Complimenti Mariano. Un video molto interessante che approfondisce un argomento non facile. Ho capito alcune cose del sistema zonale che mi erano sfuggite. Aspetto il video di domenica. Grazie ancora
In questo post nella community ti spiego tutti gli aspetti pratici 👉 store.videozappo.com/community/topics/25132/posts/220971-sistema-zonale-e-fotografia-digitale 📝 Il video è disponibile solo per gli iscritti alla Community, non ci saranno più video della Domenica per gli abbonati su RUclips, ti ho spiegato tutto qui ruclips.net/video/A9Huj7dRs44/видео.html
Per questo video meriti solo applausi, in modo particolare per questa frase "espongo per le ombre e scatto in digitale, ti sta dicendo purtroppo una sciocchezza"
Quanti ricordi! Nel 1988, un eone fa, mi regalarono per il ventottesimo compleanno una Yashica 125, che all'epoca il giornale di annunci Porta Portese collocava nella categoria "motocicli" 🤣 Mi sono subito appassionato tantissimo, leggevo di tutto e, ovviamente, non mancava il libro di cui parli oggi, adoravo Ansel Adams... Avevo un rudimentale ingranditore con un buon obbiettivo (Schneider?) e all'epoca la modella non era Viola ma la sua mamma Raffaella. Il periodo in cui ho iniziato è simile al tuo, ma la differenza di talento e le cose della vita hanno fatto sì che tu diventassi il nostro guru e che io smettessi per poi riprendere solamente tre o quattro anni fa.
@@videozappo come dicevo, è passato un eone. È vero che su Portaportese la Yashica 125 era nel settore moto, ma la mia era invece una semplice FX3 super 2000. Ah, l'Alzheimer! 🤣
Gran bel l’argomento trattato come al solito con chiarezza , un consiglio ,a chi non l’ha già visto, guardatevi il video di Mariano su”L ‘esposizione a destra”
Ciao bel video e spiegato molto chiaramente e semplicemente. Sinceramente da ex stampatore di rullini e foto, solo in bn, il digitale mi offre molte più possibilità di vedere com'è la foto che sto scattando e questo è un enorme vantaggio rispetto ai tempi in cui scattavo con la FE. Sicuramente è utile studiare per immergersi più profondamente nella fotografia, ma all'atto pratico oggi come dici tu. Il grande vantaggio dell'analogico a mio parere era che avevi solo tre parametri da "incastrare" e poi scattavi. Ora le macchine sembrano astronavi 😀
Ciao Mariano, io rimanco sempre un grande fan della pellicola perche' con tutti i suoi limiti permetteva solo ai veri fotografi di interpretare con uno scatto il mood giusto. Questo metodo visuale di Ansel Adams mi ha stregato grazie !
In realtà ne capisco ancora l'applicazione nella fotografia in studio con flash, in ogni caso hai fatto molta chiarezza sulla questione. Ottimo contenuto come sempre 😁👍
Video interessante. Credo manchi un dettaglio importante per quanto riguarda la pellicola e cioè che le luci le puoi controllare entro ampi margini con lo sviluppo, il che vuol dire che la scala tonale la puoi estendere o accorciare entro limiti abbastanza grandi. Possiamo andare molto oltre la zona X, il problema non è la pellicola ma la carta. Le zone del sistema zonale fanno riferimento alla stampa. Tra l’altro oggi moltissime persone scattano a pellicola e poi scannerizzano, pochissimi stampano ancora. Rispetto a questo fenomeno la questione potrebbe essere piuttosto diversa da trattare nell’insieme.
Ciao Leonardo, il sistema zonale è stato concepito per la pellicola, e quella di cui parli è fotografia chimica, con pellicola. Il fatto che poi scansioni cambia poco, basta che lo scanner che usi sia in grado di leggere la densità massima del tuo negativo. Il concetto alla base del video è: serve con la fotografia digitale? Comunque è un argomento interessante, forse farò qualche video sulla fotografia chimica per capire se interessa
@@videozappo assolutamente, non volevo uscire fuori dal discorso del video. Erano giusto due considerazioni che mi sentivo di fare. In particolare il fatto che le alte luci, e quindi le densità maggiori, siano ampiamente controllabili con lo sviluppo ci consente di estendere la scala tonale del negativo, comporta che con uno scanner adeguato (magari a tamburo) si riescano a tirar fuori dettagli ben oltre la zona X, che è invece un limite dovuto alla carta e non al negativo, che invece ha una gamma dinamica che va ben oltre la zona X. Ma ripeto non voglio andare oltre il senso del video. Rinnovo i miei complimenti e mi auguro che si facciano molti più video sulla fotografia e sulla tecnica fotografica che sulle macchine fotografiche.
