@@BaroneAzzurro Rocco Casalino è un ingeniere elttronico e giornalista che parla benissimo 4 lingue. e faceva da portavoce dei 5 stelle. Te cosa fai nella vita? lo spazzino?
Grazie mille a tutti voi, dall'Argentina, ci siamo collegati sempre !!! come la geopolitica, (Per Aspera ad Astra: attraverso la difficoltà fino alle stelle)
Molte grazie per la precisa, puntuale e interessante sintesi che ci avete donato. Necessitiamo davvero molto (in Italia) di occasioni come queste. Purtroppo, a volte, succede che persone totalmente ignoranti pensano che decidere sia semplice e manco si immaginano la situazione reale delle cose. Grazie davvero.
Insomma un volume "dottrinale": la "Bibbia geopolitica" scelta dalla Scuola Limes. Davvero utile per comprendere il progetto editoriale, la mission di questa splendida squadra
ho visto decine di ore di interventi di Dario Fabbri e una possibile critica che credo gli si possa fare è la tendenza a una sorta di riduzionismo geopolitico, che sebbene molto efficace da un punto di vista comunicativo rischia di scadere in un semplicismo speculare agli approcci politologici o economicistici.
In questa interessante puntata , a proposito dell’Italia , viene ripetuta alcune volte la frase ‘ci è stato vietato’ .... quanta verità, quanta tristezza, se riuscissimo ad elaborarla ed interiorizzarla , la coscienza collettiva italiana potrebbe superare il complesso inferiorità
Beh secondo il principio che anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno, anche Repubblica qualcosa di decente riesce a pubblicarla. Questa rubrica è davvero degna di nota (e con Fabbri e Caracciolo come ospiti non potrebbe essere altrimenti).
Molto interessante, traccia una linea che si potrebbe definire di "fine tuning" nel campo abbastanza caotico dell'analisi geopolitica, che invece molto spesso è tagliata con l'accetta.
Spett.le Limes buongiorno, c'è una frase di Flaiano che mi ha sempre molto colpito: 'Gli italiani non sono un popolo, ma una collezione, perché ogni italiano è un caso a sé'.
Puntata di grande qualità. Un piccolo inciso: Cartagine non fu mai coperta di sale dai Romani! Sarebbe stato un atto irrazionale e lontano dalla cultura romana. È un falso storico moderno.
Intervista al 2:30 i "soggetti geopolitici" e "scenari geopolitici nei prossimi 50 anni"sono riportati nella Declaration of Summit of Chicago del 2012....
Ogni volta che sento parlare Dario Fabbri, ho l'impressione che sia uno che crede di fare geopolitica giocando a risiko. Non voglio salire in cattedra, ma per fare Storia o Geopolitica sono necessarie le FONTI, che questo giocatore di risiko ovviamente non conosce e non cita mai.
Raramente gli analisti di LIMES vengono contraddetti ( ad es. quando sono chiamati a esprimersi in trasmissioni tv è evidente un rispettoso silenzio da parte degli altri partecipanti.Magari vorrebbero ma non hanno le competenze,al massimo detengono ideologie).
@@Fedee98 Facile immaginare che LIMES abbia canali di informazione non proprio di comune accesso. Peraltro non ho mai sentito voci in contrasto con quanto espresso da Caracciolo e collaboratori.
