io ci ho visto una metafora della depressione di Ellen, che compare quando è giovane e se ne va per un breve periodo quando si sposa, per poi ricomparire di colpo. Il conte rappresenta la depressione stessa, l'incontro tra lui e thomas è il rapporto tra il marito e la malattia della moglie. Come le persone depresse Ellen ha momenti di lucidità in cui cerca di allontanarsi da essa e momenti in cui vi cade completamente. Dopo che il marito viene quasi spezzato dalla malattia della moglie, che gli amici l'hanno abbandonata e che i medici non hanno ottenuto alcun risultato, Ellen capisce che l'unico modo per liberare se stessa e chi le sta intorno della depressione è il suicidio. Sì, una cosa tristissima, ma considerando l'autore e il fatto che il film è dichiaratamente ispirato al cinema espressionista, mi sembra anche abbastanza sensata.
Parecchi critici asseriscono che il miglior film sul personaggio sia Nosferatu Il Principe delle Tenebre, sceneggiato e diretto nel 1979 da Werner Herzog. L'interpretazione sulfurea di Klaus Kinski credo sia tutt'oggi irraggiunta e irraggiungibile
Roberto, ti imploro, parla di cinema più spesso, fallo di film che ritieni stimolanti per la tua mente, ovviamente, ma fallo! Da appassionato ho letto decine di recensioni su questi film, ma nessuna è riuscita a pungalare la mia di mente in questo modo.
La mia interpretazione del Nosferatu di Eggers invece è la seguente. Il vampiro incarna la nostra ombra. É il male che si annida dentro la nostra anima, che impariamo a conoscere sin dall'infanzia e che tentiamo di reprimere crescendo, inorridendo al pensiero che gli altri possano vedere il marciume che serbiano nel cuore. L'ombra repressa però genera mostri, orrore e pestilenze, perchè non si può essere felici senza riappacificarsi con sé stessi. Con ogni parte di sè stessi. Il rapporto carnale finale tra Nosferatu e la protagonista simboleggia l'accettazione e la riappacificazione con la propria ombra, resa ancora più profonda e intima perchè sugellata da un rapporto sessuale crudo e dal sangue. Questo atto diviene salvifico per il mondo intero, a rappresentare la rinascita della singola persona. Per quanto riguarda il film del 1922 invece ho avuto anche io la stessa impressione.
Volevo dire più o meno lo stesso, ma tu l'hai detto molto bene. Il tema dell'Ombra (in senso junghiano) è centrale in Eggers: la fotografia oscura, le tenebre dei paesaggi dove vive Orlock, la scena iniziale che rappresenta il contatto infantile con l'ombra, la luce sibillina, incantatrice e menzognera della luna, la mano di tenebra che solca i cieli della città e raggiunge a distanza il volto e la mente di Mina, etc etc. Però devo dire che l'interpretazione metaforica incentrata sul tema del sentimento amoroso nato da un abuso infantile sta in piedi ed è forse la prima a cui ho pensato anche io dopo esser uscito dal cinema. E' suffragata da tutte le osservazioni rimarcate da Mercadini, e in più dal significato della sequenza in cui la ragazza litiga col fidanzato, facendo emergere la sua psiche spezzata da un conflitto interiore irrisolto tra ombra e luce, passato e presente. Tra l'altro, le due non si escludono a vicenda, si può considerare la seconda come una sfumatura della prima.
Ti amo. Sto cercando di dirlo in lungo e in largo 😂 Tralaltro un post dello stesso Eggers suggerisce questo.. Su Ig c'è un post con le facce dei personaggi oscurate, in cui sembrano cattivi, e sotto la didascalia è la frase del film: "il male viene da dentro di noi o dall'aldilà?"
Nel Nosferatu di Eggers è stata la ragazza ad attirare il vampiro, indipendentemente dal fatto che ne sia consapevole o meno. Il vampiro non ha potuto fare altro se non il vampiro e cioè seguire la sua natura di predatore e distruttore. La psicologia della ragazza potrebbe essere interessante da studiare, ma studiare il vampiro sarebbe come psicanalizzare un lombrico. Grazie Roberto.
Io vedo il Nosferatu di Eggers come una metafora in chiave “horror” di un rapporto sbagliato e insano con l’amore, l’eros e il sentimento, che porta alla distruzione.
Anche il remake di Herzog con Klaus Kinski degli anni '70 è ottimo. Suggerisco di recuperare anche "l'ombra del Vampiro" che racconta la storia del regista, del film e dell'attore, dietro cui girava la leggenda che fosse un vero vampiro a causa del suo aspetto. Con un grande John Malkovich a fare Murnau e Willem Dafoe a fare Nosferatu.
@giannilivore825 Nonostante una produzione molto travagliata, fatta di continue liti e comportamenti deprecabili di Kinski, non è proprio cosi malaccio.
La MIGLIORE recensione sentita sino ad ora!! Tralasciando il Nosferatu di Herzog, ovviamente perché quest'ultimo (N2025)è un remake del primo. A mio parere una giusta lettura,non potrebbe essere altrimenti,il triangolo ci sta con tutte le sue "turbe". Rimane che a me personalmente non è piaciuto,mi aspettavo di più,vabbeh. I miei complimenti,Sei sempre un passo avanti😅
Visto lo scorso weekend... splendido! Eggers è sempre una sicurezza.... ho i DVD sia del film di Murnau che del remake di Herzog di fine anno 70... aspetto il blu ray di questo per completare la trilogia di Nosferatu
Ciao Roberto, è sempre un piacere ascoltarti e mi fa piacere sentirti parlare di film che sono la mia passione. Penso che la tua chiave di lettura sia sicuramente valida! Provo a darti però un ulteriore interpretazione possibile. Personalmente ritengo che Nosferatu rappresenti semplicemente la natura libidinosa della protagonista (lei parla infatti del fatto che in giovane età fu trovata nuda in un granaio, se non sbaglio, e quesro destò scandalo). Lei, per buon costume, la allontana ma questa è antica, profonda e non muore. Lo vediamo da subito, lei si sposa (come se il matrimonio fosse visto da lei come una terapia, qualcosa che la allinei al buon costume) e chiede al marito di rimanere a letto ancora con lei ma lui è preso dal lavoro e non la appaga. Ecco che quindi il matrimonio anziché liberarla da questo impulso finisce per incancrenire quest'ultimo e farlo riemergere piu intenso che mai. In fin dei conti il vampiro ha sempre rappresentato un appetito sessuale insaziabile e ambiguo (morde sul collo indistintamente uomini, donne e animali, in tal senso emblematica la scena in cui Nosferatu morde il marito di lei e facendolo compie movimenti sussultorei con il corpo). Quindi, a mio avviso, il film ci parla del desiderio sessuale di una donna che non può essere manifestato in un periodo storico in cui la donna veniva mal giudicata, repressa finache magari internata o accusata di isteria (in questo caso di essere posseduta da uno spirito). Ciò detto il film di Eggers purtroppo mi ha deluso perché, tralasciando la magnificenza dell'impianto tecnico, mi è risultato essere pressoché identico all'originale (come tu stesso hai sottolineato) non proponendo a mio avviso una reinterpretazione in chiave contemporanea che secondo me era necessaria a giustificare il senso stesso dell'esistere del progetto. Personalmente avrei gradito venisse affrontato più di petto il tema della libertà sessuale della protagonista spingendo sull'erotismo che qui (per quanto si parli di sesso e si ansimi) manca del tutto. Un abbraccio, ti voglio bene!
Io ho esattamente la tua stessa interpretazione. Tra l'altro L'attrazione erotico/sessuale tra Mina e Dracula è in parte già presente nel romanzo di Bram Stoker, ma è sempre latente e mai esplicita come nel film di Eggers (o in maniera diversa) in quello di Coppola. Non sono tanto d'accordo sul fatto che il film di Eggers non propone una interpretazione contemporanea ed è identico all'originale proprio perché l'aspetto erotico non era mai stato trattato in questo modo, nè nel film di Murnau nè in quello di Herzog che a mio avviso si concentrano su aspetti diversi. Ad esempio già solo l'elemento di cui parlava anche Mercadini nel video del confondere tra la vittima e il carnefice (nel film di Eggers è la stessa Ellen che invoca Orlok nella scena iniziale) rappresenta una novità rispetto a Murnau o Herzog, ed è appunto l'elemento centrale su cui ruota tutto il film di Eggers.
@@andream5310 hai ragione, mi trovi d'accordo su questo, solo che ammetto di essere rimasto scottato dalla mancanza di coraggio di approfondire ulteriormente la cosa. Ovviamente il mio è un parere soggettivo ma penso che si sarebbe potuto spingere molto di più su questo tasto che mi è risultato tanto urlato quanto poco approfondito. Fosse stato per me avrei nettamente scremato tutto il tema della peste che non è in nessun modo propedeutico a questa chiave di lettura, qualora fosse quella proposta dal regista (cosa che mi pare abbastanza esplicita a questo punto). Insomma, mi è parso che Eggers abbia voluto buttare tanta carne al fuoco, un po' per fedeltà alla pellicola originale, un po' per la voglia di proporre una diversa chiave di lettura, con il risultato di risultarmi infine incapace di convincermi sia dall'uno che dall'altro verso.
@Cinefilo_Malefico nei primi due film la peste è importantissima perché è la metafora del male e della corruzione che si diffondono. Quest'ultimo film non l'ho visto, mi dispiacerebbe parecchio se questo tema non venisse trattato perché l'ennesimo film se s suale con i vampiri fine a se stesso mi scoccerebbe parecchio.
@Cinefilo_Malefico Ci sta, sono anche d'accordo sulla questione della peste. Anche io comunque trovo dei difetti, per me è un buon film ma non assolutamente un film perfetto: non mi ha convito ad esempio proprio il design di Orlok nè l'interpretazione di Bill Skarsgard , non mi dà l'idea di un non-morto proprio perchè troppo veloce nelle movenze e con un tono di voce a volte troppo "urlato" e non una voce sommessa e sussurrata come ad esempio nell'interpretazione di Klaus Kinski. Altro difetto per me l'uso della musica un po' eccessivo come anche i virtuosismi tecnici della regia in alcune scene, avrei preferito un approccio più lento e rarefatto, una cinepresa più statica e meno mobile avrebbe forse giovato nella realizzazione di certe sequenze. Nonostante tutto però non lo ritengo un semplice "compitino" , anche se nella parte iniziale per un momento ho pensato che lo fosse, ma non lo ritengo neanche un remake all'altezza dei suoi predecessori, insomma se anche Eggers non lo avesse girato non sarebbe cambiato niente nella storia del cinema per quel che mi riguarda, cosa che non posso dire per quello che fece Herzog nel 1979.
