Tutta colpa del '68. O del '69. O no?
HTML-код
- Опубликовано: 8 июл 2024
- Ritorna Giovanni Federico e ritorna la storia, ragionata.
Anche in versione podcast qui:
⬇️🎧
bit.ly/Federico_Storia_68-69_...
_____________________________
#LiberiOltre
Contribuisci al nostro futuro 👉 opencollective.com/liberi-oltre2
FACEBOOK / liberioltreleillusioni
TWITTER / liberioltre
TELEGRAM t.me/liberioltre
INSTAGRAM / liberioltre
SOUNDCLOUD / liberioltre
SPOTIFY bit.ly/SpotifyLO
Sempre interessantissimo il prof. Federico. Un voto a favore per una rubrica tutta sua
Aspettiamo come il Natale la puntata del prof Federico sulla rivoluzione agricola
Visto che il prof boldrin lo chiede, non ci starebbe bene una puntata sul legame tra criminalità organizzata e sottosviluppo Mezzogiorno? Andando alle radici storiche del tema. Mi scuso in anticipo se il tema è già stato trattato e mi è sfuggito
I contributi storici di Liberi Oltre sono sempre ottimi
Un voto a favore di una lezione sulla Rivoluzione Agricola.
Sempre apprezzabilissimo il prof Federico! Un tema molto interessante sarebbe l'Iri e le privatizzazioni degli anni '90, visto che sono uno dei cavalli di battaglia della sinistra e dei sovranisti. Lo stato imprenditore era così efficiente? L'Italia ha svenduto i suoi asset? L'Iri ha fatto anche cose buone?
Lo Stato Imprenditore negli anni ‘40 e ‘50 è stato decisivo per la ricostruzione del tessuto industriale. Ma anche per colmare i gap che azzoppavano la capacità produttiva, come la carenza di materie prime e semilavorati, energia, oltre alla realizzazione di infrastrutture. Sostanzialmente nel 1948-1973 ha funzionato in modo simile ad esempi analoghi in Giappone e Corea (la POSCO) dove grandi aziende para-statali siderurgiche e metallurgiche colmavano le carenze di materie prime importate dando al Paese che li costruiva grossi centri di lavorazione della materia importata. Con la crisi energetica e la transizione ad una economia di servizi, le partecipazioni statali finirono superate dai tempi. Dal ‘71 in poi col decreto Colombo per Gioia Tauro, il sistema degenerò nella corruttela e nella distribuzione di prebende per comprare consenso elettorale.
OMG Federico make his shocking return in Liberi Oltre
*makes
Bentornato prof. Giovanni Federico! Grazie!
questi incontri col prof Federico sono splendidi.
Grande Giovanni Federico! Boldrin non interromperlo sempre, fagli finire l'argomentazione e poi commenta, gli rompi il ritmo
Se vuoi fare tu, il posto e' disponibile.Fammi sapere.
Prof. Federico un vero patrimonio! Rubrica personale assolutamente. Di argomenti ce ne sarebbero a paccate.
Devo ancora vedere il video ma già godo come un cammello.
Bentornato Giovanni. Che gioia 🍾
Discussione eccellente. Aspetto la seconda puntata! Grazie ancora per il servizio pubblico che offrite.
Il primissimo piano del prof Federico alla Sergio Leone è fantastico.
Suggerimento, sarebbe interessante una serie storica sull'economia giapponese
Da giovane uniersitario un resoconto del declino universitario italiano sarebbe interessantissimo. Come al solito analisi lucide ed interessantissime dei prof, quoto l'appello di Boldrin per una rubrica fissa.
In realtà c’è già questo video. “Dateci la university of California” del liberioltre di ottobre 2019
Sempre un immenso piacere ascoltare il professor Federico. Grazie
Non ho ancora visto il video ma il prof Federico e la serie sulla storia economica sono sempre una gioia per il mio cervello. Grazie mille.
Interessante. Aspettiamo la storia della rivoluzione agricola
Michele troppi video, non riesco a starti dietro e mi dovrei laureare accidenti!
E' un piacere ascoltarvi!
Condivido Prof. Boldrin: rubrica Prof. Federico 👌
Grazie!
Molto interessante. Un focus sul sistema industriale, su come si è evoluto, suo distretti e su quando è nata la leggenda del "piccolo è bello" sarebbe utile.