Avete a che fare con la Repubblica? Uuummh... Lucio Caracciolo non scriveva per il Corriere?... Comunque ho seguito i discorsi di Dario Fabbri: la nostra è una popolazione pessimista perché invecchiata, bisogna diminuire l'età media della popolazione italiana, per contare bisogna essere più audaci, per essere potenza bisogna accettarne i sacrifici, e poi tattiche e strategie a iosa. Non si parla mai della necessità di risolvere problemi planetari come la sostituzione del petrolio, il controllo demografico, l'apocalisse nucleare. Mi viene in mente un libro, "Sendero luminoso", sulle lotte marxiste in Perù. Ebbene ad un certo punto i leader rivoluzionari proposero e attuarono di far incrociare gli europei con le popolazioni di indios, al fine di preservare queste dal genocidio perpetrato dalle élites. Ho pensato che dovette essere un suggerimento del Kgb sovietico: sono infatti i servizi di sicurezza di tutto il mondo che operano con quella che chiamano "ingegneria sociale". Ai popoli tutto questo non deve piacere, ai popoli non deve più piacere farsi strumento per le comodità e le necessità delle élites, di destra o di sinistra. I popoli devono pensare a ridurre il numero dei figli perché, come quando si stampa troppo valuta, più siamo e più svalutiamo. Va bene tirar su le sorti della nostra nazione però io a fare più figli per riconquistare la Libia di Mussolini non ci sto. Bisogna rafforzare L'ONU e la cooperazione internazionale.
Geneticamente l'Italia è divisa ancora oggi dalla dorsale appenninica. Quindi tra un lato subappenninico e cisappennico. I Romani lo sapevano perfettamente. Sembra tenessero conto molto più di noi della conformazione geografica del paese. Il giudizio su Annibale Barca e Lucio Cornelio Scipione è del tutto discutibile. Consiglierei la visione dei video del professor Brizzi al riguardo.
Ogni tanto, sotto Brizzi o qualche storico dell'antichità leggo i commenti di persone che si sentono toccati sul vivo quando si parla male di Scipione. Per quanto nel caso specifico io sia d'accordo sul fatto che Scipione non fosse assolutamente povero di intelligenza e capacità, e che l'affermazione di Caracciolo sia abbastanza superficiale, non posso fare a meno di notare che le tifoserie storiografiche si portano sempre più lontano nel tempo. Ormai oltre che dei neoborbonici dobbiamo parlare dei neoscipionici? Peraltro citano tutti lo stesso storico militare, Hart, che ha scritto un saggio su Scipione quando era ancora un giornalista, sarebbe diventato storico professionalmente solo dopo, e in ogni caso è uno dei molti storici auterovoli per i quali a seconda delle opinioni Scipione era un genio, un ottimo generale fortunato o solo un fortunato. Per me è stato un ottimo generale, fortunato.
Io ho studiato alla Bocconi, culla dello iperliberismo in salsa italiana..ricordo un demenziale saggio che dovetti leggere per un esame, ove l'autore cercava risibili spiegazioni nel clima e nella alimentazione per spiegare perchè alcune ex colonie inglesi hanno avuto un forte sviluppo dopo la seconda gm, altre no. Tra le prime erano Singapore e Honk Kong, tra le seocnde paesi africani subsaharani. La risposta -che all'epoca avevo cmque intuito- è semplicemente un'altra: il fattore umano.
Uhhh che fortuna! questi tre adesso ci spiegano la "gggeopolitiga"!! Ecco perché in Italia siamo in queste condizioni! Non li abbiamo ascoltati fino ad ora! A 31.00 siamo alla comica "noi (italiani) siamo gli eredi dell'impero romano..."
@@Federale86Ita mi dispiace ma non condivido la sua stima apodittica per Fabbri, la cui preparazione si può discutere eccome. Personalmente penso che abbia grande proprietà comunicativa ma scarsissima capacità di analisi storica. Le "traiettorie" geopolitiche poi che pretende di predirre sono fuori dalla portata di quasi tutti gli umani compreso Fabbri.
