Finalmente un giovane intelligente che spiega in modo semplice e con rispetto di tutti. Continua a fare video perchè sono fatti senza prevalenza verso uno o verso l'altro. Grazie
Ho scorperto da poco il tuo canale, ed è una vera gioia. La tua competenza è eccezionale. Adoro le tue battute e le tue metafore, offerte con tono e viso impassibili, che rendono la tua comunicazione fantastica e facilmente assorbibile da tutti. Grazie
@hytrefde Brtfelyfra solo perché per una volta non sei d'accordo con lui scrivi questo commento... È la cosa meno scientifica che una persona possa fare... Non si cercano le cose solo per supportare le proprie tesi ma si deve cercare da un punto di vista filosofico, per non parlare del fatto che di tutto quello che ha detto non hai ribattuto a niente.
@hytrefde Brtfelyfra io nel mondo scientifico ho imparato visitando tante riviste e leggendo ricerche sia in peer review che non, sia letto e ascoltato pareri di tantissimi scienziati su più questioni e argomenti... la conclusione è che troppe cose che noi crediamo sono solo dogmi e molto del mondo scientifico va rivisitato, quindi per quanto riguarda quello che lei considera con sicurezza sbagliato può essere che non lo sia, su questo argomento c'è molta letteratura scientifica e infatti sono tutti studi contrastanti e non è facile anche se si ha un bagaglio culturale scientifico elevato capire e provare quale sia la verità. Persino sulle cose più semplici in realtà e molto più complicato di quanto noi pensiamo. Quindi la mia conclusione è che non bisogna mai essere troppo certi di una cosa.
@hytrefde Brtfelyfra A me onestamente offende più la sua incapacità a "comprendere il testo" del video, tralasciandone i motivi. La questione è etica è un discorso più complesso di quello che può sembrare, e Stefano qua ha solamente portato ottimi spunti di riflessione in un discorso tanto ampio, ricorrendo talvolta a "dimostrazioni per assurdo" e ironia. E' chiaro che le piante non "soffrano" allo stesso modo di un animale visto la differenza strutturale, ma il "senso" di sofferenza delle piante non è qualcosa da escludere a priori solo perché noi giudichiamo secondo criteri umani, essendo noi molto distanti dal mondo vegetale. E' questo il punto che ha voluto evidenziare con certe affermazioni: ovvero che non è possibile circoscrivere il concetto di sofferenza alle cose che più ci assomigliano(o che appaiono meno intelligenti), solo perché del resto ne sappiamo molto meno. Eticamente, questo resta un problema, a meno che tu non abbia la presunzione di "definire" quale sia sofferenza e quale no per una essere vivente. E le sperimentazioni sui vegetali dimostrano che hanno una loro intelligenza, che comunicano con l'ambiente circostante, che sono appunto viventi; inutile dire, che questi "comportamenti" sono molto diversi da quella degli animali.Quindi per un vegano sarebbe più corretto dire che la sua scelta dipende dal non voler far soffrire gli animali, visto che dei viventi vegetali non è da escludere proprio niente. Sul resto, brevemente: Stefano ha detto che il consumo di carne attuale non è sostenibile, che quindi si dovrebbe mangiarne meno, ma che abolire totalmente solo perché si ritiene sia insostenibile può comportare altri danni ambientali. Ad esempio provoca più danni ambientali una coltivazione intensiva di avocado piuttosto che un pastore che alleva 10 vacche, ed è questo il punto. E io lo trovo un discorso divulgativo intelligente, poi continua a pensarla come ti pare.
@hytrefde Brtfelyfra Un esempio peggiore era difficile da trovare. Dunque, prendi la definizione di uno stato clinico animale, solo perché denominato "vegetativo", per valorizzare una tesi scientifica in maniera assoluta? Bel modo di fare scienza, e confusione. Vendrame sa benissimo che la sofferenza animale, non può essere quella vegetale, ma ha sottolineato che quel che noi definiamo sotto il concetto di sofferenza può estendersi anche al mondo vegetale. Come? Ridefinendo quali sono le caratteristiche per cui un vivente può dirsi sofferente. Banalmente: se te ad una pianta togli l'acqua o la danneggi questa non piange o urla ma reagisce, cioè si difende per sopravvivere, prima di morire. E non si può escludere che l'"intelligenza" del vegetale non abbia qualcosa di simile alla "sofferenza" animale, solo perché non hanno un sistema nervoso. E gli studi su questo campo sono aperti. Esistono gradi, alternative nella vita degli esseri, non è tutto coscienza o incoscienza di. Questo era il senso del discorso portato all'estremo con ironia. Concludo, tornando all'uomo: esistono stati di coscienza minima accanto a quella vegetativa, dove oltre ai riflessi del corpo, anche il sistema nervoso reagisce; e non è che si "stacca la spina" a qualcuno perché tanto non soffre, ma perché si ritiene quella vita non è una vita umana degna di essere vissuta.
@hytrefde Brtfelyfra ripeto che gli studi sono sono molto contrastanti fra di loro e dagli esempi che hai portato non si evince nulla... Infatti non ha nulla di scientifico ma solo dogmi come ho già riportato nel mio commento precedente. Probabilmente ci vorranno altri anni di studi per capire molte cose e una cosa è assolutamente certa... La scienza è e deve essere POLITEISTA non come stiamo facendo ora che la stanno rendendo monoteista come in passato. E concludo dicendo che secondo me, non hai capito l'ironia e la spiegazione del video.
Dottore lei è un grandissimo!!!! Veramente tanti complimenti per la sua esposizione, dialettica e contenuti. Non ho più parole per esprimermi. GRAZIE !!!!❤
Sono un Vegano convinto da più di 10 anni, lo premetto, ma ho visto il video con molto interesse e senza mai sentire la necessità di "controbattere", cosa rara quando si toccano certi argomenti. Personalmente la cosa che più m'infastidisce dell'attuale consumo in campo animale dei nostri tempi è il totale distacco del consumatore verso il gesto del togliere la vita, il voler a tutti i costi non vedere, non sapere, il delegare. Lo trovo totalmente inrispettorso. La morte è una delle leggi del nostro mondo, non si può sfuggirle, ma almeno che si rispetti la vita che si sta prendendo facendosi carico del "gesto". Questa è in modo molto striminzito la mia idea.. Grazie del video! È sempre un piacere seguirti!
Giustissimo, ma se vedi il suo video sull’agnello di pasqua che ha pubblicato un anno fa, Stefano lo dice chiaramente. In quel video dice che vivendo in cittá é difficile uccidere tutti gli animali che consumiamo e che ci é piu facile comprarli al supermercato, ma lui invita a tutti ad andare almeno una volta in campagna ad uccidere un animale di piccola taglia come un pollo. Conclude dicendo che se non siete capaci di farlo sarebbe meglio che diventiate vegetariani.
@@ivanb1982 Come spiega Stefano in quel video non c'é problema se lo si fa per praticitá perché si vive in cittá o non si hanno le capacitá tecniche del mestiere. Ma se si delega il "lavoro sporco" perché ci fa pena uccidere l'animale allora siamo solo ipocriti. Nel mio caso non ho problemi ad uccidermi un animale se so che é vissuto felice tutta la sua vita.
@@ivanb1982 come uomo trovo profondamente inrispettorso delegare l'uccisione a terzi. Lo trovo troppo "comodo", spiritualmente e mentalmente pigro, cerco di trattare il prossimo come vorrei esser trattato io. Nei valori su cui baso la mia vita c'è la responsabilizzazione delle mie azioni. Il 90% delle persone che conosco non sarebbe mai disposto a uccidere per mangiare, ma non lo vogliono ammettere, mangiano solo affettati e carne macinata così da non doverlo riconosce. Io ho deciso di non vivere così.
Sei davvero molto preparato ed in particolare mi è piaciuto moltissimo che hai anche accennato alle sofferenze delle verdure, è la prima volta che una persona ne parla in questo ambito, io tanti anni fa avevo letto un articolo in cui si documentava proprio questa tua affermazione ed ogni volta che lo riferisco ai vegetariani convinti che le verdure non soffrono mi dicono che non è vero. Complimenti veramente
Ok ma anche ammettendo che le piante soffrano tanto quanto gli animali, e considerando che un animale per crescere ha bisogno di mangiare, quale rimane l'alternativa più etica? E comunque resta il fatto che della sofferenza animale siamo sicuri (a meno di non volerci prendere per i fondelli) mentre per quella del mondo vegetale si tratta di sole supposizioni quindi francamente questa mi sembra solo una scusa per continuare a mangiare carne senza sentirsi in colpa. Ci tengo a specificare che sono onnivoro
@@lelelelel88 veramente si sta parlando di fatti scientifici non di supposizioni. A livello etico infatti non esiste risposta. Siamo condannati ad uccidere per vivere, in un modo o nell'altro. Per chi è credente ringrazi dio, anche se al suo posto avrei dubbi sul fatto che sia amorevole, compassionevole ecc.
Non ho parole se non...BRAVISSSSSSIMO, cerco di seguire tutti i suoi video apoena posso, ed è sempre un grande piacere ed anche i suoi insegnamenti e i suoi suggerimenti sono veramente OTTIMI. grazie mille
Stefano questo video l'ho trovato quasi commovente, sono 10 anni che ho iniziato a farmi domande su cosa sia giusto, sostenibile e salutare mangiare. In questo tempo mi sono più volte convinto di idee sbagliate (alcune delle quali hai citato) per poi doverne accettare la confutazione molto dopo. Ti seguo da tanto e le cose che dici ormai le avevo interiorizzare, ma questo video riassume in modo eccellente tutte le risposte a queste domande esistenziali importanti, e alle possibili stranezze di cui ci si può convincere, con qualche spunto in più sul quale non avevo ancora riflettuto. Ti ringrazio per quello che fai.
Un video fantastico e pregnante, che tutti dovrebbero vedere. La seguo da anni ormai e continuo a sorprendermi, ogni volta, della sua competenza. Sono fermamente convinto che lei abbia migliorato radicalmente la vita di centinaia di persone in questi anni. Può e deve andarne fiero. Che altro dire? Grazie e complimenti.
@@corsiautoproduzione3678 quando ascolterò il suo punto di vista in un canale apposito, sarò lieto di darle ragione. Nel frattempo ascoltiamo i video di Stefano e prendiamo appunti :)
Grazie con tutto il cuore di spiegare così bene il perché dell' utilità di mangiare carne, soprattutto per gli adolescenti che sono bombardati da false credenze, e credendosi etici diventano a volte cattivi anche con i. genitori. Grazie ancora.
Questo canale dev'essere fatto vedere da tutti,tutte le trasmissioni televisive in giro per il mondo, così mettiamo la parola fine alla discussione! grande campione!😌😊👋
Video rispettoso, onesto e illuminante, per vegetariani, vegani e carnivori (non accecati dalle rispettive ideologie). Lo condivido e lo condividerò. Grazie!
Sei al terzo posto della mia personale classifica dei miei idoli. Sei stata una grande scoperta. Sei tra quei pochi umani che lasceranno questo mondo migliore di prima.
Alessandro Barbero irraggiungibile primo posto. Secondo David de Angelis autore di libri . Su cui potremmo anche discutere ma ho imparato da lui l'utilità delle iperdosi di vitamina c e qui dopo un decennio ho trovato conferma impressionante.
Sono vegano da 5 mesi grazie ai libri di Silvia Goggi, una nutrizionista vegana e ti ringrazio molto per questo video illuminante che mostra la realtà dei fatti. Sono contento della mia scelta ma non la vivo come se fosse una religione con i suoi dogmi inconfutabili. Ecco perché ho seguito con attenzione le tue parole senza condannarti. Ciò che a me importa è la possibilità di poter vivere in salute evitando inutili sofferenze agli animali, adottando quest'alimentazione. Mi piacerebbe che tu facessi un video riguardo l'alimentazione vegana.
Anch’io lo sono diventato grazie a lei, ma certo non vado a dire che chi mangia la carne sta facendo del male a sè stesso.. semplicemente perché non è vero
Discorso equilibrato che apre a tantissime riflessioni. Nell’ultima parte del video mi hai fatto pensare al lavoro di Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, che apre nuovi orizzonti sul comportamento delle piante e la loro percezione del mondo. Complimenti e grazie!
Io sono vegetariano tendente al vegano ma le etichette mi stanno strette. Ogni volta che sento dire che le piante non soffrono mi rendo conto che tra onnivori e vegani non ci sono differenze ma solo schieramenti diversi. Gran bel video, hai spiegato tante cose mettendo i puntini sulle i. Complimenti!
@@alessiacalderone1468 ma infatti io non mangio animali. Solo che se parli di piante che soffrono i vegani iniziano a sclerare. Io le mangio nn è che vivo di luce solare, però essere consapevoli credo sia molto importante.
Ciao @@vincenzogalileo254 , avevo cercato tempo fa e c'era tanto materiale di uno pseudoscienziato che faceva vari esperimenti strani e non accettati dalla comunità scientifica.
Ancora una volta complimenti per il massimo rispetto che dimostri nei confronti di tutti. Credo che si abbia il diritto di confrontarsi ed avere idee diverse senza però venire meno al rispetto di se stessi e degli altri.
Lucido, obiettivo, istruttivo. Sempre al top Doctor! Alla fine penso che sugli allevamenti intensivi siamo tutti d'accordo, ed è uno dei punti su cui focalizzare la propria attenzione.
