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Ciao ma se si prende una batteria 12 e si collega al trasformare si può trasformare in altra tensione ? E de pericoloso toccare le uscite ..asp risp grazie in anticipo
@@giacomorrosso6782 ciao, non si può nella maniera più assoluta! I trasformatori lavorano SOLO in corrente alternata. Una batteria eroga corrente continua!
@@simofaidate perché nessun trasformatore è reversibile. Ci sono delle perdite da tenere in considerazione. Pertanto il secondario non è uguale al primario. Tanto che anche sui trasformatori di isolamento c'è il morsetto "INGRESSO" ed il morsetto "USCITA". Ingresso 230v uscita 230v ma il rapporto non è da considerare 1:1. Ciao.
@@max1960able ma certo che è così, nessuno mette in dubbio o nega che esistano le perdite e che alla corrente nominale, la tensione di uscita nel caso di un trafo 1:1 sarà più bassa.. ma per dare questa informazione utile, se ritieni sia fondamentale e mancante nel video, non serve sminuire il lavoro altrui!
Bellissimo video Alessandro. Aspettiamo sempre i tuoi video per vederli tutti in famiglia riuniti. I ragazzi di 8 e 10 anni sono calamitati dalle tue proposte e intavolano duranti i pasti belle osservazioni e ottimi spunti. Grazie davvero. E.. speriamo di essere estratta per il righello firmato AT lab : sarebbe un ottimo regalo di compleanno... :)
Ciao Alessandro, video molto interessante e istruttivo. Un po' di fumo e scintille in laboratorio non devono mancare ;) Attendo il prossimo video con la costruzione del trasformatore di isolamento e ti saluto, ciao 🖐️🖐️
Grazie!!!! Sono davvero grato di essere uno dei primi sostenitori del canale 😉 Video molto interessante, ho l intenzione di avere un trasformatore di isolamento nel mio laboratorio, non vedo l ora che escano gli altri video!
Ma quanto Diodo è quest'uomo! Come si fa a non volergli bene. 🙂 Hai fatto bene a specificare che isolamento non vuole dire sicurezza, anzi forse andrebbe chiarito ancora di più. Per me gran bel video.👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Ciao Ale, Il filo del secondario era molto più sottile di quello del primario, limitando quindi la potenza prelevabile, ma probabilmente come trasformatore dimostrativo poteva andare bene. Mi viene da pensare che i fili del secondario si siano rovinati mentre lo infilavi sul nucleo visto che non hai lasciato nessuno strato di carta o altro materiale tra nucleo e avvolgimenti, soprattutto nei pressi degli spigoli del nucleo. attendo il nuovo video con il trafo funzionante! Ciaoo
Grazie zola! Si ammetto che si potevano tenere degli spessori isolanti sul nucleo. Nel primo avvolgimento che avevo fatto li avevo messi ma ahimè poi ho dovuto tagliarli e non ne avevo altri.. mannaggia! Comunque era proprio dimostrtivo perchè quel MOT a vuoto assorbe più di 5A quasi tutti reattivi. Meglio usare altro o rifare da zero anche il primario:)
@@ATLaboratory in effetti mi chiedevo che cavolo di corrente assorbisse il primario con quello "stuzzicadenti" di filo. Nel caso che tu trovassi un altro primario identico probabilmente manderesti in saturazione il nucleo prima ancora di far scaldare il filo, anche perchè 270 spire nel primario sono pochissime: solitamente poche spire grosse vuol dire moltissima potenza disponibile e con quella sezione secondo me si arriverebbe anche a potenze maggiori... se il nucleo fosse abbastanza grande. Adesso non ricordo esattamente tutti i calcoli per un trasformatore ( si alle superiori uno dei compiti in classe era proprio il calcolo completo di un trasformatore... ma si parla di 40 anni fa come minimo) e vado ad occhio: ho visto trafo grossi il doppio con filo di primario molto più sottile, per esempio il trafo del mio alimentatore autocostruito: il filo del secondario non era così grosso e sputava 20 A senza problemi! dovrei controllare per precisione ma mi pare fosse un 500 VA di potenza. P.S. col fermo immagine ho provato a contare le spire e facendo strati per spire sono arrivato più o meno al tuo risultato ottenuto con le 10 spire: tu sei un ing e io sono un praticone: ad ognuno il suo metodo e le sue imprecisioni a te i decimali e a me i decimi... di grado mancanti negli occhi haha ( in realtà la definizione delle immagini su you tube :-) )
Sì pensa che sono andato a ripescare anche io i calcoli del trasformatore per capire le potenze e stimare un po' di valori. I MOT sul dimensionamento sono un abominio! Il nucleo stando alle stime lavora con oltre 1.6T che è al limite della saturazione del ferro. Infatti a vuoto parte quasi 1kVAr haha:) il cavo del primario è bello spesso ma per via dell'utilizzo arriva comunque a scadarsi.. d'altronde se solo per l'accensione partono 5A... in definitiva andrebbe rifatto tutto l'avvolgimento se si volessero fare le cose come si deve:) ma questo sarà parte del prossimo video sul trasformatore e se mi scappa ci metto la formula magica per dimensionarlo:)
Proprio la settimana scorsa, nel sistemare un mio vecchio progetto di un ionizzatore (fatto con celle moltiplicatrici, diodi e condensatori), ho pensato di metterci un piccolo trasformatore di isolamento, per fortuna ne avevo 2 identici e ho fatto come hai spiegato tu nel video. Sono curioso però di vedere il prossimo video, se hai una soluzione migliore. :-D
se tu fossi in grado di aprire i due trasformatori e mettere i due primari sullo stesso nucleo avresti fatto il trasformatore ma solitamente i trasformatori hanno i secondari avvolti sul primario, sulla stesso rocchetto, cosa che rende impossibile sovrapporre i due avvolgimenti, al contrario di questi MOT che hanno i due avvolgimenti completamente separati. Ciao
@@zolatanaffa87 Ciao Zola, per alimentare un ionizzatore per fortuna basta poca corrente e ho risolto con due piccoli tr accoppiati, non credo di rimetterco mani, grazie per la risposta :-)
Ciao iFaber! Ottimo, il sistema è stato applicato bene direi:) si la soluzione definitiva è quella di fare untrasformatore da zero avvolgendo sia primario che secondario:)
Ciao Alessandro, chiarissimo e interessante. Prima o poi mi dovrò prendere una bella stampante 3D. Detto questo, oltre il trasformatore con il cavo nuovo sarebbe utile qualche approfondimento per la messa a terra.
Si assolutamente, era più sperimentare perchè avevo già in mente di realizzare un qualcosa di fatto bene e definitvo:) trovi qui il link al video appena uscito ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html
Sempre ottimi video! Domanda: nell'esempio iniziale dei due trasformatori uguali messi in serie al secondario, vedo che la messa a terra alla massa solo del primo trasformatore non è stata fatta, corretto?
Ciao, grazie mille! La messa a terra dei trasformatori non è stata fatta e non va fatta a meno che tu non intenda mettere a terra la carcassa del trasformatore.. io non lo ho proposto per semplicità dell'esempio:)
la differenza tra un trasformatore normale e uno di isolamento è che che il trasformatore di isolamento deve avere gli avvolgimenti ben separati e con interposto uno schermo elettrostatico tra loro, non necessariamente il rapporto spire deve essere 1:1, ovviamente per uso di sicurezza da terra va bene qualsiasi trasformatore rapporto 1:1, ma non si può definirlo di isolamento poichè un forte transitorio scaricherebbe sul secondario creando guasti alle apparecchiature ad esso collegate, invece se è di isolamento scarica a terra tramite lo schermo elettrostatico preservando almeno in parte quello che cè dopo, inoltre andrebbero collegati scaricatori a spinterometro sul primario a a MOV sul secondario e un rivelatore si dipersione a terra. l'idea di usare due mot uguali è buona, tenendo gli avvolgimenti ben separati magari con due spessori con interpostouno schermo si rame o alluminio collegato a terra insieme al pacco lamellare, l'idea di due trasformatori al limite puù andare bene, si possono usare due mot diversi togliendo i secondari e avvolgendo al loro posto due secondari uguali con filo elettrico di sezione 2,5 mmq sempre mettendo la schermatura che però per uso laboratorio avendo linee già protette da sovratensioni e basandoci anche sull'isolamento del cavo si può unche omettere.
Grazie mille! Gran bel commento! Esatto per un trasformatore di isolameno serve lo schermo messo a terra. Mi ero segnato anche di specificare che in ogni caso almeno la carcassa dovrebbe essere messa a terra, ma poi mi si è fritto il secondario improvvisato e ho preferito fermarmi li con gli esperimenti:) l'idea del prossimo video è farne uno con tutti i canoni e seriesco dare anche qualche indicazione sul dimensiamento del nucleo in funzione della potenza. Così si chiarisce perchè i MOT a vuoto assorbono così tanto.
@@-Crash-Nebula-- certo, però bisogna specificare il funzionamento, tutti i trasformatori hanno gli avvolgimenti isolati galvanicamente, ma non tutti si definiscono d'ìsolamento, perchè la loro funzione principale è di salvaguardare gli apparati montati nelle cabine, tipo telefonia e radio tv che in genere stanno in montagna e soggetti a fulmini,, quello rapporto 1:1 serve in laboratorio per isolare le fasi che gli strumenti in particolare l'oscilloscopio che può creare cortocircuiti di ritorno a terra creando danni, però ho voluto specificare la differenza in quanto ne ho montati parecchi nelle postazioni radio e ci cono capitolati specifici da rispettare, almeno in ambito professionale, non era una critica al video, ma solo un commento tecnico.
@@mauromauro1384 ho solo accennato al fatto che sono quasi sicuro che sia un video fatto " un po' apposta"per mostrare come NON si usa un mot. In quel modo...tutto qui
Sì immagino che ci sia normativa adeguata per trasformatori di isolamento, inteso come isolamento di sicurezza. Più che altro il mio intento era far vedere un trasformatore da laboratorio con rapporto 1:1 appunto per evitare di vincolare in punti diversi il circuito è creare possibili cortocircuiti. E appunto la cosa che ne è uscita è che di fatto farselo in casa con un MOT non è proprio una grande idea:) al di là del corto anche solo per l'assorbimento a vuoto. Nel mio caso partivano 5.5A quasi totalmente reattivi.