Video super interessante, grazie! Mi ero avvicinato a questo tema quando ho cominciato a sviluppare le mie foto con Lightzone, che ti incoraggiava a sviluppare i RAW ragionando in questi termini. Mi hai incuriosito: oltre al libro di Adams (che non ho ancora letto), sai suggerire qualche altro testo in proposito, magari applicato al digitale? (Va bene anche in inglese)
Ciao! di sicuro ti consiglio di leggere prima The Negative, in questo modo saprai riconoscere le varie mistificazioni fatte nell'applicare i principi sanciti da Ansel Adams. Trovo che il libro di Chris Johnson amzn.to/3ZijYJa sia tra i più equilibrati nell'applicare questa tecnica ai tempi moderni
Chiarissimo come sempre. Certo .. noi nativi del digitale abbiamo moltissimi "vantaggi" .. però vuoi mettere lo studio, la sensazione e l'emozione del risultato ottenuto con la pellicola? Grazie Maestro.
Video davvero interessante, sicuramente come detto da voi un po' articolato da mettere in pratica col digitale, io scattando in raw cerco di esporre leggermente verso destra e sistemare in post produzione.
Bel video. Ho "studiato" il libro e dato che spesso fa riferimento all'uso dell'esposimetro, oggi con le fotocamere digitali, dato che scatto quasi esclusivamente in bianco e nero, un esposimetro esterno è utile o se ne può fare tranquillamente a meno? Sempre ovviamente in relazione al sistema zonale che tento di applicare.
Ciao Armando, un buon esposimetro spot è sempre un grande maestro. Nella pratica puoi usare tranquillamente la misurazione spot della fotocamera, è mno scenografica ma fa esattamente la stessa cosa ed è gratis
per il digitale io applico il sistema zonale però ovviamente non mi vado a leggere tutte le luminante, mi concentro sulle alte luci quelle più importanti come la carnagione del soggetto.
Tutto chiaro, ma anche il sensore non ha linearità e quando arriva al bianco (X zona se non IX per alcuni il dettaglio è irrecuperabile mentre sulle ombre è possibile recuperare dettagli +o- anche di due stop, con la pellicola è il contrario. Si espone per le ombre per definire il dettaglio minimo da vedere vicino al nero e si sviluppa per recuperare i bianchi, una pellicola Tmax Kodak prevede un range di 15 stop!!! Come oggi una grande formato digitale. Il sistema zonale nel digitale è utile per capire in caso di stampa come scattare o esporre o postprodurre. Ovvio dipende dalla professionalità che si vuole ottenere. La previsualizzazione riguarda sempre la stampa come risultato finale. Se uno non stampa non gli serve. I monitor hanno un range ampio di gamma. La stampa anche meno di 10 stop. Buonasera.
13:00 beh ti se dimenticato di dire che in stampa si andava pesantissimo di mascheratura e bruciarura per far rientrare le varie parti della immagine nelle zone desiderate.
riportato sul difgitale attuale il sistema zonale, oltre allo scatto, allo sviluppo del raw é anche una decina buona di livelli e maschere in Photoshop per regolare in modo puntuale la luminosita e contrasto delle varie parti della immagina. cosa che raramente si fa oggi delegando il lavoro ai filtri di lightroom.
Detta così è fuorviante. Le mascherature e le bruciature in stampa possono spostare i toni, anche di tanto, nella zona lineare oppure possono portare al nero o al bianco puro qualcosa che si vedeva nel negativo e che invece volevamo nascondere. Non erano in alcun modo una soluzione a una ripresa sbagliata, detto diversamente: se sbagli la visualizzazione la foto non "viene" a prescindere da quanto mascheri o bruci
@@videozappo forse mi sono mal esposto. Il sistema zonale di Adams è un percorso che parte dalla pre-visualizzazione, passa dallo scatto, lo sviluppo variato (per questo era applicabile meglio alle pellicole piane che ai rullini) e la stampa. Perché Moonrise, Hernandez senza mascheratura e bruciarura mica riesci a stamparla :)
@@Michele_aka_Latente credo ci sia qualche dubbio al riguardo: il sistema zonale come metodo porta ad un negativo "giusto" attraverso esposizione e sviluppo. Tale negativo deve poter essere stampabile sul grado intermedio (ad esempio col filtro 2 o la carta di gradazione 2) senza perdita di trama e dettaglio dalla zona 3 alla zona 7. Se ciò avviene, vuole dire che lo sviluppo ha fatto sì che ogni zona che noi volevamo con informazioni rientrasse nella latitudine di posa della carta su cui stiamo stampando (ricordiamo che la carta ha una gamma dinamica di pochi stop, è per questo che è importante calibrare lo sviluppo, ovvero il contrasto del negativo). Fatto questo, l'immagine può essere interpretata a piacimento con mascherature, bruciature, passaggi di sbianca, prevelature della carta, viraggi,... Ma tutto questo è un plus che avviene solo dopo aver ottenuto una stampa di lavoro da cui partire per l'interpretazione, la quale può dare risalto o forza ad alcuni elementi su cui si vuole porre importanza. Ma portare un cielo in zona V anziché VIII tramite una bruciatura è solo un'interpretazione della stampa, per altro molto più facile con un buon negativo che non con un negativo difficile (perché sbagliato) al quale bisogna correre dietro per correggerlo.
