Fotocamera Reflex o fotocamera Mirrorless: Quale è migliore per Imparare a fotografare?
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- Опубликовано: 28 авг 2023
- #fotocameramirrorless @fotocamerareflex #mirrorlessvsreflex
Per imparare a fotografare è meglio una fotocamera mirrorless o una fotocamera reflex?
Magari per molti la domanda è scontata, le fotocamere mirrorless perché ti permettono di vedere in tempo reale il risultato della fotografia.
Magari, qualche altra persona, forse con i capelli bianchi ti dirà che la cosa più importante è previsualizzare l'immagine prima ancora di premere il pulsante di scatto.
Ma alla fine quale fotocamera scegliere se stai iniziando ora e vuoi imparare a fotografare?
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Наука
Secondo me partendo in analogico si aveva il vantaggio di avere meno tecnologia. Avendo meno tecnologia ci si concentrava solo sugli aspetti necessari per scattare una foto. Poi in qualsiasi era e con qualsiasi strumento avere un insegnante diventa il modo migliore per imparare.
Gran bel video!!! Mi hai riportato indietro di 35 anni quando compravo i rullini per il bianco/nero non a pose ma a metri. Poi la tagliavo per una lunghezza di 30 pose, il numero esatto per i provini su un foglio fotografico. E per ogni foto scattata con una gloriosa Nikon FE2 segnavo data, ora, meteo, luogo, diaframma, tempo ecc... E poi le notti in bianco per sviluppare e stampare. Complimenti
Carissimo hai posto un argomento veramente importante. Complimenti.
Io ho fotografato per decenni in analogico e ho tratto molti insegnamenti. Ma il mondo va avanti e con coraggio mi sono incamminato nell'universo digitale, ma per fare i passaggi giusti ho preso in mano una Nikon reflex del 2014 e sto sviscerando ogni aspetto che la riguarda. Questo proprio in funzione propedeutica per il passaggio successivo con l'acquisto di una mirrorles più avanzata.
l'insegnamento che ho avuto con la mia esperienza è che per fare fotografia seria, non servono grandi mezzi, ma grandi idee. Serve la consapevolezza di ciò che tu hai in mano come strumento, per impiegarlo nella realizzazione della fotografia che tu hai già realizzato nella tua mente.
Quindi meglio utilizzare la nostra intelligenza invece che quella artificiale.👍
Antonello
Caro Damiano ti seguo da diverso tempo e cercando di acquisire sempre maggiori competenze attraverso ciò che tu consigli di leggere, studiare e vedere, mi rendo conto davvero di tantissimi aspetti prima neppure sospettati. Se sto imparando, forse, a fotografare lo devo a te e ai Colleghi con cui confezioni video ricchi di contenuti oggettivi. Sono il soddisfatto possessore di due Fujifilm, la XT 30 Mark II e la XH 2. Oltre a queste ho acquistato su tuo suggerimento una meravigliosa Sigma DP 2 Quattro che fa scatti meravigliosi. Detto ciò e solo per inquadrare il mio parco macchine, non sono riuscito dal trattenermi dall’acquisto della reflex Pentax K III Mark III di cui mi sono innamorato. Posso testimoniare che il passaggio dalle precedenti mirrorless a quest’ultima Reflex non è stato facile e continua a non esserlo. Ne sono letteralmente affascinato ma si è creato quasi un rapporto di soggezione e dove prima era tutto “relativamente” semplice, ( fatta salva la complessità estrema dei menù e dei manuali) adesso devo ragionare molto di più sullo scatto. E i primi file non sono stati proprio soddisfacenti…. Ma questo sicuramente per mia responsabilità! Prima di “imparare a dove metti le ruote per non fare danni”, sono un appassionato di fuoristrada, ne devi fare tanta di strada, ma davvero tanta. Ma forse il bello della sfida è proprio questo ! Buon lavoro e a presto.
Salve, consiglio anche di provare una macchina a telemetro perché offre una esperienza ancora diversa. Da fare.
Giuste riflessioni come sempre. Ho cominciato con Yashica FX3 e Nikon FM2 e ricordo ancora le lancette o i led dell'esposimetro, tutte le ghiere manuali con l'iso che si regolava tirando su la ghiera dei tempi, i cartoncini dietro alle pelicole che ti indicavano il diaframma ed i tempi da utilizzare per ogni condizione atmosferica ecc ecc. Macchine essenziali senza fronzoli che mi hanno insegnato tanto. Io agli amici che mi chiedono, consiglio un corso/libro e di prendere una macchina il più semplice possibile (le reflex di una decina di anni fa [Nikon D3/D700/D800 amore eterno] si trovano a prezzi assurdi) con pochissimi automatismi e con un obiettivo fisso. Le moderne ML sono più playstation che altro. Piene di funzioni inutili ai più. In seguito dopo qualche anno, una volta imparata la teoria, qualsiasi mezzo va bene. L'importante è avere il tempo di conoscere il suo funzionamento ed averne padronanza.
