se Roche rispettava il capitano lo aspettava, troppo facile dire io non ho attaccato facendo un attacco.... Scarponi si è fermato per aspettare Nibali, ma quello era un uomo, Roche si è vendicato perché Visentini aveva detto di non volere fare il Tour
VI PREGO fate ancora questi video, io sono giovane e non conosco questi episodi, sentirli raccontare dai diretti interessati in maniera così dettagliata mi fa vivere la cosa cone se fossi lì, è un piacere assoluto sentire queste storie sono bellissime, Veramente. Grazie GCN Italia per darci questo privilegio.
Questa potrebbe diventare una nuova rubrica, storie come queste sono davvero interessanti ed entusiasmanti! Potreste raccontare le imprese più belle, le rivalità storiche e tanti retroscena come questo. Video stupendo!!
@@gcnitalia questo servizio reportage, meriterebbe un ulteriore approfondimento e completamento, considerato che l'altra campana non l'avete proprio presa in considerazione. i nervi sarebbero saltati a chiunque.. e se non ti alimenti e, soprattutto resti solo, senza squadra attorno (squadra ammutinata con una parte di gregari ai servizi di Roche, come Schepers) sei finito e perdi minuti! Non dimentichiamo che il vero attacco di Roche è avvenuto molto prima e fu poi rintuzzato spremendo la parte di squadra al servizio della maglia rosa Visentini. Poi, nel finale, è vero che l'irlandese si infilò nel gruppo senza attaccare, dove uno scatenato Argentin conduceva al massimo facendo crollare un Visentini ormai solo.. SOLO.. ed esaurito, sia a livello nervoso che a livello fisico per via di crisi di fame. Roche ha poi solamente sfruttato abilmente la situazione... ma i problemi grossi li aveva causati prima, con la prima salita.. dove si vide la squadra Carrera (di Visentini e Roche) lottare in una guerra fratricida. Quella inaspettata lotta che fu letale ad un Visentini incredulo ed impreparato.. preso in contropiede.. a tradimento appunto.
@@iozlatan3918 L'ho visto ed ho pure parlato con Alan. Immaginavo, Visentini ormai non parla più per vari motivi. Uno perché ormai non ha più senso ed ha già parlato troppo.. e anche perché ormai ne ha le scatole piene. Preferisce far basta anche in considerazione che ormai, per capire la verità, i dati li abbiamo in mano a sufficienza per poter capire tutto come sono andate le cose.. e non solo durante la tappa, ma nel complesso, dato che è più complicato di quanto sembra.
Ho seguito in diretta quella tappa alla TV, come dimenticarla! All'epoca ero all'ultimo anno delle superiori ed ero tifoso di Visentini dai tempi della San Giacomo Benotto. Lui era incostante, carattere difficile, ma corridore di grande classe che aveva dovuto masticare amaro varie volte, come nel 1983, che andai a vederlo ad Udine alla cronometro finale, in un giro che venne vinto da Saronni. Aveva vestito per vari giri d'Italia la maglia rosa, ma altrettante volte gli era andata male. Il 1986 fu il suo anno di grazie e vinse quel giro (ed arrivò secondo al campionato italiano). Ricordo che tra i miei amici ero l'unico che tifava Visentini, tutti gli altri erano o per Moser o Saronni. Ricordo che per celebrare quella vittoria del 1986, nella soffitta della casa dei miei genitori, in una colonna di cemento scrissi in piccolino "Roberto Visentini, vincitore del giro d'Italia 1986". Nel 1987 Roche arrivò assieme al compagno Schepers alla Carrera ed andò subito forte nelle classiche (Alla Liegi lui e Criquielion si fecero raggiungere e battere da Argentin, mentre stavano facendo surplace in volata). Dopo una prima parte del giro 1987 con la maglia rosa sulle spalle di Roche, Visentini la conquistò definitivamente a cronometro. Nella tappe incriminata Roche attacco in discesa e Visentini chiese di far fermare Roche a Boifava. Lui tergiversò, mentre Schepers (belga) gli disse di attaccare. Visentini (in maglia rosa) si trovò ad inseguire un suo compagno di squadra, cosa inconcepibile all'epoca e perse la testa e si dimenticò di alimentarsi arrivando alla salita finale in crisi di fame. Poi sbottò ai microfoni della RAI, ma alla squadra andava bene anche che si vincesse con Roche e non fecero nulla per risolvere la situazione. Roche ed il suo compagno Schepers trovarono alleati in altre squadre straniere (Panasonic) ed alla fine Visentini cadde e si ritirò. Roche, in quell'anno suo di grazia vinse il tour ed il mondiale a Velden in Austria eguagliando Merckx. Per Roche poi (come in un contrappasso dantesco), la carriera in pratica finì li e Visentini amareggiato si ritirò alcuni anni più tardi. Visentini rilasciò qualche intervista negli anni, una delle ultime la potete ascoltare qui: www.tuttobiciweb.it/podcast_list?p=4 alla data 8/6/2020. Per chi volesse seguire la telecronaca originale, la RAI (rubrica Perle di Sport) l'ha riproposta recentemente: ruclips.net/video/57J5LXuVYuo/видео.html
se la fuga fosse andata in porto la maglia rosa sarebbe stata persa. Quindi Roche ha fatto benissimo ad andare a prenderli. Senza poi tirare un metro e facendosi riprendere dal gruppo. Gruppo dove Visentini non ha, giustamente, tirato un metro. È rimasto protetto mentre gli altri tiravano e, come tutti quelli molto meno forti di lui, avrebbe dovuto arrivare al traguardo senza farsi staccare. Crisi di fame per non essersi alimentato? Crisi di nervi? In entrambi i casi di certo colpa sua e non di Roche. Sentire questo vittimismo e becero campanilismo/nazionalismo a distanza di decenni, sapendo poi cosa successe nei giorni successivi, fa venire il voltastomaco.
Confermo quanto detto in alcune risposte a questo commento. Visentini non ha mai tirato un metro per andare a riprendere la fuga, è scoppiato in salita staccandosi dal gruppo, quindi di preciso di cosa stiamo parlando?
Bella idea quella di affrontare questi argomenti. Comunque io visto che si può rivedere la tappa ho guardato cosa è successo quel giorno, ed è vero che roche non tirava nella fuga ma prima del collegamento dall’elicottero hanno visto chiaramente che ad attaccare per primo in discesa fu roche e lo hanno detto ben prima che visentini andasse in crisi. E portare via una fuga con metà dei primi dieci in classifica per uno della squadra della maglia rosa è inconcepibile. È stato molto furbo perché sapeva che facendo così Visentini sarebbe andato fuori dai gangheri e avrebbe fatto qualche errore come quello di non mangiare. Boifava può dire cosa vuole ma quale direttore sportivo di una squadra con la maglia rosa invece di far stare tutti i compagni di squadra vicino al capitano o magari metterli in testa al gruppo per controllare la corsa e addormentarla in caso di una giornata di crisi permettono al più forte di questi di far evadere una fuga con 5 uomini di alta classifica. Comunque trovo inutile chiedere ai diretti interessati cosa è successo sul serio perché ognuno dira la propria verità. Sarebbe bello sapere cosa hanno visto gli altri compagni di squadra come cassani e chiappucci o gli avversari come argentin o saronni che erano li e hanno visto se roche ha attaccato o no.
Sarà sicuramente vero quello che hanno raccontato in questo video, sta di fatto che da quel giorno ho smesso di seguire il ciclismo. Però ho continuato sempre a pedalare con la classe e l'amore che ci metteva Roberto. E anche se ha vinto un decimo di quanto avrebbe potuto, per me resta sempre ROBERTO VISENTINI il mito del MIO CICLISMO
Io ricordo ancora che il mio direttore sportivo di allora (ero esordiente secondo anno) riguardo quell'episodio disse che nel ciclismo bisogna far andare le gambe, non la lingua. Per me Visentini andò in crisi di nervi per via del suo carattere troppo orgoglioso.
Questo episodio di ciclismo me lo ricordo bene, ma continuo a pensare che nessuno dei due corridori ammetterà mai la verità e pertanto, per me la stessa sta nel mezzo, cioè che Visentini quel giorno non ne aveva e che Roche una specie di attacco lo ha fatto. Comunque davvero, di puntate che raccontano di storia del ciclismo, fatene di più.
Io ero piccolo ma lo ricordo l'episodio, Roche era ed è un paraculo, che significa io non ho attaccato in discesa, che vuol dire che non pedalava?.....e anche vero che Visentini non ne aveva a quel Giro troppe distrazioni
@@jjk78nikita60 i nervi sarebbero saltati a chiunque.. e se non ti alimenti e, soprattutto resti solo, senza squadra attorno (squadra ammutinata con una parte di gregari ai servizi di Roche, come Schepers) sei finito e perdi minuti! Non dimentichiamo che il vero attacco di Roche è avvenuto molto prima e fu poi rintuzzato spremendo la parte di squadra al servizio della maglia rosa Visentini. Poi, nel finale, è vero che l'irlandese si infilò nel gruppo senza attaccare, dove uno scatenato Argentin conduceva al massimo facendo crollare un Visentini ormai solo e esaurito, sia a livello nervoso che a livello fisico per via di crisi di fame. Roche ha poi solamente sfruttato abilmente la situazione... ma i problemi grossi li aveva causati prima, con la prima salita.. dove si vide la squadra Carrera (di Visentini e Roche) lottare in una guerra fratricida. Quella inaspettata lotta che fu letale ad un Visentini incredulo ed impreparato.. preso in contropiede.. a tradimento appunto.
Anche se Roche avesse attaccato, è stato ripreso dal gruppo si o no? La questione mi sembra abbastanza semplice. La fuga è andata in porto? No. Mi dispiace per Visentini ma se un corridore che indossa la maglia rosa non riesce a reggere il ritmo del GRUPPO in salita significa che merita di perdere il giro.
Sono andato a rivedermi la tappa, io credo che sia tutto molto semplice, Roche è andato in fuga ma è anche stato ripreso, Visentini ha preso poi una grossa cotta, non teneva le ruote del gruppo, e forse per lui era più semplice dare colpa al compagno piuttosto che ammettere i suoi limiti in quella giornata storta
Grandi GCN, interessantissimo video Anche io ho rivisto la tappa. Roche è stato poco corretto, come commentavano i telecronisti e i corridori, come Claudio Corti ,stupito della situazione.Poi non ha torto neanche Boifava,se Visentini fosse rimasto nel gruppo avrebbe conservato la maglia. Visentini vinse il giro 86,dietro a lui Saronni ,Moser e Lemond,tre campioni del mondo!
bellissimo!! sono neofita del ciclismo ed è davvero arricchente che qualcuno di molto competente mi racconti cosa mi sono perso negli anni passati!!! grazie!!
Non aver sentito in modo approfondito la versione di Visentini, lascia con la sensazione che il video racconti solo metà della storia…Come il corridore ha vissuto quel fatto, che avesse ragione o meno, meritava un approfondimento maggiore. (se non con le sue parole, con le testimonianze dell’epoca). In ogni caso, format bellissimo e che spero ripeterete per i tanti altri momenti leggendari del ciclismo.
c'è un problema: Visentini non è disposto a parlarne. Almeno, non con chi non sia pronto a dargli aprioristicamente ragione. Roche per anni ha cercato un confronto con lui. Confronto, perché di scuse da chiedere perché hai gambe migliori non ne esistono.
penso che la verità sia che Roche ha attaccato in discesa.. non è un attacco appariscente come uno scatto in salita, ma il suo obiettivo era vincere il giro in prima persona..lo ha camuffato con questa fagianata in discesa
La squadra, la Carrera, già era divisa, alcuni, diciamo, vennero "convinti" dall'Irlandese in Carrera così come in altre squadre a lavorare per lui e guarda caso l'anno dopo lo seguirono alla Fagor, basta vedere in rete e si legge chiaramente chi erano e da che squadre venivano (leggi la testimonianza di Eddy Schepers recente). "Roche non attaccò". Ma siamo matti? Balle! Attaccò due volte e NON una! Attaccò con un primo tentativo, quello iniziato IN DISCESA (la prima della giornata a 100 km dall'arrivo), al termine della dura salita del Monte Rest, nel momento in cui i corridori, di solito, si rilassano e si alimentano, dopo che il "comprato amico" Bagot si era avventurato in discesa, lui con Salvador si buttarono giù a tutto gas.. in una discesa molto tecnica, ricca di tornanti dove bisogna rilanciare e scattare continuamente, tutta ben studiata e organizzata (vedi il racconto in rete di Salvador e andate a vedere con Google Earth digitando Monte Rest, oppure Forcella Monte Rest), poi il distacco venne ricucito e lasciò Visentini senza uomini perché si spremettero cucendo la prima volta, poi al secondo tentativo (quando Roche, infuriato nel sapere che parte della sua squadra tirava per andarlo a prendere, gettò la maschera e si mise a contrattaccare) Visentini crollò soprattutto psicologicamente (vorrei vedere...un attacco da un tuo compagno di squadra e i DS che se ne sbattono allegramente e dopo una sonora incazzata col ds Boifava in ammiraglia prima di defilarsi dal gruppo, quando nemmeno Schepers accettò di mettersi in aiuto aspettando o fermandosi). Avesse fatto una cosa del genere a Moser o a Saronni a fine tappa o era in pronto soccorso o alla stazione con la valigia in mano e senza contratto!
