J. K. Rowling ancora CONTRO la community TRANS
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- Опубликовано: 1 окт 2024
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Commentiamo la Rowling che si scaglia ancora una volta contro la community trans
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#harrypotter #lgbt #jkrowling
1) La Rowling
Il problema qui in italia è che abbiamo seguito la vicenda solo filtrata da giornali (italiani e non) che hanno dipinto uno scenario completamente alterato sulle intenzioni della Rowling.
Lei ha subito DV (YT censura quindi traducete: violetta domestica) perciò ha sempre difeso le donne e i nostri spazi privati, che sono necessari.
Inizialmente aveva affermato di non avere nulla contro le persone Trans (come dovrebbe essere) ma di voler mantenere una separazione per rispettare le donne e i loro traumi.
Ha parlato di 'vedove di trans' di cui ci sono documentari a riguardo, ha parlato di come una % di neo mamme che subiscono viol sess da parte del partner poco dopo il parto lo subiscono da parte di uomini che indossano i loro vestiti/biancheria femminile, sono casi di 'riappropriazione' totale della partner dopo che la sua attenzione si è spostata sul bambino. Noi non sappiamo chi sono queste donne, ma solo che esistono e che verrebbero ri-traumatizzate nel trovarsi un uomo vestito da donna in un bagno pubblico o altrove.
Si sta inoltre battendo con la campagna #notourcrimes per distinguere i crimini commessi dalle donne e quelli commessi dalle donneT (maschi) perchè gli studi di profiling potrebbero essere alterati se non si fa una distinzione (così come le ricerche mediche sui dosaggi dei farmaci, aggiungo io... già la maggior parte dei farmaci è testata sui maschi e le donne, avendo meno massa e soprattutto un sistema immunitario più reattivo, rischiano più facilmente gli effetti collaterali dei sovra dosaggi)
Si sta battendo perchè le donneT (maschi) non vengano messe nelle prigioni femminili senza che sia predisposto un settore isolato dalle donne, specialmente per coloro che commettono crimini sess e due settimane prima del processo indossano una gonna e cambiano nome (è successo purtroppo, sul suo twitter ha fatto un elenco di oltre 10 casi eclatanti tra cui un giovane ragazzo di 1.96 che ha stprt una bambina per giorni, ma siccome si 'identifica' come T, lo hanno messo nella prigione femminile .......e no, non tutti quelli che indossano un abito sono T. I Transessuali derivano da due cose soltanto: disforia di genere o per effetto di un trauma. Ma esistono altre condizioni come l'autoginofilia, la sindrome di munchausen (anche per procura, in cui i genitori vogliono avere figli 'speciali' da sfoggiare in giro) una forte misoginia, psicosi, ecc e queste cose, se messe sotto l'ombrello protettivo dei T, non possono essere contestate...perciò a farne le spese sono proprio le persone transessuali che si vedono 'infiltrate' da gente che non ha e non ha mai avuto i loro problemi.
2) Competizioni sportive discriminatorie
Si parla sempre e solo di un livello ormonale (come se noi donne fossimo solo quello) o di 'sensazioni' (mi sento donna quindi lo sono) ma non si parla mai di allenamenti.
Una donna performa diversamente nella fase di crescita dell'uovo rispetto a quella di attesa ed eliminazione. I nostri corpi in palestra performano normalmente per circa 13 giorni (dal mestruo a qualche giorno dopo l'ovulazione) e performano a circa la metà dell'efficienza nei successivi 14 giorni. Ora, senza contare che allenamenti e gare le donne le affrontano durante il ciclo (crampi improvvisi, nausea, pressione bassa, fluidità del sangue diversa, dolori articolari, emicrania ecc) e a chi tocca tocca... noi ci alleniamo per quelle gare tutto un anno, ma su 365 giorni, quelli di normale efficienza sono la metà.
Anche avendo a competere 2 donne, una biologica e una trans (la quale ha fatto la transizione prima di beneficiare della pubertà maschile, cioè ha iniziato a prendere ormoni prima dei 12anni) anche a parità di stazza, muscolatura e tutto quello che volete... la donna bio non ha avuto 365 giorni per allenarsi potenzialmente al massimo delle performance, mentre la donnaT si.
Altra discriminazione poi si ha nel momento in cui le donneT vengono accorpate nella categoria femminile e gli uominiT in quella maschile.
