede all'utenza è una cosa che non si può vedere). Il lato TECNICO è un'altra cosa. The Last Of Us parte II dopo che la community ha blaterato avrebbe dovuto resuscitare Joel? Cambiare narrativa? No. Han fatto bene. A molti (sul numero si può discutere) può non piacere, ma l'"autore" ha deciso così perché voleva fare QUELLO, non altro. Un altro conto è l'aspetto TECNICO: CP2077, Prince of Persia, Halo Infinite sono scarsi tecnicamente e Anthem ha problemi di meccanica talmente svilenti che non si può non metterci mano per non distruggere l'investimento fatto, a meno che, strutturalmente, Anthem su tutti, e temo per CP, non ne valga la candela (dovresti rifarlo da zero oltre che sistemare bug e glitch).
Sono invece contento di sentire che anche a voi manchi IL NUOVO (meccaniche, IP, tematiche ecc ecc) per mancanza di coraggio da parte delle "major" che delegano la sfida al mercato indie.
Però tutto ciò mi fa pensare ad un cosa. Un sacco di persone me compreso, vuole vedere nuove IP e non ste cavolo di remastered. Dicevo, ma le major, terranno conto di cosa vuole il pubblico? E soprattutto, invece di far le corse per far uscire un titolo, lo faranno ancora il beta testing? Visto che praticamente il 90% dei giochi soprattutto tripla a al day one subito fanno uscire una patch da diversi giga... Tutto ciò fa pensare che ormai li fanno per il solo scopo di lucro e non più per passione. So che è il mio è un pensiero "romantico" che cozza drammaticamente col sistema capitalista. Però se si va a vedere i giochi che hanno fatto la storia, li hanno fatti perché si credeva in quello che si faceva c'era effettivamente passione e voglia di creare qualcosa. Tutto sto sproloquio per dire. Si lavora per la fine del mese anche in questo settore purtroppo.
@@giovanniarchitravo3339 Si. I giochi come tutto (e dai tempi dei cabinati) si fanno per i soldi, non per altro; paradossalmente l'evoluzione tecnologica non serve a fruizione dell'utente ma alla casa di software (in pratica siamo una variabile dell'equazione, non il risultato), vedi ad esempio l'ultima innovazione sulla modellazione dei volti di unreal engine 5, per fare più soldi spendendone di meno. L'idea di "amore" in un videogioco la vedo nascosta nelle pieghe della trama, nella genesi di un IP nuova o in una meccanica di gameplay ma MAI nel suo complesso. Quindi la tua idea è a tutti gli effetti romantica, anche perché ormai il beta testing è MORTO, la comunicazione è quasi sempre fuorviante (la mano destra non sa cosa fa la sinistra, vedi Halo o Prince of Persia) e si vive in una perenne bolla di mancanza di coraggio (prendi The Medium ad esempio, ma posso citarne altri 22 così : PRIMO GIOCO NEXT GEN e blablabla ed è un prodotto VECCHIO). Nel mercato Indie c'è volontà di sperimentare invece, ma il 90% dei prodotti non supera la sufficienza, e l'eccellenza viene raggiunta solo da pochi fortunati che scelgono bene tra mezzi e compromesso (Hollow Knight e Hades ma anche Ori e Fall Guys o Disco Elysium e Celeste per intenderci) e hanno pure una botta di culo da parte della pubblicità e distribuzione (The Pedestrian e Technobabylon sono due gran giochi indie ma li conosco solo io, per dire) ma hanno anche un problema di fruibilità non indifferente (vendere un gioco non localizzato in italia è come non venderlo). Sarebbe carino se si usasse un po' di più ma con senno, anche se oggettivamente non è facile, per i produttori di AAA, vorrebbe però dire che dal PR al CEO tutti, ma proprio tutti, capiscano cosa c'è dietro un prodotto (se fosse così Anthem e CP2077 sarebbero stati sistemati o bloccati in tempo) e quali rischi comportano determinate derive.