Tu sei l'unico che ho letto che le cose le vede per quello che furono!!se lo avesse fatto a Moser o Saronni se gli andava bene la sera si ritirava...se gli andava male era in ospedale....(chiedere a Baronchelli per info) Poi non è vero che Visentini non ha voluto raccontare la sua versione... il figlio Matteo ha risposto per le rime a quelli di GCN nel post su FB
@@duraace73 Anche io la penso come Fantagillian.. visto che siamo la stessa persona. Non sono troppo spesso sul FBK, seguo solo qui ed avevo scritto a Marangoni il quale mi rispose che occorreva la testimonianza di Visentini. Ho criticato la risposta e pure il video.. e PURE IL TITOLO! Titolo che già la dice lunga mettendosi chiaramente di parte con le uniche campane, campane di parte ampliamente presenti nel video: quel "fu davvero?" mi fa girare le scatole. Ho concluso il mio commento a Marangoni, invitandolo a fare gli unici video che riesce meglio: quelli con Brambilla per la strada in bici. I processi, lasciamoli fare a chi sa come esporli e condurli, in modo equilibrato e soprattutto imparziale. E' facile prendersela con chi non c'è. E se poi ti senti in colpa e ti defili, è da codardo e da vigliacco perché significa che uno non si sente in grado di gestire il tutto. Quando sollevi un vespaio devi avere già tutto pronto per affrontarlo avendo pianificato il tutto molto prima. Anche l'amico mio MISTER LOBOFOFIGNO (pseudonimo di Lobo) ha scritto qui molto, ma certi suoi commenti sono stati bannati. Noi ci mettiamo la faccia, non ci nascondiamo dietro nickname. Il buon Matteo avrà avuto la conferma dei pensieri del padre riguardo al marcio che c'è in questo ambiente del ciclismo ed anche in senso generale nella vita. Va a leggere la mia risposta a Alan qui sotto. Ciao, chiunque tu sia.. ma sei per la verità e per la giustizia e questo ti fa onore e mi basta per dedicarti queste righe.
@@duraace73 per tua comodità, ti faccio un copia incolla della mia recente risposta a CGN alias Alan Marangoni, dopo che lui mi aveva risposto grosso modo così: che bisognerebbe che Visentini partecipasse e si facesse sentire. "Alan, sono Gil Brezza, la mia era una battuta, non l'avevi capita? Diamine.. non c'è più bisogno di sentire il racconto da Visentini direttamente, lasciamolo in pace: di dati, registrazioni, interviste ce ne sono a sufficienza per capire bene tutto. Basta volerlo ed unire pazienza, e intelligenza. Anche se non si è Scherlok Holmes la verità sta lì, a portata di mano e di tutti, ora, grazie ad INTERNET. Il problema è che non la si vuole tirar fuori e sbandierarla per svariati motivi che non elenco, Mi spiace, ma critico questo tuo video.. che ha pure il titolo sbagliato. Le cose o si fanno come si deve ed in più riprese o non si fanno per niente. Molto meglio i tuoi video con Brambilla in giro con le bici."
Contenuto molto molto interessante, mi aggiungo a chi ha già scritto che il raccontare storie di vecchie vicende e rivalità potrebbe diventare un vero e proprio format! Sempre bravissimi
Ero in corsa come cronometrista sulla macchina del Commissario Internazionale Ivo Bensa ed ho seguito tutta la sofferta salita di Visentini da Forni Avoltri fino a Sappada. Era in evidente crisi di fame e di nervi. Le sue gambe giravano a vuoto
Solo in Italia possono capitare queste cose: il capitano della Carriera ( detentore della maglia rosa, e vincitore del giro l anno prima) squadra italiana, entra in crisi, e non solo nn viene sostenuto e protetto, ma si fa di tutto per giustificare e sostenere un irlandese... Vergogna Carrera..Vergogna italia
@@germibestia ma cosa vuoi?? Avevo 12anni, tifisissimo de visentini. Se al tour avesse fatto una cosa simile a fignon, l.irlandese sarebbe stato impiccato.. ..e me dici solo in italia.?? Troppo buoni e permessivi. Boifava senza palle
@@alessandrobaiocchi3628 Visentini era cotto quel giorno. Non è neppure stato in grado di farsi trovare davanti prima della discesa. Se Roche non si fosse dato da fare, a fine tappa la maglia sarebbe stata sulle spalle di Rominger, che a traguardo è arrivato ad avere soli 3 secondi da Roche in classifica generale. Boifava ci ha visto giusto, e, come suo dovere, ha fatto il meglio per la squadra. Tenere Roche assieme al cadavere di Visentini sarebbe stato un suicidio. Concordo che è stato troppo buono. Chiunque altro avrebbe dato il benservito a Visentini visto il suo comportamento. Prendo nota che secondo te lo scempio che abbiamo visto nei giorni successivi è una cosa buona e normale nello sport. Pensare certe stupidaggini a 12 anni ci sta. A 47 è invece piuttosto triste.
io ho un ricordo bellissimo di quel giorno, perchè guardavamo la tappa io e mio padre corridore amatoriale, e non ci spiegavamo Visentini che non pedalava piu e a fine tappa intervistato disse ...stasera qualcuno se ne torna a casa.
Mi ricordo di un Giro appassionante. Visentini voleva vincere, e anche Roche voleva quel Giro. All inizio si rispettavano ma covavano sotto. Visentini disse che dopo Sappada, Roche doveva andare a casa, ma Tacchella voleva che l irlandese vincesse perché era più utile per la sua pubblicità dei jeans all estero. Roche fu aiutato dalla Fagor una squadra belga. Visentini successivamente, cadde in una crisi mentale profonda e per una caduta si ritirò dal giro. Roche vince il giro e al tour fa il capolavoro. Poi si ripete a Villach e diventa campione del mondo. Poi dal 1988 non fu più al top, infatti terminò la carriera dopo qualche anno senza vittorie così importanti. Comunque Visentini non lo volle più vedere, anche oggi tutti li vorrebbero vedere fare la pace ma lui dice mai lo farà.
Spero possa diventare una rubrica fissa nel vostro programma. Con semplici parole avete fatto vivere a chi non c’era quel momento esatto…veramente bravi! Complimenti
@@gcnitalia attualmente non ho un episodio in particolare, credo che il fascino stia nel racconto della storia in se…potrebbe essere interessante (impegni vostri permettendo) un episodio con cadenza mensile: una sorta di “pedalate nella storia…”. Bravi, continuate così! 💪🏼
In fuga con Ennio Salvador (!) Roche non credo si sia trovato per caso. Visentini, a mio avviso, da giorni fiutava il trappolone ed ha iniziato a logorarsi mentalmente. Probabilmente quel giorno, al di là dell'essere andato in tilt "di testa", non si era neppure alimentato bene. Di qui il crollo nel finale di tappa in cui se avesse soltanto mantenuto la lucidità racconteremmo una storia diversa...
Fuori dall'Italia questo episodio non è mai stato visto da nessuno come un tradimento, probabilmente lo sciovinismo dei nostri giornalisti lo rese peggio di quello che realmente fu. Purtroppo in questo video sentiamo solo una campana ma è comunque la versione che in Italia circola di meno quindi ottimo lavoro!
Fu davvero un tradimento. Che non volesse andare ad aiutare Roche al Tour, preferendo la spiaggia sono balle. Peccato che non avete fatto sentire la campana di Roberto, anche se non vi era possibile intervistarlo, i dati principali avreste potuto, caro Maranga, racimolarli da qualche parte. Visentini era più forte di Roche, nella crono di San Marino gli aveva rifilato ben 3 minuti! Gli fecero saltare i nervi a Sappada ed ebbe una crisi psicologica che gli fece perfino dimenticare di magiare! Chi mastica ciclismo sa cosa significa. Poi ci sono stati altri importanti risvolti, impossibile da trattarli qui. Ho conosciuto personalmente Roberto, durante una vacanza invernale con neve ad Andalo: uno sportivo sì, ma uomo vero, con sani principi! Se dopo 30 anni ce l'ha a morte con l'irlandese considerato un traditore, ha sicuramente i suoi buoni e validi motivi. Comunque il Karma torna sempre al mittente.. e già dall'anno seguente il bell'irlandese dal sorriso ipocrita, col suo "non ho attaccato ma sono andato più veloce".. ha iniziato a pagare sfiga e negatività. La notizia data di De Zan su quel qualcosa che il giorno precedente ci sia stato un summit con strani ed importanti personaggi, la dice tutta: fu tutto studiato e predisposto: Visentini non doveva vincere di nuovo il Giro, ma lo doveva vincere il pupillo di Geminiani con un bel giro di denaro sotto. Ciao Roberto!
@@alanmarangoni1739 Alan, sono Gil Brezza, la mia era una battuta, non l'avevi capita? Diamine.. non c'è più bisogno di sentire il racconto da Visentini direttamente, lasciamolo in pace: di dati, registrazioni, interviste ce ne sono a sufficienza per capire bene tutto. Basta volerlo ed unire pazienza, e intelligenza. Anche se non si è Scherlok Holmes la verità sta lì, a portata di mano e di tutti, ora, grazie ad INTERNET. Il problema è che non la si vuole tirar fuori e sbandierarla per svariati motivi che non elenco, Mi spiace, ma critico questo tuo video.. che ha pure il titolo sbagliato. Le cose o si fanno come si deve ed in più riprese o non si fanno per niente. Molto meglio i tuoi video con Brambilla in giro con le bici.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri: Roche con Visentini proprio come Scarponi con Nibali: UGUALE! Ovviamente da condannare i successivi comportamenti ostili dei tifosi nei confronti di Roche, ma fu VERO TRADIMENTO. Del resto, alla fine, lo ha ammesso anche Boifava: "a me interessava che vincesse la Carrera, non con chi vincesse". Purtroppo Visentini aveva un solo punto debole: il carattere, ma era dotato di una classe immensa e nessuno lo ha aiutato.
quindi bisognava rischiare di perdere il giro per cercare di salvare Visentini che era in evidente crisi? Bisognerebbe dimenticare una volta per tutte l'onnipresente vittimismo italico e ricordarsi che la Carrera pagava stipendi e investiva una montagna di soldi nella squadra.
@@germibestia, non potresti essere fuori strada più di così: se c'è uno che tifa per i ciclisti a prescindere dalla nazionalità quello sono io, altro che "vittimismo italico". Semplicemente Visentini aveva una classe immensa, nemmeno paragonabile alla meteora Roche, era il capitano designato, aveva dominato la crono e preso la maglia, inoltre non era in evidente crisi, quella venne dopo (di nervi) per il tradimento. Boifava seguì l'opportunismo del momento, non il rispetto. La Carrera vinse il giro, ok, ma se Roche avesse aspettato la maglia rosa probabilmente avrebbero vinto lo stesso con Visentini, e sarebbe stato più giusto, non perchè italiano, ma semplicemente perchè più forte e meritevole. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma per me, e per molti altri, fu un vero e proprio tradimento.