Ottima spiegazione del sistema zonale! Ma soprattutto molto trasparente nella praticità di utilizzo nel digitale!
Grazie Marco!
Questo significa fare chiarezza,una volta per tutte. Grazie Mariano complimenti.
Grazie Massimo!
Sei un maestro, spiegazione impeccabile.
Grazie Luca!
Al solito tratti gli argomenti in modo chiaro e comprensibile a tutti. Davvero complimenti, spero d'incontrarti tra le vie di Roma ;)
Grazie! Vedrai che non mancherà occasione di conoscerci di persona!
Complimenti Mariano. Un video molto interessante che approfondisce un argomento non facile. Ho capito alcune cose del sistema zonale che mi erano sfuggite. Aspetto il video di domenica. Grazie ancora
Grazie Leonardo!
In questo post nella community ti spiego tutti gli aspetti pratici 👉 store.videozappo.com/community/topics/25132/posts/220971-sistema-zonale-e-fotografia-digitale
📝 Il video è disponibile solo per gli iscritti alla Community, non ci saranno più video della Domenica per gli abbonati su RUclips, ti ho spiegato tutto qui ruclips.net/video/A9Huj7dRs44/видео.html
Per questo video meriti solo applausi, in modo particolare per questa frase "espongo per le ombre e scatto in digitale, ti sta dicendo purtroppo una sciocchezza"
Grazie Francesco!
Quanti ricordi! Nel 1988, un eone fa, mi regalarono per il ventottesimo compleanno una Yashica 125, che all'epoca il giornale di annunci Porta Portese collocava nella categoria "motocicli" 🤣 Mi sono subito appassionato tantissimo, leggevo di tutto e, ovviamente, non mancava il libro di cui parli oggi, adoravo Ansel Adams... Avevo un rudimentale ingranditore con un buon obbiettivo (Schneider?) e all'epoca la modella non era Viola ma la sua mamma Raffaella. Il periodo in cui ho iniziato è simile al tuo, ma la differenza di talento e le cose della vita hanno fatto sì che tu diventassi il nostro guru e che io smettessi per poi riprendere solamente tre o quattro anni fa.
Grande Fabrizio! Vi stimo e vi invidio anche un po' per le vostre scelte 💪👏
@@videozappo come dicevo, è passato un eone. È vero che su Portaportese la Yashica 125 era nel settore moto, ma la mia era invece una semplice FX3 super 2000. Ah, l'Alzheimer! 🤣
Gran bel l’argomento trattato come al solito con chiarezza , un consiglio ,a chi non l’ha già visto, guardatevi il video di Mariano su”L ‘esposizione a destra”
Grazie Mirco!
Ciao bel video e spiegato molto chiaramente e semplicemente. Sinceramente da ex stampatore di rullini e foto, solo in bn, il digitale mi offre molte più possibilità di vedere com'è la foto che sto scattando e questo è un enorme vantaggio rispetto ai tempi in cui scattavo con la FE. Sicuramente è utile studiare per immergersi più profondamente nella fotografia, ma all'atto pratico oggi come dici tu. Il grande vantaggio dell'analogico a mio parere era che avevi solo tre parametri da "incastrare" e poi scattavi. Ora le macchine sembrano astronavi 😀
Ciao Massimo, la mia prima macchina è stata una Spotmatic con l'esposimetro a lancetta!
@@videozappo io una Zenith 😱😁
Ciao Mariano, io rimanco sempre un grande fan della pellicola perche' con tutti i suoi limiti permetteva solo ai veri fotografi di interpretare con uno scatto il mood giusto. Questo metodo visuale di Ansel Adams mi ha stregato grazie !