Condivido la tua lettura della versione moderna, alla quale mi permetto di aggiungere un tocco personale: a mio parere, la protagonista è attratta da Nosferatu perché è l'unica entità disposta a riconoscerla nella sua vera forma di potente mistica. Oltre al vampiro, solo il professore è in grado di apprezzarne il dono fin da subito, al punto che entrano in una tale sintonia da non dover nemmeno comunicare (es. definendo i dettagli del piano per allontanare Thomas dalla camera da letto nella notte fatidica). Trovo che questo sia reso evidente dalle poche scene nelle quali la protagonista appare padrona di sé, senza malinconie, attacchi epilettici o visioni profetiche: questo avviene quando si trova a quattr'occhi con il vampiro, quando architetta insieme al professore e in due sole altre occasioni, ovverosia quando "rimette al proprio posto" due persone che non la stanno riconoscendo per chi è, ovvero Thomas e l'amico armatore. Ammettendo queste premesse, Nosferatu è l'unica figura in grado di al contempo esserne attratto (non è amore per i motivi che hai già illustrato in video), di comprenderla e di rispettarne il potere, quasi fosse una sintesi dei tre personaggi maschili principali (il marito, che la ama ma non la comprende; il professore, che la comprende ma solo come "oggetto di potere"; l'armatore, che tocca con mano le influenze che può esercitare ma la odia); in chiusura, non è in grado di allontanarsi da lei sebbene sia consapevole del destino che lo aspetta, ed il suo portamento in presenza della protagonista tradisce la gravità con la quale va incontro all'ultimo amplesso.
Sempre bello vedere interpretazioni che magari sono totalmente fuori dalla visione e l'intenzione dell'autore, ma che comunque danno un punto di vista che può essere bello.
Dopo the Lighthouse avevo aspettative alte che sono state in parte deluse. Troppe cose in questo film, sarebbe stato bellissimo se Eggers avesse "fatto meno". E' come una torta di altissima pasticceria che alla fine viene decorata con bei fiocchi di maionese. Sto vampiro parla un sacco, sembra un teenager morto di f**a. Bel film, tecnicamente ottimo.. ma non il capolavoro che poteva essere.
Ti consiglio di guardare anche The VVitch e , soprattutto, The Lighthouse di Eggers. Potresti trovare nuovi spunti interessanti. Comunque nel libro di Stoker Dracula non conosce Mina, proprio come nel film di Murnau.
Lettura molto interessante, io personalmente ho interpretato il personaggio del conte Orlok come manifestazione degli appetiti sessuali di Ellen repressi dalla società borghese di fine '800, tema in parte già accennato, anche se mai esplicitato, nel romanzo di Bram Stoker. Anche la contrapposizione scienza/misticismo espressa rispettivamente nei personaggi del medico Dr. Wilhelm Sievers e del Professor von Franz può essere letta come una metafora dei due diversi approcci nella cura della "malattia" di Ellen (malattia che è semplicemente dovuta a "mancanza di amore" o appunto freudianamente a dei desideri sessuali non soddisfatti) : la scienza medica da un lato, che cerca le cause organiche della malattia nel corpo e la neonata psicologia dall'altro, che invece cerca di indagare inconscio e pulsioni represse, ovvero cerca le cause della malattia nella psiche e non nel corpo. In questa chiave di lettura il fatto che sia Ellen ad "invocare" Orlok nel prologo del film può essere letto appunto come un desiderio di esprimere appetiti sessuali repressi e di fuggire dalla "gabbia" delle convenzioni sociali borghesi, non a caso più volte Ellen nel corso del film viene esortata a seguire "la sua natura", ovvero l'attrazione erotica che prova per Orlok.
Ciao Roberto, ottima analisi del film di Eggers, per adesso ne ho trovate poche di così accurate sul web. Secondo me quella del triangolo amoroso è una delle stratificazioni di significato attraverso cui si può leggere il film - lo stesso Eggers in un'intervista dice che ci sono diversi "layers" attravero cui leggere il film. L'idea che mi sono fatto io, considerando anche gli altri film del regista, è di spingere ancora più a fondo la lettura metaforica. In una visione psicoanalitica penso che Nosferatu potrebbe rappresentare il godimento assoluto della ragazza, questo ritorna dopo che era emerso per la prima volta con la pubertà (per questo il riferimento alla prima evocazione in età infantile/adolescenziale). Il godimento assoluto, rappresentato metaforicamente dalla possessione demoniaca della ragazza, sarebbe dunque la minaccia al godimento che viene invece incanalato come desiderio amoroso nella vita matrimoniale e sociale. Leggerei in questo modo tutto il film come una lotta tra il desiderio amoroso investito nelle istituzioni del matrimonio e della famiglia (notare come il demone possegga anche la famiglia degli amici distruggendola) e il godimento assoluto presente nella donna che inconsciamente vuole distruggere queste istituzioni ed emanciparsi dal patriarcato dell'800.
Ho visto domenica il film e mi è piaciuto molto. Io nel vampiro ci ho visto anche la concretizzazione della depressione. La depressione che ha "evocato" la protagonista, e che pertanto deve essere lei a sconfiggere. La depressione spesso tenuta a bada con i farmaci o curata in modo inadeguato senza riuscire a debellarla. La depressione che si è assopita quando la protagonista ha trovato l'amore, e che si ripresenta quando l'amato deve allontanarsi per lavoro. La depressione che spesso ammorba anche chi sta intorno al depresso, che pur volendogli bene non è in grado di aiutarlo. E la morte finale, simbolo di passaggio obbligato e doloroso attraverso il quale il depresso deve passare, che è abbandono: lasciare andare definitivamente il vecchio sé affinché la depressione sia definitivamente sconfitta.
Ho fatto uguale, visto il film 2025 e poi quello 1922. Che dire, molto significativi entrambi a modo loro. Un tema importante sottolineato di più dal film di Eggers è l'impossibilità del vampiro di avvicinarsi o entrare se non con il permesso dei protagonisti, caratteristica dei maligni che, essendo parti celate dell'essere umano, si manifestano solo con un atto di volontà o debolezza.
Il cinema di Eggers si presta a diverse chiavi di lettura ed è per questo che ogni suo film è sempre così discusso sui social. Del resto, anche 'The VVitch' si poteva risolvere con una semplice intossicazione da grano avariato. Questa lettura di 'Nosferatu' mi sembra però davvero un po' troppo semplicistica, anche se devo dire che mi ha molto divertito.
Non ho visto questi due film, ma a suo tempo mi aveva colpito molto "Dracula di Bram Stoker" di Coppola 1992. Da vedere! Lì la peste non mi pare ci fosse, c'era questa passione tra Dracula e la ragazza, reincarnazione della sua amata. Alla fine tifi per Dracula
Concordo. L'insoddisfazione sessuale e sentimentale è alla base di ogni mostro classico, da Frankenstein all'uomo lupo. Tuttavia Dracula fra questi è sempre stato il più trivellone, infatti, non mi sarebbe dispiaciuto vederlo interpretato da De sica, con il giovane marito Boldi che preoccupato esclama "me la ciula! Me la ciula!" In un bel Natale in Transilvania. Almeno abbiamo Fracchia contro Dracula, a risollevare il morale.
Anch'io ho visto i due film (mi manca quello di Herzog), ma in ordine inverso rispetto a te. La differenza che più mi ha colpito è che quello di Heggers mi è sembrato allungato, per confronto, con delle scene troppo lunghe per via di un virtuosismo registico non sempre necessario, e mi è mancata la parte sulla nave (che nella tua interpretazione era in effetti la parte più tagliabile, in quanto poco focalizzata sul "rapporto a tre"). Sull'interpretazione concordo quasi totalmente, ma non mi sembra che Von Franz sia nel torto a inquadrare Nosferatu come il Male, dato ciò che succede, in particolare visto che è la causa della peste.
L'interpretazione sessuale della figura del vampiro è presente fin dal romanzo di Stoker (anche se lì non c'è relazione tra la donna e Dracula, mi sembra, e anzi è la fedele compagna di Van Helsing), vedi il quadro di Munch "Il vampiro", dato l'atto sensuale di mordere sul collo etc. Questa analisi mi ha fatto anche notare come "Rocky Horror Picture Show" sia ispirato a Nosferatu (il castello, la neosposa che subisce il fascino del padrone) e lì è resa proprio esplicita la carica erotica!
In "Dracula" il rapporto è erotico ma sempre abusivo. Lucy va a caccia di bambini e tendenzialmente "Dracula" è uno viole.tat.re. Di più è quasi un concentrato di perversioni. Addirittura ha peli sul.palmo della mano. Cosa che all epoca veniva detta ai ragazzini per evitare che si ma.turbasse.ro
Sono completamente d'accordo sulla lettura che fai del Nosferatu di Murnau, mentre non ho ancora visto il nuovo. Nel film di Murnau c'è anche una scena, all'inizio, in cui Hutters (mi pare si chiami così il fidanzato della ragazza che Nosferatu attaccherà) coglie un fiore per lei, che sorprendentemente di rattrista. Osserva che, nel coglierlo, ha ucciso il fiore. Ricordo che questa scena mi colpì moltissimo quando vidi il film.
Ho letto in giro che il nuovo Nosferatu è un "Nosferatu da piattaforma", cioè un film fatto da algoritmi più che da nuove idee. Però su youtube mentre cercavo di saperne di più ho scoperto il "Nosferatu Genovese", che mi ha suscitato molte risa, e quindi qualcosa di buono ne è venuto
Chi l'ha definito "da piattaforma" probabilmente ha il cervello fuso dai prodotti che, effettivamente, sono da piattaforma. Mi pare che ormai sia più importante dire la propria di getto, per arrivare prima di altri, piuttosto che stare in silenzio e magari informarsi studiare o, meglio ancora, vedere e rivedere il prodotto in questione.
La cosa piú simpatica é che in questo video Merca sembra bello allegrotto, dopo un buon fiaschetto di rosso. A parte gli scherzi, ottima interpretazione
Io non ho visto questo Nosferatu: mi è sufficiente il trailer e questo video ne è la conferma: la solita americanata, il solito miscuglio di mille elementi orrorifici, pieno di effetti speciali e di elementi che NON centrano NULLA, con il racconto originale( e stendiamo un velo pietoso sui ragni,.mostri ecc.), e ovviamente.completa l' opera la solita storia d' amore! Poi, se vogliamo forzare la mano, per trovarci chissà quale significato recondito, fate pure. Per me, l' unico, fedele e insuperabile Nosferatu è quello di Herzog( senza nulla togliere al capostipite di Murnau). l' aspetto del vampiro, i silenzi, la musica superlativa, che enfatizza le scene, i paesaggi surreali, quell' atmosfera plumbea, misteriosa, che lascia col fiato sospeso, che proietta nel mondo dell' occulto e della magia...quello che è effettivamente il mondo del personaggio! Un modo gotico e oscuro! Stupendoooo! Tutto il resto è botteghino!!!!
A 47 anni ho scoperto di aver letto qualcosa che Mercadini non ha letto: Dracula di Bram Stoker. Te lo consiglio caldamente. Anzi, citandoti: te lo auguro caldamente, è un romanzo travolgente! E, già che ci sei, ti consiglio di recuperare anche la versione cinematografica di Nosferatu, diretta da Herzog nel 1979, con Klaus Kinski, Isabelle Adjani e Bruno Ganz, altro grande film. Ad ogni modo, la tua lettura del Nosferatu è molto interessante e sicuramente sensata.