@@marcellomilaneschi5128 il paragone Scarponi-Nibali nel Giro 2016 non esiste, perchè Scarponi era fuori classifica e poteva forse (forse) giocarsi una tappa, mentre dietro aveva uno che poteva (e lo fece) prendersi il Giro. Roche era secondo in classifica. La "meteora" Roche dopo quel 1987 vinse ancora alcune corse, pure una tappa al Tour 1992, pur tormentato da un ginocchio che già nell'86 gli aveva dato fastidio, pur costretto a cambiare squadra dopo quell'incredibile tripletta; Visentini non vinse più nulla.
@@alessandrocasasso7299 il paragone era ironico. Certo che erano situazioni completamente diverse, era per citare un esempio di collaborazione a confronto con un tradimento.
Roche si accodò ai Panasonic e ai Fagor e di fatto attaccò Visentini che andò in crisi di fame e nervosa sull'ultima salita di Sappada. La realtà è che i Panasonic, quando Roche prese la maglia, non tentarono più di vincere il Giro, quindi il dubbio che ci fosse un accordo segreto tra Roche e i corridori della Panasonic, così come con Eddy Schepers, è più che plausibile
ottimo video. Storia interessante. Difficile dare torto alla squadra, visto che quel che conta e non farsi fregare la maglia rosa dagli altri. La fuga non è andata in porto, e bastava rimanere col gruppo. Al 6:45 vi è la chiave di tutto. Indipendentemente da come può essere stata vissuta rimane un fatto. Se una persona riesce a nutrire un sentimento di odio dal 1987 ad oggi, ha diritto ad una dose industriale di compassione, perché ha certamente avuto un'esistenza molto triste.
Salve a tutti, anche io ricordo bene quella tappa. Roberto ha solo un colpa: quella di essere stato genio e sregolatezza, ma la Carrera che permette a quel belga di marcare stretto Roberto, quasi a provocarlo, che cercava nei giorni seguenti di recuperare in classifica è stato scandaloso. Roberto anche prima aveva avuto giornate difficili, ma ricordo un grande Battaglin, allora capitano della squadra, accompagnarlo insieme ad altri compagni di squadra al traguardo. Grande Roberto, ma con grande affetto ti dico che in carriera potevi dare e vincere moooolto di più, considerata la classe che avevi.
Complimenti! Sarebbe bello vedere con una certa cadenza video di questo tipo che ci raccontano la storia del ciclisimo, interessanti, coinvolgenti e di insegnamento.
MARANGA!! .... Roche attaccò! Eccome che attaccò e ben due volte! Fu un piano ben ordito (ispirato a quello che fece Greg Lemond al Tour de France del 1984, quando si inserì in una fuga staccando (e "tradendo") il compagno di squadra Bernard HINAULT, vincendo poi il Tour). Molta gente dimostra che non sa più di tanto e si fida di certe testimonianze di parte, come qui sopra nel video (a quel tempo trasmettevano a meno 25 km dalla conclusione e zero immagini delle salite e bagarre precedenti.. non è come adesso..) la gente non sa che l'attacco di Roche, quello chiave, avvenne prima, ossia a 100 Km dal traguardo, sul GPM della Forcella del duro Monte Rest, prima seria asperità della giornata (testimoniato da Schepers dopo tanti anni), scatenando con il comprato Bagot della alleata squadra francese FAGOR (forse erano già accordati per l'anno successivo dato che Roche lasciò la Carrera per entrare nella FAGOR) e Salvador, la bagarre e l'inferno.. IN DISCESA! Rimase in fuga a lungo, da solo con Salvador (tirando anche) dato che Bagot ebbe problemi in discesa, poi, in un secondo tempo, si aggiunsero altri, tra i quali diversi papabili alla rosa, Panasonic compresi (il pesce grosso Roche li aveva attirati come programmato). Solo lì si mise a metà gruppetto, nemmeno in coda e andò a rimorchio.. ma fino ad un certo punto però, perché dopo che seppe che gli altri non ammutinati della Carrera tiravano per andare a prenderlo, si scatenò di nuovo dando anche qualche tirata sulla seconda salita dura (Valcalda), per poi, quando entrò la TV in collegamento, nascondersi nella pancia del gruppo fuggitivi! DA CONSIDERARE seriamente la grande difficoltà della discesa del MONTE REST, verso la valle di Tolmezzo, pericolosissima, molto tecnica, che richiede scatti, frenate, scatti dopo ogni tornante.. tornanti senza guard rail a quel tempo!! Pertanto gli scatti di Roche.. nascosto nel folto del bosco, al riparo da sguardi indiscreti e TV, in stile Liegi Bastogne Liegi.. furono almeno una dozzina solo lì! Tutto premeditato in segreto che nemmeno Schepers, il suo fido scudiero, sapeva niente: it.blastingnews.com/sport/2020/04/eddy-schepers-e-il-giro-ditalia-87-dopo-sappada-sembrava-di-essere-in-una-guerra-003104459.html). Roche dimostrò grande forza e determinazione comunque, non per niente, solo un mese e mezzo prima aveva disputato una grande Liegi Bastogne Liegi arrivando secondo dietro Argentin e davanti al compianto Claude Criquelion. Che Roche abbia voluto trasformare quell'inizio di tappa in un'altra classica? Chapeaux. Come disse anni dopo il giornalista Zomegnan: "fu un misto tra tradimento e necessità" file:///D:/Documenti%201/sport%20new/Roberto%20Visentini/Il%20tradimento%20di%20Sappada%20-%20Suiveur.html Pertanto non parliamo di tradimento solamente. C'era d'aspettarselo e mi spiace per Visentini, che di fronte al business ed il dio denaro, si è trovato un rivale in più.. oltre ai suoi nervi. Quella tappa era durissima comunque.
Video bellissimo, ne vogliamo di più così😊 Detto ciò, guardando tutta la tappa, è lampante capire cosa sia successo: Roche (che è stato onesto, dicendolo subito nel video) è rimasto male per le dichiarazioni di Visentini sul fatto che questi non lo avrebbe aiutato al Tour, anzi, che sarebbe andato 'in spiaggia". Da lì la sua reazione è stata (senza magari attaccarlo di fatto) semplicemente di non proteggere il suo capitano (che per la cronaca indossa la maglia rosa, quindi a maggior ragione avrebbe dovuto stargli accanto). La cosa sportivamente triste è vedere la maglia rosa completamente abbandonata a se stessa da tutta la squadra. Qui la tappa: ruclips.net/video/57J5LXuVYuo/видео.html
Se gli fosse stato accanto e la fuga avesse avuto successo, con il passaggio della maglia rosa ad un altra squadra? Scherziamo? Tutta la squadra doveva stargli accanto e arrivare staccata dal gruppo??? No, perché Visentini non ha mai dovuto tirare un metro. È rimasto ben protetto nel gruppo, senza poi essere in grado di rimanerci fino al traguardo. Visentini ha avuto il suo giorno no. Come Carapaz qualche settimana fa. Non è che la squadra ti carica in spalla per portarti al traguardo.
Probabilmente Cassani, che era in squadra con loro e visse l'esperienza in modo "terzo", potrebbe raccontare la sua interessante versione. Tra l'altro è efficace nel raccontare episodi.
Que aura de ciclismo a la italiana, mítico. Il diablo de Uboldo, aunque por aquella época era un simple gregario, creo que se puso del lado del irlandés
Complimenti per il video. Non conoscevo questo episodio del giro d’Italia. Mi ha ricordato Cesare Maestri, che ha dovuto difendere la sua ascesa sul Cerro Torre per tutta la vita. Le polemiche attorno a questa vicenda hanno oscurato per anni il valore delle sue imprese. Purtroppo penso che spesso si investa molto nella ricerca della verità, anche per anni, piuttosto che riconoscere ed accogliere la tragedia che le persone coinvolte vivono. Comunque non è una critica nei confronti del video che trovo molto bello!
Quale ascensione? Quella del compressore o quella presunta con Egger? In quest ultimo caso non raggiunse la cima perché tecnicamente non era possibile.
Io vidi la tappa in diretta, e la ricordo bene. Roche la furbata l'ha fatta, si è infilato nella fuga sperando di andare al traguardo e ribaltare la classifica. Tra i cronisti vi era più di una perplessità sul suo comportamento. Detto questo, è vero che Roche non tirò in quella fuga, che poi fu anche ripresa. Da lì in avanti fece tutto da solo Visentini che scoppiò completamente di testa prima che di gambe, andò in crisi e si staccò dal gruppo salendo verso Sappada. Quindi alla fine della fiera forse la lettura che ne dà Boifava è la più vicina al vero: quel giorno Visentini non c'era da subito, era sempre in fondo al gruppo fin dall'inizio, e andò in crisi alla fine.
Mi ricordo molto bene quel Giro, ero ragazzino e lo vidi tutto in tv compreso il dramma di quella famosa tappa, io sto dalla parte di Roche, era il più forte (vinse pure Tour e campionato del mondo quell'anno), giocò solo le sue carte e non c'era un vero leader designato, Visentini era molto fragile psicologicamente ed aveva un carattere difficile che lo portava a vedere nemici, traditori e complotti ovunque non solo in quel Giro, guarda caso dopo il 1987 non fece più risultati di rilievo...
Quella tappa la vidi in TV e da gran tifoso di Visentini me la ricordo un po diversa. Vicentini amava il giro in modo viscerale, in quella tappa si senti fortemente tradito tant'è che dopo 35 anni ancora non perdona. Comunque secondo me non è giusto fare un approfondimento sentendo una sola campana.
Video molto bello e storia, che già conoscevo, molto bella ma di fatto avete sentito una sola campana. Colpa anche del carattere di Visentini che avrebbe fatto meglio a raccontare anche la sua versione, sicuramente è una persona più semplice, rustica e forse più sincera di Roche.
Ciao Maranga storia bellissima io ho 48 anni a luglio e a quei tempi guardavo il giro da ragazzo con molta passione.Ho ancora la bici da corsa una vicini con telaio columbus tutta campagnolo chorus 2x8 con comandi al manubrio però da 6 anni vado solo in mtb è troppo bello e poi sulle strade di oggi è più sicuro! Siete forti saluti a giorgio un abbraccio! Ma voi siete stati entrambi professionisti giusto?
cioè l'Irlanda, un Paese che fa gli abitanti di una Regione italiana e ai tempi aveva un PIL pro capite 40% più basso di quello italiano, era tutta sta potenza da imporre Roche? chi aveva dietro come sponsor?
...Se non fanno che ripeterti "stai avanti con la Panasonic che potrebbe attaccare" e invece te ne stai infondo al gruppo... Quindi Roche cosa avrebbe dovuto fare? Starsene infondo al gruppo con Visentini e perdere la Maglia Rosa per lasciarla alla Panasonic? Per me la versione di Boifava HA senso! Magari per voi sarà un dettaglio trascurabile, ma state difendendo uno che due anni prima di vincere il giro aveva fatto a pezzi la bicicletta con un seghetto e portata a casa di Boifava dentro i sacchetti della spesa! Visentini era un fuori classe, ma era matto come un cavallo.
Non sai tutte le cose, La TV quella volta non faceva vedere tutta la tappa, ma solo gli ulti 20, 25 KM. L'intera faccenda non la si capisce se non si va a fondo analizzando, non solo la tappa ma anche i precedenti. Quando stava in fondo al gruppo, ormai mancavano una quindicina di km all'arrivo e la tragedia per la maglia rosa era già verso il termine. Era in fondo per parlare con l'ammiraglia-Boifava, forse una arrabbiata o forse per dire che stava male, vuoto di energie, lasciato solo dai compagni di squadra, dei quali, l'unico rimasto, Eddy Schepers era lo scudiero di Roche e non ne ha voluto sapere di rallentare per aiutare la maglia rosa. Pertanto, tradito pure da lui! Quando poi riesplose la bagarre, in testa, condotta da Argentin, iniziò il calvario di Visentini fino a Cima Sappada, perdendo una eternità di minuti. Scrivo altro qui fuori. Ciao
@@Fantagillian Se gambe non ne aveva, spiegami dove sta il "tradimento". Boifava era stato chiaro con tutti e due, "non mi importa con chi, voglio la maglia rosa a fine giro". Se mando uno/due gregari (Roche compreso) a recuperare un cadavere infondo al gruppo, la maglia rosa la perdo e passa alla squadra avversaria, semplice! Per me non avrebbe avuto alcun senso andare a recuperare Visentini senza energie quando davanti Roche ne aveva. Tra le altre cose, Boifava l'anno seguente credette ancora in Visentini, fu infatti Roche a cambiare squadra e non viceversa.