Seconda puntata, a furor di popolo.
Infatti è arrivata, e va vista.
questo è il singolo format di youtube piu' bello di tutti. GRANDISSIMO GIOVANNI FEDERICO
Bentornato prof! Sì, l'idea di una rubrica guidata da lei in autonomia è ottima
Buona sera prof FEderico
Bentornato professore, finalmente! Rispondo all'appello: sarebbe molto interessante un approfondimento sulla Great Divergence e il relativo dibattito tra Pommeranz e De Vries ("Colonies+Cotton+Coal" vs "Industrious revolution"). Volendo si potrebbe fare una breve serie ripercorrendo l'evoluzione economica di Cina e Europa dall'antichità ad oggi, ci sono bei paper di Scheidel per l'epoca antica e molto altro per l'epoca medievale e moderna.
A differenza di altri, che sono solo brillanti e competenti, il professor Giovanni Federico è anche un uomo simpatico che parla in modo gradevole e secondo me da solo o con degli intervistati suoi, oltre ad essere interessante, come sempre è, sarebbe anche gradevole
prof... un umile consiglio....non interrompa così spesso l'interlocutore... ne gioverebbe la qualità dell esposizione di Federico
Suggerisco una serie di video sulla "storia economica" di diverse aree del mondo (Europa occidentale, Europa orientale, Nord/Sud America, Africa, Asia ecc), con magari degli approfondimenti su alcune nazioni specifiche (es Cina/India).
Prof. Federico teach me tonight. Grazie
Gran bel video complimenti
1:02 Giovanni Federico TOP LIBBERISTA
IMHO il principale problema degli anni 70 fu la alta inflazione che incentivò ad allocare il risparmio in case e non in capitale produttivo rallentando il rapporto capitale/lavoro.
Se potete mettere qualche link utile sarebbe perfetto. Grazie per il vostro lavoro!
Best serie
Consiglierei un bel libro di storia sull'Europa: Storia d'Europa di Norman Davies.
Grazie del bel video.
Sarei curioso di sapere che ne pensa Federico di Barbero e del suo lavoro
Grande Giovanni Federico!
Se Cassese ci stesse un'intervista con lui sarebbe top
Concordo
Sarebbe bello una puntata sulla Globalizzazione e i suoi effetti nel mondo e sull'italia
Suggerisco la puntata sulla cancellazione del debito tedesco che Boldrin e DeBlasi hanno ipotizzato qualche settimana fa!
sarebbe bello vedere un'intervista a Cassese
Siete due miti.... Michele promettimi che farai un video per spiegare le dinamiche economiche che hanno portato al fallimento del sistema delle mutue sanitarie degli anni 70 che hanno portato alla disastrosa legge 833 del 1978 con rimborsi delle ASL e pie di lista e spese pazze in sanità
addirittura l'istituzione del son sarebbe disastrosa?
@@supersaggioooo per come l'hanno gestita economicamente si... Infatti si è dovuto rifarla nel 1992...
Dal 1973 al 1990 la spesa sanitaria era intorno al 5-6% del pil, molto sostenibile. Le cose cominciarono a degenerare quando le competenze passarono piano piano alle regioni, dagli anni '90 in poi.
Il sistema delle mutue era diseguale perchè basato sul reddito o roba del genere.
@@sogar7926 sei seriamente convinto che gli eccessi di spesa siano solo riconducibili ai primi anni 90??? Ospedali ovunque nati con piccole partecipazioni cittadine, a pochi chilometri di distanza con reparti doppione per garantire primariati e ruoli di direttore e posti statali e voti in tutte le zone meno ricche di Italia ti sembra siano state il fiore all'occhiello dell'Italia? Con meno personale e meno ospedali riusciamo oggi a garantire uguale e spesso miglior servizio e pensi che non ci siano stati sprechi o interessi politici spropositati nel gestire la sanità?? Si spendeva apposta di più ogni anno per timore di avere l'anno dopo meno finanziamenti... Questo era il rimorso a pie di lista... Nessuna realtà, neanche la più superflua si sognava di dichiarare un posto letto o un reparto o un ospedale "superfluo"....dovevi avere non la garanzia di salute a portata di mano ma proprio l ospedale... Si pensava così...
la storia è appassionante..vedrei bene il prof Federico come il prof Barbero star di youtube
Rivoluzione agricola, sì per favore!