Deforestazione In soli dieci anni (dal 1990 al 2000) l'Amazzonia Brasiliana ha perso un'area di foresta pari a due volte il Portogallo: la stragrande maggioranza di quest'area è diventata pascolo per bovini, per il consumo interno e per l'esportazione in Europa, Giappone, USA. Il tasso annuo di deforestazione ha continuato ad aumentare negli anni successivie nel 2002 è aumentato del 40%. Il 10% dell'area deforestata è usata per la coltivazione della soia (usata come mangime per animali negli allevamenti intensivi), il resto è riservato al pascolo; dopo pochi anni, l'area va incontro a un processo irreversibile di desertificazione, e quindi diventa necessario abbattere una nuova porzione di foresta, in un circolo visiono che degrada l'ambiente sempre di più. Tra il 1997 e il 2003 il volume dell'esportazione di bovini dal Brasile è aumentato di oltre cinque volte; l'80% di questo incremento di produzione ha avuto luogo nella foresta Amazzonica. [Kaimowitz2003]
Questo è legato al fatto che la gente consuma troppa carne tutti i giorni, e si riallaccia al discorso fatto nel video. Se tutti si mangiasse meno carne, l'industria alimentare non avrebbe questo giro di affari. Il problema è il tipo di allevamento e la quantità, che porta alla deforestazione, non io consumo di carne in sé.
Complimenti, ti stringo la mano virtualmente, finalmente una persona intelligente che parla di alimentazione a 360 gradi e lo fa senza imbonirsi nessuno.
Concordo su tutto. E lo dico da Contadino quale io sono. Unico appunto che faccio è che oggi, per come ci siamo ridotti, non abbiamo una alternativa valida agli allevamenti intensivi, senza i quali le quantità che il mercato richiede non sarebbero sufficienti. Ma se ci volgiamo al passato ecco che troviamo la soluzione..... ma non voglio annoiare con le mie elucubrazioni da vecchi contadino. Grazie per i bei video che pubblichi. Un caro saluto. 👋👋
se tutti mangiassimo una porzione di carne rossa ogni 2-4 settimane e una di pollo ogni 7-10 giorni, ce la faremmo senza allevamenti intensivi, secondo me.
In tutta sincerità non so immaginare come si possa essere in disaccordo con un'esposizione tanto chiara e senza preconcetti ma solo logiche spiegazioni. Solo da imparare. Complimenti!
Sinceramente, espone solo cose che suonano "intuitive" e di senso comune, per un pubblico non-vegano e comunque non informato esaustivamente (pure fossero persone vegan). Oltre al fatto che sfruttare altri animali per un vizio non necessario è sbagliato di per sé, anche dal punto di vista nutrizionale ci sono questioni che non affronta perché è molto più facile cantarsela e suonarsela da solo, selezionando punti banali
Sull'insostenibilitá ambientale, ok potremmo tutti mangiare mucche allevate al pascolo...ma questo funzionerebbe se sulla terra non ci abitassero diversi miliardi di persone. Purtroppo se si vuol mangiare carne anche solo 2-3 volte a settimana l'allevamento intensivo è d'obbligo. Allora il discorso di scelta vegana per questioni ambientali ha perfettamente senso. Anche perché noi come italiani per sostenere l'attuale consumo di carne ne importiamo tantissima dal sud america, dunque se nemmeno con gli allevamenti intensivi ce la facciamo, come potremmo mai sostenere l'attuale richiesta di carne solo con i nostri pascoli?
@@marcoguassone eh...sei troppo ottimista. Ormai la gente pur di mangiarsela tutti i giorni va a comprarla di pessima qualità... L'idea di sostenerci a pascoli è pura utopia.
Vogliamo parlare della qualità? Devo dissentire sul discorso della qualità dei nutrienti perché capisco una carne grass feed o un pesce pescato in qualche mare o fiume "incontaminato" ma parliamoci chiaro oramai abbiamo devastato gli oceani e gli allevamenti intensivi di pesci e vacche non si possono definire fonte di cibo di qualità.
@@stefanopassa7027parlando sempre a livello ambientale, mi rendo conto non sia semplice capire quale possa essere l'equilibrio giusto...di sicuro al momento abbiamo un problema di troppo consumo.
Sono vegana per vari motivi ma aperta al confronto e soprattutto che vuole sapere, conoscere e poi scegliere! Per cui ascolto sempre volentieri chi può saperne più di me! Grazie per i tuoi video!
Non sono vegana, perché comunque qualche uovo mi capita di mangiarlo, ma il discorso sulla sofferenza dei vegetali mi lascia un po' perplessa: se non si è in grado di cogliere la sofferenza in chi è simile a noi, a che proposito tirare in ballo ciò che non possiamo percepire? A cosa serve? A creare sfiducia nelle nostre percezioni? Via, su, quando vedrò che le persone avranno sviluppato abbastanza empatia da cogliere la sofferenza dei propri simili e degli animali, allora inizierò a farmi problemi relativamente alla sofferenza delle piante, ma non prima. Per il resto, ottimo video come sempre, ti ringrazio.
Non c'è solo il solito livello eccezionale di divulgazione scientifica, ma anche l'ironia che fa sorridere di gusto! "la sofferenza di un broccolo è meno grave della sofferenza di una cozza"
@@ricordiaerei7776 perché secondo te ovviamente tagliare una carota è del tutto simile allo sgozzare un animale. Quindi quando il vicino taglia l'erba te chiami la polizia? Se il vicino sgozzasse un maiale in giardino tranqui che la polizia dopo poco arriva. Deridere la morte di qualcuno penso che sia una forma di barbarie bella e buona.
@@ricordiaerei7776 sono molto calmo. Semplicemente è un tipo di ironia che non faresti se il soggetto della stessa fossero individui senzienti umani, invece che non-umani. E ironizzare sulla morte e sulla sofferenza altrui, come scritto sopra, è veramente una cosa pessima
Ma quanto è stato bello ascoltarti in questo video non riesco a quantificarlo Hai scientificamente confermato il mio pensiero e questo mi ha offerto la chiave giusta per uscire da quel labirinto in cui mi ero intrappolata ultimamente Grazie infinite❤
Caro Stefano, ti seguo con interesse da anni e ti ringrazio per i tuoi video ricchi ed equilibrati. Ho due perplessità/domande: 1) perché dici che il fatto che il nostro corpo è predisposto per ingerire la vitamena B12, che non è presente nei vegetali, implicherebbe che in natura avremmo bisogno anche di carne? La vitamina B12 non è prodotta dagli animali che potremmo mangiare, ma dai batteri che si trovano su frutta e verdura non lavata e trattata come quella degli scaffali del supermercato, oltre che sui tessuti in putrefazione (e nella nostra bocca/nel nostro intestino...anche se con possibili problemi di assormibento su cui non mi voglio dilungare). Insomma se mangiassimo in modo meno "igienizzato", come al tempo della preistoria, forse assumeremmo abbastanza B12 da fonti vegetali (e ok, sicuramente anche qualche insetto che ci scapperebbe dentro)? ... inoltre è vero che negli allevamenti intensivi di polli vengono dati supplementi di B12, mentre ai polli che possono razzolare e nutrirsi all'aperto no? :) 2)Sinceramente non mi piacciono le generalizzazioni sulla sofferenza animale/vegetale. Paragonare il dolore che un maiale/cane/vitello possono provare , con quello di una cozza (che non ha cervello) o di una carota mi sembra vada semplicemente contro il buon senso. Mi viene da pensare ad un'operazione fatta con o senza anestesia: il fatto di bloccare le comunicazioni nervose (anestesia locale) o mettere il paziente (animale o umano) in uno stato di incoscienza non blocca tutte le reazioni misurabili (come cambiamenti di pressione, movimenti di nervi, muscoletti ecc., osservabili effettivamente anche nelle cozze e nel mondo vegetale, come giustamente dici nel video)...ma evita la sofferenza! Le piante non hanno un cervello quindi non possono soffrire come gli animali! Non nego che reagiscano in altri modi ma mettere le due cose sullo stesso piano mi sembra corretto. Troverei più verosimile paragonare le piante/le cozze ad un paziente "anestetizzato" (o in uno stato di coma, altrimenti detto "vegetativo"). Hai ragione, Stefano, quando dici che, quando si ammette che la sofferenza di un maiale è più forte di quella di una cozza, si aprono molte domande etiche del tipo "allora un uomo in coma irreversibile è meno importante/soffre meno di un animale?", "un insetto?", ecc... e ognuno puô mettere l'asticella in modo arbitrario. Si, nessuno ha una risposta "oggettiva" per descrivere l'importanza della vita. Però quasi tutti sarebbero d'accordo ne dire che farsi operare a un dente con anestesia è meglio che senza...e che il loro cane/un maiale ha delle emozioni ben diverse da quelle di un ortaggio! ;)
@@stefanopassa7027 non capisco il senso del suo "perciò" e quello che vuole dire. Io non mi riferisco alle emozioni della persona che sceglie di mangiare un animale, ma alla sofferenza degli animali macellati. Trasportare un agnello in un camion pieno, portarlo al macello e sgozzarlo provoca a questo animale paura e sofferenza. Raccogliere una carota e portarla dal fruttivendolo no, ed è secondo me intellettualmente scorretto mettere le due cose sullo stesso piano.
@@lorenzogorla7594 come detto nel video non sappiamo come e quanto la carota o la cozza soffre , ma anche se non soffrissero è sempre una vita che che va via , ora concordo nel fare soffrire il meno possibile un animale o vegetale , ma questo non esula che per mangiare bisogna uccidere
@@stefanopassa7027 si certo, non sappiamo tante cose nella vita, tra le quali "come ci si sente da carota". Però quando dici "far soffrire il meno possibile un animale o un vegetale", metti implicitamente le due sofferenze sullo stesso piano, e ciò mi sembra assurdo (con tutto il rispetto per il bel video e anche il tuo commento). Qualcosa lo sappiamo, e cioè che le piante non hanno un cervello! Uccidere una animale sedato (o togliere un dente con l'anestesia) non è paragonabile in termini di sofferenza a farlo senza anestesia! L'anestesia impedisce ai neurotrasmettitori di arrivare al cervello producendo quella terribile sensazione di dolore. è nel cervello che si sviluppano le sensazioni di dolore/sofferenza. Ora mi sembra ragionevole pensare che una pianta non possa soffrire...semplicemente perchè non ha un cervello! Paragonerei piuttosto le sue reazioni a quelle di un corpo (umano/animale) sedato che subisce un'operazione...si possono sicuramente osservare delle reazioni fisiche... ma certo non parlerei della sofferenza che si proverebbe se l'operazione si svolgesse senza sedativi. Spero di essermi spiegato. Un conto è dire "non sappiamo come ci si sente da carota"...un conto è far si che questo argomento ci impedisca di essere comunque relativamente sicuri (al di la di ogni ragionevole dubbio, come direbbero nei fil americani ;) )che un maialino può soffrire come il nostro cane/gatto...una carota no, neanche lontanamente.
@@lorenzogorla7594 perciò basta anestetizzare una mucca e stiamo a posto, per curiosità sai come si uccidono le mucche? con un colpo di pistola (ad aria compressa) sulla fronte, l'animale non sente niente
MAI SENTITO UN DISCORSO TANTO LOGICO, tanto imparziale, quanto non solo. scientifico ma. anche razionale ed intelligente, vorrei davvero conoscerti per farmi una bella chiacchierata con te, magari fosse solo gente così a spargere informazione saremmo tutti più consapevoli
Mi piacciono molto i tuoi video, sempre aderenti a ciò che è dimostrato, supportato. Poche argomentazioni "apodittiche" ma si nota uno sforzo di ragionare sul perchè una scelta di tipo alimentare o salutistico sia preferibile rispetto ad un'altra. Il tuo è sempre un discorso denso, mai prolisso e ricchissimo di notizie e dati. Il tuo stile è molto personale, se non ci fosse l'audio sembrerebbe che dirigi un'orchestra con le mani sempre parallele davanti a te, in una specie di ossessivo solfeggio. Ma fa parte, diciamo così, del personaggio. Ti apprezzo e ti seguo con piacere.
Dico solo che ha solo114.000 iscritti e dovrebbe averne 114.000.000 per la grande qualità dei contenuti. Io non altri solcial ma voi che leggete dovete divulgare. Stefano (insieme a qualcun altro) è un bravissimo divulgatore e merita molto di più.
@Laura Rosa Ci credo. Ma è un delitto. Dovrebbero mandare i suoi video come programma scolastico sull'educazione alimentare anziché buttare 200 milioni per dei banchi a rotelle stipati nei magazzini.
@@briangriffin7964 Tendo a guardare un po' di tutto: di solito per ottenere nuovi punti di vista si deve cercare di ascoltare tutti ed avere l'abilità di bloccare il proprio bias di conferma. Sicuramente se nel titolo avesse scritto "vi do il mio parere sulla carne andando contro a tutte le organizzazioni internazionali e scientifiche senza addurre dati o fonti a sostegno" non lo avrei nemmeno aperto.
@@keglerich5895 perché scusami “le fonti” giustificano un’affermazione su un determinato argomento ?! Sai molto bene che a giocare con le fonti e con gli studi se ne trova sempre uno che confermi o smentisca qualcosa. Le fonti sa sole fanno poco, in qualunque campo. Poi la sua opinione da professionista laureato del settore, ha sicuramente più peso della mia che faccio il pasticcere. E sinceramente , non capisco il tuo sgomento, ma non mi pare che abbi detto qualcosa di stano che vado contro l’oms o simili.