Un paio di riflessioni che possono aiutare a rivedere con altri occhi soprattutto il Nosferatu di Murnau, la cui analisi mi è sembrata un po' superficiale. Innanzitutto, stupirsi di come sia invecchiato un film di 100 anni fa è un po' come stupirsi del poco realismo di un dipinto di Giotto (rimando al bellissimo "Giotto spiegato coi videogames" di un grande youtuber). Gli effetti speciali, la recitazione, e più in generale la regia ma soprattutto la fotografia, erano molto innovative per l'epoca. Cinema Espressionista poi non è definito così per via delle "espressioni facciali", che sì erano se vogliamo più teatrali (ma la teatralità della recitazione è un elemento comune in tutto il primo cinema muto), quanto più per le scenografie, la fotografia, il simbolismo, che esprimeva l'interiorità emotiva dei personaggi. Da non dimenticare poi che il Nosferatu di Murnau è un film del primo dopoguerra tedesco. Riflette quindi, più che le paure nei confronti della natura, le paure e le inquietudini di un popolo disperato, senza futuro. Che poi, volendo, è la stesso tema del romanzo, la stessa inquietudine che attraversa tutto il fine ottocento e primo novecento, cioè la sconfitta della razionalità. Il tema centrale del romanzo (e se vogliamo di tutto il genere horror, che nasce proprio qui) è infatti proprio la presenza di cose che la scienza non può più spiegare, la mancanza di risposte razionali (ricordiamo che sono gli anni della Morte di Dio, la scoperta dell'inconscio, eccetera). Insomma Dracula è una storia fondante, un caposaldo della narrativa del genere umano, e il riadattemento di Murnau, fatto in quell'epoca lì, in quel modo lì, è un film non solo estremamente significativo ma anche molto "bello" (certo, se visto con occhi consapevoli, ma questo vale per tutta la storia dell'arte). Per quanto riguarda il film di Eggers, è curioso come le interpretazioni moderne di Dracula siano tutte riviste in chiave erotica e sensuale (accadeva la stessa cosa con Dracula di Coppola). E' come se la storia originale fosse troppo lontana da noi e l'inquietudine in sè e per sè non bastasse allo spettatore moderno, ma avesse bisogno di qualcosa "in più". O forse abbiamo ormai digerito l'irrazionale e non ne abbiamo più paura?
Ho visto quello di Murnau e quello di Herzog, ancora non ho visto quello di Eggers. Comunque per quanto riguarda la natura in Murnau, un'altra lettura potrebbe essere che Nosferatu paradossalmente non è contro natura, per quanto sia comunque il "non morto" o il "non esistinto", ma un'altra sua manifestazione dato che comunque risponde alle leggi della predazione, della sopravvivenza, del desiderio, delle pulsioni... quindi di quanto la natura sia potente e plasmi tutta la realtà (della serie "finché c'è vita..." anche se succhiata, rispondi ai meccanismi vitali). Anche il conflitto tra scienza/ragione e superstizione/misticismo è palese soprattutto in Herzog. La peste in questo ha un ruolo importantissimo, non è tanto la terra della Transilvania in sé ad essere importante, ma il fatto che sia terra sconsacrata in cui sono stati seppelliti e hanno riposato i morti appestati e il vampiro stesso (forse anche lui un appestato?). Da citare quindi anche i topi che la abitano e scappando in città corrompono tutto e tutt*, importanti in Murnau e ancora di più in Herzog. Tutto questo per dire che se questi elementi mancano o sono carenti in Eggers mi dispiacerebbe parecchio, perché l'ennesimo film su umani e vampiri che je danno dentro NO EH! 😂 Grazie per questo video.
l'interpretazione sull'abuso infantile è sostenuto dal fatto che lei più volte raccontando al marito l'accaduto ribaidsce "ero piccola, mi sentivo sola" "non mi toccare, sono sporca", lei all'inizio è appunto piccola e invoca "un qualunque aiuto" e il conte si presenta a lei in un rapporto che è,si vede, non proprio felice. Inoltre, l'atteggiamento del conte che diventa quasi penoso e piagnucoloso è esattamente il modus operandi che un abusatore e manipolatore avrebbe nei confronti della vittima dicendo "e' colpa tua, non mia"; anche il suo dare un ultimatum alla ragazza minacciando di uccidere chiunque abbia intorno, è un chiaro segno di manipolazione atto a colpevolizzare la ragazza delle suddette morti.
Sì anche io concirdo nella tua lettura. Orlok compie un abuso pedofilo. Lei dice che era piccola e che all'inizio era un rapporto "tenero" che poi si è trasformato in abuso. E che ha traviato la ragazza. Non bisogna separare, secondo me, il rapporto tra il vampiro e i fatti che il suo arrivo porta. La peste, le morti, la giovane vergine sacrificata, i sospetti tra la società che si chiude in se stessa... Il vampiro è una presenza bestiale, che travia e abusa le vittime e porta distruzione nella società. Nel Dracula c'è più romanzo qui, a mio parere, è vero che si nota una oerversione erotica tra lei e orlok ma si vuole evidenziare la distruzione che porta l'abuso.
La storia ha più piani di lettura: quello espresso in questo video è sicuramente presente, ma non è l'unico. Ad esempio vi è un profondo discorso sul rapporto degli esseri umani con il Male (incarnato dal vampiro); a un certo punto c'è una domanda chiave: "Ma il male viene da dentro o da fuori?", che rimane senza risposta. E poi c'è anche una metafora della depressione, giustamente evidenziata da un precedente commento a questo post. C'è anche una riflessione sulla repressione sessuale nella società patriarcale vittoriana. Ridurre le valenze di questo film a una semplice dinamica lolitiana (pur certamente presente) mi sembra molto riduttivo. E non dimentichiamo che il film è realmente horror, in quanto riesce a evocare autentiche sensazioni di paura: pensiamo a tutta la sequenza in Transilvania, decisamente inquietante.
Ho letteralmente appena finito di vedere un altro video su Nosferatu in cui si dice che questo è un Nosferatu che torna al Vampiro come mostro, senza più i riferimenti amorosi presenti nelle rappresentazioni più recenti del Vampiro..ahahah!! Ma mettetevi d'accordo! Come si fanno a vedere due cose diametralmente opposte nello stesso film!
@@Peppeprof83 tu sul serio non hai mai consosciuto nessuno che prima di guardare un film legge o guarda le recensioni? TI assicuro che è una prassi da quando esistono le recensioni cinematografiche. Io non ho visto nè quello di Murnau nè questo recente e perciò guardavo questo video. Ho visto invece la versione molto suggestiva di Herzog su cui potrei conversare e di cui però qui non si parla.
Perché purtroppo è un film tecnicamente meraviglioso ma nel quale i personaggi hanno lo spessore di un foglio di carta… ognuno ci vede quello che ci vuol vedere.
Stupendo! 😂 Sarei molto curioso di sapere chi ha detto che in questo film non ci sono riferimenti amorosi o sessuali! Se ti ricordi il nome del canale, me lo puoi scrivere qui? Non linkare direttamente il video perché RUclips, per qualche strada ragione, a volte cancella o commenti che contengono link. Grazie! 🙂
Tra Murnau ed Eggers ci "passa" in mezzo Herzog, che forse è quello che ci ha lasciato il Nosferatu piu' "sinistramente umano" e complessivamente un' opera piu' suggestiva...
A questo punto le consiglio vivamente di leggere Dracula di Bram Stoker. La storia d'amore più bella mai scritta, a mio parere e dove tra l'altro il tema della pedofilia salta del tutto. E ovviamente di guardare il film 👍
Grazie Roberto, interessante chiave interpretativa. Per quanto riguarda la possibilità dell’abuso pedofilo, se non sbaglio la ragazza a un certo punto racconta del momento in cui stringe il patto con Nosferatu da bambina, aggiungendo che suo padre si scandalizzò trovandola che giaceva nuda
Sì, ma, come dico nel video, se Nosferatu metaforicamente ha 300 anni, quanti anni aveva Ellen, metaforicamente, "da bambina"? Per questo dico che l'abuso pedofilo è una lettura possibile, ma non l'unica possibile.
Io ho visto ieri il Nosferatu di Eggers e secondo me vuole parlare del piacere femminile, che anche secondo Simone de Beauvoir ha a che fare con un ambiguità tra paura e desiderio, terrore e attrazione. E poi parla anche dell'adulterio, cosa molto proibita ed empia in passato, quindi per questo forse l'orrore. Credo che questa paura del tradimento sia presente in noi ancora oggi, oltre che dei rapporti morbosi e violenti, e da lì quindi scaturisce l'orrore. A me personalmente ha un po' annoiato, l'ho trovato abbastanza stereotipato (i romeni sono sempre ignoranti contadini superstiziosi, arriva la peste, che tra l'altro è finita in Europa nel 1700 ma vabbè, capisco che un film non sia un libro, e secondo me è un buon film). Però mi ha dato modo di fare una riflessione sul cinema e la letteratura. Quanto poco le immagini, nonostante viviamo in una società di immagini e di cinema, siano in grado di raccontare, quanto spesso siano vaghe... Faccio solo un esempio, a rischio di apparire radical chic ed elitario: è uscito recentemente un libro di Marco Aimé su Mansa Musa, imperatore del Mali nel 1300, 'uomo più ricco di tutti i tempi, davanti al quale Jeff Bezos è un poveraccio con le tasche bucate. Appunto su Mansa Musa libri si trovano, ma film no. I film sono sempre gli stessi, così stereotipati... Forse mi sbaglio, non lo so.
C'è da specificare che nel film si dice che lei ha avuto un vero e proprio rapporto e aveva attratto il vampiro da bambina e questo secondo me dona una lettura ancora piu malata e perversa.
mi sarebbe piaciuta moltissimo anche una tua "analisi" anche del Nosferatu di Herzog e tutto in relazione al romanzo di Bram Stoker che certamente ha fornito gli elementi, mi sembra impossibile che tu non abbia letto Stoker e considerato Herzog, forse è tutto un tuo gioco psicologico ma certamente mi posso sbagliare
La “storia d’amore” come la chiami tu, che io non vedo, è una storia malata, utilizzata come pretesto per parlare del male che c’è in ognuno di noi. Il protagonista è il male. Hai visto Herzog, letto il libro?
Purtroppo Nosferatu pecca fin dalla sua nascita di non essere il vero Dracula di Stoker, cosa che Coppola invece ha potuto ma soprattutto è riuscito a fare quasi perfettamente. Avrei voluto più spessore nei personaggi disegnati da Eggers, peccato. Fotografia e ambientazioni nulla da dire, incredibili. Se può recuperi il romanzo sior Mercadini!
