Saul Leiter - 6 lezioni per migliorare le tue fotografie a colori
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- Опубликовано: 3 июл 2024
- Oggi voglio condividere con voi alcuni preziosi consigli per migliorare le vostre fotografie a colori, ispirati dal lavoro del leggendario fotografo Saul Leiter. Leiter è noto per il suo straordinario uso del colore e della composizione, e c'è molto da imparare dalle sue immagini. Ecco i miei sei consigli basati sulla sua arte.
1. Sperimenta con i riflessi:
Saul Leiter amava giocare con i riflessi nelle sue fotografie. Utilizzava superfici riflettenti come vetrine e pozzanghere per creare composizioni uniche e affascinanti. Non abbiate paura di cercare riflessi inaspettati per aggiungere profondità e interesse visivo alle vostre foto.
2. Usa il colore come elemento principale:
In molte delle sue fotografie, il colore è il protagonista assoluto. Cercate di individuare colori forti e contrastanti nel vostro ambiente e utilizzateli per guidare l'occhio dell'osservatore attraverso l'immagine. Il colore può diventare un potente strumento narrativo.
3. Abbraccia l'astrazione:
Leiter spesso trasformava scene quotidiane in opere d'arte astratte. Provate a vedere il mondo attraverso una lente più astratta, cercando forme, linee e colori che, combinati insieme, creano composizioni interessanti e non convenzionali.
4. Componi con cura:
Le composizioni di Leiter sono meticolosamente bilanciate. Prestate attenzione alla disposizione degli elementi nella vostra immagine. Utilizzate la regola dei terzi, linee guida naturali e altri principi di composizione per creare foto visivamente armoniose.
5. Gioca con la profondità di campo:
Leiter utilizzava spesso una ridotta profondità di campo per isolare i soggetti e creare un effetto onirico. Sperimentate con diverse aperture del diaframma per vedere come cambia l'aspetto delle vostre foto e come potete mettere in risalto i dettagli più importanti.
6. Racconta una storia con i colori:
Ogni colore ha una sua emozione e significato. Saul Leiter utilizzava i colori per evocare specifici sentimenti e atmosfere. Pensate a come i colori nella vostra fotografia possono contribuire a raccontare la storia che volete trasmettere.
Spero che questi consigli ispirati dal maestro Saul Leiter vi siano utili per migliorare le vostre fotografie a colori. Ricordatevi di sperimentare e di trovare il vostro stile personale. Se vi è piaciuto questo video, lasciate un like, iscrivetevi al canale e attivate la campanella per non perdere i prossimi contenuti. Buona luce a tutti!
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Наука
![L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - raccontata da Piergiorgio Odifreddi [2013]](/img/1.gif)
Caro Damiano, grazie! Foto fantastiche e suggerimenti come piccole pietre preziose, un video di grande ricchezza.
Grazie 🙏
Io adoro la fotografia di Leiter, come anche quella di Webb, Haas e compagnia. In Leiter emerge in modo palese l'aspetto formale, l'eleganza compositiva, e si vede che ha studiato e praticato la pittura. Aggiungo che ogni volta rimango strabiliato dalla sua bravura e faccio caso ai colori fantastici che si potevano incontrare nelle strade dell'epoca e l'eleganza della gente, anche quella comune. Le vetrine, gli arredi pubblici, gli ottoni, cappelli e ombrelli. Si avverte una dignità nel vivere quotidiano che abbiamo perso. le immagini risaltano anche perché in genere c'è meno folla, sembra più ordinata e non c'è neanche uno scarabocchio sui muri o sui mezzi pubblici. Tutto questo si è perso per sempre. E poi...dove lo trovi oggi un taxi giallo e rosso...non è solo per via della Kodachrome!😓 Ogni tanto tento di ispirarmi a Leiter, ma viene fuori un delirio. Non so se fra 50 anni questo caos cromatico incontrollato che ci circonda sarà in grado di trasmettere altrettanto interesse. Mah, chi può dirlo.