Io ne faccio un discorso di esseri senzienti, cioè dotati di sensi. Gli animali lo sono sicuro (tranne forse alcuni molluschi) mentre le piante, per quanto possiamo accettare che siano in grado di comunicare e rispondere in un certo qual modo agli stimoli, lo fanno in una maniera che a quanto mi pare è estremamente più elementare e forse anche inconsapevole di una mucca, un maiale, un pesce... E visto che comunque a livello globale per produrre prodotti animali si necessita di una grande quantità di mangimi vegetali, io "mangio" meno piante cibandomi direttamente di queste più che aggiungere il passaggio di un animale. E possiamo parlare di allevamenti al pascolo (che quasi mai lo so per intero) ma veramente con il consumo dell'Occidente di prodotti animali e quello crescente dei paesi in via di sviluppo ciò sarebbe accessibile a tutti? Anche solo poche volte a settimana? Altra cosa: da vegano non credo sia possibile vivere senza uccidere nessuno, ma non mangiare animali è sicuramente il modo migliore per cercare di ridurre questo numero al minimo (sempre per il discorso che arrivare alla carne ad esempio richiede più passaggi e quindi più morte). Poi non sarei mica contro a metodi non invasivi per preservare la coltivazione, sia chiaro! Per quanto riguarda la sostenibilità delle agricolture intensive so che esistono modi per non dipendere dell'allevamento come il veganic farming (detto anche animal Free agricolture) e io sarei assolutamente a favore
Da vegano quanto lei condivido il suo pensiero purtroppo finché ci saranno animali di seria A e altri di serie B ci saranno sempre gli allevamenti intensivi
Guarda nessuno critica la tua scelta ma come da video non credere che un vegano inquini di meno magari mangiando cibo che proviene da un altro continete
@@stefanopassa7027 Non possiamo più guardare solo un lato della medaglia. Sostenibilità e etica devono andare di pari passo, altrimenti non risolveremo mai i problemi di questo pianeta.
Ho il sogno di poterti incontrare un giorno e fare una lunga chiacchierata con te, sono affascinato dal tuo modo di esporre la tua conoscenza e i tuoi punti di vista. Da vegano per scelta etica/ambientalistica ho giustamente la mia opinione sulle cose che dici, di cui per il 90% sono pienamente d'accordo. Continua così!
Se ti avessi scoperto un pò di anni fa avrei evitato di sperimentare su me stesso! Trovato durante una proficua notte insonne posso sintetizzare con un sentito e profondo "GRAZIE"!
Grazie a te ho iniziato un anno fa a comprare solo carne allevata al pascolo, e a mangiare solo pesce azzurro, quindi non d’allevamento. I tuoi video sono sempre il mix perfetto tra etica, logica e dati scientifici. Grazie per il tuo contributo alla divulgazione!
Ciao! Anche io mangio il pesce selvaggio principalmente... e mi piacerebbe mangiare carne allevata al pascolo! Mi diresti per favore dove la compri? Perchè è una domanda che mi sono sempre posta!! Io non saprei dove reperirla! Grazie mille
@@mariafrancescacastellani9023 Io vivo a Londra da 6 anni. Compro in una fattoria a 20 minuti da casa mia. Ma se cerchi su google ti appaiono molti siti in Italia che ti spediscono la carne a casa.
Non serve mangiare salmone, che non fa parte della nostra tradizione. Sgombri, alici, merluzzetti. Tutto ottimo pesce non allevato. Per la carne è più facile di quanto si immagini, è ancora pieno di piccoli allevamenti al pascolo ridotti purtroppo a vendere anche loro alla grande distribuzione sottocosto. Un giro nelle zone pedemontane e chiedendo nelle macellerie dei paesi, si trova
Mia nonna mi ha insegnato a NON guardare MAI il piatto del mio commensale, men che mai commentarlo o, peggio, giudicarlo. Per me ognuno è libero di mangiare ciò che più gli aggrada, basta che NON rompa agli altri atteggiandosi a mentore della 'corretta' alimentazione. Per quella seguo il consiglio del mio medico e non di esaltatti fanatici. Bellissima analisi, obiettiva e comprensibile a tutti.
Essendo mangiare carne/latte/uova/miele/... NON una scelta personale in quanto ha vittime dirette, sarebbe reazionario e acritico pensare che chi è contro queste forme estreme di abuso, oltre ad essere costrett* a vederle accadere intorno a sé in ogni momento e in ogni luogo, dovesse pure star zitt*. Personalmente, comprendo di non dover attaccare le persone o giudicarle in toto (del resto sono state crescciute così e non è immediato disimparino queste forme di abuso così ingranate nella loro vita quotidiana) ma non rispetterò mai scelte che non sono affatto "personali" e che implicano decine di miliardi di morti l'anno
Ciao Stefano! Sono vegano da diversi anni per ragioni etiche e non solo. Ho trovato il video molto interessante, come molti altri tuoi video, e concordo con gran parte delle cose che hai detto. Mi chiedevo solo se ci sia della letteratura scientifica che riporti o stimi la produzione agricola (carne e vegetali) proveniente da un modello tradizionale come da te suggerito, applicata su scala globale. Trovo difficile che l'agricoltura del passato possa sostenere la popolazione del presente e soprattutto del futuro senza ricorrere a OGM. Mi chiedevo inoltre anche quale scala dovrebbe avere una produzione agricola (carne e vegetali) nel caso in cui tutta la popolazione mondiale adottasse un consumo consapevole e moderato di carne. Ti ringrazio. Un caro 👋!
Quella delle bucce di banane era favolosa, insieme a tutto il resto, sono perfettamente d'accordo, bisogna essere obiettivi e ben informati come su ogni cosa! E poi adoro il discorso sulla sofferenza di ogni essere vivente. Complimenti!
Sono vegana e ho un'azienda agricola e quindi posso dire di conoscere bene il mondo dell'agricoltura sia cerealicola sia legata allevamento. Posso quindi asserire che il modo in cui a fine video racconti di come dovrebbe essere l'agricoltura è purtroppo utopistico, nessuna azienda agricola per potersi sostenere nell'economia moderna può adottare tali criteri etici e ripeto purtroppo. Anche il più piccolo allevatore che vive a pochi km da me (zona di montagna quindi vita più sostenibile) non porta le mucche da carne al pascolo ma vengono alimentate a mangimi. L'unica cosa secondo me che possiamo fare è allontanarci dal sistema di allevamento attuale adottando lo sciopero del consumo di prodotti di origine animale e comprare vegetali sfusi e bio o naturali. Comunque è sempre un piacere ascoltarti.
@@fit_club_rovato Non conosco la realtà francese forse è una questione di morfologia del territorio, oppure solo una questione di mentalità, ma comunque l'alimentazione degli animali composta da mangimi è la stessa perchè devono rispettare determinati livelli di grasso e quantità che il mercato richiede... è sempre business alle spalle degli animali
Anche in Irlanda dove vivo le vacche sono al pascolo ovunque. Ma non ci sono i campi che da noi probabilmente producono il mangime per le vacche da allevamento intensivo.
@@prismak7607 a me dispiace sempre vedere le mucche ammassate nelle stalle in pianura quando dall'altra parte del confine c'è una situazione completamente diversa. Sono genuinamente ignorante in materia e non capisco perché da noi è così
Un piccolo appunto: sul sito dell'AIRC non ho mai letto che la carne in qualsiasi quantità sia ritenuta cancerogena, forse era un articolo vecchio? Attualmente è riportata la seguente frase a riguardo sul loro sito: "Un consumo eccessivo di carni rosse, specie lavorate (salumi), aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori in modo proporzionale alla quantità e frequenza dei consumi. Un consumo modesto di carne rossa (non di salumi) è ritenuto accettabile."
mucche al pascolo nutriti erba e fieno ..galline razzolanti ..etichettatura trasparente...campi fertilizzati da animali felici di farlo in un mondo più sostenibile e sano
davvero bello ...a noi il compito di pretendere etichette sui cibi e scegliere sostenibili scartando altri ...va da sé che invertiremo l avidità" senza scrupoli dell' uomo moderno*****
Si parla della IARC, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. Ha affermato che il consumo di carne rossa può probabilmente causare cancro al colon ed in particolare 100g di carne rossa consumati giornalmente aumentano il rischio di cancro al colon del 17%.
Premesso che da vegano apprezzo molto questo video (tanto quanto non apprezzo chi è veg “perché fa bene”, salvo poi mangiare tutto fritto), ci sono un paio di precisazioni da fare. Innanzitutto, nel primo punto c’è un errore abnorme: la vitamina B12 NON è di sintesi animale, ma è prodotta solo da batteri e funghi. Gli animali - categoria della quale facciamo parte anche noi, eh - NON sono in grado di sintetizzare la B12: gli erbivori la prendono dai batteri sulle piante, i carnivori dalla carne degli erbivori. E, sempre riguardo al primo punto: dire che gli alimenti animali non contengono nutrienti che non siano anche nei vegetali è cosa ben diversa, come correttamente dici, dall’asserire che nella carne non ci sono nutrienti utili: e quindi perché fare un punto su questo? Se l’affermazione A non vuol dire B, perché rispondere a B? °° Dopodiché, tutto condivisibile fino al punto 9. Non è questa la sede per approfondire questioni morali, in quanto siamo su un canale di nutrizione… ma proprio per questo, forse, da quel punto era meglio astenersi. Ci sono altri canali dedicati e soprattutto un’infinità di trattati per indagare l’aspetto etico: francamente, è davvero deludente sentire oltre un secolo di questioni filosofico/politiche ridotte a “Eh, ma anche le piante soffrono” - argomentazione smontata tipo a metà ‘800, paragonabile al tentare di dimostrare l’esistenza di un dio con una madonnina che piange. Mi fa comunque piacere che cogli nell’ignorare la “sofferenza vegetale” una discriminazione fra animali e vegetali: magari sei sulla buona strada per vedere la discriminazione fra umani e non umani. ;) [Mancherebbero, peraltro, anche la questione storica (quanto spesso mangiavamo prodotti animali fino a 150 anni fa?) e quella culturale (quanti prodotti animali mangiavano le varie culture del mondo prima che le colonizzassimo?), ma vabbè.] Per il resto, ripeto, concordo su tutto. La questione della sostenibilità ambientale ovviamente richiede dei numeri che non sono di competenza né di chi discute di nutrizionista né di chi discute di etica. Di nuovo complimenti per il video, ma magari evitiamo di parlare di etica in un video in cui ci si lamenta (giustamente) dei vegani che parlano di scienza della nutrizione. :)
commento scritto molto bene :) io da ingegnere non ne so nulla di etica (di nutrizione ho fatto giusto qualche corso qua e la). Però mi lascio guidare dal mio istinto. Se mi fai vedere un video di come vengono coltivate, raccolte, pulite le carote mentre mangio una carota, non c'è nessun problema. se mi fai vedere un video di come vengono allevati, uccisi, "puliti" gli animali mentre mangio una salsiccia, ti dico "bleee non farmi vedere queste cose che sto mangiando!" (detto che sono vegana anche io e la salsiccia non la mangio). Se poi mi chiedi di raccogliere una carota, o di uccidere un maiale, non ho dubbi su cosa farei facilmente e volentieri, e su cosa mi farebbe inorridire. Credo che il 95% delle persone, vegane e non, reagirebbero allo stesso modo, senza essere esperti di etica.
Oggettivamente come fai a dire che le piante non soffrano mentre le vongole sì? Perché molti vegani sostengono questo eh. Se permetti nel '800 avevano molte meno conoscenze di noi dal punto di vista scientifico; quindi non hanno smontato un bel nulla, erano solo ignoranti in materia.
@@adramelch82 Non stiamo parlando del fatto che la sofferenza delle piante sia paragonabile alla sofferenza delle vongole, ma che quella delle piante sia paragonabile a quella di una mucca. :) Non mi interessa addentrarmi nel dibattito sui molluschi, vorrei solo che non si ignorasse l'evidenza che dare un calcio a un cavolfiore e darlo a un cane non sono due azioni equiparabili. Se proprio vogliamo entrare nel dettaglio, il problema della sofferenza è linguistico: semplicemente, noi chiamiamo "sofferenza" qualcosa che è sperimentato diversamente dai diversi esseri viventi (e anche oggetti inanimati: un edificio crepato ha una sofferenza strutturale). La mia sofferenza è differente da quella di una mucca, quanto quella della mucca lo è di quella di una zanzara, quanto quella di una zanzara lo è di quella di un cespo di lattuga, quanto quella della lattuga lo è di un palazzo. Il punto è dove mettere la famosa "asticella". Ecco, per me (e non solo per me) tra ciò che chiamiamo sofferenza negli umani e ciò che chiamiamo sofferenza negli altri animali c'è una differenza infinitamente, infinitamente minore che fra quella di una pulce e quella di una pianta di rosmarino. È una scelta arbitraria? Ok, va bene. Ma non sta a me l'onere della prova di dare un calcio a un cane e uno a un cavolfiore per capire se è davvero così arbitraria. :)
@@SPscorevideos D'accordo; ma tu nel commento precedente l'hai messa in maniera molto più perentoria. Francamente anche io penso che i mammiferi provino sensazioni molto più simili alle nostre. Però un vegano medio di fatto tende a mettere sullo stesso piano la gallina, la mucca, i pesci, le api, le vongole, etc... i roditori e alcuni uccelli però sono sacrificabili nelle coltivazioni (perché altrimenti quinoa, soia e avocado dove li trovi?); eppure un vegano potrebbe tranquillamente farsi l'orto, tenere due galline e magari mangiarsi le uova che lasciano in giro... ma sono in pochi a fare questa scelta, perché chiaramente comporta dei sacrifici, a volte improponibili. Però mi domando che scelta etica sia una scelta che ti permetta di creare animali di serie a e animali di serie b.