Così facendo si discriminano fortemente gli uominiT (di nuovo noi donne, guardacaso) che anche se grandi di natura e con tutto il testosterone che volete, non possono competere con chi è biologicamente maschio. La soluzione sarebbe creare categorie apposite ovunque possibile, concorsi di bellezza, sport, spazi dedicati se si può o in alternativa (anzichè imporlo per legge) consentirlo a discrezione di chi già ne fa parte (ad esempio donne che accolgono senza problemi una T nei loro bagni, ma che possono anche scacciare un uomo che indossa un vestito solo per spiare le 12enni negli spogliatoi della palestra, senza dover subire una gogna mediatica e minacce)
3) Come li distinguiamo?
Come facciamo a capire se una persona è veramente T, o se usa la categoria per commettere crimini e farla franca?
Come facciamo a sapere se un uomo non sta fingendo di essere T per avere accesso a donne e bambini e poi accusare tutti di transfobia ed essere protetto dal sistema?
Perchè la pericolosità dei finti uominiT per gli uomini è nettamente più bassa della pericolosità delle false donneT per le donne.
E se avete compassione e empatia, perchè non l'avete per noi? E perchè non l'avete per i veri transessuali che si vedono sommersi da falsi che hanno iniziato a parlare ai bambini e a togliere loro il *diritto alla fluidità* che dovrebbero manterenere fino oltre la maggiore età (dato che il cervello umano finisce di formarsi attorno ai 25 anni)
L'appoggio alle categorie arcobaleno si sta abbassando per la prima volta in oltre 30 anni... e questo per colpa dei falsi T (che è difficile distinguere da quelli veri, purtroppo) dei queer che invece di mantenere le cose kinky e misteriose le vanno a fare per strada (abbiamo visto cos'è successo in UK con i tizi nella vasca piena di pi*cio fornito dai passanti... queste cose si fanno al Decadence o in club simili, non fuori all'aperto in mezzo alla gente)
Considerazioni personali
che forse avrei dovuto mettere come premessa, data la tolleranza di chi chiama intolleranti gli altri.
Io ho avuto a che fare con gay e trans fin da quando avevo 5 anni. MAI e dico mai avuto un'esperienza diretta che fosse negativa.
Mi ero schierata dalla parte di Vladimir Luxuria quando aveva chiesto di poter entrare nei bagni femminili in parlamento e la Meloni e altre si erano opposte. Ad oggi prenderei la decisione con più cautela ma sono per il: decidere caso per caso e lasciare alle donne che frequentano la struttura diritto di veto. Se una donnaT si comporta bene, si fa conoscere, noi siamo le prime ad accoglierla e a 'tenerla al sicuro' nei nostri spazi. Ci mancherebbe! Ma se una donnaT inizia a fare qualcosa di strano o dice cose da pervertito ecc... dobbiamo avere facoltà di cacciarla (e si, capisco che anche semplici donne possano essere un problema, ma se ci aggiungi più muscoli, più altezza e statisticamente una propensione al crimine, in ogni settore, 10 volte più alta di quella femminile... capisci che anche a chiamarla donna, è un problema al quadrato)
Per quanto riguarda le competizioni... io ho sempre guardato le sfilate queer, l'elezione della Trans più bella, ci sono competizioni di MisterT meglio dei culturisti... a me personalmente piacerebbe avere Miss Italia e MissT italia (magari non ci sono abbastanza candidate, ma si può anche fare con meno e affiancarle alle donne anche se sono 10, 20... e sarebbe molto bello vedere poi le due in sinergia andare per il Paese a promuovere tolleranza, quella vera, e collaborazione.. anzichè mettere le donne contro le donneT, dato che abbiamo corpi ed esperienze di vita completamente diverse e convergiamo solo nell'aspetto e nei gusti)
Sono poi quasi 20 anni che a ridosso delle olimpiadi dico che mi piacerebbe ci fossero le olimpiadi Trans (si ragazzi, bazzico arcigay da una vita e ce la ridiamo col fatto che, con tante belle ragazze, sono ancora del tutto etero XD) perchè se ne parlava già molti anni fa.
A me, vedere che la dicitura Trans (a dispetto se uno lo sia o meno) viene come uno scudo galattico contro qualsiasi critica, e che le donne vengono relegate ad una semplice dichiarazione (se ti dichiari donna lo sei) mi deprime un pò. Non è giusto, ci rimettiamo sempre noi. Questo modo di fare da 'buoni a tutti i costi' (ignorando poi costantemente le questioni femminili) sapete cosa mi ricorda? Per stare in tema: *Gandalf che prende l'anello*
Un 'bene' nelle intenzioni che viene imposto al punto da togliere qualsiasi possibilità di decisione, replica, contestazione. Un bene che viene imposto perchè sì e che non consente la sopravvivenza di nessun altro bene possibile e diverso.
