Caspita che video lezione. Mi sono iscritto al tuo corso ma anche questi video sono veramente formativi. Si prende coscienza di aspetti prima poco leggibili. Grazie
Caro Damiano, le tue riflessioni sono sempre molto interessanti ed utili. Ma ciò che più apprezzo di questo canale è la vostra pacatezza, l'atteggiamento privo di esaltazioni da guru a differenza di molti altri canali dove la supponenza domina sovrana
Ancora una volta, bravo Damiano !!! Non bisogna essere indulgenti con le brutture che si vedono in rete. Brutture che, alla fine della fiera, sono un "danno collaterale" indotto dal marketing delle case fotografiche. Nella mia piccola e modestissima esperienza mi torna tutto quello che hai detto. In particolare, il fatto che i mezzi toni del digitale risultano piatti e con pochi passaggi tonali. Penso che questa sia una grande debolezza dei software che elaborano i dati dei sensori. Mi è capitato di fare lo stesso scatto (ritratto) sia in pellicola (piccolo e medio formato) che in digitale (Fuji S5 pro, quindi, sensore CCD) e sono riuscito ad avvicinare lo scatto in digitale alla resa della pellicola solo lavorando sui mezzi toni. Mi domando perchè questo non possa essere fatto direttamente dai software delle fotocamere. Forse un giorno ci sarà una AI addestrata sul lavoro dei grandi stampatori che sfornerà fotografie digitali bellissime, chissà.
Bravissimo !!! Insegni l'arte !!! Almeno quella fotografica, il che è già molto. Mi ritrovo perfettamente con te, perché per me il B-N era più che naturale, grazie a prestigiose pellicole, sviluppo e stampa su morbida carta camoscio, e ... pochi soldi in tasca, che non mi permettevano le più ... care immagini a colori, se non le adorate diapositive !!! Bei tempi !!! Per un po' di tempo ho interrotto questa passione ma, lo giuro, riprenderò la ... caccia fotografica, con qualsiasi mezzo !!! Ciao !!!
Secondo me per avere dei buoni scatti in b&w bisogna necessariamente riadattarsi, almeno per un certo periodo, a scattare esclusivamente in questo modo, altrimenti scattando a colori non avremmo la giusta visione e connettività per poter raggiungere certi risultati. A me ha stupito molto positivamente il vostro metodo "Calcoli" spiegato molto bene nel vostro corso inerente al B&W. Si parte sempre da una idea, da una visione sul campo di ciò che potrebbe essere "in tema" a ciò che vogliamo realizzare. Se si pensasse a colori probabilmente non ragioneremo assolutamente nella stessa maniera per via soprattutto della luce e dei contrasti tonali. Ho un debole in particolare con le pellicole analogiche "Ilford" e per la "Kodak T-Max". Per il b&n digitale mi trovo molto bene con l'Acros+R della mia fuji xt-4. PS hai provato DxO Photolab 5 che ora supporta i RAW di Fuji? È davvero tanta roba....ciao Damiano!
Bravo Damiano, video veramente interessante. Con la reflex digitale, non riuscivo più a “pensare” in b&n, era frustrante ed ero obbligato a postprodurre troppo. Da quando ho la mirrorless, scelgo il picture control monocromatico e questo aiuta, perché nel mirino vedi già in bianco e nero. Ho ricominciato a scattare in b&n… e sono felice.
Buon giorno. Sono un “nativo analogico” e ho parecchi problemi di adattamento. Esiste una documentazione relativa ai sensori delle varie fotocamere che, in base alla sensibilità impostata, dia la latitudine di posa in sotto e sovra esposizione? Nel caso di sensori a colori, la conversione dell’immagine in b/n comporta perdite o compressioni della scala dei grigi?
Per me il BW analogico ha un suo fascino e storia, sarebbe sciocco riprodurlo con il digitale se piace quello stile di fotografia conviene utilizzare l analogico. Mentre il BW digitale è completamente diverso, ci sono come nel passato a pellicola, dei maesti del bianco e nero digitale come Tim Booth, ma si vede moltissimo la differenza dello sviluppo elettronico rispetto a quello della camera oscura.
Questo è vero, solo che col digitale è difficilissimo ottenere omogeneità nei risultati in BN. Per il resto hai ragione, non ha senso paragonarlo anche se poi non è così differente dall'analogico, se fatto bene.
Ciao Damiano ho provato la Q2 monochrome eccezionale.....decisamente di qualità....ho la X-t4 e ho preso esempio dalle tue impostazioni che avevi elencato un pò di tempo fa sulla X-T3 con l'Acros e alcune accortezze per avere un ottimo b/n...scatto in jpeg e devo dire che sono soddisfatto è non c'è bisogno di enfatizzare i parametri....grazie
Tutto giusto. Ottimo video. Iper e ipo- contrasto sono errori evidenti e grossolani. Per le ombre troppo aperte credo che molti siano ossessionati dal dettaglio, ma la visualizzazione dell'occhio umano pure non coglie dettagli in ombra, specie con alte luci. Bisognerebbe non voler strafare e rimanere sul naturale, credo.
Ciao Damiano vedo solo adesso questo video, io sono quasi un nonnetto della fotografia.. iniziai con la mitica Diana F negli anni'70, ero più che ragazzino, passai poi all'instamatic e nell'83 alla mia prima reflex.. Una Nikon FE.....c.o. in casa... facevo BN, Cibachrome e E6 in casa ecc.ecc. Volevo chiederti, tu spesso dici che ancora usi le tue macchine analogiche ed io io ho tutto un corredo Nikon con 3 corpi (2 F3 + 1 FE2 col motore come nuovi di fabbrica..).non li uso da anni per paura della benedetta guarnizione di battuta specchio che mi dissero che dopo un certo tempo andava sostituita, pena lo sbriciolamento della stessa che può bloccare l'otturatore. E' vera sta cosa oppure si possono usare tranquillamente...??? tu l'hai sostituite sulle tue macchine?? Preciso che Vi seguo da oltre 2 anni anche se non ufficialmente (non avevo google account) e trovo spesso spunti interessanti con un linguaccio molto sul pratico che apprezzo molto. Saluti Ros
è meglio scattare direttamente in monoicromo o farlo in postproduzione? E'meglio lavorfre sul BN in Photoshop (con quale metodo?) oppure in Silver Efex Pro6? grazie se vorrai rispondermi.-
Interessantissimo come sempre ; perdona una domanda Damiano : ho sentito e letto , anche da te in questo post , una definizione che mi incuriosisce non poco : cosa si intende esattamente per "matericita' " di un'immagine ? Grazie anticipatamente per la tua cortese attenzione .