@@riccardosunda5176 Roche aveva già l'accordo con la francese Fagor a certe condizioni e per questo ha avuto la Fagor a sua disposizione (ma pure la Panasonic l'ho ha dimostrato), lasciando la vittoria a Bagot sul Terminillo per averlo alleato dopo, come avvenne sul Monte Rest, prima asperità forte della giornata a 100 KM dall'arrivo: fu lì, al GPM che Roche attaccò per inseguire Bagot, con l'aiuto di Salvador. In poche parole, l'operazione demolizione maglia rosa iniziò lì! Chi mastica ciclismo sa che significa. Ce ne sarebbe da scrivere qui per risponderti. Le gambe e soprattutto la testa Visentini le ha viste sciogliersi ad una ventina di km dal traguardo sull'ultima salita di Cima Sappada.. ma il danno fu fatto prima, quella fu una conseguenza. C'erano interessi di business a livello internazionale, doveva vincere Roche quel giro. Quando ci sono di mezzo i soldi... (senti su Geminiani, Tacchella etc). Adesso devono solo salvarsi la faccia.. e quello che Boifava dice non lo si può credere perché va contro quello che si è visto e che è stato testimoniato da varie persone. Leggi cosa scrisse Schepers dopo anni! Io non voglio difendere Visentini, voglio solo che trionfi la verità e la giustizia.. almeno in senso morale.. ormai, dopo tanti anni.
Mah, in questa storiaccia a tre sentire solo i due che ci hanno guadagnato mi pare comunque "parziale". Roche l'ha fatta da para**lo e Boifava pure (del resto il suo lavoro era portare a casa la maglia su qualunque spalla fosse). Fosse stato un altro sport nessuno avrebbe fatto questioni, ma nel ciclismo abbiamo spesso visto una tale quantità di lealtà al capitano e di dedizione che un numero del genere comunque stona.
Molti campioni hanno un carattere particolare, spesso non accettano di non arrivare primi e di vincere. Di conseguenza si affidano a delle loro giustificazioni è da lì non si muovono proprio xche non accettano quello che credono sia una sconfitta. Direi che risultano un po’ infantili per la poca elasticità morale.
@@gcnitalia beh, le prime che mi vengono in mente e che mi piacerebbe approfondire potrebbero essere Anquetil-Poulidor, Gimondi e Merckx, Moser e Saronni, Bugno e Chiappucci, Bradley Wiggins e Chris Froome.. scegliete voi , mi fido 🤣
GRAN TIFOSO DI VISENTINI, ERO PRESENTE A SAPPADA,TAGLIATO IL TRAGUARDO ROBERTO ,SE AVESSE AVUTO ROCHE NEI PARAGGI,NON SO COME SAREBBE FINITA.COMUNQUE VISENTINI GRANDE TALENTO PECCATO UN CARATTERE NON ALL'ALTEZZA
Questo video mi sembra un po' unidirezionale... "Non ho attaccato, sono solo andato più forte degli altri in discesa" è una paraculata, anche se poi la verità sicuramente sta un po' nel mezzo.
Bè Roche lo dice chiaramente. Consulta il Garibaldi giorni prima proprio su quella tappa. Si chiede: "Come posso attaccare senza attaccare ?". Diciamo che Roche sognava uno sviluppo di gara come quello che è venuto a crearsi per fare esattamente quello che in cuor suo aveva pianificato.
Se lui non ha voluto parlare sarebbe stato bello intervistare altri corridori della squadra magari avremmo avuto un'altra visione dei fatti così sembra che la colpa sia solo di Visentini e anche come la racconta boifava non quadra
Si fu davvero tradimento,Roberto con la cronometro di San Marino aveva già in tasca il giro, Roche doveva limitarsi a stare accanto a Visentini, e avrebbero fatto primo e secondo, le parole di Boifava non meritano nessun commento
Non conoscevo questa storia prima di questo video, ma sentita così a me sembra che Roche abbia fatto una fagianata. Penso che per vincere una grande corsa a tappe bisogna essere uno per tutti e tutti per uno, soprattutto per dare la serenità mentale al leader che deve già sopportare il peso e le pressioni della maglia. Ad esempio, nel 2012 Froome ne aveva di più di Wiggins, ma seppur con qualche rimostranza, ha fatto quello che doveva, di certo senza andare in fuga e senza "andare più veloce degli altri senza attaccare".
giusto e aggiungo che mai e poi mai una squadra con il primo e secondo in classifica proiettati verso il podio finale considererebbe vantaggioso il destabilizzare la corsa a Sappada Roche mise la maglia per pochi secondi su Rominger, e Breukink e Millar erano lì vicinissimi pure loro Boifava è bravo a criticare (anche con qualche ragione eh, guai a chi gliele toglie) ma non mi risulta abbia mai fatto autocritica
Beh, mi sembra ovvio che si sia trattato di un tradimento, ma forse da entrambe le parti? Roche si è tradito dicendo che voleva vendicarsi del fatto che Visentini non l'avrebbe aiutato al tour e che aveva studiato il Garibaldi per vedere dove 'attaccare senza attaccare' . Non capisco perché roche voleva essere aiutato al tour anziché pretendere soldi, come si fa oggi tra professionisti compagni di squadra. Sentendo roche, però, la prima maglia rosa era stata sua (non ricordavo questo fatto) quindi anche Roche è stato tradito in precedenza?
@@aleperception3626 Where is my payback, cioè cosa ci guadagno? Da lì a parlare di vendetta ce ne passa. Ma la fantasia è comunque da considerare una virtù, quindi buona la prima! :)
Quel giorno diedi ragione a Riche ma rivedendo la corsa direi che fu una situazione ridicola. Roche ha usato una tappa facile, si e' fatto aiutare da corridori che speravano di essere assunti alla fagor l'anno successivo, mezza squadra non ha aiutato Visentini Boifava non e' mai stato un bravo d.s. Dov'era la squadra? In una tappetta ridicola hanno lasciato Visentini praticamente solo, si e' innervosito, non ha mangiato ed e' saltato. Senza squadra ed aiuto da altri, specialmente la mercatone uno di Pantani, a Mende sarebbe saltato per aria anche indurain. Le tappe interlocutorie dove resti solo possono essere disastrose. Serve un d.s. che coordina e fa lavorare un altro paio di squadre a cui poi concedera' delle tappe. Invece lavoro' Visentini da solo: una cosa mai vista. Un comportamento cosi' con Moser e mezza Carrera faceva a valigia.
Vidi in diretta TV la tappa, ero allora e continuo imperterrito ad essere una schiappa fenomenale di ciclista amatore! La Carrera bruciò praticamente tutta la squadra per tenere la fuga dove si era infilato Roche. Vero che Roche non si mise in mostra ma non fece un metro di fianco a Visentini nemmeno dopo il ricongiungimento ma in quel momento i nervi della maglia rosa erano belli che andati. Probabile che non abbia mangiato e bevuto a dovere impegnato com'era a difendersi dal suo compagno di squadra crollando nel finale, le interviste fatte a caldo a chi correva nelle altre squadre la dicono lunga: "Roche ha attaccato già dalla prima salita" ... "lotta fratricida"... "gli ho dato un panino" (Claudio Corti). E nello squadrone Carrera c'era gente come Cassani e Chiappucci: tutti bruciati per marcare Roche in forma fisica sicuramente strepitosa. Tradimento no chiamiamolo trappolone nel quale è caduta tutta la Carrera e Roberto Visentini che ne ha fatto le spese soprattutto mentalmente. Era un ciclismo diverso da quello di oggi, niente radio, cardiofrequenzimetri e misuratori di potenza. Alimentazione alla ognuno fa da sé e si vede dai video dell'epoca con non poche pancette oggi impensabili. E nel seguente giro del 1988 ci fu l'inferno del Gavia.
Sicuramente visentini ha perso la testa e si comportò male ( non dando disponibilità per il tour) però se ce un capitano che in discesa resta indietro tu ti fermi e lo aiuti , e magari gli ricordi di mangiare .
Cosa pensi riguardo a questa storia?
che dovreste parlare con persone meno di parte....o almeno sentire entrambe le campane
se Roche rispettava il capitano lo aspettava, troppo facile dire io non ho attaccato facendo un attacco.... Scarponi si è fermato per aspettare Nibali, ma quello era un uomo, Roche si è vendicato perché Visentini aveva detto di non volere fare il Tour
Come sarebbe a dire "non ho attaccato, sono solo andato più veloce"?
Mah...
@@alanmarangoni1739 conosco indirettamente Roberto per alcune amicizie in comune, la ferita è ancora aperta e non credo ne parlerà mai.
@@alanmarangoni1739 si,è un vero peccato.
VI PREGO fate ancora questi video, io sono giovane e non conosco questi episodi, sentirli raccontare dai diretti interessati in maniera così dettagliata mi fa vivere la cosa cone se fossi lì, è un piacere assoluto sentire queste storie sono bellissime, Veramente.
Grazie GCN Italia per darci questo privilegio.
Questa potrebbe diventare una nuova rubrica, storie come queste sono davvero interessanti ed entusiasmanti! Potreste raccontare le imprese più belle, le rivalità storiche e tanti retroscena come questo. Video stupendo!!
Grazie! Proveremo a farne altri :)
Mi associo assolutamente alla tua richiesta. Stavo per scrivere la stessa cosa.
@@gcnitalia questo servizio reportage, meriterebbe un ulteriore approfondimento e completamento, considerato che l'altra campana non l'avete proprio presa in considerazione.
i nervi sarebbero saltati a chiunque.. e se non ti alimenti e, soprattutto resti solo, senza squadra attorno (squadra ammutinata con una parte di gregari ai servizi di Roche, come Schepers) sei finito e perdi minuti! Non dimentichiamo che il vero attacco di Roche è avvenuto molto prima e fu poi rintuzzato spremendo la parte di squadra al servizio della maglia rosa Visentini. Poi, nel finale, è vero che l'irlandese si infilò nel gruppo senza attaccare, dove uno scatenato Argentin conduceva al massimo facendo crollare un Visentini ormai solo.. SOLO.. ed esaurito, sia a livello nervoso che a livello fisico per via di crisi di fame. Roche ha poi solamente sfruttato abilmente la situazione... ma i problemi grossi li aveva causati prima, con la prima salita.. dove si vide la squadra Carrera (di Visentini e Roche) lottare in una guerra fratricida. Quella inaspettata lotta che fu letale ad un Visentini incredulo ed impreparato.. preso in contropiede.. a tradimento appunto.
@@iozlatan3918 L'ho visto ed ho pure parlato con Alan.
Immaginavo, Visentini ormai non parla più per vari motivi. Uno perché ormai non ha più senso ed ha già parlato troppo.. e anche perché ormai ne ha le scatole piene. Preferisce far basta anche in considerazione che ormai, per capire la verità, i dati li abbiamo in mano a sufficienza per poter capire tutto come sono andate le cose.. e non solo durante la tappa, ma nel complesso, dato che è più complicato di quanto sembra.