Io qui non cambio le idee di nessuno, sappiamo come funziona al giorno d'oggi la gente non discute e quando sente opinioni opposte semplicemente si trincera ancora di più nelle proprie.
Dico solo: gli 'altri' non sono tutti bigotti e tutti cattivi e spero che non vi capiti mai qualcosa di male che vi faccia cambiare opinione di netto (com'è capitato a chi supportava i Trans nelle competizioni e poi si è ritrovata a 17 anni paralizzata perchè un'avversariaT a pallavolo le ha rotto le vertebre cervicali con una pallonata, cosa che non sarebbe successa ad un maschio che ha ossa più dense e muscoli specialmente attorno al collo più sviluppati anche in adolescenza).
Poi... fate voi.
Non capisco lo stupore. Come avete potuto osservare anche voi, sceneggiatori e registi sono obbligati a rispondere a regole di ingaggio inclusivo forzato continuamente. Lei semplicemente non ne può più di vedere il suo lavoro compromesso o regolato da quello che è una lobby. Il suo errore sta nello “sparare a vista” su chi ritiene appartenere a quella frangia.
Qui su RUclips : Misha Petrov - Woke Mob Vs. Reality
E' rispettosa, pone il problema in modo compassionevole ma fermo, considerando sentimenti delle persone e realtà dei fatti.
La critica ci sta. La tua intendo. Tuttavia dovresti considerare che, quasi ovunque ormai, essa vira in aperta censura. Ovvero in spirito totalitario. Fra le due opzioni, quindi, personalmente, finche' avro' la possbilita' di farlo, ' staro' sempre dalla parte dalla libera espressione e mai da quella dei nuovi padroni del pensiero unico. Se provi ad analizzare le cose da questo punto di vista, vedrai che qui non si tratta (piu') di battaglie su singole questioni, ma di una sacrosanta insofferenza per l'avanzare di imposizioni ideologiche. Ovvero per la trasformazione, tuttora in fieri, del libero cittadino in cittadino "mobilitato" (dal potere).
Non è una censura, anche perché J.K. Rowling l'ha detto e nessuno le ha proibito di farlo. Il punto è che se dici apertamente le cose, qualsiasi esse siano, arriverà inevitabilmente la critica (anche) negativa di mass media e opinione pubblica.
Qui J.K. Rowling si contraddice da sola con quanto ha prodotto guadagnando i suoi fior di milioni: sta, praticamente, sputando nel piatto dove mangia dal momento che la trama che l'ha fatta diventare una famosissima scrittrice va contro, oggi, il suo ambiguo pensiero: banalmente, se uno nella vita reale è trans sono affari suoi esattamente come se qualcuno, nella trama, è mezzosangue. Lei, in sintesi, si cala ai livelli dei tanto odiati Malfoy e Voldemort.
Tra l'altro, va persino contro il quidditch, se vogliamo parlare di sport, dal momento che la disciplina non prevede il gioco dei soli uomini e delle sole donne, ma nelle partite ufficiali è una specialità mista.
Probabilmente Rowling è posseduta da Voldemort come lo è il povero professor Raptor.
@@nikp3824 Si', ma vedi al contrario sui social la censura agisce ormai apertamente e senza impedimenti. Prova a postare in merito al supposto climate change pensieri non in linea o sulla questione Ucraina, sulle auto elettriche o sui temi LGBT o sanitari. Il ban e' dietro l'angolo. Ovvio che per renderla digeribile essa sia stata battezzata come supposto antidoto a tematiche "negazionistiche". Ma, fin da allora con l'intento di estenderla e renderla un'arma contro il dissenso. Attesa questa situazione, ripeto, mi schierero' sempre in favore del libero pensiero, in quanto nemico giurato di ogni forma di totalitarismo. Palese o dissimulato che sia.
Mah, ok che anche qui la J. K. Rowling ha perfettamente ragione (parlando dello Sport Femminile massacrata dalla "moderna" imposizione *degli atleti Trans* in questa categoria sportiva un tempo riservata solo alle donne biologiche, -a maggior ragione- se parliamo pure di para-Olimpiadi) MA in generale, questo genere di "manfrina" mi ha abbastanza stancato a prescindere dalla "fazione" in questione.