Senza ombra di dubbio, per ora, il miglior ecosistema in rapporto alla qualità e alla fruizione dei prodotti è ancora Nintendo, ma soffre dal punto di vista hw. Mi piacerebbe moltissimo che le cose cambiassero, ma bisogna che anche la base cominci a non accettare più tutto ciò che le viene propinato e se il primo passo è stato CP2077 e l'abbassamento dei dati dei preorder io non posso essere altro che contento.
@@PaoloCecini esattamente... Alla fine si risolverebbe semplicemente facendo capire al pubblico tutto, che finché non si smette di acquistare qualsiasi cosa mal cagata si tiri fuori, solo perché è stata fatta da Caio o tizio. Bisognerebbe che tutti fossero più critici. Forse allora le case di sviluppo inizieranno a capire. Ma è più facile insegnare a ballare ad un tardigrado piu tosto che inculcare tutto ciò nella testa delle persone. R.I.P. videogames 🙏
Una cosa che manca nei titoli anche indie per pc, sono gli shooter platform alla ratchet e clank. Su steam ne avrò trovato forse uno solo che è carino ma che dura veramente poco. Il sogno più bagnato in assoluto che ho è che i titoli indie capiscano che il futuro del gaming sta nella creazione randomica di nemici e npc usabili, un po' alla wg legion o alla so mordor/war . Quello secondo me è il futuro del gaming e mi rendo conto sia praticamente impossibile che uno studio indie possa concepire una cosa delò genere. Ma sarebbe veramente un titolo "CORNO" per me. Un platform shooter alla ratchet e clanck indie con quella cosa lì dei nemici a cazzo
Tra l'altro mi pare che Warner Bros abbia registrato con brevetto il Sistema Nemesi
Domanda per le prossime live, cosa ne pensate di Persona 5 Royal??
Nessuno di loro lo ha giocato né ha la minima intenzione di farlo (almeno che io sappia).
È una tristezza pazzesca la community italiana di Persona.
In Italia esiste qualcuno che conosca e discuta di persona? Forse solo Phenrir e Gianandrea Muia di Orion e nessuno di loro in modo approfondito. (Eccezion fatta dal video di Dario Moccia)
Ma poi che opinioni si possono avere di persona? Capolavoro assoluto e su questo le opinioni stanno a zero
@@edwardsuou è che Sabaku ha paura di perderci centinaia e centinaia di ore, e nella sua tabella di marcia c’è spazio per un solo gioco con queste caratteristiche, e per ora quel gioco è Monster Hunter
In realtà Gianandrea ne parla abbastanza su Twitch e ne ha portato un intero gameplay (che non ho visto perché conto di giocarlo), poi non so cosa intendi con "approfondita"
@@FingolfinEladar E allora perché non ci ha pensato 2 volte a decidere di portare su twitch tutti i the Witcher e tutti i Kingdom hearts?
Risposta: non è una questione di tempo ma di preferenze, per lui ci sono giochi meritevoli a priori (perché conosce the Witcher quanto persona e dragon quest) di essere messi in forse e altri che rientrano nel “un giorno molto remoto quando sarò in pensione” ed è un peccato che alcuni giochi così meritevoli siano lasciati sullo scaffale a priori. Poi per carità sono sue scelte ed è giusto che porti ciò che gli piace giocare tuttavia non è corretto dire che non gioca a giochi longevi perché invece su twitch ne gioca e ne vuole portare diversi semplicemente ad alcuni non vuole al momento dare una possibilità (rispetto ad altri che lo interessano di più a parità di conoscenze sui giochi).
Secondo me per quanto riguarda il discorso sull'ascoltare le lamentele del pubblico, hanno mancato tutti un punto (tranne in parte Redez), e cioè il fatto che il videogioco, al contrario di altri ambiti artistici, dipende enormemente da una componente tecnica, oltre che creativa, e che le lamentele sono di natura principalmente tecnica. Nessuno si lamenta del character design di Halo o di Prince of Persia, la gente si lamenta del fatto che il lavoro non è TECNICAMENTE al passo coi tempo: i modelli sono scarni e poco definiti, le animazioni legnose, il frame rate indecente, etc etc... e lo sono non per scelta artistica degli sviluppatori, ma per scarsa cura/competenza/impegno/tempo/quellochevuoi del team di sviluppo. Quello che chiede il pubblico non è: rifate il mondo di gioco perchè così non ci piace, ma è: rendetelo tecnicamente al passo con la current gen di console. Non è un discorso artistico ma tecnico.