Ciao, premesso che non ho mai realizzato un circuito connesso alla tensione di rete, se volessi realizzare un tale progetto dovrei usare un trasformatore di isolamento?
Ciao, i terminali del primario di un MOT si possono collegare ma occhio he poi in uscita ti trovi 2 kV. Vedi questo video: ruclips.net/video/joSGmXJG5wE/видео.html&ab_channel=ATLab
Ciao grazie per i tuoi bellissimi video, premetto che sono un neofita quindi magari faccio una domanda sciocca: ma come fai a non prendere la scossa? Anche se sei isolato galvanicamente dalla terra se tocchi entrambi i terminali non diventi parte del circuito? Dovresti essere attraversato dalla corrente o no? Inoltre non mi é chiaro qual é la massa sul secondario visto che non c'è più la terra
Ciao Alessandro, non è affatto una domanda stupida. E la risposta è che se prendi in mano entrambi i conduttori sull'uscita ci resti attaccato prendendoti una scossa. Il trasformatore isola solamente rispetto a terra, ma tra le fasi di uscita ci sarà sempre 230V. La massa è solo una convenzione. In questo caso l’uscita è flottante rispetto alla massa (terra) dell'impianto se preso quello come riferimento.
Le masse degli utilizzatori vanno sempre messe a terra se è previsto il conduttore di terra. A meno di non fare prove particolari per cui ha senso scollegarle
Domanda, la carcassa metallica del trafo (unico trafo 230/230) va messa a terra sul sistema di distribuzione TT che alimenta il primario ? Sul sistema IT creato in uscita le masse degli utilizzatori (apparecchio in prova/ oscilloscopio) non vanno poste sulla stessa terra del primario ?
Ciao Francesco. Si la carcassa e l'eventuale schermo vanno messe a terra sul lato primario. L'apparecchio in prova lo si lascia flottante mentre l'oscilloscopio va assolutamente messo a terra come il trasformatore (quindi sul sistema di alimentazione TT con la terra dell'impianto di casa). Serve proprio per questo il trasformatore di isolamento, permette il collegamento di un oscilloscopio che ha un terminale collegato a terra (la calza del BNC). Chiaramente a questo punto il resto del circuito è libero di raggiungere tensioni elevate quindi bisogna stare molto attenti a dove si mettono le mani!
Ciao e grazie mille:) il condensatore di rifasamento si deve calcolareapartire dalla potenza reattiva che assorbe il carico. Poi da li si calcola la corrente e di conseguenza il valore di capacità. Ci sono formule già pronte all'uso volendo!
Mi piace molto il tuo modo di spiegare le cose :-))) Sei molto bravo! Come mai nel realizzare il secondo avvolgimento (che si è fuso) hai usato filo di rame di sezione molto più piccola di quella originale? Sbaglio se dico che nel caso fosse andato tutto bene, la potenza del trasformatore sarebbe stata molto ridotta???
Grazie mille:) si è corretto, se le cose andavano bene (e a dire il vero non ci speravo molto) la potenza era ridotta. La decisione di usare un filo sottile era per comodità perchè già in partenza sapevo che usare un MOT avrebbe avuto i suoi svantaggia, ad esempio un assorbimento a vuoto di oltre 5A. Ahimè i MOT sno dimensionati proprio al limite di ogni parametro e quindi sono poco efficienti.
Salve, video interessante. Avevo 1 domanda. Devo collegare l'uscita di un inverter all'impianto di casa (di un impianto fotovoltaico fai da te). Tutti gli inverter ibridi o anche a onda pura producono sempre una "bifasica" (so che non è corretto ma nell'ambiente la chiamano così) cioè su un conduttore ho -115V e sull'altro 115V fra l'altro di solito la terra non c'è dentro l'inverter. Ora per risolvere questo problema e collegare MANTENDENDO PERO' TUTTE LE SICUREZZE sono state proposte varie soluzioni: 1) mettere subito dopo l'uscita dell'inverter uno dei 2 cavi (magari quello che da tensione negativa) a Terra. 2) Mettere in uscita all'inverter un magnetotermico differenziale 2P 3) Mettere in uscita all'inverter un trasformatore di isolamento di adeguata potenza 230 / 115 - 0 - 115V collegando lo 0 a terra il secondario -115 +115 all'uscita dell'inverter il primario 230 alla linea di casa che va al salvavita. Lei cosa suggerisce come metodo più sicuro e affidabile?
Ciao, Un quesito .... in ambito musicale ... per evitare ronzii nell' amplificatore per chitarra , causati da illuminazioni al neon , può essere utile un Trasf. di isolamento 230 Primario /230 secondario ?
dovresti essere sicuro che il ronzio arrivi via rete elettrica; se il tuo ampli ha doppia alimentazione (rete /batteria) prova a vedere se il disturbo è presente con entrambe le alimentazioni, se si il segnale lo capti per altre strade ( magari il pick up della chitarra) e allora il trasfo d'isolamento non avrebbe nessuna efficiacia. se invece a batteria non hai il disturbo avresti la prova che viaggia sulla rete e forse ( dico forse) il trasformatore potrebbe aiutare, ma sarebbe meglio filtrare ulteriormente piuttosto che isolare. Ciao
eh si il rumore non è detto arrivi dalla rete. Ma a livello musicale e audio di solito si va sulle basse frequenze più che condotto quindi non può essere. Il problema però potrebbe essere che arriva dal cavo della chitarra o da altri giri strani. Gli amplificatori di solito sono isolati dalla rete 230V. Anche per qeustioni di sicurezza:)
Buonasera! Ottimo spunto! Ma avresti dovuto usare filo di rame smaltato di identico diametro sia per il pimario che per il secondario, oltre che con lo stesso numero di spire. Se cambi il diametro la potenza prelevabile é diversa da quella fornita in ingresso!
Ciao hai perfettamente ragione, ma ahimè non ne avevo a disposizione di quel diametro e come hai visto non valeva la pena di usarne per fare esperimenti😃 comunque un MOT andrebbe riavvolto da zero tutto sia prim che sec:)
@@ATLaboratory scusami, una domanda, per avvolgere un trasformatore tu usi la regola del 42 o del 36 come fattore di conversione per calcolare il numero di spire in base alle dimensioni del nucleo ferromagnetico
No a dire la verità io ho trovato un manuale di anni e anni fa che riporta una stima della potenza sulla base della sezione del nucleo. Dovrebbe tenere conto anche dei coefficienti di stipamento dei lamierini:) quella formula è comoda perche permette di valutare anche l'uso del trasformatore se continuativo o intermittente e via dicendo. Magari ci faccio una foto e la pubblico sulle pagine
@@liloeconnie difficile darti una risposta assoluta.. dipende anche da quello che fai tu.. sul mio canale ne trovi due.. uno da 1 kVA e uno da 100VA.. prova a cercare i video, uno è quello del banco variac più vecchio.. non so se lo hai visto;)
non posso non notare il G471 , lo usavo agli inizi degli anni 80 , fantastico.... Fa strano vedere un ragazzo giovane che si entusiasma e sperimenta con passione in una società di celebrolesi ,che ama circondarsi di " cose elettroniche ", senza sapere minimamente come funzionano. Quindi dopo sto pippone ...complimenti ....
dottore dottor innanzitutto grazie di queste chicche edu che mi stanno facendo colmare lacune altrimenti imponderabili.. la prego mi aiuti.. mi spiegate la funzione del terzo filo dei mot?? quello spesso avvolto in tela cerata a loop sul secondario? please and thanks in advance a chi sa salute
Ciao Andrea, grazie mille per I complimenti! Il terzo avvolgimento quello avvolto esterno che produce circa 3-5V serve per alimentare il filamento del magnetron
i rendimenti dei trasformatori sono sempre alti (più è grande e fatto bene il trasformatore più alto è, si arriva anche al 95% di rendimento, ma nei trasformatori da MW di potenza: roba da centrale di produzione) ma se vuoi mettere in sicurezza tutta la casa è meglio prendere un prodotto professionale. Tieni presente poi che il trasformatore ha un autoconsumo proprio che c'è anche se il secondario è scollegato (quindi aumento della bolletta) Mio padre aveva un autotrasformatore da 30 KW che a vuoto consumava 1 KW ( quindi 24 KWh al giorno solo di autoconsumo) Lo aveva installato in seguito al cambio di tensione della linea enel alimentante dal sistema 127/220 al 220/380 per non dover cambiare tutti i motori dei macchinari nel suo laboratorio. Naturalmente non puoi fare una proporzione esatta tra autoconsumo e potenza ma anche se autoconsumasse 100 W sarebbero 2.4 Kw al giorno
ciao a tutti:) zola ha fatto chiarezza in modo assoluto! Devo ringraziarlo perchè mi aiuta a rispondere alle varie richieste!! Giusto per aggiungere qualche altro numero, nel video si vede che la potenza a vuoto (autoconsumo) di uno dei due trasformatori provati è sulla decina di watt. Se invece si usa un MOT li si sul kVA (che di fatto sonocirca 150W 1000kVAr). Un buon trasformatore (non un MOT) come dice zola arriva comodamente sopra il 90%
Minuto 2:12 - che le uscite del trasformatore di isolamento siano isolate da terra, ok. Misurare la tensione di uno dei reofori di uscita rispetto a terra con un multimetro digitale ( normalmente ad altissima impedenza ), porta a letture "inconsistenti", l'altissima impedenza vede "volare le mosche", forse con un multimetro un po' sordo ( 20.000 ohm/volt in cc, 4000 ohm/volt in ca ) si sarebbero avute letture ( sempre zero ) più umanamente comprensibili, o no ?