@@adramelch82 Esatto, parlando degli animali "sacrificabili nelle coltivazioni" hai colto il punto eppure non te ne sei accorto: la necessità. Io ho necessità di mangiare, ma ritengo di avere il dovere di minimizzare il dolore. Poiché per sopravvivere necessito quantomeno di mangiare dei vegetali, qualche insetto dovrà essere sacrificato; poiché *non* necessito di carne (né di uova, né di latte) per sopravvivere, non devo uccidere degli animali o sfruttarli per le sostanze che producono. Io decido di porre un limite alla mia necessità nel non far soffrire esseri viventi la cui sofferenza ritengo sufficientemente vicina alla mia; la maggior parte delle persone decide di porre questo limite alla sua stessa specie ed escludere solo il cannibalismo. Non sono io quello che deve spiegare perché uccide un animale per mangiarlo quando non è necessario. Di nuovo, l'onere della prova spetta alla persona non vegana. Che deve anche spiegarmi su quali basi si crea i "suoi" animali di serie A e di serie B - il maiale si mangia, il cane no, la mucca sì, il gatto no ecc. Anche io mi domando "che scelta etica sia" questa, ma non sono io a dover rispondere. Ovviamente si può obiettare che se si devono sacrificare gli insetti per mangiare piante, tanto vale mangiare maiali, ma siamo nel bel mezzo di una fallacia del piano inclinato che riporta dritta dritta al cannibalismo di cui sopra. Colgo anche (non per metterla sul personale, ma la vedo) una certa confusione su cosa sia il veganesimo e chi siano le persone vegane. Lo capisco un po' da quelle affermazioni che supponi fatte dal "vegano medio" e che, ti assicuro, non vengono fatte; un po' dal riferimento a quinoa, soia e avocado, alimenti la cui insostenibilità ambientale degli ultimi tempi è dovuta all'aumento di richiesta proprio dalle persone *non* vegane (la quinoa dai supposti salutisti, la soia come mangime animale, l'avocado in sushi e poke). Poi ovviamente non è mia intenzione convincere te o chiunque altra persona di passaggio, sto semplicemente rispondendo a quelle che ritengo inesattezze o imprecisioni, e il massimo che posso ottenere è che si pensi più consapevolmente a cosa si ha nel piatto. :)
HAHAHAHAHA ma io ti amo "di una mucca in un allevamento intensivo o di un pollo che vive schiacciato insieme ad altri 10.000 in un capannone più che l'aggressività dovremmo incorporare semmai la depressione" io morta. Voglio più videooooooo 😤😤
Ottimo video e complimenti per il punto di vista equilibratissimo che sei riuscito ad adottare! Tutto quello che hai detto è sacrosanto, ma se pensiamo di sostenere 7 miliardi di persone con l'agricoltura tradizionale e l'allevamento al pascolo, ci stiamo illudendo parecchio...
Sono stato 6 anni vegetariano e adesso vegano da 2 anni. Sempre preziosi i tuoi video e anche in questo mi trovi d'accordo su tutto. L'unico appunto che mi permetto di farti è che la B12 non viene prodotta dagli animali; loro la assumono tramite il pascolo (solo in aree incontaminate dai pesticidi) o tramite i mangimi addizionati di B12.
Giusta osservazione, gli allevamenti intensivi non sono ne morali ne sostenibili. Ma a causa della domanda esponeziale di carne, purtroppo sono la maggioranza.
Per chi invece non ci riesce ancora, suggerisco di limitare i prodotti di origine animale (in accordo con le proprie esigenze nutrizionali). È comunque un'ottima scelta!
Idilliaco... tradizionale suvvia, esiste ancora, va valorizzato. Se poi uno vede le mucche come animali da compagnia e surrogati affettivi, non c'è pascolo che basti
Se ci fosse un tasto con "mi piace al cubo l'avrei premuto. Molto interessante tutto quello che hai detto devo dire im maniera rispettosa ed educata. Bravo bravo
Il tuo discorso sulla sofferenza vegetale confonde la trasmissione d’informazioni colla comunicazione, la fisiologia colla coscienza… Insomma, ài suggerita una visione sichica delle piante di cui non mi sembra vi sian riscontri né indizî; dunque una supestizione animatistica. Se invece indizî vi fossero, sarei curioso di cognoscerli.
Ottimo video....sei bravissimo...l'unica cosa che mi sento in disaccordo e che l'agricoltura tradizionale senza allevamento diventa intensiva con prodotti chimici inquinanti....io pratico permacultura,e ci sono moltissime alternative per fare agricoltura rigenerativa e funzionale senza allevamento.
Ciao Stefano seguo sempre i tuoi video, anche io studio nutrizione e tra qualche mese, se tutto va bene, saro pure io nutrizionista. Vorrei pero commentare il passaggio dove si parla delle sostanze tossiche che possono accumularsi nel corpo. A un certo punto fai un esempio con le bucce di banana dicendo che in poche parole, se ogni giorno si mangia un quantitativo di elementi tossici, il nostro corpo è equipaggiato per poterli eliminare senza troppa fatica. La mia domande è questa: non ci sono alcune sostanze che invece possono accumularsi (in particolare metalli pesati e altre tossine liposolubili) e che quindi sarebbe meglio evitare di introdurre ogni giorno (come la buccia di banana nel tuo esempio)? Mi chiedo inoltre se nei grassi animali queste tossine non si accumulino più che nei vegetali (poveri in lipidi) e che quindi il rischio che il corpo non gestisca più la disintossicazione possa essere più alto? In altri video parli dell'importanza della diversità di cio che mangiamo (e sono pienamente d'accordo) ma in questo video alcune affermazioni come "queste sostanze se in piccole quantità e ogni giorno è come se non ci fossero" potrebbero far pensare il contrario. Mi farebbe piacere, se trovassi il tempo, che mi rispondessi a queste domande o meglio ancora sarebbe interessante se potessimo discuterne. Grazie mille e un saluto.
Scusa se provo a risponderti io, a me verrebbe da pensare, visto che non ne sono certo, che fintanto che le dosi assunte di queste sostanze cancerogene sono entro un certo intervallo di quantità possono essere, come dice lui, correttamente gestite ed eliminate dal nostro organismo, in effetti è la dose che fa il veleno. Poi se non ricordo male in diversi video suggerisce che non bisogna mai considerare un singolo nutriente o composto e trarre conclusioni affrettate, nel senso: poiché ogni alimento introduce tanti e vari nutrienti non bisogna considerarli separatamente ma invece vanno considerati in toto e cioè in come agiscono tutti insieme e quindi indirettamente suggerisce di assumere una dieta varia ed equilibrata perché potrebbero esserci alimenti che, per come sono costituiti, aiutano a gestire queste sostanze cancerogene e lavorano insieme al meccanismo di difesa del nostro organismo (antiossidanti?) Ricapitolando ancora una volta, è la dose che fa il veleno e una dieta varia e equilibrata permettono di non avere problemi a lungo termine
Ciao! Recenti studi scientifici suggeriscono ciò che hai suggerito tu, pesticidi e inquinanti ambientali tendono ad accumularsi meglio nel grasso piuttosto che nei vegetali. Su pubmed troverai lo studio a cui mi riferisco.
La mia risposta è questa: non esistono sostanze che siano impossibili da eliminare per il corpo, ma esistono sostanze che sono più difficili da eliminare, e che quindi "tendono" ad accumularsi perché chi fa una dieta e uno stile di vita medio non dà al corpo sufficiente tempo di disintossicarsi naturalmente. Io pratico regolarmente digiuni di sola acqua (in questo momento sto digiunando, sto al dodicesimo giorno, ho programmato quattordici giorni) che sono fortemente e profondamente disintossicanti, e una delle tante ragioni per le quali è utile farli è appunto la capacità che il corpo ha di disintossicarsi "in profondità", di andare a prendere le porcherie più difficili da eliminare, quando si digiuna.
Finalmente un giovane intelligente che spiega in modo semplice e con rispetto di tutti. Continua a fare video perchè sono fatti senza prevalenza verso uno o verso l'altro. Grazie
Equilibrio e competenza sono le sue caratteristiche. Certi commenti negativi sono totalmente privi di fondamento.
Grazie per condividere la tua conoscenza ,il tuo pragmatismo e umorismo .Finalmente una persona illuminata!
Sempre più contenta di aver scoperto il tuo canale, serio, pacato, con solide basi 😊
Ho scorperto da poco il tuo canale, ed è una vera gioia. La tua competenza è eccezionale. Adoro le tue battute e le tue metafore, offerte con tono e viso impassibili, che rendono la tua comunicazione fantastica e facilmente assorbibile da tutti. Grazie
il più preparato, il più imparziale, il più equilibrato. Il migliore!!!
E il più simpatico
@hytrefde Brtfelyfra solo perché per una volta non sei d'accordo con lui scrivi questo commento... È la cosa meno scientifica che una persona possa fare... Non si cercano le cose solo per supportare le proprie tesi ma si deve cercare da un punto di vista filosofico, per non parlare del fatto che di tutto quello che ha detto non hai ribattuto a niente.
@hytrefde Brtfelyfra io nel mondo scientifico ho imparato visitando tante riviste e leggendo ricerche sia in peer review che non, sia letto e ascoltato pareri di tantissimi scienziati su più questioni e argomenti... la conclusione è che troppe cose che noi crediamo sono solo dogmi e molto del mondo scientifico va rivisitato, quindi per quanto riguarda quello che lei considera con sicurezza sbagliato può essere che non lo sia, su questo argomento c'è molta letteratura scientifica e infatti sono tutti studi contrastanti e non è facile anche se si ha un bagaglio culturale scientifico elevato capire e provare quale sia la verità.
Persino sulle cose più semplici in realtà e molto più complicato di quanto noi pensiamo.
Quindi la mia conclusione è che non bisogna mai essere troppo certi di una cosa.
@hytrefde Brtfelyfra A me onestamente offende più la sua incapacità a "comprendere il testo" del video, tralasciandone i motivi. La questione è etica è un discorso più complesso di quello che può sembrare, e Stefano qua ha solamente portato ottimi spunti di riflessione in un discorso tanto ampio, ricorrendo talvolta a "dimostrazioni per assurdo" e ironia. E' chiaro che le piante non "soffrano" allo stesso modo di un animale visto la differenza strutturale, ma il "senso" di sofferenza delle piante non è qualcosa da escludere a priori solo perché noi giudichiamo secondo criteri umani, essendo noi molto distanti dal mondo vegetale. E' questo il punto che ha voluto evidenziare con certe affermazioni: ovvero che non è possibile circoscrivere il concetto di sofferenza alle cose che più ci assomigliano(o che appaiono meno intelligenti), solo perché del resto ne sappiamo molto meno. Eticamente, questo resta un problema, a meno che tu non abbia la presunzione di "definire" quale sia sofferenza e quale no per una essere vivente. E le sperimentazioni sui vegetali dimostrano che hanno una loro intelligenza, che comunicano con l'ambiente circostante, che sono appunto viventi; inutile dire, che questi "comportamenti" sono molto diversi da quella degli animali.Quindi per un vegano sarebbe più corretto dire che la sua scelta dipende dal non voler far soffrire gli animali, visto che dei viventi vegetali non è da escludere proprio niente.
Sul resto, brevemente: Stefano ha detto che il consumo di carne attuale non è sostenibile, che quindi si dovrebbe mangiarne meno, ma che abolire totalmente solo perché si ritiene sia insostenibile può comportare altri danni ambientali. Ad esempio provoca più danni ambientali una coltivazione intensiva di avocado piuttosto che un pastore che alleva 10 vacche, ed è questo il punto. E io lo trovo un discorso divulgativo intelligente, poi continua a pensarla come ti pare.
@hytrefde Brtfelyfra Un esempio peggiore era difficile da trovare. Dunque, prendi la definizione di uno stato clinico animale, solo perché denominato "vegetativo", per valorizzare una tesi scientifica in maniera assoluta? Bel modo di fare scienza, e confusione. Vendrame sa benissimo che la sofferenza animale, non può essere quella vegetale, ma ha sottolineato che quel che noi definiamo sotto il concetto di sofferenza può estendersi anche al mondo vegetale. Come? Ridefinendo quali sono le caratteristiche per cui un vivente può dirsi sofferente. Banalmente: se te ad una pianta togli l'acqua o la danneggi questa non piange o urla ma reagisce, cioè si difende per sopravvivere, prima di morire. E non si può escludere che l'"intelligenza" del vegetale non abbia qualcosa di simile alla "sofferenza" animale, solo perché non hanno un sistema nervoso. E gli studi su questo campo sono aperti. Esistono gradi, alternative nella vita degli esseri, non è tutto coscienza o incoscienza di. Questo era il senso del discorso portato all'estremo con ironia. Concludo, tornando all'uomo: esistono stati di coscienza minima accanto a quella vegetativa, dove oltre ai riflessi del corpo, anche il sistema nervoso reagisce; e non è che si "stacca la spina" a qualcuno perché tanto non soffre, ma perché si ritiene quella vita non è una vita umana degna di essere vissuta.