Non ho ancora visto il film ma sembra molto simile al film di Dracula di Coppola (che è un filmone tra l'altro), lì forse il rapporto tra Dracula e la ragazza è spiegato meglio dato che era la sua sposa in Transilvania, per un inganno dei turchi si uccide e lui diventa Dracula, che poi la rincontra nella londra dell'800 (reincarnata)
A mio parere, è importante il punto in cui - se non ricordo o se non ho capito male - la ragazza afferma di aver avuto visioni o contatti con altre dimensioni fin da molto piccola, a quanto ho capito, ben prima del primo incontro con il conte Orlok. L'impressione che ho avuto è che la ragazza avesse avuto una predisposizione, quasi per natura, a entrare in contatto con Orlok. Questo potrebbe rendere l'interpretazione della pedofilia meno probabile: sarebbe assurdo credere che ci siano bambini più predisposti di altri a esserne vittima. D'altra parte, anche credere che ci siano ragazze più predisposte di altre a essere attratte da uomini maturi mi sembra improbabile. La cosa più sensata, secondo me, è che Ellen fosse predisposta naturalmente a essere attratta dal male, dall'occulto o dall'oscuro
Prendo un esempio letterario, ma forse potremmo leggere metaforicamente anche il Manoscritto trovato a Saragozza, il cui autore, Potocki, non riuscì mai a superare la propria malinconia, riflessa altresì nell'incompletezza dell'opera. Mostri, vampiri, ed eventi paranormali potrebbero essere spiegati con la sofferenza e il sentimento amoroso mai soddisfatti dell'autore
Nella versione del 1804 viene menzionato un episodio tratto dalla Vita di Apollonio di Tiana, e in esso il protagonista riconosce in una sposa la presenza di un vampiro
"liberamente tratto" fino a un certo punto, signor Mercadini. Murnau ebbe guai con la moglie di Stoker per problemi di diritti d'autore. E lo legga, il romanzo. Resterà stupito di quanto è moderno, almeno nella prima parte.
Scusi Mercadini “espressionista, gli attori fanno espressioni espressioniste” ma l’espressionismo non riguardava la fotografia e il gioco di luci e ombre?
Per quanto coerente ed effettivamente molto radicata nel film (che il tema centrale di questa terza versione della storia sia l'erotismo non ci piove) trovo la tua interpretazione un po limitata, nel senso che lascia fuori tanti elementi chiave del film. La sessualità della protagonista è innanzitutto fortemente collegata al contesto storico, all'isteria, alla repressione sessuale; il conte per me non solo non rappresenta un individuo specifico, ma anzi al contrario, è un'entità completamente allegorica, che si lega alla sfera sessuale più come un demone del sonno o una divinità ancestrale che non per una dimensione fisica. A dimostrazione di questo il comportamento di questo vampiro è comparabile alla maledizione di una fiaba (hai tre notti per...), proprio come se fosse una minaccia naturale piuttosto che un essere senziente con una volontà (ed ecco un collegamento enorme col naturalismo di murnau). L'unico aspetto umano che ho riconosciuto nel conte è questa sua totale dipendenza dalla donna che possiede, ma anche qui, più che un vero sentimento umano l'ho percepito come la risoluzione di un evento naturale: una forza così potente e incomprensibile nasce dall'uomo e si esaurisce nell'uomo ("il male nasce dentro di noi o viene dall'aldilà?"). In sintesi per me una bellissima riflessione su come la natura umana sia una forza della natura molto più forte di qualsiasi costrutto sociale, che sia questo una città, una società o un matrimonio.
Ho letto “Dracula” di Stoker; e conosco benissimo il film di Murnau, così come conosco il remake di Herzog. Mentre non ho visto le versioni più recenti, come il film Demeter, e quest’ultimo lavoro di Eggers, di cui tutti ne parlano bene. In ogni caso, in tutte le trasposizioni cinematografiche di Dracula, l’aspetto erotico è preminente. Come è evidente che le vittime di Dracula (se sono donne), vivono una sorta di attrazione e repulsione verso questo “mostro” dal fascino un po’ sinistro. Riguardo l’ipotesi di un Dracula pedofilo, la trovo risibile. A fare di una persona un pedofilo, non è l’età avanzata di un uomo rispetto a una giovane donna. Bisognerebbe iniziare a usare le parole per il loro significato. Pedofilo è colui che “ama” i bambini/e in modo improprio. E per bambini si intendono i prepuberi. Nel libro di Stoker, come nelle trasposizioni cinematografiche, Dracula è sempre attratto da giovani donne, in età da marito.
Non trovo che la tua lettura sia in contraddizione con quella più immediata - il fatto che ci sia un sottotesto metaforico non riduce a mio parere l'elemento horror, e anzi è molto comune che il cinema horror si alimenti di insicurezze e desideri erotici (si pensi ad Alien, dove tutti gli oggetti alieni sono fallici e gli omicidi somigliano a stupri).
Bellissima chiave di lettura. Condivido. In Eggers l'erotismo la fa assolutamente da padrone. E anche io ho visto nel vampiro una vittima (a tratti) della donna invece che il contrario.
No, per piacere... addirittura il vampiro vittima della ragazza... mi sa che ho fatto bene a non spendere i miei soldi per vederlo! 😅😢 Stiamo parlando di Nosferatu, il Male personificato... mica un vecchietto in balia della ragazzina focosa di turno! Che banalizzazione nel caso fosse così. 😢
Ho i dubbi sul “malvagia”; la Natura fa le cose secondo la propria sopravvivenza (che sia batterio, animale, pianta), non fa le cose per cattiveria è sadismo.
una cosa che ho notato non so se è statisticamente vero però mi piacerebbe saperlo. è che le persone che sono state con solo una persona o poche altre tradiscono meno rispetto a quelle che sono state con più persone. e forse per il senso di insoddisfazione che si crea quando sei stato meglio sessualmente con qualcun altro?
Dare a qualcuno del pedofilo quando all'epoca si sposano a 14 16 anni è ridicolo a mio avviso, gli standard erano molti, poi essendo maliziosi si possono trovare tracce di sesso ovunque
Bonsoir, rimango dell'idea che, almeno entro certi limiti tutte le narrazioni abbiano un fondo metaforico, alla fin fine siamo noi esseri umani che parliamo di come siamo esseri umani. Ugualmente non vedo come una narrazione, in questo caso cinematografica non possa supportare parallelamente più linee interpretative, suggerirei quindi di implementare anche quella psicologica o psicanalitica (non me ne vogliano gli addetti ai lavori per la mostruosa semplificazione, è comunque un commento su youtube) per la quale la protagonista ha a che fare con la sua "parte oscura", quel fondo un po' lercio che tutti ci portiamo dietro e che un po' nascondiamo e un po' rifuggiamo, un po' ignoriamo. In questo senso il tira e molla di attrazione e (SPOILER, se non avete finito il video e qualora proprio ce ne fosse bisogno) l'amplesso finale sarebbero il percorso di investigazione, riconoscimento, accettazione e integrazione positiva o regolazione di quel nodo oscuro, ineliminabile della nostra mente. Comunque sia, bello il film, bello il video, bello il canale.
Si vabbè ridicolo quello che parla di pedofilia, allora che cos'è la mia amica di 19 anni che si è messa con un settantenne? Legalmente non lo è più e la società lo accetta a grandi linee
Ma Mercadini dove ha vissuto? È ovvio che da 30 anni (e più) a questa parte i film sui vampiri (forse iniziando con Dracula di Bram Stoker) siano tutto sesso e sensualità, per moda perché quello di Coppola voleva giocare sulla sensualità inespressa dell’epoca vittoriana, mentre gli altri. Da allora i vampiri sono tutti dei bonazzi rammolliti ed è tutto sesso. Perfino Anna Rice che aveva i vampiri non sessualizzati (tant’è che i personaggi spellavamo il pene inutile orpello), per adeguarsi (ma non era obbligatorio credo) alla moda è molto probabilmente per avere qualche soldo e momento di fama in più prima della tomba si è svenduta facendo fare sesso ai propri vampiri, anche omosessuale.
Nel libro dracula non conosce la moglie anzi, non è nemmeno la sua prima vittima e la sua influenza su di lei non è più rilevante che sugli altri Spoiler Alla fine in realtà non c'è nemmeno la componente della luce del sole, dracula viene ucciso perché harcker (il protagonista), il dottore van helsing e altri lo vanno direttamente a prendere in Transilvania e lo uccidono
Mai chiuso "Una paperella gonfiabile per svelare il disumano" così velocemente.
Non ho capito il tuo commento
io ci ho visto una metafora della depressione di Ellen, che compare quando è giovane e se ne va per un breve periodo quando si sposa, per poi ricomparire di colpo. Il conte rappresenta la depressione stessa, l'incontro tra lui e thomas è il rapporto tra il marito e la malattia della moglie. Come le persone depresse Ellen ha momenti di lucidità in cui cerca di allontanarsi da essa e momenti in cui vi cade completamente. Dopo che il marito viene quasi spezzato dalla malattia della moglie, che gli amici l'hanno abbandonata e che i medici non hanno ottenuto alcun risultato, Ellen capisce che l'unico modo per liberare se stessa e chi le sta intorno della depressione è il suicidio. Sì, una cosa tristissima, ma considerando l'autore e il fatto che il film è dichiaratamente ispirato al cinema espressionista, mi sembra anche abbastanza sensata.
Parecchi critici asseriscono che il miglior film sul personaggio sia
Nosferatu Il Principe delle Tenebre, sceneggiato e diretto nel 1979 da Werner Herzog.
L'interpretazione sulfurea di Klaus Kinski credo sia tutt'oggi irraggiunta e irraggiungibile
Roberto, ti imploro, parla di cinema più spesso, fallo di film che ritieni stimolanti per la tua mente, ovviamente, ma fallo!
Da appassionato ho letto decine di recensioni su questi film, ma nessuna è riuscita a pungalare la mia di mente in questo modo.
ti consiglio quella di caverna di platone su questo film, molto molto bella
La mia interpretazione del Nosferatu di Eggers invece è la seguente.
Il vampiro incarna la nostra ombra. É il male che si annida dentro la nostra anima, che impariamo a conoscere sin dall'infanzia e che tentiamo di reprimere crescendo, inorridendo al pensiero che gli altri possano vedere il marciume che serbiano nel cuore. L'ombra repressa però genera mostri, orrore e pestilenze, perchè non si può essere felici senza riappacificarsi con sé stessi. Con ogni parte di sè stessi. Il rapporto carnale finale tra Nosferatu e la protagonista simboleggia l'accettazione e la riappacificazione con la propria ombra, resa ancora più profonda e intima perchè sugellata da un rapporto sessuale crudo e dal sangue. Questo atto diviene salvifico per il mondo intero, a rappresentare la rinascita della singola persona.
Per quanto riguarda il film del 1922 invece ho avuto anche io la stessa impressione.
Volevo dire più o meno lo stesso, ma tu l'hai detto molto bene. Il tema dell'Ombra (in senso junghiano) è centrale in Eggers: la fotografia oscura, le tenebre dei paesaggi dove vive Orlock, la scena iniziale che rappresenta il contatto infantile con l'ombra, la luce sibillina, incantatrice e menzognera della luna, la mano di tenebra che solca i cieli della città e raggiunge a distanza il volto e la mente di Mina, etc etc. Però devo dire che l'interpretazione metaforica incentrata sul tema del sentimento amoroso nato da un abuso infantile sta in piedi ed è forse la prima a cui ho pensato anche io dopo esser uscito dal cinema. E' suffragata da tutte le osservazioni rimarcate da Mercadini, e in più dal significato della sequenza in cui la ragazza litiga col fidanzato, facendo emergere la sua psiche spezzata da un conflitto interiore irrisolto tra ombra e luce, passato e presente. Tra l'altro, le due non si escludono a vicenda, si può considerare la seconda come una sfumatura della prima.