@@ernesto7368 mi scusi, ma mi pare che apodittico sia il suo intervento. Potrebbe riportare in cosa sono discutibili le analisi storiche di Fabbri? Grazie
Se vuoi posso risponderti io, spiegandoti la differenza che c'è secondo me fra Caracciolo e Fabbri: Caracciolo valuta sempre caso per caso, mentre Fabbri pretende ogni volta di trovare delle leggi generali basate sulla storia, storia che sembra ampia ma dovendo analizzare soggetti politici che durano decenni se non secoli, in realtà non è poi così ampia da creare un Dataset tale da potersi mettere a fare delle previsioni, quando dice "essendo impero globale gli USA fanno così", ma quanti imperi globali ci sono stati? si contano sulle dita di due mani! e per giunta sono distanti culturalmente ed anagraficamente, come si può quindi fare delle previsioni partendo da un dataset così striminzito ed eterogeneo?! il suo approccio è più baldanzoso di quello di Caracciolo e proprio per questo secondo me è più fallace. Il direttore invece è tendenzialmente più oggettivo nelle sue fonti e più possibilista nelle conseguenze, per questo è più affidabile quando invece trae delle conclusioni certe. Poi non so se questa metodologia di Fabbri di trovare sempre delle "leggi" faccia parte dell'analisi o sia una giustificazione a posteriori della vera analisi , nel primo caso porterebbe una probabilità di errore abbastanza alta, nel secondo caso si tratterebbe invece di un artifizio di retorica antipatico, perchè non mi permette di sapere quale sia il vero ragionamento che fa Fabbri.
@@mrwolf84 credo che per come la intenda Fabbri la forma "impero globale" preesista al fenomeno reale. È una sorta di potenziale geopolitico, a cui alcuni rari consessi umani sono giunti. Una forma iscritta nel potenziale reattivo di ogni nazione. Secondo lui quella forma trae le sue leggi da fattori già esistenti nelle basi stesse del fenomeno geopolitico (come la tendenza all'espansione e il patto sociale con la massa interna legato all'egemonia sull'esterno) e in quanto tali osservabili. Non è che ogni impero ha quella forma che risponde a quelle leggi, ma quella forma che risponde a quelle leggi è quella imperiale. In altri termini: non credo Fabbri deduca le leggi degli imperi dall'osservazione degli impero ma dall'osservazione delle dinamiche geopolitiche. Se vuole è un ragionamento che a partire dall'analisi dei fenomeni geopolitici tenta una sintesi del concetto di impero. Una scelta coraggiosa in un'epoca in cui molti e troppi si rifugiano dietro i Dataset. La sua obiezione infine, che mira a dividere il punto di vista di Caracciolo da quello di Fabbri quando i due dimostrano concordanza su tutti i punti, è pretestuosa.
Con due anni di anticipo, Fabbri e Caracciolo prevedono ciò che farà la Russia! Non sarà una scienza esatta la Geopolitica, ma aiuta certamente a capire quello che potrebbe accadere.
Il professore Caracciolo e' molto chiaro e profonda nelle sue analisi.Lo seguo con molto interesse.
Grazie
Complimenti, i nostri governanti dovrebbero utilizzarvi come consulenti di assoluta importanza!!
no usano Rocco Casalino......gli Ex gieffini
@@BaroneAzzurro Rocco Casalino è un ingeniere elttronico e giornalista che parla benissimo 4 lingue. e faceva da portavoce dei 5 stelle. Te cosa fai nella vita? lo spazzino?
Quel cazzo di GF lo pagherà per sempre
@@BaroneAzzurro 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Che puntata! Bravi bravi!
Grazie mille a tutti voi, dall'Argentina, ci siamo collegati sempre !!! come la geopolitica, (Per Aspera ad Astra: attraverso la difficoltà fino alle stelle)
Una delle lezioni più belle in assoluto
Molte grazie per la precisa, puntuale e interessante sintesi che ci avete donato. Necessitiamo davvero molto (in Italia) di occasioni come queste. Purtroppo, a volte, succede che persone totalmente ignoranti pensano che decidere sia semplice e manco si immaginano la situazione reale delle cose.
Grazie davvero.
Dario Fabbri sarebbe il miglior ministro degli Esteri che l’Italia può esprimere. Complimenti per la sua intelligenza e cultura!!
Mi piacerebbe un numero di LIMES che parli delle misure economiche e bancarie prese dai governi negli anni '30.
UNO SPECIALE SULLA MAFIA!!!!
Grazie ! Siete grandi !
Insomma un volume "dottrinale": la "Bibbia geopolitica" scelta dalla Scuola Limes.