Ciao Damiano, grazie per le centinaia di riflessioni fotografiche che carichi su RUclips per crescere la cultura fotografica di tutti. Questa cosa ti fa davvero onore e tu con il tuo canale contribuite a inserire contenuti di qualità in questa piattaforma. Mi piacerebbe sentire una tua riflessione sullo sviluppo in bianco e nero su Lightroom: secondo te Photoshop è un gradino oltre?
Un mio sogno è Leica Q monochrom. Con la Q normale già ho dei file più malleabili di Fuji e mi sta dando molte soddisfazioni. Certo che il sensore monocromatico è irraggiungibile. Come sogno diciamo " di ripiego" spero sempre che un giorno Fuji si decida a far uscire un modello con sensore monocromatico. Andrebbe benissimo Aps-c, 26MPX, magari per la serie X-E o X-Pro, così chi ha già le ottiche in corredo è felice e contento. Visto che tanti Fujisti, me compreso, scattano prevalentemente in bianco e nero, mi chiedo perchè Fujifilm temporeggi... mi piacerebbe conoscere il tuo parere Damiano. Grazie!
Damiano, sono iscritto ed ho seguito il tuo corso di fotografia bianco e nero fine art, ma non mi sembra - correggimi se sbaglio - che ci siano consigli su quali stampanti siano più adatte alla stampa in bianco e nero. Avresti qualche indicazione al riguardo, o una vale l’altra, sempre nell’ambito di prodotti validi per il colore?
Io aggiungerei per la fase di post produzione, o meglio di sviluppo, al computer di avere una giusta illuminazione alla postazione e di lavorare con monitor calibrati. Inoltre non spendere troppo tempo per una singola immagine altrimenti l'occhio si abitua al quel frame e si finisce per perdere il controllo ragionato, piuttosto fermarsi e ritornarci più avanti. Io consiglierei anche di non rivedere subito le immagini scattate, ma aspettare magari anche un giorno o più perché secondo me alcuni scatti devono "maturare".
Concordo co il tuo ragionamento , ho da dire soltanto al contrario del sig. Gabriele che le stampe di Salgado nel volume Terra non mi convincono, troppo tetre per me , forse è questo il suo messaggio ma ritengo non concrete fotograficamente, Complimenti ancora a te Damiano per la tua spiegazione super corretta e che dovrebbero vedere anche quelli che con il colore abusano , ma questo è un altro problema
Personalmente la mia idea di fotografia (scatto solo a colori) è cercare di catturare e rendere più naturale possibile anche in post; a volte (questo dipende soprattutto dalla situazione ambientale) cerco di aprire un po' le ombre perché vedo che nonostante una corretta esposizione alcune parti risultano scure; non tendo mai a sovraesporre in ogni caso.
Poiché qui il medium, a differenza di Spotify e simili, è principalmente visivo, potrebbe essere utile far apparire delle foto.. (anche per capire cosa intendi per ombre o luci aperte o chiuse, mezzitoni piatti etc.. magari senza citarle, in modo da non inficiare la registrazione da usare poi per il podcast solo audio 🤔)
Grazie per il tuo video. Purtroppo anche io ci sono cascato nelle ombre leggibili e la nitidezza aumentata, sopratutto dai file del cellulare. Purtroppo la Sigma sd 4 ha dei limiti. Il primo è di aver fatto un sistema chiuso, dove per avere qualità devi usare i loro obbiettivi. La scelta giusta è quella della Sony, che avendo un tiraggio corto permette di usare qualsiasi obbiettivo
Ciao Damiano, ho un cugino che lavora nel mondo della fotografia a Londra (principalmente fa moda). Per lavoro è costretto ad usare il digitale (per se usa medio formato a pellicola), ed ultimamente mi ha portato delle stampe cromogeniche (c-print) in bianco e nero e onestamente le ho trovate strabilianti. Hanno una tridimensionalità che, a parer mio, le stampe fine art non hanno. Potresti fare una riflessione sull'importanza di conoscere su cosa andremo a stampare ? Questo secondo me condiziona tantissimo la fase di post. p.s. in italia non ho trovato nessuno che fa stampe cromogeniche in bianco e nero... Grazie come sempre, Stefano
Ripeto la domanda perché non la vedo in elenco. Varia la latitudine di posa del sensore passando dal colore al b/n? Esiste la documentazione relativa ai vari sensori/fotocamere per la latitudine di posa in relazione agli ISO ed EV? Scusate la banalità delle domande ma sono un nativo analogico.
una domanda da ignorante: ok su tutto per quanto riguarda le Monochrom Leica ma le Sigma hanno un sensore nativo monocromatico oppure le consigliate poichè si dice che il sensore Foveon sia particolarmente "tagliato" per il b&w ? grazie
LA seconda che hai detto. Il Foveon ha una architettura diversa ma non si limita ad un bianco e nero "migliore" ma eccelle anche nel colore. Anche la filovia di scatto deve essere diversa con un foveon. Eccelle nella fotografia ragionata, se possiamo dire. La dinamicità non la considerare nemmeno.
Il Foveon permette di acquisire più informazioni colore (utili nella conversione in BN, vedi filtri colore). Inoltre, ha una definizione superiore a molte fotocamere con sensore bayer che usano solo il canale verde per generare un'immagine a colori.
Ho visto più volte mostre di Salgado e recentemente "Animals" di Mc Curry. In entrambi c'erano fotografie analogiche e digitali. La differenza tra quelle analogiche e quelle digitali l'ho vista ma sinceramente non ho visto un'inferiorità del digitale, anzi, personalmente mi sembravano migliori quelle digitali in termini di tridimensionalità.
