Abbiamo la risposta all’opera filosofica di Aristotele chiamata Organon mediante la prima opera chiamata Categorie : la 1ª proposizione dell’ Organon di Aristotele chiamata Categorie : è: le categorie sono la completezza completa di classi di grado basati su gruppi raggruppamenti raggruppati dal giudizio raggruppante
Ma non si contraddice questa volta lui stesso? Se sostiene che il "non-essere non esiste" ecc, come può parlare della morte, e tanto più in questi termini? La trasformazione e il cambiamento è solo nell'apparire, ma l'essere non cambia né può farlo. Comunque per chi potrebbe essere interessato, copio anche qui uno scritto che ho messo sotto il video successivo “[...] l'uomo, al tempo del Buddha, scopre l'autocoscienza. Il Buddha va oltre: scopre l'inganno di questo atman o soggetto; ci fa vedere, cioè, come, malgrado tutto, l'autòs, il se stesso della coscienza, finisce con l'essere trattato come un héteros, un altro, più o meno oggettivato. Quando il soggetto torna a se stesso, quando il soggetto diventa cosciente, si reifica, si oggettivizza, cessa, in fondo, di essere soggetto, si sdoppia e una sua parte (almeno quella che si conosce) si trasforma in oggetto. La coscienza più profonda non è autocoscienza. In altre parole: l'identità A è A non è possibile, è un inganno. O A è A' e quindi l'identità non è completa: l'oggetto che si conosce non è del tutto identico al soggetto che conosce; oppure l'identità è assoluta, A è A, ma allora l'identità è superflua, dato che assolutamente tutto ciò che la prima A è, è ciò che è anche la seconda A, per cui non ha senso parlare di una prima e di una seconda A. L'unica formulazione non tautologica sarebbe dunque la semplice affermazione A è. Il Buddha a questo punto direbbe: l'A che è dell' “A è” non è l'A soggetto della formula d'identità, ma il predicato; sarebbe a dire che la prima A non è, l'unica che esiste è la seconda : “è A”. Non vi è identità perché il soggetto non esiste. Tutto ciò che è, è predicato; per questo esistiamo. Predicati, certo, di un soggetto che non è tale perché, nell'esprimere il mondo, o meglio, nel rendere l'Essere predicato, esso è morto, si è completamente svuotato, ha dato tutto ciò che aveva e ciò che era, tutto ciò che è la sua autentica e totale espressione alla sua manifestazione, epifania, persona, al cosmo, mondo, samsara...” (R. Panikkar, Il silenzio del Buddha, ed. Mondadori pp.162-3)
Il mondo è principio di non contraddizione esempio: Se si è a Genova non si è a Firenze così come se si è a Savona non si è a Siena così come in ultima analisi se sì è a Padova non si è a Roma
Se l'amore è diventare altro quindi volontà di morte, mi sembra evidente che sia anche volontà di una manifestazione dell'essere con tutta la sua potenza. Si potrebbe affermare che il divenire e quindi l'amore, è volontà di potenza contro il nulla
Il mondo è il totale dei princìpi di non contraddizione . Esempio. Se si è Savona non si è a Pavia così come se si è a Pavia non si può essere allo stesso tempo a Campobasso
A)”Uccidere qualcuno implicherebbe la volontà di morte. “Cioè? B) “costruire una casa è volontà di morte camuffata. “Camuffata da cosa e perché? C) “l’amore è volontà di morte mascherata. Il cristianesimo non vuole sentirselo dire”. E allora? La scena mi ricorda una lite condominiale tra l’amore, la morte e la Chiesa, possibilmente in uno scenario messicano. D) “quando diciamo che A diventa B” è la stessa cosa che dire “ B incomincia a essere”? Le due affermazioni sono diverse perchè hanno un contenuto informativo diverso. Faccio un esempio concreto. La Signora Rossi sta abbandonando un frigorifero nel bosco(A) e io me ne accorgo(B). Altro scenario: nel bosco scorso il frigorifero abbandonato(B). La scienza non ha nulla da dire su A e B, si limite a osservare una relazione causale tra A e B nel primo caso e l’apparizione “misteriosa” di B nel secondo caso: le qualità sensibilità di A non migrano verso il nulla trasformandosi nelle qualità sensibili di B. Proviamo ad applicare lo stesso ragionamento alla legna e alla cenere. Nel primo caso vedo la legna(A) e la sua trasformazione in cenere(B) che mi porta a ipotizzare un nesso causale. Nel secondo caso vedo soltanto la cenere(B). Il contenuto delle affermazioni è diverso perché nel primo caso posso fare previsioni sulla quantità di cenere, sulla sua temperatura e così via ma, di nuovo, la scienza non è interessata a entificare la legna e la cenere. Basta che i conti tornino.