42:36 ma dove cazzo guardava ! Synergo numero uno! 😂😂
sempre sul pezzo Mario!
Per quanto riguarda la questione dei director che si fanno influenzare dalla community al punto da modificare o interrompere progetti ha un problema di fondo: cioè credere che la comunità internet che commenta negativamente rappresenti un campione attendibile di potenziali acquirenti o interessati al prodotto. Non sanno che la maggior parte di loro non ha il benché minimo interesse nei confronti di quel prodotto e magari non lo comprerebbe a prescindere. Noi sappiamo che molti amano sfogarsi su internet davanti a una tastiera, alcuni non hanno una vita sociale, mentre altri amano darsi un tono scrivendo solo per criticare questo o quello. Altrimenti non si spiegherebbero i commenti negativi verso alcuni giochi che comunque hanno venduto tantissimo. Anzi paradossalmente i commenti negativi potrebbero pure aiutare un prodotto a diffondersi e a pubblicizzarsi. La mia modestissima opinione.
Fraws afferma che "Hades avrebbe dovuto vincere più premi, ma lasciamo perdere". Mi sa tanto che vi siete vietati di parlare di The Last of Us parte 2 perché altrimenti litigate, ho questa sensazione. E, a tal proposito, mi riallaccio al discorso che ha fatto Synergo sulla percezione differente che hai giocando un qualunque titolo in giornate o periodi diversi. Prendendo sempre The Last of Us, come brand, io non avevo apprezzato particolarmente il primo, perché sostanzialmente in quel periodo cercavo altro dai videogiochi. 7 anni dopo esce The Last of Us parte 2 ed ha avuto un impatto talmente forte su di me da farmi rivalutare pure il primo, cosa che nessun gioco era riuscito a fare prima. Mi scuso se l'ipotesi che ho fatto all'inizio dovesse risultare errata, è solo una mia sensazione conoscendo le vostre opinioni soggettive.
Mi ritrovo molto nella tua storia. Giocato il primo the last of us circa 6 anni fa. Lo completai, mi piacque, ma per qualche motivo non mi ci appassionai più di tanto e lo diedi via dopo pochi mesi. Ottobre scorso, Ho giocato the last of us parte 2 perché attratto dal gameplay e ho finito per innamorarmene soprattutto per la scrittura. Sta di fatto che poi ho ripreso in mano il primo capitolo, e anche quello stavolta è entrato nel mio cuore. Ho giocato ad altri giochi pluripremiati usciti in questa generazione, ma nessuno mi ha fatto lo stesso effetto di TLOU 2.
Trasformatele anche in podcast😍❤️
Anch'io sono d'accordo sul far lavorare gli artisti come vogliono e giudicare poi con i miei gusti se usufruire di quell'opera oppure no, nonostante questo, non mi sento di biasimare le persone che hanno smosso casini per far cambiare una determinata opera, mi spiego meglio.
Synergo fa l'esempio di Berserk e dice che, da quando è cambiata l'atmosfera, non l'ha più letto perché non soddisfaceva più i suoi gusti ed ha fatto notare che però non si è messo a protestare per poter far rivisitare l'opera; tutto ok, non fa una piega e io mi associo completamente a questo comportamento, ma c'è da dire che Berserk è un'opera originale ed è proprio per questo che è sbagliato voler correggere la decisione dell'autore.
Yotobi fa l'esempio di Sonic e spiega come lui sia contro a quello che sia successo nei confronti del film, ma in questo caso io non sono d'accordo.
Un conto è un'opera originale, un altro è un remake e vedere un'icona del passato come Sonic riproposta in quel modo è stato, per me, sbagliato, quasi offensivo. Sonic non è stato un loro prodotto e se è diventata un'icona importante è anche (se non soprattutto) per il suo aspetto, quindi non mi sento di biasimare il comportamento di chi non è piaciuto.