Ciao io ho un problema non so se potete aiutarmi a risolvere. Sto tentando di stampare delle foto Scattate ed editate in bianco e nero Su carta fotografica hp A4 il problema è che le foto escono blu o comunque le parti più esposte alla luce hanno un tono violaceo invece che rispettare l’originale.non so se mi sono spiegato . Grazie
Ciao Damiano, ottima discussione. Mi piacerebbe ottenere dei bei bianchi e neri vintage con la mia digitale. Mi accorgo in stampa che stampa viene fuori molta nitidezza, senza aggiungerla in post produzione. Dovrei toglierla ? E la grana è da aggiungere ?
Ciao Francesco, ti suggerirei di provare lenti diverse, magari delle vintage meno cliniche (non fondi di bottiglia ovviamente), dove i coating erano meno attivi di oggi nel proteggere le lenti e la struttura era diversa, già cambia molto, per quanto io faccia molta post sia in foto che video per lavoro, sono convinto che lo stile e la struttura di una immagine vada fatta prima, dopo comunque la postproduzione non cambia quel "sapore" di digitale secco che tanto piace al marketing, ma che non mi convince più di tanto. Per il video uso molto filtri promist e lowcontrast, che mi danno resa che cerco, ovviamente sapendo che l'uso di quei filtri rende improbaile se non ingestibile la post di un certo tipo di foto e video, ad esempio usando i promist scordiamoci la separazione di frequenze perchè spalma le luci e gli elementi in modo che non funziona più il principio, ma è una scelta anche estetica.
A pallino come sempre Damiano, e stavolta giù palate a destra e a manca :) Quanta verità. Siamo inondati di immondizia digitale senza contrasti , mezzitoni o luci, o viceversa dal trionfo del grigio medio. Ho apprezzato molto l'uso di immagini esemplificative in questo video, l'uso di ausili visivi rende più pratico il soggetto.
Io fotografo solo a colori, ma il discorso m'interessa, avendo avuto un passato analogico con Yashica e Contax RTS. E sviluppavo e stampavo da me con il mitico Durst
Io penso che sia per il B/N che per il colore la stampa, quindi i risultati deludenti eventuali, sarebbe una buona maestra per una post produzione misurata. Purtroppo nessuno è più obbligato a stampare oggi col digitale, ed è come se prima in analogico ci fossimo fermati a guardare le diapositive senza mai fare stampe Ciba.
Credo che parte del problema sia anche il fatto che oggi tutti hanno accesso alla post produzione. In analogico io fotografavo bene perché non controllavo nulla poiché mi affidavo agli studi. In più stampavo solo per me da amatore. Oggi pensi di poter correggere ogni errore in post o perfino migliorare tanto ciò che hai fatto male in produzione. E il problema nasce. Il digitale per me migliora la foto se la foto è bella, altrimenti può peggiorarla.
Buonasera e complimenti per il canale e la Tua competenza .Tutto giusto , attenzione però a non cedere alla follia della perfezione . Come la maggior parte degli audiofili (per analogia), i quali sono interessati soltanto alla perfetta riproduzione del brano , ma quasi mai arrivano ad ascoltarlo per intero. Il vero problema della foto che usi da esempio, credo sia la poca forza ed efficacia dell'inquadratura
Ciao Michele, hai ragione la fotografia deve dire qualcosa e non deve essere solo una manifestazione tecnica. La foto usata serviva solo come esempio per far passare alcuni concetti…
Io penso che bisogna conoscere anche la storia di ciò che si va a scattare, mi spiego meglio: ho scattato una foto ad una chiesa abbandonata e mezza crollata per il sisma del 2016 quindi in post produzione (in bianco e nero) ho cercato di dargli dei toni più "dark", mentre fotografando un padiglione di un ex manicomio ho cercato di dargli un post produzione più "drammatico"
La grana nella scelta della pellicola quando non era imprescindibile Le pellicole erano 3200 al massimo e le potrvi tarare a 6400. Aver sviluppato e stampato ora lo percepisco come un privilegio
Purtroppo è un problema culturale. Chi viene dalla pellicola ha imparato a pensare in bianco e nero e "cerchera" solo immagini che in questa modalita funzionano, e viceversa. La maggioranza degli errori che giustamente sottolinei, sono figli della mancanza di queste preselezione mentale. Davvero grazie.
Ciao Damiano, io sono arrivato alla conclusione che non è possibile avere delle stampe veramente omogenee dal punto di vista dei grigi in stampa inkjet e questo perché essendo i grigi e i neri ottenuti con colori vari questi producono dominanti a seconda dei grigi che hai nelle fotografie. La stessa fotografia stampata un po più contrastata o un po più grigia prende una dominante diversa a seconda dell'illuminazione. Mi pare questo un limite gravissimo della stampa inkjet. Questo si risolve solo, con inchiostri che non contengono nessun colore ma che risultano caldi alla vista, e però tutti caldi uguali. Che ne pensi?
Dipende dalle stampanti, ci sono stampanti con più toni di grigio proprio per gli amanti del bn. Anche con quelle standard va studiato il driver per essere sicuri di ottenere il bn solo con le retinature e non con ilmix con i colori.
@@photographerlucavecoli5857 la stampa tipografica e la stampa inkjet sono comunque una distribuzione di punti nello spazio, hai ragione che ho usato il termine sbagliato, dovevo dire dithering :-) Alla fine anche come vengono distribuiti i punti di nero e di grigio fanno la differenza.
@@carlomacchiavello Sono 20 anni che mi dedico alla stampa inkjet, stampando in proprio o facendo stampare da chi fa solo quello di professione. Le uniche stampe veramente tutte uguali, sotto diversa illuminazione, sono quelle fatte con inchiostri che non contengono altri colori se non il grigio. Le stampe fatte mescolando i colori non sono certo una tragedia e forse non è nemmeno importante avere tutte le stampe intonate uguali al millesimo. Tuttavia secondo me la Epson e altri dovrebbero finalmente fare delle macchine esclusive per il BN. Qui è lo stesso problema delle macchine fotografiche. La scelta viene prima: o si fa l'uno (colore) o l'altro (BN) o tutti e due ma separatamente..