Da quel che mi pare di capire..Severino nella sua struttura originaria vuole dimostrare l'assurdità della concezione nichilista di un mondo diveniente..dice che a dispetto da ciò che appare il mondo è come una bobina cinematografica in fotogrammi tutti eterni e quindi senza tempo..la nostra coscienza lì scorre tutti uno dopo l'altro..e da qui c'è il senso illusorio di uno scorrimento temporale degli istanti che in realtà sono Tutti eterni..insomma alla fine lui con l'esempio dell'A=B...ecc ecc..vuole andare a parare che non può esistere nessuna trasformazione, nessuna volontà, nessuna azione, nessun reale passaggio da A a B..queste rimarranno in eterno entrambi..è la nostra coscienza che percepisce il passaggio da A a B
Un pezzo di legno non può diventare una scultura senza il contributo dello scultore. È una descrizione stilizzata ma rappresentare il piccolo universo della bottega del falegname senza tenere conto dello stato di tutte le variabili è assurdo. (Legno non lavorato, falegname inoperoso) diventa ( statua, falegname affaticato dal lavoro). Severino si ostina a ragionare in maniera monodimensioale muovendosi “miracolosamente” dal ciocco di legno alla scultura senza rilevanza alcuna per il lavoro del falegname. Ma che robaccia è?!
Esattamente, esclude (e non risponde) dal sistema il fattore dell'intervento esterno che innesca il processo. Una pepita d'oro non diventa una collana per autodeterminazione. Probabilmente ti risponderebbe che anche l'intervento umano è "scomponibile" in una serie di stanti eterni corrispondenti a ciascuna fase del processo di lavorazione del legno o dell'oro. Ma l'obiezione sarebbe: come può lo stante x del legno avere le proprietà dell'esistenza in sé e per sé se senza il mio intervento non sarebbe mai esistito? Perché in un certo senso, in tutte le attività di produzione, l'uomo è il "demiurgo" di qualcosa che prima non era quella cosa.
Il microfono si è inchinato sentendo parlare di Aristotele : battuta formidabile di Emanuele Severino. Eccezionale Emanuele Severino
Credo che questo sia il punto cruciale della filosofia di Severino.
"e l'amore, lo salviamo l'amore? NO!" ridopiango. vince lui.
Emanuele Severino il filosofo con una intelligenza profonda e straordinaria
Grandioso Emanuele Severino: una ragione in più per leggere i suoi libri 📚
Grandioso Emanuele Severino come sempre
Stra-ordinario Severino.
Grandioso Emanuele Severino
i commenti dei matti sotto i video di Severino sono forse la cosa più spassosa di internet
Straordinario Emanuele Severino
Il qualcosa è ciò che si comprende come l’ indietro e non l’ avanti del mondo
14 minuti di parole straordinarie
Strepitoso Emanuele Severino
l'amore è la volontà di morte mascherata
Eccezionale Emanuele Severino
Abbiamo la risposta all’opera filosofica di Aristotele chiamata Organon mediante la prima opera chiamata Categorie : la 1ª proposizione dell’ Organon di Aristotele chiamata Categorie : è: le categorie sono la completezza completa di classi di grado basati su gruppi raggruppamenti raggruppati dal giudizio raggruppante
Ma non si contraddice questa volta lui stesso? Se sostiene che il "non-essere non esiste" ecc, come può parlare della morte, e tanto più in questi termini? La trasformazione e il cambiamento è solo nell'apparire, ma l'essere non cambia né può farlo.