Davvero utile per comprendere il progetto editoriale, la mission di questa splendida squadra
ho visto decine di ore di interventi di Dario Fabbri e una possibile critica che credo gli si possa fare è la tendenza a una sorta di riduzionismo geopolitico, che sebbene molto efficace da un punto di vista comunicativo rischia di scadere in un semplicismo speculare agli approcci politologici o economicistici.
Piú che altro sarebbe interessante vederne il confronto con qualcuno che ha idee diverse dalle sue...
Grazie.
In questa interessante puntata , a proposito dell’Italia , viene ripetuta alcune volte la frase ‘ci è stato vietato’ .... quanta verità, quanta tristezza, se riuscissimo ad elaborarla ed interiorizzarla , la coscienza collettiva italiana potrebbe superare il complesso inferiorità
Beh secondo il principio che anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno, anche Repubblica qualcosa di decente riesce a pubblicarla. Questa rubrica è davvero degna di nota (e con Fabbri e Caracciolo come ospiti non potrebbe essere altrimenti).
Sperando che la nuova proprietà garantisca spazi e autonomia.....Sinceramente vorrei sbagliare ma temo che non sarà così.
Noi italiani siamo più uniti di quanto crediamo......se capita un terremoto il giorno dopo partono da tutta italia per aiutare
Molto interessante, traccia una linea che si potrebbe definire di "fine tuning" nel campo abbastanza caotico dell'analisi geopolitica, che invece molto spesso è tagliata con l'accetta.
Spett.le Limes buongiorno,
c'è una frase di Flaiano che mi ha sempre molto colpito:
'Gli italiani non sono un popolo, ma una collezione, perché ogni italiano è un caso a sé'.
La forza del presidente USA DT . È quello della media classe perché è stanco della Cina...! Io spero che succederà anche in Italia....!
Per fortuna che esiste Limes altrimenti la contemporaneità non sarebbe così chiara
Puntata di grande qualità.
Un piccolo inciso: Cartagine non fu mai coperta di sale dai Romani! Sarebbe stato un atto irrazionale e lontano dalla cultura romana. È un falso storico moderno.
Intervista al 2:30 i "soggetti geopolitici" e "scenari geopolitici nei prossimi 50 anni"sono riportati nella Declaration of Summit of Chicago del 2012....
Ogni volta che sento parlare Dario Fabbri, ho l'impressione che sia uno che crede di fare geopolitica giocando a risiko.
Non voglio salire in cattedra, ma per fare Storia o Geopolitica sono necessarie le FONTI, che questo giocatore di risiko ovviamente non conosce e non cita mai.
però ci azzecca sempre e soprattutto conosce molto bene gli stati uniti...o forse non dice cose che vorreste sentirvi dire??
@@toffonardi7037 semplicemente ė lui la fonte
Raramente gli analisti di LIMES vengono contraddetti ( ad es. quando sono chiamati a
esprimersi in trasmissioni tv è evidente un rispettoso silenzio da parte degli altri partecipanti.Magari vorrebbero ma non hanno le competenze,al massimo detengono ideologie).
@@Fedee98 Facile immaginare che LIMES abbia canali di informazione non proprio di comune accesso. Peraltro non ho mai sentito voci in contrasto con quanto espresso da Caracciolo e collaboratori.
@@toffonardi7037 oddio che ci azzecca sempre credo sia stato confutato
Dario Fabbri un venditore di elisir di lunga vita , il dr Bassetto della geopolitica solo che l altro ha una laurea in medicina e fa il primario.
Dario numero 1!!!
Caracciolo mah!
Avete a che fare con la Repubblica? Uuummh... Lucio Caracciolo non scriveva per il Corriere?...