Iniziato a fotografare a metà degli anni '60, telemetro, esposimetro e camera oscura, così si impara, per il digitale mi sono fermato alle reflex, e va bene così 😊
Sono d’accordo con tutto quello che dici ! Ho 30 anni, mio padre era spassionato di fotografia e, nella mia vita ho scattato con rullino , reflex e mirrorless (da qualche mese). Penso e consiglio che per chi ama la fotografia nel senso più puro del termine, debba provare l’esperienza dello sperimentare questa “evoluzione “ se così si può chiamare.
Penso inoltre che lo spingersi troppo oltre con i sistemi digitali porti nell’uomo alla voglia , magari nel lungo periodo , di una riscoperta del tangibile, del “reale” come l’analogico ….
Ahimè, la mia prima reflex, più di cinquant’anni fa, è stata una Spotmatic II; ho avuto tante macchine analogiche; il passaggio al digitale è stato tra una F4 e una D200; il passaggio alla mirrorless è stato tra una 6D a una XT10 che mi ha convinto a vendere la Canon e prendere una XT2. Mi è sembrato tutto molto semplice, non traumatico. Il fatto è che uso la XT2 grazie alle ghiere come se fosse la vecchia Pentax.
Comunque due sole cose scattando con una meccanica dopo un po' di digitale: ti viene da guardare il display dopo lo scatto, e hai l'istinto di spegnerla 🤣🤣🤣
Video come sempre interessante, sicuramente importante alla base "composizione ed esposizione"; su quest'ultima l'esposimetro è comunque (secondo me, più quello esterno) un aiuto importante, ricordo una foto che ritrae Ansel Adams con la macchina fotografica e l'esposimetro, probabilmente anche fotografi di un certo calibro avevano questo strumento perché l'affidabilità/precisione era migliore del calcolo (seppur molto preciso) fatto dal occhio e dal esperienza (parere personale), ovviamente bjsogna sapere dove esporre.
Dalla reflex alla mirrorless è stato un dramma ho cominciato ad avere una discreta sicurezza dopo diversi mesi. I menù si imparano solo dopo tanti scatti. Come sempre video interessanti!
In effetti anch'io ho avuto l'impressione che le reflex siano più semplici; alla fine tutte queste funzioni non credo che le cine- fotocamere classiche le avessero, io faccio video e se devo passare mesi ad imparare a usare una macchina anziché concentrarmi sui punti essenziali messa a fuoco, illuminazione ecc. non so quando mi convenga.
Non fotografo da molti anni e al momento della scelta dell'attrezzatura fotografica erano già presenti molte mirrorless e per quanto mi stuzzicava molto il sistema fuji alla fine la mia scelta ha virato verso una buona reflex pentax, principalmente perché avevo capito che questa aveva tutto ciò che serve per fare buone foto e che scegliendo lei avrei dovuto affidarmi più a conoscenze che a tecnologie. Dirò di più ebbi un problema che mi mise nelle condizioni di stare lontano dalla mia camera per circa un anno, nell'attesa presi un modello più vecchiotto oltre dieci anni di avanzamento tecnologico di differenza, precisamente una k5ii e be da quel momento in poi ho iniziato, almeno credo senza arroganza, a comprendere la fotografia, sapevo che la foto buona dipendeva ancor di più da me e dunque ho dato fondo a tutto me stesso per il puro piacere di essere a livello, se pur con una camera più vecchiotta. Qualche mese fa dopo 3 anni di reflex digitale mi sono tolto lo sfizio mirrorless, ovviamente considerando questa come un corpo accessorio e non sostitutiva la mia attrezzatura reflex che ancora deve insegnarmi tanto, è bene la mia scelta è stata una olympus em d em5 poiché io volevo giusto quegli avanzamenti tecnologici che riuscivo a gestire anzi primariamente per me la scelta di possedere anche questo corpo è stata fortemente dettata dalla portatilita, abbianandola infatti ad un 14mm panasonic ho il puro piacere di avere sempre con me uno strumento fotografico, con vantaggi e svantaggi diversi rispetto i corpi macchina che reputo principali e che quindi mi andrà a coprire esigenze diverse. Prossimi passi una full frame probabile una 5dii per fotografare con focali normali o meglio una k1 questa però andrebbe in contrapposizione con il mio corredo pentax costringendomi a rivedere il sistema in parte; e ancora vorrò provare un sensore ccd, ecc ecc sperimentare tutto ciò e gestire gli straordinari limiti.