Comunque per chi potrebbe essere interessato, copio anche qui uno scritto che ho messo sotto il video successivo
“[...] l'uomo, al tempo del Buddha,
scopre l'autocoscienza. Il Buddha va oltre: scopre l'inganno di
questo atman o soggetto; ci fa vedere, cioè, come, malgrado tutto,
l'autòs, il se stesso della coscienza, finisce con l'essere trattato
come un héteros, un altro, più o meno oggettivato. Quando il
soggetto torna a se stesso, quando il soggetto diventa cosciente, si
reifica, si oggettivizza, cessa, in fondo, di essere soggetto, si
sdoppia e una sua parte (almeno quella che si conosce) si trasforma
in oggetto. La coscienza più profonda non è autocoscienza. In altre
parole: l'identità A è A non è possibile, è un inganno. O A è A'
e quindi l'identità non è completa: l'oggetto che si conosce non è
del tutto identico al soggetto che conosce; oppure l'identità è
assoluta, A è A, ma allora l'identità è superflua, dato che
assolutamente tutto ciò che la prima A è, è ciò che è anche la
seconda A, per cui non ha senso parlare di una prima e di una seconda
A. L'unica formulazione non tautologica sarebbe dunque la semplice
affermazione A è. Il Buddha a questo punto direbbe: l'A che è dell'
“A è” non è l'A soggetto della formula d'identità, ma il
predicato; sarebbe a dire che la prima A non è, l'unica che esiste è
la seconda : “è A”. Non vi è identità perché il soggetto non
esiste. Tutto ciò che è, è predicato; per questo esistiamo.
Predicati, certo, di un soggetto che non è tale perché,
nell'esprimere il mondo, o meglio, nel rendere l'Essere predicato,
esso è morto, si è completamente svuotato, ha dato tutto ciò che
aveva e ciò che era, tutto ciò che è la sua autentica e totale
espressione alla sua manifestazione, epifania, persona, al cosmo,
mondo, samsara...”
(R. Panikkar, Il silenzio del Buddha, ed.
Mondadori pp.162-3)
Un video eccezionale
Se si va a Vigonza in provincia di Padova non si può essere nello stesso tempo a Salara in provincia di Rovigo
La risposta al Parmenide di Platone al concetto di Essere e di È non è Verbo ma Verbozione
Il mondo è principio di non contraddizione esempio: Se si è a Genova non si è a Firenze così come se si è a Savona non si è a Siena così come in ultima analisi se sì è a Padova non si è a Roma
La Bebayotate Arché è identità di approvazioni coerenti
Se l'amore è diventare altro quindi volontà di morte, mi sembra evidente che sia anche volontà di una manifestazione dell'essere con tutta la sua potenza. Si potrebbe affermare che il divenire e quindi l'amore, è volontà di potenza contro il nulla
vorrei tanto avere il suo stesso pusher
Ciò che è mondo è totalità di principi di non contraddizioni
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Russell è in Wittgenstein e che Wittgenstein è in Russell ? Sì
Vertigine !
Il mondo è il totale dei princìpi di non contraddizione . Esempio. Se si è Savona non si è a Pavia così come se si è a Pavia non si può essere allo stesso tempo a Campobasso
La recensione sul Parmenide di Platone è che in qualche modo l’ essere non è verbo ma verbozione ossia E’ con l’ accento sopra la E
Il principio di non contraddizione comporta che è principio di approvazione d’ ammissione
Se si va a Savona non si può essere contemporaneamente a Cremona
In Platone l’ essere non è verbo : , ma Verbozione
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Savona è in Genova : assolutamente si
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Giuseppe Peano è in Giuseppe Rensi ? Affermazione esatta
Il principio di non contraddizione lo ha elaborato per la prima volta da Platone
Se si va a Messina non si va contemporaneamente ad Asti
inverosimile Severino:vero in Se
A mio parere Platone è il filosofo più importante insieme ad Aristotele
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Genova è in Savona? Assolutamente si
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Giuseppe Peano è in Giuseppe Verdi assolutamente si
Il principio di non contraddizione è completezza di approvazioni
Il rosso è il blu mediante il dire Platonico
La logica modale consiste nel capire la necessità dei valori
Il principio di non contraddizione è la totalità di ammissioni d’ approvazioni
Se si è a Laigueglia non si è a Ferrara
Il risultato è principio di Resultat detto alla Hegel
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Spotorno è in Varigotti : si
Il principio di non contraddizione è affermazione enunciativa
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Noli è in Santa Margherita Ligure : Sì
Mediante il dire Platonico è giusto dire che Padova è in Treviso : sì
Il principio di non contraddizione è affermazione di approvazioni enunciative enunciate
Mediante il dire Platonico è giusto dire Alassio è in Carcare : assolutamente si
Questi (i filosofi come Severino) sono i sofisti contemporanei.