E così Prince of Persia e qualsiasi altro colosso del passato che è stato o sarà riproposto a distanza di anni dall'uscita, i quali saranno, chi per un motivo, chi per un altro, mediocri, invece di brillare di luce nuova.
Quello che è successo con Halo, invece, è un po' diverso, perchè non sarà un remake, ma un sequel, cioè un'opera originale a modo suo. In questo specifico caso, però, ha fatto storcere il naso, secondo me, una moltitudine di fattori: Microsoft pompa tantissimo la sua uscita evidenziando che sarà titolo di punta, importantissimo di qui, incredibile di là, ma quando viene mostrato (nel suo Announcement trailer) non rispetta assolutamente gli standard di quello che avevano promesso né della potenzialità della console. Aggiungeteci che per le mani hanno Halo, saga leggendaria per gli appassionati e la frittata è fatta, anche in questo caso io mi sarei sentito preso in giro e non mi sento, quindi, di biasimare il comportamento della gente.
Quando si va a riportare in superficie memorie sepolte felicemente è sempre molto difficile ritrattarle, eppure ci sono stati esempi molto positivi per questo tipo di trasposizione, il più recente è Demon's Souls: Bluepoint avrebbe potuto stravolgerlo e riproporlo a loro piacimento, invece hanno rispettato l'opera (anche troppo a mio avviso) e quello che però è venuto fuori è stato un progetto all'altezza delle aspettative (seppur con la consapevolezza dei difetti).
Inizio al minuto 4:50
grazie
Wreckfest è fatto dagli autori originali di Flatout 1 e 2, ed è spettacolare
Fraws non so se è una cosa voluta, ma hai un compressore attivo sul tuo microfono. Cio' ti fa saturare molto la voce.
EA ha voluto inseguire le mode fregandosene di tutto il resto....ne ha pagato le conseguenze ma mi dispiace tanto per Bioware che subisce queste politiche fallimentari
"Voglio fare Berserk finché campo"
Puttana eva Synergo....
Capitolo Prince of Persia: ciò che dice Nicola esiste e si chiama “Social Listening”, è una pratica di marketing molto utilizzata per capire il sentimento della gente nei confronti di un prodotto o di un bisogno, attuabile grazie all’analisi di una quantità di dati per parole chiave. Detto questo, sviluppare un gioco così becero per fare un’operazione di social listening è un’operazione troppo costosa e che finirà con segno meno, al 5500%.
Questa musichetta iniziale rilassa una cifra.. 😎😎
Comunque se ci fosse pure Raiden sarebbe il top
io questa cosa del "non puoi dargli meno di 7" non la capisco, se è fatto male, scritto male, meccaniche pessime,ecc...perchè non si può dare al gioco meno di 7? perchè ci hanno speso i soldi? e quindi?
Torno a dire che dovrebbe partecipare anche Falconero alla squadra!
Ecco Pacciani of Persia lo giocherei
Scusate per quanto riguarda il modificare le opere prima dell'uscita, non viene fatta le stesse cose con i film col test audience?
Come sempre si deve valutare caso per caso vedi Cyberpunk, Prince of Persia Remake e Halo Infinite, e non non si può procedere generalizzando.
Michelangelo odiava dipingere la Cappella Sistina, ma era costretto . Un Artista resta tale se non deve, sempre, rompersi le palle con scemi- committenti . Altrimenti bisogna accontentarsi ...
Volete un'idea innovativa per un gioco? Un gioco con una trama rispettabile (scegliete voi il tipo di gioco) ma con una meccanica di crafting letteralmente aperta, come quella di Spore, io giocavo ad un MMORPG coreano che aveva la classe del fabbro e dell'artigiano che aveva questa meccanica e aveva milioni di utenti, gioco chiuso perché nessuno usava le micro transazioni, non si è aggiornato con le nuove generazioni e non l'hanno mai voluto tradurre per il resto del mondo...
Fraws con la maglia di slaps and beans😍a lot of respect
Quello che dice redez più o meno dal Min 1:29:00 in poi lo sta facendo riot games, praticamente permettono a sviluppatori indipendenti di utilizzare il loro "Benchmark" per creare giochi e loro si prendono una percentuale supervisionando l'operato, infatti tra poco uscirà Il gioco Ruined King che tra l'altro sarà canonico con la lore si League of legends
A me sembra che non ci sia molto la consapevolezza del rischio che comporta produrre un videogioco.