Ciao Alessandro, l'idea era proprio quella di far vedere che le uscite assumono rispetto a terra tensioni totalmente arbitrarie.. se si usa uno strumento a bassa impedenza di vedebbre zero e questo non sarebbe il caso reale perché si tornebbe a vincolare una fase a secondario a terra:)
L'idea del trasformatore di isolamento era venuta in mente anche a me, utilissima per testare ad esempio con l'oscilloscopio le apparecchiature che sono alimentate a 230 volt ( alternativamente si toglie la terra dall'oscilloscopio, ma con i rischi conseguenti ... ). Hai comunque detto ok, che con due trasformatori si hanno doppie perdite, ma certo è la soluzione più "pulita" dal punto di vista esecutivo. Come li vedresti due toroidi 230/24 volt ? In effetti i trasformatori classici, con avvolgimenti NON uno sull'altro, ma con due bobine una sopra all'altra, garantirebbero il massimo della separazione galvanica ... quindi NO per i toroidi. E mettere a terra uno solo dei reofori degli avvolgimenti dei 24 volt come la vedresti ? Sarebbe un definitivo blocco dalla rete in ingresso, ma le capacità parassite con l'uscita ( utilizzo ) potrebbero dare problemi o diminuire la sicurezza ? Infine, si potrebbe pensare ad una regolazione a ferro saturo operata sulla tensione ridotta ? Così da non aver problemi di fluttuazioni dalla società fornitrice ? Grazie, ciao ...
CIao Alessandro di nuovo:) la versione più pulita di un trasformatore di isolamento la trovi in questo video: ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html e conisiste nel realizzare un trasformatore ad hoc. L'utilizzo di due trasformatori è svantaggioso sicuramente per le perdite (ferro e rame) raddoppiate ma anche per peso e volume. Sicuramente rimane la modalità più rapida per un hobbista! Laseparazione galvanica la si ottiene usando materiali isolanti ed è una caratteristica dei trasformatori di isolamento. Tieni presente che oltre alla separazione galvanica serve anche tenere tensione dall'avvolgimento alla carcassa, equesto è il punto più critico. Per la messa a terra degli avvolgimenti intermedi nel caso di usarne due ah molto senso se si vuole togliere totalmente le possibili interferenze condotte dalla rete e vincolare a terra le capacità parassite. Si può fare ed eventualmente vale anche la pena farlo con un sistema "mobile":) le capacità comunque ci saranno sempre e infatti il trafo di isolamento ha delle proprietà anche in alta frequenza..
Domanda da ignorante ma bisogna per forza usare un filo di rame smaltato per avere un avvolgimento funzionante o potresti usare un cavo normalissimo??? Grazie per i video che fai
Ciao, il filo di rame smaltato è necessario a garantire l'isolamento elettrico tra le spire. Se il filo in rame non fosse rivestito in alcun modo ci sarebbe un bel cortocircuito dove le spire si sovrappongono 😉
@@andreghezzi5059 ho capito la domanda. In linea di principio non cambia nulla a livello elettrico, tuttavia lo spessore dell'isolante può diventare un problema visto che l'intensità del campo elettrico generato da una corrente attraverso a un filo lineare decresce al quadrato della distanza. In poche parole, le spire più esterne sono troppo lontane dal nucleo magnetico e il rendimento diminuisce molto
Ciao Andrea, grazie mille! Come ti dice Nicola il discorso è più legato ad una questione di ingombri e spazio disponibile nel nucleo magnetico. C'è una precisazione da fare, il campo magnetico (non elettrico) non decresce con il quadrato della distanza all'interno del nucleo essendo il nucleo un anello chiuso. Questo è valido fuori dal nucleo o se il nucleo fosse aperto.
Uffa volevo vedere il trasformatore di isolamento. Anche se non avevi 2 MOT identici potevi comunque provare ad accoppiare i due primari e vedere i risultati
Nel prossimo video (o quello dopo) se riesco a muovermi per comprare il nuovo cavo di rame:) lo rifarò tutto da zero con una bella scocca funzionale. Pensavo ad un 100VA da avere sul banco invece di quel gigante da 1kVA:)
Ciao, il magnetotermico di casa non è detto che interviene.. dipende da come e cosa colleghi.. invece per ovvi motivi il trasformatore va collegato a due fusibili di protezione del primario e del secondario:) puoi vedere il secondo video sul trasformatore di isolamento
Si ma sarebbe stato sprecato per fare un test. Nel prossimo video farò capire perchè il MOT, così com'è, non va bene per fare un trasformatore di isolamento.
Bel lavoro! Soprattutto i continui avvertimenti sullo stare attenti. C'è troppa gente che scherza on line con certe cose. Purtroppo basta una leggera disattenzione per farsi molto male, specialmente quando si è principianti.
@@ATLaboratory Patreon ancora lo devo sviluppare, Instagram so a malapena che roba sia. Non è necessario vedersi per scambiare due parole. Fatto, funziona.
Io non ho capito perchè non si prende la scossa pure se tocco la fase. Che c'entra che non c'è la messa a terra sul secondo avvolgimento? E perchè dovrei mai preferire un trasformatore di isolamento se un impianto con la messa a terra già è abbastanza una sicurezza?? Devo fare l'esame di misure elettroniche e non ho capito un tubo sul trasformatore di isolamento, a parte che ha rapporto delle spire 1:1. Ci ho perso una mattinata e dalle slide che ho non si capisce :(
Infatti il trasformatore di isolamento non aggiunge sicurezza! Semplicemente ti isola dalla rete. Questo vuol dire che l'avvolgimento secondario può essere collegato a qualsiasi potenziale. Chiaramente tra i due terminali dell'avvolgimento ci sarà sempre la tensione 230V ma tra un terminale e la terra può esserci qualsiasi tensione. Il differenziale serve per proteggere un altro tipo di contatto, il contatto indiretto causato da un guasto di un apparecchio. Se tocchi un conduttore con le mani il differenziale non è detto che intervenga.
@@ATLaboratory Se prendo uno dei terminali del secondo avvolgimento con la mano, sono bagnato come un pulcino e sono scalzo, perché la corrente non passa dal terminale al pavimento e mi ammazza? Se faccio la stessa cosa a casa, invece, dovrebbe scattare il dispositivo di massima corrente e staccare, giusto? Non so se esiste una risposta semplice a queste domande 😅
Per me nel MOT non ci sono più di 110-120 spire al primario...270 mi sembrano troppe a meno che non si vuole ottenere 380 volt al secondario. Il rame smontato da altri avvolgimenti raramente si può utilizzare .....
Concordo in pieno per esperienza fatta. Infatti questo era un video per far vedere come NON fare un trasformatore di isolamento:) ho realizzato la versione corretta nel video successivo che trovi sul canale
Quando ti ho visto utilizzare il cavo isolato da degli avvolgimenti usati mi sono detto: strano a me si rovinano sempre i cavi di recupero dagli . Avvolgimenti. come avrà fatto? 😁😁
Hahaha apunto.. come avrà fatto a non... ahhh no anche a lui è successo xD per farlo fatto bene bisognerebbe procedere per singoli strati e isolandoli tra di loro. Forse così si riesce adevitare che saltino subito:)
Eh si se sono sottodimensionati la corrente a vuoto va alle stelle! Vedi i MOT che sono proprio tirati per il collo e a vuoto assorbono 1kVA quasi tutto reattivo:)
il trasformatore di isolamento ha due avvolgimenti con lo stesso numero di spire, quindi il numero di spire dei due primari deve essere uguale. Se il numero di spire è diverso hai tensioni diverse in entrata e in uscita
@@zolatanaffa87 se sono differenti sarà di pochi avvolgimenti...basta togliere o aggiungere..poi se sono meno di 20 volt va bene cosi. I certe zone d italia non si arriva a 205 vac e in altre si passano i 240...
@@-Crash-Nebula-- si la tua idea è corretta ma allora non è più solo un trafo di isolamento ma anche un adattatore di tensione. in questo caso la differenza tra gli avvolgimenti deve essere al massimo di un 10% perchè se tu lo alimenti con 220 V dall'altro lato arrivi a 242V ; viceversa se tu hai una tensione molto alta (se abiti vicino alla cabina, può capitare) scambi le connessioni e la tensione di uscita si abbassa a valori più "confortevoli" ma si parla di un 10% non di più perchè diventerebbe ingestibile (i limiti per una tensione sono di 230 V +6% - 10% ma non sono sui valori istantanei: la misura probante si fa con voltmetri registratori (certificati) installati ai morsetti del contatore per una settimana, questi registratori eseguono la media della tensione su periodi consecutivi di 10 minuti ognuno e se il numero dei campioni falliti supera il 5% del totale allora hai la tensione bassa; si, sono valori molto larghi ma la legge prevede questi. Il contatore elettronico fa queste medie e le memorizza almeno per tutto il mese (mi pare di più ma non ricordo esattamente) che non hanno valore legale ma tecnico (i contatori di casa non sono certificati uno per uno, rientrano nella classe 1 ma non hanno bollettino di taratura per ogni esemplare) e vengono utilizzate dai sistemi di controllo del distributori per monitorare l'andamento delle linee elettriche, l'installazione del registratore certificato si fa su richiesta e il costo viene pagato in bolletta nel caso che il disservizio non venga riscontrato.
Sisi lo si può fare come ho detto nel video:) se hai la fortuna di avere due MOT uguali va bene. Ci sono due svantaggi però: uno è che nel mio caso nonostante avessi tanti MOT non ne ho trovatidue uguali. A parte il numero di spire deve essere uguale la dimensione dell'avvolgimento perchè basta che sia fuori di 2mm e non lo si riesce a far entrare.. l'altro è che il MOT è sottodimensionato sulla potenza quindi è poco efficiente. A vuoto un MOT assorbe circa 1kVA (che in realtà è quasi tutta potenza reattiva). Magari lo spiego meglio nel prossimo video:)
Conoscevo il trasformatore di isolamento, l'ideale sarebbe accoppiarlo a un variac, ma poi andrebbe fatto il calcolo della potenza massima del carico applicabile, cosa non semplice.
Assolutamente, ti invito a vedere il video del banco di alimentazione 230V che ho usato all'inizio per dimostrare l'utilità del trasformatore di isolamento:) nel banco c'è un VARIAC con la possibilità di collegamento in serie dei due dispositivi. ruclips.net/video/U8Kz8ZjkmTM/видео.html
Non riesco proprio a capire il meccanismo di funzionamento. Cosa intendi dire che è completamente svincolato da terra il secondario? Il primario non lo è?
Il primario è connesso alla rete 230V la quale è vincolata a terra in cabina di media tensione (il neutro è messo a terra in cabina, puoi vedere alcuni dei miei shorts sul canale dove faccio alcuni esperimenti).. l'uscita e il secondario non ha alcun collegamento con la terra..