@hytrefde Brtfelyfra ripeto che gli studi sono sono molto contrastanti fra di loro e dagli esempi che hai portato non si evince nulla... Infatti non ha nulla di scientifico ma solo dogmi come ho già riportato nel mio commento precedente.
Probabilmente ci vorranno altri anni di studi per capire molte cose e una cosa è assolutamente certa... La scienza è e deve essere POLITEISTA non come stiamo facendo ora che la stanno rendendo monoteista come in passato.
E concludo dicendo che secondo me, non hai capito l'ironia e la spiegazione del video.
Dottore lei è un grandissimo!!!! Veramente tanti complimenti per la sua esposizione, dialettica e contenuti. Non ho più parole per esprimermi. GRAZIE !!!!❤
Stefano, undici anni che ti ascolto e non mi stanchi mai. Meraviglioso tu. ❤️
E sembra più giovane di quando ha iniziato haha
Quest'uomo è un Avatar, ringiovanisce, sviluppa la dialettica e implementa il cervello... Io lo amo💓
Sono un Vegano convinto da più di 10 anni, lo premetto, ma ho visto il video con molto interesse e senza mai sentire la necessità di "controbattere", cosa rara quando si toccano certi argomenti. Personalmente la cosa che più m'infastidisce dell'attuale consumo in campo animale dei nostri tempi è il totale distacco del consumatore verso il gesto del togliere la vita, il voler a tutti i costi non vedere, non sapere, il delegare. Lo trovo totalmente inrispettorso. La morte è una delle leggi del nostro mondo, non si può sfuggirle, ma almeno che si rispetti la vita che si sta prendendo facendosi carico del "gesto".
Questa è in modo molto striminzito la mia idea..
Grazie del video! È sempre un piacere seguirti!
Giustissimo, ma se vedi il suo video sull’agnello di pasqua che ha pubblicato un anno fa, Stefano lo dice chiaramente. In quel video dice che vivendo in cittá é difficile uccidere tutti gli animali che consumiamo e che ci é piu facile comprarli al supermercato, ma lui invita a tutti ad andare almeno una volta in campagna ad uccidere un animale di piccola taglia come un pollo. Conclude dicendo che se non siete capaci di farlo sarebbe meglio che diventiate vegetariani.
@@federico___ visto visto! Non mi perdo un video! :P
Qual è il problema a delegare?
@@ivanb1982 Come spiega Stefano in quel video non c'é problema se lo si fa per praticitá perché si vive in cittá o non si hanno le capacitá tecniche del mestiere. Ma se si delega il "lavoro sporco" perché ci fa pena uccidere l'animale allora siamo solo ipocriti. Nel mio caso non ho problemi ad uccidermi un animale se so che é vissuto felice tutta la sua vita.
@@ivanb1982 come uomo trovo profondamente inrispettorso delegare l'uccisione a terzi. Lo trovo troppo "comodo", spiritualmente e mentalmente pigro, cerco di trattare il prossimo come vorrei esser trattato io. Nei valori su cui baso la mia vita c'è la responsabilizzazione delle mie azioni. Il 90% delle persone che conosco non sarebbe mai disposto a uccidere per mangiare, ma non lo vogliono ammettere, mangiano solo affettati e carne macinata così da non doverlo riconosce. Io ho deciso di non vivere così.
Sei davvero molto preparato ed in particolare mi è piaciuto moltissimo che hai anche accennato alle sofferenze delle verdure, è la prima volta che una persona ne parla in questo ambito, io tanti anni fa avevo letto un articolo in cui si documentava proprio questa tua affermazione ed ogni volta che lo riferisco ai vegetariani convinti che le verdure non soffrono mi dicono che non è vero. Complimenti veramente
Perché i vegetariani sono faziosi 🤭
Mangiando carne uccidi e fai soffrire tantissime verdure😢
Ok ma anche ammettendo che le piante soffrano tanto quanto gli animali, e considerando che un animale per crescere ha bisogno di mangiare, quale rimane l'alternativa più etica?
E comunque resta il fatto che della sofferenza animale siamo sicuri (a meno di non volerci prendere per i fondelli) mentre per quella del mondo vegetale si tratta di sole supposizioni quindi francamente questa mi sembra solo una scusa per continuare a mangiare carne senza sentirsi in colpa. Ci tengo a specificare che sono onnivoro
@@lelelelel88 veramente si sta parlando di fatti scientifici non di supposizioni. A livello etico infatti non esiste risposta. Siamo condannati ad uccidere per vivere, in un modo o nell'altro. Per chi è credente ringrazi dio, anche se al suo posto avrei dubbi sul fatto che sia amorevole, compassionevole ecc.
@@francescomascia4890 perdonami, ma credo tu debba leggere meglio il mio commento. di che fatti scientifici parli?
Non ho parole se non...BRAVISSSSSSIMO, cerco di seguire tutti i suoi video apoena posso, ed è sempre un grande piacere ed anche i suoi insegnamenti e i suoi suggerimenti sono veramente OTTIMI.
grazie mille
Adoro il tuo modo di comunicare, oltre che ammirare le tue conoscenze
Come mi piace il suo modo di ragionare... spettacolo!!
Stefano questo video l'ho trovato quasi commovente, sono 10 anni che ho iniziato a farmi domande su cosa sia giusto, sostenibile e salutare mangiare. In questo tempo mi sono più volte convinto di idee sbagliate (alcune delle quali hai citato) per poi doverne accettare la confutazione molto dopo. Ti seguo da tanto e le cose che dici ormai le avevo interiorizzare, ma questo video riassume in modo eccellente tutte le risposte a queste domande esistenziali importanti, e alle possibili stranezze di cui ci si può convincere, con qualche spunto in più sul quale non avevo ancora riflettuto. Ti ringrazio per quello che fai.
Bravo! Dovresti insegnare a tutti i nostri medici, attuali e futuri!
Un video fantastico e pregnante, che tutti dovrebbero vedere. La seguo da anni ormai e continuo a sorprendermi, ogni volta, della sua competenza. Sono fermamente convinto che lei abbia migliorato radicalmente la vita di centinaia di persone in questi anni.
Può e deve andarne fiero. Che altro dire? Grazie e complimenti.
Non ho mai ascoltato un discorso e un ragionamento più giusto. Complimenti davvero.
Mi piace molto il modo di esporre e l'umorismo intelligente ed educato .
Un piacere da ascoltare ❤
In assoluto la migliore spiegazione etico/nutrizionale che sia mai stata fatta sull'argomento! Da far vedere in tutte le scuole.
Questo video dovrebbe essere parte integrante di ogni programma scolastico. Complimenti!
Un'altra perla del nostro nutrizionista preferito. Standing ovation!
Sempre professionalmente oggettivo, corretto e privo di giudizio, ma solo informativo, grazie mille ♡
Il suo discorso è fazioso fin dall'inizio, leggi i miei commenti sopra per approfondire davvero.
@@corsiautoproduzione3678 quando ascolterò il suo punto di vista in un canale apposito, sarò lieto di darle ragione. Nel frattempo ascoltiamo i video di Stefano e prendiamo appunti :)
Grazie con tutto il cuore di spiegare così bene il perché dell' utilità di mangiare carne, soprattutto per gli adolescenti che sono bombardati da false credenze, e credendosi etici diventano a volte cattivi anche con i. genitori. Grazie ancora.
Informazione nutrizionale libera! fuori da radicalismi di ogni genere, evviva! 😊🤗
Questo canale dev'essere fatto vedere da tutti,tutte le trasmissioni televisive in giro per il mondo, così mettiamo la parola fine alla discussione! grande campione!😌😊👋
Super chiaro e preparato saresti perfetto come ministro all' agricoltura e salute
AHAHAHAHAHAHA
Video rispettoso, onesto e illuminante, per vegetariani, vegani e carnivori (non accecati dalle rispettive ideologie). Lo condivido e lo condividerò. Grazie!
Sei al terzo posto della mia personale classifica dei miei idoli. Sei stata una grande scoperta. Sei tra quei pochi umani che lasceranno questo mondo migliore di prima.
Chi i primi due?
e gli altri due chi sono? 🙂
Alessandro Barbero irraggiungibile primo posto. Secondo David de Angelis autore di libri . Su cui potremmo anche discutere ma ho imparato da lui l'utilità delle iperdosi di vitamina c e qui dopo un decennio ho trovato conferma impressionante.
Alessio Menin Se parliamo di you tube la mia è :
1 Vendrame
2Alessandro Masala
3Barbero(più che altro lui non ha un canale vero e proprio)
I primi 2 sono l'Uomo Ragno e Batman 😂
Sono vegano da 5 mesi grazie ai libri di Silvia Goggi, una nutrizionista vegana e ti ringrazio molto per questo video illuminante che mostra la realtà dei fatti.
Sono contento della mia scelta ma non la vivo come se fosse una religione con i suoi dogmi inconfutabili.
Ecco perché ho seguito con attenzione le tue parole senza condannarti.
Ciò che a me importa è la possibilità di poter vivere in salute evitando inutili sofferenze agli animali, adottando quest'alimentazione.
Mi piacerebbe che tu facessi un video riguardo l'alimentazione vegana.
Strive to survive causing less sufferences possible
Anch’io lo sono diventato grazie a lei, ma certo non vado a dire che chi mangia la carne sta facendo del male a sè stesso.. semplicemente perché non è vero
@@mike0133 Lo afferma Valter Longo nel suo libro La dieta della longevità.
@@nexso ah lo afferma nel SUO libro. Una fonte moooolto plausibile, oggettiva e imparziale mi dicono...
@hytrefde Brtfelyfra ah già scusami non si tratta di estremismo ma di ipocrisia e incoerenza. Ciao.
spiegazione ottima 👏👏👏👏👏
Discorso equilibrato che apre a tantissime riflessioni. Nell’ultima parte del video mi hai fatto pensare al lavoro di Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, che apre nuovi orizzonti sul comportamento delle piante e la loro percezione del mondo. Complimenti e grazie!
Quando si acquisiscono informazioni utili e corrette divertendosi non si può che levarsi il cappello . I miei complimenti .
Io sono vegetariano tendente al vegano ma le etichette mi stanno strette. Ogni volta che sento dire che le piante non soffrono mi rendo conto che tra onnivori e vegani non ci sono differenze ma solo schieramenti diversi. Gran bel video, hai spiegato tante cose mettendo i puntini sulle i. Complimenti!
Ma poi realizzi che se mangi animali farai soffrire anche le piante dato gli animali non si nutrono di aria.
@@alessiacalderone1468 ma infatti io non mangio animali. Solo che se parli di piante che soffrono i vegani iniziano a sclerare. Io le mangio nn è che vivo di luce solare, però essere consapevoli credo sia molto importante.
@@vincenzogalileo254 come soffrono le piante? Hanno un SNC? Ci sono studi seri al riguardo?
@@AndreaSerraIT77 ciao andrea, guarda mo non so dirti in modo preciso però se cerchi su Internet trovi tante info
Ciao @@vincenzogalileo254 , avevo cercato tempo fa e c'era tanto materiale di uno pseudoscienziato che faceva vari esperimenti strani e non accettati dalla comunità scientifica.
Ancora una volta complimenti per il massimo rispetto che dimostri nei confronti di tutti. Credo che si abbia il diritto di confrontarsi ed avere idee diverse senza però venire meno al rispetto di se stessi e degli altri.
Alla "strage di cuccioli" ho sputato sul monitor 😂
Un grande, c'è poco da fare...
Sono scoppiata a ridere anch'io! 🤣🤣🤣
Anch'io 😂😂😂😂
Però è vero -.-''
Che risate che mi è partita con "una strage di cuccioli" ,😭😭😭😅😂😎😂
Anch io ho sputato...lambrusco...porca miseria:)
Bellissimo video che mette una pietra tombale sulla presunta sostenibilità della nutrizione vegana.
Quando ti ascolto mi sento intelligente. Grazie
Complimenti dottore, spiegazione eccellente....... L'ascolterei per ore💯
Questo video ha finalmente chiarito tutto quello che volevo sapere su questo argomento grazie doc👏🏻
Speriamo allora faccia anche un video sulle H ed il verbo avere 😂. Scusa non ho resistito 😉😇
Visto che il mio errore ti ha turbato ho pensato bene di correggere immediatamente 😂😂😂
@@lauracioffi72 ahahahhah 😘😉
😂😂😂
Superlativa riflessione, oltre che essere uno dei migliori nutrizionisti al mondo sei anche eticamente illuminato, cioè... Un grande Buddha. Chapeau
Lucido, obiettivo, istruttivo. Sempre al top Doctor! Alla fine penso che sugli allevamenti intensivi siamo tutti d'accordo, ed è uno dei punti su cui focalizzare la propria attenzione.
