Trattativa: quelle dichiarazioni di Leonardo Messina a Borsellino fuori verbale.
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- Опубликовано: 14 окт 2024
- 5 dicembre 2013
Trattativa: "quelle dichiarazioni di Leonardo Messina a Paolo Borsellino fuori verbale. "Borsellino mi disse che era arrivata la sua ora"
Il segreto, probabilmente, è in quei 57 giorni che separano il 23 maggio dal 19 luglio.
E' chiaro che Paolo Borsellino aveva scoperto qualcosa di importante.
Tra le possibili "concause" dell'accelerazione dell'attentato, secondo gli inquirenti, potrebbe esservi l'intervista rilasciata il 21 maggio ai giornalisti francesi di Canal Plus (documento in cui parlava dei rapporti tra Mangano, Berlusconi e Dell’Utri, del fatto che Vittorio Mangano era considerato la “testa di ponte” dei finanziamenti di Cosa nostra al nord). Non si può dimenticare che Borsellino aveva chiesto pubblicamente di essere sentito dai magistrati di Caltanissetta in quanto 'testimone' di fatti di rilievo per le indagini sulla strage di Capaci, ndr. E' un dato acquisito che in quel periodo ebbe a chiedere informazioni sull'inchiesta mafia-appalti, ma sappiamo anche che Paolo Borsellino era stato informato della trattativa, o meglio del dialogo avviato tra i carabinieri del Ros e Vito Ciancimino. Sappiamo, inoltre, che il primo luglio iniziò ad interrogare il collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo, il quale gli parlò di soggetti istituzionali come il giudice Signorino ed il funzionario del Sisde Bruno Contrada. Ma nei giorni tra il 30 gennaio ed il 17 luglio Borsellino raccolse anche altre dichiarazioni: quelle di Leonardo Messina, boss di San Cataldo vicino al clan di Piddu Madonia, responsabile di Cosa nostra per la provincia di Caltanissetta.
[www.antimafiad...]
Complimenti per il vostro straordinario 💪👷💪lavoro..... Continuate così 👍👍
Complimenti veramente, è molto importante riportare sempre questi processi, sono importanti per non perdere la memoria.
In quella intervista comunque Borsellino parla di Mangano ma su Berlusconi si limita a dire che ci sono indagini di cui non si stava occupando lui. E nel '92 neanche un indovino avrebbe potuto sapere della sua discesa in campo: era ancora in piedi il vecchio sistema politico, anche se stava per crollare. La vera trattativa comunque non l'hanno fatta Riina, Bagarella e Graviano ma Provenzano. Che senza ottenere nulla di vistoso (es. abolizione del 41 bis) ha fatto affari indisturbato per altri 14 anni
Un indovino magari no, ma sicuramente visto che al Nord c'era in corso Mani Pulite la Mafia stava già cercando nuovi soggetti. Dell'Utri si muoveva con questa prospettiva, non lo dico io,ma Brusca,Messina, Giuffrè e altri importanti Capi Mafia. Quelli della Mafia che trattavano erano Graviano, Bagarella Riina. Oramai è accertato anche processualmente (presunta trattativa)
Un vero Uomo d'onore
Questo Leonardo Messina è un personaggio di primo livello di Cosa Nostra. Il povero Borsellino aveva capito che poteva dopo Buscetta e altri collab, finalmente avere un uomo di primo livello nella mafia di Enna Caltanissetta e Catania. Tutte provincie sotto Piddu Madonia vero Boss della regione. Il Messina aveva un rapporto di primo piano con Madonia. Una testimonianza importante
Lo stesso ambiente di Ilardo. Che non a caso è stato fatto fuori
Giuseppe Madonia è stato rappresentante della provincia di Caltanissetta, dove esistono 4 mandamenti. Enna appartiene ad altre “famiglie”, sono zone miste. Vi sono legami di interesse, ma la rappresentazione di Caltanissetta non comanda a Enna. Tanto per essere precisi. Grazie 🙏
Se questo sapesse il congiuntivo sarebbe un dio
Non gli serve ha fatto la 5 elementare, comunque di strada ne ha fatta lo stesso. Ora a 68 anni ma quando "fu arrestato"(92) aveva 37 anni questa deposizione invece è del 2013>\
L importante è che si faccia capire