Penso che Una volta che funziona la cosa importante da fare è ANNEGARLO nello smalto epossidico più e piu volte in modo da eliminare le vibrazioni che altrimemti saranno fortissime..seconda soluzione.usa 2 nuclei ad E uno sopra l altro così avrai piu spazio per un avvolgimento fai da te piu spesso
Le vibrazioni ci sono ed abbondanti perché si è creato del traferro tagliando il nucleo ferromagnetico. Ciò abbassa ulteriormente il rendimento. Purtroppo questi trasformatori vengono saldati e non si possono smontare come quelli con lamierini EI (ma anche questi ultimi poi andrebbero riverniciati con l'apposita vernice isolante). Come esperimento per capire ci può stare ma per uno scopo funzionale conviene spendere e acquistarlo da chi fa trasformatori.
@@vittoriobacchiega9118 levibrazioni ci sono a causa del avvolgimentol primario di diametro esageratamente grosso ....(infatti se lo alimenti al contrario non vibra )anche se non lo tagli vvibra ..
@@-Crash-Nebula-- Ovvio che ogni trasformatore vibri (magnetostrizione) ed un fattore di perdita, nel computo energetico complessivo, è l'energia meccanica Ripeto, interrompendo il circuito magnetico si inserisce la riluttanza magnetica dell'aria (traferro) che ha la sua influenza (peggiorativa) sul flusso magnetico.
Ciao a tutti:) anche questa bella discussione! Si c'è da dire che i MOT sono particolarmente "sfigati" perchè sono esageratamente sottodimensionati per quanto rigurda la potenza. In quello che ho aperto ho stimato che l'induzione supera 1.7 T che è fuori da ogni grazia e tira fino al collo il nucleo magnetico. Quindi vibra un sacco, sarà al limite della isteresi e infatti ha un assorbimento a vuoto di 1kVAr quasi. Per l'assemblaggio di una versione più performante sto provando con un altro trasformatore "saldato", mantenendo il campo basso spero le vibrazioni siano accettaibili e riallineanto la I sulla E si riesca a raggiungere valori accettaibili:)
Ciao , il tuo insuccesso è stato probabilmente causato dall'aver utilizzato il rame smaltato recuperato: poteva giaà essere danneggiato dal precedente utilizzo; Ma aggiungo che non hai interposto strisce di carta isolante tra i vari strati, in questo modo pò darsi che i fili di due strati sovrapposti tra i quali la tensione ptrebbe esere già connsistente siano venuti in contatto per difetto di smaltatura! il procedimento è corretto, Ma per noi hobbisti sarenbbe più utile costruire un supporto di cartone su una sagoma di legno e andare da un elettromeccanico a richiedergli di fare un avvolgimento stratificato delle spire richieste! riguardo i mot, mi sembra strano che tra i tanti che hai disponibili non ve ne siano due compatibili di cui accoppiare i primari! Evidentemente di dovrebbe provvedere a recuperarli da due forni identici per aver due primari compatibili riguardo al numero di spire il tuo procedimento sembra corretto, ma piuttosto che costruire un avvolgimento provvisorio ad hoc, avresti potuto utilizzare l'avvolgimento ausiliaro( quello con i fili isolati dal tubeto sterlingato) di alimentazione del filamento; misurando la tensione ai capi dello stesso, e ai capi del primario e poi calcolare il numero di spire necessarie ricavato appunto dal rapporto tra la tensione misurata sul secondario ausiliario e il n° di spire dello stesso (questo avvolgimento in genere non è necessario e solitamenre viene rimosso! Nel rimuoverlo, si possono appunto contare le spire!
Ciao, concordo sulle cause e vedendo che c'è della conoscenza pensavo fosse abbastanza chiaro che si trattava di un mero esperimento (quasi più ludico che utile) per far vedere che primo con i MOT si hanno grosse rogne di corrente a vuoto e che comunque farsi un avvolgimento non sempre è la cosa migliore (come dici tu:) In realtà avevo già in programma di realizzare un trasformatore di isolamento con tutti i canoni del caso. Purtroppo per i MOT anche a me sembrava assurdo, ma non è facile trovarli identici perché ad esempio tra modelli diversi la sezione del nucleo cambia e di conseguenza gli avvolgimenti non si riescono più a montare. Ti lascio per conoscenza il video relativo al trasformatore di isolamento che ho presentato subito dopo: ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html
Per ora sto dando i righelli a chi mi ha sostenuto negli anni con commenti, like, condivisioni e donazioni. Se ti va te lo posso spedire ugualmente purchè ci sia un contributo da parte tua:)
Si hai ragione, mi è sfuggito di dire che il secondario va tolto completamente. Li ho fatti vedere qui nel dettaglio molti anni fa:) ruclips.net/video/joSGmXJG5wE/видео.html
non si mette mai e poi mai un avvolgimento a contatto con i lamierini,perche' inserendolo lo hai certamente rovinato lo smalto del filo che e' molto delicato (ci dovevi mettere del cartone )
Hai ragione, se ci fai caso il cartone c'era solo che non riuscivo più a sfilare l'avvolgimento dal rocchetto. Nella prima versione che ho tentato era ancora meglio perchè l'interno dell'avvolgimento era fatto da diversi giri di nastro isolante e quella plastica apposita. Ahimè non mi è riuscito di finirlo e ho dovuto buttare tutto:(
Mio caro, so benissimo che cosa vuol dire la realtà rispetto al mondo ideale! In ogni caso, informati anche tu e capisci il senso di fare informazione! Sicuramente non è con i tuoi modi che la si fa;) e magari guarda anche il vero video sul trasformatore di isolamento!
Trovarne due uguali a me non è mai capitato in 15 anni di smontaggi:) comunque un MOT non ha una gran potenza.. si tira 1 kVA circa ma il nucleo è tirato oltre ogni limite di saturazione
Secondo me comunque molto meglio riavvolgere il primario una volta aperto il trasformatore. Io ho fatto così per la versione finale del mio (a parte le spire non perfettamente parallele) ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html
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Ciao ma se si prende una batteria 12 e si collega al trasformare si può trasformare in altra tensione ? E de pericoloso toccare le uscite ..asp risp grazie in anticipo
@@giacomorrosso6782 ciao, non si può nella maniera più assoluta! I trasformatori lavorano SOLO in corrente alternata. Una batteria eroga corrente continua!
@@ATLaboratory okcapito grazie mille per avermi risposto
Complimenti, come sempre interessante e spiegato bene. Sei un vero professionista 👍
Grazie mille Simo per il commento:)
Neanche tanto... Il trasformatore non deve avere rapporto 1:1
@@max1960able spiega il perché
@@simofaidate perché nessun trasformatore è reversibile. Ci sono delle perdite da tenere in considerazione. Pertanto il secondario non è uguale al primario. Tanto che anche sui trasformatori di isolamento c'è il morsetto "INGRESSO" ed il morsetto "USCITA". Ingresso 230v uscita 230v ma il rapporto non è da considerare 1:1.
Ciao.
@@max1960able ma certo che è così, nessuno mette in dubbio o nega che esistano le perdite e che alla corrente nominale, la tensione di uscita nel caso di un trafo 1:1 sarà più bassa.. ma per dare questa informazione utile, se ritieni sia fondamentale e mancante nel video, non serve sminuire il lavoro altrui!
Ottimo video, istruttivo, splendidamente illustrato, adatto a tutti i livelli
Grazie mille per i complimenti:)
Un argomento davvero interessante da cui prendere spunto e potersi costruire da soli un utilissimo trasformatore di isolamento. Grazie.
Grazie Giovanni:)
Bellissimo video Alessandro. Aspettiamo sempre i tuoi video per vederli tutti in famiglia riuniti. I ragazzi di 8 e 10 anni sono calamitati dalle tue proposte e intavolano duranti i pasti belle osservazioni e ottimi spunti. Grazie davvero. E.. speriamo di essere estratta per il righello firmato AT lab : sarebbe un ottimo regalo di compleanno... :)
Grazie mille Marta, sono felice che dei ragazzi seguano i miei video e che i genitori ne siano felici:) se avete la possibilità mandatemi una mail!
Ciao Alessandro, video molto interessante e istruttivo. Un po' di fumo e scintille in laboratorio non devono mancare ;)
Attendo il prossimo video con la costruzione del trasformatore di isolamento e ti saluto, ciao 🖐️🖐️
Ciao Massimo, grazie per il commento! Si purchè in sicurezza vanno bene anche quelle:)
Grazie!!!! Sono davvero grato di essere uno dei primi sostenitori del canale 😉
Video molto interessante, ho l intenzione di avere un trasformatore di isolamento nel mio laboratorio, non vedo l ora che escano gli altri video!
Ciao Francesco! Si questo è uno strumento da avere in laboratorio:) torna molto molto utile!!
bel video, molto interessante e coinvolgente e sopratutto informativo ho scoperto delle cose nuove
Grazie mille Gabriele!!:) a presto!!
Hai trattato un bell'argomento👍
Grazie mille:)
Ma quanto Diodo è quest'uomo!
Come si fa a non volergli bene.
🙂
Hai fatto bene a specificare che isolamento non vuole dire sicurezza, anzi forse andrebbe chiarito ancora di più.
Per me gran bel video.👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Grazie mille Boghe:) si hai ragione, forse era ancora meglio aggiungere dei dettagli sul rischio elettrico, che non è mai abbastanza! A presto:)
Finalmente un umano bellissimo video grazie!
Grazie a te per il commento:)
Bello, ho qualche trasformatore di recupero, mi metterò all'opera appena possibile, Come sempre ottimo video..
Grazie mille per esser passato Gianni!:) uscirà un nuovo video questo pomeriggio!
Video interessante ! Un saluto dal belgio.ciao
Grazie mille per il commento:)
Ottimo esperimento, ciao prof.
Grazie mille Rocco:)
ottima lezione
Grazie:)
Bellissimo questo video! Bravo bravo bravo
Grazie infinite:)
Bravissimo complimenti
Grazie mille:)
buon anno del trasformatore. l'anno prossimo sarà l'anno dell'induttore
Hahaha potrebbe essere xD
Un altro ottimo video complimenti
Grazie mille Giuseppe:)
Molto interessante, Grazie del video 👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Grazie mille:)
Complimenti, davvero un bel video, molto interessante 😉👏👍
Grazie mille:)
Ciao Ale,
Il filo del secondario era molto più sottile di quello del primario, limitando quindi la potenza prelevabile, ma probabilmente come trasformatore dimostrativo poteva andare bene.