ruclips.net/video/sG_Av1TmGUA/видео.html
Nel mondo logico raziocinio congruenza e logicità sono il trait d’ union del mondo logico
Il qualcosa è l’ indietro e non l’ avanti
Se si è a Messina non si è Ravenna
Assurdo
A)”Uccidere qualcuno implicherebbe la volontà di morte. “Cioè? B) “costruire una casa è volontà di morte camuffata. “Camuffata da cosa e perché? C) “l’amore è volontà di morte mascherata. Il cristianesimo non vuole sentirselo dire”. E allora? La scena mi ricorda una lite condominiale tra l’amore, la morte e la Chiesa, possibilmente in uno scenario messicano. D) “quando diciamo che A diventa B” è la stessa cosa che dire “ B incomincia a essere”? Le due affermazioni sono diverse perchè hanno un contenuto informativo diverso. Faccio un esempio concreto. La Signora Rossi sta abbandonando un frigorifero nel bosco(A) e io me ne accorgo(B). Altro scenario: nel bosco scorso il frigorifero abbandonato(B). La scienza non ha nulla da dire su A e B, si limite a osservare una relazione causale tra A e B nel primo caso e l’apparizione “misteriosa” di B nel secondo caso: le qualità sensibilità di A non migrano verso il nulla trasformandosi nelle qualità sensibili di B. Proviamo ad applicare lo stesso ragionamento alla legna e alla cenere. Nel primo caso vedo la legna(A) e la sua trasformazione in cenere(B) che mi porta a ipotizzare un nesso causale. Nel secondo caso vedo soltanto la cenere(B). Il contenuto delle affermazioni è diverso perché nel primo caso posso fare previsioni sulla quantità di cenere, sulla sua temperatura e così via ma, di nuovo, la scienza non è interessata a entificare la legna e la cenere. Basta che i conti tornino.
Da quel che mi pare di capire..Severino nella sua struttura originaria vuole dimostrare l'assurdità della concezione nichilista di un mondo diveniente..dice che a dispetto da ciò che appare il mondo è come una bobina cinematografica in fotogrammi tutti eterni e quindi senza tempo..la nostra coscienza lì scorre tutti uno dopo l'altro..e da qui c'è il senso illusorio di uno scorrimento temporale degli istanti che in realtà sono Tutti eterni..insomma alla fine lui con l'esempio dell'A=B...ecc ecc..vuole andare a parare che non può esistere nessuna trasformazione, nessuna volontà, nessuna azione, nessun reale passaggio da A a B..queste rimarranno in eterno entrambi..è la nostra coscienza che percepisce il passaggio da A a B
La scienza non trova alcun nesso causale
tagliati il codino Steven Segal
Ragionamento semplicemente sbagliato
Ma che cazzo sto vedendo
@ALFONSO FRIJIO cioe
Quante boiate..la filosofia è seria solo se supera se stessa dopo esser compresa...qua invece siamo alla parodia.
Un pezzo di legno non può diventare una scultura senza il contributo dello scultore. È una descrizione stilizzata ma rappresentare il piccolo universo della bottega del falegname senza tenere conto dello stato di tutte le variabili è assurdo. (Legno non lavorato, falegname inoperoso) diventa ( statua, falegname affaticato dal lavoro). Severino si ostina a ragionare in maniera monodimensioale muovendosi “miracolosamente” dal ciocco di legno alla scultura senza rilevanza alcuna per il lavoro del falegname. Ma che robaccia è?!
Esattamente, esclude (e non risponde) dal sistema il fattore dell'intervento esterno che innesca il processo. Una pepita d'oro non diventa una collana per autodeterminazione. Probabilmente ti risponderebbe che anche l'intervento umano è "scomponibile" in una serie di stanti eterni corrispondenti a ciascuna fase del processo di lavorazione del legno o dell'oro. Ma l'obiezione sarebbe: come può lo stante x del legno avere le proprietà dell'esistenza in sé e per sé se senza il mio intervento non sarebbe mai esistito? Perché in un certo senso, in tutte le attività di produzione, l'uomo è il "demiurgo" di qualcosa che prima non era quella cosa.
non sapevo che all’asilo non spiegassero Severino. Bisogna protestare