@@photographerlucavecoli5857 Ciao Luca, probabilmente mi sono espresso male, siamo perfettamente d'accordo, un buon bianco e nero lo ottieni solo con inchiostro nero (e grigi se si può). Avevo visto delle stampanti canon con nero e più grigi, ma fuori dalla mia portata non solo economica ma di spazio, ho ripiegato su una epson xp15000 che ha nero e un grigio, e devo dire che se ben impostato il driver (e mannaggia agli sviluppatori epson, che da 25 anni fanno dannare l'utilizzatore per fare le stampe bn senza usare i colori chiari, e glielo dissi direttamente in più di una occasione, visto che ho lavorato per loro nel supporto tecnico metà anni 90), si possono ottenere delle stampe piacevoli, usando le carte giuste. Poi concordo che la stampa casalinga ha un limite, oltre il quale sia per qualità che resa nel tempo, ci si deve affidare a professionisti e attrezzature di altro livello. 😀
Da un file digitale puoi ottenere un buon negativo analogico. Lo scopo della tua "postproduzione" può essere quello di ottenere un buon negativo da stampare in maniera tradizionale.
Concordo su tutto!!! Spelberg, Nolan, Tarantino e compagnia bella continuano a preferire la pellicola per fare cinema anche nel 2021, alcuni dicono che siano solo dei nostalgici, io la penso diversamente, ad oggi la pellicola non è stata ancora eguagliata dal digitale ne a colori ne tantomeno in bianco e nero, sto riguardando agente 007, un flm che ha più anni di me, lo skin tone la matericità la tenuta alle alte luci il digitale se le sogna è solo molto più economico, facile da usare e comodo secondo me.❤
Caro Marco l’amore o la preferenza per la pellicola non è nostalgia. Si può avere nostalgia per un’epoca passata non per un tipo di attrezzo o uno strumento. La pellicola è stata superata dal digitale per una scelta commerciale…
Ti confermo che tecnicamente la pellicola, soprattutto la migliore Kodak da cinema di oggi, si sogna sia la gamma dinamica che la colorimetria di una buona cinepresa digitale, il problema della resa del digitale è lo stesso di cui si è discusso tutto il tempo su questo discorso del bianco e nero e della fotografia, ovvero in postproduzione vengono troppo pastrugnate le immagini convinti di migliorarle. Se prendi grandi direttori della fotografia come Roger Deakins sia che lavori con digitale o analogico, la sua fotografia è quella e la struttura, la matericità, la resa è sempre quella che vuole lui, sia perchè lavora bene prima, sia perchè segue tutta la fase di postproduzione e correzione colore per evitare che tocchino le sue scelte. Negli stessi film di nolan, tarantino, ci sono anche riprese digitali, ma a quel livello è tutto cosi perfetto che non tocchi nulla e quindi resta la stessa immagine. Ci sono ancora molti film dove viene mescolato analogico e digitale, e nessuno si accorge dove c'è il passaggio perchè tutto viene trattato bene. oppure il recente Dune di Villeneuve è stato girato in digitale per la flessibilità, poi riversato in pellicola e poi riaquisito per una fisima del regista, ma se il limite fosse del media, allora avrebbero dovuto fare il contrario... ti conlcudo dicendoti anche un dettaglio che molti non sanno, la pellicola cinema media ti ofrre da 5 a 7 stop al massimo di gamma dinamica, perchè va esposta a 1/48s, perchè subirà cattura, sviluppo, e se va bene acquisizione diretta, altrimenti una volta faceva altri tre passaggi prima di arrivare al cinema, per cui chi studiava la fotografia dei film faceva un lavoro enorme già durante lo shoothing, per questo erano e sono splendidi i film in pellicola, mentre in digitale purtroppo (e qui ti do pienamente ragione) troppo spesso spostano in postproduzione tanto lavoro che non essendo fatto sul set rende più artificiale il risultato.
Io scatto anche a pellicola ma niente il BN non mi attira proprio, ho preso diverse pellicole bn ma non riesco proprio a pensare in bn, amo la pellicola, amo la grana ma anche li amo la fotografia a colori. Spesso sui social trovo che il BN venga usato spesso solo per rendere interessanti foto che a colori sarebbero insignificanti, specie quelle di street.
Non so se qualcuno di voi ha la Sony A700(modello 2007), scattando in bianco nero la qualita ancora oggi per me resta il migliore...ha una resa che non ha nulla da invidiare le altre marche blasonate
Fai un video sulla street. Troppi fenomeni si spacciano per street Photographer ma fanno ridere. Escono in strada e scattano a destra e sinistra senza senso. Qualsiasi foto fatta per strada la definiscono street. Pazzesco !!
Caspita che video lezione. Mi sono iscritto al tuo corso ma anche questi video sono veramente formativi. Si prende coscienza di aspetti prima poco leggibili.
Grazie
Grazie a te Gabriele
Caro Damiano, le tue riflessioni sono sempre molto interessanti ed utili. Ma ciò che più apprezzo di questo canale è la vostra pacatezza, l'atteggiamento privo di esaltazioni da guru a differenza di molti altri canali dove la supponenza domina sovrana
Ancora una volta, bravo Damiano !!! Non bisogna essere indulgenti con le brutture che si vedono in rete. Brutture che, alla fine della fiera, sono un "danno collaterale" indotto dal marketing delle case fotografiche. Nella mia piccola e modestissima esperienza mi torna tutto quello che hai detto. In particolare, il fatto che i mezzi toni del digitale risultano piatti e con pochi passaggi tonali. Penso che questa sia una grande debolezza dei software che elaborano i dati dei sensori. Mi è capitato di fare lo stesso scatto (ritratto) sia in pellicola (piccolo e medio formato) che in digitale (Fuji S5 pro, quindi, sensore CCD) e sono riuscito ad avvicinare lo scatto in digitale alla resa della pellicola solo lavorando sui mezzi toni. Mi domando perchè questo non possa essere fatto direttamente dai software delle fotocamere. Forse un giorno ci sarà una AI addestrata sul lavoro dei grandi stampatori che sfornerà fotografie digitali bellissime, chissà.
Caro Franco, l'acquisizione delle informazioni nel digitale sono binarie...Credo che sia un limite della tecnologia digitale.
Ad ogni modo, sempre interessantissimo e ricco di spunti :)
Bella spiegazione Damiano, nell'era del colore ,tornare al b&n con le tue indicazioni, uno stimolo in più per fare qualcosa di diverso.