Mi viene da pensare che i fili del secondario si siano rovinati mentre lo infilavi sul nucleo visto che non hai lasciato nessuno strato di carta o altro materiale tra nucleo e avvolgimenti, soprattutto nei pressi degli spigoli del nucleo. attendo il nuovo video con il trafo funzionante!
Ciaoo
Grazie zola! Si ammetto che si potevano tenere degli spessori isolanti sul nucleo. Nel primo avvolgimento che avevo fatto li avevo messi ma ahimè poi ho dovuto tagliarli e non ne avevo altri.. mannaggia! Comunque era proprio dimostrtivo perchè quel MOT a vuoto assorbe più di 5A quasi tutti reattivi. Meglio usare altro o rifare da zero anche il primario:)
@@ATLaboratory in effetti mi chiedevo che cavolo di corrente assorbisse il primario con quello "stuzzicadenti" di filo.
Nel caso che tu trovassi un altro primario identico probabilmente manderesti in saturazione il nucleo prima ancora di far scaldare il filo, anche perchè 270 spire nel primario sono pochissime: solitamente poche spire grosse vuol dire moltissima potenza disponibile e con quella sezione secondo me si arriverebbe anche a potenze maggiori... se il nucleo fosse abbastanza grande. Adesso non ricordo esattamente tutti i calcoli per un trasformatore ( si alle superiori uno dei compiti in classe era proprio il calcolo completo di un trasformatore... ma si parla di 40 anni fa come minimo) e vado ad occhio: ho visto trafo grossi il doppio con filo di primario molto più sottile, per esempio il trafo del mio alimentatore autocostruito: il filo del secondario non era così grosso e sputava 20 A senza problemi! dovrei controllare per precisione ma mi pare fosse un 500 VA di potenza.
P.S. col fermo immagine ho provato a contare le spire e facendo strati per spire sono arrivato più o meno al tuo risultato ottenuto con le 10 spire: tu sei un ing e io sono un praticone: ad ognuno il suo metodo e le sue imprecisioni a te i decimali e a me i decimi... di grado mancanti negli occhi haha ( in realtà la definizione delle immagini su you tube :-) )
Sì pensa che sono andato a ripescare anche io i calcoli del trasformatore per capire le potenze e stimare un po' di valori. I MOT sul dimensionamento sono un abominio! Il nucleo stando alle stime lavora con oltre 1.6T che è al limite della saturazione del ferro. Infatti a vuoto parte quasi 1kVAr haha:) il cavo del primario è bello spesso ma per via dell'utilizzo arriva comunque a scadarsi.. d'altronde se solo per l'accensione partono 5A... in definitiva andrebbe rifatto tutto l'avvolgimento se si volessero fare le cose come si deve:) ma questo sarà parte del prossimo video sul trasformatore e se mi scappa ci metto la formula magica per dimensionarlo:)
Proprio la settimana scorsa, nel sistemare un mio vecchio progetto di un ionizzatore (fatto con celle moltiplicatrici, diodi e condensatori), ho pensato di metterci un piccolo trasformatore di isolamento, per fortuna ne avevo 2 identici e ho fatto come hai spiegato tu nel video. Sono curioso però di vedere il prossimo video, se hai una soluzione migliore. :-D
se tu fossi in grado di aprire i due trasformatori e mettere i due primari sullo stesso nucleo avresti fatto il trasformatore ma solitamente i trasformatori hanno i secondari avvolti sul primario, sulla stesso rocchetto, cosa che rende impossibile sovrapporre i due avvolgimenti, al contrario di questi MOT che hanno i due avvolgimenti completamente separati. Ciao
@@zolatanaffa87 Ciao Zola, per alimentare un ionizzatore per fortuna basta poca corrente e ho risolto con due piccoli tr accoppiati, non credo di rimetterco mani, grazie per la risposta :-)
@@ifaber68 di nulla!
È giusti, anche perché i trasformatori sono molto difficili da trasformare😉😉😉
Ciao iFaber! Ottimo, il sistema è stato applicato bene direi:) si la soluzione definitiva è quella di fare untrasformatore da zero avvolgendo sia primario che secondario:)
Ciao Alessandro, chiarissimo e interessante. Prima o poi mi dovrò prendere una bella stampante 3D. Detto questo, oltre il trasformatore con il cavo nuovo sarebbe utile qualche approfondimento per la messa a terra.
Ciao Leo:) grazie mille! Si la stamante 3D ti aprirebbe a molte cose! Nel prossimo video specifico anche la messa a terra.
Ottimo volevo provare anche io ma non avendo il materiale a disposizione uuu dura la cosa ma intanto complimenti di cuore
Grazie mille Mauro!!;) vedrai che avrai anche tu il tuo MOT:)
Mi sembra strano che ti sei fidato del rame smaltato di riciclo.... come sempre bel video!
Si assolutamente, era più sperimentare perchè avevo già in mente di realizzare un qualcosa di fatto bene e definitvo:) trovi qui il link al video appena uscito ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html
Sempre ottimi video! Domanda: nell'esempio iniziale dei due trasformatori uguali messi in serie al secondario, vedo che la messa a terra alla massa solo del primo trasformatore non è stata fatta, corretto?
Ciao, grazie mille! La messa a terra dei trasformatori non è stata fatta e non va fatta a meno che tu non intenda mettere a terra la carcassa del trasformatore.. io non lo ho proposto per semplicità dell'esempio:)
la differenza tra un trasformatore normale e uno di isolamento è che che il trasformatore di isolamento deve avere gli avvolgimenti ben separati e con interposto uno schermo elettrostatico tra loro, non necessariamente il rapporto spire deve essere 1:1, ovviamente per uso di sicurezza da terra va bene qualsiasi trasformatore rapporto 1:1, ma non si può definirlo di isolamento poichè un forte transitorio scaricherebbe sul secondario creando guasti alle apparecchiature ad esso collegate, invece se è di isolamento scarica a terra tramite lo schermo elettrostatico preservando almeno in parte quello che cè dopo, inoltre andrebbero collegati scaricatori a spinterometro sul primario a a MOV sul secondario e un rivelatore si dipersione a terra. l'idea di usare due mot uguali è buona, tenendo gli avvolgimenti ben separati magari con due spessori con interpostouno schermo si rame o alluminio collegato a terra insieme al pacco lamellare, l'idea di due trasformatori al limite puù andare bene, si possono usare due mot diversi togliendo i secondari e avvolgendo al loro posto due secondari uguali con filo elettrico di sezione 2,5 mmq sempre mettendo la schermatura che però per uso laboratorio avendo linee già protette da sovratensioni e basandoci anche sull'isolamento del cavo si può unche omettere.
Secondo me Lo sa come si costruisce un trafo d isolamento...e in un prossimo video ne farà uno come si deve
Grazie mille! Gran bel commento! Esatto per un trasformatore di isolameno serve lo schermo messo a terra. Mi ero segnato anche di specificare che in ogni caso almeno la carcassa dovrebbe essere messa a terra, ma poi mi si è fritto il secondario improvvisato e ho preferito fermarmi li con gli esperimenti:) l'idea del prossimo video è farne uno con tutti i canoni e seriesco dare anche qualche indicazione sul dimensiamento del nucleo in funzione della potenza. Così si chiarisce perchè i MOT a vuoto assorbono così tanto.
@@-Crash-Nebula-- certo, però bisogna specificare il funzionamento, tutti i trasformatori hanno gli avvolgimenti isolati galvanicamente, ma non tutti si definiscono d'ìsolamento, perchè la loro funzione principale è di salvaguardare gli apparati montati nelle cabine, tipo telefonia e radio tv che in genere stanno in montagna e soggetti a fulmini,, quello rapporto 1:1 serve in laboratorio per isolare le fasi che gli strumenti in particolare l'oscilloscopio che può creare cortocircuiti di ritorno a terra creando danni, però ho voluto specificare la differenza in quanto ne ho montati parecchi nelle postazioni radio e ci cono capitolati specifici da rispettare, almeno in ambito professionale, non era una critica al video, ma solo un commento tecnico.
@@mauromauro1384 ho solo accennato al fatto che sono quasi sicuro che sia un video fatto " un po' apposta"per mostrare come NON si usa un mot. In quel modo...tutto qui
Sì immagino che ci sia normativa adeguata per trasformatori di isolamento, inteso come isolamento di sicurezza. Più che altro il mio intento era far vedere un trasformatore da laboratorio con rapporto 1:1 appunto per evitare di vincolare in punti diversi il circuito è creare possibili cortocircuiti. E appunto la cosa che ne è uscita è che di fatto farselo in casa con un MOT non è proprio una grande idea:) al di là del corto anche solo per l'assorbimento a vuoto. Nel mio caso partivano 5.5A quasi totalmente reattivi.
Ciao, premesso che non ho mai realizzato un circuito connesso alla tensione di rete, se volessi realizzare un tale progetto dovrei usare un trasformatore di isolamento?
Ciao, sarebbe meglio averlo. Soprattutto se sei alle prime armi e non hai mai realizzato o collegato cose alla tensione di rete.
Buongiorno, Ma i due cavi dell indutore di entrata dell transformatore si possono collegare diretamente nella cottente di casa 220 V ?
Ciao, i terminali del primario di un MOT si possono collegare ma occhio he poi in uscita ti trovi 2 kV. Vedi questo video: ruclips.net/video/joSGmXJG5wE/видео.html&ab_channel=ATLab
Ciao grazie per i tuoi bellissimi video, premetto che sono un neofita quindi magari faccio una domanda sciocca: ma come fai a non prendere la scossa? Anche se sei isolato galvanicamente dalla terra se tocchi entrambi i terminali non diventi parte del circuito? Dovresti essere attraversato dalla corrente o no? Inoltre non mi é chiaro qual é la massa sul secondario visto che non c'è più la terra
Ciao Alessandro, non è affatto una domanda stupida. E la risposta è che se prendi in mano entrambi i conduttori sull'uscita ci resti attaccato prendendoti una scossa. Il trasformatore isola solamente rispetto a terra, ma tra le fasi di uscita ci sarà sempre 230V. La massa è solo una convenzione. In questo caso l’uscita è flottante rispetto alla massa (terra) dell'impianto se preso quello come riferimento.
