Marx e il Manifesto del Partito Comunista

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  • Опубликовано: 18 янв 2022
  • Ecco il Manifesto del Partito comunista di Marx spiegato in modo semplice!
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Комментарии • 24

  • @mono_noaware8854
    @mono_noaware8854 Год назад +7

    Sto studiando per la maturità e mi stai salvando. Peccato che ti conoscano in così pochi

  • @marcomorettini4424
    @marcomorettini4424 3 месяца назад

    Molto interessante e grazie per il video. Sicuramente una visione molto semplicista dovuta anche all'epoca, siamo infatti agli albori della rivoluzione industriale. Non si può dividere la società in borghesi e proletari, penso ad esempio ai lavoratori altamente qualificati. Sono dipendenti che però hanno l'imbarazzo della scelta su dove andare a lavorare. Oggigiorno in un Paese avanzato è fondamentale formarsi e specializzarsi, purtroppo in Italia siamo indietro su questo e perciò abbiamo come l'impressione che queste profezie si siano avverate

  • @Martina-io4vs
    @Martina-io4vs 9 дней назад

    bellissimo video!!

  • @Mx41037
    @Mx41037 Год назад

    🖐grazie ! bellissimo anche il video su Hahhah Arendt.

  • @giuseppepapa
    @giuseppepapa 9 месяцев назад

    Ottima spiegazione, grazie!

  • @marcopacini2038
    @marcopacini2038 Год назад +2

    Ti ascolterei ad ore

  • @paoloscatolini1532
    @paoloscatolini1532 9 месяцев назад

    in effetti dopo Marx, sono arrivati Lenin e Trotsky che con la teoria dell'avanguardia rivoluzionaria e la teoria dello sviluppo ineguale e combinato hanno spiegato come la rivoluzione proletaria può avvenire anche in assenza di rivoluzione borghese

  • @martinamorbin5867
    @martinamorbin5867 2 месяца назад

    Graazie millee 😊

  • @NINOGIANLUCA
    @NINOGIANLUCA 6 месяцев назад

    la questione della coscienza di classe ricorda molto Hegel

  • @nikrexcdbmcl4life258
    @nikrexcdbmcl4life258 8 месяцев назад

    👏🏻

  • @jessejames3402
    @jessejames3402 18 дней назад

    Bellissima la frase "I proletari non hanno patria".

  • @NINOGIANLUCA
    @NINOGIANLUCA 6 месяцев назад

    ma siccome la borghesia crea sempre più proletariato e siccome, a partire dai membri più piccoli, anche la borghesia finisce di farne parte essa non dovrebbe sparire?