Assolutamente meraviglioso chiaro preparato e professionale
Deforestazione
In soli dieci anni (dal 1990 al 2000) l'Amazzonia Brasiliana ha perso un'area di foresta pari a due volte il Portogallo: la stragrande maggioranza di quest'area è diventata pascolo per bovini, per il consumo interno e per l'esportazione in Europa, Giappone, USA. Il tasso annuo di deforestazione ha continuato ad aumentare negli anni successivie nel 2002 è aumentato del 40%. Il 10% dell'area deforestata è usata per la coltivazione della soia (usata come mangime per animali negli allevamenti intensivi), il resto è riservato al pascolo; dopo pochi anni, l'area va incontro a un processo irreversibile di desertificazione, e quindi diventa necessario abbattere una nuova porzione di foresta, in un circolo visiono che degrada l'ambiente sempre di più. Tra il 1997 e il 2003 il volume dell'esportazione di bovini dal Brasile è aumentato di oltre cinque volte; l'80% di questo incremento di produzione ha avuto luogo nella foresta Amazzonica. [Kaimowitz2003]
e subito dopo deforestazione : ) grande
Questo è legato al fatto che la gente consuma troppa carne tutti i giorni, e si riallaccia al discorso fatto nel video. Se tutti si mangiasse meno carne, l'industria alimentare non avrebbe questo giro di affari. Il problema è il tipo di allevamento e la quantità, che porta alla deforestazione, non io consumo di carne in sé.
Complimenti, ti stringo la mano virtualmente, finalmente una persona intelligente che parla di alimentazione a 360 gradi e lo fa senza imbonirsi nessuno.
Concordo su tutto. E lo dico da Contadino quale io sono. Unico appunto che faccio è che oggi, per come ci siamo ridotti, non abbiamo una alternativa valida agli allevamenti intensivi, senza i quali le quantità che il mercato richiede non sarebbero sufficienti. Ma se ci volgiamo al passato ecco che troviamo la soluzione..... ma non voglio annoiare con le mie elucubrazioni da vecchi contadino.
Grazie per i bei video che pubblichi. Un caro saluto. 👋👋
se tutti mangiassimo una porzione di carne rossa ogni 2-4 settimane e una di pollo ogni 7-10 giorni, ce la faremmo senza allevamenti intensivi, secondo me.
@@valentinaesposito2711e ad essere vegani? Meglio ancora.
In tutta sincerità non so immaginare come si possa essere in disaccordo con un'esposizione tanto chiara e senza preconcetti ma solo logiche spiegazioni. Solo da imparare. Complimenti!
come si fa a dare retta a chi pensa che le piante soffrono nonostante totalmente prive di sistema nervoso e nocicettori
Sinceramente, espone solo cose che suonano "intuitive" e di senso comune, per un pubblico non-vegano e comunque non informato esaustivamente (pure fossero persone vegan). Oltre al fatto che sfruttare altri animali per un vizio non necessario è sbagliato di per sé, anche dal punto di vista nutrizionale ci sono questioni che non affronta perché è molto più facile cantarsela e suonarsela da solo, selezionando punti banali
Sull'insostenibilitá ambientale, ok potremmo tutti mangiare mucche allevate al pascolo...ma questo funzionerebbe se sulla terra non ci abitassero diversi miliardi di persone. Purtroppo se si vuol mangiare carne anche solo 2-3 volte a settimana l'allevamento intensivo è d'obbligo. Allora il discorso di scelta vegana per questioni ambientali ha perfettamente senso.
Anche perché noi come italiani per sostenere l'attuale consumo di carne ne importiamo tantissima dal sud america, dunque se nemmeno con gli allevamenti intensivi ce la facciamo, come potremmo mai sostenere l'attuale richiesta di carne solo con i nostri pascoli?
Mangiandola 1-2 volte XD
@@marcoguassone eh...sei troppo ottimista. Ormai la gente pur di mangiarsela tutti i giorni va a comprarla di pessima qualità...
L'idea di sostenerci a pascoli è pura utopia.
Vogliamo parlare della qualità? Devo dissentire sul discorso della qualità dei nutrienti perché capisco una carne grass feed o un pesce pescato in qualche mare o fiume "incontaminato" ma parliamoci chiaro oramai abbiamo devastato gli oceani e gli allevamenti intensivi di pesci e vacche non si possono definire fonte di cibo di qualità.
Ma se diventiamo tutti vegani addio ai concimi naturali , di conseguenza si dovrebbero solo concimi chimici
@@stefanopassa7027parlando sempre a livello ambientale, mi rendo conto non sia semplice capire quale possa essere l'equilibrio giusto...di sicuro al momento abbiamo un problema di troppo consumo.
Bravissimo. Perché chiaro ed obiettivo
Sono vegana per vari motivi ma aperta al confronto e soprattutto che vuole sapere, conoscere e poi scegliere! Per cui ascolto sempre volentieri chi può saperne più di me! Grazie per i tuoi video!
allora ti conviene ascoltare dr Greger, che porta studi seri.
Brillante, quanto ti invidio...caro e giovane amico delle ore in cui ho bisogno di consigli!
Non sono vegana, perché comunque qualche uovo mi capita di mangiarlo, ma il discorso sulla sofferenza dei vegetali mi lascia un po' perplessa: se non si è in grado di cogliere la sofferenza in chi è simile a noi, a che proposito tirare in ballo ciò che non possiamo percepire? A cosa serve? A creare sfiducia nelle nostre percezioni? Via, su, quando vedrò che le persone avranno sviluppato abbastanza empatia da cogliere la sofferenza dei propri simili e degli animali, allora inizierò a farmi problemi relativamente alla sofferenza delle piante, ma non prima. Per il resto, ottimo video come sempre, ti ringrazio.
Molto intelligente la tua considerazione. Anch'io penso così. Sono, inoltre, un vegano sereno ma imperfetto per il solo consumo di uova
Esatto. E comunque da quello che mi risulta un animale ha bisogno di mangiare per crescere quindi la dieta vegana rimane ampiamente la più etica
Mai sentito un discorso di così alti contenuti e buon senso sull'argomento trattato.
Dal mio punto di vista incontestabile dall'inizio alla fine.
Non c'è solo il solito livello eccezionale di divulgazione scientifica, ma anche l'ironia che fa sorridere di gusto! "la sofferenza di un broccolo è meno grave della sofferenza di una cozza"
sei un numero 1...... continua così...
un saluto...
Davvero concordo. Aveva ragione Germidi Soia, dobbiamo chiedere scusa alla carota quando la tagliamo :-)
@@ricordiaerei7776 perché secondo te ovviamente tagliare una carota è del tutto simile allo sgozzare un animale.
Quindi quando il vicino taglia l'erba te chiami la polizia?
Se il vicino sgozzasse un maiale in giardino tranqui che la polizia dopo poco arriva.
Deridere la morte di qualcuno penso che sia una forma di barbarie bella e buona.
@@perseomazzoni8869 Vedi di darti una calmata, il mio commento era ironico.
@@ricordiaerei7776 sono molto calmo. Semplicemente è un tipo di ironia che non faresti se il soggetto della stessa fossero individui senzienti umani, invece che non-umani. E ironizzare sulla morte e sulla sofferenza altrui, come scritto sopra, è veramente una cosa pessima
Ma quanto è stato bello ascoltarti in questo video non riesco a quantificarlo
Hai scientificamente confermato il mio pensiero e questo mi ha offerto la chiave giusta per uscire da quel labirinto in cui mi ero intrappolata ultimamente
Grazie infinite❤
Un video che è allo stesso tempo divulgazione scientifica, saggio politico ed etico-filosofico. Maestoso!
ed anche tanta satira e simpatica ironia (educativa).....!
Eccellente ... Un video all'insegna del sapere, dell'equilibrio e del buon senso. Grazie !
esaustivo e limpido come l'acqua! l'ultima parte del video mi ha fatto tornare alla mente il film "E venne il giorno" di Shyamalan 😊
Questo tuo video lo dovrebbero vedere tutti. Grazie.
Caro Stefano, ti seguo con interesse da anni e ti ringrazio per i tuoi video ricchi ed equilibrati. Ho due perplessità/domande:
1) perché dici che il fatto che il nostro corpo è predisposto per ingerire la vitamena B12, che non è presente nei vegetali, implicherebbe che in natura avremmo bisogno anche di carne? La vitamina B12 non è prodotta dagli animali che potremmo mangiare, ma dai batteri che si trovano su frutta e verdura non lavata e trattata come quella degli scaffali del supermercato, oltre che sui tessuti in putrefazione (e nella nostra bocca/nel nostro intestino...anche se con possibili problemi di assormibento su cui non mi voglio dilungare). Insomma se mangiassimo in modo meno "igienizzato", come al tempo della preistoria, forse assumeremmo abbastanza B12 da fonti vegetali (e ok, sicuramente anche qualche insetto che ci scapperebbe dentro)? ... inoltre è vero che negli allevamenti intensivi di polli vengono dati supplementi di B12, mentre ai polli che possono razzolare e nutrirsi all'aperto no? :)
2)Sinceramente non mi piacciono le generalizzazioni sulla sofferenza animale/vegetale. Paragonare il dolore che un maiale/cane/vitello possono provare , con quello di una cozza (che non ha cervello) o di una carota mi sembra vada semplicemente contro il buon senso. Mi viene da pensare ad un'operazione fatta con o senza anestesia: il fatto di bloccare le comunicazioni nervose (anestesia locale) o mettere il paziente (animale o umano) in uno stato di incoscienza non blocca tutte le reazioni misurabili (come cambiamenti di pressione, movimenti di nervi, muscoletti ecc., osservabili effettivamente anche nelle cozze e nel mondo vegetale, come giustamente dici nel video)...ma evita la sofferenza! Le piante non hanno un cervello quindi non possono soffrire come gli animali! Non nego che reagiscano in altri modi ma mettere le due cose sullo stesso piano mi sembra corretto. Troverei più verosimile paragonare le piante/le cozze ad un paziente "anestetizzato" (o in uno stato di coma, altrimenti detto "vegetativo").
Hai ragione, Stefano, quando dici che, quando si ammette che la sofferenza di un maiale è più forte di quella di una cozza, si aprono molte domande etiche del tipo "allora un uomo in coma irreversibile è meno importante/soffre meno di un animale?", "un insetto?", ecc... e ognuno puô mettere l'asticella in modo arbitrario. Si, nessuno ha una risposta "oggettiva" per descrivere l'importanza della vita. Però quasi tutti sarebbero d'accordo ne dire che farsi operare a un dente con anestesia è meglio che senza...e che il loro cane/un maiale ha delle emozioni ben diverse da quelle di un ortaggio! ;)
Perciò è solo una questione emozionale scegliere di mangiare un essere vivente piuttosto che un altro
@@stefanopassa7027 non capisco il senso del suo "perciò" e quello che vuole dire. Io non mi riferisco alle emozioni della persona che sceglie di mangiare un animale, ma alla sofferenza degli animali macellati. Trasportare un agnello in un camion pieno, portarlo al macello e sgozzarlo provoca a questo animale paura e sofferenza. Raccogliere una carota e portarla dal fruttivendolo no, ed è secondo me intellettualmente scorretto mettere le due cose sullo stesso piano.
@@lorenzogorla7594 come detto nel video non sappiamo come e quanto la carota o la cozza soffre , ma anche se non soffrissero è sempre una vita che che va via , ora concordo nel fare soffrire il meno possibile un animale o vegetale , ma questo non esula che per mangiare bisogna uccidere
@@stefanopassa7027 si certo, non sappiamo tante cose nella vita, tra le quali "come ci si sente da carota". Però quando dici "far soffrire il meno possibile un animale o un vegetale", metti implicitamente le due sofferenze sullo stesso piano, e ciò mi sembra assurdo (con tutto il rispetto per il bel video e anche il tuo commento). Qualcosa lo sappiamo, e cioè che le piante non hanno un cervello! Uccidere una animale sedato (o togliere un dente con l'anestesia) non è paragonabile in termini di sofferenza a farlo senza anestesia! L'anestesia impedisce ai neurotrasmettitori di arrivare al cervello producendo quella terribile sensazione di dolore. è nel cervello che si sviluppano le sensazioni di dolore/sofferenza. Ora mi sembra ragionevole pensare che una pianta non possa soffrire...semplicemente perchè non ha un cervello! Paragonerei piuttosto le sue reazioni a quelle di un corpo (umano/animale) sedato che subisce un'operazione...si possono sicuramente osservare delle reazioni fisiche... ma certo non parlerei della sofferenza che si proverebbe se l'operazione si svolgesse senza sedativi.
Spero di essermi spiegato. Un conto è dire "non sappiamo come ci si sente da carota"...un conto è far si che questo argomento ci impedisca di essere comunque relativamente sicuri (al di la di ogni ragionevole dubbio, come direbbero nei fil americani ;) )che un maialino può soffrire come il nostro cane/gatto...una carota no, neanche lontanamente.
@@lorenzogorla7594 perciò basta anestetizzare una mucca e stiamo a posto, per curiosità sai come si uccidono le mucche? con un colpo di pistola (ad aria compressa) sulla fronte, l'animale non sente niente
MAI SENTITO UN DISCORSO TANTO LOGICO, tanto imparziale, quanto non solo. scientifico ma. anche razionale ed intelligente, vorrei davvero conoscerti per farmi una bella chiacchierata con te, magari fosse solo gente così a spargere informazione saremmo tutti più consapevoli
Mi piacciono molto i tuoi video, sempre aderenti a ciò che è dimostrato, supportato. Poche argomentazioni "apodittiche" ma si nota uno sforzo di ragionare sul perchè una scelta di tipo alimentare o salutistico sia preferibile rispetto ad un'altra. Il tuo è sempre un discorso denso, mai prolisso e ricchissimo di notizie e dati. Il tuo stile è molto personale, se non ci fosse l'audio sembrerebbe che dirigi un'orchestra con le mani sempre parallele davanti a te, in una specie di ossessivo solfeggio. Ma fa parte, diciamo così, del personaggio. Ti apprezzo e ti seguo con piacere.