Le masse degli utilizzatori a secondario le posso comunque collegare a terra? O rischio strani ricircoli su questo conduttore?
Le masse degli utilizzatori vanno sempre messe a terra se è previsto il conduttore di terra. A meno di non fare prove particolari per cui ha senso scollegarle
bellissimo, grazie! La regola della mano sinistra in tasca perchè la destra è usata per" assistere" Lorentz 😜
Hahaha bella questa!!;) grazie per il commento
Domanda, la carcassa metallica del trafo (unico trafo 230/230) va messa a terra sul sistema di distribuzione TT che alimenta il primario ? Sul sistema IT creato in uscita le masse degli utilizzatori (apparecchio in prova/ oscilloscopio) non vanno poste sulla stessa terra del primario ?
Ciao Francesco. Si la carcassa e l'eventuale schermo vanno messe a terra sul lato primario. L'apparecchio in prova lo si lascia flottante mentre l'oscilloscopio va assolutamente messo a terra come il trasformatore (quindi sul sistema di alimentazione TT con la terra dell'impianto di casa). Serve proprio per questo il trasformatore di isolamento, permette il collegamento di un oscilloscopio che ha un terminale collegato a terra (la calza del BNC). Chiaramente a questo punto il resto del circuito è libero di raggiungere tensioni elevate quindi bisogna stare molto attenti a dove si mettono le mani!
Complimenti, volevo chiederti come si fa ha calcolare il condensatore per rifasare il trasformatore di isolamento?
grazie
Ciao e grazie mille:) il condensatore di rifasamento si deve calcolareapartire dalla potenza reattiva che assorbe il carico. Poi da li si calcola la corrente e di conseguenza il valore di capacità. Ci sono formule già pronte all'uso volendo!
Mi piace molto il tuo modo di spiegare le cose :-))) Sei molto bravo! Come mai nel realizzare il secondo avvolgimento (che si è fuso) hai usato filo di rame di sezione molto più piccola di quella originale? Sbaglio se dico che nel caso fosse andato tutto bene, la potenza del trasformatore sarebbe stata molto ridotta???
Grazie mille:) si è corretto, se le cose andavano bene (e a dire il vero non ci speravo molto) la potenza era ridotta. La decisione di usare un filo sottile era per comodità perchè già in partenza sapevo che usare un MOT avrebbe avuto i suoi svantaggia, ad esempio un assorbimento a vuoto di oltre 5A. Ahimè i MOT sno dimensionati proprio al limite di ogni parametro e quindi sono poco efficienti.
Salve, video interessante. Avevo 1 domanda. Devo collegare l'uscita di un inverter all'impianto di casa (di un impianto fotovoltaico fai da te). Tutti gli inverter ibridi o anche a onda pura producono sempre una "bifasica" (so che non è corretto ma nell'ambiente la chiamano così) cioè su un conduttore ho -115V e sull'altro 115V fra l'altro di solito la terra non c'è dentro l'inverter.
Ora per risolvere questo problema e collegare MANTENDENDO PERO' TUTTE LE SICUREZZE sono state proposte varie soluzioni:
1) mettere subito dopo l'uscita dell'inverter uno dei 2 cavi (magari quello che da tensione negativa) a Terra.
2) Mettere in uscita all'inverter un magnetotermico differenziale 2P
3) Mettere in uscita all'inverter un trasformatore di isolamento di adeguata potenza 230 / 115 - 0 - 115V collegando lo 0 a terra il secondario -115 +115 all'uscita dell'inverter il primario 230 alla linea di casa che va al salvavita.
Lei cosa suggerisce come metodo più sicuro e affidabile?
Ciao, Un quesito .... in ambito musicale ... per evitare ronzii nell' amplificatore per chitarra , causati da illuminazioni al neon , può essere utile un Trasf. di isolamento 230 Primario /230 secondario ?
dovresti essere sicuro che il ronzio arrivi via rete elettrica; se il tuo ampli ha doppia alimentazione (rete /batteria) prova a vedere se il disturbo è presente con entrambe le alimentazioni, se si il segnale lo capti per altre strade ( magari il pick up della chitarra) e allora il trasfo d'isolamento non avrebbe nessuna efficiacia.
se invece a batteria non hai il disturbo avresti la prova che viaggia sulla rete e forse ( dico forse) il trasformatore potrebbe aiutare, ma sarebbe meglio filtrare ulteriormente piuttosto che isolare.
Ciao
eh si il rumore non è detto arrivi dalla rete. Ma a livello musicale e audio di solito si va sulle basse frequenze più che condotto quindi non può essere. Il problema però potrebbe essere che arriva dal cavo della chitarra o da altri giri strani. Gli amplificatori di solito sono isolati dalla rete 230V. Anche per qeustioni di sicurezza:)
Buonasera! Ottimo spunto! Ma avresti dovuto usare filo di rame smaltato di identico diametro sia per il pimario che per il secondario, oltre che con lo stesso numero di spire. Se cambi il diametro la potenza prelevabile é diversa da quella fornita in ingresso!
Ciao hai perfettamente ragione, ma ahimè non ne avevo a disposizione di quel diametro e come hai visto non valeva la pena di usarne per fare esperimenti😃 comunque un MOT andrebbe riavvolto da zero tutto sia prim che sec:)
@@ATLaboratory scusami, una domanda, per avvolgere un trasformatore tu usi la regola del 42 o del 36 come fattore di conversione per calcolare il numero di spire in base alle dimensioni del nucleo ferromagnetico
No a dire la verità io ho trovato un manuale di anni e anni fa che riporta una stima della potenza sulla base della sezione del nucleo. Dovrebbe tenere conto anche dei coefficienti di stipamento dei lamierini:) quella formula è comoda perche permette di valutare anche l'uso del trasformatore se continuativo o intermittente e via dicendo. Magari ci faccio una foto e la pubblico sulle pagine
Ciao, in questo circuito contano i Watt dei due trasformatori? Ne ho 2 uguali da 15v e 45W, in uscita la 220 avrà il limite dei 45w? grazie
Ciao, certamente, il limite di potenza è dato dal più piccolo dei trasformatori..
Ok, che caratteristiche dovrei avere per avere un uscita da poter usare in quasi tutte le occasioni di uso piu comuni?
@@liloeconnie difficile darti una risposta assoluta.. dipende anche da quello che fai tu.. sul mio canale ne trovi due.. uno da 1 kVA e uno da 100VA..
prova a cercare i video, uno è quello del banco variac più vecchio.. non so se lo hai visto;)
@@ATLaboratory ok ci do un' occhiata thx
Wow sul tuo canale fa pubblicità anche Johnny Depp 😁👌
Hahaha si con Ben Stiler e Owen Wilson
non posso non notare il G471 , lo usavo agli inizi degli anni 80 , fantastico.... Fa strano vedere un ragazzo giovane che si entusiasma e sperimenta con passione in una società di celebrolesi ,che ama circondarsi di " cose elettroniche ", senza sapere minimamente come funzionano. Quindi dopo sto pippone ...complimenti ....
Ciao e grazie mille:) ma va non è un pippone anzi un bel commento!! Si e pensa che quell'oscilloscipio funziona ancora!!
dottore dottor innanzitutto grazie di queste chicche edu che mi stanno facendo colmare lacune altrimenti imponderabili..
la prego mi aiuti..
mi spiegate la funzione del terzo filo dei mot?? quello spesso avvolto in tela cerata a loop sul secondario?
please and thanks in advance a chi sa
salute
Ciao Andrea, grazie mille per I complimenti! Il terzo avvolgimento quello avvolto esterno che produce circa 3-5V serve per alimentare il filamento del magnetron
@@ATLaboratory grazie..o luminosissimo!! un giorno mi farò una ragione di non riuscire a venirne a capo.. per intanto grazie!;)
I love it !
Thank you very much:)
Qual'è il rendimento medio di un trasformatore di isolamento su rete domestica con 2 Kw di assorbimento?
Ti ringrazio.
i rendimenti dei trasformatori sono sempre alti (più è grande e fatto bene il trasformatore più alto è, si arriva anche al 95% di rendimento, ma nei trasformatori da MW di potenza: roba da centrale di produzione) ma se vuoi mettere in sicurezza tutta la casa è meglio prendere un prodotto professionale. Tieni presente poi che il trasformatore ha un autoconsumo proprio che c'è anche se il secondario è scollegato (quindi aumento della bolletta)
Mio padre aveva un autotrasformatore da 30 KW che a vuoto consumava 1 KW ( quindi 24 KWh al giorno solo di autoconsumo)
Lo aveva installato in seguito al cambio di tensione della linea enel alimentante dal sistema 127/220 al 220/380 per non dover cambiare tutti i motori dei macchinari nel suo laboratorio.
Naturalmente non puoi fare una proporzione esatta tra autoconsumo e potenza ma anche se autoconsumasse 100 W sarebbero 2.4 Kw al giorno
@@zolatanaffa87 Grazie, sei stato chiarissimo e professionale.
ciao a tutti:) zola ha fatto chiarezza in modo assoluto! Devo ringraziarlo perchè mi aiuta a rispondere alle varie richieste!! Giusto per aggiungere qualche altro numero, nel video si vede che la potenza a vuoto (autoconsumo) di uno dei due trasformatori provati è sulla decina di watt. Se invece si usa un MOT li si sul kVA (che di fatto sonocirca 150W 1000kVAr). Un buon trasformatore (non un MOT) come dice zola arriva comodamente sopra il 90%
ale cosa devo fare per il righelloo
Ciao Gabriele:) scrivimi su Instagram e te lo mando anche a te:)
Grande,di dove sei?
Grazie! Io sono di Trento:)
Minuto 2:12 - che le uscite del trasformatore di isolamento siano isolate da terra, ok.