Grazie
Grazie Antonio
Bellissima lezione sulla fotografia B&W. Grazie
Bravissimo !!!
Insegni l'arte !!!
Almeno quella fotografica, il che è già molto.
Mi ritrovo perfettamente con te,
perché per me il B-N era più che naturale, grazie a prestigiose pellicole, sviluppo e stampa su morbida carta camoscio, e ... pochi soldi in tasca, che non mi permettevano le più ... care immagini a colori, se non le adorate diapositive !!!
Bei tempi !!!
Per un po' di tempo ho interrotto questa passione ma, lo giuro, riprenderò la ... caccia fotografica, con qualsiasi mezzo !!!
Ciao !!!
Secondo me per avere dei buoni scatti in b&w bisogna necessariamente riadattarsi, almeno per un certo periodo, a scattare esclusivamente in questo modo, altrimenti scattando a colori non avremmo la giusta visione e connettività per poter raggiungere certi risultati. A me ha stupito molto positivamente il vostro metodo "Calcoli" spiegato molto bene nel vostro corso inerente al B&W. Si parte sempre da una idea, da una visione sul campo di ciò che potrebbe essere "in tema" a ciò che vogliamo realizzare. Se si pensasse a colori probabilmente non ragioneremo assolutamente nella stessa maniera per via soprattutto della luce e dei contrasti tonali. Ho un debole in particolare con le pellicole analogiche "Ilford" e per la "Kodak T-Max".
Per il b&n digitale mi trovo molto bene con l'Acros+R della mia fuji xt-4.
PS hai provato DxO Photolab 5 che ora supporta i RAW di Fuji? È davvero tanta roba....ciao Damiano!
Bravo Damiano, video veramente interessante.
Con la reflex digitale, non riuscivo più a “pensare” in b&n, era frustrante ed ero obbligato a postprodurre troppo.
Da quando ho la mirrorless, scelgo il picture control monocromatico e questo aiuta, perché nel mirino vedi già in bianco e nero. Ho ricominciato a scattare in b&n… e sono felice.
Buon giorno. Sono un “nativo analogico” e ho parecchi problemi di adattamento. Esiste una documentazione relativa ai sensori delle varie fotocamere che, in base alla sensibilità impostata, dia la latitudine di posa in sotto e sovra esposizione? Nel caso di sensori a colori, la conversione dell’immagine in b/n comporta perdite o compressioni della scala dei grigi?
Consigli tu l'utilizzo delle simulazioni film in b/n dati dalla XT4 o anche della XT2?
Per me il BW analogico ha un suo fascino e storia, sarebbe sciocco riprodurlo con il digitale se piace quello stile di fotografia conviene utilizzare l analogico. Mentre il BW digitale è completamente diverso, ci sono come nel passato a pellicola, dei maesti del bianco e nero digitale come Tim Booth, ma si vede moltissimo la differenza dello sviluppo elettronico rispetto a quello della camera oscura.
Questo è vero, solo che col digitale è difficilissimo ottenere omogeneità nei risultati in BN. Per il resto hai ragione, non ha senso paragonarlo anche se poi non è così differente dall'analogico, se fatto bene.
Ciao Damiano ho provato la Q2 monochrome eccezionale.....decisamente di qualità....ho la X-t4 e ho preso esempio dalle tue impostazioni che avevi elencato un pò di tempo fa sulla X-T3 con l'Acros e alcune accortezze per avere un ottimo b/n...scatto in jpeg e devo dire che sono soddisfatto è non c'è bisogno di enfatizzare i parametri....grazie
Tutto giusto. Ottimo video. Iper e ipo- contrasto sono errori evidenti e grossolani. Per le ombre troppo aperte credo che molti siano ossessionati dal dettaglio, ma la visualizzazione dell'occhio umano pure non coglie dettagli in ombra, specie con alte luci. Bisognerebbe non voler strafare e rimanere sul naturale, credo.
Ciao Damiano vedo solo adesso questo video, io sono quasi un nonnetto della fotografia.. iniziai con la mitica Diana F negli anni'70, ero più che ragazzino, passai poi all'instamatic e nell'83 alla mia prima reflex.. Una Nikon FE.....c.o. in casa... facevo BN, Cibachrome e E6 in casa ecc.ecc. Volevo chiederti, tu spesso dici che ancora usi le tue macchine analogiche ed io io ho tutto un corredo Nikon con 3 corpi (2 F3 + 1 FE2 col motore come nuovi di fabbrica..).non li uso da anni per paura della benedetta guarnizione di battuta specchio che mi dissero che dopo un certo tempo andava sostituita, pena lo sbriciolamento della stessa che può bloccare l'otturatore. E' vera sta cosa oppure si possono usare tranquillamente...??? tu l'hai sostituite sulle tue macchine?? Preciso che Vi seguo da oltre 2 anni anche se non ufficialmente (non avevo google account) e trovo spesso spunti interessanti con un linguaccio molto sul pratico che apprezzo molto. Saluti Ros
Grande Damiano bravissimo. Ho Sony a7 r2 scatto in raw come imposto la visione in b/w sul display o mirino? Grazie
è meglio scattare direttamente in monoicromo o farlo in postproduzione? E'meglio lavorfre sul BN in Photoshop (con quale metodo?) oppure in Silver Efex Pro6? grazie se vorrai rispondermi.-
Interessantissimo come sempre ; perdona una domanda Damiano : ho sentito e letto , anche da te in questo post , una definizione che mi incuriosisce non poco : cosa si intende esattamente per "matericita' " di un'immagine ?
Grazie anticipatamente per la tua cortese attenzione .
Ciao Damiano, grazie per le centinaia di riflessioni fotografiche che carichi su RUclips per crescere la cultura fotografica di tutti. Questa cosa ti fa davvero onore e tu con il tuo canale contribuite a inserire contenuti di qualità in questa piattaforma.
Mi piacerebbe sentire una tua riflessione sullo sviluppo in bianco e nero su Lightroom: secondo te Photoshop è un gradino oltre?