Comunque ho seguito i discorsi di Dario Fabbri: la nostra è una popolazione pessimista perché invecchiata, bisogna diminuire l'età media della popolazione italiana, per contare bisogna essere più audaci, per essere potenza bisogna accettarne i sacrifici, e poi tattiche e strategie a iosa. Non si parla mai della necessità di risolvere problemi planetari come la sostituzione del petrolio, il controllo demografico, l'apocalisse nucleare. Mi viene in mente un libro, "Sendero luminoso", sulle lotte marxiste in Perù. Ebbene ad un certo punto i leader rivoluzionari proposero e attuarono di far incrociare gli europei con le popolazioni di indios, al fine di preservare queste dal genocidio perpetrato dalle élites. Ho pensato che dovette essere un suggerimento del Kgb sovietico: sono infatti i servizi di sicurezza di tutto il mondo che operano con quella che chiamano "ingegneria sociale". Ai popoli tutto questo non deve piacere, ai popoli non deve più piacere farsi strumento per le comodità e le necessità delle élites, di destra o di sinistra. I popoli devono pensare a ridurre il numero dei figli perché, come quando si stampa troppo valuta, più siamo e più svalutiamo. Va bene tirar su le sorti della nostra nazione però io a fare più figli per riconquistare la Libia di Mussolini non ci sto. Bisogna rafforzare L'ONU e la cooperazione internazionale.
Siete esperti e bravissimi , purtroppo i nostri politici sono poco esperti e quindi non vi ascolteranno attentamente come invece dovrebbero.
38:00 mind-> blown!
Geneticamente l'Italia è divisa ancora oggi dalla dorsale appenninica. Quindi tra un lato subappenninico e cisappennico. I Romani lo sapevano perfettamente. Sembra tenessero conto molto più di noi della conformazione geografica del paese.
Il giudizio su Annibale Barca e Lucio Cornelio Scipione è del tutto discutibile. Consiglierei la visione dei video del professor Brizzi al riguardo.
si vede che non hai capito molto del discorso
👍👍👍
Volere non è POTERE.
CHE FARE ? CON CHI? , COME?
Scipione era un genio. Semplicemente non era brillante come Annibale.
Altro che pornhub ...
definire Scipione 'non un genio' mi ha fatto cadere le braccia. Sarebbe il caso di leggere Liddel Hart
Ogni tanto, sotto Brizzi o qualche storico dell'antichità leggo i commenti di persone che si sentono toccati sul vivo quando si parla male di Scipione. Per quanto nel caso specifico io sia d'accordo sul fatto che Scipione non fosse assolutamente povero di intelligenza e capacità, e che l'affermazione di Caracciolo sia abbastanza superficiale, non posso fare a meno di notare che le tifoserie storiografiche si portano sempre più lontano nel tempo. Ormai oltre che dei neoborbonici dobbiamo parlare dei neoscipionici? Peraltro citano tutti lo stesso storico militare, Hart, che ha scritto un saggio su Scipione quando era ancora un giornalista, sarebbe diventato storico professionalmente solo dopo, e in ogni caso è uno dei molti storici auterovoli per i quali a seconda delle opinioni Scipione era un genio, un ottimo generale fortunato o solo un fortunato. Per me è stato un ottimo generale, fortunato.
@@mjcopernico8373 vero. Tra un pò ci divideremo in neo guelfi e neo ghibellini
Ha ragione Fabio, per certi versi poi l'Italia è davvero ancora divisa tra guelfi e ghibellini!
20:09
Parole che non portano a nulla se non paragone col conflitto interiore
L’uso improprio del “piuttosto che” da parte di professionisti del loro calibro è inaccettabile ed estremamente fastidioso.
una classe politica incapace di 40 anni
Ĺ
Io ho studiato alla Bocconi, culla dello iperliberismo in salsa italiana..ricordo un demenziale saggio che dovetti leggere per un esame, ove l'autore cercava risibili spiegazioni nel clima e nella alimentazione per spiegare perchè alcune ex colonie inglesi hanno avuto un forte sviluppo dopo la seconda gm, altre no. Tra le prime erano Singapore e Honk Kong, tra le seocnde paesi africani subsaharani. La risposta -che all'epoca avevo cmque intuito- è semplicemente un'altra: il fattore umano.
giudeocrazia, non democrazia
che commento intelligente eh
@@toffonardi7037 dirigiti verso le docce
@@biancoeteroputrido cosa vorrebbe dire? (Lo so ma vorrei che lo ripetessi per farti un po’ schifo da solo)
Scusa, ma xke nn sarete vegani... ?! Mah!