Chiaro, rispettoso di tutti e intellettuamente onesto. Bel video, ho imparato qualcosa anche stavolta. Grazie
Grazie per questa meravigliosa spiegazioni
90 settimane di applausi.
Bella Synergo, ti seguo dai tempi che preferivi il piscio di orso alla carne.
Ma solo se sono enfatizzati!
Ciao Synergo, ti seguo da quando davi da mangiare del petto di pollo tagliato a pezzi ad un branzino morto
Synergooooo che ci fai quaa❤️
Bravissimo. Argomentazioni condivisibilissime!!!
Dico solo che ha solo114.000 iscritti e dovrebbe averne 114.000.000 per la grande qualità dei contenuti. Io non altri solcial ma voi che leggete dovete divulgare. Stefano (insieme a qualcun altro) è un bravissimo divulgatore e merita molto di più.
@Laura Rosa Ci credo. Ma è un delitto. Dovrebbero mandare i suoi video come programma scolastico sull'educazione alimentare anziché buttare 200 milioni per dei banchi a rotelle stipati nei magazzini.
Non ha iscritti perché dice puttanate senza fonti ;)
@@keglerich5895 Quindi perdi tempo a vedere video di gente che dice "puttanate" beato te che lo hai!
@@briangriffin7964 Tendo a guardare un po' di tutto: di solito per ottenere nuovi punti di vista si deve cercare di ascoltare tutti ed avere l'abilità di bloccare il proprio bias di conferma. Sicuramente se nel titolo avesse scritto "vi do il mio parere sulla carne andando contro a tutte le organizzazioni internazionali e scientifiche senza addurre dati o fonti a sostegno" non lo avrei nemmeno aperto.
@@keglerich5895 perché scusami “le fonti” giustificano un’affermazione su un determinato argomento ?!
Sai molto bene che a giocare con le fonti e con gli studi se ne trova sempre uno che confermi o smentisca qualcosa.
Le fonti sa sole fanno poco, in qualunque campo.
Poi la sua opinione da professionista laureato del settore, ha sicuramente più peso della mia che faccio il pasticcere.
E sinceramente , non capisco il tuo sgomento, ma non mi pare che abbi detto qualcosa di stano che vado contro l’oms o simili.
Sei troppo bravo! Complimenti non c è altro da aggiungere
Io ne faccio un discorso di esseri senzienti, cioè dotati di sensi. Gli animali lo sono sicuro (tranne forse alcuni molluschi) mentre le piante, per quanto possiamo accettare che siano in grado di comunicare e rispondere in un certo qual modo agli stimoli, lo fanno in una maniera che a quanto mi pare è estremamente più elementare e forse anche inconsapevole di una mucca, un maiale, un pesce...
E visto che comunque a livello globale per produrre prodotti animali si necessita di una grande quantità di mangimi vegetali, io "mangio" meno piante cibandomi direttamente di queste più che aggiungere il passaggio di un animale.
E possiamo parlare di allevamenti al pascolo (che quasi mai lo so per intero) ma veramente con il consumo dell'Occidente di prodotti animali e quello crescente dei paesi in via di sviluppo ciò sarebbe accessibile a tutti? Anche solo poche volte a settimana?
Altra cosa: da vegano non credo sia possibile vivere senza uccidere nessuno, ma non mangiare animali è sicuramente il modo migliore per cercare di ridurre questo numero al minimo (sempre per il discorso che arrivare alla carne ad esempio richiede più passaggi e quindi più morte).
Poi non sarei mica contro a metodi non invasivi per preservare la coltivazione, sia chiaro!
Per quanto riguarda la sostenibilità delle agricolture intensive so che esistono modi per non dipendere dell'allevamento come il veganic farming (detto anche animal Free agricolture) e io sarei assolutamente a favore
Concordo con te!
Da vegano quanto lei condivido il suo pensiero purtroppo finché ci saranno animali di seria A e altri di serie B ci saranno sempre gli allevamenti intensivi
Guarda nessuno critica la tua scelta ma come da video non credere che un vegano inquini di meno magari mangiando cibo che proviene da un altro continete
@@stefanopassa7027 Non possiamo più guardare solo un lato della medaglia. Sostenibilità e etica devono andare di pari passo, altrimenti non risolveremo mai i problemi di questo pianeta.
Uno dei miei video preferiti! Onnivoro doc: 40% carne/uova/latte 35% cereali/legumi/verdura 25% frutta
Ho il sogno di poterti incontrare un giorno e fare una lunga chiacchierata con te, sono affascinato dal tuo modo di esporre la tua conoscenza e i tuoi punti di vista. Da vegano per scelta etica/ambientalistica ho giustamente la mia opinione sulle cose che dici, di cui per il 90% sono pienamente d'accordo. Continua così!
E quel 10%?
Se ti avessi scoperto un pò di anni fa avrei evitato di sperimentare su me stesso! Trovato durante una proficua notte insonne posso sintetizzare con un sentito e profondo "GRAZIE"!
Grazie a te ho iniziato un anno fa a comprare solo carne allevata al pascolo, e a mangiare solo pesce azzurro, quindi non d’allevamento. I tuoi video sono sempre il mix perfetto tra etica, logica e dati scientifici. Grazie per il tuo contributo alla divulgazione!
Ciao! Anche io mangio il pesce selvaggio principalmente... e mi piacerebbe mangiare carne allevata al pascolo! Mi diresti per favore dove la compri? Perchè è una domanda che mi sono sempre posta!! Io non saprei dove reperirla! Grazie mille
@@mariafrancescacastellani9023 Io vivo a Londra da 6 anni. Compro in una fattoria a 20 minuti da casa mia. Ma se cerchi su google ti appaiono molti siti in Italia che ti spediscono la carne a casa.
@@mariafrancescacastellani9023 Vero ma anche comprare salmone non allevato non è proprio facile.
L'unico dubbio è se il salmone allevato sia comunque più controllato e quindi più sicuro, anche se meno pregiato da un punto di vista alimentare.
Non serve mangiare salmone, che non fa parte della nostra tradizione. Sgombri, alici, merluzzetti. Tutto ottimo pesce non allevato. Per la carne è più facile di quanto si immagini, è ancora pieno di piccoli allevamenti al pascolo ridotti purtroppo a vendere anche loro alla grande distribuzione sottocosto. Un giro nelle zone pedemontane e chiedendo nelle macellerie dei paesi, si trova
Mia nonna mi ha insegnato a NON guardare MAI il piatto del mio commensale, men che mai commentarlo o, peggio, giudicarlo. Per me ognuno è libero di mangiare ciò che più gli aggrada, basta che NON rompa agli altri atteggiandosi a mentore della 'corretta' alimentazione. Per quella seguo il consiglio del mio medico e non di esaltatti fanatici.
Bellissima analisi, obiettiva e comprensibile a tutti.
Essendo mangiare carne/latte/uova/miele/... NON una scelta personale in quanto ha vittime dirette, sarebbe reazionario e acritico pensare che chi è contro queste forme estreme di abuso, oltre ad essere costrett* a vederle accadere intorno a sé in ogni momento e in ogni luogo, dovesse pure star zitt*. Personalmente, comprendo di non dover attaccare le persone o giudicarle in toto (del resto sono state crescciute così e non è immediato disimparino queste forme di abuso così ingranate nella loro vita quotidiana) ma non rispetterò mai scelte che non sono affatto "personali" e che implicano decine di miliardi di morti l'anno
Ciao Stefano! Sono vegano da diversi anni per ragioni etiche e non solo. Ho trovato il video molto interessante, come molti altri tuoi video, e concordo con gran parte delle cose che hai detto. Mi chiedevo solo se ci sia della letteratura scientifica che riporti o stimi la produzione agricola (carne e vegetali) proveniente da un modello tradizionale come da te suggerito, applicata su scala globale. Trovo difficile che l'agricoltura del passato possa sostenere la popolazione del presente e soprattutto del futuro senza ricorrere a OGM. Mi chiedevo inoltre anche quale scala dovrebbe avere una produzione agricola (carne e vegetali) nel caso in cui tutta la popolazione mondiale adottasse un consumo consapevole e moderato di carne. Ti ringrazio. Un caro 👋!
Quella delle bucce di banane era favolosa, insieme a tutto il resto, sono perfettamente d'accordo, bisogna essere obiettivi e ben informati come su ogni cosa! E poi adoro il discorso sulla sofferenza di ogni essere vivente. Complimenti!
come al solito, stefano è la luce che illumina il cammino
Mi è piaciuto molto il video,con argomentazioni valide e logiche.bravo.😊😊
Il migliore, da sempre!
Lei si che e una persona equilibrata e superintelligente grazie
Sono vegana e ho un'azienda agricola e quindi posso dire di conoscere bene il mondo dell'agricoltura sia cerealicola sia legata allevamento. Posso quindi asserire che il modo in cui a fine video racconti di come dovrebbe essere l'agricoltura è purtroppo utopistico, nessuna azienda agricola per potersi sostenere nell'economia moderna può adottare tali criteri etici e ripeto purtroppo. Anche il più piccolo allevatore che vive a pochi km da me (zona di montagna quindi vita più sostenibile) non porta le mucche da carne al pascolo ma vengono alimentate a mangimi. L'unica cosa secondo me che possiamo fare è allontanarci dal sistema di allevamento attuale adottando lo sciopero del consumo di prodotti di origine animale e comprare vegetali sfusi e bio o naturali. Comunque è sempre un piacere ascoltarti.
in Francia sono tutte al pascolo, tipo a migliaia ovunque, come mai da noi è diverso?
@@fit_club_rovato Non conosco la realtà francese forse è una questione di morfologia del territorio, oppure solo una questione di mentalità, ma comunque l'alimentazione degli animali composta da mangimi è la stessa perchè devono rispettare determinati livelli di grasso e quantità che il mercato richiede... è sempre business alle spalle degli animali
Anche in Irlanda dove vivo le vacche sono al pascolo ovunque. Ma non ci sono i campi che da noi probabilmente producono il mangime per le vacche da allevamento intensivo.
@@agneseromanello5297 forse gli spazi infiniti aiutano
@@prismak7607 a me dispiace sempre vedere le mucche ammassate nelle stalle in pianura quando dall'altra parte del confine c'è una situazione completamente diversa. Sono genuinamente ignorante in materia e non capisco perché da noi è così
Eccellente documento, come tutti gli altri, perltro. Complimenti !!!
Un piccolo appunto: sul sito dell'AIRC non ho mai letto che la carne in qualsiasi quantità sia ritenuta cancerogena, forse era un articolo vecchio? Attualmente è riportata la seguente frase a riguardo sul loro sito: "Un consumo eccessivo di carni rosse, specie lavorate (salumi), aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori in modo proporzionale alla quantità e frequenza dei consumi. Un consumo modesto di carne rossa (non di salumi) è ritenuto accettabile."
mucche al pascolo nutriti erba e fieno ..galline razzolanti ..etichettatura trasparente...campi fertilizzati da animali felici di farlo in un mondo più sostenibile e sano
davvero bello ...a noi il compito di pretendere etichette sui cibi e scegliere sostenibili scartando altri ...va da sé che invertiremo l avidità" senza scrupoli dell' uomo moderno*****
Si parla della IARC, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. Ha affermato che il consumo di carne rossa può probabilmente causare cancro al colon ed in particolare 100g di carne rossa consumati giornalmente aumentano il rischio di cancro al colon del 17%.
Tutto chiaro grazie e complimenti per la tua capacità di analisi grazie ancora
Erminia
Premesso che da vegano apprezzo molto questo video (tanto quanto non apprezzo chi è veg “perché fa bene”, salvo poi mangiare tutto fritto), ci sono un paio di precisazioni da fare.
Innanzitutto, nel primo punto c’è un errore abnorme: la vitamina B12 NON è di sintesi animale, ma è prodotta solo da batteri e funghi. Gli animali - categoria della quale facciamo parte anche noi, eh - NON sono in grado di sintetizzare la B12: gli erbivori la prendono dai batteri sulle piante, i carnivori dalla carne degli erbivori.
E, sempre riguardo al primo punto: dire che gli alimenti animali non contengono nutrienti che non siano anche nei vegetali è cosa ben diversa, come correttamente dici, dall’asserire che nella carne non ci sono nutrienti utili: e quindi perché fare un punto su questo? Se l’affermazione A non vuol dire B, perché rispondere a B? °°
Dopodiché, tutto condivisibile fino al punto 9. Non è questa la sede per approfondire questioni morali, in quanto siamo su un canale di nutrizione… ma proprio per questo, forse, da quel punto era meglio astenersi.
Ci sono altri canali dedicati e soprattutto un’infinità di trattati per indagare l’aspetto etico: francamente, è davvero deludente sentire oltre un secolo di questioni filosofico/politiche ridotte a “Eh, ma anche le piante soffrono” - argomentazione smontata tipo a metà ‘800, paragonabile al tentare di dimostrare l’esistenza di un dio con una madonnina che piange.