La fotografia di strada odierna è un casino. L’eleganza dei soggetti si è persa, andare in giro specialmente d’estate significa trovare gente in canottiera e bermuda, magari con le birkenstock al piede, con sfondo un muro disatsrato di scritte. Non abbiamo più cultura del bello e dell’ordine, spesso mi capita di uscire e di non fare foto se non due o tre. Pochi soggetti interessanti ed un caos di persone tremendo…
@@marcods834 Ecco! Però penso sia anche nostro compito quello di cercare di raccontare al meglio la nostra epoca, ciascuno a modo suo e nel suo ambiente. Certamente é più difficile, specialmente quando si vuole isolare il bello dal brutto. Un po' di bellezza, di poesia, la si trova ancora, per fortuna. Ad esempio Fred Herzog è stato un altro campione in questo senso. Dobbiamo scattare meno e meglio...ma che fatica però!
Ottime osservazioni...
Concordo su tutti i punti da te analizzati. Divertirsi credo sia importantissimo ed osare, sperimentare sempre. Io ho tutto da imparare ma credo che si impari sempre perché fotografare è fermare un istante con il nostro sguardo e il nostro sguardo cambia con l’età, l’esperienza, la vita di ogni giorno. Insomma ogni scatto siamo diversi dallo scatto del giorno precedente. E se non abbiamo la voglia di provare ci fermeremmo sempre a ieri.
Come sempre un attento e interessante argomento,con E.Haas e' uno dei miei preferiti ,direi che considerando gli anni in cui fotografava
Il modo di"fondere"i colori e le ambientazioni ,ha fatto di lui sicuramente un piedistallo per tutti gli amanti della street.
L'amore per l'uscita fotografica e' evidente,cosi come l'occhio del pittore e insieme danno vita a questi capolavori. Complimenti per questi video
Fotografo eccezionale, un precursore, come tutti i grandi; riconoscibile tra un milione
Grande artista
I miei sono 60 anni di passione fotografica ma seguendo con attenzione le tue riflessioni e la presentazione di diversi grandi fotografi mi sono purtroppo accorto di non avere assolutamente cultura footografica e pertanto ho grande piacere nel seguire qs presentazioni cui (tardivamente Sigh) faccio seguire degli approfondimenti andando su Internet alla ricerca di tutto quanto proposto sugli autori suggeriti. Bellissima iniziativa
Grazie Vittorio. A Dio piacendo farò molti altri video simili a questi, per me stesso e per le persone che desiderano andare oltre la propria "visione".
Grandissimo Saul Leiter! Consiglio a tutti anche la riflessione su Ernst Haas, anche lui maestro del colore e un po' dimenticato.
Grazie
Grande e immenso autore Haas
L'ultima osservazione sul divertimento mi ricorda il famoso libro "lo Zen e il tiro con l'arco" di Herrigel dove il maestro consiglia all'allievo di svuotare completamente la mente dalla tecnica e dai movimenti per diventare una cosa sola con l'arco in modo da essere pura tensione senza le sovrastrutture delle intenzioni, certo più facile a dirsi che a farsi ma perché non provarci? Sempre interessanti questi contenuti Damiano... complimenti!
Libro che conosco bene...ed è proprio così
Come sempre le tue riflessioni almeno per me fanno aprere la mente. Il vero problema che siamo abituati a non vedere a perderci il momento perchè assorti a studiare i meccanismi della nostra fotocamera e poi almeno per quello che vedo non abbiamo una cultura fotografica spesso scimmiottiamo i grandi credendo di fare cose interessanti solo per cercare di compiacere gli altri e sentirsi magari un FOTOGRAFO importante abbiamo perso il gusto e la gioia di fotografare. Ti ripeto con queste tue riflessioni mi fai riflettere su cosa mi piace su cosa voglio fotografare e come dici sempre cerco di investire su me stesso e soprattutto sulla gioia di fare una foto cercando di far felice me e non gli altri.
Ti ringrazio moltissimo.., ho in cantiere molte altre riflessioni come queste.