Ti amo. Sto cercando di dirlo in lungo e in largo 😂 Tralaltro un post dello stesso Eggers suggerisce questo.. Su Ig c'è un post con le facce dei personaggi oscurate, in cui sembrano cattivi, e sotto la didascalia è la frase del film: "il male viene da dentro di noi o dall'aldilà?"
@@_wolf_eyesì ma per me questo film ha tante, tante possibili letture e questo credo lo renda un capolavoro
non capisco perché youtube mi nasconde i commenti, dicevo sì ❤ anche per me questo film parla di ombra e alchimia junghiane, l'ho amato
Nel Nosferatu di Eggers è stata la ragazza ad attirare il vampiro, indipendentemente dal fatto che ne sia consapevole o meno. Il vampiro non ha potuto fare altro se non il vampiro e cioè seguire la sua natura di predatore e distruttore. La psicologia della ragazza potrebbe essere interessante da studiare, ma studiare il vampiro sarebbe come psicanalizzare un lombrico. Grazie Roberto.
Io vedo il Nosferatu di Eggers come una metafora in chiave “horror” di un rapporto sbagliato e insano con l’amore, l’eros e il sentimento, che porta alla distruzione.
Anche il remake di Herzog con Klaus Kinski degli anni '70 è ottimo.
Suggerisco di recuperare anche "l'ombra del Vampiro" che racconta la storia del regista, del film e dell'attore, dietro cui girava la leggenda che fosse un vero vampiro a causa del suo aspetto. Con un grande John Malkovich a fare Murnau e Willem Dafoe a fare Nosferatu.
E "Nosferatu a Venezia"?😅
bello, quindi Willem Dafoe è stato Nosferatu e "Van Helsing" in due contesti diversi.
@giannilivore825 Nonostante una produzione molto travagliata, fatta di continue liti e comportamenti deprecabili di Kinski, non è proprio cosi malaccio.
Ehi Dani, parlerai di Nosferatu in un video??
@MariaGianna @MariaGianna Appena vado a vederlo si. Ne ho visti un po' di film ma faccio fatica a fare video perchè sto curando mio nonno.
La MIGLIORE recensione sentita sino ad ora!! Tralasciando il Nosferatu di Herzog, ovviamente perché quest'ultimo (N2025)è un remake del primo.
A mio parere una giusta lettura,non potrebbe essere altrimenti,il triangolo ci sta con tutte le sue "turbe". Rimane che a me personalmente non è piaciuto,mi aspettavo di più,vabbeh.
I miei complimenti,Sei sempre un passo avanti😅
Visto lo scorso weekend... splendido! Eggers è sempre una sicurezza.... ho i DVD sia del film di Murnau che del remake di Herzog di fine anno 70... aspetto il blu ray di questo per completare la trilogia di Nosferatu
il professor von Franz è il corrispettivo di Van Helsing.
Ciao Roberto, è sempre un piacere ascoltarti e mi fa piacere sentirti parlare di film che sono la mia passione. Penso che la tua chiave di lettura sia sicuramente valida! Provo a darti però un ulteriore interpretazione possibile. Personalmente ritengo che Nosferatu rappresenti semplicemente la natura libidinosa della protagonista (lei parla infatti del fatto che in giovane età fu trovata nuda in un granaio, se non sbaglio, e quesro destò scandalo). Lei, per buon costume, la allontana ma questa è antica, profonda e non muore. Lo vediamo da subito, lei si sposa (come se il matrimonio fosse visto da lei come una terapia, qualcosa che la allinei al buon costume) e chiede al marito di rimanere a letto ancora con lei ma lui è preso dal lavoro e non la appaga. Ecco che quindi il matrimonio anziché liberarla da questo impulso finisce per incancrenire quest'ultimo e farlo riemergere piu intenso che mai. In fin dei conti il vampiro ha sempre rappresentato un appetito sessuale insaziabile e ambiguo (morde sul collo indistintamente uomini, donne e animali, in tal senso emblematica la scena in cui Nosferatu morde il marito di lei e facendolo compie movimenti sussultorei con il corpo). Quindi, a mio avviso, il film ci parla del desiderio sessuale di una donna che non può essere manifestato in un periodo storico in cui la donna veniva mal giudicata, repressa finache magari internata o accusata di isteria (in questo caso di essere posseduta da uno spirito). Ciò detto il film di Eggers purtroppo mi ha deluso perché, tralasciando la magnificenza dell'impianto tecnico, mi è risultato essere pressoché identico all'originale (come tu stesso hai sottolineato) non proponendo a mio avviso una reinterpretazione in chiave contemporanea che secondo me era necessaria a giustificare il senso stesso dell'esistere del progetto. Personalmente avrei gradito venisse affrontato più di petto il tema della libertà sessuale della protagonista spingendo sull'erotismo che qui (per quanto si parli di sesso e si ansimi) manca del tutto.
Un abbraccio, ti voglio bene!
Concordo sulla lettura interpretativa!
Io ho esattamente la tua stessa interpretazione. Tra l'altro L'attrazione erotico/sessuale tra Mina e Dracula è in parte già presente nel romanzo di Bram Stoker, ma è sempre latente e mai esplicita come nel film di Eggers (o in maniera diversa) in quello di Coppola. Non sono tanto d'accordo sul fatto che il film di Eggers non propone una interpretazione contemporanea ed è identico all'originale proprio perché l'aspetto erotico non era mai stato trattato in questo modo, nè nel film di Murnau nè in quello di Herzog che a mio avviso si concentrano su aspetti diversi. Ad esempio già solo l'elemento di cui parlava anche Mercadini nel video del confondere tra la vittima e il carnefice (nel film di Eggers è la stessa Ellen che invoca Orlok nella scena iniziale) rappresenta una novità rispetto a Murnau o Herzog, ed è appunto l'elemento centrale su cui ruota tutto il film di Eggers.
@@andream5310 hai ragione, mi trovi d'accordo su questo, solo che ammetto di essere rimasto scottato dalla mancanza di coraggio di approfondire ulteriormente la cosa. Ovviamente il mio è un parere soggettivo ma penso che si sarebbe potuto spingere molto di più su questo tasto che mi è risultato tanto urlato quanto poco approfondito. Fosse stato per me avrei nettamente scremato tutto il tema della peste che non è in nessun modo propedeutico a questa chiave di lettura, qualora fosse quella proposta dal regista (cosa che mi pare abbastanza esplicita a questo punto). Insomma, mi è parso che Eggers abbia voluto buttare tanta carne al fuoco, un po' per fedeltà alla pellicola originale, un po' per la voglia di proporre una diversa chiave di lettura, con il risultato di risultarmi infine incapace di convincermi sia dall'uno che dall'altro verso.
@Cinefilo_Malefico nei primi due film la peste è importantissima perché è la metafora del male e della corruzione che si diffondono. Quest'ultimo film non l'ho visto, mi dispiacerebbe parecchio se questo tema non venisse trattato perché l'ennesimo film se s suale con i vampiri fine a se stesso mi scoccerebbe parecchio.
@Cinefilo_Malefico Ci sta, sono anche d'accordo sulla questione della peste. Anche io comunque trovo dei difetti, per me è un buon film ma non assolutamente un film perfetto: non mi ha convito ad esempio proprio il design di Orlok nè l'interpretazione di Bill Skarsgard , non mi dà l'idea di un non-morto proprio perchè troppo veloce nelle movenze e con un tono di voce a volte troppo "urlato" e non una voce sommessa e sussurrata come ad esempio nell'interpretazione di Klaus Kinski. Altro difetto per me l'uso della musica un po' eccessivo come anche i virtuosismi tecnici della regia in alcune scene, avrei preferito un approccio più lento e rarefatto, una cinepresa più statica e meno mobile avrebbe forse giovato nella realizzazione di certe sequenze. Nonostante tutto però non lo ritengo un semplice "compitino" , anche se nella parte iniziale per un momento ho pensato che lo fosse, ma non lo ritengo neanche un remake all'altezza dei suoi predecessori, insomma se anche Eggers non lo avesse girato non sarebbe cambiato niente nella storia del cinema per quel che mi riguarda, cosa che non posso dire per quello che fece Herzog nel 1979.
Bel video, ottime riflessioni! Grazie! Comunque quello di Herzog rimane il migliore! Insuperabile!
Condivido la tua lettura della versione moderna, alla quale mi permetto di aggiungere un tocco personale:
a mio parere, la protagonista è attratta da Nosferatu perché è l'unica entità disposta a riconoscerla nella sua vera forma di potente mistica. Oltre al vampiro, solo il professore è in grado di apprezzarne il dono fin da subito, al punto che entrano in una tale sintonia da non dover nemmeno comunicare (es. definendo i dettagli del piano per allontanare Thomas dalla camera da letto nella notte fatidica).
Trovo che questo sia reso evidente dalle poche scene nelle quali la protagonista appare padrona di sé, senza malinconie, attacchi epilettici o visioni profetiche: questo avviene quando si trova a quattr'occhi con il vampiro, quando architetta insieme al professore e in due sole altre occasioni, ovverosia quando "rimette al proprio posto" due persone che non la stanno riconoscendo per chi è, ovvero Thomas e l'amico armatore.
Ammettendo queste premesse, Nosferatu è l'unica figura in grado di al contempo esserne attratto (non è amore per i motivi che hai già illustrato in video), di comprenderla e di rispettarne il potere, quasi fosse una sintesi dei tre personaggi maschili principali (il marito, che la ama ma non la comprende; il professore, che la comprende ma solo come "oggetto di potere"; l'armatore, che tocca con mano le influenze che può esercitare ma la odia); in chiusura, non è in grado di allontanarsi da lei sebbene sia consapevole del destino che lo aspetta, ed il suo portamento in presenza della protagonista tradisce la gravità con la quale va incontro all'ultimo amplesso.
Grazie delle lezioni di cultura che ci dai... c'è sempre da imparare qualcosa a tutte le età.
Sempre bello vedere interpretazioni che magari sono totalmente fuori dalla visione e l'intenzione dell'autore, ma che comunque danno un punto di vista che può essere bello.
Ottima recensione Roberto, davvero stimolante ed interessante!
Dopo the Lighthouse avevo aspettative alte che sono state in parte deluse. Troppe cose in questo film, sarebbe stato bellissimo se Eggers avesse "fatto meno". E' come una torta di altissima pasticceria che alla fine viene decorata con bei fiocchi di maionese. Sto vampiro parla un sacco, sembra un teenager morto di f**a. Bel film, tecnicamente ottimo.. ma non il capolavoro che poteva essere.
Se per te il Nosferatu di Eggers è un teenager morto di figa quello di Herzog cos'è? 💀
Buon 2025 Roberto! I tuoi video mi portano sempre una ventata di saggia leggerezza che nessun ansiolitico mi potrebbe dare.
Ti consiglio di guardare anche The VVitch e , soprattutto, The Lighthouse di Eggers. Potresti trovare nuovi spunti interessanti.