Qui Potete osservare un cattolico intento bad espletare le proprie funzioni corporali
@@lalderman1915tu sei fuori di testa
@@jack-gp4tb guarda un po' un altro squilibrato cattolico
@@lalderman1915 ma se persino gli atei si dissociato da te
Perché non parlate mai di Patricio Manuel? Pugile ex donna che poi ha combattuto con gli uomini?
Il motivo di tanto accanimento è presto spiegato: la Rowling è una femminista convinta e le femministe sono le più acerrime nemiche e oppositrici di questa tendenza ad omologare atleti uomini, donne, trans in una sola categoria e il motivo è piuttosto ovvio: permanendo tale tendenza le donne sarebbero destinate a vincere sempre di meno.
Viva la J.K 👏🏻👏🏻💪🏻🙌🏻🙌🏻😂
E ha ragione!
@@marklandmark3269 no
@@SimoneBiolchini-ko6xv Sei nella fase del "no" come i bambini? 🤣
@@marklandmark3269 Lei è transfobico? Non ho mai capito tutto questo odio per la comunità trans
@@SimoneBiolchini-ko6xv 🤣🤣😂😂😂
@@marklandmark3269 Perchè ride? Ha visto Mattarella nudo?
Non ti facevo così Filo trans Frank 😂😂
@@DarioErrik su questi argomenti mi pongo su un piano moderato, nel senso che rispetto la libertà altrui di volersi identificare con un genere diverso, ma ovviamente con i dovuti limiti. La Rowling invece mi sembra a volte intollerante e basta.
fa benssimo ad esserelo, capito?
@@TabubaTimon sì ho capito signore, non vi offenderò più con la mia ignoranza, vogliate perdonarmi.
@@cinefrankITA capisco, sennò ti demonetizzano il canale fai bene.
Premetto che non ho nessun genere di odio né di ammirazione (in una parola, sono del tutto neutrale) verso qualsiasi categoria di persona, indistintamente da genere, orientamento, razza, fede o ideologia: il mio rispetto, qualsiasi individuo, se lo guadagna con le proprie azioni ed il proprio modo di rapportarsi agli altri, indistintamente da tutto. Vale per chiunque.
Detto ciò, pur non concordando con le idee di J.K. Rowling in quanto fortemente generalizzate, comprendo perfettamente la ragione di tale comportamento e tali idee: J.K. Rowling, da ragazzina, è stata vittima di stupro. Il suo aggressore, pur essendo palesemente colpevole, non ha scontato un solo giorno di carcere poiché nel frattempo aveva cambiato sesso, e questo è bastato al giudice per assolverlo nonostante l'evidenza di colpevolezza. Si è trattato di una sentenza "politica", non giustificata dall'applicazione di leggi ma da una personale interpretazione ideologica a sostegno di una comunità di minoranza, che nulla aveva a che fare con la Giustizia, e che di certo non competeva ad un pubblico ufficiale, cui compito non é supportare una ideologia ma applicare la legge. A ciò si aggiunse il pieno sostegno della comunità LGBT a favore del delinquente, in assoluta negazione del diritto della vittima al rispetto a lei dovuto, sia sul piano legale che umano, il che rende la comunità LGBT (in questo caso specifico), moralmente colpevole di aver sostenuto un criminale e favorito la mancata applicazione della legge. In termini legali si tratterebbe di "Ostacolo alla giustizia" che è un crimine, e di "apologia di reato", altro crimine, il tutto aggravato da un palese estremismo ideologico volto ad annichilire qualsiasi diritto della vittima nei confronti del proprio aggressore. Ed è di fatto, una violazione non solo della morale, ma anche di qualsiasi legale "Stato di diritto" per cui, se qualcuno viene riconosciuto colpevole di un crimine, indistintamente da razza, religione, orientamento sessuale, o appartenenza di genere, deve essere condannato in base alla legge. Il persistere da parte della comunità LGBT a NEGARE il dovere dell'apparato giudiziario a procedere nei confronti di un membro della propria comunità solo per motivi puramente ideologici, di fatto crea un precedente pericoloso, che è di per sé sessista e in base al quale, se un criminale cambia genere ed orientamento sessuale dopo aver commesso il proprio crimine, questi non debba più pagare per il crimine commesso in precedenza, qualsiasi sia la gravità del crimine ad esso riconosciuto. E' grave e pericoloso poiché viola non solo lo stato di diritto, ma anche il diritto stesso dei cittadini alla sicurezza nella certezza dell'applicazione della pena in relazione al crimine commesso al termine di un giusto processo. Vale a dire che il signor Vattelapesca, oggi potrebbe decidere di commettere un atto di terrorismo, uccidere 1000 persone, essere arrestato, processato, riconosciuto colpevole, ma non essere condannato a nessuna pena se prima della sentenza dichiara di aver cambiato orientamento o genere sessuale.