  • @heberpelagio7161
    @heberpelagio7161 5 месяцев назад

    Aggiungendo alcune precisazioni al contenuto dibattuto, è anche necessario chiarire che il “successo” di Stalin - l'uomo che si vantava di aver preso l'U.R.S.S. "Dall'aratro alla bomba atomica in una sola generazione" - rispetto al fallimento di Gorbaciov mostra che un'economia socialista non è in grado di funzionare con un minimo di efficienza senza richiedere una massiccia dose di violenza politica. Nel tentativo di riformare un regime decadente, Gorbaciov procedette più rapidamente con il processo di apertura politica nella speranza di rimuovere la prevedibile resistenza che la burocrazia sovietica avrebbe creato alle misure di riforma economica, come è stato pienamente dimostrato dal fallito tentativo di colpo di stato in agosto. 1991 - che finì per precipitare la crisi finale del socialismo e la dissoluzione della stessa URSS. Avendo ripristinato diverse libertà (credo, espressione, organizzazione, partito, ecc.) Che erano state abolite nel suo paese sin dai tempi di Vladimir Lenin, il processo di apertura di Gorbaciov può essere definito come una sorta di tentativo di "deleninizzare" l'U.R.S.S.
    Mentre Gorbaciov andava avanti con la sua politica di "un passo avanti" (verso il capitalismo) e due passi indietro (torna al socialismo), il suo parallelo cinese - Deng Xiaoping - adottò una logica diametralmente opposta a quella di Gorbaciov: dava priorità al raggiungimento del prosperità (adottando il capitalismo in pratica) proprio per ritardare ogni tentativo di apertura politica, come era evidente con l'accelerazione dell'economia. riforme dopo il massacro di piazza Tienanmen.
    È importante notare che è stato lo stesso Karl Marx che, nel suo Contribution to the Critique of Political Economy, ha discernuto lo scenario in cui si formano le condizioni per un processo di rivoluzione sociale, descrivendolo come segue:
    “Ad un certo stadio del suo sviluppo, le forze produttive materiali della società contraddicono i rapporti di produzione esistenti o - che è solo la loro espressione giuridica - con i rapporti di proprietà in cui hanno operato fino ad allora. Dalle forme di sviluppo delle forze produttive, queste relazioni si trasformano in catene di esse. Quindi, è un momento di rivoluzione sociale. '*
    Rifiutando la ricerca della massimizzazione del profitto come strumento per stimolare l'innovazione, i paesi socialisti finirono per condannarsi all'obsolescenza. Pertanto, hanno perso la possibilità di incorporare i guadagni di produttività resi possibili dal progresso tecnologico. Questo è il motivo per cui i paesi capitalisti sono riusciti a fornire un aumento maggiore del tenore di vita della loro popolazione, anche senza perseguire l'ideale egualitario. Pertanto, fino alla "crisi finale del socialismo" (per parafrasare ancora una volta le definizioni stesse di K. Marx), era solo questione di tempo. Ma i fanatici religiosi non rinunciano alla loro fede, anche contro l'indiscutibile prova dei fatti, che la smentiscono completamente!
    Quello che è sempre accaduto alla società umana sin dai tempi della pietra scheggiata è che lo sviluppo tecnologico non richiede agli esseri umani di dedicarsi a determinate attività, che iniziano ad essere svolte in modo più intensivo, con una maggiore produttività di declino nel contingente di lavoro manuale, eliminando alcuni posti di lavoro con l'aiuto della tecnologia sviluppata. Ma i posti di lavoro eliminati sono compensati dall'aumento dell'occupazione di manodopera nei settori tecnologicamente più sviluppati.
    Questo è fondamentalmente quello che è successo quando l'avvento della rivoluzione industriale ha contribuito ad aumentare la produttività del settore estrattivo e agricolo - in particolare dall'avvento dell'agroindustria - riducendo la necessità di impiego di manodopera umana in questi settori., Il che rende il settore primario di economia. Allo stesso tempo, la rivoluzione industriale ha spostato la popolazione economicamente attiva nel settore secondario dell'economia (artigianato, industria e manifattura).
    Questo processo è stato notato per la prima volta dall'economista austriaco Joseph Alois Schumepeter, che lo ha definito una sorta di "distruzione creativa", ovvero: il progresso tecnologico distrugge le opportunità di lavoro in alcuni settori, ma crea anche nuove opportunità in altri settori!
    Il problema è che Schumpeter era un pessimista, che detestava il regime sovietico, ma credeva fermamente di incarnare il "futuro dell'umanità". Schumpeter non si rendeva conto di aver trovato la chiave per spiegare perché il capitalismo non si autodistrugge in un'immensa crisi di sovrapproduzione, come prediceva K. Marx: invece si evolve, creando le condizioni per il superamento della civiltà tecnologica. industriale e il successivo avvento di una civiltà tecnologica di carattere postindustriale, così come la rivoluzione industriale aveva già fatto con la civiltà agricola o preindustriale.
    Pertanto, possiamo concludere che dall'invenzione dei primi strumenti di pietra scheggiata all'intelligenza artificiale e ai viaggi nello spazio, la storia umana non è guidata da una famigerata e altamente discutibile "lotta di classe", ma dal progresso tecnologico: da quando ha scoperto come gestire il fuoco e producendo strumenti, compresa la ruota, l'evoluzione umana è diventata più tecnologica e meno biologica, a differenza di altri animali. La ragione principale di questo fenomeno è che, con l'aiuto della tecnologia che abbiamo creato, la razza umana è diventata gradualmente meno soggetta alle limitazioni imposte dalla natura. È stato ostacolando questo meccanismo dell'evoluzione umana - trascurando l'importanza di massimizzare il profitto in una società tecnologica industriale - che il cosiddetto "modo di produzione socialista" si è dimostrato incapace non solo di competere con il capitalismo, ma anche di sopravvivere.
    Parafrasando ancora una volta Marx, si può affermare con certezza che il socialismo è un sistema pieno di contraddizioni, che porta in sé il germe della propria distruzione: è il sistema che si scava la tomba! Gorbaciov non riuscì a promuovere l’apertura politica ritardando le riforme economiche nell’URSS; se Xi Jinping tentasse di invertire quest’ultima tendenza in Cina, fallirebbe ANCHE lui.
    * Riprodotto secondo MARX, K. Prefazione al contributo alla critica dell'economia politica, organizzato da Florestan Fernandes e pubblicato con il titoloK. Marx: Teoria e processo histórico da revolução social, In Marx & Engels, Great Social Scientists Collection , História, vol. 36. São Paulo: Ática, 1983. p. 232. Edizione commemorativa del centenario della morte di Karl Marx
    Adattamento fatto da un testo di mia paternità pubblicato nel numero 72 della Rivista dell'Associazione Brasiliana di Proprietà Intellettuale - RABPI nel settembre 2014.