Saluti e grazie per i vostri video
Caro Damiano, ti seguo (VI seguo perchè c'è anche Roberto) da parecchio tempo e sono sempre più convinto che le tue riflessioni siano le UNICHE rifelssioni oneste e realistiche di tutto il tubo.
Dici sempre quello che pensi. Le tue riflessioni si basano su una conoscenza reale e molto pratica della fotrografia. Attingono e scaturiscono da un bagaglio personale e da esperienze personali sul campo. Non fai il professore per sentito dire o perchè sponsorizzato. Se fossi lì ti abbraccerei.
Anche in questo caso il tuo contributo è praticamente incontestabile e tremendamente realistico.
Ho 45 anni e fotografo grossomodo da quando ne avevo 15. Ho iniziato con la OM2 di mio papà e ho poi proseguito fino ad oggi, attraverso molteplici macchine e tecnologie. Attualmente ho Sony mirrorless, che uso per lavoro, ma per il tempo libero utilizzo al 70% le mie Nikon FM2 ed F3 (quando voglio il "lusso" della priorità di diaframmi 🤣) con perllicole B/N che poi sviluppo in casa.
Trovo che oggi si stia perdendo la capacita di PREvisualizzare uno scatto. Capacità che in epoca analogica era fondamentale e parte del percorso di apprendimento esposizione/compsizione.
Il digitale ha impigrito parecchio, perchè la possibilità di rivedere subito lo scatto ci porta a valutare lo scatto DOPO aver premuto il pulsante anzichè PRIMA. Le mirrorless hanno ulteriormente stressato questo concetto perchè l'anteprima dell'esposizione nell'EVF riduce ancora di più quella minima valutazione della luce che anche con le reflex digitali eri comunque costretto un minimo a fare.
E' un percorso sempre meno didattico, ingiustamente accorciato dalla smania di voler vedere (ed ottenere) subito il risultato e la "foto wow". Non a caso, tanti iniziano con la fotografia così a casaccio e poi la abbandonano perchè non soddisfatti del risultato, nonostante ottengano foto "tecnicamente" o "esposimetricamente" buone.
Un vero peccato.
Lo stato dell'arte oggi sarebbe comunque iniziare con l'analogico, ma è pura utopia. Realisticamente parlando, un corredo Reflex digitale è ancora la scelta migliore per chi inizia.
Se iniziassi oggi sicuramente una reflex analogica, per avere io il totale o quasi controllo della mia fotografia. Il digitale per iniziare va benissimo sia reflex che mirrorless, ma all'inizio secondo me non vedere la foto bella e fatta per capire gli errori aiuta. Ci devi sbattere il 'muso' e farti male per capirlo per bene, imparare da esso ed andare avanti. Ecco perchè l'analogico, prima vedi la scena, la studi, vedi la luce come si comporta su di essa, ci pensi e poi scatti. Sono 'pippe' mentali mie queste per carità, però almeno io sbattendo il muso qualcosa ho assimilato.
Ciao Damiano, riflessione molto lucida e sincera, da neofita non posso che confermare quello che dici, buon lavoro
Sono dell'idea che per imparare, davvero, ci voglia una vecchia analogica senza ausili e un esposimetro a luce incidente, per i ricchi anche uno spot.
È l'unico modo per capire veramente la luce, soprattutto se butti le foto, magari difficilmente ripetibili, capendo cosa hai sbagliato la batosta è tale che te lo ricordi per sempre.
Una volta imparato ad esporre servono i piccoli errori di interpretazione con la digitale, ad esempio il tramonto della vita a cui hai sfondato le alte luci di quel poco a vedere i buchi bianchi, tutto questo ti "tara".
Per quanto riguarda le ML sono si immediate ma alla fine la capacità di esporre della X-T5, ad esempio, l'ho trovata più passabile di errore rispetto alla D850 o alla 1DX, con quelle per quanto non hai un OVF trovo veramente difficile sbagliare esposizione.
Una volta che hai scattato con gli esposimetri esterni e che hai capito l'esposimetro della fotocamera puoi utilizzare veramente il sistema e sfruttarlo, qualsiasi fotocamera ti trovi sotto.
Sei sempre il top Damiano
Riflessione molto bella 🙂
Io sinceramente non ho trovato difficoltà nel passare dall'analogico manuale al digitale, sarà perché sono appassionato di tecnologia e le cose meccaniche mi sono sempre piaciute....