Sono una persona semplice. Vedo il Prof. Federico? Metto like e commento.
C’è un libro di Andrea Capussela “declino. Una storia italiana” che ripercorre le cause storico-culturali-istituzionali che hanno portato al declino economico italiano. L’analisi si fonda su una letteratura enorme, ed è molto tecnica. Secondo me Capussela potrebbe essere un ospite per discutere di queste tematiche
Conosco il libro. Devo dire che lo trovo ripetitivo e mediocre, senza alcun insight analitico originale. Ripete cose che trovavi su nFA dieci anni prima.
Non ha tutti i torti prof, e in realtà sospettavo la pensasse così, però è un second best in attesa di un opera unitaria da parte sua o di liberioltre. Ho pensato che siccome ne ha discusso con Emanuele felice, e che adesso il canale si sta aprendo molto, magari si sarebbe potuto fare un dibattito costruttivo a vantaggio di tutti quanti
ChunChen Thai esatto. Con tutto il rispetto (ma non troppo) per Felice, direi che Capussela è ben più qualificato - anche se lo conosco poco (so che è ordinario alla Brown University in US). Si potrebbe fare il dibattito anche con il prof Federico, o se a Boldrin sta proprio sui coglioni fanno solo Federico e l’ospite
@ChunChen Thai veramente la critica nel commento sopra è che il libro ripete concetti ed analisi fatte anni prima da Noise from America, su cui Boldrin scrive. Non so se sia una critica valida, ma la critica va in direzione completamente diversa dal "non la pensa come me".
Ma visto che il prof ha tirato fuori l'idea di una rubrica del prof Federico in solitaria o con ospiti ne lancio una mia, non sarebbe interessante se avesse Barbero come ospite? Per quanto abbia le sue idee politiche che tutti conosciamo potrebbe uscirne fuori qualcosa di interessante e dare al canale anche maggiore visibilità.
Barbero di economia ne capisce poco, per sua stessa ammissione. Infatti almeno su youtube, parla per aneddoti, esempi, grandi affreschi... Tieni presente che sono un fan di Barbero, mi sono visto tutti I video in cui parla, alcuni piu di una volta. Ma non sarebbe adatto a ripercorrere analiticamente la storia economica. Almeno secondo me.
Ps... aggiungo i complimenti per il bel video, as usual
Queste sono vere e proprie lezioni di storia recente del nostro paese
C’è qualche libro che il Prof. Federico consiglia sull’argomento? Grazie..
Domanda: perché la nascite cominciano a collassare dall'inizio degli anni Ottanta, nonostante ci fosse una situazione economica enormemente favorevole per quasi tutte le famiglie? E nonostante ci fosse un mare di giovani (nati tra la fine anni 50 e negli anni 60, quasi un milione di nascite all'anno)? Se l'Italia avesse mantenuto un tasso di natalità attorno a 1,8, che Italia sarebbe oggi? La popolazione sarebbe notevolmente più giovane, probabilmente l'economia, ma anche la politica, avrebbe un dinamismo molto diverso.
Perché il discorso è sempre aumentare la domanda no?mah...
proprio perché, essendo certi che i figli arrivino alla maggiore età le popolazioni tendono a produrre meno figlia caso ed pianificare meglio la loro vita. oltretutto molti potrebbero preferire una macchina nuova ad un infante, e finirebbero per prendere la pillola.
Perché le donne vanno a lavorare
Veramente le nascite sono collassate a metà anni '60.
Comunque le ragioni per cui non si fanno figli hanno ben poco di economico in senso stretto. Spesso è una questione culturale e spesso tanta gente semplicemente non vuole ridurre il proprio tenore di vita.
@@sogar7926 Se è una questione culturale, perché non cambiare la cultura? Con il crollo demografico crolla l'economia, e se la barca affonda affondano tutti. Questo mi sembra uno dei limiti del discorso politico liberale per cui ognuno è libero di scegliere sempre e comunque. Certo bella cosa la libertà, ma se la sommatoria delle scelte individuali fa collassare il sistema, non mi sembra un approccio corretto al problema. Sulla questione nascite, mi pare che ci sia un fatalismo totale, tipo Insh'allah. Ma l'accettazione di questo fatalismo implica necessariamente l'accettazione di un crollo da cui è praticamente impossibile salvarsi. Qualcosa, da qualche parte, dovrà comunque cambiare.