Ciao Damiano riflessioni come al solito interessanti ma sono arrivato ad una conclusione Leiter, Haas, Ho, Fontana e potrei proseguire all'infinito ... Tutti grandi fotografi ma come si può scegliere !!! Vado a vedere una mostra di uno e dico meravigliosa la fotografia in bianco e nero, poi vado ad un'altra e dico che colori meravigliosi e poi belle le prospettive che da un grandangolo però anche lo schiacciamento dei piani di uno zoom niente male oppure come accennavi tu, quello che ti trasmette la fotografia di reportage è fondamentale ma poi vedi una foto ed anche in questo caso rimango a bocca aperta. Non so proprio che strada prendere !! Comunque una cosa è certa il vostro canale ha davvero dato una svolta.
ciao Damiano, grazie per l'ennesimo video "a cuore aperto", come spessissimo accade sono perfettamente d'accordo con te, non posso dire che mi rubi le parole di bocca perché tu lo esprimi molto meglio, però sicuramente i contenuti sono esattamente quelli che condivido anche io nella mia esperienza di tutti i giorni. Complimenti per questo video, fai sempre approfondimenti molto pertinenti e interessanti. Sono concetti difficili da esprimere e far capire. Ma credimi si vede che lo fai col cuore e con passione. In una realtà mossa quasi esclusivamente dagli interessi economici e da egoismo, non è poco! Anzi è un po' donarsi agli altri e questo senza interesse,, con costanza e determinazione, ragazzi miei, si chiama passione e nobiltà d'animo. Grazie, Umberto
Umberto tu non hai idea di quanto quello che hai scritto sia importante in questo momento della mia vita.
Leiter è uno dei non così tanti fotografi a colore che ho sempre adorato. Grazie per avere condiviso le tue riflessioni. Un abbraccio
Ricambio l'abbraccio
Bel video, piacevole e interessante. Grazie
Grazie 🙏
L’insegnamento più importante di questo autore e di questa tua riflessione, secondo me, è quello di ricercare un proprio stile fotografico che in qualche modo ci rappresenti e diventi il nostro modo di comunicare con la fotografia. Il mio più grande rammarico è quello di non averlo ancora trovato. Non mi arrendo però e continuo a cercarlo…
Ciao Fausto sono d'accordo con te. Se guardi bene le tue fotografie troverai diversi "indizi" che ti faranno capire che strada predenre.
Esatto Fausto
Non arrenderti…mai!!
Faccio street a colori e Leiter, insieme a Herzog e Gruyaert, è tra i miei preferiti. La mia focale preferita è il 50mm, in seconda battuta il 135mm. "Siate liberi", perfetto! Grazie per questi contenuti! Un saluto
grazie a te Luca
Saul Leiter era prima un artista, poi un fotografo. Si occupava di visione, mica di attrezzatura. Anzi, le sue tante fotografie attraverso i vetri sporchi fanno piazza pulita di ogni sterile discorso sulla nitidezza. Leiter ha portato l’astrazione nel figurativo e, a contrasto, l’ha fatta convivere con la capacità di evocare storie, che però sono racconti ambigui, dove non tutto viene narrato. Colpisce la sua abilità nello spingerci dentro quelle storie, per poi abbandonarci e costringerci a fare ipotesi, a completarle, a desiderare di viverle. Forse i grandi artisti sanno che il non detto sembra spesso più importante di ciò che si dice.
Ottime considerazioni
Il pensiero e la fotografia di Saul Leiter mi ha sempre suggerito delle assonanze con Kandinskij, quando vedo le sue foto mi vengono in mente sia i quadri che gli scritti formidabili di Punto,linea e superficie e Lo spirituale nell'arte.
Anche Saul Leiter attraverso la sua astrazione e le sue armonie è stato capace di esprimere la bellezza e l'armonia del mondo, e come gli artisti che sono in contatto con l'anima del mondo, ne è stato capace di esprimere l'essenza.
PS. Questa è la sezione che preferisco, con gli autori suggeriti e gli spunti dati, c'è veramente tanta carne al fuoco per migliorare. Grazie.
Grazie Massimo per il feedback
@@riflessionifotografiche È un piacere interagire con te e con il canale, in questo spazio costruito da te/voi non c'è solo un intento di marketing, giusto tra l'altro perché le bollette bisogna pagarle, ma traspare davvero l'amore per la fotografia e la comunicazione, ti assicuro che arriva tutta la passione al di là dell'aspetto economico, che è un qualcosa sempre più raro.
Adoro Leiter perché, pur ammirando il bianco e nero, i colori sono l'essenza della mia espressione. Mi è stato molto di conforto perché amo il teleobiettivo anche nella street, e spesso in passato mi sono sentita esclusa in gruppi e durante i corsi. Soprattutto negli ultimi anni mi sono abituata a cercare il bello nelle "strade di tutti i giorni" o, almeno, quello che percepisco a livello personale come poetico. E, anche in questo caso, studiare Leiter mi ha molto motivata.