Comunque nel libro di Stoker Dracula non conosce Mina, proprio come nel film di Murnau.
Sarei proprio curioso di sapere cosa ne pensa il maestro di The Lighthouse. C'è chi ci ha visto il mito di Prometeo
Lettura molto interessante, io personalmente ho interpretato il personaggio del conte Orlok come manifestazione degli appetiti sessuali di Ellen repressi dalla società borghese di fine '800, tema in parte già accennato, anche se mai esplicitato, nel romanzo di Bram Stoker. Anche la contrapposizione scienza/misticismo espressa rispettivamente nei personaggi del medico Dr. Wilhelm Sievers e del Professor von Franz può essere letta come una metafora dei due diversi approcci nella cura della "malattia" di Ellen (malattia che è semplicemente dovuta a "mancanza di amore" o appunto freudianamente a dei desideri sessuali non soddisfatti) : la scienza medica da un lato, che cerca le cause organiche della malattia nel corpo e la neonata psicologia dall'altro, che invece cerca di indagare inconscio e pulsioni represse, ovvero cerca le cause della malattia nella psiche e non nel corpo. In questa chiave di lettura il fatto che sia Ellen ad "invocare" Orlok nel prologo del film può essere letto appunto come un desiderio di esprimere appetiti sessuali repressi e di fuggire dalla "gabbia" delle convenzioni sociali borghesi, non a caso più volte Ellen nel corso del film viene esortata a seguire "la sua natura", ovvero l'attrazione erotica che prova per Orlok.
Perfetto come sempre, adesso guardo il video
Ciao Roberto, ottima analisi del film di Eggers, per adesso ne ho trovate poche di così accurate sul web. Secondo me quella del triangolo amoroso è una delle stratificazioni di significato attraverso cui si può leggere il film - lo stesso Eggers in un'intervista dice che ci sono diversi "layers" attravero cui leggere il film. L'idea che mi sono fatto io, considerando anche gli altri film del regista, è di spingere ancora più a fondo la lettura metaforica. In una visione psicoanalitica penso che Nosferatu potrebbe rappresentare il godimento assoluto della ragazza, questo ritorna dopo che era emerso per la prima volta con la pubertà (per questo il riferimento alla prima evocazione in età infantile/adolescenziale). Il godimento assoluto, rappresentato metaforicamente dalla possessione demoniaca della ragazza, sarebbe dunque la minaccia al godimento che viene invece incanalato come desiderio amoroso nella vita matrimoniale e sociale. Leggerei in questo modo tutto il film come una lotta tra il desiderio amoroso investito nelle istituzioni del matrimonio e della famiglia (notare come il demone possegga anche la famiglia degli amici distruggendola) e il godimento assoluto presente nella donna che inconsciamente vuole distruggere queste istituzioni ed emanciparsi dal patriarcato dell'800.
Visto ieri, è un film claustrofobico e pestilenziale. Sono stato anche molto colpito dal tentativo di ricostruzione del dacio come lingua di Nosferatu
Credo che in una parola il tema di quello di Eggers sia il Furor, le sue ripercussioni
Bellissima analisi Roberto.
Ho visto domenica il film e mi è piaciuto molto. Io nel vampiro ci ho visto anche la concretizzazione della depressione. La depressione che ha "evocato" la protagonista, e che pertanto deve essere lei a sconfiggere. La depressione spesso tenuta a bada con i farmaci o curata in modo inadeguato senza riuscire a debellarla. La depressione che si è assopita quando la protagonista ha trovato l'amore, e che si ripresenta quando l'amato deve allontanarsi per lavoro. La depressione che spesso ammorba anche chi sta intorno al depresso, che pur volendogli bene non è in grado di aiutarlo. E la morte finale, simbolo di passaggio obbligato e doloroso attraverso il quale il depresso deve passare, che è abbandono: lasciare andare definitivamente il vecchio sé affinché la depressione sia definitivamente sconfitta.
Ho fatto uguale, visto il film 2025 e poi quello 1922. Che dire, molto significativi entrambi a modo loro. Un tema importante sottolineato di più dal film di Eggers è l'impossibilità del vampiro di avvicinarsi o entrare se non con il permesso dei protagonisti, caratteristica dei maligni che, essendo parti celate dell'essere umano, si manifestano solo con un atto di volontà o debolezza.
Il più bello, per me, rimane il Nosferatu di Herzog, del 1979, come scenografie, musiche, interpretazioni, trucco, atmosfere, qualsiasi cosa.
Il cinema di Eggers si presta a diverse chiavi di lettura ed è per questo che ogni suo film è sempre così discusso sui social. Del resto, anche 'The VVitch' si poteva risolvere con una semplice intossicazione da grano avariato. Questa lettura di 'Nosferatu' mi sembra però davvero un po' troppo semplicistica, anche se devo dire che mi ha molto divertito.
questo film ha tante chiavi di lettura, una più interessante dell'altra ❤
Non ho visto questi due film, ma a suo tempo mi aveva colpito molto "Dracula di Bram Stoker" di Coppola 1992. Da vedere!
Lì la peste non mi pare ci fosse, c'era questa passione tra Dracula e la ragazza, reincarnazione della sua amata. Alla fine tifi per Dracula
Il passato di Dracula e il fatto che lei sia la reincarnazione della sua donna di quando era mortale sono invenzioni della versione di Coppola
@peppinobenincasa sì, serve a rendere umano il disumano
@@peppinobenincasa sì serve a rendere umano il disumano
roberto guarda anche il nosferatu di herzog con klaus kinsky e con le musiche metafisiche dei popol vuh, un capolavoro
Assolutamente si, e un grandissimo Bruno Ganz.
Sì, l'ho visto!
Lo cito anche in questo video, di passaggio.
Però lo voglio rivedere! 🙂
Per me rimane il migliore (nonché uno dei miei film preferiti)
Adoro il cinema, adoro Mercadini che parla di cinema.
Bravo, mi trovo d’accordo con le tue riflessioni. Sarebbe bello ascoltare una tua analisi sul libro
Come disse una volta la Cacciatrice: "Sesso, morte, amare, uccidere...per voi vampiri sono tutte la stessa cosa"
Concordo. L'insoddisfazione sessuale e sentimentale è alla base di ogni mostro classico, da Frankenstein all'uomo lupo.
Tuttavia Dracula fra questi è sempre stato il più trivellone, infatti, non mi sarebbe dispiaciuto vederlo interpretato da De sica, con il giovane marito Boldi che preoccupato esclama "me la ciula! Me la ciula!" In un bel Natale in Transilvania. Almeno abbiamo Fracchia contro Dracula, a risollevare il morale.
Anch'io ho visto i due film (mi manca quello di Herzog), ma in ordine inverso rispetto a te. La differenza che più mi ha colpito è che quello di Heggers mi è sembrato allungato, per confronto, con delle scene troppo lunghe per via di un virtuosismo registico non sempre necessario, e mi è mancata la parte sulla nave (che nella tua interpretazione era in effetti la parte più tagliabile, in quanto poco focalizzata sul "rapporto a tre").
Sull'interpretazione concordo quasi totalmente, ma non mi sembra che Von Franz sia nel torto a inquadrare Nosferatu come il Male, dato ciò che succede, in particolare visto che è la causa della peste.
nel film di Herzog c'è la musica dei popoli vuh!
L'interpretazione sessuale della figura del vampiro è presente fin dal romanzo di Stoker (anche se lì non c'è relazione tra la donna e Dracula, mi sembra, e anzi è la fedele compagna di Van Helsing), vedi il quadro di Munch "Il vampiro", dato l'atto sensuale di mordere sul collo etc. Questa analisi mi ha fatto anche notare come "Rocky Horror Picture Show" sia ispirato a Nosferatu (il castello, la neosposa che subisce il fascino del padrone) e lì è resa proprio esplicita la carica erotica!
In "Dracula" il rapporto è erotico ma sempre abusivo. Lucy va a caccia di bambini e tendenzialmente "Dracula" è uno viole.tat.re. Di più è quasi un concentrato di perversioni. Addirittura ha peli sul.palmo della mano. Cosa che all epoca veniva detta ai ragazzini per evitare che si ma.turbasse.ro
Va bene, anticiperò l appuntamento al cinema per poter vedere il video senza spoiler🙌
Sono completamente d'accordo sulla lettura che fai del Nosferatu di Murnau, mentre non ho ancora visto il nuovo. Nel film di Murnau c'è anche una scena, all'inizio, in cui Hutters (mi pare si chiami così il fidanzato della ragazza che Nosferatu attaccherà) coglie un fiore per lei, che sorprendentemente di rattrista. Osserva che, nel coglierlo, ha ucciso il fiore. Ricordo che questa scena mi colpì moltissimo quando vidi il film.
Ho letto in giro che il nuovo Nosferatu è un "Nosferatu da piattaforma", cioè un film fatto da algoritmi più che da nuove idee. Però su youtube mentre cercavo di saperne di più ho scoperto il "Nosferatu Genovese", che mi ha suscitato molte risa, e quindi qualcosa di buono ne è venuto
Chi l'ha definito "da piattaforma" probabilmente ha il cervello fuso dai prodotti che, effettivamente, sono da piattaforma. Mi pare che ormai sia più importante dire la propria di getto, per arrivare prima di altri, piuttosto che stare in silenzio e magari informarsi studiare o, meglio ancora, vedere e rivedere il prodotto in questione.
Il Nosferatu Genovese è patrimonio nazionale, insieme a Dracula di Aldo Giovanni e Giacomo.
Sei il babbo natale della cultura italiana...ci porti sempeee doni pensanti unici... Babbo Natale con gli occhiali alla Jon Lennon.
C'è anche il Nosferatu di Herzog del 1978 on i grandi Klaus Kinski e Bruno Ganz!!.
La cosa piú simpatica é che in questo video Merca sembra bello allegrotto, dopo un buon fiaschetto di rosso. A parte gli scherzi, ottima interpretazione
Io non ho visto questo Nosferatu: mi è sufficiente il trailer e questo video ne è la conferma: la solita americanata, il solito miscuglio di mille elementi orrorifici, pieno di effetti speciali e di elementi che NON centrano NULLA, con il racconto originale( e stendiamo un velo pietoso sui ragni,.mostri ecc.), e ovviamente.completa l' opera la solita storia d' amore! Poi, se vogliamo forzare la mano, per trovarci chissà quale significato recondito, fate pure.
Per me, l' unico, fedele e insuperabile Nosferatu è quello di Herzog( senza nulla togliere al capostipite di Murnau).
l' aspetto del vampiro, i silenzi, la musica superlativa, che enfatizza le scene, i paesaggi surreali, quell' atmosfera plumbea, misteriosa, che lascia col fiato sospeso, che proietta nel mondo dell' occulto e della magia...quello che è effettivamente il mondo del personaggio!
Un modo gotico e oscuro! Stupendoooo!
Tutto il resto è botteghino!!!!
A 47 anni ho scoperto di aver letto qualcosa che Mercadini non ha letto: Dracula di Bram Stoker. Te lo consiglio caldamente. Anzi, citandoti: te lo auguro caldamente, è un romanzo travolgente!