Misurare la tensione di uno dei reofori di uscita rispetto a terra con un multimetro digitale ( normalmente ad altissima impedenza ), porta a letture "inconsistenti", l'altissima impedenza vede "volare le mosche", forse con un multimetro un po' sordo ( 20.000 ohm/volt in cc, 4000 ohm/volt in ca ) si sarebbero avute letture ( sempre zero ) più umanamente comprensibili, o no ?
Ciao Alessandro, l'idea era proprio quella di far vedere che le uscite assumono rispetto a terra tensioni totalmente arbitrarie.. se si usa uno strumento a bassa impedenza di vedebbre zero e questo non sarebbe il caso reale perché si tornebbe a vincolare una fase a secondario a terra:)
L'idea del trasformatore di isolamento era venuta in mente anche a me, utilissima per testare ad esempio con l'oscilloscopio le apparecchiature che sono alimentate a 230 volt ( alternativamente si toglie la terra dall'oscilloscopio, ma con i rischi conseguenti ... ). Hai comunque detto ok, che con due trasformatori si hanno doppie perdite, ma certo è la soluzione più "pulita" dal punto di vista esecutivo. Come li vedresti due toroidi 230/24 volt ? In effetti i trasformatori classici, con avvolgimenti NON uno sull'altro, ma con due bobine una sopra all'altra, garantirebbero il massimo della separazione galvanica ... quindi NO per i toroidi.
E mettere a terra uno solo dei reofori degli avvolgimenti dei 24 volt come la vedresti ? Sarebbe un definitivo blocco dalla rete in ingresso, ma le capacità parassite con l'uscita ( utilizzo ) potrebbero dare problemi o diminuire la sicurezza ?
Infine, si potrebbe pensare ad una regolazione a ferro saturo operata sulla tensione ridotta ? Così da non aver problemi di fluttuazioni dalla società fornitrice ?
Grazie, ciao ...
CIao Alessandro di nuovo:) la versione più pulita di un trasformatore di isolamento la trovi in questo video: ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html e conisiste nel realizzare un trasformatore ad hoc. L'utilizzo di due trasformatori è svantaggioso sicuramente per le perdite (ferro e rame) raddoppiate ma anche per peso e volume. Sicuramente rimane la modalità più rapida per un hobbista! Laseparazione galvanica la si ottiene usando materiali isolanti ed è una caratteristica dei trasformatori di isolamento. Tieni presente che oltre alla separazione galvanica serve anche tenere tensione dall'avvolgimento alla carcassa, equesto è il punto più critico. Per la messa a terra degli avvolgimenti intermedi nel caso di usarne due ah molto senso se si vuole togliere totalmente le possibili interferenze condotte dalla rete e vincolare a terra le capacità parassite. Si può fare ed eventualmente vale anche la pena farlo con un sistema "mobile":) le capacità comunque ci saranno sempre e infatti il trafo di isolamento ha delle proprietà anche in alta frequenza..
Domanda da ignorante ma bisogna per forza usare un filo di rame smaltato per avere un avvolgimento funzionante o potresti usare un cavo normalissimo??? Grazie per i video che fai
Ciao, il filo di rame smaltato è necessario a garantire l'isolamento elettrico tra le spire. Se il filo in rame non fosse rivestito in alcun modo ci sarebbe un bel cortocircuito dove le spire si sovrappongono 😉
@@nicolafranceschinis si grazie della risposta intanto ma intendevo un cavo tipo quelli da casa per intenderci un N07V-K grazie ancora
@@andreghezzi5059 ho capito la domanda. In linea di principio non cambia nulla a livello elettrico, tuttavia lo spessore dell'isolante può diventare un problema visto che l'intensità del campo elettrico generato da una corrente attraverso a un filo lineare decresce al quadrato della distanza.
In poche parole, le spire più esterne sono troppo lontane dal nucleo magnetico e il rendimento diminuisce molto
Ciao Andrea, grazie mille! Come ti dice Nicola il discorso è più legato ad una questione di ingombri e spazio disponibile nel nucleo magnetico. C'è una precisazione da fare, il campo magnetico (non elettrico) non decresce con il quadrato della distanza all'interno del nucleo essendo il nucleo un anello chiuso. Questo è valido fuori dal nucleo o se il nucleo fosse aperto.
Uffa volevo vedere il trasformatore di isolamento. Anche se non avevi 2 MOT identici potevi comunque provare ad accoppiare i due primari e vedere i risultati
Nel prossimo video (o quello dopo) se riesco a muovermi per comprare il nuovo cavo di rame:) lo rifarò tutto da zero con una bella scocca funzionale. Pensavo ad un 100VA da avere sul banco invece di quel gigante da 1kVA:)
Però col trasformatore di isolamento se faccio corto tra i cavi il magnetico non scatta e fondo tutto.. dita comprese?? O sbaglio? Grazie
Ciao, il magnetotermico di casa non è detto che interviene.. dipende da come e cosa colleghi.. invece per ovvi motivi il trasformatore va collegato a due fusibili di protezione del primario e del secondario:) puoi vedere il secondo video sul trasformatore di isolamento
Bien 👍
Many thanks!
10:00 forse era meglio un filo dello stesso spessore?
Si ma sarebbe stato sprecato per fare un test. Nel prossimo video farò capire perchè il MOT, così com'è, non va bene per fare un trasformatore di isolamento.
Bel lavoro! Soprattutto i continui avvertimenti sullo stare attenti. C'è troppa gente che scherza on line con certe cose. Purtroppo basta una leggera disattenzione per farsi molto male, specialmente quando si è principianti.
Grazie mille:) si hai ragione e sarebbe da fare ancora più chiarezza!!
Posso passare a trovarti nel tuo laboratorio? Mi piacerebbe scambiare qualche parola se hai tempo 🙂🙏
Si puoi passare a trovarmi, però meglio se mi scrivi su Patreon o Instagram:)
@@ATLaboratory Patreon ancora lo devo sviluppare, Instagram so a malapena che roba sia. Non è necessario vedersi per scambiare due parole. Fatto, funziona.
Era perché non condivido pubblicamente la posizione del mio laboratorio o contatti personali su RUclips
😊😉👍
Grazie Gaetano!!:)
Topp
Grazie mille:)
Io non ho capito perchè non si prende la scossa pure se tocco la fase. Che c'entra che non c'è la messa a terra sul secondo avvolgimento? E perchè dovrei mai preferire un trasformatore di isolamento se un impianto con la messa a terra già è abbastanza una sicurezza?? Devo fare l'esame di misure elettroniche e non ho capito un tubo sul trasformatore di isolamento, a parte che ha rapporto delle spire 1:1. Ci ho perso una mattinata e dalle slide che ho non si capisce :(
Infatti il trasformatore di isolamento non aggiunge sicurezza! Semplicemente ti isola dalla rete. Questo vuol dire che l'avvolgimento secondario può essere collegato a qualsiasi potenziale. Chiaramente tra i due terminali dell'avvolgimento ci sarà sempre la tensione 230V ma tra un terminale e la terra può esserci qualsiasi tensione. Il differenziale serve per proteggere un altro tipo di contatto, il contatto indiretto causato da un guasto di un apparecchio. Se tocchi un conduttore con le mani il differenziale non è detto che intervenga.
@@ATLaboratory Se prendo uno dei terminali del secondo avvolgimento con la mano, sono bagnato come un pulcino e sono scalzo, perché la corrente non passa dal terminale al pavimento e mi ammazza? Se faccio la stessa cosa a casa, invece, dovrebbe scattare il dispositivo di massima corrente e staccare, giusto? Non so se esiste una risposta semplice a queste domande 😅
Peccato per il corto sulla carcassa, era una buona idea!
Grazie mille:) alla fine meglio così, il MOT è molto inefficiente se tenuto con lo stesso primario.
Per me nel MOT non ci sono più di 110-120 spire al primario...270 mi sembrano troppe a meno che non si vuole ottenere 380 volt al secondario. Il rame smontato da altri avvolgimenti raramente si può utilizzare .....
Concordo in pieno per esperienza fatta. Infatti questo era un video per far vedere come NON fare un trasformatore di isolamento:) ho realizzato la versione corretta nel video successivo che trovi sul canale
Macchina elettrica importantissima...trasformatore di isolamento importantissimo al pari di un Variac per altri motivi.
Concordo in pieno:) e averli tutti e due è ancora meglio
Quando ti ho visto utilizzare il cavo isolato da degli avvolgimenti usati mi sono detto: strano a me si rovinano sempre i cavi di recupero dagli . Avvolgimenti. come avrà fatto? 😁😁
Hahaha apunto.. come avrà fatto a non... ahhh no anche a lui è successo xD per farlo fatto bene bisognerebbe procedere per singoli strati e isolandoli tra di loro. Forse così si riesce adevitare che saltino subito:)
@@ATLaboratory oppure si compra nuovo che é meglio😁👌
Eh si e appena posso vado a fare rifornimento:)
Li uso spesso per isolare caldaie centraline cancelli ed altre apparecchiature elettroniche.... l'unico svantaggio é il consumo di corrente a vuoto.
Eh si se sono sottodimensionati la corrente a vuoto va alle stelle! Vedi i MOT che sono proprio tirati per il collo e a vuoto assorbono 1kVA quasi tutto reattivo:)
Ma se uso il primario di in altro mot?
il trasformatore di isolamento ha due avvolgimenti con lo stesso numero di spire, quindi il numero di spire dei due primari deve essere uguale.
Se il numero di spire è diverso hai tensioni diverse in entrata e in uscita
@@zolatanaffa87 se sono differenti sarà di pochi avvolgimenti...basta togliere o aggiungere..poi se sono meno di 20 volt va bene cosi. I certe zone d italia non si arriva a 205 vac e in altre si passano i 240...
@@-Crash-Nebula-- si la tua idea è corretta ma allora non è più solo un trafo di isolamento ma anche un adattatore di tensione.
in questo caso la differenza tra gli avvolgimenti deve essere al massimo di un 10% perchè se tu lo alimenti con 220 V dall'altro lato arrivi a 242V ;
viceversa se tu hai una tensione molto alta (se abiti vicino alla cabina, può capitare) scambi le connessioni e la tensione di uscita si abbassa a valori più "confortevoli"
ma si parla di un 10% non di più perchè diventerebbe ingestibile (i limiti per una tensione sono di 230 V +6% - 10% ma non sono sui valori istantanei: la misura probante si fa con voltmetri registratori (certificati) installati ai morsetti del contatore per una settimana, questi registratori eseguono la media della tensione su periodi consecutivi di 10 minuti ognuno e se il numero dei campioni falliti supera il 5% del totale allora hai la tensione bassa; si, sono valori molto larghi ma la legge prevede questi.