Scattavo con una Ricoh XR-X 3PF che regalammo a mia sorella per il diploma, lei voleva una Nikon, di equivalente c'erano le F601 AF ed M, ma la Ricoh aveva in più la previsualizzazione della professione di campo e le esposizioni multiple, pazienza per l'autofocus tanto lei era naturalista dunque..... 🤣🤣🤣
Non ho mai avuto reflex analogiche autofocus, anche se ho usato diversi modelli di alcuni amici...il passaggio al digitale non é stato traumatico perché penso sia anche una questione di mentalità: per me un corpo digitale é una reflex classica condita di tecnologia, ma le ghiere principali ed i principi della fotografia sono gli stessi, mi devo spaventare per la presenza di un menù? Non credo proprio, io la mia Pentax la uso come se fosse una meccanica, tra l'altro questa marca sposa meglio di altre questo pensiero, prova ad usare così la tua k3 e mi capirai.
Nemmeno le mirrorless sono un problema, qui comunque danno fastidio certi menù fatti davvero male e troppo forti tipo quelli di Sony, nemmeno Olympus mi piace molto, e poi non tutte le voci sono dove ti aspetti di trovarle, questa é la vera seccatura.
Per quanto riguarda l'anteprima di immagine: molti la usano al posto dell'esposimetro, e questo é il male "delle mirrorless", poi sorgono tutti i problemi di esposizione di cui hai parlato.
Io la mia mirrorless la uso come una reflex, non me ne frega nulla dell'anteprima di immagine, anzi mi toglie pure il piacere di fotografare,
Comunque stamattina sono a zonzo a Cagliari anche con una Pentax ME Super, vediamo se riesco a non sprecare tutte e 24 le pose 🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Grazie per questo e altri numerosi video che mi hanno chiarito molto le idee
Volevo passare a mirrorless con una Fuji x-t30
Poi ho pensato di provare l'analogico con una om 4
nel frattempo mi sono pure innamorata della Rollei 35 ( che prima o poi prenderò)
Alla fine ho deciso che per ora mi tengo la mia reflex antidiluviana (eos 100d) imparo bene a fondo una volta per tutte le basi di tecnica fotografica, spendo i miei pochi soldi per un pc con monitor che posso calibrare decentemente e poi mi prenderò due corsi (anche se non udo Facebook) quello sulla composizione e sono molto interessata al nuovo corso dedicato all'esposizione.
Infine, finanze permettendo, qualche libro dei grandi maestri della fotografia.
Ancora un enorme grazie ☺
Come al solito riflessione molto interessante.
La mia prima reflex digitale fu la Olympus e-400, di cui a distanza di tempo rimpiango molto la resa, il file, i colori, .... Però il mirino era una pena. Venendo dalle reflex analogiche, ricordo impossibile valutare la corretta messa a fuoco manuale.
Nel mio percorso ho avuto la Nikon z50, gli ultimi tempi prima di venderla la usavo in M, non riuscivo a capire l'esposizione, cambiava improvvisamente con i volti, fondi chiari, scuri, ....
Ora sono ritornato al m4/3, ho la Panasonic g90, la uso tenendo il display chiuso e il mirino pulito. Quello che vedi in preview è quello che hai sul file. In posa M toglie l'anteprima dell'esposizione solo un attimo mentre focheggia. Il mirino è bello chiaro, mi sembra quasi di essere tornato all'analogico.
Se un giorno rifacessero una fotocamera spoglia come la e-1 (che ho avuto) in versione ML la riprenderei sicuramente, per il momento sto apprezzando molto la g90.
Ciao Damiano, ottima riflessione. Il fatto è che se acquisti una fotocamera che fa tutto lei, dandoti magari anche dei risultati accettabili, non senti tanto il bisogno di imparare. Se già dal mirino vedi l'esposizione corretta (più o meno), probabilmente non ti curi neanche di sapere che diaframma e che tempo hai impostato. Come hai già detto in altre occasioni, per avere buoni risultati devi conoscere la tecnica fotografica e la fotocamera, e questo lo fai studiando, scattando e magari anche stampando, sbagliando e riprovando. Tutte cose che richiedono tempo, un tempo che devi conciliare con lavoro e famiglia, e che molti cosiddetti "fotoamatori" non sono disposti spendere, tanto una bella foto da postare sui social la tireranno fuori di sicuro. Peccato che sarà uguale ad un altro milione di altre foto fatte col telefonino.
Personalmente non credo che esista una tipologia di macchina migliore per imparare a fotografare.
Bisogna essere fortunati nella scelta iniziale: ci sono macchine che, per puro caso o volontà (più o meno) del costruttore, nascono "didattiche".
Sono quelle con le ghiere al posto giusto, con un tasto o ghiera dedicato alla compensazione, con un menù semplice, con poche funzioni: insomma quelle che invece di ostacolarti ti invogliano a fotografare e a crescere. Sono macchine quasi mitologiche, con o senza specchio, economiche o costose non importa: sono quelle che ti calzano a pennello, quelle che non venderai mai.