@@gcnitalia D'accordissimo! Bellissimo! La prossima potrebbe essere la famosa storia Basso-Simoni :)
Ho seguito in diretta quella tappa alla TV, come dimenticarla! All'epoca ero all'ultimo anno delle superiori ed ero tifoso di Visentini dai tempi della San Giacomo Benotto. Lui era incostante, carattere difficile, ma corridore di grande classe che aveva dovuto masticare amaro varie volte, come nel 1983, che andai a vederlo ad Udine alla cronometro finale, in un giro che venne vinto da Saronni. Aveva vestito per vari giri d'Italia la maglia rosa, ma altrettante volte gli era andata male. Il 1986 fu il suo anno di grazie e vinse quel giro (ed arrivò secondo al campionato italiano). Ricordo che tra i miei amici ero l'unico che tifava Visentini, tutti gli altri erano o per Moser o Saronni. Ricordo che per celebrare quella vittoria del 1986, nella soffitta della casa dei miei genitori, in una colonna di cemento scrissi in piccolino "Roberto Visentini, vincitore del giro d'Italia 1986". Nel 1987 Roche arrivò assieme al compagno Schepers alla Carrera ed andò subito forte nelle classiche (Alla Liegi lui e Criquielion si fecero raggiungere e battere da Argentin, mentre stavano facendo surplace in volata). Dopo una prima parte del giro 1987 con la maglia rosa sulle spalle di Roche, Visentini la conquistò definitivamente a cronometro. Nella tappe incriminata Roche attacco in discesa e Visentini chiese di far fermare Roche a Boifava. Lui tergiversò, mentre Schepers (belga) gli disse di attaccare. Visentini (in maglia rosa) si trovò ad inseguire un suo compagno di squadra, cosa inconcepibile all'epoca e perse la testa e si dimenticò di alimentarsi arrivando alla salita finale in crisi di fame. Poi sbottò ai microfoni della RAI, ma alla squadra andava bene anche che si vincesse con Roche e non fecero nulla per risolvere la situazione. Roche ed il suo compagno Schepers trovarono alleati in altre squadre straniere (Panasonic) ed alla fine Visentini cadde e si ritirò. Roche, in quell'anno suo di grazia vinse il tour ed il mondiale a Velden in Austria eguagliando Merckx. Per Roche poi (come in un contrappasso dantesco), la carriera in pratica finì li e Visentini amareggiato si ritirò alcuni anni più tardi. Visentini rilasciò qualche intervista negli anni, una delle ultime la potete ascoltare qui: www.tuttobiciweb.it/podcast_list?p=4 alla data 8/6/2020.
Per chi volesse seguire la telecronaca originale, la RAI (rubrica Perle di Sport) l'ha riproposta recentemente: ruclips.net/video/57J5LXuVYuo/видео.html
grazie per aver linkato la puntata del podcast😉
se la fuga fosse andata in porto la maglia rosa sarebbe stata persa. Quindi Roche ha fatto benissimo ad andare a prenderli. Senza poi tirare un metro e facendosi riprendere dal gruppo.
Gruppo dove Visentini non ha, giustamente, tirato un metro. È rimasto protetto mentre gli altri tiravano e, come tutti quelli molto meno forti di lui, avrebbe dovuto arrivare al traguardo senza farsi staccare.
Crisi di fame per non essersi alimentato? Crisi di nervi? In entrambi i casi di certo colpa sua e non di Roche.
Sentire questo vittimismo e becero campanilismo/nazionalismo a distanza di decenni, sapendo poi cosa successe nei giorni successivi, fa venire il voltastomaco.
@@germibestia Sono d'accordo con te.
Confermo quanto detto in alcune risposte a questo commento. Visentini non ha mai tirato un metro per andare a riprendere la fuga, è scoppiato in salita staccandosi dal gruppo, quindi di preciso di cosa stiamo parlando?
Bella idea quella di affrontare questi argomenti.
Comunque io visto che si può rivedere la tappa ho guardato cosa è successo quel giorno, ed è vero che roche non tirava nella fuga ma prima del collegamento dall’elicottero hanno visto chiaramente che ad attaccare per primo in discesa fu roche e lo hanno detto ben prima che visentini andasse in crisi. E portare via una fuga con metà dei primi dieci in classifica per uno della squadra della maglia rosa è inconcepibile. È stato molto furbo perché sapeva che facendo così Visentini sarebbe andato fuori dai gangheri e avrebbe fatto qualche errore come quello di non mangiare.
Boifava può dire cosa vuole ma quale direttore sportivo di una squadra con la maglia rosa invece di far stare tutti i compagni di squadra vicino al capitano o magari metterli in testa al gruppo per controllare la corsa e addormentarla in caso di una giornata di crisi permettono al più forte di questi di far evadere una fuga con 5 uomini di alta classifica.
Comunque trovo inutile chiedere ai diretti interessati cosa è successo sul serio perché ognuno dira la propria verità. Sarebbe bello sapere cosa hanno visto gli altri compagni di squadra come cassani e chiappucci o gli avversari come argentin o saronni che erano li e hanno visto se roche ha attaccato o no.
Sarà sicuramente vero quello che hanno raccontato in questo video, sta di fatto che da quel giorno ho smesso di seguire il ciclismo. Però ho continuato sempre a pedalare con la classe e l'amore che ci metteva Roberto. E anche se ha vinto un decimo di quanto avrebbe potuto, per me resta sempre ROBERTO VISENTINI il mito del MIO CICLISMO
Ti consiglio di tornare a vedere il ciclismo, negli ultimi anni è più spettacolare che mai!
Ex ciclisti hanno affermato che Roberto nel 1987 volava una gestione squadra senza logica per far vincere uno straniero....
Storie come queste vanno raccontate più spesso, tant'è che i retroscena nel bene o nel male ti fanno affezionare di più. Grazie Alan
Grazie a te Domenico!
Io ricordo ancora che il mio direttore sportivo di allora (ero esordiente secondo anno) riguardo quell'episodio disse che nel ciclismo bisogna far andare le gambe, non la lingua. Per me Visentini andò in crisi di nervi per via del suo carattere troppo orgoglioso.
Questo episodio di ciclismo me lo ricordo bene, ma continuo a pensare che nessuno dei due corridori ammetterà mai la verità e pertanto, per me la stessa sta nel mezzo, cioè che Visentini quel giorno non ne aveva e che Roche una specie di attacco lo ha fatto.
Comunque davvero, di puntate che raccontano di storia del ciclismo, fatene di più.
Io ero piccolo ma lo ricordo l'episodio, Roche era ed è un paraculo, che significa io non ho attaccato in discesa, che vuol dire che non pedalava?.....e anche vero che Visentini non ne aveva a quel Giro troppe distrazioni
@@jjk78nikita60 i nervi sarebbero saltati a chiunque.. e se non ti alimenti e, soprattutto resti solo, senza squadra attorno (squadra ammutinata con una parte di gregari ai servizi di Roche, come Schepers) sei finito e perdi minuti! Non dimentichiamo che il vero attacco di Roche è avvenuto molto prima e fu poi rintuzzato spremendo la parte di squadra al servizio della maglia rosa Visentini. Poi, nel finale, è vero che l'irlandese si infilò nel gruppo senza attaccare, dove uno scatenato Argentin conduceva al massimo facendo crollare un Visentini ormai solo e esaurito, sia a livello nervoso che a livello fisico per via di crisi di fame. Roche ha poi solamente sfruttato abilmente la situazione... ma i problemi grossi li aveva causati prima, con la prima salita.. dove si vide la squadra Carrera (di Visentini e Roche) lottare in una guerra fratricida. Quella inaspettata lotta che fu letale ad un Visentini incredulo ed impreparato.. preso in contropiede.. a tradimento appunto.
Anche se Roche avesse attaccato, è stato ripreso dal gruppo si o no?
La questione mi sembra abbastanza semplice. La fuga è andata in porto? No. Mi dispiace per Visentini ma se un corridore che indossa la maglia rosa non riesce a reggere il ritmo del GRUPPO in salita significa che merita di perdere il giro.
Sono andato a rivedermi la tappa, io credo che sia tutto molto semplice, Roche è andato in fuga ma è anche stato ripreso, Visentini ha preso poi una grossa cotta, non teneva le ruote del gruppo, e forse per lui era più semplice dare colpa al compagno piuttosto che ammettere i suoi limiti in quella giornata storta
Cazzo fatene di più di questi video vi prego... tipo storie di ciclismo
Sono d’accordo
assolutamente. aprire il filone le grandi storie del ciclismo.
Alan, sei il numero 1 a racconare le storie con il tuo patos e passione che ci metti!!!
Grazie Giovanni!
Grandi GCN, interessantissimo video
Anche io ho rivisto la tappa.
Roche è stato poco corretto, come commentavano i telecronisti e i corridori, come Claudio Corti ,stupito della situazione.Poi non ha torto neanche Boifava,se Visentini fosse rimasto nel gruppo avrebbe conservato la maglia.
Visentini vinse il giro 86,dietro a lui Saronni ,Moser e Lemond,tre campioni del mondo!
bellissimo!! sono neofita del ciclismo ed è davvero arricchente che qualcuno di molto competente mi racconti cosa mi sono perso negli anni passati!!! grazie!!
Non aver sentito in modo approfondito la versione di Visentini, lascia con la sensazione che il video racconti solo metà della storia…Come il corridore ha vissuto quel fatto, che avesse ragione o meno, meritava un approfondimento maggiore. (se non con le sue parole, con le testimonianze dell’epoca). In ogni caso, format bellissimo e che spero ripeterete per i tanti altri momenti leggendari del ciclismo.
c'è un problema: Visentini non è disposto a parlarne. Almeno, non con chi non sia pronto a dargli aprioristicamente ragione. Roche per anni ha cercato un confronto con lui. Confronto, perché di scuse da chiedere perché hai gambe migliori non ne esistono.
penso che la verità sia che Roche ha attaccato in discesa.. non è un attacco appariscente come uno scatto in salita, ma il suo obiettivo era vincere il giro in prima persona..lo ha camuffato con questa fagianata in discesa
La squadra, la Carrera, già era divisa, alcuni, diciamo, vennero "convinti" dall'Irlandese in Carrera così come in altre squadre a lavorare per lui e guarda caso l'anno dopo lo seguirono alla Fagor, basta vedere in rete e si legge chiaramente chi erano e da che squadre venivano (leggi la testimonianza di Eddy Schepers recente). "Roche non attaccò". Ma siamo matti? Balle! Attaccò due volte e NON una! Attaccò con un primo tentativo, quello iniziato IN DISCESA (la prima della giornata a 100 km dall'arrivo), al termine della dura salita del Monte Rest, nel momento in cui i corridori, di solito, si rilassano e si alimentano, dopo che il "comprato amico" Bagot si era avventurato in discesa, lui con Salvador si buttarono giù a tutto gas.. in una discesa molto tecnica, ricca di tornanti dove bisogna rilanciare e scattare continuamente, tutta ben studiata e organizzata (vedi il racconto in rete di Salvador e andate a vedere con Google Earth digitando Monte Rest, oppure Forcella Monte Rest), poi il distacco venne ricucito e lasciò Visentini senza uomini perché si spremettero cucendo la prima volta, poi al secondo tentativo (quando Roche, infuriato nel sapere che parte della sua squadra tirava per andarlo a prendere, gettò la maschera e si mise a contrattaccare) Visentini crollò soprattutto psicologicamente (vorrei vedere...un attacco da un tuo compagno di squadra e i DS che se ne sbattono allegramente e dopo una sonora incazzata col ds Boifava in ammiraglia prima di defilarsi dal gruppo, quando nemmeno Schepers accettò di mettersi in aiuto aspettando o fermandosi).
Avesse fatto una cosa del genere a Moser o a Saronni a fine tappa o era in pronto soccorso o alla stazione con la valigia in mano e senza contratto!