Un mio sogno è Leica Q monochrom. Con la Q normale già ho dei file più malleabili di Fuji e mi sta dando molte soddisfazioni. Certo che il sensore monocromatico è irraggiungibile. Come sogno diciamo " di ripiego" spero sempre che un giorno Fuji si decida a far uscire un modello con sensore monocromatico. Andrebbe benissimo Aps-c, 26MPX, magari per la serie X-E o X-Pro, così chi ha già le ottiche in corredo è felice e contento. Visto che tanti Fujisti, me compreso, scattano prevalentemente in bianco e nero, mi chiedo perchè Fujifilm temporeggi... mi piacerebbe conoscere il tuo parere Damiano. Grazie!
Diego francamente non capisco le motivazioni. Questo è uno degli aspetti assurdi del marketing delle case giapponesi
figo questo canale. graxie
Ma se tornassi in analogico poi chi è che mi stampa?? In bacinella é ovvio . il negativo lo posso sviluppare io, grazie sei forte. Continua così.
Damiano, sono iscritto ed ho seguito il tuo corso di fotografia bianco e nero fine art, ma non mi sembra - correggimi se sbaglio - che ci siano consigli su quali stampanti siano più adatte alla stampa in bianco e nero. Avresti qualche indicazione al riguardo, o una vale l’altra, sempre nell’ambito di prodotti validi per il colore?
Io aggiungerei per la fase di post produzione, o meglio di sviluppo, al computer di avere una giusta illuminazione alla postazione e di lavorare con monitor calibrati. Inoltre non spendere troppo tempo per una singola immagine altrimenti l'occhio si abitua al quel frame e si finisce per perdere il controllo ragionato, piuttosto fermarsi e ritornarci più avanti. Io consiglierei anche di non rivedere subito le immagini scattate, ma aspettare magari anche un giorno o più perché secondo me alcuni scatti devono "maturare".
Concordo co il tuo ragionamento , ho da dire soltanto al contrario del sig. Gabriele che le stampe di Salgado nel volume Terra non mi convincono, troppo tetre per me , forse è questo il suo messaggio ma ritengo non concrete fotograficamente, Complimenti ancora a te Damiano per la tua spiegazione super corretta e che dovrebbero vedere anche quelli che con il colore abusano , ma questo è un altro problema
Personalmente la mia idea di fotografia (scatto solo a colori) è cercare di catturare e rendere più naturale possibile anche in post; a volte (questo dipende soprattutto dalla situazione ambientale) cerco di aprire un po' le ombre perché vedo che nonostante una corretta esposizione alcune parti risultano scure; non tendo mai a sovraesporre in ogni caso.
Poiché qui il medium, a differenza di Spotify e simili, è principalmente visivo, potrebbe essere utile far apparire delle foto.. (anche per capire cosa intendi per ombre o luci aperte o chiuse, mezzitoni piatti etc.. magari senza citarle, in modo da non inficiare la registrazione da usare poi per il podcast solo audio 🤔)
Grazie per il tuo video. Purtroppo anche io ci sono cascato nelle ombre leggibili e la nitidezza aumentata, sopratutto dai file del cellulare. Purtroppo la Sigma sd 4 ha dei limiti.
Il primo è di aver fatto un sistema chiuso, dove per avere qualità devi usare i loro obbiettivi.
La scelta giusta è quella della Sony, che avendo un tiraggio corto permette di usare qualsiasi obbiettivo
Ciao Damiano,
ho un cugino che lavora nel mondo della fotografia a Londra (principalmente fa moda).
Per lavoro è costretto ad usare il digitale (per se usa medio formato a pellicola), ed ultimamente mi ha portato delle stampe cromogeniche (c-print) in bianco e nero e onestamente le ho trovate strabilianti.
Hanno una tridimensionalità che, a parer mio, le stampe fine art non hanno. Potresti fare una riflessione sull'importanza di conoscere su cosa andremo a stampare ?
Questo secondo me condiziona tantissimo la fase di post.
p.s. in italia non ho trovato nessuno che fa stampe cromogeniche in bianco e nero...
Grazie come sempre,
Stefano
Ripeto la domanda perché non la vedo in elenco.
Varia la latitudine di posa del sensore passando dal colore al b/n?
Esiste la documentazione relativa ai vari sensori/fotocamere per la latitudine di posa in relazione agli ISO ed EV?
Scusate la banalità delle domande ma sono un nativo analogico.
Dai miei test no. Può cambiare su alcune fotocamere il comportamento dell’esposimetro in multi zona
una domanda da ignorante: ok su tutto per quanto riguarda le Monochrom Leica ma le Sigma hanno un sensore nativo monocromatico oppure le consigliate poichè si dice che il sensore Foveon sia particolarmente "tagliato" per il b&w ?
grazie
LA seconda che hai detto. Il Foveon ha una architettura diversa ma non si limita ad un bianco e nero "migliore" ma eccelle anche nel colore. Anche la filovia di scatto deve essere diversa con un foveon. Eccelle nella fotografia ragionata, se possiamo dire. La dinamicità non la considerare nemmeno.
@@robertopoggio5150 grazie Roberto come pensavo. Cmq vengo da analogico e ho 68 anni....la dinamicità è un ricordo ah ah ah 😄😄😄😄
@@francescoc.1035 Dai non ti abbattere siamo quasi coetanei :)
Il Foveon permette di acquisire più informazioni colore (utili nella conversione in BN, vedi filtri colore). Inoltre, ha una definizione superiore a molte fotocamere con sensore bayer che usano solo il canale verde per generare un'immagine a colori.
Ho visto più volte mostre di Salgado e recentemente "Animals" di Mc Curry. In entrambi c'erano fotografie analogiche e digitali. La differenza tra quelle analogiche e quelle digitali l'ho vista ma sinceramente non ho visto un'inferiorità del digitale, anzi, personalmente mi sembravano migliori quelle digitali in termini di tridimensionalità.
Ciao io ho un problema non so se potete aiutarmi a risolvere. Sto tentando di stampare delle foto Scattate ed editate in bianco e nero Su carta fotografica hp A4 il problema è che le foto escono blu o comunque le parti più esposte alla luce hanno un tono violaceo invece che rispettare l’originale.non so se mi sono spiegato . Grazie
Ciao Damiano, ottima discussione. Mi piacerebbe ottenere dei bei bianchi e neri vintage con la mia digitale. Mi accorgo in stampa che stampa viene fuori molta nitidezza, senza aggiungerla in post produzione. Dovrei toglierla ? E la grana è da aggiungere ?