Parliamo di milioni investiti da società enormi, che danno lavoro a migliaia di persone e, generalmente, tra un gioco e il successivo passano anni, in cui il fatturato dell’azienda cala e devi guadagnarti la fiducia degli investitori. Fallire in una situazione del genere significa farlo in modo rovinoso.
Non tutti gli studi sono Rockstar, che ha GTA Online a macinare soldi, o Naughty Dog, che ha talmente tanta fiducia da parte di Sony che difficilmente la lascerà in secondo piano. Sono poche le società “too big to fail”.
Ma dai sta cosa del rischio è assurda, ne hanno fatte di cappellate queste big industries e continuano a farne oggi proprio per non rischiare quando invece sarebbero le uniche che oggettivamente potrebbero.
Basta vedere EA quanti brand ammazza per mosse strategiche solo per guadagnare, ha sacrificato l'unico sparattutto innovativo che aveva per comprarsi RESPAWN a due lire e per fortuna quando fanno ste porcate il karma gli dà qualche calcio negli zibedei, infatti il piano non andò come previsto e dovettero comprare respawn ad una cifra bella salata, però sacrificarono un gioco solo per avidità e questo è uno dei tanti esempi di come queste big industries ci marciano sopra a ste stronzate e nel pubblico dichiarano solo che sono troppo grossi per azzardare a fare certe cose, la stessa cd che non è mai stata tanto big eppure si è visto che cosa ha prodotto il suo non voler rischiare ma avere la vita facile.
La verità è che finché a capo di ste industrie ci stanno 4 laureati raccomandati dalle migliori università americane che non sanno nulla di ciò che vendono, i videogiochi non faranno più il salto di qualità, al di là dei rischi, dato che si spende quasi sempre tutto in marketing e le briciole si danno agli sviluppatori, così da farsi 3 volte la spesa già con i preorder.
Ma poi prodotti come sonic, il remake di prince of persia e halo infinite sono fatti per arrivare a più persone possibili, non per proporre qualcosa di nuovo, artistico e audace, quindi mi pare quasi normale che ascoltino il feedback del pubblico per aggiustare il tiro. Anche perché il pubblico si limita a esercitare il potere che ha sempre avuto: comprare o non comprare un videogioco. Solo che ora le aziende possono capirlo prima e decidere se “no, questo è un gioco che sapevo sarebbe piaciuto a pochi, ma deve essere fatto così perché ci creeremo una nicchia fidelizzata, grazie alla sua audacia e impronta artistica” oppure “no oh, sto halo infinite deve essere una killer app, non possiamo permetterci che così tanta gente lo schifi”
@@therobb6109 A parte il fatto che non si può leggere l'ultimo capoverso del tuo discorso: anche fosse vero che ci sono "laureati raccomandati" in testa alle aziende del settore, il CEO di un'azienda ha un ruolo gestionale societario da cui non può prescindere una competenza accertata, che, per come funziona una società, prescinde dalla qualità del prodotto inquadrato nel mercato di riferimento.
Poi, ho chiaramente scritto che esistono aziende "too big to fail", come Rockstar che può prendersi anni di sviluppo perché ha deciso di puntare su titoli online di largo mercato con un formato simile al game as a service, che gli permettono di investire poco, mantenendo una community attiva. Quella che tu hai citato è EA, su cui si applica lo stesso identico discorso: ha un parco titoli che, con il minimo sforzo produttivo e quindi di investimento, gli permettono di avere un rientro economico tale per cui possono permettersi di fare cazzate. Ma questi colossi sono eccezioni in un mercato enorme.
Discutendo del rapporto tra innovazione e mercato non si può ragionare per assoluti e dire "sono ricchi devono innovare", bisogna capire che ruolo si è scelta ogni società nel mercato: è abbastanza ingenuo aspettarsi che le sperimentazioni arrivino da EA, a prescindere dal fatturato dell'azienda. Questo discorso si applica a qualsiasi ambito artistico che richieda costi di produzione elevati, il cinema ne è un chiaro esempio.
