Per cortesia, potresti fare un video in cui parli dei salti temporali nei romanzi e come si scrivono in modo tecnico? Ti chiedo questo perché ho notato che nessuno è mai stato in grado di spiegarmi questa cosa. Grazie in anticipo.
Non saprei che pensare sui corsi o sugli esercizi di scrittura creativa. Confesso che tempo fa un docente di scrittura creativa si propose ad attempate signore amanti della lettura, con risultati fattuali difficilmente decifrabili ma ampiamente motivati in noto libro di Renate Dorristein di ampia preveggenza e lungimiranza. In breve non servono a plasmare nuovi scrittori o poeti. La scrittura non e' un mestiere o un lavoro che si impari con corsi o pratiche. Bisogna prima di tutto aver letto tantissimo (non esistono bravi scrittoro che non siano stati ottimi lettori) Eppoi e' ci vuole talento, ispirazione, e un peculiare approccio alla realta;' perche' lo scrittore scrive se ed in quanto abbia compreso, approfondito ampi spazi o spazi di nicchia della realta', in tal misura padroneggiandola (per usare un termine improprio e impreciso ma che renda l'idea). Un vero scrittore e' colui che riesce a scrivere non solo di se', ma anche degli altri, e' colui che dopo aver raccolto e ascoltato un ampio range di voci da ad essi una forma, una identita'. E' colui che ha molto osservato o addirittura si e' calato in molteplici realta' decidendo poi il rapporto con i propri personaggi. E' un narratore di storie sia che appartengano alla storia in senso proprio, sia, piu' frequentemente, che appartengano alla cronaca, alla minutaglia da almanacco o addirittura alle retrospettive di storia o di cronaca. Non parliamo poi dei generi letterali perche' solo i grandi scrittori sanno cimentarsi con tutti o alcuni generi. E' pacifico che nessun corso di scrittura creativa sia capace di licenziare uno scrittore. E allora servono? A che servono? Per servire servono eccome. Nel senso che oggi la gente legge poco e scrive ancora meno. Il tech e il web sono tutto un mondo che puo' essere usato e che e' utilissimo a certe funzioni E' un mezzo. Ma e' anche un mezzo che ha molto svilito il linguaggio. Perche' il suo linguaggio (la sua semantica) e' tecnologica. Al riguardo esistono numerosi recenti studi di matrice filosofica. E siccome la gente non sa piu' scrivere, ecco che il corso serve. Serve per supplire alla mancanza di studi ed esercizi che in tempi passati andavano dalle primarie alla maturita'. Punto.
Ci sono tante verità in quello che scrive Emanuela, senza dubbio, ma anche convinzioni personali che rispetto ma che non possono estendersi a tutti. La scrittura non è un mestiere? La scrittura è "anche" un mestiere (oltre che, certo, talento) che s'impara perché serve conoscere la tecnica, serve esercizio e molte volte bravi scrittori e scrittrici (di talento) hanno necessità di una guida, di saperne di più; altri no, non hanno bisogno di corsi ma di buoni editor. Leggere tantissimo: su questo non c'è alcun dubbio, non si può pensare di scrivere senza leggere. Che nessun corso di scrittura creativa possa licenziare uno scrittore? In realtà, anche questo non è del tutto vero perché ci sono stati autori che dopo un percorso di formazione sono riusciti a portare a termine il loro romanzo e a pubblicarlo. C'è sempre una grande varietà di situazioni e, nella scrittura, pochi assolutismi. Grazie dell'interessante contributo che ho molto apprezzato, è sempre importante il confronto.
Grazie mille Alessandra! Finalmente ho trovato alcuni buoni esercizi, in giro non se ne trovano per niente!
Mi fa molto piacere, buon lavoro.
Grazie Ale! 🥰😘
brava, molto chiara
Grazie Alberto
Per cortesia, potresti fare un video in cui parli dei salti temporali nei romanzi e come si scrivono in modo tecnico? Ti chiedo questo perché ho notato che nessuno è mai stato in grado di spiegarmi questa cosa. Grazie in anticipo.
Inserisco argomento in scaletta, grazie a te
@@AlessandraPerottili hai poi trattati?
@@antoniozarconelegevangeliu4863 li ho trattati ma non in un video specifico. Ma lo farò a breve.
Non saprei che pensare sui corsi o sugli esercizi di scrittura creativa. Confesso che tempo fa un docente di scrittura creativa si propose ad attempate signore amanti della lettura, con risultati fattuali difficilmente decifrabili ma ampiamente motivati in noto libro di Renate Dorristein di ampia preveggenza e lungimiranza. In breve non servono a plasmare nuovi scrittori o poeti. La scrittura non e' un mestiere o un lavoro che si impari con corsi o pratiche. Bisogna prima di tutto aver letto tantissimo (non esistono bravi scrittoro che non siano stati ottimi lettori)
Eppoi e' ci vuole talento, ispirazione, e un peculiare approccio alla realta;' perche' lo scrittore scrive se ed in quanto abbia compreso, approfondito ampi spazi o spazi di nicchia della realta', in tal misura padroneggiandola (per usare un termine improprio e impreciso ma che renda l'idea).
Un vero scrittore e' colui che riesce a scrivere non solo di se', ma anche degli altri, e' colui che dopo aver raccolto e ascoltato un ampio range di voci da ad essi una forma, una identita'. E' colui che ha molto osservato o addirittura si e' calato in molteplici realta' decidendo poi il rapporto con i propri personaggi.
E' un narratore di storie sia che appartengano alla storia in senso proprio, sia, piu' frequentemente, che appartengano alla cronaca, alla minutaglia da almanacco o addirittura alle retrospettive di storia o di cronaca.
Non parliamo poi dei generi letterali perche' solo i grandi scrittori sanno cimentarsi con tutti o alcuni generi.
E' pacifico che nessun corso di scrittura creativa sia capace di licenziare uno scrittore.
E allora servono? A che servono?
Per servire servono eccome. Nel senso che oggi la gente legge poco e scrive ancora meno.
Il tech e il web sono tutto un mondo che puo' essere usato e che e' utilissimo a certe funzioni
E' un mezzo. Ma e' anche un mezzo che ha molto svilito il linguaggio. Perche' il suo linguaggio (la sua semantica) e' tecnologica. Al riguardo esistono numerosi recenti studi di matrice filosofica.
E siccome la gente non sa piu' scrivere, ecco che il corso serve.
Serve per supplire alla mancanza di studi ed esercizi che in tempi passati andavano dalle primarie alla maturita'. Punto.
Ci sono tante verità in quello che scrive Emanuela, senza dubbio, ma anche convinzioni personali che rispetto ma che non possono estendersi a tutti. La scrittura non è un mestiere? La scrittura è "anche" un mestiere (oltre che, certo, talento) che s'impara perché serve conoscere la tecnica, serve esercizio e molte volte bravi scrittori e scrittrici (di talento) hanno necessità di una guida, di saperne di più; altri no, non hanno bisogno di corsi ma di buoni editor. Leggere tantissimo: su questo non c'è alcun dubbio, non si può pensare di scrivere senza leggere. Che nessun corso di scrittura creativa possa licenziare uno scrittore? In realtà, anche questo non è del tutto vero perché ci sono stati autori che dopo un percorso di formazione sono riusciti a portare a termine il loro romanzo e a pubblicarlo. C'è sempre una grande varietà di situazioni e, nella scrittura, pochi assolutismi. Grazie dell'interessante contributo che ho molto apprezzato, è sempre importante il confronto.