Tu sei l'unico che ho letto che le cose le vede per quello che furono!!se lo avesse fatto a Moser o Saronni se gli andava bene la sera si ritirava...se gli andava male era in ospedale....(chiedere a Baronchelli per info) Poi non è vero che Visentini non ha voluto raccontare la sua versione... il figlio Matteo ha risposto per le rime a quelli di GCN nel post su FB
@@duraace73 Anche io la penso come Fantagillian.. visto che siamo la stessa persona. Non sono troppo spesso sul FBK, seguo solo qui ed avevo scritto a Marangoni il quale mi rispose che occorreva la testimonianza di Visentini. Ho criticato la risposta e pure il video.. e PURE IL TITOLO! Titolo che già la dice lunga mettendosi chiaramente di parte con le uniche campane, campane di parte ampliamente presenti nel video: quel "fu davvero?" mi fa girare le scatole. Ho concluso il mio commento a Marangoni, invitandolo a fare gli unici video che riesce meglio: quelli con Brambilla per la strada in bici. I processi, lasciamoli fare a chi sa come esporli e condurli, in modo equilibrato e soprattutto imparziale. E' facile prendersela con chi non c'è. E se poi ti senti in colpa e ti defili, è da codardo e da vigliacco perché significa che uno non si sente in grado di gestire il tutto. Quando sollevi un vespaio devi avere già tutto pronto per affrontarlo avendo pianificato il tutto molto prima.
Anche l'amico mio MISTER LOBOFOFIGNO (pseudonimo di Lobo) ha scritto qui molto, ma certi suoi commenti sono stati bannati. Noi ci mettiamo la faccia, non ci nascondiamo dietro nickname. Il buon Matteo avrà avuto la conferma dei pensieri del padre riguardo al marcio che c'è in questo ambiente del ciclismo ed anche in senso generale nella vita. Va a leggere la mia risposta a Alan qui sotto. Ciao, chiunque tu sia.. ma sei per la verità e per la giustizia e questo ti fa onore e mi basta per dedicarti queste righe.
@@duraace73 per tua comodità, ti faccio un copia incolla della mia recente risposta a CGN alias Alan Marangoni, dopo che lui mi aveva risposto grosso modo così: che bisognerebbe che Visentini partecipasse e si facesse sentire.
"Alan, sono Gil Brezza, la mia era una battuta, non l'avevi capita? Diamine.. non c'è più bisogno di sentire il racconto da Visentini direttamente, lasciamolo in pace: di dati, registrazioni, interviste ce ne sono a sufficienza per capire bene tutto. Basta volerlo ed unire pazienza, e intelligenza. Anche se non si è Scherlok Holmes la verità sta lì, a portata di mano e di tutti, ora, grazie ad INTERNET. Il problema è che non la si vuole tirar fuori e sbandierarla per svariati motivi che non elenco, Mi spiace, ma critico questo tuo video.. che ha pure il titolo sbagliato. Le cose o si fanno come si deve ed in più riprese o non si fanno per niente. Molto meglio i tuoi video con Brambilla in giro con le bici."
Contenuto molto molto interessante, mi aggiungo a chi ha già scritto che il raccontare storie di vecchie vicende e rivalità potrebbe diventare un vero e proprio format! Sempre bravissimi
Ero in corsa come cronometrista sulla macchina del Commissario Internazionale Ivo Bensa ed ho seguito tutta la sofferta salita di Visentini da Forni Avoltri fino a Sappada. Era in evidente crisi di fame e di nervi. Le sue gambe giravano a vuoto
Anche dalla tv si vedeva che era scoppiato. Ho odiato Roche da quel momento per tutta la vita ma mi sbagliavo per campanilismo.
Solo in Italia possono capitare queste cose: il capitano della Carriera ( detentore della maglia rosa, e vincitore del giro l anno prima) squadra italiana, entra in crisi, e non solo nn viene sostenuto e protetto, ma si fa di tutto per giustificare e sostenere un irlandese...
Vergogna Carrera..Vergogna italia
@@alessandrobaiocchi3628 vergogna il vittimismo italiano.
@@germibestia ma cosa vuoi?? Avevo 12anni, tifisissimo de visentini. Se al tour avesse fatto una cosa simile a fignon, l.irlandese sarebbe stato impiccato..
..e me dici solo in italia.?? Troppo buoni e permessivi. Boifava senza palle
@@alessandrobaiocchi3628 Visentini era cotto quel giorno.
Non è neppure stato in grado di farsi trovare davanti prima della discesa.
Se Roche non si fosse dato da fare, a fine tappa la maglia sarebbe stata sulle spalle di Rominger, che a traguardo è arrivato ad avere soli 3 secondi da Roche in classifica generale.
Boifava ci ha visto giusto, e, come suo dovere, ha fatto il meglio per la squadra.
Tenere Roche assieme al cadavere di Visentini sarebbe stato un suicidio.
Concordo che è stato troppo buono. Chiunque altro avrebbe dato il benservito a Visentini visto il suo comportamento.
Prendo nota che secondo te lo scempio che abbiamo visto nei giorni successivi è una cosa buona e normale nello sport.
Pensare certe stupidaggini a 12 anni ci sta.
A 47 è invece piuttosto triste.
io ho un ricordo bellissimo di quel giorno, perchè guardavamo la tappa io e mio padre corridore amatoriale, e non ci spiegavamo Visentini che non pedalava piu e a fine tappa intervistato disse ...stasera qualcuno se ne torna a casa.
Grazie per aver condiviso con noi il tuo ricordo di quel giorno
Mi ricordo di un Giro appassionante. Visentini voleva vincere, e anche Roche voleva quel Giro. All inizio si rispettavano ma covavano sotto. Visentini disse che dopo Sappada, Roche doveva andare a casa, ma Tacchella voleva che l irlandese vincesse perché era più utile per la sua pubblicità dei jeans all estero. Roche fu aiutato dalla Fagor una squadra belga. Visentini successivamente, cadde in una crisi mentale profonda e per una caduta si ritirò dal giro. Roche vince il giro e al tour fa il capolavoro. Poi si ripete a Villach e diventa campione del mondo. Poi dal 1988 non fu più al top, infatti terminò la carriera dopo qualche anno senza vittorie così importanti. Comunque Visentini non lo volle più vedere, anche oggi tutti li vorrebbero vedere fare la pace ma lui dice mai lo farà.
Spero possa diventare una rubrica fissa nel vostro programma. Con semplici parole avete fatto vivere a chi non c’era quel momento esatto…veramente bravi! Complimenti
Grazie Marco, quali altre storie del passato ti piacerebbe vedere su GCN Italia?
@@gcnitalia attualmente non ho un episodio in particolare, credo che il fascino stia nel racconto della storia in se…potrebbe essere interessante (impegni vostri permettendo) un episodio con cadenza mensile: una sorta di “pedalate nella storia…”. Bravi, continuate così! 💪🏼
In fuga con Ennio Salvador (!) Roche non credo si sia trovato per caso. Visentini, a mio avviso, da giorni fiutava il trappolone ed ha iniziato a logorarsi mentalmente. Probabilmente quel giorno, al di là dell'essere andato in tilt "di testa", non si era neppure alimentato bene. Di qui il crollo nel finale di tappa in cui se avesse soltanto mantenuto la lucidità racconteremmo una storia diversa...
Bravi. Bel video. Non conoscevo questa storia. Alan hai narrato bene, con molta empatia.
Bello il video, mi piace quando raccontate storie così, spero che ne facciate altre in seguito
Fuori dall'Italia questo episodio non è mai stato visto da nessuno come un tradimento, probabilmente lo sciovinismo dei nostri giornalisti lo rese peggio di quello che realmente fu.
Purtroppo in questo video sentiamo solo una campana ma è comunque la versione che in Italia circola di meno quindi ottimo lavoro!
Grazie Manuel
Forse il miglior video che abbiate mai pubblicato!!
Esagerato, però grazie 😉
Super interessante! Complimenti, ne vogliamo di più di queste storie
Fu davvero un tradimento. Che non volesse andare ad aiutare Roche al Tour, preferendo la spiaggia sono balle. Peccato che non avete fatto sentire la campana di Roberto, anche se non vi era possibile intervistarlo, i dati principali avreste potuto, caro Maranga, racimolarli da qualche parte. Visentini era più forte di Roche, nella crono di San Marino gli aveva rifilato ben 3 minuti! Gli fecero saltare i nervi a Sappada ed ebbe una crisi psicologica che gli fece perfino dimenticare di magiare! Chi mastica ciclismo sa cosa significa. Poi ci sono stati altri importanti risvolti, impossibile da trattarli qui.
Ho conosciuto personalmente Roberto, durante una vacanza invernale con neve ad Andalo: uno sportivo sì, ma uomo vero, con sani principi! Se dopo 30 anni ce l'ha a morte con l'irlandese considerato un traditore, ha sicuramente i suoi buoni e validi motivi.
Comunque il Karma torna sempre al mittente.. e già dall'anno seguente il bell'irlandese dal sorriso ipocrita, col suo "non ho attaccato ma sono andato più veloce".. ha iniziato a pagare sfiga e negatività. La notizia data di De Zan su quel qualcosa che il giorno precedente ci sia stato un summit con strani ed importanti personaggi, la dice tutta: fu tutto studiato e predisposto: Visentini non doveva vincere di nuovo il Giro, ma lo doveva vincere il pupillo di Geminiani con un bel giro di denaro sotto.
Ciao Roberto!
@@alanmarangoni1739 nei processi legali si fa così... Certo, Maranga...
@@giulianogilbrezza6655 👍👍👍
@@alanmarangoni1739 Alan, sono Gil Brezza, la mia era una battuta, non l'avevi capita? Diamine.. non c'è più bisogno di sentire il racconto da Visentini direttamente, lasciamolo in pace: di dati, registrazioni, interviste ce ne sono a sufficienza per capire bene tutto. Basta volerlo ed unire pazienza, e intelligenza. Anche se non si è Scherlok Holmes la verità sta lì, a portata di mano e di tutti, ora, grazie ad INTERNET. Il problema è che non la si vuole tirar fuori e sbandierarla per svariati motivi che non elenco, Mi spiace, ma critico questo tuo video.. che ha pure il titolo sbagliato. Le cose o si fanno come si deve ed in più riprese o non si fanno per niente. Molto meglio i tuoi video con Brambilla in giro con le bici.
Bellissima storia racconta divinamente altre come queste interessantissime
Ricordo quel giorno come se fosse ieri: Roche con Visentini proprio come Scarponi con Nibali: UGUALE! Ovviamente da condannare i successivi comportamenti ostili dei tifosi nei confronti di Roche, ma fu VERO TRADIMENTO. Del resto, alla fine, lo ha ammesso anche Boifava: "a me interessava che vincesse la Carrera, non con chi vincesse". Purtroppo Visentini aveva un solo punto debole: il carattere, ma era dotato di una classe immensa e nessuno lo ha aiutato.
quindi bisognava rischiare di perdere il giro per cercare di salvare Visentini che era in evidente crisi?
Bisognerebbe dimenticare una volta per tutte l'onnipresente vittimismo italico e ricordarsi che la Carrera pagava stipendi e investiva una montagna di soldi nella squadra.
@@germibestia, non potresti essere fuori strada più di così: se c'è uno che tifa per i ciclisti a prescindere dalla nazionalità quello sono io, altro che "vittimismo italico".
Semplicemente Visentini aveva una classe immensa, nemmeno paragonabile alla meteora Roche, era il capitano designato, aveva dominato la crono e preso la maglia, inoltre non era in evidente crisi, quella venne dopo (di nervi) per il tradimento. Boifava seguì l'opportunismo del momento, non il rispetto. La Carrera vinse il giro, ok, ma se Roche avesse aspettato la maglia rosa probabilmente avrebbero vinto lo stesso con Visentini, e sarebbe stato più giusto, non perchè italiano, ma semplicemente perchè più forte e meritevole.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma per me, e per molti altri, fu un vero e proprio tradimento.
@@marcellomilaneschi5128 il paragone Scarponi-Nibali nel Giro 2016 non esiste, perchè Scarponi era fuori classifica e poteva forse (forse) giocarsi una tappa, mentre dietro aveva uno che poteva (e lo fece) prendersi il Giro. Roche era secondo in classifica.
La "meteora" Roche dopo quel 1987 vinse ancora alcune corse, pure una tappa al Tour 1992, pur tormentato da un ginocchio che già nell'86 gli aveva dato fastidio, pur costretto a cambiare squadra dopo quell'incredibile tripletta; Visentini non vinse più nulla.
@@alessandrocasasso7299 il paragone era ironico. Certo che erano situazioni completamente diverse, era per citare un esempio di collaborazione a confronto con un tradimento.