@@FingolfinEladar Infatti in questo caso il discorso dovrebbe essere relativo alle ricerche di mercato: se vuoi che Halo Infinite sia una killer app non aspetti il backlash del pubblico, lo prevedi.
Le indagini di mercato si fanno prima di investire, non per aggiustare il tiro.
@@TheNerdOnTube sì questo è vero, infatti non credo che il trailer di halo infinite fosse un sondaggione. Quello su cui vorrei mettere il focus è che appunto ci sta che questi blockbusteroni super commerciali facciano dietrofront dopo il backlash. Non lo vedo come una limitazione all’arte, perché non vuole esserlo più di tanto
Anthem finito una volta da solo e la seconda volta con 2 amici potenziale sprecato
Sabaku : ma si undertale ti dura tra le 4 e le 12 ore.
Io che ci ho messo una settimana a battere undyne e sans 👁️👄👁️
Vigilante 8 era una figata pazzesca quando ero piccolo
carmageddon = bello e perfetto
gli altri = no manco morto
Ma sbaglio o la OST del trailer di Prince of Persia è identica (o comunque molto molto simile) a una OST di God of War?
Magari è bello dire che non si deve dare potere al pubblico, e che un creativo non deve farsi influenzare dal pubblico. Tuttavia secondo la mia opinione indipendentemente che l'artista voglia o meno il pubblico ha un potere che può fare la fortuna o la rovina dell'artista e/o di un'azienda, e se dal mio punto di vista un'artista per mantenere la sua idea originale può anche decidere di andare in rovina, un'azienda non dovrebbe suicidarsi in favore di un idea. Su questo vorrei ricordare la responsabilità di un direttore d'azienda non deve necessariamente comprendere il far creare prodotti innovativi, in quanto le sue prime responsabilità dovrebbero essere quelle di mantenere dipendenti retribuiti e un bilancio attivo. Personalmente credo che non investirei un capitale ogni anno, per avere (quando va bene) un'innovazione che può essermi presa e rubata dai concorrenti dopo un'anno o due.
Per ora sto a 40 minuti, e Karim non sembra cattivo sta volta
Visto tutto e confermo che Karim era tranquillo
Io ho campato la prima play solo per poter giocare a vigilante 8 2nd. Quando lo provai da mio cugino, amore a prima vista. Se rifanno quello, con l online, addio vita sociale... (che già vabbe, non è che ce ne sia molta in sto ultimo periodo)😅
Wreckfest è na figata
"berserk diventa il signore degli anelli"
Beh sì, ma no.
È in quel l'arco che introducono la berserk armor, è in quel l'arco dove si vede la peggio merda che fanno i demoni. La caverna "oscura" mamma mia.
Sono arrivato al volume 26, quindi forse synergo sta parlando di un'altro arco, ma l'aria dark fantasy si sente ECCOME.
Vabbè sabaku mi hai convinto. Gioco undertale. Però deve aspettare i dlc di half Life 2
Per me ciò che sta succedendo con Anthem è un colpo al cuore. Ho giocato Destiny e mi è piaciuto, ho giocato Destiny 2 e mi è piaciuto ancora di più, ho sacrificato tempo universitario per stare dietro a Warframe e dio solo sa quanto mi ci ero chiuso (quando ancora nemmeno aveva le aree "open world", di fatto smisi poco prima che arrivarono, causa impegni)... e con tutto che le quest di Warframe con l' Odonata mi hanno sempre fatto schifo! Però Anthem cavoli, fu amore a prima vista. Al diavolo il "eh, ma non ha un' identità" o il "Eh, ma non è nulla di nuovo". Avevo la mia mappa enorme da esplorare, avevo il mio volo totalmente libero, ringraziando il cielo ho una 1070 che, seppur con qualche singhiozzo, riusciva a farmelo girare senza problemi... cavoli, mi ci sono immerso per tantissimo tempo. Tanto oramai tra grinding e farming nei gdr e su Warframe, ero abituato alle quest ripetitive. Lo avrei giocato anche solo per l'ambientazione e la libertà di movimento, alla faccia di Warframe dove per muoversi rapidamente si era costretti ad un perenne spam di salto+scivolata, che su tastiera dopo un po' si traduceva in dolori atroci che erano quasi peggio della leggendaria presa a granchio per gestire movimenti + camera in Monster Hunter, su psp.