Secondo me il tempo di apprendimento della fotocamera analogica reflex manuale era giusto (ne lungo ne corto) per quell'epoca.. l'obiettivo era arrivare a domare il processo fotografico oltre le compatte punta e scatta.. quindi aggiungere creatività (tramite il cambio delle lenti e dei parametri) allo scatto che si voleva ottenere.. mi ricordo che una conversazione di 30 minuti avuta con un conoscente mi servì come infarinatura sulla tecnica e sul senso della fotografia.. oltre a far scattare la curiosità di approfondire che ancora oggi mi accompagna 📸
Io inizierei con una bella reflex tutta meccanica e manuale come la Pentax K 1000, la Yashica Super 2000 e la Olympus OM 1 e tre soli obbiettivi fissi come un 28mm, un 50mm ed un 100mm o 135mm. Si ha disposizione un corredo completo col quale imparare a conoscere con crescente e graduale consapevolezza tutti gli elementi che concorrono alla realizzazione di un'immagine fotografica.
Completamente d'accordo con quanto esposto. Ho iniziato a fotografare in analogico, dove al massimo si potevano cambiare i mirini ottici (almeno sulla Nikon). Sicuramente sarebbe meglio iniziare a fotografare con una digitale reflex e poi passare a una mirrorless, ma il problema, come hai detto nel video, è l'estrema complessità dei menù delle attuali fotocamere. Ho una XS10 da quasi 3 anni e una XT5 da quasi uno e continuo a studiare e scoprire come impostare correttamente le macchine. Voi date un contributo prezioso in tal senso, ma la macchina va "cucita a pennello" secondo i gusti di chi scatta (non parlo della correttezza dell'immagine) e per fare questo occorre armarsi di santa pazienza e scattare parecchio. Una volta ti bastava sapere la scala delle temperature cromatiche, avere un esposimetro ancora meglio e impostare la triade; poi coi provini potevi decidere cosa stampare e per il bn potevi giocartela in casa. Ora è veramente tutto più difficile e non è detto che la tecnologia aiuti, spesso è di troppo o impedimento al punto che scoraggiati si ha la tentazione di scattare in automatico anziché in manuale (ma perché devo spendere migliaia di euro per scattare le foto come col cellulare). Confermo, purtroppo, quanto hai detto sulla misurazione Spot della Fuji, è come un terno al lotto e devi memorizzare l'esposizione dell'area che ti interessa. Costanza, pazienza e perseveranza, credo sia la triade giusta per non perdere entusiasmo e passione. Grazie per il lavoro che fate per mantenere viva la fotografia.
Riflessione interessantissima! Io da foto amatore/amatore/amatore…e amatore ancora…sono passato da una Canon 600d ad una Canon 6d, poi ho iniziato con le mirrorless..una fuji xe3. Il primo anno è stato un dramma..non ritrovavo niente della reflex…
Caro Damiano, hai riassunto quello che ho pensato quando sono passato (la scorsa primavera) da una DSLR D3100 ad una Fuji X-T3. Il mio primo pensiero dopo qualche ora di esplorazione del menu e delle funzionalità è stato: "Se un neofita dovesse prendere una macchina del genere, NON capirebbe nulla!" ...
Faccio parte di un Circolo Fotografico ed ho visto gente far fatica ad usare una Reflex entry level.
Usare una Mirrorless, secondo me, necessita di GRANDE consapevolezza su quello che la macchina sta facendo: ogni menù, ogni funzione ha un risvolto (sull'immagine finale) NON banale.
Sono un informatico e, con la conoscenza che ho sui sistemi elettronici, cerco anche di capire "cosa sta facendo" la mia X-T3 quando punto un soggetto ed inizia ad evidenziare zone dello schermo, cambiare parametri in automatico ecc...
Sono "contento" che non sia stata SOLO una mia sensazione; per la cronaca, sto ancora studiando la Fuji...non penso d'aver capito ancora come gestirla al meglio...
Ad un certo punto, mi son detto: "quanto vorerei una macchina con POCHE funzioni, SOLO quelle necessarie!". Dopotutto, il divertimento, sta proprio nel comporre ed esporre correttamente, cercare di impostare la macchina al meglio affinchè tiri fuori quello che vogliamo esprimere ...
C'è un sovraccarico cognitivo inutile...il primo produttore che farà una macchina con ottiche e sensori "buoni" e POCHE funzioni (a livello di quelle dello Smartphone), avrà vinto!
Grazie Damiano.