Esclusa perché usi il tele è roba da matti! Significa solo che eri nel gruppo sbagliato.
@@riflessionifotografiche e sì erano un po' fissati!
Condivido la tua "esposizione" e quando accosti la pittura alla fotografia.La bellezza di espressione , di ricerca, di sorpresa a volte quando ci riesce un buon scatto , il tempo dedicato a vivere questi momenti e' vera vita.
Bellissimo pensiero
Grazie per avermi fatto scoprire questo fotografo, mi rendo conto attraverso i vostri video che sono molto ignorante in merito di cultura fotografica. SL è veramente un pittore prestato alla fotografia, nei colori e nelle scene. Video sincrono col periodo che sto attraversando, cercando il mio angolo di visione più che un tema predominante. Mi piace molto il modo di fotografare di SL, il colore e la composizione della fotografia. Sono molto d'accordo col divertimento dello scatto e penso che la bellezza sia rivoluzionaria perché alimenta il nostro lato migliore.
Grazie a te Massimo
D’accordo in tutto e per tutto…
Parafrasando le tue parole, devo dire che Leiter è un “vestito” mai provato ma che, guardandomi allo specchio, è perfetto!!
Ottiche che salgono dal 50ntino, strizzando l’occhio al 135mm. Colori fortemente presenti, mai esagerati e quasi legnosi… il tutto sempre, in qualche modo, incorniciato. Da un finestrino o da un riflesso o da un passante, una porta, una macchina…
In sintesi, io sono una pippa ignobile, ma mi piace, e tanto.
Grazie. Siete un punto di riferimento e mi regalate tanto. Un abbraccio. Francesco.
Ottimo Francesco ;)
Senza dubbio preziosi consigli. Condivido soprattutto sulla necessità di andare oltre i "preconcetti fotonici" che ancora esistono nei vari generi. Allo stesso modo Leitar sarà definito un maestro del colore ma io trovo più interessanti le sue foto in B/n. Non è per andare controcorrente ma mi è capitato di frequente di osservare che la passione per il colore o il B/n non porti poi a fare foto migliori in un modo piuttosto che nell' altro, a prescindere dal genere e compresi stili artistici o astratti. E questo riguarda per esempio anche Damiano, appassionato di B/n, già ho detto in altri commenti che le sue foto a colori, all' opposto di Leiter, per me sono decisamente migliori di quelle in B/n (parliamo sempre di un livello da maestri della fotografia, non vorrei essere frainteso) L' idea che mi sono fatto è che si previsualizza un' immagine secondo lo stile che ci piace, che abbiamo scelto e che è influenzato da ciò che abbiamo imparato razionalmente ma c' è anche uno stile innato, irrazionale, che viene fuori quando ci allontaniamo dalla nostra "comfort zone". E in molti casi porta a risultati migliori perché è più naturale, meno condizionato. Secondo me quindi una ulteriore lezione potrebbe essere di non assecondare soltanto il genere in cui ci sentiamo più a nostro agio, che ci piace di più, ma sperimentare anche ciò che sentiamo meno affine al nostro modo di essere e di fotografare. Più facile a dirsi che a farsi ovviamente.
Osservazione molto interessante...Per quanto mi riguarda non è tanto un piacere per il colore o il bianco e nero. Il punto è che io la foto la visualizzo in bianco e nero è come se i miei pensieri siano in BN...Non saprei come spiegarlo altrimenti. Poi conosco il colore e in alcuni casi posso realizzare foto valide ma è come se parlassi un altra lingua.
Probabilmente è il fotografo che amo di più!
Le sue foto di moda, pur essendo lavoro commerciali, seguono il suo tipico lessico stilistico: a guardarle si capisce immediatamente chi le abbia scattate.
Verissimo
Fantastiche e ottime considerazioni..... per la street uso anche il 7,5 di 7artisan e " come mi diverto " !!!!!
Ottimo Tiziano
E grazie 🙏
Tiziano anche io adoro i medio tele o i tele nella street..che dire perdersi a guardare e sperimentare.