  • @Ernestofapresto
    @Ernestofapresto Год назад

    Non sono convinto del fatto che ci sia un continuo rapporto tra oppressori e oppressi, per esempio alcune persone più capaci e intelligenti possono diventare imprenditori e creare molti posti di lavoro e quindi favorire anche l’integrazione nella società delle persone che stanno cercando lavoro e semplificargli la vita.
    Inoltre In Italia il pil proviene prevalentemente da piccole/ medie aziende che non si arricchiscono a tal punto da imporre regole sul mercato e manipolarlo (come può accadere con le multinazionali) al contrario penso che svolgano un ruolo benefico per la vasta e capillare rete di beni e servizi che offrono che può indubbiamente migliorare i vari aspetti della vita dell’uomo e migliorare la condizione complessiva del paese ( economica, sociale, politica…. Dal momento che dall’economia dipende quasi tutto).

    • @claudiosciuto5075
      @claudiosciuto5075 9 месяцев назад +1

      La dialettica di Marx non riguarda le Pmi: l'oppressione scaturisce dal fatto che, pur essendo alle dipende di un datore di lavoro, non percepiscono uno stipendio tale da garantirsi una vita dignitoso. Pensi al dibattito sui rider e ai lavoratori precari.

    • @velthavoltumno
      @velthavoltumno 9 месяцев назад +3

      La dialettica servo padrone c'è sempre, se io fossi il tuo datore di lavoro e tu il mio dipendente io avrò sempre interessi nel pagarti il meno possibile e tu ovviamente avrai l'interesse opposto ovvero far si di aumentare il tuo salario.
      Questo è un conflitto di interessi inevitabile che porta alla lotta di classe, questa lotta bada bene non deve essere per forza attiva, io e te possiamo avere anche rapoorti pacifici ed essere migliori amici ma questi interessi di fondo ci saranno sempre e tendenzialmente o una delle due parti rinuncia ai propri interessi (cosa alquanto irrealistica) o entrambe cercheranno di portare acqua al proprio mulino con i mezzi a propria disposizione.