Salve grazie x i vostri preziosi consigli, qualche consiglio sulle marche più abbordabili? Olimpus, fuji ecc ecc grazie
io ho iniziato con mirrorles. Precisamente con una nex 5. Poi sono passato alle ottiche vintage per budget ristretto. Poi xe2...xt1 con ottiche xf ma solo adesso ho capito l importanza di avere un mirino ottico e obiettivi con messa a fuoco manuale. Prima lo vedevo un vantaggio scattare vedendo la foto. Oggi che leggo l esposimetro inizio ad amare la reflex. Il mirino ottico non mi stacca dalla scena in condizioni di poca luce. Non ho piu bisogno del live view. O perlomeno..lo userei solo per vedere l'anteprima della luce ambientale prima di scattare con il flash. Partendo dalle mirrorless inizio ad amare le reflex. E trall altro messa a fuoco più rapida per i miei gusti. Batteria durata più lunga (senza live view ). Ho fatto esperienza dal nuovo..per andare sul vecchio. E' assurdo...ma sto veramente pensando di acquistare una 7d. Paradossalmente oggi che potrei permettermi qualcosina in più preferirei tornare indietro. Ma se non avessi iniziato con le ottiche vintage tante cose non l avrei capite. Devo essere onesto. Si impara ogni giorno e forse è giusto così. Oggi ,se devo avere un miglioramento sul feeling del mezzo ,immagino tutto in questo modo. Mi scuso per il lungo commento.
Ciao Damiano, ho ascoltato la tua riflessione sul podcast e volevo dirti che anch'io che provengo dalla pellicola e saltuariamente la uso, il mio passaggio ad una mirrorless mi ha tolto l'entusiasmo e ti spiego il motivo. A parte il manuale e il supporto dato da voi e da altri RUclipsr per i settaggi ed altro sulle fotocamera, purtroppo non la sto usando più perché non mi ci ritrovo. Rimpiango la mia reflex digitale con la quale non mi dovevo troppo sprecare in impostazioni seppur facesse solo foto e non video. Me ne sono quasi pentito dopo aver aspettato tanto tempo. Non credo che ci sia un prodotto migliore ed un formato migliore ma quello con cui ci troviamo bene e se poi può far tutto la fotocamera, che senso ha fotografare? Allora viva la manualità, viva l'esposimetro separato e la meccanica, sono io la mente e non un pezzo di silicio. Dove stiamo andando? Cos'è diventata la fotografia? Una gara di F1 con chi ha la migliore tecnologia? Dov'é l'uomo? Grazie a tutti.
È da pochi anni che fotografo, utilizzo una mirrorless stra piena di diavolerie moderne ma la domo utilizzandola a livello basico, cioè af s a punto singolo in M solo iso auto. Ho preso un modello ultimo grido solo perché i precedenti hanno dei mirini che fanno pena. Per l esposizione mi affido totalmente a quello che vedo su evf.. Aspetterò il corso per imparare qualcosa di nuovo. Comunque ho iniziato con una reflex digitale a mirino ottico, dove inizialmente impazzivo per capire l esposizione corretta. Tuttavia la mia impressione è che con il mirino ottico avessi meno "distrazioni" rispetto a questi di ultima generazione. Mi sembra quasi che prima mi concentravo più sul soggetto, non avendo tutti quei colori sparati negli occhi.
All'epoca incomincia con una reflex aps-c, e solo dopo entrai nel mondo delle mirrorless, a parte il mondo differente con pregi e difetti e dopo anni con olympus, ho come la voglia di tornare a qualcosa di più "semplice" ed autentico per così dire, per questo vedo al mondo fuji con molta curiosità.
Caro Damiano, concordo pienamente con te, infatti io duro fatica ad esporre con la Leica Q3 che con la M11. Poi, detto tra noi, a cosa servono tutte quelle diavolerie presenti nelle nuove macchine? Ero quasi tentato di prendermi la Pentax Monochrome ma dopo che ho visto i menu, ho avuto paura
interessante analisi del progresso della fotografia ! io vorrei da tempo comperare una mirrorless ma non so sceglierla, per quanto mi studi le caratteristiche ho sempre l'impressione che qualcosa non viene rivelato, e questo video me lo conferma, per esempio mi riferisco al fatto che il mirino adatta l'immagine per renderla leggibile. Quale potrebbe essere oggi una buona macchina a livello di qualità prezzo? tenendo conto che so fotografare e tendenzialmente punto a non usate gli automatismi.