Ciao! Se vuoi fotografare con la pellicola il sistema zonale è di una potenza sconfinata!
@@videozappo , purtroppo, per fotografare in pellicola ci vuole anche la camera oscura, e, purtroppo, direi che non ne vale la pena !
In realtà ne capisco ancora l'applicazione nella fotografia in studio con flash, in ogni caso hai fatto molta chiarezza sulla questione. Ottimo contenuto come sempre 😁👍
Grazie Luigi!
Video interessante. Credo manchi un dettaglio importante per quanto riguarda la pellicola e cioè che le luci le puoi controllare entro ampi margini con lo sviluppo, il che vuol dire che la scala tonale la puoi estendere o accorciare entro limiti abbastanza grandi. Possiamo andare molto oltre la zona X, il problema non è la pellicola ma la carta. Le zone del sistema zonale fanno riferimento alla stampa. Tra l’altro oggi moltissime persone scattano a pellicola e poi scannerizzano, pochissimi stampano ancora. Rispetto a questo fenomeno la questione potrebbe essere piuttosto diversa da trattare nell’insieme.
Ciao Leonardo, il sistema zonale è stato concepito per la pellicola, e quella di cui parli è fotografia chimica, con pellicola. Il fatto che poi scansioni cambia poco, basta che lo scanner che usi sia in grado di leggere la densità massima del tuo negativo. Il concetto alla base del video è: serve con la fotografia digitale? Comunque è un argomento interessante, forse farò qualche video sulla fotografia chimica per capire se interessa
@@videozappo assolutamente, non volevo uscire fuori dal discorso del video. Erano giusto due considerazioni che mi sentivo di fare. In particolare il fatto che le alte luci, e quindi le densità maggiori, siano ampiamente controllabili con lo sviluppo ci consente di estendere la scala tonale del negativo, comporta che con uno scanner adeguato (magari a tamburo) si riescano a tirar fuori dettagli ben oltre la zona X, che è invece un limite dovuto alla carta e non al negativo, che invece ha una gamma dinamica che va ben oltre la zona X. Ma ripeto non voglio andare oltre il senso del video. Rinnovo i miei complimenti e mi auguro che si facciano molti più video sulla fotografia e sulla tecnica fotografica che sulle macchine fotografiche.
@@LeonardoDiDomenico figurati Leonardo, è un piacere e un ottimo spunto
Video esaustivo e molto chiaro,ma oggi nel mondo delle mirrorles trova effettivamente un applicazione?
Ciao, è un buon esercizio, l'utilità pratica mi pare scarsa
Video super interessante, grazie! Mi ero avvicinato a questo tema quando ho cominciato a sviluppare le mie foto con Lightzone, che ti incoraggiava a sviluppare i RAW ragionando in questi termini.
Mi hai incuriosito: oltre al libro di Adams (che non ho ancora letto), sai suggerire qualche altro testo in proposito, magari applicato al digitale? (Va bene anche in inglese)
Ciao! di sicuro ti consiglio di leggere prima The Negative, in questo modo saprai riconoscere le varie mistificazioni fatte nell'applicare i principi sanciti da Ansel Adams. Trovo che il libro di Chris Johnson amzn.to/3ZijYJa sia tra i più equilibrati nell'applicare questa tecnica ai tempi moderni
@@videozappo grazie mille!
Chiarissimo come sempre. Certo .. noi nativi del digitale abbiamo moltissimi "vantaggi" .. però vuoi mettere lo studio, la sensazione e l'emozione del risultato ottenuto con la pellicola? Grazie Maestro.
Grazie! A quei tempi ci si divertiva con poco!!!
Video davvero interessante, sicuramente come detto da voi un po' articolato da mettere in pratica col digitale, io scattando in raw cerco di esporre leggermente verso destra e sistemare in post produzione.
Grazie Francesco!
Grazie.
Ciao Mariano, purtroppo domenica lavoro come posso seguire il video che farai del sistema zonale?
Grazie
Andrea
Ciao Andrea, è registrato, puoi vederlo quando vuoi, condividerò il link anche qui su RUclips
Bel video. Ho "studiato" il libro e dato che spesso fa riferimento all'uso dell'esposimetro, oggi con le fotocamere digitali, dato che scatto quasi esclusivamente in bianco e nero, un esposimetro esterno è utile o se ne può fare tranquillamente a meno? Sempre ovviamente in relazione al sistema zonale che tento di applicare.
Ciao Armando, un buon esposimetro spot è sempre un grande maestro. Nella pratica puoi usare tranquillamente la misurazione spot della fotocamera, è mno scenografica ma fa esattamente la stessa cosa ed è gratis
@@videozappo Grazie per la risposta.
