é sempre un enorme piacere ascoltarti! Bravo Dada! Continua così che sei prezioso per molti, anche per chi come me semplicemente ama il mare e il vento, ti lovvo very much
Considerazione: mi sono bevuto tutte le puntate tutte d'un fiato! Finalmente ho ascoltato quei video brevi, pratici, sintetici, che mi hanno fatto appassionare al canale!!!😊😊 grazieeee! Speriamo ne seguano tanti altri! A presto Paolo
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare... Corretta la teoria ma la pratica? Innanzitutto comincerei dal valutare dove ci si trova, siamo in mare aperto o sottocosta? Se siamo sottocosta c'è un riparo nei paraggi? Conosciamo le rade/porti in zona? Che tipo di equipaggio abbiamo a bordo? Siamo soli? Abbiamo un equipaggio di esperti velisti o la famigliola in vacanza? Status delle batterie? Ecc... Ognuna di queste variabili andrebbe presa nella dovuta considerazione, converrete che se si è sottocosta ed a pochi minuti di navigazione c'è una rada protetta forse non è il caso di andare verso il mare aperto, magari con una famigliola terrorizzata al seguito e l'oscurità in agguato... Per cui va bene la teoria ma un buon comandante a mio avviso dovrebbe saper valutare rapidamente tutte le variabili in gioco e prendere una decisione. Una cosa che mi sento di consigliare è di accendere il motore fin che parte, questo garantirà l'energia necessaria per la pompa di sentina ed una volta partito saremo molto più tranquilli in caso di fulmini, poi se si dispone di una tormentina o di una trinchetta tanto maglio, si valuti bene anche lo status di un eventuale fiocco/genoa e relative manovre (soprattutto lo stopper) e se l'avvolgifiocco ha mai dato problemi in fase di riavvilgimento, meglio non scoprirlo durante una tempesta...
Grazie del contributo Sulla mia esperienza usare il motore con mare formato aumenta parecchio il rischio di arresto del motore stesso a causa della morchia che va in emulsione.
@@DanieleBombaci esatto, anche lo status del serbatoio, dei filtri e del relativo carburante è una variabile da considerare, ogni decisione in mare comporta vantaggi e svantaggi, lo scopo è proprio riuscire a minimizzare gli svantaggi e massimizzare i vantaggi cosa a mio avviso piuttosto difficile se non si vive in barca e la si usa solo qualche weekend nella bella stagione. Poi si sa, la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo e le tragedie capitano anche ai professionisti per quanto preparati possano essere.
ed è la ragione per cui non è mai cosa intelligente, soprattutto se vi è rischio di temporali, navigare a 300 metri dalla costa (come però vedi normalmente fare e spesso a motore 🤔🤔 )
é sempre un enorme piacere ascoltarti! Bravo Dada! Continua così che sei prezioso per molti, anche per chi come me semplicemente ama il mare e il vento, ti lovvo very much
Grazie Manu
Considerazione: mi sono bevuto tutte le puntate tutte d'un fiato! Finalmente ho ascoltato quei video brevi, pratici, sintetici, che mi hanno fatto appassionare al canale!!!😊😊 grazieeee! Speriamo ne seguano tanti altri! A presto Paolo
@@paololongo-GoingMary grazie di cuore Paolo
Ma non li hai visti tutti
Ti manca l'ultima puntata
Cia' dai che te lo pubblico
@@DanieleBombaci e poi c'è ne saranno altre a seguire, vero? 🤣
Ho un fitto programma
Grazie Daniele!👍
Grazie a te
Che bel video, semplice e formativo
Grazie di cuore
Ti seguo con piacere cercando di apprendere dalla tua esperienza, purtroppo l’audio è spesso si non buona qualità….buon vento
La premessa è che ero in ferie e ho girato alla buona
È il format di questi video
Altri sono più precisi
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare... Corretta la teoria ma la pratica? Innanzitutto comincerei dal valutare dove ci si trova, siamo in mare aperto o sottocosta? Se siamo sottocosta c'è un riparo nei paraggi? Conosciamo le rade/porti in zona? Che tipo di equipaggio abbiamo a bordo? Siamo soli? Abbiamo un equipaggio di esperti velisti o la famigliola in vacanza? Status delle batterie? Ecc...
Ognuna di queste variabili andrebbe presa nella dovuta considerazione, converrete che se si è sottocosta ed a pochi minuti di navigazione c'è una rada protetta forse non è il caso di andare verso il mare aperto, magari con una famigliola terrorizzata al seguito e l'oscurità in agguato...
Per cui va bene la teoria ma un buon comandante a mio avviso dovrebbe saper valutare rapidamente tutte le variabili in gioco e prendere una decisione. Una cosa che mi sento di consigliare è di accendere il motore fin che parte, questo garantirà l'energia necessaria per la pompa di sentina ed una volta partito saremo molto più tranquilli in caso di fulmini, poi se si dispone di una tormentina o di una trinchetta tanto maglio, si valuti bene anche lo status di un eventuale fiocco/genoa e relative manovre (soprattutto lo stopper) e se l'avvolgifiocco ha mai dato problemi in fase di riavvilgimento, meglio non scoprirlo durante una tempesta...
Grazie del contributo
Sulla mia esperienza usare il motore con mare formato aumenta parecchio il rischio di arresto del motore stesso a causa della morchia che va in emulsione.
@@DanieleBombaci esatto, anche lo status del serbatoio, dei filtri e del relativo carburante è una variabile da considerare, ogni decisione in mare comporta vantaggi e svantaggi, lo scopo è proprio riuscire a minimizzare gli svantaggi e massimizzare i vantaggi cosa a mio avviso piuttosto difficile se non si vive in barca e la si usa solo qualche weekend nella bella stagione.
Poi si sa, la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo e le tragedie capitano anche ai professionisti per quanto preparati possano essere.
@bsoflv si vero
ed è la ragione per cui non è mai cosa intelligente, soprattutto se vi è rischio di temporali, navigare a 300 metri dalla costa (come però vedi normalmente fare e spesso a motore 🤔🤔 )
Concordo pienamente