Come aumentare l'assorbimento della CO2 negli alberi 🌳

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  • Опубликовано: 15 окт 2024

Комментарии • 6

  • @nickromeo19861
    @nickromeo19861 2 месяца назад +1

    Altro punto su cui obbiettare. Quando parla del fatto che il posto dove ce una foresta le sue risorse non sono infinite ...
    Niente di più sbagliato . perché non siamo in grado di comprendere e vedere da un punto biologico le piante. La maggior parte delle persone pensa che una pianta vada ad impoverire un terreno , perché preleva ,acqua ,nutrienti ecc...
    È lesatto opposto. Una pianta tanto preleva e tanto ristituisce. Cioè prende acqua e non solo liquida come molti pensano ...ma utilizza l'acqua dagli esseri della pedofauna e pedoflora ,i primi composti da lombrichi ,collemboli,nematodi e piccoli insetti microscopici ,e batteri ( vitali ) che compongono il suolo , oltre alla seconda che sono composte dalle alghe e altri...poi nel terreno ci sono anche funghi e quindi ife funginee che teamite loro aumentano l'assorbimento delle piante con uno scambio simbionte ,la pianta da al fungo glucosio , il fungo permette alla pianta di assorbire più in lunghezza ,sia sali minerali e acqua. Oltre ai funghi micorizzici ci sono i saprofiti e parassiti ( importanti tutti perché in equilibrio nel sistema )
    Inoltre molte piante sono in grado di fissare l'azoto nell'aria attraverso un processo di azotofissazione nel terreno ... arricchendo cosi il suolo. Altre piante rilasciano essudati radicali ....che sono sostanze composte da amminoacidi, ecc... Che vanno a loro volta a nutrire i batteri che poi a loro volta vanno a nutrire le piante....altre piante sono in grado di andare molto a fondo con le radici e prelevare minerali in profondità e " tirarli su " e poi vanno a disposizione anche alle altre piante vicino. La lista è infinita. Questo problema è dato che la maggior parte della gente vede il suolo come un supporto ,come un materiale inerte ,che serve solo a sostenere meccanicamente la pianta ...invece bisogna imparare a vedere il suolo come un organismo vivo ...e le piante che prendono e danno al terreno ... quindi ce uno scambio infinito e perpetuo .... sennò come si spiegherebbe la foresta amazzonia che è li da millenni oppure le ultime foreste primarie vergini ???
    Inoltre quando una pianta muore ....il troncho che cade al suolo è più importante di qualsiasi altra cosa ... perché è cibo di molti coleotteri e detrivori che con il loro lavoro ,assieme a funghi e batteri degradano il tronco e lo riportano al terreno arrichendolo di humus. Quindi si una foresta o bosco che sia se non toccato dall uomo è infinito si autogestisce da solo ....chiudendo il cerchio dell'autosufficienza

    • @wownature_eu
      @wownature_eu  2 месяца назад

      Ciao, nel video, quando si parla del fatto che le foreste non hanno risorse infinite, ci si riferisce a luoghi specifici. Con l'aumento delle temperature, le piante sono costrette a migrare verso l'alto, il che porta a uno spazio sempre più ridotto per crescere (in montagna, più in alto si sale, meno spazio c'è). Inoltre, devono affrontare la carenza di acqua e nutrienti.

  • @nickromeo19861
    @nickromeo19861 2 месяца назад +1

    Poi ci sarebbero un infinità di altre cose da dire ...ma sarebbe estremamente troppo lungo ....questo era solo un discorso iniziale....tanto per far capire quanto non ne sappiamo nulla delle piante ...o poco ....e pensiamo noi umani di insegnare a loro.....esempio con il diradamento

    • @wownature_eu
      @wownature_eu  2 месяца назад

      Dalle piante c'è sempre da imparare, e fortunatamente abbiamo colleghi come il TESAF e l'Università di Padova, di cui siamo uno spin-off, che continuano a migliorare le ricerche in questo campo anno dopo anno. Il diradamento è un'ottima soluzione per rendere il bosco più resistente e accelerare processi che in natura avvengono più lentamente. Questo può aumentare la sicurezza in determinate aree. Accelerare la crescita può essere utile, ad esempio, per ripristinare un versante dopo un evento estremo, come è avvenuto con Vaia.

