Blues interviews - Mario Insenga Blue Stuff - Campania Blues

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 8 ноя 2024
  • Breve ma significativa ( per noi ) intervista a Mario Insenga dopo un festival nel 2009( quando eravamo Baia Domizia Blues ) A Marione Insenga chiedevamo dall'alto della sua grande arte ed esperienza qualche giudizio sul festival e qualche consiglio.
    Lui da novello Winston Churchill ci disse che chi voleva intraprendere la strada del #Blues doveva sapere e mettere in preventivo che essa è lastricata da tanto sangue-sudore e lacrime. Dobbiamo dire cha anche allora già sapevamo e avevamo attraversato più di una difficoltà, e fino ad oggi possiamo dire che è stato profetico e che di sangue, sudore e lacrime ne abbiamo versate - effettivamente -tante .Ma nonostante tutto siamo sempre innamorati del Blues !
    Una breve intervista di una artista che ci è particolarmente caro : Mario Insenga.
    “Partenope” è sempre stata fertile di grandi talenti, tra questi c’è anche lui l'ingegnere Mario Insenga. L’incondizionata passione per il blues lo ha condotto ad uno scrupoloso studio sulle sue origini collezionando migliaia tra LP, CD e libri che trattano questa “superba espressione musicale”, come egli stesso la definisce. Nasce a Napoli nel 1951, ascolta Blues sin da ragazzino e si appassiona alla batteria sul finire degli anni ’60. Tra un esame universitario di ingegneria meccanica e l’altro, trova il tempo di formare un trio (chitarra, basso e batteria) dal nome “La Tristezza Del Rospo”, traduzione un po’ maccheronica di “Bullfrog Blues”. Nel ’72, insieme a Enzo Caponetto e Guido Migliaro, dà vita ai “Twilla Blues Band” (due chitarre, basso e batteria) le cui evoluzioni successive saranno i “Blues Bag”, quartetto acustico ancora a due chitarre ed i “Blue Box”, con l’aggiunta del pianoforte di Renato Federico e con i chitarristi Guido Migliaro e Alfredo Vitelli. Nel 1982, con il ritorno di Caponetto al posto di Vitelli, nascono i “Some Blue Stuff”, ben presto semplicemente “Blue Stuff”. La band è il risultato di oltre dieci anni di laboratorio concentrato sulla profonda ricerca del Blues, della sua massima espressione attraverso l’ideale chiave di lettura, la più significativa: il LINGUAGGIO. Propongono così brani inediti rigorosamente in vernacolo napoletano. L’impatto con il pubblico è così positivo ed immediato che diventano in poco tempo la blues band napoletana per eccellenza.
    Nel 1992 Joe Sarnataro (alias Edoardo Bennato) coglie nei Blue Stuff la soluzione ideale per la realizzazione di un importante progetto discografico dal nome “È Asciuto Pazzo Ò Padrone”. I Blue Staff sono allora: Enzo Caponetto alla chitarra, Guido Migliaro chitarra e armonica, Roberto D’Aquino al basso, Renato Federico al piano, special guest Giorgio Savarese all’Hammond e, naturalmente, Mario Insenga. Con il passare degli anni le cose cambiano un po’ con l’inserimento di Lino Muoio e Gennaro Porcelli alle chitarre e Francesco Miele al contrabbasso.
    Da diverso tempo ormai, Mario conduce laboratori di Blues e seminari per associazioni musicali istituti scolastici, librerie, festival e ovunque venga richiesto.
    Nel corso della sua carriera si è esibito in migliaia di concerti in Italia ed all’estero.
    biografia di A. Zittano

Комментарии •