YEREVAN - Viaggio in Armenia - Ep 2

La seconda giornata del mio viaggio è stata dedicata alla visita della capitale YEREVAN.
All'interno di Parco della Vittoria si trova la mastodontica MADRE ARMENIA, la enorme statua di una donna che impugna una spada a simboleggiare la forza impiegata dagli armeni per proteggere la propria nazione. Questa statua è stata eretta nel 1967, dopo l'abbattimento di una analoga statua di Stalin.
La sua posizione, rivolta verso la sottostante città, è un simbolo di protezione verso il popolo armeno.
Nel suo piedistallo, è stato allestito un museo con cimeli e reperti della recente guerra del Nagorno-Karabakh.
Questo monumento è circondato di mezzi militari sovietici come il famoso aereo da guerra Mikoyan o MIG, costruito da un armeno, come indicato dal suffisso del nome -YAN.
La seconda tappa è il TSITSENAKABERD, museo-memoriale del genocidio armeno del 1915.
Il memoriale consiste di una stele di 44 metri simboleggiante a divisione in Armenia occidentale e orientale e la rinascita del popolo dopo quello che viene definito METZ YEGERN, ovvero il "grande male".
Accanto alla stele, emergono dal suolo 12 lastre di pietra inclinate che circondano la fiamma eterna dedicata alle circa 1,5 milioni di vittime armene, senza contare i bambini islamizzati e le donne schiavizzate.
Il museo è un ipogeo che si estende su due livelli e si compone di sale oscure, dove vengono ripercorse le deliranti tappe del programma di genocidio, e sale luminose, dove viene esposta la rinascita degli armeni dopo il grande male. Ma il momento più difficile della visita si incontra al livello inferiore, dove vengono mostrati reperti storici del trattamento riservato alle donne armene.
A livello internazionale, solamente 29 stati riconoscono che quanto è successo sottendesse un vero programma di eliminazione storica, culturale e politica degli armeni, e non una normale conseguenza del primo conflitto che affliggeva il mondo in quel periodo.
L'impegno emotivo che la visita a questo luogo comporta è notevole, ma un viaggio in questa terra non può dirsi completo senza la profonda conoscenza di quanto questo popolo abbia dovuto subire.
Ritorno quindi nel centro della città e dedico la fine della mattinata alla visita del MATENADARAN, che in lingua armena ha il significato di biblioteca. Il matenadaran di Yerevan raccoglie 25.000 manoscritti antichi e centinaia di migliaia di documenti storici, costituendo un luogo fondamentale per lo studio e la trasmissione della cultura armena.
🍽️ A pranzo mi dirigo alla TAVERN GATA, ristorante in pieno centro nel quale viene prodotto e venduto il dolce tradizionale, una sorta di ciambellone di pasta frolla.
Il pomeriggio è dedicato invece alla visita dello stabilimento della ARARAT Brandy Factory di Yerevan. In questa sede avviene solamente l'invecchiamento del brandy in botti ma, grazie a un tour guidato, ho potuto apprendere le varie fasi di produzione e scoprire curiosi aneddoti. Il politico Winston Churchill per esempio aveva letteralmente perso la testa per questo brandy: dopo averlo assaggiato la prima volta, si è assicurato una fornitura annua di 400 bottiglie!
In una sala è possibile vedere il cosiddetto BARILE DELLA PACE, una piccola botte che verrà aperta solamente quando si arriverà a un trattato di pace tra Armeni e Azerbaijan, in guerra per la regione del Nagorno-Karabakh da tanti anni.
La visita giunge infine al momento più atteso, ovvero la degustazione del famoso brandy🥂😈 Kenats!
🍽️ La giornata termina in una bellissima taverna in centro con intrattenimento musicale che serve antipasti davvero ottimi!
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Buon Viaggio!!
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[@vanikps9536]

Very informative and interesting ! Thank you so much for sharing your experience !💥 LIKE &RESPECT 💥

[@JamesAroundTheWorld]

Grazie per il tuo commento!
Mi fa immenso piacere ti siano piaciuti i miei racconti di viaggio ❤
Respect 💪