Uhhh che fortuna! questi tre adesso ci spiegano la "gggeopolitiga"!! Ecco perché in Italia siamo in queste condizioni! Non li abbiamo ascoltati fino ad ora!
A 31.00 siamo alla comica "noi (italiani) siamo gli eredi dell'impero romano..."
Si può dissentire su tutto tranne la preparazione del fabbri facciamo i seri dai .....
@@Federale86Ita mi dispiace ma non condivido la sua stima apodittica per Fabbri, la cui preparazione si può discutere eccome. Personalmente penso che abbia grande proprietà comunicativa ma scarsissima capacità di analisi storica. Le "traiettorie" geopolitiche poi che pretende di predirre sono fuori dalla portata di quasi tutti gli umani compreso Fabbri.
@@ernesto7368 mi scusi, ma mi pare che apodittico sia il suo intervento. Potrebbe riportare in cosa sono discutibili le analisi storiche di Fabbri?
Grazie
Se vuoi posso risponderti io, spiegandoti la differenza che c'è secondo me fra Caracciolo e Fabbri: Caracciolo valuta sempre caso per caso, mentre Fabbri pretende ogni volta di trovare delle leggi generali basate sulla storia, storia che sembra ampia ma dovendo analizzare soggetti politici che durano decenni se non secoli, in realtà non è poi così ampia da creare un Dataset tale da potersi mettere a fare delle previsioni, quando dice "essendo impero globale gli USA fanno così", ma quanti imperi globali ci sono stati? si contano sulle dita di due mani! e per giunta sono distanti culturalmente ed anagraficamente, come si può quindi fare delle previsioni partendo da un dataset così striminzito ed eterogeneo?! il suo approccio è più baldanzoso di quello di Caracciolo e proprio per questo secondo me è più fallace. Il direttore invece è tendenzialmente più oggettivo nelle sue fonti e più possibilista nelle conseguenze, per questo è più affidabile quando invece trae delle conclusioni certe. Poi non so se questa metodologia di Fabbri di trovare sempre delle "leggi" faccia parte dell'analisi o sia una giustificazione a posteriori della vera analisi , nel primo caso porterebbe una probabilità di errore abbastanza alta, nel secondo caso si tratterebbe invece di un artifizio di retorica antipatico, perchè non mi permette di sapere quale sia il vero ragionamento che fa Fabbri.
@@mrwolf84 credo che per come la intenda Fabbri la forma "impero globale" preesista al fenomeno reale. È una sorta di potenziale geopolitico, a cui alcuni rari consessi umani sono giunti. Una forma iscritta nel potenziale reattivo di ogni nazione. Secondo lui quella forma trae le sue leggi da fattori già esistenti nelle basi stesse del fenomeno geopolitico (come la tendenza all'espansione e il patto sociale con la massa interna legato all'egemonia sull'esterno) e in quanto tali osservabili. Non è che ogni impero ha quella forma che risponde a quelle leggi, ma quella forma che risponde a quelle leggi è quella imperiale.
In altri termini: non credo Fabbri deduca le leggi degli imperi dall'osservazione degli impero ma dall'osservazione delle dinamiche geopolitiche.
Se vuole è un ragionamento che a partire dall'analisi dei fenomeni geopolitici tenta una sintesi del concetto di impero.
Una scelta coraggiosa in un'epoca in cui molti e troppi si rifugiano dietro i Dataset.
La sua obiezione infine, che mira a dividere il punto di vista di Caracciolo da quello di Fabbri quando i due dimostrano concordanza su tutti i punti, è pretestuosa.
Con due anni di anticipo, Fabbri e Caracciolo prevedono ciò che farà la Russia! Non sarà una scienza esatta la Geopolitica, ma aiuta certamente a capire quello che potrebbe accadere.