Ciao Francesco, ti suggerirei di provare lenti diverse, magari delle vintage meno cliniche (non fondi di bottiglia ovviamente), dove i coating erano meno attivi di oggi nel proteggere le lenti e la struttura era diversa, già cambia molto, per quanto io faccia molta post sia in foto che video per lavoro, sono convinto che lo stile e la struttura di una immagine vada fatta prima, dopo comunque la postproduzione non cambia quel "sapore" di digitale secco che tanto piace al marketing, ma che non mi convince più di tanto.
Per il video uso molto filtri promist e lowcontrast, che mi danno resa che cerco, ovviamente sapendo che l'uso di quei filtri rende improbaile se non ingestibile la post di un certo tipo di foto e video, ad esempio usando i promist scordiamoci la separazione di frequenze perchè spalma le luci e gli elementi in modo che non funziona più il principio, ma è una scelta anche estetica.
@@carlomacchiavello grazie mille per i buoni consigli
A pallino come sempre Damiano, e stavolta giù palate a destra e a manca :)
Quanta verità. Siamo inondati di immondizia digitale senza contrasti , mezzitoni o luci, o viceversa dal trionfo del grigio medio.
Ho apprezzato molto l'uso di immagini esemplificative in questo video, l'uso di ausili visivi rende più pratico il soggetto.
Grazie per la riflessione, come non concordare con quanto espresso ?
Analisi impeccabile
Grazie
Io fotografo solo a colori, ma il discorso m'interessa, avendo avuto un passato analogico con Yashica e Contax RTS. E sviluppavo e stampavo da me con il mitico Durst
L’ideale è scattare in analogico preferibilmente in 6x6,scansionere , fare un file digitale e stampare su carta baritata di qualita😊
Io penso che sia per il B/N che per il colore la stampa, quindi i risultati deludenti eventuali, sarebbe una buona maestra per una post produzione misurata. Purtroppo nessuno è più obbligato a stampare oggi col digitale, ed è come se prima in analogico ci fossimo fermati a guardare le diapositive senza mai fare stampe Ciba.
Credo che parte del problema sia anche il fatto che oggi tutti hanno accesso alla post produzione. In analogico io fotografavo bene perché non controllavo nulla poiché mi affidavo agli studi. In più stampavo solo per me da amatore. Oggi pensi di poter correggere ogni errore in post o perfino migliorare tanto ciò che hai fatto male in produzione. E il problema nasce. Il digitale per me migliora la foto se la foto è bella, altrimenti può peggiorarla.
Assolutamente d’accordo
Pienamente d’accordo, Vale sia in foto che video questa brutta abitudine di spostare in post operazioni da fare in scatto.
Buonasera e complimenti per il canale e la Tua competenza .Tutto giusto , attenzione però a non cedere alla follia della perfezione .
Come la maggior parte degli audiofili (per analogia), i quali sono interessati soltanto alla perfetta riproduzione del brano , ma quasi mai arrivano ad ascoltarlo per intero.
Il vero problema della foto che usi da esempio, credo sia la poca forza ed efficacia dell'inquadratura
Ciao Michele, hai ragione la fotografia deve dire qualcosa e non deve essere solo una manifestazione tecnica. La foto usata serviva solo come esempio per far passare alcuni concetti…
Grazie e Grande
Grazie
Damiano vorrei una tua riflessione fotografica su un video di "simone cioè" in cui insulta pesantemente l'analogico e bresson ecc
Titolo del video?
@@PaisOnAir "l'analogico è una merda" sul canale "the dark side of Cioè"
@@roccomauroarem1772 Grazie
Io penso che bisogna conoscere anche la storia di ciò che si va a scattare, mi spiego meglio:
ho scattato una foto ad una chiesa abbandonata e mezza crollata per il sisma del 2016 quindi in post produzione (in bianco e nero) ho cercato di dargli dei toni più "dark",
mentre fotografando un padiglione di un ex manicomio ho cercato di dargli un post produzione più "drammatico"
La grana nella scelta della pellicola quando non era imprescindibile
Le pellicole erano 3200 al massimo e le potrvi tarare a 6400. Aver sviluppato e stampato ora lo percepisco come un privilegio
Daccordissimo
Per fotogratare in bianco e nero, devi saper pensare e vedere in bianco e nero.
Esatto Alberto
Purtroppo è un problema culturale. Chi viene dalla pellicola ha imparato a pensare in bianco e nero e "cerchera" solo immagini che in questa modalita funzionano, e viceversa. La maggioranza degli errori che giustamente sottolinei, sono figli della mancanza di queste preselezione mentale. Davvero grazie.
Ciao Damiano, io sono arrivato alla conclusione che non è possibile avere delle stampe veramente omogenee dal punto di vista dei grigi in stampa inkjet e questo perché essendo i grigi e i neri ottenuti con colori vari questi producono dominanti a seconda dei grigi che hai nelle fotografie. La stessa fotografia stampata un po più contrastata o un po più grigia prende una dominante diversa a seconda dell'illuminazione. Mi pare questo un limite gravissimo della stampa inkjet. Questo si risolve solo, con inchiostri che non contengono nessun colore ma che risultano caldi alla vista, e però tutti caldi uguali. Che ne pensi?
Dipende dalle stampanti, ci sono stampanti con più toni di grigio proprio per gli amanti del bn. Anche con quelle standard va studiato il driver per essere sicuri di ottenere il bn solo con le retinature e non con ilmix con i colori.
@@carlomacchiavello che intendi per retinature? Io non parlo di stampa tipografica.
@@photographerlucavecoli5857 la stampa tipografica e la stampa inkjet sono comunque una distribuzione di punti nello spazio, hai ragione che ho usato il termine sbagliato, dovevo dire dithering :-)
Alla fine anche come vengono distribuiti i punti di nero e di grigio fanno la differenza.