    • @melvisole881
      @melvisole881 14 дней назад

      Mi sono fermato a "creare posti di lavoro"

  • @rafraf9418
    @rafraf9418 8 месяцев назад +3

    Dopo 175, anni nessuna delle previsioni di Marx si e' avverata. Il capitalismo non e' crollato, il comunismo e' fallito ovunque e, per sopravvivere come entita' politica, ha dovuto adottare l' economia capitalista. Il capitalismo ha creato una ricchezza inimmaginabile: l' umanita' ha impigato diverse migliaia di anni per popolare la terra; agli albori del 1800 gli abitanti del globo erano circa un miliardo; negli anni '50/'60 del secolo scorso erano gia' 2,5 miliadi; oggi siamo quasi 8. Tutto grazie allo straodinario sviluppo tecnico, scientifico e produttivo innescato dal capitalismo. Il resto sono solo chiacchiere demagogiche: il comunismo ha prodotto solo morte e miseria, il capitalismo produce vita e ricchezza sempre piu' estese.

    • @Mx41037
      @Mx41037 4 месяца назад

      il capitalismo ha vinto ? decisamente si. Il comunismo "totalitario" ha usato repressione e morte..purtroppo si. le ineguaglianze sociali, le poverta', quasi tutte le guerre sono state e prodotte dai capitalismi individuali. I socialismi dell'800 sono nati dallo sfrenato sviluppo del profitto individuale, e hanno tentato fino ad oggi di tenere a bada con delle costituzioni di giustizia la forza fagocitatrice del sistema capitalista, siamo arrivati in democrazia grazie alla reazione innescata dal socialismo/i

    • @MarcoMissere
      @MarcoMissere 3 месяца назад +1

      Ricchezza estesa ma concentrata nelle mani di pochissimi. Socialismo o barbarie

    • @rafraf9418
      @rafraf9418 3 месяца назад +1

      @@MarcoMissere alla fine dell' '800 la terra era abitata da 1,6 miliardi di persone. A stento, il 90% della popolazione, che produceva il cibo nelle campagne, riusciva a sfamare una popolazione che, mediamente, viveva poco piu' di 40 anni e di cui centinaia di milioni morivano per fame e malattie. Gia' negli anni '50 la popolazione era di 2,5 miliardi, nonostante 2 guerre mondiali, con 40 milioni di morti ed altri 20 dovuti alla "spagnola", oltre ai consueti, ma decrescenti, morti per fame e malattie. Nei successivi 70 anni la popolazione mondiale ha raggiunti quasi 8 miliardi e la durata media della vita e' aumentata del 50%. Questi sono i risultati di poco piu' di 100 anni di capitalismo. Checche' ne pensasse la Luxenburg, la barbarie era proprio il socialismo che ha prodotto miseria morte e distruzione. E' vero, ci sono pochissimi ricchi sfondati, ma.....Epoche passate hanno visto ricchezze doppie di quelle di Musk o di Bernard Arnault; ma mentre allora si facevano 10 figli per vederne sopravvivere 2, oggi le morti infantili sono allo 0,..; esiste ancora la denutrizione ma non piu' le morti per fame. L' invidia contro i ricchi e' un brutto sentimento, ma, soprattutto, appanna la vista e non permette di guardare le cose nel complesso. Un operaio della Volkswagen o un impiegato della Apple vivono meglio, piu' comodamente e piu' a lungo di re, principi e cavalieri di 5/600 anni fa.

  • @flaviodimitri9391
    @flaviodimitri9391 4 месяца назад +1

    Vedo che c'è una ventata nostalgica di ciò che sarebbe meglio dimenticare naturalmente insieme al nazi- fascismo.

    • @Mx41037
      @Mx41037 4 месяца назад

      non credo che il nazi fascio comunismo possano entrare nel dimenticatoio, saranno sempre potenzialmente presenti e pronti a manifestarsi qua e la....sono questioni politico culturali, esistenziali

    • @jessejames3402
      @jessejames3402 18 дней назад +2

      Ci vorrebbe invece più informazione come questa e che sia molto diffusa, per conoscenza e per chiarirsi le idee. La storia è importante.