E, già che ci sei, ti consiglio di recuperare anche la versione cinematografica di Nosferatu, diretta da Herzog nel 1979, con Klaus Kinski, Isabelle Adjani e Bruno Ganz, altro grande film.
Ad ogni modo, la tua lettura del Nosferatu è molto interessante e sicuramente sensata.
Rimango sempre affascinato da come esponi e commenti qualunque cosa anche gli argomenti che non mi interessa non mi ci fai appassionare
Un paio di riflessioni che possono aiutare a rivedere con altri occhi soprattutto il Nosferatu di Murnau, la cui analisi mi è sembrata un po' superficiale. Innanzitutto, stupirsi di come sia invecchiato un film di 100 anni fa è un po' come stupirsi del poco realismo di un dipinto di Giotto (rimando al bellissimo "Giotto spiegato coi videogames" di un grande youtuber). Gli effetti speciali, la recitazione, e più in generale la regia ma soprattutto la fotografia, erano molto innovative per l'epoca. Cinema Espressionista poi non è definito così per via delle "espressioni facciali", che sì erano se vogliamo più teatrali (ma la teatralità della recitazione è un elemento comune in tutto il primo cinema muto), quanto più per le scenografie, la fotografia, il simbolismo, che esprimeva l'interiorità emotiva dei personaggi. Da non dimenticare poi che il Nosferatu di Murnau è un film del primo dopoguerra tedesco. Riflette quindi, più che le paure nei confronti della natura, le paure e le inquietudini di un popolo disperato, senza futuro.
Che poi, volendo, è la stesso tema del romanzo, la stessa inquietudine che attraversa tutto il fine ottocento e primo novecento, cioè la sconfitta della razionalità. Il tema centrale del romanzo (e se vogliamo di tutto il genere horror, che nasce proprio qui) è infatti proprio la presenza di cose che la scienza non può più spiegare, la mancanza di risposte razionali (ricordiamo che sono gli anni della Morte di Dio, la scoperta dell'inconscio, eccetera). Insomma Dracula è una storia fondante, un caposaldo della narrativa del genere umano, e il riadattemento di Murnau, fatto in quell'epoca lì, in quel modo lì, è un film non solo estremamente significativo ma anche molto "bello" (certo, se visto con occhi consapevoli, ma questo vale per tutta la storia dell'arte).
Per quanto riguarda il film di Eggers, è curioso come le interpretazioni moderne di Dracula siano tutte riviste in chiave erotica e sensuale (accadeva la stessa cosa con Dracula di Coppola). E' come se la storia originale fosse troppo lontana da noi e l'inquietudine in sè e per sè non bastasse allo spettatore moderno, ma avesse bisogno di qualcosa "in più". O forse abbiamo ormai digerito l'irrazionale e non ne abbiamo più paura?
Dirò solo una cosa:
Mercadini da lei non mi sarei mai aspettato uno spoiler sul finale di un film!
🤣😆
🤣🤣🤣
Un po conte fracchia 🤣🤣😉 quando gli dice mi chiami sua Grazia!
Quello di Murnau esce in pieno espressionismo tedesco e non l’ha potuto chiamare Dracula perché la vedova Stocker gli faceva causa.
Comunque a me sembrava Massimo Lopez
Il vampiro
Ho visto quello di Murnau e quello di Herzog, ancora non ho visto quello di Eggers.
Comunque per quanto riguarda la natura in Murnau, un'altra lettura potrebbe essere che Nosferatu paradossalmente non è contro natura, per quanto sia comunque il "non morto" o il "non esistinto", ma un'altra sua manifestazione dato che comunque risponde alle leggi della predazione, della sopravvivenza, del desiderio, delle pulsioni... quindi di quanto la natura sia potente e plasmi tutta la realtà (della serie "finché c'è vita..." anche se succhiata, rispondi ai meccanismi vitali).
Anche il conflitto tra scienza/ragione e superstizione/misticismo è palese soprattutto in Herzog.
La peste in questo ha un ruolo importantissimo, non è tanto la terra della Transilvania in sé ad essere importante, ma il fatto che sia terra sconsacrata in cui sono stati seppelliti e hanno riposato i morti appestati e il vampiro stesso (forse anche lui un appestato?).
Da citare quindi anche i topi che la abitano e scappando in città corrompono tutto e tutt*, importanti in Murnau e ancora di più in Herzog.
Tutto questo per dire che se questi elementi mancano o sono carenti in Eggers mi dispiacerebbe parecchio, perché l'ennesimo film su umani e vampiri che je danno dentro NO EH! 😂
Grazie per questo video.
l'interpretazione sull'abuso infantile è sostenuto dal fatto che lei più volte raccontando al marito l'accaduto ribaidsce "ero piccola, mi sentivo sola" "non mi toccare, sono sporca", lei all'inizio è appunto piccola e invoca "un qualunque aiuto" e il conte si presenta a lei in un rapporto che è,si vede, non proprio felice.
Inoltre, l'atteggiamento del conte che diventa quasi penoso e piagnucoloso è esattamente il modus operandi che un abusatore e manipolatore avrebbe nei confronti della vittima dicendo "e' colpa tua, non mia"; anche il suo dare un ultimatum alla ragazza minacciando di uccidere chiunque abbia intorno, è un chiaro segno di manipolazione atto a colpevolizzare la ragazza delle suddette morti.
Quindi il male è contestualizzato alla psiche umana in questo vampiro?
È un idea anche questa.
Concordo pienamente.
Sì anche io concirdo nella tua lettura. Orlok compie un abuso pedofilo. Lei dice che era piccola e che all'inizio era un rapporto "tenero" che poi si è trasformato in abuso. E che ha traviato la ragazza.
Non bisogna separare, secondo me, il rapporto tra il vampiro e i fatti che il suo arrivo porta. La peste, le morti, la giovane vergine sacrificata, i sospetti tra la società che si chiude in se stessa... Il vampiro è una presenza bestiale, che travia e abusa le vittime e porta distruzione nella società.
Nel Dracula c'è più romanzo qui, a mio parere, è vero che si nota una oerversione erotica tra lei e orlok ma si vuole evidenziare la distruzione che porta l'abuso.
In un film del genere ci si arriva dai che nel sonnambulismo il “devo andare da lui” riguardi il vampiro.
La storia ha più piani di lettura: quello espresso in questo video è sicuramente presente, ma non è l'unico. Ad esempio vi è un profondo discorso sul rapporto degli esseri umani con il Male (incarnato dal vampiro); a un certo punto c'è una domanda chiave: "Ma il male viene da dentro o da fuori?", che rimane senza risposta.
E poi c'è anche una metafora della depressione, giustamente evidenziata da un precedente commento a questo post.
C'è anche una riflessione sulla repressione sessuale nella società patriarcale vittoriana.
Ridurre le valenze di questo film a una semplice dinamica lolitiana (pur certamente presente) mi sembra molto riduttivo.
E non dimentichiamo che il film è realmente horror, in quanto riesce a evocare autentiche sensazioni di paura: pensiamo a tutta la sequenza in Transilvania, decisamente inquietante.
Ho letteralmente appena finito di vedere un altro video su Nosferatu in cui si dice che questo è un Nosferatu che torna al Vampiro come mostro, senza più i riferimenti amorosi presenti nelle rappresentazioni più recenti del Vampiro..ahahah!! Ma mettetevi d'accordo! Come si fanno a vedere due cose diametralmente opposte nello stesso film!
Anziché guardare le videorecensioni altrui potresti ad esempio guardare il film, farti una tua opinione e magari fornirci la tua interpretazione...
@@Peppeprof83 tu sul serio non hai mai consosciuto nessuno che prima di guardare un film legge o guarda le recensioni? TI assicuro che è una prassi da quando esistono le recensioni cinematografiche. Io non ho visto nè quello di Murnau nè questo recente e perciò guardavo questo video. Ho visto invece la versione molto suggestiva di Herzog su cui potrei conversare e di cui però qui non si parla.
Perché purtroppo è un film tecnicamente meraviglioso ma nel quale i personaggi hanno lo spessore di un foglio di carta… ognuno ci vede quello che ci vuol vedere.
Stupendo! 😂
Sarei molto curioso di sapere chi ha detto che in questo film non ci sono riferimenti amorosi o sessuali!
Se ti ricordi il nome del canale, me lo puoi scrivere qui?
Non linkare direttamente il video perché RUclips, per qualche strada ragione, a volte cancella o commenti che contengono link.
Grazie! 🙂
Tra Murnau ed Eggers ci "passa" in mezzo Herzog, che forse è quello che ci ha lasciato il Nosferatu piu' "sinistramente umano" e complessivamente un' opera piu' suggestiva...
A questo punto le consiglio vivamente di leggere Dracula di Bram Stoker. La storia d'amore più bella mai scritta, a mio parere e dove tra l'altro il tema della pedofilia salta del tutto. E ovviamente di guardare il film 👍
Mi sono sempre chiesto ma un vampiro buddista davanti a una croce cosa fa
Grazie Roberto, interessante chiave interpretativa. Per quanto riguarda la possibilità dell’abuso pedofilo, se non sbaglio la ragazza a un certo punto racconta del momento in cui stringe il patto con Nosferatu da bambina, aggiungendo che suo padre si scandalizzò trovandola che giaceva nuda
Sì, ma, come dico nel video, se Nosferatu metaforicamente ha 300 anni, quanti anni aveva Ellen, metaforicamente, "da bambina"?
Per questo dico che l'abuso pedofilo è una lettura possibile, ma non l'unica possibile.
Roberto guarda anche quello di Herzog ;)
Io ho visto ieri il Nosferatu di Eggers e secondo me vuole parlare del piacere femminile, che anche secondo Simone de Beauvoir ha a che fare con un ambiguità tra paura e desiderio, terrore e attrazione. E poi parla anche dell'adulterio, cosa molto proibita ed empia in passato, quindi per questo forse l'orrore. Credo che questa paura del tradimento sia presente in noi ancora oggi, oltre che dei rapporti morbosi e violenti, e da lì quindi scaturisce l'orrore. A me personalmente ha un po' annoiato, l'ho trovato abbastanza stereotipato (i romeni sono sempre ignoranti contadini superstiziosi, arriva la peste, che tra l'altro è finita in Europa nel 1700 ma vabbè, capisco che un film non sia un libro, e secondo me è un buon film). Però mi ha dato modo di fare una riflessione sul cinema e la letteratura. Quanto poco le immagini, nonostante viviamo in una società di immagini e di cinema, siano in grado di raccontare, quanto spesso siano vaghe... Faccio solo un esempio, a rischio di apparire radical chic ed elitario: è uscito recentemente un libro di Marco Aimé su Mansa Musa, imperatore del Mali nel 1300, 'uomo più ricco di tutti i tempi, davanti al quale Jeff Bezos è un poveraccio con le tasche bucate. Appunto su Mansa Musa libri si trovano, ma film no. I film sono sempre gli stessi, così stereotipati... Forse mi sbaglio, non lo so.