Purtroppo molti di quelli che ci si avvicinarono fecero lo stesso errore di chi di recente si è approcciato a Genshin Impact o altri titoli simili, ossia non comprendere che sono titoli che non nascono già conclusi, e che che si presume siano da portare avanti per anni. Ok, ciò che il gioco offriva era un po' povero, ma mai che la gente pensi "ok dai, diamogli un po' di tempo". No, direttamente tutti ad abbandonarlo e/o a fare i refund, senza lasciare un minimo di fiducia al titolo. Ci credo che senza più clientela il gioco crolla e lo devono chiudere. Non aveva nulla di innovativo? E STICA**I!! Quanti tripla A escono ancora oggi, che non hanno nulla di nuovo e riciclano vecchie meccaniche?! O se introducono novità, lo fanno in misura ridottissima? (ad esempio Bioshock Infinite, che introdusse le rail-lyne ma erano usate pochissimo e quasi inesistenti). Anthem già solo per il volo in un titolo di quel tipo sarebbe stato da considerare innovativo. Specie visto che era la prima volta che Bioware si approcciava ad un titolo come quello. Ma vabbè, oramai è successo quello che è successo. Io lo giocai tramite abbonamento a suo tempo e più di recente l'ho acquistato direttamente, tenendomelo lì al caldo nella speranza di Anthem Next... speriamo bene...
Per warframe, confermo. Archwing fa ancora cagare se non hai l'arma e l'archwing che sono 2 Everest sopra tutto il resto
@@TheFizio Lascia stare, che poi si arrivava ad una certa dove l'unica cosa che si faceva era ripetere sempre la stessa quest su Marte, andando di Ember per correre per la mappa e uccidere automaticamente i nemici, all'occorrenza armati di Sonicor per enormi danni aoe (oppure con l'Ignis Wraith buildato con danni corrosivi, visto che le sue fiamme attraversavano le pareti e bucavano le barriere in un attimo). Warframe era (e in parte è tutt'ora) la sagra della ripetitività e della non innovazione.
@@zodiark93 confermo,l ho abbandonato un mesetto fa circa dopo 4 anni.Quest sempre piu tediose e lunghe e aggiunte poco pensate non hanno sicuramente giovato al gioco,per non parlare delle ore per farmare cose che poi dopo un paio di settimane vengono nerfate. Male male ma per fortuna sono riuscito a disintossicarmi,anche perche il titolo spinge sempre di piu verso i pl. Ti rendono le cose talmente noiose che ti spingono a sganciare soldi per evitare la rottura di palle del farming
06:03 il problema di anthem che è stato sviluppato quando stavano facendo Mass Effect Andromeda e si vede in entrambi i giochi i vari problemi
Il problema di Anthem è il troppo hype creato. Se non ti aspetti troppo da qualcosa, se la fai male non ti distruggono in quel modo.
@@giovanniarchitravo3339 Ma che cazzo c'entra hype,con il gioco fatto col culo.
Sta roba di Andromeda è Anthem è vera
Ma si, che siano stati fatti all acqua di rose è cosa risaputa. Anche considerando il campo di concentramento che son diventati gli studi bioware... Il fatto è che sapendo pure loro che era na ciofeca, hanno fatto una campagna pubblicitaria aggressiva. Un po come è stato per no man sky... Se avessero fatto dei trailler veritieri e non ste "truffe" sicuramente non avrebbero fatto tanto clamore... Quello intendevo dire
Raga sempre bello seguirvi però ci avete fatto due palle enormi con 'sto The medium al quale NESSUNO è interessato 😅
La Bioware è scaduta da quando l'ha acquisita la EA, in DA3 hanno messo le quest di raccolta dei collezionabili: ma è un gdr o un assassin creed?
più ascolto oldgen più mi accorgo di quanto stoni uno in particolare nel gruppo
più scorro giù nei commenti più mi accorgo di quante persone frustrate esistano
Sabaku no maiku
Chi sarebbe? Illuminaci
Staranno facendo Dragon age li da bioware, no?