Grazie
Ottimovideo, come sempre. Perché non approfondisci la questione spot sui vari marchi? E su quali macchine sono più "affidabili". Soprattutto tra quello che vedo sul mirino e quello che è lo scatto finale. Sulle reflex partivi sapendo già che quello che vedevi non era lo scatto ma lo dovevi immaginare, sulle mirrorless non è proprio cosi ma anche con loro il risultato è diverso e sarebbe bello conoscere metodi per ovviare a questo problema. Ciao
Ho preso per imparare una reflex da spendere il meno possibile (canon 600d) ed una mirrorless nuova(panasonic g9). Con la reflex sento di avere pieno controllo e scatto in manuale. Con la mirrorless mi sembra di scattare con uno smartphone più evoluto, non riesco a scattare in manuale ma al massimo in priorità di apertura. Per comodità mi porto sempre dietro la mirrorless perché faccio prevalentemente street o paesaggi quando vado in montagna ed essendo quest'ultima stabilizzata e tropicalizzata mi sento più sicuro. Siccome guardo tutti i video ed i corsi ed ho studiato, ormai ho comprato e mi tengo la mia mirrorless per almeno 5 anni :-) pero' credo che la mia prossima macchina sarà una reflex.
Quale delle due si avvicina alle cineprese classiche che si usavano una volta? E quale invece alle cinecamere moderne?
"Esposimetro umano" mi fa morire! 🤪
In effetti, grazie alla mia Voigtlander Vito B prima, e alla mia Zorki 4k dopo, diventai un esposimetro umano... e il mio cervello diventò un chip fotografico 🤣🤣🤣🤣
Ciao Damiano ho una sony a7rii + 24 fe 1.4 gm ho la possibilita' di fare cambio con una hasselblad x1c mark 1 solo corpo, da premettere sono un privato amante della fotografia dove la fotocamera la utilizzo per ritratti alla mia famiglia e qualche evento sempre familiare o parentale, tu mi consigli di fare questo cambio (con questa azienda) dove successivamente dovrei comprarmi il 45 f4 pancake della hasselblad, o in alternativa stessa identica cosa con fuji gfx 50r dove dovrei successivamente comprare il gf 50 f.3.5, voglio sottolinearti che a me interessa la qualita' di immagine .Grazie anticipatamente.
Ciao
Con la hasselblad avresti grossi problemi a livello autofocus
Sotto questo aspetto è molto carente
Molto meglio una Fuji gfx50sII
Ciao Damiano grazie per la tua risposta celere hai ragione autofocus lento, batteria con poca autonomia,invece se andassi con fuji xt5 cosa mi consiglieresti il 16-80 f4 o il 18-55 ? o altro che tu ritieni superlativo? considera che come ti dicevo ho la sony a7rii con gm fe 24 1.4 che come definizione e dettagli e' super.
Aggiungo anche, sai che ti dico? Per adesso mi tengo stretta la mia nave scuola, Canon 800D :-)
Io direi partire con una camera stenopeica, per capire la luce e l'importanza dei tempi d'esposizione.
Correggo X1D MARK 1
Sarà perché sono da 50 anni a giocare con le fotocamere ma non ho trovato nessun problema a passare a mirrorless.😅
Per me non c'è partita: passai da Nikon D3000 a Sony Alpha 58, il mirino elettronico accorcia i tempi di apprendimento, poter vedere quali effetti avranno i settaggi prima ancora di scattare è estremamente formativo.
Ottima e condivisibile riflessione però Damiano immagino abbia sempre a che fare con professionisti e appassionati di fotografia. Maaa .. e se invece non si volesse imparare? Se non si ha la passione per la fotografia? Beh.. ci si compra uno smartphone. Ma non voglio fare confronti di questo genere. E non sono certo a favore degli smarthone. Damiano giustamente direbbe che con uno smartphone non fai foto perchè è l' intelligenza artificiale a gestire il tutto, registri delle immagini. Brutte o belle ma, dico io, almeno l' esposizione lo smartphone non la sbaglia. Già prima però c' erano le compatte digitali e non solo. Quindi cosa fa il buon padre di famiglia? Con l' avvento del digitale va' a comprarsi una fotocamera e mette da parte la macchina fotografica a pellicola. Certo la compatta è più un giocattolo, le foto fanno abbastanza schifo, le bridge costano meno e l' obiettivo è già compreso, e che escursione focale, però alcuni pensano sia meglio una reflex, quella sì che è professionale, ci cambi gli obiettivi, quella sì che fa belle foto. Avevano difficoltà con la macchina fotografica a pellicola, ma adesso col digitale sarà tutto più semplice. E poi ... scoprono l' amara realtà. Finchè .. non nascono gli smartphone. Con un comparto fotografico che per queste persone è di tutto rispetto (l' iphone è del 2008). Io ne ho conosciute un bel po' di persone così che si sono comprati compatte, bridge e reflex con obiettivo in kit. E la cosa incredibile è che ce l' hanno tutt' ora nell' armadio. Mi ha sempre stupito che non l' abbiano manco vendute, le tengono