Ora vi domando: in tutta onestà, come vi sentireste se foste parenti o amici di una delle vittime del suo crimine? ... O se foste voi stessi vittime (superstiti) di tale crimine? E come reagireste? Vi sentireste di perdonare il criminale che con la sua azione vi ha sottratto una persona cara, o ha recato un danno alla vostra persona, solo perché nel frattempo ha cambiato sesso o orientamento sessuale? ... E come vi sentireste se l'intera comunità LGBT decidesse di sostenere tale criminale mostrando totale assenza di senso morale e arrivando ad insultare voi o i vostri cari rimasti vittime di tale crimine solo per il fatto di esigere l'applicazione della legge? ... Io, sinceramente, mi sentirei profondamente oltraggiato, oltre che tradito dallo Stato che invece di tutelare i miei diritti umani, legali e civili, in applicazione della legge, tutela gli interessi ideologici di una ristretta minoranza di individui. E si, pure io mi sentirei profondamente incollerito verso coloro che, invece che mostrare rispetto per il dolore a me causato, per gli stessi motivi puramente ideologici, mi insultassero ed elevassero il criminale a vittima ed eroe.
Dunque si, da un lato non approvo il comportamento della Rowling, ma dall'altro condanno ancora più pesantemente lo Stato, che ha scelto di appoggiare una ideologia invece che applicare la legge, e la comunità LGBT, che si schiera apertamente con un criminale, mostrando indifferenza verso la vittima di un crimine, arrivando pure ad insultarla e minacciarla apertamente pur di sostenere un membro (socialmente e moralmente deprecabile) della propria comunità, da cui invece dovrebbero prendere le distanze già solo per il crimine commesso.
Molti LGB già da due anni stanno discutendo se staccarsi dal resto
Fosse per me proporrei LGBS o LGBH (quindi a comprendere nella categoria anche gli etero : heterosexual /straight) e poi mettere tutte le altre varianti a parte.
LGBH sono i tipi di sessualità (e gli asessuali non ce l'hanno, che vogliono? XD no, scherzi a parte gli asessuali non praticano ma hanno gusti loro) e TQAecc sono kinks o variazioni sul tema o parafilie come i Furry.
Fare un gruppo che festeggi le varie sessualità, tutte insieme senza divisioni, lo vedrei meglio. Poi chi vuole indossare la spilletta per altre cose, ok.
Gradissimo frank sei un mito
Invece di scrivere un seguito alla saga di HP preferisce scrivere minchiate sul web, si vede che ha perso l'ispirazione ..
Ah beh
Onestamente, non so cosa potrebbe cavar fuori da HP anche se ci si mettesse sotto per dieci anni. Voglio dire, la storia è sempre stata piuttosto autoconclusiva.
@@Toshiro93 spunti ce ne sarebbero, ne butto li uno, nel mondo contemporaneo le radiazioni elettromagnetiche di tutta la tecnologia babbana sta progressivamente distruggendo la magia in vaste aree costringendo i maghi a ritirarsi in zone disabitate e la comunità magica è posta di fronte al bivio se uscire dallo statuto di segretezza... Lo leggeri un seguito tipo questo.. 😜
Ma la Rolling una volta non era una scrittrice? Comprare tutte quelle copie di Harry Potter è stato un errore. Con tutti quei soldi ora ha troppo tempo libero
C'è ne siamo accorti
@@jack-gp4tb un iscritto di Matt karsus senza diritto di parola. 🤫🤫
Dipende, se i libri ti hanno divertito a suo tempo, sono rimasti un'esperienza utile. Nel senso, se domani Haruki Murakami sarà fuori essere transfobico o altro, continuo comunque a godermi i suoi libri.
Poi, ad ognuno il suo.
@@Toshiro93 in tutta onestà anche se apprezzo molto i libri, non sono mai stato un grande fan della Saga
@@lalderman1915 sì, ma infatti non dico che uno debba essere necessariamente fan, si possono apprezzare come lettura leggera e via, per dirla in maniera popolana.