Lo stile ricorda quello di E. Haas anche se quest'ultimo era più creativo. Sono stati i primi a sdoganare la fotografia a colori. Tutti e due grandi osservatori e cultori del bello quotidiano. Grazie per questa riflessione.
Grazie a te Marino
Un grande. Sì sì. Con molta umiltà. E si sente molto l' influenza dei pittori. Io intravvedo Rothko nelle sovrapposisioni luminose, nelle campiture larghe, quasi astratte.... Eh sì. Poi c'è una cosa che mi è venuta in mente: forse lo schiacciamento dei piani ci avvicina alla pittura, forse c'entra anche questo... Grazie mille! Ciao ciao
Grazie mille per il tuo pensiero
Il taglio verticale, il colore e l’utilizzo del teleobiettivo 😉
Esatto
Ciao Damiano, innanzi tutto grazie per questa riflessione fotografica. Mi sento di dire che ad oggi la reputo la migliore tra tutte quelle che tu e Roberto (saluti) avete fatto. In particolare ci sono tre aspetti che mi hanno colpito maggiormente: 1) la tua considerazione iniziale sull'atto del fotografare come forma di meditazione, 2) la lezione numero quattro, 3) la lezione numero sei.
Sul punto 1) mi e' piaciuto che hai rimarcato questo aspetto perche' quando provo a spiegare, soprattutto in famglia ed agli amici, le sensazioni che provo nel fotografare, vengo guardato in modo strano. Io per natura tendo a tenere tutto sotto controllo (ma non le persone!), e il bello del fotografare e' che mi fa perdere questo controllo: quando vengo catturato da una scena e inizio a scattare perdo ogni cognizione di spazio e di tempo.
Il punto 2) per me e' importante perche' nonostante apprezzi il fotogiornalismo e la fotografia di documentazione (ammiro incondizionatamente chi li pratica, tipicamente sono gente con due OO cosi'), e' un genere che non mi appartiene. A costo ti dire una eresia, a me non piace raccontare storie con la fotografia, ma solo di mostrare la bellezza nascosta nel quotidiano (mi e' sempre piaciuta la frase di Eggleston "I am at war with the obvious"). Per questo mi e' capitato un paio di volte di scontrarmi con dei "talebani" delle fotostorie, in un circolo fotografico online a cui appartengo.
Sul punto 3) e la necessita' del divertirsi nello sperimentare, sembra quasi inutile doverlo rimarcare tanto e' evidente, eppure ti posso assicurare che ho incontrato molte persone che hanno fatto della "ginnastica fotografica" e dell' "uscire OBBLIGATORIAMENTE dalla tua comfort zone" per imparare, una sorta di culto intorno al quale non si puo' discutere (un po' come accade con i fissati del fitness e della attivita' fisica in generale). E' ovvio che per imaparare cose nuove, sia dal punto di vista tecnico che emozionale, esco dalla mia comfort zone ed esperimento, ma lo faccio per divertimento, non per obbligo!
In concusione, due cose: primo, mi ha fatto davvero molto piacere riscontrare questa tua apertura mentale verso certi temi (chiedo scusa, ma da altre riflessoni fotografiche mi eri sembrato un po' "talebano"). Secondo, questo tipo di analisi dei grandi della fotografia, cosi' diverso dai fototips, mi piace molto e, personalmente, lo ritengo molto piu' utile (per le analisi dettagliate delle fotografie preferisco penna e taccuino, come suggerisci).
Ciao.
Ti ringrazio moltissimo per il commento articolato molto bene. Capisco il tuo pensiero in merito all’approccio talebano. In realtà ho vedute molto aperte sulla fotografia. Certo ritengo che il dna della fotografia sia la documentazione e questo la distingue da altre forme d’arte. Ma detto ciò ognuno può far emergere la propria visione liberamente.
Foto molto particolari, artistiche e quasi astratte in certi scatti.
Di sicuro uscire e divertirsi, e da lì viene tutto il resto.
Oggi ho provato a fare un po' di reportage nell'ambiente lavorativo. Prima volta, ma alla fine mi sono divertito perché era un approccio nuovo alla nostra passione.