Mi fa comunque piacere che cogli nell’ignorare la “sofferenza vegetale” una discriminazione fra animali e vegetali: magari sei sulla buona strada per vedere la discriminazione fra umani e non umani. ;)
[Mancherebbero, peraltro, anche la questione storica (quanto spesso mangiavamo prodotti animali fino a 150 anni fa?) e quella culturale (quanti prodotti animali mangiavano le varie culture del mondo prima che le colonizzassimo?), ma vabbè.]
Per il resto, ripeto, concordo su tutto. La questione della sostenibilità ambientale ovviamente richiede dei numeri che non sono di competenza né di chi discute di nutrizionista né di chi discute di etica.
Di nuovo complimenti per il video, ma magari evitiamo di parlare di etica in un video in cui ci si lamenta (giustamente) dei vegani che parlano di scienza della nutrizione. :)
commento scritto molto bene :) io da ingegnere non ne so nulla di etica (di nutrizione ho fatto giusto qualche corso qua e la). Però mi lascio guidare dal mio istinto. Se mi fai vedere un video di come vengono coltivate, raccolte, pulite le carote mentre mangio una carota, non c'è nessun problema. se mi fai vedere un video di come vengono allevati, uccisi, "puliti" gli animali mentre mangio una salsiccia, ti dico "bleee non farmi vedere queste cose che sto mangiando!" (detto che sono vegana anche io e la salsiccia non la mangio). Se poi mi chiedi di raccogliere una carota, o di uccidere un maiale, non ho dubbi su cosa farei facilmente e volentieri, e su cosa mi farebbe inorridire. Credo che il 95% delle persone, vegane e non, reagirebbero allo stesso modo, senza essere esperti di etica.
Oggettivamente come fai a dire che le piante non soffrano mentre le vongole sì? Perché molti vegani sostengono questo eh. Se permetti nel '800 avevano molte meno conoscenze di noi dal punto di vista scientifico; quindi non hanno smontato un bel nulla, erano solo ignoranti in materia.
@@adramelch82 Non stiamo parlando del fatto che la sofferenza delle piante sia paragonabile alla sofferenza delle vongole, ma che quella delle piante sia paragonabile a quella di una mucca. :)
Non mi interessa addentrarmi nel dibattito sui molluschi, vorrei solo che non si ignorasse l'evidenza che dare un calcio a un cavolfiore e darlo a un cane non sono due azioni equiparabili.
Se proprio vogliamo entrare nel dettaglio, il problema della sofferenza è linguistico: semplicemente, noi chiamiamo "sofferenza" qualcosa che è sperimentato diversamente dai diversi esseri viventi (e anche oggetti inanimati: un edificio crepato ha una sofferenza strutturale).
La mia sofferenza è differente da quella di una mucca, quanto quella della mucca lo è di quella di una zanzara, quanto quella di una zanzara lo è di quella di un cespo di lattuga, quanto quella della lattuga lo è di un palazzo.
Il punto è dove mettere la famosa "asticella". Ecco, per me (e non solo per me) tra ciò che chiamiamo sofferenza negli umani e ciò che chiamiamo sofferenza negli altri animali c'è una differenza infinitamente, infinitamente minore che fra quella di una pulce e quella di una pianta di rosmarino.
È una scelta arbitraria? Ok, va bene. Ma non sta a me l'onere della prova di dare un calcio a un cane e uno a un cavolfiore per capire se è davvero così arbitraria. :)
@@SPscorevideos D'accordo; ma tu nel commento precedente l'hai messa in maniera molto più perentoria. Francamente anche io penso che i mammiferi provino sensazioni molto più simili alle nostre. Però un vegano medio di fatto tende a mettere sullo stesso piano la gallina, la mucca, i pesci, le api, le vongole, etc... i roditori e alcuni uccelli però sono sacrificabili nelle coltivazioni (perché altrimenti quinoa, soia e avocado dove li trovi?); eppure un vegano potrebbe tranquillamente farsi l'orto, tenere due galline e magari mangiarsi le uova che lasciano in giro... ma sono in pochi a fare questa scelta, perché chiaramente comporta dei sacrifici, a volte improponibili. Però mi domando che scelta etica sia una scelta che ti permetta di creare animali di serie a e animali di serie b.
@@adramelch82 Esatto, parlando degli animali "sacrificabili nelle coltivazioni" hai colto il punto eppure non te ne sei accorto: la necessità.
Io ho necessità di mangiare, ma ritengo di avere il dovere di minimizzare il dolore. Poiché per sopravvivere necessito quantomeno di mangiare dei vegetali, qualche insetto dovrà essere sacrificato; poiché *non* necessito di carne (né di uova, né di latte) per sopravvivere, non devo uccidere degli animali o sfruttarli per le sostanze che producono.
Io decido di porre un limite alla mia necessità nel non far soffrire esseri viventi la cui sofferenza ritengo sufficientemente vicina alla mia; la maggior parte delle persone decide di porre questo limite alla sua stessa specie ed escludere solo il cannibalismo.
Non sono io quello che deve spiegare perché uccide un animale per mangiarlo quando non è necessario. Di nuovo, l'onere della prova spetta alla persona non vegana. Che deve anche spiegarmi su quali basi si crea i "suoi" animali di serie A e di serie B - il maiale si mangia, il cane no, la mucca sì, il gatto no ecc.
Anche io mi domando "che scelta etica sia" questa, ma non sono io a dover rispondere.
Ovviamente si può obiettare che se si devono sacrificare gli insetti per mangiare piante, tanto vale mangiare maiali, ma siamo nel bel mezzo di una fallacia del piano inclinato che riporta dritta dritta al cannibalismo di cui sopra.
Colgo anche (non per metterla sul personale, ma la vedo) una certa confusione su cosa sia il veganesimo e chi siano le persone vegane. Lo capisco un po' da quelle affermazioni che supponi fatte dal "vegano medio" e che, ti assicuro, non vengono fatte; un po' dal riferimento a quinoa, soia e avocado, alimenti la cui insostenibilità ambientale degli ultimi tempi è dovuta all'aumento di richiesta proprio dalle persone *non* vegane (la quinoa dai supposti salutisti, la soia come mangime animale, l'avocado in sushi e poke).
Poi ovviamente non è mia intenzione convincere te o chiunque altra persona di passaggio, sto semplicemente rispondendo a quelle che ritengo inesattezze o imprecisioni, e il massimo che posso ottenere è che si pensi più consapevolmente a cosa si ha nel piatto. :)
indiscutibilmente il video più bello sull'alimentazione che io abbia mai visto, grazie di esistere
HAHAHAHAHA ma io ti amo "di una mucca in un allevamento intensivo o di un pollo che vive schiacciato insieme ad altri 10.000 in un capannone più che l'aggressività dovremmo incorporare semmai la depressione" io morta. Voglio più videooooooo 😤😤
Che in effetti è proprio così. Nel senso, siamo tutti molto più depressi di un tempo
Ottimo video e complimenti per il punto di vista equilibratissimo che sei riuscito ad adottare!
Tutto quello che hai detto è sacrosanto, ma se pensiamo di sostenere 7 miliardi di persone con l'agricoltura tradizionale e l'allevamento al pascolo, ci stiamo illudendo parecchio...
Sono stato 6 anni vegetariano e adesso vegano da 2 anni. Sempre preziosi i tuoi video e anche in questo mi trovi d'accordo su tutto. L'unico appunto che mi permetto di farti è che la B12 non viene prodotta dagli animali; loro la assumono tramite il pascolo (solo in aree incontaminate dai pesticidi) o tramite i mangimi addizionati di B12.
Bravo, chiaro, esaustivo, preparato e competente! Finalmente!
In attesa del mondo idilliaco che descrivi alla fine, io rimango vegana! Video ben fatto come sempre :)
Giusta osservazione, gli allevamenti intensivi non sono ne morali ne sostenibili. Ma a causa della domanda esponeziale di carne, purtroppo sono la maggioranza.
Per chi invece non ci riesce ancora, suggerisco di limitare i prodotti di origine animale (in accordo con le proprie esigenze nutrizionali). È comunque un'ottima scelta!
Piccole realtà esistono, tante vendono anche online
Quindi una volta arrivato quel mondo idilliaco smetterai di essere vegana 🤔🤣
Idilliaco... tradizionale suvvia, esiste ancora, va valorizzato. Se poi uno vede le mucche come animali da compagnia e surrogati affettivi, non c'è pascolo che basti
Mettere il punto a questi giorni non mi sembrava doveroso ma Vendrame è sempre piacevole ascoltarlo.
Il miglior video che potevi fare.grazie
Come sempre un lucido ed impeccabile equilibrio.
Gli esempi che proponi come similitudini sono sempre esilaranti 😂
Quella della moto d'acqua m'ha spaccato! 😂
La buccia di banana 💀
La strage di cuccioli.... Stavo morendo
La depressione ereditata dalle mucche 🤣
Se ti vuoi frustrare falo ma con moderazione! 🤣
Se ci fosse un tasto con "mi piace al cubo l'avrei premuto. Molto interessante tutto quello che hai detto devo dire im maniera rispettosa ed educata. Bravo bravo
Il tuo discorso sulla sofferenza vegetale confonde la trasmissione d’informazioni colla comunicazione, la fisiologia colla coscienza… Insomma, ài suggerita una visione sichica delle piante di cui non mi sembra vi sian riscontri né indizî; dunque una supestizione animatistica.
Se invece indizî vi fossero, sarei curioso di cognoscerli.
Ottimo video....sei bravissimo...l'unica cosa che mi sento in disaccordo e che l'agricoltura tradizionale senza allevamento diventa intensiva con prodotti chimici inquinanti....io pratico permacultura,e ci sono moltissime alternative per fare agricoltura rigenerativa e funzionale senza allevamento.
Ciao Stefano seguo sempre i tuoi video, anche io studio nutrizione e tra qualche mese, se tutto va bene, saro pure io nutrizionista. Vorrei pero commentare il passaggio dove si parla delle sostanze tossiche che possono accumularsi nel corpo. A un certo punto fai un esempio con le bucce di banana dicendo che in poche parole, se ogni giorno si mangia un quantitativo di elementi tossici, il nostro corpo è equipaggiato per poterli eliminare senza troppa fatica. La mia domande è questa: non ci sono alcune sostanze che invece possono accumularsi (in particolare metalli pesati e altre tossine liposolubili) e che quindi sarebbe meglio evitare di introdurre ogni giorno (come la buccia di banana nel tuo esempio)? Mi chiedo inoltre se nei grassi animali queste tossine non si accumulino più che nei vegetali (poveri in lipidi) e che quindi il rischio che il corpo non gestisca più la disintossicazione possa essere più alto? In altri video parli dell'importanza della diversità di cio che mangiamo (e sono pienamente d'accordo) ma in questo video alcune affermazioni come "queste sostanze se in piccole quantità e ogni giorno è come se non ci fossero" potrebbero far pensare il contrario. Mi farebbe piacere, se trovassi il tempo, che mi rispondessi a queste domande o meglio ancora sarebbe interessante se potessimo discuterne. Grazie mille e un saluto.
Scusa se provo a risponderti io, a me verrebbe da pensare, visto che non ne sono certo, che fintanto che le dosi assunte di queste sostanze cancerogene sono entro un certo intervallo di quantità possono essere, come dice lui, correttamente gestite ed eliminate dal nostro organismo, in effetti è la dose che fa il veleno.
Poi se non ricordo male in diversi video suggerisce che non bisogna mai considerare un singolo nutriente o composto e trarre conclusioni affrettate, nel senso: poiché ogni alimento introduce tanti e vari nutrienti non bisogna considerarli separatamente ma invece vanno considerati in toto e cioè in come agiscono tutti insieme e quindi indirettamente suggerisce di assumere una dieta varia ed equilibrata perché potrebbero esserci alimenti che, per come sono costituiti, aiutano a gestire queste sostanze cancerogene e lavorano insieme al meccanismo di difesa del nostro organismo (antiossidanti?)
Ricapitolando ancora una volta, è la dose che fa il veleno e una dieta varia e equilibrata permettono di non avere problemi a lungo termine
Ciao! Recenti studi scientifici suggeriscono ciò che hai suggerito tu, pesticidi e inquinanti ambientali tendono ad accumularsi meglio nel grasso piuttosto che nei vegetali. Su pubmed troverai lo studio a cui mi riferisco.
La mia risposta è questa: non esistono sostanze che siano impossibili da eliminare per il corpo, ma esistono sostanze che sono più difficili da eliminare, e che quindi "tendono" ad accumularsi perché chi fa una dieta e uno stile di vita medio non dà al corpo sufficiente tempo di disintossicarsi naturalmente. Io pratico regolarmente digiuni di sola acqua (in questo momento sto digiunando, sto al dodicesimo giorno, ho programmato quattordici giorni) che sono fortemente e profondamente disintossicanti, e una delle tante ragioni per le quali è utile farli è appunto la capacità che il corpo ha di disintossicarsi "in profondità", di andare a prendere le porcherie più difficili da eliminare, quando si digiuna.
Video eccezionale! Complimenti, da trasmettere in prima serata
Ma come si fa a non amare questo Mozart della ragionevolezza contemporanea?
Semplicemente unico!!! Grazie infinite. Canale stupendo!