Adoro la storia del ciclismo, episodio bellissimo ❤️
Puntata bellissima, continuate con questi contenuti!!🤙🤙
Grazie, ci proviamo🤙🤙
Roche si accodò ai Panasonic e ai Fagor e di fatto attaccò Visentini che andò in crisi di fame e nervosa sull'ultima salita di Sappada.
La realtà è che i Panasonic, quando Roche prese la maglia, non tentarono più di vincere il Giro, quindi il dubbio che ci fosse un accordo segreto tra Roche e i corridori della Panasonic, così come con Eddy Schepers, è più che plausibile
Bellissimo video!!! Fatene di più di contenuti simili!
Complimenti per il video. Sarebbe carino se continuaste ad illustrarci queste storie del ciclismo. Storia e passione così si uniscono!
Bel racconto/servizio queste sono lo storie che fanno del ciclismo uno sport unico
Stupendo. Una specie di documentario meraviglioso. Veramente bello ❤️
Grazie Enrico!
Video FANTASTICO, troppo belli questi pezzi di storia
La storia del Giro è fantastica, grazie
ottimo video. Storia interessante.
Difficile dare torto alla squadra, visto che quel che conta e non farsi fregare la maglia rosa dagli altri. La fuga non è andata in porto, e bastava rimanere col gruppo. Al 6:45 vi è la chiave di tutto.
Indipendentemente da come può essere stata vissuta rimane un fatto.
Se una persona riesce a nutrire un sentimento di odio dal 1987 ad oggi, ha diritto ad una dose industriale di compassione, perché ha certamente avuto un'esistenza molto triste.
Bellissimo video! Fatene altri così e se riuscite ad avere accesso a qualche immagine di repertorio ancora meglio!
Salve a tutti, anche io ricordo bene quella tappa. Roberto ha solo un colpa: quella di essere stato genio e sregolatezza, ma la Carrera che permette a quel belga di marcare stretto Roberto, quasi a provocarlo, che cercava nei giorni seguenti di recuperare in classifica è stato scandaloso. Roberto anche prima aveva avuto giornate difficili, ma ricordo un grande Battaglin, allora capitano della squadra, accompagnarlo insieme ad altri compagni di squadra al traguardo. Grande Roberto, ma con grande affetto ti dico che in carriera potevi dare e vincere moooolto di più, considerata la classe che avevi.
Complimenti! Sarebbe bello vedere con una certa cadenza video di questo tipo che ci raccontano la storia del ciclisimo, interessanti, coinvolgenti e di insegnamento.
MARANGA!! .... Roche attaccò! Eccome che attaccò e ben due volte! Fu un piano ben ordito (ispirato a quello che fece Greg Lemond al Tour de France del 1984, quando si inserì in una fuga staccando (e "tradendo") il compagno di squadra Bernard HINAULT, vincendo poi il Tour). Molta gente dimostra che non sa più di tanto e si fida di certe testimonianze di parte, come qui sopra nel video (a quel tempo trasmettevano a meno 25 km dalla conclusione e zero immagini delle salite e bagarre precedenti.. non è come adesso..) la gente non sa che l'attacco di Roche, quello chiave, avvenne prima, ossia a 100 Km dal traguardo, sul GPM della Forcella del duro Monte Rest, prima seria asperità della giornata (testimoniato da Schepers dopo tanti anni), scatenando con il comprato Bagot della alleata squadra francese FAGOR (forse erano già accordati per l'anno successivo dato che Roche lasciò la Carrera per entrare nella FAGOR) e Salvador, la bagarre e l'inferno.. IN DISCESA! Rimase in fuga a lungo, da solo con Salvador (tirando anche) dato che Bagot ebbe problemi in discesa, poi, in un secondo tempo, si aggiunsero altri, tra i quali diversi papabili alla rosa, Panasonic compresi (il pesce grosso Roche li aveva attirati come programmato). Solo lì si mise a metà gruppetto, nemmeno in coda e andò a rimorchio.. ma fino ad un certo punto però, perché dopo che seppe che gli altri non ammutinati della Carrera tiravano per andare a prenderlo, si scatenò di nuovo dando anche qualche tirata sulla seconda salita dura (Valcalda), per poi, quando entrò la TV in collegamento, nascondersi nella pancia del gruppo fuggitivi!
DA CONSIDERARE seriamente la grande difficoltà della discesa del MONTE REST, verso la valle di Tolmezzo, pericolosissima, molto tecnica, che richiede scatti, frenate, scatti dopo ogni tornante.. tornanti senza guard rail a quel tempo!! Pertanto gli scatti di Roche.. nascosto nel folto del bosco, al riparo da sguardi indiscreti e TV, in stile Liegi Bastogne Liegi.. furono almeno una dozzina solo lì! Tutto premeditato in segreto che nemmeno Schepers, il suo fido scudiero, sapeva niente: it.blastingnews.com/sport/2020/04/eddy-schepers-e-il-giro-ditalia-87-dopo-sappada-sembrava-di-essere-in-una-guerra-003104459.html).
Roche dimostrò grande forza e determinazione comunque, non per niente, solo un mese e mezzo prima aveva disputato una grande Liegi Bastogne Liegi arrivando secondo dietro Argentin e davanti al compianto Claude Criquelion. Che Roche abbia voluto trasformare quell'inizio di tappa in un'altra classica? Chapeaux. Come disse anni dopo il giornalista Zomegnan: "fu un misto tra tradimento e necessità" file:///D:/Documenti%201/sport%20new/Roberto%20Visentini/Il%20tradimento%20di%20Sappada%20-%20Suiveur.html
Pertanto non parliamo di tradimento solamente. C'era d'aspettarselo e mi spiace per Visentini, che di fronte al business ed il dio denaro, si è trovato un rivale in più.. oltre ai suoi nervi. Quella tappa era durissima comunque.
Video bellissimo, ne vogliamo di più così😊
Detto ciò, guardando tutta la tappa, è lampante capire cosa sia successo: Roche (che è stato onesto, dicendolo subito nel video) è rimasto male per le dichiarazioni di Visentini sul fatto che questi non lo avrebbe aiutato al Tour, anzi, che sarebbe andato 'in spiaggia". Da lì la sua reazione è stata (senza magari attaccarlo di fatto) semplicemente di non proteggere il suo capitano (che per la cronaca indossa la maglia rosa, quindi a maggior ragione avrebbe dovuto stargli accanto).
La cosa sportivamente triste è vedere la maglia rosa completamente abbandonata a se stessa da tutta la squadra.
Qui la tappa: ruclips.net/video/57J5LXuVYuo/видео.html
Se gli fosse stato accanto e la fuga avesse avuto successo, con il passaggio della maglia rosa ad un altra squadra? Scherziamo? Tutta la squadra doveva stargli accanto e arrivare staccata dal gruppo???
No, perché Visentini non ha mai dovuto tirare un metro. È rimasto ben protetto nel gruppo, senza poi essere in grado di rimanerci fino al traguardo.
Visentini ha avuto il suo giorno no. Come Carapaz qualche settimana fa. Non è che la squadra ti carica in spalla per portarti al traguardo.
Probabilmente Cassani, che era in squadra con loro e visse l'esperienza in modo "terzo", potrebbe raccontare la sua interessante versione. Tra l'altro è efficace nel raccontare episodi.
Cassani allora corridore della Carrera sostiene che effettivamente la scuadra
Si divise in due e lui stava con Vicentini ma erano in minoranza
Fatene tanti di video come questo!!!!
Que aura de ciclismo a la italiana, mítico. Il diablo de Uboldo, aunque por aquella época era un simple gregario, creo que se puso del lado del irlandés
Complimenti per il video. Non conoscevo questo episodio del giro d’Italia.
Mi ha ricordato Cesare Maestri, che ha dovuto difendere la sua ascesa sul Cerro Torre per tutta la vita. Le polemiche attorno a questa vicenda hanno oscurato per anni il valore delle sue imprese.
Purtroppo penso che spesso si investa molto nella ricerca della verità, anche per anni, piuttosto che riconoscere ed accogliere la tragedia che le persone coinvolte vivono.
Comunque non è una critica nei confronti del video che trovo molto bello!
Quale ascensione? Quella del compressore o quella presunta con Egger? In quest ultimo caso non raggiunse la cima perché tecnicamente non era possibile.
Bello! Bellissima rubrica!!
Io vidi la tappa in diretta, e la ricordo bene. Roche la furbata l'ha fatta, si è infilato nella fuga sperando di andare al traguardo e ribaltare la classifica. Tra i cronisti vi era più di una perplessità sul suo comportamento. Detto questo, è vero che Roche non tirò in quella fuga, che poi fu anche ripresa. Da lì in avanti fece tutto da solo Visentini che scoppiò completamente di testa prima che di gambe, andò in crisi e si staccò dal gruppo salendo verso Sappada. Quindi alla fine della fiera forse la lettura che ne dà Boifava è la più vicina al vero: quel giorno Visentini non c'era da subito, era sempre in fondo al gruppo fin dall'inizio, e andò in crisi alla fine.
Complimenti per tutto.
Non sapevo nulla di questa storia.. Bravissimi gcn
Mi ricordo molto bene quel Giro, ero ragazzino e lo vidi tutto in tv compreso il dramma di quella famosa tappa, io sto dalla parte di Roche, era il più forte (vinse pure Tour e campionato del mondo quell'anno), giocò solo le sue carte e non c'era un vero leader designato, Visentini era molto fragile psicologicamente ed aveva un carattere difficile che lo portava a vedere nemici, traditori e complotti ovunque non solo in quel Giro, guarda caso dopo il 1987 non fece più risultati di rilievo...
Quella tappa la vidi in TV e da gran tifoso di Visentini me la ricordo un po diversa. Vicentini amava il giro in modo viscerale, in quella tappa si senti fortemente tradito tant'è che dopo 35 anni ancora non perdona.
Comunque secondo me non è giusto fare un approfondimento sentendo una sola campana.
se Roberto lo vorrà andremo a intervistare anche lui
Il ciclismo ha sempre vissuto di rivalità, vera o presunta, in squadra o fuori.
Video molto bello e storia, che già conoscevo, molto bella ma di fatto avete sentito una sola campana. Colpa anche del carattere di Visentini che avrebbe fatto meglio a raccontare anche la sua versione, sicuramente è una persona più semplice, rustica e forse più sincera di Roche.
Non conoscevo questa storia grazie davvero interessante
Che contenuto! Bravi
Sempre fortissimi complimenti per il video 🚴♂️
Ciao Maranga storia bellissima io ho 48 anni a luglio e a quei tempi guardavo il giro da ragazzo con molta passione.Ho ancora la bici da corsa una vicini con telaio columbus tutta campagnolo chorus 2x8 con comandi al manubrio però da 6 anni vado solo in mtb è troppo bello e poi sulle strade di oggi è più sicuro! Siete forti saluti a giorgio un abbraccio! Ma voi siete stati entrambi professionisti giusto?
Alan sei unico grazie per i tuoi commenti
Il tradimento c'è stato infatti non si sono mai più parlati ,l'innesco sono stati gli sponsor ,quelli di Roche pagavano di più.
cioè l'Irlanda, un Paese che fa gli abitanti di una Regione italiana e ai tempi aveva un PIL pro capite 40% più basso di quello italiano, era tutta sta potenza da imporre Roche? chi aveva dietro come sponsor?
Roberto Visentini uno dei più grandi talenti del ciclismo. Poteva vincere tutto ma....
Tutto...insomma
Forse la storia piu' bella del ciclismo. Non mi aspettavo mai Boifava a prendere la parte di Roche.
tradimento annunciato, era nell'aria...
...Se non fanno che ripeterti "stai avanti con la Panasonic che potrebbe attaccare" e invece te ne stai infondo al gruppo... Quindi Roche cosa avrebbe dovuto fare? Starsene infondo al gruppo con Visentini e perdere la Maglia Rosa per lasciarla alla Panasonic? Per me la versione di Boifava HA senso! Magari per voi sarà un dettaglio trascurabile, ma state difendendo uno che due anni prima di vincere il giro aveva fatto a pezzi la bicicletta con un seghetto e portata a casa di Boifava dentro i sacchetti della spesa! Visentini era un fuori classe, ma era matto come un cavallo.