Uscire e divertirsi e da li viene tutto il resto...Hai detto tutto
Ottimo William 👏👏👏
Ciao Damiano, si c'è una cosa che mi sento di condividere con l'autore, cioè la libertà di esprimere la visione del mondo, senza uno schema prefissato. Fissare con la foto il mio sentimento e la mia voglia di fare una foto che mi piace. Senza essere preoccupato che debba piacere per forza agli altri.
👍🌈
Grazie Antonello
Stavo appunto per acquistare un libro di Saul Leiter alla Feltrinelli. Non so se sento "mio" il suo modo di fotografare ,ma sono sempre affascinato da chi conosce le regole e puntualmente non le rispetta,avendo comunque ottimi risultati. Formato verticale,colori e teleobiettivo, proprio tutto quello che ufficialmente va contro la street photography. Sicuramente proverò a seguire i suoi consigli e a provare a vedere cosa ne viene fuori. Ottimo video!
Ci sono le “regole” e le finte regole. Ad ogni modo ciò che conta è il risultato finale
Grazie Damiano, io ritengo uno dei più importanti fotografi di ogni tempo, agli amici che seguono le tue riflessioni propongo di guardare quattro suoi libri per me importanti naturalmente per chi non li abbia ancora visti:
“In My Room” foto in bn, “Early Black and White” e “Early Color” foto a colori.
Grazie mille Fernando per la segnalazione!!
Grazie per il suggerimento
Giusto .....Divertirsi, questo è cosa necessaria senza seguire ambizioni artistiche o inseguedo falsi like . Come hai detto seguire la propria visione. C'è poesia bellezza anche in certe sciagure, basta cercarle.
Noi che non abbiamo necessita di portare la pagnotta a casa non cerchiamo consenso divertiamoci.
Grazie damiano.
Ottimo commento Giovanni
Parole Sante
Ammetto la mia ignoranza, non conoscevo Saul Leiter. Mi piace molto il suo stile nel fondere piani, colori e soggetti diversi e il modo che ha di saturare i colori che diventano quasi palpabili.
Grande autore
Questa rubrica mi piace un sacco complimenti è stata ripostata nella chat del nostro circolo ( anche noi da anni facciamo una sorta di foto tips che commentiamo le foto dei soci per correggere errori o altro) e cmq lrevisualizare con la mirror è più difficile perché vedi tutto bello e pronto ti distrai più facilmente io vengo da 11 di reflex e guardavo sempre i tempi iso wb diagrammi etc da I'm mesetto ho preso una mirrorless fuji soprattutto per le simulazioni pellicola per avere già foto fatte e finite( non scassarmi al pc perché quando facevo foto in famiglia dovevo lavorare tutti i raw e mi scoccia allora uso tipo cellulare) ma dopo un mese ho ripreso l abitudine di lavorare stile reflex ma i primi 300 400 scatti sono stati traumatici
Mi fa molto piacere
Ho un suo libro. Bravissimo.
Si autore eccellente
È uscita anche una raccolta delle foto in bianco e nero che nei tempi morti scattava ad amiche e modelle, nel suo studio.
Meno potenti delle sue foto a colori, ma comunque interessanti.
(una lettura da incubo per gli ossessionati da nitidezza e rumore 😂)
Si vero...
Mi riconosco molto nell'ultimo punto,scatto anch'io spesso senza progettazione,cogliendo quello che al momento mi ispira e il mondo mi offre. Trovo però poi grande difficoltà quando voglio unire i miei scatti per creare un portfolio.
Si capisco la difficoltà
Sempre molto interessante!
Grazie Andrea
Grazie Andrea
mi piacerrebbe un tuo video su un fotografo non molto conosciuto, Richard Sandler
Molto volentieri anche perché lo conosco.
In lista
C'è un posto dove chiedervi consigli o pareri su attrezzatura e fotografia?
Ci puoi scrivere a info@fotografiafineart.it.
@@riflessionifotografiche ok grazie
specialmente nella fotografia di avio fauna o animali raramente vedo scatti interessanti(a parte le palle degli occhi dell'animale). In genere non vedo quasi mai composizione o qualcosa di più che renderebbe interessante una foto.
Sono generi di foto molto diversi e appartengono a mentalità lontane...
Non è facile…tutto ormai è standardizzato nella ricerca della perfezione tecnica dello strumento…e si perde tutto il resto