C'è da specificare che nel film si dice che lei ha avuto un vero e proprio rapporto e aveva attratto il vampiro da bambina e questo secondo me dona una lettura ancora piu malata e perversa.
mi sarebbe piaciuta moltissimo anche una tua "analisi" anche del Nosferatu di Herzog e tutto in relazione al romanzo di Bram Stoker che certamente ha fornito gli elementi, mi sembra impossibile che tu non abbia letto Stoker e considerato Herzog, forse è tutto un tuo gioco psicologico ma certamente mi posso sbagliare
La “storia d’amore” come la chiami tu, che io non vedo, è una storia malata, utilizzata come pretesto per parlare del male che c’è in ognuno di noi. Il protagonista è il male. Hai visto Herzog, letto il libro?
Purtroppo Nosferatu pecca fin dalla sua nascita di non essere il vero Dracula di Stoker, cosa che Coppola invece ha potuto ma soprattutto è riuscito a fare quasi perfettamente. Avrei voluto più spessore nei personaggi disegnati da Eggers, peccato. Fotografia e ambientazioni nulla da dire, incredibili.
Se può recuperi il romanzo sior Mercadini!
Non ho ancora visto il film ma sembra molto simile al film di Dracula di Coppola (che è un filmone tra l'altro), lì forse il rapporto tra Dracula e la ragazza è spiegato meglio dato che era la sua sposa in Transilvania, per un inganno dei turchi si uccide e lui diventa Dracula, che poi la rincontra nella londra dell'800 (reincarnata)
Il vero Dracula è questo...minaaaaaaa
A mio parere, è importante il punto in cui - se non ricordo o se non ho capito male - la ragazza afferma di aver avuto visioni o contatti con altre dimensioni fin da molto piccola, a quanto ho capito, ben prima del primo incontro con il conte Orlok. L'impressione che ho avuto è che la ragazza avesse avuto una predisposizione, quasi per natura, a entrare in contatto con Orlok. Questo potrebbe rendere l'interpretazione della pedofilia meno probabile: sarebbe assurdo credere che ci siano bambini più predisposti di altri a esserne vittima. D'altra parte, anche credere che ci siano ragazze più predisposte di altre a essere attratte da uomini maturi mi sembra improbabile. La cosa più sensata, secondo me, è che Ellen fosse predisposta naturalmente a essere attratta dal male, dall'occulto o dall'oscuro
Prendo un esempio letterario, ma forse potremmo leggere metaforicamente anche il Manoscritto trovato a Saragozza, il cui autore, Potocki, non riuscì mai a superare la propria malinconia, riflessa altresì nell'incompletezza dell'opera. Mostri, vampiri, ed eventi paranormali potrebbero essere spiegati con la sofferenza e il sentimento amoroso mai soddisfatti dell'autore
Se non sbaglio nel libro non ci sono vampiri. Sono storie per lo più accomunate dalla presenza di succubi.
Nella versione del 1804 viene menzionato un episodio tratto dalla Vita di Apollonio di Tiana, e in esso il protagonista riconosce in una sposa la presenza di un vampiro
@@BurdusPodcast Ok, non lo ricordavo
Chissà il teschio di Murnau oggi cosa fa
"liberamente tratto" fino a un certo punto, signor Mercadini. Murnau ebbe guai con la moglie di Stoker per problemi di diritti d'autore. E lo legga, il romanzo. Resterà stupito di quanto è moderno, almeno nella prima parte.
Passati i 100 anni non è piú spoiler
mi canti, io vagabondo!
Scusi Mercadini “espressionista, gli attori fanno espressioni espressioniste” ma l’espressionismo non riguardava la fotografia e il gioco di luci e ombre?
Hai visto il video di synergo?
Herzog/kinsky> bela lugosi> cristopher lee> stoker/ oldman> gli altri imho. Cmq la morale è che la mona distrugge anche i vampiri
L'amore vince anche la morte... 😂
Erano proprio romantici. 😂
Per quanto coerente ed effettivamente molto radicata nel film (che il tema centrale di questa terza versione della storia sia l'erotismo non ci piove) trovo la tua interpretazione un po limitata, nel senso che lascia fuori tanti elementi chiave del film. La sessualità della protagonista è innanzitutto fortemente collegata al contesto storico, all'isteria, alla repressione sessuale; il conte per me non solo non rappresenta un individuo specifico, ma anzi al contrario, è un'entità completamente allegorica, che si lega alla sfera sessuale più come un demone del sonno o una divinità ancestrale che non per una dimensione fisica.
A dimostrazione di questo il comportamento di questo vampiro è comparabile alla maledizione di una fiaba (hai tre notti per...), proprio come se fosse una minaccia naturale piuttosto che un essere senziente con una volontà (ed ecco un collegamento enorme col naturalismo di murnau).
L'unico aspetto umano che ho riconosciuto nel conte è questa sua totale dipendenza dalla donna che possiede, ma anche qui, più che un vero sentimento umano l'ho percepito come la risoluzione di un evento naturale: una forza così potente e incomprensibile nasce dall'uomo e si esaurisce nell'uomo ("il male nasce dentro di noi o viene dall'aldilà?").
In sintesi per me una bellissima riflessione su come la natura umana sia una forza della natura molto più forte di qualsiasi costrutto sociale, che sia questo una città, una società o un matrimonio.
Grazie per questo commento, non ho ancora visto il film di Eggers ma stavo per disperarmi nel leggere che fosse un banale film erotico.
Figo, della vergine della peste non sapevo.
Ho letto “Dracula” di Stoker; e conosco benissimo il film di Murnau, così come conosco il remake di Herzog. Mentre non ho visto le versioni più recenti, come il film Demeter, e quest’ultimo lavoro di Eggers, di cui tutti ne parlano bene.
In ogni caso, in tutte le trasposizioni cinematografiche di Dracula, l’aspetto erotico è preminente. Come è evidente che le vittime di Dracula (se sono donne), vivono una sorta di attrazione e repulsione verso questo “mostro” dal fascino un po’ sinistro.
Riguardo l’ipotesi di un Dracula pedofilo, la trovo risibile. A fare di una persona un pedofilo, non è l’età avanzata di un uomo rispetto a una giovane donna. Bisognerebbe iniziare a usare le parole per il loro significato. Pedofilo è colui che “ama” i bambini/e in modo improprio.
E per bambini si intendono i prepuberi. Nel libro di Stoker, come nelle trasposizioni cinematografiche, Dracula è sempre attratto da giovani donne, in età da marito.
Non trovo che la tua lettura sia in contraddizione con quella più immediata - il fatto che ci sia un sottotesto metaforico non riduce a mio parere l'elemento horror, e anzi è molto comune che il cinema horror si alimenti di insicurezze e desideri erotici (si pensi ad Alien, dove tutti gli oggetti alieni sono fallici e gli omicidi somigliano a stupri).
Bellissima chiave di lettura. Condivido. In Eggers l'erotismo la fa assolutamente da padrone. E anche io ho visto nel vampiro una vittima (a tratti) della donna invece che il contrario.
No, per piacere... addirittura il vampiro vittima della ragazza... mi sa che ho fatto bene a non spendere i miei soldi per vederlo! 😅😢
Stiamo parlando di Nosferatu, il Male personificato... mica un vecchietto in balia della ragazzina focosa di turno! Che banalizzazione nel caso fosse così. 😢
Ho i dubbi sul “malvagia”; la Natura fa le cose secondo la propria sopravvivenza (che sia batterio, animale, pianta), non fa le cose per cattiveria è sadismo.
Concordo, sono i meccanismi stessi della sopravvivenza.
Alla fine mi sa che scelgo Herzog
Ridatemi Van Heltsin...
una cosa che ho notato non so se è statisticamente vero però mi piacerebbe saperlo. è che le persone che sono state con solo una persona o poche altre tradiscono meno rispetto a quelle che sono state con più persone. e forse per il senso di insoddisfazione che si crea quando sei stato meglio sessualmente con qualcun altro?
Dare a qualcuno del pedofilo quando all'epoca si sposano a 14 16 anni è ridicolo a mio avviso, gli standard erano molti, poi essendo maliziosi si possono trovare tracce di sesso ovunque
Murnau molto più innovativo di Eggers che ha fatto un ramake troppo fedele, monotono. Poteva sorprenderci di più, essere più creativo
Tutto molto interessante ma una cosa diciamola. La figlia di johnny deep quanto è turbogniocca? 😂❤
Il beep iniziale 😢
Non l'ha fatto?
Eh, non lo fa sempre. È proprio un difetto di fabbricazione della mia camera, secondo me. 😂
😂😂@@RobertoMercadini
Bonsoir, rimango dell'idea che, almeno entro certi limiti tutte le narrazioni abbiano un fondo metaforico, alla fin fine siamo noi esseri umani che parliamo di come siamo esseri umani.
Ugualmente non vedo come una narrazione, in questo caso cinematografica non possa supportare parallelamente più linee interpretative, suggerirei quindi di implementare anche quella psicologica o psicanalitica (non me ne vogliano gli addetti ai lavori per la mostruosa semplificazione, è comunque un commento su youtube) per la quale la protagonista ha a che fare con la sua "parte oscura", quel fondo un po' lercio che tutti ci portiamo dietro e che un po' nascondiamo e un po' rifuggiamo, un po' ignoriamo. In questo senso il tira e molla di attrazione e (SPOILER, se non avete finito il video e qualora proprio ce ne fosse bisogno) l'amplesso finale sarebbero il percorso di investigazione, riconoscimento, accettazione e integrazione positiva o regolazione di quel nodo oscuro, ineliminabile della nostra mente.
Comunque sia, bello il film, bello il video, bello il canale.
Si vabbè ridicolo quello che parla di pedofilia, allora che cos'è la mia amica di 19 anni che si è messa con un settantenne? Legalmente non lo è più e la società lo accetta a grandi linee
Ciao sono ioooooo
Buonasera Dottore
Amore mioooo
Like a prescindere
Ma Mercadini dove ha vissuto? È ovvio che da 30 anni (e più) a questa parte i film sui vampiri (forse iniziando con Dracula di Bram Stoker) siano tutto sesso e sensualità, per moda perché quello di Coppola voleva giocare sulla sensualità inespressa dell’epoca vittoriana, mentre gli altri.
Da allora i vampiri sono tutti dei bonazzi rammolliti ed è tutto sesso.
Perfino Anna Rice che aveva i vampiri non sessualizzati (tant’è che i personaggi spellavamo il pene inutile orpello), per adeguarsi (ma non era obbligatorio credo) alla moda è molto probabilmente per avere qualche soldo e momento di fama in più prima della tomba si è svenduta facendo fare sesso ai propri vampiri, anche omosessuale.
Herzog resta il nr 1
Nel libro dracula non conosce la moglie anzi, non è nemmeno la sua prima vittima e la sua influenza su di lei non è più rilevante che sugli altri
Spoiler
Alla fine in realtà non c'è nemmeno la componente della luce del sole, dracula viene ucciso perché harcker (il protagonista), il dottore van helsing e altri lo vanno direttamente a prendere in Transilvania e lo uccidono
Mercadini nuovo membro di Criticoni?
🦇⚰️
Il montaggio analogico ...
Il dettaglio degli stivali ….
l'occhio della madre...