Non si diventa adulti a 18 anni e un giorno. I care leaver in Parlamento

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  • Опубликовано: 22 сен 2020
  • A Roma nelle giornate tra il 27 e il 29 gennaio 2020 una rappresentanza di care leaver provenienti da diverse regioni d’Italia ha lavorato insieme ai referenti e ai volontari dell’associazione Agevolando alla presentazione di una serie di “Raccomandazioni”. Le loro riflessioni, per migliorare il sistema di accoglienza in affido e comunità e la transizione all’autonomia, sono state consegnate alle istituzioni, ai decisori politici, ai professionisti e ai giornalisti in occasione della Seconda conferenza nazionale del Care leavers network Italia che si è svolta alla Camera dei Deputati. Presente anche il presidente della Camera, Roberto Fico, che con le sue parole apre il documentario. Il video è stato diretto da Ryan Harris, anche lui care leaver e filmmaker.
    Per saperne di più:
    www.agevolando.org
    PER SOSTENERCI
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    ***
    Progetto realizzato da: associazione Agevolando e Cnca - Coordinamento nazionale comunità di accoglienza con il contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Avviso n.1/2017
    Regia: Ryan W. Harris
    Direttore della fotografia: Simone Gambelli
    Sound Design: Alessio Festuccia
    Location:
    Opera nazionale per le Città dei Ragazzi - Roma
    Camera dei Deputati - Roma
    Per la realizzazione di questo video si ringraziano:
    Federico Zullo
    Fabrizio Pedron
    Luigi Mangieri, Mariano Bottaccio e Cnca
    Maria Chiara Vita Finzi, Cecilia Dante, Diletta Mauri e i referenti regionali del progetto Care leavers network (Giorgio Vergano, Nadia Agnello, Alberto Tosetti, Clarissa d’Alberto, Maria Von Lutterotti, Samanta Ferri, Milena De Rosa, Adriano Toffanello, Daniela Cocco, Marco Servillo, Monica Romei, Clara Grittani, Marco Pisano)
    Elisa I., Mercy D., Ottman A., Fabio G., Akena S. e tutti i ragazzi e le ragazze del Care leavers network Italia
    Alfonso Improta (Fonzie)
    Stefano Sartini e l’Opera nazionale per le Città dei Ragazzi - Roma
    On. Emanuela Rossini

Комментарии • 1

  • @user-kg9gl8bl8l
    @user-kg9gl8bl8l Год назад +1

    Ecco, se una persona non può nemmeno partecipare a un pigiama party, usare un cellulare, uscire con le amiche e gli amici, senza che abbia colpe, significa che qualcosa non va. Chi dovrebbe stabilire le regole dovrebbero essere le persone in diretto contatto, ossia educatori, educatrici e non assistenti sociali e giudici minorili che poco o nulla vedono i ragazzi. I no inoltre andrebbero sempre motivati. Non puoi fare questo per... ecco, non perché no e basta. Come si può responsabilizzare una persona se li si vieta tutto, anche di sbagliare? Spero che i miei commenti non vengano presi come un attacco perché ci tengo molto a sottolineare che non voglio assolutamente attaccare