li' anche da 15-20 anni. I più disillusi sono quelli delle reflex ovviamente, avevano forse qualche velleità in più, la vivono proprio come una sconfitta personale, e avevano speso anche più di altri. A parte dimensioni e pesi, quello che ti dicono è che bisogna imparare a usarla. E però capisci che non ne hanno nessunissima voglia. Non ti chiedono nemmeno se gli spieghi due concetti base. Cavoli loro direte, certo. Ma intanto il mercato fotografico và in frantumi, le foto che si vedono in giro via via fanno sempre più schifo, pompate e irreali, e i prezzi nel mercato fotografico salgono a dismisura. I social e la scarsa qualità che richiedono, oltre a sedicenti e grotteschi influencer poi fanno il resto. Mancanza di passione per la fotografia dicevo ... ma la responsabilità di ciò che è accaduto è soltanto loro? Erano abituati a portare a sviluppare il rullino, e qualcosa di buono usciva anche fuori. Col digitale invece c' è un' altro problema: salvo eccezioni le foto, o meglio i jpeg in camera, fanno decisamente schifo. Perciò quasi sempre molto meglio lo smartphone. E in ogni caso in certe situazioni e con forti contrasti non hai scelta, la pellicola, sempre come direbbe Damiano, aveva "più spalla" sulle alte luci. Ora le cose col sensore sono cambiate. Il cavalletto non te lo porti dietro, e anche se lo fai la mutiesposizione ha grossi limiti, puoi sottoesporre o scattare a iso da fantascienza ma... in ogni caso poi comunque le foto devi svilupparle tu. Quindi oltre alla fotocamera ti serve un computer adeguato e imparare a isarlo, ti serve un monitor decente, un software di sviluppo e imparare a usarlo. Al di là dei costi, direi un po' troppo impegno per chi vuol fare solo delle foto ricordo e non ha nessuna passione per la fotografia. Lo smartphone non vince solo perchè ce lo si porta sempre appresso. Possibile che nessun produttore l' abbia ancora capito? O che sia così impossibile tecnicamente ovviare a questa situazione paradossale ?
Barca a vela o barca a motore? Quale è meglio per imparare a navigare? 😊
Si naviga a vela! A motore si va a fare il bagno😊
...se i pittori si fossero lambiccati il cervello tutto il tempo sui pennelli da usare😅...il marketing ci ha resi ossessivi-compulsivi.
Per legge: Tutti gli Automatismi DEVONO poter essere DISATTIVATI dall'Utente in ogni macchina che funzioni sul campo. Che sia una fotocamera, un automibile, un tornio. Tutte, solo così diverrà ancora rilevante ciò che è sempre stato, e cioè che la competenza d'uso è responsabilità e abilità dell'operatore, che SCEGLIE se è conveniente, in quel preciso momento, di attivare un automatismo o meno.
Riprendiamoci le competenze, altrimenti gli ingegneri le insegnano alle macchine...e noi non ci divertiamo più, e, cinicamente non serviamo a nessuno nel processo produttivo. Ciao
La post produzione è sopravvalutata, deve essere usata per ottenere effetti particolari, se viene usata dai produttori o utenti per correggere roba scattata in RAW, ha più senso fare in JPEG.
Anche con uno smartphone viene fuori roba ottima solo sistemando luminosità e fuoco.
E no, la roba di anni fa, meglio che rimanga roba di anni fa, continua a perpetuare ed essere venduta cara solo perché si continua a dire che valgono la pena. È tra le tante cause dei prezzi alti
Per imparare è necessario sbagliare e quindi penso che la reflex sia un banco di prova da superare prima di arrivare alle mirrorless..
Non sono completamente d'accordo. Conosco tantissimi fotografi amatoriali che nonostante utilizzino reflex da una vita continuano a sbagliare. È una questione di attitudine altrimenti tutte le persone che hanno iniziato con l'analogico sarebbero dei fenomeni e non mi sembra il caso..
canon 6d, e godi come un maiale
Non conosco il mondo delle mirrorless e tuoi video sono molto interessanti. Tutto assolutamente vero quello che hai detto. Per anni ho lavorato con le videocamere broadcast. Messa a fuoco, diaframma e inquadratura sempre con l'occhio al buco, con viewfinder rigorosamente in bianco e nero, con estrattore di contorni in posizione intermedia. Per il diaframma il sistema della "zebra" regolato al 70/80% dell'incarnato su un viso caucasico, difficile sbagliare. Con un po' di pratica si becca al volo il diaframma giusto: vedi subito le zone di leggera/alta sovraesposizione che sono poi il vero rischio in ripresa in quanto una fronte e zigomi bruciati non li recuperi. Mi ricordo, una delle prime volte, con dei colleghi eravamo in africa e alcuni avevano la preoccupazione di beccare la giusta esposizione su i visi della popolazione di carnagione nera, tipica situazione dove lasci la "zebra" nella savana e usi l'esperienza. Ciao complimenti