Il contatore elettronico fa queste medie e le memorizza almeno per tutto il mese (mi pare di più ma non ricordo esattamente) che non hanno valore legale ma tecnico (i contatori di casa non sono certificati uno per uno, rientrano nella classe 1 ma non hanno bollettino di taratura per ogni esemplare) e vengono utilizzate dai sistemi di controllo del distributori per monitorare l'andamento delle linee elettriche, l'installazione del registratore certificato si fa su richiesta e il costo viene pagato in bolletta nel caso che il disservizio non venga riscontrato.
Sisi lo si può fare come ho detto nel video:) se hai la fortuna di avere due MOT uguali va bene. Ci sono due svantaggi però: uno è che nel mio caso nonostante avessi tanti MOT non ne ho trovatidue uguali. A parte il numero di spire deve essere uguale la dimensione dell'avvolgimento perchè basta che sia fuori di 2mm e non lo si riesce a far entrare.. l'altro è che il MOT è sottodimensionato sulla potenza quindi è poco efficiente. A vuoto un MOT assorbe circa 1kVA (che in realtà è quasi tutta potenza reattiva). Magari lo spiego meglio nel prossimo video:)
Uh maremma! Mi sembra di sentire da qui l'odore del fumo magico😬😬😬😬
Hahaha mi ha impestato il garage per giorni;)
Conoscevo il trasformatore di isolamento, l'ideale sarebbe accoppiarlo a un variac, ma poi andrebbe fatto il calcolo della potenza massima del carico applicabile, cosa non semplice.
Assolutamente, ti invito a vedere il video del banco di alimentazione 230V che ho usato all'inizio per dimostrare l'utilità del trasformatore di isolamento:) nel banco c'è un VARIAC con la possibilità di collegamento in serie dei due dispositivi. ruclips.net/video/U8Kz8ZjkmTM/видео.html
Non riesco proprio a capire il meccanismo di funzionamento. Cosa intendi dire che è completamente svincolato da terra il secondario? Il primario non lo è?
Il primario è connesso alla rete 230V la quale è vincolata a terra in cabina di media tensione (il neutro è messo a terra in cabina, puoi vedere alcuni dei miei shorts sul canale dove faccio alcuni esperimenti).. l'uscita e il secondario non ha alcun collegamento con la terra..
Penso che Una volta che funziona la cosa importante da fare è ANNEGARLO nello smalto epossidico più e piu volte in modo da eliminare le vibrazioni che altrimemti saranno fortissime..seconda soluzione.usa 2 nuclei ad E uno sopra l altro così avrai piu spazio per un avvolgimento fai da te piu spesso
Le vibrazioni ci sono ed abbondanti perché si è creato del traferro tagliando il nucleo ferromagnetico. Ciò abbassa ulteriormente il rendimento. Purtroppo questi trasformatori vengono saldati e non si possono smontare come quelli con lamierini EI (ma anche questi ultimi poi andrebbero riverniciati con l'apposita vernice isolante). Come esperimento per capire ci può stare ma per uno scopo funzionale conviene spendere e acquistarlo da chi fa trasformatori.
@@vittoriobacchiega9118 levibrazioni ci sono a causa del avvolgimentol primario di diametro esageratamente grosso ....(infatti se lo alimenti al contrario non vibra )anche se non lo tagli vvibra ..
@@-Crash-Nebula-- Ovvio che ogni trasformatore vibri (magnetostrizione) ed un fattore di perdita, nel computo energetico complessivo, è l'energia meccanica Ripeto, interrompendo il circuito magnetico si inserisce la riluttanza magnetica dell'aria (traferro) che ha la sua influenza (peggiorativa) sul flusso magnetico.
Ciao a tutti:) anche questa bella discussione! Si c'è da dire che i MOT sono particolarmente "sfigati" perchè sono esageratamente sottodimensionati per quanto rigurda la potenza. In quello che ho aperto ho stimato che l'induzione supera 1.7 T che è fuori da ogni grazia e tira fino al collo il nucleo magnetico. Quindi vibra un sacco, sarà al limite della isteresi e infatti ha un assorbimento a vuoto di 1kVAr quasi. Per l'assemblaggio di una versione più performante sto provando con un altro trasformatore "saldato", mantenendo il campo basso spero le vibrazioni siano accettaibili e riallineanto la I sulla E si riesca a raggiungere valori accettaibili:)
@@ATLaboratory secondo me il nucleo va bene ..devi fare a mano tutti e 2 gli avvolgimenti con una resistenza molto piu bassa .
Ciao , il tuo insuccesso è stato probabilmente causato dall'aver utilizzato il rame smaltato recuperato: poteva giaà essere danneggiato dal precedente utilizzo; Ma aggiungo che non hai interposto strisce di carta isolante tra i vari strati, in questo modo pò darsi che i fili di due strati sovrapposti tra i quali la tensione ptrebbe esere già connsistente siano venuti in contatto per difetto di smaltatura! il procedimento è corretto, Ma per noi hobbisti sarenbbe più utile costruire un supporto di cartone su una sagoma di legno e andare da un elettromeccanico a richiedergli di fare un avvolgimento stratificato delle spire richieste! riguardo i mot, mi sembra strano che tra i tanti che hai disponibili non ve ne siano due compatibili di cui accoppiare i primari! Evidentemente di dovrebbe provvedere a recuperarli da due forni identici per aver due primari compatibili riguardo al numero di spire il tuo procedimento sembra corretto, ma piuttosto che costruire un avvolgimento provvisorio ad hoc, avresti potuto utilizzare l'avvolgimento ausiliaro( quello con i fili isolati dal tubeto sterlingato) di alimentazione del filamento; misurando la tensione ai capi dello stesso, e ai capi del primario e poi calcolare il numero di spire necessarie ricavato appunto dal rapporto tra la tensione misurata sul secondario ausiliario e il n° di spire dello stesso (questo avvolgimento in genere non è necessario e solitamenre viene rimosso! Nel rimuoverlo, si possono appunto contare le spire!
Ciao, concordo sulle cause e vedendo che c'è della conoscenza pensavo fosse abbastanza chiaro che si trattava di un mero esperimento (quasi più ludico che utile) per far vedere che primo con i MOT si hanno grosse rogne di corrente a vuoto e che comunque farsi un avvolgimento non sempre è la cosa migliore (come dici tu:) In realtà avevo già in programma di realizzare un trasformatore di isolamento con tutti i canoni del caso. Purtroppo per i MOT anche a me sembrava assurdo, ma non è facile trovarli identici perché ad esempio tra modelli diversi la sezione del nucleo cambia e di conseguenza gli avvolgimenti non si riescono più a montare. Ti lascio per conoscenza il video relativo al trasformatore di isolamento che ho presentato subito dopo: ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html
Come faccio a vincere il righello :D ?
Per ora sto dando i righelli a chi mi ha sostenuto negli anni con commenti, like, condivisioni e donazioni. Se ti va te lo posso spedire ugualmente purchè ci sia un contributo da parte tua:)
Hai citato il trasformatore del microonde, che però ha una tensione d'uscita sul secondario di 2kv ed è molto pericoloso
Si hai ragione, mi è sfuggito di dire che il secondario va tolto completamente. Li ho fatti vedere qui nel dettaglio molti anni fa:) ruclips.net/video/joSGmXJG5wE/видео.html
Sono ottime idee...
Il problema è trovare un MOT o un nucleo
Si hai ragione, devi deviare tutti gli amici e le persone che conosci e che buttano via un microonde;)
buon diodo a tutti hahhahaha bellissimo
Hahaha grazieee!!:)
Perché non compri uno ?
Meglio comprarne due:)
non si mette mai e poi mai un avvolgimento a contatto con i lamierini,perche' inserendolo lo hai certamente rovinato lo smalto del filo che e' molto delicato (ci dovevi mettere del cartone )
Hai ragione, se ci fai caso il cartone c'era solo che non riuscivo più a sfilare l'avvolgimento dal rocchetto. Nella prima versione che ho tentato era ancora meglio perchè l'interno dell'avvolgimento era fatto da diversi giri di nastro isolante e quella plastica apposita. Ahimè non mi è riuscito di finirlo e ho dovuto buttare tutto:(
TESLA faceva sbalordire cosi!! alle persone ingnoranti,Tesla era unico.
E anche ai non ignoranti, ha sviluppato molte cose tecniche!:)
Trasformatore con rapporto 1:1??? Se trovi un trasformatore senza perdite... Il che è impossibile. Informati!
Mio caro, so benissimo che cosa vuol dire la realtà rispetto al mondo ideale! In ogni caso, informati anche tu e capisci il senso di fare informazione! Sicuramente non è con i tuoi modi che la si fa;) e magari guarda anche il vero video sul trasformatore di isolamento!
Io voglio un righello
Ciao Sonia, se riesci contattami sulle pagine social!
aaaaaaaaauuuuuuuuaaaaaa
FUMO!!!! ahahhaahaa
Hahaha eh si maledetto fumo;)
ciao, ma se prendiamo i due primari di due trasformatori identici e li montiamo insieme non abbiamo risolto il problema?
Ciao, si esatto. Ma trovare due trasformatori identici con primari separati non è così semplice
@@ATLaboratory trasformatori di microonde, hanno anche una buona potenza
Trovarne due uguali a me non è mai capitato in 15 anni di smontaggi:) comunque un MOT non ha una gran potenza.. si tira 1 kVA circa ma il nucleo è tirato oltre ogni limite di saturazione
@@ATLaboratory per un banco di elettronica va bene.
Secondo me comunque molto meglio riavvolgere il primario una volta aperto il trasformatore. Io ho fatto così per la versione finale del mio (a parte le spire non perfettamente parallele)
ruclips.net/video/pZL3DpfrLnw/видео.html
il mio l ho posato sulla cappotta della macchina e sono partito... mai più ritrovatp 😣😣😣
Haha che storia! Fortuna non c'era nessuno dietro altrimenti gli rifacevi la macchina nuova😅