  • @nickromeo19861
    @nickromeo19861 2 месяца назад +1

    Non va mai fatto un diradamento... Devono essere lasciati così come sono...le piante sono arrivate prima dell uomo. Nessuno "gestiva " le foreste ...mi fa ridere il termine gestire. Come se le piante non se la cavassero senza uomo . La forestale ha fatto tantissimi danni nelle foreste .. quando si fa diradamento entrano i raggi diretti del sole..iniziando un processo veloce di evaporazione dell'acqua contenuta nel suolo. Il top soil ,il primo strato di terreno humifero. Facendo così le piante devono preoccuparsi di contenere o riparare il danno comprendo il prima possibile il suolo, con rovi ,piante pioniere ecc... In natura non esiste un suolo scoperto ....sia di piante vive , erba , rovi , in tal caso si va incontro al processo di disertificazione. Non sono miei pensieri ..sono studi fatti da scienziati. Seguo ed ho avuto l'onore di conoscere il Prof. Stefano Mancuso .. botanico e neurobiologo vegetale oltre che divulgatore, ci sono libri che spiegano del metodo dello scienziato giapponese Miwayaki che piantava tante piante molto fitte ( 3 / 4 piante per mq ) e non vanno in competizione ma si aiutano ,tramite connessioni radicali, ife funginee, essudati radicali e tanti altri sistemi . Se osservate un bosco che non è mai stato toccato dall'uomo ( rarissimo ) è totalmente coperto ,inglobato,chiuso ,pieno di rampicanti ,liane e piante a tutti i livelli, arbusti, erbe basse da ombra, liane ,piante medie e piante climax finali che sono quelle che formano la canopy . L'ho fanno perché chiudersi e non fare entrare i raggi diretti del sole significa ridurre al minimo la traspirazione e l'evaporazione dell'acqua... quindi evitare di perdere umidità. Cosa che in questi periodi di siccità è estremamente utile. Quindi per favore non raccontiamo stupidaggini di diradare boschi o peggio di pulirli ...si pulirli ma dall'immondizia lasciata dall essere umano .
    E soprattutto lasciate perdere i forestali ( mio zio è forestale ...consiglio dato anche da lui )

    • @wownature_eu
      @wownature_eu  2 месяца назад +1

      La gestione forestale è un tema complesso, con molte prospettive da considerare. Le foreste hanno una straordinaria capacità di autorigenerarsi, ma il diradamento non è una soluzione universale. Si tratta di un intervento mirato, utile in contesti specifici, come dopo eventi estremi o in aree a rischio di incendi, dove può contribuire a creare condizioni più sicure e a rendere il bosco più resiliente.
      Il nostro obiettivo è quello di accelerare processi naturali che richiederebbero molto più tempo, specialmente in zone dove la sicurezza pubblica è fondamentale. Anche nelle aree in cui interveniamo, adottiamo pratiche che rispettano la natura: piantiamo alberi molto ravvicinati e lasciamo che l'erba cresca, favorendo l'umidità del suolo e creando ombra.
      Man mano che le piante crescono, si auto-selezionano, lasciando spazio agli esemplari più forti e adattati. Questo processo naturale è fondamentale per garantire un bosco sano e diversificato nel lungo termine. L'equilibrio tra intervento umano e dinamiche naturali è delicato, e il nostro approccio è sempre guidato dal rispetto per l'ecosistema e dagli studi di forestali, agronomi, botanici con solide base scientifiche. Anche per questo ci affidiamo all'Università di Padova e ai suoi Professori.