@@carlomacchiavello Sono 20 anni che mi dedico alla stampa inkjet, stampando in proprio o facendo stampare da chi fa solo quello di professione. Le uniche stampe veramente tutte uguali, sotto diversa illuminazione, sono quelle fatte con inchiostri che non contengono altri colori se non il grigio. Le stampe fatte mescolando i colori non sono certo una tragedia e forse non è nemmeno importante avere tutte le stampe intonate uguali al millesimo. Tuttavia secondo me la Epson e altri dovrebbero finalmente fare delle macchine esclusive per il BN. Qui è lo stesso problema delle macchine fotografiche. La scelta viene prima: o si fa l'uno (colore) o l'altro (BN) o tutti e due ma separatamente..
@@photographerlucavecoli5857 Ciao Luca, probabilmente mi sono espresso male, siamo perfettamente d'accordo, un buon bianco e nero lo ottieni solo con inchiostro nero (e grigi se si può).
Avevo visto delle stampanti canon con nero e più grigi, ma fuori dalla mia portata non solo economica ma di spazio, ho ripiegato su una epson xp15000 che ha nero e un grigio, e devo dire che se ben impostato il driver (e mannaggia agli sviluppatori epson, che da 25 anni fanno dannare l'utilizzatore per fare le stampe bn senza usare i colori chiari, e glielo dissi direttamente in più di una occasione, visto che ho lavorato per loro nel supporto tecnico metà anni 90), si possono ottenere delle stampe piacevoli, usando le carte giuste. Poi concordo che la stampa casalinga ha un limite, oltre il quale sia per qualità che resa nel tempo, ci si deve affidare a professionisti e attrezzature di altro livello. 😀
La fregatura è il protocollo ansel Adams ( tutto leggibile dalle ombre alle alte luci) che applicato al digitale non funziona.
Da un file digitale puoi ottenere un buon negativo analogico. Lo scopo della tua "postproduzione" può essere quello di ottenere un buon negativo da stampare in maniera tradizionale.
Si certo, con inter negativo metodo molto interessante che magari approfondiremo in un video specifico.
Concordo su tutto!!!
Spelberg, Nolan, Tarantino e compagnia bella continuano a preferire la pellicola per fare cinema anche nel 2021, alcuni dicono che siano solo dei nostalgici, io la penso diversamente, ad oggi la pellicola non è stata ancora eguagliata dal digitale ne a colori ne tantomeno in bianco e nero, sto riguardando agente 007, un flm che ha più anni di me, lo skin tone la matericità la tenuta alle alte luci il digitale se le sogna è solo molto più economico, facile da usare e comodo secondo me.❤
Caro Marco l’amore o la preferenza per la pellicola non è nostalgia. Si può avere nostalgia per un’epoca passata non per un tipo di attrezzo o uno strumento. La pellicola è stata superata dal digitale per una scelta commerciale…
@@Promirrorless ❤
Ti confermo che tecnicamente la pellicola, soprattutto la migliore Kodak da cinema di oggi, si sogna sia la gamma dinamica che la colorimetria di una buona cinepresa digitale, il problema della resa del digitale è lo stesso di cui si è discusso tutto il tempo su questo discorso del bianco e nero e della fotografia, ovvero in postproduzione vengono troppo pastrugnate le immagini convinti di migliorarle. Se prendi grandi direttori della fotografia come Roger Deakins sia che lavori con digitale o analogico, la sua fotografia è quella e la struttura, la matericità, la resa è sempre quella che vuole lui, sia perchè lavora bene prima, sia perchè segue tutta la fase di postproduzione e correzione colore per evitare che tocchino le sue scelte.
Negli stessi film di nolan, tarantino, ci sono anche riprese digitali, ma a quel livello è tutto cosi perfetto che non tocchi nulla e quindi resta la stessa immagine. Ci sono ancora molti film dove viene mescolato analogico e digitale, e nessuno si accorge dove c'è il passaggio perchè tutto viene trattato bene.
oppure il recente Dune di Villeneuve è stato girato in digitale per la flessibilità, poi riversato in pellicola e poi riaquisito per una fisima del regista, ma se il limite fosse del media, allora avrebbero dovuto fare il contrario...
ti conlcudo dicendoti anche un dettaglio che molti non sanno, la pellicola cinema media ti ofrre da 5 a 7 stop al massimo di gamma dinamica, perchè va esposta a 1/48s, perchè subirà cattura, sviluppo, e se va bene acquisizione diretta, altrimenti una volta faceva altri tre passaggi prima di arrivare al cinema, per cui chi studiava la fotografia dei film faceva un lavoro enorme già durante lo shoothing, per questo erano e sono splendidi i film in pellicola, mentre in digitale purtroppo (e qui ti do pienamente ragione) troppo spesso spostano in postproduzione tanto lavoro che non essendo fatto sul set rende più artificiale il risultato.
Damiano, cosa ne pensi dei filtri digitali Y, R, G Fuji Acros e Monochrome?
Sì che si può se si conoscono le tecniche Ma se si compra una macchina con il sensore monocromatico si risparmia un sacco di tempo
Io scatto anche a pellicola ma niente il BN non mi attira proprio, ho preso diverse pellicole bn ma non riesco proprio a pensare in bn, amo la pellicola, amo la grana ma anche li amo la fotografia a colori. Spesso sui social trovo che il BN venga usato spesso solo per rendere interessanti foto che a colori sarebbero insignificanti, specie quelle di street.
Non so se qualcuno di voi ha la Sony A700(modello 2007), scattando in bianco nero la qualita ancora oggi per me resta il migliore...ha una resa che non ha nulla da invidiare le altre marche blasonate
Il b/w nasce in analogico ... il digitale diciamo che ha.migliorato un po' il tutto.... rimango fedele al vecchio... giorno professore!
Sigma SD10 , con 250 euro ti prendi anche l' obiettivo. Se togli il vetrino è già pronta per l' infrarosso.
Assolutamente
ctrl+shift+U e che ce vò? :D :D :D
Più sintesi e meno ripetizioni. Video troppo lunghi. La concentrazione scema dopo un po'. Grazie
Fai un video sulla street. Troppi fenomeni si spacciano per street Photographer ma fanno ridere. Escono in strada e scattano a destra e sinistra senza senso. Qualsiasi foto fatta per strada la definiscono street. Pazzesco !!
Grazie per lo spunto!
No croccantezza no ti prego
Perdonami😊😉