Mariano non si batte!
🙏
Per noi vecchietti da camera oscura è più facile capire quello che stiamo facendo anche con il digitale.
Ciao Roberto, qualche vantaggio la vecchiaia dovrà pur darlo!
Grande Noah Levenstein🤩
per il digitale io applico il sistema zonale però ovviamente non mi vado a leggere tutte le luminante, mi concentro sulle alte luci quelle più importanti come la carnagione del soggetto.
Tutto chiaro, ma anche il sensore non ha linearità e quando arriva al bianco (X zona se non IX per alcuni il dettaglio è irrecuperabile mentre sulle ombre è possibile recuperare dettagli +o- anche di due stop, con la pellicola è il contrario. Si espone per le ombre per definire il dettaglio minimo da vedere vicino al nero e si sviluppa per recuperare i bianchi, una pellicola Tmax Kodak prevede un range di 15 stop!!! Come oggi una grande formato digitale.
Il sistema zonale nel digitale è utile per capire in caso di stampa come scattare o esporre o postprodurre.
Ovvio dipende dalla professionalità che si vuole ottenere.
La previsualizzazione riguarda sempre la stampa come risultato finale. Se uno non stampa non gli serve. I monitor hanno un range ampio di gamma. La stampa anche meno di 10 stop.
Buonasera.
🤔
favoloso. anche se mi hai tolto un mito...😂😂😂
È stata dura anche per me, specialmente quando scattavo col banco ottico il sistema zonale era d'obbligo per evitare costosi rifacimenti!
13:00 beh ti se dimenticato di dire che in stampa si andava pesantissimo di mascheratura e bruciarura per far rientrare le varie parti della immagine nelle zone desiderate.
riportato sul difgitale attuale il sistema zonale, oltre allo scatto, allo sviluppo del raw é anche una decina buona di livelli e maschere in Photoshop per regolare in modo puntuale la luminosita e contrasto delle varie parti della immagina. cosa che raramente si fa oggi delegando il lavoro ai filtri di lightroom.
Detta così è fuorviante. Le mascherature e le bruciature in stampa possono spostare i toni, anche di tanto, nella zona lineare oppure possono portare al nero o al bianco puro qualcosa che si vedeva nel negativo e che invece volevamo nascondere. Non erano in alcun modo una soluzione a una ripresa sbagliata, detto diversamente: se sbagli la visualizzazione la foto non "viene" a prescindere da quanto mascheri o bruci
@@videozappo forse mi sono mal esposto. Il sistema zonale di Adams è un percorso che parte dalla pre-visualizzazione, passa dallo scatto, lo sviluppo variato (per questo era applicabile meglio alle pellicole piane che ai rullini) e la stampa. Perché Moonrise, Hernandez senza mascheratura e bruciarura mica riesci a stamparla :)
@@Michele_aka_Latente credo ci sia qualche dubbio al riguardo: il sistema zonale come metodo porta ad un negativo "giusto" attraverso esposizione e sviluppo. Tale negativo deve poter essere stampabile sul grado intermedio (ad esempio col filtro 2 o la carta di gradazione 2) senza perdita di trama e dettaglio dalla zona 3 alla zona 7. Se ciò avviene, vuole dire che lo sviluppo ha fatto sì che ogni zona che noi volevamo con informazioni rientrasse nella latitudine di posa della carta su cui stiamo stampando (ricordiamo che la carta ha una gamma dinamica di pochi stop, è per questo che è importante calibrare lo sviluppo, ovvero il contrasto del negativo).
Fatto questo, l'immagine può essere interpretata a piacimento con mascherature, bruciature, passaggi di sbianca, prevelature della carta, viraggi,...
Ma tutto questo è un plus che avviene solo dopo aver ottenuto una stampa di lavoro da cui partire per l'interpretazione, la quale può dare risalto o forza ad alcuni elementi su cui si vuole porre importanza. Ma portare un cielo in zona V anziché VIII tramite una bruciatura è solo un'interpretazione della stampa, per altro molto più facile con un buon negativo che non con un negativo difficile (perché sbagliato) al quale bisogna correre dietro per correggerlo.
sembrerebbe un invito all'HDR...
Ma perché parli cosi? Ma un po meno impostato?
'A Maria' eddaieeee.
Peccato perché i video sarebbero pure interessanti
Ciao Stefano, se vuoi sono fortissimo con la mia lingua madre, lo Spoletino!
@@videozappo fai un po come ti pare. Peccato
Grazie.
Grazie mille Alessandro, apprezzatissimo!