SUGGERIMENTO PER IL PROF FEDERICO: Dibattito storiografico sul famoso libro di K.Pomeranz sulla divergenza, pls mettete mi piace per farlo risaltare
A questo punto sarebbe davvero interessante invitare uno dei protagonisti di quegli anni che magari abbia la compiacenza di interloquire nella maniera in cui ci avete abituato, spiegandogli che non si tratta di inviti trappola / agguato stile tv spazzatura, ma di una bella occasione di riflessione su questi temi fondamentali. Penso a figure della sinistra italiana che magari siano affrancate dai doveri politici contingenti e che possano più liberamente esprimere un punto di vista sincero. Credo che vi sia più di qualche esponente che avrebbe piacere di condividere idee utilizzando dati e razionalità come fate voi, cosa che ormai nella vulgata direi dominante sta diventando quasi un modo di fare esotico. Davvero complimenti per lo stile e i contenuti di questo canale, da quando vi ho scoperti ho staccato proprio la spina al mio televisore.
Sarebbe bello sentire la Bonino su questo canale
Si, io pensavo a personaggi come Cofferati o Fassino, anche se sono ancora nell'agone politico, però sicuramente anche la Bonino sarebbe molto interessante.
in realtà sarebbe più interessante qualche ex DC dell'epoca, visto che sono loro che hanno fatto disastri come spiegato dal prof
@@massimosclavi2038 beh chi era al potere all'epoca oramai è morto, o è un quasi centenario.
@@MSkalda Cirino pomicio? Scotti?
Giovanni Federico pare opera di Caravaggio. Io più che da una webcam, inizierei da una lampada.
L'importante é che si senta bene dai😂
Ma la cosa assurda che la storia a scuola si ferma alla seconda guerra mondiale. Nessuno approfondisce la seconda metà del 900
Per me il trucco è fare come noi al liceo, salti le Guerre d'indipendenza e voli verso il '900
Da docente, posso dirti che andrebbero un po' rivisti gli spazi dedicati ad alcuni fenomeni storici. Saltare le Guerre d'Indipendenza non ha senso perché non ti fa capire perché siamo come siamo. Ciò non toglie che si possa arrivare ugualmente almeno agli anni '70-'80, volendo, magari creando dei percorsi ad hoc (es. L'evoluzione del debito pubblico italiano dal Regno in qua).
Sono d'accordo, diciamo che la prof al tempo ha colto l'occasione per saltare una parte che non le piaceva... Percorsi ad hoc magari trasversali tra le materie, sarebbe un bel passo in avanti
Guardo il video. Comunque se uno ha meno di cinquant'anni deve odiare il "Pio" Mariano Rumor. Presidente del Consiglio tra il '68 e '70
Il problema dell'esplosione della spesa pubblica e dell'espansione delle funzioni dello stato, oltre che un problema economico che porta al disastro, è anche un problema di libertà.
Dove lo stato moltiplica i regolamenti e monopolizza i servizi, lo spazio di scelta diminuisce ed il controllo sulla vita individuale aumenta .
Non capisco come va letta l'ultima curva. Cosa ci dice della situazione italiana?
Mito assoluto
Cassese potrebbe accettare, va spesso in televisione anche a dibattere, quindi si potrebbe tentare.
Mio commento tattico e ora ascolto
Suggerimento: sarebbe interessante un focus su un'altra papabile data di inizio declino italiano, ossia il turning point 1963-64 quando, cioe', le potenziali riforme (con la R) del primo governo di centro-sinistra (DCI + PSI) vennero ostracizzate dall'imprenditoria privata, la destra DC, Banca d'Italia e le istituzioni pubbliche come ad es. le forze dell'ordine, nel timore di una possibile "sovietizzazione" (eh si', alcune parole sono dure a morire).
Ok
1.13 la crescita è limitata perché è aumentata la spesa pubblica. Non mi pare che sia l'unica causa della mancata crescita la spesa pubblica. Politiche monetarie sbagliate e riversate con aumento del cunro fiscale su classi sociali dipendenti mentre altri classi come ancora oggi alcuni liberi professionisti e commercianti che dichiaravano meno dei propri dipendenti, mentre al sud radicava l'apparato dirigenziale legato al nero ed in parte alla criminalità organizzata.