Già online
Aspettate, che problema ha la community di Steven Universe?
Io sono completamente fuori da quel mondo in quanto scoprii da solo questo cartone e me ne innamorai senza alcun tipo di confronto...mi mette un po' di tristezza pensare che da un'opera meravigliosa come questa possa nascere una community tanto tossica da essere un metro di paragone per Fraws
Da quello che ne so la maggior parte del fandom è abbastanza tranquillo, ma c'è una porzione estremamente rumorosa e tossica che ha fatto la cattiva reputazione del fandom. Si parla di cyberbullismo, odio, incitamento al suicidio e robe così...
Avete giocato VALHEIM?
qUESTO VOSTRO CANALE TUTTI INSIEME DI CONFRONTO...........MI PIACE!!!!!!!!!!
il pg del secondo gioco di cui avete mostrato il trailer è palesemente il Monkey King di Dota2, ha pure lo stesso bastone
1:12:31 "Tipo Ultimate Arena" ahahahah❤️
Ho scoperto sto canale solo ora WTF!
madonna spero che prince of persia lo passino a bluepoint
49:15 Grande Karim.
Mi piacerebbe se parlaste di project Mara dai creatori di hellblade...
Omnibus Kratos
Anthem l’ho preso fisico a 3€ su Amazon 4 mesi fa e Cel’ho ancora imballato
Ci vorrebbe scarraffone Royale ( vero synergo?) 🤣
Sono in Cina e stiamo festeggiando l'anno del bovino
Synergo che parla di Berserk non si può sentire, consiglio di evidenziare che è un opinione sua non certo una vera critica visto che nel manga ha senso quello che succede. Poi ovvio ci sono i detrattori che hanno critiche sensate, ma francamente Synergo mi è sembrato uno che ha letto il manga 10 anni fa e ha dato un opinione alla va là che va bene.
Per ogni cosa che dicono devono dire "è una mia opinione"? Non c'è bisogno di specificarlo
@@simoneg2262 lo so ma liquidare un opera in quel modo non mi è piaciuto, solo questo.
A lui non importa che sia spiegato logicamente, semplicemente non gli piace da quel punto in avanti. Non c'entra niente la coerenza, ma il gusto. Il fatto che l'opera di Miura si sia sviluppata in quel modo non gli è piaciuto, e quindi l'ha mollato. Ha fatto la cosa più logica e giusta. Avrebbe potuto continuare a leggerlo? Sì, ma controvoglia in quanto ora ci sono aspetti che gli fanno cagare. Berserk è Berserk, ma non c'è nulla di male nell'ammettere il fatto che è cambiato da un lato del contenuto. DA UN LATO. Non tutto il contenuto. Ed è sempre stato così. Anche l'eclissi è stata un evoluzione del contenuto.
@@alexancarani8339 si ma se non ricordo male si parlava di snaturare , almeno a mio parere berserk non è mai veramente cambiato alla radice ma solo nello stile .
Poco importa in realtà ma ci tenevo a farlo notare comunque.
@@asnor7588 Si parlava di opere che vengono influenzate dal pubblico e quindi modificate. L'intervento di Synergo era rivolto al fatto che lui non si è lamentato o ne abbia fatto ua tragedia, semplicemente ha smesso di leggerlo.
Qualcuno può approfondire sulla questione The Promised Neverland? Sto leggendo il manga da mesi ma non ne avevo idea
Che porco dio l'anime non segue minimamente il manga la versione blu ray non ha fatto nemmeno 200 vendite per quanto è brutto
Perché non fate insieme il video alcolico? Sarebbe stupefacente
Hanno parlato dell'attacco hacker di CD project?
Accennato all’inizio, ma no, hanno preferito dare spazio ad altro perché, fatalità, da qualche mese ogni live arrivava in concomitanza con grossi casini e news su CDPR😂quindi hanno preferito dare spazio ad altro