Non sai tutte le cose, La TV quella volta non faceva vedere tutta la tappa, ma solo gli ulti 20, 25 KM. L'intera faccenda non la si capisce se non si va a fondo analizzando, non solo la tappa ma anche i precedenti. Quando stava in fondo al gruppo, ormai mancavano una quindicina di km all'arrivo e la tragedia per la maglia rosa era già verso il termine. Era in fondo per parlare con l'ammiraglia-Boifava, forse una arrabbiata o forse per dire che stava male, vuoto di energie, lasciato solo dai compagni di squadra, dei quali, l'unico rimasto, Eddy Schepers era lo scudiero di Roche e non ne ha voluto sapere di rallentare per aiutare la maglia rosa. Pertanto, tradito pure da lui! Quando poi riesplose la bagarre, in testa, condotta da Argentin, iniziò il calvario di Visentini fino a Cima Sappada, perdendo una eternità di minuti. Scrivo altro qui fuori. Ciao
@@Fantagillian Se gambe non ne aveva, spiegami dove sta il "tradimento". Boifava era stato chiaro con tutti e due, "non mi importa con chi, voglio la maglia rosa a fine giro". Se mando uno/due gregari (Roche compreso) a recuperare un cadavere infondo al gruppo, la maglia rosa la perdo e passa alla squadra avversaria, semplice! Per me non avrebbe avuto alcun senso andare a recuperare Visentini senza energie quando davanti Roche ne aveva. Tra le altre cose, Boifava l'anno seguente credette ancora in Visentini, fu infatti Roche a cambiare squadra e non viceversa.
@@riccardosunda5176 Roche aveva già l'accordo con la francese Fagor a certe condizioni e per questo ha avuto la Fagor a sua disposizione (ma pure la Panasonic l'ho ha dimostrato), lasciando la vittoria a Bagot sul Terminillo per averlo alleato dopo, come avvenne sul Monte Rest, prima asperità forte della giornata a 100 KM dall'arrivo: fu lì, al GPM che Roche attaccò per inseguire Bagot, con l'aiuto di Salvador. In poche parole, l'operazione demolizione maglia rosa iniziò lì! Chi mastica ciclismo sa che significa. Ce ne sarebbe da scrivere qui per risponderti. Le gambe e soprattutto la testa Visentini le ha viste sciogliersi ad una ventina di km dal traguardo sull'ultima salita di Cima Sappada.. ma il danno fu fatto prima, quella fu una conseguenza. C'erano interessi di business a livello internazionale, doveva vincere Roche quel giro. Quando ci sono di mezzo i soldi... (senti su Geminiani, Tacchella etc). Adesso devono solo salvarsi la faccia.. e quello che Boifava dice non lo si può credere perché va contro quello che si è visto e che è stato testimoniato da varie persone. Leggi cosa scrisse Schepers dopo anni! Io non voglio difendere Visentini, voglio solo che trionfi la verità e la giustizia.. almeno in senso morale.. ormai, dopo tanti anni.
Mah, in questa storiaccia a tre sentire solo i due che ci hanno guadagnato mi pare comunque "parziale".
Roche l'ha fatta da para**lo e Boifava pure (del resto il suo lavoro era portare a casa la maglia su qualunque spalla fosse).
Fosse stato un altro sport nessuno avrebbe fatto questioni, ma nel ciclismo abbiamo spesso visto una tale quantità di lealtà al capitano e di dedizione che un numero del genere comunque stona.
Bellissimo complimenti
Storia davvero interessante, non la conoscevo !
Ricorda la storia di Benoni Beheyt e Rik Van Looy, bellissimo video!
Molti campioni hanno un carattere particolare, spesso non accettano di non arrivare primi e di vincere. Di conseguenza si affidano a delle loro giustificazioni è da lì non si muovono proprio xche non accettano quello che credono sia una sconfitta.
Direi che risultano un po’ infantili per la poca elasticità morale.
Bisognerebbe conoscere entrambe le campane prima di esprimersi 😉
Fate Cunego Simoni giro 2004!!! Grandi !
La prima volta che ascolto questa storia....e mi schiero totalmente con Visentini
Adesso un bel video su Simoni - Cunego 2004
primo pensiero a freddo: togliete le radioline!! secondo pensiero: grande rubrica!! (perchè ovviamente ne farete altre, giusto?) :) grazie gcn
Vogliamo una rubrica fissa con le storie dei campioni del passato 🙏🏻
Quali altre storie del passato ti piacerebbe vedere su GCN Italia?
@@gcnitalia beh, le prime che mi vengono in mente e che mi piacerebbe approfondire potrebbero essere Anquetil-Poulidor, Gimondi e Merckx, Moser e Saronni, Bugno e Chiappucci, Bradley Wiggins e Chris Froome.. scegliete voi , mi fido 🤣
GRAN TIFOSO DI VISENTINI, ERO PRESENTE A SAPPADA,TAGLIATO IL TRAGUARDO ROBERTO ,SE AVESSE AVUTO ROCHE NEI PARAGGI,NON SO COME SAREBBE FINITA.COMUNQUE VISENTINI GRANDE TALENTO PECCATO UN CARATTERE NON ALL'ALTEZZA
si l'ho vista in diretta
Questo video mi sembra un po' unidirezionale... "Non ho attaccato, sono solo andato più forte degli altri in discesa" è una paraculata, anche se poi la verità sicuramente sta un po' nel mezzo.
Visentini aveva il talento del grande campione però purtroppo aveva un carattere difficile....
anche uno speciale con Cunego e simoni sarebbe interessante
Ho pensato la stessa cosa...
Bè Roche lo dice chiaramente. Consulta il Garibaldi giorni prima proprio su quella tappa. Si chiede: "Come posso attaccare senza attaccare ?". Diciamo che Roche sognava uno sviluppo di gara come quello che è venuto a crearsi per fare esattamente quello che in cuor suo aveva pianificato.
dove dice cosa? Che Visentini voleva essere aiutato per poi andarsene al mare lo dice. Tutto il resto è pura invenzione.
Come già detto da qualcuno, una rubrica su queste storie sarebbe bello
Se lui non ha voluto parlare sarebbe stato bello intervistare altri corridori della squadra magari avremmo avuto un'altra visione dei fatti così sembra che la colpa sia solo di Visentini e anche come la racconta boifava non quadra
Si fu davvero tradimento,Roberto con la cronometro di San Marino aveva già in tasca il giro, Roche doveva limitarsi a stare accanto a Visentini, e avrebbero fatto primo e secondo, le parole di Boifava non meritano nessun commento
Nemmeno le tue.
Il giro a San Marino era finito i patti del mattino traditi a mezzogiorno parole del grande Felice Gimondi
ci stavano un paio di BIP su Boifava! 🙂 gran bel video comunque,grandi come sempre
Non conoscevo questa storia prima di questo video, ma sentita così a me sembra che Roche abbia fatto una fagianata.
Penso che per vincere una grande corsa a tappe bisogna essere uno per tutti e tutti per uno, soprattutto per dare la serenità mentale al leader che deve già sopportare il peso e le pressioni della maglia. Ad esempio, nel 2012 Froome ne aveva di più di Wiggins, ma seppur con qualche rimostranza, ha fatto quello che doveva, di certo senza andare in fuga e senza "andare più veloce degli altri senza attaccare".
giusto e aggiungo che mai e poi mai una squadra con il primo e secondo in classifica proiettati verso il podio finale considererebbe vantaggioso il destabilizzare la corsa
a Sappada Roche mise la maglia per pochi secondi su Rominger, e Breukink e Millar erano lì vicinissimi pure loro
Boifava è bravo a criticare (anche con qualche ragione eh, guai a chi gliele toglie) ma non mi risulta abbia mai fatto autocritica
Beh, mi sembra ovvio che si sia trattato di un tradimento, ma forse da entrambe le parti?
Roche si è tradito dicendo che voleva vendicarsi del fatto che Visentini non l'avrebbe aiutato al tour e che aveva studiato il Garibaldi per vedere dove 'attaccare senza attaccare' .
Non capisco perché roche voleva essere aiutato al tour anziché pretendere soldi, come si fa oggi tra professionisti compagni di squadra.
Sentendo roche, però, la prima maglia rosa era stata sua (non ricordavo questo fatto) quindi anche Roche è stato tradito in precedenza?
di certo non l'ha detto in questa intervista. Dove dice Roche che voleva vendicarsi? Fonte?
@@germibestia Verso il minuto 340, Roche dice 'when is my pay back'? forse ho interpreto male io. Di certo non lo dice chiaramente.
@@aleperception3626 Where is my payback, cioè cosa ci guadagno?
Da lì a parlare di vendetta ce ne passa.
Ma la fantasia è comunque da considerare una virtù, quindi buona la prima! :)
Quel giorno diedi ragione a Riche ma rivedendo la corsa direi che fu una situazione ridicola. Roche ha usato una tappa facile, si e' fatto aiutare da corridori che speravano di essere assunti alla fagor l'anno successivo, mezza squadra non ha aiutato Visentini
Boifava non e' mai stato un bravo d.s. Dov'era la squadra? In una tappetta ridicola hanno lasciato Visentini praticamente solo, si e' innervosito, non ha mangiato ed e' saltato.
Senza squadra ed aiuto da altri, specialmente la mercatone uno di Pantani, a Mende sarebbe saltato per aria anche indurain. Le tappe interlocutorie dove resti solo possono essere disastrose. Serve un d.s. che coordina e fa lavorare un altro paio di squadre a cui poi concedera' delle tappe. Invece lavoro' Visentini da solo: una cosa mai vista. Un comportamento cosi' con Moser e mezza Carrera faceva a valigia.
Unica cosa: sarebbe anche giusto e corretto giornalisticamente fare sentire anche l’altra campana
@@alanmarangoni1739 ok immaginavo. Ho sentito una vecchia intervista è mooolto polemico e agguerrito 😊
Oggi con l'arrivo dei Jumbo c'è mancato poco per un "Sappada Bis"
quando intervisterete gigi sgarbozza?
Finalmente un po' di amarcord al di fuori della premiata ditta Conti - De Luca 😂😂😂😂
Gran bella storia e perchè no,per orgoglio ed amore alle corse Visentini non voglia parlare con Roche magari perchè si sente tradito?
Vidi in diretta TV la tappa, ero allora e continuo imperterrito ad essere una schiappa fenomenale di ciclista amatore!
La Carrera bruciò praticamente tutta la squadra per tenere la fuga dove si era infilato Roche. Vero che Roche non si mise in mostra ma non fece un metro di fianco a Visentini nemmeno dopo il ricongiungimento ma in quel momento i nervi della maglia rosa erano belli che andati. Probabile che non abbia mangiato e bevuto a dovere impegnato com'era a difendersi dal suo compagno di squadra crollando nel finale, le interviste fatte a caldo a chi correva nelle altre squadre la dicono lunga: "Roche ha attaccato già dalla prima salita" ... "lotta fratricida"... "gli ho dato un panino" (Claudio Corti). E nello squadrone Carrera c'era gente come Cassani e Chiappucci: tutti bruciati per marcare Roche in forma fisica sicuramente strepitosa.
Tradimento no chiamiamolo trappolone nel quale è caduta tutta la Carrera e Roberto Visentini che ne ha fatto le spese soprattutto mentalmente.
Era un ciclismo diverso da quello di oggi, niente radio, cardiofrequenzimetri e misuratori di potenza. Alimentazione alla ognuno fa da sé e si vede dai video dell'epoca con non poche pancette oggi impensabili.
E nel seguente giro del 1988 ci fu l'inferno del Gavia.
mi ricorda la storia di pizzolato e bordin agli europei di stoccarda :D:D:D
Sicuramente visentini ha perso la testa e si comportò male ( non dando disponibilità per il tour) però se ce un capitano che in discesa resta indietro tu ti fermi e lo aiuti , e magari gli ricordi di mangiare .