Credo che non basti spiegare la 'crisi fiscale dello Stato' nei termini di aumenti della spesa sociale, mi pare importante sottolineare, come ha fatto il prof., gli squilibri del sistema produttivo (dualismo nord /sud) e le trasformazioni demografiche e la riduzione della produttività, che inizia con la maturità industriale o sviluppo del terziario.
Se per crescere ci vuole la fine di una guerra mondiale vuol dire che il paese non sta in piedi alla radice, alla faccia della Costituzione “più bella del mondo”.
Senza un Bill of Rights siamo sempre stati e sempre saremo sudditi.
Non lo sapevo, personalmente pensavo Berlusconi avesse fatto danni sul debito, in realtà dal 1994 il debito/PIL è continuato a scendere (fino al 2011).
Grazie
Super interessante. Da profano, qualcuno può spiegare più nel dettaglio l'ultimo grafico che è stato mostrato?
l'ultimo grafico meriterebbe una puntata a parte!
Il grafico mostra l'andamento della produttività totale dei fattori(TFP) . Detto siinteticamente se mmetti capitale e lavoro nel sistema economico produci una certa ricchezza ( PIL) immagina di immettere ogni anno la stessa quantità di capitale e lavoro ma di ottenere anno dopo anno un PIL sempre maggiore, questo accade perché anno dopo anno il sistema economico impara ad usare la stessa quantità di capitale e lavoro in modo sempre migliore e produrre più ricchezza, cioè aumenta la sua produttività. Il grafico mostra che la produttività italiana cresce dal dopoguerra fino al 1980 poi crolla talmente tanto che oggi il livello e' simile a quello degli anni 50. La Germani tanto per fare un esempio ha una produttività che cresce rispetto al passato.
Non concordo con l'affermazione che il PCI non contasse nulla negli anni del compromesso storico, vero è che non avesse uomini al potere (viceministri,sottosegretari ecc..) pero' posso assicurare che quanto mi racconto' anni dopo mio Padre (che come imprenditore metalmeccanico ebbe molto a che fare con le cooperative rosse nel campo dell'edilizia) delinea uno scenario in cui il PCI pur non esponendosi mai direttamente riusciva a far ottenere alle "sue" cooperative ricche commesse da parte dello stato...in pratica "due piccioni con una fava" .....non mi espongo direttamente con persone al governo pertanto se le cose vanno male la colpa è degli altri ed intanto mi finanzio attraverso le societa' che controllo grazie all'ottenimento di decine di appalti di forniture pubbliche che mi vengono dati per il mio ruolo nel sorreggere il governo di altri......poi tiro fuori anche la "questione morale"........
Insomma il corporativismo reale
Aprite qualche finestra a casa dell esimio prof Federico 😂
Si accingeva a giocare a poker con gli amici. Con soldi veri!
3 generazioni di metastasi e ancora qualcuno pensa: "arrivo io e "puff" diventiamo la Svizzera..." Ormai sono sempre più del partio dell'eutanasia
per forza fai politiche più di sinistra ( col pci al 30%) che vicine al pli ( 4%) , perché se fai politiche liberali la volta dopo il pci vince le elezioni e si piglia il governo .
giulia maria crespi è viva
Altro che Barbero!
Ad ognuno il suo dai!
@@giulianorolle9342 si dai era per dire
Boldrin cazzo, non parlare sempre sopra agli altri.
Dai mo, fa perdere fluidità al discorso..
Anche in Francia il 68 ebbe prevalenza marxista o sbaglio?
Non proprio. Il ‘68 francese fu soprattutto anarcoide: l’immaginazione al potere! Tra i marxisti, c’era una forte componente trotzkista (quindi entrista), in seguito divenuta riformista (=realista). Dato il dinamismo del sistema politico francese e la buona qualità della sua amministrazione pubblica, molti soixante-huitards divennero classe dirigente, nel pubblico e nel privato, contribuendo alla modernizzazione del Paese.
@@giuseppecacciato2277 interessante, grazie
È che basavo la mia impressione su Godard e cose simili, non colgo benissimo le sfumature del marxismo
sono aumentati i servizi statali ,per questo sono aumentati i lavoratori statali . il clientelismo c'è sempre stato , non è esploso e sicuramente non ha niente a che fare col '68 .